Il Giornale dell'Handball - Novembre 2022

Page 12

R i v i s t a m e n s i l e t e l e m a t i c a a c u r a d e l l a F I G HF e d e r a z i o n e I t a l i a n a G i u o c o H a n d b a l l

Tutta la Pallamano Che Vuoi. Il Giornale dell’Handball - Novembre 2022 04La Casa della Pallamano aumenta l’attività azzurra, diminuiscono i costi 06Il ritorno delle Azzurre 08Europa “indigesta”. Sorride soltanto Fasano SOMMARIO 3 10Generazione Z. La New Wave italiana 12La crisi pandemica superata a pieni voti Proprietà Federazione Italiana Giuoco Handball Stadio Olimpico 00135 Roma Tel: 06-87975901 Fax: 06-87975913 Pubblicazione Telematica Mensile Iscrizione Tribunale Civile di Roma 30/2012 del 13.02.2012 Direttore Responsabile Marcello Festa Redazione Matteo Aldamonte Sabrina Alessio Consiglio Federale Pasquale Loria Stefano Podini Gianni Cenzi Flavio Bientinesi Vincenza Fanelli Onofrio Fiorino Giuseppa Napoletano Massimo Petazzi Giovanni Sorrenti Lucia Verticelli Marcello Visconti Segretario Generale Adriano Ruocco Vice Segretario Generale Daniele Sonego Collegio Revisori dei Conti Michele Turato Paolo Spernanzoni Paola Scialanga Fotografie: Isabella Gandolfii Fabrizia Petrini Vanni Caputo Riccardo Di Biase Marco Lauretti Roberto Pesaresi Giorgia Guerra Archivio FIGH Archivio EHF

L A CASA DELL A PALL A AMANO AUMENTA L’ATTIVITA’ A ZZURRA

I numeri confortano la scelta. La decisione assunta due anni fa dal Consiglio Federale presieduto dal presidente Pasquale Loria di dotare la FIGH di un Centro Tecnico Federale, una “Casa della Pallamano”, ha colto nel segno perché, nel rispetto delle spese budgettizzate nell’ambito del capitolo riservato all’attività delle Squadre Nazionali, è aumentato in maniera considerevole il numero dei giorni di allenamento per le rappresentative Azzurre facendo registrare, a consuntivo, anche considerevoli risparmi. In presenza di investimenti di previsione rimasti sostan-

zialmente invariati si è lavorato molto di più, si è speso di meno, con un significativo numero crescente di rappresentative (ben otto nel 2022 tra indoor e outdoor) e in condizioni logistiche decisamente migliori. A confortare l’analisi provvedono i numeri.

Nel 2017 (ultima stagione della passata gestione federale) - a fronte di 265 giorni complessivi d’allenamento (84 per le nazionali senior Maschile e Femminile e 181 per le Giovanili ed il Beach) la FIGH – che all’epoca era costretta a girovagare per l’Italia a caccia di strutture dove poter svolgere raduni e collegiali – investì 96 3.868,12 mila euro

, DIMINUISSCONO

(quota comprensiva dei costi di viaggio e trasferte per impegni internazionali)

Nel 2019 (seconda annualità dell’attuale Governance) – a fronte di 3 09 giorni comples sivi d’allenamento (74 per le nazionali senior Maschile e Femminile e 235 per le Giovanili ed il Beach) la FIGH –sempre in assenza di una struttura propria – mise a budget circa 855 mila euro , per la precisione 850.370,23 (quota comprensiva dei costi di viaggio e trasferte per impegni internazionali)

Nel 2022 (stagione in corso, la seconda di attività del Centro Federale di Chieti) - a

di Marcello Festa
4

AMANO SCONO I COSTI

fronte di 29 3 giorni comples sivi d’allenamento (94 per le Nazionali senior Maschile e Femminile e 199 per le Giovanili ed il Beach) la FIGH ha speso 689.000,00 euro (quota comprensiva dei costi di viaggio e trasferte per impegni internazionali aumentati in maniera esponenziale per la partecipazione dell’Italia a ben 10 competizioni internazionali IHF ed EHF)

