10 9
Prezzi
Materie prime
Prodotti vernicianti
Valutazione delle prestazioni degli impregnanti
Combustione
Bruciare meglio per inquinare meno
Emissioni
Confronto tra gli impiantisti e gli operatori pubblici del Triveneto
Polveri
Come evitare i rischi di esplosione
Rubriche
Notizie dalle aziende: novitĂ , tecnologie ed eventi
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GRUPPO PROFESSIONE S VERNICIATORE L’unione delle aziende che svolgono lavorazioni di sverniciatura conto terzi, consente agli operatori del settore di avere un organismo di rappresentanza tecnico e istituzionale OBIETTIVI Il mercato della sverniciatura conto terzi è caratterizzato da 3 esigenze coincidenti: • i terzisti più qualificati sentono il bisogno di differenziarsi rispetto alla concorrenza; • gli utilizzatori sentono il bisogno di avere indicazioni e informazioni che consentano di affidare i propri manufatti ad aziende che svolgono l’attività di sverniciatura in modo affidabile, date le frequenti contestazioni; • gli Enti pubblici (Regioni, Province, ARPA, ASL), sentono il bisogno di interlocutori tecnici seri e preparati, sia per creare nuove norme legislative concretamente applicabili, sia per autorizzare gli impianti secondo logiche razionali e legate alla realtà produttiva del settore della sverniciatura. L’obiettivo principale di ”Professione Sverniciatore” è quello di costruire un gruppo di aziende selezionate e con interessi comuni che possa svolgere un’azione informativa, tecnica e promozionale tipica dei ”gruppi di pressione” ed in particolare: • mantenere un costante confronto con gli Enti pubblici; • stabilire funzioni di rappresentanza nei diversi tavoli istituzionali privati (Enti e associazioni); • stabilire procedure di lavoro che consentano di raggiungere risultati prestazionali e ambientali ottimali; • promuovere la conoscenza dei processi di sverniciatura. INIZIATIVE L’attività del gruppo prevede: • la realizzazione di periodici momenti di consultazione tra gli aderenti, al fine di concertare posizioni comuni e di chiarire eventuali problemi tecnici, legislativi e commerciali; • la promozione di incontri tra sverniciatori, utilizzatori ed Enti pubblici e privati, sia a livello generale, sia a livello interassociativo, per approfondire le tematiche legislative e tecniche; • la realizzazione di strumenti informativi rivolti agli operatori del settore pubblici e privati.
Aderiscono al Gruppo:
BPS Chorus centro sverniciatura
LISTINO SVERNICIATURA Questo listino è stato elaborato da alcuni professionisti della sverniciatura, per dare agli utenti finali uno strumento TIPO DI EURO/m2 trasparente, che consenta di acquistare il servizio di SVERNICIATURA sverniciatura sulla base del rapporto ottimale tra prezzo e prestazione. Categoria A 70 I prezzi sono infatti basati sulla conformità a prestazioni tecniche e ambientali dei cicli di sverniciatura, che consentono di differenziarsi dalla concorrenza di bassa Categoria B 50 qualità e basso prezzo, mantenendo margini di profitto adeguati alle sempre crescenti esigenze di sviluppo della categoria. Professione Verniciatore divulgherà sia sul portale Categoria C 30 www.woodfinishing.it, sia sulla rivista, il listino con i nomi dei professionisti aderenti, per dare all’iniziativa e alle aziende che la condividono la massima visibilità e autorevolezza. I prezzi indicati nell’accluso listino sono da considerarsi al netto dell’I.V.A. I cicli sono suddivisi in tre categorie (A, B e C) in funzione della preparazione che il manufatto richiede prima di essere riverniciato. La categoria A (sverniciatura di alta qualità), garantendo prestazioni elevate, non richiede ulteriori trattamenti di preparazione del manufatto dopo la sverniciatura. La categoria B (sverniciatura di media qualità), garantendo prestazioni discrete, richiede un ulteriore trattamento di preparazione del manufatto dopo la sverniciatura (30% di lavoro circa, per arrivare al manufatto pronto da riverniciare). La categoria C (sverniciatura grossolana) garantendo prestazioni sufficienti, richiede un ulteriore trattamento di preparazione del manufatto dopo la sverniciatura (50% di lavoro circa, per arrivare al manufatto pronto da riverniciare). I costi sono relativi a manufatti di cui deve essere realizzata una prova di fattibilità su una campionatura, procedura che rappresenta un’importante tutela per il consumatore. Si specifica che il prezzo è relativo ai metri quadrati di superficie sverniciata, per cui anche i bordi devono essere inclusi nel conteggio della metratura. Il trasporto è a carico del produttore.
PRIMA
DOPO
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Direttore responsabile Pierluigi Offredi Periodicità 6 numeri all’anno
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I dati dell’archivio elettronico della HB pi. erre. vengono trattati nel rispetto di quanto stabilito dalla legge n. 675/1996 sulla tutela dei dati personali. Chiunque può richiedere, in qualsiasi momento, modifiche, aggiornamenti e cancellazioni dei dati personali dal nostro archivio
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REDAZIONALI
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109/GENNAIO
15/11/2012
06/12/2012
110/MARZO
17/01/2013
07/02/2013
111/APRILE
14/02/2013
07/03/2013
112/MAGGIO
11/04/2013
02/05/2013
113/SETTEMBRE
13/06/2013
04/07/2013
114/OTTOBRE
22/08/2013
05/09/2013
Per consultare online l’evoluzione dei prezzi delle materie prime, visitate il portale:
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Contenuti del numero 109 04 - Ordini interni al minimo storico, tengono i mercati internazionali Mercato domestico “sonnolento”, mercati stranieri più dinamici
08 - Impregnanti per legno per esterno
Ricerca dei metodi utili per la valutazione delle prestazioni di prodotti impregnanti per legno adibiti a uso esterno
16 - Che aria tira nella depurazione?
A Treviso si sono svolte quattro giornate di aggiornamento e confronto tra gli impiantisti del settore della depurazione e gli operatori pubblici del Triveneto impegnati nelle autorizzazioni e nel controllo delle aziende
20 - La combustione, questa sconosciuta Bruciare meglio per inquinare meno
23 - Ridurre i rischi di esplosione
Nuova edizione 2012 della norma EN 14491 - Sistemi di protezione mediante sfogo dell’esplosione di polveri
30 - Notizie dalle aziende
La nostra rivista consente di affrontare le scelte di comunicazione in modo professionale e questa rubrica è a disposizione delle aziende
Anno XVIII - n.109 - Gennaio - Professione Verniciatore del Legno 03
Prezzi
Ordini interni al minimo storico, tengono i mercati internazionali
a cura della Redazione
04  Professione Verniciatore del Legno  Legno Anno XVIII - n.109 - Gennaio 2012
Prezzi
Mercato domestico “sonnolento”, mercati stranieri più dinamici. L’indagine congiunturale dell’ufficio studi di Acimall per il terzo trimestre 2012 delinea ancora una volta il quadro che da molto tempo ritrae il settore delle tecnologie per la lavorazione del legno. La situazione italiana è quella che tutti conosciamo: stagnazione dei consumi, pressione fiscale, un tessuto produttivo caratterizzato da piccole e medie imprese, la mancanza di strumenti a sostegno di investimenti e processi di innovazione, pesano sempre di più e ritardano anche la più piccola opportunità di ripresa. L’indice degli ordini nazionali è a quota 32, il minimo storico dal 2002 a oggi. Oltre confine si registrano mercati più attivi e altri meno ricettivi, con una continua alternanza delle parti: alcuni Paesi emergenti quest’anno registrano importanti flessioni, mentre da altri appaiono segnali di una domanda in crescita. L’industria italiana delle macchine e degli utensili per la lavorazione del legno nel terzo trimestre 2012 ha perso il 3,7 per cento sull’analogo periodo dell’anno precedente. La crescita del 3,1 per cento degli ordini dall’estero è insufficiente per compensare il 25,2 per cento di contrazione del mercato nazionale. Il carnet ordini rimane attorno ai due mesi; i prezzi aumentano dell’1 per cento dall’inizio dell’anno. L’indagine qualitativa rivela che il 16 per cento del campione indica un trend di produzione positivo, il 48 per cento stabile, il 36 per cento in calo. L’occupazione è stazionaria per il 68 per cento degli intervistati, in diminuzione per il 24 per cento, in aumento per l’8 per cento. Le giacenze sono stabili per il 44 per cento, in diminuzione per il 40, in crescita per il rimanente 16 per cento. Affidandoci all’indagine previsionale per avere un’idea di cosa potrebbe accadere nel breve periodo risulta evidente che per quanto concerne la ripresa del mercato italiano dovremo attendere diversi mesi del 2013. Maggiore è l’ottimismo per i mercati esteri, che per il 32 per cento degli intervistati cresceranno nel prossimo periodo, mentre per il 52 per cento rimarranno stazionari. Il restante 16 per cento prevede un calo (il saldo positivo è pari a 16). Il mercato interno è previsto in calo per il 56 per cento del campione e stabile per il 32 per cento. Il 12 per cento intravede la possibilità di una crescita nel breve periodo (il saldo è pari a meno 44). Per l’anno 2012 l’Istat prevede una riduzione del prodotto interno lordo nazionale pari al 2,3%, mentre per il 2013, nonostante l’attenuazione degli impulsi sfavorevoli e un moderato recupero dell’attività economica nel secondo semestre, la variazione media annua resterebbe leggermente negativa (-0,5%).
Le banche centrali sono orientate al mantenimento di condizioni monetarie espansive sia in Europa sia negli Stati Uniti, mentre nella maggior parte dei paesi, le politiche fiscali di segno restrittivo continueranno a perseguire l’obiettivo del risanamento dei bilanci pubblici. Negli Stati Uniti, il tasso di crescita del Pil del 2013 (+2,1%) rimarrebbe in linea con quello del 2012 (+2,3%) sotto l’ipotesi del rinnovo delle misure fiscali di stimolo in scadenza a fine anno. L’area dell’euro sperimenterebbe, invece, una contrazione del prodotto per l’anno in corso (-0,5%), seguita da un lieve aumento nel 2013 (+0,1%) determinato da un secondo semestre in moderata accelerazione. L’andamento più dinamico Per consultare online dell’economia statunitense l’evoluzione dei prezzi rispetto a quella europea delle materie prime, condurrebbe, anche per il visitate il portale: 2013, a un lieve apprezzawww. woodfinishing.it mento in media d’anno del dollaro verso l’euro (di circa lo 0,6%), dopo quello più consistente del 2012 (circa 7,6%). Il rallentamento delle economie avanzate si è trasmesso alle aree emergenti attraverso un deterioramento del clima di fiducia e una sostanziale decelerazione degli scambi mondiali. Anche in Cina l’attività economica ha subito un notevole rallentamento, con una decelerazione nella dinamica delle esportazioni e degli investimenti. Più in generale le prospettive a medio termine per le economie emergenti sembrano legate principalmente alla capacità di attuazione di azioni di stimolo da parte delle politiche economiche. L’insieme di questi effetti sta determinando una decelerazione del Pil di queste economie (+5% nel 2012 rispetto al +6,2% del 2011), fenomeno che dovrebbe confermarsi anche nel 2013 (+4,7%). A una graduale ripresa del ciclo economico internazionale è anche legata la previsione di una più vivace dinamica degli scambi mondiali. Il commercio mondiale in volume registrerebbe per l’intero 2012 la performance più modesta dell’ultimo decennio (2,5%), se si esclude la forte riduzione del 2009. Per il 2013 l’incremento previsto (4,7%) sarebbe compatibile con un profilo di moderata crescita degli scambi. La caduta del Pil iniziata in Italia nel terzo trimestre del 2011 dovrebbe proseguire, con intensità sempre più contenute, fino al secondo trimestre del 2013: la durata della crisi attuale supererebbe così sia quella del biennio 2008-09 (5 trimestri) sia quella del periodo 1992-93 (6 trimestri).
Anno XVIII - n.109 - Gennaio - Professione Verniciatore del Legno 05
0,46
0,49
Toluene
Xilene
06 Professione Verniciatore del Legno Legno Anno XVIII - n.109 - Gennaio 2012
0,63
0,93
0,68
1,52
1,40
Acidi grassi soia
Anidride ftalica scaglie
Olio di ricino
Olio di soia
Pentaeritrite
Trimetrilolpropano in scaglie
0,58
1,03
0,58
0,49
0,76
Glicerina distillata
Glicole monoetilenico
Glicole dietilenico
Stirolo monomero
0,82
2,60
1,30
2,15
2,30
Ftalato di isononile
Nitrocellulosa con alcool isopropilico
Stearato di zinco
Titanio Biossido rutilo
T.D.I.
VARIE
0,66
0,84
Anidride maleica fusa
1,90
1,90
1,15
2,60
0,73
0,70
0,62
0,80
0,80
1,20
0,88
Acido fumarico
1,10
1,35
1,25
0,66
0,83
0,65
0,85
0,78
0,50
0,46
0,40
0,42
0,98
0,74
0,60
Acido adipico
MATERIE PRIME PER POLIESTERI
0,78
0,80
Acidi grassi tallolio
MATERIE PRIME PER RESINE
0,46
1,02
0,44
0,83
MEK (Metiletilchetone)
MIBK (Metilisobutilchetone)
Solvente nafta petrolio (Tipo leggero)
0,64
0,77
0,44
Butilglicole Acetato
Cloruro di Metilene
Percloroetilene (tetracloroetilene)
0,40
0,63
Alcool etilico
0,61
0,63
0,64
0,60
Alcool isobutilico
0,44
0,37
Alcool butilico
0,44
Acquaragia min.dearomat.
0,58
0,63
0,40
Acetone
Acquaragia min.
0,69
0,70
Acetato isobutile
0,59
0,75
0,66
0,72
Acetato butile
Acetato etile
SOLVENTI
2,00
1,95
1,15
2,85
0,99
1,05
1,00
1,00
0,56
1,75
1,85
1,45
1,80
1,35
0,60
0,87
0,87
0,91
0,75
0,59
0,52
0,53
0,52
1,40
1,48
0,52
1,28
0,60
0,71
0,71
0,55
0,47
0,77
0,97
0,88
0,94
1,95
1,90
1,26
2,85
1,15
0,87
0,64
0,73
0,46
1,25
1,35
1,20
1,70
1,22
0,66
0,78
0,93
0,81
0,94
0,70
0,56
0,66
0,51
1,30
0,93
0,51
1,28
0,65
0,75
0,79
0,65
0,60
0,67
0,92
0,86
0,90
2,41
2,00
1,60
2,70
1,30
1,15
0,91
0,80
0,46
1,34
1,10
1,70
1,78
1,50
0,65
0,85
0,97
0,80
0,93
0,71
0,57
0,66
0,54
1,26
0,91
0,51
1,21
0,65
1,15
1,13
0,69
0,59
0,75
1,11
0,95
1,10
2,70
2,00
1,39
2,60
1,69
0,98
1,09
1,13
1,20
1,27
0,97
1,30
1,64
1,59
0,96
1,00
0,98
1,00
0,85
0,73
0,62
0,72
0,51
1,15
1,02
0,49
1,42
0,66
1,14
1,10
0,73
0,66
0,67
1,18
0,88
1,14
2,87
1,95
1,35
2,40
1,37
0,60
0,67
0,55
0,37
1,11
1,09
1,10
1,60
1,45
0,78
1,13
0,73
0,98
0,85
0,54
0,42
0,64
0,51
1,78
0,98
0,43
1,41
0,70
1,03
1,02
0,64
0,58
0,77
1,06
0,82
1,03
2,10
1,95
1,32
2,00
1,23
0,80
0,70
0,63
0,33
1,08
0,97
1,33
1,28
1,12
0,75
1,10
0,80
0,88
0,90
0,63
0,52
0,61
0,54
1,05
0,77
0,50
1,22
0,70
0,84
0,86
0,58
0,55
0,93
0,83
0,78
0,81
2,02
2,20
1,55
2,30
1,96
1,05
1,04
0,94
0,57
1,34
1,30
1,92
1,70
1,18
1,09
1,54
1,02
1,25
1,20
0,78
0,66
0,75
1,30
1,45
1,58
0,58
1,38
0,75
1,13
1,15
0,75
0,71
0,70
1,24
0,97
1,21
1,68
3,30
1,57
2,97
1,73
1,08
0,80
0,80
0,55
1,27
1,28
1,23
1,80
1,34
1,03
1,50
1,13
1,28
1,36
NP
NP
1,22
1,00
1,57
1,68
0,55
1,40
0,89
1,06
1,11
0,97
0,92
0,72
1,11
0,95
1,06
PERIODI DI RIFERIMENTO GEN. 03 GEN.04 GEN.05 GEN.06 GEN.07 GEN.08 GEN.09 GEN.10 GEN.11 GEN.12
2,15
2,80
1,55
2,97
1,85
1,30
1,00
0,98
0,77
1,52
1,36
1,42
1,88
1,39
1,03
1,30
1,36
1,25
1,54
1,10
1,08
1,00
0,69
1,71
1,32
0,42
1,50
0,86
1,12
1,20
0,97
0,92
0,89
1,06
0,93
1,04
DIC.12
27,98%
-15,15%
-1,27%
0,00%
6,94%
20,37%
25,00%
22,50%
40,00%
19,69%
6,25%
15,45%
4,44%
3,73%
0,00%
-13,33%
20,35%
-2,34%
13,24%
N.P.
N.P.
