Professione Verniciatore del Legno 140

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Emissioni

Combustori inquinanti?

Difetti

Schivature dei pannelli

Legislazione Le modifiche al 152

Corsi

Conoscere gli impianti di depurazione

Prezzi

Variazione delle materie prime

Rubriche

Notizie dalle aziende: novitĂ , tecnologie ed eventi

Poste Italiane s.p.a.- Spedizione in Abbonamento Postale- 70% - LO/MI In caso di mancato recapito inviare a CMP Roserio per la restituzione al mittente previo pagamento resi


EMISSIONI IN ATMOSFERA? L’ATTIVITA’ DEL GRUPPO

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Contenuti del numero 140 04

Fioccano gli aumenti e “calano le brache�

08

Combustori inquinanti?

12

GiĂš le mani da quei pannelli!

14

Conoscere gli impianti di depurazione

18

I poteri forti non esistono? Diciamo che si nascondono bene

22

Le semplificazioni lombarde

26

Notizie dalle aziende

46

L'agenda dei Fornitori


Una collaborazione vincente al servizio dei nostri Clienti

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Professione Verniciatore del legno

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Emissioni

Combustori inquinanti?

Difetti

Direzione e redazione:

Schivature dei pannelli

Legislazione Le modifiche al 152

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Corsi

Conoscere gli impianti di depurazione

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Prezzi

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Notizie dalle aziende: novità, tecnologie ed eventi

Variazione delle materie prime

Rubriche

Grafica e impaginazione John Michael Vincent San Juan

N 140 - Marzo 2018

info@finishing.it Poste Italiane s.p.a.- Spedizione in Abbonamento Postale- 70% - LO/MI In caso di mancato recapito inviare a CMP Roserio per la restituzione al mittente previo pagamento resi

Stampa Lalitotipo - Settimo Milanese (MI) Registrazione tribunale di Milano:

Termini di consegna materiali NUMERO

REDAZIONALI

PUBBLICITA'

139/GENNAIO

15/11/2017

06/12/2017

Abbonamenti Italia: 1 anno 52 euro - 2 anni 90 euro

140/MARZO

17/01/2018

07/02/2018

I dati dell’archivio elettronico della HB pi. erre vengono

141/APRILE

14/02/2018

07/03/2018

142/MAGGIO

11/04/2018

02/05/2018

143/SETTEMBRE

13/06/2018

04/07/2018

144/OTTOBRE

22/08/2018

05/09/2018

N. 592 del 05/11/1994 Vendita per abbonamento:

trattati nel rispetto di quanto stabilito dalla legge n. 675/1996 sulla tutela dei dati personali. Chiunque può richiedere, in qualsiasi momento, modifiche, aggiornamenti e cancellazioni dei dati personali dal nostro archivio


Prezzi

Fioccano gli aumenti e “calano le brache”

A cura della Redazione

04  Professione Verniciatore del Legno | Anno XXIII - n.140 - Marzo 2018


Prezzi

I VERNICIATORI SANNO FARE I CONTI? Nei primi mesi del 2018 alcuni verniciatori conto terzi www. woodfinishing.it che avevano resistito per tutto lo scorso anno ai continui aumenti dei prodotti e dei servizi, hanno cominciato a inviare ai propri clienti la comunicazione di ritocco dei listini. Le quotazioni delle materie prime (luce, acqua, gas, carburante, vernice e solvente) negli ultimi mesi del 2017 sono state caratterizzate da forte instabilità, con aumenti pesanti e imprevedibili che si sono sempre più intensificati. Ormai anche per i terzisti più strutturati, nonostante gli sforzi costantemente profusi per ridurre i costi di produzione, ottimizzando l’organizzazione del lavoro e gli acquisti, non è più possibile mantenere invariate le quotazioni senza abbassare la qualità del servizio offerto. Da un’indagine effettuata sui nostri abbonati, gli aumenti medi applicati sui listini da febbraio a marzo in tutta Italia variano dal 3 al 5% e come al solito non mancano i tentativi per approfittare dell’occasione, da parte di alcuni terzisti che cercano di acquisire nuova clientela con ribassi che, dato il momento, non potranno essere mantenuti nel tempo, se non riducendo inevitabilmente la qualità della finitura. In questo contesto economico è naturale che i clienti si guardino intorno, chiedendo preventivi a nuovi fornitori, sperando di spuntare condizioni migliori, sfruttando la forte competitività e lo scarso potere contrattuale dei terzisti. Il consiglio però è quello di non far partire una corsa al ribasso, che farebbe del

Per consultare online l’evoluzione dei prezzi delle materie prime, visitate il portale:

male a tutto il settore, come dimostra l’aumento dei contenziosi dovuti a difetti di verniciatura, di cui noi siamo sempre più spesso testimoni nei tribunali civili: calare le brache molto spesso porta ad inciampare... I PREZZI DEI PRODOTTI VERNICIANTI Anche sul fronte dei produttori di vernici c’è stato il tentativo, da parte di alcune aziende, di assorbire nel corso del 2017 gran parte della spinta rialzista delle materie prime, sperando che passasse la tempesta. La maggior parte delle aziende però, coerenti con una filosofia aziendale fondata sulla qualità dei formulati, hanno aumentato i listini di qualche punto percentuale, in modo da garantire che i prodotti vernicianti continuassero a mantenere il rispetto dei migliori standard di produzione, che consentono di operare senza il rischio di contenziosi, che per altro anche qui sono in costante aumento. Nei primi mesi del 2018 stiamo assistendo a una generale revisione dei listini e dalle lettere che ci hanno inviato i nostri lettori possiamo estrapolare questi valori medi: - vernici a base solvente + 8-10%; - vernici ignifughe a base solvente + 7-12%; - diluenti +12-17%; - acceleranti per poliesteri +10-15%; - catalizzatori + 10-15%; - vernici a base acqua + 6-9% - vernici Ignifughe a base acqua + 6-9%. Anche in questo settore la tentazione di cambiare fornitore per spuntare prezzi migliori è forte, grazie al fatto che pur di non perdere il cliente importante il fornitore tende a concedere deroghe sul listino, che magari a breve termine sembrano essere sopportabili, ma in realtà rischiano di far perdere non solo le brache, ma anche la camicia…

Professione Verniciatore del Legno | Anno XXIII - n.140 - Marzo 2018  05


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Depurazione aria

Combustori inquinanti?

I risultati delle analisi effettuate dell’ARPA del Veneto in aziende in cui sono installati impianti di abbattimento delle emissione prodotte da operazioni di verniciatura.

A cure della Redazione

08  Professione Verniciatore del Legno | Anno XXIII - n.140 - Marzo 2018


Depurazione aria

Caro Direttore, uno degli aspetti normativi ancora largamente dibattuti, nonostante siano passati circa 14 anni dal recepimento della Direttiva 99/13 CE, riguarda la corretta applicazione dell'Allegato III alla parte quinta del D.Lgs. 152/2006 per le attività soggette all'art. 275, in ragione dei consumi di solvente utilizzati nel processo produttivo. In questo senso, la recente modifica introdotta con la Legge 20.11.2017, n. 167, che modifica il comma 6 dell'articolo 275, scorpora (finalmente!) l'emissione totale annua stabilita nell'autorizzazione (e calcolata dai valori limite) dal consumo massimo teorico di solvente. Non passa giorno che si presentino situazioni specifiche che vanno ricondotte nell'alveo normativo a disposizione. E' il caso di quelle attività di rivestimento superfici in legno (punto 10 della Tabella 1 dell'Allegato III), che per rispettare i valori limite individuati nella citata tabella si sono dotati di un impianto di abbattimento di ossidazione termica dei COV. Per le attività soggette all'art. 275 è noto che vanno garantite anche le disposizioni generali riportate ai paragrafi 2.1, 2.2 e 2.3 dell'Allegato III parte I, se pertinenti. In particolare, una prima possibile interpretazione del paragrafo 2.1 porta a concludere che se in emissione vi è la presenza di sostanze pericolose, per queste si applicano dei limiti specifici, aggiuntivi e trasversali a tutte le attività, a quelli definiti nella Tabella 1. Poichè sulle emissioni degli impianti di termocombustione COV si possono trovare (e di fatto si trovano, perchè basta misurarle) sostanze pericolose (ad esempio formaldeide o benzene, entrambi classificati H350), la lettura rigorosa del paragrafo 2.1 determina, per queste situazioni, l'applicazione di limiti in emissione particolarmente restrittivi (2 mg/Nm3 se viene

