PROFESSIONE VERNICIATORE DEL LEGNO 145 - GENNAIO 2019

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145

Saoncella

Ecologia mentale

Pavimenti Quali requisiti?

Incentivi

Approfondimenti sull’iperammortamento

Xylexpo

Nuove date per l’edizione del 2020

Prezzi

Variazione delle materie prime

Rubriche

Notizie dalle aziende: novità, tecnologie ed eventi

Poste Italiane s.p.a.- Spedizione in Abbonamento Postale- 70% - LO/MI In caso di mancato recapito inviare a CMP Roserio per la restituzione al mittente previo pagamento resi


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Lo schema, a scopo informativo, illustra una combinazione di strati che pur essendo realizzabile, non fa parte della gamma standard.

*F1 - DIN 53438 Parte 3

Frutto di avanzata ricerca, la speciale struttura è progettata per ottenere accumulo in profondità.

3 strati “large”

le maglie “large” (15x7 mm) continuano a provocare continui cambiamenti della direzione del flusso d’aria. La turbolenza che ne consegue è molto efficace nel catturare le particelle di vernice. Qui si depositano le gocce di media dimensione.

3 strati “HC”

1 strato “small”

Le maglie grandi (27 x 18 mm) e tutte eguali intrappolano le gocce più grosse pur permettendo un elevato passaggio d’aria e favorendo l’accumulo di profondità ed evitando l’intasamento superficiale.

le maglie 9x4 mm trattengono le gocce molto piccole. La maglia “small” era la più piccola che potesse essere prodotta prima della comparsa della tecnologia mini-mesh.

1 strato“mini-mesh” la maglia 4x2,5 è il risultato di una tecnologia insuperata. La maglia mini-mesh conferisce l’efficienza supplementare necessaria a rispettare le sempre più restrittive normative ambientali.

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Filtri Inerziali pieghettati FIP

Indicatori di Pressione DPG

Un’ampia scelta di filtri poliestere permettono di realizzare lo strato finale, opzionale, per realizzare le prestazioni richieste da casi particolari

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Tubi diPitot Multipunto TD21

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Contenuti del numero 145

Macchine e tecnologie per il legno: indice degli ordini

04

Diminuiscono gli investimenti

08

Meditiamo‌ in fretta però!

14

Chiarimenti sull’iperammortamento (parte III)

22

Le superfici dei pavimenti legnosi: quali requisiti

26

Notizie dalle aziende

46

L'agenda dei Fornitori

(2005=100, prezzi correnti)

Fonte: Ufficio studi Acimall, novembre 2018


Professione Verniciatore del legno

145

Saoncella

Ecologia mentale

Pavimenti Quali requisiti?

Incentivi

Approfondimenti sull’iperammortamento

Xylexpo

Nuove date per l’edizione del 2020

Prezzi

Variazione delle materie prime

Rubriche

N 145 - Gennaio 2019

Notizie dalle aziende: novità, tecnologie ed eventi

Poste Italiane s.p.a.- Spedizione in Abbonamento Postale- 70% - LO/MI In caso di mancato recapito inviare a CMP Roserio per la restituzione al mittente previo pagamento resi

Direttore responsabile Pierluigi Offredi Periodicità 6 numeri all’anno Direzione e redazione: HB Pi.erre - Via Imbriani, 19/A - 20158 Milano Tel. 02.39.312.736 www.woodfinishing.it info@finishing.it Grafica e impaginazione John Michael Vincent San Juan Stampa Pixart printing - Quarto D’Altino Registrazione tribunale di Milano: N. 592 del 05/11/1994 Vendita per abbonamento: Abbonamenti Italia: 1 anno 52 euro - 2 anni 90 euro I dati dell’archivio elettronico della HB pi. erre vengono trattati nel rispetto di quanto stabilito dalla legge n. 675/1996 sulla tutela dei dati personali. Chiunque può richiedere, in qualsiasi momento, modifiche, aggiornamenti e cancellazioni dei dati personali dal nostro archivio

Termini di consegna materiali NUMERO

REDAZIONALI

PUBBLICITA'

139/GENNAIO

15/11/2018

06/12/2018

140/MARZO

17/01/2019

07/02/2019

141/APRILE

14/02/2019

07/03/2019

142/MAGGIO

11/04/2019

02/05/2019

143/SETTEMBRE

13/06/2019

04/07/2019

144/OTTOBRE

22/08/2019

05/09/2019


Prezzi

Diminuiscono gli investimenti Macchine e tecnologie per il legno: indice degli ordini (2005=100, prezzi correnti)

Fonte: Ufficio studi Acimall, novembre 2018

A cura della Redazione

04

Professione Verniciatore del Legno | Anno XXIII - n.145 - Gennaio 2019


Prezzi

L’occupazione è stabile per il 61 per cento del camLa seconda metà del 2018 ha confermato la tendenpione (era il 67 nel trimestre precedente), mentre za in atto nel settore che, dopo un 2017 di forte crenon ci sono variazioni del numero di coloro che la scita, sta attraversando una stagione di consolidavalutano in aumento (il 33 per cento, stesso dato del mento. Gli importanti investimenti decisi sia in Italia periodo aprile-giugno); il 6 per cento indica purtroppo che all’estero nel recente passato, hanno portato le un calo (il trimestre precedente si era chiuso a quota aziende che lavorano il legno e i suoi derivati a di0). sporre di un parco macchine finalmente rinnovato; Giacenze stabili secondo il 61 per cento delle azienla conseguenza è una minore necessità di ulteriori de intervistate, in flessione per il 22 per cento, in auinvestimenti. mento per il 17. I risultati relativi al terzo trimestre 2018, elaborati dall’Ufficio studi di Acimall, l’associazione confinL’indagine previsionale dustriale che rappresenta l’offerta di macchine e Il campione offre alcune interessanti indicazioni sul impianti, mostrano complessivamente un leggero “prossimo futuro”: il 17 per cento degli intervistarallentamento degli ordini, per quanto le aziende itati scommette su un aumento degli ordini esteri (lo liane “tengano” e continuino a dimostrare una constesso dato del trimestre prececreta vitalità, mettendo a segno una crescita degli dente,) mentre per il 56 per cento ordini domestici del 14,7 per cento superiorimarranno stazionari; in flessiore al dato dello stesso trimestre 2017. ne secondo il 27 per cento (erano La nota dolente, se così possiamo del’11 per cento tre mesi fa). Il saldo finirla, viene gli ordinativi dall’estero, Per consultare online è negativo, meno 10, contro il più che sono diminuiti del 10,9 per cenl’evoluzione dei prezzi delle 6 dell’aprile giugno e il più 29 dei to, sempre facendo un confronto materie prime, primi tre mesi dell’anno. con gli stessi tre mesi dello scorso visitate il portale: www. professioneverniSentimenti sostanzialmente anaanno. Complessivamente, dunque, ciatore.it loghi per quanto concerne il mercagli ordini del terzo trimestre 2018 to italiano: il 67 per cento del camsono calati del 7,7 per cento. Aggiunpione vota per la stabilità degli ordini giamo subito che il calo registrato ol(erano l’83 per cento tre mesi fa), mentre treconfine si giustifica con quanto detto il 27 per cento indica un calo (eravamo all’11 all’inizio, ovvero che il 2017 è stato un anno per cento nel trimestre precedente). Il saldo è dun“meraviglioso” per le esportazioni italiane, un trend que negativo, meno 21, e si confronta con il meno 5 che non poteva essere certo mantenuto all’infinito. di aprile-giugno e il più 11 di gennaio-marzo. Da segnalare che il fatturato del terzo trimestre, se“Un clima che non era difficile immaginare - ha comcondo le rilevazioni di Acimall, è cresciuto del 12,2 per mentato Dario Corbetta, direttore Acimall – in quancento rispetto allo stesso periodo 2017, confermanto emergono con chiarezza temi di forte attualità, do dunque il sostanziale stato di salute del settore. fra cui l’incertezza della situazione politica italiana Il carnet ordini è salito a 4 mesi (erano 3,1 nel trimee le attese su come la Legge di bilanci potrà influstre precedente e 3,4 nel periodo gennaio-marzo), ire sull’economia reale. Sulla fiducia delle imprese mentre i prezzi dal primo gennaio mostrano una crepesa, inoltre, la bocciatura della manovra italiana da scita dello 0,5 per cento (era lo 0,4 al 30 giugno). parte dell’UE. Ciò non toglie - ha concluso Corbetta - che il settore delle tecnologie italiane per il legno L’indagine qualitativa e il mobile stia attraversando una stagione positiva, Se passiamo ai risultati emersi dalla indagine qualiper quanto sullo sfondo ci siano ancora i grandi nodi tativa, possiamo notare che per il periodo in esame irrisolti, primo fra tutti una dimensione aziendale che il 44 per cento degli intervistati indica un trend della troppo spesso non consente prospettive di sviluppo produzione positivo. La stessa percentuale di imsullo scenario internazionale”. prenditori segnala invece un andamento stazionario, mentre solo il 12 per cento dichiara una contrazione.

Professione Verniciatore del Legno | Anno XXIII - n.145 - Gennaio 2019 05


Acetato butile Acetato etile Acetato isobutile Acetone Acquaragia min. Acquaragia min.dearomat. Alcool butilico Alcool isobutilico Alcool etilico Butilglicole Acetato Cloruro di Metilene MEK (Metiletilchetone) MIBK (Metilisobutilchetone) Percloroetilene (tetracloroetilene) Solvente nafta petrolio (Tipo leggero) Toluene Xilene MATERIE PRIME PER RESINE Acidi grassi tallolio Acidi grassi soia Anidride ftalica scaglie Olio di ricino Olio di soia Pentaeritrite Trimetrilolpropano in scaglie MATERIE PRIME PER POLIESTERI Acido adipico Acido fumarico Anidride maleica fusa Glicerina distillata Glicole monoetilenico Glicole dietilenico Stirolo monomero VARIE Ftalato di isononile Nitrocellulosa con alcool isopropilico Stearato di zinco Titanio Biossido rutilo T.D.I.

SOLVENTI

1.06 0.95 1.11 0.72 0.92 0.97 1.11 1.06 0.89 1.40 0.55 1.68 1.57 1.00 1.22 NP NP

1.36 1.28 1.13 1.50 1.03 1.34 1.80

1.23 1.28 1.27 0.55 0.80 0.80 1.08

1.73 2.97 1.57 3.30 1.68

1.21 0.97 1.24 0.70 0.71 0.75 1.15 1.13 0.75 1.38 0.58 1.58 1.45 1.30 0.75 0.66 0.78

1.20 1.25 1.02 1.54 1.09 1.18 1.70

1.92 1.30 1.34 0.57 0.94 1.04 1.05

06  Professione Verniciatore del Legno | Anno XXIII - n.145 - Gennaio 2019

1.96 2.30 1.55 2.20 2.02

1.85 2.97 1.55 2.80 2.15

1.44 1.36 1.46 0.77 0.93 0.94 1.33

1.54 1.21 1.31 1.27 1.03 1.39 1.84

1.02 0.91 1.03 0.85 0.90 0.95 1.16 1.08 0.86 1.48 0.42 1.30 1.68 0.69 0.96 1.07 1.06

1.75 2.97 1.37 2.55 2.12

1.46 1.41 1.52 0.61 0.87 0.88 1.32

1.40 1.02 1.22 1.22 0.82 1.38 1.87

1.09 0.84 1.07 0.88 0.87 0.93 1.12 1.01 0.85 1.47 0.34 1.45 1.48 0.67 0.88 0.83 0.94

1.58 3.00 1.30 2.43 1.84

1.36 1.41 1.44 0.53 0.82 1.09 1.27

1.28 0.96 1.02 1.41 0.77 1.38 1.81

1.07 0.93 1.04 0.85 0.77 0.86 0.96 0.92 0.82 1.33 0.40 1.80 1.53 0.67 0.80 0.82 0.80

1.24 2.94 1.29 2.05 1.54

1.05 1.21 1.00 0.59 0.98 0.84 0.94

1.28 0.96 0.82 1.34 0.84 1.40 1.49

0.85 0.82 0.85 0.50 0.55 0.64 0.66 0.65 0.85 1.27 0.56 1.03 1.14 0.64 0.63 0.60 0.62

1.39 2.94 1.33 2.36 2.93

1.18 1.00 0.85 0.49 0.67 0.66 1.15

1.22 1.07 0.88 1.31 0.92 1.36 1.35

1.02 0.90 1.03 0.63 0.58 0.68 0.77 0.74 0.81 1.23 0.47 0.75 0.96 0.50 0.66 0.58 0.61

