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Prezzi

Materie prime

Apparecchiature Pistole pulite

Vernici

Residuo secco

Igiene del lavoro Check list per la sicurezza

Rubriche

Notizie dalle aziende: novitĂ , tecnologie ed eventi

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CAMPAGNA PER L’IMPIEGO SICURO DEI DILUENTI NELLA VERNICIATURA

DILUENTI & SICUREZZA

Un codice di autoregolamentazione per il rispetto dell’ambiente e dei verniciatori Le aziende aderenti al codice di autoregolamentazione si impegnano a: non usare, per promuovere i propri prodotti, i termini ecologico, atossico, non nocivo rispettare scrupolosamente le regolamentazioni in vigore promuovere l’utilizzo razionale e sicuro dei diluenti e delle vernici

promuovere la corretta gestione dei rifiuti e facilitarne il recupero promuovere la corretta gestione degli imballi

utilizzare tappi sigillati per i fusti da 200 litri

sostenere iniziative di formazione e aggiornamento degli utilizzatori promuovere incontri periodici con gli Enti pubblici competenti

Quest’impegno permetterà agli utilizzatori di selezionare i diluenti e di utilizzarli nelle migliori condizioni di sicurezza per l’uomo e per l’ambiente. Oltre agli impegni generali previsti dalla campagna “Diluenti & Sicurezza”, i fornitori si impegnano a formulare una linea di prodotti, denominata Diluente Certo, con le seguenti modalità:

assenza di sostanze cancerogene e/o teratogene che fanno scattare le frasi di rischio R 40, R 45, R 46, R 49, R 60, R 61, R 62, R 63, R 64

assenza di sostanze appartenenti alla classe I e II (tab. D del DM 12.7.90). La somma totale di eventuali impurezze deve essere inferiore allo 0.1%

assenza di alcoli primari nei diluenti poliuretanici

acqua in percentuale inferiore allo 0,05% nei diluenti poliuretanici

costanza di formulazione secondo precise specifiche tecniche

Per informazioni: redazione@finishing.it


IL MANUALE DELLA LEVIGATURA • Come scegliere l’abrasivo? • Come scegliere la levigatrice e la spazzolatrice? • Quali sono i parametri per scegliere correttamente un ciclo di levigatura?

200 pagine, oltre 100 figure e tabelle • Quali sono i principali difetti di levigatura e i modi per evitarli? • Quali sono i metodi per lavorare in sicurezza e per aspirare la polvere di levigatura? • Come si calcolano i costi di gestione nella levigatura?


Indice PREMESSA: CENNI STORICI Cap. I: I MATERIALI DA LEVIGARE • ANATOMIA E FISIOLOGIA DEL LEGNO • PANNELLI E SEMILAVORATI A BASE DI LEGNO • PANNELLI E SEMILAVORATI SPECIALI Cap. II: TERMINOLOGIA • LE MACCHINE • LA LEVIGATURA DEL SUPPORTO • LA LEVIGATURA DELLA SUPERFICIE VERNICIATA Cap. III: GLI ABRASIVI FLESSIBILI • INTRODUZIONE • I SUPPORTI • I LEGANTI • I GRANULI DI SOSTANZA ABRASIVA La grana abrasiva La cosparsione • I PRODOTTI ANTI-INTASANTI • LA CORRETTA CONSERVAZIONE DEGLI ABRASIVI FLESSIBILI • IL CORRETTO IMPIEGO DEI NASTRI ABRASIVI FLESSIBILI • DETERMINAZIONE Dei difetti DEI NASTRI ABRASIVI • CONCLUSIONI Cap. IV: PRINCIPI GENERALI • PARAMETRI Lo spessore del truciolo La velocità di taglio dell’abrasivo La velocità di avanzamento del pezzo La pressione specifica di levigatura Potenza assorbita Cap. V: LA CALIBRATURA DEL PANNELLO • LE MACCHINE CALIBRATRICI Calibratrice superiore Calibratrice-levigatrice superiore Calibratrice doppia superiore/inferiore Linea di calibratura con calibratrice inferiore + cali bratrice superiore • CARATTERISTICHE TECNICHE DELLA CALIBRATRICE • L’ABRASIVO PER LA CALIBRATURA Cap. VI: LA LEVIGATURA DEL PANNELLO • LEVIGATURA DELLA SUPERFICIE GREZZA • LEVIGATURA DELLA SUPERFICIE VERNICIATA • MACCHINA LEVIGATRICE E GRUPPI OPERATORI • GRANA DELL’ABRASIVO • ACCORGIMENTI PER UNA CORRETTA LEVIGATURA DELLA SUPERFICIE Cap. VII: MACCHINE LEVIGATRICI PER SUPERFICI DI PANNELLI

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LEVIGATRICI MANUALI PORTATILI LEVIGATRICI MANUALI A NASTRO LUNGO LEVIGATRICI SEMIAUTOMATICHE IGIENE DEL LAVORO LEVIGATRICI AUTOMATICHE MACCHINE PER LA CALIBRATURA MACCHINE PER LA LEVIGATURA DI SUPERFICI GREZZE MACCHINE PER LA LEVIGATURA DI SUPERFICI VERNICIATE • CONSIDERAZIONI FINALI Cap. VIII: APPLICAZIONI PRATICHE • COMPOSIZIONE MACCHINE CALIBRATRICI • COMPOSIZIONE MACCHINE LEVIGATRICI PER SUPPORTI LEGNOSI • COMPOSIZIONE MACCHINE LEVIGATRICI PER SUPERFICI VERNICIATE • COSTI DI PRODUZIONE Cap. IX: LEVIGATURA TRIDIMENSIONALE Cap. X: LEVIGATURA DEI BORDI, DEI PANNELLI E DELLE CORNICI • I GRUPPI OPERATORI • APPLICAZIONI SU PROFILI GREZZI • APPLICAZIONI SU PROFILI VERNICIATI • LEVIGATRICI PER BORDI E CORNICI • INDICAZIONI DI CARATTERE GENERALE • PARAMETRI QUALITATIVI Cap. XI: LA LUCIDATURA • NOZIONI GENERALI SULLE FINITURE LACCATE LUCIDE • AGGREGATI LUCIDATORI • UTENSILI LUCIDATORI MANUALI • LUCIDATRICI SEMIAUTOMATICHE MONO O “BISPAZZOLONE” • LUCIDATRICI AUTOMATICHE “PLURISPAZZOLONE” • BRILLANTATRICI AUTOMATICHE “A RAGNO” • PRODOTTI LUCIDANTI • LUCIDATURA CON PASTE ABRASIVE SEMILIQUIDE • LUCIDATURA CON PASTE ABRASIVE SOLIDE • LA BRILLANTATURA • I DILUENTI Cap. XII: SPAZZOLATURA • PREMESSA • LA PREPARAZIONE DEL SERRAMENTO • LA PREPARAZIONE DI ANTE PIANE E SAGOMATE Cap. XIII: DIFETTI E RIMEDI Cap. XIV: SICUREZZA Cap. XV: INQUINAMENTO ATMOSFERICO BIBLIOGRAFIA


MODULO DI ACQUISTO MANUALE DELLA LEVIGATURA (per acquisti online: www.woodfinishing.it ) Cognome________________________________________________________________________ Nome _________________________________________________________________________ Azienda_________________________________________________________________________ Produzione______________________________________________________________________ Via__________________________________________________________________ n°________ CAP_______________ Città___________________________________________ Prov________ Telefono:________________________________________________________________________ Fax____________________________________________________________________________ E–mail: ________________________________________________________________________ Partita IVA ____________________________________________________________________

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Pagamento anticipato tramite bonifico: Banca Popolare di Sondrio - Ag. 5 - Milano IBAN IT13U0569601604000003722X60 Intestato a: HB pi.erre s.a.s. di Pierluigi Offredi Spedire a “Professione Verniciatore”, Via Imbriani, 19/A - 20158 Milano, o via fax al n. 02/33.22.04.62. o tramite e-mail: info@finishing.it Per l’acquisto di più copie o altre informazioni, telefonare al n. 02/39.31.27.36


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IL MANUALE DEL VERNICIATORE GUIDA ALLA VERNICIATURA PROFESSIONALE DEL LEGNO

VOLUME SECONDO

Come scegliere il legno, la vernice, il diluente? Quali sono i cicli a basso impatto ambientale? Quali sono i parametri per scegliere un ciclo di verniciatura? Come si leggono le schede di sicurezza e le schede tecniche? Quali sono le normative sull’inquinamento atmosferico e sui rifiuti? Quali sono le normative sulla sicurezza del lavoro? Come scegliere una cabina di verniciatura? Come scegliere un impianto di depurazione?

430 pagine, oltre 200 figure e tabelle HB. PI. ERRE EDITRICE


INDICE Capitolo I: il legno 1.1 Introduzione 1.2 Struttura del legno 1.3 Composizione del legno 1.4 Umidità del legno 1.5 Essiccazione naturale del legno 1.6 Essiccazione artificiale del legno 1.7 Alterazione del legno

Capitolo VIII: le tecnologie a basso Impatto ambientale 8.1 Premessa 8.2 Prodotti “naturali” ed ecofurbi 8.3 I prodotti all’acqua 8.4 I prodotti ad alto residuo secco 8.5 Le vernici in polvere 8.6 Essiccazione mediante radiazioni

Capitolo II: le specie legnose 2.1 Denominazione e caratteristiche

Capitolo IX: l’applicazione dei prodotti vernicianti 9.1 Pv per la tinteggiatura, coloritura o nobilitazione 9.2 Pv per la preparazione 9.3 Pv per il riempimento delle porosità 9.4 Pv per la finitura

Capitolo III: i supporti legnosi 3.1 Introduzione 3.2 Pannelli di particelle truciolari 3.3 Pannelli di fibra 3.4 Pannelli nobilitati 3.5 Pannelli compensati, multistrati, listellari e placcati 3.6 Pannelli di laminato plastico 3.7 Conclusioni Capitolo IV: cosa sono i prodotti vernicianti 4.1 Anzitutto la parola giusta 4.2 Verniciare per decorare è una tecnica antica 4.3 Verniciare per proteggere è una tecnica moderna 4.4 I pv sono amici o nemici dell’ambiente ? 4.5 La tecnologia dei pv è in continuo progresso 4.6 Classificazione dei pv Capitolo V: i componenti dei prodotti vernicianti 5.1 Premessa 5.2 I principali tipi di leganti 5.3 Pigmenti e cariche: differenze e analogie 5.4 Solventi, diluenti, composti volatili COV 5.5 Gli additivi La campagna diluente certo Capitolo VI: l’essiccazione dei prodotti vernicianti 6.1 Essiccazione fisica o chimica (reticolazione) 6.2 Le reazioni di reticolazione 6.3 Note sui meccanismi di reticolazione 6.4 Film essiccati con essiccazione fisica o chimica: reversibilità e irreversibilità Capitolo VII: le prestazioni dei prodotti vernicianti 7.1 Come si misurano le caratteristiche prestazionali 7.2 Le caratteristiche principali 7.3 La documentazione sulle prestazioni 7.4 Procedura di controllo delle prestazioni tecniche e ambientali dei prodotti vernicianti applicati su superfici di mobili per uso interno

Capitolo X: l’applicazione delle vernici: macchine e forni 10.1 Premessa 10.2 Nozioni generali 10.3 Reciprocatori 10.4 Spruzzatrici automatiche 10.5 Laccatrici (macchine a due cilindri di lavoro) 10.6 Laccatrici-stampatrici (macchine a due cilindri di lavoro) 10.7 Stuccatrice (macchina con almeno tre cilindri di lavoro) 10.8 Reverse (macchina con almeno 4 cilindri di lavoro) 10.9 Velatrice ad una o più testate 10.10 Trafila 10.11 Forni di essiccazione Capitolo XI: i cicli industriali 11.1 Premessa 11.2 La scelta del ciclo 11.3 Cicli bagnato su bagnato trasparenti e pigmentati di tipo “sandwich ” su vari supporti 11.4 Cicli fotochimici trasparenti e pigmentati su vari supporti 11.5 Cicli anticalo trasparenti e pigmentati di tipo uv su vari supporti 11.6 Cicli vari trasparenti e pigmentati su supporti diversi Capitolo XII: cabine di verniciatura 12.1 La sicurezza prima di tutto 12.2 Caratteristiche generali 12.3 Cabine aperte frontalmente 12.4 Cabine chiuse 12.5 Cabine di grandi dimensioni 12.6 Cabine per verniciatura con disco elettrostatico 12.7 Aree a piano aspirante 12.8 Impianti di protezione antincendio 12.9 Filtrazione dell’overspray 12.10 Aria in entrata 12.11 Rumore 12.12 Zone con aspirazione per la pulizia delle pistole e la preparazione delle vernici

12.13 Come scegliere una cabina 12.14 La manutenzione non e’ un optional 12.15 Flocculanti: i problemi cominciano con le vernici all’acqua 12.16 Defangatori Capitolo XIII: depurazione e distillazione dei solventi 13.1 Introduzione 13.2 Adsorbimento 13.3 Assorbimento 13.4 Combustione 13.5 Rotoconcentrazione 13.6 Biofiltrazione 13.7 Come scegliere l’impianto giusto 13.8 Il recupero dei solventi: la distillazione Capitolo XIV: la legge sull’inquinamento atmosferico 14.1 Premessa 14.2 Le norme attuali 14.3 Come si presenta la domanda di autorizzazione 14.4 I limiti alle emissioni Scheda regione piemonte Scheda regione lombardia 14.5 Le competenze degli enti locali 14.6 La legislazione europea: direttiva VOC 14.7 Prevenzione e riduzione integrate dell’inquinamento 14.8 Uno sguardo al futuro: effetto serra e reattività fotochimica Capitolo XV: autorizzazioni e regole per lavorare In sicurezza 15.1 Permessi e autorizzazioni 15.2 Igiene del lavoro Appendice 1: Sentenze in materia di sicurezza Appendice 2: Il rumore: linee guida per l’interpretazione e l’applicazione della legge 277 Appendice 3: La direttiva “macchine” e la marcatura CE Appendice 4: Come riconoscere i prodotti più pericolosi? Guida pratica alla lettura delle etichette e delle schede di sicurezza Appendice 5: Il rischio secondo gli igienisti statunitensi Appendice 6: Classificazione delle sostanze ai fini dell’inquinamento atmosferico (tabella “d” del dm 12/7/90) Appendice 7: La protezione delle vie respiratorie Appendice 8: Pubblicita’ ingannevole Appendice 9: Da rifiuti a risorse Profilo degli autori Bibliografia Ringraziamenti Elenco sponsor


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Contenuti del numero 123 04

L'Italia s'è desta?