raggiunta o superata la quantità di 10 g/h) a valle di un impianto che ha, come funzione principale, proprio quella di abbattere i composti organici volatili in ingresso al sistema di trattamento. Esiste però una seconda interpretazione di quanto espresso nei paragrafi 2.1 e 2.2, che associa i limiti particolarmente restrittivi solo alle sostanze e alle miscele che contengono i COV pericolosi di cui alle indicazioni di pericolo e non anche a quelle sostanze che, come in questo caso, si formano, a seguito del processo di abbattimento (perchè in questo caso è certo che i prodotti vernicianti utilizzati non le contengono). Condivido questa seconda interpretazione, ma è chiaro che per come è scritta la norma il riferimento è alle "emissioni di sostanze caratterizzate da particolari rischi per la salute e l'ambiente" (paragrafo 2.1 ) e "agli effluenti gassosi che emettono i COV di cui al punto 2.1 in una quantità…" (paragrafo 2.2). A mio avviso, la Direttiva comunitaria e il successivo decreto di recepimento non avevano considerato tale particolare ipotesi (non fosse altro perchè l'approccio all'abbattimento di COV nel settore del legno non era certamente tra le ipotesi consigliabili), ma è chiaro che una maggior chiarezza sul punto sarebbe opportuna. Purtroppo la prossima pubblicazione alle modifiche alla parte aria del T.U.A. non contribuirà a chiarire il punto, se è vero, come sembra, che l'agognata rivisitazione dei limiti emissivi ormai datati non verrà attuata. Ringrazio per l'ospitalità e resto a disposizione per eventuali osservazioni dei tuoi appassionati lettori. Franco Giacomin Funzionario di P.O. Emissioni in Atmosfera ed Autorizzazioni Integrate Ambientali Provincia di Treviso

DEPURARE L’ARIA DEPURATA? L’anomalia segnalata da Giacomin nasce da una situazione nuova nel nostro settore, in quanto normalmente gli operatori di ARPA nelle loro analisi sulle emissioni cercano solo le sostanze presenti nelle vernici (o il COT totale), per cui non risultano esperienze su casi analoghi, perché normalmente un combustore efficiente consente di mantenere le emissioni dei solventi utilizzati nella verniciatura abbondantemente al di sotto dei limiti di legge. Com'è noto però, i limiti in emissione per le sostanze pericolose sono particolarmente restrittivi e le diverse analisi effettuate da ARPAV hanno evidenziato un costante superamento del limite di 10 g/h, che imporrebbe quindi di arrivare a una concentrazione al di sotto dei 2 mg/Nm3, un limite piuttosto “impegnativo” per un impianto di depurazione. Sembra paradossale che un impianto che ha come funzione principale proprio quella di abbattere i composti organici volatili in ingresso al sistema di trattamento, produca emissioni di sostanze più pericolose in concentrazioni al di sopra dei limiti di legge, che richiederebbero quindi un ulteriore abbattimento. Spetta ai costruttori di impianti di depurazione spiegare se le situazioni riscontrate rappresentano la normalità, oppure sono frutto di anomalie di progettazione, costruzione o conduzione degli impianti: il dibattito è aperto! Pierluigi Offredi Direttore di "Professione Verniciatore

Professione Verniciatore del Legno | Anno XXIII - n.140 - Marzo 2018  09


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Difetti

Giù le mani da quei pannelli!

Indagine sulle schivature dei pannelli IL DIFETTO Recentemente abbiamo indagato un difetto di verniciatura che riguardava l’evidenza di piccole irregolarità superficiali, simili a delle schivature, sulla superficie di alcuni pannelli. Il caso non si presentava semplice, in quanto il difetto era quasi impercettibile, essendo visibile solo in determinate condizioni di illuminazione delle superfici. Come spesso capita in questi casi, non c’era nemmeno l’evidenza di una regolarità nella sua comparsa, non potendo essere apparente-

Franco Bulian – Catas mente associato né alle materie prime, né alle condizioni lavorative o ad altri fattori macroscopici. L’INDAGINE IN LABORATORIO Abbiamo così dato avvio alle indagini di laboratorio, impiegando tutte le tecniche a nostra disposizione, con osservazioni microscopiche e analisi chimiche di vario tipo (IR, GC-MS) direttamente sui campioni difettati. Nessuna di queste tecniche ha avuto tuttavia successo e il caso rimaneva pertanto irrisolto, senza alcuna evidenza di un parametro

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oggettivo associabile a quanto lamentato. Casi di questo tipo sono purtroppo abbastanza frequenti nel mondo della verniciatura e l’individuazione della loro origine tramite tecniche analitiche non ha quasi mai una risposta certa; le schivature sono infatti spesso conseguenti a lievissime contaminazioni delle superfici, da parte di sostanze quali le paraffine e soprattutto i siliconi, la cui origine può essere in realtà tra le più variegate. A volte queste contaminazioni sono state addirittura associate a


Difetti

correnti d’aria che trasportavano i siliconi dall’esterno, magari da un capannone attiguo, dove si stavano impiegando sigillanti a base siliconica. In altri casi il problema dei siliconi dipendeva da lavori di idraulica eseguiti invece all’interno dell’azienda, anche in zone relativamente distanti dal reparto di verniciatura. Purtroppo questi casi sono difficilmente indagabili, anche perché le quantità di contaminanti in gioco sfuggono all’analisi chimica, seppur sofisticata, anche per effetto dell’interferenza di tutte le altre sostanze presenti nella formulazione di una vernice. L’INDAGINE SUL CAMPO Un’indagine “sul campo” può essere comunque utile e già in passato il Catas è stato in grado di risolvere qualcuno di questi casi, riscon-

trando, ad esempio, che alcuni operatori utilizzavano una crema per le mani a base siliconica e che poi maneggiavano i pannelli all’interno del reparto verniciatura. Un discorso analogo ha riguardato un gel per i capelli, anch’esso contenente siliconi, evidentemente utilizzato da un dipendente all’interno di un’azienda mobiliera. Anche in quest’ultimo caso abbiamo pertanto richiesto di visitare l’azienda in cui si erano manifestati i difetti e durante l’ispezione abbiamo avuto quindi modo di prelevare alcuni materiali “sospetti”. In particolare la nostra attenzione si è concentrata sui guanti utilizzati dagli addetti del reparto verniciatura, sui quali abbiamo condotto delle specifiche analisi. Come evidenziato dallo spettro infrarosso riportato in figura 1, abbiamo verificato che i guanti prelevati sono in grado di rilasciare

discrete quantità di paraffine sulle superfici con cui vengono a contatto rappresentando pertanto un potenziale rischio per il successivo ciclo di verniciatura. Non possiamo dire con certezza se questa sia la vera causa del problema lamentato, ma riteniamo comunque che il rischio sia concreto e abbiamo pertanto immediatamente informato l’azienda di questo nostro risultato. CONCLUSIONI In conclusione, richiamando il titolo di questo articolo, abbiamo voluto raccontare quest’esperienza per rimarcare l’attenzione che giustamente si deve porre nel maneggiare i pannelli nell’ambito della verniciatura: le contaminazioni accidentali e i conseguenti difetti sono purtroppo sempre dietro l’angolo.

