ASTRAGALO Edizioni - WHAT DO THEY SAY?

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Anna Bossi

Liliana Carone

EDIZIONI ASTRAGALO


Anna Bossi Liliana Carone

che dicono? PREMIO LETTERARIO Reihe Europ채ische Kinder - und Jugendliteratur, Band 23 Stadtgemeinde

Schwanenstadt

EDIZIONI ASTRAGALO


Ƹ ŵ L Ʈ ǟ DŲƳNǟ DŲƳN

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mmm... U m

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ŗ h nj ƈ IIh IIhƈƛ Le mucche parlavano dell’erba deliziosa del pascolo e i campanacci suonavano un po’ di musica. Sopra di loro un falco volò rapido lanciando il suo grido. - Che dice? Domandò una mucca che lentamente aveva alzato la testa dal suo pranzo. - Chi lo sa... - Mi piacerebbe sapere cosa ha detto: tutte le volte che passa dice qualcosa! - Magari ci offende. - Magari ci avvisa di qualcosa di importante!

mpre, e s a d , e h c Le muc così. o n a v a g o r r si inte


Cani e gatti chiacchieravano: cani con cani e gatti con gatti. Parlavano delle spine delle rose che pungono anche se sono piccine, dei bambini che giocavano e litigavano tra loro e dell’ultima qualità di croccantini che non era affatto buona.

miao

Buh Buh!

bau bau bau?


mi mi miaoooooo ao Aooo

Intanto i gabbiani volavano dalle case al lago, sempre in cerca di cibo. Con i loro versi acuti e un po’ striduli attiravano l’attenzione dei cani e dei mici.

yaiiiƉnjhƈnjh! h! nj ƈ h nj Ɖ yaiii

- Che dicono? Domandò un cane abbaiando al suo vicino. - Chi lo sa... - Mi piacerebbe sapere cosa ha detto: tutte le volte che passa dice qualcosa! - Magari ci offende. - Magari ci avvisa di qualcosa di importante!

sempre, a d , i t t a g Cani e avano g o r r e t n i i s nella o n u n g o : così gua. propria lin


In pianura, dentro le cascine degli agricoltori, le oche pettegolavano sulla bruttezza delle galline e le galline sulla stupidità delle oche, i maiali grugnivano perché dicevano di avere ancora fame e i cavalli nitrivano felici di essere i più alti di tutti. Ognuno con i suoi simili. Ognuno col suo linguaggio:

quA

Qua

Co Co Coo

è D o c Coc


iii hhhhhhh !!!

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gRUnf mpre e s a D . e r semp E cosĂŹ da ale preferiva stare ogni anim simili e ignorare coi suoi ile tutti gli altri. ib il piĂš poss oli mondi chiusi... Tanti picc


Nel cielo, a volte azzurro a volte blu a volte grigio a volte nero, volavano gli uccelli migratori che dal freddo Nord cercavano un po’ meno freddo al Sud, o che dal caldo Sud arrivavano a cercar meno caldo al Nord, ma anche i gabbiani che volavano dalla pianura al mare e viceversa, semp sempre pre in cerca di cibo.

he con c i n o l i u q gli a Volavano cini sfuggiti dalleano i pallon mbini, si sentiv ba mani dei almente liberi! An



ĆˆĆ› h K C A TL

Passò sopra di loro una rondine e lanciò il suo verso. Volarono alte alcune cicogne, lunghe ed eleganti. Si fermarono sopra a un comignolo e iniziarono a parlare tra loro mentre preparavano il nido. E sempre gli animali della fattoria si interrogavano cosÏ:


PiƉnjhŗ PiƉnjhŗ

TLOCKhƈƛ

-Che dicono? -Chi lo sa!... -Mi piacerebbe saperlo! -Magari parlano male di noi... -Magari dicono cose importanti...



Un giovedĂŹ pieno di sole, il cielo venne attraversato da un bellissimo aquilone bianco con tanti nastri luccicanti che faceva le corse con un grappolo di palloncini colorati probabilmente sfuggiti a qualche venditore in Aera.

irono u g e s e h mucc ni Persino le alzando gli occhio i rl lo il loro vo orbidi per guarda bruni e m si allontanavano. mentre


I cani e i gatti iniziarono ad abbaiare e a miagolare per attirare la loro attenzione, ma la colorata compagnia li salutò mentre continuava il suo viaggio. Giunsero in pianura e rallentarono la loro corsa.

fattoria, a l l e d i l a Gli anim oltarono le parole asc incuriositi, si che l’aquilone ano. v e i ver a i b m a c s ini si e i pallonc


- Ma come parlano quelli lassÚ? Si chiedevano. -Sono diversi, ma sembra che si capiscano. -Non può essere: fanno Anta. -Ascoltali...


