RIMBORSO CAUZIONE TRASFERTA ROMA IN TRENO I Fieri Fossato 1999 comunicano che, a partire dalla serata di martedì 26 maggio, saranno restituiti i 10 Euro, trattenuti a titolo di cauzione per gli eventuali danni, pagati all’interno della quota di partecipazione alla trasferta in treno a Roma per la finale di Coppa Italia. Gli interessati dovranno presentare la ricevuta, recante il timbro “Fieri Fossato”, utilizzata sul treno come titolo di viaggio. La restituzione avverrà nei giorni di martedì e giovedì, presso la sede del gruppo in via Giovanetti 6/a3, con orario dalle 20 a mezzanotte.
1999-2009…la nostra Storia I FIERI FOSSATO ORGANIZZANO LA TRASFERTA DI PALERMO DEL 31/05/09 PER CHI FOSSE INTERESSATO RIVOLGERSI AL NUMERO: 348-0573437
“SULLA NAVE SU MILLE AUTOSTRADE”
Fieri Fossato: all’indomani della festa per i nostri 10 anni riteniamo opportuno raccontare la storia del nostro gruppo partendo dal nome. Ancora oggi, dopo due lustri di attività, qualcuno sui giornali e in televisione continua a sbagliare il nostro nome (Fieri del Fossato o semplicemente Fieri sono le diciture più gettonate). Ci chiamiamo Fieri Fossato perché nasciamo dall’unione del gruppo dei Fieri (nato nel 1994) e quello del Fossato di Sampierdarena (nato nel 1998). I ragazzi dei due gruppi, legati da lunga amicizia nata nelle trasferte e nelle partite casalinghe della Sampdoria, decisero di fondare un nuovo gruppo unendo le proprie forze. La decisione venne presa nel viaggio di ritorno da Bologna, in quella sciagurata domenica che sancì la nostra ultima retrocessione in serie b. Era appunto l’anno 1999 e durante l’estate i ragazzi effettuarono molte riunioni alla ricerca di un nome che, alla fine, vide i nomi dei due gruppi riuniti. Le riunioni si tenevano in vari locali (il Bla Bla, il Cantinone e il 108 di Sampierdarena, il Cantiere e il pub O’Donoghue di Campo Ligure tra i tanti) e da quelle serate nascevano i progetti e la mentalità che ancora oggi conserviamo.Al via del campionato cadetto i Fieri Fossato si presentarono senza uno striscione nuovo, semplicemente accostando i due striscioni dei vecchi
Rai, mai imparziali… il canone chiedetelo ai laziali! gruppi e come primo stendardo fu scelta la pergamena che unificava i due nomi in un unico vessillo. Il nostro striscione esordì due anni più tardi e precisamente nel maggio del 2001 a Cosenza in un memorabile Cosenza-Sampdoria terminato 4 a 4. Dopo un campionato fatto di trasferte in treno e con i pulmini da 9, il primo pullman fu allestito per la trasferta di Ravenna ( 1-0 per noi con rete di cinghiale Casale) nel 2000, era un pullman da 25 e da quel momento incominciò la vera crescita del gruppo data dai tanti ragazzi che ancora oggi sono con noi e che costituiscono il nostro nucleo storico. Negli anni i Fieri Fossato hanno costruito ed in seguito cementato i gemellaggi con alcune tifoserie quali quelle dell’Hellas Verona e della Sanremese e mantenuto l’amicizia con alcuni membri della tifoseria ternana. Per quanto riguarda i nostri primi ritrovi, non avendo ancora un club, ci vedevamo in settimana al Cantinone di Sampierdarena e alla domenica all’ Ok Pub di Marassi. Nell’estate del 2003, finalmente, prendemmo in affitto un locale nel cuore di Via San Bartolomeo del Fossato che divenne la nostra prima casa, sostituito nell’aprile del 2005 dalla nostra attuale sede in Via Giovanetti sempre a Sampierdarena. Nonostante il nostro radicamento a Sampierdarena, i membri del gruppo che negli anni si sono uniti a noi vengono da tutti i quartieri di Genova e non solo ( molti ragazzi infatti sono di Imperia, Levanto, Sanremo e alcuni di Milano, Verona e Bologna). Dal 1999 sono tanti i giovani che si sono