Pavia & Non Solo NEws Magazine - n° 5 Giugno

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N°5 Giugno

PAVIA&NON SOLO

NEWS MAGAZINE

ATTUALITÀ Conoscere il Salame di Varzi DOP... conviene!

RUBRICA SPAZIO DONNA Verso le elezioni 2019 Le imprese femminili sul nostro territorio

NEWS & EVENTI in Oltrepò


WINTERASS via Franchi, 7 viale Partigiani, 6 - S tel. 0382 15791 - fax


S S.R.L. - PAVIA S. ANGELO LOD. 0382 1579500



EDITORIALE

Finalmente l'estate è arrivata e ha portato tante novità. Ecco che in questo numero vi racconteremo la conferenza dedicata al Salame di Varzi alla quale ha presenziato l'attuale Ministro dell'Agricoltura, Gian Marco Centinaio. Sempre presente la Rubrica a cura di Isa Maggi dedicata a "Sportello Donna - Ottomarzo tutto l'anno". Vi diamo un'anteprima sul nuovo progetto di FQCommunication: ONE DAY TRIP! Alla scoperta dell'oltrepò pavese attraverso le eccellenze di questo splendido e vasto territorio; vi porteremo a Stradella a conoscere il Dolce Enoteca, il Ristorante Scugnizzo Gourmet, la nuova avventura di Vincenzo Nese; lo storico Ristorante Albergo Selvatico di Rivanazzano e i vini dell'Azienda Paravella. Non mancano i nostri reportage dedicati agli eventi del mese: SaXbere 2018 di Golferenzo e il Ristorante Villa Naj tra le vigne della Tenuta Quvestra. Vi auguriamo una buona lettura e continuate a segurici, abbiamo tante idee e tante curiosita’!


SOMMARIO

8 ATTUALITÀ 8 - Conoscere il Salame di Varzi DOP... conviene! RUBRICA SPAZIO DONNA 20 - Una nuova idea di città, verso le elezioni 2019 Le imprese femminili sul nostro territorio 28 - ONE DAY TRIP ALLA SCOPERTA DELL’OLTREPO PAVESE 36 - Un DOLCE Caffè Concerto 58 - Ristorante Scugnizzo Gourmet la nuova avventura di Vincenzo Nese 74 - Ristorante Albergo Selvatico 84 - Azienda Agricola Paravella EVENTI 92 - SaXbere 2018 - Golferenzo 120- Villa Naj tra le vigne della Tenuta Quvestra www.pvmagazine.it

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Conoscere il Salame di Varzi DOP ... conviene! DI CRISTINA DINATALE



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unedì 11 Giugno 2018 nella piazza principale di Varzi, Il Consorzio di tutela del Salame di Varzi ha inaugurato. Per l’occasione e’ stato organizzato il seminario “Conoscere il Salame di Varzi DOP conviene.” Molti i temi che sono stati discussi: dalla tradizione salumiera in Oltrepò Pavese Montano, al Salame di Varzi quale elemento unico della produzione certificata DOP in provincia di Pavia. Dall’importanza che questo prodotto ha per l’economia del territorio fino alla comprensione dei suoi elementi costitutivi per coglierne gli aspetti migliori e riconoscere gli aspetti più gustosi. Non si e’ parlato solo di gusto, ma grazie ai risultati della ricerca svolta sui valori nutrizionali elaborati dal Centro di ricerca per gli alimenti e la nutrizione, si e’ potuto trattare a livello scientifico anche degli aspetti nutrizionali di tale prodotto.



Alla conferenza hanno presenziato il presidente del Consorzio di Tutela del Salame di Varzi, Fabio Bergonzi; Fabio Attadio che ha parlato delle scelte produttive e di come il MArketing influisca su queste; Alessandra Scansani Tecnologo alimentare, esperta in analisi sensoriale dei salumi che ha spiegato le caratteristiche sensoriali del Salame di Varzi D.O.P. e di come il metodo di lavorazione influisce sulla qualitĂ sensoriale del prodotto; Emanuele Cereda UOC Dietetica e Nutrizionista Clinica Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo, che ha presentato il ruolo del Salame di Varzi DOP nel moderno assortimento di vendita al pubblico; Stefano Basile esperto di prodotti enogastronomici e di layout merceologico. Tutto coordinato dal giornalista, opinionista e scrittore Giorgio Boatti.



Al termine dell incontro si e’ tenuta, alla presenza delle Autorità, l’inaugurazione ufficiale della nuova Sede di Rappresentanza e Segreteria del Consorzio allestita presso la stessa struttura e concessa dal Comune di Varzi. E’ stato proprio il neo eletto ministro dell’Agricoltura Gian Marco Centinaio a tagliare il nastro d’inaugurazione. Una vera emozione che è stata festeggiata tra soddisfazione, emozione, allegria ed un ottimo banchetto pieno di ottime pietanze di qualità ed ovviamente del fantastico Salame di Varzi!







