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Materie prime
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La scelta giusta
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Il legno di palma
Strumenti di misura L’aderenza
Serramenti
Requisiti minimi in Germania
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Notizie dalle aziende: novitĂ , tecnologie ed eventi
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IL MANUALE DEL VERNICIATORE
GUIDA ALLA VERNICIATURA PROFESSIONALE DEL LEGNO
VOLUME SECONDO
Come scegliere il legno, la vernice, il diluente? Quali sono i cicli a basso impatto ambientale? Quali sono i parametri per scegliere un ciclo di verniciatura? Come si leggono le schede di sicurezza e le schede tecniche? Quali sono le normative sull’inquinamento atmosferico e sui rifiuti? Quali sono le normative sulla sicurezza del lavoro? Come scegliere una cabina di verniciatura? Come scegliere un impianto di depurazione?
430 pagine, oltre 200 figure e tabelle HB. PI. ERRE EDITRICE
INDICE Capitolo I: il legno 1.1 Introduzione 1.2 Struttura del legno 1.3 Composizione del legno 1.4 Umidità del legno 1.5 Essiccazione naturale del legno 1.6 Essiccazione artificiale del legno 1.7 Alterazione del legno
Capitolo VIII: le tecnologie a basso Impatto ambientale 8.1 Premessa 8.2 Prodotti “naturali” ed ecofurbi 8.3 I prodotti all’acqua 8.4 I prodotti ad alto residuo secco 8.5 Le vernici in polvere 8.6 Essiccazione mediante radiazioni
Capitolo II: le specie legnose 2.1 Denominazione e caratteristiche
Capitolo IX: l’applicazione dei prodotti vernicianti 9.1 Pv per la tinteggiatura, coloritura o nobilitazione 9.2 Pv per la preparazione 9.3 Pv per il riempimento delle porosità 9.4 Pv per la finitura
Capitolo III: i supporti legnosi 3.1 Introduzione 3.2 Pannelli di particelle truciolari 3.3 Pannelli di fibra 3.4 Pannelli nobilitati 3.5 Pannelli compensati, multistrati, listellari e placcati 3.6 Pannelli di laminato plastico 3.7 Conclusioni Capitolo IV: cosa sono i prodotti vernicianti 4.1 Anzitutto la parola giusta 4.2 Verniciare per decorare è una tecnica antica 4.3 Verniciare per proteggere è una tecnica moderna 4.4 I pv sono amici o nemici dell’ambiente ? 4.5 La tecnologia dei pv è in continuo progresso 4.6 Classificazione dei pv Capitolo V: i componenti dei prodotti vernicianti 5.1 Premessa 5.2 I principali tipi di leganti 5.3 Pigmenti e cariche: differenze e analogie 5.4 Solventi, diluenti, composti volatili COV 5.5 Gli additivi La campagna diluente certo Capitolo VI: l’essiccazione dei prodotti vernicianti 6.1 Essiccazione fisica o chimica (reticolazione) 6.2 Le reazioni di reticolazione 6.3 Note sui meccanismi di reticolazione 6.4 Film essiccati con essiccazione fisica o chimica: reversibilità e irreversibilità Capitolo VII: le prestazioni dei prodotti vernicianti 7.1 Come si misurano le caratteristiche prestazionali 7.2 Le caratteristiche principali 7.3 La documentazione sulle prestazioni 7.4 Procedura di controllo delle prestazioni tecniche e ambientali dei prodotti vernicianti applicati su superfici di mobili per uso interno
Capitolo X: l’applicazione delle vernici: macchine e forni 10.1 Premessa 10.2 Nozioni generali 10.3 Reciprocatori 10.4 Spruzzatrici automatiche 10.5 Laccatrici (macchine a due cilindri di lavoro) 10.6 Laccatrici-stampatrici (macchine a due cilindri di lavoro) 10.7 Stuccatrice (macchina con almeno tre cilindri di lavoro) 10.8 Reverse (macchina con almeno 4 cilindri di lavoro) 10.9 Velatrice ad una o più testate 10.10 Trafila 10.11 Forni di essiccazione Capitolo XI: i cicli industriali 11.1 Premessa 11.2 La scelta del ciclo 11.3 Cicli bagnato su bagnato trasparenti e pigmentati di tipo “sandwich ” su vari supporti 11.4 Cicli fotochimici trasparenti e pigmentati su vari supporti 11.5 Cicli anticalo trasparenti e pigmentati di tipo uv su vari supporti 11.6 Cicli vari trasparenti e pigmentati su supporti diversi Capitolo XII: cabine di verniciatura 12.1 La sicurezza prima di tutto 12.2 Caratteristiche generali 12.3 Cabine aperte frontalmente 12.4 Cabine chiuse 12.5 Cabine di grandi dimensioni 12.6 Cabine per verniciatura con disco elettrostatico 12.7 Aree a piano aspirante 12.8 Impianti di protezione antincendio 12.9 Filtrazione dell’overspray 12.10 Aria in entrata 12.11 Rumore 12.12 Zone con aspirazione per la pulizia delle pistole e la preparazione delle vernici
12.13 Come scegliere una cabina 12.14 La manutenzione non e’ un optional 12.15 Flocculanti: i problemi cominciano con le vernici all’acqua 12.16 Defangatori Capitolo XIII: depurazione e distillazione dei solventi 13.1 Introduzione 13.2 Adsorbimento 13.3 Assorbimento 13.4 Combustione 13.5 Rotoconcentrazione 13.6 Biofiltrazione 13.7 Come scegliere l’impianto giusto 13.8 Il recupero dei solventi: la distillazione Capitolo XIV: la legge sull’inquinamento atmosferico 14.1 Premessa 14.2 Le norme attuali 14.3 Come si presenta la domanda di autorizzazione 14.4 I limiti alle emissioni Scheda regione piemonte Scheda regione lombardia 14.5 Le competenze degli enti locali 14.6 La legislazione europea: direttiva VOC 14.7 Prevenzione e riduzione integrate dell’inquinamento 14.8 Uno sguardo al futuro: effetto serra e reattività fotochimica Capitolo XV: autorizzazioni e regole per lavorare In sicurezza 15.1 Permessi e autorizzazioni 15.2 Igiene del lavoro Appendice 1: Sentenze in materia di sicurezza Appendice 2: Il rumore: linee guida per l’interpretazione e l’applicazione della legge 277 Appendice 3: La direttiva “macchine” e la marcatura CE Appendice 4: Come riconoscere i prodotti più pericolosi? Guida pratica alla lettura delle etichette e delle schede di sicurezza Appendice 5: Il rischio secondo gli igienisti statunitensi Appendice 6: Classificazione delle sostanze ai fini dell’inquinamento atmosferico (tabella “d” del dm 12/7/90) Appendice 7: La protezione delle vie respiratorie Appendice 8: Pubblicita’ ingannevole Appendice 9: Da rifiuti a risorse Profilo degli autori Bibliografia Ringraziamenti Elenco sponsor
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• Desidero acquistare una copia del manuale con bonifico bancario anticipato a 29 Euro + spese postali 10 Euro • Essendo già abbonato alla rivista “Professione Verniciatore del Legno”, desidero acquistare il manuale con bonifico bancario anticipato a 24 Euro + spese postali 10 Euro • Desidero fare l’abbonamento annuale alla rivista “Professione Verniciatore del Legno” + desidero acquistare un manuale con bonifico bancario anticipato per un totale di 75 Euro + spese postali 10 Euro • Desidero fare l’abbonamento biennale alla rivista “Professione Verniciatore del Legno”+ desidero acquistare un manuale con bonifico bancario anticipato per un totale di 110 Euro + spese postali 10 Euro
Pagamento anticipato tramite bonifico: Banca Popolare di Sondrio - Ag. 5 - Milano IBAN IT13U0569601604000003722X60 Intestato a: HB pi.erre s.a.s. di Pierluigi Offredi Spedire a “Professione Verniciatore”, Via Imbriani, 19/A - 20158 Milano, o tramite e-mail: info@finishing.it Per l’acquisto di più copie o altre informazioni, telefonare al n. 02/39.31.27.36
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• Come scegliere l’abrasivo? • Come scegliere la levigatrice e la spazzolatrice? • Come scegliere correttamente un ciclo di levigatura? • Quali sono i principali difetti di levigatura e i modi per evitarli? • Come lavorare in sicurezza e aspirare la polvere di levigatura? • Come si calcolano i costi di gestione nella levigatura?
