144
Convegni
Emissioni e verniciatura
Legno
Nuove idee per la progettazione
Incentivi
Approfondimenti sull’iperammortamento
Adesivi
Un libro divulgativo
Prezzi
Variazione delle materie prime
Rubriche
Notizie dalle aziende: novitĂ , tecnologie ed eventi
Poste Italiane s.p.a.- Spedizione in Abbonamento Postale- 70% - LO/MI In caso di mancato recapito inviare a CMP Roserio per la restituzione al mittente previo pagamento resi
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Verinlegno da oltre quarant’ anni realizza con cura artigianale i propri prodotti, con criteri di ricerca, innovazione e adattamento ai mutati parametri dell'economia e della società. La pianificazione di un’intensa innovazione produttiva, espressa da una gamma in continua evoluzione e la costante attenzione alle tematiche ambientali ed ecologiche, hanno portato, nel corso degli anni, ad un'impresa sempre più strutturata in grado di rispondere tempestivamente alle esigenze del mercato e anticipare normative sempre più stringenti. Dal 1975, Verinlegno continua a portare con forza l'eccellenza Toscana in Italia e nel mondo ed oggi guarda con fiducia e con rinnovato impegno alle sfide future dei mercati per essere sempre più competitiva a livello globale.
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Contenuti del numero 144 04
Negli ultimi 4 anni le grandi aziende hanno pagato un quarto di tasse in meno
08
Come rispettare le norme ambientali senza diminuire la qualitĂ della verniciatura
12
Nuovi utilizzi del legno
16
Chiarimenti sull’iperammortamento (parte II)
22
Gli adesivi nell'industria del mobile
26
Notizie dalle aziende
46
L'agenda dei Fornitori
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COLORI & DESIGN
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COLORI & SENSAZIONI
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Pierluigi Offredi Periodicità
144
Professione Verniciatore del legno
Direttore responsabile
6 numeri all’anno
UNI EN ISO 9001:2008
Convegni
Emissioni e verniciatura
Legno
Direzione e redazione:
Nuove idee per la progettazione
Incentivi
HB Pi.erre - Via Imbriani, 19/A - 20158 Milano
Approfondimenti sull’iperammortamento
Adesivi
Un libro divulgativo
Tel. 02.39.312.736
Prezzi
Variazione delle materie prime
Rubriche
www.woodfinishing.it
Notizie dalle aziende: novità, tecnologie ed eventi
Grafica e impaginazione John Michael Vincent San Juan
N 144 - Ottobre 2018
info@finishing.it
Poste Italiane s.p.a.- Spedizione in Abbonamento Postale- 70% - LO/MI In caso di mancato recapito inviare a CMP Roserio per la restituzione al mittente previo pagamento resi
Stampa Lalitotipo - Settimo Milanese (MI) Registrazione tribunale di Milano:
Termini di consegna materiali NUMERO
REDAZIONALI
PUBBLICITA'
139/GENNAIO
15/11/2018
06/12/2018
Abbonamenti Italia: 1 anno 52 euro - 2 anni 90 euro
140/MARZO
17/01/2019
07/02/2019
I dati dell’archivio elettronico della HB pi. erre vengono
141/APRILE
14/02/2019
07/03/2019
142/MAGGIO
11/04/2019
02/05/2019
143/SETTEMBRE
13/06/2019
04/07/2019
144/OTTOBRE
22/08/2019
05/09/2019
N. 592 del 05/11/1994 Vendita per abbonamento:
trattati nel rispetto di quanto stabilito dalla legge n. 675/1996 sulla tutela dei dati personali. Chiunque può richiedere, in qualsiasi momento, modifiche, aggiornamenti e cancellazioni dei dati personali dal nostro archivio
Prezzi
Negli ultimi 4 anni le grandi aziende hanno pagato un quarto di tasse in meno
A cura della Redazione
04  Professione Verniciatore del Legno | Anno XXIII - n.144 - Ottobre 2018
Prezzi
Secondo gli analisti di Mediobanca, le ragioni che I dati contenuti nell’analisi annuale che l’Area studi di stanno alla base del taglio delle tasse derivano soMediobanca ha diffuso un paio di mesi fa, sono sorprattutto dalla riduzione del peso fiscale ottenuto prendenti per i non addetti ai lavori (gli economisti se dalle progressive revisioni dell’Irap (l’imposta calcone erano resi conto già da qualche anno). lata sul fatturato delle imprese, che è sostanzialSi tratta di uno studio eseguito su tutte le aziende mente destinata a coprire le spese del servizio saitaliane con più di 500 dipendenti, che rappresentano nitario pubblico), a cui nel 2017 si è aggiunto anche non solo il 20 per cento del totale delle imprese nail taglio dell’Ires (l’imposta sul reddito delle società), zionali, ma soprattutto il 50 per cento del giro d’affari entrato in vigore con la legge di Stabilità del 2016, la totale della manifattura, nonché il 37 per cento del cui aliquota è passata dal 27,5 al 24 per cento. settore trasporti e il 41 per cento della distribuzione I privati cittadini meno informati non se ne sono acal dettaglio. corti, dato che le loro aliquote IRPEF Le recenti proposte sulla “flat tax” sono solo uno sono rimaste invariate, ma per le dei segnali più evidenti dell’insofferenza aziende italiane la riduzione del dei contribuenti italiani nei confronti del 25% del peso fiscale si è tradotto in peso fiscale: pagare meno tasse è da un sostanzioso risparmio, che ha parecchi anni il desiderio dei cittadiPer consultare online creato le condizioni per ottenere un ni, per cui ogni campagna elettorale l’evoluzione dei prezzi delle vantaggio competitivo rispetto alla è sempre stata l’occasione buona materie prime, concorrenza internazionale. per far suonare le sirene del “meno visitate il portale: Lo studio di Mediobanca, poco pubtasse per tutti!” www. woodfinishing.it blicizzato sui media nazionali, metOgnuno di noi potrà fare i conti sui te in evidenza come il taglio del peso risultati delle promesse elettorali, ma fiscale sia arrivato al suo massimo c’è qualcuno che, conti alla mano, ne ha proprio nel 2017, l’anno in cui il fatturato sicuramente beneficiato: negli ultimi quatdelle aziende oltre i 500 dipendenti è tornato a tro anni, il peso fiscale sulla grande industria è crescere dopo quattro anni di flessione costante, un calato di un quarto! risultato ottenuto non soltanto grazie all’export (che Nel 2013, il "Corporate tax rate" (il prelievo sugli utili era già cresciuto negli anni precedenti, ma che nel delle aziende, diverso dal “Total tax rate”, che è inve2017 è salito ancora del 7,1 per cento), ma soprattutce il prelievo fiscale sulle società, che in Italia supera to grazie alla tanto attesa ripresa delle vendite sul il 60%) era al 28,3 per cento, mentre alla fine del 2017 mercato interno, che sono cresciute di ben 5 punti è sceso al 20,8 per cento, una riduzione che si era già percentuali. evidenziata negli anni precedenti, consolidandosi neSe il mondo delle imprese con più di 500 addetti può gli ultimi dodici mesi. certamente festeggiare i risultati dei bilanci azienLe più “privilegiate” sono state in particolare le aziendali, resta qualche dubbio sull’incremento dei bilanci de che operano nel terziario, il cui "Corporate tax rate" delle famiglie, soprattutto quelle con redditi medioa partire dal 2013 è sceso dal 33,3 all’attuale 20,8 per bassi, che non risultano aver particolarmente benecento, ma anche la manifattura, la punta di diamante ficiato di questa situazione congiunturale… delle nostre esportazioni è passata dal 29,5 al 23 per cento di peso complessivo.
Professione Verniciatore del Legno | Anno XXIII - n.144 - Ottobre 2018 05
Acetato butile Acetato etile Acetato isobutile Acetone Acquaragia min. Acquaragia min.dearomat. Alcool butilico Alcool isobutilico Alcool etilico Butilglicole Acetato Cloruro di Metilene MEK (Metiletilchetone) MIBK (Metilisobutilchetone) Percloroetilene (tetracloroetilene) Solvente nafta petrolio (Tipo leggero) Toluene Xilene MATERIE PRIME PER RESINE Acidi grassi tallolio Acidi grassi soia Anidride ftalica scaglie Olio di ricino Olio di soia Pentaeritrite Trimetrilolpropano in scaglie MATERIE PRIME PER POLIESTERI Acido adipico Acido fumarico Anidride maleica fusa Glicerina distillata Glicole monoetilenico Glicole dietilenico Stirolo monomero VARIE Ftalato di isononile Nitrocellulosa con alcool isopropilico Stearato di zinco Titanio Biossido rutilo T.D.I.
SOLVENTI
1.06 0.95 1.11 0.72 0.92 0.97 1.11 1.06 0.89 1.40 0.55 1.68 1.57 1.00 1.22 NP NP
1.36 1.28 1.13 1.50 1.03 1.34 1.80
1.23 1.28 1.27 0.55 0.80 0.80 1.08
1.73 2.97 1.57 3.30 1.68
1.21 0.97 1.24 0.70 0.71 0.75 1.15 1.13 0.75 1.38 0.58 1.58 1.45 1.30 0.75 0.66 0.78
1.20 1.25 1.02 1.54 1.09 1.18 1.70
1.92 1.30 1.34 0.57 0.94 1.04 1.05
06  Professione Verniciatore del Legno | Anno XXIII - n.144 - Ottobre 2018
1.96 2.30 1.55 2.20 2.02
1.85 2.97 1.55 2.80 2.15
1.44 1.36 1.46 0.77 0.93 0.94 1.33
1.54 1.21 1.31 1.27 1.03 1.39 1.84
1.02 0.91 1.03 0.85 0.90 0.95 1.16 1.08 0.86 1.48 0.42 1.30 1.68 0.69 0.96 1.07 1.06
1.75 2.97 1.37 2.55 2.12
1.46 1.41 1.52 0.61 0.87 0.88 1.32
1.40 1.02 1.22 1.22 0.82 1.38 1.87
1.09 0.84 1.07 0.88 0.87 0.93 1.12 1.01 0.85 1.47 0.34 1.45 1.48 0.67 0.88 0.83 0.94
1.58 3.00 1.30 2.43 1.84
1.36 1.41 1.44 0.53 0.82 1.09 1.27
1.28 0.96 1.02 1.41 0.77 1.38 1.81
1.07 0.93 1.04 0.85 0.77 0.86 0.96 0.92 0.82 1.33 0.40 1.80 1.53 0.67 0.80 0.82 0.80
1.24 2.94 1.29 2.05 1.54
1.05 1.21 1.00 0.59 0.98 0.84 0.94
1.28 0.96 0.82 1.34 0.84 1.40 1.49
0.85 0.82 0.85 0.50 0.55 0.64 0.66 0.65 0.85 1.27 0.56 1.03 1.14 0.64 0.63 0.60 0.62
1.39 2.94 1.33 2.36 2.93
1.18 1.00 0.85 0.49 0.67 0.66 1.15
1.22 1.07 0.88 1.31 0.92 1.36 1.35
1.02 0.90 1.03 0.63 0.58 0.68 0.77 0.74 0.81 1.23 0.47 0.75 0.96 0.50 0.66 0.58 0.61
1.65 2.94 1.43 3.20 3.40
1.59 1.41 1.25 0.96 0.89 0.88 1.19
1.22 1.02 0.93 1.51 0.79 1.50 2.01
1.07 1.02 1.17 0.84 0.67 0.78 1.00 0.84 0.81 1.29 0.58 1.93 1.96 0.55 0.73 0.65 0.66
1.68 2.94 1.44 3.35 3.43
1.46 1.51 1.35 0.83 0.93 0.87 1.28
1.20 0.95 1.03 1.33 0.71 1.56 2.07
1.16 1.17 1.29 0.57 0.77 0.85 1.04 0.89 0.80 1.31 0.58 1.48 1.55 0.65 0.82 0.74 0.76
GEN.11 GEN.12 GEN.13 GEN.14 GEN.15 GEN.16 GEN.17 GEN.18 LUG.18
PERIODI DI RIFERIMENTO
1.82% 0.00% 0.70% 4.69% 0.88%
-8.18% 7.09% 8.00% -13.54% 4.49% -1.14% 7.56%
-1.64% -6.86% 10.75% -11.92% -10.13% 4.00% 2.99%
8.41% 14.71% 10.26% -32.14% 14.93% 8.97% 4.00% 5.95% -1.23% 1.55% 0.00% -23.32% -20.92% 18.18% 12.33% 13.85% 15.15%
LUG/18 GEN/18
20.86% 0.00% 8.27% 41.95% 17.06%
23.73% 51.00% 58.82% 69.39% 38.81% 31.82% 11.30%
-1.64% -11.21% 17.05% 1.53% -22.83% 14.71% 53.33%
13.73% 30.00% 25.24% -9.52% 32.76% 25.00% 35.06% 20.27% -1.23% 6.50% 23.40% 97.33% 61.46% 30.00% 24.24% 27.59% 24.59%