08

Chi fa da sè, fa per tre! (parte III)

11

Persi nella rete...

12

Pistole pulite

18

Una check list per la sicurezza

24

Notizie dalle aziende

46

L'Agenda dei Fornitori


MEGLIO PENSARCI PRIMA! VI SIETE DIMENTICATI Questo èDI l’ultimo numero di ProfesRINNOVARE L’ABBONAMENTO? sione Verniciatore che riceverà chi non ha rinnovato l’abbonamento. Chi non l’ha ancora fatto provveda ora, per non interrompere l’invio dell’unica rivista che offre gratuitamente ai suoi

Direttore responsabile Pierluigi Offredi

Registrazione tribunale di Milano: N. 592 del 05/11/1994

Periodicità 6 numeri all’anno Direzione e redazione: HB Pi.erre - Via Imbriani, 19/A 20158 Milano Tel. 02.39.312.736 Fax 02.33.22.04.62

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I dati dell’archivio elettronico della HB pi. erre vengono trattati nel rispetto di quanto stabilito dalla legge n. 675/1996 sulla tutela dei dati personali. Chiunque può richiedere, in qualsiasi momento, modifiche, aggiornamenti e cancellazioni dei dati personali dal nostro archivio

Termini di consegna materiali

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REDAZIONALI

PUBBLICITA'

121/GENNAIO

15/11/2014

06/12/2014

122/MARZO

17/01/2015

07/02/2015

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125/SETTEMBRE

13/06/2015

04/07/2015

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Anno XX - n.123 - Aprile 2015 - Professione Verniciatore del Legno  03


Prezzi

L’Italia s’è desta?

A cura della Redazione

04  Professione Verniciatore del Legno  Legno Anno XX - n.123 - Aprile 2015


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Strumenti di misura

Chi fa da sè, fa per tre! Parte 3 - Il residuo secco

Le prove che ogni verniciatore dovrebbe fare per misurare le prestazioni delle vernici, senza dover assumere tecnici o investire in costose attrezzature di laboratorio. Basta solo qualche semplice strumento e un po’ di buona volontà. Enzo Morandi - CE.R.TO.(Centro Ricerche Toscano) - Pierluigi Offredi - Professione Verniciatore del Legno

08  Professione Verniciatore del Legno  Legno Anno XX - n.123 - Aprile 2015


Strumenti di misura

Cos’e’ il residuo secco? E' la parte solida di una vernice (resina, pigmenti e cariche) che rimane dopo l’evaporazione della parte volatile (solventi) in essa contenuta. Le norme UNI EN ISO 3233-1:2013 e UNI EN ISO 23811:2009, descrivono il metodo che consente di verificare quanto una resina o un prodotto verniciante perdono in

duo secco dei prodotti che acquistate. Con questa ed altre prove (per esempio la prova in muffola a 450°C), si può capire quanta parte del residuo secco é resina e quanto invece é formato da cariche inerti (la resina é il legante, le cariche sono sempre degli inerti a bassissimo costo che vanno legati). In un momento come questo, in cui

peso nel tempo (quindi anche in volume).

la quantità di SOV (solventi) emessa in atmosfera é sotto lo stretto controllo degli Enti pubblici, é vitale per le aziende conoscere quanto del prodotto che si applica rimane sul pezzo, e quanto se ne va in atmosfera.

A cosa serve? E’ importante saperlo perché, specialmente nelle vernici trasparenti, più alto é il residuo secco e meglio é. Non che in una vernice pigmentata non sia bene averlo alto, però siccome in un prodotto coprente il residuo secco é sempre abbastanza alto e può esserlo ancora di più aggiungendo cariche (quindi senza migliorare la qualità, anzi...), per non pagare 5 euro al chilo del volgarissimo talco sarebbe meglio ogni tanto fare la verifica del resi-

Mezzi occorrenti per eseguire la prova Serve anzitutto un forno che abbia un termostato affidabile (errore massimo 5°C ed altri 5°C tra accensione e spegnimento), un timer contaminuti da sei ore, una bilancia di precisione, o comunque più precisa possibile.

Se non possedete già niente del genere, i costi per effettuare queste prove sono alti. Per una stufa termostatata (vero nome del forno) e una bilancia di precisione ci vogliono 2-3000 euro. Come si esegue la prova Prendete un recipiente metallico con capacità di almeno 200 g: più grande é il contenitore e più precise sono le prove. E’ meglio che il contenitore sia di poco valore, perché alla fine della prova conviene buttare sia il prodotto sia il recipiente. Dopo aver pesato il recipiente vuoto, lo si riempie fino a tre quarti (non bisogna mai riempirlo tutto, poiché polimerizzando potrebbe traboccare). Si pesa di nuovo il recipiente, prendendo nota del valore, e lo si mette in un ambiente con temperatura controllata (intorno a 20°C) per una ventina d’ore minimo: in pratica si prepara oggi per domani, e comunque meglio un giorno di più che un’ora di meno. Quando il prodotto é solido si inserisce nel forno il recipiente che lo contiene, impostando la temperatura a 110°C. A questo punto la cosa si fa un po’ più complessa, perché a seconda del tipo di prodotto da analizzare, possono cambiare tempi e temperature. Di conseguenza, tenendo costante la temperatura a 110 °C (in quanto consigliata dalla norma ed essendo ottimale per quasi tutti i prodotti) opereremo sui tempi. Vediamo ora come risolvere il problema del giusto tempo per ogni prodotto. Intanto puntiamo il nostro timer a 6 ore. In questo lasso di tempo molti prodotti evaporano completamente, ma per esserne certi, dopo aver pesato il contenuto e preso nota del valore su un foglio, almeno per le prime volte é meglio reimpostare il tempo per altre 3 ore, passate le quali si pesa

Anno XX - n.123 - Aprile 2015 - Professione Verniciatore del Legno  09


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Lettere al Direttore

C

Persi nella rete…

aro Direttore, da molto tempo sono un tuo affezionato lettore e da molto tempo sono anche estremamente annoiato. Sia chiaro, non è colpa tua, mi annoiano anche le riviste dei tuoi concorrenti, e non è nemmeno colpa dei verniciatori: noi, poveretti, dobbiamo verniciare. Cambiano le mode, calano i metri quadrati da verniciare, si riducono i margini, i clienti, i giorni di consegna; aumentano gli insoluti, le tasse, ma sempre verniciare dobbiamo, quello sappiamo fare…fantasia e creatività hanno ben poco a che fare col nostro lavoro. Sai cosa trovo invece di una noia mortale? La comunicazione dei fornitori di vernice, le loro inserzioni pubblicitarie, i loro redazionali: sono tutti uguali, tutti certificati, tutti attenti e rispettosi dell’ambiente, tutti pronti a soddisfare i bisogni del cliente, tutti leader e adesso… tutti comunicativi, su Facebook, su Twitter, su Linkedin, tanto da augurarti buon week end il venerdì, buona settimana il lunedì, ti avvisano che è iniziato l’autunno, che sta finendo l’estate, ti perseguitano con le fotografie degli oggetti più improbabili verniciati con i loro prodotti, qualcuno ti mette anche nostalgiche colonne sonore degli anni ’70. La competizione sul mercato si è spostata su quanti “mi piace” o “condividi” puoi esibire, di solito direttamente proporzionali al numero dei dipendenti dell’azienda e inversamente alla quantità di faccende nelle quali gli stessi sono quotidianamente affaccendati… E tutta questa roba, costerà, immagino…ma in cambio di cosa? Vendono di più, o meglio? Sarà anche vero che “…la gallina quando ha fatto l’uovo canta, l’anatra no ed è per questo che la gente compra le uova di gallina…”, ma è anche vero che “…dove molti galli cantano non si fa mai giorno…”. Ti ricordi, caro Direttore, quando si parlava di comunicazione in tempi non sospetti? Quando alla comunicazione chiedevamo di darci schede tecniche chiare e complete, etichette coerenti col contenuto della latta, fatture comprensibili e coerenti con le promesse dei venditori, risposte veloci a domande semplici e - perché no? – centraliniste che non ti lascino in attese infinite per poi dirti che sono tutti in riunione, operatori automatici che dopo un labirinto di numeri dall’1 al 9, non ti dicano che sono tutti occupati… Siamo gente semplice, ma non per questo analfabeti digitali: abbiamo anche noi l’email, la PEC, le App..., ma francamente i nostri fornitori preferiamo guardarli in faccia, anzi, visto che conosciamo perfino qualche parola di inglese…”face to face”, alla faccia di facebook… Un verniciatore annoiato

Anno XX - n.123 - Aprile 2015 - Professione Verniciatore del Legno  11


Apparecchiature

Pistole pulite

Quanto tempo dedicate alla pulizia delle apparecchiature di spruzzatura? A cura della Redazione Foto e tabelle: Sata

12  Professione Verniciatore del Legno  Legno Anno XX - n.123 - Aprile 2015


Apparecchiature

PREMESSA Per ottenere una perfetta verniciatura non basta avere una buona mano e un’ottima apparecchiatura, è necessario anche impostare una procedura costante di manutenzione, che spesso viene dimenticata, per mancanza di tempo o di volontà, senza pensare che spesso i difetti che si riscontrano sui pezzi verniciati dipendono anche dalla scarsa pulizia delle attrezzature. Oltre tutto, la manutenzione è piuttosto semplice e il tempo che ci si dedica è un investimento, sia in termini di efficienza, sia perché consente di prolungare la durata delle apparecchiature. La gestione quotidiana della manutenzione dovrebbe essere parte integrante della professionalità di un verniciatore, che dovrebbe ben sapere che l’aerografo deve essere lavato a fondo e asciugato accuratamente subito dopo l’applicazione di ogni prodotto verniciante. Quando si evidenziano difetti di verniciatura che richiedono di rifare il lavoro, di solito si attribuisce la

causa alla vernice o al diluente, trascurando altre importanti motivazioni, che dipendono strettamente dall’apparecchiatura: un’usura precoce dello strumento dovuta alla corrosione, il bloccaggio della rego-

lazione del ventaglio, valori sballati nel display della pressione dell’aria, sono tipiche problematiche che scaturiscono dalla scarsa cura per le attrezzature.

Se si utilizza una macchina lavapistole chiusa, bisogna posizionare correttamente l’aerografo nella camera di pulizia: il gancio di sospensione deve essere nel punto più basso, così da evitare l’ingresso di detersivo nei canali dell’aria. Bisogna inoltre bloccare il grilletto e collegare l’aria da soffiare come evidenziato nella foto.

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Igiene del lavoro

Una check list per la sicurezza

Il Dipartimento di Prevenzione U.O.C. SPISAL (Servizio Prevenzione Igiene e Sicurezza in Ambienti di Lavoro) di Treviso ha realizzato uno strumento utile per tutte le aziende A cura della Redazione

18  Professione Verniciatore del Legno  Legno Anno XX - n.123 - Aprile 2015


Igiene del lavoro

PREMESSA Le tabelle che pubblichiamo in queste pagine sono state predisposte nello spirito dell’intesa sulle linee guida in materia di controlli emanata dalla Conferenza Unificata il 24 gennaio 2013, in ottemperanza all’art. 14 comma 5 del D.L. 9-febbraio-2012 convertito dalla legge 4-aprile-2012 n° 35. Lo scopo è quello di garantire alle imprese la chiara individuazione e l’agevole reperimento delle informazioni sui principali obblighi e sui relativi adempimenti imposti dalla normativa. La linea guida prevede che le amministrazioni che effettuano la vigilanza facciano conoscere l’oggetto dei loro controlli e forniscano risposte alle richieste di chiarimento sottoposte dagli utenti (aziende e cittadini), assicurandone la più ampia diffusione. Eventuali quesiti sugli argomenti trattati possono essere posti allo SPISAL attraverso lo sportello informativo all’indirizzo sportelloSPISAL@ulss.tv.it; ulteriori informazioni possono essere reperite nel sito tematico dedicato allo SPISAL, all’indirizzo www.ulss.tv.it/ Minisiti/spisal.html, consultando la pagina “Sportello Informativo” e la pagina dedicata alle Domande Frequenti (FAQ). CONTENUTO La check list elenca i principali documenti relativi alla sicurezza sul lavoro di cui l’azienda deve essere in possesso. Da questa lista sono esclusi i documenti (ad esempio relativi alla tutela dell’ambiente, alla gestione dei rifiuti, etc.), che non hanno stretta attinenza con la normativa sulla sicurezza sul lavoro, in particolare con il D.Lgs. 81/2008 e che non rientrano, salvo situazioni eccezionali, nei controlli effettuati dallo SPISAL. In altri documenti, presenti nel sito tematico, sono/saranno indicate le modalità di effettuazione dei

controlli e le richieste di documentazione effettuate di routine durante i controlli ispettivi.