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Indice PREMESSA: CENNI STORICI Cap. I: I MATERIALI DA LEVIGARE • ANATOMIA E FISIOLOGIA DEL LEGNO • PANNELLI E SEMILAVORATI A BASE DI LEGNO • PANNELLI E SEMILAVORATI SPECIALI Cap. II: TERMINOLOGIA • LE MACCHINE • LA LEVIGATURA DEL SUPPORTO • LA LEVIGATURA DELLA SUPERFICIE VERNICIATA Cap. III: GLI ABRASIVI FLESSIBILI • INTRODUZIONE • I SUPPORTI • I LEGANTI • I GRANULI DI SOSTANZA ABRASIVA La grana abrasiva La cosparsione • I PRODOTTI ANTI-INTASANTI • LA CORRETTA CONSERVAZIONE DEGLI ABRASIVI FLESSIBILI • IL CORRETTO IMPIEGO DEI NASTRI ABRASIVI FLESSIBILI • DETERMINAZIONE Dei difetti DEI NASTRI ABRASIVI • CONCLUSIONI Cap. IV: PRINCIPI GENERALI • PARAMETRI Lo spessore del truciolo La velocità di taglio dell’abrasivo La velocità di avanzamento del pezzo La pressione specifica di levigatura Potenza assorbita Cap. V: LA CALIBRATURA DEL PANNELLO • LE MACCHINE CALIBRATRICI Calibratrice superiore Calibratrice-levigatrice superiore Calibratrice doppia superiore/inferiore Linea di calibratura con calibratrice inferiore + cali bratrice superiore • CARATTERISTICHE TECNICHE DELLA CALIBRATRICE • L’ABRASIVO PER LA CALIBRATURA Cap. VI: LA LEVIGATURA DEL PANNELLO • LEVIGATURA DELLA SUPERFICIE GREZZA • LEVIGATURA DELLA SUPERFICIE VERNICIATA • MACCHINA LEVIGATRICE E GRUPPI OPERATORI • GRANA DELL’ABRASIVO • ACCORGIMENTI PER UNA CORRETTA LEVIGATURA DELLA SUPERFICIE Cap. VII: MACCHINE LEVIGATRICI PER SUPERFICI DI PANNELLI • LEVIGATRICI MANUALI PORTATILI
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LEVIGATRICI MANUALI A NASTRO LUNGO LEVIGATRICI SEMIAUTOMATICHE IGIENE DEL LAVORO LEVIGATRICI AUTOMATICHE MACCHINE PER LA CALIBRATURA MACCHINE PER LA LEVIGATURA DI SUPERFICI GREZZE MACCHINE PER LA LEVIGATURA DI SUPERFICI VERNICIATE • CONSIDERAZIONI FINALI Cap. VIII: APPLICAZIONI PRATICHE • COMPOSIZIONE MACCHINE CALIBRATRICI • COMPOSIZIONE MACCHINE LEVIGATRICI PER SUPPORTI LEGNOSI • COMPOSIZIONE MACCHINE LEVIGATRICI PER SUPERFICI VERNICIATE • COSTI DI PRODUZIONE Cap. IX: LEVIGATURA TRIDIMENSIONALE Cap. X: LEVIGATURA DEI BORDI, DEI PANNELLI E DELLE CORNICI • I GRUPPI OPERATORI • APPLICAZIONI SU PROFILI GREZZI • APPLICAZIONI SU PROFILI VERNICIATI • LEVIGATRICI PER BORDI E CORNICI • INDICAZIONI DI CARATTERE GENERALE • PARAMETRI QUALITATIVI Cap. XI: LA LUCIDATURA • NOZIONI GENERALI SULLE FINITURE LACCATE LUCIDE • AGGREGATI LUCIDATORI • UTENSILI LUCIDATORI MANUALI • LUCIDATRICI SEMIAUTOMATICHE MONO O “BISPAZZOLONE” • LUCIDATRICI AUTOMATICHE “PLURISPAZZOLONE” • BRILLANTATRICI AUTOMATICHE “A RAGNO” • PRODOTTI LUCIDANTI • LUCIDATURA CON PASTE ABRASIVE SEMILIQUIDE • LUCIDATURA CON PASTE ABRASIVE SOLIDE • LA BRILLANTATURA • I DILUENTI Cap. XII: SPAZZOLATURA • PREMESSA • LA PREPARAZIONE DEL SERRAMENTO • LA PREPARAZIONE DI ANTE PIANE E SAGOMATE Cap. XIII: DIFETTI E RIMEDI Cap. XIV: SICUREZZA Cap. XV: INQUINAMENTO ATMOSFERICO BIBLIOGRAFIA
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Contenuti del numero 131 04
Tecnologie per il legno verso i livelli pre-crisi
08
Chi fa da sè, fa per tre! (parte 10 - L'aderenza)
11
Pompe e motori...
16
Requisiti minimi in Germania (parte VII)
20
Legno di palma per la produzione di arredi e pavimenti
26
Notizie dalle aziende
46
L'agenda dei Fornitori
Professione Verniciatore del legno
131
Direttore responsabile Pierluigi Offredi Periodicità 6 numeri all’anno
Prezzi
Materie prime
Pistole
Direzione e redazione:
La scelta giusta
Supporti
Il legno di palma
Strumenti di misura
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L’aderenza
Requisiti minimi in Germania
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Notizie dalle aziende: novità, tecnologie ed eventi
N 131 - Settembre 2016
info@finishing.it Grafica e impaginazione John Michael Vincent San Juan
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Termini di consegna materiali NUMERO
REDAZIONALI
PUBBLICITA'
127/GENNAIO
15/11/2015
06/12/2015
128/MARZO
17/01/2016
07/02/2016
129/APRILE
14/02/2016
07/03/2016
130/MAGGIO
11/04/2016
02/05/2016
131/SETTEMBRE
13/06/2016
04/07/2016
132/OTTOBRE
22/08/2016
05/09/2016
Lalitotipo - Settimo Milanese (MI) Registrazione tribunale di Milano: N. 592 del 05/11/1994 Vendita per abbonamento: Abbonamenti Italia: 1 anno 52 euro - 2 anni 90 euro I dati dell’archivio elettronico della HB pi. erre vengono trattati nel rispetto di quanto stabilito dalla legge n. 675/1996 sulla tutela dei dati personali. Chiunque può richiedere, in qualsiasi momento, modifiche, aggiornamenti e cancellazioni dei dati personali dal nostro archivio
Prezzi
TECNOLOGIE PER IL LEGNO VERSO I LIVELLI PRE-CRISI
A cura della Redazione
04  Anno XXII - n.131 - Settembre 2016 | Professione Verniciatore del Legno
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Strumenti di misura
Chi fa da sè, fa per tre! (parte 10 - L'aderenza )
Le prove che ogni verniciatore dovrebbe fare per misurare le prestazioni delle vernici, senza dover assumere tecnici o investire in costose attrezzature di laboratorio. Basta solo qualche semplice strumento e un po’ di buona volontà . Enzo Morandi - CE.R.TO.(Centro Ricerche Toscano) - Pierluigi Offredi - Professione Verniciatore del Legno
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Anno XXII - n.131 - Settembre 2016 | Professione Verniciatore del Legno
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Pistole
Pompe e motori...
Come scegliere il motore giusto per le pompe che alimentano le apparecchiature di spruzzatura
Tim Roman (Graco)
Professione Verniciatore del Legno | Anno XXII - n.131 - Settembre 2016  11
Pistole
Pompe pneumatiche Le pompe pneumatiche sono state dei pilastri nel settore della circolazione di vernice per molti anni. E lo sono state per un'ottima ragione: sono semplici, affidabili, con un movimento reciprocante lento, non danneggiano la vernice come altre tecnologie di pompaggio centripete e rotanti. Oltre a queste favolose caratteristiche, il vantaggio principale di queste pompe è di essere intrinsecamente sicure anche in ambienti pericolosi. Dal momento che molte vernici sono a base di solventi o comunque ne presentano tracce, già una cucina da verniciare deve essere trattata come un ambiente pericoloso. In base alle norme vigenti, le aree pericolose sono definite come quelle in cui possono manifestarsi incendi o esplosioni a causa di gas o vapori infiammabili, liquidi infiammabili, polveri combustibili o fibre o pulviscolo infiammabili. E' quindi necessario usare attrezzature specifiche appositamente realizzate per l'uso in queste aree. Le pompe pneumatiche funzionano senza aria e senza necessità di energia elettrica. Per questo, non presentano fonti di accensione elettrica. Inoltre, le pompe pneumatiche sono una soluzione molto conveniente da usare in ambienti pericolosi. Se si utilizzano motori elettrici, il costo solitamente aumenta, in quanto sono necessarie parti seconda-
rie omologate, oltre a più cavi e a un condotto a prova di esplosione. Svantaggi delle pompe pneumatiche Anche se le pompe pneumatiche offrono diversi vantaggi, possono comportare alcuni inconvenienti, tra cui spicca il consumo energetico. I motori pneumatici, per loro stessa natura, sono efficienti, nella migliore delle ipotesi, solo per circa il 10%. Poiché le pompe pneumatiche funzionano con aria compressa, richiedono l'uso di un compressore, cosa che risulta non molto efficiente. Il funzionamento 24 ore su 24, 7 giorni su 7 a questo livello di efficienza può davvero raggiungere un consumo energetico eccessivo. Questo fatto risulta ancora più evidente in paesi in cui l'energia ha costi molto elevati. Oltre a tale limite, le pompe pneumatiche presentano anche un rischio di congelamento. Quando nell'aria è presente umidità, questa può espandersi rapidamente nello scarico, quindi raffreddarsi e congelare l'acqua. Si tratta in particolare di un rischio presente in aree climatiche caratterizzate da
12 Anno XXII - n.131 - Settembre 2016 | Professione Verniciatore del Legno
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Serramenti
Requisiti minimi in Germania (parte VII)
In vari paesi europei esistono normative che stabiliscono procedure di prova e criteri di misurazione a cui fare riferimento per definire i requisiti minimi di un ciclo di verniciatura per serramenti e verificarne l’idoneità ad un determinato impiego. Proseguiamo la panoramica pubblicando la scheda tecnica VFF HO.06-4 sulle specie legnose per la produzione di infissi (legni modificati).
16  Anno XXII - n.131 - Settembre 2016 | Professione Verniciatore del Legno
A cura della Redazione
Serramenti
1. INTRODUZIONE Con il termine “legni modificati” si intendono legni le cui caratteristiche sono state alterate, ovvero migliorate con un trattamento, il processo di modifica. Questi processi, nei quali viene modificata ad esempio la struttura delle pareti delle cellule del legno, oppure riempiti gli spazi interni alle cellule stesse con sostanze iniettate, possono essere di natura termica o chimica. Un trattamento chimico per la protezione del legno, di qualunque tipo esso sia, ad esempio mediante impregnazione sottovuoto o a pressione, non costituisce una modifica del legno. I miglioramenti delle caratteri-
stiche tecniche ottenibili principalmente con i trattamenti modificanti, riguardano la durabilità naturale e il comportamento di rigonfiamento e ritiro del legno. Per questo motivo l’impiego di legno modificato diventa interessante anche per la produzione di elementi a stabilità dimensionale (ad. esempio finestre e porte esterne), dato che queste due caratteristiche sono problematiche in molte essenze legnose tradizionalmente utilizzate a questo scopo (da es. pino, abete rosso). Il trattamento di modifica comporta però solamente un’alterazione della fibra legnosa, così che il legno non viene più aggredito da organismi xilofagi, senza peraltro ottenere un’efficacia biocida. Per questo motivo è assolutamente consigliabile l’effettuazione di un trattamento protettivo sufficiente contro l’azzurramento di tutti i legni modificati. Inoltre, i vari trattamenti di modifica possono variare in maniera determinante anche altre caratteristiche del legno, ad esempio la resistenza meccanica, rendendo così impossibile confrontare il legno modificato con l’essenza originaria utilizzata prima del trattamento.
Questi confronti vengono descritti nella letteratura tecnica (ad esempio Di-Sta), ma finora non esistono requisiti chiari per la valutazione dell’idoneità dei legni modificati per la fabbricazione di elementi all’esterno a stabilità dimensionale (denominata anche più semplicemente “produzione di infissi”). Qui di seguito verranno descritti diversi processi per la modificazione del legno, indicati i requisiti necessari per l’utilizzo dei legni modificati per la produzione di infissi e determinate procedure di prova idonee a verificare questi requisiti. L’idoneità dei materiali legnosi modificati per la fabbricazione di elementi all’esterno dimensionalmente stabili, viene valutata da un Comitato tecnico, sulla base della documentazione fornita dal produttore, a dimostrazione delle caratteristiche tecniche del materiale. Nella parte finale verranno descritti materiali legnosi modificati con caratteristiche comprovate. Per informazioni sullo stato di avanzamento dell’approvazione di altri materiali legnosi modificati è possibile rivolgersi alla segreteria dell’associazione VVF.