35.48% 0.00% 11.63% 63.41% 122.73%
39.05% 24.79% 35.00% 40.68% -5.10% 3.57% 36.17%
-6.25% -1.04% 25.61% -0.75% -15.48% 11.43% 38.93%
36.47% 42.68% 51.76% 14.00% 40.00% 32.81% 57.58% 36.92% -5.88% 3.15% 3.57% 43.69% 35.96% 1.56% 30.16% 23.33% 22.58%
LUG/18 GEN/16 6.42% 39.29% 20.56% -35.23% -11.49% -8.60% -7.14% -11.88% -5.88% -10.88% 70.59% 2.07% 4.73% -2.99% -6.82% -10.84% -19.15%
13.73% 28.57% 25.24% -32.94% -14.44% -10.53% -10.34% -17.59% -6.98% -11.49% 38.10% 13.85% -7.74% -5.80% -14.58% -30.84% -28.30%
LUG/18 GEN/11
9.43% -4.13% 23.16% 20.62% 16.22% 4.03% -20.83% -18.57% -16.30% 8.45% -12.37% 13.33% -6.31% -9.57% -16.04% -21.24% -10.11% 6.67% -6.43% -5.07% 5.45% 0.00% -11.90% -6.33% -1.27% 6.90% -35.00% -50.00% -32.79% 9.33% NP 12.12% NP -2.56%
LUG/18 GEN/12
6.33% -2.00% 10.77% 37.86% 86.41%
-4.00% -1.01% 5.11% 31.37% 61.79%
-9.19% -1.01% -7.10% 19.64% 59.53%
7.35% 0.00% 1.39% 7.09% 7.09% 11.03% -6.25% -11.18% -7.53% 56.60% 36.07% 7.79% 13.41% 6.90% 0.00% -20.18% -1.14% -7.45% 0.79% -3.03% -3.76%
-23.96% 16.15% 0.75% 45.61% -1.06% -16.35% 21.90% -2.89% -14.29% -1.01% 27.83% -8.28% -7.10% 1.52% 52.27% 104.17% 69.80%
18.70% 17.97% 6.30% 50.91% 16.25% 8.75% 18.52%
-6.25% -14.29% -22.08% -11.76% 0.00% -1.04% -6.86% -21.49% -25.78% -24.00% 0.98% -15.57% -21.37% -8.85% 0.98% -5.67% 9.02% 4.72% -11.33% -13.64% -7.79% -13.41% -31.07% -31.07% -34.86% 13.04% 13.04% 12.23% 16.42% 32.20% 14.36% 10.70% 12.50% 15.00% 21.76%
8.41% 25.81% 24.04% -32.94% 0.00% -1.16% 8.33% -3.26% -2.44% -1.50% 45.00% -17.78% 1.31% -2.99% 2.50% -9.76% -5.00%
LUG/18 LUG/18 LUG/18 GEN/15 GEN/14 GEN/13
DIFFERENZE IN % CON PERIODI PRECEDENTI LUG/18 GEN/17
VARIAZIONE COSTI MATERIE PRIME DA TABELLE SOLE 24 ORE
Prezzi
Variazioni costi materie prime
0.94 0.88 0.97 0.77 0.47 0.55 0.71 0.71 0.60 1.28 0.52 1.48 1.40 0.52 0.53 0.52 0.59
0.75 0.91 0.87 0.87 0.60 1.35 1.80
1.45 1.85 1.75 0.56 1.00 1.00 1.05
0.99 2.85 1.15 1.95 2.00
0.78 0.85 0.65 0.83 0.66 1.25 1.35
1.10 0.80 0.80 0.62 0.66 0.58 0.70
0.73 2.60 1.15 1.90 1.90
GEN.05
0.66 0.59 0.69 0.58 0.37 0.44 0.63 0.61 0.60 0.74 0.40 0.64 0.98 0.42 0.40 0.46 0.50
GEN.04
1.15 2.85 1.26 1.90 1.95
1.20 1.35 1.25 0.46 0.73 0.64 0.87
0.94 0.81 0.93 0.78 0.66 1.22 1.70
0.90 0.86 0.92 0.67 0.60 0.65 0.79 0.75 0.65 1.28 0.51 0.93 1.30 0.51 0.66 0.56 0.70
1.30 2.70 1.60 2.00 2.41
1.70 1.10 1.34 0.46 0.80 0.91 1.15
0.93 0.80 0.97 0.85 0.65 1.50 1.78
1.10 0.95 1.11 0.75 0.59 0.69 1.13 1.15 0.65 1.21 0.51 0.91 1.26 0.54 0.66 0.57 0.71
1.69 2.60 1.39 2.00 2.70
1.30 0.97 1.27 1.20 1.13 1.09 0.98
0.85 1.00 0.98 1.00 0.96 1.59 1.64
1.14 0.88 1.18 0.67 0.66 0.73 1.10 1.14 0.66 1.42 0.49 1.02 1.15 0.51 0.72 0.62 0.73
1.37 2.40 1.35 1.95 2.87
1.10 1.09 1.11 0.37 0.55 0.67 0.60
0.85 0.98 0.73 1.13 0.78 1.45 1.60
1.03 0.82 1.06 0.77 0.58 0.64 1.02 1.03 0.70 1.41 0.43 0.98 1.78 0.51 0.64 0.42 0.54
1.23 2.00 1.32 1.95 2.10
1.33 0.97 1.08 0.33 0.63 0.70 0.80
0.90 0.88 0.80 1.10 0.75 1.12 1.28
0.81 0.78 0.83 0.93 0.55 0.58 0.86 0.84 0.70 1.22 0.50 0.77 1.05 0.54 0.61 0.52 0.63
1.96 2.30 1.55 2.20 2.02
1.92 1.30 1.34 0.57 0.94 1.04 1.05
1.20 1.25 1.02 1.54 1.09 1.18 1.70
1.21 0.97 1.24 0.70 0.71 0.75 1.15 1.13 0.75 1.38 0.58 1.58 1.45 1.30 0.75 0.66 0.78
GEN.06 GEN.07 GEN.08 GEN.09 GEN.10 GEN.11
1.73 2.97 1.57 3.30 1.68
1.23 1.28 1.27 0.55 0.80 0.80 1.08
1.36 1.28 1.13 1.50 1.03 1.34 1.80
1.06 0.95 1.11 0.72 0.92 0.97 1.11 1.06 0.89 1.40 0.55 1.68 1.57 1.00 1.22 NP NP
GEN.12
1.85 2.97 1.55 2.80 2.15
1.44 1.36 1.46 0.77 0.93 0.94 1.33
1.54 1.21 1.31 1.27 1.03 1.39 1.84
1.02 0.91 1.03 0.85 0.90 0.95 1.16 1.08 0.86 1.48 0.42 1.30 1.68 0.69 0.96 1.07 1.06
GEN.13
1.75 2.97 1.37 2.55 2.12
1.46 1.41 1.52 0.61 0.87 0.88 1.32
1.40 1.02 1.22 1.22 0.82 1.38 1.87
1.09 0.84 1.07 0.88 0.87 0.93 1.12 1.01 0.85 1.47 0.34 1.45 1.48 0.67 0.88 0.83 0.94
GEN.14
1.58 3.00 1.30 2.43 1.84
1.36 1.41 1.44 0.53 0.82 1.09 1.27
1.28 0.96 1.02 1.41 0.77 1.38 1.81
1.07 0.93 1.04 0.85 0.77 0.86 0.96 0.92 0.82 1.33 0.40 1.80 1.53 0.67 0.80 0.82 0.80
GEN.15
1.24 2.94 1.29 2.05 1.54
1.05 1.21 1.00 0.59 0.98 0.84 0.94
1.28 0.96 0.82 1.34 0.84 1.40 1.49
0.85 0.82 0.85 0.50 0.55 0.64 0.66 0.65 0.85 1.27 0.56 1.03 1.14 0.64 0.63 0.60 0.62
GEN.16
1.39 2.94 1.33 2.36 2.93
1.18 1.00 0.85 0.49 0.67 0.66 1.15
1.22 1.07 0.88 1.31 0.92 1.36 1.35
1.02 0.90 1.03 0.63 0.58 0.68 0.77 0.74 0.81 1.23 0.47 0.75 0.96 0.50 0.66 0.58 0.61
GEN.17
1.65 2.94 1.43 3.20 3.40
1.59 1.41 1.25 0.96 0.89 0.88 1.19
1.22 1.02 0.93 1.51 0.79 1.50 2.01
1.07 1.02 1.17 0.84 0.67 0.78 1.00 0.84 0.81 1.29 0.58 1.93 1.96 0.55 0.73 0.65 0.66
GEN.18
1.68 2.94 1.44 3.35 3.43
1.46 1.51 1.35 0.83 0.93 0.87 1.28
1.20 0.95 1.03 1.33 0.71 1.56 2.07
1.16 1.17 1.29 0.57 0.77 0.85 1.04 0.89 0.80 1.31 0.58 1.48 1.55 0.65 0.82 0.74 0.76
LUG.18
Variazioni costi materie prime
La tabella della pagina precedente descrive le variazioni e le differenze in percentuale dei prezzi delle materie prime utilizzate per la preparazione di solventi di lavaggio, vernici, diluenti, e svernicianti, dagli anni precedenti fino all’ultimo mese disponbibile, mentre la tabella in questa pagina descrive l’andamento dei prezzi rilevati all’inizio di ogni anno (valori espressi in Kg).
Acetato butile Acetato etile Acetato isobutile Acetone Acquaragia min. Acquaragia min.dearomat. Alcool butilico Alcool isobutilico Alcool etilico Butilglicole Cloruro di Metilene MEK MIBK Percloroetilene (tetracloroetilene) Solvente nafta petrolio (Tipo leggero) Toluolo Xilolo MATERIE PRIME PER RESINE Acidi grassi tallolio Acidi grassi soia Anidride ftalica Olio di ricino Olio di soia Pentaeritrite Trimetilolpropano MATERIE PRIME PER POLIESTERI Acido adipico Acido fumarico Anidride maleica fusa Glicerina distillata Glicole monoetilenico Glicole dietilenico Stirolo monomero VARIE Ftalato di isononile Nitrocellulosa con alcool isopropilico Stearato di zinco Titanio Biossido rutilo T.D.I.
SOLVENTI
VARIAZIONE COSTI MATERIE PRIME DA TABELLE SOLE 24 ORE
Prezzi
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Convegni
Come rispettare le norme ambientali senza diminuire la qualità della verniciatura
Tecnici e Enti pubblici a Pordenone hanno discusso sui nuovi limiti alle emissioni per le attività di verniciatura.
08 Professione Verniciatore del Legno | Anno XXIII - n.144 - Ottobre 2018
A cura della Redazione
Convegni
IL DECRETO 183 Col diffondersi della sensibilità ambientale e la conseguente necessità di ottemperare ai limiti previsti dalle norme legislative, sempre più spesso emergono errori nella scelta delle tecnologie di abbattimento, nell'analisi delle emissioni e nell'esecuzione delle procedure burocratiche, dovute all'approssimazione e alla superficialità con cui si affrontano le tematiche tecniche e legislative. Le nuove norme sull'inquinamento atmosferico introducono ulteriori elementi di analisi e il convegno organizzato da Air Protech ha fatto il punto della situazione, dando risposta a una serie di domande: - cosa cambia per le aziende che utilizzano vernici? - come si integrano le nuove norme con i limiti previsti alle emissioni?
- quali sono gli impianti di depurazione più adatti nel settore della verniciatura? Le relazioni hanno approfondito il problema delle emissioni al camino, delle emissioni diffuse e delle emissioni bersaglio, individuando le caratteristiche e le migliori strategie di gestione dei solventi nelle realtà del Triveneto e specificando quali sono i costi di investimento e di gestione degli impianti di depurazione, grazie alla descrizione di alcuni casi applicativi e delle esperienze dei verniciatori, che possono fruire di finanziamenti agevolati e di incentivi di natura fiscale. IL SOLVENTE SI ABBATTE O SI CAMBIA? Lo spirito della normativa europea, recepita a livello nazionale e regionale, é quello di dare obbiettivi
Professione Verniciatore del Legno | Anno XXIII - n.144 - Ottobre 2018 09
Convegni
di riduzione delle emissioni di solvente, lasciando agli utilizzatori la scelta tra la sostituzione dei prodotti, la modifica delle tecnologie di applicazione o l’installazione degli impianti di depurazione. In una situazione di mercato caratterizzata da una concorrenzialità sempre più spinta, il rispetto delle norme ambientali, per un’azienda che non può né aumentare i costi di produzione, né diminuire la qualità dei propri prodotti, rischia di diventare un pesante ostacolo competitivo. E’ necessario quindi conoscere le tecnologie e le prestazioni tecniche e ambientali degli impianti, per fare la scelta giusta, mantenendo la qualità della verniciatura LE RELAZIONI Apertura dei lavori e benvenuto ai partecipanti (Werner Deuring - Presidente Deurotech Group Gmbh e Presidente Airprotech s.r.l) Emissioni in atmosfera: le principali novità introdotte dal D.Lgs.183/2017 e i limiti di emissione per le attività di verniciatura. Emissioni al camino, emissioni diffuse, emissioni bersaglio (Giorgio Cozzi - Consulente ambientale esperto nella regolamentazione delle emissioni gassose inquinanti)
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Convegni
L’attività di verniciatura nel settore del mobile: caratteristiche e strategie di gestione dei solventi nelle realtà del triveneto (Barbara Buttignol - Responsabile settore aria Ev Tech s.r.l.) Tecniche e processi di depurazione per le emissioni gassose inquinanti che si sviluppano nei processi produttivi: esperienze maturate nei vari settori, casi applicativi, costi di investimento e valutazione dei costi di gestione (Lauro Gatti - Amministratore Delegato Airprotech s.r.l., Andrea Gatti Sales Manager Airprotech s.r.l.) L’esperienza della Società LICAR International S.p.A. nella gestione di un impianto di depurazione delle emissioni gassose provenienti da linee di verniciatura e forni. Considerazioni in merito alle valutazioni che hanno preceduto la scelta impiantistica. Rilevazione costi di gestione del sistema (Giorgio Nadalutti - General Manager LICAR International S.p.A.) Industria 4.0: opportunità per le imprese. Panoramica di finanza agevolata e considerazioni di natura fiscale (Laura Citossi - Project Manager - Studio Citossi Laura)
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Nuovi materiali
Nuovi utilizzi del legno
Legno densificato, legno liquido, legno trasparente: materiali adatti a nuove forme ideate dai progettisti.
