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YO! Nancy Brilli
Quando è nato il suo amore per il cinema?
Ben dopo l’inizio del primo film. Allora mi sembravano tutti matti.
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Lei ha avuto una infanzia difficile. Qual è la persona che le è stata più vicina in quegli anni e qual è il ricordo più bello?
Una grande solitudine.
Mi sono stati vicino, intorno, dentro, i libri.
Adesso è single, ma quali sono le caratteristiche che oggi cerca in un uomo?
Eleganza, intelligenza, senso dell’umorismo, talento. E vitalità per due.
La sua storia d’amore più bella?
Un pezzetto di ognuna.
E quella più tormentata?
Un paio, da non ricordare.
La simpatia è una dote che possiede da sempre o l’ha sviluppata nel corso degli anni?
Grazie. Mi piace sentirmelo dire. Credo sia una dote di famiglia.
Di lei si dice sempre: “attrice di talento, dotata di grande intelligenza scenica”. Ma invece qual è il suo peggior difetto? La pigrizia.
When was your lover for cinema born?
Far after the film’s release, at that time I thought that everyone was crazy.
You had a rough childhood. Who is the person that was closer to you during those years and what is your fondest memory? A great loneliness. Books where the closer ones, both around and inside me.
You are now single, but could you tell us which characteristics are you looking for in a man?
Elegance, intelligence, humor, talent… and vitality for both.
You most beautiful love story? A piece of each I have had.
And the most tormented one?
A couple, not worth remembering.
Sympathy is something that you have always had or something you developed during the years?
Thank you, I like to hear it.
I believe it is something that runs in the family.
About you, people always say “talented actress, gifted of powerful scenic intelligence”. But what is your flaw? Laziness
Il ricordo più bello della sua carriera di attrice?
Tutte le sere, dopo lo spettacolo, l’applauso del pubblico.
E il più brutto?
I due anni di totale chiusura del covid.
Compagni di scuola è la commedia-cult che la consacrò al grande pubblico. È stato difficile mettere insieme tanti attori famosi?
Credo di si, ma Carlo è un formidabile direttore d’attori.
Ci racconta qualche aneddoto nato sul set?
Per esempio il personaggio del macellaio Finocchiaro, era interpretato da un amico di Verdone, che di solito vendeva enciclopedie. Faceva morir dal ridere, era proprio come nel film.
Qual è il film che ricorda con maggior piacere?
Febbre da cavallo-la mandrakata. Erano tutti talmente bravi da sembrare una passeggiata.
E quello in cui si è sentita “fuori ruolo”? Non mi è successo, per fortuna
Qual è un ruolo che le piacerebbe interpretare? Una barbona.
Qual è il regista con cui ha più amato lavorare? Marco Sciaccaluga.
C’è un regista con cui inveve non si è creato un feeling? Sì, e non ne parleremo.
Ha preso ispirazione da qualche attrice del passato? No, ma Anna Magnani, Virna Lisi, Giulietta Masina sono le mie preferite.
Gassman diceva che per essere dei grandi attori, bisogna essere dei grandi bugiardi. Cosa pensa a riguardo? Vero.
Riesce a tenere lontano dalla macchina da presa la sua vita privata o preferisce un rapporto di “aderenza” tra personalità e personaggio interpretato? Se sì non pensa che ciò porti ad un suo coinvolgimento emotivo?
Il lavoro finisce con l’ultimo ciack. A casa ci torna Nancy, mai il personaggio.
Cosa rappresenta per lei il teatro oggi?
Una grande parte del mio lavoro. Un posto dove sono riuscita a costruire molto.
Che cosa le dà il teatro che il cinema non le dà e viceversa?
Sono tecniche diverse. Il teatro succede esattamente nel momento in cui lo vedi, e ha bisogno di gesti più ampi, di più corpo, il video ha la meravigliosa possibilità del primo piano, di poter comunicare moltissimo facendo pochissimo.
La nostra rivista si chiama First Class Mag. Per noi “First Class” significa vivere una vita sostenibile, circondarsi di bellezza e di eccellenza ma non di lusso.
Qual è il suo modo di vivere “First Class”? Esattamente così.
One of your most beautiful memories about being an actress? Each night, after each show, people’s applause.
And the worst?
The two years covid general closure.
Compagni di Scuola is the cult comedy that introduced you to the general audience. Was it difficult to gather together so many famous actors?
I think it was, but Carlo is a formidable actors’ director.
Would you like to narrate us some anecdotes born on set? For instance, the character of the butcher Finocchiaro, was played by a friend of Verdone, that usually used to sell encyclopedias. It was hilarious, as it was in the film.
What is a film that you fondly remember?
Febbre da cavallo-la mandrakata. Everyone was so talented that it looked like an easy task.
And one you felt like you did not fit? It never happened, luckily.
Is there a role you would like to play? A tramp
Who is the director you loved the most working with? Marco Sciaccalunga
Instead, there is a director you did not get along with? Yes, and we will not talk about this.
Have you ever been inspired by an actress of the past? No, but Anna Magnani, Virna Lisi and Giulietta Masina are my favourites.
Gassman used to argue that in order to become great actors, you need to be a great liar. What do you think about this? That is true.
Are you able to divide your private life from your public one, or do you prefer a more coherent relationship between your true self and the character you are playing? If so, don’t you think that in this way you could be too invested? Work ends with the final clapperboard. The one who comes home is Nancy not the character that I play.
What is for you the theatre today?
A big part of my job. A place where I succeeded to achieve many things.
What can theatre give to you that cinema cannot?
Both imply different techniques. Theatre happens in the moment you are watching it, and it needs more sweeping gestures, more body. While cinema offers a close-up and you can communicate doing the bare minimum.
Our magazine is called First Class Mag. For us “First Class” means living a sustainable life and surround ourselves with beauty and excellence, but not luxury.
What is your way of living “First Class”? Exactly like this.