1.65 2.94 1.43 3.20 3.40

1.59 1.41 1.25 0.96 0.89 0.88 1.19

1.22 1.02 0.93 1.51 0.79 1.50 2.01

1.07 1.02 1.17 0.84 0.67 0.78 1.00 0.84 0.81 1.29 0.58 1.93 1.96 0.55 0.73 0.65 0.66

1.68 2.94 1.44 3.21 2.48

1.43 1.51 1.35 0.65 0.92 0.82 1.20

1.20 0.92 1.08 1.48 0.70 1.56 2.05

1.22 1.17 1.32 0.60 0.81 0.89 1.09 0.92 0.80 1.34 0.58 1.30 1.42 0.50 0.85 0.79 0.79

GEN.11 GEN.12 GEN.13 GEN.14 GEN.15 GEN.16 GEN.17 GEN.18 NOV.18

PERIODI DI RIFERIMENTO

1.82% 0.00% 0.70% 0.31% -27.06%

-10.06% 7.09% 8.00% -32.29% 3.37% -6.82% 0.84%

-1.64% -9.80% 16.13% -1.99% -11.39% 4.00% 1.99%

14.02% 14.71% 12.82% -28.57% 20.90% 14.10% 9.00% 9.52% -1.23% 3.88% 0.00% -32.64% -27.55% -9.09% 16.44% 21.54% 19.70%

NOV/18 GEN/18

20.86% 0.00% 8.27% 36.02% -15.36%

21.19% 51.00% 58.82% 32.65% 37.31% 24.24% 4.35%

-1.64% -14.02% 22.73% 12.98% -23.91% 14.71% 51.85%

19.61% 30.00% 28.16% -4.76% 39.66% 30.88% 41.56% 24.32% -1.23% 8.94% 23.40% 73.33% 47.92% 0.00% 28.79% 36.21% 29.51%

35.48% 0.00% 11.63% 56.59% 61.04%

36.19% 24.79% 35.00% 10.17% -6.12% -2.38% 27.66%

-6.25% -4.17% 31.71% 10.45% -16.67% 11.43% 37.58%

43.53% 42.68% 55.29% 20.00% 47.27% 39.06% 65.15% 41.54% -5.88% 5.51% 3.57% 26.21% 24.56% -21.88% 34.92% 31.67% 27.42%

NOV/18 GEN/16 11.93% 39.29% 23.36% -31.82% -6.90% -4.30% -2.68% -8.91% -5.88% -8.84% 70.59% -10.34% -4.05% -25.37% -3.41% -4.82% -15.96%

19.61% 28.57% 28.16% -29.41% -10.00% -6.32% -6.03% -14.81% -6.98% -9.46% 38.10% 0.00% -15.48% -27.54% -11.46% -26.17% -25.47%

15.09% 23.16% 18.92% -16.67% -11.96% -8.25% -1.80% -13.21% -10.11% -4.29% 5.45% -22.62% -9.55% -50.00% -30.33% NP NP

NOV/18 GEN/12 0.83% 20.62% 6.45% -14.29% 14.08% 18.67% -5.22% -18.58% 6.67% -2.90% 0.00% -17.72% -2.07% -61.54% 13.33% 19.70% 1.28%

NOV/18 GEN/11

6.33% -2.00% 10.77% 32.10% 34.78%

-4.00% -1.01% 5.11% 25.88% 16.98%

-9.19% -1.01% -7.10% 14.64% 15.35%

5.15% -2.05% -0.69% 7.09% 7.09% 11.03% -6.25% -11.18% -7.53% 22.64% 6.56% -15.58% 12.20% 5.75% -1.08% -24.77% -6.82% -12.77% -5.51% -9.09% -9.77%

-2.89% -1.01% -8.28% -2.73% 47.62%

16.26% 17.97% 6.30% 18.18% 15.00% 2.50% 11.11%

-14.29% 27.83% -7.10% 45.91% 22.77%

-25.52% 16.15% 0.75% 14.04% -2.13% -21.15% 14.29%

-6.25% -14.29% -22.08% -11.76% 0.00% -4.17% -9.80% -23.97% -28.13% -26.40% 5.88% -11.48% -17.56% -4.42% 5.88% 4.96% 21.31% 16.54% -1.33% -3.90% -9.09% -14.63% -32.04% -32.04% -35.78% 13.04% 13.04% 12.23% 16.42% 32.20% 13.26% 9.63% 11.41% 13.89% 20.59%

14.02% 25.81% 26.92% -29.41% 5.19% 3.49% 13.54% 0.00% -2.44% 0.75% 45.00% -27.78% -7.19% -25.37% 6.25% -3.66% -1.25%

NOV/18 NOV/18 NOV/18 GEN/15 GEN/14 GEN/13

DIFFERENZE IN % CON PERIODI PRECEDENTI NOV/18 GEN/17

VARIAZIONE COSTI MATERIE PRIME DA TABELLE SOLE 24 ORE

Prezzi

Variazioni costi materie prime


0.94 0.88 0.97 0.77 0.47 0.55 0.71 0.71 0.60 1.28 0.52 1.48 1.40 0.52 0.53 0.52 0.59 0.75 0.91 0.87 0.87 0.60 1.35 1.80 1.45 1.85 1.75 0.56 1.00 1.00 1.05 0.99 2.85 1.15 1.95 2.00

0.78 0.85 0.65 0.83 0.66 1.25 1.35

1.10 0.80 0.80 0.62 0.66 0.58 0.70

0.73 2.60 1.15 1.90 1.90

GEN.05

0.66 0.59 0.69 0.58 0.37 0.44 0.63 0.61 0.60 0.74 0.40 0.64 0.98 0.42 0.40 0.46 0.50

GEN.04

1.15 2.85 1.26 1.90 1.95

1.20 1.35 1.25 0.46 0.73 0.64 0.87

0.94 0.81 0.93 0.78 0.66 1.22 1.70

0.90 0.86 0.92 0.67 0.60 0.65 0.79 0.75 0.65 1.28 0.51 0.93 1.30 0.51 0.66 0.56 0.70

1.30 2.70 1.60 2.00 2.41

1.70 1.10 1.34 0.46 0.80 0.91 1.15

0.93 0.80 0.97 0.85 0.65 1.50 1.78

1.10 0.95 1.11 0.75 0.59 0.69 1.13 1.15 0.65 1.21 0.51 0.91 1.26 0.54 0.66 0.57 0.71

1.69 2.60 1.39 2.00 2.70

1.30 0.97 1.27 1.20 1.13 1.09 0.98

0.85 1.00 0.98 1.00 0.96 1.59 1.64

1.14 0.88 1.18 0.67 0.66 0.73 1.10 1.14 0.66 1.42 0.49 1.02 1.15 0.51 0.72 0.62 0.73

1.37 2.40 1.35 1.95 2.87

1.10 1.09 1.11 0.37 0.55 0.67 0.60

0.85 0.98 0.73 1.13 0.78 1.45 1.60

1.03 0.82 1.06 0.77 0.58 0.64 1.02 1.03 0.70 1.41 0.43 0.98 1.78 0.51 0.64 0.42 0.54

1.23 2.00 1.32 1.95 2.10

1.33 0.97 1.08 0.33 0.63 0.70 0.80

0.90 0.88 0.80 1.10 0.75 1.12 1.28

0.81 0.78 0.83 0.93 0.55 0.58 0.86 0.84 0.70 1.22 0.50 0.77 1.05 0.54 0.61 0.52 0.63

1.96 2.30 1.55 2.20 2.02

1.92 1.30 1.34 0.57 0.94 1.04 1.05

1.20 1.25 1.02 1.54 1.09 1.18 1.70

1.21 0.97 1.24 0.70 0.71 0.75 1.15 1.13 0.75 1.38 0.58 1.58 1.45 1.30 0.75 0.66 0.78

GEN.06 GEN.07 GEN.08 GEN.09 GEN.10 GEN.11

1.73 2.97 1.57 3.30 1.68

1.23 1.28 1.27 0.55 0.80 0.80 1.08

1.36 1.28 1.13 1.50 1.03 1.34 1.80

1.06 0.95 1.11 0.72 0.92 0.97 1.11 1.06 0.89 1.40 0.55 1.68 1.57 1.00 1.22 NP NP

GEN.12

1.85 2.97 1.55 2.80 2.15

1.44 1.36 1.46 0.77 0.93 0.94 1.33

1.54 1.21 1.31 1.27 1.03 1.39 1.84

1.02 0.91 1.03 0.85 0.90 0.95 1.16 1.08 0.86 1.48 0.42 1.30 1.68 0.69 0.96 1.07 1.06

GEN.13

1.75 2.97 1.37 2.55 2.12

1.46 1.41 1.52 0.61 0.87 0.88 1.32

1.40 1.02 1.22 1.22 0.82 1.38 1.87

1.09 0.84 1.07 0.88 0.87 0.93 1.12 1.01 0.85 1.47 0.34 1.45 1.48 0.67 0.88 0.83 0.94

GEN.14

1.58 3.00 1.30 2.43 1.84

1.36 1.41 1.44 0.53 0.82 1.09 1.27

1.28 0.96 1.02 1.41 0.77 1.38 1.81

1.07 0.93 1.04 0.85 0.77 0.86 0.96 0.92 0.82 1.33 0.40 1.80 1.53 0.67 0.80 0.82 0.80

GEN.15

1.24 2.94 1.29 2.05 1.54

1.05 1.21 1.00 0.59 0.98 0.84 0.94

1.28 0.96 0.82 1.34 0.84 1.40 1.49

0.85 0.82 0.85 0.50 0.55 0.64 0.66 0.65 0.85 1.27 0.56 1.03 1.14 0.64 0.63 0.60 0.62

GEN.16

1.39 2.94 1.33 2.36 2.93

1.18 1.00 0.85 0.49 0.67 0.66 1.15

1.22 1.07 0.88 1.31 0.92 1.36 1.35

1.02 0.90 1.03 0.63 0.58 0.68 0.77 0.74 0.81 1.23 0.47 0.75 0.96 0.50 0.66 0.58 0.61

GEN.17

1.65 2.94 1.43 3.20 3.40

1.59 1.41 1.25 0.96 0.89 0.88 1.19

1.22 1.02 0.93 1.51 0.79 1.50 2.01

1.07 1.02 1.17 0.84 0.67 0.78 1.00 0.84 0.81 1.29 0.58 1.93 1.96 0.55 0.73 0.65 0.66

GEN.18

1.68 2.94 1.44 3.21 2.48

1.43 1.51 1.35 0.65 0.92 0.82 1.20

1.20 0.92 1.08 1.48 0.70 1.56 2.05

1.22 1.17 1.32 0.60 0.81 0.89 1.09 0.92 0.80 1.34 0.58 1.30 1.42 0.50 0.85 0.79 0.79

NOV.18

Variazioni costi materie prime

La tabella della pagina precedente descrive le variazioni e le differenze in percentuale dei prezzi delle materie prime utilizzate per la preparazione di solventi di lavaggio, vernici, diluenti, e svernicianti, dagli anni precedenti fino all’ultimo mese disponbibile, mentre la tabella in questa pagina descrive l’andamento dei prezzi rilevati all’inizio di ogni anno (valori espressi in Kg).

Acetato butile Acetato etile Acetato isobutile Acetone Acquaragia min. Acquaragia min.dearomat. Alcool butilico Alcool isobutilico Alcool etilico Butilglicole Cloruro di Metilene MEK MIBK Percloroetilene (tetracloroetilene) Solvente nafta petrolio (Tipo leggero) Toluolo Xilolo MATERIE PRIME PER RESINE Acidi grassi tallolio Acidi grassi soia Anidride ftalica Olio di ricino Olio di soia Pentaeritrite Trimetilolpropano MATERIE PRIME PER POLIESTERI Acido adipico Acido fumarico Anidride maleica fusa Glicerina distillata Glicole monoetilenico Glicole dietilenico Stirolo monomero VARIE Ftalato di isononile Nitrocellulosa con alcool isopropilico Stearato di zinco Titanio Biossido rutilo T.D.I.

SOLVENTI

VARIAZIONE COSTI MATERIE PRIME DA TABELLE SOLE 24 ORE

Prezzi

Professione Verniciatore del Legno | Anno XXIII - n.145 - Gennaio 2019  07


Verniciatura conto terzi

Meditiamo… in fretta però!

La testimonianza di un professionista della verniciatura.

