PAVIA & NON SOLO NEWS MAGAZINE - N°9 NOVEMBRE

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N°8 NOVEMBRE 2018

PAVIA&NON SOLO

NEWS MAGAZINE

EVENTI

I EDIZIONE DI MABEDO HAPPENING GOURMET

BARTENDER

RICETTE

IL PIRATA DI CAMPAGNA LE RICETTE DI MICOL DI ERIS MIDHA



EDITORIALE

B

entornati amici lettori e bentornato ottobre e ben tornato autunno!

Anche questo numero è ricco di tante novità alle quali abbiamo lavorato e che siamo pronti a presentarvi in questo numero autunnale e tante tradizioni che vogliamo continuare; tra queste, proporvi ottime idee di svago, idee culinarie ed imperdibili eventi. Ecco che in questo numero vipresentiamo la famiglia Torti e i loro eleganti vini. Ha riscosso grande successo il primo evemto "One day Trip & More" in collaborazione con Agriturismo il Guscio e Tenuta Quvestra. Prosegue la rubrica Bartender di FIlippo W. Malagori che questo mese ci propone un cocktail in collaborazione con Teo Stafforini di Radici - Pavia. Isa Maggi, nella sua rubrica sportello donna e sportello salute vi darà tanti consigli tra cui 10 soluzioni per affrontare lo stress. Parigi arriva a pavia grazie al negozio Pas de Garcon. Novità su PAVIE & NON SOLO MAGAZINE. Le rubriche dedicate ai viaggi! Vi portiamo a Mosca e nella splendida Toscana! Vi raccontiamo la giornata Versa e Gusta alla Tenuta Borgolano e dulcis in fundo le gustose Ricette di Micol! Non ci resta che augurarvi una buona lettura!




SOMMARIO

12 REPORTAGE EVENTI 12 - Autunno Pavese 2018 24 - Mirabilia - PAVIA EVENTI 40 - I EDIZIONE DI MaBeDo HAPPENING GOURMET NEWS 52 - ONE DAY TRIP & MORE BARTENDER 60 - Il Pirata di Campagna di Eris Midha MODA 70 - DIXIE RUBRICA SPAZIO DONNA 84 - Una nuova idea di città , verso le elezioni 2019 SALUTE E BENESSERE 94 - Inviate le vostre ricette di Risotto RUBRICA RICETTE 92 - Le ricette di MICOL


P A V I A & N O N S O L O - MAGAZINE

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EVENTI

AUTUNNO PAVESE 2018 di VERONICA MARIGO


E

state passata da piÚ di un mese, un ricordo, un miraggio... nostalgia? Niente paura, ottobre è in fermento per l'inizio precoce dell'autunno. I colori cambiano, l'aria assume un profumo umido e fresco, i sensi richiedono le prelibatezze stagionali. Un tripudio di sapori della tradizione lombarda, prodotti di alta qualità che caratterizzano il nostro territorio campestre e collinare, Autunno Pavese alla 66esima edizione, ospitato nello storico Palazzo Esposizioni tutto rinnovato, unisce tantissimi produttori dell'enogastronomia in degustazioni, laboratori, show cooking e premiazioni.



Salumi, formaggi, vini dell'Oltrepò,riso, funghi, tartufi e ricette innovative come il gelato alla crema di riso Carnaroli, il “riscottoâ€? che è un biscotto salato a base di riso con cipolla e peperone di Voghera. Un flusso di tantissima gente che si distribuisce su quattro giorni, un momento per incontrare vecchi amici come tradizione vuole ogni anno, giornalisti, politici come il Ministro dell'Agricoltura Gian Marco Centinaio, produttori... tutti uniti dalla passione del buon gusto autentico.



Rievocata anche una storica ricetta, divenuta attuale e deliziosa, dove sette ristoranti hanno conquistato un posto nel progetto “Zuppa alla Pavese 2.0â€?, ricevendo il piatto di porcellana firmato Stefano Bressani rappresentando con il suo stile personalissimo la classica fetta di pane in brodo e l'uovo nel mezzo. Questi ristoranti hanno promesso di riproporre questa antica ricetta nei loro menĂš, che trasmette semplicitĂ ma voglia di tuffarsi in un piatto caldo e rustico, riscoprendo quei sapori casalinghi spesso dimenticati e difficili da trovare.



Una novità di quest'anno è l'organizzazione di incontri d'affari con produttori del settore e buyers con lo scopo di promuovere i prodotti locali nel mercato globale. Autunno Pavese 2018, un evento che sa unire la tradizione con i metodi innovativi e tecnologici per comunicare prodotti ed esperienze.




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EVENTI

MIRABILIA di VERONICA MARIGO



T

anta gente, bella gente direi, visi noti, artisti, politici, eleganza e fermento per questa giornata speciale. Seguo la folla e il mio team che si dirige nel salone della conferenza, osservo gli sguardi, i sorrisi e i saluti di chi si riconosce, una stretta di mano e via a sedersi, perchè di posti non ce ne sono per tutti! Una voce gentile avvisa che è quasi l'ora di incominciare, una voce che mi rimanda al passato, quando con mamma e papà su divano si guardavano i documentari e si sognavano mete lontane, e quella voce così unica ed inconfondibile, quella voce che sa di casa, di uno di noi, di uno che ha esplorato il mondo passo dopo passo insieme ai nostri occhi ed ai nostri cuori. Un'emozione unica essere a pochi passi da Patrizio Roversi, avventuriero del famoso “Turisti per caso”, che è qui con noi oggi per raccontare un fantastico progetto!



