METAL CLEANING & FINISHING 95

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95

La rivista dalla parte dell’utilizzatore - www.finishing.it

Vernici

Resistenza ai solventi

Legislazione Dubbi nell’aria

Emissioni

Combustori inquinanti?

Incentivi

I vantaggi dell’iperammortamento

Prezzi

Variazione delle materie prime

Rubriche

Notizie dalle aziende: novità, tecnologie ed eventi

Poste Italiane s.p.a.- Spedizione in Abbonamento Postale- 70% - LO/MI In caso di mancato recapito inviare a CMP Roserio per la restituzione al mittente previo pagamento resi


CAMPAGNA PER L’IMPIEGO SICURO DEI DILUENTI NELLA VERNICIATURA

DILUENTI & SICUREZZA

Un codice di autoregolamentazione per il rispetto dell’ambiente e dei verniciatori Le aziende aderenti al codice di autoregolamentazione si impegnano a: non usare, per promuovere i propri prodotti, i termini ecologico, atossico, non nocivo rispettare scrupolosamente le regolamentazioni in vigore promuovere l’utilizzo razionale e sicuro dei diluenti e delle vernici

promuovere la corretta gestione dei rifiuti e facilitarne il recupero promuovere la corretta gestione degli imballi

utilizzare tappi sigillati per i fusti da 200 litri

sostenere iniziative di formazione e aggiornamento degli utilizzatori promuovere incontri periodici con gli Enti pubblici competenti

Quest’impegno permetterà agli utilizzatori di selezionare i diluenti e di utilizzarli nelle migliori condizioni di sicurezza per l’uomo e per l’ambiente. Oltre agli impegni generali previsti dalla campagna “Diluenti & Sicurezza”, i fornitori si impegnano a formulare una linea di prodotti, denominata Diluente Certo, con le seguenti modalità:

assenza di sostanze cancerogene e/o teratogene che fanno scattare le frasi di rischio H300, H301, H310, H311, H330, H331, H334, H340, H341, H350, H351, H360, H361, H370, H371, H372, H373, H304, H362

assenza di sostanze appartenenti alla classe I e II (tab. D del DM 12.7.90). La somma totale di eventuali impurezze deve essere inferiore allo 0.1%

assenza di alcoli primari nei diluenti poliuretanici

acqua in percentuale inferiore allo 0,05% nei diluenti poliuretanici

costanza di formulazione secondo precise specifiche tecniche

Per informazioni: redazione@finishing.it


Mirodur, vernici industriali dal 1957 La produzione Mirodur comprende prodotti a base solvente: primer e smalti epossidici, poliuretanici, acrilici, alchidici, nitro, nitrosintetici, cloro caucciù; prodotti a base acqua: primer e smalti epossidici, acrilici e alchidici. Completano l’offerta sistemi tintometrici acqua e solvente, linea carrozzeria e rivestimenti epossidici alto solido e solvent free per protezione di manufatti in condizioni severe quali interramento, contatto con sostanze chimiche e idrocarburi, rivestimenti epossidici per interno pipelines per trasporto acqua potabile e gas metano, zincanti organici e inorganici. Mirodur mette a disposizione della clientela l’esperienza e la competenza del personale tecnico-commerciale il quale, attingendo dalla vasta

gamma di prodotti, indirizza il cliente alla migliore preparazione delle superfici da verniciare, al ciclo di verniciatura più adatto per il tipo di supporto da trattare e alla migliore soluzione per l’applicazione (immersione, a spruzzo con impianti airless, elettrostatici, a testine rotanti, nonché a rullo o pennello) e per l’essiccazione della vernice. Le vernici sono prodotte in tutte le tinte RAL, Industriali, a campione, in tutte le lucentezze ed effetti (liscio, martellato, goffrato, testurizzato, metallizzato o micaceo) anche su capitolati o specifiche tecniche; sono formulabili a solvente, idrosolubili, alto solido, senza solvente (anche per uso alimentare) e solamente esenti da cromo esavalente e piombo.

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le maglie “large” (15x7 mm) continuano a provocare continui cambiamenti della direzione del flusso d’aria. La turbolenza che ne consegue è molto efficace nel catturare le particelle di vernice. Qui si depositano le gocce di media dimensione.

3 strati “HC”

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Le maglie grandi (27 x 18 mm) e tutte eguali intrappolano le gocce più grosse pur permettendo un elevato passaggio d’aria e favorendo l’accumulo di profondità ed evitando l’intasamento superficiale.

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Contenuti del numero 95 04

La meccanica accelera

10

Chi fa da sè, fa per tre! (parte 8 - La resistenza ai solventi)

14

Combustori inquinanti?

18

Domande e risposte sul Super e Iper ammortamento

28

I dubbi del 183

30

Notizie dalle aziende

46

L'agenda dei fornitori


Metal Cleaning & Finishing

95

La rivista dalla parte dell’utilizzatore - www.finishing.it

Vernici

Resistenza ai solventi

Legislazione Dubbi nell’aria

Emissioni

Combustori inquinanti?

Incentivi

I vantaggi dell’iperammortamento

Prezzi

Variazione delle materie prime

Rubriche

N. 95 Settembre - Ottobre - Novembre 2018

Notizie dalle aziende: novità, tecnologie ed eventi

Poste Italiane s.p.a.- Spedizione in Abbonamento Postale- 70% - LO/MI In caso di mancato recapito inviare a CMP Roserio per la restituzione al mittente previo pagamento resi

Direttore responsabile Helma Bresciani Direttore editoriale Pierluigi Offredi Periodicità 4 numeri all’anno Direzione e redazione: HB Pi.erre - Via Imbriani, 19/A - 20158 Milano Tel. 02.39.312.736 www.lavaggio.com www.verniciatore.it E-mail info@finishing.it Grafica e impaginazione John Michael Vincent San Juan Stampa Lalitotipo - Settimo Milanese (MI) Registrazione tribunale di Milano: N. 590 del 05/11/1994 Vendita per abbonamento: Abbonamenti Italia: 1 anno 52 euro - 2 anni 90 euro I dati dell’archivio elettronico della HB pi. erre. vengono trattati nel rispetto di quanto stabilito dalla legge n. 675/1996 sulla tutela dei dati personali. Chiunque può richiedere, in qualsiasi momento, modifiche, aggiornamenti e cancellazioni dei dati personali dal nostro archivio

Termini di consegna materiali NUMERO

REDAZIONALI

PUBBLICITA’

