Anno 5 fanza 3 corretta

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Non possiamo chiudere questa fanzine senza fare gli auguri ai Fedelissimi 61 per i loro primi 50 anni al fianco dell’ U.C. Sampdoria,congratulazioni ragazzi !!!!! MEZZO SECOLO DI STORIA A SOSTEGNO DELL’ U.C. SAMPDORIA

Ritorno al passato In una stagione in cui tutto sembra andare al contrario di come dovrebbe, le ultime settimane ci hanno regalato un gradito ritorno al passato. Le partite con l’Albinoleffe e l’Hellas Verona ci hanno rivisti nella veste che ci dovrebbe sempre appartenere: dentro allo stadio a cantare 90 minuti per i nostri colori. Tutto questo senza alcun sotterfugio e con biglietti regolarmente comprati. La partita di Bergamo, in particolare ci ha regalato grandi emozioni, proprio perché tornavamo in trasferta dopo una miriade di divieti e di soprusi. Entrare allo stadio ha significato per noi una vera boccata di ossigeno; rivedere il campo e poter far sentire i nostri cori è stata una vera gioia, nel contempo, però, rendersi conto che in uno stadio desolatamente vuoto non fosse stato individuato uno spazio da dedicare ai tifosi ospiti non tesserati ci ha fatto capire in quale mondo stiamo vivendo: quello dell’irrazionalità. Tutto è irrazionale, come il fatto di vedere gente come noi, abituata a stare in piedi e a cantare per tutta la partita, occupare i posti di tribuna, solitamente dedicati ai tifosi che desiderano vedere la partita in silenzio e seduti. Fortunatamente la convivenza ha dimostrato che anche i tifosi da tribuna comprendono le nostre ragioni o almeno le tollerano, perché nessuno si è lamentato di una situazione obiettivamente paradossale.


Per quanto riguarda la trasferta di Verona le emozioni sono state amplificate dallo storico gemellaggio che ci lega da decenni ai tifosi dell’Hellas. Anche in questo caso, purtroppo, qualcuno ha fatto finta di non conoscere i rapporti di fratellanza che esistono tra le due tifoserie e con un assurdo divieto ( anche qui in uno stadio immenso nel quale non si è voluto trovare un posto anche per noi) hanno provato a rovinarci la festa, per fortuna senza riuscirci. Fuori dallo stadio, in barba al patetico progetto del “fair play village”, la vera passione si è manifestata nel consueto contesto di abbracci, bevute e goliardia che da sempre contraddistingue gli incontri tra la nostra tifoseria e quella scaligera, come in ogni gemellaggio che si rispetti. Dentro al Bentegodi ci siamo sistemati nel settore Tribuna est ( l’equivalente dei distinti centrali di Marassi), in mezzo ai tifosi gialloblu, per nulla infastiditi, anzi divertiti, dalla nostra presenza. Sappiamo che queste due parentesi non possono farci illudere che stia veramente cambiando qualcosa, però, allo stesso tempo, sono un’iniezione di fiducia, fondamentale quando si porta avanti una lotta così impari ed estenuante.

Trasferte libere per tutti Non siamo vuoti a perdere! Dopo l’immensa ingiustizia subita ad Empoli, pensavamo che la società U.C. Sampdoria, la quale dovrebbe tutelare tutti i propri tifosi, prendesse apertamente posizione, denunciando quanto fosse stato inaccettabile il trattamento subito dai propri tifosi che, in possesso di regolare tagliando, erano stati tenuti fuori dallo stadio Castellani. Invece niente: nessun comunicato, nessuna protesta ufficiale. Come se non bastasse, ogni volta che sul sito della Sampdoria vengono pubblicate le modalità di acquisto dei biglietti, leggiamo poche laconiche righe che invitano i tifosi non tesserati a non raggiungere la sede della partita; righe che vengono scritte in neretto e sottolineate. Pare quasi che l’U.C. Sampdoria voglia dire: tifoso non fidelizzato: queste sono le regole, adeguati perché noi non abbiamo intenzione di far nulla per i tuoi diritti”.

Eppure, pubblicamente, la Sampdoria aveva annunciato di voler seguire il “modello Roma” , cercando di conseguenza di agevolare i propri tifosi non tesserati, propositi che evidentemente restano solo nelle parole e non nei fatti. Fortunatamente, come riportiamo in questa fanzine, a Bergamo e a Verona siamo riusciti ad entrare allo stadio presentando ai tornelli, senza alcun altro espediente, i biglietti regolarmente acquistati. Cari dirigenti, Presidente e Vicepresidente vicario, dovete sapere che tra quei tifosi che vengono spesso lasciati a casa, in occasione di ogni trasferta, ci sono tanti che la Sampdoria l’hanno sostenuta sin dai primi anni della loro vita, gente con tanti anni di vita blucerchiata alle spalle da aver attraversato un cospicuo numero di presidenti e di dirigenti; persone calde e appassionate, che hanno sempre avuto la stima e l’apprezzamento da parte di chi, di volta in volta, era chiamato ad amministrare la Sampdoria, Questi stessi SAMPDORIANI nel recente passato sono stati accusati , quando reclamavano interventi per salvare una squadra che stava affondando, di interferire in questioni di esclusiva competenza della società, e in tutta risposta vediamo allestire i “Fair play village”, vera e propria rappresentazione del peggior calcio moderno) un’evidente invasione del campo che dovrebbe spettare solo a noi: quello del tifo. Forse sarebbe meglio che prima di organizzare stand anche in campi che storicamente non ci sono amici (vedi Padova), vi occupaste dei vostri tifosi, da sempre il patrimonio più importante della Sampdoria.

CIAO MANUELA Un pensiero speciale in questi giorni va ad un amica che purtroppo ci ha lasciato troppo presto, sono passati due anni da quando te ne sei andata ma il tuo ricordo continua a vivere in tutti noi….


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