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A cura della Redazione
Nuovi materiali
Inoltre il legno densificato si rigonfia in modo molto ridotto in presenza di elevata umidità. Un’altra interessante applicazione è stata quella di realizzare una sorta di compensato a cinque strati di legno densificato che sembra possa addirittura fermare i proiettili sparati dalle armi, similmente ai giubbotti attualmente in uso avendo tuttavia costi decisamente inferiori. Si prospettano anche utilizzi in sostituzione dei compositi in fibre di carbonio, che necessitano di adesivi costosi e difficilmente riciclabili e di componenti per l’automotive (paraurti, telai eccetera.) sostituendo acciaio, alluminio e materiali plastici. Allo stato attuale della diffusione della ricerca non si possono fare considerazioni oggettive in quanto è necessario attendere una sua applicazione industriale. Le prospettive sembrano comunque interessanti.
IL LEGNO DENSIFICATO I risultati ottenuti con una ricerca, realizzata di recente presso l’università del Maryland (USA), hanno avuto come conseguenza la produzione di un legno “densificato” con caratteristiche di resistenza meccanica e di sensibilità all’umidità nettamente migliori rispetto al legno naturale. Questo nuovo materiale sarebbe adatto per la costruzione di edifici ma anche per altre applicazioni come ad esempio i giubbotti antiproiettile. Il processo sembrerebbe semplice, anche se richiede tempi lunghi e non si sono ancora realizzate superfici ampie. Il legno, in una prima fase, viene trattato con idrossido di sodio (NaOH) e solfito di sodio (Na2SO3), processo simile a quello usato per ottenere la pasta di legno utilizzata per la produzione della carta. Questo processo rimuove parzialmente lignina ed emicellulosa (polimeri naturali che aiutano a irrigidire le pareti cellulari del legno), ma lascia in gran parte intatta la cellulosa (un altro polimero naturale). La seconda fase consiste nel comprimere, in presenza di calore, il prodotto risultante fino a farlo collassare. La pressione e il calore favoriscono la formazione di legami chimici di varia natura tra gli atomi di idrogeno e atomi affini nelle nanofibre adiacenti della cellulosa, rafforzando notevolmente il materiale. Si ottiene un materiale derivato dal legno che, oltre ad essere più duro e resistente del legno naturale, è anche facilmente modellabile, pur rimanendo riciclabile e disponibile in grandi quantità.
IL LEGNO LIQUIDO I risultati della ricerca americana ricordano, almeno parzialmente, il progetto del “legnoliquido”, un polimero composito termoplastico sviluppato dalla società tedesca TECNARO®, in collaborazione con il Fraunhofer Institute for Chemical Technology. Anche questo biomateriale viene prodotto a partire dalla
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Nuovi materiali
lignina estratta dal legno eventualmente miscelata con fibre ed additivi naturali. Si ottiene così un materiale termoformabile, fornito in pellet, utilizzabile con le attrezzature di iniezione e stampaggio tipiche degli altri materiali plastici. Questo nuovo materiale ha però già superato la fase della ricerca ed è diventato un prodotto utilizzato a livello industriale mediante tutte quelle operazioni note per la trasformazione dei materiali plastici termoformabili. Il prodotto è commercializzato con il marchio Arboform®. Il legno liquido è dichiarato essere un prodotto realizzato con il 100% di materie grezze rinnovabili, biodegradabile, con l’aspetto naturale delle fibre o della radica di legno, di alta rigidità, basso ritiro, eccellenti proprietà acustiche, moderata resistenza termica e con odore naturale caratteristico o privo di odore. Il produttore ritiene il legno liquido idoneo per componenti interni nelle automobili, strumenti musicali, giocattoli, oggetti di arredamento e particolari di mo-
bili e grazie alle sue qualità acustiche – nella realizzazione di altoparlanti di design. Si sono realizzati oggetti di arredamento, scaffalature, particolari di calzature solo per citare i più noti. Una considerazione critica che si può fare è che questo materiale necessita, almeno nel settore dell’arredo, di una “finitura” superficiale essendo il suo aspetto naturale non soddisfacente mancando il disegno del legno da cui deriva. LEGNO TRASPARENTE Un ulteriore prodotto derivato dal legno è quello chiamato legno trasparente. Il progetto è stato sviluppato, sembra contemporaneamente, dagli stessi ricercatori del legno densificato appartenenti all’università del Michigan e da altri facenti parte del KTH Reale Institute of Technology di Stoccolma (Svezia). In particolare questi ultimi sono riusciti a rendere il legno trasparente attraverso un processo chimico
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Nuovi materiali
tramite il quale le cellule del legno sono state “ripulite” dei componenti opachi (lignina) e unite a polimeri trasparenti. Il primo passo in questo processo è appunto quello di rimuovere la lignina, una sostanza che non solo irrigidisce il legno ma crea anche il suo colore brunastro. I ricercatori utilizzando del piallaccio di legno, dopo aver rimosso la lignina impregnano a livello nanometrico le cavità cellulari con metilmetacrilato (MMA) prepolimerizzato. Poiché l’indice di rifrazione del MMA corrisponde a quello del legno privo di lignina, i raggi di luce passano attraverso il composito MMA - legno senza essere riflessi internamente. L’obiettivo che i ricercatori si sono posti è stato quello di poter sostituire le lastre di vetro per finestre, serramenti con superfici vetrate ed essere utilizzato nella realizzazione della parte trasparente delle celle solari. Il nuovo materiale avrebbe una notevole resistenza meccanica tipica del legno di base utilizzato, resisten-
za agli urti, caratteristica che il vetro invidia al legno, bassa conducibilità termica e leggerezza. A queste va aggiunta la buona trasparenza. Le prove fatte hanno evidenziato che una lastra di legno trasparente riesce a far passare l’85% della luce. La non completa trasparenza (relativa opacità) può essere però un vantaggio in termini d’irradiazione solare degli interni. A tutto ciò si accompagna il fatto che la materia prima per la produzione del legno trasparente è assolutamente rinnovabile. Lo sviluppo della ricerca sarà quello di migliorare la trasparenza, utilizzare altre specie legnose, lo studio è stato fatto sul legno di balsa, e realizzare campioni di dimensioni maggiori. Anche in questo caso forse è troppo presto per trarre delle conclusioni sulle caratteristiche oggettive di questo prodotto fino a che esso non verrà realizzato industrialmente e non se ne conoscono i costi e le sue prestazioni nel tempo.
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Incentivi
Chiarimenti sull’iperammortamento (parte II)
L’ultima circolare ministeriale fornisce ulteriori istruzioni applicative della disciplina agevolativa.
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A cura della redazione
Incentivi
PREMESSA A seguito delle numerose richieste di parere tecnico in materia di iperammortamento, il Ministero dello Sviluppo Economico ha pubblicato la Circolare direttoriale n. 177355 del 23/5/2018, che fornisce chiarimenti sulla portata dei requisiti obbligatori dell'interconnessione e dell'integrazione automatizzata e sull'applicazione del beneficio a tipologie di beni strumentali materiali, non specificati negli esempi di cui alla Circolare congiunta Agenzia delle Entrate – Ministero dello Sviluppo Economico 4E/2017 e alle FAQ pubblicate (19 maggio 2017, 12 luglio 2017).
CHIARIMENTI IN MATERIA DI GUIDA AUTOMATICA E SEMIAUTOMATICA RICHIESTA PER TALUNI BENI RICOMPRESI NELLA VOCE “MACCHINE, ANCHE MOTRICI E OPERATRICI, STRUMENTI E DISPOSITIVI PER IL CARICO E LO SCARICO, LA MOVIMENTAZIONE…” (ALLEGATO A, PRIMO GRUPPO-PUNTO 11) Con riferimento alla categoria dei beni in oggetto, sono pervenute numerose richieste di chiarimento finalizzate a meglio precisare il significato di talune indicazioni contenute nei precedenti documenti di prassi in tema di guida automatica e semiautomatica. Al riguardo, al fine di eliminare possibili incertezze applicative, è opportuno anzitutto evidenziare che la caratteristica in questione deve intendersi necessaria non per tutti i beni ricompresi nel citato punto 11 del primo gruppo dell’allegato A, ma solo per quelli qualificabili come “macchine mobili”, ai sensi della
Direttiva 46/2007/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio. In base a tale documento – cd. direttiva quadro per le disposizioni in materia di “omologazione dei veicoli a motore e dei loro rimorchi, nonché dei sistemi, componenti ed entità tecniche destinati a tali veicoli”, nella quale è stata rifusa la precedente direttiva 70/156/CE – si definisce “macchina mobile […] ogni veicolo semovente specificamente progettato e fabbricato per eseguire lavori e, per le sue caratteristiche costruttive, non idoneo al trasporto di passeggeri o di merci; le macchine montate su un telaio di veicolo a motore non sono considerate macchine mobili”. La guida automatica e semiautomatica è richiesta, dunque, a titolo esemplificativo: per i trattori agricoli, per le pale gommate o i dumpers utilizzati nei cantieri edili e nelle attività di costruzioni in genere, per i carrelli utilizzati in ambito portuale per la movimentazione dei containers (anche da parte delle imprese la cui attività consista nella manutenzione/riparazione dei containers stessi). Mentre, non è richiesta per le altre macchine operatrici diverse da quelle “mobili” nell’accezione sopra specificata, come ad esempio per le gru a torre o per i carriponte. Va poi precisato che l’eventuale omologazione delle “macchine mobili” per la circolazione stradale non assume rilievo agli effetti della disciplina agevolativa dell’iper ammortamento, ossia non comporta la qualificazione delle stesse come “veicoli” (i quali, come precisato nella citata circolare n. 4/E del 30 marzo 2017, sono esclusi tout court dalla disciplina dell’iper ammortamento); anche in caso di omologazione per
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Incentivi
la circolazione stradale, infatti, le “macchine mobili” – in quanto macchine specificamente progettate e fabbricate per eseguire lavori – restano soggette all’applicazione della Direttiva 2006/42/CE (“direttiva macchine”) per tutti i rischi non inerenti alla circolazione su strada. Ciò chiarito, è il caso di ricordare che la guida automatica o semiautomatica non costituisce un autonomo e ulteriore requisito rispetto a quelli richiesti dalla disciplina agevolativa, bensì una caratteristica tecnologica o, in altri termini, una modalità attraverso la quale per le “macchine mobili” in questione si considerano realizzati i requisiti della interconnessione e dell’integrazione automatizzata. Quanto, infine, alla corretta applicazione dei concetti di guida automatica e semiautomatica, si osserva che la prima delle due fattispecie – vale a dire quella delle macchine senza operatore a bordo – si riscontra di fatto solo con riguardo agli AGV (Automatic Guide Vehicle). Con riferimento, invece, alla fattispecie della guida semiautomatica si precisa che, agli effetti della disciplina dell’iper ammortamento, possono intendersi “macchine mobili” a guida semiautomatica quelle dotate di sistemi di guida in grado di controllare almeno una funzione di spostamento: ad esempio, sterzata, velocità, arresto.