Una nuova idea di cittĂ , verso le elezioni 2019

Le imprese femminili sul nostro territorio DI ISA MAGGI



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e “quote rosa” tra le imprese guidate da giovani sono una realtà: il 29% delle attività di under 35 ha infatti una donna al comando. Complessivamente sono 154mila le giovani donne a capo di una impresa in Italia, una ogni 12 aziende femminili. Campania e Lombardia si contendono il primato per la presenza di imprese femminili di under 35, distanziando Lazio e Sicilia. Ma sono Umbria e Friuli Venezia Giulia le regioni che si piazzano al vertice della classifica per tasso di femminilizzazione delle imprese giovanili. Questi alcuni degli spunti che emergono dalla lettura dei dati dell’Osservatorio per l’imprenditoria femminile di Unioncamere-InfoCamere, resi noti a ridosso dell’avvio dell’undicesima edizione del Giro d’Italia delle donne che fanno impresa, l’iniziativa organizzata da Unioncamere insieme ai Comitati per l’imprenditorialità femminile delle Camere di commercio. Obiettivo dell’iniziativa: informare, formare e sensibilizzare imprenditrici e aspiranti tali intorno alle problematiche specifiche delle imprese guidata da donne e alla concrete opportunità offerte dal “mettersi in proprio”. A Pavia quando? Presto, ne parleremo a breve.

Isa Maggi

OTTOMARZOTUTTOL’ANNO EDIZIONE 2018

Sportello Donna

Stati Generali delle Donne con il Patrocinio della Commissione Europea, dell’Università di Pavia, della Provincia di Pavia



Progetto Uomini illuminati Al via le candidature Dopo la prima edizione del 2017 raccogliamo candidature da tutta Italia per selezionare uomini illuminati. La premiazione degli Uomini illuminati avverrà a Pavia il 1 dicembre 2018. Le segnalazioni devono essere inviati alla segreteria del premio entro il 30 ottobre 2018. Il premio nasce dalla consapevolezza che finché il dibattito di genere rimane solo un problema delle donne, non andrà lontano. Il “genere” non è solo questione di raggiungere le pari opportunità per le donne e gli uomini. La parità di genere è anche una questione di sviluppo economico. Il messaggio non è nuovo, ma ancora non è stato sufficientemente portato all’attenzione di tutti i responsabili politici. Come può un paese privarsi volontariamente del potenziale umano di metà della sua popolazione? Il costo economico è enorme.


Sono ancora troppi gli ostacoli e troppi i decenni che dovremo ancora affrontare prima di raggiungere una reale parità. Per ridurre la disuguaglianza di genere e garantire uno sviluppo sostenibile abbiamo bisogno di allearci con gli “Uomini illuminati”. Uomini che si mettono con noi a tavolino, lavorano con noi, condividono passione e prospettive future di cambiamento. E sottoscrivono con noi un “Patto per le Donne”. Il 2 dicembre 2017 a Pavia, presso l’Università degli Studi abbiamo premiato i primi 9 “Uomini illuminati”che abbiamo incontrato durante lo svolgimento degli Stati Generali delle Donne in tutte le Regioni italiane. Segreteria del Premio presso isa.maggi.statigeneralidonne@gmail.com


I progetti, gli eventi Un libro sulle #panchinerosse, inviate le foto entro il 31 luglio 2018 Il movimento degli Stati Generali delle Donne ha coinvolto i Comuni italiani, gli Enti, le Associazioni, le scuole per installare sul proprio territorio o nella propria sede una #panchinarossa contro la violenza maschile di genere. La #panchinarossa è diventata simbolo dell’attività di comunicazione e di sensibilizzazione lanciata dagli Stati Generali delle Donne volta a dare voce alle azioni di contrasto intraprese contro la violenza sulle donne ed in favore di una cultura di parità. Il progetto è durato un anno con il prezioso contributo dell’Agenzia della Coesione per l’installazione delle panchine nelle città metropolitane, con Enrico Vignati dei piccoli Comuni italiani e con Tina Magenta, l’ambassador della #panchinarossa. Il progetto sta continuando e per continuare l’attività di sensibilizzazione abbiamo pensato di raccogliere le fotografie dell’anno 2017 e dei primi mesi del 2018 e qualche storia di donne in un libro in un libro la cui cura (gratuita in sostegno all’attività degli SGD) e forma editoriale si avvale della collaborazione avviata con la responsabile della collana e dell’editore della KKIEN Publishing International. Le foto e le storie dovranno essere inviate entro il 31 luglio 2018 alla seguente mail: isa.maggi.statigeneralidonne@gmail.com Caratteristiche delle fotografie: • forma rettangolare, • in jpg ad alta risoluzione, • PPI 300, • 500X600 pixel con piccola descrizione relativa ai soggetti promotori, alle associazioni coinvolte, alla data, alla frase scritta sulla panchina. In attesa di ricevere le fotografie e le storie di donne, vi specifichiamo che la scadenza è il 31 luglio 2018 e che sarà il nostro comitato di redazione del libro a decidere quali foto inserire e con quali modalità.

