Fanzine n 8 sampdoria napoli

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L’anno del nuovo inizio

Il campionato 2017/2018 ha rappresentato per il mondo Ultras e per tutti i tifosi uno spartiacque fondamentale verso la lenta riacquisizione di parte dei nostri diritti. La fine della tessera del tifoso ha rappresentato una gioia immensa per chi l’ha combattuta sin dal primo giorno, ma questo nuovo inizio nascondeva elementi complessi che non andavano sottovalutati per nessun motivo. Innanzitutto tornavamo in trasferta dopo una logorante attesa lunga sette anni e rimettere in moto la macchina organizzativa poteva essere un’impresa non semplicissima. Ad oggi possiamo dire che con la passione e l’impegno siamo riusciti a dimostrare che il tempo perso a causa della tessera non ha lasciato nessun segno di ruggine nel nostro gruppo. Fortunatamente le partite vietate si sono ridotte ad essere solo un paio (Firenze e Napoli) e quindi, al di là di queste uniche due occasioni, abbiamo potuto presenziare in tutte le trasferte di questo campionato. Questo nuovo panorama ha ridato linfa al mondo del tifo e noi abbiamo lavorato per tutto l’anno alla realizzazione dei nostri progetti con rinnovato entusiasmo. Grazie all’impegno dei ragazzi del gruppo abbiamo preparato una nuova pezza da trasferta, che, dopo l’esordio nella partita di Benevento, ha girato per l’Italia insieme a noi. In occasione dei due derby, abbiamo


contribuito alla realizzazione delle bandiere che hanno animato la coreografia della Gradinata Sud e soprattutto in occasione dell’ultimo, la particolare perizia necessaria per i bandieroni dipinti e cuciti, ha richiesto da parte nostra un grande impegno nelle giornate e nottate al club. Tra le altre ricordiamo anche la coreografia che abbiamo allestito prima di Sampdoria-Cagliari, altro evento che ci ha impegnato per giorni affinché tutto potesse risultare perfetto. Avremmo voluto regalare una giornata splendida a tutti i tifosi Gialloblucerchiati in occasione dell’incontro con i nostri Fratelli Veronesi e avevamo preparato una bella festa, ma a causa delle disgustose ragioni che sapete non è stato possibile farlo. In conclusione non possiamo che dire che questa nuova stagione è stata affrontata con la giusta mentalità, ma dopo questo primo anno sarà necessario continuare sulla strada intrapresa, magari facendo ulteriori progressi. Come leggerete in questo stesso numero della nostra fanzine, i mali del calcio non sono finiti e infatti le prossime battaglie che, tra le tante altre, sarà vitale combattere si chiamano caro-biglietti ed articolo 9. Sentiamo forte e chiaro il richiamo a non allentare la presa sulla difesa dei diritti dei tifosi, a portare avanti la nostra mentalità perché non debba mai estinguersi e perché le generazioni future crescano con i valori che ci hanno fatto da guida e di conseguenza pensiamo che quest’anno sia stato un nuovo inizio, ma è nei prossimi che saremo messi ancora più alla prova dovendo confermare le conquiste ottenute. Pertanto, diamo l’appuntamento, ai lettori di questa fanzine e a chi ci segue, non solo alla prossima, che per inciso sarà quella dei nostri vent’anni, ma anche alle prossime stagioni, sempre Fieri delle nostre idee e del nostro modo di essere.

Biglietti tutt’altro che popolari La stagione che sta per concludersi ha segnato per noi un punto di svolta