93/GENNAIO

15/11/2017

06/12/2017

94/MAGGIO

15/03/2018

11/04/2018

95/SETTEMBRE

02/06/2018

04/07/2018

96/NOVEMBRE

12/09/2018

03/10/2018


Prezzi

La meccanica accelera

A cura della Redazione

04  Metal Cleaning & Finishing | Anno XXIII - n.95 -Luglio - Agosto - Settembre 2018


Prezzi

Nel 2017 l’industria meccanica ha prodotto tecnolo- esi in risposta a queste, sono destinate ad avere un gie, macchinari e impianti per un totale di 47,4 miliardi impatto significativo su tutte le principali economie di euro (+4,7% rispetto al2016). Di questi, ha esportato mondiali. Si stima per i principali 20 Paesi esportatori know-how per 28,8 miliardi di euro (+4,5% rispetto al un potenziale impatto per il solo settore della meccanica pari a 10 Miliardi di USD mentre, se i toni della 2016). La meccanica italiana vende all’estero il 60,8% di quel- contesa dovessero inasprirsi, addirittura questa cifra lo che produce. Secondo le previsioni 2018, elaborate potrebbe salire a 20 Miliardi di USD in caso di una vera dall’Ufficio studi Anima, la produzione aumenterà del e propria guerra commerciale fra Stati Uniti e Cina. Se guardiamo all'Italia, queste misure potrebbero de+2,7% e la voce export ancora di un +2,9%. Complice il Piano Impresa 4.0, nel 2017 gli investi- terminare un calo dell'export per il settore calcolato menti sono cresciuti del +10,8%, un trend molto po- fino a 340 Milioni di USD, mentre nel caso peggiore sitivo che dovrebbe trovare conferma anche nel 2018 l'impatto può superare il valore di 1,2 Miliardi di USD. (+8,2%). "Sono tre le chiavi della crescita industriale: innova- Il drago cinese sta correndo zione, competitività e tutela - ha affermato il presi- L'export verso la Cina guadagna nuove quote: se nel dente di Anima Alberto Caprari - per cui la meccanica 2012 era di 680 milioni di euro, il 2017 si è chiuso con italiana chiede un sostegno ulteriore al processo di un valore delle esportazioni pari a 1 miliardo di euro. innovazione avviato dalla manifattura. Ha bisogno Il drago cinese sta correndo (+19,6% nel 2017). È la seanche che sia migliorato l’ecosistema italiano in cui sta destinazione per l'export delle aziende della mecopera l’industria per favorire l’efficienza e la creazione canica. Numeri importanti per le innovazioni italiane, di lavoro, mantenendo in Italia il know-how soprattutto per quelle legate alla e le lavorazioni più di valore e caratterizriduzione delle emissioni di Co2, alla gestione delle infrastrutture idriche zanti i nostri prodotti. Chiediamo, inolPer consultare online e delle acque reflue, così come dei tre, di rinvigorire la lotta alla contrafl’evoluzione dei prezzi rifiuti. Crescono in particolare gli imfazione e alla concorrenza sleale per delle materie prime, pianti termici (da 85 milioni di euro difendere il valore dei nostri prodotti visitate i portali: del 2016 a 160 milioni di euro nel industriali Premium, nei mercati euwww. lavaggio.com 2017). La crescita decisa dell'export ropei e mondiali". www.verniciatore.it verso la Cina riflette la capacità economica del Paese. Laddove è possibile Un mercato perplesso dalla Brexit Rallentano per la prima volta gli scambi sviluppa un'industria propria, che erode commerciali con il Regno Unito. Nel 2017 l'exquote di mercato alle nostre eccellenze, ma port della meccanica italiana registra un calo (-2,6%) continua a ricercare tecnologia di alto profilo. Gli inche, anche se lieve, è indice di un cambiamento. Il va- vestimenti in tecnologie italiane sono tutt'altro che lore export era in costante crescita dal 2011. La Bre- timidi. xit con la conseguente necessità di rinegoziare tutti i trattati inizia a destabilizzare il mercato. Rimangono Russia in risalita da discutere la reciprocità degli standard produttivi, La Russia ha domandato in modo crescente le tecnole normazioni tecniche specifiche, la tracciabilità e gli logie italiane dal 2011 fino al 2014, anno in cui l'export investimenti. Per ora il Regno Unito è ancora la quar- italiano verso questo mercato segna un valore pari a 1,1 miliardi di euro. Nel 2015 la cifra scende a 858 mita meta dell'export italiano. lioni di euro con un nuovo tonfo nel 2016 (717 milioni di euro). Nel 2017 si risale a 895 milioni di euro con Usa prima destinazione per la meccanica L'export verso gli Stati Uniti non si smentisce (+6,7%). un +24,8%. È il settimo mercato di destinazione per la Gli Usa sono il primo mercato di destinazione del- meccanica Anima. la meccanica italiana con una crescita costante dal Il Piano di sostituzione all'import realizzato dalla Fe2011. Sono in calo le grandi commesse legate al derazione Russa sta finanziando la reindustrializzasettore petrolchimico. Lo scenario cambia comple- zione del Paese. Il calo del greggio, la svalutazione del tamente per le tecnologie dirette allo sviluppo in- rublo, le sanzioni USA e UE, la grande crisi del 2009 dustriale manifatturiero. Le politiche protezionisti- hanno favorito anche le aziende italiane grazie alle che annunciate dall'amministrazione statunitense e Zone Economiche Speciali, che rendono possibile il quelle che potrebbero essere introdotte da altri Pa- presidio diretto del mercato.

Metal Cleaning & Finishing | Anno XXIII - n.95 -Luglio - Agosto - Settembre 2018 05


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Strumenti di misura

Chi fa da sè, fa per tre! (parte 8 - La resistenza ai solventi)

Le prove che ogni verniciatore dovrebbe fare per misurare le prestazioni delle vernici, senza dover assumere tecnici o investire in costose attrezzature di laboratorio. Basta solo qualche semplice strumento e un po’ di buona volontà . Enzo Morandi - CE.R.TO.(Centro Ricerche Toscano) - Pierluigi Offredi - Metal Cleaning & Finishing

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Metal Cleaning & Finishing | Anno XXIII - n.95 -Luglio - Agosto - Settembre 2018


Strumenti di misura

I SOLVENTI IN CASA Le superfici verniciate possono subire, anche nell’uso domestico, l’attacco di prodotti utilizzati per la pulizia o che possono incidentalmente cadere sui mobili. E’ quindi importante conoscere le prestazioni delle diverse vernici rispetto all’aggressione dei solventi. La prova che vi proponiamo è poco praticata e poco normalizzata, eppure è utile e semplice. Noi ve la consigliamo perché con poco impegno vi darà informazioni utili che, insieme alla altre prove più note, vi permetteranno di conoscere meglio i prodotti vernicianti che usate, o che dovete scegliere. I riferimenti a questa norma possono essere la UNI 9852 (controllo e valutazione della reticolazione, una norma ormai ritirata), e la UNI EN ISO 2812 (determinazione della resistenza ai liquidi): anche se non si tratta proprio di prove specifiche, servono al nostro scopo!

non ha funzionato, oppure il prodotto in esame non è dei migliori. MEZZI OCCORRENTI PER ESEGUIRE QUESTA PROVA Questa volta non serve niente che non sia normalmente già a disposizione: - un batuffolo di ovatta di cotone (quella che usate per pulire le ferite; anche la dimensione può essere quella, 3-4 cm circa); - un pochino di acetone (che sia buono però) - una “coppa Petri” (non vi spaventate, è solo un piccolo recipiente con il bordo perfettamente piano, che serve per farlo accostare bene al supporto senza far passare aria); potete comunque usare anche una tazzina da caffè, magari senza manico, purchè priva di scheggiature sul bordo, insomma, qualsiasi cosa che messa a copertura del batuffolo di cotone

inzuppato d’acetone, ne impedisca l’evaporazione. Non deve essere troppo grande, altrimenti l’evaporazione avviene egualmente fino a saturazione dell’aria contenuta. COME SI ESEGUE Mettiamo il pezzo da esaminare, verniciato e sufficientemente essiccato (minimo 72 ore), su un tavolo più o meno in bolla (che non penda insomma). Inzuppiamo di

A COSA SERVE Già il titolo ce lo dice! Serve a controllare quanto un prodotto secco si lascia aggredire da un solvente. Questa resistenza ci dice molto sulle prestazioni della vernice, perché quanto più un prodotto è reticolato (le molecole che formano il polimero sono legate l’una a l’altra, formando appunto un reticolo) tanto meno esso si lascia aggredire dai solventi. Se la catalisi che ha innescato la reticolazione è stata corretta e lo sono state anche la temperatura, i rapporti di miscelazione, diluizione ecc., la reticolazione dovrebbe essere almeno dell’80%, quindi i solventi non dovrebbero provocare altro che un rigonfiamento, senza ulteriori danni. Se invece i danni si producono, allora qualcosa Metal Cleaning & Finishing | Anno XXIII - n.95 -Luglio - Agosto - Settembre 2018  11


