CULTURA SPORT TURISMO SERVIZI
Bimestrale FITeL - Settembre/Ottobre 2015 - anno 15°, n. 90
TEMPO LIBERO
QUATTRO GIORNI DEL TEMPO LIBERO FITEL TRA TEATRO, SPORT E TURISMO EMERGENZA RIFUGIATI IN EUROPA GIOCO D’AZZARDO, UNA PIEGA SOCIALMENTE DEVASTANTE Iscrizione al Tribunale di Roma nel Registro della stampa n. 76/2008
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SOMMARIO
EDITORIALE
di Giovanni Ciarlone 6 - Quattro giorni del Tempo Libero. FITeL tra Teatro, Sport e Turismo Dal 7 al 10 ottobre 2015 a Riccione
ATTUALITA’ 8 - Emergenza rifugiati in Europa. Serve anche il tuo aiuto 10 - Emergenza rifugiati! 12 - Unione Europea: le priorità della Presidenza lussemburghese e la questione migranti di Silvana Paruolo 18 - La legge di stabilità e le politiche sociali di Stefano Daneri 20 - “Proscenio Aggettante”, Festival del Teatro Sociale della FITeL in scena al Teatro del mare di Riccione
TERRITORIO - CRAL - ASSOCIAZIONISMO 26 - Martina Lemolo “storia” di una passione che diventa una professione di Liliana Russo
VOLONTARIATO E TERZO SETTORE 28 - Gioco d’azzardo, una piaga socialmente devastante e il Governo tarda ad intervenire di Rossella Ronconi
CULTURA 31 - Prorogato il Bando di Concorso del Premio di narrativa FITeL “Storie inaspettate” di R. R
LIBRERIA 34 - “Le Nuvole nel Cuore”. Un romanzo dedicato alle donne vittime di violenza di Antonietta Di Vizia 36 - MIRAGE di Howard Fast di Ernesto D’Ambrosio 38 - “Passione Pennadomo”: un incantevole scenario di pietre che si innalza al cielo di A. D. V.
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TURISMO 40 - TTG Incontri apre ai Cral col Travel Association Day 41 - Forum Europeo dell’ Organizzazione Internazionale del Turismo sociale di Aldo Albano 43 - “Bed & Breakfast e Affittacamere”. Interessante opportunità di business nel settore turistico - ricettivo di Daniela Sangiorgio 45 - Quando, quasi tutti tornano al lavoro c’è chi va in vacanza! di Augusto Gallo
CINEMA 46 - La guerra assurda del cecchino Kyle di Loretta Masotti
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47 - Ava, macchina cosciente di L. M.
MOSTRE 48 - Pavia, Castello Visconteo Il vero in presa diretta di Aldo Savini
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49 - Bergamo, GAMeC - Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea Realismo astratto di A.S. 50 - Padova, Musei Civici agli Eremitani Il piacere della pittura di A.S. 51 - Milano, Palazzo Reale Da Firenze a Milano di A.S. 52 - Firenze, Palazzo Vecchio e Piazza della Signoria Manipolazioni kitsch di A.S. 53 - Matelica (MC), Museo Piersanti Sorprendenti scoperte di A.S. 54 - Roma, Chiostro del Bramante
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Mondanità e misticismo di A.S.
ENOGASTRONOMIA 55 - Schiacciata con l’uva, un dolce povero tipico toscano da consumarsi in autunno di R.R. Tempo Libero Settembre/ Ottobre 2015
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CULTURA SPOR TURISMO SERVIZI
TEMPO LIBERO Direttore - Giovanni Ciarlone Direttore Responsabile - Rossella Ronconi Capi Redattori - Alfredo Magnifico, Stefano Daneri, Silvano Sgrevi Segretaria di redazione - Monia Citarella Redazione - Aldo Albano,Teresa Blandamura, Mario Caiulo, Daniela Sangiorgio, Ferruccio Valletti Anno 15° n. 90 Settembre/Ottobre 2015 A questo numero hanno collaborato Loretta Masotti, Ernesto D’ Ambrosio, Antonietta Di Vizia, Augusto Gallo, Silvana Paruolo, Liliana Russo, Aldo Savini Direzione e redazione C/o FITeL - Via Salaria, 80 - 00198 Roma tel. 06 85353869 - 06 8411063 E-mail: nazionale@fitel.it - www.fitel.it Fotocomposizione e pubblicazione - nazionale@fitel.it Tempo Libero è a disposizione degli aventi diritto con i quali non è stato possibile comunicare, nonché per eventuali involontarie omissioni o inesattezze nella citazione delle fonti, delle illustrazioni e dei brani riprodotti. Bozzetti e manoscritti, anche se non utilizzati non verranno restituiti.