epocale; dopo anni di assurde restrizioni, il cui culmine è stato rappresentato dall'introduzione della Tessera del Tifoso, alle porte della stagione in corso qualcuno finalmente si è reso conto che le cose andavano cambiate e riportate, almeno in parte, a come erano prima che il mondo del tifo (organizzato e non) venisse penalizzato da decisioni assurde e prive di ogni logica. Si è stabilito quindi di arrivare ad una graduale eliminazione della Tdt e alla riapertura delle trasferte anche per chi non ha sottoscritto la tessera, dopo che per tanti anni abbiamo invocato le trasferte libere e sembrava che la lunga battaglia, in certi frangenti, non sarebbe potuta volgere a nostro favore. Ma se è vero il detto "chi la dura, la vince", non possiamo che rimarcare come la nostra presa di posizione, che in questi 7 lunghi anni ha comportato il grande sacrificio di dover rinunciare a seguire la Sampdoria in trasferta, alla lunga abbia pagato e oggi possiamo mostrare a tutti l'orgoglio di entrare in ogni stadio a testa alta e senza essersi mai tesserati. Il primo passo per riportare finalmente la gente allo stadio è stato effettuato, ma non basta. C'è un altro grosso tema che ci sta molto a cuore e che dovrebbe essere preso seriamente in considerazione dalle Società e dagli organi competenti, quello relativo ai prezzi ormai esorbitanti dei biglietti. Tornando a viaggiare su e giù per lo stivale abbiamo infatti notato un aumento vertiginoso dei prezzi dei biglietti del settore ospiti che, trattandosi di settore cosiddetto "popolare", dovrebbe avere tariffe ragionevoli e, soprattutto, accessibili a tutti. Tolto infatti il settore ospiti di Cagliari, il cui costo di € 13 dovrebbe essere preso da esempio da tutte le altre Società, il prezzo minimo pagato quest'anno è stato 20 € per le trasferte contro Torino, Milan, Inter, Verona, Udinese, Bologna e Lazio, passando poi ai 25 € contro Crotone e Roma, ai 27 € contro Atalanta, Benevento e Chievo, ai 33 € contro il Sassuolo e ai 35 € contro la Juve. I prezzi inoltre sono spesso aggravati dai cosiddetti "diritti di prevendita" , che vanno ad aumentare ulteriormente il costo finale del biglietto che si aggiunge, ovviamente, a quello del viaggio. Se l'obiettivo è quello di tornare a riempire gli stadi riavvicinando anche le famiglie, qualcuno dovrebbe spiegare la strategia in atto; ma soprattutto, se esiste veramente l'interesse a svuotare i salotti di casa e tornare a ripopolare gli spalti degli stadi italiani. Se infatti i prezzi dei settori popolari sono questi, come si può incentivare le persone ad andare alla partita? A questo aggiungiamo anche l'inadeguatezza di alcuni impianti davvero obsoleti, per i quali ci chiediamo come certe società abbiano il coraggio di applicare determinati prezzi. Questo non significa che, in


caso venissero realizzati nuovi impianti, giustificheremmo aumenti di prezzo rilevanti, al contrario riteniamo che l'esempio di Udine rappresenti il giusto compromesso dettato da un prezzo moderato (€ 20) a fronte di un impianto nuovissimo. Semplicemente, se ci mettiamo nei panni di un padre di famiglia che, per portare il figlio allo stadio, deve spendere ipoteticamente 60 € in due per un settore costruito coi tubi dei ponteggi e senza copertura (col rischio di scolarsi in caso di pioggia), ci chiediamo come questa persona potrebbe essere motivata davanti a tutto ciò. Non tutti infatti sono animati dalla stessa passione che arde in noi, che saremmo pronti a seguire i nostri colori in ogni dove e in qualsiasi condizione, di conseguenza occorre studiare delle soluzioni che possano riavvicinare la gente al calcio e, soprattutto, che riescano ad accendere in loro quella voglia di godersi lo spettacolo dal vivo e non davanti alla televisione. Il passo è semplice e la nostra proposta potrebbe essere questa: perché non formulare un accordo tra le società di Serie A che ponga un tetto massimo per il prezzo dei biglietti dei settori popolari, eventualmente fissando un prezzo unico per tutti i settori ospiti? Sarebbe davvero un peccato non proseguire sulla strada tracciata dall'eliminazione della Tdt; rivedere gli stadi italiani pieni di calore e colore sarebbe una grande vittoria per tutti, non fermiamoci sul più bello!

Parabéns Porto campeão Sabato 5 Maggio il F.C. Porto si è laureato campione del Portogallo per la ventottesima volta. In quegli attimi abbiamo condiviso la gioia e l’orgoglio di questa meravigliosa vittoria con i nostri Fratelli del Colectivo, ai quali promettiamo che non mancherà occasione di festeggiare insieme questo fantastico traguardo.

Forza Butei tornerete presto nella categoriA che meritate. La tifoseria Veronese non retrocede! Nonostante il responso della classifica la storia e l’orgoglio dei Butei meritano la massima serie e siamo certi che presto potremo salutare con gioia il ritorno dell’Hellas in serie A!

Sempre alè Verona!


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