08  Professione Verniciatore del Legno | Anno XXIII - n.145 - Gennaio 2019

A cura della Redazione


Verniciatura conto terzi

NON È UN PAESE PER ARTIGIANI? Casale di Scodosia è un “paese artigiano“ che sta vivendo un graduale, inesorabile e inarrestabile declino. La nostra area produttiva ha come principale attrattiva il prezzo e, nonostante sia rimasta una delle poche zone produttive d’Italia, ormai da diversi anni sta attraversando un momento sempre più preoccupante. L’economia del luogo per tanti anni si è basata sulla produzione del mobile in stile, offrendo lavoro e redditività sia alle famiglie del paese, sia a molti emigranti, soprattutto nel periodo cha va dal 1960 al 1980, diventando in poco tempo una zona trainante, grazie alla specificità artigianale e alla sua grande professionalità. Oggi tutto questo sta pian piano svanendo, con gran-

de rammarico, soprattutto perché non sono stati approntati progetti lungimiranti di rilancio e di modifica produttiva e organizzativa, anche in funzione delle nuove esigenze del mercato. Manca tuttora un’analisi dei fondamentali principi di rinnovamento, indispensabile in ogni attività che intenda darsi un futuro, rimanendo attenta alle richieste e ai cambiamenti che i periodi storici di volta in volta richiedono. Ora più che mai la nostra epoca denota esigenze di progresso sostenibile, con grande attenzione all’ecologia, alle innovazioni, alle nuove rivelazioni e ai ritrovati che nel mondo si scoprono. La situazione di stallo, la mancanza di nuove progettualità purtroppo è comune a tanti altri comparti produttivi italiani e questo potrebbe anche indurci

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Verniciatura conto terzi

a condividere il motto “mal comune mezzo gaudio”, subendo passivamente gli eventi e pensando che “… all’ultimo respiro si può pur morire sereni…”. Io però non sono d’accordo con questa filosofia rinunciataria e non ci sto: la perdita di prospettive e di volontà inaridisce e inasprisce i rapporti lavorativi, ma prima ancora quelli umani. UN’AREA SPECULATIVA BASATA SULLA CONCORRENZA SLEALE La serenità e la felicità dell’uomo sono obbiettivi prioritari, che dipendono dalla dignità del lavoro, per cui dobbiamo operare tutti verso il soddisfacimento dei

diritti e dei bisogni dei lavoratori e dei cittadini. Ipotizzando che in passato ci sia stato un tempo per il “rispetto”, oggi dimentichiamo che la terra è garanzia del nostro futuro e ha certamente bisogno di essere elevata sopra tutto. La situazione economica della zona è compromessa da un’ormai triste e consueta immagine di area economicamente speculativa, come certi Paesi con economie sottosviluppate in cui si utilizzano manovalanze a basso costo, dove per arrivare a determinati prezzi si specula su tutto: sui dipendenti, sulla qualità del prodotto, sul posto di lavoro e sull’ambiente. In questo modo creiamo enormi squilibri economici e

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Verniciatura conto terzi

consolidiamo la concorrenza sleale, innescando una “guerra tra poveri” che porterà risultati disastrosi. Non viene assolutamente considerato il rapporto tra azienda-uomo-ambiente. Ci sono allarmi importanti sulla scorretta gestione dei rifiuti (quelli speciali), che andrebbero gestiti conformemente alle norme di legge, anche se prima di tutto ci sarebbero regole etiche di base, come il rispetto dell’ambiente, che purtroppo non sempre vengono tenute in considerazione. Non si comprende ciò che deriva da questi comportamenti scorretti e autolesionisti, di cui pagheranno il prezzo più pesante le generazioni future, che si troveranno a vivere in terreni contaminati: la terra e l'acqua sono i beni primari per la sopravvivenza umana, per cui dovrebbe essere un impegno di tutti la loro salvaguardia, specie in un territorio come il nostro, in cui ci conosciamo tutti e di cui conosciamo ogni angolo. ABBIAMO BISOGNO DI “ECOLOGIA MENTALE”. I costi che oggi alcuni imprenditori pensano di tagliare per essere competitivi saranno il debito che subiranno le future generazioni. Certamente non è possibile vivere con il ricordo dei fasti passati, però bisogna saper identificare, anche a fronte delle esperienze passate, quello che è possibile ancora ricavare da questa nostra "Bassa", da quello che è ancora in grado di saper proporre e produrre. I mezzi possono essere molteplici e non per ultimo l'utilizzo delle modalità di comunicazione che la tecnologia mette a disposizione. Stiamo vivendo un'era tecnologica, dove tutto è facilmente accessibile, fruibile, comprensibile e certamente chi ha le idee migliori e il prodotto giusto potrà trovare modo di poter farlo co-

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Verniciatura conto terzi

noscere: ma non è più solo un problema di prodotto fine a se stesso, di tono, colore, di capacita realizzativa o meno…manca la giusta filosofia per essere identificati nel mondo globale. Abbiamo bisogno di elevare la qualità dei nostri territori e dei rapporti tra le persone: la ricchezza che potremmo ritrovare consisterà solamente nel ritrovare una gestione del territorio e un’immagine collettiva qualitativamente ed eticamente corretta, a partire da quella ambientale. Il territorio è ricoperto da piccole strutture produttive che si ritrovano in ogni angolo del paese, nate man mano che sembravano indispensabili per lo sviluppo del lavoro locale, basato sull’economia e la filiera di distretti, seguendo un modello che ha rappresentato la fortuna dell’Italia. Queste strutture, ormai inutilizzate e fatiscenti, arrecano al paese un enorme danno

d’immagine e un inquinamento visivo sotto gli occhi di tutti. Sono stati fatti errori che nel tempo non hanno modificato il comportamento degli amministratori, i quali continuano, per quel poco ancora possibile, ad autorizzare la realizzazione di costruzioni produttive inutili e urbanisticamente fuori luogo, in cui le vie sono da un lato zone residenziali e dall’altro zona artigianale, là dove si riescono ancora a costruire estensioni di capannoni in centro paese, mentre esistono ancora zone artigianali incomplete con edifici e strutture chiuse, sfitte, fallite, di cui più nessuno si cura più. Il risparmio di oggi sarà un costo enorme di domani, perché chi erediterà il territorio erediterà anche tutti questi oneri, che oggi crediamo siano benefici, ma che in futuro invece si riverseranno sul territorio e sulla comunità tutta: quindi possiamo già comprendere la

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Verniciatura conto terzi

falsità e la pericolosità di questa strategia. ECOLOGIA MENTALE = ECOLOGIA AMBIENTALE E' necessario e doveroso approntare un piano di recupero per noi e per le generazioni presenti e future. Bisogna curare e rinnovare le zone depresse, renderle attraenti per attirare nuove economie, che si attraggono facendo passare il messaggio di un territorio evoluto e proiettato verso il futuro, investendo in una ristrutturazione (non solo di immagine), che faccia parlare di sé: economie intelligenti e creative, di questo abbiamo bisogno. Solo così si potrà avere la speranza di poter ottenere risultati concreti, rimodellando le nostre aree produttive sulla base di nuovi concetti adeguati all’era in cui viviamo, un obbiettivo raggiungibile con costi accessibili, in quanto ciò che serve è soprattutto la capacità

progettuale, la fantasia e la creatività. E’ indispensabile far comprendere ai nostri imprenditori che l'idea del guadagno a tutti i costi, calpestando l’etica e la dignità del lavoro, distruggerà il nostro futuro. Il profitto deve essere basato sul principio del giusto compenso e dell’equa distribuzioni, altrimenti si innesca un meccanismo "malato".

Marco Saoncella Saoncella snc – Finiture Creative www.saoncella.it Casale di Scodosia (PD)

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Incentivi

Chiarimenti sull’iperammortamento (parte III)

L’ultima circolare ministeriale fornisce ulteriori istruzioni applicative della disciplina agevolativa.

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A cura della redazione


Incentivi

PREMESSA A seguito delle numerose richieste di parere tecnico in materia di iperammortamento, il Ministero dello Sviluppo Economico ha pubblicato la Circolare direttoriale n. 177355 del 23/5/2018, che fornisce chiarimenti sulla portata dei requisiti obbligatori dell’interconnessione e dell’integrazione automatizzata e sull’applicazione del beneficio a tipologie di beni strumentali materiali, non specificati negli esempi di cui alla Circolare congiunta Agenzia delle Entrate – Ministero dello Sviluppo Economico 4E/2017 e alle FAQ pubblicate (19 maggio 2017, 12 luglio 2017). SISTEMI PER L’ASSICURAZIONE DELLA QUALITÀ E SOSTENIBILITÀ: ULTERIORI CHIARIMENTI IN MATERIA DI “COMPONENTI, SISTEMI E SOLUZIONI INTELLIGENTI PER LA GESTIONE, L’UTILIZZO EFFICIENTE E IL MONITORAGGIO DEI CONSUMI ENERGETICI E IDRICI E PER LA RIDUZIONE DELLE EMISSIONI” (ALLEGATO A SECONDO GRUPPO-PUNTO 8) Con riferimento al secondo gruppo di beni dell’allegato A, comprendente “Sistemi per l’assicurazione della qualità e della sostenibilità”, sono pervenute richieste di chiarimento per la corretta individuazione degli investimenti classificabili nella voce “componenti, sistemi e soluzioni intelligenti per la gestione, l’utilizzo efficiente e il monitoraggio dei consumi energetici e idrici e per la riduzione delle emissioni”. Una prima casistica rappresentata riguarda i sistemi di gestione dell’energia reattiva. Trattasi, in particolare, di sistemi a servizio delle macchine elettriche del processo produttivo, basati sulla combinazione di

sensori per la misurazione istantanea dei parametri di rete (tensione, intensità di corrente, potenza, cos Φ) e sistemi di controllo ed elaborazione e simulazione (microprocessori e software), in grado di gestire l’energia fasando opportunatamente la potenza attiva e quella passiva, in maniera tale da ottimizzare l’energia direttamente usufruibile dalle macchine (potenza attiva) e limitare eventuali sovvraccarichi di tensione o dissipazioni energetiche (dovuti alla potenza passiva). In tal modo, l’implementazione di tali sistemi a servizio delle macchine e dei componenti del processo produttivo consente di ottimizzare la gestione dell’energia elettrica riducendo l’intensità della corrente, le perdite dovute alla trasmissione, il carico dei trasformatori e delle linee e la corrente assorbita dall’impianto di produzione. Sulla base di tali evidenziate caratteristiche funzionali, si ritiene che i sistemi in parola siano riconducibili tra gli investimenti ammessi all’iper ammortamento, ferma restando, comunque, la verifica del requisito dell’interconnessione. Una seconda fattispecie oggetto di richiesta di chiarimenti ha riguardato i sistemi di accumulo dell’energia elettrica. Trattasi in questo caso di sistemi ancillari agli impianti di produzione dell’energia, la cui funzione precipua è quella di accumulare l’energia nel momento in cui la produzione supera i consumi e di erogarla nel caso contrario, operando in un’ottica di continuità della fornitura energetica nonché di massimizzazione dell’autoproduzione. Al riguardo, si osserva che la funzione principale di tali sistemi non è quella di realizzare una gestione e un

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Incentivi

utilizzo efficiente dell’energia da parte delle macchine del ciclo produttivo, bensì, più esattamente, quella di costituire una (possibile) fonte dalla quale le macchine possono attingere energia per il proprio funzionamento. Agli effetti dell’iper ammortamento, pertanto, si ritiene che i sistemi di accumulo siano da considerarsi alla stessa stregua delle “…soluzioni finalizzate alla produzione di energia (ad es. sistemi cogenerativi, sistemi di generazione di energia da qualunque fonte rinnovabile e non)…” e, come queste, non sono ammessi al beneficio. È appena il caso di ricordare peraltro che tale sostanziale equiparazione risulta affermata anche agli effetti della disciplina dei c.d. “certificati bianchi”. Una terza tematica ricorrente nei quesiti ha riguardato i sistemi di controllo intelligenti e connessi per la gestione e il monitoraggio dei consumi energetici dei sistemi di produzione dell’aria compressa. Tali sistemi rappresentano delle soluzioni che interagiscono a livello di macchine, basate sulla combinazione di sensori, sistemi di controllo e di elaborazione/ simulazione in grado di gestire i diversi componenti dell’impianto e di adeguare alla reale necessità delle macchine produttive la generazione di aria compressa, con conseguente riduzione dei consumi energetici. In base a tali caratteristiche, si ritiene che detti sistemi possano essere riconducibili tra i beni indicati nella voce in questione (richiamato punto 8 del se-

condo gruppo dell’allegato A). Si precisa però che tale inclusione – fatto salvo quanto sarà specificato nel successivo paragrafo – non riguarda il costo di acquisizione dei compressori che non rientrano in nessuna delle voci dell’allegato A; il costo di tali beni potrà beneficiare eventualmente solo della maggiorazione a titolo di super ammortamento prevista per i beni materiali (40% o 30% a seconda della collocazione temporale dell’investimento). Un’ulteriore fattispecie sottoposta all’esame della scrivente è quella che concerne, infine, i sistemi di controllo e monitoraggio dei consumi energetici degli impianti di illuminazione. Al riguardo, si ritiene che tali sistemi, ancorché funzionali in senso ampio al risparmio dell’energia elettrica, non possano considerarsi ammissibili all’iperammortamento, in quanto, come precisato nella richiamata circolare n. 4/E del 2017, nell’ambito della voce in questione rientrano solo “… quelle soluzioni che interagiscono a livello di macchine e componenti del sistema produttivo…”; pertanto, tra i “componenti, sistemi e soluzioni intelligenti per la gestione, l’utilizzo efficiente e il monitoraggio dei consumi energetici e idrici e per la riduzione delle emissioni” non possono includersi le soluzioni che interagiscono a livello di impianti generali e non di impianti produttivi in senso stretto. Naturalmente, è il caso di precisare che la disciplina dell’iper ammortamento, ricorrendo tutte le altre condizioni, si applicherebbe nella diversa fattispecie in cui, in rela-

