Professione Verniciatore del Legno 132

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Prezzi

Materie prime

Vernici

I requisiti migliori

Supporti

Il legno acetilato

Strumenti di misura La resistenza alla sigaretta

Serramenti

Requisiti minimi in Germania

Rubriche

Notizie dalle aziende: novitĂ , tecnologie ed eventi

Poste Italiane s.p.a.- Spedizione in Abbonamento Postale- 70% - LO/MI In caso di mancato recapito inviare a CMP Roserio per la restituzione al mittente previo pagamento resi


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IL MANUALE DELLA LEVIGATURA • Come scegliere l’abrasivo? • Come scegliere la levigatrice e la spazzolatrice? • Quali sono i parametri per scegliere correttamente un ciclo di levigatura?

200 pagine, oltre 100 figure e tabelle • Quali sono i principali difetti di levigatura e i modi per evitarli? • Quali sono i metodi per lavorare in sicurezza e per aspirare la polvere di levigatura? • Come si calcolano i costi di gestione nella levigatura?


Indice PREMESSA: CENNI STORICI Cap. I: I MATERIALI DA LEVIGARE • ANATOMIA E FISIOLOGIA DEL LEGNO • PANNELLI E SEMILAVORATI A BASE DI LEGNO • PANNELLI E SEMILAVORATI SPECIALI Cap. II: TERMINOLOGIA • LE MACCHINE • LA LEVIGATURA DEL SUPPORTO • LA LEVIGATURA DELLA SUPERFICIE VERNICIATA Cap. III: GLI ABRASIVI FLESSIBILI • INTRODUZIONE • I SUPPORTI • I LEGANTI • I GRANULI DI SOSTANZA ABRASIVA La grana abrasiva La cosparsione • I PRODOTTI ANTI-INTASANTI • LA CORRETTA CONSERVAZIONE DEGLI ABRASIVI FLESSIBILI • IL CORRETTO IMPIEGO DEI NASTRI ABRASIVI FLESSIBILI • DETERMINAZIONE Dei difetti DEI NASTRI ABRASIVI • CONCLUSIONI Cap. IV: PRINCIPI GENERALI • PARAMETRI Lo spessore del truciolo La velocità di taglio dell’abrasivo La velocità di avanzamento del pezzo La pressione specifica di levigatura Potenza assorbita Cap. V: LA CALIBRATURA DEL PANNELLO • LE MACCHINE CALIBRATRICI Calibratrice superiore Calibratrice-levigatrice superiore Calibratrice doppia superiore/inferiore Linea di calibratura con calibratrice inferiore + cali bratrice superiore • CARATTERISTICHE TECNICHE DELLA CALIBRATRICE • L’ABRASIVO PER LA CALIBRATURA Cap. VI: LA LEVIGATURA DEL PANNELLO • LEVIGATURA DELLA SUPERFICIE GREZZA • LEVIGATURA DELLA SUPERFICIE VERNICIATA • MACCHINA LEVIGATRICE E GRUPPI OPERATORI • GRANA DELL’ABRASIVO • ACCORGIMENTI PER UNA CORRETTA LEVIGATURA DELLA SUPERFICIE Cap. VII: MACCHINE LEVIGATRICI PER SUPERFICI DI PANNELLI

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LEVIGATRICI MANUALI PORTATILI LEVIGATRICI MANUALI A NASTRO LUNGO LEVIGATRICI SEMIAUTOMATICHE IGIENE DEL LAVORO LEVIGATRICI AUTOMATICHE MACCHINE PER LA CALIBRATURA MACCHINE PER LA LEVIGATURA DI SUPERFICI GREZZE MACCHINE PER LA LEVIGATURA DI SUPERFICI VERNICIATE • CONSIDERAZIONI FINALI Cap. VIII: APPLICAZIONI PRATICHE • COMPOSIZIONE MACCHINE CALIBRATRICI • COMPOSIZIONE MACCHINE LEVIGATRICI PER SUPPORTI LEGNOSI • COMPOSIZIONE MACCHINE LEVIGATRICI PER SUPERFICI VERNICIATE • COSTI DI PRODUZIONE Cap. IX: LEVIGATURA TRIDIMENSIONALE Cap. X: LEVIGATURA DEI BORDI, DEI PANNELLI E DELLE CORNICI • I GRUPPI OPERATORI • APPLICAZIONI SU PROFILI GREZZI • APPLICAZIONI SU PROFILI VERNICIATI • LEVIGATRICI PER BORDI E CORNICI • INDICAZIONI DI CARATTERE GENERALE • PARAMETRI QUALITATIVI Cap. XI: LA LUCIDATURA • NOZIONI GENERALI SULLE FINITURE LACCATE LUCIDE • AGGREGATI LUCIDATORI • UTENSILI LUCIDATORI MANUALI • LUCIDATRICI SEMIAUTOMATICHE MONO O “BISPAZZOLONE” • LUCIDATRICI AUTOMATICHE “PLURISPAZZOLONE” • BRILLANTATRICI AUTOMATICHE “A RAGNO” • PRODOTTI LUCIDANTI • LUCIDATURA CON PASTE ABRASIVE SEMILIQUIDE • LUCIDATURA CON PASTE ABRASIVE SOLIDE • LA BRILLANTATURA • I DILUENTI Cap. XII: SPAZZOLATURA • PREMESSA • LA PREPARAZIONE DEL SERRAMENTO • LA PREPARAZIONE DI ANTE PIANE E SAGOMATE Cap. XIII: DIFETTI E RIMEDI Cap. XIV: SICUREZZA Cap. XV: INQUINAMENTO ATMOSFERICO BIBLIOGRAFIA


MODULO DI ACQUISTO MANUALE DELLA LEVIGATURA (per acquisti online: www.woodfinishing.it ) Cognome________________________________________________________________________ Nome _________________________________________________________________________ Azienda_________________________________________________________________________ Produzione______________________________________________________________________ Via__________________________________________________________________ n°________ CAP_______________ Città___________________________________________ Prov________ Telefono:________________________________________________________________________ Fax____________________________________________________________________________ E–mail: ________________________________________________________________________ Partita IVA ____________________________________________________________________

• Desidero acquistare una copia del manuale con bonifico bancario anticipato 29 Euro + spese postali 10 Euro • Essendo già abbonato alla rivista “Professione Verniciatore del Legno”, desidero acquistare il manuale con bonifico bancario anticipato a 24 Euro + spese postali 10 Euro • Desidero fare l’abbonamento annuale alla rivista “Professione Verniciatore del Legno” + desidero acquistare un manuale con bonifico bancario anticipato per un totale di 75 Euro + spese postali 10 Euro • Desidero fare l’abbonamento biennale alla rivista “Professione Verniciatore del Legno”+ desidero acquistare un manuale con bonifico bancario anticipato per un totale di 110 Euro + spese postali 10 Euro

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Pagamento anticipato tramite bonifico: Banca Popolare di Sondrio - Ag. 5 - Milano IBAN IT13U0569601604000003722X60 Intestato a: HB pi.erre s.a.s. di Pierluigi Offredi Spedire a “Professione Verniciatore”, Via Imbriani, 19/A - 20158 Milano, o via fax al n. 02/33.22.04.62. o tramite e-mail: info@finishing.it Per l’acquisto di più copie o altre informazioni, telefonare al n. 02/39.31.27.36


CAMPAGNA PER L’IMPIEGO SICURO DEI DILUENTI NELLA VERNICIATURA

DILUENTI & SICUREZZA

Un codice di autoregolamentazione per il rispetto dell’ambiente e dei verniciatori Le aziende aderenti al codice di autoregolamentazione si impegnano a: non usare, per promuovere i propri prodotti, i termini ecologico, atossico, non nocivo rispettare scrupolosamente le regolamentazioni in vigore promuovere l’utilizzo razionale e sicuro dei diluenti e delle vernici

promuovere la corretta gestione dei rifiuti e facilitarne il recupero promuovere la corretta gestione degli imballi

utilizzare tappi sigillati per i fusti da 200 litri

sostenere iniziative di formazione e aggiornamento degli utilizzatori promuovere incontri periodici con gli Enti pubblici competenti

Quest’impegno permetterà agli utilizzatori di selezionare i diluenti e di utilizzarli nelle migliori condizioni di sicurezza per l’uomo e per l’ambiente. Oltre agli impegni generali previsti dalla campagna “Diluenti & Sicurezza”, i fornitori si impegnano a formulare una linea di prodotti, denominata Diluente Certo, con le seguenti modalità:

assenza di sostanze cancerogene e/o teratogene che fanno scattare le frasi di rischio H300, H301, H310, H311, H330, H331, H334, H340, H341, H350, H351, H360, H361, H370, H371, H372, H373, H304, H362

assenza di sostanze appartenenti alla classe I e II (tab. D del DM 12.7.90). La somma totale di eventuali impurezze deve essere inferiore allo 0.1%

assenza di alcoli primari nei diluenti poliuretanici

acqua in percentuale inferiore allo 0,05% nei diluenti poliuretanici

costanza di formulazione secondo precise specifiche tecniche

Per informazioni: redazione@finishing.it


IL MANUALE DEL VERNICIATORE

GUIDA ALLA VERNICIATURA PROFESSIONALE DEL LEGNO

VOLUME SECONDO

Come scegliere il legno, la vernice, il diluente? Quali sono i cicli a basso impatto ambientale? Quali sono i parametri per scegliere un ciclo di verniciatura? Come si leggono le schede di sicurezza e le schede tecniche? Quali sono le normative sull’inquinamento atmosferico e sui rifiuti? Quali sono le normative sulla sicurezza del lavoro? Come scegliere una cabina di verniciatura? Come scegliere un impianto di depurazione?

430 pagine, oltre 200 figure e tabelle HB. PI. ERRE EDITRICE


INDICE Capitolo I: il legno 1.1 Introduzione 1.2 Struttura del legno 1.3 Composizione del legno 1.4 Umidità del legno 1.5 Essiccazione naturale del legno 1.6 Essiccazione artificiale del legno 1.7 Alterazione del legno

Capitolo VIII: le tecnologie a basso Impatto ambientale 8.1 Premessa 8.2 Prodotti “naturali” ed ecofurbi 8.3 I prodotti all’acqua 8.4 I prodotti ad alto residuo secco 8.5 Le vernici in polvere 8.6 Essiccazione mediante radiazioni

Capitolo II: le specie legnose 2.1 Denominazione e caratteristiche

Capitolo IX: l’applicazione dei prodotti vernicianti 9.1 Pv per la tinteggiatura, coloritura o nobilitazione 9.2 Pv per la preparazione 9.3 Pv per il riempimento delle porosità 9.4 Pv per la finitura

Capitolo III: i supporti legnosi 3.1 Introduzione 3.2 Pannelli di particelle truciolari 3.3 Pannelli di fibra 3.4 Pannelli nobilitati 3.5 Pannelli compensati, multistrati, listellari e placcati 3.6 Pannelli di laminato plastico 3.7 Conclusioni Capitolo IV: cosa sono i prodotti vernicianti 4.1 Anzitutto la parola giusta 4.2 Verniciare per decorare è una tecnica antica 4.3 Verniciare per proteggere è una tecnica moderna 4.4 I pv sono amici o nemici dell’ambiente ? 4.5 La tecnologia dei pv è in continuo progresso 4.6 Classificazione dei pv Capitolo V: i componenti dei prodotti vernicianti 5.1 Premessa 5.2 I principali tipi di leganti 5.3 Pigmenti e cariche: differenze e analogie 5.4 Solventi, diluenti, composti volatili COV 5.5 Gli additivi La campagna diluente certo Capitolo VI: l’essiccazione dei prodotti vernicianti 6.1 Essiccazione fisica o chimica (reticolazione) 6.2 Le reazioni di reticolazione 6.3 Note sui meccanismi di reticolazione 6.4 Film essiccati con essiccazione fisica o chimica: reversibilità e irreversibilità Capitolo VII: le prestazioni dei prodotti vernicianti 7.1 Come si misurano le caratteristiche prestazionali 7.2 Le caratteristiche principali 7.3 La documentazione sulle prestazioni 7.4 Procedura di controllo delle prestazioni tecniche e ambientali dei prodotti vernicianti applicati su superfici di mobili per uso interno

Capitolo X: l’applicazione delle vernici: macchine e forni 10.1 Premessa 10.2 Nozioni generali 10.3 Reciprocatori 10.4 Spruzzatrici automatiche 10.5 Laccatrici (macchine a due cilindri di lavoro) 10.6 Laccatrici-stampatrici (macchine a due cilindri di lavoro) 10.7 Stuccatrice (macchina con almeno tre cilindri di lavoro) 10.8 Reverse (macchina con almeno 4 cilindri di lavoro) 10.9 Velatrice ad una o più testate 10.10 Trafila 10.11 Forni di essiccazione Capitolo XI: i cicli industriali 11.1 Premessa 11.2 La scelta del ciclo 11.3 Cicli bagnato su bagnato trasparenti e pigmentati di tipo “sandwich ” su vari supporti 11.4 Cicli fotochimici trasparenti e pigmentati su vari supporti 11.5 Cicli anticalo trasparenti e pigmentati di tipo uv su vari supporti 11.6 Cicli vari trasparenti e pigmentati su supporti diversi Capitolo XII: cabine di verniciatura 12.1 La sicurezza prima di tutto 12.2 Caratteristiche generali 12.3 Cabine aperte frontalmente 12.4 Cabine chiuse 12.5 Cabine di grandi dimensioni 12.6 Cabine per verniciatura con disco elettrostatico 12.7 Aree a piano aspirante 12.8 Impianti di protezione antincendio 12.9 Filtrazione dell’overspray 12.10 Aria in entrata 12.11 Rumore 12.12 Zone con aspirazione per la pulizia delle pistole e la preparazione delle vernici