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Editoriale Quattro giorni del Tempo Libero FITeL tra Teatro, Sport e Turismo Dal 7 al 10 ottobre 2015 a Riccione
Un palcoscenico aperto alle migliori compagnie di Teatro sociale pronte a confrontarsi faccia a faccia in scena. Un sipario, quello di Proscenio Aggettante, che per la diciassettesima volta torna ad aprirsi sulla Rassegna organizzata dalla FITeL – Federazione Italiana Tempo Libero CGIL-CISL-UIL, quest’anno in scena al Teatro del Mare di Riccione dal 7 al 10 ottobre 2015. Un evento atteso da pubblico e stampa che nei suoi tanti anni di storia è diventato punto di riferimento per chi opera nel settore e per tutti coloro che al piacere del teatro aggiungono la forza della valenza sociale. A fare gli onori di casa quest’anno sarà il Comune di Riccione, una location dalle mille sfaccettature e ricca di opportunità. Inserito all’interno dalla quattro giorni all’insegna dell’intrattenimento, dello sport e dello spettacolo in programma a Rimini e Riccione dal 7 al 10 ottobre 2015, la FITeL parteciperà attivamente alle iniziative con il suo Festival e con molte altre attività ludiche e formative. Protagonista l’8 ottobre nel “Travel Association day”, la quarta edizione del Workshop della FITeL, Cral e Associazioni sul turismo che si svolgerà all’interno di TTG Incontri Area incoming Italia nel padiglione di Rimini Fiera, la FITeL nell’ambito dell’appuntamento rivolto agli operatori dell’offerta del settore proporrà un’occasione unica ed esclusiva per tutti coloro che cercano nel mercato turistico e ricreativo un’opportunità di confronto e sinergia. Questa iniziativa dovrà rappresentare un’ulteriore momento per rilanciare il turismo e quindi l’occupazione con la consapevolezza delle grandi difficoltà che stiamo vivendo nel nostro paese. Accanto al Workshop il pubblico potrà dilettarsi con la quarta edizione del Torneo Intercral di calcio a cinque maschile e femminile. Nato con lo scopo di esaltare lo spirito sportivo degli appassionati del calcio che nella formula del calcio a cinque (calcetto) ritrovano quello spirito agonistico che coinvolge giovani atleti, il torneo vuole interessare anche i meno giovani che ancora sentono il piacere di lanciarsi nella competizione. Il punto di forza della “Quattro giorni” sarà senza dubbio “Proscenio aggettante”, che nella sua edizione 2015 vedrà sul palco tre Compagnie, frutto di una lunga selezione a cura della prestigiosa giuria del festival, diretta dall’attrice e regista Tiziana Foschi.
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Si comincia il 7 ottobre con l’Associazione “Gruppo Arte e Cultura” della FITeL Piemonte che si confronterà con il classico goldoniano “L’impresario delle Smirne”. Con la regia di Simonetta Sola il testo di Carlo Goldoni ci porta per mano nell’affascinante Venezia settecentesca, nella quale un gruppo di cantanti, composti da uomini e donne, vogliono farsi scritturare cercando di prelevare l’uno sull’altro senza esclusione di colpi, da un impresario turco intenzionato ad ospitare l’opera italiana nelle Smirne. Si prosegue poi l’8 ottobre con “Gli amici del teatro” Associazione Noisea FITeL Lombardia alle prese con Feydeau e il suo “Dottore delle donne”. Con la regia di Ettore Maria Peron il testo affronta le peripezie di un bel ginecologo che, intenzionato a ritrarsi dal lavoro per godersi la pace familiare e l’affetto della giovane moglie, dovrà scontrarsi con una dura e altrettanto comica realtà. A chiudere la competizione sarà “Arsenico e vecchi merletti” di J. Kesserling, per la regia di Alessandro Ciacci, presentato dall’Associazione “Fatti d’arte” – FITeL Emilia Romagna. Divertente commedia noir ricca di colpi di scena, “Arsenico e vecchi merletti” porta sul palco le deliziose zie Abby e Marta alle prese con una facciata di altruismo e generosità e una casa che nasconde una realtà ben diversa. Sabato 10 ottobre a partire dalle ore 20.30 sarà la volta della cerimonia di premiazione dei vincitori del Festival presentata dalla giornalista Cristina Carbotti e della consegna dei premi assegnati dalla Giuria presieduta da Tiziana Foschi. Ospite d’eccezione della serata sarà Simone Cristicchi che presenterà al pubblico il suo spettacolo di grande successo con il quale ha commosso e riempito i teatri di tutta Italia “Li romani in Russia” In conclusione l’obiettivo della “Quattro giorni FITeL” è quello di coinvolgere spettatori, cittadini, turisti e stampa con un programma estremamente vario e godibile alla portata di tutti.