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Sondaggio

Cosa pensate della revisione della parte quinta del 152/2006? Dagli elementi finora raccolti possiamo fare alcune considerazioni generali: fateci sapere il vostro parere scrivendo a info@finishing.it 1) È una grande occasione mancata: ci trasciniamo tal quale un dissennato sistema di classificazione degli inquinanti (allegato 1) da ormai 28 anni, senza nemmeno tentare di sanare le contraddizioni tra l’Allegato 1 e l’Allegato III (emissioni di COV) in materia di classificazione. 2) È migliorativa la gestione dei superamenti dei limiti, art. 271 comma 14, commi 20, 20 bis, 20 ter. 3) È positiva le possibilità di estendere l’applicazione delle autorizzazioni in via generale anche alle attività autorizzate in via ordinaria e si spera che le Regioni disciplinino tale possibilità, rendendola operativa quanto prima. 4) È positiva l’eliminazione dal comma 4 bis dell’art. 272 (che incautamente richiamava la frase di rischio R 68, che tanti problemi ha generato). 5) Non è chiara la descrizione delle esclu-

sioni dal regime autorizzativo (comma 5 art. 272 sopra evidenziato). 6) Non ci sono al momento osservazioni sulla disciplina degli impianti termici “medi”, ma per quanto è dato capire, in Italia entreranno sotto regime di autorizzazione quelli alimentati a metano e GPL compresi tra 1 e 3 MW, per cui sarebbe utile fare una comparazione dei limiti che sono previsti dal Testo Unico Ambientale a partire dal 2025, con quelli attuali in Lombardia. 7) È positiva la casistica degli impianti “termici” non considerati “medi impianti di combustione”. 8) È positiva la limitazione delle sanzioni penali, ma forse si poteva far qualcosa di più (ad esempio con sanzioni amministrative anche per chi, già autorizzato, non presenta la comunicazione di messa in esercizio.

Metal Cleaning & Finishing | | Anno XXIII - n.95 - Aprile - Maggio - Giugno 2018  13


Depurazione aria

Combustori inquinanti?

I risultati delle analisi effettuate dell’ARPA del Veneto in aziende in cui sono installati impianti di abbattimento delle emissione prodotte da operazioni di verniciatura.

A cure della Redazione

14  Metal Cleaning & Finishing | Anno XXIII - n.95 -Luglio - Agosto - Settembre 2018


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Incentivi

Domande e risposte sul Super e Iper ammortamento

Il Ministero dello Sviluppo Economico e l’Agenzia delle Entrate, con la Circolare 4/E hanno chiarito alcuni dubbi fiscali e tecnici per la corretta applicazione del super e iper ammortamento

18  Metal Cleaning & Finishing | Anno XXIII - n.95 -Luglio - Agosto - Settembre 2018

A cura della redazione


Incentivi

COME SI APPLICA LA NORMATIVA FISCALE? Quali sono i beni che possono usufruire dei bonus super e iper ammortamento? Quali investimenti premiano e a quali condizioni? Quali sono i termini, le scadenze e a favore di quali soggetti? Sono questi alcuni dei quesiti che trovano risposta nella circolare n. 4/E 2017, redatta congiuntamente da Agenzia delle Entrate e Ministero dello Sviluppo Economico, un documento che fornisce chiarimenti sulle misure fiscali introdotte per dare impulso all'ammodernamento delle imprese e alla loro trasformazione tecnologica e digitale. Com’è noto, la Legge di Bilancio 2017 ha previsto la proroga del super ammortamento e ha introdotto l'iper ammortamento, una mag-

giorazione del 150% del costo di acquisto di alcuni beni ai fini della deduzione delle quote di ammortamento e dei canoni di locazione finanziaria. Nella circolare, inoltre, vengono fornite indicazioni sull'ulteriore maggiorazione del 40% sul costo di acquisto di beni strumentali immateriali (tra cui, alcuni software, sistemi IT e attività di system integration), prevista sempre dalla Legge di Bilancio per i soggetti che beneficiano già dell'iper ammortamento.

glioramento dell’ergonomia e della sicurezza del posto di lavoro in logica 4.0 (4 voci)” devono rispettare le 5 caratteristiche obbligatorie e 2 delle 3 successive caratteristiche elencate nell’allegato A? No, il rispetto dell’obbligo delle 5+2 caratteristiche si riferisce esclusivamente ai “Beni strumentali il cui funzionamento è controllato da sistemi computerizzati o gestito tramite opportuni sensori e azionamenti”. Per le voci in questione è sufficiente soddisfare il requisito dell’interconnessione.

I QUESITI PIU FREQUENTI Per essere considerati ammissibili ai fini dell’iper ammortamento i “Sistemi per l’assicurazione della qualità e della sostenibilità” (9 voci) e i “Dispositivi per l’interazione uomo macchina e per il mi-

Le caratteristiche necessarie elencate nell’Allegato A relativamente a “beni strumentali il cui funzionamento è controllato da sistemi computerizzati o gestito tramite opportuni sensori o azionamenti” sono soddisfatte se le

Metal Cleaning & Finishing | Anno XXIII - n.95 -Luglio - Agosto - Settembre 2018  19


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Legislazione

I dubbi del 183

Continua il dibattito sulle nuove disposizioni previste dal D.Lgs. 183/2017

28  Metal Cleaning & Finishing | Anno XXIII - n.95 -Luglio - Agosto - Settembre 2018

A cura della redazione


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Block notes Per ricevere ulteriori informazioni sugli articoli di questa rubrica scrivere a:

info@finishing.it indicando il relativo numero di pagina

NOTIZIE DALLE AZIENDE La gallina quando ha fatto l’uovo canta, l’anatra no. Per questo la gente nei negozi chiede le uova di gallina e non quelle di anatra. Non sappiamo se il vero motivo del successo delle uova di gallina sia dovuto agli schiamazzi che accompagnano la loro deposizione, ma certamente la metafora sintetizza con chiarezza l’importanza di far conoscere al mercato i propri progetti, i propri prodotti e le proprie iniziative. Molti ottimi imprenditori passano la vita a cercare di realizzare ottimi prodotti, migliori della concorrenza e con prezzi inferiori, per poi accorgersi che il concorrente, che fa prodotti peggiori, vende di più solo perché grida (comunica) di più e meglio: proprio come la gallina della citazione. Per comunicare con efficacia è necessario definire: 1. a chi si rivolgono i messaggi (definizio30

ne e scelta dei clienti); 2. che cosa si vuol comunicare (definizione e scelta del contenuto della comunicazione); 3. in che modo si vuole comunicare (definizione e scelta della forma di comunicazione); 4. quando comunicare (definizione e scelta della frequenza di comunicazione); 5. dove comunicare (definizione e scelta dei mezzi attraverso i quali comunicare). La nostra rivista consente di affrontare queste scelte in modo professionale e in particolare questa rubrica è a disposizione delle aziende che vogliono utilizzare uno strumento semplice ed efficace, che consente di presentare prodotti e servizi in modo mirato agli utilizzatori che la leggono per essere costantemente informati sull’evoluzione tecnologica del settore. La nostra filosofia editoriale si

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fonda sulla chiara e trasparente distinzione tra informazione e pubblicità, per cui ogni articolo presente in questa rubrica riporta la fonte aziendale che lo ha ideato e realizzato, affinchè i lettori possano distinguere i contenuti e le forme della comunicazione.