Un potente nitrito raggiunse il cielo e l’aquilone scese in volo An nel cortile della fattoria.


- Mi hai chiamato? Domandò al bel cavallo baio. - Sì, sono curioso di sapere cosa dici ai palloncini. - Raccontò di aver incontrato un germano reale sfuggito ai cacciatori. - Ma tu parli come il germano reale, il cavallo e i palloncini? Gli chiese un maialino. - Sì, e anche come te! - E come me? S’intromise un’oca. - Conosco anche il tuo modo di parlare e anche quello delle galline e altri ancora... - Ma che meraviglia! E parli con tutti? - Io e i palloncini parliamo quasi con tutti. C’è anche la rondine che conosce molti altri linguaggi e la cicogna e i gabbiani pure parlano e capiscono altre lingue ancora - Ma non vi confondete? - Ci si confonde di più a non parlarsi, a non capirsi.


- Come avete fatto a imparare cosĂŹ tanti linguaggi?

- Noi e gli uccelli viaggiamo e talvolta migriamo da un Paese all’altro, da un continente all’altro: attraversiamo i cieli seguendo le traiettorie delle costellazioni che da sempre ci guardano e abbelliscono le notti dei cieli del mondo. Abbiamo ereditato da loro il piacere di ascoltare e di avere il desiderio di dialogare con tutti per capirci.


Attraversando i cieli disegniamo anche noi delle linee, immaginarie, ma importanti: linee fatte di musiche canti e parole che uniscono i luoghi e gli esseri viventi.


Gli animali della fattoria si guardavano stupefatti e iniziarono a parlare con l’aquilone per farsi raccontare fatti accaduti di qua e di là, per e sotto i cieli di quella parte di mondo. L’aquilone narrò e narrò senza stancarsi: di come ridano, piangano, festeggino, cantino, mangino, pensino e vedano le cose della vita in terre distese oltre le acque che circondano i continenti.

Era contento di diffondere la voglia e il desiderio di spaziare oltre i piccoli conAni dei propri recinti, grazie alla conoscenza di luoghi, persone animali e linguaggi che intrecciandosi avrebbero reso meno ampie le distanze.



E mentre parlava, nella mente delle oche, delle galline, dei maiali e dei cavalli, si disegnavano ponti che raggiungevano le traiettorie di volo delle rondini in partenza per l’Africa, delle cicogne dirette a Nord, dei gabbiani a volo radente sulle acque e dei palloncini ansiosi di riprendere le loro allegre corse con l’aquilone.


realtĂ o n a v e g n ...e raggiu meno m e n i a m ora Ano ad all te... immagina

FINE?


che dicono?


IVONO R C S I S E OM OLE R A P SCOPRI C E N U O ALC N A I C N U N IL E SI PRON O C O R B I DEL L

IO DIZIONAR LESE ING O N A I L ITA


Animali e cose / animals and things ain t n u o m / ontagna

M

Mucca / cow

Erba / grass Pascolo / grazing land ls l e b w o c nacci /

Campa

Falco / hawk


g

Cane / do

Gatto / cat

Rose / roses Gabbiani / seagulls ke

Lago / la

Casa / house, hom

e


, n i a l p / a r Pianu and lowl Cascina / farmho

use

Gallina / hen Oca / goose

ig p / e l a i Ma Cavallo / horse


y

Cielo / sk

Aquilone / kite

n o o l l a b / i n i c n Pallo Bambini / children llow a w s / e Rondin Cicogna / stork


t

Nido / nes

Sole / sun

r Acqua / wate Corsa / race s

Cont

nt e n i t n o c inenti /

Nord / North Sud / South Est / Est Ovest / West


Una casa per ognuno e

tabl s / ) a l l a t s ucca (

M

Cane (cuccia) / d

og’s bed

se u o h n e h ollaio) /

Gallina (p

Maiale (porcile) /

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e

tabl s / ) a i r e d o (scu

Cavall

Rondine (nido) /

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La Camera di Commercio di Novara, Comitato per l’Impresa Femminile, nell’ambito del Bando di Concorso 2012 per l’assegnazione del premio alle Imprese Femminili della provincia di Novara ha premiato le Edizioni Astragalo “per l’originalità dell’attività svolta e per il suo contenuto fortemente educativo”.

CHE DICONO?

Testo: Anna Bossi Illustrazioni: Lilliana Carone Art Director: Bruno Testa Progetto gra¿co e impaginazione: Raffaella Biandrate © Edizioni Astragalo www.edizioniastragalo.it info@edizioniastragalo.it isbn 978-88-97347-49-1 Aprile 2015 Tutti i diritti sono riservati

Finito di stampare nel mese di aprile 2015 da Italgra¿ca srl - 28100 Novara


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