Per tutto l’anno a Sportello Donna a Pavia in Via Mentana 51 è aperto il Baby Pit Stop, servizi per bambine e bambini. Per le mamme e i papà: siete in giro per Pavia per shopping, per lavoro o per visitare la città e avete bisogno di uno spazio per accogliere i nostri bambini/e, per cambiare il pannolino, per nutrirli o allattarli? Vi aspettiamo allo Sportello Donna, a Pavia in Via Mentana 51.Potrete utilizzare uno spazio adeguato per allattare, un fasciatoio e una piccola cucina. Sempre aperto al mattino dalle 9 alle 13.


Il nostro metodo di lavoro. Aspettiamo le tue idee e i tuoi suggerimenti per incontrarci, organizzare riunioni, fare progetti insieme. Chiamaci al 366 2554735 o mandaci una mail a isa.maggi.statigeneralidonne@gmail.com FARE RETE e COLLABORARE superando e aggirando logiche burocratiche e di potere consolidate e tipicamente maschili. Coinvolgimento dal basso, cercando di arrivare anche alle tante donne pavesi con difficoltà, disoccupate, non autonome a livello economico. Dare vita ad azioni sistemiche, superando l'occasionalità, la contingenza e dunque replicabili e trasferibili in contesti diversi.

SOLO LE DONNE FORTI AMANO LEALTRE DONNE.NON LE TEMONO NE’ LE INVIDIANO. PERCHE’ LA LORO FORZA E’ NEL RICONOSCERSI”


pvmagazine


e.it

DI VERONICA MARIGO


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entre le vostre menti si stanno allontanando sempre di più verso mete esotiche, fresche di montagna, rilassanti al mare, o semplicemente in città italiane o all’estero… noi continueremo a progettare una novità che nasce dalla voglia di continuare a viaggiare tutto l’anno! Un modo di viaggiare rilassato, semplice, che va ad esplorare i luoghi della vera tradizione, gustando i cibi locali, conoscendo la storia e la cultura, accompagnati dai nostri itinerari vissuti in prima persona! One Day Trip and more! Scegliete il vostro viaggio, fuggite dalle vostre città per vivere una giornata o un weekend rilassante, più in forma se percorrete i nostri itinerari in bicicletta o a piedi, oppure tornerete allegri e con le pance piene se sceglierete i nostri percorsi del gusto!



Cosa vuol dire per noi farvi vivere un itinerario One Day Trip? Solo con esperienza e vissuto possiamo farvi immergere in un territorio a voi sconosciuto, solo con passione e attenzione possiamo accompagnarvi passo dopo passo scoprendo ogni sfumatura del vostro viaggio. Itinerari mistici, del gusto, itinerari per chi ama la natura e la vuole osservare lentamente scorrere prendendo una bicicletta o camminando tra i sentieri di una volta, itinerari tra le vie meno conosciute delle città , soste in vari ristoranti, locali, negozi scelti per voi perchè considerati da noi il meglio che quella città possa offrire! La nostra missione? Portarvi di persona a vivere questi itinerari, per potervi offrire un completo servizio conoscitivo del luogo, divertendoci insieme!






Un Dolce.... Caffè Concerto DI CRISTINA DINATALE



“Occhi azzurri come il cielo ed occhi marroni come la terra; leggerezza, emotività e razionalità in un incontro di concretezza. Un incontro che si chiama Dolce. Caterina Laloshi e Mattia Nalli, anni di amicizia, di passioni comuni e condivise come quella per la ristorazione e l’enologia, ognuno la propria strada fino a capire che la ricetta della felicità consisteva, per entrambi, nella realizzazione di un progetto comune: aprire un locale. Non un locale qualsiasi ma un luogo di ritrovo; un luogo dove trovare il binomio originalita’ e qualita’, dove rilassarsi come fosse casa propria e dove divertirsi come in quelle feste in spiaggia, d’estate, con il rumore del mare, la musica in sottofondo, relax o divertimento sfrenato.

Una caffetteria, un’enoteca, una paninoteca gourmet, un punto di ritrovo, di relax, di energia positiva, di serate a tema, di ricerca continua per un costante miglioramento ma soprattutto un luogo di accoglienza ed ospitalità. Caterina, Mattia e tutto lo staff Marta, Marco ed il barman formano insieme un team unito, un gruppo di amici coinvolgenti con i loro sorrisi, la loro professionalità ed allegria che sapranno rendere indimenticabile la vostra pausa di “puro benessere”. Due vetrate conferiscono luminosità al locale. Arredamento moderno, legno chiaro a contrasto con elementi in ferro battuto, pregiate bottiglie di vino, birre, luci calde ad esaltare i colori lignei.