In questo numero

• • • • • • • •

Condoroil Airprotech Tama Catas Verinlegno Damiani Durr Franchi&Kim


Block notes

NUOVO CICLO DI BRILLANTATURA DELL’OTTONE CONDORBRASS Il nuovo processo Condorbrass è in grado di garantire una finitura lucente, priva di qualsiasi difetto, a parti in ottone di qualsiasi geometria, a costi contenuti e nel pieno rispetto della sicurezza degli operatori. I processi di brillantatura chimica dell’ottone spesso non riescono a garantire uniformità di risultati quando i componenti da trattare hanno geometrie complesse; il trattamento non ottimale spesso dà luogo a difettosità visibili ad occhio nudo: tracce di ossido nelle filettature, superfici opache e alonature di colore scuro. Condoroil Chemical ha messo a punto il nuovo processo di brillantatura chimica, denominato Condorbrass,

in grado di garantire risultati perfetti su particolari di norma problematici (minuterie provviste di fori ciechi, componenti filettati). Il processo in oggetto non utilizza acido nitrico, né composti del cromo esavalente e rappresenta quindi la soluzione ideale anche dal punto di vista della sicurezza. Al termine del trattamento i componenti vengono passivati, in modo da garantire che la finitura ottenuta si preservi nel tempo. Fonte: Condoroil Per ulteriori informazioni scrivere a: info@finishing.it

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DEUROTECH ACQUISTA AIRPROTECH Con effetto dal 8 Febbraio 2018, il Gruppo Deurotech ha acquisito la quota di partecipazione di maggioranza dell’Italiana Airprotech, specialista in sistemi di trattamento flussi gassosi inquinanti con sede a Magenta (MI). La famiglia Gatti, fondatrice dell’azienda, rimarrà nella compagine dell’azionariato con una quota di minoranza. Con questa decisione, il gruppo punta a rafforzare la propria posizione di mercato nel settore degli impianti per il trattamento di flussi gassosi inquinanti ed espande in modo importante il proprio portafoglio prodotti nel campo delle tecnologie ambientali. L’investimento in Airprotech S.r.l. completa la gamma di prodotti della sussidiaria Wessel-Umwelttechnik, ambendo a promuovere l’espansione strategica nel settore del trattamento flussi gassosi inquinanti, con particolare attenzione ai trattamenti biologici e ai processi termici. Oltre all’inserimento di nuove tecnologie e di perso-

nale qualificato, l’acquisizione porterà nuove sinergie per quanto riguarda gli acquisti, il servizio clienti e il settore ricerca e sviluppo. Airprotech e Wessel-Umwelttechnik hanno entrambe un alto potenziale a livello di know-how e di innovazione, che offre molte opportunità per la diversificazione e la crescita globale. Relativamente a queste opportunità di mercato, l’acquisizione di Airprotech rappresenta per Deurotech un primo passo per l’importante espansione programmata nella Business Unit delle tecnologie ambientali. Rimarranno invariati sia la sede di Airprotech che il qualificato staff manageriale. Chi è Deurotech Deurotech Group è un gruppo che possiede più aziende specializzate nell’industria della carta e del pannello a base legno. Vits Technology, IFA Technology e Wessel-Umwelt-

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technik sono in grado di offrire una soluzione completa a tutte le necessità impiantistiche e di processo relative a linee di impregnazione e coating, sistemi per la preparazione di resine, sistemi di trattamento effluenti gassosi inquinanti e recupero energetico. Chi è Airprotech Specializzata nella costruzione e fornitura di impianti “chiavi in mano” per la depurazione di emissioni gassose inquinanti, Airprotech è specializzata nella produzione di impianti che si basano su affidabili e moderne tecnologie, frutto dell’esperienza maturata in più di 25 anni di attività applicata nei vari settori merceologici. Clienti nazionali ed internazionali nei settori della chimica, farmaceutica, petrolchimica, stampa e verniciatura possono avere soluzioni chiavi in mano interamente progettate su caratteristiche del sin-

golo processo. Chi è Wessel-Umwelttechnik Si tratta di un partner professionale per il trattamento di effluenti gassosi inquinanti e recupero energia. L’azienda è in grado di fornire soluzioni chiavi in mano per diverse tematiche ambientali. Una vasta gamma di prodotti permette di creare soluzioni personalizzate. Il focus principale dell’azienda è l’ottimizzazione economica degli impianti, assieme a tempi ridotti di spedizione e installazione.

Fonte: Airprotech Per ulteriori informazioni scrivere a: info@finishing.it

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IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA PREMIA GIOVANNI COLETTI Il presidente di Tama Aernova, Giovanni Coletti, lo scorso febbraio ha ricevuto il pregiato riconoscimento riservato agli “Esempi civili” dalle mani del presidente della Repubblica Sergio Mattarella al Palazzo del Quirinale, durante la cerimonia di consegna delle onorificenze “OMRI -Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana”, conferite "motu proprio" dal Presidente a cittadini distintisi per atti di eroismo per l'impegno nella solidarietà e impegno civile. In particolare, Coletti ha ricevuto l’onorificenza “Per il suo prezioso contributo alla costruzione di “Casa Sebastiano”, struttura all’avanguardia per la residenzialità e la riabilitazione delle persone affette da autismo. È stato intenso il discorso del Presidente della Repubblica, che ha così salutato i presenti: “Questo è un incontro di ringraziamento, non nel senso che voi cortesemente mi avete ringraziato per la consegna dell'onorificenza, ma nei vostri confronti da parte mia e da parte del nostro intero Paese. È il terzo anno che si conferiscono queste onorificenze particolari per chi le ha meritate sul versante sociale con atti di eroismo, di coraggio, con iniziative e comportamenti di solidarietà […] e il tutto fatto per una spontanea, normale scelta di vita quotidiana. Avete dimostrato che il nostro Paese esprime, nella gran parte del suo tessuto sociale, un senso di comunità che è prezioso […]”. Altrettanto sentite le parole di Giovanni Coletti: “Tanto è stato detto in questi giorni, mi hanno ad-

dirittura chiamato eroe, ma gli eroi sono altri, sono quelle persone che con altruismo e abnegazione rischiano la loro vita per aiutare noi comuni cittadini: forze dell’ordine, vigili del fuoco, protezione civile, soccorritori ecc. Sarà per me una grande gioia se sarò d’esempio per qualcuno affinché dedichi almeno un po’ di tempo e impegno a chi è in difficoltà, soprattutto per aiutare le tante famiglie con persone con disabilità, purtroppo spesso lasciate sole ad affrontare gravi disagi e problemi”. Il capo dello Stato si è intrattenuto qualche minuto a conclusione della cerimonia ufficiale con Coletti per chiedere maggiori informazioni su “Casa Sebastiano” e ha lasciato il neo Ufficiale con una promessa: verrà a visitare il centro per l’autismo di Coredo in primavera, se non in occasione dell’Adunata Nazionale degli Alpini a Trento in un altro momento dedicato. Un caloroso ringraziamento da parte di Coletti va a tutti suoi collaboratori, sottolineando che il risultato raggiunto da lui personalmente non sarebbe stato possibile senza tutti i volontari, amici e dipendenti del suo gruppo, che hanno contribuito alla realizzazione di questo progetto, lavorando e dedicando del tempo a questa iniziativa benefica. Ogni obiettivo, ogni premio si raggiunge in modo migliore se il lavoro viene fatto in squadra. Fonte: Tama Per ulteriori informazioni scrivere a: info@finishing.it