COME AVERE UN NUOVO IMPIANTO RISPARMIANDO IL 60% La società Polin, che produce cabine di verniciatura, pubblicizza la possibilità di ottenere un risparmio del 60% nell’acquisto di impianti di verniciatura, utilizzando lo strumento fiscale dell’iperammortamento, la norma che consente di usufruire di un bonus sugli investimenti introdotta lo scorso anno dal Ministero dello Sviluppo Economico per dare impulso all’ammodernamento delle imprese e alla loro trasformazione tecnologica e digitale. Com’è noto, la Legge di Bilancio 2017 ha previsto la proroga del super ammortamento e ha introdotto l’iper ammortamento, una maggiorazione del 150% del costo di acquisto di alcuni beni ai fini della deduzione delle quote di ammortamento e dei canoni di locazione finanziaria. Invitiamo gli impiantisti a farci sapere se mettono a disposizione della clientela un servizio analogo, in modo da informare i nostri lettori su questa opportunità.

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Incentivi

zione allo specifico processo produttivo dell’impresa, l’impianto di illuminazione si configuri esso stesso come impianto tecnico di produzione e non già come impianto generale di fabbrica o stabilimento o comunque dell’immobile in cui è svolta l’attività; può essere il caso, ad esempio, degli impianti di illuminazione artificiale costituiti da lampade specifiche per l’ortofloricoltura e utilizzati all’interno delle serre per stimolare la crescita delle piante agendo sui processi fotosintetici, prolungando in tal modo la stagionalità delle colture estive e garantendo una produzione anche nel periodo invernale (sul punto si rinvia alle osservazioni contenute nel successivo paragrafo). TRATTAMENTO AI FINI DELL’IPER AMMORTAMENTO DEGLI IMPIANTI TECNICI DI SERVIZIO AGLI IMPIANTI PRODUTTIVI In numerose istanze presentate alla scrivente è stato chiesto di fornire ulteriori chiarimenti in merito al trattamento ai fini dell’iper ammortamento degli “impianti tecnici di servizio” e cioè, più precisamente, di quegli impianti, di per sé non produttivi, ma che risultano strettamente necessari al funzionamento della macchina o dell’impianto nuovi oggetto di agevolazione, tra i quali assumono particolare rilevanza, ad esempio, gli impianti di alimentazione di vettori energetici primari e secondari, energia elettrica, gas, aria compressa. L’installazione di una nuova macchina o di un impianto iperammortizzabile (anche in contesti produttivi esistenti), infatti, può rendere necessario procedere a nuova realizzazione, integrazione e/o ampliamento di tali impianti tecnici di servizio. Sul punto, si ricorda, la scrivente ha avuto modo di pronunciarsi in una FAQ del 19 luglio 2017, occupandosi del caso degli “…impianti di servizio riconducibili alla voce “macchine e impianti per la realizzazione di prodotti mediante la trasformazione dei materiali e delle materie prime” e cioè dei beni considerati al punto 3 del primo gruppo dell’allegato A e affermandone l’ammissibilità all’iper ammortamento “…se il contratto di acquisto/appalto/stato avanzamento lavori (SAL) di un impianto o di una porzione di impianto prevede la presenza di impianti di servizio e se si dimostra che questi siano strettamente funzionali alla produzione…”. A integrazione dei chiarimenti già forniti, si ritiene opportuno svolgere ulteriori considerazioni. Si osserva, anzitutto, che in determinati casi (come quello rientrante nella fattispecie oggetto della FAQ), gli elementi impiantistici di servizio indispensabili di nuova realizzazione sono a esclusivo uso della macchina o dell’impianto asserviti, consentendo, in concreto una corretta e precisa individuazione e determinazione dei costi sostenuti per essi.

In altri casi, l’inserimento in produzione di una nuova macchina o di un nuovo impianto o porzione di impianto potrebbe comportare un maggior fabbisogno che le infrastrutture impiantistiche di servizio già esistenti nel sito produttivo non sono in grado di soddisfare, rendendo necessaria un’integrazione o (più frequentemente) una sostituzione di alcune componenti impiantistiche (ad esempio, nel caso in cui si renda necessario realizzare una nuova linea elettrica di alimentazione di un impianto con derivazione da power center esistente, i trasformatori MT-BT in cabina di trasformazione). In queste ipotesi, si ritiene possibile ammettere al beneficio dell’iper ammortamento solo i costi di pertinenza sostenuti per soddisfare il necessario fabbisogno della nuova macchina o impianto agevolabili. Per cui, nel caso di sostituzione di componenti destinati ad alimentare servizi anche di macchine e impianti preesistenti o nuovi ma non iperammortizzabili, occorrerà individuare correttamente la quota del costo sostenuto per la sostituzione/integrazione del componente proporzionalmente riferibile all’investimento che beneficia dell’iper ammortamento in ragione della percentuale di “servizio” a esso fornito, rispetto al servizio totale disponibile. Si precisa, inoltre, che in tali situazioni, la perizia giurata o l’attestazione di conformità o la dichiarazione del legale rappresentante, nonché l’analisi tecnica, dovranno contenere anche la verifica della necessità dell’integrazione o della sostituzione effettuata in relazione all’impianto di servizio e l’indicazione della procedura di calcolo seguita per la determinazione della quota di costo proporzionalmente riferibile agli investimenti iper ammortizzabili. Diversa, occorre precisare, è la questione relativa agli impianti tecnici di servizio all’edificio (illuminazione, distribuzione energia elettrica, ecc.) i quali, a prescindere dalle caratteristiche tecnologiche degli stessi, non risultano direttamente correlati al funzionamento della nuova macchina o impianto ammissibile al beneficio. Questi impianti tecnici (generali), si osserva, non risultano ammissibili al beneficio, neanche in relazione al punto 8 del secondo gruppo dell’allegato A (“componenti, sistemi e soluzioni intelligenti per la gestione, l’utilizzo efficiente e il monitoraggio dei consumi energetici e idrici e per la riduzione delle emissioni”), non interagendo a livello di macchine e componenti del sistema produttivo. A meno che, come si è già evidenziato nel precedente paragrafo, tali impianti, nel contesto di specifici processi produttivi, non si configurino essi stessi come impianti di produzione in senso proprio. Può esser il caso, oltre a quello già descritto in precedenza, degli impianti di illuminazione utilizzati nelle serre per agevolare la crescita delle piante indoor, anche degli impianti di climatizzazione

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IL QUADRO DELLE AGEVOLAZIONI Super ammortamento La Legge di Bilancio 2018 estende l'ambito temporale di applicazione del super ammortamento agli investimenti effettuati dal 1° gennaio al 31 dicembre 2018, ovvero al 30 giugno 2019, a condizione che, alla data del 31 dicembre 2018, il relativo ordine sia stato accettato dal venditore e sia stato versato un acconto in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione. La proroga, tuttavia, prevede due sostanziali differenze rispetto la disciplina preesistente: - l'entità dell'agevolazione spettante sugli investimenti effettuati nel 2018, poiché la maggiorazione spetterà nella misura del 30% del costo di acquisizione del bene strumentale, in luogo del 40% riconosciuto dalla disciplina previgente. La riduzione non si applica con riguardo agli investimenti per i quali l'impresa abbia concluso un contratto e corrisposto un acconto pari al 20% del costo di acquisizione entro il 31 dicembre 2017, e il bene sia stato consegnato entro il 30 giugno 2018, poiché in tali casi sarà applicabile la previgente disciplina prevista dall'articolo 1, comma 8 della Legge di Bilancio 2017; - l'ambito oggettivo di applicazione dell'agevolazione, in quanto sono esclusi dall'agevolazione i mezzi di trasporto a motore individuati quali aeromobili da turismo, navi, imbarcazioni da diporto, autovetture, autocaravan, ciclomotori e motocicli, a prescindere dalle modalità di impiego. L'esclusione si applica ai soli investimenti che si realizzeranno nel corso del 2018; la misura agevolativa resta ferma, invece, alle condizioni previste dalla disciplina vigente, con riguardo alle acquisizioni di veicoli effettuate nel corso del 2015, 2016 e 2017 (con estensione al 30 giugno 2018 in presenza di un acconto pari al 20% del costo versato entro il 31.12.2017). Restano invece

agevolabili gli autoveicoli individuati dall'articolo 54, comma 1 del D. LGS n. 285/1992 (c.d. Codice della strada) non espressamente richiamati dall'articolo 164, comma 1 del TUIR, quali autobus, autocarri, trattori stradali, autoarticolati e autosnodati, autotreni, autoveicoli per trasporto specifico, autoveicoli per uso speciale, mezzi di opera. Iper ammortamento Prorogato anche l'iper ammortamento. Il beneficio fiscale viene riconosciuto anche per gli investimenti effettuati entro il 31 dicembre 2018 ovvero fino al 31 dicembre 2019, a condizione che entro la data del 31 dicembre 2018 l'ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione. Il comma 31 proroga la maggiorazione nella misura del 40%, del costo di acquisizione dei beni immateriali ricompresi nell'allegato B alla Legge di Bilancio 2017. Alla lista dei beni immateriali strumentali di cui alla Tabella B della Legge di Bilancio 2017, la nuova Legge di Bilancio ha aggiunto alcune voci: - sistemi di gestione della supply chain finalizzata al drop shipping nell'e-commerce; - software e servizi digitali per la fruizione immersiva, interattiva e partecipativa, ricostruzioni 3D, realtà aumentata; - software, piattaforme e applicazioni per la gestione e il coordinamento della logistica con elevate caratteristiche di integrazione delle attività di servizio (comunicazione intra-fabbrica, fabbrica-campo con integrazione telematica dei dispositivi on-field e dei dispositivi mobili, rilevazione telematica di prestazioni e guasti dei dispositivi on-field).

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nei processi di essicazione e stagionatura dei prodotti, di microfiltrazione dell’aria nelle camere bianche, o degli impianti di compressione nel caso di ricarica di bombole di aria compressa. ULTERIORI CHIARIMENTI IN MATERIA DI ATTREZZATURE/UTENSILI COSTITUENTI DOTAZIONE ORDINARIA DEL BENE AGEVOLABILE Come già precisato dall’Agenzia delle Entrate nella risoluzione n. 152/E del 15 dicembre 2017, le attrezzature e gli altri cespiti strumentali non rientranti nella definizione di macchina di cui all’articolo 2, lettera a), della Direttiva 2006/42CE non sono riconducibili autonomamente ad alcuna delle categorie di beni dell’allegato A. Tuttavia, lo stesso documento di prassi ha indicato che “… gli accessori costituenti elementi strettamente indispensabili per la funzione che una determinata macchina è destinata a svolgere nell’ambito dello specifico processo produttivo possano assumere rilevanza agli effetti della disciplina agevolativa nei limiti in cui costituiscano ordinaria dotazione del cespite principale”; fornendo al contempo un criterio forfettario in base al quale individuare tale nozione di “normale dotazione”. In particolare, è stato ritenuto, per motivi di semplificazione, che nei limiti del 5% del costo del bene agevolabile le attrezzature strettamente necessarie al suo funzionamento possano considerarsi rientranti nella “normale dotazione”; ferma restando per l’impresa la possibilità di applicare il beneficio dell’iper ammortamento anche sul costo delle attrezzature eccedente detto limite, assumendosi in questo caso l’onere di dimostrare in sede di controllo gli elementi a supporto di tale ma-

ggiorazione. Ciò ricordato, sono pervenute alla scrivente ulteriori richieste di chiarimenti specificamente riguardanti una particolare tipologia di stampi dotati di sensoristica intelligente e di dispositivi mobili, utilizzati ad esempio nel settore della ceramica, per i quali è stata chiesta la diretta classificazione nel punto 9 del primo gruppo dell’allegato A e cioè la loro riconducibilità alla voce “macchine utensili e sistemi per il conferimento o la modifica delle caratteristiche superficiali dei prodotti o la funzionalizzazione delle superfici”. Al riguardo, occorre precisare anzitutto che gli stampi, ancorché dotati di componenti addizionali per movimentazioni (quali, ad esempio: cilindri, valvole, dispositivi di riscaldamento) e di ulteriori dispositivi di sensorizzazione della cavità dello stampo (quali, ad esempio: trasduttori di pressione, termocoppie, estensimetri, sensori di posizione), non rientrano, comunque, nella definizione di “macchina” ai sensi della direttiva 42/2006/CE in quanto fondamentalmente privi di un’“applicazione ben determinata”, la quale è una caratteristica necessaria ai fini della classificazione come “macchina” ai sensi della citata direttiva. Alla luce di tali considerazioni, deve intendersi, di conseguenza, che gli stampi in questione non possono essere autonomamente agevolabili. Ciò precisato, si ricorda, comunque, che detti stampi, nella misura in cui costituiscono “normale dotazione” del bene principale, possono essere agevolati come specificato nella risoluzione n. 152/E del 15 dicembre 2017 dell’Agenzia delle Entrate.