APPLICABILITÀ DELL’IPER AMMORTAMENTO PER I “DISTRIBUTORI AUTOMATICI DI PRODOTTI FINITI E/O PER LA SOMMINISTRAZIONE DI ALIMENTI E BEVANDE” Tra le varie questioni sottoposte all’esame della scrivente, particolare rilievo assume quella concernente il trattamento ai fini dell’iper ammortamento dei distributori automatici di prodotti finiti e/o per la somministrazione di alimenti e bevande (cd. “vending machine”). Al riguardo, al fine di superare i dubbi evidenziati anche in altre istanze di interpello riguardanti settori diversi, appare opportuno ricordare, preliminarmente, che in coerenza con la sua natura di misura generale, la disciplina dell’iper ammortamento è potenzialmente applicabile a tutti i soggetti titolari di reddito d’impresa, indipendentemente dal settore economico di appartenenza (nonché dalle dimensioni o dalla forma giuridica). Sotto questo profilo, pertanto, la norma agevolativa non contempla alcuna preclusione di tipo soggettivo per le imprese operanti nel settore del commercio, così come, in via generale, per tutte le imprese la cui attività si sostanzi nella produzione di servizi. Tuttavia, indipendentemente dal settore economico di appartenenza dell’impresa e dall’ouput finale delle attività aziendali, la possibilità di fruire della maggiorazione (del 150%) delle quote di ammortamento fis-
COME AVERE UN NUOVO IMPIANTO RISPARMIANDO IL 60% La società Polin, che produce cabine di verniciatura, pubblicizza la possibilità di ottenere un risparmio del 60% nell’acquisto di impianti di verniciatura, utilizzando lo strumento fiscale dell’iperammortamento, la norma che consente di usufruire di un bonus sugli investimenti introdotta lo scorso anno dal Ministero dello Sviluppo Economico per dare impulso all’ammodernamento delle imprese e alla loro trasformazione tecnologica e digitale. Com’è noto, la Legge di Bilancio 2017 ha previsto la proroga del super ammortamento e ha introdotto l’iper ammortamento, una maggiorazione del 150% del costo di acquisto di alcuni beni ai fini della deduzione delle quote di ammortamento e dei canoni di locazione finanziaria. Invitiamo gli impiantisti a farci sapere se mettono a disposizione della clientela un servizio analogo, in modo da informare i nostri lettori su questa opportunità.
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Incentivi
calmente deducibili presuppone pur sempre che i beni materiali (o immateriali) oggetto d’investimento siano riconducibili a una delle voci contemplate nell’allegato A (o nell’allegato B) della richiamata legge n. 232 del 2016 e soddisfino il requisito dell’interconnessione. Nel caso dei beni in questione, per quel che concerne anzitutto la classificazione nell’ambito dell’allegato A, può osservarsi come, avendo riguardo alla funzione strumentale principale che essi sono destinati a svolgere nel ciclo di “produzione” tipico dell’impresa utilizzatrice operante nel settore del commercio, i distributori automatici di prodotti finiti e/o per la somministrazione di alimenti e bevande costituiscano a tutti gli effetti dei “negozi automatici”, essendo in grado di prestare autonomamente (e automaticamente) il servizio e cioè la vendita di prodotti finiti e/o la somministrazione di alimenti e bevande in esse (fisicamente) contenuti. Sulla base di tale qualificazione, si ritiene, per esigenze di semplificazione, che i cespiti in parola, pur potendo essere potenzialmente classificabili a seconda dei casi anche in altre voci dell’allegato A, siano assimilabili, agli effetti della disciplina dell’iper ammortamento, ai “magazzini automatizzati interconnessi ai sistemi gestionali di fabbrica” e, quindi, ricondotti al punto 12 del primo gruppo dell’allegato A. Quanto ai requisiti oggettivi di applicabilità del regime agevolativo, si evidenzia come dall’esame delle casistiche rappresentate emerga che, in generale, solo i distributori automatici di nuova generazione presentano caratteristiche tecnologiche tali da soddisfare potenzialmente le condizioni poste dalla normativa. Al riguardo, nel ricordare che il rispetto dei (5+2) requisiti deve essere comunque verificato per mezzo di una perizia tecnica giurata rilasciata da un ingegnere o da un perito industriale iscritti nei rispettivi albi professionali ovvero da un attestato di conformità rilasciato da un ente di certificazione accreditato (salvo la possibilità di produrre, nel caso di beni aventi un costo di acquisizione non superiore a 500.000 euro, una dichiarazione resa dal legale rappresentante con valore di autocertificazione), si ritiene opportuno richiamare l’attenzione sul fatto che per soddisfare in particolare il requisito dell’interconnessione i distributori automatici in questione devono essere in grado di scambiare informazioni in maniera bidirezionale: in ingresso – ricevendo da remoto istruzioni/indicazioni quali, ad esempio, la modifica dei dati e dei parametri di configurazione della macchina e/o la variazione del listino prezzi dei prodotti – e in uscita – comunicando informazioni quali, ad esempio, stato componenti della macchina, contabilità, quantità prodotti o altre informazioni di natura logistica e diagnostica. Ciò precisato, occorre aggiungere che, per evidenti
considerazioni di ordine logico sistematico, l’accesso al beneficio deve considerarsi subordinato in questo caso anche alla condizione che i suddetti distributori automatici soddisfino gli standard di compliance fiscale (attuali e futuri) previsti dalle disposizioni regolamentari stabilite dai provvedimenti del Direttore dell’Agenzia delle entrate attuativi dell’art. 2, commi 2 e 4, del d.Lgs. n. 127/15. A oggi, si ricorda per completezza, le specifiche tecniche allegate ai provvedimenti del 30 giugno 2016 e del 30 marzo 2017 chiariscono che la predisposizione, il sigillo e la trasmissione telematica del file contenente i dati dei corrispettivi da inviare all’Agenzia delle entrate sono possibili anche per i distributori automatici che hanno un sistema master non ancora connesso in rete, ma comunque in grado di scambiare dati in entrata e in uscita mediante porte di comunicazione wireless (quali, ad esempio: IrDA, bluetooth, infrarossi). ESCLUSIONE DALL’AMBITO OGGETTIVO DEI FABBRICATI E DELLE COSTRUZIONI: ULTERIORI CHIARIMENTI IN MATERIA DI “SILOS DOTATI DI ATTREZZATURA SENSORISTICA” Com’è noto, per espressa previsione normativa, gli investimenti in beni immobili devono considerarsi esclusi dall’ambito di applicazione dell’iper ammortamento (nonché del super ammortamento). In tal senso, si ricorda, l’art. 1, comma 93, della legge n. 208 del 2015 – richiamato agli effetti della disciplina che qui occupa, dal comma 13 dell’art. 1 della citata legge n. 232 del 2016 e, successivamente, dal comma 34 dell’art. 1 della citata legge n. 205 del 2017 – prevede la non applicabilità del beneficio (tra l’altro) agli investimenti “…in fabbricati e costruzioni…”. A questo proposito, sono state presentate alcune istanze di interpello volte a conoscere il trattamento agli effetti dell’iper ammortamento dei silos di stoccaggio di nuova concezione, dotati di attrezzature sensoristiche – come le sonde di temperatura e di umidità, nonché i sistemi di ventilazione e raffrescamento – in grado di attribuire ai cespiti in questione, oltre alla semplice funzione di immagazzinamento anche quella del controllo termo-igrometrico attivo delle materie prime o dei prodotti immagazzinati. Al riguardo, si ricorda che, come chiarito nella richiamata circolare n. 4/E del 2017, per la corretta individuazione degli investimenti in “fabbricati e costruzioni”, ai fini della loro esclusione dall’iper ammortamento (nonché dal super ammortamento), assumono rilevanza i criteri applicabili in sede catastale per la procedura di attribuzione, mediante stima diretta, della rendita degli immobili a destinazione speciale e particolare censibili nelle categorie catastali dei gruppi D ed E. Secondo tale procedura deve
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operarsi la distinzione tra componente immobiliare e componente impiantistica (macchinari, congegni, attrezzature e altri impianti) dell’investimento. In particolare, si rimanda ai chiarimenti forniti dall’Agenzia delle Entrate - Direzione Centrale Catasto, Cartografia e Pubblicità Immobiliare nella circolare n. 2/E del 1° febbraio 2016. In tale documento, si ricorda, è stato precisato che alla categoria “costruzioni” afferisce “… qualsiasi opera edile avente i caratteri della solidità, della stabilità, della consistenza volumetrica, nonché della immobilizzazione al suolo, realizzata mediante qualunque mezzo di unione, e ciò indipendentemente dal materiale con cui tali opere sono realizzate”. Sulla base della riportata definizione, costituente principio generale, si ritiene che l’eventuale dotazione o aggiunta delle attrezzature sensoristiche nonché dei sistemi di ventilazione o di altri congegni e componenti impiantistiche non possa in ogni caso modificare, nelle fattispecie rappresentate, la natura immobiliare dell’investimento. Tenendo presente quanto indicato nella stessa circolare n. 2/E del 2016, si ritiene, tuttavia, che le suddette attrezzature sensoristiche e le altre componenti impiantistiche funzionali allo specifico processo produttivo possano assumere autonomo rilievo ai fini dell’iper ammortamento e possano essere classificabili nell’ambito del secondo gruppo dell’allegato A e, in particolare, tra gli “altri sistemi di monitoraggio in process per assicurare e tracciare la qualità del prodotto o del processo produttivo e che consentono di qualificare i processi di produzione in maniera documentabile e connessa al sistema informativo di fabbrica”; ferma restando la necessaria verifica del requisito dell’interconnessione al sistema informativo di fabbrica. Ciò osservato, è il caso comunque di aggiungere che, come ulteriormente precisato dalla stessa Direzione
Centrale Catasto, Cartografia e Pubblicità Immobiliare con la successiva nota n. 60244 del 27 aprile 2016, non sono oggetto di stima catastale e, pertanto, non sono considerati costruzioni “…quei silos (ovvero qualunque altro genere di contenitori) che costituiscono elementi della linea produttiva, attraverso la quale si realizzano i diversi processi di lavorazione (ad esempio, i silos presenti negli impianti di miscelazione, gli atomizzatori tipici dell’industria ceramica, ecc.), così come anche quei silos che possono essere agevolmente rimossi secondo il richiamato principio a valenza generale”. MACCHINE DI LAVAGGIO, DISINFEZIONE E STERILIZZAZIONE DI DISPOSITIVI MEDICI IMPIEGATE NEL SETTORE SANITARIO (ALLEGATO A PRIMO GRUPPOPUNTO 7) È stato chiesto di conoscere il trattamento ai fini dell’iper ammortamento delle macchine per il lavaggio, la disinfezione e la sterilizzazione dei dispositivi medici, utilizzate da parte delle imprese operanti nel settore sanitario. Al riguardo, ribadendo quanto già chiarito in precedenza in ordine al carattere di misura generale dell’iper ammortamento e, quindi, alla sua potenziale applicabilità alle imprese di ogni settore economico, ivi incluse quelle operanti nell’ambito dei servizi sanitari, si ritiene che le macchine in questione, assolvendo alla funzione di riutilizzo di attrezzature, utensili e altri beni strumentali, possano essere assimilabili alle “macchine utensili di de-produzione e riconfezionamento per recuperare materiali e funzioni da scarti industriali e prodotti di ritorno a fine vita (ad esempio macchine per il disassemblaggio, la separazione, la frantumazione, il recupero chimico)” indicate al punto elenco 7 del primo gruppo dell’allegato A.
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Legislazione
IL QUADRO DELLE AGEVOLAZIONI Super ammortamento La Legge di Bilancio 2018 estende l'ambito temporale di applicazione del super ammortamento agli investimenti effettuati dal 1° gennaio al 31 dicembre 2018, ovvero al 30 giugno 2019, a condizione che, alla data del 31 dicembre 2018, il relativo ordine sia stato accettato dal venditore e sia stato versato un acconto in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione. La proroga, tuttavia, prevede due sostanziali differenze rispetto la disciplina preesistente: - l'entità dell'agevolazione spettante sugli investimenti effettuati nel 2018, poiché la maggiorazione spetterà nella misura del 30% del costo di acquisizione del bene strumentale, in luogo del 40% riconosciuto dalla disciplina previgente. La riduzione non si applica con riguardo agli investimenti per i quali l'impresa abbia concluso un contratto e corrisposto un acconto pari al 20% del costo di acquisizione entro il 31 dicembre 2017, e il bene sia stato consegnato entro il 30 giugno 2018, poiché in tali casi sarà applicabile la previgente disciplina prevista dall'articolo 1, comma 8 della Legge di Bilancio 2017; - l'ambito oggettivo di applicazione dell'agevolazione, in quanto sono esclusi dall'agevolazione i mezzi di trasporto a motore individuati quali aeromobili da turismo, navi, imbarcazioni da diporto, autovetture, autocaravan, ciclomotori e motocicli, a prescindere dalle modalità di impiego. L'esclusione si applica ai soli investimenti che si realizzeranno nel corso del 2018; la misura agevolativa resta ferma, invece, alle condizioni previste dalla disciplina vigente, con riguardo alle acquisizioni di veicoli effettuate nel corso del 2015, 2016 e 2017 (con estensione al 30 giugno 2018 in presenza di un acconto pari al 20% del costo versato entro il 31.12.2017). Restano invece
agevolabili gli autoveicoli individuati dall'articolo 54, comma 1 del D. LGS n. 285/1992 (c.d. Codice della strada) non espressamente richiamati dall'articolo 164, comma 1 del TUIR, quali autobus, autocarri, trattori stradali, autoarticolati e autosnodati, autotreni, autoveicoli per trasporto specifico, autoveicoli per uso speciale, mezzi di opera. Iper ammortamento Prorogato anche l'iper ammortamento. Il beneficio fiscale viene riconosciuto anche per gli investimenti effettuati entro il 31 dicembre 2018 ovvero fino al 31 dicembre 2019, a condizione che entro la data del 31 dicembre 2018 l'ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione. Il comma 31 proroga la maggiorazione nella misura del 40%, del costo di acquisizione dei beni immateriali ricompresi nell'allegato B alla Legge di Bilancio 2017. Alla lista dei beni immateriali strumentali di cui alla Tabella B della Legge di Bilancio 2017, la nuova Legge di Bilancio ha aggiunto alcune voci: - sistemi di gestione della supply chain finalizzata al drop shipping nell'e-commerce; - software e servizi digitali per la fruizione immersiva, interattiva e partecipativa, ricostruzioni 3D, realtà aumentata; - software, piattaforme e applicazioni per la gestione e il coordinamento della logistica con elevate caratteristiche di integrazione delle attività di servizio (comunicazione intra-fabbrica, fabbrica-campo con integrazione telematica dei dispositivi on-field e dei dispositivi mobili, rilevazione telematica di prestazioni e guasti dei dispositivi on-field).