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PARTITO IL PROGRAMMA 2018 CATAS ACADEMY Sono ripartite le attività formative di Catas Academy, il programma di seminari e workshop organizzati dal noto laboratorio per le prove, la certificazione e le ricerca per il settore del mobile e dell’arredo. Un programma che quest’anno propone approfondimenti sulle nuove tematiche che stanno coinvolgendo la filiera legno-arredo: oltre ai “tradizionali” focus tecnici, incentrati sulle prestazioni e i requisiti di materiali e prodotti, quest’anno verranno affrontati alcuni temi legati alle nuove funzionalità degli arredi, oramai sempre più integrati e “smart” grazie a movimentazioni, dispositivi di controllo, soluzioni e materiali per l’isolamento termico e acustico. Il primo incontro si è svolto martedì 27 febbraio a Lissone, presso la sede di Catas Brianza, dalle 14 alle 18. Durante l’incontro, dal titolo “Progettazione di arredi

e i loro approcci per soddisfare le esigenze di tutte le persone. Requisiti”, si è parlato della progettazione di arredi in grado di rispondere alle esigenze di tutte le persone, anche di quelle con disabilità, in termini di raggiungibilità, dimensioni, ingombri, disposizione negli spazi. Filo conduttore è stata la nuova norma UNI 11675, primo documento tecnico in Italia che definisce requisiti, dimensioni e raccomandazioni per la progettazione di arredi accessibili, destinati a uffici pubblici e privati, collettività, scuole o spazi domestici, i cui contenuti sono stati illustrati da Andrea Giavon, direttore di Catas, che ha contribuito alla stesura. L’evento è stato organizzato in collaborazione con l’Ordine degli Architetti della Provincia di MonzaBrianza e aperto, oltre che alle aziende, a tutti i professionisti coinvolti nello sviluppo di nuovi prodotti.

Il calendario degli incontri 6 marzo - Prodotti di arredo elettrificati: applicazione della direttiva macchine, marcatura CE, compatibilità elettromagnetica (in collaborazione con Sicom Testing, Gorizia). Sede: Catas San Giovanni al Natisone 28 marzo - Pavimenti in legno: verniciatura e incollaggio. Approfondimenti tecnici su prestazioni e difettosità di prodotto (in collaborazione con l’Università di Zagabria). Sede: Catas San Giovanni al Natisone 08-12 maggio - Superfici lucide: calo e micrograffiature. Sede: Xylexpo Arena, Milano 24 maggio - La sicurezza dei prodotti: lo strumento Rapex per l’analisi di difetti e opportunità di tutela. Sede: Catas San Giovanni al Natisone

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07 giugno - Ergomateriali: nuovi materiali funzionali. Esempi ed applicazioni (in collaborazione con Material ConneXion Italia, Milano) Sede: Catas San Giovanni al Natisone 21 giugno - Vendere all’estero: aspetti tecnico-legali su contrattualistica e commercio internazionale (in collaborazione con Studio Legale Mansi, Udine) Sede: Catas San Giovanni al Natisone 20 settembre - Il nuovo regolamento europeo sui dispositivi medici: focus sugli ausili per persone con disabilità. Sede: Catas Brianza 04 ottobre - Isolamento termoacustico: materiali ad alta performance (in collaborazione con Material ConneXion Italia, Milano). Sede: Catas San Giovanni al Natisone

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16-19 ottobre - Superfici lucide: calo e micrograffiature. Sede: SICAM, Pordenone 08 novembre - Emissioni di formaldeide: nuove regole per gli Stati Uniti Sede: Catas San Giovanni al Natisone 22 novembre - Emissioni di formaldeide: nuove regole per gli Stati Uniti. Sede: Catas Brianza 06 dicembre - Ergomateriali: nuovi materiali funzionali. Esempi e applicazioni (in collaborazione con Material ConneXion Italia, Milano). Sede: Material ConneXion Italia, Milano I dettagli di ciascun evento saranno pubblicati on line sul sito di Catas (www.catas.com) in prossimità della data di svolgimento; per ulteriori informazioni: formazione@catas.com.


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Fonte: Catas Per ulteriori informazioni scrivere a: info@finishing.it

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VERINLEGNO: QUALITÀ CERTIFICATA

L’azienda toscana ha ottenuto la certificazione UNI EN ISO 9001:2015, che definisce i nuovi standard della qualità d’impresa, che diventeranno obbligatori entro la fine del 2018. Già fin d’ora quindi sono certificabili solo le aziende che potranno dimostrare la sostenibilità della propria offerta produttiva. I rilievi svolti dagli ispettori di TÜV Italia, presente da trent'anni nel nostro paese, parte del gruppo TÜV SÜD, fondato nel 1866 e operante oggi in più di 60 Stati, si sono conclusi nel 2017 con la piena approvazione delle procedure aziendali: luce verde su tutta la linea. L’impresa di Massa e Cozzile, che ha fatto della qualità a 360 gradi un proprio elemento portante, vede riconosciuta su carta l’eccellenza della propria impostazione. Il certificato infatti è un riconoscimento che ne migliora l’immagine e che garantisce, nel tempo, qualità ed efficienza della filiera interna. La certificazione di conformità alla norma UNI EN ISO 9001:2015 testimonia che la Verinlegno, attraverso un sistema integrato di procedure in materia di qualità, ambiente, sicurezza e salute sui luoghi di lavoro, è dentro un percorso “sano”, in grado di migliorare in maniera continuativa le prestazioni interne e, proprio in virtù di questo, anche la soddisfazione dei clienti. Nella riunione di chiusura, a conclusione dei due giorni di audit, l'ente certificatore, uno dei più prestigiosi al mondo, ha voluto precisare, come punto

di forza, l’alto valore delle procedure di controllo della qualità dei prodotti finiti attuate dall’azienda. Il documento fotografa quindi il valore di Verinlegno, la rende ancora più trasparente ed apre nuove opportunità di mercato ai più alti livelli. Da sottolineare come la UNI EN ISO 9001:2015 sia lo standard al quale dovranno uniformarsi entro il 2018 tutte le aziende che hanno già ottenuto o che ambiscono a ottenere la Certificazione di Qualità. I requisiti della norma si applicano a tutti i processi aziendali, dalla produzione al commerciale, dalla manutenzione alla gestione degli acquisti. La ISO 9001 certifica la qualità imprenditoriale e rappresenta una garanzia di affidabilità per tutte le figure che hanno rapporti con l’azienda: clienti, fornitori, dipendenti o collaboratori. Occorrono quindi una gestione efficiente, strutture idonee e competenze adeguate per la loro gestione. La UNI EN ISO 9001:2015 è innovativa rispetto alle precedenti versioni, perché mette al centro la capacità di gestione dei rischi e l'analisi del contesto interno ed esterno da parte della Direzione Aziendale. Per meritare la UNI EN ISO 9001:2015, la Verinlegno ha predisposto un sistema di gestione integrato, fondamentale per ottenere certificazioni come la ISO 14001 (ambientale) e la ISO 45001 (salute e sicurezza sul lavoro). Potremmo dire, semplificando, che Verinlegno Spa ha già in pancia, di fatto, il 90% del percorso per questi nuovi possibili traguardi.