12.13 Come scegliere una cabina 12.14 La manutenzione non e’ un optional 12.15 Flocculanti: i problemi cominciano con le vernici all’acqua 12.16 Defangatori Capitolo XIII: depurazione e distillazione dei solventi 13.1 Introduzione 13.2 Adsorbimento 13.3 Assorbimento 13.4 Combustione 13.5 Rotoconcentrazione 13.6 Biofiltrazione 13.7 Come scegliere l’impianto giusto 13.8 Il recupero dei solventi: la distillazione Capitolo XIV: la legge sull’inquinamento atmosferico 14.1 Premessa 14.2 Le norme attuali 14.3 Come si presenta la domanda di autorizzazione 14.4 I limiti alle emissioni Scheda regione piemonte Scheda regione lombardia 14.5 Le competenze degli enti locali 14.6 La legislazione europea: direttiva VOC 14.7 Prevenzione e riduzione integrate dell’inquinamento 14.8 Uno sguardo al futuro: effetto serra e reattività fotochimica Capitolo XV: autorizzazioni e regole per lavorare In sicurezza 15.1 Permessi e autorizzazioni 15.2 Igiene del lavoro Appendice 1: Sentenze in materia di sicurezza Appendice 2: Il rumore: linee guida per l’interpretazione e l’applicazione della legge 277 Appendice 3: La direttiva “macchine” e la marcatura CE Appendice 4: Come riconoscere i prodotti più pericolosi? Guida pratica alla lettura delle etichette e delle schede di sicurezza Appendice 5: Il rischio secondo gli igienisti statunitensi Appendice 6: Classificazione delle sostanze ai fini dell’inquinamento atmosferico (tabella “d” del dm 12/7/90) Appendice 7: La protezione delle vie respiratorie Appendice 8: Pubblicita’ ingannevole Appendice 9: Da rifiuti a risorse Profilo degli autori Bibliografia Ringraziamenti Elenco sponsor


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Contenuti del numero 132 04

Crescita al rallentatore

08

Chi fa da sè, fa per tre! (parte 11 - La resistenza all’azione della sigaretta )

11

Requisiti minimi in Germania (parte VIII)

14

Dieci domande e dieci risposte sul legno acetilato

17

Come scegliere il ciclo giusto

24

Notizie dalle aziende

46

L'agenda dei Fornitori


Professione Verniciatore del legno

132

Direttore responsabile Pierluigi Offredi Periodicità 6 numeri all’anno

Prezzi

Materie prime

Vernici

Direzione e redazione:

I requisiti migliori

Supporti

Il legno acetilato

Strumenti di misura

HB Pi.erre - Via Imbriani, 19/A - 20158 Milano

Serramenti

Tel. 02.39.312.736

La resistenza alla sigaretta

Requisiti minimi in Germania

Rubriche

www.woodfinishing.it

Notizie dalle aziende: novità, tecnologie ed eventi

N 132 - Ottobre 2016

info@finishing.it Grafica e impaginazione John Michael Vincent San Juan

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Termini di consegna materiali NUMERO

REDAZIONALI

PUBBLICITA'

133/GENNAIO

15/11/2016

06/12/2016

134/MARZO

17/01/2017

07/02/2017

135/APRILE

14/02/2017

07/03/2017

136/MAGGIO

11/04/2017

02/05/2017

137/SETTEMBRE

13/06/2017

04/07/2017

138/OTTOBRE

22/08/2017

05/09/2017

Lalitotipo - Settimo Milanese (MI) Registrazione tribunale di Milano: N. 592 del 05/11/1994 Vendita per abbonamento: Abbonamenti Italia: 1 anno 52 euro - 2 anni 90 euro I dati dell’archivio elettronico della HB pi. erre vengono trattati nel rispetto di quanto stabilito dalla legge n. 675/1996 sulla tutela dei dati personali. Chiunque può richiedere, in qualsiasi momento, modifiche, aggiornamenti e cancellazioni dei dati personali dal nostro archivio


Prezzi

Crescita al rallentatore

A cura della Redazione

04  Anno XXII - n.132 - Ottobre 2016 | Professione Verniciatore del Legno


Prezzi

Paese, la performance all’export della chimica itaLa situazione della chimica in Italia, fotografata da liana risulta essere tra le migliori nel confronto Federchimica nello scorso agosto, vede una buocon i principali produttori europei. Dal 2010, ossia na performance delle esportazioni, unita alla soda quando la crisi del debito ha scatenato la cristanziale tenuta della domanda interna, che hansi del mercato interno, l’Italia è seconda solo alla no permesso di veder crescere i livelli produttivi Spagna, con un risultato lievemente migliore andell’1,7% nella prima parte dell’anno. che della Germania, il principale produttore chimiL’incertezza sul contesto economico-politico e sul co europeo. petrolio ha giocato negativamente, mantenendo Questa capacità di presidiare i mercati esteri non ancora immutata la frammentarietà degli acquisti sarebbe stata possibile, se non adeguatamente acche ha caratterizzato tutta la lunga crisi. compagnata da un processo di innalzamento tecNonostante un contesto mondiale non particonologico dei prodotti, come dimostrato anche dallarmente favorevole, le esportazioni della chimica la forte crescita dei valori medi unitari dell’export italiana continuano a mostrare una buona crescita (+14,5% dal 2010), ben superiore a quella dei prez(+2,1% in volume e +0,6% a valore, a causa del calo zi (8,7%) e, di conseguenza, indicatore di maggiore dei prezzi). qualità. Spicca, in particolare, una forte specializzaLa chimica conferma ritmi di espansione dell’exzione dell’industria italiana nei settori della chimica port superiori alla media del manifatturiero italiafine e specialistica, che mostrano un surplus comno: +21%, a fronte del +14% nel periodo 2007-2015, merciale in continua espansione dal 2010 e che nel +0,6% nei primi mesi del 2016, rispetto al +0,2% 2015 ha raggiunto quasi i 2,8 miliardi di euro. Il condell’industria a valore (e anche di più nei volumi). testo competitivo che si è venuto a delineare negli In particolare, i settori della chimica fine e speciaultimi anni è reso assai complesso dall’intrecciarsi listica continuano a mostrare una buona perfordi una lunga crisi e dei suoi effetti mance (+4,5% nella prima parte del 2016). strutturali, ma l’industria chimiUno scenario economico di crescita ca sta dimostrando di essere in molto moderata e denso di incergrado di resistere tenacemente, tezze non permetterà all’industria nonostante i condizionamenti chimica in Italia di mantenere la Per consultare online esterni derivanti dal Sistema Pacrescita realizzata nella prima l’evoluzione dei prezzi delle ese. Di fronte ad una crisi che può parte dell’anno. E’ più prevedibimaterie prime, definirsi “epocale” per intensità le una stabilizzazione sui livelli visitate il portale: e lunghezza, il settore chimico è attuali, favorita dalla maggior www. woodfinishing.it riuscito complessivamente a tetranquillità nel mercato petrolinere, come testimonia l’incidenza fero, che dovrebbe stimolare una delle sofferenze sui prestiti bancari, la politica di acquisti più normale. Anpiù bassa di tutto il panorama industriacora una volta, però, non si può prevele italiano (5,7%). dere una completa normalizzazione, perché La classifica dei settori manifatturieri italiani bale incertezze continueranno a gravare sulla fiducia sata sull’indice ISCO (un indice sintetico elaborato dei clienti finali. dall’Istat sulla base di quattro indicatori che conIl continuo sviluppo dell’export (+2,5%), seppure a siderano rispettivamente la competitività di costo ritmi più contenuti del 2015, si accompagnerà al misurata con il rapporto tra produttività e costo consolidamento della domanda interna (+1,5%), del lavoro, la reddittività lorda, la propensione portando a chiudere il 2016 con un aumento all’export e la quota di imprese innovative), vede la dell’1,3% dei livelli produttivi. Il miglioramento, chimica in cima alla classifica. maggiormente diffuso alla maggior parte dei setLa chimica risulta anche essere tra i settori che tori clienti in Italia, consentirà di mitigare il forte mostrano il maggiore avanzamento nella classidualismo che aveva caratterizzato gli anni più refica della competitività rispetto al 2008. Questo centi tra le imprese chimiche orientate all’export e buon posizionamento competitivo vede un elequelle dipendenti dal mercato domestico. mento fondamentale nella presenza di un nucleo L’export, che rappresenta ormai il 52% del fattuabbastanza consistente di imprese che sono sufrato delle imprese chimiche, ha giocato un ruolo ficientemente strutturate e hanno la massa critica fondamentale negli ultimi anni e, aldilà del rallenper riuscire ad affrontare in modo proattivo e detamento congiunturale, continuerà a rappresentaciso le più importanti sfide dell’internazionalizzare un importante fattore di crescita per il settore. zione e dell’innovazione. Nonostante i gravi condizionamenti del Sistema Professione Verniciatore del Legno | Anno XXII - n.132 - Ottobre 2016 05


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Strumenti di misura

Chi fa da sè, fa per tre! parte 11 - La resistenza all’azione della sigaretta

Le prove che ogni verniciatore dovrebbe fare per misurare le prestazioni delle vernici, senza dover assumere tecnici o investire in costose attrezzature di laboratorio. Basta solo qualche semplice strumento e un po’ di buona volontà. Enzo Morandi - CE.R.TO.(Centro Ricerche Toscano) - Pierluigi Offredi - Professione Verniciatore del Legno

08

Anno XXII - n.132 - Ottobre 2016 | Professione Verniciatore del Legno


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Serramenti

Requisiti minimi in Germania (parte VIII)

In vari paesi europei esistono normative che stabiliscono procedure di prova e criteri di misurazione a cui fare riferimento per definire i requisiti minimi di un ciclo di verniciatura per serramenti e verificarne l’idoneità ad un determinato impiego. Proseguiamo la panoramica pubblicando la scheda tecnica VFF HO.06-4 sulle specie legnose per la produzione di infissi (legni modificati).

A cura della Redazione

Professione Verniciatore del Legno | Anno XXII - n.132 - Ottobre 2016  11


Serramenti

3. CARATTERISTICHE DI MATERIALI LEGNOSI MODIFICATI PER LA PRODUZIONE D’INFISSI 3.1 Informazioni generali Dato che il materiale di partenza (specie legnosa e qualità) insieme al processo di modificazione influenza in maniera determinante il materiale legnoso modificato, non è possibile fornire giudizi generali sull’idoneità dei diversi processi modificanti. Qualsiasi giudizio d’idoneità d’uso si riferisce perciò sempre a uno specifico materiale legnoso modificato. In seguito verranno indicate le caratteristiche in base alle quali dovranno essere espressi giudizi per stabilire l’idoneità all’uso per la fabbricazione di infissi di determinati materiali legnosi modificati, e processi con i quali è possibile dare dimostrazione di queste caratteristiche (vedi tabella 1, paragrafo 3.8). Nei casi in cui il materiale legnoso modificato differisce dai requisiti previsti nei documenti di riferimento per determinate caratteristiche, per esse dovrà essere fornita una separata di-

mostrazione dell’idoneità all’uso.

3.1.1 Specie legnose Le schede tecniche VFF HO.06-1, VFF HO.06-2/A1 e VFF HO.06-3, in congiunzione con la norma EN 13556, forniscono indicazioni per la scelta delle specie legnose per la produzione di materiali legnosi modificati e su singole caratteristiche che possono essere migliorate mediante il trattamento di modifica. 3.1.2 Qualità del legno La scelta della qualità del legno si orienta ai principi della scheda tecnica VFF HO.02, in congiunzione con le norme EN 942 e EN 14220, ad esempio per quanto riguarda nodi, fessurazioni, sacche di resina, inclusioni di corteccia, legno di reazione, legno giovanile (juvenile wood), cuore fragile, larghezza e posizione delle zone di accrescimento ovvero degli anelli di crescita, ecc. 3.1.3 Quadrotti di legno massello, lamellari e/o con giunti a dita Se i materiali legnosi modificati vengono forniti sotto forma di

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quadrotti massicci, lamellari e/o giuntati a dita, si applicano i requisiti della scheda tecnica VFF HO.02, in congiunzione con la norma EN 13307-1, e della Linea guida IFT HO-10/1, relativi a forma del profilo, dimensioni limite, curvatura/imbarcamento, collanti, incollaggio, dimostrazione dell’idoneità di quadrotti incollati, ecc. 3.2 Trattamenti di modificazione Deve essere esibita una descrizione del processo di modificazione, nella quale sono definiti i parametri di processo più importanti, ad esempio il tipo, il grado e lo scopo del trattamento. 3.3 Controllo della qualità

3.3.1 Controllo interno e di terza parte Il produttore deve assicurare che i materiali legnosi modificati siano uniformemente conformi ai requisiti previsti per l’utilizzo nella fabbricazione d’infissi, ad esempio da lotto a lotto o da fornitura a fornitura. Ciò deve avvenire per mezzo di un continuo controllo della qua-