-18,03%
-31,00%
8,92%
-21,43%
-23,64%
7,14%
-3,37%
5,66%
8,11%
0,00%
0,00%
23,61%
-4,50%
-2,11%
-1,89%
DIC/12 GEN/12
6,44%
27,27%
0,00%
29,13%
-5,61%
23,81%
-3,85%
4,26%
35,09%
13,43%
4,62%
-26,04%
10,59%
17,80%
-5,50%
-15,58%
33,33%
0,00%
28,33%
41,03%
63,64%
33,33%
-46,92%
17,93%
-16,46%
-27,59%
8,70%
14,67%
-0,88%
4,35%
29,33%
29,58%
27,14%
-14,52%
-4,12%
-14,05%
0,97%
5,63%
30,30%
-1,75%
9,09%
32,88%
39,39%
32,84%
-10,17%
5,68%
-8,77%
23,97%
32,31%
-2,61%
6,19%
40,58%
55,93%
18,67%
-4,50%
-2,11%
-5,45%
2,38%
43,59%
17,42%
48,50%
50,41%
62,50%
42,86%
55,56%
17,19%
32,31%
49,33%
51,90%
49,23%
53,33%
32,84%
15,22%
8,14%
15,56%
29,41%
74,19%
38,89%
35,29%
48,70%
36,94%
24,77%
29,09%
17,50%
-4,14%
32,05%
15,04%
86,30%
27,55%
81,18%
19,69%
40,21%
9,23%
14,63%
-12,58%
7,29%
30,00%
38,78%
25,00%
81,18%
103,70% 50,68%
157,14%
56,25%
35,29%
-3,93%
34,69%
13,43%
23,64%
49,25%
-8,26%
37,96%
9,47%
40,00%
11,51%
14,23%
10,59%
13,93%
56,06%
66,67%
46,24%
54,32%
63,83%
57,14%
92,86%
51,52%
35,29%
40,00%
-3,13%
10,00%
45,38%
0,74%
47,37%
23,02%
4,21%
60,87%
49,43%
56,25%
34,25%
67,39%
21,60%
-26,13% -20,37% -10,79% 10,26%
48,72%
14,81%
23,75%
13,04%
9,89%
78,18% -13,27% 22,50% 125,00% 32,65%
41,94% 31,54%
-16,47% 18,33%
5,62%
-7,33%
58,46%
52,94%
40,21%
56,25%
65,59%
54,93%
89,47%
51,52%
27,78%
35,71%
45,05%
-2,33% -14,29% -17,65% -17,65%
6,38%
22,86%
8,74%
17,65%
51,56%
58,62%
15,58%
0,00%
13,41%
133,33% 108,11% -35,83% 67,39%
40,74%
40,21%
6,77%
46,87%
24,11%
37,33%
18,18%
70,00%
42,05%
71,11%
74,60%
107,69%
63,93%
27,78%
62,86%
71,43%
-16,00%
22,95%
22,86%
33,33%
39,53%
67,24%
67,27%
-4,30%
27,71%
19,23%
28,40%
DIFFERENZE IN % CON PERIODI PRECEDENTI DIC/12 DIC/12 DIC/12 DIC/12 DIC/12 DIC/12 GEN/11 GEN/10 GEN/09 GEN/08 GEN/07 GEN/06
Prezzi
Variazioni costi materie prime
0,34 0,39 0,55 0,52 0,70
0,55
0,29
0,22
0,26
0,38
0,38
0,58
0,65
Acetato isobutile
Acetone
Acquaragia min.
Acquaragia min.dearomat.
Alcool butilico
Alcool isobutilico
Alcool etilico
0,71
0,48
1,27
0,62
1,24
1,65
Olio di ricino
Olio di soia
Pentaeritrite
Trimetilolpropano
0,40
Glicole dietilenico
Stirolo monomero
1,91
T.D.I. 1,86
2,07
1,06
1,06
2,07
Stearato di zinco
1,91
Titanio Biossido rutilo
2,07
0,41
Nitrocellulosa con alcool isopropilico
0,80
0,80
0,60
0,67
0,88
0,70
0,72
1,21
1,50
1,08
0,70
Ftalato di isononile
VARIE
0,35
0,34
Glicole monoetilenico
0,88
0,88
Anidride maleica fusa
Acido fumarico
Glicerina distillata
1,16
0,88
Acido adipico
MATERIE PRIME PER POLIESTERI
1,24
0,32
0,70
Anidride ftalica
0,67
0,62
0,85
Acidi grassi tallolio
Acidi grassi soia
MATERIE PRIME PER RESINE
0,44
2,30
2,27
1,16
2,30
0,86
0,89
0,65
0,62
1,65
1,19
1,24
1,32
1,50
1,29
0,48
1,01
0,73
0,70
0,70
0,54
2,35
2,27
1,16
2,30
0,76
0,81
0,60
0,60
1,42
1,14
1,29
1,29
1,50
1,29
0,46
0,90
0,65
0,70
0,70
0,46
2,12
1,95
1,24
2,30
0,75
0,50
0,44
0,44
0,89
0,85
0,90
1,11
1,20
1,22
0,57
0,82
0,55
0,75
0,72
0,36
0,37
0,24
0,49 0,45
Xilolo
0,51
0,34
0,41
0,56
1,03
0,70
0,34
0,77
0,70
0,53
0,58
0,24
0,38
0,32 0,36
0,26
1,27
0,95
0,84
0,62
0,57
0,64
0,54
0,46
0,47
0,58
Toluolo
1,24
0,96
0,00
0,85
0,62
0,62
0,67
0,57
0,53
0,70 0,52
0,59
0,58
GEN.02
Solvente nafta petrolio (Tipo leggero)
0,89
0,72 0,54
0,87
0,70
GEN. 01
0,34
0,75
0,52
0,62
0,88
0,72
GEN.00
Percloroetilene (tetracloroetilene)
0,64
MEK
MIBK
Cloruro di Metilene
Butilglicole
0,64
0,61
0,72
0,53
0,61
GEN. 99
Acetato etile
GEN.98
Acetato butile
SOLVENTI
2,30
2,15
1,30
2,60
0,82
0,76
0,49
0,58
1,03
0,84
0,88
1,20
1,40
1,52
0,68
0,93
0,63
0,80
0,78
0,49
0,46
0,44
0,46
1,02
0,83
0,44
0,77
0,63
0,60
0,64
0,44
0,40
0,63
0,70
0,75
0,72
GEN. 03
1,90
1,90
1,15
2,60
0,73
0,70
0,58
0,66
0,62
0,80
0,80
1,10
1,35
1,25
0,66
0,83
0,65
0,85
0,78
0,50
0,46
0,40
0,42
0,98
0,64
0,40
0,74
0,60
0,61
0,63
0,44
0,37
0,58
0,69
0,59
0,66
GEN.04
2,00
1,95
1,15
2,85
0,99
1,05
1,00
1,00
0,56
1,75
1,85
1,45
1,80
1,35
0,60
0,87
0,87
0,91
0,75
0,59
0,52
0,53
0,52
1,40
1,48
0,52
1,28
0,60
0,71
0,71
0,55
0,47
0,77
0,97
0,88
0,94
GEN.05
1,95
1,90
1,26
2,85
1,15
0,87
0,64
0,73
0,46
1,25
1,35
1,20
1,70
1,22
0,66
0,78
0,93
0,81
0,94
0,70
0,56
0,66
0,51
1,30
0,93
0,51
1,28
0,65
0,75
0,79
0,65
0,60
0,67
0,92
0,86
0,90
GEN.06
2,41
2,00
1,60
2,70
1,30
1,15
0,91
0,80
0,46
1,34
1,10
1,70
1,78
1,50
0,65
0,85
0,97
0,80
0,93
0,71
0,57
0,66
0,54
1,26
0,91
0,51
1,21
0,65
1,15
1,13
0,69
0,59
0,75
1,11
0,95
1,10
GEN.07
2,70
2,00
1,39
2,60
1,69
0,98
1,09
1,13
1,20
1,27
0,97
1,30
1,64
1,59
0,96
1,00
0,98
1,00
0,85
0,73
0,62
0,72
0,51
1,15
1,02
0,49
1,42
0,66
1,14
1,10
0,73
0,66
0,67
1,18
0,88
1,14
GEN.08
2,87
1,95
1,35
2,40
1,37
0,60
0,67
0,55
0,37
1,11
1,09
1,10
1,60
1,45
0,78
1,13
0,73
0,98
0,85
0,54
0,42
0,64
0,51
1,78
0,98
0,43
1,41
0,70
1,03
1,02
0,64
0,58
0,77
1,06
0,82
1,03
GEN.09
2,10
1,95
1,32
2,00
1,23
0,80
0,70
0,63
0,33
1,08
0,97
1,33
1,28
1,12
0,75
1,10
0,80
0,88
0,90
0,63
0,52
0,61
0,54
1,05
0,77
0,50
1,22
0,70
0,84
0,86
0,58
0,55
0,93
0,83
0,78
0,81
GEN.10
2,02
2,20
1,55
2,30
1,96
1,05
1,04
0,94
0,57
1,34
1,30
1,92
1,70
1,18
1,09
1,54
1,02
1,25
1,20
0,78
0,66
0,75
1,30
1,45
1,58
0,58
1,38
0,75
1,13
1,15
0,75
0,71
0,70
1,24
0,97
1,21
GEN.11
1,68
3,30
1,57
2,97
1,73
1,08
0,80
0,80
0,55
1,27
1,28
1,23
1,80
1,34
1,03
1,50
1,13
1,28
1,36
NP
NP
1,22
1,00
1,57
1,68
0,55
1,40
0,89
1,06
1,11
0,97
0,92
0,72
1,11
0,95
1,06
GENN.12
2,15
2,80
1,55
2,97
1,85
1,30
1,00
0,98
0,77
1,52
1,36
1,42
1,88
1,39
1,03
1,30
1,36
1,25
1,54
1,10
1,08
1,00
0,69
1,71
1,32
0,42
1,50
0,86
1,12
1,20
0,97
0,92
0,89
1,06
0,93
1,04
DIC.12
Prezzi
Variazioni costi materie prime
La tabella della pagina precedente descrive le variazioni e le differenze in percentuale dei prezzi delle materie prime utilizzate per la preparazione di solventi di lavaggio, vernici, diluenti, e svernicianti, da gennaio 2003 all’ultimo mese disponbibile, mentre la tabella in questa pagina descrive l’andamento dei prezzi rilevati all’inizio di ogni anno (valori espressi in Kg).
Anno XVIII - n.109 - Gennaio - Professione Verniciatore del Legno 07
Impregnanti
Impregnanti per legno per esterno
Ricerca dei metodi utili per la valutazione delle prestazioni di prodotti impregnanti per legno adibiti a uso esterno. Alessia Matellon, Elena Conti - CATAS 08  Professione Verniciatore del Legno  Legno Anno XVIII - n.109 - Gennaio 2012
Impregnanti
Introduzione La ricerca parte dalla richiesta di produttori e utilizzatori di prodotti impregnanti protettivi del legno, di verificarne l’idoneità, la resistenza, il comportamento all’esterno con metodi di prova accelerati. Parliamo di prodotti da utilizzare all’esterno, non a contatto con il terreno, ma esposti alle intemperie ovvero quei prodotti che secondo la classificazione data dalla EN 335-1, chiameremmo in “Classe 3”. La mancanza di riferimenti normativi e di metodi di prova specifici ha confermato, quindi, la necessità di un approfondimento. Sono state coinvolte alcune aziende produttrici di prodotti vernicianti per esterno alle quali è stato richiesto l’invio di prodotti liquidi di conosciuta efficacia, almeno uno considerato “buono” ed almeno uno considerato “non efficace”. La risposta entusiastica delle aziende ha superato le nostre aspettative e approfittiamo per ringraziare nuovamente tutti per la collaborazione. Le prove L’elenco di seguito riporta le prove che sono state scelte. Si tratta di
metodi conosciuti, utili nel campo dei prodotti vernicianti per legno per esterno: • invecchiamento naturale (EN 927-3); • invecchiamento artificiale con lampade UV (EN 927-6); • invecchiamento artificiale con lampade allo xeno (ASTM G 155); • prova in campo di resistenza ai funghi (metodo double layer). I prodotti Alla richiesta hanno risposto 6 aziende (nelle tabelle dei risultati sono identificate con le lettere dalla A alla F) con l’invio da 2 fino a 5 prodotti di tipo diverso (individuati da numeri nelle tabelle). Non si conosce l’esatta natura dei prodotti, ma di certo alcuni sono a base acqua, altri a base di solvente. Alcune aziende hanno inviato prodotti diversificati soltanto nel colore, partendo dal presupposto che prodotti di colore chiaro siano tendenzialmente meno resistenti di prodotti di colore scuro. Un’altra particolarità è che alcuni dei prodotti provati sono filmanti, altri no. L’applicazione dei prodotti è stata
eseguita dal CATAS a pennello su provini in massello di pino silvestre. La scelta del supporto è stata indirizzata dalle normative di settore le quali richiedono l’utilizzo di questa specie legnosa sia per valutare l’effetto dell’invecchiamento sia per verificarne l’efficacia nei confronti dei microrganismi. Si è cercato di utilizzare provini uniformi nella disposizione delle venature, nella densità, nella crescita degli anelli, evitando le zone di durame. Sono stati ricavati più provini per ciascun test e un provino da utilizzare come riscontro ossia da mantenere in condizioni climatiche controllate per il confronto con i provini provati. Risultati - Criteri di valutazione Sulla base della classificazione dei prodotti e dei cicli di verniciatura per legno per impieghi esterni, fornita dalla norma EN 927-1, gli impregnanti usati nella nostra ricerca si considerano adatti alle categorie d’impiego “Semistabile” e “Non stabile”, ovvero applicabili a quei manufatti per i quali sono ammessi movimenti più o meno
DETTAGLI SUI METODI DI PROVA L’invecchiamento naturale secondo la EN 927-3 prevede che i provini in massello di Pinus sylvestris sigillati alle estremità siano esposti all’esterno, sollevati dal terreno, con una faccia rivolta verso Sud inclinati di 45° rispetto al terreno per un periodo di 12 mesi. L’invecchiamento artificiale con lampade UV prevede cicli suddivisi in: Step 1 – 24 ore di condensa a 45 ± 2 °C Step 2 – 144 ore alternate come segue: - 2,5 ore di UVA 340 nm; - 0,5 ore di spruzzi d'acqua. Gli Step 1 + step 2 sono ripetuti 12 volte. La durata della prova è dunque di 2016 ore (circa tre mesi). L’invecchiamento artificiale con lampade allo xeno, secondo la norma americana ASTM G 155-05, prevede cicli di 24 ore suddivisi in 102 minuti di luce (lampade allo xeno) e 18 minuti di luce e spruzzi d’acqua. La durata della prova è di 1000 ore. La prova in campo di resistenza ai funghi consiste nel disporre un certo numero di listelli di legno Impregnati del prodotto da provare in due strati. Ai due lati sono disposti lo stesso numero di listelli dello stesso legno, ma grezzi, disposti con lo stesso criterio e ben affiancati a contatto tra loro. I listelli grezzi servono a innescare il degrado fungino. La prova ha una durata di cinque anni. Si valuta l’eventuale attacco da parte dei funghi xilofagi.