Presidente FITeL
Giovanni Ciarlone
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Attualità EMERGEMERGENZA RIFUGIATI IN EUROPA. SERVE ANCHE IL TUO AIUTO
In queste ore drammatiche nelle quali migliaia di innocenti sono costretti a intraprendere dei viaggi pericolosi per salvarsi la vita, ci sentiamo di rivolgere a te un accorato appello. Come saprai, da qualche mese FITeL ha deciso di sostenere l’UNCHR (Agenzia ONU per i Rifugiati) nel suo lavoro di protezione e assistenza materiale dei rifugiati e degli sfollati. Ora piu’ che mai, dinanzi all’aggravarsi della crisi, crediamo sia importante dare un ulteriore segnale di sensibilità e umanità. Dall'inizio del 2015 quasi 380.000 persone sono state costrette ad attraversare la rotta del Mediterraneo e a rischiare la vita per raggiungere l’Europa. 2850 persone sono morte in questo viaggio pericoloso. La maggior parte sono persone che provengono dalla Siria, dall’Eritera, dall'Iraq e dall'Afghanistan. Sono profondamente traumatizzate dalle violenze subite, fisicamente e piscologicamente esauste. Hanno bisogno di tutto. L’UNHCR, l'Agenzia Onu per i Rifugiati, sta intensificando le operazioni di soccorso per rispondere alle crisi in corso. In Grecia, un paese in cui quest'anno sono arrivati quasi 260 mila rifugiati, abbiamo distribuito quasi 10.000 materassi, acqua potabile per 27.000 persone, cibo ad alto valore nutritivo ed energetico per 5000 persone.
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Ma i bisogni restano altissimi. Il piano di aiuti umanitari per la Siria, un paese che sta affrontando il quinto anno di una guerra sanguinosa, attualmente è finanziato soltanto al 37%. Una tua donazione sarebbe preziosa. Dare a una famiglia di rifugiati una speranza significa ridurre il rischio che finisca nelle mani dei trafficanti di esseri umani. Grazie di cuore,
Giovanni Ciarlone, Presidente FITeL Nazionale Federico Clementi, Responsabile raccolta fondi UNHCR in Italia Puoi sostenere UNHCR con una donazione andando sul sito www.unhcr.it , è facile e veloce e la tua donazione si trasforma in un aiuto concreto e stabile. Oppure puoi donare con: - bonifico bancario: intestato a UNHCR, via Caroncini, 19 – 00197 Roma IBAN: IT84R0100503231000000211000 - Causale: FITeL Emergenza Rifugiati - bollettino postale: intestato a UNHCR su ccp numero 298000 Causale: FITeL Emergenza Rifugiati
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Emergenza rifugiati!
Cara Associata, Caro Associato, in queste ore drammatiche nelle quali migliaia di innocenti sono costretti a intraprendere dei viaggi pericolosi per salvarsi la vita, ci sentiamo di rivolgere a te un accorato appello. Come saprai, da qualche mese Fitel ha deciso di sostenere l’UNHCR, l'Agenzia ONU per i Rifugiati, e ora dinanzi all'aggravarsi della crisi, crediamo sia importante dare un ulteriore segnale di sensibilità e umanità . Tempo Libero Settembre/ Ottobre 2015
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All'inizio del 2015 quasi 380.000 persone sono state costrette ad attraversare la rotta del Mediterraneo e a rischiare la vita per raggiungere l’Europa. 2850 sono morte in questo viaggio pericoloso. Chi ce la fa arriva esausto e ha bisogno di tutto. Sono bambini, donne e uomini che provengono dalla Siria, dall'Afghanistan, dall'Eritrea, dall'Iraq e si portano dietro i traumi della violenza e della guerra. L’UNHCR sta intensificando le operazioni di soccorso per rispondere alle crisi in corso in Siria e nei paesi vicini. Ma i bisogni restano altissimi. Una tua donazione potrà fare la differenza in questo momento così importante. Dare a una famiglia di rifugiati una speranza significa ridurre il rischio che finisca nelle mani dei trafficanti di esseri umani.