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Legno

Dieci domande e dieci risposte sul legno acetilato

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A cura della Redazione


Legno

1.Che cos’è il legno acetilato? Il legno acetilato appartiene alla categoria dei “legni modificati” ovvero dei legni che sono stati soggetti a trattamenti di tipo fisico o chimico che ne hanno modificato sensibilmente le proprietà. 2.Come si ottiene il legno acetilato? Il legno acetilato si ottiene trattando il legno con anidride acetica. L’anidride “esterifica” i gruppi ossidrilici dei componenti polimerici del legno, primariamente della cellulosa. Al termine del processo dunque, un certo numero di gruppi ossidrilici presenti nel legno (-OH) vengono trasformati in gruppi acetato (-COOCH3). 3.Che effetto si ottiene acetilando il legno? I grupi ossidrilici sono quelli che determinano l’elevata affinità dei componenti del legno nei confronti dell’acqua. Riducendone il numero, si riduce conseguentemente la sensibilità del legno nei confronti dell’umidità e dell’acqua stessa. 4.Quali sono i benefici di questo processo? La sensibilità del legno nei confronti dell’acqua è la causa primaria dei movimenti del legno: il legno si rigonfia in ambienti umidi e si ritira in ambienti secchi. Ricordiamo inoltre che quando il contenuto di umidità supera il 20 %, il legno viene facilmente attaccato dai funghi che ne provocano il rapido degrado estetico e strutturale. Essendo il legno acetilato meno sensibile all’acqua, anche i suoi “movimenti” e la sua sensibilità alle aggressioni biologiche (funghi lignivori in particolare),

sono sensibilmente ridotti. 5.L’acetilazione riguarda solo la superficie del legno o anche il suo interno? L’acetilazione può essere ottenuta anche in massa sottoponendo il legno a processi in condizioni di alta pressione (in autoclave) che consentono all’anidride acetica di penetrare e reagire profondamente al suo interno. 6.Gli effetti dell’acetilazione sono permanenti? Si, gli effetti sono sostanzialmente permanenti. Alcuni studi hanno evidenziato dei deboli effetti idrolitici dei gruppi estere che nel corso del tempo si ritrasformano in ossidrili, ma l’esiguità di questo fenomeno non compromette di fatto l’effetto globale dell’acetilazione. 7.Si possono acetilare tutte le specie legnose? Teoricamente sì in quanto tutte le specie legnose hanno una composizione simile e l’esterificazione dei loro componenti può avvenire nello stesso modo. Tuttavia, attualmente, si riescono ad acetilare in massa solo un numero molto limitato di specie legnose, ovvero quelle caratterizzate da una elevata porosità che consente la facile penetrazione dell’anidride acetica al loro interno. 8.Il legno acetilato si può facilmente incollare e verniciare? La natura chimica del legno viene trasformata dal processo di acetilazione che, come ricordato, diventa

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Legno

meno affine all’acqua. I processi di incollaggio e verniciatura specifici per il legno devono essere quindi riconsiderati quando si lavora questo materiale per le specifiche proprietà che esso presenta anche in termini di energia superficiale e conseguente “bagnabilità 9.Quali sono in definitiva i pro e i contro del legno acetilato? I principali vantaggi e svantaggi del legno acetilato possono essere schematicamente riassunti nella tabella in questa pagina. In definitiva il legno acetilato presenta una durabilità all’esterno assai maggiore di qualsiasi specie legnosa naturale, ma evidenzia anche alcuni svantaggi che devono essere considerati in una valutazione globale sul suo impiego.

citata, attualmente sono disponibili come acetilate solo due specie legnose. Il mercato dei legni modificati è tuttavia molto ampio comprendendo tutti i legni termotrattati e un crescente numero di legni trattati chimicamente che dalla sfera della ricerca stanno gradatamente diventando prodotti disponibili per il mercato.

10.Oltre al legno acetilato esistono e sono eventualmente disponibili altri legni “modificati”? Il legno acetilato è già disponibile sul mercato essendo prodotto dall’azienda ACSIS e rivenduto con il marchio Accoya ®. Per la difficoltà precedentemente

Vantaggi

Svantaggi

Ridotta sensibilità all’acqua

Notevole porosità (possibile assorbimento di acqua dalle teste per capillarità)

Riduzione dei movimenti conseguenti agli scambi di umidità con l’ambiente

Acidità (presenza di acido acetico) con possibile ossidazione di eventuali inserti metallici

Riduzione della sensibilità alle aggressioni biologiche

Limitata varietà di specie legnose disponibili

Maggiore resistenza al degrado provocato dalla radiazione solare

Aspetto del legno acetilato che tende a presentare alonature grigiastre in superficie Costo elevato

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Vernici

Come scegliere il ciclo giusto

La norma UNI 11216 è stata elaborata per definire i requisiti minimi che consentono di garantire le prestazioni delle vernici applicate su un mobile: ma quanti sono i verniciatori che le richiedono ai loro fornitori?

A cura della Redazione

Professione Verniciatore del Legno | Anno XXII - n.132 - Ottobre 2016  17


Vernici

CONFRONTARE I PRODOTTI: SCIENZA O ESPERIENZA? Un prodotto verniciante in genere viene scelto sulla base di criteri soggettivi, in base alle esigenze delle aziende che li acquistano, ma soprattutto in base al livello di conoscenza delle caratteristiche dei prodotti, che possono essere così sintetizzate: - prestazioni protettive (resistenza al graffio, agli sbalzi di temperatura, al calore, adesione, resistenza chimica, resistenza alla luce, ritenzione dello sporco ecc); - prestazioni estetiche (lucentezza, trasparenza, tatto ecc); - compatibilità ambientale (sia in fase applicativa, per la protezione dei lavoratori, sia per garantire agli utilizzatori finali che il film di vernice sia privo di sostanze nocive alla salute); Un criterio di scelta molto importante è anche il costo, anche se spesso ci si limita a valutare il prezzo in euro/kg, senza tener conto di alcuni parametri fondamentali, come ad esempio: - il maggiore o minore impegno di mano d’opera necessario per l’applicazione; - la resa del prodotto, ossia la quantità da applicare su ogni metro quadrato (o su ogni manufatto) per ottenere la coprenza e/o la protezione richiesta; - i costi dovuti alla riduzione dell’impatto ambientale (smaltimento dei rifiuti, abbattimento dei composti volatili, trattamento degli effluenti liquidi).

Una corretta valutazione del costo dovrebbe essere effettuata sulla base di un’analisi qualitativa oggettiva, ma per poterla fare è necessario un attento esame delle prestazioni dei prodotti vernicianti, per il quale molti pensano sia sufficiente utilizzare la propria esperienza. L’IMPORTANZA DELLE NORME TECNICHE Le prestazioni di un prodotto si misurano secondo determinati metodi di misura. Il metodo può essere stabilito dal produttore o dal committente, ossia può essere un “metodo interno”, oppure può essere un metodo di misura di uso generale, riconosciuto e accettato a livello nazionale o internazionale, in quanto descritto in una norma. Secondo il codice civile, le norme sono documenti emessi da un ente riconosciuto ed abilitato alla loro emissione. In Italia questi enti sono due: l’UNI e il CEI. Il CEI si occupa solo di misure elettriche o elettroniche, pertanto per i prodotti vernicianti è competente l’UNI. Ogni Paese industrializzato ha un ente riconosciuto ed abilitato: in Germania il DIN, in Inghilterra il BSI, in Francia l’AFNOR, in Spagna l’AENOR, in Giappone il JISC, e così via. Un caso particolare è quello degli Stati Uniti; l’ente ufficiale è l’ANSI, che però non si dedica in modo particolare ai prodotti vernicianti, per cui nel nostro settore l’organismo americano più noto ed autorevole è

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l’ASTM, anche se oggi non è ufficialmente riconosciuto. Le norme sono contrassegnate da un codice, formato da lettere e numeri. Le lettere (o le prime lettere) distinguono l’ente emittente (ad esempio: UNI 8906, DIN 53211, BS 3900, A11, NF T 30807. Norme di diversa nazionalità riguardanti lo stesso tema talvolta sono uguali, talvolta si differenziano solo per alcuni dettagli nel procedimento di misura, talvolta sono del tutto diverse. Nella speranza di eliminare queste differenze, nel 1947 è stato costituito un ente internazionale: l’ISO, a cui aderiscono oltre 90 Paesi di tutto il mondo. Le norme emesse dall’ISO sono esaminate ed approvate da tutti i Paesi che partecipano all’attività di normazione, però ciascuno è libero di continuare ad utilizzare le proprie norme nazionali. Siccome la diversità dei metodi di misura costituiva un ostacolo alla libera circolazione delle merci all’interno del Mercato Unico Europeo, nel 1987 è stato costituito un ente di normazione europeo: il CEN. Quando il CEN emette una norma, tutti i 19 paesi aderenti devono adottarla, sostituendo la norma nazionale riguardante il medesimo tema. Le norme emesse dal CEN hanno nel codice le lettere “EN”, e se il CEN ha adottato una norma ISO (caso abbastanza frequente), nel codice compaiono le lettere “EN ISO”. Quando la norma europea diventata nazionale, vengono premesse le lettere dell’ente nazionale. Per esempio la norma ISO 2813 è stata adottata dal CEN come EN ISO 2813, e quindi è diventata per legge la norma italiana UNI EN ISO 2813. Una norma esattamente uguale si trova in tutti i 19 paesi del CEN: in Germania DIN EN ISO 2813; in Inghilterra BS EN ISO 2813; in


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Block Notes

Notizie dalle aziende La gallina quando ha fatto l’uovo canta, l’anatra no. Per questo la gente nei negozi chiede le uova di gallina e non quelle di anatra. Non sappiamo se il vero motivo del successo delle uova di gallina sia dovuto agli schiamazzi che accompagnano la loro deposizione, ma certamente la metafora sintetizza con chiarezza l’importanza di far conoscere al mercato i propri progetti, i propri prodotti e le proprie iniziative. Molti ottimi imprenditori passano la vita a cercare di realizzare ottimi prodotti, migliori della concorrenza e con prezzi inferiori, per poi accorgersi che il concorrente, che fa prodotti peggiori, vende di più solo perché grida (comunica) di più e meglio: proprio come la gallina della citazione. Per comunicare con efficacia è necessario definire: 1. a chi si rivolgono i messaggi (defini24

zione e scelta dei clienti); 2. che cosa si vuol comunicare (definizione e scelta del contenuto della comunicazione); 3. in che modo si vuole comunicare (definizione e scelta della forma di comunicazione); 4. quando comunicare (definizione e scelta della frequenza di comunicazione); 5. dove comunicare (definizione e scelta dei mezzi attraverso i quali comunicare). La nostra rivista consente di affrontare queste scelte in modo professionale e questa rubrica è a disposizione delle aziende che vogliono utilizzare uno strumento efficace, che consente di presentare prodotti e servizi in modo mirato per essere costantemente informati sull’evoluzione tecnologica del settore. La nostra filosofia editoriale si fonda sulla chiara e trasparente distin-

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zione tra informazione e pubblicità, per cui ogni articolo riporta la fonte aziendale che lo ha ideato e realizzato, affinchè i lettori possano distinguere i contenuti e le forme della comunicazione.

In questo numero

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Sayerlack Adler Catas Sabatini OECE Verinlegno Air protech WMF 2016 Expobois


Block Notes

SAYERLACK SFERRA L’ATTACCO FINALE AGLI AGGRESSORI DEL LEGNO CON L’INNOVATIVO IMPREGNANTE FUNGICIDA ALL’ACQUA AM 570/00 Sayerlack ha affiancato alla sua già vasta gamma di prodotti impregnanti AM 570/00, un nuovo impregnante all’acqua trasparente incolore ad azione fungicida per esterni, conforme alla direttiva europea BPD 98/8 CE. Il prodotto, incolore e pronto all’uso, contiene specifici e selezionati principi attivi capaci di distruggere gli organismi nocivi presenti nel legno, quali il fungo dell’azzurramento o i funghi basidiomiceti xilofagi. L’effetto preservante certificato di AM 570/00, dedicato a tutti i manufatti esposti all’esterno, aumenta notevolmente la durabilità del manufatto. L’applicazione dell’impregnante AM 570/00 può avvenire a spruzzo o a immersione, manuale o automatica, su supporti grezzi o pretrattati in legno massello o lamellare in classe di utilizzo 2 e 3, secondo la norma UNI EN 335-1. L’impregnate è particolarmente indicato per legni che rientrano anche nelle classi più basse (4 e 5) di durabilità naturale (quali, secondo la norma UNI EN 350, hemlock, meranti, olmo, douglas USA, acero, frassino, abete rosso e bianco) e raccomandato per legni che rientrano nella classe 3 (mogano sapelli, niangon, douglasia, pino silvestre, noce). Il ciclo di verniciatura prevede che AM 570/00 sia applicato in prima mano, a infisso smontato o già assemblato tramite spruzzo o immersione, manuale o automatica a flow-coating. Per meglio penetrare, il prodotto deve sempre es-

sere applicato come prima mano su legno grezzo non carteggiato. Ovviamente la massima penetrazione nel legno si ha tramite immersione che, a seconda del tipo di manufatto, può essere effettuata sul manufatto assemblato nella sua forma finale o smontato nelle sue varie parti. Il prodotto presenta un ridotto sollevamento del pelo, un’ottima penetrazione nel legno ed un effetto stabilizzante sulle strutture degli infissi. Il ciclo di verniciatura potrà essere completato seguendo la destinazione d’uso del manufatto, anche applicando un prodotto impregnante delle serie Hydroplus o Hydro Gold, allo scopo di conferire al legno la colorazione desiderata. Nessun fungo aggredirà più il legno: AM 570/00 garantisce la massima protezione da ogni attacco.