Anno XVIII - n.109 - Gennaio - Professione Verniciatore del Legno 09
Impregnanti
Tabella 1. Classificazione secondo la EN 927-1 Categoria di impiego Non stabile
Semistabile
Possibili variazioni dimensionali del legno Possibile un libero movimento
Esempi tipici di categorie di impiego finale Rivestimenti a tavole sovrapposte, palizzate, staccionate, capanni di giardino Rivestimenti a tavole a incastro, case e chalet di legno, mobili da giardino Componenti per edilizia, comprese porte e finestre
Possibile qualche movimento Possibili solo movimenti minimi
Stabile
A A B B C C C C D D D D D F F F F F G G G G
1 2 1 2 1 2 3 4 1 2 3 4 5 1 2 3 4 5 1 2 3 4
5 3 4 4 4 5 4 4 5 4 4 5 4 1 4 2 5 5 3 0 0 0
3 3 5 5 5 5 5 4 5 4 5 3 4 1 3 0 5 5 0 0 0 0
5 3 4 4 4 4 4 5 5 3 4 4 5 0 1 0 4 5 0 1 0 2
x x x x x
x
x x x x
x
10 Professione Verniciatore del Legno Legno Anno XVIII - n.109 - Gennaio 2012
x x x
x x x x x x x x x x x x x
x x x
x x
3 6 15 20 5 5 4 3 6 15 10 7 4 0 4 0 1 2 0 3 0 0
2 0 1 3 3 3 2 0 3 3 3 1 3 0 1 0 3 0 1 0 0 0
Fluttuazione umidità (%) (val max-val min)
naturale
UV
xeno
UV
naturale
Camp xeno
Ditta
Presenza rotture supporto dopo invecchiamenti
Azzurramento superficiale (EN 152)
Grado sfarinamento (ISO 4628-6)
Profondità azzurramento (mm)
Nella tabella 2 sono sintetizzati i risultati ottenuti
1,9 1,5 3 4,1 5,2 2 1,7 3,6 2,2 / 6 6,3 4,4 2,6 3 16,1 21 19,7 6,5 3,2 2,7 2
Impregnanti
marcati del legno (tabella 1). In funzione di quanto richiesto dalle aziende produttrici, abbiamo focalizzato la nostra ricerca sulle caratteristiche seguenti: • estetica (alla ricerca di quanto un manufatto rispetto ad un altro mantenga inalterato il suo aspetto nel tempo allo scopo di ridurre il numero e la frequenza delle eventuali manutenzioni); • strutturale (i manufatti per i quali si utilizzano gli impregnanti a finire, ossia senza ricorrere all’applicazione di un fondo e/o di una finitura successivi, possono essere prodotti che in edilizia sono di sostegno strutturale come, per esempio, le travi ma anche le sedie da giardino (vedi tabella 1). Al termine delle prove d’invecchiamento accelerato si sono evidenziati diversi effetti sui quali abbiamo basato le nostre riflessioni: • Si è notato che il comportamento dei provini si diversificava rispetto alla presenza più o meno evidente di rotture del legno; in tabella 2 la presenza di rotture è indicata con una crocetta “X”. • La tendenza del colore è di schiarire quindi si è ritenuto di focalizzare l’attenzione al DL*, la differenza nell’asse chiaro/ scuro (tanto più elevato è l’indice, tanto più chiaro rispetto alla condizione iniziale è il provino dopo l’invecchiamento. Quando il valore è indicato in negativo, significa che il provino invecchiato è più scuro rispetto all’inizio mentre più è prossimo allo zero, più è invariato rispetto all’inizio). • Alcuni prodotti evidenziavano la tendenza allo “sfarinamento”, sintomo di degrado ed effetto antiestetico. Una ricerca effettuata in Africa ha dimostrato come la quantificazione dell’assorbimento di acqua da parte di diverse specie legnose sia utile a valutarne la durabilità natu-
rale. Abbiamo monitorato la percentuale di umidità dei provini nel corso delle prove, con l’intento di confrontare la ritenzione d’acqua dei provini sottoposti a ogni invecchiamento e di valutare se, a parità di legno, questo parametro fosse correlabile con l’efficacia protettiva dei prodotti applicati. Dopo l’esposizione naturale i provini sono stati valutati per presenza di attacco da funghi dell’azzurramento. Per quanto riguarda la durata della prova d’invecchiamento naturale, si è deciso di fare una deviazione alla norma EN 927-3: anziché 12 mesi, il tempo di esposizione all’esterno è stato ridotto a 6 mesi. A questa scelta si è giunti per diverse ragioni: • una prima serie di provini esposti per 12 mesi non ha permesso una differenziazione significativa; • una seconda serie di provini esposta in tempi diversi ha permesso una differenziazione già dopo 6 mesi di esposizione; • la norma di verifica dell’efficacia degli impregnanti nei confronti dell’azzurramento (EN 152) prevede che l’esposizione naturale sia effettuata per una durata
di 6 mesi nel periodo compreso tra marzo e ottobre mentre la seconda serie di provini è stata esposta in questo periodo; • una riduzione dei tempi di risposta delle prove è una delle richieste dei produttori. In definitiva abbiamo considerato come caratteristiche estetiche di un prodotto finito impregnato la sua capacità di mantenere inalterato il colore, la minor tendenza a sfarinare e a non consentire l’attacco dei funghi dell’azzurramento. Per le caratteristiche strutturali abbiamo confrontato i provini per la presenza di rotture del legno, per la tendenza ad assorbire più o meno umidità/acqua, per la resistenza all’attacco dei funghi della marcescenza (metodo double layer). La valutazione dello sfarinamento è in conformità alla norma ISO 4628-6 che definisce una scala da 0 a 5 dove: 0 significa che non si è verificato il difetto e 5 corrisponde a un forte sfarinamento. La verifica è eseguita incollando del nastro adesivo trasparente sulla zona da verificare. Dopo la rimozione, il nastro viene esaminato e confrontato con la scala fotografica fornita dalla norma (vedi foto 1). Dopo l’invecchiamento naturale
Foto 1: esempio di sfarinamento di grado 4
Anno XVIII - n.109 - Gennaio - Professione Verniciatore del Legno 11
Impregnanti
di 6 mesi, l’azzurramento è stato valutato visivamente in superficie, attenendosi alle direttive della EN 152, dove 0 significa che non è visibile la presenza di azzurramento e 3 significa che la superficie del provino è fortemente azzurrata (più di metà parzialmente azzurrata o più di 1/3 completamente azzurrata). In tabella 2 si possono notare delle incongruenze: in alcuni casi la superficie è stata valutata con 0, ovvero non è visibile l’attacco in superficie mentre se ne da una misura in profondità. Questo è spiegato dal fatto che alcuni impregnanti hanno una colorazione così scura da confondere la presenza dell’attacco di fungo in superficie; solo sezionando il provino è possi-
Fluttuazione umidità 6 mesi esposizione all'esterno
Tabelle 3 e 4 Campione A1 A2 B1 B2 C1 C2 C3 C4 D1 D2 D3 D4 D5 F1 F2 F3 F4 F5 G1 G2 G3 G4
xeno 10,45 4,8 20,53 14,02 11,38 8,73 5,49 8,68 6,24 7,31 6,13 10,05 3,13 3,71 11,02 6,56 3,59 7,91 16,64 3,63 8,47 3,12
DE* UV 10,98 9,9 17,83 19,26 8,88 12,4 5,78 13,46 7,33 8,71 6,43 11,46 4,71 2,73 5,93 4,88 8,85 8,47 19,86 2,52 3,96 2,49
Campione naturale 16,52 11,81 20,34 22,43 20,86 20,99 12,86 17,53 7,82 8,93 13,27 16,23 11,09 6,42 3,5 2,89 13,28 5,76 10,7 2,91 5,14 1,59
12 Professione Verniciatore del Legno Legno Anno XVIII - n.109 - Gennaio 2012
A1 A2 B1 B2 C1 C2 C3 C4 D1 D2 D3 D4 D5 F1 F2 F3 F4 F5 G1 G2 G3 G4
xeno 5,19 0,61 -5,75 -2,89 -1,34 3,02 0,64 1,85 -0,8 -1,29 -1.56 5,73 -0,16 -1,01 0,12 -0,47 3,1 5,58 -8,94 -0,87 -1,95 1,08
DL* UV 0,13 -2,36 -4,71 -4,88 0,89 -0,38 2,07 1,52 1,29 0,14 -1,61 -0,52 2,35 0,00 -0,50 -0,22 0,08 1,61 -10,10 0,29 -1,49 2,24
naturale -9,34 -6,83 -11,2 -14,21 -13,97 -14,87 -8,52 -10,96 -6,49 -4,03 -10,76 -10,83 -9,53 -1,43 -0,46 -0,67 -7,93 -0,37 -5,83 -0,83 -1,9 1,09
Impregnanti
bile verificarne la presenza. Per fluttuazione di umidità s’intende la differenza tra il valore minimo e il valore massimo di contenuto di umidità misurata su ogni provino esposto all’esterno con periodicità di circa un mese. Non sono stati presi in considerazione i dati rilevati periodicamente durante i cicli d’invecchiamento artificiale. Come dimostrano i grafici di una parte dei provini provati che di seguito sono riportati, non si possono confrontare i dati rilevati con certezza.
Confronto dei dati - Variazione di colore L’andamento delle variazioni di colore dei provini dopo gli invecchiamenti artificiali sembra seguire quello dell’invecchiamento naturale se si considera il colore nel suo insieme (Tabella 3 e grafico). Valutando solo l’asse chiaro/scuro (Tabella 4 e grafico), non sembra ci sia una correlazione tra gli invecchiamenti artificiali e l’invecchiamento naturale eccetto nel caso di impregnanti filmanti (F1, per esempio) più stabili nel colore (DE* e DL* prossimi allo 0).
Confronto dei dati - Sfarinamento Entrambi gli invecchiamenti accelerati sembrano riprodurre sufficientemente l’effetto dell’invecchiamento naturale. In pochi casi l’invecchiamento con lampade allo xeno risulta essere più severo pertanto si tenderebbe a scegliere l’invecchiamento con lampade UV nella valutazione di tale aspetto. Confronto dei dati - Rotture del legno Non sempre le rotture del legno verificatesi durante l’esposizione naturale dei provini si è conferma-
Grafico di confronto del DL*
Grafico di confronto del DE*
Anno XVIII - n.109 - Gennaio - Professione Verniciatore del Legno 13
Impregnanti
ta a seguito d’invecchiamento artificiale. Solo nel caso di impregnanti filmanti è possibile un confronto certo poiché le rotture del legno non sono rilevate in alcun caso. Confronto dei dati - Presenza di attacco da funghi dell’azzurramento Il dato può, per ovvie ragioni, essere rilevato solo attraverso l’esposizione all’esterno. Qui non vi sono confronti tra i vari invecchiamenti ma, come anticipato in precedenza, è necessario valutare in sezione i provini poiché, nel caso di impregnanti di colorazione scura, la sola valutazione visiva della superficie non consente di rivelare la presenza di attacco da funghi dell’azzurramento (vedi foto 2). Confronto dei dati - Fluttuazione dell’umidità Per valutare l’attendibilità dei rilievi della fluttuazione dell’umidità come dato utile per una valutazione dell’efficacia del trattamento impregnante nei confronti dei fun-
ghi xilofagi in tempi relativamente brevi, è necessario attendere ancora qualche tempo. La prova in campo, come anticipato, ha una durata di 5 anni. Da una verifica visiva dei campioni dopo due anni dall’inizio dell’esposizione, si sono già notati dei provini in cui l’attacco è evidente, ma non correlabile alla fluttuazione dell’umidità (non si tratta cioè dei provini in cui tale dato è superiore rispetto agli altri). Conclusioni La prova d’invecchiamento accelerato con il metodo delle lampade UV secondo la EN 927-6 può considerarsi un buono strumento per una prima valutazione del mantenimento estetico di un manufatto impregnato. Anche l’esposizione all’esterno adottando il metodo descritto dalla EN 927-3 della durata di 6 mesi consente una valutazione in questo senso. La riduzione dei tempi di verifica dell’efficacia degli impregnanti nei
Fluttuazione umidità Xeno Test
14 Professione Verniciatore del Legno Legno Anno XVIII - n.109 - Gennaio 2012
confronti dei funghi responsabili della marcescenza non è al momento possibile attraverso metodi alternativi ed è necessario attenersi ai metodi normativi attualmente in vigore. Di certo, dai risultati emersi, sono preferibili impregnanti filmanti piuttosto che non. Manufatti trattati con impregnanti non filmanti richiedono manutenzioni più frequenti rispetto a prodotti protetti da un leggero film. Confidiamo che il termine della prova di durabilità possa fornire dati utili all’approfondimento della relazione tra assorbimento d’acqua e attacco da funghi xilofagi. La ricerca ha consentito ad ogni modo una via di partenza per la formulazione dei criteri di valutazione e confidiamo nella possibilità che, in un futuro non troppo lontano, sarà possibile l’elaborazione di un regolamento tecnico per la certificazione dei prodotti impregnanti per legno per esterni. Ma questo è un altro capitolo.
Fluttuazione umidità QUV Test
Impregnanti
A sinistra il provino di riscontro mantenuto in condizioni standard. A destra in alto, parte del provino esposto a invecchiamento naturale di 6 mesi. La superficie appare scurita rispetto all’inizio. A destra in basso, la sezione trasversale del provino esposto all’esterno consente la valutazione dell’attacco da funghi dell’azzurramento. Non sembra che ci sia una relazione logica tra la presenza di rotture dopo l’invecchiamento naturale e la presenza di attacco da funghi dell’azzurramento e profondità di attacco.
Catas Spa è considerato oggi il più grande istituto italiano per ricerca e prove nel settore legno-arredo, punto di riferimento in Italia e nel mondo. L’attività di Catas si svolge in due centri operativi situati in aree caratterizzate dalla numerosa e storica presenza di aziende del settore legno-arredo: il primo si trova a San Giovanni al Natisone (Udine), il secondo a Lissone (Brianza). Catas, inoltre, possiede una società partecipata estera, la Catas-Chile di Santiago del Cile, che svolge le stesse attività dei centri italiani. Catas impiega oltre 40 dipendenti tra i quali chimici, ingegneri e matematici a testimonianza della competenza e della specializzazione che sono alla base del successo dell’azienda. Due dipartimenti, uno tecnologico e uno chimico, coprono il vasto campo di prove e ricerche commissionate sia sui materiali base sia sui prodotti finiti. Per ogni singolo materiale e prodotto, Catas è in grado di comprovare l’effettiva rispondenza ai requisiti voluti dal cliente, la conformità alle specifiche previste dalle norme, il controllo della qualità, la sicurezza, la resistenza e la durata. Le prove sono condotte in conformità alle norme europee (EN), internazionali (ISO) e nazionali (UNI, DIN, BS, NF, ASTM, ANSI, etc.). A queste si aggiungono quelle effettuate secondo capitolati specifici richiesti dal cliente. Catas è in prima linea anche per la sostenibilità edilizia e, grazie al laboratorio agroalimentare, è un polo di eccellenza per la ricerca e l’analisi nel settore agro-alimentare, industriale ed ambientale supportato da un gruppo di lavoro altamente specializzato.
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Convegni
Che aria tira nella depurazione?
A Treviso si sono svolte quattro giornate di aggiornamento e confronto tra gli impiantisti del settore della depurazione e gli operatori pubblici del Triveneto impegnati nelle autorizzazioni e nel controllo delle aziende A cura della Redazione
16  Professione Verniciatore del Legno  Legno Anno XVIII - n.109 - Gennaio 2012
Convegni
Nell’ambito dell’attività istituzionale di Uniaria (Unione Costruttori Impianti Depurazione Aria), che ha tra i suoi obbiettivi il costante confronto con gli Enti pubblici, sono stati organizzati alcuni seminari a cui hanno partecipato una cinquantina di operatori delle Province del Veneto e del Friuli Venezia Giulia e delle ARPA del Triveneto. Le relazioni dei costruttori, molto apprezzate dai partecipanti, hanno descritto in modo approfondito le modalità di funzionamento e le prestazioni di tutte le tecnologie applicate per la depurazione dell’aria. OSSIDATORI TERMICI E CATALITICI, IMPIANTI A CARBONI ATTIVI, ROTOCONCENTRATORI: MODALITÀ DI FUNZIONAMENTO E PRESTAZIONI • Descrizione dei processi • Identificazione delle componenti principali • Criteri di scelta di processo e dimensionali • Efficienza di abbattimento • Campi di applicazione e case history • Tecnologie, valvole, bruciatori e accessori per impianti trattamento aria: valvole per RTO, valvole di processo, valvole di by-pass caldo, bruciatori per termo distruttori, sistemi di supervisione. Combustione termica e scrubbers per la depurazione di effluenti gassosi generati da processi produttivi nel settore chimico-farmaceutico • Impianti di combustione termica rigenerativi e recuperativi • Quando vengono applicati i sistemi rigenerativi • Quando vengono applicati i sistemi recuperativi (impianto di combustione termica emissioni gassose e reflui liquidi organici ) • Impianti rigenerativi • Descrizione tecnologica • Introduzione alle applicazioni speciali
• Perché necessitano pre-trattamenti degli “off gases” (scrubbers, filtrazione, pre-riscaldamento) • Controllo e gestione LEL • Iniezione gas, risparmio energetico • “Hot gas by-pass”, recupero energetico • Cosa comporta processare composti alogenati (verniciatura, materiali, isolamenti, processo, investimento) • “Bake out”, deposito composti altobollenti su media ceramici • Bruciatori “Dual fuel” • Post-trattamenti dei “clean
gas” (scrubbers, SCR-DeNOx) • Potenziamento capacità operativa passando da 3 torri a 5 torri • Impianti recuperativi • Descrizione tecnologica • Trattamento di emissioni gassose e reflui liquidi organici • Bruciatori “Dual fuel” • Stadio SNCR • Recupero energetico: “steam boiler”, “steam turbine”, ORC • Post-trattamenti dei “clean gas” (scrubbers, SCR-DeNOx) Cosa comporta processare composti alogenati (verniciatura, materiali, isolamenti, processo, investimento).
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Convegni
DEPOLVERATORI: MODALITÀ DI FUNZIONAMENTO E PRESTAZIONI • Importanza della filtrazione • Filtri depolveratori • Filtri a tessuto • Filtro depolveratore con sistema di pulizia ad aria compressa in controcorrente • Gamma filtri depolveratori • Elementi filtranti • Impianti per produzione di calcestruzzo • Filtro sfiato silos • Filtro sfiato bilancia • Filtri sfiato mescolatori di calcestruzzo • Filtro per sfiato doccione di carico autobetoniere • Conclusioni Elementi filtranti in feltro/tessuto, polimeri interessati nella loro costruzione, costruzioni a normativa ATEX e costruzioni certificate per il contatto alimentare FOODTEC • La normativa europea e italiana • Dichiarazioni di conformità Sistemi di controllo degli impianti di filtrazione a secco, sulla base della norma UNI 11304-1/2 • Impianti di filtrazione a secco, filtri a maniche, filtri a cartucce • Sistemi di pulizia utilizzati: on line, off line, meccanici, pneumatici • Emissioni fisiologiche a filtro sano: motivi che le determinano; formazione degli elementi filtranti; definizione di efficienza
• Invecchiamento, usura, rottura degli elementi filtranti: cause ed effetti sulle emissioni . • Sistemi di controllo delle emissioni obbligatori: controlli gravimetrici periodici, pressostati differenziali (carenze legislative italiane e progresso tecnologico ignorato per lungo tempo) • Effetti di una rottura sulla pressione differenziale di un filtro: impossibilità di impiego del pressostato per la determinazione dell’efficienza • Rilevatori di polvere e principi di funzionamento (opacimetri, ottici a modulazione di luce, ottici per diffrazione, laser, triboelettrici): sensibilità e prestazioni, valutazione del rapporto prezzo/prestazioni • Stato dell’arte dei rilevatori triboelettrici per allarme di filtro guasto: rilevatori con allarme per superamento di un valore istataneo; rilevatori evoluti con il calcolo del valore medio e con settaggio ad auto-apprendimento; possibilità di impiego con varie tipologie di processo (alta temperatura, umido, dimensione camini) • Diagnosi dei filtri: possibilità di identificazione degli elementi guasti • Misura delle emissioni: rilevatori di polvere con segnale d’uscita proporzionale alla concentrazione di particolato; problemi connessi alle condizioni am-
18 Professione Verniciatore del Legno Legno Anno XVIII - n.109 - Gennaio 2012
bientali e alle variazioni di velocità e temperatura del processo; principi di funzionamento • Sistemi di misura e monitoraggio emissioni: software con registrazione e archiviazione dati per impianti soggetti a prescrizione AIA, certificazione QAL 1 • Apparecchiature con certificazione per zone ATEX Filtrazione di processo negli impianti di verniciatura a polvere. Applicazione della norma UNI EN 12981-2009 • Impianti di recupero e depolverazione per cabine di verniciatura a polvere • Controllo dell’efficienza della ventilazione: misure di protezione contro l’incendio e l’esplosione e misure di protezione contro l’inalazione di sostanze pericolose • Reintegro dell’aria filtrata nell’ambiente di lavoro I tessuti non tessuti (TNT) per la tecnica di depolverazione • TNT applicati a cartucce filtrante per depolverazione • Principali fattori che influenzano la scelta del TNT/Cartucce come media filtrante per risolvere problematiche di filtrazione • Principali campi di applicazione per cartucce filtranti • Tessuti non Tessuti di nuova generazione.