Grazie di cuore, Giovanni Ciarlone, Presidente FITeL Federico Clementi, Responsabile raccolta fondi UNHCR in Italia
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UNIONE EUROPEA: LE PRIORITA' DELLA PRESIDENZA LUSSEMBURGHESE E LA QUESTIONE MIGRANTI di Silvana Paruolo I. LE PRIORITA' LUSSEMBURGHESI - A partire dal Trattato di Lisbona (1989), gli Stati membri che esercitano la Presidenza semestrale del Consiglio dell’UE, collaborano a gruppi di tre, chiamati “Trio”. Dopo Italia e Lettonia, è ora il turno del Lussemburgo, la cui presidenza finirà nel dicembre 2915 (seguirà poi il trio di presidenze, formato da Paesi Bassi, Slovacchia e Malta). La nuova presidenza lussemburghese dovrà affrontare una serie di questioni molto urgenti tra cui la crisi del debito greco, la rinegoziazione delle condizioni di adesione della Gran Bretagna all'Ue, i flussi migratori nel Mediterraneo e la preparazione della conferenza sul cambiamento climatico di Parigi. Il suo programma indica sette obiettivi principali:
Stimolare gli investimenti a vantaggio della crescita e dell’occupazione
Accrescere la dimensione sociale dell’UE
Gestire il fenomeno dell’immigrazione, tenendo conto degli aspetti di libertà, giustizia e sicurezza
Rilanciare il mercato unico, concentrandosi sulla sua dimensione digitale
Porre la competitività europea in un contesto globale e trasparente
Promuovere lo sviluppo sostenibile
Rafforzare la presenza dell’UE sulla scena mondiale
Una delle principali sfide individuate dal Lussemburgo è quella di "mettere i cittadini al cuore del progetto europeo" ponendo una particolare attenzione a che l'interesse reale dei cittadini sia tenuto in considerazione in tutte le politiche UE; e un altro obiettivo mira a sostenere le imprese, e a cooperare con partner ed istituzioni per agire nell'interesse europeo. Ci si riuscirà? Viene spontaneo questo quesito, alla luce delle ultime vicende relative al caso Grecia. Sembrerebbe che l’Agenda della presidenza del Lussemburgo sia in linea con il piano a lungo termine della Commissione Junker. Muovendosi di pari passo, insieme, potrebbero accelerare il processo di cambiamento (economico, digitale, energetico ecc.) europeo. La presidenza lussemburghese vuole mantenere la Grecia nella zona euro e il Regno Unito all’interno dell’Unione europea”. Tempo Libero Settembre/ Ottobre 2015
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E si ripropone di “fare progressi sugli attuali avvenimenti politici interni dell’UE, oltre a quelli esterni”. Il focus sarà su argomenti dove “c’è un’urgenza, spesso umanitaria e dove la vita delle persone è perennemente in gioco“. All’interno del programma, si trovano come primi obiettivi lo sblocco degli investimenti a favore della crescita e dell’occupazione, con l’attuazione del Fondo europeo per gli investimenti strategici, e l’approfondimento della dimensione sociale europea, con enfasi sull’investimento sociale e in particolare sull’investimento nelle risorse umane. In quest’ambito si presterà attenzione alla questione femminile, all’aumento del relativo tasso di occupazione e alla sanità pubblica, mettendo al centro il paziente e l’innovazione con il fine di un accesso rapido a dispositivi medici sicuri e di qualità, di una medicina personalizzata e di una migliore presa in carico della demenza. Sarà inoltre discusso come migliorare l’integrità dello sport e come affrontare sfide come il doping e il match fixing. L’attività della Presidenza si rivolgerà poi ai settori dell’istruzione e della gioventù. Sarà poi affrontato il tema della migrazione e dell’equilibrio tra libertà, giustizia e sicurezza. In ambito giuridico, si perseguirà la riforma della Corte di giustizia dell’Unione europea, oltre che della normativa in materia di protezione dei dati personali. Per quanto riguarda il mercato unico, la chiave di volta sarà il digitale. Il pacchetto mercato interno dei beni e dei servizi sarà esaminato e i diritti di proprietà intellettuale saranno attualizzati. Assicurano che il principio Think small first (“pensare innanzitutto in