Fonte: Sayerlack Per ulteriori informazioni scrivere a: info@finishing.it

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Block Notes

ADLER SH-TECHNOLOGY© LA VERNICE CHE SI AUTO RIPARA Il legno è sempre stato utilizzato come materiale da costruzione e ultimamente si è iniziato a riconoscerne il valore come miglior materiale in termini di basso impatto ambientale, salubrità degli ambienti, emissioni, costi e velocità di realizzo, solidità, sicurezza sismica, ecc. Nel settore dei serramenti, il legno rappresenta l’unico materiale naturale, sostenibile e con il quale si possono realizzare manufatti belli, resistenti e in grado di equilibrare l’umidità degli ambienti. Nell’ultimo periodo si è però assistito a un calo della domanda di serramenti in legno, a favore di materiali sostituibili quali la plastica, a causa del prezzo inferiore e per la convinzione popolare che la finestra in legno necessiti di manutenzione continua. In ADLER sono 82 anni che produciamo vernici, con l’obiettivo di formulare il miglior prodotto con la migliore qualità per la protezione del legno: con la tecnologia HighRes abbiamo presentato un prodotto innovativo con una durata leggendaria. Avere una vernice che durasse nel tempo non era però sufficiente, dovevamo risolvere il problema della continuità del film. Per questo motivo, circa otto anni fa è stato creato un team di lavoro all’interno dei nostri laboratori di Ricerca e Sviluppo, a cui è stato affidato il compito di formulare una vernice per legno che fosse in grado di proteggere e abbellire il legno per molti anni senza alcuna manutenzione e riuscisse allo stesso tempo a risolvere il problema dei danni meccanici dovuti ad esempio dalla grandine. Dopo quasi un decennio di ricerca nei laboratori ADLER è nata SH-Technology©, una novità incredibile

nel settore delle vernici per legno, un prodotto così innovativo che abbiamo fatto fatica a credere persino noi di aver sviluppato la prima vernice per legno al mondo che si auto ripara. SH-Technology© – Il futuro nella finestra in legno. SH© è un acronimo tedesco che significa auto riparante. Con questa innovazione si mette la parola fine agli sfogliamenti, alle fuoriuscite di acido tannico, a bolle e altri difetti o deterioramenti causati dall’utilizzo massiccio della superficie. La ricerca ci ha portato a sviluppare delle microcapsule che siamo riusciti a inserire nei prodotti della famiglia HighRes. Quando una superficie viene danneggiata, come ad esempio a causa di una grandinata, le capsule si rompono ed il loro contenuto fuoriesce. Dietro una tale rivoluzionaria scoperta si nasconde qualcosa di molto complesso. Le microcapsule contengono uno speciale reagente auto riparante, principalmente costituito da materie prime rinnovabili. Questo reagente sigilla le lesioni e impedisce in maniera affidabile eventuali successivi danneggiamenti. Con la tecnologia HighRes avevamo reso la vernice per legno quasi eterna, con SH-Technology© abbiamo reso la manutenzione non più necessaria, neppure in caso di danni meccanici. Se verniciata con ADLER, una finestra in legno diventa un investimento per il futuro e non più un motivo di preoccupazione. Fonte: ADLER Per ulteriori informazioni scrivere a: info@finishing.it

Differenza tra campionature verniciate con il nuovo sistema SH-Technology© e non, dove è evidente l’azione delle micro capsule sulla fuoriuscita di acido tannico.

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LA TECNOLOGIA SH

Block Notes GRANDINE Per colpa di forze meccaniche come ad esempio la grandine, il film di vernice superficiale viene danneggiato e si creano piccole lesioni e crepe.

FORMAZIONE DI CREPE I continui traumi portano a danneggiamenti attraverso i quali l’umidità è libera di entrare.

MICRO CAPSULE La nuova rivoluzionaria tecnologia HighTech di ADLER contiene piccole microcapsule che scoppiano in caso di forte sollecitazione meccanica.

SIGILLATURA Il contenuto delle microcapsule, che si compone principalmente di materie prime rinnovabili fuoriesce e sigilla le lesioni.

ASCIUGATURA Il danno meccanico c’è, ma si crea un film che chiude la lesione e protegge la superficie da eventuali danni conseguenti.

Un tecnico dei laboratori ADLER controlla due campionature, una delle quali è verniciata con il nuovo sistema SH-Technology©.

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Block Notes

LA RISCOPERTA DEL LEGNO

Il corso universitario Furniture Technologies, che si tiene presso la sede di Pordenone dell’Università degli Studi di Trieste, ha lo scopo di far conoscere agli studenti i materiali e le lavorazioni di questo importante settore industriale partendo, ovviamente, dal legno. I giovani studenti, provenienti da tutto il mondo, vengono anche sollecitati a effettuare dei piccoli studi, approfondendo e ampliando il panorama di conoscenze sul legno e sui suoi derivati. Grazie all’attenzione di Franco Bulian, presentiamo dei brevi sommari di alcuni degli studi effettuati che, oltre a essere particolarmente curiosi, dimostrano come la vivacità intellettuale dei giovani ragazzi si sposi in modo interessante ed efficace con il “vecchio” legno. Stampa 3D di compositi legno-plastica: note tratte dalla presentazione di Olaf Elstermeyer (Germania) e Salvador Lara Garza (Messico). La ricerca ha messo in evidenza la possibilità di coniugare un materiale innovativo, il composito legno/ plastica (WPC) con una tecnologia altrettanto moderna come la stampa tridimensionale (3D). Le opportunità offerte da quest’abbinamento sono sostanzialmente legate alla possibilità di realizzare elementi per il settore del mobile che riflettono l’aspetto estetico unico del legno, riproducendone anche le venature e le differenze cromatiche. Le forme ottenibili con la stampa 3D sono assai originali e in qualche caso difficilmente realizzabili impiegando direttamente il legno massiccio. Inoltre, la stampa 3D del WPC può essere attualmente considerata come uno strumento facilmente accessibile, data la disponibilità sul mercato di stampanti tridi28

mensionali a basso costo. Essa offre dunque delle interessanti prospettive al mercato, aprendo anche dei nuovi orizzonti per l’industria mobiliera, specie nella realizzazione di parti di mobili complesse con funzione preminentemente decorative. Fatti sorprendenti sul legno di sandalo: note tratte dalla presentazione di Sanjeevani Gosavi (India) & Harshitha Balaraj (India). Il legno di sandalo rappresenta una coltivazione arborea poco conosciuta in Europa, ma molto sviluppata in alcuni Paesi asiatici e soprattutto in India. Da questo legno si ricava un olio essenziale assai ricercato in tutto il mondo e il cui costo è cresciuto costantemente negli ultimi anni superando la soglia dei 2.500 dollari al chilogrammo. L’olio essenziale si forma nel durame e pertanto ci vogliono molti anni affinché esso maturi all’interno del tronco. Le procedure per la sua estrazione sono abbastanza complesse, consentendo di ricavare solo pochi grammi di prodotto da un intero albero. Gli impieghi principali riguardano soprattutto l’industria delle fragranze, ma l’estratto del legno di sandalo trova applicazioni in medicina, nell’industria alimentare e anche nel settore della tecnologia, per il suo particolare indice di rifrazione e per l’insita fluorescenza. Nei Paesi in cui viene coltivato, il legno di sandalo si utilizza con successo anche nell’industria mobiliera e in quella dell’intaglio data la facilità di lavorazione che lo contraddistingue. Tutti i nemici del legno: note tratte dalla presentazione di Giacinto Gatta (Italia) e Dzubang Joseph (Camerun).

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Block Notes

Questa ricerca ha approfondito uno degli argomenti sviluppati durante lo svolgimento del corso universitario, ovvero quello delle aggressioni biologiche a cui può essere soggetto il legno. Le aggressioni cui si fa di solito riferimento in articoli o in presentazioni su questa materia, sono quelle che riguardano i semilavorati e i prodotti finiti, considerando pertanto le varie tipologie di funghi (carie e azzurramento) e di insetti che possono attaccarlo portando in qualche caso all’evidenza di danni estetici o strutturali. Meno noti sono altri “nemici”, che possono affliggere l’albero quando è ancora in vita. Tra questi vi sono, per esempio, delle piante parassite come il comune vischio, i cui effetti possono essere devastanti, con la distruzione di intere foreste. Queste aggressioni sono anche caratterizzate dalla difficoltà di contrasto, che spesso prevede l’impiego di mezzi altamente distruttivi. Un’altra tipologia di aggressione poco nota, legata al mondo degli insetti, è quella delle cosiddette formiche-falegname. Questa specie di formiche utilizza il legno per realizzare i propri nidi, non cibandosene, ma provocando danni strutturali notevoli, per effetto delle lunghe gallerie che vengono scavate al suo interno. Il numero dei “nemici del legno” è pertanto molto ampio, con interessanti differenziazioni sul modo e sulle strategie con cui i vari aggressori attaccano e utilizzano questo materiale.

Il bamboo. Un materiale per l’industria del mobile: note tratte dalla presentazione di Verónica Montalván (Honduras) e Alex Medina (Honduras). Il bamboo è un materiale oramai noto nell’industria del legno, data la sua diffusione, in special modo nel settore dei pavimenti. Sicuramente sono meno conosciute alcune informazioni di base su questo materiale, che conta circa 1.250 specie diffuse in tutto il mondo. Il generico nome “bamboo” non sarebbe dunque sufficiente per catalogare un manufatto realizzato con questa tipologia di piante, considerate le differenze che possono esistere tra una specie e l’altra. Dal punto di vista botanico, è interessante sapere che alcune specie di bamboo possono raggiungere i 40 m di altezza e che le piante coltivate possono essere tagliate già dopo 5 anni dall’inizio della crescita che, tra l’altro, si rigenera spontaneamente. Queste caratteristiche, strettamente connesse con gli aspetti ambientali che stanno fortemente condizionando il mercato delle materie prime, suggeriscono un impiego del bamboo più estensivo, comprendendo anche la produzione di pannelli e di mobili. Professione Verniciatore del Legno | Anno XXII - n.132 - Ottobre 2016  29


Block Notes

Il “legno” di palma: note tratte dalla presentazione di Timm Hüls (Germania) e Matthias Wolters (Germania). Le estensioni di piantagioni di palma da olio sono costantemente cresciute nel corso degli ultimi decenni, vista l’importanza economica che rivestono nel mercato globale. Dopo il termine del periodo produttivo, le palme vengono normalmente abbattute e bruciate, al fine di metter rapidamente a dimora nuove piante per riiniziare il ciclo produttivo. Questa continua distruzione non è propriamente considerabile come un’attività ambientalmente sostenibile e, pertanto, da più parti si stanno compiendo degli studi per cercare di utilizzare questo materiale per la realizzazione di semilavorati o di prodotti finiti nell’ambito del settore del legno e dell’arredo. Bisogna tuttavia considerare che il materiale ricavato dalle palme, derivando da piante erbacee, non è propriamente un “legno”. E’ pertanto importante conoscere bene le sue caratteristiche e le sue differenze rispetto al legno per utilizzarlo nel modo adeguato. Questo studio si è focalizzato su una delle caratteristiche fondamentali del “legno” di palma, ovvero la sua densità. Il “legno” di palma è infatti caratterizzato da tre strati a diversa densità: - materiale ad alta densità, 600-900 kg/m3, ed elevata durezza nella parte periferica del tronco; - materiale a media densità, 400-600 kg/m3, e durezza medio-alta nella parte intermedia del tronco; - materiale a bassa densità, 400-600 kg/m3, e bassa durezza nella parte interna del tronco. La densità varia inoltre lungo l’altezza del tronco essendo maggiore nella parte più bassa. Appare quindi evidente come sia fondamentale la caratterizzazione della densità del “legno” di palma negli scambi commerciali e nella selezione del materiale più adatto per una determinata lavorazione. I benefici ambientali dei pavimenti di sughero: note tratte dalla presentazione di Paola Agurto (Perù) e Liliana Coman (Romania). Com’è noto, il sughero si forma dalla corteccia di alcune querce, diffuse principalmente nell’area del bacino mediterraneo, che va dalle coste tirreniche alla Spagna e al nord Africa. Il sughero ricavato dalle querce si riforma spontaneamente con cicli di circa 9 anni. Essendo un materiale che ha la funzione di proteggere l’albero, il sughero presenta delle caratteristiche uniche da un punto di vista anatomico e chimico. Un pezzettino di sughero delle dimensioni di una zolletta di zucchero contiene circa 60 milioni di cellette piene d’aria. Questa caratteristica, che difficilmente 30  Anno XXII - n.132 - Ottobre 2016 | Professione Verniciatore del Legno