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Adesivi
Gli adesivi nell'industria del mobile
Il settore legno e arredamento del Gruppo adesivi e sigillanti di Avisa ha messo a frutto l’esperienza accumulata nel corso di più di un decennio di conferenze, convegni, simposi sulla cultura tecnico-scientifica della propria industria, offrendo al pubblico un testo a carattere divulgativo, di ausilio anche nell’attività pratica quotidiana. A cura della redazione 22
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Adesivi
UNO STRUMENTO DI DIVULGAZIONE E INFORMAZIONE Il libro è nato dall’idea che un contributo sulla conoscenza degli adesivi fosse utile, se non addirittura indispensabile nell’attuale fase di forte evoluzione del settore del legno e dell’arredo. Questo pensiero è stato condiviso dall’autore, Franco Bulian, vice-direttore del Catas, con i membri dell’associazione dei produttori di adesivi italiani (Avisa-Federchimica). Il libro descrive le varie tipologie di adesivi disponibili nel settore dell’arredo, analizzandoli in termini di composizione e proprietà, ma anche considerandone pregi e limiti, offrendo un panorama completo con adeguato bilanciamento tra aspetti teorici e pratici, volendo rappresentare un punto di riferimento sia per lo studio degli adesivi e dei processi applicativi coinvolti, sia per considerazioni più legate alla pratica quotidiana. Il libro, oltre a fornire conoscenze teoriche sugli adesivi impiegati nella produzione dei mobili, si propone di indicare i mezzi più appropriati per un utilizzo efficace degli stessi, tenuto conto della tipologia e delle condizioni del supporto al quale sono applicati. Il testo è suddiviso in 9 capitoli: il primo riguarda la teoria dell’incollaggio. Considerata l’importanza della conoscenza dei materiali da incollare, i capitoli 2 e 3 trattano rispettivamente i differenti tipi di supporto e i materiali di rivestimento. Il capitolo 4 analizza le varie tipologie di adesivo, comprese le possibili problematiche durante l’impiego. Nel capitolo 5 il lettore troverà indicazioni relative alla pratica dell’incollaggio.
I capitoli successivi illustrano i processi di incollaggio, a partire dall’assemblaggio, passando per il rivestimento di pannelli e profili e, da ultimo, per la bordatura. LA RECENSIONE DEL PROF. PAOLO GRONCHI DEL POLITECNICO DI MILANO Scrivere un libro di carattere tecnico è sempre molto difficile. Se in generale ogni autore, di qualsivoglia settore, ha l’intenzione di mandare un messaggio attraverso le sue parole, nel settore scientifico le cose sono profondamente diverse. Poiché si tratta di descrivere una realtà oggettiva e renderla il più possibile chiara, l’autore scientifico deve innanzitutto scegliere correttamente il livello tecnico del messaggio, trovare poi il linguaggio adatto a quel livello ed il tono della scrittura, fluente e descrittivo, oppure asciutto e più nozionistico. La scelta del livello dipende dal tipo di lettore che si vuole coinvolgere: non è ammessa, come nella letteratura comune, la soddisfazione tout court della propria esigenza di scrittore. Ci si può muovere da un livello divulgativo, accessibile a tutti, anche a coloro che si impegnano per la prima volta per la comprensione dell’argomento, fino ad un livello che trascende la materialità dell’argomento, discutendo solamente di modellazione e modelli, cosa utile per accertare la validità delle elaborazioni scientifiche e progettare nuove applicazioni. Il libro di Franco Bulian si rivolge per primo a chi è coinvolto per professione o passione all’uso del ma-
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teriale adesivo, a chi non dispone di conoscenze a livello teorico, ma è coinvolto praticamente e vuole capire cosa succede quando si mettono in opera gli adesivi, attraverso la comprensione dei meccanismi attraverso cui essi soddisfano il fine per cui sono stati creati. I concetti e le informazioni pur espressi dall’autore in modo narrativo e con tono semplice, possono però anche trainare ad una lettura più approfondita e consapevole, in quanto fanno intravedere una maggiore complessità. Ciò che è descritto, in definitiva, soddisfa anche chi, avendo conoscenze a livello universitario, ha necessità di avvicinarsi, per la prima volta, alla tecnologia adesiva. L’impegno dell’autore è comunque finalizzato all’utilizzo corretto di questi materiali, per ottenere da essi il massimo della prestazione del manufatto assemblato intero. La scelta che un operatore “di mezzo” deve compiere deve essere consapevole, adeguata al proprio livello di conoscenza ed alla propria funzione: il libro soddisfa pienamente tale esigenza. L’autore stesso parla di dosaggio del livello delle informazioni tra teoria e pratica. Già dall’indice, dal titolo dei capitoli si capisce questo intento, ma lo si capisce molto di più leggendo. C’è un altro aspetto che qualifica il libro, ed è il rivol-
gersi all’industria del mobile. Oggi i mobili sono, per lo più, di materiali meno nobili del legno, ma sempre da esso derivano. Senza indagare le ragioni di questa scelta, si deve prendere atto che il mobile è, per definizione, di legno o deriva dal legno. È una scelta di prassi, di costume, ma è dettata anche dalla esigenza di utilizzare oggi materiali rinnovabili. D’altra parte, gli adesivi vivono una fase di innovazione importante, necessaria perché i manufatti sono sempre più multi-materiali e l’accoppiamento deve essere il più semplice possibile, il più leggero possibile. Questo accade in ogni settore industriale. Nel libro di Bulian non mancano i riferimenti alla scienza dei polimeri come componenti essenziali degli adesivi, ma anche come rivestimenti e componenti strutturali o di superficie, poiché la scienza dei polimeri offre notevoli possibilità di evoluzione. Le conoscenze, messe a disposizione, soddisfano comunque le esigenze tecniche per l’accoppiamento di parti di un materiale naturale nelle sue diverse forme e le esigenze prestazionali che vengono soddisfatte da adesivi innovativi. Il contrasto tra origine naturale del legno e origine di sintesi degli adesivi, è interamente vissuto e sottolineato come esempio di coesistenza sinergica nell’interesse di finalità tecnica.
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GLI ADESIVI NELL'INDUSTRIA DEL MOBILE editore: L’Informa Professional Autore: Franco Bulian pagine: 304 formato: 17X24 prezzo: 65,00 € edizione: 1 codice ISBN: 9788878731745 http://www.edizionigoliardiche.it/books/482
Descrizione Un libro nato dall’idea che un contributo sulla conoscenza degli adesivi sia utile se non addirittura indispensabile nell’attuale fase di forte evoluzione del settore del legno e dell’arredo. Il libro descrive le varie tipologie di adesivi disponibili nel settore dell’arredo, analizzandoli in termini di composizione e proprietà, ma anche considerandone pregi e limiti. I nove capitoli offrono un panorama completo con adeguato bilanciamento tra aspetti teorici e pratici, volendo rappresentare un punto di riferimento sia per lo studio degli adesivi e dei processi applicativi coinvolti, sia per considerazioni più legate alla pratica quotidiana. L’autore
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Franco Bulian, laureato in chimica presso l'Università di Padova, è il Vice-direttore del CATAS, il più grande istituto di ricerca europeo nel settore del legno e dell’arredo. Presso questo Istituto ha acquisito una vasta conoscenza dei materiali e delle tecnologie del settore del legno e dei mobili grazie anche ai numerosi progetti di ricerca a cui ha preso parte nel corso della sua attività.
Oltre a diversi articoli a carattere scientifico e divulgativo, Franco Bulian ha pubblicato anche diversi libri: Verniciare il legno (ed. Hoepli), Materiali e Tecnologie dell’Industria del Mobile (ed. L’informa professional), Il Parquet. Dal progetto alla posa in opera (Insieme a S. Berti, G. Castro e F. Cafiero – ed. Federlegno Arredo), Wood Coatings. Theory and Practice (insieme a J. Graystone – ed. Elsevier), Materials and Technologies of the Wood and Furniture Industry (ed. L’informa professional). Franco Bulian è il coordinatore del Gruppo di Lavoro dell’UNI sulle finiture (Legno e Mobili) essendo anche membro del gruppo Adesivi dell’UNICHIM, del CEN/TC139/WG2 (Vernici per legno per esterni) e del CEN/TC112/WG5 (Emissione di formaldeide da pannelli). ,
Dal 2007 Franco Bulian è professore a contratto e titolare del corso “Furniture Materials and Technologies” del Double Degree (Laurea Magistrale e Master of Science) delle Università di Trieste e di OswestfalenLippe (Germania). Professione Verniciatore del Legno | Anno XXIII - n.144 - Ottobre 2018 25
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Notizie dalle aziende La gallina quando ha fatto l’uovo canta, l’anatra no. Per questo la gente nei negozi chiede le uova di gallina e non quelle di anatra. Non sappiamo se il vero motivo del successo delle uova di gallina sia dovuto agli schiamazzi che accompagnano la loro deposizione, ma certamente la metafora sintetizza con chiarezza l’importanza di far conoscere al mercato i propri progetti, i propri prodotti e le proprie iniziative. Molti ottimi imprenditori passano la vita a cercare di realizzare ottimi prodotti, migliori della concorrenza e con prezzi inferiori, per poi accorgersi che il concorrente, che fa prodotti peggiori, vende di più solo perché grida (comunica) di più e meglio: proprio come la gallina della citazione. Per comunicare con efficacia è necessario definire: 1. a chi si rivolgono i messaggi (defini26
zione e scelta dei clienti); 2. che cosa si vuol comunicare (definizione e scelta del contenuto della comunicazione); 3. in che modo si vuole comunicare (definizione e scelta della forma di comunicazione); 4. quando comunicare (definizione e scelta della frequenza di comunicazione); 5. dove comunicare (definizione e scelta dei mezzi attraverso i quali comunicare). La nostra rivista consente di affrontare queste scelte in modo professionale e questa rubrica è a disposizione delle aziende che vogliono utilizzare uno strumento efficace, che consente di presentare prodotti e servizi in modo mirato per essere costantemente informati sull’evoluzione tecnologica del settore. La nostra filosofia editoriale si fonda sulla chiara e trasparente distin-
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zione tra informazione e pubblicità, per cui ogni articolo riporta la fonte aziendale che lo ha ideato e realizzato, affinchè i lettori possano distinguere i contenuti e le forme della comunicazione.
In questo numero
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Condoroil Oece Acimall Lba Adler Sherwin Williams Verinlegno Sayerlack Remmers Milesi Ica Lechler
Block Notes
SVERNICIATURA CHIMICA DEL LEGNO In aggiunta ai tradizionali formulati, Condoroil propone una serie di prodotti esenti da cloruro di metilene e da solventi alogenati in genere. Il formulato principale, commercializzato sotto il nome di Sverniciante SVI 127, si compone di una miscela di glicoli eteri addizionati di particolari composti che ne esaltano le proprietà, rendendo veloce ed industrializzabile il processo di sverniciatura. Lo sverniciante SVI 127 ha una particolare composizione, che evita il difetto di “sollevamento del pelo”, tipico dei formulati acquosi a base di prodotti caustici su alcuni materiali, problema che richiede costose operazioni di successive carteggiature. Nonostante la formulazione del prodotto non lo richieda, viene inoltre suggerito, dopo l’estrazione del manufatto, un suo passaggio veloce in una soluzione acquosa neutralizzante e, quando necessario, sbiancante. Questo passaggio consente di eliminare le tracce di residuo di prodotto che potrebbero causare successivi distacchi, discolorazioni o rigonfiamenti localizzati. Lo sverniciante SVI 127 non è in grado di processare tutte le tipologie di legni/vernici presenti sul mercato e una prova preliminare di fattibilità è sempre raccomandata. Considerando tuttavia che il prodotto è efficace su oltre il 90% delle casistiche, si può comprendere come oggi sia già possibile ridurre l’impatto ambientale in un settore ancora in discreto sviluppo e fortemente penalizzato dall’utilizzo massiccio di un solvente dannoso per la salute.