Convegni
DEPURATORI PER NEBBIE OLEOSE E POLVERI, CON RICIRCOLO IN AMBIENTE DELL’ARIA FILTRATA: MODALITÀ DI FUNZIONAMENTO E PRESTAZIONI • Introduzione • Cenni storici • Importanza della filtrazione • Concetto di filtrazione • Meccanismo di setaccio • Meccanismo di inerzia o collisione (coalescenza) • Accrescimento per coalescenza (centrifugazione) • Meccanismo di intercettazione • Meccanismo di diffusione • Caratteristiche dei principali inquinanti • Criteri sulla scelta delle medie filtranti • Classificazione filtri secondo le norme EN 779 – EN 1822 • Classificazione filtri secondo le norme EN 60335-2-69 (ex BIA ZH1/487) • La nuova normativa tecnica in Regione Lombardia • I depuratori per nebbie oleose con ricircolo in ambiente • Principio di funzionamento dei
depuratori • Prestazioni dei depuratori • Installazione dei depuratori per nebbie oleose e polveri • Emissioni di CO2 in atmosfera: perché tenerne conto • Case history IMPIANTI PER IL TRATTAMENTO DEI FUMI PROVENIENTI DA COMBUSTIONE DI BIOMASSE IN GENERE E SPECIFICHE DI CALDAIE, FORNI: MODALITÀ DI FUNZIONAMENTO E PRESTAZIONI • Introduzione: le biomasse, aspetti tecnici ed economici • La combustione e gli inquinanti tipici • La combustione e gli aspetti impiantistici • Contenuti innovativi del brevetto • Tipologia e dimensione degli impianti installati (case history) • Riscontri sperimentali • Mercati di riferimento • Direzioni di sviluppo ed obiettivi di ricerca & sviluppo. SCRUBBER: MODALITÀ DI FUNZIONAMENTO E CAMPI DI APPLICAZIONE • Aspetti generali • Meccanismi di cattura dei particolati e degli inquinanti gassosi • Descrizione degli scrubber • Riempimenti strutturati e corpi di riempimento • Reagenti di abbattimento • Campi di applicazione ed esempi BIOFILTRI: MODALITÀ DI FUNZIONAMENTO E CAMPI DI APPLICAZIONE • Descrizione generale • Principio di funzionamento • Apparecchiature accessorie • Manutenzione • Biomoduli • Campi di applicazione ed esempi
Anno XVIII - n.109 - Gennaio - Professione Verniciatore del Legno 19
Lettere al Direttore
La combustione, questa sconosciuta
Bruciare meglio per inquinare meno Enzo Morandi CE.R.TO. (Centro Ricerche Toscana)
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Lettere al Direttore
Caro direttore in riferimento all’articolo sulla combustione del legno, apparso sul numero 107 di “Professione Verniciatore”, desidero anzitutto complimentarmi con la redazione per l’attualità del tema affrontato, particolarmente utile in questo momento, e poi con i tecnici della Provincia di Treviso, per il lavoro svolto con competenza e precisione, messo a disposizione di tutti gli operatori del settore a livello nazionale, grazie alla sua rivista. La combustione e le leggi che la regolano stanno diventando per tante aziende un problema serio, spesso sottovalutato per mancanza di controlli; solo quando vengono effettuati viene a galla tutta l’impreparazione di molti dirigenti di aziende, che devono seguire una valanga di parametri per la sicurezza, oltre a gestire fabbriche molto simile a quelle auto un po’ vecchiotte, che viaggiano su strade sconnesse, mentre piove o grandina a più non posso. L’ambiente è stato bistrattato per decenni e solo ora che ne vediamo le conseguenze, cerchiamo di porvi rimedio: ben vengano quindi le leggi, i decreti correttivi e le riviste come la vostra che affrontano il tema. Purtroppo, leggi e decreti sono un po’ ostici per chi non è addentro alle cose specifiche di cui la legge parla, ma anche se difficile e dispendioso, noi tutti abbiamo il dovere di metterci in regola per ridurre l’impatto ambientale delle lavorazioni. A questo proposito ritengo utile spiegare alcune cose che, per quanto riportate esattamente nell’articolo, richiedono adeguati approfondimenti. LA PERCENTUALE DI OSSIGENO Il limite dell’11% di ossigeno di cui parla la legge (l’aria ne contiene circa il 20%), uno dei riferimen-
ti normativi per il controllo delle emissioni, non significa che l’ossigeno debba essere per forza l’11% dei fumi in uscita dalle canne fumarie! Sarà l’ARPA che riporterà, attraverso un calcolo, i dati ad un contenuto d’ossigeno prestabilito (l’11% appunto), per tutti uguali, onde evitare che il solito furbetto immetta aria nei fumi per diluirli. La percentuale di ossigeno oltre il valore stechiometrico (quello chimicamente esatto per l’ossidazione totale del combustibile) deve essere il minore possibile. Se ci si riuscisse, sarebbe giusto il 2% o meno di ossigeno nei fumi, perché più aria si mette nel combustore, più ne dovremo trattare (scaldare, trasportare, filtrare ecc). Purtroppo non è facile immettere l’aria in misura quasi stechiometrica, perché si rischia di non ossidare tutte le particelle carboniose e pertanto avremmo dei gas incombusti nei fumi e nelle ceneri. Se poi nel nostro scarto fosse contenuto del PVC (Poli Vinil Cloruro), in quei gas incombusti contenenti cloro e carbonio potremmo trovare diossine, furani o altre molecole cancerogene di questo genere. Pertanto l’aria che viene inserita non deve essere ne troppa ma neppure troppo poca. GLI ELEMENTI DELLA COMBUSTIONE Nella combustione è necessario che siano presenti tre elementi fondamentali (triangolo del fuoco, o delle tre “C”) che sono: il combustibile (lo scarto di legno), il comburente (l’ossigeno contenuto nell’aria) e il calore (la temperatura di combustione, troppo spesso sottovalutata). Quindi per una buona combustione è necessaria la presenza di questi tre elementi nelle giuste dosi, ma non mi metterò a dare un ammasso di dati che impedirebbero di finire la lettura, voglio solo sensibilizzare gli operatori del settore
alla conoscenza di alcune regole fondamentali: la camera di combustione e l’aria di comburenza devono avere la più alta temperatura possibile (ancora meglio se anche il combustibile fosse caldo), perché l’assorbimento di temperatura dei due elementi inseriti deve essere più basso possibile, in quanto andrebbe ad abbassare la temperatura (il terzo elemento) di combustione, con conseguente minor efficienza della stessa, e con emissione di inquinanti. LA QUALITA’ DEL MATERIALE DI LAVORAZIONE Quando si acquistano pannelli legnosi, sarebbe opportuno informarsi sulle loro caratteristiche qualitative, non solo sulla loro stabilità o sulle caratteristiche estetiche, ma anche sulla loro composizione. Quando vengono lavorati, più sono inquinati e peggio si bruciano, provocando una maggior produzione di inquinanti nelle emissioni. Inoltre, se dovessero essere conferiti ad uno smaltitore i costi sarebbero più alti. Nei nostri laboratori abbiamo trovato in alcuni pannelli di particelle, delle concentrazioni di PVC oltre l’1%. E’ chiaro che chi brucia truciolare con queste caratteristiche, anche se la combustione fosse perfetta, avrebbe una quantità di acido cloridrico molto superiore ai limiti di emissione consentiti dalla legge. LE CONDIZIONI OTTIMALI PER LA COMBUSTIONE Come si può avere alta temperatura, alta ossigenazione e totale combustione dello scarto? La risposta è semplice, anche se metterla in pratica è più complicato. Bisogna anzitutto tenere sempre pulita ed in ordine la caldaia, specialmente il combustore, cioè il luogo in cui il materiale si trasforma, attraverso il calore della camera di combustione, prima in gas
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Lettere al Direttore
poi, ossidandosi, in fuoco, quindi in gas combusto caldissimo, che poi entrerà nella zona scambiatore, la caldaia. Quando la “macchina” (combustore + caldaia) sarà pulita, se non ha nella camera di combustione un rivestimento in refrattario, bisognerebbe metterlo, ma la cosa diventa difficile, perché lo spessore di questi mattoni, ridurrebbe il volume della camera, qualche volta già un po’ piccolo, quindi bisogna interpellare il costruttore e non tutti saranno disponibili. Cominciamo intanto a regolare bene l’aria,che se non è calda va riscaldata; per ottenere questo risultato basta fare un tubo più grande all’esterno della canna fumaria, vicino alla caldaia, e chiuderlo alle estremità. Coibentandolo esternamente e facendo passare in questa intercapedine l’aria, prima di immetterla nel combustore,
essa non sarà caldissima, ma se si alza almeno di una cinquantina di gradi, la combustione sarà molto migliore, producendo una minor quantità di sostanze inquinanti. Se una caldaia è fatta a regola d’arte, ci sarà una prima zona, in cui entra il combustibile, di riscaldamento/gassificazione, poi una seconda zona in cui avviene la maggior parte della combustione ed una successiva zona di postcombustione. Se le tre zone hanno un’entrata d’aria separata, la condizione è ideale, in quanto bisogna solo regolare pochissima aria nella prima parte (gassificazione), un po’ di più fino allo stechiometrico nella seconda parte, e ancoro un poco, fino ad avere un 7 % di ossigeno dello stechiometrico (un 7% in più di quello che chimicamente servirebbe per la totale combustione), nel postcombustore. Con una caldaia/combustore di
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questo genere, con una regolazione fatta bene, si riesce a bruciare a oltre 1300°C e certamente non ci saranno problemi. Se poi si riesce, con piccoli accorgimenti, a scaldare anche lo scarto di legno (avendo ad esempio il tubo di alimentazione scaldato da una serpentina dell’acqua di ritorno in caldaia), si arriverà ad una temperatura di combustione che non creerà alcun problemi d’inquinamento. A chi possiede un rudere, oppure una “macchina” vecchia, o peggio ancora fatta male, verrebbe da dire di comprarsela nuova, invece avendo un buon meccanico in grado di fare un’adeguata manutenzione e opportune modifiche agli impianti di produzione, una volta avute le dritte giuste da un tecnico esperto di combustione, riuscirete a creare una “macchina” capace di bruciare bene e quindi di non inquinare.
Sicurezza
Ridurre i rischi di esplosione
Nuova edizione 2012 della norma EN 14491 - Sistemi di protezione mediante sfogo dell’esplosione di polveri
Roberto Dell’Oro - StuvEx International nv Anno XVIII - n.109 - Gennaio - Professione Verniciatore del Legno 23
Sicurezza
Lo scorso anno è stata ufficialmente pubblicata una nuova edizione della norma EN 14491, relativa ai ”Sistemi di protezione mediante sfogo dell’esplosione di polveri”. Questa nuova edizione sostituisce la precedente, pubblicata nel 2006, introducendo importanti estensioni, che hanno rilevanza sia ai fini del dimensionamento delle superfici di sfogo, sia ai fini del posizionamento dei dispositivi di
sfogo su alcune tipologie di macchine con volume interno parzialmente ostruito (filtri depolveratori e cicloni). LE RAGIONI DI UNA NUOVA EDIZIONE La precedente edizione del 2006 ha rappresentato la prima stesura della norma EN 14491, che si basava sostanzialmente sulle esperienze derivanti da estese prove effettuate in Germania e nel Re-
gno Unito, così come pubblicate nel corso degli anni sotto forma di “Linee Guida”, dai rispettivi Istituti nazionali: VDI e IChemE. All’epoca, per potere arrivare celermente all’emissione di una norma, il Comitato Tecnico allo scopo costituito, aveva evitato di includere nella nuova EN le risultanze di alcune prove particolari, perché condotte su un campione ancora troppo ristretto. In conseguenza di ciò l’edizione 2006 della EN14491 risultava essere, in molti casi, più conservativa rispetto alle principali linee guida in uso precedentemente. Questo fatto ha reso estremamente problematico applicare dei sistemi di sfogo a protezione dell’esplosione di polveri su alcune tipologie di macchine, quali grandi sili a bassa resistenza, macchine con scarico canalizzato e altre ancora. La nuova edizione della EN 14491, unitamente agli studi più recenti, ha preso in considerazione anche una parte delle esperienze in precedenza scartate. Con l’occasione il Comitato Tecnico incaricato ha anche meglio chiarito alcuni aspetti precedentemente trattati in maniera controversa e ha aggiornato qualche riferimento in merito a norme correlate, definizioni e bibliografia. LE MODIFICHE INTRODOTTE DALLA NUOVA EDIZIONE Rispetto alla norma pubblicata nel 2006, le modifiche significative sono chiaramente evidenziate nell’allegato “F” della nuova edizione 2012. Tra queste citiamo alcune tra le più rilevanti che hanno riguardato: • l’introduzione di formule specifiche per il calcolo delle necessaria area di sfogo in condizioni particolari di dispersione della polvere in nube (clausola 5.3 della nuova norma); in condizioni particolari, ora chiaramente definite dalla norma, è possibi-
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Sicurezza
le applicare delle formule meno conservative. Questa attività riprende, seppure in parte e con qualche limitazione in più, la precedente linea guida tedesca VDI3673 del 2002 (caso di distribuzione disomogenea della polvere); • la correzione della formula utilizzata in precedenza per il calcolo dell’influenza di una canalizzazione dello scarico dell’esplosione (clausola 5.6 della nuova norma), nonché una più precisa spiegazione su come realizzare tali canali e le loro eventuali protezioni atmosferiche (clausola 5.7 della nuova norma); • l’aggiunta di un nuovo “Allegato A” alla norma, con informazioni specifiche circa l’installazione dei pannelli di sfogo sui filtri a maniche/cartucce/tasche; • l’aggiunta di un nuovo “Allegato B” alla norma, con informazioni
specifiche circa l’installazione dei pannelli di sfogo sui cicloni. I VANTAGGI DI QUESTA NUOVA EDIZIONE Studiando la nuova norma, un attento lettore può cogliere diverse opportunità. I principali vantaggi introdotti da questa nuova edizione sono riepilogati di seguito. Maggiore economia In alcuni casi chi ha una produzione standardizzata di macchine avrebbe ora l’opportunità, adeguandone alcune caratteristiche costruttive, di ottenere una riduzione della necessaria area di sfogo. Maggiore chiarezza Viene fornita un’indicazione precisa in merito ad alcuni aspetti da sempre controversi, quali per esempio il corretto posizionamento dei dispositivi di sfogo su quel-
le macchine che hanno ostruzioni interne (filtri e cicloni) o la reale influenza di canalizzazioni dello sfogo estremamente brevi. Maggiore flessibilità Chi deve intervenire su vecchie macchine non protette può, entro certi limiti, contenere la necessaria area di sfogo, non solo incrementando la resistenza alla pressione residua d’esplosione, ma anche modificando altri parametri costruttivi (carico prodotto, posizione dispositivi di sfogo, ecc.). DOVE REPERIRE LA NUOVA NORMA La nuova UNI EN 14491:2012 è acquistabile online direttamente tramite il sito web del nostro ente normativo nazionale (UNI) all’indirizzo www.uni.com. Su questo sito la nuova norma è attualmente disponibile in lingua inglese al prezzo di Euro 55,00+IVA.
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Notizie dalle aziende La gallina quando ha fatto l’uovo canta, l’anatra no. Per questo la gente nei negozi chiede le uova di gallina e non quelle di anatra. Non sappiamo se il vero motivo del successo delle uova di gallina sia dovuto agli schiamazzi che accompagnano la loro deposizione, ma certamente la metafora sintetizza con chiarezza l’importanza di far conoscere al mercato i propri progetti, i propri prodotti e le proprie iniziative. Molti ottimi imprenditori passano la vita a cercare di realizzare ottimi prodotti, migliori della concorrenza e con prezzi inferiori, per poi accorgersi che il concorrente, che fa prodotti peggiori, vende di più solo perché grida (comunica) di più e meglio: proprio come la gallina della citazione. Per comunicare con efficacia è necessario definire: 1. a chi si rivolgono i messaggi (definizione e scelta dei clienti);
2. che cosa si vuol comunicare (definizione e scelta del contenuto della comunicazione); 3. in che modo si vuole comunicare (definizione e scelta della forma di comunicazione); 4. quando comunicare (definizione e scelta della frequenza di comunicazione); 5. dove comunicare (definizione e scelta dei mezzi attraverso i quali comunicare). La nostra rivista consente di affrontare queste scelte in modo professionale e questa rubrica è a disposizione delle aziende che vogliono utilizzare uno strumento efficace, che consente di presentare prodotti e servizi in modo mirato per essere costantemente informati sull’evoluzione tecnologica del settore. La nostra filosofia editoriale si fonda sulla chiara e trasparente distinzione tra informazione e pubblicità, per cui ogni articolo riporta la fonte azienda-
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le che lo ha ideato e realizzato, affinchè i lettori possano distinguere i contenuti e le forme della comunicazione.