I numeri a consuntivo del 2022 sentenziano la bontà dell’investimento prodotto dalla FIGH che, grazie alla dotazione di un proprio Centro Federale, è riuscita a contemperare due interessi primari: l’aumento dei giorni d’allenamento delle selezioni nazionali e la razionalizza-

zione/contenimento delle spese. Mettendo a confronto il 2017 e il 2022 (prima e ultima annualità dell’ultimo lustro di attività) emerge un quadro d’insieme inequivocabile: + 28 giorni di stage e 275 mila euro di costi! Ma la Casa della Pallamano di Chieti è anche altro, non solo l’Hub delle rappresentative Azzurre. E’ la sede del Campus Italia, la Squadra Federale Under 18 sostenuta da un mix di finanziamenti pubblici/privati e la cui presenza quotidiana in loco determina un aumento

esponenziale del numero di allenamenti delle rappresentative giovanili (+280 solo nel 2022), ma anche una formidabile confort zone – a costo zero – per le Finals dei campionati di A2 maschile e femminile, Youth League maschile e femminile, Under 17 maschile e femminile. Un luogo simbolico ed identitario per l’intero Movimento che ha determinato, dalla sua messa in opera, un innalzamento dell’attività agonistica Federale a fronte di una sostanziale diminuzione dei costi.

Il ritorno delle Azzurre

Superata senza affanni la Bulgaria a inizio novembre, c’è la Slovenia sulla strada dell’Italia chiamata ad affrontare il secondo e ultimo turno di qualificazione ai Campionati Mondiali in programma nel dicembre 2023 in Danimarca, Svezia e Norvegia. La sfida, basata sulla formula del doppio confronto a eliminazione diretta, si disputerà tra 7/8 aprile (andata) e 11/12 aprile (ritorno), con le azzurre che giocheranno in casa il primo dei due match. Sorteggio tutt’altro che favorevole per la Nazionale allenata da Giuseppe Tedesco perché la Slovenia ha chiuso in ottava posizione gli Europei organizzati in casa, migliorando sensibilmente i piazzamenti delle passate edizioni (nel 2020 era arrivata all’ultimo posto dello stesso torneo), mettendo in evidenza individualità di

di Matteo Aldamonte prim’ordine: dall’esperto terzino Ana Gros, due volte finalista in Champions League e

ora in forza alle pluri-titolate ungheresi del Gy ő ri, al talento di giocatrici come il centrale Elizabeth Omoregie o il pivot Natasa Ljepoja. Allenatore delle prossime avversarie delle Azzurre è il montenegrino Dragan Adzic, vincitore di due Champions League con il Buducnost e degli Europei nel 2012 alla guida del Montenegro. “Premesso che la nostra prossima avversaria - sottolinea il tecnico Giuseppe Tedesco - ha appena conseguito l'ottavo posto negli Europei e che nelle cinque partite disputate ha riportato tre vittorie fra le quali quella di grande prestigio contro la Danimarca, oltreché quelle con Croazia e Serbia, dobbiamo ragionare su come per la Nazionale sia fondamentale confrontarsi con questo tipo di squadre per iniziare un percorso di crescita da cui non possiamo prescindere. Sarà un doppio confronto importante, di grande spessore e in cui la nostra squadra, le nostre atlete, avranno la possibilità di mettersi in gioco e di dimostrare che ha conquistato sul campo i titoli per scendere in campo contro avversari di questo tipo, certamente non con l'idea di vederle giocare ma di fare due grandi partite” Il percorso ai Mondiali del 2023 di Danimarca, Svezia e Norvegia è complesso, ma

provarci – e sfruttarlo per migliorarsi – è un imperativo. È la seconda volta consecutiva, dopo quella del 2021 in cui superò il Kosovo a Maria Endersdorf (Austria), che la Nazionale si garantisce il diritto di giocare per l’ultima fase che precede la manifestazione iridata. Aspettando il doppio confronto con la Slovenia, intanto, è giusto riassaporare il gusto del doppio successo conquistato ai danni della Bulgaria, anche perchè era da tempo che le azzurre non scendevano in campo, da tantissimo che non conquistavano una vittoria davanti al pubblico amico, addirittura dal 2010 che non inanellavano due successi consecutivi. “Era fondamentale fare risultato - conclude Tedesco - per presentarci in campo internazionale come una squadra che non è sempre in rincorsa e che ha delle ambizioni. Abbiamo grande voglia di confrontarci con un livello più alto e la Slovenia lo è sicuramente”.