Si sta parlando di Mirabilia, un movimento nato nel 2012, diventato Associazione Nazionale, unito dalla forza di 17 Camere di Commercio, con l'attenzione e la promessa di promuovere, riscoprire e valorizzare un'altra Italia, perchè come spiega Patrizio: “Se dicono che il mondo cambia ogni 100 metri, l'Italia cambia ogni 10 centimetri”. E' un momento importante oggi, di scambio, di studio, di riflessioni che riguardano il turismo che cambia, quel turista che è saturo delle grandi città, dei brand mondiali come Roma, Firenze, Milano... anche seppur straordinarie ed invidiabili. Ci si interroga sul significato del turismo lento, dell'interesse a scoprire le vere tradizioni, le bellezze naturali, la cultura dell'enogastronomia. perchè il viaggiatore che vuole veramente conoscere il nostro Paese è un amante dei sapori e dei profumi che caratterizzano la nostra terra.



Diamo solamente un piccolo sguardo a Pavia, che per la prima volta vede ospitare Mirabilia, lasciandosi contagiare dall'entusiasmo senza tralasciare qualche critiche costruttiva. Prende la parola Franco Bosi, Presidente della Camera di Commercio di Pavia: “Abbiamo la Lomellina, l'Oltrepò, la città stessa che fu capitale Longobarda, tantissime chiese storiche, una Università importante, vantiamo un artigianato artistico che oggi verrà premiato con ARTinART, ma a tutto questo manca qualcosa, abbiamo bisogno di più mezzi di comunicazione e promozione del territorio, perchè il turismo lento ha bisogno un approccio diverso, un contatto diretto”.

La filosofia di Mirabilia è quella di creare un network tra il territorio e le imprese locali che rappresentano la storia, la cultura e l'ambiente dei “luoghi minori” dell'Italia dove l'artigianato e l'enogastronomia regnano sovrani, perchè è grazie a queste sinergie che l'Italia potrà rivestire un ruolo da protagonista nel mercato turistico globale. Ecco perchè dare più visibilità ai siti Unesco meno conosciuti e soprattutto più importanza alle piccole imprese che faticano ad emergere nel mondo delle nuove tecnologie, pensando così ad una formazione che prepara gli imprenditori all'alta professionalità e al giusto approccio al mercato mondiale.



Anche la Francia è particolarmente interessata a Mirabilia, che crede in quest'unione dei settori agroalimentare e turistico, con la promessa di far evolvere la Camera di Commercio Nazionale, reinventando un modello efficace per le industrie. Eventi come questo sono il giusto esempio da seguire perchè pragmatico, sensibile allo sviluppo economico, attento al turismo sostenibile e all'alta qualità del settore enogastronomico, capace di creare dinamismo a livello Europeo perchè è un progetto che non indossa colori politici.

Un applauso all'emozionato Sindaco di Pavia Massimo Depaoli che esalta la città parlando del nuovo interesse nello scoprire gli innumerevoli itinarari, ciclovie e cammini che hanno segnato la storia, fonti di numerose leggende, perchè vacanza vuol dire vivere un'esperienza.


ESPERIENZE che accompagnano il turista verso un'Italia diversa, visitando nel dettaglio singoli paesi o tour guidati che ricadono territorialmente nel network Mirabilia. La vicinanza con Milano, spiega, è sicuramente un vantaggio perchè porta un flusso sempre maggiore di persone interessate alle tradizioni locali, scoprendo una realtà completamente agricola a pochi chilometri dalla metropoli, circondata da natura selvaggia incontaminata, caratterizzata da persone sincere e attente all'accoglienza verso i visitatori.

Silvia Piani, Assessore di Regione Lombardia, invece esplicita un concetto che ritengo fondamentale per lo sviluppo futuro di questo progetto: “Vivo in Lomellina e con vanto sono sostenitrice dei prodotti della mia terra e delle bellezze non conosciute da tutti. Per questo motivo ritengo importantissimo che le istituzioni dovrebbero avvicinare le culture locali ai giovani, per creare o aumentare quel senso civico di appartenenza, di scoperta e di rispetto per il territorio”.


Ma secondo me fin ora si è parlato troppo in positivo, tanti bellissimi concetti che però hanno bisogno di una visione concreta, razionale con un retrogusto critico e leggermente cinico. A questo punto interviene Philippe Daverio: “L'Italia è un paese contraddittorio, uno dei più ricchi di bellezze ma un disastro in quanto ad accoglienza e riguardo per il turista perchè la differenza parte dal portasapone in albergo, per poi arrivare alla pulizia, alla cortesia... drammatici anche questi. E' ora di inventare lo storytelling italiano, mitologia, narrazione, romanzare le storie dei paesi meno conosciuti creando un museo diffuso. Credere di essere l'ombelico del mondo non ci ha donato più successo, anzi ci ha allontanato dall'ascolto delle nuove esigenze turistiche, chiudendo il dialogo con tutte le bellezze, sapori e tradizioni esistenti in Europa”.

Con un tono più filosofico, il Direttore artistico Davide Rampello ci spiega che la cultura è una sola, è la cultura dell'uomo, che nasce come concetto di arte del coltivare: caccia, pesca, allevamento che hanno creato la società e le diverse evoluzioni culturali frammentate nel mondo. “Ora dobbiamo riacquistare il senso del tutto, perchè grazie al commercio con l'estero abbiamo acquisito conoscenza dell'altro, portando al concetto di turismo lento che genera consapevolezza, in grado di mantenere viva la filiera agricola”.