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i materiali sintetici riescono a riprodurre, fa sì che il sughero abbia ottime caratteristiche d’isolamento termico e acustico. Questa struttura lo rende inoltre estremamente elastico. Il sughero può essere infatti compresso fino al 40% del volume iniziale, riprendendo successivamente le sue dimensioni in modo rapido e spontaneo. La presenza di suberina, un poliestere naturale, conferisce inoltre al sughero una marcata idrorepellenza, una resistenza naturale alle aggressioni biologiche e anche una certa resistenza al fuoco. In definitiva il sughero presenta delle caratteristiche ideali, anche dal punto di vista della sostenibilità ambientale, per essere impiegato del settore edilizio e, in particolare, come pavimentazione. Le Dendrocronologia. Gli alberi: i testimoni della storia. Note tratte dalla presentazione di Alessandro Bortolossi (Italia) e Michela Jenco (Italia). Il termine “dendrocronologia” deriva dal greco dendron, ovvero “albero“, khronos che significa “tempo“ e logyia “discorso”. In estrema sintesi la dendrocronologia è un metodo scientifico per lo studio delle condizioni climatiche del passato, basato sull’analisi del modo con cui sono cresciuti gli alberi; in dipendenza del modo con cui si presentano gli anelli di accrescimento, è infatti possibile risalire alle condizioni in cui è cresciuto l’albero, che comprendono non solo la temperature e l’umidità, ma anche le possibili conseguenze di inondazioni, glaciazioni, incendi, eruzioni vulcaniche, ecc. Questo tipo di studi è molto complesso, dovendo basarsi su metodi statistici e anche con il continuo raffronto con altri dati, per esempio di tipo geologico. E’ tuttavia interessante sapere che, oltre a tutti i benefici che gli alberi hanno sulla nostra vita, i loro tronchi racchiudono anche delle pagine di storia che possono

svelarci preziose informazioni sul nostro passato. Le fondamenta di Venezia. Il legno che sostiene secoli di storia: note tratte dalla presentazione di Davide Zotti (Italia) e Alberto Dell’Agnolo (Italia). Venezia è stata una repubblica indipendente per mille anni circa, dall’ottavo al diciottesimo secolo. Gran parte del successo di questa repubblica è legato al legno, considerando in particolare la costruzione delle navi che servivano per le attività marinare su cui si fondava (commercio, conquiste, ecc.). Le altre importanti “fondamenta” di Venezia sono quelle fisiche, che effettivamente sostengono i ponti e i palazzi di questa città che è costituita da ben 118 isole. Per rendere evidente quanto il legno conti nella costruzione di Venezia, questo studio ha preso come esempio il ponte di Rialto, che è sostenuto da diverse migliaia di tronchi (le stime variano da 3000 a 6000 su ciascun lato). I tronchi venivano infilati nell’acqua sino a raggiungere uno strato argilloso compatto (il Caranto), in grado di sostenere il peso delle costruzioni, che venivano poi appoggiate su un basamento, anch’esso di legno, costruito sopra i tronchi. Considerando tutti i palazzi, le chiese e i ponti, il numero di alberi che è stato utilizzato e che ancora sostiene Venezia raggiunge numeri davvero impressionanti. E’ interessante notare che la Repubblica veneziana era consapevole del patrimonio che le foreste rappresentavano per il proprio futuro. Ciò aveva portato allo sviluppo di una forma di “certificazione” delle foreste, similare a quelle moderne, che garantiva la sostenibilità della loro gestione. Le molte vite dei prodotti a base legno: note tratte dalla presentazione di Alexei Dereveanco (Moldavia). Il riciclo dei materiali sta diventando una tendenza

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sempre più forte nelle società moderne, per motivi ambientali ed economici sui quali la coscienza generale cresce sempre più. Il legno rientra a pieno titolo in questi processi, che lo vedono protagonista in diverse forme: - riutilizzo, ovvero produzione di manufatti differenti (per esempio pavimenti), partendo da materiali legnosi riciclati (per esempio le travi delle case demolite); - riciclo per la produzione di pannelli o di materiali compositi legno-plastica (WPC); - produzione di combustibili (pellet, ecc.); - produzione di compost (fertilizzanti); - produzione di lettiere per animali; - filtrazione di acque di scarico; - produzione diretta di energia (combustione). Questo panorama, apparentemente molto positivo, apre tuttavia una serie di quesiti su quale sia il modo migliore, in termini ambientali, per riciclare il legno; c’è quindi bisogno di una crescita culturale generale, anche a livello scientifico, con studi specifici mirati a queste problematiche. Di fatto alcuni Paesi hanno già definito delle “classi” in cui catalogare la “qualità” del legno proveniente dal riciclo, in modo da selezionare quello più adatto per ciascuna delle lavorazioni previste. Timber lines. L’impiego convenzionale e non convenzionale del legno: note tratte dalla presentazione di Alberto Silvestrin (Italia) Il corso universitario da cui sono nate queste presentazioni ha cercato di offrire agli studenti un panorama sulle caratteristiche del legno e dei materiali derivati, considerando l’enorme importanza che riveste questo materiale nel settore delle costruzioni e dell’arredo. Lo studio denominato “Timber Lines” ha

voluto considerare anche altre realtà produttive in cui il legno è protagonista, ricordando in particolare le seguenti produzioni: - botti per l’invecchiamento del vino e dei liquori; - strumenti musicali; - hi-fi (casse acustiche, cuffie, ecc.); - aerei; - barche; - materie plastiche; - oggettistica (orologi, PC cover, occhiali); - tessuti; - fragranze/profumi; - matite. Il legno è quindi una materia prima versatile, molto apprezzata per l’aspetto “naturale” e per l’immediata percezione di un materiale “ecofriendly”. I diversi impieghi che ne derivano presuppongono evidentemente una conoscenza approfondita e a volte specialistica delle sue caratteristiche; il legno dovrebbe quindi rappresentare un argomento di studio negli istituti tecnici e in tutte le facoltà universitarie che si occupano di materiali in generale e di costruzioni in particolare. Materiali leggeri derivati dal legno. Il futuro dell’industria del mobile: note tratte dalla presentazione di Fabian Sietz (Germania) & Martin Möller (Germania). I pannelli leggeri sono una tipologia di materiali caratterizzati da una bassa densità e generalmente suddivisi nelle seguenti classi: - Lightweight ρ ≤ 500 kg/m3; - Extra Lightweight ρ ≤ 350 kg/m3; - Ultra Lightweight ρ ≤ 200 kg/m3. Per comprendere l’importanza di questo parametro si riportano per confronto le densità medie dei pan-

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nelli di particelle (truciolari), pari ai circa 650 kg/m3 e quella degli MDF, che raggiunge i 750 kg/m3 . La ricerca dei produttori di mobili verso materiali leggeri deriva dalla necessità di ridurre i costi di approvvigionamento delle materie prime e quello successivo della spedizione del prodotto finito; i costi di queste fasi, infatti, sono fortemente condizionati dal peso dei materiali e pertanto, un’alternativa “leggera” porta a degli indubbi vantaggi, considerata anche la globalità del mercato moderno, che può prevedere spedizioni verso Paesi molto lontani. Il problema connesso a quest’alternativa, riguarda l’evidenza che a minore densità corrisponde solitamente anche una minore resistenza meccanica del materiale; i temi della ricerca verso pannelli leggeri, riguardano pertanto anche il raggiungimento di prestazioni adeguate e, globalmente, del costo del pannello. Esempi noti di materiali leggeri sono rappresentati dai pannelli compensati a base di legni “leggeri” (pannelli di balsa con densità 160 - 220 kg/m3), dai pannelli realizzati con fibre di canapa (densità 280 300 kg/m3), pannelli sandwich (per esempio in legno/polistirene) e i pannelli a base di ceramica espansa (320 - 420 kg/m3). Accanto a questi materiali già affermati, si sono sviluppati anche pannelli truciolari internamente forati e alcuni particolari tamburati, che presentano diverse tipologie di materiali inseriti tra le due copertine. Tra questi, alcune curiosità riguardano le anime realizzate in bamboo, gusci di arachidi e tutoli di pannocchie. Questi pannelli, oltre ai benefìci ambientali, offrono altri interessanti vantaggi, come la fonoassorbenza, l’isolamento termico e la possibilità di utilizzare gli

spazi interni per cavi o connessioni. Il loro impiego prevede comunque un’attenta analisi dei costi e delle proprietà ottenibili sul manufatto finito. Il Pikrete: note tratte dalle presentazioni di Enrico Fré (italia). Lo sviluppo di materiali compositi basati sul legno è in forte espansione in tutto il mondo. L’impiego del WPC (wood plastic composite) è oramai molto diffuso anche in Europa, specie nella produzione di pavimenti per l’esterno. Nel panorama dei compositi a base legno, un materiale meno noto è certamente il Pikrete, la cui originalità risiede nel fatto che è costituito da segatura di legno e da ghiaccio. Può sembrare una semplice curiosità, ma è interessante conoscere la storia di questo materiale, che è stato studiato per la prima volta da ricercatori del Politecnico di New York e poi proposto, nel corso del secondo conflitto mondiale, per la realizzazione di una piattaforma marina, praticamente inaffondabile, da impiegare come una sorta di portaerei (progetto Habakkuk). Il nome di questo materiale deriva dall’ideatore di questo progetto, George Pyke, che lo propose direttamente a Winston Churchill. Il Pykrete ha una resistenza meccanica molto superiore (circa 8 volte) a quella del ghiaccio, da cui si differenzia anche per la minor densità e la ridotta velocità di scioglimento. Il Pikrete è stato oggetto di diversi studi, che hanno portato a realizzazioni sperimentali e artistiche, non trovando tuttavia ancora particolari impieghi pratici.

Fonte: Catas Per ulteriori informazioni scrivere a: info@finishing.it

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“NUOVA SABATINI” PUBBLICATA IN GAZZETTA UFFICIALE

Sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n.58 del 10 marzo 2016 è stato pubblicato il Decreto interministeriale Ministero dello Sviluppo Economico – Ministero dell’Economia e delle Finanze 25 gennaio 2016 “Nuova disciplina per la concessione ed erogazione del contributo in relazione a finanziamenti bancari per l'acquisto di nuovi macchinari, impianti e attrezzature da parte di piccole e medie imprese.” Lo strumento agevolativo definito “Beni strumentali – Nuova Sabatini”, fu istituito con il decreto-legge del Fare (art. 2 decreto-legge n. 69/2013), con l’obiettivo di accrescere la competitività del sistema produttivo del Paese e migliorare l’accesso al credito (contributi a tasso agevolato, operazioni di leasing finanziario,…) delle micro, piccole e medie imprese (PMI) per l’acquisto di macchinari, impianti, beni strumentali di impresa e attrezzature nuovi di fabbrica ad uso produttivo, nonché per gli investimenti in hardware, software ed in tecnologie digitali. Con il Decreto Ministeriale 25 gennaio 2106 sono stati apportati gli aggiornamenti ai richiami normativi della più recente disciplina dell'Unione Europea e sono stati introdotti gli opportuni correttivi per una migliore attuazione dell'intervento economico, nel rispetto dei vincoli derivanti dalla normativa europea e degli impegni già assunti con le imprese beneficiarie. Il testo della “Nuova Sabatini”

L’articolo 3 delinea i soggetti beneficiari, che sono le Piccole e Medie Imprese che, alla data di presentazione della domanda: a) sono regolarmente costituite ed iscritte nel Registro delle imprese (le imprese non residenti nel territorio italiano devono avere personalità giuridica riconosciuta nello Stato di residenza risultante dall'iscrizione nell'omologo Registro delle imprese); b) sono nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non sono in liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali; c) non rientrano tra i soggetti che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione europea; d) non si trovano in condizioni tali da risultare impresa in difficoltà così come individuata nel Regolamento generale di esenzione per categoria sugli aiuti di stato (GBER)Non sono ammesse alle agevolazioni le imprese operanti nel settore delle attività finanziarie e assicurative (sezione K della classificazione delle attività economiche ATECO 2007). L’articolo 5 precisa che sono ammissibili gli investimenti in beni strumentali che presi singolarmente (ovvero nel loro insieme) presentano un'autonomia funzionale, non essendo ammesso il finanziamento

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Block Notes di componenti o parti di macchinari che non soddisfano il suddetto requisito, fatti salvi gli investimenti in beni strumentali che integrano con nuovi moduli l'impianto o il macchinario preesistente, introducendo una nuova funzionalità nell'ambito del ciclo produttivo dell'impresa. Non sono in ogni caso ammissibili gli investimenti riguardanti gli acquisti di beni che costituiscono mera sostituzione di beni esistenti. Le finalità degli investimenti ammissibili sono: a) creazione di un nuovo stabilimento; b) ampliamento di uno stabilimento esistente; c) diversificazione della produzione di uno stabilimento mediante prodotti nuovi aggiuntivi; d) trasformazione radicale del processo produttivo complessivo di uno stabilimento esistente; e) acquisizione di attivi di uno stabilimento, fatte salve alcune condizioni (lo stabilimento è stato chiuso o sarebbe stato chiuso se non fosse stato acquistato; gli attivi vengono acquistati da terzi che non hanno relazioni con l'acquirente; l'operazione avviene a condizioni di mercato). L’articolo 6 descrive le agevolazioni concedibili, specificando che il contributo è pari all'ammontare complessivo degli interessi calcolati in via convenzionale su un finanziamento al tasso d'interesse del 2,75 per cento, della durata di cinque anni e d'importo equivalente al predetto finanziamento. Le agevolazioni sono concesse nei limiti dell'intensità di aiuto massima concedibile in rapporto agli investimenti in conformità all'art. 17 del Regolamento ge-

nerale di esenzione per categoria sugli aiuti di stato, ovvero al regolamento (UE) n. 702/2014 per le imprese agricole e al regolamento (UE) n. 1388/2014 per le imprese della pesca e acquacoltura. La concessione del finanziamento può essere assistita dalla garanzia del Fondo di garanzia, nei limiti e sulla base delle condizioni di operatività del Fondo, nella misura massima dell'ottanta per cento dell'ammontare del finanziamento. Gli articoli 8, 9, 10 e 12 definiscono i dettagli delle procedure di presentazione della domanda, procedure per la concessione del contributo e le modalità di erogazione e revoca dei contributi. Il Ministero dello Sviluppo Economico, con apposita circolare in cui sarà altresì specificato il termine iniziale per la richiesta dei finanziamenti e dei contributi ai sensi del Decreto 25 gennaio 2016, fornirà le istruzioni necessarie e definirà gli schemi di domanda e di dichiarazione, nonché l’ulteriore documentazione che l’impresa è tenuta a presentare per poter beneficiare delle agevolazioni. Finché non sarà diversamente definito con la suddetta circolare, gli aspetti procedurali (modalità di presentazione delle domande di agevolazione, procedimento per la concessione dei benefici ecc.), continueranno ad esser disciplinati dal Decreto del Ministro dello sviluppo economico, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze 27 novembre 2013.