EUROPA “INDIGGESTA” sorride soltanto FASA

dalla redazione

Non è stata una “Campagna Europea” da incorniciare e tramandare ai posteri. Tutt’altro! Soltanto una squadra su sette (tra uomini e donne) ha superato il secondo turno della European CUP, manifestazione della EHF che quest’anno aveva fatto registrare una partecipazione record di squadre italiane merito anche dell’incentivazione economica prevista ad hoc dalla FIGH sempre particolarmente sensibile alla vetrina internazionale della pallamano italiana. Si passa, però, agli archivi un bottino oggettivamente magro, andato ben al di sotto delle aspettative della vigilia. Sorride la Junior Fasano, si deprimono Conversano, Salerno e Pontinia che avrebbero potuto far decisamente meglio come dimostrato dall’andamento delle due gare, accettano serenamente il verdetto Mestrino e le due squadre di Bressanone cui il sorteggio aveva riservato loro avversari ogget-

tivamente più forti. Prima di loro era toccato alla Raimond Sassari, sconfitta nel doppio confronto “fratricida” con Bressanone, abbandonare il palcoscenico internazionale. E così l’Europa, anche quella meno competitiva della European Cup, risulta ancora indigesta alle squadre italiane; vietato però deprimersi o, peggio ancora, arretrare. Ci si consola con la Junior Fasano che, dopo essersi sbarazzata degli israeliani dell’Hapoel Ashdod, a dicembre (9 e 10) ancora nel catino della palestra Zizzi affronterà gli olandesi del Kembit-Lions formazione proveniente dal comune di SittardGeleen, a pochi chilometri dal confine dei Paesi Bassi con il Belgio che affrontato un secondo turno agevole eliminando senza affanni i bulgari della Lokomotiv Oryahovitsa (39-17 e 3919). Gli avversari del team guidato da Vito Fovio stazionano nei quartieri nobili della classifica della BENE-League, il campionato che include club di Belgio e Olanda. Nel loro palmares

8

GESTA” ANO

tre vittorie della Eredivisie (2015, 2016, 2017) e due proprio della BENE-League tra 2015 e lo scorso anno. L’opportunità per il team pugliese è quanto mai ghiotta, la circostanza di poter giocare davanti al proprio caloroso pubblico il

doppio confronto, concede qualche fondata possibilità di superamento del turno rispetto alle previsioni post – sorteggio e questo al netto del valore degli avversari decisamente di un livello diverso rispetto agli israeliani appena affrontati. Pronostico, dunque, tutt’altro che chiuso e speranze di proseguire nel percorso continentale assolutamente ben riposte.

GENERAZIONE Z, LA NEW WAVE ITALIANA

Vietato fare pronostici o, peggio ancora, azzardare previsioni anche se la sensazione che un po' tutti stanno provando, percependo, è di quelle che aprono il cuore alla speranza. C’è un’onda nuova, una “new wave” appunto, sulla quale la pallamano surfa che è un piacere! Giovani, in qualche caso giovanissimi e neanche maggiorenni che, guadagnato il palcoscenico dei massimi campionati, stanno già affermandosi in maniera sorprendente. Succede, più o meno allo stesso livello tanto tra gli uomini quanto tra le donne. Basta dare uno sguardo alla speciale classifica dei migliori realizzatori della Serie A Gold maschile e della Serie A1 femminile, o ancor meglio osservare qualche partita, per scorgere tantissimo talento giovanile. E’ la Generazione Z, quella dei nati tra il 1997 e il 2012, quella che sta catturando

sempre più interesse e consensi. L’arrivo nella Serie A Gold del Campus Italia ha chiaramente agevolato e per molti versi incrementato la presenza di giovanissimi – neanche maggiorenni –sul massimo proscenio maschile. Buona la semina di qualche anno fa e pare eccellente anche il raccolto: investire prima e lanciare giovani poi è sempre più utile e tecnicamente appagante. D’altronde basta dare uno sguardo ai numeri ed al rendimento che stanno offrendo i vari De Angelis, Manojlovic e Zanon nel Campus Italia, o anche Iyamou (Tushe Prato), Gislimberti (Mezzocorona), Meneghini (Cellini Padova), Mangone (Casalgrande Padana) tra le donne per avere la certezza di un futuro probabilmente migliore. E’ singolare anche un’altra circostanza. Complice questa straordinaria ventata di gioventù che sta soffiando con impeto sull’alto livello, incredibilmente (sbagliando, ndr) si tende poi a conside-