Fonte: Condoroil Per ulteriori informazioni scrivere a: info@finishing.it
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IL NUOVO WEBSITE OECE È ONLINE! È online il nuovo sito internet www.oece.it, dedicato alla verniciatura professionale del legno e del vetro, agli effetti speciali, completamente ridisegnato sulla base delle aspettative degli utenti, favorendo l'accessibilità ai contenuti. Il rinnovamento del sito internet mira innanzitutto a migliorare l'esperienza di navigazione attraverso l'innovazione tecnologica. Il responsive design offre un'esperienza ottimizzata che consente agli utenti di accedere alle informazioni a prescindere dal dispositivo utilizzato. Organizzato in quattro sezioni principali (azienda, prodotti, ricerca e sviluppo, comunicazione), per raccontare l'attenzione continua di OECE alla ricerca e lo sforzo prodotto per seguire una maniera sostenibile, per promuovere le storie di successo, col focus sui nostri prodotti e sul mondo del design. Con un occhio di riguardo verso le sfide creative lanciata da architetti e designer, sempre attenti alle tendenze e all’evoluzione del design, alle linee
estetiche emergenti e alle esigenze funzionali. La gamma prodotti è accessibile da più aree di ricerca: categorie chimiche di prodotti, substrati e settori di utilizzo, ricerca per codice o denominazione, esplorando le diverse caratteristiche di ogni linea e le innumerevoli possibilità a disposizione. La navigazione crea un contatto sempre più diretto con il Servizio Clienti OECE, per saperne di più, consentire di contattarci e chiedere informazioni o assistenza personalizzata ovunque e in qualunque momento, per farvi scoprire la maniera migliore di utilizzare i prodotti. Nei prossimi mesi, il sito internet sarà potenziato con ulteriori funzionalità e contenuti esclusivi riservati agli utenti registrati. Buona navigazione! Fonte: Oece Per ulteriori informazioni scrivere a: info@finishing.it
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ACIMALL: CONFERMATO IL DIRETTIVO
Nel corso della assemblea generale, svoltasi venerdì 22 giugno, l’associazione confindustriale che rappresenta gli interessi dei costruttori italiani di macchine per il legno e il mobile, ha deciso di prorogare i propri vertici per un altro anno. Una scelta dettata da una precisa volontà di continuità, alla quale si affianca una considerazione per il futuro, ovvero la volontà di costruire un diverso rapporto con le più giovani generazioni di imprenditori del settore, perché siano coinvolte più attivamente nella gestione degli interessi della categoria. L’evento ha avuto come momento centrale la relazione del presidente Lorenzo Primultini che, dopo avere elencato i rapporti di collaborazione fattiva con enti e istituzioni italiani ed europei, ha sottolineato gli obiettivi che da sempre Acimall persegue, primo fra tutti la promozione nei mercati di tutto il mondo. Un’attività di cui Xylexpo, per quanto appuntamento di caratura internazionale, è inevitabilmente il fiore all’occhiello, come ha dimostrato l’ultima edizione, che ha accolto 425 espositori e 17.781 visitatori unici per oltre 37mila ingressi. “E’ stato un momento forte per l’industria italiana ha detto Primultini all’assemblea informando i presenti dei progetti per il 2020 - e stiamo già lavorando per la prossima edizione, sostenuti da un settore che è indubbiamente in salute non solo a livello internazionale, ma anche relativamente all’industria italiana, che nel 2017 ha raggiunto una produzione pari a 2.272 milioni di euro, con un export di 1,4 miliardi di euro”. L’assemblea ha dunque provveduto a ratificare la proroga del consiglio direttivo, che vede, oltre alla presidenza di Lorenzo Primultini (Primultini, Marano Vicentino) e alla vice presidenza di Luigi de Vito (Scm Group, Rimini) e Raphael Prati (Biesse Group, Pesaro),
la presenza dei consiglieri Remo Costa (Costa Levigatrici, Thiene), Marianna Daschini (Greda, Mariano Comense), Pierluigi Paoletti (Paoletti, Lentiai), Umberto Pizzi (Pgs, Borgosesia), Giovanni Sedino (Finiture, Saonara) e Gianluca Storti (Storti, Motta Baluffi). Si è poi passati alla votazione per l’elezione dei probiviri della associazione (Consuelo Curtolo della Cursal di San Fior, Franco Paviotti della Metal World di Pavia di Udine e Gabriele Laghi della Sistemi di Pesaro) e del revisore dei conti Pierpaolo Grisetti, dello Studio Grisetti, Monti, Spanu di Milano. L’assemblea è stata l’occasione per presentare la nuova edizione dell’“Annual Report” di Acimall, l’oramai tradizionale documento statistico che presenta i dati dell’anno precedente. Il report, disponibile al link www.acimall.com/upload/blocchi/X128allegato1-1X_acimall_annual_report_2018.pdf, offre una visione completa e approfondita del settore della tecnologia per il legno: dalle attività di lobby all’elenco completo di tutte le aziende associate ad Acimall, informazioni che precedono una ricca serie di dati e tabelle sull’economia italiana e mondiale, l’andamento dell’universo della meccanica strumentale e i principali indicatori della tecnologia italiana per il legno nel 2017 (produzione, esportazione, importazione, consumo apparente eccetera). Di estremo interesse la parte conclusiva del rapporto, nella quale vengono comparati i dati relativi all’export dei più importanti Paesi produttori di tecnologie per il legno e il mobile, ovvero Italia, Germania, Cina, Taiwan, Austria e Stati Uniti. Fonte: Acimall Per ulteriori informazioni scrivere a: info@finishing.it
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FINISHING LAB: QUANDO GLI ABRASIVI SI RIVOLGONO AL MONDO DEL DESIGN E DELL’ARCHITETTURA
Tecnologia, design ed architettura sono discipline che oggi più che mai devono interagire tra di loro in maniera sistematica, creando legami imprescindibili dalla fase di concept fino a quella realizzativa. L’architetto, l’ingegnere o il progettista in generale hanno oggi l’opportunità di scegliere tra un vasto repertorio di possibili materiali e finiture, rispetto ai quali diventa tuttavia difficile operare scelte pienamente consapevoli, dal momento che tali soluzioni non sempre sono supportate da una sperimentazione condotta secondo metodi e procedure scientifiche corrette. Con questa consapevolezza nasce Finishing Lab, il laboratorio di sperimentazione di LBA, concepito con l’obiettivo di dare vita a nuove finiture realizzabili attraverso processi produttivi semplici, grazie alla sinergia tra macchine levigatrici, innovativi nastri abrasivi e creatività umana. Nato dalla collaborazione iniziale con il prestigioso istituto di ricerca CATAS e con alcuni tra i principali produttori italiani di macchine levigatrici, oggi Finishing Lab può contare su collaborazioni a 360° con il mondo dell’architettura, del design e in genere con
i principali organismi di ricerca e sviluppo per la finitura superficiale. Tra i successi di Finishing Lab, quattro tipologie di finitura che sono già diventate dei “must” nella produzione di pavimenti in legno e parquet pre-finiti, porte per interni, antine per cucina, zona giorno e bagno. Effetto Seghettato La superficie microporosa è solcata da incisioni trasversali a cadenze più o meno regolari, che le donano un aspetto vissuto, materico e scalfitto dal tempo. Effetto Decapato Il prodotto verniciante viene parzialmente levigato e rimane visibile solo nei pori profondi e nelle venature, conferendo alla superficie un aspetto delicatamente vintage. Effetto Rilievo Scalfitture molto morbide, simili a dune, donano tridimensionalità, profondità e sensazione tattile alla superficie.
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Effetto Graffiato La superficie si copre di graffi longitudinali capaci di tessere finissime trame, simili alla tela di un ragno.
Fig. 1 - Effetto Seghettato La superficie microporosa è solcata da incisioni trasversali a cadenze più o meno regolari, che le donano un aspetto vissuto, materico e scalfitto dal tempo.
Il significativo apporto di innovazione di Finishing Lab consiste nell’aver permesso l’automazione e l’internalizzazione di processi tipicamente manuali e svolti in outsourcing, con costi e tempi di set-up contenuti. Rispetto ai sistemi produttivi oggi in uso, i processi impiegati per l’ottenimento delle finiture sono facilmente implementabili, in quanto prevedono l’utilizzo di macchine levigatrici automatiche con gruppo operatore trasversale o longitudinale, normalmente già presenti nei principali impianti di produzione. Grazie a questi processi, è possibile ottenere numerose tipologie di finitura da impiegare in successive operazioni di anticatura, spazzolatura, tinteggiatura, oliatura e verniciatura, che moltiplicano le possibilità espressive del legno e dei suoi derivati. In questo modo LBA è in grado di fornire alla propria clientela un contributo sostanziale non solo nel processo di levigatura e finitura del prodotto finito, ma anche nella ricerca dello stile e nella scelta dei materiali, fungendo da tramite tra il contesto produttivo e il mondo del progetto e moltiplicando la palette di finiture a disposizione della creatività di architetti e designer. Per maggiori informazioni: http://lba.it/it/finishing-lab/
Fig. 2 - Effetto Rilievo Scalfitture molto morbide, simili a dune, donano tridimensionalità, profondità e sensazione tattile alla superficie.
Fig. 3 - Effetto Decapato Il prodotto verniciante viene parzialmente levigato e rimane visibile solo nei pori profondi e nelle venature, conferendo alla superficie un aspetto delicatamente vintage.
Fonte: Lba Per ulteriori informazioni scrivere a: info@finishing.it
Fig. 4 - Effetto Graffiato La superficie si copre di graffi longitudinali capaci di tessere finissime trame, simili alla tela di un ragno.
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ADLER BLUEFIN PIGMOSOFT, LA LACCATURA DA INTERNI AUTORIGENERANTE ADLER non smette di evolversi e, come lei, neanche i suoi prodotti; ecco l’ultimo nato nei laboratori di Schwaz: ADLER BLUEFIN PIGMOSOFT, la laccatura in grado di autorigenerare i segni lucidi dovuti alle sollecitazioni esterne. Nei laboratori di qualsiasi produttore di vernice, uno degli obiettivi fondamentali è quello di sviluppare e proporre al mercato prodotti vernicianti dalle resistenze chimiche e meccaniche sempre più elevate. ADLER si è spinta ancora più avanti, con la creazione del primo prodotto da interno in grado di rigenerarsi autonomamente in caso di segni lucidi, senza alcun intervento esterno. Anche se si parla di un mobile o di un complemento d’arredo posto all’interno di una abitazione infatti, le sollecitazioni dovute al semplice utilizzo sono tutt’altro che trascurabili. In particolar modo al giorno d’oggi, dove la tendenza predominante è quella di superfici con gradi di opacità che sfiorano gli 0 Gloss (ossia estremamente opache), i segni lucidi sono all’ordine del giorno. Concordi quindi con l’idea di accrescere le resistenze meccaniche dei prodotti, i laboratori ADLER hanno però lavorato anche su un diverso fronte, quello cioè del “cosa accade se il danno comunque si verifica”? Nulla di più facile se si “vive” il mobile nella vita di tutti i giorni. Per dare una risposta a questo interrogativo ADLER ha quindi messo a punto BLUEFIN PIGMOSOFT, una laccatura con opacità estremamente bassa, in grado
di autorigenerarsi nell’arco di sole poche ore nel caso in cui, per errore, si vada a causare un danno da sfregamento, da segno lucido o provocato dal cosiddetto “segno dell’anello” sulla superfice verniciata. Non volete attendere neanche 2 ore? Nessun problema, grazie all’utilizzo del suo apposito detergente, il segno viene rimosso immediatamente. Non ci credete? Fate pure la prova e non abbiate timore se il colore prescelto è un nero profondo! Ogni segno lucido verrà rimosso. Il prodotto ADLER BLUEFIN PIGMOSOFT è disponibile in tutte le colorazioni RAL e NCS, nel grado di opacità opaco profondo. Dopo la verniciatura con ADLER BLUEFIN PIGMOSOFT otterrete superfici laccate con opacità profonda incredibilmente uniformi ed un riscontro tattile “soft touch”. La caratteristica di autorigenerazione delle superfici è unita una spiccata capacità “ANTI FINGERPRINT”, ossia le impronte digitali, estremamente visibili sui piani opachi, non saranno assolutamente percettibili. ADLER BLUEFIN PIGMOSOFT, il prodotto altamente tecnologico che vi darà un indiscusso vantaggio sui vostri concorrenti. Fonte: Adler Per ulteriori informazioni scrivere a: info@finishing.it
Fig. 1 - Le tracce da utilizzo scompaiono durante la notte grazie all’innovativa auto-rigenerazione di Bluefin Pigmosoft (al centro) 32
Professione Verniciatore del Legno | Anno XXIII - n.144 - Ottobre 2018
Fig. 2 - Bellezza vellutata: Bluefin Pigmosoft assicura superfici opache immacolate in tutte le tonalità (credito foto: Kettnaker)
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SHERWIN-WILLIAMS ITALY PRESENTA IL NUOVO GRUPPO DI RICERCA DEDICATO ALL’INNOVAZIONE
Sherwin-Williams Italy, con i suoi marchi Sayerlack, Linea Blu Sayerlack, OECE e Sherwin-Williams, ha da sempre dedicato alla Ricerca e Sviluppo le migliori risorse. Sayerlack e OECE, marchi storici presenti nel mercato da più di 60 anni il primo e più di 50 il secondo, hanno definito le pietre miliari dell’evoluzione delle vernici per legno. Il Marchio Sherwin-Williams esiste da oltre 150 anni e il gruppo Sherwin-Williams è la prima azienda di vernici nel mondo. Ciò che ha guidato il percorso di questi marchi attraverso la storia delle vernici è la massima dedizione alla ricerca, la scelta di darsi degli obiettivi sempre più ambiziosi, di guardare all’innovazione come alla previsione di ciò che potrà realizzarsi, al pensiero di soluzioni che ancora non esistono, all’anticipazione dei bisogni dei propri clienti e del
mercato. Il laboratorio Ricerca e Sviluppo di Sherwin-Williams Italy è composto da più di quaranta ricercatori, specializzati nei vari segmenti di mercato. Oggi l’azienda ha deciso di fare un ulteriore passo nella direzione dell’innovazione e dell’invenzione di nuove soluzioni: costituire un gruppo di ricerca dedicato completamente all’innovazione, intesa non come evoluzione e miglioramento di prodotti esistenti, ma come invenzione di prodotti completamente nuovi per il mercato. Il team, guidato da Giampaolo Zilli, ricercatore di
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esperienza ventennale, con una naturale propensione alla ricerca di soluzioni originali, si focalizzerà sulla ricerca e sull’esplorazione, guidata dal filo conduttore del bisogno del cliente di prodotti sempre più performanti, ma anche di una semplificazione dal punto di vista produttivo. Il gruppo lavorerà su tutte le tipologie di prodotti esistenti sul mercato: all’acqua, a solvente, prodotti per interni, per esterni, ignifughi, eccetera. Oltre alla pura esplorazione di nuove soluzioni, il gruppo si focalizzerà anche sullo studio di prodotti che riescano a migliorare le performance offerte attualmente sul mercato in termini di caratteristiche chimico-fisiche, meccaniche (ad esempio resistenza alle macchie, durezza matita, ecc.), lavorando in stretta sinergia con i produttori di materie prime e con i clienti, conducendo così la ricerca sull’intera filiera produttiva: dal produttore di materie prime all’utente finale. La realizzazione dei nuovi prodotti avrà come filo conduttore l’etichettatura sempre più “leggera”, che significa ricerca di componenti che contengano sempre meno sostanze nocive per chi applica il prodotto. Per quanto riguarda i prodotti a solvente, il gruppo si concentrerà sui prodotti ad alto contenuto solido, quindi a bassissime emissioni, con evidenti vantaggi in termini di rispetto dell’ambiente, ma anche in termini di facilità d‘uso e basso impatto organizzativo 34 Professione Verniciatore del Legno | Anno XXIII - n.144 - Ottobre 2018
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per gli utilizzatori. Il focus del gruppo di ricerca si concentrerà infine anche sui prodotti formulati con componenti derivanti da fonti biorinnovabili. Giampaolo Zilli, il leader del gruppo, commenta così il suo nuovo incarico. ”Dopo vent’anni di esperienza nel mondo delle vernici, dedicato in gran parte ai prodotti all’acqua, si apre un nuovo entusiasmante capitolo. Il team è composto da ricercatori esperti, ognuno con un bagaglio individuale di esperienza che darà al gruppo gli strumenti fondamentali per raggiungere gli obiettivi, tramite la valutazione di soluzioni alternative a quelle tradizionali, che derivano proprio dal mix di esperienze diverse da quelle che si trovano nel nostro specifico settore.” Alessandro Pirotta, Amministratore Delegato di Sherwin-Williams Italy, è visibilmente entusiasta di questa scelta organizzativa. “Da sempre siamo identificati come trend-setter nel mercato, ma proprio perché l’innovazione è guardare sempre avanti con lo scopo di arrivare prima degli altri, credo fortemente che dedicare un gruppo di ricerca alla pura innovazione sia un’idea vincente, che darà moltissime soddisfazioni a noi e al mercato!”. La forza della ricerca continua!