ISTRUZIONI PER L’USO I documenti contrassegnati dal simbolo (!) sono obbligatori per tutte le aziende e in tutti i settori di attività. L’obbligatorietà degli altri documenti, non individuati da questo simbolo, dipende dall’effettiva presenza di una condizione particolare che sarà specificata nelle note per ciascuna voce della lista. Alcuni documenti, individuati dal simbolo (*), devono essere conservati obbligatoriamente nella sede dell’unità locale a cui si riferisce il documento, o in cantiere, a disposizione del personale che effettua la vigilanza. L’indisponibilità degli stessi presso l’unità produttiva è sanzionata a prescindere dalla loro esistenza in altra sede aziendale o presso i consulenti. Il contenuto della check list riguarda tutte le aziende in cui sono presenti lavoratori dipendenti o equiparati (vedi artt. 2 e 3 del D.Lgs 81/08 per definizioni e campo di applicazione). Ai lavoratori autonomi di cui all’art. 2222 del Codice Civile, ai componenti delle imprese familiari di cui all’art. 230 bis del Codice Civile, ai

coltivatori diretti, ai soci delle società semplici del settore agricolo, agli artigiani e ai piccoli commercianti, si applicano comunque le previsioni dell’art. 21 del D.Lgs. 81/08: • obbligo di usare attrezzature conformi al titolo III del D.Lgs 81/08; • obbligo di dotarsi di Dispositivi di Protezione Individuali (DPI) ed utilizzarli correttamente; • obbligo di munirsi di tessera di riconoscimento nel caso in cui operino in appalto o sub appalto; • facoltà di effettuare la sorveglianza sanitaria; • facoltà di partecipare a corsi di formazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro. In alcuni casi, per facilitare il riferimento alle norme, gli adempimenti vengono indicati separatamente e in modo analitico; è tuttavia possibile che un unico documento abbia i contenuti necessari e i requisiti per adempiere a più di uno degli obblighi riportati nelle tabelle successive. INDICE DELLA CHECK LIST 1. Valutazione dei rischi, certificati, autorizzazioni 2. Sistemi di gestione della sicurezza 3. Designazioni, nomine e deleghe delle figure aziendali della sicurezza 4. Informazione, formazione, addestramento 5. Registro degli infortuni 6. Sorveglianza sanitaria e rapporti con il medico competente 7. Attrezzature macchine e impianti 8. Dispositivi individuali di protezione 9. Gestione delle emergenze 10. Cantieri temporanei e mobili 11. Registri e comunicazioni varie

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Notizie dalle aziende La gallina quando ha fatto l’uovo canta, l’anatra no. Per questo la gente nei negozi chiede le uova di gallina e non quelle di anatra. Non sappiamo se il vero motivo del successo delle uova di gallina sia dovuto agli schiamazzi che accompagnano la loro deposizione, ma certamente la metafora sintetizza con chiarezza l’importanza di far conoscere al mercato i propri progetti, i propri prodotti e le proprie iniziative. Molti ottimi imprenditori passano la vita a cercare di realizzare ottimi prodotti, migliori della concorrenza e con prezzi inferiori, per poi accorgersi che il concorrente, che fa prodotti peggiori, vende di più solo perché grida (comunica) di più e meglio: proprio come la gallina della citazione. Per comunicare con efficacia è necessario definire: 1. a chi si rivolgono i messaggi (defini-

zione e scelta dei clienti); 2. che cosa si vuol comunicare (definizione e scelta del contenuto della comunicazione); 3. in che modo si vuole comunicare (definizione e scelta della forma di comunicazione); 4. quando comunicare (definizione e scelta della frequenza di comunicazione); 5. dove comunicare (definizione e scelta dei mezzi attraverso i quali comunicare). La nostra rivista consente di affrontare queste scelte in modo professionale e questa rubrica è a disposizione delle aziende che vogliono utilizzare uno strumento efficace, che consente di presentare prodotti e servizi in modo mirato per essere costantemente informati sull’evoluzione tecnologica del settore. La nostra filosofia editoriale si fonda sulla chiara e trasparente distin-

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zione tra informazione e pubblicità, per cui ogni articolo riporta la fonte aziendale che lo ha ideato e realizzato, affinchè i lettori possano distinguere i contenuti e le forme della comunicazione.

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IVM In questo Adler numero : Cefla LBA DNV GL Lechler Sherwin - Williams Italia Catas Ligna Acimall Verinlegno Legno Edilizia


Block Notes

MILESI PRESENTA WOOD ART La nuova linea di effetti speciali, completa l’offerta di soluzioni per la verniciatura del legno. Wood Art offre la possibilità di creare accostamenti inediti tra superfici di diversa vocazione materica, in percorsi sia estetici, sia tattili. Gli ultimi trend dell’arredamento e dell’interior design impongono sempre più l’esigenza di personalizzazione degli spazi abitativi. Il colore, nelle sue molteplici combinazioni, dona organicità e volume, rendendo unici gli arredi e gli ambienti. Le innumerevoli mescolanze di cromie e simmetrie permettono di progettare e creare con raffinata eleganza gli spazi, rendendoli inimitabili. I Laboratori di Milesi by IVM Chemicals, percependo tale trend, presentano Wood Art, una innovativa linea di effetti speciali per legno: ogni ambiente diverrà unico grazie alla moltitudine di effetti quali cromo, craquelè, mosaico, seta e tanti altri, combinabili tra loro per creare delle vere e proprie opere d’arte. La linea Milesi Wood Art si distingue per: • una selezione estremamente innovativa di effetti; • prestazioni tecniche all’avanguardia, che assicurano un risultato finale unico; • texture, effetti tattili e performance estetiche inaspettati; • possibilità illimitate di applicazione nella decorazione del legno. L’arte entra così a pieno titolo nel decoro degli spazi e degli elementi di arredo, grazie a Milesi Wood Art e agli infiniti effetti combinabili tra loro. Dubai: effetto oro L’oro è il metallo più prezioso: l’effetto Dubai ha il colore caldo dell’oro antico, che si accorda perfettamente alle tonalità naturali del legno. Le superfici si vestono con gusto ed eleganza senza tempo, con dettagli oro che creano originali accostamenti legno/ metallo antico. Oslo: effetto brina L’effetto brina Oslo ferma sulla superficie il fascino del lento formarsi del ghiaccio, creando gradevoli motivi geometrici di aghi ghiacciati, che cambiano tonalità di colore in base al punto di vista, grazie alla loro texture tridimensionale. Le cristallizzazioni di colore sono modulabili sia per dimensioni, sia per effetto al tatto e possono essere colorate per creare interessanti contrasti cromatici con la superficie. Berlin: effetto alluminio Effetto estetico opaco rigoroso e minimalista, che riproduce la superficie metallica dell’acciaio, per creare dettagli di design contemporaneo dal carattere forte e deciso. Anno XX - n.123 - Aprile 2015 - Professione Verniciatore del Legno  25


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Mumbai: effetto argento Gli arredi si impreziosiscono con dettagli e rifiniture d’argento lucido, creando accordi di colore tra legno e metallo prezioso, che abbelliscono gli ambienti con elementi estetici dal carattere sobrio ed elegante. London: effetto filato Il colore si deposita in fili sulla superficie, creando disegni sottili in contrasto cromatico o in delicati accostamenti tono su tono, con l’assoluta libertà di modulare l’inclinazione e l’orientamento del disegno, per personalizzare al massimo l’effetto estetico finale: esattamente come la pioggia, le gocce di colore possono cadere quasi parallele alla superficie e lasciare tracce lunghe e sottili, oppure perpendicolari alla superficie, con una prevalenza estetica di segni brevi e piccole goccioline più marcate. Firenze: effetto marmo Il marmo è sinonimo d’arte ed è un elemento stilistico da sempre presente in opere antiche e contem-

poranee: l’effetto Firenze riproduce questo prezioso materiale, permettendo di creare inserti di pregio, personalizzabili nelle dimensioni e senza alcun limite alla creatività nella scelta del colore e disegno delle venature. Helsinki: effetto ghiaccio spaccato Effetto tridimensionale che riproduce le forme del ghiaccio spaccato, attraverso la formazione di grandi isole di colore, che si scindono in frammenti progressivamente più piccoli, delimitati da corridoi di colore a larghezza differente. I blocchi di colore, come il ghiaccio alla deriva, sono distribuiti secondo geometrie casuali sulla superficie, creando contrasti cromatici e disegni variabili, che possono essere controllati sia per dimensione, sia per effetto tattile. Barcellona: effetto mosaico

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L’effetto Barcellona riproduce il sapiente accostamento manuale di piccole tessere di colore, per creare superfici di pregio con la massima libertà cromatica nell’accostare colori accesi o delicati pastello. La distribuzione delle tessere è casuale, in un disegno geometrico intervallato da sottili linee regolari, con effetto tattile tridimensionale. Sydney: effetto pelle serpente Il legno diventa pelle, creando superfici dalla texture studiata nei minimi dettagli tecnici, per offrire al tatto un effetto pelle inaspettatamente delicato ed elastico, con la possibilità di associare all’effetto tattile i pattern tipici delle superfici in vera pelle, dall’esotico effetto pelle di serpente all’effetto cuoio invecchiato. Istanbul: effetto craquele L’effetto Istanbul è una piccola macchina del tempo, che produce screpolature e fratture irregolari nel colore dominante della superficie, con un effetto che simula la tela di un quadro antico, lentamente consumata dagli anni. Permette di creare effetti antichizzati di pregio, accostando liberamente i colori e modulando il grado di invecchiamento desiderato: poche operazioni di applicazione e possono passare alcuni anni, o qualche secolo. Las Vegas: effetto luminescente Il legno ha un luminoso segreto: Las Vegas è l’effetto

che si vede solo al buio, su elementi d’arredo che in condizioni di assenza di luce nascondono la loro vera forma e si illuminano di dettagli, come lo skyline della grande città. Di giorno la superficie assorbe la luce a cui viene esposta, di notte libera il suo bagliore per guidarci al buio, o per rivelare dettagli e decori non visibili alla luce del giorno. Detroit: effetto cromo Cromature per dettagli di carattere o per grandi superfici: Detroit è l’effetto metallo lucido che riflette la luce o moltiplica gli spazi in creativi effetti ottici. La superficie perfettamente liscia e regolare crea un effetto liquido di profondità di riflessione, che ricorda gli specchi. Manhattan: effetto metallizzato Il metallo, in netto contrasto con il legno, è un materiale forgiato dall’uomo in molte leghe diverse. Manhattan permette di riprodurne l’aspetto per personalizzare dettagli d’arredo: alluminio, oro, rame, o altri metalli frutto della creatività, personalizzabili per colore e granulosità della texture. Le minuscole pagliuzze metalliche dell’effetto Manhattan, catturano la luce e la restituiscono in delicati riflessi superficiali. Shanghai: effetto seta Grazie all’effetto Shangai, la seta, materiale tessile molto prezioso, si stende sul legno per arricchirlo con una texture finissima, fluida al tatto, carezzevole e vellutata. In un viaggio immaginario attraverso le città che danno il nome ad effetti unici, il legno cambia identità e diventa metallo, ghiaccio, seta, marmo o pelle, senza limiti di colore né di effetti tattili, per soddisfare la creatività di architetti e designer dell’arredo, alla continua ricerca di materiali in grado di dare concretezza a idee sempre nuove.

Fonte: IVM Per ulteriori informazioni scrivere a: info@finishing.it

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NUOVO FONDO DA ESTERNO ADLER HIGHRES: IL PERFETTO CONNUBIO TRA DURATA ED ESTETICA Con l’evoluzione delle richieste di mercato del serramento, si è sempre avuto come riscontro, anche l’evoluzione dei prodotti ad esso collegati. Si pensi per esempio ai progressi fatti dalla falegnameria, la quale, nel tempo, è stata in grado di proporre serramenti sempre più complessi nella costruzione, sempre più precisi nelle tolleranze e sempre più belli alla vista. Allo stesso modo si è evoluta la tecnica costruttiva dei vetri, in grado di fornire oggi delle performance di isolamento termico ed acustico inimmaginabili solo fino a qualche anno fa. Nulla di diverso è accaduto alla ferramenta, che ha saputo proporre forme, soluzioni e materiali di elevatissimo pregio, sia dal punto di vista estetico che funzionale. In questa corsa all’evoluzione, non poteva mancare il

contributo fornito dalla vernice, ossia dal vestito che il cliente finale ha modo di vedere, toccare e, perché no, giudicare. In questo ambito la ADLER è sempre stata all’avanguardia nello sviluppo di prodotti vernicianti che potessero rappresentare il connubio perfetto tra le due caratteristiche più importanti che oggi classificano un buon serramento: la durata nel tempo e l’aspetto estetico. Dopo anni di ricerca, la ADLER è lieta di presentare al mercato il suo nuovo fondo laccato da esterni in tecnologia HighRes. Partendo dalla selezione delle materie prime, all’individuazione della formula migliore, ai test di invecchiamento sul campo con condizioni climatiche reali, si è finalmente arrivati al risultato atteso: un fondo capace di donare al serramento un aspetto ancora più pieno e morbido al tatto, con la prerogativa imprescindibile di una durata nel tempo all’altezza della garanzia HighRes. Questo nuovo fondo Acryl Fensterfüller HighRes Neu (nuova generazione) presenta delle particolari caratteristiche che lo rendono il miglior fondo mai sviluppato in ADLER fino ad oggi. Quello che si nota subito è la distensione ed il riempimento già visibili anche con film bagnato. La sua formulazione è totalmente compatibile con qualsiasi attrezzatura applicativa (pompe a pistone, pistole Airmix, Airless ecc) e non crea alcun problema sui filtri vernice, attraverso i quali passa senza lasciare nessuna traccia, data la sua macinazione ancora più sottile. Le tempistiche di essiccazione sono state calibrate in modo da essere molto rapide, agevolando così la produzione (minor spazio richiesto in appeso o su carrelli; ridotti tempi di consegna). La carteggiabilità è stata resa

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tale per cui le operazioni di carteggiatura saranno semplici, molto veloci ma, allo stesso tempo, non sia così facile “sfondare” arrivando nuovamente a legno. Si produrrà della polvere di carteggiatura, ma questa sarà più pesante. La planarità ottenuta dopo una corretta carteggiatura sarà ancora più elevata, preparando la strada per una finitura completamente liscia, priva di bucciature ed assolutamente “piena” al tatto. La capacità di riempimento è stata aumentata. Sviluppato in tecnologia HighRes, dà accesso alla garanzia di durata legalmente valida sul territorio italiano. Nuovo fondo ADLER Acryl Fensterfuller HighRes Neu: non è vero che le cose belle non durano per sempre!