Professione Verniciatore del Legno | Anno XXII - n.131 - Settembre 2016 17
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Legno
Legno di palma per la produzione di arredi e pavimenti
Franco Bulian (CATAS) e Luca Ballarin (Leansor srl)
20  Anno XXII - n.131 - Settembre 2016 | Professione Verniciatore del Legno
Legno
INTRODUZIONE Le palme sono una famiglia di piante classificabili come Angiosperme monocotiledoni. In molti Paesi africani e asiatici esistono estese piantagioni di palme che servono alla produzione diretta di frutti (datteri, noci di cocco), ma soprattutto per ricavare l’olio di palma, un “grasso” molto utilizzato dall’industria alimentare di tutto il mondo. Quando il ciclo produttivo si esaurisce, dopo circa 70 anni dalla semina, le piante vengono abbattute e i tronchi sono normalmente trattati come un rifiuto da smaltire. Considerando che ogni anno vengono abbattuti diversi milioni di piante, da più parti si stanno compiendo degli sforzi per cercare di impiegare questo materiale in qualche applicazione industriale (ad esempio nella produzione di compensati) quale possibile sostituto del legno. Quest’esigenza, oltre che da valutazioni di tipo economico, deriva anche da forti pressioni di tipo ecologico, che stanno interessando queste piantagioni considerando l’impatto diretto e indiretto che provocano sul territorio. Ricordiamo innanzitutto che il materiale legnoso ricavabile dai tronchi delle palme non è biologicamente classificabile come “legno”, in quanto derivato da piante “erbacee”. A prescindere comunque dalla classificazione botanica, il materiale legnoso derivato dalle palme presenta effettivamente delle specifiche caratteristiche morfologiche ed anatomiche che, conseguentemente, determinano delle proprietà assai diverse da quelle del legno vero e proprio. Bisogna inoltre considerare che attualmente sono noti circa 200 generi di palme, con un numero di specie pari a circa 2500 unità. Le caratteristiche del “legno di
palma” possono essere pertanto assai variabili in funzione della specie da cui deriva. Lo scopo di questo lavoro è stato quello di valutare alcune delle principali proprietà del “legno” di palma, nello specifico la palma di Dum o Doom palm (Hyphaene thebaica), comparandole a quelle di alcune specie legnose di comune impiego nel mercato europeo. PROVENIENZA DEL LEGNAME Il legname esaminato proviene dalla fascia costiera sub equatoriale del Kenia e della Tanzania, che si estende verso l’interno per circa 30 km. TASSONOMIA DELLE PALME Le palme sono piante monocotiledoni, incluse nelle Angiosperme. Scientificamente sono classificate come appartenenti alla famiglia delle Palmae (il nome alternativo è Arecaceae), sono perenni e si distinguono per avere fusti legnosi. Il materiale legnoso proveniente dalle palme non è considerabile propriamente come legno (o xilema), in quanto questa definizione si applica al solo materiale che deriva dalle Gimnosperme (conifere) e dalle Angiosperme dicotiledoni (latifoglie). Le angiosperme monocotiledoni includono sostanzialmente piante erbacee che comprendono tra le altre il bamboo e appunto le palme. Rispetto al legno vero e proprio, il materiale legnoso derivante dalle palme si distingue in quanto le cellule che lo costituiscono sono più compatte e dense nella parte esterna del tronco, rispetto a quelle presenti nella parte più interna. Il nucleo centrale è morbido, non avendo le caratteristiche di durezza ed aspetto tipiche del legno. Questa struttura è praticamente opposta a quella del legno, dove
il durame, che costituisce la parte centrale dei tronchi degli alberi, ha una densità superiore rispetto a quella della parte esterna (l’alburno). Anche i raggi midollari sono completamente assenti e il materiale legnoso delle palme ha generalmente una tessitura fine, data dalla dimensione relativamente omogenea della sua struttura cellulare. Inoltre, il “legno” di palma non mostra gli anelli di accrescimento o i nodi tipici del legno. La struttura anatomica del “legno di palma” fa si che le sue variazioni dimensionali conseguenti agli scambi di umidità con l’ambiente siano pressoché uniformi tra tagli radiali e tangenziali. Ricordiamo che le variazioni dimensionali del legno sono invece molto più elevate in direzione tangenziale (circa il doppio) rispetto quelle in direzione radiale. CARATTERISTICHE MISURATE Sono state prese in esame alcune delle principali caratteristiche tecniche del legno e in particolare la durezza, la stabilità dimensionale e la resistenza al degrado biologico. Queste proprietà sono state misurate su alcuni provini di “legno” di palma di provenienti dal Kenia, comparandole successivamente con quelle di alcuni legni comunemente impiegati nel mercato europeo per la produzione di mobili o di pavimentazioni. DUREZZA La durezza indica la resistenza di un materiale alla penetrazione da parte di un corpo rigido. Questa caratteristica è determinante soprattutto per i pavimenti a base legnosa, considerato l’impiego previsto con possibili effetti degradativi provocati dallo schiacciamento di corpi duri sul pavimento (per esempio pietrisco o sassolini), nonché l’effetto
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Legno
di elementi d’arredo appoggiati su di esso (gambe di tavolo, piedini, ruote di sedie, ecc.). Anche eventi accidentali (urti) o impieghi particolarmente severi (punte d’ombrello, tacchi a spillo) possono sollecitare e conseguentemente degradare i pavimenti di legno, specie se di durezza non elevata. La misura di questa caratteristica rappresenta pertanto un parametro fondamentale nella valutazione di una certa specie legnosa come pavimento, specie in considerazione dell’ampio ventaglio di valori che i vari legni evidenziano. La durezza è stata misurata in accordo alla norma europea EN 1534 (durezza Brinell). La prova Brinell si esegue producendo un’impronta permanente per mezzo di una sfera d’acciaio caricata con una forza predeterminata; l’azione di detta forza deve inoltre perdurare per un tempo definito. L’indice di durezza HB (Hardness Brinell) si esprime come il rapporto tra il carico applicato e la superficie dell’impronta. Il valore di durezza Brinell del legno di palma è risultata 50,1 N/mm2, collocandosi pertanto nell’intorno dei valori massimi raggiungibili dalle specie legnose di comune impiego (vedi tabella 1).
STABILITÀ DIMENSIONALE Com’è noto, i materiali legnosi sono sensibili all’umidità atmosferica, assorbendola o rilasciandola in funzione delle condizioni ambientali in cui i materiali stessi vengono collocati. L’assorbimento di umidità provoca un aumento dimensionale dei materiali legnosi, mentre il rilascio produce una loro contrazione. I prodotti realizzati con materiali legnosi subiscono continuamente questo effetto che, in alcuni casi, può anche portare a conseguenze negative, come perdite di funzionalità, scollaggi o rigonfiamenti indesiderati. Ferme restando alcune considerazioni di base che riguardano tutti i materiali legnosi quali, per esempio, la necessità di lavorarli a condizioni di umidità simili a quelle che incontreranno in uso e l’opportunità comunque di proteggerli con uno strato di vernice per limitare questi fenomeni, è importante tener presente che le singole specie legnose subiscono variazioni dimensionali molto differenti tra loro al variare del contenuto di umidità. Alcune specie, come il Faggio, sono estremamente sensibili a questo fenomeno, mentre altre, come l’Iroko o il Merbau, subiscono variazioni dimensionali assai più limitate. La conoscenza delle
22 Anno XXII - n.131 - Settembre 2016 | Professione Verniciatore del Legno
specifiche caratteristiche di stabilità dimensionale di una materia prima legnosa risulta pertanto un’informazione essenziale per gli operatori del settore, che possono conseguentemente valutare l’opportunità o meno di impiegarla per determinate lavorazioni, potendo anche stabilire le dimensioni e le tolleranze più opportune. La misura della stabilità dimensionale fornisce le indicazioni sul cambiamento di volume del legno al variare dell’umidità e della temperatura ambientali. La prova è stata eseguita in conformità alla norma europea EN 1910, che prevede di sottoporre i campioni a un iniziale condizionamento a valori ambientali “normali” e di misurare le successive variazioni dimensionali dopo i condizionamenti in un clima “secco” e in un clima “umido”. Le condizioni specificate dal metodo sono le seguenti: • quattro settimane a (20 ± 2) °C e (65 ± 5) % u.r. • quattro settimane a (23 ± 2) °C e (85 ± 5) % u.r. • quattro settimane a (23 ± 2) °C e (30 ± 5) % u.r. La tabella 1 riporta, insieme ai valori di durezza, anche quelli delle variazioni dimensionali del “legno” di palma in comparazione con alcune specie legnose di comune impiego in Europa.
Legno
Tabella 1 - Confronto tra le prestazioni di alcune comuni specie legnose Specie legnosa
Prestazioni
Nome commerciale
Nome botanico
Durezza Brinell
Stabilità dimensionale
Acero americano
Acer saccharum
****
***
Doussié
Afzelia spp
****
*****
Larice
Larix decidua
**
**
Rovere
Quercusrobur
****
****
Teak (Africa
Tectonagrandis
***
****
Faggio
Fagussylvatica
****
**
Iroko
Milicia excelsa
***
*****
Merbau
Intsiabijuga
*****
*****
Palma di Dum
Hyphaene thebaica
*****
*****
Simbolo
Nota
Durezza Brinell
Stabilità dimensionale (Variazione percentuale cumulativa)
*
Scarsa
HB ≤ 10
> 2,5
**
Bassa
10 < HB ≤ 20
2,49÷ 2,0
***
Media
20 < HB ≤ 30
1,99 ÷ 1,6
****
Media/Alta
30 < HB ≤ 45
1,59÷ 1,1
*****
Alta
HB > 45
< 1,1
Legenda
DURABILITÀ BIOLOGICA Il legno è un materiale naturale costituito prevalentemente da polisaccaridi. Considerando anche la presenza di altre sostanze organiche, quali gli amidi e gli zuccheri, ne deriva che il legno può rappresentare un’importante fonte di nutrimento per alcuni organismi viventi. Insetti chiamati xilofagi, particolari funghi chiamati lignivori e, non ultime, alcune muffe e batteri, possono attaccare il legno in qualunque fase della sua vita. Gli effetti che derivano dipendono dalle fonti di nutrimento che essi utilizzano. L’attacco d’insetti o delle loro
larve produce sempre un danno strutturale, dato che essi scavano profonde gallerie all’interno del legno al fine di cibarsi dei nutrienti qui contenuti. Tra i funghi, invece, esistono quelli conosciuti come carie, che ne provocano il degrado strutturale, dato che si nutrono di cellulosa e di lignina. Altri funghi, chiamati cromofori, si nutrono invece di amidi e zuccheri, non intaccando pertanto le pareti cellulari. Questi funghi producono sostanzialmente solo danni di natura estetica, conseguenti anche alle possibili disomogeneità che si possono determinare nella porosità superficiale
del legno. Gli attacchi al legno da parte dei funghi dipendono dalle condizioni ambientali e, in particolare, dal contenuto di umidità del legno. Valori superiori al 20% sono tendenzialmente considerati a rischio. Nel presente studio è stata considerata la sensibilità del materiale legnoso proveniente dalle palme nei confronti dei funghi delle carie, trattandosi di uno degli attacchi più pericolosi a cui può essere soggetto un materiale legnoso, per i gravi effetti degradativi e per la rapidità con cui questo fenomeno può svilupparsi. La durabilità nei confronti dei
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Legno
funghi viene valutata in accordo al CEN TS 15083-1, che prevede cinque classi. Sebbene non possa essere considerato un legno e quindi non rientrante negli scopi delle norme impiegate, il materiale legnoso proveniente dal fusto della palma ha raggiunto la massima classe di durabilità prevista (classe 1). Nella tabella 2 sono riportate, per confronto, le classi di durabilità di alcune comuni specie legnose.