Fonte: Sherwin WIlliams Per ulteriori informazioni scrivere a: info@finishing.it
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VERINLEGNO: NGN TITAN NEXT GENERATION
I nuovi cicli vernicianti all'acqua NGN Titan di Verinlegno Spa sono garantiti fino a dieci anni, offrono alte prestazioni e altissimi standard nella protezione dagli agenti atmosferici. Sono dedicati specificamente agli infissi esterni e vengono prodotti utilizzando materie prime a basso impatto ambientale, nella misura massima possibile. Sono stati pensati e realizzati anticipando la norma UNI 11717-1:2018 “Finiture per il legno per serramenti -Parte 1: requisiti minimi di resistenza al degrado dei supporti legnosi e dei cicli di verniciatura per serramenti esterni di legno e/o derivati del legno”. La norma è entrata in vigore recentemente, nel Giugno 2018, e stabilisce i requisiti di resistenza al degrado dei supporti legnosi e dei cicli di verniciatura per serramenti esterni di legno e/o derivati, fissando così, finalmente, requisiti oggettivi e misurabili. Una norma per i serramentisti La UNI 11717-1:2018 definisce: - le caratteristiche delle materie prime e dei prodotti finiti che influenzano il degrado dei supporti legnosi e dei cicli di verniciatura per serramenti (finestre e portefinestre, chiusure oscuranti e porte pedonali esterne) di legno e/o derivati del legno da impiegare in ambienti esterni; - le modalità per la determinazione e/o valutazione di tali caratteristiche, individuate in conformità ai riferimenti normativi ove esistenti; - i requisiti minimi associati a ciascuna caratteristica.
Si tratta di un importante risultato, atteso dal comparto, che diventerà lo strumento di riferimento, con utili raccomandazioni e accorgimenti, per i serramentisti nella fase di costruzione del serramento, di scelta del ciclo di verniciatura più idoneo e di rapporto con clienti e fornitori. La norma, che fa parte di una serie di norme relative alle finiture per il legno per serramenti attualmente in fase di elaborazione, si applica a tutti i serramenti, con l’esclusione di: - finestre da tetto; - serramenti interni; - serramenti costituiti interamente da materiali diversi dal legno; - porte di legno per garage; - serramenti con rivestimenti di materiale diverso dal legno nella parte esterna (per esempio, legno-alluminio, legno‐plastica). Il documento normativo considera i principali fattori che influenzano la resistenza al degrado di un serramento esterno, quali: - il supporto legnoso utilizzato; - le caratteristiche di progetto/costruttive del serramento; - le giunzioni perimetrali dell’anta e del telaio, con particolare riguardo alla protezione dal possibile assorbimento d’acqua; - i trattamenti superficiali di preparazione del supporto legnoso (prima della verniciatura); - i trattamenti di protezione superficiali (caratteristi-
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che dei prodotti impiegati e applicazione sui supporti in termini di quantità, omogeneità, ecc); - le condizioni di esposizione. La garanzia di Verinlegno I cicli vernicianti NGN Titan, sia trasparenti che laccati, specifici e differenziati per tipologie di legno, vantano una straordinaria facilità di applicazione, dovuta a un elevato bagnamento del prodotto, che non ne compromette la tixotropia (verticalità). Verinlegno propone sei possibili cicli garantiti per il trasparente e due per il laccato, le cui grammature sono calibrate e sostenibili. Saranno il contesto nel quale gli infissi vengono installati e le norme UNI di riferimento a stabilire quale tipo di garanzia sia utilizzabile (la copertura varia tra sei e dieci anni). I cicli garantiti non prevedono interventi di manutenzione con prodotti, ma solo la cura e la pulizia necessarie per qualsiasi infisso. Il contratto di garanzia non ha limiti territoriali, ma è strettamente collegato alla tracciabilità complessiva: dall'essenza legnosa alla sua lavorazione; dall'edificio nel quale l'infisso è collocato, alla sua corretta installazione, alla cura da parte dell'utente finale, come previsto dalle norme UNI. La tracciabilità consente di stabilire con “certezza” la colpa in caso del danno, anche a distanza di molti anni. La garanzia messa in atto da Verinlegno spicca quindi per trasparenza ed esce dalla genericità che spesso, in passato, ha reso inattuabili questo tipo di
contratti. La garanzia può essere attivata dalle industrie, ma anche dall'artigiano medio piccolo ed è uno strumento semplice, adatto anche a soggetti non troppo strutturati. L'eccellenza dei cicli NGN Titan, dall’impregnante, alla vernice di fondo e alla finitura, nasce dall'intensa attività di ricerca svolta dal centro R&D di Verinlegno in collaborazione con le Università di Cagliari e di Firenze, insieme al CNR. Fonte: Verinlegno Per ulteriori informazioni scrivere a: info@finishing.it
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PASTE IR RIFLETTENTI PER ESTERNI SAYERLACK XA3000/XX: PROTEZIONE TOTALE
Il sole è una fonte di radiazioni IR, responsabili del riscaldamento per irraggiamento. Le radiazioni solari presentano un ampio spettro di lunghezze d’onda, distribuite nel cosiddetto spettro del visibile, nella zona UV (Ultra Violetto), con un contenuto di energia più alto e lunghezze d’onda inferiori, e nella zona del vicino infrarosso (NIR - Near Infra Red) e infrarosso (IR), con contenuto energetico inferiore e lunghezze d’onda superiori. Queste ultime due sono anche responsabili dell’aumento di temperatura di tutto ciò che è esposto alla luce solare. L’aumento di temperatura di un oggetto esposto alla luce solare è dovuto a parametri correlati alla
capacità di riflettere la luce e assorbire più o meno energia ed alla capacità di rilasciare calore nell’ambiente (la cosiddetta conduttività). L’ accumulo di calore (HBU, dall’inglese Heat BuildUp) è una misura di quanto l’oggetto tenda ad aumentare la propria temperatura quando esposto al sole. L’HBU non è influenzato solo dalle caratteristiche intrinseche di un oggetto, ma anche dall’ambiente stesso, specialmente dalla temperatura dell’ambiente e dalla ventilazione. Quando prendiamo in considerazione un pigmento o una vernice pigmentata, la riflettività nella parte visibile dello spettro è peculiare, perché è responsabile della percezione del colore da parte dell’oc-
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chio umano. In generale un oggetto di colore chiaro riflette più energia rispetto ad uno di colore scuro, quindi l’oggetto più chiaro assorbe meno energia, con conseguente minor incremento di temperatura dovuto all’esposizione al sole. La radiazione nelle zone IR e NIR non influenza il colore, bensì l’HBU e di conseguenza la temperatura. La formulazione di vernici con minore HBU è possibile tramite l’uso di pigmenti che mostrano la stessa capacità di riflettere (riflettività) nella zona del visibile, e che al contempo hanno maggiore riflettività nelle zone NIR/IR. Questo significa scegliere pigmenti IR-riflettenti. Sulla base di questo concetto Sayerlack ha sviluppato le paste pigmentate della serie XA3000/ XX con pigmenti IR-riflettenti. Queste paste sono state formulate per tutte leapplicazioni all’esterno: cladding, decking, serramenti, tetti, ecc.. L’obiettivo è quello di proteggere sia il film di vernice sia il substrato verniciato. Il legno ed il PVC infatti hanno una minore capacità di rilasciare calore nell’ambiente, a causa della minore conducibilità termica e quindi l’HBU è maggiore rispetto ad altri materiali. L’accumulo di calore (HBU), a causa dell’assorbimento di energia è nel tempo responsabile del degradamento della vernice, ma anche del substrato. La gamma XA3000/XX consiste di 4 paste monopigmento all’acqua: - XA3000/06 blu; - XA3000/42 verde; - XA3000/69 arancio; - XA3000/72 nero. I pigmenti utilizzati per queste paste sono inorganici: questo rende le paste XA3000/XX le più resistenti alla luce ed agli agenti atmosferici possibili. I test QUV e alla ruota di Gardner hanno confermato i risultati positivi attesi. Se usate in combinazione con le paste all’acqua standard XA2006/XX è possibile ricreare qualsiasi colore, apportando comunque una sensibile diminuzione di HBU. Fonte: Sayerlack Per ulteriori informazioni scrivere a: info@finishing.it
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QUANTO [ECO] C’È IN TE?