Fonte: Adler Per ulteriori informazioni scrivere a: info@finishing.it

2014: UN ANNO MOLTO POSITIVO PER IL CEFLA FINISHING GROUP A dispetto delle difficili condizioni macro-economiche mondiali, per il Cefla Finishing Group il 2014 è andato oltre le più rosee aspettative ed ha visto un incremento del fatturato di oltre il 20%. Questo importante risultato è stato ottenuto grazie alle buone performance in Nord America, Oriente ed Est Europa nel settore legno e sostenuto portando a termine vendite di grandi progetti nei settori “other than wood”. L’enorme esperienza del Cefla Finishing Group e la solidità economico/finanziaria dell’azienda (80 anni di storia, di cui oltre 60 nella finitura) è certamente la migliore garanzia che il Gruppo possa offrire ai suoi clienti. Soddisfazione per i risultati ottenuti, in un contesto economico che continua ad essere critico, è stata espressa dal Managing Director, Riccardo Quattrini, che ha anche sottolineato come “…risulta piacevolmente palese l’efficacia delle azioni intraprese in questi anni. La continua innovazione di prodotto si conferma la scelta strategica del Gruppo e getta le basi per guardare in modo positivo al futuro. Questo, unito alla riorganizzazione interna in ottica Lean, con recupero di efficienza in tutti i processi aziendali, ci consentirà di affrontare nel migliore dei modi le sfide future. Nel mio nuovo incarico, come Direttore di Ce-

fla International, mi occuperò dei progetti di sviluppo business nei mercati di riferimento extra Europei, con l’obiettivo di rafforzare ulteriormente la posizione di Cefla Group worldwide. Lascio nella mani dell’Ing. Alberto Maestri, nuovo Managing Director del Cefla Finishing Group, un team giovane e competente, con una forte spinta al miglioramento continuo. Auguro a lui ed a tutti i colleghi della BU Finishing, continui e importanti successi futuri.” Fonte: Cefla Per ulteriori informazioni scrivere a: info@finishing.it

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LEVIGATURA PIU’ PULITA CON DISCHI ABRASIVI “SOFT” Forte dell’esperienza trentennale nello sviluppo di sistemi abrasivi per il trattamento di ogni tipo di superficie e di un anno 2014 chiuso in bellezza, con un fatturato in crescita a doppia cifra, LBA non smette di credere nel fattore trainante dell’innovazione come driver per il successo. Fedele a questo paradigma, sempre alla ricerca di soluzioni che rendano più semplici ed efficaci le operazioni di levigatura, LBA non dimentica l’importanza di un ambiente di lavoro salubre e presenta un nuovo dispositivo worker-friendly: AbraSilk soft, il disco abrasivo soft velcrato, dal rivoluzionario supporto in tessuto accoppiato a spugna flessibile. Il supporto ultra traspirante, frutto di un innovativo processo brevettato, consente infatti una totale aspirazione delle polveri, rendendo le operazioni di levigatura più pulite e favorendo un ambiente di lavoro migliore. I vantaggi di questo nuovo prodotto si esprimono inoltre in termini di efficienza produttiva: la traspirazione riduce la temperatura della superficie lavorata, aumenta la resistenza all’intasamento e assicura quindi una durata maggiore, nonché una qualità e omogeneità di finitura senza paragoni rispetto ai prodotti tradizionali. L’applicazione trasversale di AbraSilk ha prodotto risultati notevoli nei settori più vari: auto motive e industria navale e aerospaziale, decorazione, legno, metallo e compositi. Specifico per opacizzazione e sfumatura delle vernici, il prodotto si rivela ideale per la finitura omogenea della superficie in preparazione alla lucidatura, per utilizzo sia a secco che a umido. L’ampio range di grane, dalla 800 alla 5000, soddisfa in particolar modo le esigenze della finitura estrema con micrograne, segmento che prima dell’avvento di AbraSilk era dominato esclusivamente dai prodotti tradizionali delle grandi multinazionali dell’abrasivo. A corredo delle alte prestazioni, i colori pop sgargianti, utili per la distinzione delle diverse grane, contribuiscono a comunicare la piacevolezza nell’utilizzo di un prodotto che rende le operazioni più semplici, efficaci e pulite, come suggerisce il motto “Make it easy!”.

Fonte: LBA Per ulteriori informazioni scrivere a: info@finishing.it

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INDUSTRIE CHIMICHE, LE PIÙ ATTENTE AI RISCHI AMBIENTALI Quando si tratta di rischi ambientali, le più attente sono le aziende chimiche. Le imprese ad alto rischio, in particolare quelle appartenenti al settore chimico, sono quelle che stanno lavorando più attivamente per limitare il proprio impatto sull’ambiente. È quanto emerge da un’indagine internazionale condotta da DNV GL - Business Assurance, ente di certificazione tra i leader a livello mondiale, e dall’istituto di ricerca GFK Eurisko su un campione di oltre 3.500 professionisti provenienti da imprese di settori diversi in Europa, Nord America, Centro e Sud America e Asia. Tutela ambientale Il 92% delle aziende ad alto rischio, ossia quelle il cui impatto ambientale potrebbe rivelarsi significativo per natura e gravità, considera la salvaguardia dell’ambiente come parte integrante delle proprie strategie. Fra queste, con percentuali che raggiungono il 98%, spiccano le imprese del settore chimico (+14% rispetto alla media mondiale e +9% rispetto a quella italiana). L’attenzione per l’ambiente non sembrerebbe essere solo un’operazione di facciata: ben il 96% delle industrie chimiche adotta policy di tutela ad hoc. Principali rischi ambientali Interrogati su quali siano i principali rischi ambientali, i professionisti di tutti i settori in tutto il mondo, Italia compresa, hanno indicato quelli associati allo smaltimento dei rifiuti (60% media globale, 56% media italiana), forse per una sensibilità crescente alle problematiche legate a scarti e imballaggi. Anche per le industrie chimiche lo smaltimento dei rifiuti rappresenta una delle preoccupazioni principali (61%), insieme all’utilizzo di materiali pericolosi (64%) e allo scarico di acque reflue (62%). Queste aziende, inoltre, sono particolarmente sensibili al tema delle emissioni atmosferiche (42%). Principali iniziative adottate Con il 100% degli intervistati che implementa almeno un’iniziativa per ridurre i rischi ambientali, a fronte di una media mondiale e italiana di poco superiore al 90%, il chimico si conferma il settore più attento all’ambiente. Oltre a monitorare la conformità ai requisiti legali e di altra natura (92%), l’82% delle aziende del settore svolge attività di assessment per identificare tutti i potenziali impatti sull’ambiente, il 76% adotta sistemi di gestione e il 63% monitora indicatori ambientali

specifici. Inoltre, sono impegnate in attività innovative legate, ad esempio, a processi di progettazione che mirano a minimizzare gli impatti (62%). Benché con percentuali inferiori, un comportamento analogo si riscontra in tutte le aziende ad alto rischio, generalmente più attive rispetto alla media mondiale. Spinte, benefici e ostacoli Coerentemente con ciò che avviene a livello globale e anche in Italia, leggi e normative (90%) rappresentano la spinta principale per le aziende chimiche a impegnarsi in azioni di salvaguardia ambientale. Seguono la continuità operativa (45%), la reputazione di marca (43%) e l’opinione pubblica (37%), rivelando quanto contino le pressioni esterne da parte di comunità e istituzioni in questo settore. Il consenso degli stakeholder esterni è essenziale perché queste imprese possano continuare a operare e le iniziative di tutela intraprese hanno dimostrato la propria utilità in tal senso. Il 70% delle industrie chimiche, infatti, ha ottenuto benefici in termini di miglioramento delle relazioni con le autorità e il 40% con le altre parti interessate. In tutto il mondo, invece, il fattore che maggiormente ostacola i progressi delle aziende nella gestione ambientale è la mancanza di risorse finanziarie (33%). La percentuale scende al 26% per le imprese del settore chimico e il 36% addirittura non rileva alcuna barriera al miglioramento. Prospettive future Per il futuro le aziende si aspettano di migliorare le proprie capacità di gestione e diminuisce la preoccupazione per questioni come lo smaltimento dei rifiuti (-12%) o lo scarico di acque reflue (-9%). Le imprese si concentreranno maggiormente su questioni di lungo periodo, probabilmente a causa di crescenti pressioni da parte delle istituzioni sulla necessità di considerare gli impatti in un’ottica di lungo termine, soprattutto nel settore chimico. In ogni caso, l’attenzione per l’ambiente non diminuirà. Il 92% degli intervistati dichiara che manterrà o aumenterà il livello degli investimenti. In particolare, quasi un’azienda chimica su due incrementerà gli investimenti per la tutela ambientale nei prossimi tre anni. Fonte: DNV GL Per ulteriori informazioni scrivere a: info@finishing.it

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LECHLER AL FUORISALONE 2015 Dal 14 al 19 Aprile, presso un’esclusiva location di Ventura Lambrate, Lechler presenterà “Color Design”, nel contesto del Fuorisalone di Milano. Il mondo del design e quello della tecnologia: quando si parla di colore c’è tra essi un muro che pare invalicabile. Un tempo la mente desiderava, ma la tecnologia non poteva realizzare. Poi le parti si sono invertite, perché la tecnologia si è evoluta a tal punto da inibire le scelte corrette. Ancora oggi viviamo un paradosso: il colore è la prima cosa che vediamo, ma è l’ultima che viene pensata. Noi possiamo sovvertire questa cattiva abitudine: se definito durante la progettazione, il colore diventa un determinante valore aggiunto per un oggetto o un ambiente. Con “Color Design”, sviluppato in collaborazione con la designer Francesca Valan, chimica e linguaggio del colore si abbracciano in un equilibrio perfetto. Attraverso l’analisi dei trend e lo studio dei contesti di utilizzo, i progettisti possono individuare le soluzioni cromatiche più corrette e innovative. In contemporanea, i chimici realizzano colori, effetti e finiture. Queste due fasi devono avvenire insieme, affinché le soluzioni possano essere fedeli, resistenti, sane ed ecologiche.

pre influito sul paesaggio domestico dei nostri spazi. L’analisi dei prodotti del passato ha evidenziato che cambiamenti cromatici significativi si registrano ciclicamente; è quindi possibile individuare con buona approssimazione le preferenze cromatiche generali degli anni futuri. La definizione dei nuovi scenari è un aspetto fondamentale della progettazione del colore e concorre a determinare la qualità degli ambienti della casa, dell’architettura di una costruzione o il successo commerciale di un prodotto industriale. Il progetto “Color Design” di Lechler, in collaborazione con Francesca Valan, industrial designer specializzata nella progettazione del colore, fornisce indicazioni, suggerimenti e informazioni tecniche che facilitano la selezione del colore e delle finiture. Fanno già parte del concept Lechler Color Design: • “Color Trainer Interni”, i colori giusti per dipingere le pareti di casa; • “Color Trainer Esterni”, la casa in armonia con l’ambiente circostante; • “Color Trainer Young Casa”, i colori per il benesse-

Cos’è Color Design? E’ il nuovo concept di Lechler, che lega lo sviluppo della chimica con l’evoluzione del linguaggio del colore. Il colore è un linguaggio in continua evoluzione. I cambiamenti tecnologici, culturali ed artistici hanno sem-

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re dei bambini; “Color Trainer Young Scuole”, i colori che aiutano i bambini a concentrarsi; • “Color Trend Consultant”, nuove finiture in colori di tendenza per i prodotti industriali. In occasione del Fuorisalone presenteremo in anteprima “Color Trend Habitat”, proposta di colori e finiture per la progettazione d’arredo. Il colore sta tornando protagonista degli ambienti domestici, attraverso nuove finiture ed effetti. “Color Trend Habitat” è una collezione per la progettazione dell’arredamento finalizzata alla creazione di dialoghi visivi tra spazi, mobili e oggetti. Utilizzando nuove scale di gloss e combinazioni armoniche tra colori ed essenze, valorizziamo superfici materiche diverse, dai legni ai vetri, definendo nuovi paesaggi domestici. •

Lo spazio espositivo e i seminari Lo spazio espositivo prevede un’area cosiddetta “cinema”, liberamente accessibile, in cui verrà proiettato un video sul mondo del colore realizzato da Paolo Lipari. La proiezione sarà interrotta due volte al giorno per lo svolgimento di seminari dedicati al progetto “Color Design” alternativamente sui tre moduli, “Color Trend Habitat”, “Color Trainer” e “Color Trend Consultant”. Il resto della location sarà un open space con: • aree informative e video dedicati ai tre progetti; • un tavolo aperto alle sperimentazioni, dove tutti potranno cimentarsi nella ricerca di abbinamenti e soluzioni cromatiche per il settore habitat; • una parete interattiva, in cui posizionare profili magnetici di oggetti di arredo su pareti colorate,

così da studiare il giusto abbinamento in interni abitativi; • una postazione tintometrica e spettrofotometrica, in cui un tecnico di laboratorio realizzerà in tempo reale le tinte “Color Trainer”. I colori dell’intero ambiente espositivo sono progettati seguendo le medesime regole che proponiamo, il che consentirà di “toccare con mano” i progetti “Color Design”.

