ARIA NUOVA!
Il nuovo campionato inizia con una notizia tanto inattesa quanto sognata: la Tessera del tifoso è mancata all’affetto dei suoi cari o meglio dei suoi sostenitori. Dopo 7 anni di lotte e di sacrifici, questa sciagura del calcio nazionale toglie definitivamente le tende. Il programma del protocollo avrà un percorso triennale, di conseguenza tutti i danni prodotti sulle presenze negli stadi, sul colore nelle curve e sulla libertà dei tifosi, saranno lentamente e auspicabilmente ridotti. Probabilmente è presto per cantare vittoria su tutti i fronti, perché anche nel protocollo permangono ancora situazioni non del tutto soddisfacenti (vedi assimilazione della normativa su tamburi e megafoni a quella sugli striscioni), ma, nelle occasioni che non vedranno il veto dell’Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive, a causa delle cosiddette partite “a rischio”, potremo finalmente tornare in trasferta. Ci saranno ancora tante battaglie da combattere(art.9 e altre) per ritornare al calcio che amiamo, quel calcio che per una politica miope rischiavamo di perdere per sempre, ma pensare di poter tornare sul pullman per seguire la Sampdoria in campionato è già di per sé una notizia straordinaria e non vediamo l’ora di partire per tornare a colorare i settori ospiti d’Italia, facendo sentire la nostra voce e sostenendo i colori più belli del mondo.
Ovviamente occorrerà l’impegno di tutti per continuare a rendere la Sud quel baluardo caldo e colorato come i Sampdoriani sanno fare, per questo invitiamo tutti a partire con il piede giusto già da oggi. Come ogni campionato non mancheremo di contribuire allo spettacolo della Sud portando in gradinata sia i vessilli del gruppo che i bandieroni blucerchiati che saranno a disposizione di chiunque abbia il piacere e la voglia di sventolarli per continuare quella tradizione di colori ed entusiasmo che è la nostra amata gradinata Sud. Il resto lo dovremo fare tutti insieme, con la voce e con il cuore. La scorsa stagione, sportivamente parlando, ci aveva portato a rivedere una classifica consona e a poter constatare un ottimo grado di programmazione da parte della società che, con la politica dei giovani, aveva saputo prendere la strada giusta per la nostra amata Sampdoria. Quest’estate molto è cambiato nell’organico e ci auguriamo che non vengano fatti passi indietro. Non possiamo ritenerci soddisfatti del mercato portato avanti dalla società fino ad oggi, ma seppur in una fase molto avanzata, pensiamo che si possano ancora apportare i giusti correttivi per poter, almeno, ripetere il campionato scorso. Detto questo, da stasera a parlare saranno i fatti e ciascuno dovrà provvedere a compiere al meglio il proprio dovere. A noi non resta che sostenere la squadra per 90 minuti, far sentire agli avversari il peso di giocare in uno stadio come il nostro e finalmente seguire la Sampdoria in giro per l’Italia portando il grande cuore della Sud in ogni città! Nessuno si senta escluso, inizia una nuova stagione….
SOSTENIAMO LA SAMPDORIA! 12 AGOSTO 1946 – 12 AGOSTO 2017
Le trasferte estive e il Profumo d’Europa A Dublino con la Sampdoria Dopo il ritiro estivo di Temù e la fitta programmazione di amichevoli compresa quella a Trento con i fratelli dell’Hellas Verona, il menù del pre-campionato estivo della Sampdoria ci riserva un gustoso “unmissable” match contro il Manchester United nel territorio neutro di Dublino.
Neutro si fa per dire poiché più o meno il 90% degli spettatori presenti sono del Manchester United e lo stadio (50.000 posti) è quasi tutto esaurito. Il nostro gruppo è in buon numero soprattutto tenendo conto del costo della trasferta: il biglietto dell’ultimo anello dell’Aviva Stadium costa ben 60 euro …. una vergogna!!! Tra una pinta di Guinness e una sosta alla distilleria del Jameson il pomeriggio scorre veloce. Giusto il tempo di organizzare al meglio i nostri movimenti ed è già il momento di mettersi in moto verso il settore a noi destinato. Appena entrati allo stadio ci imbattiamo nella triste realtà del calcio d’oltre manica. Posti numerati, non si può bere, fumare e stare in piedi. Inoltre non ci è consentito di appendere lo striscione (che terremo in mano per tutta la partita). Persino tifare sembra dare fastidio ai presenti. Quando qualcuno vi porta ad esempio il modello inglese pensate a tutto questo e chiedetevi se può ancora essere definito calcio. Per noi la situazione risulta inaccettabile perciò rimaniamo in piedi nei nostri posti dietro lo striscione cantando ancora più forte di prima e colorando il nostro settore come sempre siamo abituati a fare. La partita, nella quale veniamo sconfitti nel finale, ci vede però trionfare sugli spalti. Dopo aver ripiegato la nostra pezza e fatto ritorno in centro la nostra serata si conclude con la classica birra della staffa, poi viene il momento della partenza, orgogliosi del nostro modo di essere e di tifare. SEMPRE PIU’ CONVINTI DI PRIMA NO AL MODELLO INGLESE!!!