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Il prestigioso risultato ottenuto è il frutto di un cammino virtuoso, che negli ultimi cinque anni ha visto la rielaborazione e la conseguente attivazione e il costante controllo di circa 70 nuove procedure nei più vari ambiti e reparti, tanto per dare un'idea del grande lavoro di squadra necessario, della garanzia di qualità e della prospettiva di eccellenza in cui opera la Verinlegno. Fonte: Verinlegno Per ulteriori informazioni scrivere a: info@finishing.it

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LA TECNOLOGIA E LA PROFESSIONALITÀ AL SERVIZIO DELLE VERNICI Il mondo è in continua evoluzione: questa è una frase che negli ultimi venti anni, ma soprattutto negli ultimi di globalizzazione totale, ci siamo sentiti dire quasi quotidianamente. L’interscambio di idee, di innovazioni sembrano far evolvere tutto ciò che ci circonda a una velocità mai sperimentata prima. Anche il mondo delle vernici, magari non proprio con la stessa velocità, si sta adeguando. Non ci sono state innovazioni stravolgenti, se non per alcune nicchie di settore, ma una costante evoluzione dei prodotti, soprattutto delle esigenze dei clienti. Ad un attento osservatore del mercato, non è di sicuro sfuggito che il mix di prodotti vernicianti venduto dalle aziende si è sempre più spostato verso prodotti a prestazioni più elevate, per garantire le richieste di aziende che devono competere a livello mondiale in termini di prezzo, ma soprattutto qualità e durabilità. Tutto questo si ripercuote anche sulle vernici, dove i prodotti bicomponenti sono divenuti sempre più richiesti e anche i prodotti all’acqua hanno trovato una dignità importante nei consumi. Questi prodotti, come ben sanno gli addetti ai lavori, necessitano di applicazioni effettuate con precisione e grande professionalità per poter rendere al massimo delle loro caratteristiche. In soccorso alle committenze è intervenuta anche la

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ISO, con la norma 12944, a dare delle linee guida da seguire per delle corrette applicazioni, oltre alle numerose norme americane ASTM e NACE. Damiani ha sentito fortemente questa spinta verso una maggiore professionalità e specializzazione, necessaria per distinguersi sul mercato. A tal proposito, l’azienda ha dapprima creato l’Aaccademia Damiani (corsi di formazione mirati agli utilizzatori, rivenditori e addetti della rete vendita) ed ora si presenta sul mercato con la Tecnodam, una valigetta contenente i principali strumenti necessari a poter seguire e svolgere in maniera idonea l’applicazione di moderni prodotti vernicianti. E’ fondamentale avere la possibilità di controllare alcuni parametri ambientali e della vernice, in maniera oggettiva e inconfutabile anche di fronte ai propri clienti, spostando l’asticella del confronto ad un livello non confutabile. Quante volte ci si è sentiti dire: “io sono abituato a diluirlo così”, oppure “va bene questa quantità di catalizzatore, così asciuga prima”, o ancora “il prodotto dopo 3 giorni non asciuga” (avendo però applicato 300 micron di rapida essicazione in una singola mano). Purtroppo nel nostro settore la conoscenza delle vernici e la formazione della manodopera non si sono evoluti allo stesso ritmo: diventa indispensabile dare alcuni punti saldi all’utilizzo delle

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nostre vernici. La necessità di poter misurare i principali parametri ambientali e della vernice è particolarmente sentita al momento di utilizzare dei nuovi campioni, spediti ai clienti dopo magari mesi di insistenze da parte dell’agente di zona. In quell’istante è indispensabile far rispettare i valori di viscosità, percentuale di catalisi, tempi di pot-life, spessori minimi e massimi delle singole mani e tempi di riverniciatura, a degli applicatori che spesso nella loro carriera non hanno mai cambiato i prodotti utilizzati, se non come fornitore, almeno come natura chimica della resina. L’ utilizzo errato del prodotto o l’inesperienza in fase di applicazione possono contribuire negativamente alla fase di verniciatura. Non è da trascurare anche l’importanza di un’analisi obiettiva dei parametri anche in fase di reclamo da parte dei clienti. Spessori ridotti e condizioni climatiche non idonee, ad esempio, minano alla base le prestazioni delle vernici e sono facilmente individuabili con gli strumenti presenti nella Tecnodam. All’interno della valigetta sono presenti vari strumenti professionali, tra cui è giusto menzionare il termometro digitale a contatto a IR e a immersione, l’igrometro digitale per misurare l’umidità, gli spessimetri digitali e a pettine e tanti altri dispositivi per i

quali è stato previsto un manuale di istruzioni d’uso e un modulo di rilevazione dati necessari per effettuare correttamente le prove pratiche. Assieme alla valigetta Tecnodam è offerto un corso di formazione approfondito, che spiega puntualmente le caratteristiche degli strumenti, l’utilizzo dei singoli strumenti e dei principali fattori che influenzano l’applicazione e le prestazioni dei nostri prodotti vernicianti. Il tutto condito da una sezione del corso dedicata alle prove pratiche da parte dei corsisti. Si chiude in questo modo il triangolo della qualità Damiani: prodotti altamente performanti, rete di vendita professionale e formata, strumenti per un’analisi precisa e oggettiva dell’ambiente e delle fasi applicative. La qualità è la chiave del successo di un’azienda come il Colorificio Damiani, che da anni punta sulla professionalità e il servizio alla clientela per il suo successo sul mercato nazionale e internazionale. La Tecnodam è l’ennesimo tassello di una crescita continua e la dimostrazione di una vitalità sul mercato sempre più evidente. Fonte: Damiani Per ulteriori informazioni scrivere a: info@finishing.it

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DÜRR COSTRUISCE UN IMPIANTO DI VERNICIATURA PER ŠKODA EcoInCure offre la migliore qualità della mano finale e la massima affidabilità di processo, riscaldando le scocche dall'interno, in combinazione con l'innovativa modalità di spostamento trasversale. ŠKODA utilizzerà in futuro i benefici offerti dal nuovo forno Dürr nello stabilimento principale di Mladá Boleslav in Repubblica Ceca. Dürr fornirà tutta la tecnologia di processo e di applicazione delle vernici, compreso l'edificio, per il nuovo impianto di verniciatura. L'inizio della produzione è previsto per giugno 2019. Ma, per il momento, restiamo concentrati sul forno: EcoInCure presenta degli ugelli a lunga gittata che soffiano aria calda all'interno della scocca attraverso l'apertura del parabrezza. La velocità di flusso intorno al rivestimento esterno della scocca durante questo processo è minima. Questo ha come risultato che la vernice sia perfettamente distesa, senza interruzioni e la finitura sia di massima qualità. Allo stesso tempo, il trasferimento ottimale di calore all'interno della scocca consente un riscaldamento estremamente omogeneo, tanto delle lamiere sottili, quanto delle parti ad alto spessore. Il risultato è un tempo di riscaldamento del 30% più breve, con sollecitazioni termiche sui componenti minimizzate, il che è particolarmente importante nel caso dei veicoli elettrici e di scocche multi-strato. Il concetto di trasferimento del calore di EcoInCure riduce il fabbisogno di energia elettrica del 25% e regola la temperatura di polimerizzazione con una precisione e una rapidità che prima erano impossibili da ottenere . L'aria estratta dai forni viene depurata tramite il sistema di postcombustione integrato Ecopure® TAR, con recupero di calore e quindi riutilizzata dal sistema di riscaldamento del forno. L'intero impianto, compresa l'acquisizione e la valutazione dei dati e il monitoraggio della linea di produzione, è controllato dalla soluzione software Dürr