Fonte: Lechler Per ulteriori informazioni scrivere a: info@finishing.it

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SHERWIN-WILLIAMS SOUTH EUROPE SCHIERA A BOLOGNA LA SUA FORZA VENDITA Il 6 e 7 marzo presso l’UNAWAY Hotel a San Lazzaro di Savena (BO), si è tenuta la “Riunione di Vendita 2015” di Sherwin-Williams South Europe. Diretta dal Dott. Alessandro Pirotta (Managing Director South Europe), la rete di vendita SherwinWilliams, composta da agenti, area manager, tecnici di assistenza esterna e clienti rivenditori, si è data appuntamento per l’esposizione dei dati commerciali 2014 e la presentazione di obiettivi e progetti per l’anno in corso. Gian Luca Luppi (nuovo Direttore Commerciale Italia), Alberto Somaini (Sales Director Export Dept.), Laurent Fradet (Sales General Manager France), Enrique Perez Carrera (Sales General Manager Spain), hanno esibito i risultati commerciali ottenuti, analizzando le tendenze e gli scenari futuribili nel breve e medio periodo nelle diverse aree e settori. Ospiti d’onore Ivan Costantini (Marketing Director EMEA) e Dave Wright (Director Metal & Plastic EMEA). L’analisi del Dott. Alessandro Pirotta ha caricato la squadra, introducendo assieme agli obiettivi 2015 gli innumerevoli nuovi fattori di successo che faciliteranno l’attività di vendita, primi fra tutti i nuovi rivoluzionari prodotti e sistemi di verniciatura che il lab R&D Sherwin-Williams porterà nelle cabine e nelle linee di verniciatura, sugli scaffali delle rivendite, nei prossimi mesi. Moltissime le innovative soluzioni illustrate dai project leader R&D, a partire dai nuovi sistemi di verniciatura del legno per interni: tra gli altri, molti inediti cicli laccati per mobili e antine esenti da solventi aromatici, un ricercato ciclo trasparente all’acqua ad effetto naturale, un originale ciclo bianco all’acqua mo-

nocomponente, un ciclo con olio naturale per contatto con alimenti ad elevate prestazioni. Nuove soluzioni tecniche anche per la verniciatura di parquet, tra le quali un ciclo bicomponente opaco ignifugo in classe BFL S1 secondo la normativa EN 13501. Dal 1 ottobre 2014 Sherwin-Williams Italy è diventata il centro di eccellenza mondiale per le vernici per esterno, al quale è stato riconosciuto il compito di guidare e coordinare la ricerca mondiale dei prodotti per esterno. Nuovi rivoluzionari prodotti per legno esposto all’esterno presentati in occasione della riunione di vendita: un impregnante all’acqua universale per conifere e latifoglie e un sofisticato fondo bianco all’acqua ad elevata copertura. Le due giornate hanno visto anche il tanto atteso lancio della gamma Metal & Plastic, con una gamma dei

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prodotti più comunemente usati nei settori dell’elettronica, della verniciatura industriale e dei mezzi pesanti, comprendente primers, finiture e DTM (Direct To Metal). Le finiture Metal & Plastic potranno essere pigmentate con le paste del sistema tintometrico del legno. Focus quindi su questi prodotti che, integrando e completando la proposta commerciale di SherwinWilliams, permetterà di soddisfare davvero ogni esigenza di verniciatura. In uno show room allestito con i pannelli verniciati con i nuovi prodotti dal laboratorio R&D, gli ospiti hanno potuto visionare e toccare con mano le innovative soluzioni presentate. La Dott.ssa Maria Teresa Ruzzi (Brand Manager EMEA), ha presentato le molte novità e i nuovi strumenti comunicativi realizzati per facilitare promozione delle innovazioni e aiutare i clienti nell’aggiornamento, facilitandoli nel reperimento di informazioni e documenti. Tre le nuove pagine pubblicitarie presentate, dedicate ai marchi Sayerlack, Oece e SherwinWilliams, che nei prossimi mesi troveremo sulle riviste specializzate. Il Dott. Arpisella del Centro REACH di Federchimica ha illustrato ai presenti il Regolamento CLP relativo alla classificazione, etichettatura ed imballaggio delle sostanze e delle miscele pericolose, che dal 1° giugno 2015 sarà pienamente applicabile. La cena di gala ha ritrovato gli ospiti in un’atmosfe-

ra allegra e rilassata, che ha contribuito a saldare la squadra anche sul piano personale. Come ogni anno, il Dott. Alessandro Pirotta ha premiato gli agenti e i tecnici di assistenza esterna distintisi per i risultati ottenuti. Con nuove potenzialità e rinnovate ambizioni, sempre più consci della propria forza, Sherwin-Williams South Europe attende ora grandi successi dal 2015!

Fonte: Sherwin - Williams Italy Per ulteriori informazioni scrivere a: info@finishing.it

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CATAS: ESTENSIONE DELLA NOTIFICA Con decreto emesso in data 12 dicembre 2014, il Ministero dello Sviluppo Economico (MISE) ha autorizzato il CATAS a svolgere le attività di valutazione e verifica come laboratorio di prova (sistema 3) ai fini del Regolamento Europeo n° 305/2011 per i seguenti prodotti da costruzione: • controsoffitti; • pannelli a base di legno; • pavimenti resilienti; • superfici per aree sportive; • rivestimenti in legno massiccio. Questi prodotti si vanno ad aggiungere ai pavimenti a base di legno, di cui siamo uno degli organismi (laboratori) notificati dal 2007. Va precisato che le autorizzazioni sono relative e limitate al requisito n° 3 del Regolamento Europeo 305 riguardante l’igiene, salute e ambiente e che recita: “Le opere di costruzione devono essere concepite e realizzate in modo da non rappresentare, durante il loro intero ciclo di vita, una minaccia per l’igiene o la salute e la sicurezza dei lavoratori, degli occupanti o dei vicini e da non esercitare un impatto eccessivo, per tutto il loro ciclo di vita, sulla qualità dell’ambiente o sul clima, durante la loro costruzione, uso e demolizione…”. Stando alla stesura attuale delle norme armonizza-

te di riferimento, il suddetto requisito trova riscontro nella determinazione del contenuto di Pentaclorofenolo e nell’emissione di formaldeide da parte dei pannelli a base di legno. Per entrambe le determinazioni, il CATAS è accreditato da ACCREDIA secondo le varie norme Europee (e non) in vigore. Risulta evidente anche al neofita quale complessa e impegnativa serie di requisiti bisogna soddisfare per il raggiungimento della notifica che, ricordiamo ancora una volta, ha evidenza e validità europea come richiesto dall’Unione Europea. Il decreto di dicembre 2014 è un ulteriore importante passo che il CATAS ha fatto nella gamma di

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servizi reali alla complessa filiera che sta attorno ai prodotti da costruzione. E’ d’obbligo sottolineare che le principali attestazioni di terza parte ottenute sono rivolte principalmente (non esclusivamente) al mondo dell’edilizia. A questo riguardo è utile riassumere anche le altre (numerose) attività di prova che riguardano il mondo dell’edilizia. Iniziando proprio con i pavimenti, il CATAS esegue tutte le prove per la valutazione delle prestazioni meccaniche e delle finiture delle superfici di questi prodotti. Quanto queste siano importanti per una qualificazione distintiva dei pavimenti, risulta immediato. Per inciso, si eseguono da tempo anche le prove per la valutazione dei pavimenti per il mercato nordamericano. Restando in quest’ambito e come ulteriore verifica (a livello nazionale questa, non ancora comunitario) del requisito essenziale n° 3, vengono eseguite da tempo e proprio recentemente è stata potenziata la capacità di analisi dei VOC (sostanze organiche volatili). Paesi come la Germania, Francia e ora anche il Belgio hanno legiferato al riguardo, per cui tali misure sono eseguite in un numero considerevole. Anche la norma utilizzata per i VOC (EN ISO 16000) è ovviamente accreditata. Da tempo il CATAS è conosciuto come uno dei centri più avanzati per quanto riguarda la determinazione della durabilità delle vernici per esterno, così importanti sia per l’industria della vernice che per gli utilizzatori. Su questo tema, tra l’altro, si è sviluppata anche una fiorente attività di certificazione di prodotto CATAS e una con l’istituto tedesco WKI. Anche l’efficienza dei trattamenti preservanti del le-

gno per utilizzi esterni è un campo in cui sono stati sviluppati notevoli servizi ad alto livello, apprezzati e riconosciuti anche all’estero. Non ultimo va ricordato il lavoro di verifica della linea collante dei profili lamellari per finestre, su cui è basato un sistema di certificazione di prodotto importante e che è in corso di modifica per gradi verso i documenti normativi europei. In tempi ancora non esattamente definibili, anche le porte interne entreranno a far parte dei prodotti da costruzione, con la relativa norma armonizzata. Il prEN che ora è in discussione fa riferimento a metodi di prova che da tempo fanno parte dei servizi offerti dal laboratorio. Tutto quanto sopra riportato illustra bene quanto CATAS sia impegnato nel settore dell’edilizia, con una gamma di servizi molto ampia che vanno dal cogente al volontario, spazzando via tutti i dubbi sulla centralità di competenze e di riferimento che, oltre all’arredo, è ricoperto in ambito locale e nazionale, come riconosciuto da molti soggetti e istituzioni estere da tempo. E’ tempo quindi che questa competenza venga riconosciuta anche in ambito locale, in questi tempi di rinnovamento delle strategie industriali che hanno bisogno di punti saldi di competenza tecnica, normativa e legislativa.

Fonte: Catas Per ulteriori informazioni scrivere a: info@finishing.it

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LIGNA 2015: MERCATO MONDIALE DELLE INNOVAZIONI TECNOLOGICHE L’industria internazionale della lavorazione e del trattamento del legno metterà in mostra le sue performance e la sua capacità di innovazione alla Ligna di Hannover, dall’11 al 15 maggio, con un profilo all’insegna degli elementi che caratterizzano la sua evoluzione: più internazionalità, più innovazione e più integrazione in rete. Tutti i leader mondiali del mercato saranno presenti con ampi stand e si potranno passare in rassegna le tecnologie più importanti della catena di valore del settore: utensili, macchine e impianti per la produzione industriale del mobile, per l’artigianato della falegnameria e per il trattamento del massello, tecnologia per le segherie, tecnologia per la produzione di materiali a base legno e di impiallacciature, tecnologia forestale e per l’utilizzo del legno come fonte energetica. Tema conduttore della rassegna sarà la sempre maggiore efficienza in ambito produttivo in tutti i settori interessati. “Nella cornice high-tech di Ligna – ha affermato Jochen Köckler, del CdA della Deutsche Messe - sarà di scena il futuro della produzione, all’insegna delle parole d’ordine efficienza e integrazione. In esclusiva mondiale, saranno proposte dimostrazioni dal vivo di intere linee di produzione, che solo qui è possibile vedere e che consentiranno di toccare con mano la produzione integrata proiettata verso Industria 4.0. Chi voglia informarsi sugli sviluppi attuali legati all’automazione e alla digitalizzazione non può non partecipare a Ligna. Solo chi conosce le ultimissime idee e soluzioni, e gli ultimissimi sistemi, può rimanere competitivo. La quarta rivoluzione industriale è già iniziata nell’industria del legno e del mobile e l’integrazione in rete sta facendo grandi passi avanti. I produttori devono ottimizzare il flusso dei loro dati se vogliono restare sulla cresta dell’onda e questo vale sia per la produzione in serie, sia per la produzione di lotti a un solo pezzo. In futuro utensili, macchine e sistemi logistici comunicheranno tra di loro e tecnologia dell’informazione, telecomunicazioni e industria della produzione saranno un unico insieme inscindibile. Questa evoluzione in ambito produttivo offre enormi opportunità a tutte le parti interessate.” Il tema della “produzione integrata” avrà un ruolo di primo piano alla prossima Ligna, anche grazie a visite guidate mirate per i visitatori e a una conferenza di approfondimento nella cornice della Robotation Academy. Più di 1.500 espositori di oltre 40 Paesi presenteranno macchine per la produzione industriale del mobile

e tecnologie forestali e per l’industria del legno su di una superficie netta di 120.000 metri quadrati. “Sono moltissimi – ha spiegato Köckler - i nuovi espositori che vogliono proporre le loro innovazioni a Ligna in rappresentanza di vari settori: artigianato della falegnameria, macchine per l’industria del mobile, automazione per la produzione e per il trattamento del legno massello, tecnologia per le segherie. Anche le superfici notevolmente più ampie occupate da alcuni espositori contribuiscono all’immagine di forte impatto della prossima Ligna. In fiera sarà possibile avere informazioni di qualsiasi natura su prodotti, trend e innovazioni, e questo darà importanti impulsi allo sviluppo di nuovi modelli di business.” Ligna vanta un profilo internazionale unico al mondo. La “top ten” dei Paesi espositori esteri che si affiancano alla Germania include Italia, Austria, Svezia, Taiwan, Svizzera, Cina, Turchia, Francia, Spagna e USA. Soprattutto Italia, Cina, Turchia e USA occuperanno il prossimo maggio superfici più ampie. All’insegna dello slogan “Sorprendentemente versatili”, i produttori di macchine per la lavorazione del legno presenteranno per la prima volta le possibilità d’impiego dei loro sistemi per il trattamento di materiali diversi dal legno: materie plastiche, compositi in forma di pannello, materiali isolanti, materiali da costruzione. Alcuni utensili possono trattare anche metalli leggeri. Applicazioni interessanti, queste, soprattutto per la costruzione di caravan e camper e di imbarcazioni, per la finitura interna di autoveicoli, navi e aerei, ma anche per il packaging di materie plastiche. La lavorazione di materie plastiche e compositi apre prospettive interessanti anche nell’artigianato