Fonte: Sabatini Per ulteriori informazioni scrivere a: info@finishing.it

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CEFLA ANCORA IN CRESCITA

Gianmaria Balducci. L’assemblea dei soci di Cefla ha approvato il bilancio consuntivo del 2015. Il valore della produzione è di 443,406 milioni di euro, in crescita rispetto all’esercizio precedente di quasi il 6%. Continua quindi il trend positivo dell’azienda di Imola, che dal 2012 ha quasi quadruplicato l’utile netto. Il margine operativo lordo (EBITDA) è di 54,346 milioni (+12,3%), l’utile netto vale 16,023 milioni e il patrimonio netto si assesta a 228,018 milioni (+3,75%). A trainare la performance sono stati gli investimenti in innovazione di prodotto e di processo. Nel corso dell’assemblea, i soci di Cefla hanno anche nominato il Consiglio di amministrazione, che resterà in carica nei prossimi tre anni. A guidarlo sarà ancora Gianmaria Balducci, riconfermato presidente dallo stesso Cda, riunitosi all’indomani dell’assise. Il nuovo Consiglio, che vanta una giovane età media (46 anni), è formato da: Claudio Fedrigo (vice presidente), Yuri Della Godenza, Nevio Pelliconi e Cristian Pungetti. Dunque, oltre al presidente, sono stati due i nomi confermati, per assicurare la continuità (Fedrigo e Pelliconi), ai quali i soci di Cefla hanno espresso apprezzamento per il lavoro svolto. Due sono stati anche i nuovi ingressi (Della Godenza e Pungetti), i quali subentrano ad altrettanti storici consiglieri (Luciano Poggi e Fabio Pasini) che hanno raggiunto l’età pensionabile. “Siamo molto soddisfatti – ha commentato il presidente Gianmaria Balducci - per questa performance

che conferma il trend di crescita che abbiamo imboccato quattro anni fa. Dal 2012 al 2015 il valore della produzione è cresciuto di 100 milioni e il patrimonio netto è cresciuto di quasi 17 milioni. Un risultato che si deve al grande impegno delle tante persone che lavorano nella nostra azienda e agli importanti investimenti, nell’innovazione del prodotto e dei processi, che ci hanno permesso di anticipare le tendenze e confermarci come player di riferimento nei mercati in cui operiamo”. Importante anche il dato occupazionale per il territorio imolese, dove Cefla ha il suo quartier generale. “Nel periodo 2012/2015 - sottolinea il presidente abbiamo inserito 100 nuovi addetti e oggi le persone che lavorano nelle nostre sedi di Imola sono più di un migliaio, su un totale di circa 1.800”. Nel corso dell’anno Riccardo Quattrini è diventato il nuovo Ceo di Cefla. Classe 1967, Quattrini vanta una lunga esperienza nel settore delle macchine per la lavorazione del legno, iniziata nel 1994 e culminata con la recente nomina alla guida di Cefla, nella quale è entrato nel 2010 dopo le esperienze in Biesse Group e Gruppo Delmac. Laureato in ingegneria meccanica (ad indirizzo gestionale), ha frequentato diversi corsi di formazione in strutture prestigiose, quali SDA Bocconi, Akademy Porsche Consulting Gmbh, S&A Change. Dal 2015 è anche vicepresidente di Acimall, l’Associazione costruttori italiani macchine lavorazione legno.

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Il percorso di Riccardo Quattrini in Cefla è iniziato con la direzione commerciale e marketing di Cefla Finishing, la Business Unit di cui è diventato successivamente Managing Director. Nel 2014 è arrivato al timone di Cefla International, struttura appositamente creata per seguire gli investimenti diretti esteri dell’azienda. Il Consiglio di amministrazione lo ha nominato direttore generale di Cefla, in virtù dei risultati conseguiti e dell’esperienza trasversale acquisita in ambito aziendale. “Desidero ringraziare il Presidente, il Consiglio di amministrazione e tutte le persone che mi hanno supportato in questo percorso – ha dichiarato Quattrini – e sono profondamente convinto che sia fondamentale dare continuità al percorso di integrazione delle differenti competenze della nostra azienda, perché nel ‘fare insieme’ risiede uno dei grandi principi di Cefla. Il nostro scopo principale è creare occupazione e redditività, perseguendo l’eccellenza e l’innovazione dei nostri prodotti e servizi. Lavoreremo affinché Cefla diventi una realtà maggiormente internazionalizzata, in grado di cogliere le opportunità di business in ogni continente, grazie a mentalità e competenze sempre più globali. Il grande valore di Cefla è dato dal capitale umano: gli investimenti nel know-how e nella crescita delle risorse umane sono dunque la condizione necessaria per lo sviluppo, insieme al miglioramento continuo del prodotto e dei processi”.

Riccardo Quattrini

Fonte: Cefla Per ulteriori informazioni scrivere a: info@finishing.it

Yuri Della Godenza, Claudio Fedrigo, Gianmaria Balducci, Cristian Pungetti, Nevio Pelliconi. Professione Verniciatore del Legno | Anno XXII - n.132 - Ottobre 2016  37


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NUOVA FINITURA ISOLANTE TRASPARENTE ALL’ACQUA PER ESTERNI OECE 41B-0010/50: PROTEZIONE PER IL LEGNO DEL GIARDINO E DELLA SPIAGGIA 41B-0010/50 è una finitura trasparente isolante all’acqua tixotropica bicomponente, adatta per manufatti esposti all’esterno. Si distingue dalle classiche finiture per esterni mono componenti, in quanto l’essiccazione avviene esclusivamente per reazione con una parte B isocianica, conferendo particolari proprietà, quali massima resistenza alle creme solari e al sudore, elevata resistenza meccanica e all’acqua. A differenza delle finiture per esterni tradizionali, 41B-0010/50 infatti elimina la perdita di opacità e il rammollimento del film causati dal contatto con sudore delle mani e creme, evitando la conseguente diminuzione di resistenza meccanica. E’ ideale quindi per ogni genere di manufatto in legno realizzato per la spiaggia o la piscina. La finitura trasparente 50 gloss 41B-0010/50 è adatta per gazebo, arredi e lettini da spiaggia, piscina, giardino e, grazie all’ottima resistenza meccanica al graffio, anche per portoni o portoncini basculanti di garage. Grazie alla sua particolare formulazione, 41B0010/50 presenta buona elasticità anche dopo esposizione alla luce ultravioletta, buona tenuta in verticale, ottima distensione e resistenza meccanica. Il prodotto è sovraverniciabile ed applicabile su qualsiasi supporto grezzo o pretrattato, purché idoneo all’esterno, a spruzzo (a tazza, airmix, airless o elettrostatica), sia in piano che in verticale. La finitura è pigmentabile con le paste all’acqua OECE in un’ampia gamma di colori. 41B-0010/50 conferisce elevato potere isolante anche ai legni difficili: è quindi utilizzabile come isolante dagli estrattivi del legno nei rifacimenti di vecchi infissi. I test interni hanno evidenziato ottime performance nell’invecchiamento accelerato attraverso la ruota di Gardner e le prove QUV-A, ottima resistenza ai liquidi freddi, alle creme solari, alla nebbia salina e allo scratch test. La vita in spiaggia o a bordo piscina, l’utilizzo delle sdraio o dei tavolini, non causerà più deterioramento dei manufatti, che non saranno più aggrediti in alcun modo, neppure dalle creme che utilizziamo per proteggere la nostra pelle dal sole: tutto è più protetto. Fonte: Oece Per ulteriori informazioni scrivere a: info@finishing.it

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Al centro della foto, a destra Piero Marchetti (presidente di Verinlegno) e a sinistra Sante Zandò (cofondatore dell'azienda) in visita alla Woodver coatings

CRESCITA A DUE CIFRE PER VERINLEGNO Prosegue il trend positivo di Verinlegno. Nel primo semestre 2016 l’azienda ha registrato un incremento di vendite pari al 15% in valore, sia in Italia che all’estero. Straordinaria la crescita a due cifre sul suolo nazionale, con performance eccezionali nel Triveneto, in Lombardia e in alcune aree del Piemonte, risultati per niente scontati, dato il persistere di una situazione economica ancora incerta. Per l’estero, numeri decisamente sopra la media a Dubai, negli Emirati Arabi, nelle Filippine e a Taiwan. Dati rassicuranti nel Centro Europa, con interessanti performance in Romania, Polonia, Ucraina, Lituania, ma anche in Russia. Alla base di questi successi, resi possibili da una squadra che funziona al meglio in tutti i suoi reparti, ci sono lo sforzo dei titolari e il sapiente coordinamento del direttore commerciale per l’Italia Stefano Fiaschi e di Marco Cecchini, direttore commerciale per l'estero, con il supporto prezioso del direttore tecnico Gioele Melchionda. “Disaggregando i dati del mercato italiano – ha com-

mentato Stefano Fiaschi - vediamo che rispetto al 2015 siamo cresciuti del 26% nel Nord, del 7% nel Centro, del 5% nel Sud. Il forte incremento del fatturato a settentrione è in continuità con il nostro trend degli ultimi anni e dimostra come sappiamo incidere anche dove la concorrenza è più marcata. Siamo soddisfatti anche dell'inversione della tendenza nel centro, dove torniamo finalmente a crescere. Lombardia e Triveneto sono state le aree in cui abbiamo avuto i maggiori incrementi di fatturato, sia per l'attivazione di nuovi punti vendita, sia per l'incremento di vendite sui clienti utilizzatori più importanti. Il dato a sorpresa è costituito dal forte incremento registrato verso le rivendite. La strategia adottata negli ultimi anni di proporre ai nostri clienti prodotti di alta qualità, messi a punto per i loro impianti, ci ha permesso di aumentare i volumi di vendita negli utilizzatori più importanti, mentre la facilità e la precisione nella preparazione di colori laccati, grazie al sistema tintometrico Verinchrome, ci ha portato all'acquisizione di rivenditori che fanno del centro servizi lo strumento principale di penetrazione nel mercato”.

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“Nonostante una certa fluidità dei mercati – ha aggiunto Marco Cecchini - cresciamo nel primo semestre 2016 a due cifre e siamo nel pieno di una strategia di sviluppo e di consolidamento nei mercati guida. Manteniamo performance interessanti in Europa Centrale e anche in Russia, dove stiamo progettando l’apertura di un nuovo sito produttivo, analogo alla Woodver coatings, l'azienda realizzata a New Delhi da Verinlegno Holding, un'impresa costruita secondo tutti i parametri del made in Italy. Woodver produce direttamente vernici per legno destinate al mercato indiano e commercializza, sul segmento più alto, i prodotti di Verinlegno Spa. Già quest’anno Woodver ci ha consentito un notevole incremento di affari. Un’azienda analoga sarà presto attiva in Senegal, uno dei mercati sui quali scommettiamo. A Dicembre sarà operativa in quel Paese Senita Sarl, la società frutto della joint venture con la società Jappo della famiglia Sene, che produrrà per il mercato locale e, in parallelo, proporrà le vernici di eccellenza di Verinlegno Spa”.

Fonte: Verinlegno Per ulteriori informazioni scrivere a: info@finishing.it

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AIRPROTECH RISOLVE IL PROBLEMA DELLA FORMALDEIDE Airprotech è una società di ingegneria specializzata nella progettazione e costruzione di impianti “chiavi in mano” per il trattamento delle emissioni gassose inquinanti contenenti sostanze organiche volatili (COV), sostanze inorganiche volatili (CIV) e polveri. Le tecnologie utilizzate sono diverse e vengono costantemente sviluppate al fine di soddisfare le esigenze dei singoli committenti per poter assicurare la “Migliore Tecnologia Possibile” in ogni specifica esigenza. Seguendo questa filosofia Airprotech ha sviluppato una nuova linea impiantistica ad alta efficienza, denominata HPT (High Performance Technology), in grado di assicurare emissioni molto contenute per quegli inquinanti, quali la formaldeide, i cui limiti sono stati recentemente abbassati dalla normativa sotto a 5 mg/Nm3. Per ottenere questi risultati Airprotech ha ottimizzato il processo di combustione, sviluppando con moderni strumenti di calcolo, la regola delle 3T, che mette in relazione l’efficienza di abbattimento con temperatura di ossidazione, tempo di permanenza e turbolenza. Mediante l’installazione di un combustore termico rigenerativo, Airprotech è in grado inoltre di assicurare bassi costi di gestione, con efficienze termiche che superano il 96 %. In funzione dei dati di progetto (condizioni al contorno) viene scelta sia la temperatura di ossidazione che, normalmente, varia tra 800-850°C, sia il tempo di permanenza, che viene considerato nella condizione peggiore, con l’aria inquinata che passa attraverso la camera di combustione tra 2 torri adiacenti. Per quanto riguarda invece la turbolenza, risulta determinante il tipo e il volume di materiale ceramico, sulla superficie del quale avviene in maniera impor-

tante l’ossidazione degli inquinanti. Altro elemento importante è la geometria della camera di combustione. Gli impianti realizzati nelle nostre officine di proprietà, utilizzano valvole di processo progettate dai nostri tecnici; queste valvole assicurano la completa separazione della corrente inquinata in ingresso dalla corrente trattata in uscita dalla camera di combustione. Un aspetto importante della progettazione degli impianti realizzati da Airprotech è legato alla sicurezza: grazie all’esperienza maturata nella progettazione di centinaia di impianti, molti dei quali nel settore petrolchimico, siamo in grado di prevenire condizioni di pericolo attraverso un’attenta progettazione e l’installazione di dispositivi di sicurezza, secondo quanto previsto dalle norme di “buona ingegneria”. Un servizio di assistenza tecnica è in grado di garantire contratti di manutenzione programmata ed interventi in caso di necessità. In definitiva, grazie alle caratteristiche sopra specificate, gli impianti Airprotech rappresentano lo stato dell’arte della tecnologia e sono in grado di assicurare: - alte efficienze di abbattimento; - bassi costi di gestione; - affidabilità e continuità di esercizio; - sicurezza.