Ci si sofferma sull'effetto del mercato della grande distribuzione sui piccoli produttori che non si allontanano da queste fondamentali regole: 1- Qualità e non quantità 2- Innovazione e creatività nella produzione e coltivazione 3- Non svalutare la qualità di un prodotto Infatti i turisti sono sempre più interessati a scoprire i veri prodotti italiani, ad acquistarli e farli conoscere al resto del mondo, portandoli con sè come un nuovo concetto di souvenir: questo è il vero mercato che salvaguardia la nostra cultura e favorisce lo sviluppo.

Per concludere ascoltiamo interessati le parole del Ministro del Turismo Gian Marco Centinaio che afferma: “Non siamo il centro del mondo, ma cosa possiamo farci se è il mondo a pensare sempre all'Italia?”. Questo per sottolineare che tutto il mondo è a conoscenza del nostro potenziale e non ci abbandonerà mai, ma non dobbiamo dare questa devozione per scontata, dobbiamo lavorare insieme promuovendo la vera Italia, la nostra cultura agroalimentare che caratterizza ogni provincia, per permettere ai turisti di scoprire qualcosa di diverso.



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I Edizione di MaBeDo HAPPENING GOURMET



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ibo e arte sotto lo stesso tetto affrescato del Castello di San Gaudenzio, Mabedo Happening Gourmet è una festa di scambio di cultura, di mentalità e di gusti alimentari, dove sarà possibile concedersi qualche peccato di gola degustando vini e prodotti tipici regionali. Per la prima volta, un evento di estrema eleganza si trasforma in mercato gourmet, accanto al meglio della produzione vinicola troverà posto, in una zona totalmente distinta, l’esposizione e vendita di alcune produzioni gastronomiche di pregio permettendo un maggior scambio di interesse e fiducia sintetizzato in un bel souvenir della giornata.



La manifestazione si aprirà con una cena di gala sabato 17 Novembre 2018 nel curato ed elegante ristorante del Castello. Ai tavoli, insieme ai titolari delle aziende partecipanti, prenderanno posto giornalisti e opinion leader del settore per una cena-racconto dedicata all’eccellenza wine & food, tra storia e futuro, degustando un menù che riprende al meglio i prodotti del territorio, con materie prime di massima qualità accompagnati dagli ottimi vini delle migliori cantine dell'Oltrepò Pavese.



I portoni del castello che nascondono i banchi di esposizione e degustazione Wine&Food si apriranno alle ore 11 fino alle ore 20 del 18 novembre 2018, per un tuffo nei sapori e profumi del territorio pavese e non solo! Durante la giornata di Domenica avremo il piacere di avere come ospiti d'Onore il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali della Repubblica Italiana, Gian Marco Centinaio e l'Eurodeputato del Parlamento Europeo Angelo Ciocca che rilasceranno l’attestato di partecipazione firmato a tutti gli espositori che caratterizzano il nostro fantastico territorio enogastronomico !



L'Arte in "Happening Gourmet" A testimonianza dell’alta valenza culturale della I Edizione di #MaBeDo "Happening Gourmet" spicca il visual dell’evento, creato dall’artista pavese Stefano Bressani (www.stefanobressani. com), ideatore delle “Sculture Vestite”. Forbici e Cilindro sono il suo biglietto da visita. Artista e Maestro di una tecnica unica nel panorama dell’arte di cui ne è il padre fondatore, nasce a Pavia nel 1973 e coltiva fin dall’infanzia la passione per l’arte figurativa e per il mondo dei colori, la sperimentazione fa parte del suo modo di pensare e concepire la vita. Da sempre estimatore del grande Pablo Picasso, trova la sua personale forma di scomposizione dell’immagine. Per #MaBeDo Stefano Bressani ha creato anche il logo per gli eventi "Bollicine in Castello" e "Oltrepò, Vini d'Autore".





ONE DAY TRIP & MORE di VERONICA MARIGO



Penso ai miei viaggi intercontinentali in America, verso mete esotiche come il Marocco, alla scoperta di isole sperdute nel Mediterraneo, capitali artistiche oppure escursioni estreme per toccare le vette più alte... viaggi impegnativi, a volte molto costosi, non all'ordine del giorno. Cosa fare quindi se, come me, nelle giornate libere provate quell'irrefrenabile voglia di uscire di casa per esplorare il mondo vicino a voi e tornare con un sorriso e magari con un bel souvenir commestibile? Attorno alle città dove abitiamo, frenetiche e ormai noiose per chi ci passa la maggior parte del tempo, esistono le province, definite l'Italia minore, ma è da lì che proviene la vera tradizione dove a volte sembra che il tempo si sia fermato. Un piccolo ma grande viaggio, alla scoperta di territori spesso dimenticati dai turisti, ma anche da noi, semplici viaggiatori della “giornata libera”. Il mondo è grande e bellissimo, ma l'Italia lo è ancora di più perchè colma di cultura e ricchezze enogastronomiche, ricette segrete legate alla terra, all'origine e le persone che ci vivono hanno voglia di raccontarci ogni dettaglio!

Noi di One Day Trip and More stiamo cercando queste connessioni che dalle città portano ad itinerari del gusto, alla scoperta di territori naturalistici incontaminati, ciclovie lungo i letti di fiumi, cammini, tappe per degustare le proposte enogastronomiche delle nuove generazioni, scoprendo un entusiasmo unico che collega le tradizioni dei nonni con l'innovazione e creatività dei giovani. Stiamo riscoprendo il territorio Pavese, da tanti considerato il più critico e chiuso, lontano dal turismo di massa, perchè non correttamente valorizzato e raccontato. Ecco, ho detto bene, raccontato, questo è importante, e prima di essere raccontato va ascoltato, perchè in tanti credono che il territorio dell'Oltrepò Pavese debba essere conosciuto in tutto il mondo, iniziando a comunicare cosa esiste di interessante per vivere esperienze uniche. Un'agenzia turistica? No, è un portale interattivo che crea un network tra il viaggiatore, il territorio e le aziende, che si aprono ad un nuovo modo di offrire il proprio servizio.