Nei mesi primaverili ed estivi è possibile concedersi una pausa nel dehor del locale dove vi accoglieranno originali “salottini”. Al Dolce, il cui nome fa riferimento alle dolci colazioni ed alla denominazione D.O.C. per la qualità dei vini, potrete assaporare gustosissime brioches di svariati tipi, muffin, piccola pasticceria, torte per la colazione; ottimi i panini gourmet, torte salate e frittate preparate fresche ogni mattina, pizze e focacce realizzate a lenta lievitazione, insalatone e molto di più durante il pranzo e l’aperitivo. Potrete inoltre degustare i vini selezionati da Mattia, sommelier e Caterina che sapranno consigliarvi un buon calice tra le oltre 40 etichette presenti in enoteca. Etichette che ciclicamente vengono cambiate, per garantire alla clientela la possibilità di scoprire sapori sempre nuovi.







Lo sapete che in molti paesi del sud America il week end e’ tradizione festeggiare la chiusura della settimana lavorativa? Le persone si riversano in strada ballando salsa, merengue, bevendo un cocktail e soprattutto sorridendo felici, gioendo per la spensieratezza che potranno vivere nei giorni a venire. Penso sia una tradizione bellissima! Penso sia la filosofia di Caterina, Mattia e di tutto il loro staff, la filosofia che propongono in ogni occasione, come durante le serate estive “Caffe’ concerto”. Penso sia quella filosofia che ormai si e’ trasformata in tradizione. Una bellissima tradizione per tutti gli amici e clienti che abbandonati i vestiti ed i ritmi del lavoro decidono di festeggiare l’arrivo del week end.





DolceVita!





Lo scorso sabato 30 maggio abbiamo avuto il piacere di partecipare ad una delle serate caffè concerto; la sensazione di impatto e’ stata la stessa di una doccia energizzante: sorrisi, chiacchiere, vociare, allegria, ottima musica e la possibilità di socializzare anche con chi non si era mai visto prima. Mattia e Caterina hanno questo potere coinvolgente, trainante di far sentire le persone a proprio agio, di farle sentire immerse in un allegro clima famigliare. Su consiglio di Mattia abbiamo assaporato alcuni dei cocktails presenti nella “Signature drink list”: “New Sour” ed il “Crocus” indescrivibile la squisitezza, l’equilibrio degli elementi inseriti, originali, di qualità palpabile… davvero ottimi! Consigliarvi di provarli tutti, vorrebbe dire consigliarvi di tornare a casa a piedi, vi consigliamo, quindi, di festeggiare i vostri week end qui al Dolce. Perché il Dolce di Stradella e’ un’esperienza da vivere, un’esperienza che vorrete ripetere!






Ristorante Scugnizzo Gourmet la nuova avventura

di Vincenzo Nese DI VERONICA MARIGO


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osa fareste se in una giornata rovente di inizio estate, in quei momenti in cui le pause pranzo le vorremmo far diventare un vero momento di relax, ma avete il miraggio di essere teletrasportati in un ristonatino sulla spiaggia della costiera Amalfitana? Se vi trovate nei dintorni di Stradella, io ho vissuto questo surreale sogno, passeggiando tra le strade asfaltate del centro ho notato un porticato avvolto da un glicine maestoso, una parete bianca abbagliante e dei lampioncini azzurri. Sono entrata con curiosità e rimango subito catturata dallo sguardo sorridente di Vincenzo, il giovane con già le mani in pasta.

Il forno l’ha è appena acceso mi dice, così ne approfitto per fare un giretto per il locale e fare qualche foto da mandare alle amiche milanesi rinchiuse in ufficio e vantarmi della mia scoperta! L’esterno è mozzafiato, intimo, al riparo dal sole cocente grazie all’abbraccio che ci regala madre natura: un groviglio fitto di rami e foglie verdissime, che illuminano a pois di luce i tavolini sottostanti. Entrano un gruppo di maschietti lavoratori, forse muratori, in ogni caso, uomini già cotti dal sole e non merito di un’abbronzatura voluta, e si siedono in un angolo fresco, vicino al grande portone, unica fonte di luce riflessa dalla strada e dai vetri delle case di fronte rivolte a sud.



Afferro il simpatico menù che, Vincenzo mi spiega, è nato dall’idea di afferrarlo ai lati per farsi un selfie! Così come il vino della casa, con l’etichetta da personalizzare e diffondere sui social! Arianna, la sorella anche lei giovanissima, solare e sorridente dal fascino mediterraneo mi accompagna al tavolo e mi illustra i piatti, le pizze, tutto rigorosamente scritto in dialetto napoletano! Mi sento per un attimo in terra straniera, ma accolta da questa bellissima famiglia che ama i propri prodotti e le proprie origini mi fanno catapultare in un ambiente caldo che sa di casa. Resto colpita da un piatto che già adoro, ma mai assaggiato cucinato in questo modo: calamarata alla positanese con paccheri di pasta fresca in un sughetto di scampi, gamberi e capasanta. Una cucina innovativa, creata con i prodotti genuini e sani della nostra terra e del nostro mare, sapori che Vincenzo ricorda fin da bambino, quando la nonna e la mamma cucinavano con passione, in modo semplice e naturale, come se fosse sempre festa. Un ragazzo che è anche un giovane talento, un appassionato di cucina ma anche uno spirito creativo e dinamico.