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CHIARIMENTI IN MATERIA DI CLASSIFICAZIONE DEGLI IMPIANTI DI TRATTAMENTO PER LA DEPURAZIONE PRELIMINARE ALLO SCARICO DELLE ACQUE REFLUE Sono pervenuti specifici quesiti inerenti all’ammissibilità al beneficio e alla corretta classificazione nell’ambito dell’allegato A degli impianti di trattamento delle acque reflue, impiegati, ad esempio, nell’industria tessile, all’interno dei quali vengono convogliate le acque (reflue) industriali provenienti dai bagni di prodotti chimici utilizzati nei cicli di tintura e trattamento del materiale. Al riguardo, si precisa che tali beni possono essere ammessi al beneficio dell’iper ammortamento in quanto riconducibili tra i beni del secondo gruppo – “Sistemi per l’assicurazione della qualità e della sostenibilità” – alla voce n. 9 “filtri e sistemi di trattamento e recupero di acqua, aria, olio, sostanze chimiche, polveri con sistemi di segnalazione dell’efficienza filtrante e della presenza di anomalie o sostanze aliene al processo o pericolose, integrate con il sistema di fabbrica e in grado di avvisare gli operatori e/o di fermare le attività di macchine e impianti”. Si ricorda, inoltre, che come già chiarito in una delle FAQ pubblicate il 12 luglio 2017, ai fini della riconducibilità nella citata voce del secondo gruppo dell’allegato A , è sufficiente che tali impianti rispettino solamente una tra le due funzioni di trattamento e recupero delle sostanze filtrate. Infine, è appena il caso di precisare che, ai fini del rispetto del requisito dell’interconnessione, lo “scambio informativo” non deve necessariamente avvenire con il sistema gestionale della produzione, bensì è sufficiente che si realizzi anche con altri sistemi interni tra i quali, ad esempio, i sistemi di monitoraggio e controllo remoto degli impianti aziendali. CORRETTA CLASSIFICAZIONE DEI “SISTEMI DI ADDITIVAZIONE DI SOSTANZE PERICOLOSE” IMPIEGATI PER DI EVITARE IL CONTATTO DIRETTO DEL LAVORATORE CON DETTE SOSTANZE Con riferimento alla fattispecie dei beni in oggetto, è stato chiesto un parere concernente la loro riconducibilità nell’allegato A all’interno della voce n. 10 del primo gruppo: “macchine per la manifattura additiva utilizzate in ambito industriale”. Al riguardo, avendo osservato che i beni in argomento vengono impiegati con la finalità di additivare le sostanze pericolose in modo tale da evitare il contatto diretto del lavoratore con tali sostanze, consentendo in tal modo la manipolazione in sicurezza, si ritiene che gli stessi siano più esattamente riconducibili nella categoria “Dispositivi per l’interazione uomo macchina e per il miglioramento dell’ergonomia e della sicurezza del posto di lavoro in logica 4.0”.

ULTERIORI CHIARIMENTI IN MATERIA DI “INTERCONNESSIONE” E “INTEGRAZIONE AUTOMATIZZATA” Come più volte ricordato, per la fruizione dell’iper ammortamento non è sufficiente l’acquisizione e la semplice messa in funzione di un bene strumentale (nuovo) rientrante per caratteristiche tecnologiche tra quelli elencati negli allegati A e B della legge n. 232 del 2016, essendo necessario che il bene oggetto d’investimento soddisfi anche il requisito della c.d. “interconnessione”: requisito che, è appena il caso di osservare, ai fini del mantenimento del diritto al beneficio, dovrà essere presente, evidentemente, anche nei periodi d’imposta successivi a quello in cui il bene viene interconnesso. In particolare, alla luce della definizione generale dettata nella citata circolare n. 4/E del 2017 (che si ritiene utile riportare per esteso), affinché tale requisito possa considerarsi soddisfatto è necessario (e sufficiente) che il bene: i) scambi informazioni con sistemi interni (es.: sistema gestionale, sistemi di pianificazione, sistemi di progettazione e sviluppo del prodotto, monitoraggio, anche in remoto, e controllo, altre macchine dello stabilimento, ecc.) e/o esterni (es.: clienti, fornitori, partner nella progettazione e sviluppo collaborativo, altri siti di produzione, supply chain, ecc.) per mezzo di un collegamento basato su specifiche documentate, disponibili pubblicamente e internazionalmente riconosciute (esempi: TCPIP, HTTP, MQTT, ecc.); ii) sia identificato univocamente, al fine di riconoscere l’origine delle informazioni, mediante l’utilizzo di standard di indirizzamento internazionalmente riconosciuti (es.: indirizzo IP). Tale definizione generale, è il caso di ribadire, assume rilevanza per tutti i beni rientranti nell’ambito oggettivo della misura e, quindi, sia per i beni materiali (allegato A) che per i beni immateriali (allegato B). Va però ricordato che, con riferimento ai beni materiali appartenenti al primo gruppo dell’allegato A – vale a dire i “Beni strumentali il cui funzionamento è controllato da sistemi computerizzati o gestito tramite opportuni sensori e azionamenti” – il requisito dell’interconnessione viene ulteriormente a specificarsi sotto un duplice profilo. In primo luogo, nella richiamata circolare n. 4/E del 2017, è stato affermato che tra le caratteristiche obbligatorie richieste per tali beni figura anche quella della “interconnessione ai sistemi informatici di fabbrica con caricamento da remoto di istruzioni e/o part program”; con l’ulteriore precisazione che detta caratteristica si considera soddisfatta, in coerenza con la definizione generale soprariportata, se “… il bene scambia informazioni con sistemi interni (es: sistema gestionale, sistemi di pianificazione, sistemi

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di progettazione e sviluppo del prodotto, monitoraggio, anche in remoto, e controllo, altre macchine dello stabilimento, ecc.) per mezzo di un collegamento basato su specifiche documentate, disponibili pubblicamente e internazionalmente riconosciute (esempi: TCP-IP, HTTP, MQTT, ecc)…”. In secondo luogo, la citata circolare n. 4/E del 2017 ha previsto che i beni del primo gruppo dell’allegato A devono soddisfare anche al requisito della “integrazione automatizzata con il sistema logistico della fabbrica o con la rete di fornitura e/o con altre macchine del ciclo produttivo”. Proprio con riferimento al requisito della “integrazione automatizzata”, è opportuno svolgere in questa sede alcune ulteriori considerazioni, al fine di chiarire taluni dubbi sollevati sul punto dagli operatori. Al riguardo, è opportuno anzitutto ricordare che, come precisato nella citata circolare n. 4/E del 2017, tale requisito può essere soddisfatto secondo tre modalità (alternative). In particolare, la circolare opera riferimento alla (possibile) integrazione: i) con il sistema logistico della fabbrica, a sua volta declinata in due sub opzioni, integrazione fisica e integrazione informativa; ii) con la rete di fornitura; iii) con altre macchine del ciclo produttivo. Soffermando l’attenzione sulla prima modalità e cioè quella della integrazione automatizzata con il sistema logistico della fabbrica, la medesima circolare propone alcune esemplificazioni. Per l’integrazione di tipo fisico, si fa l’esempio dei “sistemi di movimentazione”; per quella di tipo informativo, invece, si opera riferimento alla “tracciabilità dei prodotti/lotti”. Occorre qui opportunamente sottolineare che quelli menzionati dalla circolare non costituiscono gli unici esempi attraverso i quali può realizzarsi l’integrazione automatizzata con il sistema logistico. Va infatti osservato che le funzioni di “movimentazione” e “tracciabilità” sono solo alcune delle componenti riconducibili in senso ampio alla logistica di fabbrica; disciplina all’interno della quale ricadono tutte le componenti rilevanti per una gestione organica e sistematica, capace di integrare le diverse funzioni dell’intero ciclo operativo dell’azienda, industriale o del terziario. In particolare, può osservarsi che è proprio attraverso l’integrazione delle diverse funzioni di gestione dei materiali (quali ad esempio le materie prime, i semi lavorati, i componenti), la gestione della produzione (programmazione, schedulazione, fabbricazione, assemblaggio, controllo di qualità), la gestione della distribuzione fisica dei prodotti finiti (movimentazio-

ne, stoccaggio, trasporto, imballo, ricezione e spedizione, assistenza pre e post vendita), che la logistica di fabbrica supporta l’azienda nel raggiungimento e mantenimento degli obiettivi atti a garantire i necessari livelli di performance in termini di qualità elevata, costi contenuti, tempi di risposta rapidi ed elevato servizio al cliente. All’interno di tale catena logistica sono individuabili due principali e distinti flussi: quello fisico (di prodotti, materiali oppure di servizi) e quello informativo, a livello interno ed esterno, andando a coinvolgere l’intero sistema clienti/fornitori. Appare quindi chiaro come il requisito di integrazione divenga, insieme a quello di interconnessione, un fattore chiave alla base della digitalizzazione del processo produttivo e, più in generale, dell’intero processo di creazione del valore. Il soddisfacimento di tale requisito potrà quindi essere valutato in tutti quei casi in cui la gestione automatizzata dei flussi fisici o informativi abbia un impatto significativo su una o più funzioni riferibili alla logistica di fabbrica, quale disciplina trasversale e permeante l’intero ciclo operativo dell’azienda e, dunque, non strettamente circoscritta solo alla movimentazione o alla tracciabilità. Nello stesso ordine di considerazioni, inoltre, appare utile precisare che il requisito di integrazione di tipo informativo con il sistema logistico può essere soddisfatto attraverso l’impiego di beni immateriali tra quelli citati dall’allegato B (software, sistemi e system integration, piattaforme e applicazioni) e anche con l’impiego di più sistemi operanti in modo concorrente e complementare (ad esempio: inoltro di istruzioni e/o part-program da sistema CAD/CAM, rilievo dati e generazione indice di efficacia totale di un impianto OEE da sistema MES). Ciò chiarito, si ritiene opportuno da ultimo precisare che, con riferimento ai protocolli di interconnessione e indirizzamento richiamati nella definizione generale di interconnessione contenuta nella circolare n. 4/E, oltre ai protocolli riconducibili a standard de jure – vale a dire, quelli omologati da organizzazioni dello standard ufficiali (a titolo esemplificativo, quelli previsti dalla norma IEC 61158, IEC 61784 o OPC-UA cui CEI CLC/TR 62541 e ancora CEI EN 62591 per le comunicazione wireless) – possono ritenersi ammissibili anche i protocolli riconducibili a standard de facto, o market-driven standard, ampiamente adottati dalle aziende di un certo comparto industriale.

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Le superfici dei pavimenti legnosi: quali requisiti?

’Esiste una situazione molto diversificata tra i pavimenti realizzati con pannelli impiallacciati e i parquet.