avvicinati ai Fieri Fossato e che hanno consentito al gruppo di realizzare le tantissime bandiere che sventolano, insieme a quelle dei Fedelissimi, nel piano inferiore della Sud, gli stendardi che compongono il nostro nome alzati per la prima volta ad Ancona nel 2003-2004, il bandierone copricurva visto due anni fa nel corso della partita con il Cagliari e tutte le altre iniziative realizzate fino ad oggi. La festa di ieri sera, allestita con l’aiuto di tutti i membri del gruppo, giunge al termine di una stagione, forse non esaltante dal punto di vista dei risultati della squadra (anche se non bisogna dimenticare che una finale di Coppa Italia è sempre un evento da ricordare), ma certamente ottima per la tifoseria blucerchiata e per il nostro gruppo (Liegi, Milano e la splendida trasferta di Roma organizzata con il treno speciale e due pullman sono momenti indimenticabili) e per i Fieri Fossato rappresenta un nuovo punto di partenza verso il futuro, perché i nostri giovani continuino il sogno, nato dieci anni fa e ancora vivo nel cuore di tutti noi. Dal 1999, oggi e per sempre…..
… NON LA SMETTEREMO MAI!!!
Purtroppo, anche in un momento, per noi di festa, come il decennale dei Fieri Fossato, ci troviamo a dover denunciare l’ennesimo torto alla tifoseria blucerchiata da parte della casta giornalistica sportiva. La regia della trasmissione della partita Lazio-Sampdoria ha rivelato la spudorata partigianeria della televisione di stato, la quale non ha esitato un attimo ad oscurare per tutta la partita la curva sud, occupata dalla nostra tifoseria, per soffermarsi sui laziali. Complessivamente ci è stata dedicata una manciata di secondi, neanche il tempo di ammirare il magnifico colpo d’occhio di una curva tutta blucerchiata, il tutto condito da una telecronaca rigorosamente di parte (di sicuro non la nostra) . Eppure, l’effetto delle pettorine blucerchiate è durato per tutta la partita e di conseguenza il tempo per inquadrare la curva non mancava affatto. Nessuna scusa, la televisione di stato ha dimostrato ancora una volta che in Italia certe squadre sono più di “serie a” di altre. Lo sdegno che nasce nel nostro cuore ci porta a pensare al sacrificio di tanti ragazzi che, dopo un viaggio certamente non breve, hanno faticato non poco perché tutto fosse allestito al meglio e alle tante persone che per svariati motivi hanno dovuto assistere alla partita davanti alla televisione, con la speranza di guardare con orgoglio l’effetto cromatico dei propri colori, dipinti come un muro, davanti agli occhi di tutta Italia. Nessuna di queste persone ha ottenuto soddisfazione, perché, probabilmente, qualcuno ha pensato di farci giocare fuori casa anche nelle riprese televisive. Pensiamo che un comportamento come questo sia gravemente lesivo per l’immagine della nostra tifoseria, nonché della società Sampdoria, e pertanto riterremmo opportuno che la società si facesse sentire nelle debite sedi. Non è la prima volta che subiamo torti, a vario titolo, dall’azienda televisiva di stato e ora ci aspettiamo che qualcuno prenda dei provvedimenti. Lo sfogo di un uomo di spettacolo come Corrado Tedeschi, che per primo ha denunciato le scelte della regia della rai, non deve restare isolato. Corrado è un tifoso blucerchiato come tutti noi e come altri si è sentito defraudato dal comportamento dei responsabili della televisione pubblica, ma senza un intervento di chi ha la responsabilità legale dell’ U.C. Sampdoria (Amministratore Delegato o Presidente che sia) ogni appello cadrà nel vuoto. Appare sempre più evidente che fare i signori con certa gente non paga, sbattiamogli in faccia la loro sporca “imparzialità” e il nostro smisurato orgoglio!