Mentre mi racconta la sua storia vedo sfornare una bellissima e soffice pizza Margherita, poi un calzone ripieno in crosta di grana DOP ripieno di pancetta piacentina e decorato con aceto balsamico, la Lunarella è servita! Mi racconta che i genitori lo spingevano lontano da pasta e farina, perché come fanno tutti i genitori pensano sempre al bene dei propri figli e sognano ad una vita migliore, con meno sacrifici e quindi, come abbiamo fatto un po’ tutti, disorientati, scegliamo il meno peggio, o un qualcosa che pensiamo possa essere un buon “sbocco lavorativo”. Studia odontoiatria, è ad un passo a prendere impronte dentarie a tutti gli abitanti di Stradella, ma qualcosa si smuove dentro di lui, sente la sua vocazione quando partecipa al mondiale della dove solo i migliori vincono, ma secondo me solo chi ha la passione e l’umiltà può cambiare le regole!


Infatti lo chiamano per comunicargli che rientra nelle 100 migliori pizze del mondo, aggiudicandosi le pagine all’interno del libro dedicato a quei pochi che si sono fatti notare! Quindi, papà Giuseppe, non se la prenda se ogni sera Vincenzo rubava un po’ di pasta per allenarsi, suo figlio ha una grande ambizione: non l’essere il migliore, ma essere il cambiamento! Un giovane che ha saputo imparare dai “grandi” in tutti i sensi: dai genitori fino ai grandi pizzaioli di Napoli e della sua città Tramonti. Una vita ad osservare, aiutare in pizzeria, impastare per divertimento, partecipare ad eventi, fino a capire che bisogna fare qualcosa di nuovo per stupire questi nordici annoiati e disincantati. Passano un paio d’anni e non contento apre la sua prima pizzeria da asporto in piazza, ma non è ancora soddisfatto, perché per lui è importante la condivisione, e un luogo dove può continuare a creare e stupire.




Mi siedo ad assaporare il mio piatto fumante, socchiudo gli occhi e mi immagino di inalare insieme all’aroma dei calamari anche un sentore di salsedine per illudermi di non essere così lontana dalla terra madre di questi piatti bellissimi agli occhi e un esaltazioni di sapori inaspettati al palato. Come Chellallà, la pizza che diventa opera d’arte perché immaginata e poi creata dalla giovane mente di Vincenzo: mozzarella fior di latte campano, vellutata di cavolfiore, code di gamberi freschi, veli di lardo di Colonnata e sentore di limone dello sfusato di Amalfi. Ed io aggiungo: un’esaltazione di sapori contrastanti, il salato del lardo che si scioglie nella pasta soffice della pizza, come se fosse una tranquilla onda marina che accarezza le coste della Costiera Amalfitana e termina nell’atteso dolce del gambero che invade di piacere, per poi essere invasi dall’aroma di limone che si diffonde anche nelle narici. Un’immersione in aria, terra e mare autentici anche a migliaia di chilometri di distanza.


Prima che mi riempia al solo sguardo di ogni portata che mi passa accanto ordino un piatto da far venire l’acquolina in bocca agli inventori del ormai internazionale ed limitatissimo fish and chips. Ma qui trovo un piatto elegante e delicato, salmone servito come se fosse un fiore aperto con al centro una cascata di sottilissime sfoglie croccanti di patate rosse, il tutto delicatamente appoggiato su granella di pistacchi. La mia collega invece assapora il polipo servito su vellutata di patate al profumo di menta fresca, che ovviamente non perdo l’occasione di finire, visto che sono sempre tutte a dieta! Prima di attendere la dolcissima Arianna che tenta di proporci un dolce le mie colleghe sono già sparite per non farsi sopraffare dalla tentazione, anch’io un po’ delusa tento di seguirle, ma nel corridoio inciampo in Silvana, la mamma, che mi consiglia il tiramisù.

Ma no, signora, neanche mi piace il tiramisù, penso. Ma forse ho capito male, non ha detto tiramisù ma tiramisud… e chiedo immediatamente spiegazione e Silvana prontamente, con enfasi mi dice: sì, è una nostra invenzione, il tiramisud, una base di mascarpone, crema aromatizzata al limone di sorrento, la bagna è una semplice riduzione di limone zucchero e acqua. Neanche riesco a dire si lo voglio, che Vincenzo si inginocchia (scherzo) e mi porge una coppetta dai toni dorati dei Pavesini che spariscono nella crema al limone. Mi mangerei una torta intera al tiramisud! Lo assaporo lentamente, mentre mi parla del suo progetto di Scugnizzo Terapy, dove insegna nelle scuole elementari e materne dove riesce ad imparare sempre qualcosa di nuovo dai bambini, un vero scambio di idee e informazioni. Non gli sembra vero che fare una cosa così semplice come la pizza possa regalare un sorriso.