Le risorse del nostro pianeta sono limitate; questo è il motivo per cui la sostenibilità svolge già oggi un ruolo centrale nello sviluppo di nuovi prodotti. Remmers, da sempre molto attenta nel cercare di formulare vernici che riescano coniugare qualità e sostenibilità, con Induline LW-722 [eco] compie un ulteriore passo nella direzione di un “futuro verde”. Il nuovo prodotto nato negli stabilimenti di Löningen è il capostipite di un concetto di sostenibilità che non considera solo il prodotto in senso stretto, ma che coinvolge più aspetti della catena produttiva con il metodo del bilancio di massa: non sono state sostituite solamente le materie prime fossili necessarie per la sua produzione con altre di derivazione rinnovabile, ma anche l’energia utilizzata per la produzione è energia green e gli imballi sono dedicati ed orientati al basso impatto ambientale. Possiamo quindi sostenere che quanti più litri di Remmers Induline LW-722 [eco] vengono ordinati e prodotti, tante più risorse fossili vengono sostituite con biomassa nel processo produttivo. Per la produzione di una confezione da 20 litri di Induline LW-722 [eco] sono infatti necessari 4 litri di petrolderivati in meno rispetto ad una vernice tradizionale. Ora i consumatori, in maniera analoga a quanto accade con l’elettricità verde, scegliendo consapevolmen-
te prodotti vernicianti ecosostenibili come LW-722 [eco], potranno finalmente partecipare attivamente alla salvaguardia dell’ambiente. Chi per primo avrà la possibilità di dare il suo contributo alla catena della sostenibilità sarà il produttore di infissi, che verniciando i propri manufatti con il nuovo Induline LW-722 [eco], può trasferire e proporre questa possibilità al cliente finale, attraverso la commercializzazione dei propri infissi eco-sostenibili. Remmers sarà a fianco dei propri clienti con il consueto supporto di marketing e quindi la fornitura di strumenti che faciliteranno i serramentisti nella comunicazione. Il nuovo Induline LW-722 [eco] per infissi in legnoalluminio rispetta così nel loro complesso gli obiettivi che Remmers si è posta in termini di sostenibilità, qualità, sostegno ai propri clienti e con costi adeguati alle esigenze del mercato. Scegliere Induline LW-722 [eco] è una buona decisione per la protezione di infissi in legno-alluminio e allo stesso tempo per la protezione delle risorse globali e dell’ambiente in cui viviamo. Fonte: Remmers Per ulteriori informazioni scrivere a: info@finishing.it
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1.000 litri di Induline LW-722 [eco] consentono di risparmiare la quantità di CO2 emessa durante un volo da Mosca a Parigi Per fare un esempio, la produzione di 1.000 litri di Induline LW-722 [eco] utilizzando un legante a biomassa compensata invece di uno tradizionale, comporta un risparmio di CO₂ pari a quanta ne viene emessa nell’atmosfera durante un volo di 2.500 km, ovvero pari approssimativamente alla distanza tra Mosca e Parigi (2.488 km).
Induline LW-722 [eco] Vernice trasparente a base d’acqua e a basso impatto ambientale, per la verniciatura di infissi e altri elementi costruttivi di legno-alluminio. Campi di applicazione: - sistemi di verniciatura trasparenti e semitrasparenti; - elementi in legno a stabilità dimensionale (ad esempio finestre in legno/alluminio e porte); - utilizzabile come verniciatura intermedia e finale; - per applicatori professionali. Proprietà: - le materie prime fossili necessarie per la sua produzione sono state sostituite al 100% con materie prime a biomassa compensata; - ottima distensione; - morbido al tatto; - buona resistenza al blocking; - colori stabili alla luce e resistente ai raggi UV.
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MILESI LANCIA BCA, BLOCK CHAIN ADDITION: LA NUOVA RIVOLUZIONARIA TECNOLOGIA NELLE VERNICI PER LEGNO. Il Gruppo IVM, rappresentativo dell’eccellenza italiana, standard di riferimento globale nelle vernici per legno, con il marchio MILESI lancia per primo al mondo BLOCK CHAIN ADDITION, rivoluzionario paradigma tecnologico capace di segnare un capitolo tutto nuovo nel settore, definendone inediti equilibri competitivi. Un’innovazione di forte rottura, paragonabile solo a quella registrata con l’introduzione delle vernici all’acqua, che risale agli anni 80. Così il Gruppo IVM annuncia il lancio della nuova tecnologia Block Chain Addition. Perfetto esempio della flessibilità e della capacità di innovazione tipica del Sistema Italia, rappresenta un importante risultato per IVM e, più in generale per l’industria italiana che si riconferma così ai vertici mondiali del settore. Frutto di ingenti investimenti e di due anni di intensa attività della divisione R&D, che impiega oltre 200 ricercatori, divisi tra l’headquarter italiano e le filiali distribuite in tutto il mondo, BCA rappresenta la frontiera più avanzata della sperimentazione di un Gruppo che vede nell’innovazione un importante driver strategico. L’attitudine alla ricerca è infatti uno dei fattori vincenti di IVM, multinazionale tascabile con un fatturato superiore ai 300 milioni di euro annui, di cui l’8%
è investito in ricerca, che da Parona, in provincia di Pavia, ha conquistato la leadership mondiale proprio grazie alla capacità di rispondere ed anticipare le esigenze tecniche, funzionali ed estetiche di un mercato estremamente ampio e variegato. L’attenzione ai processi produttivi e alle esigenze dei clienti è alla base di un comparto come quello delle vernici per legno, che entrano in una grande varietà di processi produttivi, svolgendo un ruolo strategico nella costruzione del vantaggio competitivo del nostro tessuto industriale. La leadership di IVM è stata resa possibile anche grazie alla profonda sinergia con la radicata cultura manifatturiera della filiera legno-arredo nazionale, con cui il Gruppo si interfaccia fin dalla sua fondazione. BCA è un’inedita categoria di vernici per legno, capace di concentrare per la prima volta in un’unica tecnologia le migliori caratteristiche delle vernici poliuretaniche, acriliche, ureiche precatalizzate e postcatalizzate, amplificandone le prestazioni e offrendo al mercato potenzialità funzionali inaspettate fino ad oggi. Superando i massimi standard attuali, BCA si caratterizza per performance funzionali oltre ogni aspettativa in termini di durezza superficiale, resistenza all’abrasione, all’ingiallimento provocato dalla luce,
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alla macchiatura lasciata dai liquidi. Assicura tempi di essicazione molto rapidi e un lungo pot life (vita utile del prodotto pronto all’uso), che garantiscono un’estrema facilità d’uso, senza prescindere dall’ottima resa estetica. Tutto ciò con una profonda connotazione green, caratteristica del marchio Milesi. I prodotti BCA non contengono infatti composti aromatici, isocianati e formaldeide, che non viene sviluppata neppure durante l’utilizzo di queste vernici. Un nuovo importante risultato per IVM, modello italiano in fatto di tecnologie per la produzione sostenibile di vernici per legno. Alla base di BCA, il cui nome nasce dal processo che permette la filmazione della vernice, la scelta vincente del Gruppo di adottare per primi al mondo una resina mai utilizzata per il comparto delle vernici per legno, identificata grazie alla costante attività di indagine su nuove materie prime che IVM conduce in un’ottica di continua innovazione. L’idea nasce nel 2016, dalla volontà di introdurre sul mercato statunitense, caratterizzato da specificità tecnologiche e normative, un nuovo prodotto in grado di unire le eccellenti performance funzionali ed estetiche delle soluzioni poliuretaniche, all’assenza di isocianati caratteristici della loro formulazione. I Ricercatori IVM con la tecnologia BCA hanno sviluppato una proposta capace di andare ben oltre le iniziali aspettative, tale da non poter essere assimilata a nessuna categoria esistente.
Un’innovazione assoluta che Federica Teso, vicepresidente del Gruppo IVM commenta così. “BCA rappresenta una rivoluzione copernicana per il settore. Siamo orgogliosi di aver raggiunto per primi questo risultato. Un’eccellenza per il nostro Gruppo e per il Sistema Italia da sempre profondamente legato al comparto del legno”. Aggiunge Ilaria Lombardi, Direttore della Ricerca e Sviluppo del Gruppo IVM. “Con BCA inizia una nuova era per le vernici per legno, con soluzioni del tutto inaspettate fino ad oggi, capaci di definire standard funzionali ed estetici mai raggiunti prima in un’unica soluzione. Un’innovazione unica per il mercato, che siamo convinti getterà anche le basi per un futuro ancora più sostenibile delle vernici per legno”. Fonte: Milesi Per ulteriori informazioni scrivere a: info@finishing.it
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ICA: LA NATURALEZZA E LA MORBIDEZZA DELLA VERNICE NaturalTouch è un’innovativa vernice all’acqua per legno ideata dai laboratori R&S ICA Group per soddisfare la tendenza dominante nella finitura del mobile moderno, sempre più orientata a mettere in risalto la bellezza e la naturalità del supporto ligneo. Questo prodotto, infatti, grazie alla sua elevata opacità permette di mantenere l’aspetto naturale tipico del legno non trattato e di ottenere un risultato tattile estremamente gradevole. NaturalTouch è una finitura all’acqua bicomponente trasparente, applicabile a spruzzo in mano unica su legno grezzo ben levigato, dotata di elevata resistenza chimica e all’ingiallimento, e buona resistenza al graffio.
SoftTouch è caratterizzato da un’eccellente morbidezza al tatto, molto efficace per la verniciatura di arredi. Questo prodotto inoltre, grazie alla sua ottima uniformità di opacizzazione, permette di rendere la superficie del manufatto del tutto antiriflesso. SoftTouch è una finitura all’acqua bicomponente trasparente, applicabile a spruzzo in mano unica su legno grezzo ben levigato, dotata di elevata resistenza al graffio e all’ingiallimento, e buona resistenza chimica. Fonte: Ica Per ulteriori informazioni scrivere a: info@finishing.it
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WORKSHOP COLOR DESIGN
Lo scorso 20 giugno Lechler ha organizzato in sede una giornata di approfondimento sul progetto Color Design, il concept che lega lo sviluppo della chimica con l’evoluzione del linguaggio del colore. Il progetto Color Design di Lechler, in collaborazione con Francesca Valan, industrial designer specializzata nella progettazione del colore, fornisce indicazioni, suggerimenti e informazioni tecniche che facilitano la selezione del colore e delle finiture. Il progetto è declinato nei settori Decorative per la decorazione delle pareti di casa, Industry per tutti i materiali realizzati in plastica e metallo e Habitat per arredamento in legno e vetro. Il tema di grandissima attualità si è rivelato ancora una volta di grande richiamo per imprese industriali, decision maker, centri stile, architetti e designer impegnati nella progettazione di manufatti ed ambienti. Sono state analizzate le evoluzioni del linguaggio del colore degli ultimi decenni, evidenziando come le proposte cromatiche di Lechler si siano dimostrate avanguardistiche rispetto ai tempi dettati dalla moda e quanto questo rappresenti, oggi più che mai, la carta vincente per i protagonisti del mondo del design: un vantaggio competitivo che spesso consacra il suc-
cesso commerciale dei loro progetti. Per quest’ultima edizione, come anticipato in anteprima lo scorso aprile al Fuorisalone di Milano, Lechler ha voluto puntare l’attenzione della sua folta platea sulle regole per abbinare i colori di tendenza ad effetti appositamente creati per manufatti in legno, plastica, vetro e metallo. Tutte le superfici dialogano così tra di loro all’interno dello spazio, ma anche con un interlocutore in grado modificare e influenzare il loro aspetto: si tratta della luce, artificiale o naturale, che con “The Way of Effects” diventa elemento controllato e imprescindibile nella progettazione degli ambienti domestici e contract. L’interessante excursus e la presentazione delle collezioni hanno tenuto alta l’attenzione di una folta platea, composta da giornalisti ed esperti di design delle più note aziende italiane dei settori arredamento, illuminotecnica, elettrodomestici, case motociclistiche e studi di architettura e design. Fonte: Lechler Per ulteriori informazioni scrivere a: info@finishing.it
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L’agenda dei fornitori
Linea diretta con le aziende
BOTTOSSO E FRIGHETTO VERNICI s.r.l.
GENC COATING ITALIA
Viale Kennedy 20 Fossalta di Portogruaro VE Tel. 0421/700222292 Fax 0421/700950
Strada 6 - palazzo A13 Milanofiori - 20090 Assago
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www.genccoatings.it info@genccoatings.it
Via Bedeschi 25 24040 Chignolo d’Isola BG Tel. 035/999711 Fax 035/999712
VERNICI-COLORANTI PER LEGNO Via Artigianato 2 35010 Trebaseleghe PD Tel. 049/9385648 049/9388042 Fax 049/9385070
SIRCA s.p.a. - Div. POLISTUC Viale Roma 85 - 35010 S. Dono di Massanzago PD Tel. 049/9322311 Fax 049/9322322
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www.kemichal.it info@kemichal.it
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SIRCA s.p.a.
NUOVA S.I.V.A.M. s.p.a.
Via del Fiffo 12 40065 Pianoro BO Tel. 051/770511 Fax 051/777437
Viale Roma 85 - 35010 San Dono di Massanzago PD Tel. 049/9322311 Fax 049/9322322
Via Monviso 10 20010 Bareggio MI Tel. 02/903041 r.a. Fax 02/9014289
www.sayerlack.it servizioclienti@sayerlack.it
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Professione Verniciatore del Legno | Anno XXIII - n.144 - Ottobre 2018
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L’agenda dei fornitori
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L’agenda dei fornitori
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le maglie “large” (15x7 mm) continuano a provocare continui cambiamenti della direzione del flusso d’aria. La turbolenza che ne consegue è molto efficace nel catturare le particelle di vernice. Qui si depositano le gocce di media dimensione.
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1 strato “small”
Le maglie grandi (27 x 18 mm) e tutte eguali intrappolano le gocce più grosse pur permettendo un elevato passaggio d’aria e favorendo l’accumulo di profondità ed evitando l’intasamento superficiale.
le maglie 9x4 mm trattengono le gocce molto piccole. La maglia “small” era la più piccola che potesse essere prodotta prima della comparsa della tecnologia mini-mesh.
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