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Franco Bulian - CATAS


Pavimenti

Con queste brevi note, vogliamo nuovamente ritornare sul tema delle prestazioni delle superfici dei pavimenti a base legno, considerata l’esistenza di una situazione molto variegata in questo settore, che spesso porta purtroppo con sé anche un po’ di confusione. Per cercare di fare un po’ di ordine prenderemo in esame due tipologie di prodotti: i pavimenti costituiti da pannelli impiallacciati (con spessore massimo dello strato nobile pari a 2,5 mm) e i parquet. Per completezza accenneremo anche alla norma sulle vernici per pavimenti di legno pubblicata in Italia come UNI 11622 nel 2016. I PAVIMENTI COSTITUITI DA PANNELLI IMPIALLACCIATI Iniziamo prendendo quindi in considerazione la nor-

ma europea EN 14354, che specifica i metodi di prova e i requisiti minimi per questa tipologia di prodotti. La norma è stata revisionata nel 2017, mantenendo comunque la classificazione in due categorie (Domestic e Commercial), ciascuna delle quali suddivisa a sua volta in tre livelli di impiego (Moderate, General e Hard). In definitiva la norma riporta sei diversi livelli di prestazione. Facciamo un esempio: la norma specifica che la resistenza all’usura deve essere misurata con il metodo della resistenza all’abrasione indicando, nel caso dell’impiego dello strumento con carte abrasive, un valore minimo di 900 giri per il livello di impiego più “leggero” (Domestic - Moderate use) e di almeno 4.000 giri per la categoria di utilizzo più severa (Commercial - Hard use). La norma fornisce anche un criterio di etichettatura

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Pavimenti

del pavimento, secondo determinati “pittogrammi”. Tutto ciò permette ai produttori di informare la propria clientela sulle prestazioni dei loro prodotti e agli utenti finali scegliere in modo consapevole quello che più si adatta alle loro esigenze, magari bilanciando e mediando la propria scelta con le caratteristiche estetiche e, ovviamente, anche con il costo.

da (Germania) ha invece pubblicato una linea guida molto dettagliata, essendo anch’essa suddivisa in sei classi, analogamente alla norma precedentemente presentata. Si tratta tuttavia di un documento derivante dalle tradizioni e consuetudini del mercato tedesco non avendo, altresì, nemmeno il valore di una norma ufficiale.

I PARQUET Nel caso dei parquet, esistono invece delle norme specifiche per valutare la resistenza del parquet all’abrasione (EN 13696), all’indentazione (EN 13696) e al contatto con sostanze chimiche (EN 13442), ma queste norme non esprimono alcun valore minimo di accettabilità. Sono pertanto dei semplici metodi di misura, che possono servire per confrontare vari prodotti, per migliorarli, per rapportarsi con i fornitori o con i clienti. Si può segnalare comunque che se a livello normativo non esiste alcun documento contenente dei requisiti minimi per questi prodotti, l’Istituto Ihd di Dres-

LA NORMA SULLE VERNICI Se è vero che per il parquet non esiste alcun criterio normato per l’accettabilità delle prestazioni fornite dalle superfici, esiste invece una norma – la UNI 11622-1, nata nel 2016 – che vuole essere uno strumento per la formulazione e la selezione dei cicli di verniciatura da destinare alle pavimentazioni di legno. Questo strumento serve innanzitutto ai formulatori, che possono così preparare vernici in linea con le esigenze del mercato e classificarle in funzione delle prestazioni raggiunte quando applicate in condizioni “standard”.

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Pavimenti

La norma, infatti, prevede di applicare le vernici su supporti costituiti da faggio vaporizzato e di classificarle, sulla base dei risultati raggiunti, in tre categorie: “Alta frequentazione”, “Media frequentazione” e “Bassa frequentazione”. Gli operatori del settore (produttori di pavimenti, istallatori, e utenti finali) possono così scegliere le vernici che meglio si adattano alle loro esigenze ma, lo ribadiamo, questa classificazione non riguarda il parquet finito, per il quale non esiste ad oggi alcuna norma di riferimento. CONCLUSIONI Abbiamo dunque visto che esiste una situazione molto diversificata tra i pavimenti realizzati con pannelli impiallacciati e i parquet. Nel primo caso esiste una norma completa che definisce i metodi di prova, i requisiti minimi e addirittura il criterio per la marcatura del pavimento, così che le prestazioni siano immediatamente visibili e comprensibili dal mercato.

Nel caso del parquet la situazione è invece totalmente differente: esistono dei metodi di prova, ma non esiste alcun valore ufficiale che possa guidare il mercato nella produzione e nella scelta dei prodotti. Per ciò che riguarda invece la norma sulle vernici, abbiamo nuovamente chiarito che il suo campo di applicazione non è il parquet finito, bensì quello delle vernici liquide che, sulla base di questa norma, possono essere pertanto classificate in tre diverse categorie. Come anticipato nella premessa di queste note, la mancanza di una norma che stabilisca dei requisiti minimi per le superfici dei parquet crea a volte incertezza e anche confusione, soprattutto quando si cerca di forzare in quest’ambito l’assunzione di requisiti valenti in realtà per altri prodotti. Speriamo, con queste poche righe, di aver dunque contribuito a fare chiarezza su questi temi e, magari, a stimolare qualche riflessione da parte dei soggetti operanti in questo settore.

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Notizie dalle aziende La gallina quando ha fatto l’uovo canta, l’anatra no. Per questo la gente nei negozi chiede le uova di gallina e non quelle di anatra. Non sappiamo se il vero motivo del successo delle uova di gallina sia dovuto agli schiamazzi che accompagnano la loro deposizione, ma certamente la metafora sintetizza con chiarezza l’importanza di far conoscere al mercato i propri progetti, i propri prodotti e le proprie iniziative. Molti ottimi imprenditori passano la vita a cercare di realizzare ottimi prodotti, migliori della concorrenza e con prezzi inferiori, per poi accorgersi che il concorrente, che fa prodotti peggiori, vende di più solo perché grida (comunica) di più e meglio: proprio come la gallina della citazione. Per comunicare con efficacia è necessario definire: 1. a chi si rivolgono i messaggi (defini26

zione e scelta dei clienti); 2. che cosa si vuol comunicare (definizione e scelta del contenuto della comunicazione); 3. in che modo si vuole comunicare (definizione e scelta della forma di comunicazione); 4. quando comunicare (definizione e scelta della frequenza di comunicazione); 5. dove comunicare (definizione e scelta dei mezzi attraverso i quali comunicare). La nostra rivista consente di affrontare queste scelte in modo professionale e questa rubrica è a disposizione delle aziende che vogliono utilizzare uno strumento efficace, che consente di presentare prodotti e servizi in modo mirato per essere costantemente informati sull’evoluzione tecnologica del settore. La nostra filosofia editoriale si fonda sulla chiara e trasparente distin-

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zione tra informazione e pubblicità, per cui ogni articolo riporta la fonte aziendale che lo ha ideato e realizzato, affinchè i lettori possano distinguere i contenuti e le forme della comunicazione.

In questo numero

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Mirka Oece Adler Sayerlack Xylexpo Sicam Icro


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LA NUOVA GENERAZIONE DI ABRASIVI MIRKA

Figura 1 - Ogni grana del nuovo abrasivo multiforo Iridium è ottimizzata per offrire massima velocità, in particolare sul legno grezzo. In un mondo che procede a ritmi iper-veloci, nuove generazioni si susseguono sulla scena con il loro carico di innovazione e promesse. Ed anche nel mercato degli abrasivi arrivano nuove generazioni, pronte ad offrire risposte sempre più attuali alle richieste di un settore che evolve molto rapidamente e richiede processi di preparazione più rapidi ed efficienti. La nuova generazione di abrasivi Mirka inizia con due abrasivi multiforo: Iridium, l’innovativo abrasivo premium con supporto in carta e Novastar, il nuovo disco premium su film. Un importante ampliamento di gamma, in grado di offrire tanta efficienza in più ai professionisti del settore legno. Tecnologie produttive all’avanguardia Dietro alla nuova generazione di abrasivi ci sono i nuovi impianti produttivi Mirka, frutto degli intensi investimenti profusi dall’azienda negli ultimi anni. Macchinari unici al mondo, che sfruttano le più avanzate tecnologie per realizzare gli “abrasivi intelligenti” a marchio Mirka. I nuovi impianti utilizzano resine innovative a basso impatto ambientale, in linea con la filosofia ecosostenibile a cui Mirka si ispira. Le nuove macchine utilizzano innovativi processi di essicazione e stampa, innovativi sistemi di controllo qualità, innovativi sistemi di cosparsione, che raggiungono livelli di preProfessione Verniciatore del Legno | Anno XXIII - n.145 - Gennaio 2019  27


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Figura 2 - Finiture eccellenti e rapidità di esecuzione: Novastar è l’ideale per la levigatura di fondo, vernice e materiali compositi grazie al suo mix ottimizzato di granuli, alla cosparsione ad elevata precisione, al supporto extra-flessibile di carta al lattice multiforo.

cisione in passato ritenuti irraggiungibili. Grazie alle nuove tecnologie si aprono scenari completamente differenti, a beneficio degli operatori che impiegheranno questa nuova generazione di abrasivi Mirka. Iridium, una marcia in più Iridium® è il nuovo abrasivo premium Mirka con supporto in carta multiforo. Si distingue innanzitutto per il tipo di abrasivo: un mix ottimizzato, composto da granuli ceramici e in ossido di alluminio, studiato per offrire un taglio estremamente aggressivo nelle grane grosse e molto compatto nelle grane fini. La nuova tecnologia di cosparsione consente un posizionamento dei granuli abrasivi estremamente preciso, assicurando un’eccellente adesione al supporto e di conseguenza una notevole resistenza all’usura. Iridium è prodotto con un nuovo trattamento speciale anti-intasamento, che ha l’effetto di respingere la polvere, evitando accumuli sull’abrasivo e mantenendo una qualità delle finiture costante. Un nuovo supporto di carta al lattice conferisce una flessibilità ottimale. Iridium si distingue inoltre per la nuova multi-foratura, ottimo bilanciamento tra efficacia del taglio e aspirazione della polvere. Grazie alla particolare configurazione del multiforo, Iridium si posiziona facilmente sul platorello, senza dover più perdere tempo a far combaciare i fori. L’efficienza di Iridium velocizza l’intero processo di preparazione, riducendo la durata di ogni passaggio. Iridium affronta con straordinaria rapidità le lavorazioni, in particolare su legno grezzo. E’ disponibile in dischi e strisce, con una gamma di grane che va dalla 40 alla 600. 28

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Figura 3 - Il sistema di levigatura Mirka per il legno: utensili innovativi e una vasta gamma di abrasivi, dai tradizionali ai più rivoluzionari, prodotti con tecnologie di ultima generazione. Novastar, supera le tue aspettative Novastar™ è il nuovo abrasivo premium Mirka su supporto di film multiforo ed è la soluzione ideale per le situazioni che richiedono velocità di levigatura e allo stesso tempo finiture impeccabili. Il suo speciale mix di granuli ceramici e in ossido di alluminio assicura un taglio straordinariamente aggressivo, con un’eccellente qualità della finitura, velocizzando ogni fase della preparazione. La nuova tecnologia di cosparsione consente di avere la massima precisione nel posizionamento dei granuli di abrasivo, assicurando eccellente adesione al supporto, resistenza all’usura e lunga durata. Il supporto di film, robusto ed extra-flessibile, offre la massima resistenza anche nelle levigature più impegnative, sia a secco che ad umido.

Lo speciale trattamento anti-intasamento mantiene l’efficacia del disco, assicurando prestazioni costanti, con risultati eccellenti su fondo, legni verniciati e materiali compositi. La nuova multiforatura è progettata per offrire il bilanciamento ottimale tra efficacia del taglio e aspirazione della polvere. Grazie alla particolare configurazione del multiforo, anche Novastar si posiziona facilmente sul platorello senza dover perdere tempo a far combaciare i fori. E’ disponibile in dischi, con gamma grane che va dalla 80 alla 600. Fonte: Mirka Per ulteriori informazioni scrivere a: info@finishing.it

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NUOVO FONDO ISOLANTE MONOCOMPONENTE PIGMENTATO PER ESTERNI 43E-9010/2

43E-9010/2 è un nuovo fondo isolante monocomponente per esterni che, grazie alla sua formulazione, risulta adatto come fondo isolante universale, in grado di bloccare la fuoriuscita del tannino, l’ingiallimento dei nodi del pino e la fuoriuscita di estrattivi di vari legni esotici. Le sue proprietà isolanti sono state testate con successo su essenze ricche di tannino, quali rovere e castagno, pino con nodi e sacche di resina, larice russo, essenze esotiche, quali movingui, agba, idigbo, merbau, e accoya. Oltre alle proprietà isolanti, elevate per un prodotto monocomponente, 43E-9010/2 si distingue dagli altri fondi isolanti di serie per la buona adesione a umido, il basso assorbimento d’acqua, la buona bagnabilità, la buona resistenza all’invecchiamento, la bassa viscosità. Dedicato al settore dei serramenti, è applicabile a spruzzo manuale o automatico, ed è stato testato anche su CEFLA iGiotto. 43E-9010/2 può essere usato come prima mano su legno grezzo, o come mano intermedia su legno precedentemente trattato con impregnante protettivo. Può essere sovraverniciato con qualsiasi finitura della gamma di prodotti per esterni.