Il turismo lento significa sedersi, mangiare, fotografare, esplorare, leggere, osservare, dormire e poi ripartire con calma, una vera e propria TRIP TERAPHY, che suscita benessere e soddisfazione dopo aver spezzato la routine con qualcosa di nuovo. Il nostro progetto ci permette di creare eventi che connettono le diverse attività per iniziare un collegamento di collaborazione tra i vari paesi di provincia, con il sogno di vedere un unico e grande villaggio unito da una forte identità. Vogliamo dedicare One Day Trip alla riscoperta delle province non solo di Pavia ma di tutt'Italia, sostenendo lo sviluppo economico locale, comunicando la cultura enogastronomica e la scoperta di nuovi modi di vivere un viaggio. L'ESPERIENZA in un viaggio non vuol più dire osservare, ma vogliamo iniziare a far ascoltare, assaggiare ed inalare ogni sfumatura del nostro bellissimo e vario Paese; un viaggio che colpisce i cinque sensi ed anche il sesto, che è quello della soddisfazione di tutti i sensi!




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BARTENDER

IL PIRATA DI CAMPAGNA DI ERIS MIDHA di FILIPPO W. MALAGORI


L

’appuntamento di questo mese con pozioni e spiriti mi coglie nel periodo più aspro dell’anno: i grossi mammiferi come me tendono al letargismo, i paesaggi perdono di colore ed, allo stesso modo, sbiadisce il ricordo dei rinfrescanti Mojito estivi. Per sconfiggere l’inerzia che trascina queste giornate, scelgo di concentrarmi su un drink davvero peculiare, il cui studio ci accompagna nel fare un viaggio nel tempo e nello spazio. Per affrontare quest’avventura, ho scelto come compagno un grande professionista che si incarica di riportarci proprio all’origine del nostro viaggio. Aspetto a presentarvelo; adesso parliamo dei Grog.

Io sono Filippo W. Malagori e Sono nato e cresciuto a Pavia. Qui mi sono laureato in Giurisprudenza, ma nella vita ho scelto di fare quello che preferisco. Negli ultimi anni mi sono dedicato Totalmente alla miscelazione ed ho lavorato in alcuni dei locali più interessanti della città. Mi piace la black Music, l’avventura, la retorica e il Gin”.


Per fare un Grog ci vogliono: 4.5 cl di Rum scuro 1 cl di liquore all’arancia 2 cucchiaini di zucchero Spezie a piacere 6 cl di ACQUA CALDA

In un bicchiere con il manico versate prima il Rum, lo zucchero, il liquore e le spezie. Di seguito l’acquea bollente. Mescolate a far sciogliere lo zucchero e lasciate le spezie in infusione. Nel leggere la ricetta del più semplicistico dei Grog, subito risalta all’occhio un ingrediente in manifesta controtendenza rispetto ai nostri canoni del bel bere: l’acqua calda. La preparazione di questa bevanda trascende infatti dall’uso del classico ghiaccio; così, ci troveremo davanti un caldo tonico corroborante anziché un fresco beverone da cannuccia. Oltre ad apprezzarne l’intensità e le proprietà organolettiche, è da persone ragionevoli interrogarsi sui natali di una ricetta così peculiare; e allora partiamo. La destinazione è il mare dei caraibi nel pieno dell’età coloniale. Qua le varie potenze europee mettono la propria bandiera sull’una o sull’altra isola; nell’imporre il dominio coloniale, importano culture e colture dal vecchio continente ridefinendo totalmente il le strutture sociali delle colonie. Parlando di importazioni, c’è un prodotto che ha completamente stravolto il mercato dei paesi caraibici: nel tardo ‘500 si scopre che la canna da zucchero (originaria dell’India e del Ceylon) trova nel Caribe un ambiente pedoclimatico perfetto per fiorire.

Nell’innestare le tradizioni, Spagna, Francia ed Inghilterra, importarono anche i relativi distillati di bandiera: rispettivamente Brandy, Cognac e Scotch; due di questi sono derivati dalla produzione vitivinicola, mentre lo Scotch è un distillato a base cerealitica. Trovandosi in un territorio povero sia di uva che di cereali, i coloni europei sperimentarono nell’adoperare le tecniche dei distillati citati sopra verso altre materie prime. La fortuna vuole che oggetti della curiosità degli Europei furono proprio il succo di canna da zucchero ed i suoi derivati: il prodotto risultante da questo momento alchemico è una bevanda morbida, avvolgente e dalla tensione alcolica piuttosto importante. Oggi questo nettare prodotto quasi esclusivamente nei caraibi, cambia nome (e metodo di produzione) dipendentemente se originario da Ex-colonia spagnola (RON), francese (RHUM) o britannica (RUM). Ad essere oggetti più specifici del nostro studio, saranno proprio il Rum inglese ed il rapporto che questo ha avuto con la storia del mondo.