iTAC.MES.Suite. Il sistema modulare MES fornisce in ogni momento informazioni dettagliate sui flussi di lavoro della produzione e sui dati di consumo. Per la prima volta, ad esempio, Dürr utilizza la scheda di qualità elettronica per il processo di essiccazione, che consente di tracciare la qualità di essiccazione di ciascuna scocca. Prima che alle scocche venga applicata la mano finale nella cabina di verniciatura, esse subiscono il pretrattamento (PT) e la verniciatura elettroforetica (EC). Il processo di immersione con rotazione Rodip E, viene utilizzato per pulire e applicare la protezione anticorrosione. La rotazione dell'intera scocca ottimizza il processo di immersione, inondazione e drenaggio. Questa tecnologia testata e collaudata di Dürr è già utilizzata per proteggere ben oltre 10 milioni di scocche in tutto il mondo ogni anno. L'uso della versione RoDip E, con azionamento elettrico in PT ed EC, indica che esiste un azionamento separato per la rotazione in ciascun carrello, oltre all'azionamento di convogliamento. I carrelli programmabili individualmente consentono curve di immersione ottimizzate per il modello di scocca: ne consegue una migliore qualità del rivestimento. L'ultima generazione di robot di Dürr viene utilizzata in tutte le fasi del processo coinvolte nella verniciatura. Dal primer (mano di fondo), alla base e alla linea di rivestimento trasparente, per un totale di 61 robot di verniciatura EcoRP di terza generazione, che garantiscono un'applicazione efficiente della vernice. La verniciatura esterna viene realizzata da EcoRP E043i, il primo robot di verniciatura nel quale il settimo asse è integrato nella cinematica del robot. Due o quattro robot sono installati in ciascuna delle celle di verniciatura degli esterni. Il processo di verniciatura stop-and-go fa sì che non necessitino di un asse longitudinale. Ciò consente una migliore visione della cabina e l'eliminazione dell'asse di posizionamento

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riduce significativamente gli sforzi di manutenzione nella cella del robot. Le stazioni di verniciatura interna sono equipaggiate con i robot a sei assi di tipo EcoRP L133i, montati su una rotaia. Tale modello, costruito in maniera identica all'EcoRP L033i senza rotaia, viene utilizzato per aprire i cofani. I robot sono assistiti da apriporta Scara. L'ultima generazione di robot Dürr presenta una struttura modulare. L'unica differenza tra i modelli a sei e a sette assi risiede nell'asse di rotazione aggiuntivo nel braccio principale. I componenti altrimenti identici semplificano la gestione delle parti di ricambio, consentono risparmi nei costi di immagazzinaggio e facilitano la manutenzione. I robot sono dotati della più recente tecnologia di applicazione Dürr. La serie di atomizzatori EcoBell3, unitamente agli associati EcoBell Cleaner D2 e ai dispositivi per il cambio colore EcoLCC2, offrono un consumo ridotto di vernici e solventi, nonché rapidi cambi di colore e un conseguente ridotto tempo ciclo. La terza generazione di robot Dürr viene monitorata anche da un controllore di processo e di movimento di nuovo sviluppo, denominato EcoRCMP2. La piattaforma di controllo combina una moltitudine di sensori e attuatori nel robot di verniciatura e nei sistemi di controllo o manutenzione di livello superiore. Un'interfaccia integrata rende il robot "cloud ready" e fornisce tutti i dati pertinenti per i requisiti attuali e futuri nel panorama dell'industria 4.0. Anche prima che le scocche siano rivestite con il loro strato di vernice, le saldature e le giunture di incollaggio vengono sigillate in maniera completamente automatica. Ciò garantisce che l'acqua non possa successivamente infiltrarsi all'interno del veicolo. Dürr sta installando in totale 19 robot di sigillaturaEcoRS, con la più recente tecnologia di applicazione presso ŠKODA a Mladá Boleslav. Questi robot hanno il compito di sigillare i cordoni di saldatura dal basso, all'interno della scocca e nei cordoni di saldatura del tetto. Dal momento che il dispositivo standardizzato EcoGun2 3D è adatto a tutti i campi di applicazione nella sigillatura di giunzioni, è necessario tenere a magazzino soltanto un numero ridotto di pezzi di ricambio. Gli spazi vuoti nelle porte, nel cofano e nel portellone posteriore vengono sigillati durante questo processo. La sigillatura completamente automatica delle giunture richiede anch'essa un'elevata precisione, dato che la tecnologia del trasportatore è soggetta a determinate tolleranze. Ugelli speciali vengono utilizzati per l'applicazione di flange bordate su porte e cofani chiusi. Dürr fornisce anche l'intera fornitura di materiale per verniciatura e ad alta viscosità per le

stazioni di verniciatura e di sigillatura. L'EcoDryScrubber, un sistema di separazione a secco con polvere calcarea come legante, sostituirà la separazione dell'overspray di verniciatura nella cabina di spruzzatura. Questo sistema non richiede alcuna gestione manuale, in quanto è completamente automatizzato, robusto, di facile manutenzione e non richiede alcun adattamento a diversi sistemi di verniciatura. Ciò lo rende ideale per impianti per grandi volumi come nel caso di ŠKODA. Un aspetto importante è il risparmio energetico fino al 60% nella cabina di spruzzatura. Eliminando completamente l'acqua e le sostanze chimiche, è possibile utilizzare fino al 90% dell'aria di ricircolo nella produzione. Ciò riduce il costo del condizionamento dell'aria di rinnovo ed è il fattore decisivo per l'eccezionale efficienza energetica della cabina di spruzzatura. Le prestazioni dell'EcoDryScrubber vengono ulteriormente migliorate attraverso l'uso del nuovo sistema software V5.X, che consente al sistema di autoregolarsi. Come risultato diretto, si fa un uso ottimale della polvere calcarea per legare l'overspray, riducendo così i consumi. L’uso dell'EcoDryScrubber ha un effetto collaterale speciale a Mladá Boleslav: l'uso della polvere calcarea nell'impianto di verniciatura è solo il suo primo utilizzo. La polvere calcarea satura di vernice può essere utilizzata come mezzo di riscaldamento nella stazione di rigenerazione dell'azienda, il che significa che non viene prodotto alcun rifiuto grazie al sistema di separazione a secco. Il sistema di separazione a secco produce aria di scarico altamente concentrata e filtrata in maniera particolarmente efficiente. Ciò consente di disporre di un sistema di depurazione dell'aria molto compatto, costituito da un sistema di concentrazione ad adsorbimento di VOC altamente efficiente (Ecopure® KPR), con un impianto termico per la depurazione dell'aria di scarico a valle (Ecopure® TAR). L’energia richiesta per l'aria di desorbimento del sistema Ecopure® KPR viene recuperata dal gas depurato dell'impianto termico per la depurazione dell'aria di scarico. Ciò riduce del 60% i costi di investimento per l'impianto dell'aria di scarico. Il fabbisogno energetico per la depurazione dell'aria di scarico è ridotto dell'80% in questa combinazione. L'impianto è progettato per una cadenza di 30 veicoli l'ora e vernicerà i modelli di fascia media di ŠKODA a partire da giugno 2019. Fonte: Durr Per ulteriori informazioni scrivere a: info@finishing.it

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UN DIRECT TO METAL PER IL SETTORE NAVALE