• Milesi • Sayerlack • Catas • Adler • Federlegno • Cefla • Ilva • Jota • Ica • Kemichal • Meccanica Opitergina • Wagner colora • Neuvendis
In questo numero :
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TUTTI I COLORI DELLA PROTEZIONE PER LEGNO: I NUOVI PRODOTTI HYDROCROM MILESI PER CICLI SEMICOPRENTI STABILI ALLA LUCE IVM Chemicals, tra le prime aziende specializzate in vernici per legno a proporre soluzioni di verniciatura per esterno a sviluppo nanotecnologico, prosegue il suo percorso di ricerca e studio delle possibilità offerte da questo innovativo settore scientifico. Uno degli obiettivi recentemente raggiunti dai laboratori di ricerca e sviluppo IVM Chemicals, è stabilizzare il colore nei cicli di verniciatura semicoprenti: queste soluzioni coniugano il fascino senza tempo del legno con colori innovativi e stabili, che nobilitano le essenze e creano effetti estetici molto richiesti dal mercato di infissi e serramenti. Per raggiungere questo importante obiettivo, IVM Chemicals ha elaborato per il marchio Milesi un innovativo mix di tecnologia e materie prime selezionate. Il know-how raggiunto negli anni nel campo della nanotecnologia applicata alle vernici per legno, ha permesso di selezionare nanoparticelle di specifiche materie prime che, grazie alla loro dimensione infinitamente piccola, agiscono in sinergia a livelli diversi. L'azione protettiva profonda contro i raggi UV e contro i fattori di degrado favoriti dall’umidità (funghi e muffe) si ottiene grazie alle nanoparticelle contenute nell’impregnante, che penetrano in profondità nel legno, trasportando la loro azione stabilizzante e protettiva negli strati più profondi del manufatto e creando una base protettiva molto più stabile rispetto ai tradizionali impregnanti per esterni. Anche i pigmenti veicolati dall’impregnante acquistano straordinaria stabilità alla luce, grazie all’applicazione delle nanotecnologie. L’impregnante è fornito in versione neutra e si utilizza in combinazione con le paste pigmentate Kromosystem Milesi, per ottenere colorazioni personalizzate. L'azione consolidante si ottiene con il fondo XBC100, specificamente studiato per ottimizzare l’azione dell’impregnante e le performance di adesione della finitura. Garantisce inoltre un ottimo riempimento,
indispensabile per la qualità estetica finale del ciclo di verniciatura. Le performance estetiche e di resistenza sono il frutto della finitura nanotecnologica XGC100, che crea un film di vernice in cui la fittissima distribuzione delle nanoparticelle offre risultati superiori alle tradizionali finiture per tre importanti aspetti: massima elasticità ed adesione, massima trasparenza, massima resistenza all’ingiallimento. Il risultato finale è una proposta di protezione del legno che unisce alle performance tecniche di resistenza
nettamente superiori a quelle dei cicli tradizionali, una varietà illimitata di colori tra cui scegliere ed un'elevata qualità estetica stabile nel tempo. I prodotti all’acqua per cicli di verniciatura semicoprenti Hydrocrom Milesi sono idonei anche per processi di lavorazione industriale ad elevata produttività (rapidità di essiccazione, compatibilità con impianti elettrostatici e facilità di recupero dell’overspray). Fonte: Milesi Per ulteriori informazioni scrivere a: info@finishing.it
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NASCE SHERWIN-WILLIAMS ITALY S.R.L.
Lo scorso anno è stato uno dei peggiori dal dopoguerra per il mondo industriale italiano e anche il settore delle vernici per legno che, sia pur tra mille difficoltà, è sempre stato un mercato in continuo sviluppo, è stato colpito duramente, come dimostra la scomparsa di alcune aziende storiche. Per Alessandro Pirotta, Managing Director South Europe Sherwin-Williams Product Finishing, il 2013 si apre con una trasformazione importante, che dimostra l’ottimismo e la voglia di guardare avanti dell’azienda, puntando sulle armi che caratterizzano la mission imprenditoriale, fondata sullo sviluppo e la crescita: l’aumento degli investimenti in ricerca e innovazione.
Qual è la novità che state per annunciare al mercato? Si tratta della fusione di Sayerlack e Sherwin-Williams Italy Coatings S.r.l. in un’unica società, operativa dal 1 gennaio 2013, con il nome Sherwin-Williams Italy S.r.l.. L’operazione rientra nei piani di sviluppo della multinazionale The Sherwin-Williams Company, uno dei
primi 3 gruppi mondiali del settore vernici, che si occupa principalmente di produzione, distribuzione e vendita di pitture e vernici per industrie, professionisti, commercianti e negozi, principalmente in Nord e Sud America. L'azienda ha sedi in 30 Paesi, in cui operano oltre 30.000 addetti, realizza vendite in oltre 70 Paesi e possiede più di 50 marchi, con un fatturato che nel 2011 ha superato gli 8,5 miliardi di dollari. La nuova società continuerà a produrre e distribuire le vernici con marchio Sayerlack, Linea Blu, Oece e Becker Acroma, per cui al di là della variazione della ragione sociale, per gli utilizzatori finali non cambierà nulla. Si tratta di un’ulteriore evoluzione, che si aggiunge a quelle iniziate nel 1987, fino ad arrivare alle trasformazioni a cui ha partecipato direttamente, a partire dal 2003, anno in cui è entrato a far parte dell’azienda. Ci può sintetizzare le tappe più importanti di questo sviluppo? Sayerlack fornisce dal 1954 vernici per legno tra le più innovative e di alta qualità. Grazie all'impegno profuso nella ricerca, nello sviluppo di nuove tecnologie e nell'ampliamento delle nostre capacità produttive, siamo diventati rapidamente una delle più grandi aziende produttrici di vernici per il legno in Europa. Nel 1987 è entrata a far parte del gruppo Hickson International, diventando, nel 1993, Hickson Coatings. Nel luglio del 2000 Hickson International è stata acquisita da Arch Chemicals Inc. e Sayerlack è diventata il nucleo centrale di Arch Coatings. Nel 2010 The Sherwin-Williams Company ha acquisito Sayerlack da Arch Chemicals Inc. Dall'unione tra l'eccellenza Sayerlack e una presenza consolidata nel mondo offerta da The Sherwin-Williams Company è nato un leader globale delle vernici per il legno. Qual è la struttura attuale dell’azienda? Oggi operiamo con tre unità produttive (Pianoro, Cavezzo e Mariano Comense), su una superficie totale di 100.000 metri quadrati, in cui operano 440 addetti. Con queste strutture nel 2012 abbiamo prodotto circa 45.000 tons di prodotti vernicianti, con un fatturato di oltre 140 milioni di euro, di cui circa il 60 % realizzato grazie all’esportazione. Qual è l'attuale situazione del mercato e quali sono le strategie adatte ad affrontare la situazione? Tutti sanno che l’economia italiana sta attraversando un momento molto difficile e il nostro settore ne sta
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subendo le conseguenze come mai era successo in passato, in quanto la crisi edilizia ha colpito pesantemente sia il settore dei serramenti in legno (che ormai da quattro anni è costantemente in riduzione), sia quello dell’arredamento in generale. Stimiamo per il 2012 un calo medio del 10-15% delle vendite in Italia per tutte le aziende che producono vernici per legno, e solo chi è riuscito ad acquisire nuove quote di export, mediamente in crescita nel mondo (se escludiamo qualche Paese europeo come Spagna e Grecia), ha potuto compensare la forte riduzione del mercato nazionale. Per quanto ci riguarda, le nostre strategie non sono cambiate, in quanto già da tempo abbiamo consolidato le nostre posizioni sul mercato italiano, investendo come sempre nella ricerca e sviluppo di prodotti a basso impatto ambientale e di alta qualità, ampliando nel contempo le nostre quote all’estero, grazie anche alle possibilità offerte dal fatto di far parte di un gruppo internazionale. Qual è il vostro cavallo di battaglia, su cui puntate le vostre strategie di sviluppo? Le nostre dimensioni ci impongono di operare a 360 gradi su ogni tipo di prodotto, indipendentemente dalle tecnologie e dai campi di applicazione. Il nostro vero cavallo di battaglia consiste nel non aver mai smesso di lavorare per migliorare tutti i prodotti, come dimostrano i più recenti cicli che hanno riscosso maggior successo sul mercato, come il ciclo ignifugo trasparente all’acqua, con cui siamo riusciti ad ottenere, insieme alla consueta efficacia funzionale, anche caratteristiche estetiche mai raggiunte prima, oppure i nuovi cicli all’acqua, che ormai non hanno più nulla da invidiare ai cicli a solvente, sia in termini prestazionali che estetici. Quanto si è spostato il mercato nazionale dei pv a solvente verso i pv all’acqua negli ultimi 10 anni? Se non ci fosse stato il forte calo che ha caratterizzato negli ultimi quattro anni il settore dei serramenti (ormai totalmente verniciati all’acqua), potremmo parlare di grandi percentuali di crescita; comunque il raddoppio dei consumi nel settore del mobile ha portato le applicazioni totali dal 5 al 10-15%. All’estero invece, se si esclude il mondo Ikea, la diffusione dei prodotti all’acqua è lenta, per cui c’è ancora molto spazio sia
per le nostre tecnologie all’acqua, sia per i cicli a solvente più tecnologicamente avanzati, per i quali siamo ancora leader a livello internazionale. Il caso italiano è anomalo rispetto all'Europa: che problemi comporta l'esistenza di molti produttori di vernici, rispetto agli altri Paesi? C’è ancora posto per tutti? Il problema non riguarda solo il nostro settore. In generale è evidente ormai a tutti che ci sono forti rischi per le aziende di piccole dimensioni, che non sono in grado di affrontare la competizione internazionale. Se le aziende non acquisiscono quote di mercato all’estero, il futuro è incerto e per le aziende italiane, il 95% delle quali ha meno di 5 dipendenti, è quasi impossibile mantenere un’organizzazione aziendale e un’amministrazione finanziaria adeguata alle sfide che ci aspettano. In passato le crisi erano di breve periodo, le aziende le affrontavano con mezzi propri e si ridimensionavano grazie alla propria flessibilità, in attesa del passaggio della tempesta economica, ma oggi è evidente che i tempi saranno molto più lunghi e forse non ritorneremo mai alle dimensioni del passato, perché i Paesi emergenti acquisiranno quote di mercato sempre maggiori sui prodotti di fascia medio-bassa. Quali sono le aziende con cui operate? La nostra rete di distribuzione e assistenza è così capillare che per noi non c’è alcuna differenza tra aziende grandi e piccole, industrie o artigiani. I nostri clienti ricevono un’assistenza personalizzata e in loco grazie a un call center multilingue che, assistito da tecnici specializzati, è in grado di individuare le soluzioni più adeguate alle diverse esigenze. Il call center è attivo nella sede di Pianoro e opera a livello mondiale, offrendo la propria assistenza tecnica e informativa sui prodotti e le applicazioni ai clienti già esistenti e a quelli potenziali, nonché al personale tecnico e commerciale esterno. Qual è l'immagine che ha cercato di dare all'azienda e che tipo di filosofia aziendale ha impostato? Il mio sforzo principale è stato rivolto a mantenere i punti di forza che hanno caratterizzato il successo dei nostri marchi, che sono stati trasferiti alla nuova società. Il nostro principale punto di forza sono le risorse umane, in particolare i giovani, che abbiamo fatto Anno XVIII - n.109 - Gennaio - Professione Verniciatore del Legno 29
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crescere internamente con un costante programma di formazione tecnica e deontologica. I professionisti del laboratorio centrale di Pianoro e di Mariano Comense (dove vengono sviluppati i prodotti UV, la tecnologia più avanzata nel campo delle vernici per legno) e degli altri laboratori situati in Francia, Spagna e Regno Unito, supportati a livello globale dal know-how tecnologico fornito da Sherwin-Williams, sono il nostro fiore all’occhiello. E' vero che a causa dei crescenti costi produttivi e della numerosa concorrenza i profitti sono in questi anni assai diminuiti per le aziende del settore? Senza dubbio negli ultimi anni c’è stato un crollo verticale nel mercato nazionale e solo l’export ha consentito di reggere l’urto negativo. Qualcuno ha pensato che fosse necessario ridurre i costi di produzione e i servizi, ma la nostra è da tempo una scelta senza ritorno, perché non si può competere a lungo sui mercati internazionali usando solo la leva del prezzo, che inevitabilmente produce una riduzione della qualità del prodotto. Esiste una concorrenza straniera? Che forza ha? Si tratta di un fenomeno di nicchia, che non incide sulla supremazia italiana nel mondo. Tutti i produttori stranieri che hanno operato nel nostro Paese hanno dovuto realizzare una struttura locale, per adattarsi al nostro mercato, che ha caratteristiche uniche. Non abbiamo mai importato i modelli di business dei produttori stranieri e anche noi esportiamo prodotti e qualità, non modelli di business da imporre ai mercati esteri, adattandoci ai diversi Paesi avvalendoci di rivenditori locali qualificati.
molto da fare per sviluppare le tecnologie, in particolare quelle a basso impatto ambientale e poiché pensiamo che il rispetto per le persone e per l’ambiente non sia solo un principio filosofico, continueremo a crescere concentrando la nostra attenzione sia nei confronti delle persone che producono le nostre vernici per il legno, sia di coloro che entrano in contatto con le vernici nei luoghi di lavoro o nelle proprie case. Fonte: Sayerlack Per ulteriori informazioni scrivere a: info@finishing.it
Quali sono le prospettive future? Quello delle vernici è un mercato maturo? Il settore ha vissuto un decennio difficile, quindi ci siamo fatti le ossa alle difficoltà, comprendendo che il lavoro di squadra paga, per cui affronteremo il futuro con la certezza di avere gli strumenti giusti per risolvere i problemi su ogni mercato in cui servono le vernici per legno. Il nostro è indubbiamente un mercato maturo, perché l’offerta è superiore alla domanda, però c’è ancora 30 Professione Verniciatore del Legno Legno Anno XVIII - n.109 - Gennaio 2012
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CATAS INAUGURA IL MATERIAL CONNEXION POINT FVG Lo scorso anno CATAS ha inaugurato, presso la sua sede, il nuovo "Material ConneXion point FVG", uno spazio organizzato con un’ampia materioteca che espone centinaia di campioni di materiali diversi, un luogo dove si possono vedere e toccare i materiali, studiandone gli impieghi attuali e quelli concepibili, esplorando le doti conosciute e le potenzialità ancora da scoprire. Material ConneXion è il più grande centro di consulenza e ricerca sui materiali innovativi, con 8 sedi sparse nel mondo: New York, Colonia, Istanbul, Bangkok, Beijing, Daegu, Seul e Milano. Nel corso degli anni l’archivio è arrivato a contare su una selezione di più di 6.000 materiali e processi produttivi provenienti da tutto il mondo. Material ConneXion point FVG, ovvero il distaccamento in Friuli di Material ConneXion Italia con sede a Milano, è quindi un nuovo ed interessante punto di informazione e raccolta delle più recenti novità riguardanti materiali e processi innovativi, oltre che luogo di incontro per aziende e professionisti che desiderano ricevere nuovi spunti e idee per la loro attività e nella ricerca di soluzioni materiche per i loro progetti. A questo spazio fisico è associata anche una banca dati internazionale, accessibile on-line, costituita da
schede tecniche informative che riportano immagini, riferimenti e caratteristiche tecniche, prestazionali e d’impatto ambientale dei materiali. Per gli abbonati al CATAS sono previste agevolazioni sul prezzo dell’abbonamento annuale alla banca dati, che dà diritto all’accesso a tutte le informazioni tecniche sui materiali e ai riferimenti dei fornitori. La materioteca è sempre aperta per i clienti che vogliono visitarla e consultarla. Inoltre, il giovedì pomeriggio è disponibile un referente a cui richiedere informazioni; periodicamente CATAS, in collaborazione con Material ConneXion Italia, organizzerà delle giornate di approfondimento con la presenza dei tecnici di MCI nella sede di San Giovanni al Natisone. Esiste altresì la possibilità di proporre il proprio materiale e processo innovativo alla materioteca, rivolgendosi direttamente a CATAS, che fornirà supporto per la preparazione della documentazione e dei campioni alla selezione da parte della giuria di Material ConneXion, che si riunisce una volta al mese a New York per la valutazione dei materiali da inserire nella materioteca.
Fonte: Catas Per ulteriori informazioni scrivere a: info@finishing.it
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ADLER SISTEMA Q10: LA VERNICIATURA PER FINESTRE CHE VIENE DAL FUTURO Dal piccolo falegname alle grandi imprese industriali: tutti i produttori di finestre possono ora contare sul nuovo sistema Q10 di Adler. Che si tratti di AcrylSpritzlack coprente o della nuova finitura tissotropica DSL, chiunque può trarre vantaggio dai punti di forza di questi sistemi vernicianti per finestre, creati nei laboratori Adler: i clienti finali, i produttori ma soprattutto le finestre stesse. Vantaggi per le finestre Quando i produttori di finestre hanno iniziato ad utilizzare Acryl-Spritzlack Q10, le caratteristiche più apprezzate sono state la rapida essiccazione e la lavorazione facile, ma soprattutto la raffinata qualità del prodotto finale. Tutti questi vantaggi sono offerti anche dalla finitura tissotropica Adler DSL Q10, una finitura che può essere utilizzata facilmente sia da grandi imprese industriali, sia dai falegnami. Il sistema Q10 garantisce un aspetto più naturale, in quanto le piccole imperfezioni nelle superfici vengono
eliminate donando al contempo una sensazione piacevole al tatto. Questo vale sia per la versione opaca, sia per il nuovo grado di brillantezza Q10. Roland Eberharter, responsabile della produzione di finestre presso la società Rieder KG, nello Zillertal, ha affermato che “…anche gli operai in cantiere si sono accorti subito che le finestre sono più raffinate e morbide al tatto da quando utilizziamo il nuovo sistema Q10”. Vantaggi per i produttori E’ però all’interno dei cantieri che gli altri vantaggi del sistema Q10 possono essere maggiormente apprezzati. Entrambi i sistemi presentano un’elevata resistenza al blocking, maggiore resistenza al graffio e protezione dall’acqua. Tutto ciò comporta meno danni durante il trasporto ed il montaggio, favorendo un notevole risparmio in tempo e denaro. Il sistema Q10 impiega il 30% di tempo in meno per raggiungere lo stesso livello prestazionale che si ottiene con un ciclo di verniciatura standard e quindi può essere elaborato più velocemente. Secondo Peter Hoernes, responsabile del reparto sviluppo sistemi vernicianti per finestre di Adler, “…i grandi produttori hanno bisogno di tempi di essiccazione brevi, ma anche i falegnami potranno usufruire dei vantaggi economici che ne derivano”. La nuova tecnologia Q10 permette per la prima volta di lavorare sullo stesso materiale sia con applicazioni manuali, sia in impianti elettrostatici o con i moderni robot per la verniciatura. Una speciale scelta di polimeri in dispersione e l’impiego di promotori che conferiscono particolari capacità d’aggrappaggio sul bagnato, rappresentano le principali caratteristiche alla base della tecnologia Q10. Dopo l’evaporazione dell’acqua, nel film di vernice si
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crea una reazione chimica che aumenta significativamente la resistenza meccanica e l’aggrappaggio, anche su supporti umidi. Le superfici raggiungono così le loro caratteristiche finali in un tempo del 30% più rapido rispetto ai sistemi tradizionali. Ecocompatibilità a effetto lucido Per soddisfare anche in futuro le necessità degli infissi in legno-alluminio, i nostri ricercatori hanno rielaborato la consolidata “Generation 3”, che ha portato alla creazione della gamma Q10. Soprattutto durante il ciclo di fabbricazione, gli infissi vengono esposti a condizioni particolarmente dure, con la necessità di ridurre sempre di più i tempi di consegna e di dover affrontare l’alto grado di umidità nei cantieri e le continue sollecitazioni meccaniche. Queste condizioni non devono però essere un ostacolo per le moderne vernici High-Tech e infatti la qualità Q10 di Adler consente di soddisfare tutte queste necessità pur essendo ecocompatibile, offrendo un’ottima resistenza alle intemperie, conferendo ai supporti un aspetto naturale e vellutato al tatto. Oltre alle tonalità standard, è possibile tingere il pro-
dotto in una vasta gamma di colori, utilizzando il sistema Promix®, anche per il nuovo grado di brillantezza Q10 lucido.