Fig. 1 - Lo spettro infrarosso dimostra che i guanti sono in grado di rilasciare discrete quantità di paraffine sulle superfici con cui vengono a contatto, rappresentando pertanto un potenziale rischio per il successivo ciclo di verniciatura

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Corsi

Conoscere gli impianti di depurazione

Giornata di studio a Pesaro sugli impianti e le tecnologie per il trattamento delle emissioni in atmosfera

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A cura della redazione


Corsi

Nell’ambito dell’attività di formazione e informazione sui temi legati all’inquinamento atmosferico, la Provincia di Pesaro attiverà quest’anno una serie di incontri tecnici, rivolti agli operatori del settore, con la partecipazione di alcune aziende associate ad Uniaria (Unione Costruttori Impiati Depurazione Aria), che hanno dato la loro disponibilità per sviluppare vari argomenti nel campo delle tecnologie di depurazione dell’aria. Agli incontri potranno partecipare le seguenti figure professionali: - tecnici della Provincia di Pesaro e delle altre Provincie italiane competenti in materia di autorizzazione alle emissioni; - funzionari della Regione Marche e delle altre Regioni italiane competenti in materia di coordinamento dell’attività di controllo della qualità dell’aria; - tecnici delle Agenzie ARPA di tutta Italia, deputate al controllo analitico e tecnico in materia di inquinamento atmosferico; - consulenti ambientali che esercitano la professione sul territorio nazionale; - tecnici delle aziende private e

pubbliche interessate al tema. Il primo incontro si è svolto giovedì 1 marzo 2018, dalle 9 alle 13, presso la sede della Provincia di Pesaro, in via Gramsci 4 - Pesaro, nella Sala Wolframo Pierangeli, con i seguenti interventi.

- Pre-trattamenti degli “off gases” (scrubbers, filtrazione, pre-riscaldamento) - Controllo e gestione LEL - Composti alogenati (verniciatura, materiali, isolamenti, processo, investimento).

Air Protech (Lauro e Costantino Gatti) - “Ossidatori termici e catalitici, impianti a carboni attivi, rotoconcentratori: modalità di funzionamento e prestazioni” - Descrizione dei processi - Identificazione delle componenti principali - Criteri di scelta di processo e dimensionali - Efficienza di abbattimento - Campi di applicazione e case history

Il prossimo incontro, che si terrà il 12/4 sempre a Pesaro, riguarderà il settore della depolverazione, con i seguenti interventi.

Olpidurr (Patric Pedruzzi) - “Combustione termica e scrubbers per la depurazione di effluenti gassosi generati da processi produttivi nel settore chimico-farmaceutico” - Impianti di combustione termica rigenerativi e recuperativi - Descrizione tecnologica - Introduzione alle applicazioni speciali

Wam Group (Gustavo Bonino).Depolveratori: modalità di funzionamento e prestazioni - Importanza della filtrazione - Filtri depolveratori - Filtri a tessuto - Filtro depolveratore con sistema di pulizia ad aria compressa in controcorrente - Gamma filtri depolveratori - Elementi filtranti - Impianti per produzione di calcestruzzo - Filtro sfiato silos - Filtro sfiato bilancia - Filtri sfiato mescolatori di calcestruzzo - Filtro per sfiato doccione di carico autobetoniere

Professione Verniciatore del Legno | Anno XXIII - n.140 - Marzo 2018  15


Corsi

- Sistemi di controllo in sicurezza del carico pneumatico dei sili - Sistemi automatici di raccolta in sicurezza delle polveri metalliche da filtri per applicazioni taglio termico BWF Envirotec (Giampaolo Giaccone) - Elementi filtranti in feltro/tessuto, polimeri interessati nella loro costruzione, costruzioni a normativa ATEX. Mezzi a matrice ceramica ad alta temperatura - Filtration basics (differenti tipi di filtrazione) - Costruzione del mezzo filtrante in feltro - Intercettazione delle particelle - Trattamenti - Tipi di fibre - Tipi di costruzione - Antistaticità a norma atex - Certificazione alimentare EU 10/2011 - Media filtranti in matrice ceramica per HT Tama (Michele Chini) Le applicazioni nel settore delle biomasse La partecipazione è gratuita, ma subordinata all'iscrizione, che dovrà avvenire esclusivamente inviando una mail, entro il 30/3/18, alla Segreteria Organizzativa (info@uniaria.it, 0239312736), comunicando il nominativo/i delle persone che intendono partecipare, la funzione svolta, la società o l'ente di appartenenza, l’indirizzo email e il numero telefonico.

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Corsi

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Telefonate al direttore 1

I poteri forti non esistono?

Diciamo che si nascondono bene

Le modifiche alla parte quinte del Testo Unico Ambientale riguardano soprattutto gli impianti termici, ma si è persa una grande occasione per introdurre limiti di emissione legati alle frasi di rischio, auspicata da tempo dagli esperti del settore. Fino all’ultima bozza del Decreto sembrava che tutto andasse in quella direzione, poi all’ultimo momento una “vocina esperta” ha fatto cancellare tutto… A cura della redazione

18  Professione Verniciatore del Legno | Anno XXIII - n.140 - Marzo 2018


Telefonate al direttore 1

Riportiamo la trascrizione autorizzata del dialogo telefonico tra un imprenditore impegnato e un direttore non ancora rassegnato

le (D.Lgs. 152/2006) e particolarmente la parte quinta dello stesso che, effettivamente, riguarda le emissioni in atmosfera.

Egr. Direttore, ho letto che sono uscite le modifiche al 5° emendamento, che riguarda le emissioni in atmosfera? Le risulta? In effetti ho letto qualcosa sulla vicenda e ho raccolto qualche informazione. Il quinto emendamento (quello della Costituzione degli USA) non mi risulta sia stato modificato, anche se c’è qualcuno a Washington che deve ancora finire di leggere i primi 7 articoli (gli emendamenti e le loro eventuali modifiche verranno solo in seguito). In Italia invece è stato modificato e integrato il Testo Unico Ambienta-

Ah, lo sapevo che dovevo rivolgermi a lei, ha colto subito la questione; io non ho certo il tempo di seguire tutte le leggi che escono (ci mancherebbe!). Mi può sintetizzare in poche parole cosa tratta questa parte quinta del testo unico ambientale? In poche parole? Non sarà facile! La parte quinta è composta di 34 articoli i quali, a loro volta, rimandano a una decina di Allegati; il tutto costituisce qualche centinaia di pagine (di quelle scritte in piccolo, sulla Gazzetta Ufficiale). Mi mette in seria difficoltà!