Fonte: Airprotech Per ulteriori informazioni scrivere a: info@finishing.it

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FIERA DEL LEGNO A PECHINO Si è svolta a giugno di quest'anno la 16a edizione della International Exhibition on Woodworking Machinery and Furniture Manufacturing Equipment e della International Exhibition on Woodworking Machinery Supplies and Accessories (WMF 2016), presso il China International Exhibition Center (CIEC) dal 1-4. Focalizzata su soluzioni intelligenti ed ecologiche per la produzione, WMF 2016 si è proposta di accompagnare le aziende di lavorazione del legno e produzione di mobili verso la realizzazione di impianti e processi efficienti dal punto di vista dei consumi energetici, completamente digitalizzati e sostenibili. In quattro giornate il salone ha richiamato oltre 30.000 visitatori e più di 600 espositori cinesi e internazionali di alto profilo, fra cui Nanxing, Biesse, Homag, Linze, Sandar, Shunde Yongqiang, Unisunx, Weinig, Yuetong e molti altri. In mostra oltre 1.100 macchinari per la lavorazione del legno, che hanno consentito agli operatori di osservare da vicino le tecnologie più avanzate sviluppate per rispondere alla domanda del mercato. WMF2016 è la piattaforma più importante per l’acquisto di macchine e materiali cinesi di alta qualità. Forte del sostegno delle tre maggiori associazioni di settore in Cina, WMF 2016 è anche l’unica fiera di tecnologie per la lavorazione del legno in Cina patrocinata dalla Federazione Europea dei Costruttori di Macchine per la Lavorazione del Legno (EUMABOIS) e dall'Associazione dei costruttori tedeschi di macchine per il legno (VDMA). WMF 2016 ha ospitato

cinque padiglioni internazionali di Germania, Lunjiao (Guangdong), Qingdao, Shanghai e Taiwan, offrendo ai visitatori una rassegna internazionale e professionale di macchine per la lavorazione del legno. L’area espositiva di 55.000 metri quadrati è stata suddivisa in sei aree tematiche: "Automazione e macchine a CNC", “Macchine per mobili e manufatti in legno", “Macchine per produzioni ecologiche e risparmio energetico / Macchine di prima lavorazione, essiccazione, trattamento di superfici e produzione di materiali", “Macchine per pannelli", “Coltelli, lame e accessori / Utensili manuali” e “Presse". Per offrire agli operatori un’esperienza più ricca, WMF 2016 ha realizzato un articolato programma di eventi in collaborazione con China National Forestry Machinery Association (CNFMA), China Building Decoration Association (CBDA), The Hong Kong Productivity Council (HKPC), Tsinghua University, Nanjing Forestry University e altri enti ed esperti di settore. Una rassegna di convegni internazionali su temi quali "German Industry 4.0" e le conferenze “Made in China 2025" e Green Furniture Future Sustainable Development Conference, hanno messo in primo piano i temi di maggiore attualità. Per maggiori informazioni sulla manifestazione e sul programma collaterale, visitate il sito web ufficiale: www.WoodWorkFair.com Fonte: WMF Per ulteriori informazioni scrivere a: info@finishing.it

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EXPOBOIS A PARIGI Alla manifestazione saranno proposte macchine dotate di touch screen, in grado di adattarsi con flessibilità alle esigenze dei loro utenti. L’interessante programma espositivo prevede dimostrazioni dal vivo di tecnologie che abbinano elevata efficienza, design user-friendly e eccellenti prestazioni. Si evidenzierà come non sia mai stato così facile gestire anche le più avanzate tecnologie per la lavorazione del legno. A Parigi, i professionisti della lavorazione del legno scopriranno le innovazioni destinate a plasmare il loro modo di lavorare in futuro, siano essi artigiani o grandi imprenditori. Le dimostrazioni dal vivo saranno effettuate con macchine capaci di soddisfare richieste sia di lotti singoli sia di produzione di serie, facendo conoscere a tutti i player dell’industria della lavorazione del legno nuove tecnologie indispensabili per il futuro del mercato. Symop, titolare di Expobois, è anche tra i soci fondatori dell’associazione “L’Alliance Industrie du Futur”, che si propone di modernizzare l’industria francese, soprattutto favorendone la trasformazione digitale. In linea con questo progetto, e con il supporto dell’Istituto tecnologico francese FCBA, che opera al servizio dei settori della silvicoltura, della cellulosa, della costruzione in legno e del mobile, e di Xylofutur, il cluster francese dedicato esclusivamente al legno, alla carta e alle sostanze chimiche in un’ottica R&D. Expobois mette a disposizione dei professionisti della lavorazione del legno una piattaforma ideale per lo scambio di opinioni e di esperienze, di cui da tempo avvertivano l’esigenza per poter crescere in competitività e potersi assicurare un profilo internazionale. Il tema conduttore di Expobois sarà “L’industria del futuro” e sarà trattato con una fitta serie di conferenze tenute da esperti FCBA e da key player dell’industria francese della lavorazione del legno, che tratteranno temi di estrema attualità e importanza per il settore: robotizzazione dell’industria del mobile, costruzione di grattacieli in legno, meccanizzazione delle attività forestali, energia dal legno, programmi per il settore del legno, iniziative congiunte per la costruzione, incentivi finanziari statali per aziende che intendono modernizzare i loro stabili-

menti. Per Klaus Müller, marketing and communication director di Weinig “…con il suo profilo applicativo concreto, Expobois è da sempre una manifestazione irrinunciabile per la presentazione della nostra gamma di servizi. La Francia ha un ruolo centrale per Weinig, è uno dei nostri mercati più importanti. Più che avere a disposizione una piattaforma d’incontro, per noi e per il nostro futuro è estremamente importante poterci concentrare sulla lavorazione del legno massello. E qui possiamo farlo.” Weinig dimostrerà dal vivo, a Parigi, tecnologie del futuro come il “Weinig Cube Plus”, sinonimo di facile programmazione e perfetta lavorazione dei pezzi su tutti e quattro i lati. Versione digitalmente perfezionata del Weinig Cube, il nuovo “cubo magico” di Weinig dispone di touch screen per un perfetto controllo delle operazioni. L’azienda presenterà inoltre macchine configurabili con grande flessibilità in funzione delle più diverse esigenze, come la scorniciatrice Powermat 1500, con una gamma di velocità variabile da 4.000 a 12.000 giri al minuto, o la combinazione troncatrice Flexicut - sega Flexirip, o ancora l’inimitabile tecnologia per le finestre che sarà al centro dell’attenzione di Expobois. L’azienda tedesca proporrà inoltre la sua app, ormai indispensabile per i professionisti della lavorazione del legno, grazie all’alto valore aggiunto che assicura loro, e tutta una serie di servizi e di altri macchinari. Holzher esporrà il suo pluripremiato centro di lavoro verticale compatto Evolution e altre macchine come il centro di lavoro orizzontale Promaster. Per Marco Brandi, managing director di SCM Group France, “…SCM Group France, sussidiaria del Gruppo SCM, leader nel design, nella produzione e distribuzione di avanzate soluzioni tecnologiche per l’industria del mobile e per l’industria del trattamento del legno, la presenza a questo evento è irrinunciabile. Per noi partecipare è imperativo, perché la nostra linea di prodotti è attualmente la più ampia e la più innovativa dal punto di vista dei macchinari per la lavorazione del legno e dei sistemi per il trattamento delle materie plastiche e dei compositi. Partecipare a questo importante evento è necessario per poter presentare le nostre ultimissime soluzioni. Siamo presenti anche per rafforzare la nostra immagine nel settore, dove la concorrenza si fa sempre più ag-

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guerrita. Noi lavoriamo con noti brand dell’industria della lavorazione del legno, che usano quotidianamente le soluzioni di alto livello tecnologico di SCM e siamo molto soddisfatti di questa collaborazione, della quale vogliamo dare atto.” Per Marc Berthon, direttore commerciale di Forezienne “…Expobois è una delle manifestazioni più importanti per l’industria del legno. Forezienne non può non partecipare. Questa fiera è il luogo ideale per presentare e promuovere nuovi prodotti, servizi, esperienza, e anche per incontrare nuovi partner internazionali. È un appuntamento irrinunciabile per ogni player francese dell’industria del legno.”. Secondo Michael Mühldorfer, marketing e project manager di Otto Martin, “…la nostra azienda partecipa a Expobois 2016 perché è una fiera molto importante per noi in Francia. Copre l’intero nord del Paese e esserci è imperativo. Anche Sylvie Aubrie, communication manager di Baljer Zembrod-Holtec, ha annunciato la sua presenza dell’azienda all’evento centrale per la prima lavorazione del legno francese e “…a Parigi BZH potrà presentare le sue ultimissime innovazioni. Partecipando alla fiera, BZH dimostra la sua presenza sul mercato francese e la sua forte competitività.”

La maggior parte dei 10.000 operatori di Expobois 2014 erano titolari di segherie, carpentieri, falegnami e addetti all’industria del mobile. Quest’anno la platea dei visitatori sarà ancora più diversificata e completa, perché la fiera rappresenta l’intera catena del valore del comparto del legno, dalla tecnica forestale al prodotto finito, con le luci puntate sul tema centrale “Industria del Futuro”. Expobois offre ai maggiori contractor dell’industria del legno, il 30% dei quali si trovano nell’area di Parigi, soluzioni esclusive che consentiranno loro di crescere e diventare più competitivi. Il nuovo organizzatore, Hannover Fairs International, sussidiaria francese di Deutsche Messe, che organizza ogni anno dispari Ligna, la più importante fiera mondiale delle innovazioni per l’industria del legno, intende offrire ai professionisti del settore soluzioni che consentiranno loro di modernizzarsi e di mantenere e potenziare la loro competitività, soprattutto grazie alle nuove tecnologie per applicazioni speciali.

Fonte: Expobois Per ulteriori informazioni scrivere a: info@finishing.it

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L’agenda dei fornitori

Linea diretta con le aziende

VERNICI LIQUIDE

ADLER Italia Via per Marco, 12/D 38068 Rovereto TN Tel. 0464/425308 Fax 0464/480957 www.adler-italia.it info@adler-italia.it

BOTTOSSO E FRIGHETTO VERNICI s.r.l.

GENC COATING ITALIA

Viale Kennedy 20 Fossalta di Portogruaro VE Tel. 0421/700222292 Fax 0421/700950

Strada 6 - palazzo A13 Milanofiori - 20090 Assago

www.bottosso-frighetto.com info@bottosso-frighetto.com

www.genccoatings.it info@genccoatings.it

ICRO COATINGS s.p.a. ICA SpA - Div ITALIAN COATINGS Via Alcide De Gasperi 73 36060 Romano D’Ezzelino VI Tel. 0424/8386 Fax 0424/37497 www.italiancoatings.com info@italiancoatings.com

Via del Fiffo 12 40065 Pianoro BO Tel. 051/770511 Fax 051/777437 www.oece.it servizioclienti@sherwin.com

UNIVERSAL VERNICI s.r.l. Via Lombardia 7 - 35040 Casale di Scodosia PD Tel.: 0429/87276 Fax 0429/847207 universalvernici@tiscali.it

PRODOTTI IMPREGNANTI E PER ESTERNI

Via Bedeschi 25 24040 Chignolo d’Isola BG Tel. 035/999711 Fax 035/999712 www.icro.it info@icro.it

SIRCA s.p.a. - Div. POLISTUC Viale Roma 85 - 35010 S. Dono di Massanzago PD Tel. 049/9322311 Fax 049/9322322 www.polistuc.it info@polistuc.it

Via del Fiffo 12 40065 Pianoro BO Tel. 051/770511 Fax 051/777437

Viale Roma 85 - 35010 San Dono di Massanzago PD Tel. 049/9322311 Fax 049/9322322

Via Monviso 10 20010 Bareggio MI Tel. 02/903041 r.a. Fax 02/9014289

www.sayerlack.it servizioclienti@sayerlack.it

www.sirca.it loredana_bertolin@sirca.it

www.sivam.it info@sivam.it

www.verinlegno.it info@verinlegno.it

www.zetagi.it info@zetagi.it

Via per Marco, 12/D 38068 Rovereto TN Tel. 0464/425308 Fax 0464/480957

www.kemichal.it info@kemichal.it

IVM Chemicals-Div. Milesi Viale della Stazione 3 27020 Parona PV Tel. 0384/25441 fax 0384/252054 numero verde 800.48.45.04 www.milesi.com milesi@milesi.it

NUOVA S.I.V.A.M. s.p.a.

COLORIFICIO ZETAGI Via Pasubio 41 36050 Olmo di Creazzo VI Tel. 0444/228300 Fax 0444/228366

ADLER Italia

VERNICI-COLORANTI PER LEGNO Via Artigianato 2 35010 Trebaseleghe PD Tel. 049/9385648 049/9388042 Fax 049/9385070

SIRCA s.p.a.