Da decenni la nautica e la cantieristica navale sono uno dei fiori all’occhiello dell’attività manifatturiera italiana; grazie a innovazione, tecnologia, stile e tradizione l’Italia ha sempre imposto sul mercato il proprio know-how. Questo ha portato alla nascita di molte attività volte agli allestimenti sia di nuove navi che al cosiddetto “refitting” e di un tessuto di aziende dislocate su tutto il territorio nazionale con manodopera ad alta professionalità e efficienza. All’interno di questo settore la necessità di ottemperare alle normative di sicurezza europee (96/98/ CE) ha portato allo sviluppo della certificazione MED (Marine Equipment Directive). Tale Direttiva europea prevede un sistema di test su tutti gli equipaggiamenti che verranno ospitati all’interno delle navi e una procedura di controllo dei sistemi produttivi degli stessi atta a garantire la costanza di qualità dei manufatti. Tutto questo si riassume nel “modulo B e D” della certificazione MED, grazie ai quali l’azienda può garantire il rispetto da parte dei propri manufatti delle severe norme europee per il settore navale. Nella logica del continuo miglioramento della propria gamma di prodotti e della qualità degli stessi, Franchi & Kim ha deciso di certificare secondo la Direttiva 96/98/CE il proprio prodotto Serie 2122 Smalto poliacrilico bicomponente idrosolubile opaco DTM. Questo prodotto soddisfa l’esigenza richiesta dal settore di un prodotto dalle elevate caratteristiche di adesione, resistenza all’usura, facilità d’applicazione, rapidità di polimerizzazione ed elevato impatto estetico. Il prodotto è disponibile in tutta la gamma di colori desiderati dai clienti, grazie al sistema tintometrico aziendale, che garantisce un’elevata efficienza e tempestività nelle consegne degli ordini. Questo, abbina-

to alla capillare rete di rivendite autorizzate Franchi & Kim e ai numerosi agenti commerciali, permette di servire perfettamente tutto il territorio italiano con professionalità e puntualità. Il prodotto, volto principalmente all’uso in verniciature industriali a spruzzo, ha anche la possibilità di essere applicato a rullo o pennello all’interno delle navi stesse, per eventuali ritocchi o intere lavorazioni che vanno effettuate con la nave già allestita. Il prodotto all’acqua, in questo senso, garantisce un più ampio utilizzo anche in ambienti confinati, dove l’impatto dei solventi ne avrebbe impedito l’uso, senza però ridurre le prestazioni della vernice, grazie alle ultime tecnologie sviluppate dai prodotti idrosolubili. La scelta di un prodotto poliacrilico DTM è stata effettuata per garantire perfetta adesione sulle più disparate superfici: dal ferro all’acciaio, dalla lamiera zincata alle leghe leggere. In situazioni architettonicamente complesse e scheduling ristretto, un prodotto versatile permette di ridurre al minimo il cambio di vernice da utilizzare e massimizza l’efficienza del sistema. La caratteristica di Direct To Metal permette di risparmiare tempo nell’applicazione (non necessitando di primer), di ridurre possibili errori di tempi di riverniciatura tra primer e top coat, di evitare incompatibilità tra le mani, di diminuire il numero di prodotti da portare in cantiere e, soprattutto, di ridurre il numero di certificati da dover presentare per il ciclo delle lavorazioni: in definitiva è una soluzione perfetta per questo settore, in quanto massimizza efficienza e remuneratività. Il prodotto Serie 2122, smalto poliacrilico idrosolubile DTM, fa parte di una famiglia di vernici all’acqua svi-

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luppata da anni da Franchi & Kim per le esigenze dei clienti professionisti, che necessitano di avere le migliori prestazioni con emissioni quasi nulle. La gamma si articola in quattro versioni: Lucida, Semilucida, Satinata e appunto Opaca, tutte caratterizzate da ottime adesioni, pigmenti passivanti (tranne il lucido), ottime resistenze in nebbia salina e umidostato, rapidità di polimerizzazione e facilità di applicazione. Franchi & Kim ha deciso di sviluppare la certificazione MED in collaborazione con l’ente di riferimento in questo settore così competitivo e innovativo: l’istituto RINA di Genova, che da anni è all’avanguardia nel settore navale e permette di avere una vera consulenza a 360° per l’introduzione dei prodotti sul mercato. La fase preliminare ha visto effettuare i test di laboratorio per i pannelli verniciati per verificarne il potere calorifico e la resistenza alla propagazione della fiamma. Compiuto questo passo si è passati alla verifica delle procedure interne a Franchi & Kim, per assicurare la ripetitività e costanza della qualità della vernice stessa. Sono state controllate le procedure della ISO 9000 e tutte le istruzioni operative della produzione e collaudo volte a monitorare tutte le attività: l’azienda è risultata pienamente idonea a questa attività e ha conseguito entrambi i Moduli B e D della Direttiva che, abbinati alla Dichiarazione di Conformità dei lotti, permette di fornire la “certificazione completa” della vernice. In definitiva un prodotto performante per un sistema competitivo e sempre alla ricerca di innovazione. Fonte: Franchi&Kim Per ulteriori informazioni scrivere a: info@finishing.it

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L'agenda dei fornitori

Linea diretta con le aziende

v

IMPIANTI E CABINE DI VERNICIATURA

ROBOT DI VERNICIATURA

DBM TECNOLOGIE s.r.l. Via della Ricerca 1 31032 Casale sul Sile TV Tel. 0422/827110 Fax. 0422/827084

Via B. Buozzi 4 20090 Caleppio di Settala MI Tel. 02/950961239

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IFP Europe Srl Viale dell’Industria 11 35013 Cittadella PD Tel. 049/5996883 Fax 049/5996884 info@ifpsrl.com www.ifpsrl.com

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3M Italia Via Norberto Bobbio, 21 20096 Pioltello MI Tel 0586635629 info@bichimica.eu

Via Prov.le Bassa Val di Cecina 41/9 56040 Montescudaio PI Tel. 0586/635629 Fax 0586/684219 info@bichimica.eu

BRENNTAG Via Cusago 150/4 20153 Milano MI Tel. 02/48333611 Fax 02/48333670 d.superfici@brenntag.it www.brenntag.itv

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Via T. Speri 8 - 20154 Milano MI Tel. 02/625421 Fax 02/6551505 www.garzantispecialties.it info@garzantispecialties.it

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Solventi

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Sicurezza

Campagna per l’impiego sicuro dei solventi nel lavaggio industriale Codice di autoregolamentazione dei distributori di solventi e dei costruttori di macchine, per il rispetto dell’ambiente e degli utilizzatori LE AZIENDE ADERENTI AL CODICE DI AUTOREGOLAMENTAZIONE SI IMPEGNANO A: 1) non usare, per promuovere i propri prodotti e i propri impianti di lavaggio, termini ingannevoli, come “ecologico”, “atossico”, “non nocivo”; 2) rispettare scrupolosamente le regolamentazioni in vigore sull’informazione riguardante i prodotti e gli impianti di lavaggio; 3) rispettare scrupolosamente l’insieme delle regolamentazioni in vigore sulla formulazione dei prodotti e sulla costruzione degli impianti; 4) promuovere la separazione dei luoghi di lavaggio, per un migliore controllo dei rischi; 5) promuovere i codici di buona pratica per un utilizzo razionale dei prodotti e degli impianti, che limiti particolarmente le emissioni sul luogo di lavoro; 6) promuovere una buona gestione dei rifiuti, facilitando il recupero dei prodotti utilizzati, in collaborazione con società autorizzate; 7) promuovere l’eliminazione dei rifiuti di imballaggio, attraverso i canali autorizzati. Questo impegno permetterà agli utilizzatori di selezionare con maggior consapevolezza i prodotti e gli impianti per il lavaggio industriale e di utilizzarli nelle migliori condizioni di sicurezza per l’uomo e per l’ambiente. I prodotti e le macchine che rispettano questo codice di buona pratica saranno identificabili dal logo “Solventi & Sicurezza”

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