Caro direttore, non la metta giù così dura: faccia conto di dover scrivere un articolo, dopo tutto la sintesi dovrebbe essere una qualità di voi giornalisti. O sbaglio? Proviamoci. Il decreto legislativo n. 183 del 15.11.2017 (pubblicato sulla Gazzetta ufficiale del 16 dicembre 2017) recepisce la Direttiva UE 2015/2193 relativa agli “impianti di combustione medi”, introducendo una nuova disciplina per impianti termici che prima ne erano esenti. Scusi, ma gli impianti termici hanno tutti un camino (almeno si spera); cosa c’è di nuovo rispetto a prima? I medi impianti di combustione sono quelli con potenzialità comprese tra 1 MW ÷ 50 MW; quelli

Professione Verniciatore del Legno | Anno XXIII - n.140 - Marzo 2018  19


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Telefonate al direttore 2

Le semplificazioni lombarde

La Regione Lombardia, con la DGR 7570, ha chiarito i criteri per distinguere le modifiche non sostanziali da quelle sostanziali di impianti in materia di emissioni in atmosfera

22  Professione Verniciatore del Legno | Anno XXIII - n.140 - Marzo 2018

A cura della redazione


Telefonate al direttore 2

Riportiamo la trascrizione autorizzata del dialogo telefonico tra un imprenditore impegnato e un direttore non ancora rassegnato Egregio direttore, sono sconfortato. Solo ieri abbiamo parlato delle modifiche della parte quinta del Testo Unico Ambientale e oggi ce n’è un’altra: scopro che ci sono anche “gli indirizzi della Regione Lombardia”. Ma questi funzionari e politici dello Stato e delle Regioni non hanno niente da fare? Saranno mica le elezioni che hanno scatenato tanto preoccupante attivismo? Egregio imprenditore, effettivamente la Regione Lombardia ha approvato gli “Indirizzi di semplificazione per le modifiche di impianti in materia di emissioni in atmosfera, ai sensi della parte quinta del D. Lgs. 152/2006”, propriamente con DGR 7570 del 18 dicembre 2017 (Bollettino Ufficiale del 21 dicembre 2017). Quanto

alle elezioni, credo non c’entrino per niente. La revisione del Testo Unico Ambientale era legata temporalmente alla necessità di recepire la Direttiva sui medi impianti di combustione (termine ultimo 19 dicembre 2017); la delibera regionale sulle semplificazioni era in pronta per la pubblicazione da diverso tempo, tuttavia i funzionari regionali hanno giustamente preferito attendere le modifiche della legge nazionale, prima di uscire con il provvedimento lombardo (almeno per ora, le direttive regionali sono infatti sotto-ordinate rispetto alle disposizioni legislative nazionali). Mi scusi direttore, ma lei è sempre un po’ troppo prolisso e non arriva al dunque (senza offesa). Sa invece cosa mi preoccupa? Il titolo della delibera lombarda: tutte le volte che qualche norma parla di semplificazioni…a me tremano i polsi. Con tutte le semplificazioni

che Stato ed Enti locali hanno introdotto dovremmo pensare solo a lavorare, invece perdiamo un sacco di giorni all’anno per adempimenti formali; poi gli economisti (soloni) ci parlano di produttività! Ma lasa perd!!! Comunque, arriviamo al dunque: cosa sono queste semplificazioni? Lei, che ha già avuto modo di conoscere la parte quinta del Testo Unico Ambientale (D.Lgs. 152/2006 recentemente modificato e integrato nella parte quinta, quella che si occupa di emissioni in atmosfera), mi insegna che stabilimenti e impianti devono ottenere autorizzazioni per le emissioni in atmosfera, che tali autorizzazioni hanno carattere preventivo e che devono essere richieste per stabilimenti / impianti nuovi, da trasferirsi o per i quali siano previste modifiche di carattere sostanziale, rispetto alla situazione autorizzativa precedente.

Professione Verniciatore del Legno | Anno XXIII - n.140 - Marzo 2018  23


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Notizie dalle aziende La gallina quando ha fatto l’uovo canta, l’anatra no. Per questo la gente nei negozi chiede le uova di gallina e non quelle di anatra. Non sappiamo se il vero motivo del successo delle uova di gallina sia dovuto agli schiamazzi che accompagnano la loro deposizione, ma certamente la metafora sintetizza con chiarezza l’importanza di far conoscere al mercato i propri progetti, i propri prodotti e le proprie iniziative. Molti ottimi imprenditori passano la vita a cercare di realizzare ottimi prodotti, migliori della concorrenza e con prezzi inferiori, per poi accorgersi che il concorrente, che fa prodotti peggiori, vende di più solo perché grida (comunica) di più e meglio: proprio come la gallina della citazione. Per comunicare con efficacia è necessario definire: 1. a chi si rivolgono i messaggi (defini-

zione e scelta dei clienti); 2. che cosa si vuol comunicare (definizione e scelta del contenuto della comunicazione); 3. in che modo si vuole comunicare (definizione e scelta della forma di comunicazione); 4. quando comunicare (definizione e scelta della frequenza di comunicazione); 5. dove comunicare (definizione e scelta dei mezzi attraverso i quali comunicare). La nostra rivista consente di affrontare queste scelte in modo professionale e questa rubrica è a disposizione delle aziende che vogliono utilizzare uno strumento efficace, che consente di presentare prodotti e servizi in modo mirato per essere costantemente informati sull’evoluzione tecnologica del settore. La nostra filosofia editoriale si fonda sulla chiara e trasparente distin-

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zione tra informazione e pubblicità, per cui ogni articolo riporta la fonte aziendale che lo ha ideato e realizzato, affinchè i lettori possano distinguere i contenuti e le forme della comunicazione.

In questo numero

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Catas - Cosmob Adler Verinlegno Sayerlack Xylexpo Oece Sivam Catas Ica


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MARCHIO DI ORIGINE E QUALITÀ ITALIANA Come rendere oggettivo il significato delle parole “made in Italy”? Come rendere esplicito che una certa sedia, un tavolo o un armadio siano il frutto delle competenze, della attenzione alla qualità, al comfort e alla sicurezza tipiche delle migliori imprese italiane? Oggi il compito è reso un poco più facile dalla pubblicazione della norma UNI11674: “Mobili - Requisiti per la determinazione dell'origine italiana dei mobili”. Ma perché il contenuto di questa norma, perché il valore di una “origine certa” italiana e soprattutto di una qualità italiana siano percepiti da chiunque, in tutto il mondo, ci vuole qualcosa di facilmente comprensibile, intuitivo, chiaro: un marchio. Da qui la decisione di Catas e Cosmob, i due più importanti laboratori italiani di analisi, prove e certificazione per il legno arredo, di unire le forze e proporre un vero e proprio “marchio”, un’etichetta che, apposta su un arredo, ne certifichi in modo inconfutabile l’origine italiana e la qualità. Il progetto, indubbiamente ambizioso, è stato presentato alle imprese del settore a Pordenone, in occasione dell’ultima edizione di Sicam. Al tavolo erano presenti anche FederlegnoArredo, la Federazione delle associazioni confindustriali della filiera legno-arredo e il Cluster Arredo Friuli-Venezia Giulia, polo di innovazione per il polo “Sistema Casa”. Molti gli interventi e le domande che hanno fatto seguito alle relazioni di Andrea Giavon e Lorena Riul, rispettivamente direttore e responsabile certificazione di Catas; di Alessio Gnaccarini e Francesco Balducci, direttore e responsabile tecnico di Cosmob; di Marco Fossi, responsabile normazione di FederlegnoArredo, e di Carlo Piemonte, direttore Cluster Arredo Friuli-Venezia Giulia. Un segno forte del concreto interesse delle imprese nel poter disporre di uno strumento che possa testimoniare sia le caratteristiche prestazionali di un prodotto (qualità, funzionalità, sicurezza, affidabilità, sostenibilità), sia che quelli che potremmo definire “valori indiretti”, quali l’essere espressione di una cultura legata al territorio di produzione, piuttosto che di specifici sistemi economici, del pieno rispetto delle regole ambientali, dei diritti del lavoro, della qualità di vita. E’ in tutto questo, in questi valori materiali e immateriali che poggiano le fondamenta del “made in Italy”. “Creare un sistema di certificazione di origine italiana per l’arredo serio, strutturato, credibile e affidabile è un modo concreto per essere al fianco delle imprese virtuose, contribuendo a valorizzarne

in modo oggettivo i loro prodotti nel mercato nazionale e internazionale – ha commentato Alessio Gnaccarini – attraverso un sistema semplice, efficace, frutto della enorme competenza che i due laboratori hanno maturato in decenni di impegno”. Un know-how tecnico indubbiamente prezioso per mettere oggettivamente in luce, per “provare” in modo incontrovertibile i valori del “made in Italy”. Ma come? Innanzitutto identificando prodotti e processi produttivi, verificandone in laboratorio la rispondenza ai requisiti delle normative tecniche di riferimento, oltre alla verifica della “provenienza italiana” di materiali e semilavorati come previsto dalla norma UNI 11674. “Abbiamo voluto disegnare una soluzione semplice” - ha aggiunto Giavon – per cui Catas e Cosmob hanno costituito una segreteria comune per la gestione del “Marchio di origine italiana” e un percorso di certificazione di grande semplicità, che possa essere affrontato senza alcuna difficoltà non solo dalle grandi realtà dell’arredamento italiano, ma anche da piccole e medie imprese alla ricerca di nuove leve per competere nel mondo. La parola, ora, passa alle aziende!”. Fonte: Catas Per ulteriori informazioni scrivere a: info@finishing.it