Bibliografia - D. v. Johnson, Non wood forest product. Tropicalpalms, FAO, Rome 1998 - Bulian F.Materials and Technologies of the Furniture Industry, Goliardica Editrice, BAGNARIA ARSA, 2012 - Berti S, Bulian F, Cafiero F, Castro G. Il parquet: dal progetto alla posa in opera. FederlegnoArredo, Milano, 2008
Tabella 2 - Confronto tra le classi di durabilità di alcune comuni specie legnose
Specie
Nome scientifico
Durabilità naturale ai funghi (EN 350-2)
Abete bianco
Abies alba
4
Abete rosso
Picea abies
4
Larice
Larix decidua
3-4
Doussié
Afzelia bipindensis
1
Rovere
Quercus robur
2
Pino
Pynus sylvestris
3-4
Palma di Dum
Hyphaene thebaica
1
Legenda Classe di durabilità
Descrizione
1
Molto durabile
2
Durabile
3
Moderatamente durabile
4
Poco durabile
5
Non durabile
Conclusioni Dai risultati delle prove eseguite si può concludere che il “legno” di palma esaminato è caratterizzato da una elevata densità, associata a una notevole durezza. Sono stati inoltre rilevati dei valori di stabilità dimensionale, sia tangenziale che radiale, comparabili con quelli di specie legnose ritenute molto “stabili”. 24
Infine anche la durabilità biologica ha fornito dati interessanti, sempre in comparazione con quella di specie legnose classificate come durevoli. Queste proprietà, abbinate anche al caratteristico e originale aspetto estetico, in confronto alle comuni specie legnose, rendono il legno di palma particolarmente interessante e innovativo
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per eventuali impieghi sia come pavimento, in ambienti interni ed esterni, sia per tutti gli altri utilizzi tipici dell’industria del mobile. Un aspetto non ancora approfondito da questo studio riguarda la lavorabilità di questo materiale sia dal punto di vista meccanico sia in riferimento ai processi di incollaggio e verniciatura.
CAMPAGNA PER L’IMPIEGO SICURO DEI DILUENTI NELLA VERNICIATURA
DILUENTI & SICUREZZA
Un codice di autoregolamentazione per il rispetto dell’ambiente e dei verniciatori Le aziende aderenti al codice di autoregolamentazione si impegnano a: non usare, per promuovere i propri prodotti, i termini ecologico, atossico, non nocivo rispettare scrupolosamente le regolamentazioni in vigore promuovere l’utilizzo razionale e sicuro dei diluenti e delle vernici
promuovere la corretta gestione dei rifiuti e facilitarne il recupero promuovere la corretta gestione degli imballi
utilizzare tappi sigillati per i fusti da 200 litri
sostenere iniziative di formazione e aggiornamento degli utilizzatori promuovere incontri periodici con gli Enti pubblici competenti
Quest’impegno permetterà agli utilizzatori di selezionare i diluenti e di utilizzarli nelle migliori condizioni di sicurezza per l’uomo e per l’ambiente. Oltre agli impegni generali previsti dalla campagna “Diluenti & Sicurezza”, i fornitori si impegnano a formulare una linea di prodotti, denominata Diluente Certo, con le seguenti modalità:
assenza di sostanze cancerogene e/o teratogene che fanno scattare le frasi di rischio H300, H301, H310, H311, H330, H331, H334, H340, H341, H350, H351, H360, H361, H370, H371, H372, H373, H304, H362
assenza di sostanze appartenenti alla classe I e II (tab. D del DM 12.7.90). La somma totale di eventuali impurezze deve essere inferiore allo 0.1%
assenza di alcoli primari nei diluenti poliuretanici
acqua in percentuale inferiore allo 0,05% nei diluenti poliuretanici
costanza di formulazione secondo precise specifiche tecniche
Per informazioni: redazione@finishing.it
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Notizie dalle aziende La gallina quando ha fatto l’uovo canta, l’anatra no. Per questo la gente nei negozi chiede le uova di gallina e non quelle di anatra. Non sappiamo se il vero motivo del successo delle uova di gallina sia dovuto agli schiamazzi che accompagnano la loro deposizione, ma certamente la metafora sintetizza con chiarezza l’importanza di far conoscere al mercato i propri progetti, i propri prodotti e le proprie iniziative. Molti ottimi imprenditori passano la vita a cercare di realizzare ottimi prodotti, migliori della concorrenza e con prezzi inferiori, per poi accorgersi che il concorrente, che fa prodotti peggiori, vende di più solo perché grida (comunica) di più e meglio: proprio come la gallina della citazione. Per comunicare con efficacia è necessario definire: 1. a chi si rivolgono i messaggi (defini26
zione e scelta dei clienti); 2. che cosa si vuol comunicare (definizione e scelta del contenuto della comunicazione); 3. in che modo si vuole comunicare (definizione e scelta della forma di comunicazione); 4. quando comunicare (definizione e scelta della frequenza di comunicazione); 5. dove comunicare (definizione e scelta dei mezzi attraverso i quali comunicare). La nostra rivista consente di affrontare queste scelte in modo professionale e questa rubrica è a disposizione delle aziende che vogliono utilizzare uno strumento efficace, che consente di presentare prodotti e servizi in modo mirato per essere costantemente informati sull’evoluzione tecnologica del settore. La nostra filosofia editoriale si fonda sulla chiara e trasparente distin-
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zione tra informazione e pubblicità, per cui ogni articolo riporta la fonte aziendale che lo ha ideato e realizzato, affinchè i lettori possano distinguere i contenuti e le forme della comunicazione.
In questo numero
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Verinlegno Xylexpo Oece Ligna Jota IVM Chemicals Xylexpo Sayerlack Adler
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VPK 260: LA FINITURA EVERGREEN
Verinlegno copre un ampio raggio di applicazioni per la protezione e la decorazione dei supporti in legno per arredamento, fornendo soluzioni con vernici all’acqua per interni ed esterni, vernici UV a solvente e all’acqua, vernici poliuretaniche, nitro cellulosiche, poliesteri, acriliche, sintetiche, coloranti e patine anticanti. Verinlegno ha scelto la qualità come missione aziendale, garantendo così prodotti ad alte prestazioni. In linea con lo sviluppo e il miglioramento continuo, il già conosciuto VPK 260, finitura poliuretanica bicomponente bianca opaca a solvente (applicabile a spruzzo airless airmix, velatrice etc.), è stato campione di vendite anche nel 2015. Questa finitura è nata quattro anni fa dalla fusione delle caratteristiche di tre prodotti e si è sviluppata nel tempo grazie al lavoro effettuato dal laboratorio tecnico R&D, in sinergia con gli utilizzatori più esigenti. Le eccellenti prestazioni ne fanno un prodotto ideale sia per l'industria che per l'artigiano: - alta copertura di bianco; - elevata distensione su grandi pezzi, come le porte da interni;
- elevata verticalità; - iningiallenza certificata per l'esposizione alla luce e al buio; - morbidezza al tatto, - semplicità applicativa impressionante. Asciuga rapidamente ed è sorprendente su bordi sporgenti e angoli evidenti. Inoltre copre alla perfezione e offre risultati estremamente soddisfacenti in termini di resistenza alla lucidatura, alle macchie e ai graffi, in accordo alle normative UNI 11216. Si tratta di un prodotto adatto a mobili di alta qualità, consigliato per la finitura laccato opaco di mobili per cucine, mobili da bagno, porte e mobili in genere. Standardizzato nel colore e nella resa, è anche utilizzato come converter bianco nel sistema tintometrico di Verinlegno (Verinchrome): con l'aggiunta di paste universali si possono avere tutte le tonalità delle mazzette NCS, RAL, Verinlegno e altre.