Fonte: Adler Per ulteriori informazioni scrivere a: info@finishing.it
”DRASTICAMENTE INNOVATIVO” IL PRIMO FORUM DEL LEGNO ARREDO Oltre 600 partecipanti, di cui 300 aziende associate, per 17 tavoli di scenario e workshop, che si sono avvicendati nel corso del Primo Forum del Legno Arredo, un successo che ha confermato la scelta vincente di FederlegnoArredo di aprirsi sempre più al mercato, organizzando una giornata dedicata alle tematiche più attuali, ma anche alle prospettive future, con lo scopo dichiarato di dare strumenti concreti. I relatori e gli ospiti di primo piano hanno offerto approfondimenti, spunti di riflessione e risposte su differenti temi che hanno avuto come denominatore comune il legno e l’arredamento e il loro mercato: dagli scenari mondiali descritti da Marco Fortis, vice presidente della fondazione Edison, alle strategie per un retail di successo con protagonisti Elena Alemanno, deputy country manager di IKEA Italia e Fabio Salvati, docente dei master Istao e Cuoa, passando per il mercato delle costruzioni con Lorenzo Bellicini, direttore del CRESME e il mercato del legno con gli interventi di Pierre Marie Desclos e Paolo Gardino, specialisti del settore legno, trattando inoltre temi che trasversalmente sono fondamentali per il settore come la riforma del lavoro, il fisco, le reti d’impresa, la circolazione oltre frontiera e i social network. Nell’ambito dei tavoli di scenario sono emerse chiare indicazioni per il settore e in particolar modo nel tavolo dedicato ai mercati emergenti è stato discusso come questi Paesi che già oggi rappresentano il 12% delle quote di esportazioni italiane, garantiscano una prospettiva di fatturato da cogliere per le aziende del legno-arredamento. L’orizzonte dei paesi emergenti non deve più essere limitato ai soli paesi BRIC, ma è sempre più necessario affrontare i nuovi mercati e le nuove opportunità, sapendo che esistono già degli avamposti strategici del “made in Italy”, alcuni dei quali offerti anche dalle nostre istituzioni accademiche, come il Politecnico di Milano, che sta espandendo la sua presenza nei nuovi mercati. Fonte: Federlegno Per ulteriori informazioni scrivere a: info@finishing.it
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CEFLA LIVE: INNOVAZIONE ED ESPERIENZA AL SERVIZIO DEI CLIENTI. Il Cefla Live, che si è tenuto presso il laboratorio di Imola, ha visto la partecipazione di un buon numero di selezionati clienti e partner, provenienti da vari Paesi, oltre che dall’Italia: Russia, Polonia, Lituania, Spagna, Messico, ecc. I nostri ringraziamenti vanno a tutti coloro che hanno profuso le proprie energie per la buona riuscita del Cefla Live, ai clienti che ci hanno visitato, ai produttori di vernice, colle, pompe e pistole, nastri abrasivi, film protettivi, ai nostri partner di vendita ed a tutto il personale. Il Cefla Live è diventato, infatti, un importante appuntamento per tutta la filiera produttiva del settore Finishing, dove si incontrano, in un unico punto ben attrezzato, i principali attori del mercato. In questo particolare momento, dove la parola d’ordine di tutte le aziende è competitività, il Cefla Finishing Group ha deciso di presentare, in anteprima mondiale, un nuovo e rivoluzionario processo di preparazione dei pannelli piani. Inert Coating Technology by Sorbini (brevettato) consente di preparare in modo perfetto il fondo di pannelli realizzati con qualsiasi tipo di supporto (MDF, HDF, truciolare grezzo, tamburato, e altro ancora), con un notevole risparmio in termini di superficie occu-
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pata, di energia elettrica, di CO2 emessa e, soprattutto, di vernice. Il tutto si traduce in un minor impatto ambientale di circa il 75% rispetto alle linee tradizionali. Ai molti clienti presenti è stato possibile illustrare, durante due seminari di approfondimento appositamente organizzati, i reali vantaggi in termini economici dell’Inert Coating Technology rispetto ai cicli attuali. Al termine della parte in aula, sono seguite prove pratiche nel LAB del Cefla Finishing Group. La proposta si è poi arricchita con la presentazione dell’Inert Coating 3D Technology by Sorbini, che consente di creare effetti 3D sulla parte piana dei pannelli. Questa nuova tecnologia, combinata all’esperienza
maturata dal Cefla Finishing Group nella stampa digitale, permette a Cefla di proporre ai suoi clienti una soluzione tecnologica più flessibile, perché consente loro una gamma molto più ampia di finiture su tutti i supporti, più competitiva, e con la stessa qualità delle tecnologie tradizionali, ma a costi più bassi. Molti partecipanti al Cefla Live hanno visto la stampa digitale ad alta definizione di varie immagini su antine, anche bugnate, e l’effetto è stato di sicuro interesse per tutti, per le possibilità in termini di personalizzazione, flessibilità di produzione e originalità di proposte, impensabili fino ad oggi. “Il nostro obiettivo – ha affermato Alberto Maestri, sales manager del Cefla Finishing Group - è quello di essere al fianco dei nostri clienti, soprattutto in questo difficile momento economico mondiale. Crediamo fortemente che solo attraverso l’innovazione continua dei processi e dei prodotti possiamo essere un partner unico, in grado di offrire un pacchetto completo di soluzioni personalizzate, studiate e dedicate alle reali necessità dei nostri clienti. Tutto questo senza mai dimenticare la solidità e stabilità finanziaria che Cefla può vantare. Quindi un partner unico, proattivo e, soprattutto, affidabile.”
Fonte: Cefla Per ulteriori informazioni scrivere a: info@finishing.it
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UNA SCUOLA AMICA PER I NOSTRI BAMBINI L’argomento dell’inquinamento ambientale (o indoor) desta un sempre maggior interesse, soprattutto nel momento in cui i soggetti coinvolti e minacciati sono i nostri bambini. E’ stata proprio la Francia la prima a lanciare l’allarme (Fonte TMNews). Secondo uno studio pubblicato recentemente, le aule scolastiche sarebbero più inquinate dell’aria che si respira in strada, a causa del materiale (pennarelli, colle ecc), ricco di solventi e vernici, che utilizzato, in uno spazio piccolo, da una media di 30 alunni diventa dannoso per la loro salute. Per contrastare questo problema, è nata l’iniziativa “cartella sana” ossia un vademecum per aiutare i genitori e fornitori a scegliere prodotti sani, non nocivi e riciclabili. Siamo sicuri, però, che nell’ambiente scolastico solo il materiale in uso sia dannoso per la salute dei bambini? Le fonti di inquinamento ambientale sono infatti molte, alcune delle quali insospettabili: mobili e vari elementi d’arredo, pitture e vernici in genere, materiali da costruzione (per esempio isolanti), PVC, computer e molto altro.
Le sostanze emesse dall’arredo (banchi, sedie, armadi) in ambiente scolastico possono influenzare negativamente la salute attraverso tre principali canali di contatto: • assorbimento per contatto cutaneo, in quanto la pelle assorbe per contatto le sostanze che, non evaporando nell’ambiente, migrano all’esterno attraverso la pellicola di vernice; • assorbimento per inalazione, in quanto le fonti di pericolo per inalazione sono costituite dalle emissioni residue, ovvero le sostanze organiche volatili che non sono completamente evaporate nel corso del processo industriale di verniciatura; • assorbimento per ingestione, una problematica circoscritta a mobili e ad altri articoli per la prima infanzia, che comportano la possibilità che i bambini ingeriscano, attraverso la saliva, componenti nocivi potenzialmente presenti in alcune vernici (i metalli pesanti in particolare sono pericolosi, specie per organismi ancora in via di sviluppo, e quindi con minori difese, come quelli dei bambini).
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In un quadro così complesso, possiamo intervenire consapevolmente nella scelta di soluzioni innovative in grado di garantire una “scuola sana” per i nostri bambini: l’arredo scolastico non sarà così più una minaccia. Ilva, marchio distribuito da IVM Chemicals, si è distinto nel corso degli anni nel mercato delle vernici per legno proprio per la particolare attenzione dei suoi laboratori di ricerca e sviluppo sull’inquinamento indoor. Gli studi condotti sui prodotti, si sono soffermati sui singoli fattori di rischio per la salute (pericolosità per inalazione, contatto e ingestione), allo scopo di individuare soluzioni tecnologiche mirate alle singole problematiche. Per combattere l’assorbimento per inalazione in ambiente scolastico, Ilva propone la verniciatura dei mobili con Hecopur®, gamma esente da solventi aromatici e altri composti nocivi, o Hecorad®, prodotto UV esente da emissioni residue e fastidiosi odori, particolarmente indicato per l’interno del manufatto. Proprio con quest’ultimo, Ilva nel 2001 ha ricevuto l’importante riconoscimento “Premio Chimica per l’ambiente”. Nel 2006, invece, Il Poliallilico®, esente da stirene specifico per cicli laccati, ha vinto il “Premio Product Stewardship” di Federchimica, nell’ambito del programma “Responsible Care”, creato per sviluppare la gestione responsabile dei prodotti e far crescere il rispetto dei criteri di sicurezza, salute e ambiente, durante il loro intero ciclo di vita. Le ricerche dei laboratori IVM Chemicals sono proseguite costantemente su tutta la gamma produttiva, realizzando Aquatech®, i prodotti all’acqua a basso contenuto di metalli pesanti che rispettano la normativa europea EN 71/3 (Safety of Toys), e prodotti non sensibilizzanti per contatto cutaneo. L’elevata sensibilità alla salute e all’ambiente, integrata con una continua e costante attività di innovazione tecnologica, ha portato lo sviluppo dell’ultimo progetto a marchio Ilva: Silver Power, una linea di finiture nanotecnologiche all’acqua per interni ad effetto igienizzante, un concetto innovativo di finitura reso possibile dalla combinazione di argento e nanotecnologie. Le nanoparticelle di argento, mille volte più piccole di un capello, rendono le superfici verniciate ostili allo sviluppo dei batteri, riducendone la crescita del 99%. L’azione igienizzante dura nel tempo, senza l’impiego di disinfettanti nocivi. Immaginare una superficie su cui i batteri non potessero moltiplicarsi è stato facile, per cui immediatamente è stata identificata una possibile applicazione pratica per le strutture ricettive come le scuole e in
genere nel campo degli arredi per bambini, in cui assicurare un livello di igiene nettamente superiore a quello garantito dalle normali vernici. Niente più pericoli, quindi, grazie alle tecnologie responsabili per la verniciatura del legno Ilva! Fonte: Ilva Per ulteriori informazioni scrivere a: info@finishing.it
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TRAINING CENTER Il primo Training Center della verniciatura “tocca con mano”, realizzato da Taietti e Jota, è stato inaugurato con successo nei mesi scorsi, alla presenza di oltre 60 operatori attivi nel commercio delle vernici del legno. La struttura, dotata di impianti funzionanti, è situato a Castagnaro di Verona, presso la verniciatura della società Taietti ed offre un modo innovativo per formare e sviluppare le conoscenze nell’ambito dei moderni sistemi industriali e professionali di verniciatura. Quali sono le particolarità del Training Center? I rivenditori, insieme ai loro clienti falegnami o altri interessati, hanno la possibilità di accedere direttamente ai laboratori, per usufruire di una formazione teorica e pratica sul campo. Il personale qualificato dell’azienda è quindi in grado di dimostrare le prestazioni dei propri sistemi innovativi utilizzando i prodotti Gori e Jota. Gli utilizzatori, in questo modo, hanno la possibilità di assistere a un processo produttivo affidato a tecnologie moderne e all’avanguardia con sistemi di verniciatura Gori di alta qualità. Oltre ad assistere alla verniciatura di un manufatto Taietti, il visitatore può, su richiesta, predisporre la verniciatura di un proprio prodotto con procedura personalizzata. In questo modo si ha la possibilità non solo di assistere ad un processo completo in
laboratorio, ma si ha anche modo di sperimentare e testare sul campo i prodotti Gori e Jota direttamente sui propri manufatti. I numerosi partecipanti all’inaugurazione hanno potuto verificare le modalità di applicazione, le caratteristiche, le procedure e i vantaggi nel lavoro che derivano dall’utilizzo del Training Center. Nell’occasione sono state presentate anche le nuove vernici della linea Gori-Teknos, fino all’ultimo momento tenute riservate: • la nuova vernice Teknosafe 2407, antiincendio per esterni ed interni secondo le norme europee; • la finitura incolore Gori 660 UV per l’esterno, garantita per 4 anni; • l’olio Gori 675 UV per legno di conifera, garantito per 4 anni all’esterno; • il sistema di verniciatura per balconi Gori 649- 661, garantito per 2 anni su superfici orizzontali e per 5 anni su superfici verticali; • il prodotto a base di olii Teknoshield 4005, per rivestimenti di terrazze in legno; • il fondo monocomponente Teknoseal 4002, per applicazione a spruzzo di pannelli MDF/HDF per l’interno; • il fondo bianco riempitivo Teknocoat 1875-98; • isolante Teknoprimer 1875-01, per bloccare l’uscita di resina su legni difficili;
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• la vernice monocomponente Teknocoat Aqua 1330 incolore, in 3 gradi di lucidità (10, 30 e 50); • il fondo Ravvivante 1330-98, per dare un effetto simile alla verniciatura con prodotti a solvente; • la vernice monocomponente coprente Aquacoat 2650-23, con basi tinteggiabili in RAL e NCS, per il trattamento di mobili e superfici in legno, MDF, masonite e truciolati etc. all’interno. Inoltre è stato affrontato il tema attuale sulla normativa Europea EN335, gli effetti che ne derivano sul cantiere e le soluzioni Jota per essere sempre a norma. Sono stati infine presentati il nuovo sistema tintometrico Teknos e le nuove garanzie personalizzate. Il meeting è stato ulteriormente valorizzato dalla presenza del responsabile tecnico della Teknos, Preben Hansen, che ha effettuato prove pratiche di verniciatura dei serramenti senza carteggiatura intermedia, applicando anche i nuovi prodotti presentati durante il meeting. L’esperienza, i sistemi e concetti di protezione del legno a 360 gradi di Jota, consentono di dare alla rivendita gli strumenti necessari per affrontare le diverse situazioni attualmente presenti sul mercato. Questo è anche il motivo per cui sempre più clienti si affidano e diventano concessionari Jota, tra cui la società Taietti che, dopo test approfonditi con vari marchi, ha deciso di passare a GORI, diventandone anche concessionario ufficiale della gamma Jota.
Jota desidera ringraziare vivamente tutti i partecipanti all’incontro, che con la loro presenza hanno contribuito al successo della manifestazione Penotazioni e informazioni sul Training Center presso Jota (0471/202633, jota.prov@jota.it) o Taietti (0442/675362, michele@betawood.it).
Fonte: Jota Per ulteriori informazioni scrivere a: info@finishing.it
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ICA TESTA I SUOI PRODOTTI NEL CLIMA DI FLORIDA E ARIZONA Il gruppo di Civitanova Marche, tra i primi in Europa nella produzione e nella commercializzazione di vernici speciali per legno, ha avviato nel 2010 il progetto “Arborea Sun” per l’analisi delle prestazioni delle vernici all’acqua per esterni. Il clima caldo umido della Florida e il deserto dell’Arizona sono stati scelti per testare la resistenza dei propri prodotti, in collaborazione con il partner tecnologico Q-Lab, laboratorio accreditato di testing sulla durabilità dei materiali, nato nel 1956 negli Stati Uniti con sede in Ohio, presente in Germania, Inghilterra e Cina. I prodotti utilizzati nei cicli di verniciatura garantiti sono stati studiati, testati e migliorati per più di un decennio dal Laboratorio R&S ICA. Ciò ha permesso di verificare l’effettiva resistenza dei prodotti e quindi di garantire una durabilità di oltre 10 anni. Nei cicli testati e garantiti sono incluse le finiture delle linee PLUS e Nanotech. I test, da cui sono scaturiti i relativi rapporti di prova, hanno riguardato: - processi di invecchiamento naturale per l’esposizione ad agenti atmosferici come sole e acqua; - processi di invecchiamento accelerato secondo un sistema brevettato da Q-Lab. Per quanto riguarda il primo processo, nella stazione del Q-Lab a Homestead in Florida, sono state verificate le prestazioni delle vernici ICA in condizioni
climatiche caldo-umide. La quantità di energia prodotta dalla radiazione solare (6588 MJ/m2) e la percentuale di umidità relativa (70%) in questa località danno la misura della severità del test e delle notevoli sollecitazioni a cui è sottoposto il campione in legno verniciato. L’efficacia dei cicli di verniciatura è stata verificata anche in condizioni di eccezionale esposizione, mettendo alla prova i prodotti nel deserto dell’Arizona, in cui l’esposizione solare risulta di circa il 20% superiore rispetto a quella della Florida. Qui il clima caldo-secco è caratterizzato da una luce
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solare molto intensa, da temperature molto elevate, che raggiungono anche i 46°C durante l’estate, con scarse precipitazioni e umidità molto bassa. In un anno l’energia media che colpisce un provino, sotto forma di raggi solari, è di 8000 MJ/m2. Le estreme escursioni termiche giorno-notte stressano ulteriormente il supporto ligneo e il film di vernice che lo riveste. ICA ha inoltre attivato il programma di invecchiamento accelerato denominato “Q-TRAC Natural Sunlight Concentrator”. Si tratta di un sistema che permette di concentrare, tramite una serie di specchi, i raggi solari sul pannello da testare. In questo modo la luce solare naturale concentrata sui provini provoca uno stress notevole al film di vernice. Durante il giorno un meccanismo permette al provino di seguire il movimento del sole, in modo da garantire sempre la massima esposizione. Inoltre, dal tramonto all’alba, esso è sottoposto ad un ciclo di umidificazione tramite spray programmato. La prova quindi è pressante non solo per l’energia coinvolta, ma anche per l’umidità prodotta artificialmente. Il test eseguito in Arizona in sostanza unisce la rapidità tipica di un test accelerato all’attendibilità di uno spettro completo di luce solare naturale. Analizzando nello specifico l’energia solare coinvolta, si può affermare che un ciclo di 6 mesi con Q-TRAC in Arizona corrisponde a 5 anni di esposizione naturale in Italia. ICA da oltre due decenni sviluppa prodotti all’acqua per esterni ad ha quindi una lunga esperienza sul campo, che le permette di selezionare con sapienza le materie prime e le formulazioni più adatte al loro utilizzo.