E’ pigmentabile con le paste all’acqua 445-XX60. Grazie al suo pH basico (circa 9), consente di utilizzare le attrezzature abituali senza bisogno di un lavaggio particolare o di attrezzature dedicate. Il tipico ciclo di verniciatura è così composto: 1) fungicida 458-0002/2 (o impregnante bianco 454-9005/; 2) 43E-9010/2; 3) leggera carteggiatura; 4) finitura 41E-9099/30 o 41E-9009/30. 43E9010/2. Il ciclo è stato sottoposto con ottimi risultati ai seguenti test interni: - assorbimento d’acqua EN927-5; - adesione a umido (pull-off) CEN/TC 139; - invecchiamento naturale accelerato EN927-3; - invecchiamento artificiale accelerato EN927-6 (Quv-A); - nf297 (ruota di Gardner).

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Fonte: Oece Per ulteriori informazioni scrivere a: info@finishing.it


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ADURO VITEA: LOOK NATURALE E PROTEZIONE AFFIDABILE Verniciare le superfici in legno in ambiente interno senza ravvivarle, lasciando intatto il colore naturale è, come sappiamo, una delle principali tendenze degli ultimi anni. Raggiungere questo traguardo con prodotti vernicianti all’acqua è abbastanza semplice, data anche la naturale tendenza “non ravvivante” delle resine idrosolubili. Discorso differente invece vale quando si decide di ottenere il medesimo risultato utilizzando prodotti a base solvente. In questo caso la caratteristica di “ravvivamento” è intrinseca in questi prodotti e costituisce, in parte, uno svantaggio. Gli esperti dei laboratori ADLER, leader austriaco nella produzione di vernici e protettivi per legno, hanno sviluppato e messo a punto un nuovo prodotto in base solvente con la capacità di lasciare del tutto invariato l’aspetto naturale del legno. Si è fatto ancora di più: strettamente legato all’aspetto “naturale” dei manufatti verniciati, c’è quello della loro bassa resistenza ai graffi ed ai segni lucidi, caratteristiche richieste e fondamentali per superfici di mobili ed arredamento interno, sottoposte ad utilizzo e sollecitazioni quotidiane.

Confronto su faggio

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Più una superficie verniciata è opaca, maggiori sono le probabilità che questa evidenzi i fastidiosi segni lucidi dell’abrasione e dell’usura. Una bassa opacità finale e l’assenza di ravvivamento con una verniciatura al solvente, da oggi non sono più aspetti impossibili da ottenere grazie ad ADLER ADURO VITEA. ADLER ADURO VITEA è la soluzione ADLER in grado di avvicinare due caratteristiche che fino ad oggi erano l’esatto opposto; ADLER ADURO VITEA è infatti la verniciatura opaca a solvente che non solo è in grado di mantenere invariato il colore del supporto a cui viene applicata, ma è anche in grado di fornire una resistenza elevatissima quando se ne richieda l’utilizzo in ambienti ad elevato grado di sollecitazione meccanica, come piani di tavoli, superfici di appoggio, bagni, uffici, sedie e comunque superfici costantemente visibili. ADLER ADURO VITEA Neutrale. Inalterato. Resistente. La scelta giusta per l’utilizzo più semplice e sicuro. Fonte: Adler Per ulteriori informazioni scrivere a: info@finishing.it

Confronto su rovere

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FINITURA ACRILICA LUCIDA AUTO-RIPARANTE SAYERLACK TLV3778/00

TLV3778/00 è una finitura acrilica lucida con ottimo corpo, lucida e con performance pari ad un acrilico standard, ma con la capacità di auto-riparare la maggior parte dei danni causati da stress meccanico. I materiali auto-riparanti sono in grado di recuperare, parzialmente o totalmente, un danno meccanico in maniera autonoma, o in risposta ad uno stimolo esterno; i materiali resilienti, più in particolare, hanno la capacità di ritornare alla forma originale dopo essere stati deformati. Questi materiali intelligenti nascono dall'esigenza di estendere la vita utile dei prodotti, preservandone l'integrità meccanica e/o la funzione. TLV3778/00 è un lucido resiliente, che forma una pellicola plastica apparentemente vulnerabile, ma con la capacità di recuperare la forma iniziale, conferendogli resistenza al graffio UNI15185 > 1,8 N, con particolare efficienza nei danni più comuni, quali sfregamenti con vestiti o bottoni. Il recupero richiede alcuni minuti/ore, a seconda della gravità del danno. Grazie alla capacità di recuperare buona parte dei danni derivanti da sollecitazioni, l’aspetto del manufatto può essere mantenuto inalterato nel tempo. Consigliata soprattutto per interni con su superfici sollecitate frequentemente, come tavoli o scrivanie, la finitura TLV3778/00 è stata ideata per parti piane ed arredamento di alta gamma. I principali punti di forza, oltre al potere auto-riparante, sono la tra34  Professione Verniciatore del Legno | Anno XXIII - n.145 - Gennaio 2019


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sparenza, l’elasticità, il corpo, la non ingiallenza, la distensione e la pigmentabilità. Analogamente a qualsiasi altra finitura lucida, la preparazione del substrato è un fattore critico per il risultato finale in termini di aspetto. Ovviamente il film può recuperare la maggior parte dei graffi causati da pressione, ma non è efficace contro tagli e lacerazioni. Applicabile tramite sistemi a spruzzo anche ad alta pressione, su supporti pretrattati con fondi trasparenti o pigmentati, preferibilmente poliesteri insaturi, TLV3778/00 va preparata con il catalizzatore TH0790/00 al 50% e diluita con DT0424/00 al 20-40%. Si applica in una mano senza sfumare, a seguito di un’accurata carteggiatura e pulizia del supporto. A temperatura ambiente l’essiccazione del prodotto segue queste fasi: - fuori polvere 80’; - fuori impronta 8 ore; - accatastabilità 48 ore; - lucidatura 4-5 giorni. TLV3778/00 è compatibile con le paste della serie TP2009/XX fino al 20% p/p: minore sarà la quantità di pasta aggiunta e maggiore sarà la capacità autoriparante. TLV3778/00 protegge e difende, ponendo rimedio.

Fonte: Sayerlack Per ulteriori informazioni scrivere a: info@finishing.it

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DAL 2020 QUATTRO GIORNI DI XYLEXPO

La biennale internazionale sceglie di concentrare il proprio calendario, passando da cinque a quattro giornate. Dalla prossima edizione, che si svolgerà da martedì 26 a venerdì 29 maggio 2020, a FieraMilano-Rho, Xylexpo avrà una durata inferiore: questa la decisione presa all’unanimità dal consiglio di amministrazione di Cepra, il braccio operativo di Acimall, titolare della rassegna. “E’ oramai da diverso tempo che questa ipotesi era sul nostro tavolo - ha commentato Luigi De Vito, vicepresidente di Acimall e direttore Divisione Scm – in quanto i ritmi sono cambiati e il mondo fieristico richiede, come del resto quello dell’industria manifatturiera e del woodworking machinery nello specifico, tempi sempre più concentrati, ottimizzati e in linea con le reali esigenze e tempistiche del

proprio target di riferimento. Era dunque necessario allineare un prestigioso appuntamento come Xylexpo non solo a questi cambiamenti logistici e culturali, oltre che a una maggiore attenzione verso il cliente, ma anche ai trend già in atto nelle altre principali fiere di settore organizzate a livello internazionale. Scegliendo la formula dei quattro giorni Xylexpo diventa, per l’intera filiera mondiale, un’occasione di business e approfondimento sempre più concreta, attuale, moderna ed efficace”. “Xylexpo prosegue lungo la strada percorsa già nelle ultime edizioni - ha sottolineato Raphaël Prati, vice presidente di Acimall e direttore Marketing e comunicazione Corporate di Biesse Group - puntando a essere sempre più una fiera di “alta tecnologia”, dove sono esposte soluzioni con forti conte-

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nuti innovativi, per operatori che hanno un obbiettivo preciso: trovare risposte tecnologicamente avanzate. I nostri interlocutori sono sia la fascia più alta della domanda di macchine, sia gli artigiani e la piccola e media impresa, mondi diversi ma ugualmente attenti alle enormi potenzialità che oggi le tecnologie per il legno e i suoi derivati possono offrire; un pubblico esigente, che non aspetta certo il sabato per visitare una fiera e che soprattutto organizza la propria presenza in un lasso di tempo sempre più contenuto”. Quattro giornate, dunque, una durata che caratterizza tutte le più importanti rassegne al mondo e che guarda non solo alle necessità degli espositori, ma anche di visitatori attenti a proposte coerenti con una modalità di business sempre più rapida, efficace, “smart”… Fonte: Xylexpo Per ulteriori informazioni scrivere a: info@finishing.it

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SICAM

Sicam, il Salone internazionale dei componenti, accessori e semilavorati per l’industria del mobile, per quattro giorni ha visto presenti a Pordenone i più accreditati players dell’arredamento internazionale. Secondo quanto comunicato dagli organizzatori, numeri ancora in crescita rispetto alla precedente edizione, che hanno premiato la qualità e la varietà delle proposte in esposizione. Sono state oltre 8mila le aziende intervenute al Salone a creare occasioni di business per i 612 espositori che, occupando per intero il Quartiere Fieristico e il nuovo padiglione 10, con oltre 16.500 metri quadrati di stand allestiti, hanno portato in mostra i prodotti di tecnologia e design oggi al più alto livello mondiale. Altissimo anche quest’anno il tasso di internazionalità della manifestazione, il 37 per cento dei visitatori esteri, proveniente da 104 Paesi: un record assoluto per il Salone, che si rafforza ulteriormente nel suo posizionamento, quale appuntamento che genera ogni anno nuove relazioni di business di alto profilo e apre a nuovi e selezionati mercati. Tra i Paesi esteri presenti in visita, dopo la Germania, che come sempre è stato il bacino d’utenza più rappresentato, sono stati i buyers cinesi a crescere moltissimo e a insediarsi al secondo posto in graduatoria, a conferma del crescente interesse che Sicam muove nei mercati asiatici. A seguire tra gli stranieri ci sono Spagna, Ucraina e Russia, poi via via Slovenia, Francia, 38  Professione Verniciatore del Legno | Anno XXIII - n.145 - Gennaio 2019


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Croazia e Gran Bretagna, oltre a una forte presenza dal nord America. Novità positiva dell’edizione del “Decennale” di Sicam è stata la sempre più efficace integrazione con il territorio, resa possibile quest’anno dalle convenzioni stipulate con Atap per agevolare gli operatori presenti in città nei loro spostamenti e con Ambiente e Territorio, che ha assicurato sconti particolari nei negozi di Pordenone agli operatori presenti per il Salone. “Avevo già detto - ha rilevato su questo aspetto Carlo Giobbi, patron di Sicam - che ogni anno di più l’integrazione del Salone con la città si consolida e funziona: e i risultati li abbiamo visti. Per parte nostra, abbiamo investito tanto nella crescita della manifestazione e mi ha fatto piacere vedere come ormai sia riconosciuto da tutti il ruolo importante che Sicam svolge nel generare risorse e sviluppo per questo territorio”. La prossima edizione di Sicam sarà organizzata da martedì 15 a venerdì 18 ottobre 2019. Fonte: Sicam Per ulteriori informazioni scrivere a: info@finishing.it

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L’INNOVAZIONE COMPIE 70 ANNI Nel 2018 Icro Coatings festeggia i suoi primi 70 anni di attività e di successi nel mondo delle vernici e dei sistemi vernicianti made in Italy. Dal 1948, anno in cui ha iniziato l’attività, l’azienda si è costantemente impegnata per migliorare la propria offerta e per rendere sempre più efficiente il servizio agli utilizzatori. Icro Coatings è stata la prima azienda in Italia nel settore a ottenere la certificazione ISO 9002 e oggi è certificata UNI EN ISO 9001:2008 per l'attività di Ricerca & Sviluppo, produzione e vendita di smalti e vernici speciali, tinte e ausiliari per l'industria del mobile e del legno. L'azienda ha scelto di seguire il modello organizzativo “Total Quality Management”, per gestire la propria attività all'insegna dell'efficienza e della qualità. Il successo di questo approccio consiste nel coinvolgimento di tutta l'azienda per il raggiungimento della mission, in un'ottica di ottimizzazione delle risorse e di riduzione degli sprechi, senza penalizzare la qualità dei prodotti e del servizio offerto ai clienti. L'introduzione di un nuovo sistema ERP è un ulteriore tassello per il miglioramento gestionale delle varie attività. Icro è impegnata nella continua innovazione, attraverso la costante ricerca di nuove tecnologie e lo sviluppo di nuovi mercati, che ha consentito di realizzare una rete vendita consolidata in circa cinquanta nazioni, supportata da laboratori di ricerca impiegati nel formulare prodotti vernicianti sempre orientati all’attenzione per l’ambiente. I laboratori collaborano con i principali enti di certificazione internazionale per la ricerca e prove nel settore legno-arredo. Icro è una realtà internazionale con headquarter italiano, che serve il mercato globale con una produzione rigorosamente made in Italy, realizzata all’interno delle due sedi in provincia di Bergamo e di Venezia. Una sede in Spagna e una in Portogallo assolvono alle richieste dei clienti esteri con risposte pronte ed efficienti. La produzione di vernici per legno, metallo e plastica viene realizzata in due moderni stabilimenti italiani con impianti progettati e costruiti sulla base delle più moderne tecnologie impiantistiche disponibili, al fine di assicurare la massima garanzia e costanza qualitativa dei prodotti. L’intero processo produttivo è organizzato, gestito e controllato da un’unica centrale operativa. I laboratori di controllo effettuano ogni giorno continue verifiche analitiche, sia sulla qualità delle materie prime utilizzate, sia durante tutta la fase produttiva di ogni singolo lotto di materiale realizzato, a tutela e garanzia dell’utilizzatore finale. Icro è un’azienda di riferimento per la produzione e 40

la fornitura di vernici e sistemi di verniciatura a professionisti e grandi industrie, operanti nel settore del legno, metallo e plastica.