Fonte: Verinlegno Per ulteriori informazioni scrivere a: info@finishing.it
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CEFLA FINISHING A XYLEXPO Ha debuttato a Xylexpo 2016 la prima macchina per l'applicazione di vernice che utilizza le prestazioni di due robot antropomorfi ad altissime prestazioni. Si chiama iGiottoApp Twin ed è il fronte più avanzato della verniciatura a spruzzo di pannelli e oggetti 3D. Era stata annunciata alla presentazione di Xylexpo 2016, lo scorso febbraio ed è stata svelata nel grande spazio espositivo al padiglione 3, in occasione della venticinquesima edizione dell’importante biennale dedicata alle tecnologie della lavorazione del legno e dei componenti per l'industria del mobile. “Ancora una volta – ha affermato Alberto Maestri, managing director di Cefla Finishing - possiamo affermare con orgoglio che i nostri progettisti hanno anticipato i tempi e hanno segnato un nuovo passo nell'innovazione tecnologica della verniciatura a spruzzo”. Questo innovativo sistema consente di verniciare di manufatti di forme e dimensioni importanti, fino ad oltre 20 cm di spessore e larghezze fino a 1,3 metri. Uno dei punti di forza di iGiottoApp Twin è la flessibilità, che permette all'utilizzatore di lavorare con entrambi i robot contemporaneamente sugli stessi manufatti, condividendo l'area di lavoro, evitando la collisione fra i due dispositivi antropomorfi grazie a un preciso calcolo automatico delle loro traiettorie. I due robot possono lavorare in sincrono su manufatti identici, in modo indipendente su prodotti diversi, oppure in continuo su oggetti di qualunque tipo, integrando il lavoro dell'uno e dell'altro senza mai fermare il flusso produttivo. Inoltre iGiottoApp Twin sfrutta un preciso sistema di lettura 3D, mediante scanner ad alte prestazioni, in grado di identificare forme e posizione dei manufatti da verniciare. Grazie al sistema software completamente sviluppato da Cefla, è anche in grado di calcolare le possibili traiettorie di applicazione per i pezzi appena scanditi. “Tutti questi vantaggi – ha spiegato Maestri - uniti ad un eccellente sistema di filtrazione dell'aria e dell'overspray, a un sistema di trasporto a tappeto continuo Cfb e relativo sistema di pulizia e recupero dello stesso overspray, rendono iGiottoApp Twin una macchina di applicazione tra le più efficienti e prestazionali”. Oltre a iGiottoApp Twin, Cefla Finishing ha offerto ai visitatori di Xylexpo l'opportunità di verificare dal vivo le potenzialità di alcune soluzioni, quali ad esempio la nota e consolidata “Fusion & inert coating technology”. Due, in particolare, sono stati i cicli di lavorazione in cui si sono alternati un primer tradizionale, essiccato con l'Uv-R Led e un primer colla Uv applicato con il sistema “Fusion coating”, messo a punto 28 Anno XXII - n.131 - Settembre 2016 | Professione Verniciatore del Legno
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in partnership con Henkel, ideatrice della tecnologia “Technomelt Chs Uv”. “Noi di Cefla – ha concluso Maestri - crediamo che l'impegno nella ricerca e il lavoro incessante nello sviluppo dei processi e dei prodotti siano i fondamenti del nostro storico ruolo di azienda leader che, sempre più, si conferma come partner unico in grado di proporre soluzioni complete, personalizzate e concretamente efficaci per garantire alla nostra clientela la massima qualità e la massima efficienza”. A Xylexpo Cefla ha esposto anche: - EasyWrap by Duspöhl, la macchina compatta per il rivestimento di profili in legno con bobine di materiale decorativo; - il robot iGiotto per infissi; - la spruzzatrice oscillante Mito; - Pixart, il plotter per la stampa digitale ad alta definizione e grande formato. Fonte: Xylexpo Per ulteriori informazioni scrivere a: info@finishing.it
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L’OPACITA’ CALDA DELLA NUOVA FINITURA OECE ACRILICA TRASPARENTE 410-0034/05 CEOPAL LUXURY HAPTIC
L’attuale design d’arredi richiede finiture che conferiscano alla raffinatezza da esibire elevate performance tecnologiche, per ottenere spazi funzionali e confortevoli: gli ambienti del living, con la zona pranzo che sfuma sempre più verso la cucina, devono essere pienamente vivibili. La nuova finitura trasparente opaca 410-0034/05 ad effetto aptico, ideata per la verniciatura di salotti, cucine, camere da letto, combina una morbidezza elevatissima, un tono vellutato ad elevate resistenze chimiche ed eccezionale durezza. L’inusuale effetto della finitura riscalda il consueto aspetto spento della tonalità opaca. 410-0034/05 è applicabile a spruzzo e velo su varie essenze chiare e scure, anche termotrattate, previo trattamento con fondo acrilico. L’applicazione della finitura prevede l’utilizzo del catalizzatore 812-92 al 20% e del diluente 922-90 al 40% circa. Le scelte cromatiche possono rivolgersi in svariate direzioni, per rendere speciali gli ambienti: 4100034/05 esalta i legni scuri o tinti scuri, mettendo in risalto le venature e le sfumature della tinta.
La finitura ha ottenuto eccellenti valutazioni nei test eseguiti: - UNI 15187 - Resistenza alla luce = 5, non presentandosi nessun cambiamento visibile; - UNI 10782 - Durezza matita = H - UNI EN 12720 - Resistenze chimiche: =livello C. Una finitura elegante e ricercata, che vanta caratteristiche decisamente interessanti per un arredamento dai tratti anche speciali. Opaca, come richiesto dal trend design, ma calda, ad effetto aptico. La percezione aptica è il processo di riconoscimento degli oggetti attraverso il tatto: ritroviamo il legno, ricco delle sensazioni di calore e sicurezza che a casa cerchiamo. Non più nascosta, la fibra del legno entra a contatto con la pelle, morbida e robusta allo stesso tempo. Questo è Luxury Haptic: chiudere gli occhi, sfiorare la superficie, e trovare il legno.
Fonte: Oece Per ulteriori informazioni scrivere a: info@finishing.it
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LIGNA 2017 SI METTE IN MOTO CON UNA NUOVA RIPARTIZIONE DEGLI SPAZI ESPOSITIVI Piccole, medie e grandi aziende utilizzano ormai le stesse tecnologie per la lavorazione del legno, non esiste più la linea di demarcazione del passato. Questo trend di mercato internazionale produce i suoi effetti anche su LIGNA, la fiera leader mondiale delle macchine, degli impianti e degli utensili per la lavorazione e per il trattamento del legno. La manifestazione si mette infatti in moto per il 2017 con un nuovo schema di ripartizione degli spazi espositivi, allineandosi ai nuovi sviluppi del mercato e contemporaneamente garantendo una maggiore efficienza ai visitatori. Questa evoluzione della sua formula è dettata dalle esigenze degli espositori. Il nuovo schema di ripartizione degli spazi espositivi è stato elaborato da Deutsche Messe e dall’associazione dei costruttori tedeschi di macchine per la lavorazione del legno aderente a VDMA in collaborazione con gli espositori. “Ci proponiamo di realizzare così due obiettivi: dare più visibilità ai trend e agli sviluppi del mercato e realizzare una fiera più efficiente per i visitatori”, dice Bernhard Dirr, direttore dell’associazione tedesca. Christian Pfeiffer, direttore del “Progetto LIGNA”
presso Deutsche Messe, aggiunge: “Con la nuova ripartizione tematica rendiamo trasparente anche nel quartiere fieristico il fatto che, nella loro evoluzione, le tecnologie per la lavorazione del legno, non tengono più in alcun conto le dimensioni delle aziende che di esse fanno uso”. La nuova ripartizione prevede complessivamente sette settori espositivi: - utensili, macchine e impianti per la produzione individuale e di serie; - tecnologia per la finitura delle superfici; - produzione di materiali a base legno; - tecnologia per le segherie; - energia dal legno; - componenti per macchine e tecnologia dell’automazione; - tecnologia forestale. I settori avranno una nuova disposizione anche nel quartiere fieristico, così da rendere possibili collegamenti tematici ancora migliori. “Abbiamo già iniziato a pianificare gli spazi e stiamo incontrando reazioni molto positive. Ai leader di mercato gli spazi sono già stati assegnati e ora la pianifi-
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cazione continua. La formula è perfettamente riuscita”, dice Bernhard Dirr. In futuro ci sarà meno strada da percorrere, i settori tematici saranno più compatti e più chiaramente strutturati. “Il cliente avrà un vantaggio decisivo: in futuro troverà più in fretta quello che cerca”, dice Christian Pfeiffer. I leader di mercato sono ripartiti su diversi padiglioni. Nei padiglioni da 11 a 15 e nel padiglione 27 saranno esposti utensili, macchine e impianti per la produzione individuale e di serie. Biesse esporrà ad esempio nel padiglione 11, IMA nel padiglione 12, SCM e Felder vicino ai fornitori di utensili elettrici nel padiglione 13, HOMAG nei padiglioni 14 e 15 e Weinig nel padiglione 27. La tecnologia per la finitura delle superfici diventerà un settore espositivo autonomo, tematicamente e spazialmente confinante con il settore della produzione di materiali a base legno, che occuperà il padiglione 26, dove esporranno Siempelkamp e Dieffenbacher. Il padiglione 26 accoglierà anche il settore “energia dal legno”, direttamente confinante con la tecnologia per le segherie nel padiglione 25, dove saranno presenti Linck, Möhringer e EWD. Il padiglione 16 ospiterà invece un settore espositivo completamente nuovo: componenti per macchine e
tecnologie dell’automazione. In questo settore figurano, tra i temi più importanti, automazione elettrica, tecnologia dell’azionamento, scambio dei dati e software per l’automazione, che gli espositori proporranno nell’area di passaggio tra tecnologia per la finitura delle superfici e utensili, macchine e impianti per la produzione individuale e di serie. La tecnologia forestale verrà ancora esposta nell’area scoperta e nei padiglioncini sotto il Tetto EXPO. Anche qui la nuova struttura dei padiglioni produrrà positive sinergie. L’area scoperta sarà infatti significativamente plasmata dai settori della catena di produzione. La più importante fiera mondiale delle macchine, degli impianti e degli utensili per la lavorazione e il trattamento del legno ha registrato lo scorso anno 1.552 espositori, il 56 per cento dei quali esteri, su di una superficie netta di 121.195 metri quadrati. Tra i maggiori Paesi espositori figuravano, oltre a Germania, Italia e Austria, Repubblica Popolare Cinese, Svezia e Stati Uniti d’America. 93 099 visitatori, il 40 per cento dei quali esteri, si sono assicurati una panoramica delle novità di settore e hanno in misura consistente investito in tecnologie innovative. Fonte: Ligna Per ulteriori informazioni scrivere a: info@finishing.it
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JOTA CONSIGLIA: TEKNOS SISTEMI INDUSTRIALI PER LA PROTEZIONE DEL LEGNO INNOVATIVI E CONFERMATI NEGLI ANNI I prodotti TEKNOS, distribuiti in Italia in esclusiva da Jota, sono un’ottima scelta per serramentisti, falegnami, carpentieri, produttori di mobili e pavimenti, rivenditori legnami, costruttori casa in legno e mobili da giardinaggio, etc. Grazie alla costante innovazione del produttore leader Europeo TEKNOS, che offre anche sempre nuove soluzioni che permettono agli applicatori di essere competitivi e di lavorare con sistemi vernicianti sempre all’avanguardia. Visto la tendenza delle finiture opache per l’esterno TEKNOS ha introdotto la versione della finitura trasparente GORI 660-25 / Aquatop 2600-95 vernice a spruzzo antiblocco di ultima generazione in effetto naturale 10 gloss e la variante coprente con la finitura Aquatop 2600-21 sempre in gloss 10. Prodotti innovativi che non possono mancare a chi vuole essere un professionista del settore sono il Gori 642 / Antistain Aqua 2901-52/-62 a immersione e il 643 / Antistain Aqua 2901-00 / -02 variante a spruzzo – primer all’acqua per impedire l’uscita di essenze colorate su legni di latifogli o tropici diluibili dall’acqua. Gori 640 / Antistain Aqua 5200-01 a immersione e Gori 641 variante a spruzzo – fondi riempitivi in grado di ridurre al minimo lo scolorimento della finitura attorno a nodi del legno di pino, abete o altri legni di conifera apparentati, perché la resina viene bloccata da un complesso processo e rimane cosi nel legno. Inoltre il programma è stato completato anche con
Senza primer
Con GORI 642/643
Senza bloccanodi
Con GORI 640/641
la finitura a spruzzo incolore GORI 660 UV / Aquatop 2600-67 / -69 che è garantita per l’esterno per 5 anni e l’ OLIO GORI 675 UV per legno di conifera a basso spessore garantito per 4 anni per esterno. Per i trattamenti all’esterno la ditta Jota ha introdotto anche il nuovo sistema di verniciatura per balconi e mobili d’arredo all’esterno GORI 649 – 661 Teknoprimer 2949-11 / -21, con garanzia 2 anni per superfici in piano senza danni meccanici e 5 anni in verticale.