I test di invecchiamento eseguiti all’esterno, si aggiungono ai test di laboratorio interni, che offrono informazioni fondamentali in tempi relativamente brevi. Fin dalle primissime formulazioni di prodotti vernicianti a base acqua, che risalgono alla fine degli anni ’80, nei laboratori R&S ICA si realizzano costantemente test di durata all’esterno. Dal 1996 il dipartimento chimico-fisico dei laboratori di Civitanova Marche realizza internamente anche i test di invecchiamento artificiale (QUV). Le collaborazioni con partner qualificati e la ricerca condotta nei propri laboratori, sono la migliore garanzia della serietà di ICA e dell’affidabilità dei suoi prodotti: la loro durata viene assicurata sulla base degli attuali standard tecnologici e dei risultati dei molteplici test di invecchiamento. La continua evoluzione nelle materie prime e nei formulati, non può prescindere dalla scelta di arrivare a garantire i prodotti per una durata fino a qualche anno fa impensabile, ma sempre realistica. Presentarsi ai clienti con serietà significa infatti non promettere durata eterna, ma offrire prodotti all’avanguardia, assicurando le migliori performance concretamente raggiungibili. Tra i laboratori esterni di cui si avvale ICA, oltre al QLAB, vanno annoverati anche il Catas (Italia), il WKI e l’IFT Rosenheim (Germania).
Fonte: Ica Per ulteriori informazioni scrivere a: info@finishing.it
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KEMICHAL: 50 ANNI DI STORIA, ESPERIENZA E INNOVAZIONE Kemichal S.r.l., che nel 2012 ha festeggiato il 50° anniversario dalla sua fondazione, inizia il 2013 con l’obiettivo di consolidare e accrescere la propria attività, grazie all’impegno e alla dedizione del proprio staff e alla continua collaborazione con i propri fornitori, al “know-how” e all’attività di ricerca e controllo del proprio laboratorio. Premiata dalla costante richiesta sia del mercato interno sia estero, è evidentemente orgogliosa del riconoscimento di qualità dei propri prodotti da parte di importanti istituti di ricerca quali Certo (settore parquet) e Catas (settore all’acqua per esterni). Le vernici e i coloranti per legno, prodotti nel proprio stabilimento di Trebaseleghe (Padova) con materie prime scrupolosamente selezionate e prive di sostanze tossiche, sono particolarmente apprezzati per la loro qualità e resistenza. In particolare nel settore per impieghi esterni, l’azienda ha ottenuto nel 2009 il certificato N° 27/09 relativo al ciclo di verniciatura all’acqua, in conformità alla norma EN 927. Le prove per il rilascio di tale certificato riguardano: l’impermeabilità, la resistenza delle superfici ai liquidi freddi, l’impilaggio, l’adesione, la resistenza alla trazione, l’efficacia di biocidi per la
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prova di inibizione alla crescita di funghi e muffe, nonché gli invecchiamenti naturali (con esposizione agli agenti esterni per un anno) e artificiali (con l’impiego di strumentazione di laboratorio, quali il QUV Tester che simula l’esposizione agli agenti esterni). Il sistema di gestione qualità, certificato UNI EN ISO 9001:2008, assicura un’efficiente organizzazione, una costante qualità di produzione e una precisa rintracciabilità dei lotti. L’azienda inoltre, sensibile alla salvaguardia dell’ambiente, riesce a coniugare lo sviluppo e la ricerca con le sempre più ferree normative vigenti (CLP, Reach, ADR) e con le limitazioni alle emissioni in atmosfera di COV (Carbonio Organico Volatile). La vasta gamma produttiva comprende vernici per interni e per esterni: all’acqua, poliuretaniche, nitro, acriliche, sintetiche, poliesteri, tinte, patine, concentrati e paste colorate. Kemichal è dotata di un proprio sistema tintometrico: il “Kemilac Color System”, che permette di ottenere le innumerevoli sfumature di colore presenti nelle cartelle RAL ed NCS, sia su base all’acqua, sia a solvente. Sempre attenta alle esigenze di un mercato in continua evoluzione, produce linee specifiche di prodotti per parquet, scale e pavimenti in legno, ed è in grado di soddisfare qualsiasi particolare richiesta di effetti speciali e metallizzati per le finiture più sofisticate. Questo mezzo secolo di attività non rappresenta un punto d’arrivo, ma è motivo di ulteriore slancio verso le nuove sfide che l’azienda intende cogliere negli anni a venire. Fonte: Kemichal Per ulteriori informazioni scrivere a: info@finishing.it
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NUOVO IMPIANTO ALLA DOIMO CITYLINE Meccanica Opitergina nasce nel 1969 nel cuore dell’area di produzione e verniciatura del mobile del NordEst e da allora vanta una posizione leader nel settore dei costruttori di impianti di verniciatura. Nel 2010 è stata progettata e realizzata presso la Doimo Cityline di Moriago (TV) un’innovativa linea di verniciatura che, combinando trasportatori, carosello e cabina di verniciatura con robot antropomorfo, permette di soddisfare le nuove esigenze di produzione, ovvero:
• flessibilità per produzione sia “just in time”, sia in serie; • ottima qualità di finitura del prodotto, grazie all’applicazione robotizzata; • risparmio significativo di vernici, con conseguenti vantaggi economici, sia in termini di approvvigionamento di prodotti vernicianti, sia di oneri di smaltimento; • mantenimento di un ambiente salubre e pulito per gli operatori. • Nel ciclo di verniciatura troviamo in sequenza: • un depressore a nastro per spolvero del materiale; • un trasportatore per la formazione della bancalata; • una barra di lettura per scansione della forma dei pezzi; • una camera pressurizzata e climatizzata per la verniciatura con robot antropomorfo; • un magazzino a bilancelle (carosello) con riscaldamento e ventilazione forzata controllata per l’asciugatura dei pezzi; • un trasportatore in uscita dal carosello per il prelievo dei pezzi verniciati ed asciugati.
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I punti forza della linea di verniciatura sono i seguenti: robot antropomorfo corredato di scanner automatico per l’acquisizione della forma dei pezzi, combinato con un software di ultima generazione facile ed intuitivo, che permette la spruzzatura di componenti con forme ortogonali, sagomate, finestrate e, su richiesta, anche curvati; il software, in ambiente Windows, è completo dei programmi applicativi per l’impostazione e il controllo delle fasi di verniciatura; un dispositivo “web cam” consente il controllo remoto del robot; il robot viene accessoriato con una o più pistole sprezzatrici; giunto rotante (in fase di brevetto ) applicato al robot per la distribuzione prodotti vernicianti, rivoluzionario perché evita l’attorcigliamento delle tubazioni di alimentazione aria-prodotto durante le fasi di verniciatura; dispositivo automatico per la pulizia delle pistole sprezzatrici; verniciatura robotizzata su trasporto a nastro ricoperto di carta “a perdere”, che rende la macchina “autopulente” e riduce drasticamente i tempi di manutenzione; la particolarità del nostro trasporto è il costante tensionamento della carta; pressurizzazione zona di verniciatura con immis-
sione di aria filtrata, riscaldata e umidificata; magazzino composto da telai movimentati da una coppia di catene e realizzato seguendo le necessità produttive del cliente; esso viene coibentato e pressurizzato con l’immissione di aria filtrata, riscaldata e umidificata; la ventilazione interna è tale da realizzare le fasi di appassimento, essiccazione, raffreddamento in zone separate e con l’obiettivo di avere il massimo risparmio di energia. La linea di verniciatura permette di rispettare i canoni qualitativi che hanno reso famosi i mobili italiani nel mondo. L’inventiva, la creatività e la ricerca di nuove idee atte all’esplorazione di soluzioni tecnologiche sempre più avanzate è un punto di forza della Meccanica Opitergina. Fonte: Meccanica Opitergina Per ulteriori informazioni scrivere a: info@finishing.it
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SOLUZIONI TECNICHE WAGNER PER LA MASSIMA EFFICIENZA E FLESSIBILITÀ PRODUTTIVA Wagner colora (www.wagnercolora.com) progetta, produce e commercializza sistemi professionali per la verniciatura a spruzzo di componenti per mobili e arredi in legno e non, ideali per prodotti sia a base acqua, sia a solvente, per impianti manuali, automatici e robotizzati. Realizza soluzioni e impianti innovativi, in grado di garantire la perfetta miscelazione dei prodotti bicomponenti, di gestire in modo automatico e rapido i cambi colore, senza sprechi e tempi morti, garantendo la massima qualità delle finiture, ripetibilità di processo e aumento dell’efficienza produttiva. “FlexControl” ed “Intellimix”, rappresentano le famiglie di miscelatori elettronici in grado di affrontare con successo qualsiasi applicazione; sono state sviluppate per ottimizzare le operazioni di cambio rapido colore e lavaggio, nell’ottica di minimizzare gli sprechi e di risparmiare tempo utile da dedicare alle attività produttive. Si distinguono per la loro completa interfacciabilità con le linee di verniciatura automatizzate/robotizzate, per la semplicità di utilizzo, l’estrema affidabilità nel tempo, l’elevatissima precisione di miscelazione, il prezzo contenuto e il rapido ritorno dell’investimento. Sono in grado di gestire fino a quattro componenti diversi in un’unica ricetta e un doppio circuito fluido per prodotti non compatibili. Inoltre la sezione fluido viene normalmente posizionata a bordo della cabina di verniciatura, il più vicino possibile al punto di applicazione, per evitare sprechi di prodotto durante le fasi di cambio colore o lavaggio. È dotata di misuratori, valvole di cambio colore gestite pneumaticamente dal miscelatore e di una speciale testa di miscelazione per una perfetta omogeneizzazione del prodotto catalizzato. Un notevole contributo all’efficienza degli impianti è consentito dall’utilizzo della tecnologia dell’innovativa pompa a membrana in alta pressione Cobra® (brevetto Wagner), caratterizzate dall’assenza di parti soggette a sfregamento, che ne permettono l’utilizzo con prodotti critici, reattivi o abrasivi, come UV, acrilici, isocianati eccetera. Questa tecnologia è in grado di abbattere di oltre il 50 per cento gli sprechi di solvente e di vernici durante le operazioni di lavaggio e cambio colore grazie
FlexControl plus – Miscelatore elettronico Wagner: gestisce fino a 25 colori e 8 catalizzatori, 4 componenti (4K) e 2 circuiti fluido indipendenti
Pompa pneumatica Cobra® – innovativa pompa a membrana ad alta pressione (fino a 250 bar)
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GA 4000AC – pistole automatiche AirCoat al ridotto volume delle camere di pompaggio ed alla struttura interna di facile pulizia. La nuova generazione di pistole “AirCoat GA 4000AC”, le più compatte e leggere pistole automatiche presenti sul mercato, versatili ed estremamente affidabili, rappresenta la miglior soluzione per tutti i sistemi automatici di spruzzatura nel settore legno. Ideali sia per prodotti a base acqua, sia a solvente,
le innovative pistole automatiche AirCoat Wagner impiegano un nuovo sistema di distribuzione aria, in grado di produrre i migliori risultati di finitura di sempre e di ottenere un’ottima efficienza di trasferimento. La combinazione delle pistole GA 4000AC con i nuovi ugelli "preatomizzati" consente di aumentare notevolmente l'efficienza di trasferimento permettendo di ottenere un significativo risparmio di prodotto fino al 20%. Caratterizzati da una particolare attenzione all’efficienza, i sistemi Wagner consentono di ottenere un ritorno di investimento molto rapido: la notevole riduzione degli sprechi di prodotto e dei tempi morti garantisce grandi risparmi in breve tempo. Ma il risparmio è solo uno degli aspetti da considerare; sarà infatti possibile aumentare la produttività e/o la flessibilità, migliorare la qualità delle proprie finiture e la ripetibilità dei processi, potendo così essere maggiormente competitivi sul mercato. Chi ha scelto Wagner colora ha potuto beneficiare negli anni di un costante aggiornamento degli impianti e delle soluzioni applicative, potendo quindi seguire e sfruttare al meglio le opportunità offerte dalla continua evoluzione dei prodotti vernicianti. Fonte: Wagner colora Per ulteriori informazioni scrivere a: info@finishing.it
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NEUVENDIS PRESENTA L’ULTIMO SVILUPPO ALBERDINGK PER IL MIGLIORAMENTO DELL’ASPETTO DELLE VERNICI ALL’ACQUA Le vernici all’acqua negli ultimi vent’anni hanno acquisito una buona fetta di mercato nella verniciatura dei mobili. Nonostante questo successo, ci sono ancora degli aspetti per cui i sistemi all’acqua non hanno ancora raggiunto il livello di quelli al solvente. Il ravvivamento del legno (“Anfeuerung”) è uno dei principali aspetti per cui le vernici all’acqua sono ancora inferiori rispetto a quelle al solvente. I sistemi base solvente sono principalmente costituiti da polimeri a basso peso molecolare (Mw), caratterizzati da essiccazione chimica. I sistemi all’acqua sono composti per lo più da polimeri ad essiccazione fisica e per questa ragione hanno pesi molecolari elevati. Questa semplice osservazione già indica una differente interazione con il legno. Per iniziare, si potrebbe pensare di ridurre il peso molecolare delle resine all’acqua per migliorare il ravvivamento, ma velocità di essiccazione e resistenza al blocking, caratteristiche molto apprezzate dagli utilizzatori finali delle vernici all’acqua, sono conseguenza dell’alto peso molecolare delle resine stesse. Un’altra importante differenza tra resine al solvente e all’acqua, è il sistema utilizzato per stabilizzare i polimeri nel solvente o in acqua. I sistemi a base solvente sono vere e proprie soluzioni di polimero e normalmente hanno un aspetto “in-can” trasparente. I sistemi all’acqua sono invece dispersioni, particelle di polimero in acqua, o emulsioni, gocce di polimero in acqua, e possono presentarsi
“in-can” sia trasparenti che lattiginose. E’ il sistema di stabilizzazione di dispersioni ed emulsioni che influisce negativamente sul ravvivamento, non l’aspetto: sistemi all’acqua di aspetto lattiginoso possono avere un miglior ravvivamento di quelli trasparenti. Per far fronte a quanto precedentemente detto, la ricerca Alberdingk ha messo a punto un nuovo metodo di polimerizzazione per ottenere resine all’acqua caratterizzate da ravvivamento (“Anfeuerung”) uguale a quello dei sistemi a solvente. Il nuovo polimero (acrilico) non contiene alcuna sostanza che può reagire/interferire con il legno, riuscendo però a conservare le principali caratteristiche delle resine acriliche (velocità di essiccazione/ resistenza al blocking/ basse TMF, autoreticolazione per migliorare le resistenze chimiche, stabilità della resina, costi ragionevoli). Nel 2012 abbiamo delle alternative ai sistemi al solvente, se parliamo di ravvivamento del legno o di aspetto dei mobili moderni. La battaglia per sostituire le vernici al solvente a base nitrocellulosa continua, ma per la prima volta possiamo presentare una dispersione acrilica all’acqua che ha lo stesso aspetto sul legno. Fonte: Neuvendis Per ulteriori informazioni scrivere a: info@finishing.it
Comparazione di resine 1K Resina Nitrocellulose base solvente Nuova acrilica Alberdingk Acrilica autoreticolante senza surfattanti Acrilica senza surfattanti Acrilica Legenda: 0 = scarso
Peso molecolare
Ravvivamento ”Anfeuerung”
Resistenze chimiche
Carteggiatura
basso
++
0
++
medio
++
0/+
+
alto/basso
0
+
++
alto/basso
+
0
+
alto
0
++
+
+ = buono ++ = molto buono
48 Professione Verniciatore del Legno Legno Anno XVIII - n.109 - Gennaio 2012
Anno XVIII - n.109 - Gennaio - Professione Verniciatore del Legno  49
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VERNICI LIQUIDE
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ICRO COATINGS s.p.a. Via Bedeschi 25 24040 Chignolo d’Isola BG Tel. 035/999711 Fax 035/999712 www.icro.it info@icro.it
Via Parma 9 53049 Torrita di Siena SI Tel. 0577/685556 Fax 0577/686598 Resp. vendite: 337/700537
SIRCA s.p.a. - Div. POLISTUC Viale Roma 85 - 35010 S. Dono di Massanzago PD Tel. 049/9322311 Fax 049/9322322
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NUOVA S.I.V.A.M. s.p.a.