rare come “maturi” giocatori ancora giovanissimi. Andrea Colleluori, Leo e Max Prantner, Umberto Bronzo, Giovanni Nardin, Giacomo Savini, sono solo alcuni tra gli atleti sulla cresta dell’onda da qualche anno, che non vengono più annoverati nella speciale categoria dei giovani. E altrettanto avviene al femminile, con Carelle e Vanessa Djiogap, Bevelyn Eghianruwa, Ramona Manojlovic, solo per citarne alcune. Eppure siamo di fronte ad atleti e atlete sulla soglia dei vent’anni (un po' più giù o un po' più su) dei quali non

andrebbe mai dimenticata la carta d’identità. Futuro roseo allora? Presto per affermarlo categoricamente. Sicuramente interessante, questo sì e senza tema di smentita. Fondamentale sarà, allora, la cura ed il consolidamento del patrimonio tecnico esistente oltre che lo sviluppo sempre più accurato del talento che già spinge alle spalle e sotto questa voce, anche in considerazione dei numeri realizzati dai club nella prima stagione post pandemia, è lecito aprire il cuore alla speranza. Un’onda tira l’altra!

dalla redazione

I numeri certificano la chiusura della fase emergenziale e la straordinaria capacità di resilienza messa in campo dal Movimento. La base dalla quale ripartire dopo due stagioni trascorse in apnea fornisce numeri incoraggianti, in molti casi anche migliori rispetto a quelli registrati nel 2019-20, l’epoca precovid.

UNDER 15

Per la stagione 2022/23 risultano iscritte 12 3 squadre maschili e 4 8 femminili (nel 2019/2020, stagione partita e mai conclusa, furono rispettivamente 125 e 50). Il dato dell’attuale stagione assume ancora maggiore significato se confrontato con le due ultime annualità. Nel 2020/21 furono appena 72 le compagini maschili e 29 quelle femminili, l’anno passato invece ben 120 e 36. Da questi numeri si può ripartire di slancio anche in considerazione del fatto che la base delle attuali squadre U15 è frutto di un reclutamento effettuato dai singoli club nella fase più critica.

UNDER 17

Si consolida il settore ma schile , cresce in maniera co-

La crisi pandemica superata a pieni voti

stante il numero di squadre femminili. Rispetto all’anno passato si conteggiano quattro squadre in meno, un calo fisiologico, ma è confortante il + 17 rispetto alla stagione 2020 / 21 Resta un movimento che viaggia a doppia velocità, che fa registrare punte di assoluta eccellenza nel centronord e maggiori criticità al sud dove, comunque, va salutata con soddisfazione la tenuta dei club. Discorso diverso, invece, per il settore femminile dove, rispetto all’anno passato, si saluta con fiducia un incremento del numero delle squadre ai nastri di partenza. Si è infatti passati dalle 33 squadre della stagione 2021/22 alle 38 di questa.

SERIE B

Sfondato il numero delle 90 squadre partecipanti, raggiunta nello specifico quota 9 3 Rilevante la crescita delle squadre iscritte al campionato d’ingresso della categoria senior maschile. Nell’ultimo quinquennio si è passati dalle 55 compagini del 2017 alle 9 3 di oggi . Altrettanto significativo è l’upgrade fatto registrare rispetto alla stagione 2021/22 quando erano state 86 le squadre ai nastri di partenza.

YOUTH LEAGUE

Stagione già partita con numeri sostanzialmente in crescita: 2 4 squadre maschili e 18 femminili . Nella scorsa furono 18 i team maschili iscritti e 17 i femminili; un

aumento incoraggiante e, soprattutto, costante negli anni. Tra i segreti del successo del campionato U20 la formula basata, anche quest’anno, sulla suddivisione in gironi e articolata in

fasi che fanno da prologo all’evento della Final8 in programma, come ormai da tradizione, al Centro Tecnico Federale, La Casa della Pallamano, di Chieti.

13

Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.