Partiamo da un’osservazione banale quanto significativa: se oggi parlo di Rum, i riferimenti più immediati sono spiagge bianche, occhiali da sole e Cocktail con gli ombrellini. Se però ce ne tornassimo indietro ai bei tempi della pirateria, dei corsari e dell’esplorazione alla scoperta del mondo, il Rum avrebbe tutt’altro significato. A bordo di un veliero era assai difficile trovare un depuratore d’acqua, la permanenza in mare poteva durare per dei mesi e gli strumenti per la conservazione di alimenti e bevande lasciavano scarsa soddisfazione: l’acqua era conservata in botti di legno, materiale poroso e traspirante; di conseguenza il passaggio d’aria all’interno della botte permetteva il proliferare dei batteri e, nell’arco di pochi giorni, nella botte si trovava una vera e propria coltura d’acqua stagnante. Rispetto all’acqua, il Rum presenta diversi aspetti positivi: la concentrazione alcolica non permette l’aggressione dei batteri, il legno conferisce sensazioni gradevoli al distillato e, soprattutto, il Rum è molto più divertente. A testimoniare le magiche proprietà del prodotto è, ad esempio, la storia della U.S.S. Constitution:“Questo vascello da guerra di bandiera Statunitense partì da Boston nel Luglio del 1812 con carichi 48.600 galloni d’acqua dolce e 79.400 galloni di rum. Nell’ ottobre dello stesso anno approdò in Jamaica dove caricò altri 68.300 galloni di distillato. Durante l’anno l’incrociatore ingaggiò battaglie in giro per tutta l’Europa fino a quando, raggiunta la Scozia, caricò 40.000 galloni di Scotch Whisky. Nel Febbraio del 1813 la U.S.S. Constitution rientrò vittoriosa nel porto di Boston senza munizioni, polvere da sparo, Rum e Scotch, ma con ancora 48.600 galloni d’acqua puzzolente”. Va osservato però un problema: il Rum ai tempi non era la delizia da 40° di volume alcolico che il gaudente oggi si gusta con un buon sigaro. Il Rum era una pozione incendiaria da più di 60° assolutamente ingodibile in purezza. Addirittura portava l’epiteto di “OVERPROOF”, cioè che aveva passato “la prova”; questa consisteva nell’atto di bagnare con del Rum la polvere da sparo; se il Rum avesse avuto la giusta gradazione e la polvere si fosse accesa ugualmente, la prova sarebbe stata superata. Se no ci sarebbe stato sicuramente da discutere. Dall’altissima tensione alcolica del nettare derivava un problema concreto: l’alcol non è propriamente il catalizzatore per invitare il lavoratore ad un lavoro efficiente. Di conseguenza il comandante di vascello correva il rischio di avere marinai o troppo debilitati dalla sete, o semicapaci dal rum.

La soluzione venne data dall’ammiraglio della Royal Navy “Edward Vernon”. Semplicemente il Rum veniva tagliato con pari dose d’acqua e, così facendo, l’acqua non si guastava ed il distillato perdeva il suo potere inebriante. Quando poi si scoprì che la vitamina C serviva a prevenire la comparsa dello scorbuto (malattia assai frequente sui vascelli), si aggiunse una parte agrumata data da arance, limoni o limette. Le note speziate non specificate non seguono logiche e utilità storiche, ma sono solo espressione di un drink più avvolgente e, per questo, sono lasciate assolutamente all’imperio del gaudente Queste sono alcune delle storie e delle leggende che aleggiano attorno ad un prodotto iconico di un’intera categoria. Nel ragionare un twist sul descritto grog, ho aperto la sfida per costruzione di un drink caldo in base Rum che valorizzi dei prodotti del territorio locale. Questa sfida è stata accolta da uno dei Bartender più stimolanti della città: Eris Midha ha trentaquattro anni ed è nato a Laç in Albania. Vive in Italia da vent'anni ed ha iniziato il suo percorso lavorativo in un bar di Stradella dove scopre l’amore per la mixology. Dopo l’esperienza stradellina si mette in gioco in un mercato duro quanto fruttifero ed inizia a lavorare nell’ambito dei locali dei Navigli a Milano. Oltre alle esperienze lavorative, Eris si dedica alla miscelazione in maniera assolutamente empirica, associando costantemente precetti chimici all’uso degli spiriti. Dopo anni fuori è recentemente tornato a Pavia, dove svolge la mansione di Capo Barman presso il lo storico “Caffè di Demetrio”. In risposta alla sfida lanciata, Eris ha preparato una ricetta brillante, risultato evidente della passione e della tecnica che questo professionista porta al banco.


L’abbiamo chiamata IL PIRATA DI CAMPAGNA - 5 cl Vermouth alle castagne - 1,5 cl Liquore di nocciole - 1 cl Orzata di riso acquarello - 3 cl Rum Sailor Jerry - 5 cl acqua bollente Versate tutti gli ingredienti in un bicchiere, coprite di acqua bollente, servite.

La ricetta che vi offriamo oggi è davvero straordinaria: il rum scelto è gentile e molto morbido; l’orzata di riso è un prodotto eccezionale che non presenta la stucchevolezza dell’originale sintetica estratta dalla radice di benzoino; il liquore alla nocciola richiama perfettamente l’aroma di frutta secca che s’impossessa del drink; la delicata acidità del vermouth va a bilanciare le dolcezze degli altri ingredienti; l’estrazione della castagna, oltre profumare il tutto, rilascia tannini e conferisce all’intero drink una texture vellutata; la temperatura calda, infine permette a tutti i profumi volatili di esplodere fuori dal bicchiere. Insomma, io sono contento di raccontarvelo, ma voi fatevi un favore: passate al “Caffè di Demetrio”, chiedete di Eris e lasciatevi corroborare da questo perfetto alleato contro il freddo autunnale. Non lui, il drink; si capisce. Un monito importantissimo: vista la sua completezza il “Pirata di campagna” si presta terribilmente ad essere goduto anche a colazione.