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ADLER AQUAWOOD INTERCARE SH: LA VERNICE AUTO RIPARANTE Dopo quasi un decennio di ricerca nei laboratori ADLER nasce AQUAWOOD INTERCARE SH©, il primo prodotto verniciante per serramenti a base d’acqua con la capacità di auto ripararsi in caso di danno meccanico. In ADLER sono ottantatre anni che produciamo vernici, con l’obiettivo di formulare il miglior prodotto con la migliore qualità per la protezione del legno. Con la Tecnologia HighRes abbiamo presentato un prodotto innovativo con una durata leggendaria. Adesso siamo andati oltre. Circa otto anni fa è stato creato un team di lavoro all’interno dei Laboratori di Ricerca e Sviluppo di ADLER, cui è stato affidato il compito di formulare una vernice per legno che fosse in grado di proteggerlo e abbellirlo per molti anni senza alcuna manutenzione e riuscisse allo stesso tempo a risolvere il problema dei danni meccanici dovuti ad esempio alla grandine. L’idea di valutare nuove possibilità nel campo della verniciatura dei manufatti in legno all’esterno, possibilità anche a prima vista quasi irrealizzabili,

ma con un certo potere potenziale su cui lavorare, ha portato allo sviluppo di un prodotto verniciante completamente innovativo, dalla caratteristica così fuori dal comune che fino ad oggi non era stata mai neanche immaginata: la possibilità di auto ripararsi. SH© è un acronimo tedesco che significa auto riparante. Con questa innovazione si mette la parola fine agli sfogliamenti, alle fuoriuscite di acido tannico, a bolle e altri difetti o deterioramenti causati dall’utilizzo massiccio della superficie. ADLER AQUAWOOD INTERCARE SH è un fondo contenente delle microcapsule composte di una speciale resina in grado di “saldare” tutti gli eventuali danni meccanici, impedendo quindi il successivo ingresso dei due principali fattori di degrado, acqua e umidità che, una volta penetrati, tendono a staccare il film secco di vernice dall’interno. Nell’istante in cui avviene un danno meccanico dovuto a grandine o ad esempio al trasporto/montaggio, che porti a un’interruzione della continuità

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fisica del film di vernice (frattura), le capsule contenute nel fondo si rompono, lasciando fuoriuscire la resina al loro interno. Questa, asciugando immediatamente, “cicatrizza” il danno, impedendo fin da subito l’ingresso di acqua. La dinamica di ricostruzione istantanea del film di vernice porta a vantaggi enormi, dal momento in cui non vengono “auto riparati” solo i danni meccanici pesanti, ma anche tutte quelle micro fessurazioni invisibili alla vista, che inevitabilmente si producono nel tempo con l’invecchiamento del film di vernice. ADLER è da sempre all’avanguardia nella ricerca e nello sviluppo non solo di nuovi prodotti vernicianti, ma anche di nuove tecnologie al servizio dei suoi clienti: ADLER AQUAWOOD INTERCARE SH ne è la prova.

Nella foto il Dr. Rössler, Direttore del Reparto di Ricerca e Sviluppo presso ADLER-Werk Lackfabrik, mostra i due campioni sottoposti a danni meccanici Fonte: Adler Per ulteriori informazioni scrivere a: info@finishing.it

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VERINLEGNO: QUALITÀ CERTIFICATA

L’azienda toscana ha ottenuto la certificazione UNI EN ISO 9001:2015, che definisce i nuovi standard della qualità d’impresa, che diventeranno obbligatori entro la fine del 2018. Già fin d’ora quindi sono certificabili solo le aziende che potranno dimostrare la sostenibilità della propria offerta produttiva. I rilievi svolti dagli ispettori di TÜV Italia, presente da trent'anni nel nostro paese, parte del gruppo TÜV SÜD, fondato nel 1866 e operante oggi in più di 60 Stati, si sono conclusi nel 2017 con la piena approvazione delle procedure aziendali: luce verde su tutta la linea. L’impresa di Massa e Cozzile, che ha fatto della qualità a 360 gradi un proprio elemento portante, vede riconosciuta su carta l’eccellenza della propria impostazione. Il certificato infatti è un riconoscimento che ne migliora l’immagine e che garantisce, nel tempo, qualità ed efficienza della filiera interna. La certificazione di conformità alla norma UNI EN ISO 9001:2015 testimonia che la Verinlegno, attraverso un sistema integrato di procedure in materia di qualità, ambiente, sicurezza e salute sui luoghi di lavoro, è dentro un percorso “sano”, in grado di migliorare in maniera continuativa le prestazioni interne e, proprio in virtù di questo, anche la soddisfazione dei clienti. Nella riunione di chiusura, a conclusione dei due giorni di audit, l'ente certificatore, uno dei più prestigiosi al mondo, ha voluto precisare, come punto

di forza, l’alto valore delle procedure di controllo della qualità dei prodotti finiti attuate dall’azienda. Il documento fotografa quindi il valore di Verinlegno, la rende ancora più trasparente ed apre nuove opportunità di mercato ai più alti livelli. Da sottolineare come la UNI EN ISO 9001:2015 sia lo standard al quale dovranno uniformarsi entro il 2018 tutte le aziende che hanno già ottenuto o che ambiscono a ottenere la Certificazione di Qualità. I requisiti della norma si applicano a tutti i processi aziendali, dalla produzione al commerciale, dalla manutenzione alla gestione degli acquisti. La ISO 9001 certifica la qualità imprenditoriale e rappresenta una garanzia di affidabilità per tutte le figure che hanno rapporti con l’azienda: clienti, fornitori, dipendenti o collaboratori. Occorrono quindi una gestione efficiente, strutture idonee e competenze adeguate per la loro gestione. La UNI EN ISO 9001:2015 è innovativa rispetto alle precedenti versioni, perché mette al centro la capacità di gestione dei rischi e l'analisi del contesto interno ed esterno da parte della Direzione Aziendale. Per meritare la UNI EN ISO 9001:2015, la Verinlegno ha predisposto un sistema di gestione integrato, fondamentale per ottenere certificazioni come la ISO 14001 (ambientale) e la ISO 45001 (salute e sicurezza sul lavoro). Potremmo dire, semplificando, che Verinlegno Spa ha già in pancia, di fatto, il 90% del percorso per questi nuovi possibili traguardi.