piccolo”) sarà sistematicamente applicato e che lo Small Business Act sarà rivisto in via prioritaria In ambito fiscale, per far rientrare la competitività europea in un contesto globale e trasparente, il Lussemburgo intende lottare contro la frode e l’evasione fiscale a livello mondiale, stabilire delle norme eque, e far avanzare la Direttiva sulla base imponibile comune. Proprio il Lussemburgo (nel mirino dell’antitrust UE per aver concesso trattamenti fiscali favorevoli a questo tipo di società ) si ripropone, quindi, nel suo semestre di presidenza Ue, di affrontare la questione dell’armonizzazione del fisco per le imprese, e permettere che le nuove norme UE sulla trasparenza fiscale e lo scambio di informazioni siano operative dall’inizio del 2016… Circa la ricerca e lo sviluppo - attori cruciali di miglioramento della competitività europea e di creazione di posti di lavoro - la presidenza lussemburghese concentrerà i suoi sforzi sulla definizione del contenuto e dei mezzi di attuazione del Quinto programma quadro. La cooperazione internazionale sarà in testa ai punti all'ordine del giorno del Consiglio di novembre. Circa il Partenariato Transatlantico per il Commercio e gli Investimenti (TTIP), sul controverso ISDS (meccanismo di arbitrato tra investitori e Stato) – con la relazione Bernd Lange - il Parlamento europeo ha trovato una formula per cui “il sistema ISDS sarà rimpiazzato da un nuovo sistema per risolvere le dispute tra investitori e Stato che sia soggetto ai principi democratici” e che assicuri “che potenziali casi siano trattati in maniera trasparente in udienze pubbliche da giudici professionisti e indipendenti”, un sistema che includa “un meccanismo di appello in cui sia assicurata la consistenza delle decisioni giuridiche, sia rispettata la giurisdizione delle Corti UE e di quelle degli Stati membri e dove gli interessi privati non possano minare gli obiettivi delle politiche pubbliche”. Tempo Libero Settembre/ Ottobre 2015
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Crescono le possibilità di uno sblocco della situazione. Tuttavia, la Presidenza lussemburghese deve fare i conti con gli attivisti della Campagna Stop-TTIP, per i quali il compromesso raggiunto resta totalmente inaccettabile, perché si tratta di un testo fumoso e per nulla chiaro, che lascia aperte molte possibilità, cambiando la struttura, ma non la sostanza. Gli attivisti della campagna Stop-TTIP continuano ad insistere sul pericolo che si nasconde dietro all’accordo in termini soprattutto di acquisizione di potere da parte delle multinazionali. Da parte sua, il Commissario all’Agricoltura Phil Hogan ha dichiarato che la Commissione farà di tutto per proteggere le Indicazioni Geografiche Tipiche nell’ambito del Trattato di libero scambio con gli Stati Uniti. Il semestre lussemburghese dovrà, inoltre, affrontare la preparazione della Conferenza delle Nazioni Unite sul cambiamento climatico di Parigi (COP21), dove i negoziati internazionali dovrebbero portare all’adozione di un nuovo ambizioso e vincolante Trattato con partecipazione globale, per mantenere il riscaldamento globale al di sotto di due gradi; obiettivo – questo - da raggiungere anche attraverso il Vertice speciale sullo sviluppo sostenibile a New York. Né va dimenticata - a livello di negoziati multilaterali - la conclusione dell’Accordo multilaterale sui beni ambientali (Environmental Goods Agreement) nel quadro dell’Organizzazione Mondiale del Commercio: si tratta, sostanzialmente, di liberalizzare gli scambi di prodotti verdi nella composizione di pannelli solari, turbine eoliche o prodotti dedicati al trattamento di acqua e aria, nella gestione dei rifiuti, e nella lotta contro l’inquinamento acustico. Un lungo capitolo del programma della nuova Presidenza è dedicato, sia al Mercato Unico dell’Energia – che il Lussemburgo spera di spingere verso un sistema a basse emissioni di CO2 anche attraverso la riforma dell’Emission Trading Scheme (ETS) - sia alla promozione di un “sviluppo sostenibile”, per cui si leggono accenni alla conservazione