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DILUENTI
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VERNICI-COLORANTI PER LEGNO Via Artigianato 2 35010 Trebaseleghe PD Tel. 049/9385648 049/9388042 Fax 049/9385070
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Via del Fiffo 12 40065 Pianoro BO Tel. 051/770511 Fax 051/777437
JOINERY PROTEGGE I TUOI INFISSI AkzoNobel Coatings s.p.a. Divisione Wood Via Spangaro 1 30030 Peseggia VE Tel.041/5898111 Fax 041/5898144 www.akzonobel.com/wood info.pga@akzonobel.com
Viale Roma 85 - 35010 San Dono di Massanzago PD Tel. 049/9322311 Fax 049/9322322
Via Dell’Artigianato 5/4 31040 Salgareda Loc. Campo di Pietra TV Tel. 0422/804164 Fax 0422/804224
Zona Industriale Calderaio Via Galvani 7 51010 Massa e Cozzile PT Tel. 0572/92711 Fax 0572/78824
COLORIFICIO ZETAGI Via Pasubio 41 36050 Olmo di Creazzo VI Tel. 0444/228300 Fax 0444/228366
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www.verinlegno.it info@verinlegno.it
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IVE s.r.l. IVM Chemicals - Div. ILVA Viale della Stazione 3 27020 Parona PV Tel. 0384/25441 Fax 0384/252054 www.ilva.it ilvapolimeri@ilvapolimeri.com
Via Monviso 10 20010 Bareggio MI Tel. 02/903041 r.a. Fax 02/9014289
Via Calabria 6 40060 Osteria Grande BO Tel. 051/945107 Fax 051/946516 www.adleronline.it info@adleronline.it
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50 Professione Verniciatore del Legno Legno Anno XVIII - n.109 - Gennaio 2012
IVM Chemicals-Div. Milesi Viale della Stazione 3 27020 Parona PV Tel. 0384/25441 fax 0384/252054 numero verde 800.48.45.04 www.milesi.com milesi@milesi.com
SIRCA s.p.a.
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PRODOTTI IMPREGNANTI E PER ESTERNI
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SISTEMI INDUSTRIALI PER LA VERNICIATURA
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INDUSTRIA CHIMICA ICA SpA - Div ITALIAN COATINGS IVM Chemicals - Div. ILVA ADRIATICA s.p.a. Via Alcide De Gasperi 73 Via S. Pertini 52 - Zona ind. A Viale della Stazione 3 62012 Civitanova Marche MC 36060 Romano D’Ezzelino VI 27020 Parona PV Tel. 0424/8386 Tel. 0733/8080 Tel. 0384/25441 Fax 0424/37497 Fax 0733/808140 Fax 0384/252054 www.italiancoatings.com www.icaspa.com www.ilva.it info@italiancoatings.com ilvapolimeri@ilvapolimeri.com info@icaspa.com
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COLORANTI
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VERNICI-COLORANTI PER LEGNO Via Artigianato 2 35010 Trebaseleghe PD Tel. 049/9385648 049/9388042 Fax 049/9385070 www.kemichal.it info@kemichal.it
SIRCA s.p.a. - Div. POLISTUC Viale Roma 85 - 35010 S. Dono di Massanzago PD Tel. 049/9322311 Fax 049/9322322 www.polistuc.it info@polistuc.it
SIRCA s.p.a. - Div. POLISTUC Viale Roma 85 - 35010 S. Dono di Massanzago PD Tel. 049/9322311 Fax 049/9322322 www.polistuc.it info@polistuc.it
Via del Fiffo 12 40065 Pianoro BO Tel. 051/770511 Fax 051/777437 www.sayerlack.it servizioclienti@sayerlack.it
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agenti opacizzanti e specialità chimiche per vernici e resine
MATERIE PRIME PER VERNICI
EVONIK TEGO CHEMIE GmbH W.R. GRACE ITALIANA s.p.a. Neuvendis SpA Goldschmidtstrasse 100 Via Trento 7 S.S. Sempione 270/a CP 83 45127 Essen - Germany 20017 Passirana di Rho MI 20028 San Vittore Olona MI Phone +49 2011732222 Tel. 02/93537444 Fax +49 2011731939 Fax 02/93537581 Tel. 0331/423333 Fax 0331/423303 www.evonik.com www.grace.com www.neuvendis.com info-tego@evonik.com donatella.brocca@grace.com ivan.barozzi@neuvendis.com Anno XVIII - n.109 - Gennaio - Professione Verniciatore del Legno 51
L’agenda dei fornitori
VERNICI IGNIFUGHE
INDUSTRIA CHIMICA ICA SpA - Div ITALIAN COATINGS IVM Chemicals - Div. ILVA ADRIATICA s.p.a. Via Alcide De Gasperi 73 Via S. Pertini 52 - Zona ind. A Viale della Stazione 3 62012 Civitanova Marche MC 36060 Romano D’Ezzelino VI 27020 Parona PV Tel. 0424/8386 Tel. 0733/8080 Tel. 0384/25441 Fax 0424/37497 Fax 0733/808140 Fax 0384/252054 www.italiancoatings.com www.icaspa.com www.ilva.it info@italiancoatings.com ilvapolimeri@ilvapolimeri.com info@icaspa.com
SIRCA s.p.a. Via del Fiffo 12 40065 Pianoro BO Tel. 051/770511 Fax 051/777437
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L’AGENDA DEI FORNITORI REGIONALI
IVM Chemicals-Div. Milesi Viale della Stazione 3 27020 Parona PV Tel. 0384/25441 Fax 0384/252054 numero verde 800.48.45.04 www.milesi.com milesi@milesi.com
COLORIFICIO FARINA MARKET Concessionari esclusivi Sayerlack - vernici per legno Lechler - vernici per l’industria Via Piave 41 - 24048 Treviolo BG Tel. 035/201467 Fax 035/200366 logistica@farinamarket.it
IMPIANTI E CABINE DI VERNICIATURA
DAPHNE IMPIANTI s.r.l. CEFLA FINISHING GROUP Via Bicocca 14/c 40026 Imola BO Tel. 0542/653441 Fax 0542/653444 www.ceflafinishinggroup.com cefla.finishing@cefla.it
FINITURE s.r.l. Viale Veneto 13/15 35020 Saonara PD Tel. 049/8792458 Fax 049/8797561 www.finiture.it info@finiture.it
Via Sant’Ambrogio 1/A 37050 Tombazosana Fraz. Ronco all’Adige VR Tel. 045/7001868 Fax 045/6600676 www.globalplant.it info@globalplant.it
Via per Cascina Greppi 87 20050 Sovico MI Tel. 039/2013587 - 2013143 Fax 039/2012085
www.paginegialle.it/ciasnord ciasnord@tin.it www.carpenteriamanzanese.it info@carpenteriamanzanese.it
ISVE s.r.l.
Autoclavi per trattamento legno
Via S. Martino 39 25020 Poncarale BS Tel. 030/2540351 Fax 030/2640874 www.isve.com headoffice@isve.com
AEROFILTRI Via Enrico Fermi 27 20843 Verano Brianza MB Tel. 0362/991823 Fax 0362/907252 www.tomaninimpianti.it info@tomaninimpianti.it
FILTRI
Via Trento 6 33044 Manzano UD Tel. 0432/754616 - 750828 Fax 0432/754616
Via Rubens 23 20148 Milano MI Tel. 02/4072476 Fax 02/48705893 www.raccoglivernice.it info@aerofiltri.it
52 Professione Verniciatore del Legno Legno Anno XVIII - n.109 - Gennaio 2012
MECCANICA OPITERGINA s.r.l. Via Oderzo 70 31040 Mansuè TV Tel. 0422/712269 Fax 0422/712123 www.meccanicaopitergina.it meccanicaopiterginas.1@tin.it
Via Dei Valtorta 48 20127 MI Tel. 02/2886460/462 Fax 02/26141099 www.viledon-filter.com filter.mi1@freudenberg-nw.com
Via del Piano 73 - 61022 Talacchio di Colbordolo PU Tel. 0721/476322 Fax 0721/476459 www.daphneimpianti.it tecnico@daphneimpianti.it
Cabine di Verniciatura Impianti Pressurizzati e Macchine per il Risanamento Ambientale Via del Tesoro 210 47827 Villa Verucchio RN Tel. 0541/678078-678225 Fax 0541/671144 www.tecnoazzurra.it info@tecnoazzurra.it
FILTRI PER IMPIANTI DI VERNICIATURA Strada dell’Alpo 3 37136 Verona VR Tel. 045/581913 Fax 045/8202126 www.vefim.it vefim@vefim.it
L’agenda dei fornitori
ROBOT DI VERNICIATURA
CMA Robotics s.p.a. Via P. Paolo Pasolini 35 Int.15 33040 Pradamano UD Tel. 0432/640172 Fax 0432/640018
APPARECCHIATURE DI SPRUZZATURA
VERNICIATORI C/TERZI
Via Fermi 3 - 20875 Burago di Molgora MB Tel. 039/625021 www.wagnercolora.com info@wagnercolora.com
www.cmarobotics.it info@cmarobot.it
ABRASIVI
WAGNER COLORA s.r.l.
ABRATECH
LBA s.r.l.
Via Corella 48/50 - 31040 Meduna Di Livenza TV Tel. 0422/865054 Fax 0422/865045
Via Vicenza 4 z.i. 31046 Oderzo TV Tel. 0422/815402 Fax 0422/814046
sede@abratech.info
www.lba.it info@lba.it
Via delle Industrie 17 31047 Levada di Ponte di Piave TV Tel. 0422/853018 r.a. Fax 0422/853533 www.nastroflex.it nastroflex@nastroflex.it
C.S. s.r.l. Zona Ind.le 06055 Marsciano PG Tel./Fax 075/8743440 Tel./Fax 075/8748941 c.s.srl@tin.it
CONSULENTI
IBS ANALYSIS Via C. Colombo 25 20060 Mediglia MI Tel./Fax 02/90600687 ibsanalysis@libero.it
IMPIANTI DEPURAZIONE ARIA
AIR PROTECH s.r.l. V.le Lombardia 33 20013 Magenta MI Tel. 02/9790466-364 Fax 02/97297483 www.airprotech.it info@airprotech.it
BABCOCK WANSON Italiana Via Roma 147 - 20873 Cavenago Brianza MB Tel. 02/959121 Fax 02/95019252 www.babcock-wanson.it bwi@babcock-wanson.com
Via Metauro 5 20900 Monza MB Tel. 039/27331 Fax 039/745077
www.innovaterm.com info@innovaterm.com
www.itas.com info@itas.com
OLPIDÜRR s.p.a. Via G. Pascoli 14 - 20090 Novegro di Segrate MI Tel. 02/70212278 Fax 02/70212319
www.brofind.it office@brofind.it
www.olpidurr.it sales@olpidurr.it
SOCIETA’ VENETA DEPURATORI E AFFINI Impianti abbattimento VOC ad autosostentamento
ITAS s.p.a. Via Stra Madonna 89 21047 Saronno VA Tel. 02/9625251/2 Fax 02/9606597
BROFIND s.p.a. Viale Stelvio 5 20159 Milano MI Tel: 02/6085261 Fax 02/608526232
Maserada sul Piave TV Via Dolomiti 30 Tel. 0422/8777 Fax 0422/877888 www.mionventoltermica.it info@mionventoltermica.it
Via Cendon 5 31057 SILEA TV Tel. 0422/361960 r.a. Fax 0422/360517 www.svedasrl.com info@svedasrl.com
Via dell’Industria 11 38012 Mollaro TN Tel. 0463/461700 Fax 0463/461798 www.tama.eu info@tama.it
Anno XVIII - n.109 - Gennaio - Professione Verniciatore del Legno 53
Zaniolo CdA - 02.11
. e r o u c a a t s i c o n g e L lI to ce ne prendiamo cura. s Per que
Cicli Holzfreund all’Acqua e nuovo Kit Evergreen: serramenti in legno belli e sempre in forma!
Cicli Holzfreund all’Acqua, un’ampia gamma di impregnanti e finiture per esterno, che assicurano ai serramenti trattati un elevato grado di protezione. Le finiture Holzfreund all’Acqua, trasparenti o pigmentate, garantiscono resistenza all’umidità, una particolare durezza superficiale e un’aderenza elevatissima, che sono sinonimo di lunga durata ed alto livello estetico cromatico. Kit Evergreen, una serie di prodotti specifici per un’efficace pulizia e manutenzione delle parti in legno e vetro dei serramenti, in grado di garantirne bellezza e durata. Il Kit Evergreen comprende: Bi-clean, un solo prodotto per pulire legno e vetro - Re-vive, ravvivante del legno - Ri-nova, vernice per piccoli ritocchi - Spugna abrasiva - Panno in microfibra per la pulizia - Pennello.
Colorificio Zetagì Srl - Olmo di Creazzo (VI) Tel. 0444.228300 - Fax 0444.228366 info@zetagi.it - www.zetagi.it 54 Professione Verniciatore del Legno Anno XVIII - n.109 - Gennaio 2012
IL MANUALE DELLA LEVIGATURA • Come scegliere l’abrasivo? • Come scegliere la levigatrice e la spazzolatrice? • Quali sono i parametri per scegliere correttamente un ciclo di levigatura?
200 pagine, oltre 100 figure e tabelle • Quali sono i principali difetti di levigatura e i modi per evitarli? • Quali sono i metodi per lavorare in sicurezza e per aspirare la polvere di levigatura? • Come si calcolano i costi di gestione nella levigatura?
Indice PREMESSA: CENNI STORICI Cap. I: I MATERIALI DA LEVIGARE • ANATOMIA E FISIOLOGIA DEL LEGNO • PANNELLI E SEMILAVORATI A BASE DI LEGNO • PANNELLI E SEMILAVORATI SPECIALI Cap. II: TERMINOLOGIA • LE MACCHINE • LA LEVIGATURA DEL SUPPORTO • LA LEVIGATURA DELLA SUPERFICIE VERNICIATA Cap. III: GLI ABRASIVI FLESSIBILI • INTRODUZIONE • I SUPPORTI • I LEGANTI • I GRANULI DI SOSTANZA ABRASIVA La grana abrasiva La cosparsione • I PRODOTTI ANTI-INTASANTI • LA CORRETTA CONSERVAZIONE DEGLI ABRASIVI FLESSIBILI • IL CORRETTO IMPIEGO DEI NASTRI ABRASIVI FLESSIBILI • DETERMINAZIONE Dei difetti DEI NASTRI ABRASIVI • CONCLUSIONI Cap. IV: PRINCIPI GENERALI • PARAMETRI Lo spessore del truciolo La velocità di taglio dell’abrasivo La velocità di avanzamento del pezzo La pressione specifica di levigatura Potenza assorbita Cap. V: LA CALIBRATURA DEL PANNELLO • LE MACCHINE CALIBRATRICI Calibratrice superiore Calibratrice-levigatrice superiore Calibratrice doppia superiore/inferiore Linea di calibratura con calibratrice inferiore + cali bratrice superiore • CARATTERISTICHE TECNICHE DELLA CALIBRATRICE • L’ABRASIVO PER LA CALIBRATURA Cap. VI: LA LEVIGATURA DEL PANNELLO • LEVIGATURA DELLA SUPERFICIE GREZZA • LEVIGATURA DELLA SUPERFICIE VERNICIATA • MACCHINA LEVIGATRICE E GRUPPI OPERATORI • GRANA DELL’ABRASIVO • ACCORGIMENTI PER UNA CORRETTA LEVIGATURA DELLA SUPERFICIE Cap. VII: MACCHINE LEVIGATRICI PER SUPERFICI DI PANNELLI
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LEVIGATRICI MANUALI PORTATILI LEVIGATRICI MANUALI A NASTRO LUNGO LEVIGATRICI SEMIAUTOMATICHE IGIENE DEL LAVORO LEVIGATRICI AUTOMATICHE MACCHINE PER LA CALIBRATURA MACCHINE PER LA LEVIGATURA DI SUPERFICI GREZZE MACCHINE PER LA LEVIGATURA DI SUPERFICI VERNICIATE • CONSIDERAZIONI FINALI Cap. VIII: APPLICAZIONI PRATICHE • COMPOSIZIONE MACCHINE CALIBRATRICI • COMPOSIZIONE MACCHINE LEVIGATRICI PER SUPPORTI LEGNOSI • COMPOSIZIONE MACCHINE LEVIGATRICI PER SUPERFICI VERNICIATE • COSTI DI PRODUZIONE Cap. IX: LEVIGATURA TRIDIMENSIONALE Cap. X: LEVIGATURA DEI BORDI, DEI PANNELLI E DELLE CORNICI • I GRUPPI OPERATORI • APPLICAZIONI SU PROFILI GREZZI • APPLICAZIONI SU PROFILI VERNICIATI • LEVIGATRICI PER BORDI E CORNICI • INDICAZIONI DI CARATTERE GENERALE • PARAMETRI QUALITATIVI Cap. XI: LA LUCIDATURA • NOZIONI GENERALI SULLE FINITURE LACCATE LUCIDE • AGGREGATI LUCIDATORI • UTENSILI LUCIDATORI MANUALI • LUCIDATRICI SEMIAUTOMATICHE MONO O “BISPAZZOLONE” • LUCIDATRICI AUTOMATICHE “PLURISPAZZOLONE” • BRILLANTATRICI AUTOMATICHE “A RAGNO” • PRODOTTI LUCIDANTI • LUCIDATURA CON PASTE ABRASIVE SEMILIQUIDE • LUCIDATURA CON PASTE ABRASIVE SOLIDE • LA BRILLANTATURA • I DILUENTI Cap. XII: SPAZZOLATURA • PREMESSA • LA PREPARAZIONE DEL SERRAMENTO • LA PREPARAZIONE DI ANTE PIANE E SAGOMATE Cap. XIII: DIFETTI E RIMEDI Cap. XIV: SICUREZZA Cap. XV: INQUINAMENTO ATMOSFERICO BIBLIOGRAFIA
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