Icrowood Il core business è concentrato sui prodotti vernicianti per legno, un mercato sempre più consolidato e fiorente e ormai punto di riferimento per l’interior design. Dopo anni di ricerca e sviluppo, l’attenzione per l’ambiente si concretizza nella formulazione di vernici Bio. Per Icro, BIO significa l’abbattimento di sostanze e processi produttivi dannosi per l’ecosistema: ridurre i contenuti petrolchimici nelle vernici poliuretaniche, mantenendo inalterate le performance del prodotto, tutti i vantaggi di utilizzare prodotti poliuretanici incontrano le nuove tendenze dell’eco-design. La tendenza del mercato sempre più indirizzata verso la semplicità, la modernità e il colore, ha spinto alla ricerca di prodotti che rendono unico l’ambiente domestico. La linea di vernici Icro Soft Matt è stata formulata per ottenere superfici ultra opache, morbide al tatto, anti-graffio e anti-impronta ad elevatissime resistenze chimico-fisiche. Disponibili infiniti colori tutti da personalizzare. Oltre alle tradizionali vernici, caratterizzate da un contenuto di solventi sempre più basso, stanno acquisendo sempre più importanza, coerentemente con le crescenti esigenze ambientali, le vernici a base d’acqua, che trovano applicazioni indoor e outdoor. Nella consapevolezza che l’ecologia va di pari passo con l’efficienza e l’economia, è stata sviluppata la linea “Acualac”, che vanta un alto tasso di tecnologia impiegata: la bellezza del legno è preservata e protetta sia dalle condizioni ambientali più ostili, sia dall’utilizzo quotidiano della superficie dei manufatti. Particolare attenzione è stata dedicata allo sviluppo dei prodotti vernicianti per parquet, nei quali Icro ha acquisito sul mercato un ruolo di primaria importanza; La linea “Parquet” offre una gamma completa, tra

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cui pregiati oli, finiture a effetto naturale e prodotti per la manutenzione: tutti di altissima qualità, dedicati a valorizzare il legno e a proteggere l’integrità delle superfici.. Preservare gli ambienti e proteggere le persone che vi lavorano o vivono è l’obiettivo al quale Icro concorre progettando e sviluppando soluzioni innovative, di vasta applicazione e ad alto contenuto tecnlogico. Da questo intento nasce la linea di vernici ignifughe ECL, che mira a rendere i luoghi pubblici più sicuri, ritardando l’innesco di incendio. Sulla base dei dati derivati da prove di reazione al fuoco, eseguite in conformità alla normativa europea EN 13501-parte 1, il prodotto verniciato ignifugo è infatti classificato nell’Euroclasse B s1, d0. Colormix: sistemi tintometrici Questi strumenti rappresentano l’innovazione fatta colore, perché uniscono la tecnologia alla praticità di utilizzo, la personalizzazione del colore ad altissimi standard di qualità. La linea Colormix 2.0 consente la formulazione e la preparazione di un’infinita varietà di smalti, mentre Stanicolormix consente un’ampia gamma di tinte e coloranti per legno. I sistemi tintometrici si prestano a un’applicazione versatile per soluzioni di design e grande creatività. Icrotech L’anniversario ha segnato anche la nascita di nuove

divisioni che mirano a portare la qualità dei prodotti Icro in nuovi mercati: Icrotech è la divisione di prodotti vernicianti ad altissimo contenuto tecnologico, dedicati al mondo industriale dei manufatti in metallo e plastica. Per assecondare le esigenze dei pià svariati settori industriali, vengono realizzate vernici altamente performanti, anti-corrosive, resistenti ad alte e basse temperature, agli agenti atmosferici e alle sollecitazioni meccaniche. Queste vernici offrono protezione ai veicoli commerciali e di trasporto, o a qualsiasi tipologia di macchinari movimento terra per l’agricoltura e l’edilizia. Oltre a finiture speciali per applicazioni legate ad architettura, design, plastica, vetro, packaging. mr.Didonè E’ la nuova collezione dedicata alla vendita al dettaglio, per garantire anche a professionisti e privati eccezionali applicazioni. Il nuovo brand comprende una gamma di prodotti unici tutti Made in Italy, racchiusi in un packaging di design e contrassegnati dall’innovativo logo. Una gamma completa di prodotti a base acqua o solvente per l’impiego indoor e outdoor, specifici per il legno e per il metallo: impregnanti, oli e finiture, fino ai prodotti per la cura del parquet a firma mr. Didonè sono oggi a disposizione del pubblico, pronti a stupire a ogni applicazione.

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LA FESTA Settant’anni di attività rappresentano un traguardo importante per una società diventata punto di riferimento nazionale e internazionale, ma sono anche contemporaneamente un’eccezionale punto di partenza, su cui fondare un futuro di innovazione e di nuovi successi. Per raggiungere questi obbiettivi è fondamentale il contributo delle donne e degli uomini, formati in un’azienda che ha sempre messo in primo piano i valori della fiducia, che si ottiene rispettando le promesse, dell’integrità, che si mantiene aiutandosi quando qualcosa va storto e si lavora insieme per sistemare le cose, dell’orgoglio, basato sull’identificazione con l’azienda e della passione, che spinge a lavorare con entusiasmo. Icro ha voluto festeggiare questo anniversario in modo tradizionale, riunendo tutti i lavoratori e le loro famiglie, premiando quelli con maggiore anzianità, ma lanciando anche un messaggio di solidarietà, invitando all’evento i ragazzi di Cometa, una realtà associativa di famiglie impegnate nell’accoglienza, nell’educazione e formazione di bambini e ragazzi e nel sostegno delle loro famiglie. I ragazzi, oltre ad avere formato un coro musicale di ottimo livello, hanno costruito gli orologi in legno con cui sono stati premiati i dipendenti più anziani, uno dei prodotti della Cooperativa “contrada degli artigiani”.

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COMETA: UNA STELLA DA SEGUIRE L’associazione è un luogo in cui i bambini e i ragazzi sono accompagnati alla conoscenza della realtà, educati a cogliere il senso e la bellezza della vita nella condivisione della semplice quotidianità e dove le famiglie sono aiutate e sostenute nel loro cammino educativo. Ogni giorno dopo la scuola un centinaio di bambini e ragazzi del territorio trovano in Cometa un’equipe di educatori ed insegnanti; l’aiuto allo studio, le attività espressive, ricreative e sportive sono un’occasione per crescere insieme, in una quotidianità che diventa sfida educativa per tutti. La Scuola Oliver Twist, che sorge nel complesso di Cometa, offre corsi quadriennali di istruzione e formazione professionale (per i settori tessile, legno e ristorazione) a studenti tra i 14 e i 18 anni, con un modello dove il lavoro diventa un’opportunità formativa ed educativa. La storia Nel 1987 due famiglie, Innocente e Marina, Erasmo e Serena, aprono il cuore e la casa a un bambino in difficoltà: ha inizio così la prima esperienza di accoglienza. Da incontro a incontro, di bambino in bambino, nel tempo si sviluppa una rete di accoglienza di famiglie e amici che si costituiscono poi in Associazione Cometa. Nello stesso luogo si affianca la pro-

posta educativa diurna: ogni giorno, dopo la scuola, un centinaio di minori trovano in Cometa un’equipe di educatori ed insegnanti. L’aiuto allo studio, le attività ricreative e sportive diventano un’occasione per vivere insieme. Nel 2003 nasce “Cometa Formazione”, per dare un’opportunità concreta a ragazzi che hanno abbandonato la scuola senza alcuna prospettiva lavorativa, proponendo loro una formula di rilancio attraverso l’intelligenza delle mani. Nel 2009 viene inaugurata la scuola “Oliver Twist”, grazie alla collaborazione con la Fondazione Oliver Twist di Kairos, in cui si trasferiscono tutte le attività di Cometa Formazione per ragazzi e adulti. Oggi, con la crescita progressiva delle richieste di iscrizione, è stato rinnovato anche il modello didattico, che prevede l’assegnazione di aule e laboratori specifici per materie e progetti. Nel 2012 l’impegno di Cometa ha dato vita alla cooperativa “Contrada degli Artigiani”, che permette ai ragazzi di entrare a contatto con artigiani esperti, che insegnano loro mestieri che spesso rappresentano una vera e propria forma d’arte. La cooperativa attualmente ospita quattro botteghescuole che si occupano di falegnameria, tappezzeria, restauro e design.

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Nel 2014 nasce il progetto dell’International Academy of Tourism and Hospitality (IATH) con sede a Cernobbio. A partire dall’anno accademico 20142015 è stato avviato il primo corso di formazione tecnica superiore (ITS) per il management di strutture turistico-alberghiere. Nel 2015 nasce “Anagramma”, un locale bar caffetteria-bistrot gestito da professionisti Cometa (Contrada degli Artigiani) coadiuvati da ragazzi della Scuola Oliver Twist e da ragazzi disabili, in collaborazione con la cooperativa sociale “Il Sorriso” di Cernobbio. Anagramma ospita l’infopoint del Comune di Cernobbio. I numeri - 5 famiglie costituite da 14 figli naturali e 24 in affido residenziale; - 105 bambini e ragazzi coinvolti nelle attività diurne; - 60 famiglie coinvolte nell’esperienza dell’accoglienza e dell’affido; - 1000 minori aiutati a recuperare la motivazione allo studio e reinserirsi nel percorso scolastico, con specifici corsi d’orientamento nella scuola secondaria; - 300 famiglie dei ragazzi complessivamente seguite con continuità; - 350 ragazzi inseriti nei percorsi di formazione professionale; - 250 aziende coinvolte nei percorsi educativi della scuola; - 200 volontari che supportano le attività; - 250 operatori retribuiti a vario titolo coinvolti nella realizzazione delle attività;

Alcuni dei progetti realizzati presso i laboratori di Cometa in Contrada degli Artigiani - Vetrine di Natale Annex la Rinascente - Torre Baradello - Brianza Design - Salone del Mobile - Caffè Commercio Noale (VE) - FuoriSalone Milano - Vodafone Learning Center - Cantieri Riva Donazioni IBAN IT34 H033 5901 6001 0000 0016 936 intestato a: Associazione Amici di Cometa Onlus, Via Madruzza 36 - 22100 Como BONIFICI ESTERO: bic/swift BCITITMX - sia AUFK0

Fonte: Icro Per ulteriori informazioni scrivere a: info@finishing.it

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L’agenda dei fornitori

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INDUSTRIA CHIMICA ICA SpA - Div ITALIAN COATINGS ADRIATICA s.p.a. Via Alcide De Gasperi 73 Via S. Pertini 52 - Zona ind. A 62012 Civitanova Marche MC 36060 Romano D’Ezzelino VI Tel. 0424/8386 Tel. 0733/8080 Fax 0424/37497 Fax 0733/808140 www.bottosso-frighetto.com www.italiancoatings.com www.icaspa.com info@bottosso-frighetto.com info@italiancoatings.com info@icaspa.com Viale Kennedy 20 Fossalta di Portogruaro VE Tel. 0421/700222292 Fax 0421/700950

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SIRCA s.p.a. - Div. POLISTUC Viale Roma 85 - 35010 S. Dono di Massanzago PD Tel. 049/9322311 Fax 049/9322322

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Viale Roma 85 - 35010 San Dono di Massanzago PD Tel. 049/9322311 Fax 049/9322322

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L’agenda dei fornitori

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COLORANTI

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