Vincenzo collabora anche con Telethon e con la Crocerossa avendo la missione di arrivare anche nei centri di anziani, perchĂŠ la sua pizza, oltre ad essere buona, pare che abbia il potere di unire in un abbraccio gioioso come la terra di cui ne senta tanta nostalgia. La forza di Vincenzo e di tutta la sua famiglia è riuscire a trasformare questa nostalgia in una passione per quei sapori lontani ma ben imprigionati nelle loro menti, capaci di riproporli nei loro piatti, portando il sole tutto l’anno nelle nostre giornate fredde e nebbiose e una ventata di aria di mare in quelle giornate afose.




Ristorante Albergo Selvatico DI CRISTINA DINATALE


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vete presente “Alice nel Paese delle meraviglie”, quando Alice si avventura nella tana, seguendo il Bianconiglio? Vivra’ in un mondo fantastico, fatto di stupore e meraviglia… e’ così che vi sentirete non appena aprirete il cancello dell’Albergo Ristorante Selvatico. Si perché quel cancello apre in un giardino che profuma di gelsomino, ortensie, di fiori di vario genere, pieno di colori e di angoli bohemienne assolutamente romantici e distensivi. E’ un luogo dove ci si sente a casa coccolati, protetti, accuditi come da una calda e morbida coperta nei mesi invernali, come un abbraccio dopo una settimana difficile. All’Albergo Ristorante Selvatico vi sentirete coccolati in ogni momento; nel sedervi in giardino, all’interno del ristorante, nelle confortevoli camere in stile provenzale ed in tutte le pietanze che vi verranno proposte. Qui nulla è lasciato al caso, qui tutto è realizzato con amore perché è questo che i proprietari di questo “Paese delle meraviglie” vogliono trasmettere ai propri ospiti.



La storia dell’Albergo Ristorante Selvatico affonda le proprie radici nel 1912, quando per la prima volta la locanda aprì i battenti. Oggi, dopo più di un secolo e quattro generazioni più tardi, il Selvatico è una delle mete legate all’ospitalità di eccellenza in Oltrepò Pavese, con la propria cucina tradizionale e le camere accoglienti. La struttura è una casa di campagna, di quelle tipiche di inizio novecento, ristrutturata e dotata di tutti i moderni comfort ed ospita l’albergo con le camere al primo piano, il ristorante al piano terra. Nella corte, il dehor viene sfruttato nei mesi più caldi per aperitivi e cene sotto le stelle. A portare avanti la storia e la tradizione del Ristorante ci sono le tre donne di casa: Piera Spalla Selvatico e le figlie Francesca e Michela. Con loro, Sergio Daglia, il marito di Francesca, e tutto lo staff sempre impeccabile e pronto a soddisfare ogni desiderio degli ospiti.



Piera, in cucina, prepara i piatti con le ricette della tradizione, portando il territorio in tavola e curando ogni pietanza con attenzione, a partire dalle materie prime di altissima qualità, scelte nell’orto di famiglia o da produttori e fornitori locali. Michela si dedica alla preparazione di pani e dolci freschi. Sergio è il sommelier di casa Selvatico, consiglia gli abbinamenti più adatti alle ricette di Piera, attingendo dalle etichette oltrepadane ma non solo della fornitissima cantina, e con Francesca dirige la sala. Il menù è quindi stagionale, ricco di spunti legati alla tradizione ed al territorio. Non mancano le cene a tema e gli aperitivi del martedì sera!



Selvatico non è solo ristorante ma anche albergo, con le camere doppie o matrimoniali arredate con cura utilizzando mobili d’epoca e dettagli romantici che contribuiscono a ricreare un’atmosfera di ispirazione provenzale che si ritrova poi anche nelle sale del wine bar Dahlia Selvatica. I colori pastello, i cuscini e gli accessori appesi alle pareti contribuiscono a dare un sapore genuino e familiare agli ambienti, ed a mettere completamente a proprio agio l’ospite come se fosse a casa propria. Ogni ambiente riflette la passione e la dedizione con cui la famiglia Selvatico porta avanti l’attività da anni, impegnandosi ad offrire ai propri ospiti la più alta qualità possibile ed un ottimo motivo per tornare.




Azienda Agricola Paravella DI CRISTINA DINATALE


“I nostri vini sono il mezzo che usiamo per raccontare al mondo, ognuno di essi rappresenta una parte di noi”

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rendiamo la macchina, aria condizionata e radio accesa direzione Stradella, frazione Cassinello, Azienda Agricola Paravella.