Zona Industriale Calderaio Via Galvani 7 51010 Massa e Cozzile PT Tel. 0572/92711 Fax 0572/78824

www.adler-italia.it info@adler-italia.it 46

IVM Chemicals - Div. ILVA Viale della Stazione 3 27020 Parona PV Tel. 0384/25441 Fax 0384/252054 www.ilva.it ilva@ilva.it

Tel. 02/30318630 Fax 02/30318601

INDUSTRIA CHIMICA ADRIATICA s.p.a. Via S. Pertini 52 - Zona ind. A 62012 Civitanova Marche MC Tel. 0733/8080 Fax 0733/808140 www.icaspa.com info@icaspa.com

INDUSTRIA CHIMICA ICA SpA - Div ITALIAN COATINGS ADRIATICA s.p.a. Via Alcide De Gasperi 73 Via S. Pertini 52 - Zona ind. A 62012 Civitanova Marche MC 36060 Romano D’Ezzelino VI Tel. 0424/8386 Tel. 0733/8080 Fax 0424/37497 Fax 0733/808140 www.italiancoatings.com www.icaspa.com info@italiancoatings.com info@icaspa.com

Anno XXII - n.132 - Ottobre 2016 | Professione Verniciatore del Legno

IVM Chemicals - Div. ILVA Viale della Stazione 3 27020 Parona PV Tel. 0384/25441 Fax 0384/252054 www.ilva.it ilva@ilva.it


L’agenda dei fornitori

SISTEMI INNOVATIVI PER LA VERNICIATURA

TEKNOS

Via Giotto 6/b 39100 Bolzano BZ Tel. 0471/202633 Fax 0471/204694 www.jota.it jota@jota.it

SIRCA s.p.a. - Div. POLISTUC Viale Roma 85 - 35010 S. Dono di Massanzago PD Tel. 049/9322311 Fax 049/9322322 www.polistuc.it info@polistuc.it

COLORANTI

VERNICI-COLORANTI PER LEGNO Via Artigianato 2 35010 Trebaseleghe PD Tel. 049/9385648 049/9388042 Fax 049/9385070 www.kemichal.it info@kemichal.it

NUOVA S.I.V.A.M. s.p.a. IVM Chemicals-Div. Milesi Viale della Stazione 3 27020 Parona PV Tel. 0384/25441 Fax 0384/252054 numero verde 800.48.45.04 www.milesi.com milesi@milesi.it

SIRCA s.p.a.

IVM Chemicals-Div. Milesi Viale della Stazione 3 27020 Parona PV Tel. 0384/25441 Fax 0384/252054 numero verde 800.48.45.04 www.milesi.com milesi@milesi.it

www.sivam.it info@sivam.it

www.oece.it servizioclienti@sherwin.com

Viale Roma 85 - 35010 San Dono di Massanzago PD Tel. 049/9322311 Fax 049/9322322

Zona Industriale Calderaio Via Galvani 7 51010 Massa e Cozzile PT Tel. 0572/92711 Fax 0572/78824

COLORIFICIO ZETAGI Via Pasubio 41 36050 Olmo di Creazzo VI Tel. 0444/228300 Fax 0444/228366

www.sayerlack.it servizioclienti@sayerlack.it

www.sirca.it loredana_bertolin@sirca.it

www.verinlegno.it info@verinlegno.it

www.zetagi.it info@zetagi.it

VERNICI-COLORANTI PER LEGNO Via Artigianato 2 35010 Trebaseleghe PD Tel. 049/9385648 049/9388042 Fax 049/9385070

INDUSTRIA CHIMICA ICA SpA - Div ITALIAN COATINGS ADRIATICA s.p.a. Via Alcide De Gasperi 73 Via S. Pertini 52 - Zona ind. A 62012 Civitanova Marche MC 36060 Romano D’Ezzelino VI Tel. 0424/8386 Tel. 0733/8080 Fax 0424/37497 Fax 0733/808140 www.italiancoatings.com www.icaspa.com info@italiancoatings.com info@icaspa.com

NUOVA S.I.V.A.M. s.p.a.

VERNICI IGNIFUGHE

Via del Fiffo 12 40065 Pianoro BO Tel. 051/770511 Fax 051/777437

Via del Fiffo 12 40065 Pianoro BO Tel. 051/770511 Fax 051/777437

www.kemichal.it info@kemichal.it

IVM Chemicals-Div. Milesi Viale della Stazione 3 27020 Parona PV Tel. 0384/25441 Fax 0384/252054 numero verde 800.48.45.04 www.milesi.com milesi@milesi.it

Via Monviso 10 20010 Bareggio MI Tel. 02/903041 r.a. Fax 02/9014289

Via Monviso 10 20010 Bareggio MI Tel. 02/903041 r.a. Fax 02/9014289

Via del Fiffo 12 40065 Pianoro BO Tel. 051/770511 Fax 051/777437

www.sivam.it info@sivam.it

www.oece.it servizioclienti@sherwin.com

INDUSTRIA CHIMICA ICA SpA - Div ITALIAN COATINGS ADRIATICA s.p.a. Via Alcide De Gasperi 73 Via S. Pertini 52 - Zona ind. A 62012 Civitanova Marche MC 36060 Romano D’Ezzelino VI Tel. 0424/8386 Tel. 0733/8080 Fax 0424/37497 Fax 0733/808140 www.italiancoatings.com www.icaspa.com info@italiancoatings.com info@icaspa.com

SIRCA s.p.a. - Div. POLISTUC Viale Roma 85 - 35010 S. Dono di Massanzago PD Tel. 049/9322311 Fax 049/9322322 www.polistuc.it info@polistuc.it

IVM Chemicals - Div. ILVA Viale della Stazione 3 27020 Parona PV Tel. 0384/25441 Fax 0384/252054 www.ilva.it ilva@ilva.it

SIRCA s.p.a.

IVM Chemicals - Div. ILVA Viale della Stazione 3 27020 Parona PV Tel. 0384/25441 Fax 0384/252054 www.ilva.it ilva@ilva.it

Via del Fiffo 12 40065 Pianoro BO Tel. 051/770511 Fax 051/777437 www.sayerlack.it servizioclienti@sayerlack.it

VERNICI-COLORANTI PER LEGNO Via Artigianato 2 35010 Trebaseleghe PD Tel. 049/9385648 049/9388042 Fax 049/9385070 www.kemichal.it info@kemichal.it

Via del Fiffo 12 40065 Pianoro BO Tel. 051/770511 Fax 051/777437

Via del Fiffo 12 40065 Pianoro BO Tel. 051/770511 Fax 051/777437

Viale Roma 85 - 35010 San Dono di Massanzago PD Tel. 049/9322311 Fax 049/9322322

Zona Industriale Calderaio Via Galvani 7 51010 Massa e Cozzile PT Tel. 0572/92711 Fax 0572/78824

www.oece.it servizioclienti@sherwin.com

www.sayerlack.it servizioclienti@sayerlack.it

www.sirca.it loredana_bertolin@sirca.it

www.verinlegno.it info@verinlegno.it

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L’agenda dei fornitori

MATERIE PRIME PER VERNICI

EVONIK INDUSTRIES AG Goldschmidtstrasse 100 45127 Essen - Germany Phone +49 2011732222 Fax +49 2011731939 www.evonik.com info-tego@evonik.com

ABRASIVI

Via Vicenza 4 z.i. 31046 Oderzo TV Tel. 0422/815402 Fax 0422/814046 www.lba.it info@lba.it

IMPIANTI E CABINE DI VERNICIATURA

CEFLA FINISHING GROUP Via Bicocca 14/c 40026 Imola BO Tel. 0542/653441 Fax 0542/653444

Neuvendis SpA S.S. Sempione 270/a CP 83 20028 San Vittore Olona MI Tel. 0331/423333 Fax 0331/423303 www.neuvendis.com ivan.barozzi@neuvendis.com

Mirka Italia srl Via Toscana, 20 62014 Corridonia (MC) Tel. 0733/207511 Num. verde 800 113929 www.mirkaitalia.com info@mirkaitalia.com

AEROFILTRI Via Rubens 23 20148 Milano MI Tel. 02/ 48705894 Fax 02/48705893 www.raccoglivernice.it info@aerofiltri.it

ROBOT DI VERNICIATURA

Via Trento 6 33044 Manzano UD Tel. 0432/754616 - 750828 Fax 0432/754616

Via Dei Valtorta 48 20127 MI Tel. 02/2886460/479 Fax 02/26141099 www.viledon-filter.com filter.mi1@freudenberg-nw.com Il marchio dei filtri Freudenberg

CMA Robotics s.p.a. Via P. Paolo Pasolini 35 Int.15 33040 Pradamano UD Tel. 0432/640172 Fax 0432/640018 www.cmarobotics.it info@cmarobot.it

APPARECCHIATURE DI SPRUZZATURA

WAGNER COLORA s.r.l. Via Fermi 3 - 20875 Burago di Molgora MB Tel. 039/625021 www.wagnercolora.com info@wagnercolora.com

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www.nastroflex.it nastroflex@nastroflex.it

Cabine di Verniciatura Impianti Pressurizzati e Macchine per il Risanamento Ambientale

www.ceflafinishinggroup.com www.carpenteriamanzanese.it cefla.finishing@cefla.it info@carpenteriamanzanese.it

FILTRI IMPIANTI E CABINE DI VERNICIATURA

Via delle Industrie 17 31047 Levada di Ponte di Piave TV Tel. 0422/853018 r.a. Fax 0422/853533

Anno XXII - n.132 - Ottobre 2016 | Professione Verniciatore del Legno

Via del Tesoro 210 47827 Villa Verucchio RN Tel. 0541/678078-678225 Fax 0541/671144 www.tecnoazzurra.it info@tecnoazzurra.it

Via Enrico Fermi 27 20843 Verano Brianza MB Tel. 0362/991823 Fax 0362/907252 www.tomaninimpianti.it info@tomaninimpianti.it


L’agenda dei fornitori

VERNICIATORI C/TERZI

C.S. s.r.l. Zona Ind.le 06055 Marsciano PG Tel./Fax 075/8743440 Tel./Fax 075/8748941 c.s.srl@tin.it

CONSULENTI

IBS ANALYSIS Via C. Colombo 25 20060 Mediglia MI Tel./Fax 02/90600687 ibsanalysis@libero.it

IMPIANTI DEPURAZIONE ARIA

AIR PROTECH s.r.l.

BABCOCK WANSON Italiana

V.le Lombardia 33 20013 Magenta MI Tel. 02/9790466-364 Fax 02/97297483

Tel. 02/959121 Fax 02/95019252

www.airprotech.it info@airprotech.it

MION VENTOLTERMICA DEPURAZIONI S.P.A.

Via Dolomiti 30 31052 Maserada sul Piave TV Tel. 0422/8777 Fax 0422/877888 www.mvtplant.com info@mvtplant.com

DILUENTI

SOCIETA’ VENETA DEPURATORI E AFFINI Impianti abbattimento VOC ad autosostentamento Via Cendon 5 31057 SILEA TV Tel. 0422/361960 r.a. Fax 0422/360517 www.svedasrl.com info@svedasrl.com

Via Roma 147 - 20873 Cavenago Brianza MB

www.babcock-wanson.it bwi@babcock-wanson.com

OLPIDÜRR s.p.a. Via G. Pascoli 14 - 20090 Novegro di Segrate MI Tel. 02/70212278 Fax 02/70212319 www.olpidurr.it sales@olpidurr.it

Via Stra Madonna 89 21047 Saronno VA Tel. 02/9625251/2 Fax 02/9606597 www.innovaterm.com info@innovaterm.com

Via dell’Industria 11 38012 PREDAIA (fraz. Mollaro) Tel. 0463 461700 Fax 0463461799 www.tama.eu tama@tama.eu

CHIMICA CBR s.p.a. Via A. Rizzotti 23 - 37064 Povegliano V.se VR Tel. 045/7970773 Fax 045/6359777 www.chimicacbr.it info@chimicacbr.it

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Filato cucirino Hi-Tech senza silicone

I normali filati cucirini contengono silicone

Air Flow

prodotto con carta autoestinguente* postFiltro Poliestere

Lo schema, a scopo informativo, illustra una combinazione di strati che pur essendo realizzabile, non fa parte della gamma standard.

*F1 - DIN 53438 Parte 3

Frutto di avanzata ricerca, la speciale struttura è progettata per ottenere accumulo in profondità.

3 strati “large”

le maglie “large” (15x7 mm) continuano a provocare continui cambiamenti della direzione del flusso d’aria. La turbolenza che ne consegue è molto efficace nel catturare le particelle di vernice. Qui si depositano le gocce di media dimensione.

3 strati “HC”

1 strato “small”

Le maglie grandi (27 x 18 mm) e tutte eguali intrappolano le gocce più grosse pur permettendo un elevato passaggio d’aria e favorendo l’accumulo di profondità ed evitando l’intasamento superficiale.

le maglie 9x4 mm trattengono le gocce molto piccole. La maglia “small” era la più piccola che potesse essere prodotta prima della comparsa della tecnologia mini-mesh.

1 strato“mini-mesh” la maglia 4x2,5 è il risultato di una tecnologia insuperata. La maglia mini-mesh conferisce l’efficienza supplementare necessaria a rispettare le sempre più restrittive normative ambientali.

1 postFiltro Poliestere Via Rubens, 23 • 20148 Milano • Italy Tel. +39 02 48 70 58 94 • TeleFAX +39 02 48 70 58 93 aero@aerofiltri.it • www.aerofiltri.it

Paint Stop in Fibra di Vetro FdV

preFiltri in Poliestere G2-G4

Filtri Cielo F5

Filtri a Tasche Filtri a Tasche Manometri MM G2-F9 con telaio in plastica e Pressostati PS F5-F9

Filtri Inerziali pieghettati FIP

Indicatori di Pressione DPG

Un’ampia scelta di filtri poliestere permettono di realizzare lo strato finale, opzionale, per realizzare le prestazioni richieste da casi particolari

Pannelli Filtranti TCHC

Tubi diPitot Multipunto TD21

Mini pleat F5-H10

Generatore di fumo ad alta Portata ICA103



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