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È stato inserito anche il prodotto a base di acqua TEKNOSHIELD 4005 per rivestimenti di terrazze in legno, che esalta la bellezza naturale del legno e prolunga la durata. Di successo è anche il programma completo delle vernici monocomponenti per mobili all’acqua che è composto da: TEKNOSEAL 4002 è un fondo per il trattamento industriale di pannelli MDF / HDF per l’interno per l’applicazione a spruzzo. Impedisce la penetrazione dell’acqua e dell’umidità e ha un alto potere di riempimento. TEKNOCOAT AQUA 1875-98 FONDO BIANCO all’acqua a base acrilica con riempitivo e cera naturale. Si tratta di un prodotto ad essiccazione rapida e con una reologia modificata per le superfici verticali.
12722), Alcool (EN 12720), Liquido colorato (caffè) (EN 12720), sfregamento (ISO 105-X12, EN20 105-A03) Infine il TEKNOCOAT AQUA FONDO RAVVIVANTE 1330-08-0X permette di ravvivare la struttura di legni scuri o chiari, simile all’effetto vernici a solvente. L’esperienza decennale nel campo, i sistemi e concetti di protezione del legno a 360 gradi proposti da JOTA, riescono a dare ai rivenditori e agli applicatori gli strumenti necessari per affrontare le situazioni sui mercati attuali. Questo è anche il motivo per cui sempre più clienti si affidano a JOTA.
Il TEKNOPRIMER ISOLANTE TEKNOCOAT AQUA 187501 SEAL è un primer isolante incolore diluibile con acqua a base di resine acriliche. Adatto per il trattamento di superfici di legni difficili con essenze , bloccandone la fuoriuscita. AQUACOAT 2650-23/22 è una vernice monocomponente coprente all’acqua per il trattamento di mobili e superfici in legno, MDF, masonite e truciolati all’interno. È caratterizzata da una buona adesione al primer e al sottostrato, essiccazione rapida e buona resistenza all’acqua, al caffè e all’alcol. Sono stati eseguiti test di durabilità della superficie, Acqua (EN 12720), Grasso (EN 12721), Graffio (EN 12722), Alcool (EN 12720), sfregamento (ISO 105-X12, EN20 105-A03) Il TEKNOCOAT AQUA 1330 è una vernice a base acrilica diluibile con acqua per il trattamento del legno d’interno. Crea uno strato superficiale antiusura con ottima resistenza e una buona impregnazione del legno. Sono stati eseguiti test di durabilità della superficie, Acqua (EN 12720), Grasso (EN 12721), Graffio (EN
Fonte: Jota Per ulteriori informazioni scrivere a: info@finishing.it
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MILESI MONTAGNA: LA QUALITÀ DEI PRODOTTI MILESI SALE IN QUOTA! La montagna evoca atmosfere calde ed accoglienti, interni ospitali e rilassanti dove la tradizione rustica si unisce a raffinati elementi moderni e funzionali. Il legno è l’indiscusso protagonista. Quello degli antichi masi, dei fienili, delle baite, degli chalet, dei rustici e delle stalle, bellissime strutture in legno, completamente ristrutturate e adibite a funzioni residenziali o turistiche, che riescono a coniugare le moderne esigenze abitative con il gusto della tradizione e il rispetto del paesaggio in cui sono inserite. Quello dei pavimenti, delle pannellature, delle travi a vista e dei rivestimenti dei soffitti dei loro interni. Quello dei mobili da esterno, dei tavoli, delle panche e delle sedie dove consumare con lentezza i piatti tipici della tradizione montana, o delle sdraio su cui rilassarsi al sole, su prati o sui balconi. Quello degli arredi artigianali, rustici ed eleganti, capaci di creare ambienti dalle atmosfere calde ed accoglienti, diffondendovi il caratteristico profumo delle loro essenze. Quello degli oggetti decorativi, dei soprammobili e degli accessori che arricchiscono ogni stanza. Pensando a queste atmosfere suggestive, a luoghi affascinanti e spesso esclusivi anche perché diffi-
cilmente accessibili, Milesi ha deciso di dedicare agli artigiani che operano in ambienti montani una selezione di soluzioni per esterni e per interni accomunate da alcuni vantaggi strategici: versatilità, facilità di utilizzo, ottimi risultati estetici e di resistenza. Il progetto nasce dalle risposte ad una semplice domanda: chi opera in questi contesti, dove la natura così affascinante è la prima a sfidare edifici ed arredi? L’artigiano che si occupa di nuovi edifici o di rifacimenti lavora in condizioni logistiche più scomode rispetto alla pianura, affronta spostamenti importanti, deve poter raggiungere i siti su cui intervenire con un numero limitato di prodotti che permettano di realizzare il maggior numero di manufatti, e deve essere sicuro che il risultato finale sia eccellente e si possa ottenere con i più comuni strumenti di lavoro normalmente a sua disposizione. In più, siamo certi che l’artigiano sarebbe felice di poter utilizzare gli stessi prodotti sia per le prime applicazioni che per le operazioni di rinnovo, ed è in questa direzione che vanno molti dei cicli di verniciatura individuati. Recentemente infatti, il recupero del patrimonio edilizio tradizionale ha assunto una grande importanza, grazie al crescente interesse di enti locali e di comunità montane verso la valorizzazione
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del territorio. Ecco perché tutte le soluzioni individuate per la linea Milesi Montagna sono versatili, si applicano facilmente, e sono composte da prodotti dalle performance estetiche e di resistenza molto elevate. Alcuni esempi: le soluzioni per esterni All-in- One, un solo prodotto all’acqua estremamente innovativo che sostituisce la normale sequenza di applicazione per esterni (impregnante, fondo e finitura) un solo prodotto che si applica in tre mani su molte tipologie di manufatti, dagli infissi, agli arredi per esterni fino ai rivestimenti e travature, garantendo ottima protezione e valorizzazione del legno, che può essere sia di conifera che di latifoglia. Questo prodotto rappresenta il massimo della versatilità per la verniciatura del legno all’esterno, e si applica molto semplicemente a pennello, ma anche a spruzzo, per gli artigiani più attrezzati. Oppure il nuovo effetto naturale all’acqua per interni, un fondo finitura in cui la massima facilità di applicazione e la semplicità del ciclo di verniciatura proposto sono associate a resistenze tali da rendere il prodotto adatto sia per gli arredi che per il parquet, per non parlare della bellezza del legno che sembra davvero naturale, non verniciato, e senza alterazioni del colore dell’essenza scelta. La scelta di questi due prodotti all’acqua, e dei molti altri selezionati per la linea Milesi Montagna, rientra perfettamente nella filosofia green Milesi che associa alla massima qualità tecnica ed estetica la sostenibilità e l’attenzione all’applicatore che trascorre molte ore al giorno a contatto con i prodotti. Ma abbiamo pensato anche al design: spesso i recuperi di vecchie strutture vengono affidati ad architetti che ridisegnano gli spazi residenziali e di accoglienza turistica scegliendo soluzioni di arredo contemporaneo, minimalista e molto elegante. E non è inconsueto trovare, in accostamento agli arredi in stile tradizionale, pezzi moderni e funzionali che meglio organizzano spazi talvolta ristretti. Le nostre proposte per gli interni comprendono gli effetti anticati e craquelé più classici, ma anche il nuovo effetto naturale, perfetto per arredi moderni minimal, e l’innovativo effetto Ruggine, studiato per creare dettagli assolutamente originali che personalizzano gli ambienti e “rompono” con la tradizione creando contrasti inediti e molto gradevoli.