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della falegnameria. Per poter soddisfare le richieste dei clienti più esigenti con un rapporto qualità-prezzo interessante e produrre mobili e arredamenti personalizzati con un notevole risparmio di tempi e costi, vengono sempre più spesso utilizzati centri di lavoro CNC anche nell’artigianato della falegnameria. La crescente offerta di centri compatti e sempre più efficienti facilita la scelta. A Ligna si potrà vedere lo stato dell’arte della tecnologia CNC. Gli espositori dei padiglioni 11, 12, 14 e 15 presenteranno soluzioni e macchine “entry level” per aziende di ogni dimensione e tipologia: dalla piccola azienda artigiana di alto profilo dedita alla produzione personalizzata, alla falegnameria di media dimensione specializzata in produzione di serie. Soluzioni ad alta efficienza e intelligenti si potranno vedere anche nella cornice del Wood Industry Summit, che farà il suo debutto a Ligna 2015. Questo nuovo spazio per la presentazione dei prodotti e per il dialogo prevede un’area espositiva, uno spazio di “matchmaking” e un forum nella cui cornice i player internazionali proporranno interessanti soluzioni tecniche. Gli espositori di macchinari e tecnologie forestali potranno entrare qui in contatto diretto con delegazioni e opinion maker internazionali, oltre che con il mondo dell’economia. Soprattutto visitatori specializzati di aziende che necessitano di tecnologie appartenenti a più anelli della catena di valore del legno, ad esempio l’industria della carta e della cellulosa potranno informarsi su nuove tecnologie e soluzioni. Ma verrà dedicata attenzione anche alle richieste di aziende forestali, proprietari boschivi, aziende di lavorazione del legno grezzo, industria del legno, commercio del legno, investitori e rappresentanti di aree geografiche ricche della preziosa materia prima quali Russia, Cina, Europa dell’Est, Nordamerica e Sudamerica. Questo aiuterà aziende internazionali del settore della tecnica forestale e della prima lavorazione del legno ad accedere a nuovi mercati in via di sviluppo. Il Summit si aprirà ogni giorno con un breve intervento su un tema di attualità. Seguirà una conferenza di approfondimento che offrirà, alle aziende interessate all’esportazione, consigli per l’accesso ai mercati di loro interesse. Il programma sarà inoltre integrato da proposte di soluzioni da parte degli espositori ad esempio per la raccolta del legno in aree umide. La giornata si concluderà con un tour dell’area espositiva e con una tavola rotonda. “Grazie tra l’altro alla partecipazione di John Deere, verranno presentate per la prima volta al Wood Industry Summit nel padiglione 13 grosse macchine forestali - ha spiegato Köckler – e questo sottolinea la validità del format che abbiamo adottato con il Sum-

mit. Siamo riusciti così a rafforzare il profilo internazionale del settore della tecnologia forestale.” Verrà inoltre allestita la collettiva “Fibers in Process@ Ligna”, dedicata a processi e tecnologie che accomunano industria della carta e della cellulosa e industria del legno: tecnologie di misura, controllo e regolazione, ottimizzazione dei processi nell’automazione, servizi industriali e asset management, efficienza energetica e utilizzo efficiente delle risorse, intero ciclo di riciclo della cellulosa. Anche nell’area scoperta e nei pavillon, inoltre, gli espositori offriranno l’opportunità di passare attentamente in rassegna tecnologie forestali ed energetiche innovative e sostenibili. Le tecnologie per la verniciatura: ad Hannover batte il polso di un mercato in costante evoluzione La varietà, oggi, è la carta vincente nell’estetica di mobili e pavimenti, e offrire varietà significa spaziare

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dalla superficie a specchio a un vero e proprio effetto 3D. In presenza di lotti dalle dimensioni sempre più contenute è determinante, per l’industria del legno, poter soddisfare l’enorme crescita della domanda di prodotti personalizzati adottando metodi di produzione economici. È quindi naturale che venga rivolta particolare attenzione a sistemi e processi di rivestimento capaci di abbinare efficienza economica e sostenibilità a un elevato profilo qualitativo. Tra i metodi di nobilitazione si impone come sempre la verniciatura. Grazie alla loro più elevata ecocompatibilità, le moderne vernici sono più facili da trattare e per lo più non richiedono di dover utilizzare prodotti speciali per ottenere le più svariate combinazioni di colori e finiture. Per quanto riguarda la verniciatura ad acqua, la laminazione e la verniciatura in foglia sono però in corso importanti sviluppi. È ad esempio già disponibile una nuova tecnologia per la verniciatura a polvere elettrostatica. Questo sistema fa risparmiare energia, consente una verniciatura avvolgente e senza giunzioni e rende possibile l’immediata lavorazione successiva del pannello. L’impiego di una nuova polvere a bassa temperatura rende il processo particolarmente economico. Superfici uniformemente omogenee e impiego molto efficiente della materia prima sono i vantaggi di un altro nuovo sistema di rivestimento tramite vernici in polvere a lunga durata che si potrà vedere a Ligna. Un innovativo processo di produzione e un’elevata stabilità di recupero consentono riproduzioni perfette di effetti speciali. Soprattutto per ottenere superfici di elevata lucentezza, è interessante anche, come alternativa di costo contenuto, il sistema “Hot-Coating”, che utilizza legante adesivo PUR come strato di base per la verniciatura a rullo di pannelli a rivestimento melaminico. Anche il nuovo sistema “Fusion Coating” serve a produrre superfici a specchio con processo ottimizzato. E

anche qui viene applicato prima il materiale adesivo, poi, bagnato su bagnato, un rivestimento di vernice. L’indurimento avviene tramite raggi UV in pochi secondi, così da rendere possibile un’immediata lavorazione successiva. Entrambi i processi sono caratterizzati da alta brillantezza e tenuta. Un’altra novità di mercato è una vernice ignifuga che deve la propria efficienza all’effetto congiunto di tre diversi processi chimici. Si tratta di “Firewall”, che viene applicata in uno o più strati, in funzione del grado di protezione richiesto. Ormai il bordo, come ben si sa, può essere applicato praticamente senza colla. L’operatore può scegliere a suo piacimento fra tre processi: aria calda, plasma e laser. Fughe invisibili e scomparsa della linea colla assicurano una superficie perfetta. I sistemi high-tech necessari al riguardo sono già disponibili anche sulle macchine di dimensioni più piccole e in alcuni casi possono persino essere applicati a posteriori. Un’alternativa a basso costo è rappresentata dalla nuova tecnologia a film sottile, che funziona con collante PUR. Il sistema, relativamente semplice, è interessante anche per l’artigianato e può essere applicato sia per bordi a specchio, sia per bordi in legno massello. Negli impianti di verniciatura si stanno attualmente raggiungendo effetti tangibili in termini di efficienza. Sistemi moderni come quelli che si potranno vedere a Ligna riducono notevolmente i consumi di vernici e solventi e l’inquinamento dell’aria emessa in atmosfera, e raggiungono un più elevato standard qualitativo grazie al miglioramento dei dettagli. Impianti di verniciatura a due stadi permettono ad esempio di produrrre superfici particolarmente resistenti. L’indurimento delle parti verniciate si ottiene in pochi secondi, in atmosfera di gas inerte, attraverso la tecnologia dei raggi UV. Molte macchine nuove sono già dotate di RFID (Radio

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Frequency Identification) per la tracciabilità dei dati sui materiali e dei dati di controllo. Il cambio colore si imposta automaticamente, la temperatura di essiccazione e l’avanzamento si regolano autonomamente e le formule colore vengono richiamate in modo automatico. La produzione individualizzata è già inscindibilmente collegata alla stampa digitale. Spesso gli impianti per la stampa digitale sono già integrati nelle linee di verniciatura. Per la maggior parte funzionano ancora con tecnologia a getto d’inchiostro, ma il veloce processo a passo singolo è già caratterizzato da una maggiore sicurezza operativa e promette di realizzare in futuro una produzione economica di quantitativi industriali fino a lotti di un unico pezzo. Sempre più produttori di materiali a base legno e produttori di mobili dispongono già della tecnologia di stampa digitale nel proprio stabilimento. Per quanto riguarda il tipo di composizione, superfici e materiali tendono a trasformarsi sempre più in insieme funzionale. Pannelli con anima verniciata senza linee di giunzione dei bordi, o materiali difficilmente infiammabili abbinati a laminati decorativi con alti standard di resistenza al fuoco, sono gli innovativi risultati di questo tipo di evoluzione. Come per i materiali a base legno, anche per la lavorazione del legno massello si vuole proporre una percezione tattile e ottica. E in questo senso garantisce risultati particolari la strutturazione 3D. Con l’aiuto di alberi oscillanti a controllo CNC, si possono produrre sulla modanatrice sia texture regolari sia decorazioni creative. Un altro sistema fa uso di una levigatrice per produrre superfici spazzolate su pannelli MDF, di truciolato o compensato. Nel prossimo futuro la stampa 3D potrebbe introdurre una piccola rivoluzione. Attraverso vari processi la tecnologia consente di produrre un modello da materiale grezzo senza dover fare ricorso a utensili

aggiuntivi e senza dover asportare materiale da altri pezzi. Con la produzione di oggetti laminati (Laminated Object Modeling, o LOM) o anche con la stampa 3D a laminazione di foto, vengono ad esempio incollati l’uno all’altro strati estremamente sottili di materiale diverso. Il contorno e la forma vengono tagliati con una lama, con filo caldo o con un laser. E alle materie plastiche oggi più spesso utilizzate quali PLA e ABS, si va sempre più affiancando la disponibilità sul mercato di nuovi materiali. È già stato sviluppato un filamento in legno grazie al quale è possibile la stampa 3D di oggetti in legno, che possono avere superficie liscia o grezza e possono essere lavorati come legno normale. Chi voglia sapere che cosa sta succedendo nel dinamico mondo della tecnologia per la finitura delle superfici, non può non visitare la Ligna 2015. La fiera leader internazionale dell’industria forestale e del legno offre un panorama unico sui progressi più recenti e sui nuovi sviluppi relativi ai sistemi di rivestimento e alla tecnologia dei processi.

Fonte: Ligna Per ulteriori informazioni scrivere a: info@finishing.it

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L’INDUSTRIA DELLE VERNICI: INNOVAZIONE E VISIONE GLOBALE Internazionalizzazione, ricerca e sviluppo, prodotti “sostenibili”, economia e finanza sono stati i temi che hanno animato la tavola rotonda dal titolo: “L’industria delle vernici: innovazione e visione globale”, che Verinlegno SPA ha organizzato per celebrare i primi 40 anni di attività. Protagonisti del dibattito, svoltosi lo scorso Febbraio, insieme al CDA di Verinlegno, Vittorio Maglia (analisi economiche e internazionalizzazione di Federchimica), Matteo Aglio (direttore AVISA Federchimica), Federica Landucci (presidente dell’Associazione Industriali di Pistoia), il professor Mauro Marchetti (direttore dell’Istituto di Chimica Biomolecolare del CNR di Sassari) e l’onorevole Edoardo Fanucci, della Camera dei Deputati. Ha coordinato la tavola rotonda il giornalista Andrea Biondi del quotidiano “IL Sole 24Ore”. Quarant’anni di cura artigianale dei prodotti, di ricerca per l’innovazione, di adattamento ai mutati parametri dell’economia e della società: dal 1975 Verinlegno continua a portare la sua eccellenza in Italia e nel mondo e oggi guarda con fiducia e rinnovato impegno alle sfide future dei mercati. Con la tavola rotonda l’azienda ha voluto aprirsi al contesto nel quale opera

e renderne pienamente consapevoli le oltre 300 persone che hanno partecipato all’evento: dipendenti, clienti, fornitori, collaboratori italiani e internazionali che, insieme alle autorità locali e agli amministratori, hanno partecipato all’iniziativa. Il contesto Vittorio Maglia, economista di Federchimica, ha citato John Donne, per dire che: “…se nessun uomo è un’isola completa in sé, ma un pezzo del continente, una parte del tutto, come scrive il celebre poeta inglese, figuriamoci le imprese…”. Ogni azienda fa parte dello scenario in cui opera, un contesto che trova il suo migliore interprete nel più alto rappresentante di un’istituzione viva da oltre 2000 anni: “…stiamo vivendo non tanto un’epoca di cambiamenti, ma un cambiamento d’epoca…”, ha affermato recentemente Papa Francesco, richiamando in tutti la consapevolezza che siamo dentro cambiamenti dai quali non si torna più indietro. E’ necessario allora, dal punto di vista delle imprese, superare il concetto geografico di globalizzazione (il mondo come mercato) e comprendere fino in fondo che “…la globalizzazione è diventata un fenome-

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no esplosivo da quando il tempo del trasferimento delle informazioni si è accorciato; un’impresa cinese può avere oggi i capitali, le informazioni, le tecnologie, la qualità della manodopera che abbiamo noi…”. Ciò rende necessario, secondo l’economista, passare dall’imitazione all’innovazione “…perchè se il ciclo di vita dei prodotti diventa brevissimo, bisogna andare sempre più veloci, anche solo per rimanere fermi…”. In questa situazione, come ha scritto Michael Porter (“The competitive advantage of nations”), la concorrenza non è più solo tra imprese, ma tra nazioni, perché “…se un’impresa cinese ed una tedesca hanno le stesse capacità, quello che rende diverso lavorare in Cina, in Germania o in Italia lo fa il sistema Paese, il costo dell’energia, le infrastrutture, le normative a livello europeo, nazionale, regionale...” e chi ha orecchi per intendere intenda. La congiuntura E’ ancora Maglia a precisare nella sua analisi che “… oggi, dopo la crisi epocale del 2009, il saldo primario tra entrate e uscite dello stato italiano è in attivo e siamo il secondo paese in Europa con il saldo attivo della bilancia pubblica; purtroppo abbiamo l’onere degli interessi e lo sforzo per ottenere la fiducia delle istituzioni internazionali è stato enorme, per cui, fatti i compiti, possiamo subire meno restrizioni. Siamo in una situazione piuttosto buona e le condizioni favorevoli derivano anche dalla politica monetaria della Banca Centrale Europea, che ha immesso molta moneta nel sistema e ha fatto diminuire il valore dell’euro. A questo si aggiunge la situazione favorevole derivante dal crollo del prezzo del petrolio, per cui ci sono tutte le condizioni per la crescita…”. Come testimonia il saldo della bilancia commerciale, in attivo di 83 miliardi, escluso il costo dell’energia. Dopo la Germania ci siamo noi. Analisi puntuali dicono anche che i nostri prodotti esportati sono di qualità, innovativi grazie allo sforzo enorme sull’innovazione, che non è più “day by day”, ma sempre più basata sulla ricerca. Perciò, ha concluso Maglia “… siamo in grado di poter cogliere la crescita”. In questa sfida enorme vince chi ha la piena consapevolezza del cambiamento radicale dei consumi e dei consumatori. Vittorio Maglia ha citato una frase di Giorgio Squinzi, attuale presidente di Confindustria, per concludere la sua analisi: “…bisogna andare oltre per anticipare le esigenze del cliente e la chimica è il turbo del made in Italy”. Se l’innovazione di processo è a disposizione di tutti, i distretti industriali possono continuare a crescere solo con l’innovazione di prodotto che viene dalla chimica: vernici, plastiche, prodotti ausiliari, ecco perché la chimica è il turbo del made in Italy.

