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racing
BRESLAU RALLY
Fotografie RBI Media - Actiongraphers / Paolo Baraldi / Mika Pietrus / Dutch Rally Press
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ANNO DOPO ANNO IL BRESLAU RALLY STA DIVENTANDO UN APPUNTAMENTO DI ALTISSIMO PRESTIGIO. QUESTA EDIZIONE HA VISTO AL VIA MOTO, CAMION DI VARIA STAZZA, VETTURE CON VARI GRADI DI PREPARAZIONE, ATV E SSV, PER UN TOTALE DI 250 CONCORRENTI PROVENIENTI DA 20 NAZIONI
Alle 09.03 del 15 settembre Mirjam Pol, il vincitore tra le moto dell’edizione 2019, ha preso il via dal campo base di Gweda Wielka, per aprire le danze di quello che ogni anno si rivela uno degli eventi più duri del panorama off road internazionale, il Breslau Rally in Polonia.
Quest’anno erano circa 250 i partenti (un numero davvero impressionante), giunti nel nord-ovest della Polonia da venti nazioni, con un gran numero di francesi, tedeschi e olandesi, oltre ovviamente a moltissimi piloti e motociclisti polacchi.
Anno dopo anno il Breslau Rally sta divenendo un appuntamento di altissimo prestigio e importanza per gli amanti del fuoristrada e anche in questa 25esima edizione ha visto al via ogni tipo di veicolo: moto, camion di varia stazza, vetture in diversi gradi di preparazione, ATV e SSV.
Cinque giorni di sfida con un roadbook che guidava i concorrenti attraverso foreste, pianure, lande umide e distese di sabbia… davvero una grande varietà di terreni e paesaggi, oltretutto concentrati in uno spazio tutto sommato ridotto.
E nonostante i problemi dovuti alla pandemia Covid 19, circa il 40% dei partecipanti era al debutto, a riprova dell’attrattiva
LA COPPIA ESTONE/POLACCA MERE-KUJAWSKI, SECONDI AL TRAGUARDO NELLA CLASSE EXTREME CARS OPEN, CON IL LORO HM7 PROTO
“Come abbiamo gestito il Rallye
Breslau Poland 2020 nonostante tutti i problemi di quest’anno?
Non abbiamo mai smesso di lavorare all’organizzazione
– dice uno dei dirigenti del rally Alexander Kovatchev – la
fiducia che ci hanno trasmesso i concorrenti è stata qualcosa di speciale, alla pari con la grande collaborazione dei nostri partner organizzativi e con il grande supporto dei nostri
sponsor. Questo è il risultato di molti anni di duro e silenzioso lavoro… siamo davvero felici di ritrovarci qui anche quest’anno”
VERAMENTE IMPRESSIONANTE IL MERCEDES G DEI FRANCESI GIROUSSE – BONNEFOY, QUINTI AL TRAGUARDO NELLA EXTREME CARS OPEN
sempre maggiore che questo impegnativo rally offre ai piloti off road. Per la maggioranza i debuttanti sono arrivati a questa manifestazione con molte e varie esperienze alle spalle: tanti gli specialisti dei deserti e gli specialisti di percorsi di montagna. La domanda al via era: chi si sarebbe adattato meglio alle condizioni davvero “uniche” del Breslau Rally.
C’è anche da sottolineare come quest’anno la “navigazione” si sia rivelata un fattore molto più cruciale che in passato.
Essendo stato spostato da inizio estate a settembre inoltrato, il rally ha proposto (anche ai più esperti di questa gara) paesaggi e problemi molto diversi rispetto al passato, soprattutto a causa della vegetazione (molto più rigogliosa i queste settimane) e della scarsa visibilità che ne conseguiva.
Ciò ha comportato, come detto, una grande responsabilità dei navigatori, assurti al ruolo di protagonisti assoluti. Mai come in questo caso è stato importante l’affiatamento tra pilota, navigatore e assistenza.
Le foreste di Miastko e di Borne Sulinowo, ad esempio, sono completamente diverse tra loro. L’area di Borne presenta alberi altissimi e una grande densità di vegetazione che poi, improvvisamente, sfocia in grandi e aperte distese sabbiose.
UN BEL PASSAGGIO DELLA SUZUKI SAMURAI DEI TEDESCHI PHILIPP ROTHKEGEL E FRANK HARTWIG (DODICESIMI IN CARS OPEN)
TERZO POSTO NELLA EXTREME CARS OPEN PER LA LAND ROVER DEFENDER DEI FRANCESI DAUREL - HOLLENDER
Per la cronaca a uscire trionfatori dall’inferno del Breslau Rally sono stati Andreas Hoehn e Torsten Volk (Germania) su Toyota Land Cruiser nella classe Cars Limted; Frank Stensky e Alexander Tasch (Germania) su Lennson Mercedes nella Cars Open; i polacchi Maciej Pelc / Beata Pelc su Nissan Patrol nella classe Extreme Cars Limited mentre nella classe Extreme Cars Open hanno vinto gli inglesi Jim Marsden e James Ayre con una Gigglepin Defender. Tom Heuer /Peter Schumann /Christoph Tum (Germania) hanno trionfato tra i Trucks con il loto Tatra 815; negli Extreme Trucks sotto le 7.5 tonnellate vittoria per i tedeschi Felix Muellenheim / Michael Muellenheim/ Boris Glawe su Mercedes Unimog e infine tra gli Extreme Trucks superiori alle 7.5 tonellate successo per i padroni di casa Radoslaw Kotulski / Lukasz Kotulski / Krzysztof Kania su Oeaf 20.320 G1
AL TERZO POSTO TRA I CAMION STANDARD GLI OLANDESI WILLIAM VAN GRONINGEN - ERIC HENDRIK METZ - REMCO AANGEENBRUG SU DAF FAV 75
Al contrario della foresta Miastko, caratterizzata da una grande quantità di querce e da terreni più argillosi.
Si tratta di due tra gli svariati tipi di sfide proposte ai concorrenti, anche durante prove speciali notturne davvero insidiose… senza contare i clamorosi e famosissimi stagni, che rapresentano senza dubbio il set fotografico più spettacolare e frequentato del rally.
Gli organizzatori amano dire “se sei competitivo qui lo sari ovunque” … e forse è veramente così.
E poi c’è il famoso poligono di Czarne, che propone problemi del tutto diversi.
Laggiù si tratta di spalancare il gas, derapare in curva e saltare su ogni dosso… come nom ci fosse un domani. Qui il feeling con il proprio veicolo deve al massimo, tra sterrati (perlopiù sabbiosi) velocissimi e curve molto aperte…. Veramente da “pelo”.
L’unicità del Breslau Rally sta principalmente qui: proporre terreni e problemi così diversi in una zona ristretta.
La sfida è per i mezzi, ma soprattutto per gli equipaggi. Dal primo metro non si può mollare di un millimetro la concentrazione, tant’è vero che molti ormai considerano questo evento un “mental game”, una vera “sfida mentale”.
Dove si può essere più al sicuro dal Covid se non chiusi nella propria auto nel mezzo di una foresta? E’ stata questa la riflessione che ha spinto gli organizzatori a non mollare e a portare a termine l’evento anche nel
2020… “Si è trattato di lavorare tanto, di perdere molte notti di sonno… ma il risultato è stato un grande rally, quando a molti poteva sembrare impossibile riuscirci”. La cerimonia di