Siamo nel cuore dell’Oltrepo Pavese tra distese di vigneti, morbide colline dipinte con i colori più accesi ed intensi: sfumature di verdi, gialli, marroni resi ancor più caldi e luminosi dallo splendente sole estivo che riscalda la florida natura che ci circonda. Si chiacchiera e guardando fuori dal finestrino ci si perde nel proprio micromondo interno, ci si lascia andare a pensieri, ricordi… si inizia a fantasticare sul futuro, a far conoscenza con il proprio “Io”. “Siamo arrivati!”, riemergo, torno alla realtà, siamo arrivati all’Azienda Agricola Paravella. Ad accoglierci i genitori di Matteo, sguardi sereni e pieni di amore per quel figlio che insieme a loro si sta impegnando nell’azienda presente sul territorio dai primi anni del secolo scorso. E’, infatti, all’inizio del 1900 che la famiglia Paravella ha iniziato a coltivare i vigneti di proprietà sulle colline di Stradella, zona di produzione di uve che danno vini rossi di corpo ed eleganza.



Con il passare degli anni, l’azienda si e’ espansa fino a 15 ettari coltivati a vigneto ed a partire dal 2015 l’azienda ha dato il via ad un progetto “Vini rossi di alta qualità” BONARDA, BARBERA, PINOT NERO; un progetto firmato dalla nuova generazione Paravella: padre e figlio Clementino e Matteo. “Eccolo qua, vi lasciamo a Matteo, e’ stato un piacere!” Conosciamo Matteo, ha poco meno di trent’anni, ha voglia di fare ed e’ pieno di entusiasmo per il progetto “Vini Rossi di alta qualità”. “Credo molto in questo progetto che abbiamo iniziato tre anni fa. Abbiamo deciso di specializzarci in vini rossi. Non e’ stato facile ma iniziamo ad avere le nostre soddisfazioni! Ci piace organizzare eventi in cantina, far capire e far toccare con mano ciò che realizziamo qui; e quando riusciamo a trasmettere il nostro entusiasmo… bhe e’ una gran soddisfazione!”



Vi presentiamo i vini Paravella, noi li abbiamo provati in abbinamento ai piatti che troverete suggeriti e descritti qui di seguito. E’ vero… ce lo dicono in tanti, il nostro e’ davvero un bel lavoro fatto di buon cibo, vino e magnifiche conoscenze; ed e’ proprio per esperienza che vi consigliamo di degustarli, magari proprio in cantina! SCHEDA VINI Rube’: Provincia di Pavia Pinot nero IGT 12 % vol. Accostamenti: melanzane alla parmigiana e carni bianche Anser: Oltrepò Pavese Barbera DOC 13,5% vol. Accostamenti: salumi stagionati e carni rosse Violino: Bonarda dell’Oltrepò Pavese DOC, vino frizzante 13,5% vol. Accostamenti: primi piatti a base di pasta ripiena e formaggi a media stagionatura Macole: Bonarda dell'Oltrepò pavese DOC 14% vol. Accostamenti: selvaggina, stufati con salse ma anche fragole e cioccolato Fior delle Marne: Provincia di Pavia rosso IGT, croatina a 90% e Vespolina 10%, 14,5% vol. Accostamenti: ossobuco, frittura, stufati e salumi stagionati.



SaXbere 2018 Golferenzo DI CRISTINA DINATALE



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axbere è una manifestazione nata nel 2011 con lo scopo di promuovere e valorizzare le eccellenze eno-gastronomiche del nostro territorio; una splendida manifestazione in un paesino suggestivo che vi consigliamo di visitare al più presto! è per queste ragioni che noi del team ONE DAY TRIP, questo sabato 16 giugno abbiamo fatto tappa a Golferenzo per vivere la magia di Saxbere! Ecco che partiamo, tutti in macchina… radio accesa, clima disteso e carico per il lavoro che stiamo per svolgere, il sole è infuocato e rende intenso e luminoso il verde che domina le dolci colline della Valle Versa. Il panorama è mozzafiato! Alle porte di Golferenzo agli ospiti viene data una sacca portabicchiere con buoni per le degustazioni eno-gastronomiche sparse per le vie. Il nostro Saxbere ha avuto inizio al ristorante pizzeria Olmo Napoleonico dove abbiamo gustato un’ottima pizza gentilmente offerta dagli amici Giovanna ed Emiliano che nonostante la grande mole di lavoro, ci hanno accolto con grande ospitalità! La pizza è sempre una garanzia: impasto sottile e croccante ed ingredienti di prima qualità!



Ora che lo stomaco non “brontola” più, siamo pronti ad immergerci nel cuore del Saxbere. La prima degustazione la facciamo brindando con gli ottimi vini Terre d’Oltrepo, La Versa in dove con grande piacere incontriamo il presidente Terre D’Oltrepò Andrea Giorgi, il vicepresidente Marco Forlino e il Responsabile Qualità Alessio Gaiaschi; un brindisi e ci spostiamo allo stand Manuelina: due botti dal design elegante ed i vini dell’azienda, due chiacchiere ed un saluto con il sommelier Fabrizio Morandi Lisi e si riparte! E’ bello osservare le persone che come noi sono accorse a questa manifestazione, sono felici ed entusiaste… l’allegria non manca e contribuisce a colorare i vicoli di Golferenzo.