Ricerca e innovazione di prodotto Se l’innovazione di prodotto è la chiave principale per il futuro, chi meglio del direttore dell’Istituto di Chimica Biomolecolare del CNR di Sassari poteva illustrare lo stato dell’arte. “A che serve la ricerca pubblica - si è chiesto in premessa il professor Mauro Marchetti - se non collabora con il sostrato produttivo? Non serve poi a granché e purtroppo, questa collaborazione non è idilliaca e spesso si parlano linguaggi diversi”. E’ necessario invece entrare in una logica nuova e imparare a sfruttare la disponibilità delle competenze elevate, quelle del CNR, come quelle dell’Università, testimoniate da alti riconoscimenti in tutto il mondo e da pubblicazioni internazionali. “Nel CNR abbiamo – ha sottolineato Marchetti - competenze scientifiche, una dotazione strumentale importante, sedi in tutta Italia e circa 20.000 ricercatori, 10.000 dei quali in formazione: tutte risorse a disposizione del paese e delle attività produttive”. E’ fondamentale, secondo Marchetti, superare una logica che tende a copiare il know how che altri studiano e realizzano: “…se dobbiamo correre due volte più veloci, il know how dobbiamo farlo in casa e applicarlo, per crescere in competitività ed è necessario farlo soprattutto andando verso la chimica sostenibile”. In questa direzione “…è sempre più il tempo nelle vernici – ha proseguito Marchetti - delle cosiddette scatole chimiche, capaci di contenere sostanze che si aprano a comando, dosando nel tempo il loro rilascio per migliorare le prestazioni dei prodotti, dal punto di vista delle capacità anti-corrosive, ma non solo. Alcune vernici di questo tipo, anche basate sulle nanotecnologie, sono già note e in uso, ma tante altre non aspettano altro che qualcuno decida di realizzarle”. Il ruolo di AVISA

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Matteo Aglio ha identificato quale può essere, nel contesto attuale, il contributo di AVISA, l’associazione del sistema di imprese delle vernici da lui diretta. “Partiamo - ha esordito Aglio - da un presupposto assodato: gestire un’impresa chimica non è semplice; bisogna saper affrontare oltre 2000 norme e poi direttive, regolamenti, delibere, circolari; bisogna essere capaci di comprendere indicazioni legislative non sempre chiare, spesso contraddittorie, che cambiano da regione a regione, da nazione a nazione”. Tutto questo accade in contesti territoriali nei quali “…vigono pregiudizi negativi; si vede ancora frequentemente lo stabilimento chimico come luogo misterioso, non si capisce esattamente cosa si produce”. Si danno identificazioni negative al chimico e invece “…l’industria chimica è quella in cui sono accaduti meno incidenti durante sia nel 2014, sia nel 2013: da anni è ormai l’industria più sicura”. Federchimica, con le 1400 imprese rappresentate, in cui operano circa 90 mila addetti, raggruppa 17 associazioni di settore, tra le quali anche AVISA, “…che è e vuole essere, in primo luogo, una squadra che tutela gli interessi comuni di tutti gli associati, ma anche un luogo dove si possono trovare risposte immediate, individuando le criticità condivisibili anche con i concorrenti, perché si è di fronte alla stessa difficoltà: è così che AVISA diventa un riferimento capace di offrire anche idee innovative e opportunità adeguate ai tempi”. Verinlegno Stimoli, analisi e soluzioni proposte nella tavola rotonda, tornano nella storia di Verinlegno, testimonianza di una volontà di innovazione impostata, di fatto, fin dalle origini, come ha detto il presidente e cofondatore dell’azienda Antonio Bartoli: “Verinlegno non ha mai seguito la strada del grosso tonnellaggio, ma una strategia di nicchia, con vendite non sostitutive ma propositive, tese alla soluzione dei problemi dei clienti, nella verniciatura del legno”. “Una scelta - ha proseguito Piero Marchetti - premiata dal fatto che noi le vernici le si conoscevano e si conoscono ancora molto bene, anzi, siamo nati sporchi di vernici e per questo la concorrenza ci ha guardato da subito con rispetto, nonostante le dimensioni. Non ci potevamo mettere sul piano delle multinazionali, ci avrebbero mangiato in tre giorni e quindi ci siamo sempre mossi verso prodotti molto innovativi e vernici su misura per il cliente, perché ogni cliente lavora in modo diverso dagli altri”.

Per niente scontata l’evoluzione di fronte a norme sempre più stringenti. La qualità sperimentale, nata e praticata sul campo, è diventata negli anni, con il contributo di tanti giovani collaboratori, chimici analisti, ricercatori e contributi esterni, l’eccellenza contemporanea che si apre al mondo. “Nel 2000 - ha detto Sante Zandò - la Verinlegno ha cominciato a studiare e a realizzare prodotti innovativi a base acqua e prodotti ecologicamente avanzati. La decisione di andare all’estero nasce dall’evoluzione dei mercati e dalla consapevolezza che la ricerca fatta qui in Italia creava valore aggiunto che noi potevamo esportare, prima nei paesi dell’area mediterranea, poi dell’est Europa e così via. Oggi siamo presenti in oltre 40 Paesi, portando le nostre innovazioni, frutto del lavoro del laboratorio, in sinergia con il settore commerciale. Un circuito virtuoso, reso possibile anche dal fatto che le nostre vernici vestono il mobile, l’arredamento primo nel mondo, eccellenza d’Italia. Questo ci ha permesso di affrontare tutti i mercati con prodotti di qualità e di grande valore”. Claudio Lelli, membro del CDA, è sceso nella fondamentale quotidianità: “…la realtà di tutti i giorni testimonia che abbiamo perso una forma di pagamento, sono venuti meno gli assegni. Le varie Basilea, le disposizioni in nome dell’antiriciclaggio e della tracciabilità, sia pure condivisibili, hanno purtroppo privato l’economia reale dei consueti mezzi di pagamento, senza fornirne di nuovi. Nel 2008, attraverso gli assegni, per la quasi totalità postdatati, circolava il 46-47% del PIL (fonte Sole24Ore): era un metodo di finanziamento efficace, ma oggi i nostri clienti hanno bisogno, come tutta l’economia, di nuovi titoli di pagamento, una via di mezzo fra la antidiluviana cambiale e l’assegno. Tra innovazione e congiuntura, si può davvero dire che i nostri governanti non abbiano proprio avuto, almeno fino ad oggi, una visione globale. La nostra visione globale sta nell’aver prima sognato, poi voluto, un’azienda produttrice e poi un’ industria progressivamente e ponderatamente sempre più grandi. Si sono coagulate decisioni, forze, strategie ed energie, in un costante lavoro di squadra, con una logica da formica e tutto questo ha avuto successo. Sono convinto che il futuro che abbiamo davanti sia quello indicato in questa tavola rotonda e noi siamo pronti alle sfide che ci aspettano, ma anche il contesto istituzionale, amministrativo e legislativo deve fare la sua parte”.

44  Professione Verniciatore del Legno  Legno Anno XX - n.123 - Aprile 2015

Fonte: Verinlegno Per ulteriori informazioni scrivere a: info@finishing.it


Block Notes

LEGNO&EDILIZIA 2015 Il mercato dell’edilizia in legno è in continua crescita, nonostante il momento non positivo dell’intero comparto. Stime del Politecnico di Milano prevedono che nel 2015 il 15% degli edifici verranno realizzati in legno. Quello del legno è il segmento più appetibile e quello con maggiori opportunità di crescita: in questo clima si è svolta la nona edizione di Legno&Edilizia, la Fiera Internazionale di riferimento per il legno da costruzione, alla Fiera di Verona dal 19 al 22 febbraio 2015. Piemmeti spa, la società che organizza Legno&Edilizia, ha stretto un accordo strategico che attribuisce ad ARCA la qualifica di “Partner Tecnico”, ossia l’incarico di coordinamento del programma convegnistico della manifestazione, che ha visto coinvolti anche gli Ordini Professionali (Ingegneri, Architetti, Periti, Geometri) di Verona e del Veneto, che per determinati incontri hanno assegnato anche i relativi crediti formativi. Una quattro giorni ricchissima di eventi, convegni, seminari, nonché i laboratori con le dimostrazioni dal vivo, in collaborazione con il centro di formazione specialistico della Scuola CFP ENAIP di Tione di Trento, la prima scuola in Italia dedicata alla figura del carpentiere. E’ continuata la collaborazione con la scuola professionale iniziata già nelle precedenti edizioni di Legno&Edilizia. Lo stand della Scuola CFP ENAIP di Tione di Trento è stato un laboratorio tecnico pratico, nel quale gli studenti hanno eseguito veri e propri montaggi di serramenti, parti di sistemi parete e tetti. L’area trentina a Legno&Edilizia Situata nel Padiglione 11, l’area trentina ha unito elementi architettonici, naturalmente in legno, legati al marchio di “Qualità Trentina”, alle vivaci personalizza-

zioni degli stand delle aziende, in uno spazio di circa 2000 metri quadrati. Più di 30 le imprese trentine che hanno partecipato: costruttori di edifici in legno; realizzatori di software specifici per il calcolo del legno; fabbricanti di serramenti di alta qualità in legno; produttori di legname e di macchine utensili specifiche per la lavorazione del legno. Oltre ai serramenti trentini, nell’area istituzionale ARCA di più di 250 metri quadrati, sono stati presenti importanti realtà della ricerca ed innovazione come CNR-IVALSA e Università degli Studi di Trento – DICAM. Accanto all’Area Trentina hanno trovato spazio stand dedicati all’avvicinamento o approfondimento del legno come “l’Arena ARCA”, “l’Area Dimostrativa” e “Percorso”: più di 200 metri quadrati per scoprire questo materiale e le sue potenzialità. La ricetta vincente è la proposta integrata di eventi ed espositori. Fonte: Legno Edilizia Per ulteriori informazioni scrivere a: info@finishing.it

Anno XX - n.123 - Aprile 2015 - Professione Verniciatore del Legno  45


L’agenda dei fornitori

Linea diretta con le aziende

VERNICI LIQUIDE

ADLER Italia Via per Marco, 12/D 38068 Rovereto TN Tel. 0464/425308 Fax 0464/480957 www.adler-italia.it info@adler-italia.it

ICRO COATINGS s.p.a. Via Bedeschi 25 24040 Chignolo d’Isola BG Tel. 035/999711 Fax 035/999712 www.icro.it info@icro.it

SIRCA s.p.a. - Div. POLISTUC Viale Roma 85 - 35010 S. Dono di Massanzago PD Tel. 049/9322311 Fax 049/9322322 www.polistuc.it info@polistuc.it

IVM Chemicals - Div. ILVA Viale della Stazione 3 27020 Parona PV Tel. 0384/25441 Fax 0384/252054 www.ilva.it ilvapolimeri@ilvapolimeri.com

BOTTOSSO E FRIGHETTO VERNICI s.r.l.

INDUSTRIA CHIMICA ICA SpA - Div ITALIAN COATINGS ADRIATICA s.p.a. Via Alcide De Gasperi 73 Via S. Pertini 52 - Zona ind. A 62012 Civitanova Marche MC 36060 Romano D’Ezzelino VI Tel. 0424/8386 Tel. 0733/8080 Fax 0424/37497 Fax 0733/808140 www.bottosso-frighetto.com www.italiancoatings.com www.icaspa.com info@bottosso-frighetto.com info@italiancoatings.com info@icaspa.com Viale Kennedy 20 Fossalta di Portogruaro VE Tel. 0421/700222292 Fax 0421/700950

VERNICI-COLORANTI PER LEGNO Via Artigianato 2 35010 Trebaseleghe PD Tel. 049/9385648 049/9388042 Fax 049/9385070 www.kemichal.it info@kemichal.it

IVM Chemicals-Div. Milesi Viale della Stazione 3 27020 Parona PV Tel. 0384/25441 fax 0384/252054 numero verde 800.48.45.04 www.milesi.com milesi@milesi.com

SIRCA s.p.a.