della biodiversità, agli incentivi alla raccolta differenziata, all’agricoltura, alla pesca e alla produzione biologica. In effetti, la Presidenza lussemburghese punta all’agricoltura - e pesca - sostenibile. Tra l'altro, prevede l'avvio di negoziati con il Parlamento europeo in materia di agricoltura biologica; l'inizio del lavoro sulla revisione della procedura di autorizzazione per gli OGM; attività sugli sviluppi del mercato (tra cui il divieto di importazioni di prodotti agricoli da parte della Russia e la scadenza delle quote latte) con attenzione agli effetti sugli agricoltori; la definizione di norme zootecniche e genealogiche, per gli scambi e le importazioni da paesi terzi di animali da allevamento, e dei loro prodotti riproduttivi; misure per i medicinali di uso veterinario (con una particolare attenzione alla lotta contro la resistenza antimicrobica), ecc.. Nei negoziati concernenti il Piano di gestione pluriennale per la pesca del Mar Baltico al fine di garantire la gestione sostenibile della pesca in questa regione, saranno attuate semplificazione e equilibrio delle competenze istituzionali. Inoltre, è prevista la continuazione dell’attività di allineamento delle diverse normative esistenti con il trattato di Lisbona, con particolare attenzione alla pesca illegale e non regolamentata e la rigenerazio-
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ne degli stock di anguilla europea. II - PROFUGHI MIGRANTI E UE - Cresce la tensione in Europa, e in Siria. Nette divisioni anche per quanto riguarda l’intervento armato in Siria, dove sono intanto comparsi carri armati russi. Il presidente Junker continua a chiedere solidarietà a tutti i governi europei. Ma non si risolve la questione dei profughi, e migranti. Anzi diventa sempre più allucinante, e costellata da un numero crescente di morti. Basti pensare alla foto che ha fatto il giro del mondo del bambino siriano ritrovato su una spiaggia turca! Non capisco come si sia potuto arrivare a questo punto - a questi movimenti di persone di portata biblica - e alle molteplici cause e conflitti che li producono! Dove eravamo tutti (Unione europea e seae - Onu - Agenzie e istituzioni internazionali per i diritti umani, governi nazionali e rispettivi servizi diplomatici, opinione pubblica ecc.) ? E ora? Nazionalismi e muri non sono la soluzione. Ma ci sono vere politiche all'altezza delle sfide? C'é' da agire per un'equa e ripartita accoglienza. Ma c'e' anche da risanare conflitti - e situazioni dei paesi di origine. Il superamento del Regolamento di Dublino è necessario. Il Piano “Juncker due” - tra l'altro - ha proposto una redistribuzione di 120.000 migranti. Ma a oggi, l'accordo non c'è. Cameron – dopo l'iniziale chiusura – si è detto disponibile a ricevere un numero limitato di profughi da prelevare da campi profughi. E anche la Polonia sembrava essersi ammorbidita nella sua chiusura. Ma l'Ungheria sta utilizzando detenuti per costruire luna barriera «anti-migranti». La Danimarca ha chiuso le sue frontiere. E Berlino – dopo la politica delle frontiere aperte che aveva entusiasmato la società civile – ha sospeso la libera circolazione e chiuso le proprie frontiere. E chiede – con insistenza - l'attivazione di primi Centri di registrazione dei migranti nei Paesi di accesso nell'Ue, in Italia e in Grecia, per classificare quanti hanno potenzialmente diritto all'asilo, e quanti devono essere rimpatriati. Da parte sua Alfano ribadisce: Centri di registrazione solo dopo che sarà cominciata la redistribuzione dei rifugiati. “ Non basta commuoversi, è tempo di muoversi – sottolinea intanto Matteo Renzi Con una Politica di asilo comune, con accoglienza e rimpatri gestiti dall'Europa e non dai singoli Stati, con una politica di cooperazione internazionale più incisiva, con un'azione mirata contro i trafficanti di uomini che sono gli schiavisti del ventunesimo secolo”. Ma - ciò detto - cosa propone il Piano “Juncker due”, proposto dalla Commissione europea il 9 settembre 2015? E cosa ha deciso il vertice dei ministro degli interni del 15 settembre?