Capiamoci un pochino meglio: - per fare il vermouth di Eris prendete una decina di castagne e, dopo averle incise, infornatele per circa 20 minuti a 220 gradi. Una volta cotte, sbucciatele e lasciate SOLO LA BUCCIA in infusione in un litro di vermouth rosso per almeno 6 ore. Filtrate e il vermouth è pronto; - per fare un’orzata di riso mettete 100g di riso in un litro d’acqua. Aggiungete 2pz di anice stellato e lasciate riposare in frigorifero per 5/6 ore. Di seguito togliere l’anice, frullare e filtrare il tutto. Otterrete un liquido opaco al quale dovrete aggiungere zucchero in rapporto 1/1.

Mi raccomando! Responsabilmente!



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MODA

Made in Italy e stile inconfondibile: Dixie foto e testo di VALERIA PORTINARI



Poco prima dell’estate, a Pavia è approdato uno dei brand di moda giovane e glamour del momento: Dixie. Situato in Corso Strada Nuova, il nuovo negozio ha fin da subito attirato l’attenzione delle pavesi e non solo, che hanno trovato il giusto angolo di stile per i loro acquisti fashion. Dopo i saldi estivi ed archiviato il caldo anomalo delle passate settimane, è finalmente arrivato ora il momento di concentrarci sui capi della nuova collezione Autunno / Inverno 2018-19 e di scoprire tutte le tendenze per questa stagione più fredda. Il look book del brand ci porta in quel di Londra, la città della rivoluzione femminista e dell’autoaffermazione. Le due bellissime protagoniste della nuova campagna AI 18/19 sono Florence Konsky, giovane modella e regista emergente, e Rebeca Marcos Roca, cantante e compositrice, che interpretano con grinta ed energia il motto di questa stagione: l’espressione di sé.




Uno statement importante che è anche un punto di partenza per esplorare le proprie ispirazioni ed aspirazioni, come fanno le protagoniste della campagna. I tessuti leggeri e le trasparenze lasciano quindi spazio a nuovi modi di esprimere la femminilità: lunghezze midi e tocchi di luce, sapientemente giustapposti a colori forti, fantasie audaci, claim e simboli iconici. I capi Dixie sono ricercati ed esclusivi, riconoscibili e dalla forte identità, caratterizzati da una qualità elevata e soprattutto Made in Italy. La collezione offre una gamma di outfit perfetti in ogni occasione, dal giorno alla sera, dall’ufficio alla cerimonia. La stagione fredda esige il capospalla, che per il 2018/19 viene declinato in bomber femminili e cappotti bonton, rinnovato con il mohair colorato e il jeans super pulito. Ampio spazio anche agli accessori, dalle borse, alle scarpe ed ai cappelli, passando per le fasce colorate, i calzini, le cinture, i foulard e le sciarpe. La pelle è protagonista, soprattutto delle nuove borse: in vera pelle, realizzate in Italia nel distretto fiorentino, con frange e dettagli super curati. E poi dettagli etnici, luminosi o colorati, texture, fantasie e stampe che caratterizzano ogni ogni modello. I capi della collezione AI 2018/19 si possono trovare in negozio, dove ogni settimana arrivano nuovi elementi ad arricchire la collezione, lasciando così ampio spazio all’immaginazione di ognuna per esprimere al meglio la propria femminilità ed il proprio stile. Parola d’ordine quindi è express yourself, ogni giorno, in ogni occasione.




Aperitivo d’Autunno con Dixie Dixie Pavia non è un semplice negozio ma un luogo in cui essere sé stesse e trovare tante idee per esprimere al meglio la propria personalità con lo stile Dixie. Le ragazze di Dixie Pavia sono simpatiche e solari e sanno davvero come mettere a proprio agio le clienti dando consigli di stile utili e mirati, suggerendo il capo perfetto per ogni occasione ed esprimendo al meglio l’identità Dixie. Abbiamo passato con loro qualche momento durante l’Aperitivo d’Autunno organizzato in negozio ad inizio ottobre e tra un bicchiere di prosecco ed una tartina, le partecipanti hanno potuto conoscere tutti i dettagli della nuova collezione e toccare con mano tessuti e texture della nuova stagione. Nessuna se n’è andata scontenta o a mani vuote, segno che lo stile Dixie conquista in ogni occasione. Sheila, Chiara, Federica e Sara sono le ragazze super glamour di Dixie Pavia e vi aspettano ogni giorno in negozio e ogni settimana con nuovi arrivi da provare e di cui innamorarsi. Pagina fb https://www.facebook.com/ Dixie-1165553320248075/ Profilo ig https://www.instagram.com/ dixiepavia/ Sito web https://www.dixiefashion.com






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OTTOMARZOTUTTOL'ANNO EDIZIONE 2018 SPORTELLO DONNA

Stati Generali delle Donne con il Patrocinio della Commissione Europea, dell'Università di Pavia, della Provincia di Pavia


A Pavia il tasso di disoccupazione femminile ha superato il 13% e quello delle inattive è ancora più alto. Ma non possiamo più lasciarci andare al pessimismo. Ritrovare fiducia nel futuro è una condizione necessaria perché senza questa spinta è difficile riuscire ad andare oltre la crisi e costruire nuovi scenari. NON CERCARE LAVORO, CREALO! DI ISA MAGGI


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Isa Maggi

OTTOMARZOTUTTOL’ANNO EDIZIONE 2018

Sportello Donna

Stati Generali delle Donne con il Patrocinio della Commissione Europea, dell’Università di Pavia, della Provincia di Pavia

'imprenditoria femminile è tornata al centro della scena nell'economia contemporanea e nella ricerca. Le questioni chiave sono: C'è qualche metodo per avere "buone idee" e scoprire opportunità? Attraverso quali meccanismi si possono attirare risorse umane, sociali, tecniche e finanziarie e dedicarsi a nuovi progetti? Quali strutture alternative di governance e organizzative devono essere considerate per la costituzione e l'organizzazione di una nuova impresa? Crescere o non crescere? (O come crescere senza ridimensionare)? Come organizzare le aziende in modo imprenditoriale? Come possono aiutare gli ambienti e le istituzioni esterne? Fissa un incontro presso lo Sportello Donna chiamandoci al 366 2554736 per studiare la tua idea imprenditoriale e trasformare il tuo sogno in realtà.