Per noi Saxbere è anche la giusta occasione per fare nuove conoscenze , un “cin” con i vini biologici dell’azienda Piccolo Bacco dei Quaroni ed una degustazione di lumache fritte, gentilmente offerte dall’Agriturismo a conduzione famigliare il Guscio. Una fetta di salame della Salumeria Valle di Stradella e proseguiamo il nostro tour, vogliamo arrivare nel punto più alto di Golferenzo per godere della splendida vista sulla Valle, osservare il tramonto da lì è qualcosa di magico… salutiamo gli amici dell’Azienda Riccardi, Paravella dove incontriamo il sorriso del giovane Matteo Paravella, circondato da amici e tanta allegria: è un vero piacere!





Arriviamo in piazza per il tramonto… l’atmosfera è molto romantica e la piazza è ricolma di giovani coppie, di tavolate di amici, di famiglie… luci soffuse, la magia del sole che accoglie la luna, calici di ottimo vino, profumo di pizza… ci fermiamo qui per qualche scatto e per salutare Daniele Calatroni dell’Azienda Calatroni Emilio,il simpaticissimo Marco Maggi dell’Azienda Maggi Francesco, ne approfittiamo per un altro brindisi con i suoi ottimi vini che vi invitiamo a provare! Incontriamo anche Massimo Madama del Feudo Nico, ha avuto un’idea molto originale, come stand ha scelto una vecchia Fiat 500 che ha attirato i “selfie” di ragazze e ragazzi e qualche nostro scatto.







. Ci spostiamo, riprendendo la strada per il ritorno. Incontriamo la bellissima famiglia Borgolano unita, positiva ed innamorata e ci dirigiamo verso le squisite torte dell’Agriturismo Le Tradizioni di Elide dove incontriamo Elide e le figlie Bruna e Luigina che ci offrono una degustazione di ottime torte.









Salutiamo Teresa dell’Azienda Agricola Quaquarini, Raimondo Lombardi e Antonella Tacci dell’Azienda Martilde, L’Azienda Agricola Passerini di Rovescala e torniamo alla nostra auto. Siamo rimasti fino alla fine della manifestazione ma è sempre un peccato tornare a casa! Complimenti a tutte le aziende che hanno partecipato a questa edizione di Saxbere 2018 che si sono dimostrate le vere protagoniste della serata!



Villa Naj tra le vigne della Tenuta Quvestra DI CRISTINA DINATALE



“Il posto giusto per far partire una storia fatta di eccellenza, tradizione, e orgoglio, abbinando il meglio di un territorio storicamente vocato alla viticoltura, all’esperienza imprenditoriale delle nostre famiglie.”

C

osa accade quando una giovane coppia Miriam e Simone, gestori della Tenuta Quvestra, appassionati di vino e buon cibo, amanti dell’ospitalità, curiosi ed estrosi nel ricercare la novità, “clienti fissi” della qualità di alto livello incontrano Federico Sgorbini, chef del ristorante Villa Naj, di esperienza, giovane, eclettico, creativo di “folle genialità” che lo contraddistingue nel selezionare ed assemblare vere e proprie opere d’arte per vista e gusto? Si organizza una cena in vigna e si realizzano giochi di creativita fatti di cibo e vino! E’ così che domenica 10 giugno lo chef di Villa Naj ed il suo staff hanno presentato la propria cucina tra i filari di vite della Tenuta Quvestra.



Un percorso di degustazione pensato dal nostro chef Federico Sgorbini accompagnato da una selezione dei migliori vini della cantina Quvestra. Posti volutamente limitati al fine di garantire un servizio di elevata qualità . La serata ha avuto inizio con un aperitivo in cantina dove Simone ha intrattenuto i propri ospiti enunciando loro la tipologia dei vini proposti, si e’ proseguito poi con tour guidato tra le vigne ammirando il suggestivo, romantico e rilassante panorama circostante fino ad arrivare al momento tanto atteso; La Cena in Vigna. Una mise en place curata nel dettaglio, tovaglia bianca come sfondo ai veri protagonisti di questa tavola chic ed elegante: i piatti di Federico Sgorbini.



Ad ogni portata un vino della Tenuta Quvestra: Snack d’ingresso in abbinamento ad Gaudium, Pinot Nero metodo Martinotti; patè di fegatini, mirtilli, menta e cioccolato con uno Chardonnay 2016; ravioli al sugo di arrosto con Zephiro, Pinot nero Metodo classico Rose; maialino ketchup d’uva Pinot nero 2014, come un Croccantino abbinato ad un ottimo drink e per finire tante dolcezze con caffe. Una serata elegante, raffinata e suggestiva realizzata grazie alla bravura e creatività di Federico Sgorbini, Miriam e Simone. Una serata alla quale, siamo sicuri, verra’ richiesto il bis!



Pizzeria Santa Lucia

“La Pizza più buona che ci sia .....in provincia di Pavia!”

Pizzeria Santa Lucia

Via del Canale, 18, 27050 Bastida Pancarana PV - Tel. 0383 855083


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