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Il prestigioso risultato ottenuto è il frutto di un cammino virtuoso, che negli ultimi cinque anni ha visto la rielaborazione e la conseguente attivazione e il costante controllo di circa 70 nuove procedure nei più vari ambiti e reparti, tanto per dare un'idea del grande lavoro di squadra necessario, della garanzia di qualità e della prospettiva di eccellenza in cui opera la Verinlegno. Fonte: Verinlegno Per ulteriori informazioni scrivere a: info@finishing.it

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FONDO-FINITURA TRASPARENTE ALL’ACQUA SAYERLACK AF 63**/00: LA BELLEZZA DEL PARQUET NEL TEMPO Il calore del parquet, i suoi tanti colori, le sfumature sempre diverse, contribuiscono in maniera determinante a creare lo stile degli ambienti in cui è posato. Il legno è un materiale che si presta a sperimentazioni estetiche all’avanguardia. I pavimenti in legno possono diventare punti focali del design di interni, esaltandolo. Grazie alle nuove tecnologie e ai nuovi trattamenti è ora possibile posare il parquet in ogni ambiente della casa. Un pavimento in legno ideale deve essere in grado di unire straordinarie caratteristiche di resistenza, praticità e bellezza. Nel caso di destinazione ad ambienti soggetti a grande calpestio e a caduta frequente di oggetti, è conveniente scegliere un parquet ad alta resistenza. Durezza e stabilità sono requisiti fondamentali del legno. I legni duri sono più difficili da scalfire, ma la vernice di finitura presenterebbe ugualmente i segni. Per questo il film protettivo di vernice deve essere elastico e ad alta resistenza, per proteggere il pavimento da ogni sollecitazione meccanica o chimica. La ricerca Sayerlack, forte di una lunga esperienza nel campo del parquet e dell’arredamento, introduce prodotti innovativi sempre più rispondenti alle esigenze dei clienti: alla naturalità del materiale associamo la più evoluta tecnologia, esaltandone la bellezza e le tante qualità. Il fondo-finitura trasparente all’acqua AF 63**/00 è un prodotto acrilico-poliuretanico monocomponen-

te iningiallente, esente da solventi pericolosi e privo di indicazioni di pericolo in etichetta. Grazie a queste caratteristiche chimiche è dotato di eccellente elasticità e durezza superficiale, che conferisce un’elevata resistenza all’usura. Cercando la massima versatilità, il prodotto è applicabile mediante rullo, pennello e spruzzo, garantendo sempre un’eccellente resa estetica grazie all’ottima disaerazione, livellamento e facilità di ripresa. Un ulteriore vantaggio deriva dalla possibilità di applicare AF 63**/00 direttamente sull’essenza legnosa, senza dover preventivamente trattare la superficie con un isolante, come nei legni particolarmente tannici, in assenza di trasudamenti negli eventuali accumuli di prodotto. In base ai requisiti della nuova norma UNI 116221:2016 sui trattamenti di protezione superficiale, AF 63**/00 ottiene l’idoneità per l’utilizzo in ambienti residenziali. Ottime, in particolare, le resistenze chimiche, la ritenzione allo sporco, le resistenze fisiche all’abrasione e al graffio. Un pavimento naturale da vivere ogni giorno, dove la qualità della finitura e il calore del legno si toccheranno con mano. La durezza e l’elasticità, la straordinaria resistenza all’usura, invece stupiranno col tempo.

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Fonte: Sayerlack Per ulteriori informazioni scrivere a: info@finishing.it


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ARRIVA XYLEXPO Si avvicina l’appuntamento internazionale di Xylexpo, 26a biennale mondiale delle tecnologie per la lavorazione del legno e dei componenti per l’industria del mobile, che si svolgerà a Milano dall’8 al 12 maggio 2018. È un momento importante per l’economia italiana che, finalmente, mostra una decisa ripresa dopo anni estremamente difficili. Secondo le ultime stime disponibili (preconsuntivi Acimall 2017), la produzione italiana di macchine e utensili per il legno è aumentata di dieci punti percentuali nell’anno appena conclusosi. In questa fase le aziende che riescono a sfruttare al meglio la congiuntura sono quelle che comunicano e presentano il proprio prodotto nel migliore dei modi; diventa quindi assolutamente strategico rinforzare la strategia di marketing. La fiera internazionale rimane ancora oggi uno degli strumenti più importanti a disposizione delle aziende e probabilmente il punto finale di una campagna promozionale che mette in luce le innovazioni di prodotto. Per questo motivo è importante essere a Xylexpo, che rappresenta la vetrina migliore a livello internazionale negli anni pari.

Esporre significa incontrare operatori qualificati del settore, sia utilizzatori finali di tecnologia, sia intermediari commerciali. L’elevata specializzazione della manifestazione si è confermata sempre nelle varie edizioni e rappresenta un plus dell’evento. Un anno decisamente positivo per le macchine e gli utensili per la lavorazione del legno Si è chiuso un altro anno importante per le tecnologie della lavorazione del legno. Secondo i dati di preconsuntivo elaborati dall'ufficio studi di Acimall, il 2017 si è chiuso a quota 2,3 miliardi di euro, con un aumento della produzione pari a 11,6% rispetto all'anno precedente, mentre l'export ha evidenziato un incremento del 7,1%. Il balzo più evidente è stato quello del mercato interno (+13%) mentre la bilancia commerciale si attesta a 1,4 miliardi di euro.

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Fonte: Xylexpo Per ulteriori informazioni scrivere a: info@finishing.it


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NUOVO IMPREGNANTE ALL’ACQUA ANTI INGRIGIMENTO OECE 454-0529/2 454-0529/2 è un impregnante all'acqua incolore per travature sottotetto, perlinature e arredi da giardino. Studiato appositamente per l'applicazione industriale su legni di conifera difficili nel bagnamento, come abete e pino, super piallati, che non prevedono la carteggiatura del grezzo, 454-0529/2 risolve ogni problematica non ingrigendo né macchiando. 454-0529/2 è pronto all’uso ed applicabile tramite impregnatrici automatiche. Generalmente si applica una sola mano a finire, ma sono contemplate anche più mani, fino ad un massimo di tre.

L’impregnante è pigmentabile con le paste agli ossidi di ferro trasparenti della serie 446- XXXX e con le paste all'acqua coprenti della serie 445-XXXX, così da poter ottenere tutti i colori desiderati, compresi quelli particolarissimi suggeriti dai più esigenti architetti. 454-0529/2 ha superato brillantemente i test alla ruota di Gardner e di esposizione naturale. Stop all’ingrigimento: OECE rappresenta l’opposto.

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Fonte: Oece Per ulteriori informazioni scrivere a: info@finishing.it


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SIVAWOOD INVISIBLE: PROTETTIVO E NATURALIZZANTE I laboratori di Nuova Sivam SpA, azienda che da quasi 70 anni opera nel settore vernici per legno, materie plastiche e vetro, lavorano a pieno regime su più fronti. Sviluppano nuovi prodotti per soddisfare le richieste del mercato e del design; provano formulazioni adatte a rivestire nuovi materiali legnosi (quali l’ultraresistente Accoya), operano una revisione dei prodotti in catalogo, al fine di migliorarne le performance e ridurne l’impatto ambientale e garantire la tutela della salute degli operatori. Normative europee come il “Regolamento REACH” , acronimo di Registration, Evaluation, Authorization of Chemicals, (CE) n. 1907/2006, sono sempre più severe e restrittive. Per farvi fronte Nuova Sivam sviluppa una serie di prodotti sempre più eco-compatibili. La sempre maggiore attenzione all’ambiente negli ultimi anni ha trasformato l’economia, la società, le persone ed il loro gusto. Nasce da questa sensibilità anche l’amore per la materia grezza, per le sue qualità estetiche.