IL LAVORO INVISIBILE DELLE CASALINGHE Questo lavoro viene celebrato a livello internazionale con la ricorrenza del 7 aprile: ”journèe du travail invisible” A pochi chilometri da Pavia, a Voghera, la “casalinga di Voghera” è diventata l'emblema del lavoro invisibile delle donne. Vogliamo affrontare il lavoro familiare che è lavoro invisibile e culturalmente non valorizzato e trovare soluzioni possibili. Vogliamo proporre una nuova alleanza tra le donne lavoratrici fuori casa e le donne lavoratrici in famiglia, con una legislazione innovativa e flessibile che permetta lo scambio di servizi tra donne, Vogliamo trovare soluzioni: in tema di alimentazione e di produzione di cibo, le casalinghe preparano pasti su ordinazione di donne che per impegni lavorativi non dispongono di tempo da dedicare alla cucina.

Durante l'Expo abbiamo a lungo parlato del problema della fame del mondo e della quantità di cibo necessaria a sfamare il pianeta, ed anche della tutela dell’ambiente, di come preservarlo, come non inquinarlo e infine ma non ultimo la promozione di una sana alimentazione attraverso la riscoperta del cibo come patrimonio culturale di ciascun territorio. Nel nostro percorso da #Expo2015 a #Matera2019, capitale europea della cultura 2019, ipotizziamo percorsi di turismo allargato alle famiglie, defiscalizzato, un turismo soft in cui la “Casalinga di Voghera”, opportunamente formata, possa far apprezzare la nostra cucina tradizionale ai turisti aprendo le proprie case, come già avviene in altre realtà.


PROGETTI Una voce contro il femminicidio E' uscito il libro #panchinerosse, a cura di Marta Ajò Si può comprare su ogni store on line oppure scrivere un mail direttamente all'editore andrea.ceriani@kkien.net per acquisti di almeno 10 copie ad un prezzo ridotto Una panchina è luogo di sosta e di riposo, di riflessione e di condivisione degli spazi. Le #panchinerosse, un progetto di Stati Generali delle Donne, promosse dai Comuni e realizzate da scuole, associazioni, cittadini, fanno si che esse siano anche simbolo di una sempre maggiore consapevolezza e di volontà di giustizia. Questo libro racconta come le comunità reagiscono e cerchino di contrastare la barbarie della violenza contro le donne. Esso testimonia le cose fatte e come la #panchinarossa abbia suscitato interesse ed abbia unito individui e territori. Nel dare voce, nel ricordo, a tante donne ammazzate barbaramente, non vuole solo mantenere viva la memoria ma anche divenire uno strumento di sensibilizzazione e informazione verso un processo attivo di trasformazione che pone interrogativi e chiede risposte



PAVIA, AULA FOSCOLO UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI PAVIA 1 dicembre, ore 9

Ottomarzotuttol'anno2018 STATI GENERALI DELLE DONNE IL MANIFESTO SULLA VIOLENZA MASCHILE DI GENERE CERIMONIA DI PREMIAZIONE “DONNE CHE CE L'HANNO FATTA” E “UOMINI ILLUMINATI” per iscrizioni su Eventbrite: https://www.eventbrite.it/e/biglietti-il-manifesto-sulla-violenza-maschile-di-genere-stati-generali-delle-donne-51940937743 Programma ore 8,30 accredito ore 9,00 Saluto delle Autorità Flash mob studenti e studentesse dell'Istituto Cellini di Valenza, dirigente scolastica Maria Teresa Barisio Le R/esistenti e la lettura della Convenzione di Istanbul Il poeta Fabrizio Lana, Pavia Il poeta Angelo Vicini, Voghera La parola al Magnifico Rettore dell'Università di Pavia Fabio Rugge Un ricordo, la prof. Ettina Confalonieri ore 10 Premiazione “Uomini illuminati”, seconda edizione ore 11,00 “Il Manifesto sulla Violenza” . Una proposta operativa, Isa Maggi #panchinerosse, il libro, Tina Magenta “Le parole della violenza”, Words Matter, Universitiamo,Unipv Parlano le giovani donne, liceo classico U.Foscolo, Pavia Maria Pistorio, Avvocata, Presidente Commi Pari Opportunità Ordine degli Avvocati di Pavia, Introduzione ai lavori AslaWomen, Milano Elisabetta Brusa, avvocata, Ordine degli Avvocati di Varese Stefano Chinotti, avvocato, Presidente Commissione Pari Opportunità Ordine degli Avvocati di Bergamo Alessandra Kusterman,“Centro medico specialistico di assistenza per i problemi della violenza alle donne e ai minori”presso la Mangiagalli, Milano Luca lo Presti Fondatore e Presidente di Fondazione Pangea onlus ore 12,30 - Cerimonia di Premiazione “Donne che ce l'hanno fatta 2018” Le Benemerenze di Pavia e Provincia Durante l'evento sarà offerto il Té di Marina Pasotti, Edonè " L'ora del tè " di Casteggio Servizio Fotografico a cura di Marcella Milani mail:marcella.milani74@gmail.com Per informazioni e prenotazioni per chi si ferma a Pavia e intende prenotare un pranzo : isa.maggi.statigeneralidonne@gmail.com