Fonte: IVM Chemicals Per ulteriori informazioni scrivere a: info@finishing.it
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XYLEXPO 2016 Ottimi risultati per la biennale internazionale delle tecnologie per il legno e i componenti per l’industria del mobile, che ha celebrato la venticinquesima edizione dal 24 al 28 maggio scorso, presso il quartiere di FieraMilano-Rho. La manifestazione ha coperto circa 30mila metri quadrati, di cui 23mila occupati da oltre 300 aziende italiane e 7mila da 130 espositori stranieri E’ stata una fiera fortemente concentrata sulla innovazione, che ha soddisfatto l’esigente pubblico specializzato, proveniente da tutto il mondo. Xylexpo si è dimostrata sempre più una fiera concreta, che riflette un mercato attento a tutto ciò che può permettere di incrementare la propria competitività. Lo sanno bene tutti i più grandi gruppi che, insieme alle imprese piccole e medie che sono la ricchezza di questo comparto industriale, quest’anno sono stati presenti al gran completo. Biesse, Cefla, Homag Group, Ima-Schelling, Scm Group sono le realtà su cui sono puntati i riflettori di questa edizione che – risultato mai ottenuto in passato – ha visto i padiglioni 1 e 3 (dedicati alla finitura e alla seconda lavorazione del pannello) “sold out”, completamente occupati già qualche mese prima dell’inizio della manifestazione. La crescita degli espositori e dei visitatori, anche di quelli italiani, rappresenta indubbiamente un segnali incoraggiante. L’offerta è stata quanto mai completa e gli utilizzatori delle tecnologie del legno hanno sentito che c’è aria nuova, per cui sono propensi a pensare più concretamente a completare o a rinnovare il proprio parco macchine. Tutto questo genererà un circolo virtuoso che si svilupperà ulteriormente nei prossimi mesi. Molto apprezzato su www.xylexpo.com il servizio di match making, una piattaforma che ha consentito ai visitatori di costruirsi la propria agenda elettronica richiedendo anticipatamente un appuntamento agli espositori e, al tempo stesso, ha permesso agli espo-
sitori di proporsi per un incontro a tutti i visitatori che avevano dichiarato di essere interessati a una particolare tecnologia o applicazione. Il capitolo dei servizi on line ha dato anche la possibilità di cercare nelle pagine del sito di Xylexpo le novità proposte dagli espositori, un servizio che è oramai tradizione e che visto un crescente numero di accessi. UNA RASSEGNA FORTEMENTE INTERNAZIONALE Da sempre Xylexpo vanta ottimi dati a sostegno della propria internazionalità. Un successo dovuto certamente alla presenza di tutti i costruttori italiani e internazionali, alla lunga tradizione della rassegna – che quest’anno, lo ricordiamo ancora, ha festeggiato la venticinquesima edizione – e all’impegno della organizzazione nel promuoverla in tutti i più importanti mercati del mondo. Una attività, quella promozionale, che ha avuto un riscontro importante nella presenza di numerose delegazioni estere che sono state accolte in uno spazio ad hoc nel padiglione 3. Di particolare rilevanza la presenza di una business mission del Ministero dell’industria e del commercio della Federazione russa, tesa a creare una rete di relazioni con imprese italiane e internazionali per la creazione di nuove opportunità nella lavorazione del legno. Un capitolo a cui ha fortemente contribuito la forte collaborazione con il Ministero per lo sviluppo economico italiano, che ha riconosciuto Xylexpo fra le trenta fiere di rilevanza nazionale, un “attestato” che si
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è tradotto in una azione concertata con Ice-Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane che quest’anno è stata ancora più forte e incisiva. ANEST IWATA Anest Iwata, azienda leader nel settore della verniciatura a spruzzo, offre strumenti di altissimo livello per il settore della carrozzeria e dell’industria. La gamma dei prodotti comprende diverse linee di pistole a spruzzo, pompe per verniciatura e accessori. Con particolare riferimento all’industria del legno, è stata presentata a Xylexpo la nuova serie "Icon", pompe airless e misto aria per lavorazioni a media e alta pressione. Estremamente affidabili e di facile manutenzione, le pompe "Icon" rappresentano un significativo passo avanti per la verniciatura nell’industria del legno. E’ stata presentata inoltre la nuova pistola misto aria "MSGS-200", che combina i vantaggi della tecnologia Airless (velocità e basso overspray) con i vantaggi della tecnologia tradizionale. FINITURE Finiture, azienda leader per la progettazione e per la costruzione di impianti di verniciatura per finestre e porte, ha esposto a Xylexpo il robot di spruzzatura
"Ras" per la verniciatura automatica di porte e di finestre e la nuova linea flow-coating orizzontale per profili, che permette di applicare ed di essiccare il prodotto sui profili in circa tre minuti. La linea è composta dal flow-coating "Pro Flow", disponibile in vari modelli con diversi livelli di automatizzazione e inoltre dal tunnel di essiccazione "Pro Dry". MAKOR L’azienda toscana ha presentato a Xylexpo l’ultimo nato tra i robot di spruzzatura, “Robostars Evolution”, dotato di 5 assi interpolati e pensato per le produzioni di elevata qualità, sia lucide che opache. Grazie alla sua estrema flessibilità, “Robostart evolution”, opportunamente configurato, è ideale per applicazioni di colle su pannelli piani e bugnati. E’ stata inoltre presentata la spruzzatrice doppio braccio "K-Two" oscillante, destinata alla media industria, estremamente flessibile, con trasporto a tappeto autopulente oppure con trasporto a carta.
Fonte: Xylexpo Per ulteriori informazioni scrivere a: info@finishing.it
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LA NOTTE DI XYLEXPO
L’innovazione è stata indubbiamente il fil-rouge della edizione 2016 di Xylexpo. Una dimostrazone si è avuta nel corso de “La notte di Xylexpo”, in cui sono stati consegnati i premi di “Xia-Xylexpo Innovation Awards”, una iniziativa giunta alla sua seconda edizione. E’ stato Maurizio Riva, contitolare di Riva1920 e testimonial di Xylexpo 2016, a consegnare i premi per la sezione “Prima lavorazione e trasformazione del massiccio”, peraltro, come per tutti i premi scelti dagli organizzatori per il concorso, oggetti che fanno parte del catalogo di Riva1920. Il primo posto se lo è aggiudicato la Griggio di Reschigliano di Campodarsego (Padova) per “Unica Safe”, sistema di ritrazione della lama in 5 millisecondi, sensibile alla diversa conduttività elettrica del corpo, che permette di prevenire infortuni. La motivazione recita: “Proposta significativa in tema di sicurezza per l’operatore, che applica alternative più efficienti rispetto a precedenti soluzioni similari, e calibrata particolarmente per la piccola e media
impresa”. Al secondo posto si classifica l’azienda Imal di San Damaso (Modena) per “Fbc200”, sistema per rilevare in linea difetti interni e qualità di pannelli di vario tipo, specie truciolare, Mdf e Osb. La motivazione: “Evoluzione dell’esistente con prestazioni più elevate: estensione del campo di controllo, risoluzione del monitoraggio, autoapprendimento”. Terzo posto per “Superangle 600” della Salvador di San Vendemiano (Treviso), linea per la produzione di divani che integra troncatura, tagli inclinati e foratura. La motivazione: “Nell’ambito della produzione dei divani, utile integrazione di ottimizzazione, taglio inclinato e foratura finora separati, gestito da un software particolarmente flessibile”. Lorenzo Primultini, presidente Xylexpo, ha consegnato i premi della sezione “Lavorazione del pannello”. Il primo posto lo ha conquistato Scm Group di Rimini con la soluzione Stefani per la bordatura “J-Shape”, processo softforming dedicato a superfici
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complesse. La motivazione: “Risponde in modo eccellente alle esigenze del mercato per la bordatura di profili ergonomici con riduzione dello spazio operativo, usando adesivi poliuretanici con raggi di curvatura piccoli e bordi spessi”. Al secondo posto Biesse Group di Pesaro per “Heat Control System”, dispositivo di monitoraggio della temperatura della colla già spalmata sul pannello prima dell’accoppiamento col bordo. La motivazione recita: “Il dispositivo risolve i problemi legati alla misurazione della temperatura in posizioni lontane dal punto di applicazione, facilitando la corretta regolazione dei parametri del processo”. Al terzo posto La Metal World di Pavia di Udine con “Turbo System”, un dispositivo che garantisce la pulizia delle superfici durante le lavorazioni di fresatura. Motivazione: “L’azione di turbolenza generata da un getto di aria compressa garantisce una potente eliminazione delle scorie generate nella lavorazione”.
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La giuria ha assegnato, all’ultimo momento, una menzione speciale alla tedesca Baumer Inspection per “Colour Brain Size”, sistema modulare di misura con controllo ottico di alta precisione per la verifica dei pannelli lavorati. Per la sezione “Finitura” al primo posto Cefla di Imola per “iGiottoApp X2”, coppia di robot antropomorfi coordinati per la verniciatura automatizzata di superfici anche non piane. Motivazione: “Felice integrazione tra meccanica e informatica per gestire un flusso di materiale continuo in posizionamento casuale, con elevato grado di libertà operativa e capacità di interazione dei due robot in area comune, e conseguente elevata produttività”.
Al secondo posto ancora Biesse Group di Pesaro con “Opera R”, tecnologia Viet per la levigatura automatizzata di operazioni convenzionali su elementi tridimensionali. La motivazione: “Proficua applicazione di tecnologie robotiche alla levigatura e particolari finiture superficiali, finalizzata a colmare i limiti del processo manuale”. Al terzo posto la EMC di Imola con “R-Evo”, levigatrice per la superfinitura multidirezionale con sistema rotativo. Motivazione: “Sistema avanzato che integra efficacemente il movimento ciclico del nastro con la rotazione del suo supporto, ottimizzando l’efficienza delle lavorazioni ed il risultato”. I premi di questa sezione sono
stati consegnati da Stefano Berti, presidente della giuria e dirigente di Ricerca CNR presso IVALSA di Sesto Fiorentino. Berti ha colto l’occasione per presentare i suoi colleghi di giuria, ovvero Franco Bulian (vicedirettore del Catas), Felice Ragazzo (docente di corsi di Alta formazione nel corso di laurea in Disegno industriale presso l’Università La Sapienza di Roma), Frieder Scholz (professore presso la Hochschule Rosenheim - University of Applied Sciences, di cui è direttore del corso Master Tecnologia del legno) e Roberto Zanuttini (professore associato di Tecnologia del legno presso l’Università degli Studi di Torino, Dipartimento di Scienze agrarie, forestali e alimentari).
I CINQUANT’ANNI DI ACIMALL “La notte di Xylexpo”, che ha visto la presenza di oltre cinquecento persone fra espositori, personaggi del settore e stampa, si era aperta con una sobria celebrazione del cinquantesimo compleanno di Acimall, l’associazione confindustriale che rappresenta i costruttori italiani delle tecnologie del legno, fondata a Milano il 29 gennaio del 1966, nello studio del notaio Pietro Villa di Milano. Sono stati ricordati due membri del primo consiglio, Adriano Aureli ed Egidio Sueri e sono state consegnate targhe ricordo a tutti coloro che sono stati presidenti di Acimall. Tre le targhe alla memoria: a Valdo Gabbiani (presidente dal 1966 al 1969), a Giovanni Stefani (1969-1972 e 1975-1978) e Umberto Nobile (1972-1974). Premiati anche i presidenti Sergio Muratori (1974-1975), Lazzaro Cremona (1978-
1990), Adriano Aureli (1990-1996), Gianni Ghizzoni (1996-2000), Giancarlo Anselmi (2000-2002), Luciano Costa (2002-2004) e Ambrogio Delachi (2004-2013).