NUOVA S.I.V.A.M. s.p.a.

Via del Fiffo 12 40065 Pianoro BO Tel. 051/770511 Fax 051/777437

Viale Roma 85 - 35010 San Dono di Massanzago PD Tel. 049/9322311 Fax 049/9322322

Via Monviso 10 20010 Bareggio MI Tel. 02/903041 r.a. Fax 02/9014289

www.sayerlack.it servizioclienti@sayerlack.it

www.sirca.it loredana_bertolin@sirca.it

www.sivam.it info@sivam.it

PRODOTTI IMPREGNANTI E PER ESTERNI

ADLER Italia

Zona Industriale Calderaio Via Galvani 7 51010 Massa e Cozzile PT Tel. 0572/92711 Fax 0572/78824

COLORIFICIO ZETAGI Via Pasubio 41 36050 Olmo di Creazzo VI Tel. 0444/228300 Fax 0444/228366

www.verinlegno.it info@verinlegno.it

www.zetagi.it info@zetagi.it

ICA SpA - Div ITALIAN COATINGS IVM Chemicals - Div. ILVA Via Alcide De Gasperi 73 Viale della Stazione 3 36060 Romano D’Ezzelino VI 27020 Parona PV Tel. 0424/8386 Tel. 0384/25441 Fax 0424/37497 Fax 0384/252054 www.italiancoatings.com www.ilva.it info@italiancoatings.com ilvapolimeri@ilvapolimeri.com

Via per Marco, 12/D 38068 Rovereto TN Tel. 0464/425308 Fax 0464/480957 www.adler-italia.it info@adler-italia.it

SISTEMI INNOVATIVI PER LA VERNICIATURA

TEKNOS GORI Industria Via Giotto 6/b 39100 Bolzano BZ Tel. 0471/202633 Fax 0471/204694 www.jota.it jota@jota.it

46  Professione Verniciatore del Legno  Legno Anno XX - n.123 - Aprile 2015

VERNICI-COLORANTI PER LEGNO Via Artigianato 2 35010 Trebaseleghe PD Tel. 049/9385648 049/9388042 Fax 049/9385070 www.kemichal.it info@kemichal.it

Via del Fiffo 12 40065 Pianoro BO Tel. 051/770511 Fax 051/777437 www.oece.it servizioclienti@sherwin.com

UNIVERSAL VERNICI s.r.l. Via Lombardia 7 - 35040 Casale di Scodosia PD Tel.: 0429/87276 Fax 0429/847207 universalvernici@tiscali.it

INDUSTRIA CHIMICA ADRIATICA s.p.a. Via S. Pertini 52 - Zona ind. A 62012 Civitanova Marche MC Tel. 0733/8080 Fax 0733/808140 www.icaspa.com info@icaspa.com

IVM Chemicals-Div. Milesi Viale della Stazione 3 27020 Parona PV Tel. 0384/25441 Fax 0384/252054 numero verde 800.48.45.04 www.milesi.com milesi@milesi.com


L’agenda dei fornitori

Via del Fiffo 12 40065 Pianoro BO Tel. 051/770511 Fax 051/777437 www.oece.it servizioclienti@sherwin.com

COLORIFICIO ZETAGI Via Pasubio 41 36050 Olmo di Creazzo VI Tel. 0444/228300 Fax 0444/228366

SIRCA s.p.a. - Div. POLISTUC Viale Roma 85 - 35010 S. Dono di Massanzago PD Tel. 049/9322311 Fax 049/9322322 www.polistuc.it info@polistuc.it

Via del Fiffo 12 40065 Pianoro BO Tel. 051/770511 Fax 051/777437

Viale Roma 85 - 35010 San Dono di Massanzago PD Tel. 049/9322311 Fax 049/9322322

Zona Industriale Calderaio Via Galvani 7 51010 Massa e Cozzile PT Tel. 0572/92711 Fax 0572/78824

www.sayerlack.it servizioclienti@sayerlack.it

www.sirca.it loredana_bertolin@sirca.it

www.verinlegno.it info@verinlegno.it

VERNICI-COLORANTI PER LEGNO Via Artigianato 2 35010 Trebaseleghe PD Tel. 049/9385648 049/9388042 Fax 049/9385070

COLORANTI

www.kemichal.it info@kemichal.it

www.zetagi.it info@zetagi.it

IVM Chemicals-Div. Milesi Viale della Stazione 3 IVM Chemicals - Div. ILVA 27020 Parona PV Viale della Stazione 3 Tel. 0384/25441 27020 Parona PV Fax 0384/252054 Tel. 0384/25441 numero verde 800.48.45.04 Fax 0384/252054 www.milesi.com www.ilva.it milesi@milesi.com ilvapolimeri@ilvapolimeri.com

VERNICI IGNIFUGHE

SIRCA s.p.a.

Via del Fiffo 12 40065 Pianoro BO Tel. 051/770511 Fax 051/777437 www.oece.it servizioclienti@sherwin.com

INDUSTRIA CHIMICA ICA SpA - Div ITALIAN COATINGS ADRIATICA s.p.a. Via Alcide De Gasperi 73 Via S. Pertini 52 - Zona ind. A 62012 Civitanova Marche MC 36060 Romano D’Ezzelino VI Tel. 0424/8386 Tel. 0733/8080 Fax 0424/37497 Fax 0733/808140 www.italiancoatings.com www.icaspa.com info@italiancoatings.com info@icaspa.com

SIRCA s.p.a. - Div. POLISTUC Viale Roma 85 - 35010 S. Dono di Massanzago PD Tel. 049/9322311 Fax 049/9322322 www.polistuc.it info@polistuc.it

INDUSTRIA CHIMICA ICA SpA - Div ITALIAN COATINGS IVM Chemicals - Div. ILVA ADRIATICA s.p.a. Via Alcide De Gasperi 73 Via S. Pertini 52 - Zona ind. A Viale della Stazione 3 62012 Civitanova Marche MC 36060 Romano D’Ezzelino VI 27020 Parona PV Tel. 0424/8386 Tel. 0733/8080 Tel. 0384/25441 Fax 0424/37497 Fax 0733/808140 Fax 0384/252054 www.italiancoatings.com www.icaspa.com www.ilva.it info@italiancoatings.com ilvapolimeri@ilvapolimeri.com info@icaspa.com

SIRCA s.p.a. Via del Fiffo 12 40065 Pianoro BO Tel. 051/770511 Fax 051/777437

Via del Fiffo 12 40065 Pianoro BO Tel. 051/770511 Fax 051/777437

Viale Roma 85 - 35010 San Dono di Massanzago PD Tel. 049/9322311 Fax 049/9322322

Zona Industriale Calderaio Via Galvani 7 51010 Massa e Cozzile PT Tel. 0572/92711 Fax 0572/78824

www.oece.it servizioclienti@sherwin.com

www.sayerlack.it servizioclienti@sayerlack.it

www.sirca.it loredana_bertolin@sirca.it

www.verinlegno.it info@verinlegno.it

L’AGENDA DEI FORNITORI REGIONALI

Via del Fiffo 12 40065 Pianoro BO Tel. 051/770511 Fax 051/777437 www.sayerlack.it servizioclienti@sayerlack.it

IVM Chemicals-Div. Milesi Viale della Stazione 3 27020 Parona PV Tel. 0384/25441 Fax 0384/252054 numero verde 800.48.45.04 www.milesi.com milesi@milesi.com

COLORIFICIO FARINA MARKET Concessionari esclusivi Sayerlack - vernici per legno Lechler - vernici per l’industria Via Piave 41 - 24048 Treviolo BG Tel. 035/201467 Fax 035/200366 logistica@farinamarket.it www.colorificiofarinabergamo.it Anno XX - n.123 - Aprile 2015 - Professione Verniciatore del Legno  47


L’agenda dei fornitori

DILUENTI

MATERIE PRIME PER VERNICI

ABRASIVI

IMPIANTI E CABINE DI VERNICIATURA

CHIMICA CBR s.p.a. Via A. Rizzotti 23 - 37064 Povegliano V.se VR Tel. 045/7970773 Fax 045/6359777 www.chimicacbr.it info@chimicacbr.it

EVONIK INDUSTRIES AG Goldschmidtstrasse 100 45127 Essen - Germany Phone +49 2011732222 Fax +49 2011731939

Neuvendis SpA S.S. Sempione 270/a CP 83 20028 San Vittore Olona MI

www.evonik.com info-tego@evonik.com

Tel. 0331/423333 Fax 0331/423303 www.neuvendis.com ivan.barozzi@neuvendis.com

Via Vicenza 4 z.i. 31046 Oderzo TV Tel. 0422/815402 Fax 0422/814046

Via delle Industrie 17 31047 Levada di Ponte di Piave TV Tel. 0422/853018 r.a. Fax 0422/853533

www.lba.it info@lba.it

www.nastroflex.it nastroflex@nastroflex.it

CEFLA FINISHING GROUP Via Bicocca 14/c 40026 Imola BO Tel. 0542/653441 Fax 0542/653444

Cabine di Verniciatura Impianti Pressurizzati e Macchine per il Risanamento Ambientale Via Trento 6 33044 Manzano UD Tel. 0432/754616 - 750828 Fax 0432/754616

www.ceflafinishinggroup.com www.carpenteriamanzanese.it cefla.finishing@cefla.it info@carpenteriamanzanese.it

AEROFILTRI

FILTRI

Via Rubens 23 20148 Milano MI Tel. 02/4072476 Fax 02/48705893 www.raccoglivernice.it info@aerofiltri.it

ROBOT DI VERNICIATURA

Via Dei Valtorta 48 20127 MI Tel. 02/2886460/462 Fax 02/26141099 www.viledon-filter.com filter.mi1@freudenberg-nw.com

CMA Robotics s.p.a. Via P. Paolo Pasolini 35 Int.15 33040 Pradamano UD Tel. 0432/640172 Fax 0432/640018 www.cmarobotics.it info@cmarobot.it

48  Professione Verniciatore del Legno  Legno Anno XX - n.123 - Aprile 2015

Via del Tesoro 210 47827 Villa Verucchio RN Tel. 0541/678078-678225 Fax 0541/671144 www.tecnoazzurra.it info@tecnoazzurra.it

FILTRI PER IMPIANTI DI VERNICIATURA Strada dell’Alpo 3 37136 Verona VR Tel. 045/581913 Fax 045/8202126 www.vefim.it vefim@vefim.it

Via Enrico Fermi 27 20843 Verano Brianza MB Tel. 0362/991823 Fax 0362/907252 www.tomaninimpianti.it info@tomaninimpianti.it


L’agenda dei fornitori

APPARECCHIATURE DI SPRUZZATURA

WAGNER COLORA s.r.l. Via Fermi 3 - 20875 Burago di Molgora MB Tel. 039/625021 www.wagnercolora.com info@wagnercolora.com

VERNICIATORI C/TERZI

C.S. s.r.l. Zona Ind.le 06055 Marsciano PG Tel./Fax 075/8743440 Tel./Fax 075/8748941 c.s.srl@tin.it

CONSULENTI

IBS ANALYSIS Via C. Colombo 25 20060 Mediglia MI Tel./Fax 02/90600687 ibsanalysis@libero.it

IMPIANTI DEPURAZIONE ARIA

AIR PROTECH s.r.l.

BABCOCK WANSON Italiana

V.le Lombardia 33 20013 Magenta MI Tel. 02/9790466-364 Fax 02/97297483

Tel. 02/959121 Fax 02/95019252

www.airprotech.it info@airprotech.it

www.fivesgroup.com www.itas-spa.com

www.babcock-wanson.it bwi@babcock-wanson.com

OLPIDÜRR s.p.a. Via G. Pascoli 14 - 20090 Novegro di Segrate MI Tel. 02/70212278 Fax 02/70212319 www.olpidurr.it sales@olpidurr.it

Via Stra Madonna 89 21047 Saronno VA Tel. 02/9625251/2 Fax 02/9606597 www.innovaterm.com info@innovaterm.com

SOCIETA’ VENETA DEPURATORI E AFFINI Impianti abbattimento VOC ad autosostentamento

FIVES ITAS s.p.a. Via Metauro 5 20900 Monza MB Tel. 039/2733336

Via Roma 147 - 20873 Cavenago Brianza MB

Maserada sul Piave TV Via Dolomiti 30 Tel. 0422/8777 Fax 0422/877888 www.mionventoltermica.it info@mionventoltermica.it

Via Cendon 5 31057 SILEA TV Tel. 0422/361960 r.a. Fax 0422/360517 www.svedasrl.com info@svedasrl.com

Anno XX - n.123 - Aprile 2015 - Professione Verniciatore del Legno  49


50  Professione Verniciatore del Legno  Anno XX - n.123 - Aprile 2015


EMISSIONI IN ATMOSFERA? L’ATTIVITA’ DEL GRUPPO

NON SONO TUTTI UGUALI

GLI IMPIANTI DI DEPURAZIONE

ADERISCONO AL GRUPPO: AEROFILTRI - AIR PROTECH - AR FILTRAZIONI - BWF FTI - CEFLA - CLOMAR - DONALDSON TORIT DCE - ECOCHIMICA - FREUDENBERG - FZ ZANETTI - IMAS AEROMECCANICA SRL - ITAS - MECAIR - MION VENTOLTERMICA OLPIDURR - SOTEC - SVEDA - TAMA - TECNOSIDA - TRIBOTECNA - WAM GROUP

UNIONE COSTRUTTORI IMPIANTI DEPURAZIONE ARIA

Via Imbriani, 19/A - 20158 MILANO Tel.: 02/39.31.27.36 Fax: 02/33.22.04.62 www.uniaria.it info@uniaria.it



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