Nel caso del legno, si apprezza l’irregolarità della venatura, l’imperfezione data dai nodi e l’opacità del suo colore, che diventano caratteristiche di unicità da evidenziare. Il mercato italiano recepisce tutto ciò, ecco il fiorire di mobili ed oggetti di arredo in legno grezzo, che strizza l’occhio alla cultura green del riciclo. Questo interesse all’estetica della natura ha inizio nei Paesi nordici, da sempre avanguardia nella tutela ambientale, attecchisce presto in tutti i paesi europei e l’Italia, patria del design mondiale, la fa propria introducendo nel mercato arredamento e accessori in legno naturale. Il materiale grezzo non ha però le caratteristiche di resistenza richieste dall’uso quotidiano, la sua integrità viene intaccata dalla luce, dall’ambiente stesso e dagli utilizzatori. Un tavolo in legno naturale è soggetto a usura meccanica, termica e chimica. La semplice usura o fatti accidentali, come il rovesciamento di una bevanda, lascerebbero segni o macchie permanenti; una tazza calda creerebbe aloni o altro sulla superficie

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grezza del legno. Oggi quindi il design Made in Italy ed estero chiede un prodotto che protegga, che isoli e sia sostanzialmente invisibile. L’incontro fra l’esigenza di conservare l’aspetto naturale del materiale e quello di proteggerlo, fa sì che il laboratorio di ricerca vernici per legno di Nuova Sivam metta a punto un nuovo prodotto: LWM000 SivaWood Invisible. A differenza di altri prodotti che impregnano il legno ravvivandolo e cambiandone il colore, SivaWood Natural è un rivestimento che si applica sulla superficie garantendo tutte le funzioni di protezione, lasciandone immutato l’aspetto. Ne parla Gian Piero Ripamonti, responsabile del Laboratorio prodotti per legno. “Abbiamo creato un prodotto che protegge il supporto dai raggi UV, dallo sporco, dall’usura, ma al tempo stesso è un naturalizzante: SivaWood Invisible. In base al numero di mani passate sulla superficie, possiamo variare l’effetto grezzo, in quanto cambia lo spessore del prodotto applicato, mantenendone inalterato il colore, senza scurirne la superficie. Nel settore arredamento, alcuni nostri clienti hanno

sostituito gli olii naturali, base solvente o comunque oleosa, con il nuovo SivaWood (che è un prodotto base acqua), proprio per il fatto che gli oli lasciavano l’effetto bagnato sulle superfici trattate”. Un altro vantaggio di questo prodotto per interno polivalente è la multifunzionalità: è utilizzabile sia come monocomponente che come bicomponente a seconda dell’uso del prodotto finito. E’ sufficientemente protettivo come monocomponente, ma può essere utilizzato come bicomponente integrandolo con un catalizzatore. Questa combinazione conferisce alla superficie una resistenza ancora maggiore, particolarmente raccomandata quindi per i tavoli e gli accessori sottoposti a particolare usura. Conclude Gian Piero Ripamonti: “abbiamo studiato un prodotto molto facile all’uso e molto performante, applicabile a rullo, a spruzzo o a pennello, un prodotto all’acqua quanto più ecosostenibile in linea con la politica aziendale Nuova Sivam che considera qualità, sostenibilità e servizio dato al cliente il proprio standard.” Fonte: Nuova Sivam Per ulteriori informazioni scrivere a: info@finishing.it

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CATAS GUARDA AL FUTURO Dopo diversi anni di assenza, Catas è tornato al Sicam di Pordenone, la rassegna dedicata ai semilavorati e alle forniture per l’industria del mobile, che è ormai un punto cardinale delle mappe della filiera. “Un ritorno per noi strategico – ha commentato Franco Bulian alla vigilia della rassegna – in una stagione di profondo rinnovamento del nostro laboratorio, più attento che mai a un mercato che negli ultimi anni ha cambiato molti dei propri punti di riferimento e in uno scenario normativo articolato e complesso. Da qui la nostra scelta di tornare in questa fiera e di essere parte attiva di questo luogo di incontro, di confronto e di approfondimento, ben sapendo di trovare nei tanti espositori e visitatori attesi quello che possiamo definire il nostro pubblico”. Nello stand Catas, al padiglione 4, per tutta la durata della fiera sono state presentate agli operatori arrivati a Pordenone le prove e i servizi offerti dal laboratorio friulano, oggi il più grande istituto italiano ed europeo nel settore del legno e dell’arredo. La presenza a Sicam è stata anche una preziosa occasione per incontrare la stampa internazionale di settore, nel corso di una conferenza stampa e di una serata conviviale organizzata nei laboratori di San Giovanni al Natisone, un’opportunità per illustrare

compiutamente che cosa è Catas oggi, quali sono i progetti per il futuro e dimostrare su cosa si fonda la sua autorevolezza a livello internazionale. A fare gli onori di casa il direttore dell’istituto, Andrea Giavon, che ha avuto modo di delineare brevemente la storia di Catas e quella che da quasi cinquant’anni è la sua missione, ovvero essere al servizio di un’industria del legno e del mobile sempre più moderna e innovativa, che si confronta quotidianamente con norme e regolamenti che stabiliscono oggettivamente concetti preziosi per il consumatore finali, quali “sicurezza” o “qualità”. “Nato nel 1969 – ha raccontato Giavon – su iniziativa della Camera di Commercio di Udine a supporto al tessuto economico del “Distretto della sedia”, Catas è oggi un centro di competenza a livello internazionale, forte di un fatturato che supera i 6 milioni di euro, con oltre 10.000 metri quadrati di laboratori, 50 tecnici altamente specializzati, 2 sedi, un ricchissimo catalogo di test, oltre 43mila prove effettuate ogni anno per 2.000 clienti in tutto il mondo, di cui ben il 40% stranieri, dalla Cina agli Stati Uniti”. Il direttore di Catas ha poi accennato al nuovo “laboratorio mobili”, una struttura di oltre 2.500 metri quadrati, a cui si aggiungono altri 800 metri quadrati

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di magazzino, per un investimento complessivo che supera i 3 milioni di euro. “Un investimento che stiamo affrontando in piena autonomia – ha dichiarato Giavon – che ci permetterà di poter disporre di spazi più ampi e attrezzature ancora più moderne, oltre ad ambienti destinati a ospitare eventi di formazione per le imprese di settore e gli incontri degli organismi internazionali di normazione e certificazione di cui siamo parte attiva”. Il cantiere ha preso il via e si chiuderà entro il 2019: un’opera che permetterà di ampliare e potenziare ulteriormente il catalogo delle prove dedicate al mondo dell’arredamento, ma anche l’attività di formazione, ricerca e certificazione che sono gli altri pilastri su cui si fonda saldamente l’istituto. Il mondo… Catas è una realtà che ormai da molti anni guarda al mondo: oltre il 40 per cento del fatturato, infatti, viene dalle attività svolte per grandi gruppi multinazionali e per molti dei più noti e celebrati marchi del design internazionale. Giavon ha fornito dati significativi a questo proposito, fra cui la classifica dei “primi quindici Paesi clienti” per

fatturato, che vede in testa la Polonia, seguita da Romania, Slovacchia, Germania, Russia, Lituania, Regno Unito, Cina, Portogallo, Francia, Danimarca, Brasile, Svezia, Turchia e Bielorussia. Se invece si prende in considerazione il numero di clienti, è la Germania che si aggiudica il primo posto della classifica dei “migliori 15”, seguita da Polonia, Cina, Romania, Lituania, Turchia, Slovenia, Regno Unito, Russia, Svezia, Danimarca, Portogallo, Paesi Bassi, Bulgaria e Slovacchia. Rapporti quotidiani, dunque con oltre duemila clienti in 50 Paesi in tutti i continenti, grazie anche al riconoscimento del lavoro di Catas da parte di agenzie governative, organismi di accreditamento, associazioni ed enti internazionali. I “temi caldi” per il mondo dell’arredo Un altro punto su cui Giavon ha richiamato l’attenzione dei molti giornalisti presenti è stato il riconoscimento di Catas come TPC-Third Party Certifier da parte di Epa (Environmental Protection Agency), l’agenzia americana che ha fra i propri compiti anche i controlli e le certificazioni in materia di emissioni di formaldeide dai pannelli. Il direttore del laboratorio ha ribadito cosa significhi l’adozione sull’intero territorio