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XXV XYLEXPO Gli organizzatori hanno scelto di celebrare un altro anniversario importante, ovvero la XXV edizione di Xylexpo, consegnando una riproduzione della pagina a loro dedicata nella prima edizione del catalogo della fiera, nel 1968, alle aziende presenti fra gli stand di questa edizione. Una sorta di ponte lungo venticinque edizioni, che ha visto protagoniste ben 44 realtà di cui riportiamo l’elenco con le ragioni sociali di 48 anni fa: 01. Vittorio Alberti spa di Cernusco sul Naviglio (Milano), oggi Alberti Engineering. 02. Paolino Bacci di Cascina (Pisa). Un gruppo di aziende che oggi fanno capo a Scm Group di Rimini, ovvero: 03. Industria meccanica Renzo Balestrini di Seveso (Monza Brianza). 04. Giovani Casadei di Rimini. 05. Costruzioni meccaniche Celaschi di Vigolzone (Piacenza). 06. Divisione Meccanica Castelli di Bologna. 07. Gabbiani Brevetti costruzioni meccaniche di Podenzano (Piacenza). 08. Giancarlo Morbidelli di Pesaro (Pesaro Urbino). 09. Scm di Ing. Gemmani & Aureli di Rimini (Rimini). 10. Fratelli Sergiani di Rimini (Rimini). 11. G. Stefani di Thiene (Vicenza). 12. Fratelli Valtorta di Birone di Giussano (Milano). 13. Fonderie Officine meccaniche Bongioanni di Fossano (Cuneo), acquisita da Primultini. Due aziende che oggi fanno capo a Homag Group: 14. Machinenbau Heinrich Brandt di Lemgo (Lippe, Germania). 15. Holzma-Holzbearbeitungsmaschinen Erwin Jenker di Gechingen (Germania). 16. Cagnola-Lissone/Makor di Lissone (Milano). 17. Carrozzauto di Stradella (Pavia), oggi Kolmag di Legnaro (Padova). 18. Centauro Officine Fonderie di Limidi di Soliera (Modena). 19. Colombo Giordano di Carate Brianza (Monza Brianza), oggi Elettromeccanica Giordano
Colombo. 20. Colombo & Cremona di Villasanta (Monza Brianza). 21. Cosmec di Poggibonsi (Siena), oggi Cosmec Technology. 22. A. Costa Officine Fonderie di Marano Vicentino (Vicenza), oggi Costa A. Righi. 23. Dicotelsisal di San Maurizio Lambro (Milano). 24. Fabbrica frese Fink di Monza (Monza Brianza). 25. Framar di Carpi (Modena) 26. Freud Pozzo di Udine (Udine), oggi Freud, Gruppo Bosch. 27. Costruzione macchine automatiche di Pianoro (Bologna). 28. Griggio Guerrino & C. Officine meccaniche di Cadoneghe (Padova). 29. Leitz Servizio di Mariano Comense (Como). 30. Domenico Locatelli di S.L. di Almè (Bergamo). 31. Meber Costruzioni Meccaniche di Carpi (Modena). 32. Omga Costruzioni Meccaniche di Limidi di Soliera (Modena), oggi Dierregi. 33. Paccani & De Moliner di Seveso (Monza Brianza). 34. Società Fratelli Sala di Seriate (Bergamo), oggi Italpresse. 35. Schelling & Co. di Schwarzach (Voralberg, Austria), oggi Ima-Schelling. Due le realtà che oggi fanno capo a Biesse Group: 36. Costruzioni Meccaniche Giancarlo Selci di Pesaro (Pesaro Urbino). 37. Costruzioni Meccaniche Viet di Pesaro (Pesaro Urbino). 38. Fratelli Flavio & Flaviano Sorbini di Pesaro. 39. Stark Italiana di Trivignano Udinese (Udine). 40. Steton di Stermieri & Tondelli di Carpi (Modena). 41. Utensilegno di Milano. 42. Costruzioni meccaniche F.lli Tagliabue di Verano Brianza (Milano), acquisita da Costa levigatrici. 43. Vitap di Poggibonsi (Siena). 44. Michael Weinig KG. Di Tauberbischofsheim (Germania).
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NUOVO FONDO-FINITURA TRASPARENTE ALL’ACQUA AF 63**/00 SAYERLACK: LA LUNGA BELLEZZA DEL PARQUET Il parquet è sempre trendy, perché il calore del legno, i suoi tanti colori, le sfumature sempre diverse, contribuiscono in maniera determinante a creare lo stile degli ambienti in cui è posato. Richiamando la tradizione o allineandosi del tutto con le nuove tendenze. Il legno è un materiale che si presta a sperimentazioni estetiche all’avanguardia. I pavimenti in legno possono evocare svariati mood, diventando punti focali dell’interior design ed esaltandolo, tenendo conto della dimensione delle stanze e della loro destinazione, della loro luminosità, dello stile degli arredi. Il pavimento in legno è il più ambito da chi si appresta a costruire o rinnovare la propria abitazione, anche perché, grazie alle nuove tecnologie e ai nuovi trattamenti, é ora possibile posarlo in ogni ambiente della casa. Un parquet ideale deve essere in grado di unire straordinarie caratteristiche di resistenza, praticità e bellezza. Nel caso di destinazione ad ambienti soggetti a grande calpestio, a caduta frequente di oggetti pesanti o frequentati da animali domestici, è conveniente scegliere un parquet ad alta resistenza. Durezza e stabilità sono requisiti fondamentali del legno. I legni duri sono più difficili da scalfire, ma la vernice di finitura presenterebbe ugualmente i segni. Per questo il film protettivo di vernice deve essere elastico e ad alta resistenza, per proteggere il pavimento da ogni sollecitazione meccanica o chimica. La ricerca Sayerlack, seguendo la spinta all’innovazione che da sempre la caratterizza e forte di una lunga esperienza nel campo del parquet e dell’arredamento, introduce prodotti innovativi sempre più rispondenti alle esigenze dei clienti: alla naturalità del materiale
associamo la più evoluta tecnologia, esaltandone la bellezza e le tante qualità. Il nuovo fondo-finitura trasparente all’acqua AF 63**/00 è un prodotto acrilico-poliuretanico monocomponente iningiallente esente da solventi pericolosi e privo di indicazioni di pericolo in etichetta. Grazie a queste caratteristiche chimiche è dotato di eccellente elasticità e durezza superficiale che conferisce un’elevata resistenza all’usura. Cercando la massima versatilità, il prodotto è applicabile mediante rullo, pennello e spruzzo, garantendo sempre un’eccellente resa estetica grazie all’ottima disaerazione, livellamento e facilità di ripresa. Un ulteriore vantaggio deriva dalla possibilità di applicare AF 63**/00 direttamente sull’essenza legnosa, senza dover preventivamente trattare la superficie con un isolante, come nei legni particolarmente tannici, in assenza di trasudamenti negli eventuali accumuli di prodotto. In base ai requisiti della nuova norma UNI 11622-1:2016 sui trattamenti di protezione superficiale, AF 63**/00 ottiene l’idoneità per l’utilizzo in ambienti residenziali. Ottime, in particolare, le resistenze chimiche, la ritenzione allo sporco, le resistenze fisiche all’abrasione e al graffio. Un pavimento naturale da vivere ogni giorno: la qualità della finitura e il calore del legno si toccheranno con mano, la durezza e l’elasticità, la straordinaria resistenza all’usura, ci stupiranno col tempo. Fonte: Sayerlack Per ulteriori informazioni scrivere a: info@finishing.it
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BLUEFIN SOFTMATT Superfici opache, senza segni lucidi e senza impronte: ora è una realtà! Nel corso del 2016 il calendario della ADLER è stato ricco di date nelle quali sono state presentate al mercato Italiano molte importanti novità nel campo delle vernici all’acqua e non solo. L’ultimo arrivato è BLUEFIN SOFTMATT, capostipite di una nuova gamma di prodotti verniciati in base acqua da interno, dalle caratteristiche tecniche ed estetiche mai presentate prima. BLUEFIN SOFTMATT racchiude nel suo nome alcuni dei cambiamenti più importanti che ADLER ha deciso di presentare al mercato Italiano. La famiglia BLUEFIN alla quale il SOFTMATT appartiene, è sinonimo di una nuova gamma di finiture da interno all’acqua ad elevatissime prestazioni. Quali sono le sue caratteristiche? - opacità profonda e superfici assolutamente prive di qualsiasi riflesso generato dalla luminosità ambientale; - caratteristiche Anti-Fingerprint, in altre parole le superfici opache che si ottengono dalla verniciatura con BLUEFIN SOFTMATT non sono soggette alle impronte lucide solitamente molto ben visibili sui glossaggi bassi;
44
- disegno delle venature anche in presenza di legni di latifoglia a poro medio o fine, assolutamente definito e senza il minimo rigonfiamento della fibra; - effetto SOFT TOUCH che regala sensazioni tattili simili al velluto; - capacità isolanti nei confronti degli estrattivi colorati idrosolubili presenti all’interno di legni con tannino (rovere, castagno ecc). L’estrema facilità di lavorazione di questo prodotto, venga esso applicato a pistola a tazza, con attrezzatura Airmix o Airless, lo rendono idoneo per raggiungere un livello qualitativo di prim’ordine in verniciatura, senza gli ostacoli solitamente presentati da prodotti altamente specializzati. Con BLUEFIN SOFTMATT sarà estremamente semplice e veloce ottenere eleganti superfici a poro aperto con una uniformità di opacità a cui stenterete a credere. BLUEFIN SOFTMATT, la qualità di un prodotto speciale con la lavorabilità di un prodotto universale.
Fonte: Adler Per ulteriori informazioni scrivere a: info@finishing.it
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Professione Verniciatore del Legno | Anno XXII - n.131 - Settembre 2016â&#x20AC;&#x192; 45
L’agenda dei fornitori
Linea diretta con le aziende
VERNICI LIQUIDE
ADLER Italia Via per Marco, 12/D 38068 Rovereto TN Tel. 0464/425308 Fax 0464/480957 www.adler-italia.it info@adler-italia.it
BOTTOSSO E FRIGHETTO VERNICI s.r.l.
GENC COATING ITALIA
Viale Kennedy 20 Fossalta di Portogruaro VE Tel. 0421/700222292 Fax 0421/700950
Strada 6 - palazzo A13 Milanofiori - 20090 Assago
www.bottosso-frighetto.com info@bottosso-frighetto.com
www.genccoatings.it info@genccoatings.it
ICRO COATINGS s.p.a. ICA SpA - Div ITALIAN COATINGS Via Alcide De Gasperi 73 36060 Romano D’Ezzelino VI Tel. 0424/8386 Fax 0424/37497 www.italiancoatings.com info@italiancoatings.com
Via del Fiffo 12 40065 Pianoro BO Tel. 051/770511 Fax 051/777437 www.oece.it servizioclienti@sherwin.com
UNIVERSAL VERNICI s.r.l. Via Lombardia 7 - 35040 Casale di Scodosia PD Tel.: 0429/87276 Fax 0429/847207 universalvernici@tiscali.it
PRODOTTI IMPREGNANTI E PER ESTERNI
Via Bedeschi 25 24040 Chignolo d’Isola BG Tel. 035/999711 Fax 035/999712 www.icro.it info@icro.it
SIRCA s.p.a. - Div. POLISTUC Viale Roma 85 - 35010 S. Dono di Massanzago PD Tel. 049/9322311 Fax 049/9322322 www.polistuc.it info@polistuc.it
Via del Fiffo 12 40065 Pianoro BO Tel. 051/770511 Fax 051/777437
Viale Roma 85 - 35010 San Dono di Massanzago PD Tel. 049/9322311 Fax 049/9322322
Via Monviso 10 20010 Bareggio MI Tel. 02/903041 r.a. Fax 02/9014289
www.sayerlack.it servizioclienti@sayerlack.it
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Anno XXII - n.131 - Settembre 2016 | Professione Verniciatore del Legno
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