Il nostro metodo di lavoro. Aspettiamo le tue idee e i tuoi suggerimenti per incontrarci, organizzare riunioni, fare progetti insieme. Chiamaci al 366 2554735 o mandaci una mail a isa.maggi.statigeneralidonne@gmail.com FARE RETE e COLLABORARE superando e aggirando logiche burocratiche e di potere consolidate e tipicamente maschili. Coinvolgimento dal basso, cercando di arrivare anche alle tante donne pavesi con difficoltà, disoccupate, non autonome a livello economico. Dare vita ad azioni sistemiche, superando l'occasionalità, la contingenza e dunque replicabili e trasferibili in contesti diversi.

SOLO LE DONNE FORTI AMANO LEALTRE DONNE.NON LE TEMONO NE’ LE INVIDIANO. PERCHE’ LA LORO FORZA E’ NEL RICONOSCERSI”


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La ComunitĂ del Cibo e del vino di Pavia e provincia, in collaborazione con la Confraternita del Risotto, vi invita a inviare le vostre ricette del Risotto di Pavia.

RUBRICA A CURA

a cura della ComunitĂ del cibo e del vino di Pavia e provincia


SALUTE E BENESSERE

La Comunità del Cibo e del vino di Pavia e provincia, in collaborazione con la Confraternita del Risotto, vi invita a inviare le vostre ricette del Risotto di Pavia. Le ricette devono essere inviate entro il 30 novembre 2018 a isa.maggi@tin.it. Una selezionata commissione, a suo insindacabile giudizio, selezionerà le 5 migliori ricette. Il 12 dicembre 2018, ore 20, presso lo chef Magnini a Pavia in Piazzale Tevere è organizzata una serata di degustazione durante la quale verrà proclamata la miglior ricetta del "Risotto di Pavia". La ricetta vincitrice sarà divulgata tra i ristoratori di Pavia per poterla inserire nei propri menù. Si raccomanda di utilizzare prodotti del territorio. Si raccomanda altresì di ideare la ricetta sulla base di 5 commensali. Per informazioni: 366 2554736 e isa.maggi@tin.it



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Le ricette di Micol


Micol, 33 anni, mamma a tempo pieno di Zelda (16 mesi), Milanese con una innata passione per la natura, cresciuta professionamente lavorando in aziende di formazione,nel 2010 mi sono trasferita nell’Oltrepo Pavese nel paesino in cui ho passato le mie vacanze sin da bambina e dove ho trovato le mie persone e i miei posti del cuore. Amo gli animali e se fosse per me mi ritroverei a vivere in uno zoo, ma per ora ci accontentiamo di 3 cagnolone molto coccolone. Adoro il buon vino e la buona cucina, piĂš mangiare che cucinare visto che il mio compagno è un ottimo cuoco, ma mi piace dilettarmi in piatti nuovi e spesso vegetariani. Mi piace la tradizione con uno sguardo alla novitĂ e sono dell'idea che i piaceri della tavola sono tali se condivisi con chi ami.



Tortino ai funghi con salsa allo zafferano INGREDIENTI 500gr funghi misti a piacere 250g di ricotta fresca 50 g di Parmigiano grattato 1uovo 200gr di panna da cucina Mezzo bicchiere di latte Una bustina di zafferano Olio sale e pepe q.b Pangrattato per gli stampini Ricetta per 4 persone Tempo di preparazione 30 min Tempo di cottura 20 min

PREPARAZIONE Accendete il forno a 180° Pulite accuratamente i funghi e tagliatelle a pezzi.IN una padella fate scaldare un filo d'olio, mettete i funghi e fateli rosolare.Aggiungete un goccio d'acqua e terminare la cottura.Aggiustate di Salerno, se gradita, aggiungete una spolverata di pepe.Tritate grossolanamente i funghi con il coltello oppure con il frullatore, senza ridurli in poltiglia. Lasciate raffreddare.INtanto potete occuparvi del composto, mescolando la ricotta con l'uovo, il Parmigiano, due cucchiai di latte, sale e pepe.Amalgamate bene tutto, aggiungete il trito di funghi e date un'ultima mescolata. A questo punto ungete quattro stampini con un filo d'olio e passatelli con il pangrattato.Riempiteli con l'impasto senza raggiungere il bordo perchÊ in cottura si gonfieranno. iNfornate per circa 15 min. Mentre i tortini sono in forno, potete occuparvi della salsa. Scaldate in un pentolino la panna da cucina unita a due cucchiai di latte, una volta amalgamati, aggiungete lo zafferano e mescolate accuratamente. Scaldate la salsa, ponetela sul piatto alla base del tortino in modo che crei la parte cremosa del piatto...e..

Buon appetito!


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PAVIA&NON SOLO

NEWS MAGAZINE N° 8- NOVEMBRE 2018 DIRETTORE EDITORIALE: Filippo Quaglini RESPONSABILE: Filippo Quaglini REDATTORI: Isa Maggi, Filippo W. Malagori, Veronica Marigio, Micol Piazza, Valeria Portinari PROGETTO GRAFICO E IMPAGINAZIONE: Sara Giammona

Tutti i diritti riservati la riproduzione totale o parziale è vietata in qualsiasi forma

CONTATTI Via Francana 19 - 27100 Pavia Telefono: 0382 1543534 - Cell. 320 6990692 Mail: info@pvmagazine.it www.pvmagazine.it


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