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nazionale di questi standard in vigore in California dal 2009 ed emanati da Carb (California Air Resources Board), una scelta che di fatto impone a chiunque esporti pannelli o elementi d’arredo che li contengono di ottemperare alla nuova norma, dimostrando il dato delle proprie emissioni attraverso la certificazione di un ente certificatore riconosciuto. Una ulteriore testimonianza della competenza e della credibilità del laboratorio friulano che, ancora una volta, si pone al servizio del settore del mobile e dell’arredo: dal prossimo anno produttori, importatori, distributori e trasformatori di pannelli dovranno rispettare limiti ben precisi se vorranno operare in territorio statunitense: 0,05 parti per milione (ppm) per i pannelli di compensato; 0,09 ppm per i pannelli di particelle; 0,11 ppm per i pannelli Mdf e 0,13 ppm per i pannelli Mdf sottili (fino a 8 millimetri). Fonte: Catas-Sicam Per ulteriori informazioni scrivere a: info@finishing.it

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ICA GROUP CRESCE Il fatturato 2017 dell'azienda di Civitanova Marche è arrivato a 118 milioni di euro, con un aumento del 6% rispetto al 2016. E' cresciuta anche la quota export, salita dal 54% del 2016 al 56% del 2017, mantenendo anche le posizioni già acquisite in Italia. Sono aumentati inoltre i volumi di produzione, passati dalle 25.000 tons del 2016 alle 28.000 del 2017 e i dipendenti, passati da 550 a 583. La strategia aziendale continua a basarsi sull'internazionalizzazione, l'innovazione e la formazione e qualificazione delle persone; le scelte impegnative e lungimiranti prese anni fa dai fratelli Fabio, Piero e Sandro Paniccia, stanno portando costantemente risultati positivi. Lo sviluppo dell'export e dell'internazionalizzazione dell'azienda è stata sicuramente una carta vincente per Ica Group, che ha creduto e investito, ottenendo quote di mercato superiori alle medie nazionali. La chiave indispensabile per ottenere il successo delle strategie aziendali è stata l'innovazione del prodotto, grazie al centro Ricerche & Sviluppo, composto da oltre 60 tecnici, che hanno consentito di ottenere numerosi brevetti e prodotti rivoluzionari, come le vernici bio.

L'innovazione nell'organizzazione è stata perseguita attivando l'implementazione del metodo "Toyota way", che consente di avere un costante controllo e l'ottimizzazione del sistema per la gestione dei reparti di produzione, manutenzione, sicurezza e qualità. L'attenzione nei confronti delle risorse umane si è concretizzata attraverso la realizzazione di progetti di welfare aziendale tra i più attenti alle esigenze dei lavoratori. Per le innovazioni di processo e di prodotto, l'azienda marchigiana ha pianificato nel triennio 2018-2020 ben 27 milioni di euro di investimenti, di cui circa il 50% in immobilizzazioni e il 50% in Ricerca & Sviluppo, un settore che registra una crescita media annua del 3,5%. Ica Group ha recentemente partecipato alla fiera Maderalia di Valencia e a Zow di Bad Salzuflen, all'interno della mostra Tiny Spaces e nei prossimi mesi sarà presente a varie manifestazioni internazionali di settore, tra cui Xylexpo, in programma a Milano in maggio

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Fonte: Ica Per ulteriori informazioni scrivere a: info@finishing.it


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SIRCA s.p.a.

NUOVA S.I.V.A.M. s.p.a.

Via del Fiffo 12 40065 Pianoro BO Tel. 051/770511 Fax 051/777437

Viale Roma 85 - 35010 San Dono di Massanzago PD Tel. 049/9322311 Fax 049/9322322

Via Monviso 10 20010 Bareggio MI Tel. 02/903041 r.a. Fax 02/9014289

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VERNICI LIQUIDE

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46  Professione Verniciatore del Legno | Anno XXIII - n.140 - Marzo 2018

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L’agenda dei fornitori

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Via del Fiffo 12 40065 Pianoro BO Tel. 051/770511 Fax 051/777437

Viale Roma 85 - 35010 San Dono di Massanzago PD Tel. 049/9322311 Fax 049/9322322

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www.oece.it servizioclienti@sherwin.com

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COLORANTI

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NUOVA S.I.V.A.M. s.p.a. Via Monviso 10 20010 Bareggio MI Tel. 02/903041 r.a. Fax 02/9014289

Via del Fiffo 12 40065 Pianoro BO Tel. 051/770511 Fax 051/777437

Via del Fiffo 12 40065 Pianoro BO Tel. 051/770511 Fax 051/777437

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VERNICI IGNIFUGHE

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Via del Fiffo 12 40065 Pianoro BO Tel. 051/770511 Fax 051/777437

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Professione Verniciatore del Legno | Anno XXIII - n.140 - Marzo 2018  47


L’agenda dei fornitori

MATERIE PRIME PER VERNICI

Chemaxia SrL Via Don Pino Puglisi 1/C 20068 Peschiera Borromeo (MI) Tel./Fax 02/90634457 www.chemaxia.com commerciale@chemaxia.com

Mirka Italia srl

ABRASIVI

Via Toscana, 20 62014 Corridonia (MC) Tel. 0733/207511 Num. verde 800 113929 www.mirkaitalia.com info@mirkaitalia.com

IMPIANTI E CABINE DI VERNICIATURA

Via Trento 6 33044 Manzano UD Tel. 0432/754616 - 750828 Fax 0432/754616

AEROFILTRI Via Rubens 23 20148 Milano MI Tel. 02/ 48705894 Fax 02/48705893 www.raccoglivernice.it info@aerofiltri.it

ROBOT DI VERNICIATURA

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Via delle Industrie 17 31047 Levada di Ponte di Piave TV Tel. 0422/853018 r.a. Fax 0422/853533 www.nastroflex.it nastroflex@nastroflex.it

Cabine di Verniciatura Impianti Pressurizzati e Macchine per il Risanamento Ambientale

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FILTRI IMPIANTI E CABINE DI VERNICIATURA

EVONIK INDUSTRIES AG Goldschmidtstrasse 100 45127 Essen - Germany Phone +49 2011732222 Fax +49 2011731939

Via del Tesoro 210 47827 Villa Verucchio RN Tel. 0541/678078-678225 Fax 0541/671144 www.tecnoazzurra.it info@tecnoazzurra.it

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APPARECCHIATURE DI SPRUZZATURA

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48  Professione Verniciatore del Legno | Anno XXIII - n.140 - Marzo 2018

Neuvendis SpA S.S. Sempione 270/a CP 83 20028 San Vittore Olona MI Tel. 0331/423333 Fax 0331/423303 www.neuvendis.com ivan.barozzi@neuvendis.com


L’agenda dei fornitori

VERNICIATORI C/TERZI

C.S. s.r.l. Zona Ind.le 06055 Marsciano PG Tel./Fax 075/8743440 Tel./Fax 075/8748941 c.s.srl@tin.it

CONSULENTI

IBS ANALYSIS via Bruno Buozzi 4 20090 Caleppio di Settala MI Tel./Fax 02/90600687 ibsanalysis@libero.it

IMPIANTI DEPURAZIONE ARIA

AIR PROTECH s.r.l. V.le Lombardia 33 20013 Magenta MI Tel. 02/9790466-364 Fax 02/97297483 www.airprotech.it info@airprotech.it

BABCOCK WANSON Italiana Via Roma 147 - 20873 Cavenago Brianza MB Tel. 02/959121 Fax 02/95019252 www.babcock-wanson.it bwi@babcock-wanson.com

OLPIDÜRR s.p.a. Via G. Pascoli 14 - 20090 Novegro di Segrate MI Tel. 02/70212278 Fax 02/70212319 www.olpidurr.it sales@olpidurr.it

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CHIMICA CBR s.p.a. Via A. Rizzotti 23 - 37064 Povegliano V.se VR Tel. 045/7970773 Fax 045/6359777 www.chimicacbr.it info@chimicacbr.it

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