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Il PIANO JUNCKER 2 - "Noi europei dovremmo sapere e non dovremmo mai dimenticare perché è così importante offrire accoglienza e rispettare il diritto fondamentale all'asilo – sottolinea il Presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker – è giunta l'ora di gettare le fondamenta di una vera politica europea sulla migrazione, come già avevamo chiesto in maggio. Le misure che proponiamo oggi faranno sì che le persone in evidente bisogno di protezione internazionale siano ricollocate rapidamente dopo il loro arrivo, non solo ora, ma anche nell'eventualità di altre crisi in futuro. Se mai è stato necessario dar prova della solidarietà europea, è sulla crisi dei rifugiati. Occorre mostrare coraggio collettivamente dando una risposta europea, qui e adesso." In effetti il pacchetto di misure proposte dalla Commissione - lo scorso 9 settembre 201 (e cioé , dopo l'impressionante aumento degli attraversamenti illegali delle frontiere negli ultimi mesi, sulla rotta del Mediterraneo centrale e orientale ma anche sulla rotta dei Balcani occidentali) prevede: a.
Una proposta di redistribuzione, obbligatoria, d'urgenza, da Grecia Italia e Ungheria in altri paesi membri dell'Ue, di 120 000 rifugiati: questa cifra si aggiunge alle 40 000 persone che la Commissione proponeva di ricollocare a maggio) con sanzioni in caso di non rispetto
b.
Un meccanismo permanente di ricollocazione per tutti gli Stati membri fondato su criteri obiettivi e quantificabili
c.
Un elenco europeo comune dei Paesi d'origine sicuri ( in cui si propone di inserire Albania, Bosnia-Erzegovina, l'ex Repubblica iugoslava di Macedonia, il Kosovo, il Montenegro, la Serbia e la Turchia) per trattare più rapidamente le singole domande di asilo e accelerarne il rimpatrio se non sussistono le condizioni del diritto all'asilo.
d.
Un manuale comune sul rimpatrio e un piano d'azione dell'UE sul rimpatrio
e.
Enorme sugli appalti pubblici per le misure di sostegno dei rifugiati.
f.
Affrontare la dimensione esterna della crisi dei rifugiati, con rinnovato impegno nel cercare soluzioni politiche ai conflitti in Siria, Iraq e Libia. L'UE presta assistenza alla popolazione in Siria - soprattutto agli sfollati - e sostegno finanziario ai paesi limitrofi che accolgono il maggior numero di rifugiati siriani, come la Giordania, il Libano e la Turchia. Ad oggi sono stati mobilitati 3,9 miliardi di EUR a questo scopo. La lotta contro la criminalità organizzata dedita al traffico di migranti è un'altra priorità, in particolare con l'operazione in mare EUNAVFOR MED. Nell'ambito della cooperazione con i paesi terzi sono inoltre stati firmati complessivamente 17 accordi di riammissione e 7 accordi di partenariato per la mobilità. L'UE intende approfondire il dialogo ad alto livello in corso con i partner fondamentali sul tema della migrazione, ad esempio nei processi di Rabat e Khartoum con i paesi africani, nel processo di Budapest con i paesi dell'Asia orientale e centrale, nella prossima conferenza che si terrà ai primi d'ottobre e nel vertice della Valletta previsto per l'11-12 novembre.
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g.
Un fondo fiduciario per l'Africa - La Commissione europea ha stanziato 1,8 miliardi di euro - attingendo ai mezzi finanziari dell'UE - per istituire un "Fondo fiduciario di emergenza per la stabilità e per affrontare le cause profonde della migrazione irregolare in Africa", al fine di migliorare la stabilità e affrontare le cause profonde dei flussi di migrazione irregolare nelle regioni del Sahel, del Lago Ciad, del Corno d'Africa e dell'Africa settentrionale. Il fondo sosterrà queste regioni nello sviluppare maggiori opportunità socioeconomiche e migliori politiche di gestione della migrazione. La Commissione europea attende anche dagli Stati membri un contributo attivo, all'altezza delle ambizioni dell'unione. La Spagna, ad esempio, ha già confermato la propria partecipazione.
h.
Applicazione delle regole Ue (altra faccia della solidarietà offerta agli Stati membri in prima linea): inasprimento delle procedure d'infrazione,ecc.
Il 22 SETTEMBRE 2015 L'UE IMPONE LE QUOTE – LE REGOLE DI DUBLINO SONO ORAMAI SUPERATE – E IL PROBLEMA MIGRANTI DIVENTA UN PROBLEMA EUROPEO - L'intesa sulle quote (redistribuzione e numeri) – per le resistenze dei Paesi dell'est (cechi,ungheresi,slovacchi e polacchi) sostenuti da tre paesi baltici– è stata rinviata all'8 ottobre. L'Ungheria ha chiuso le frontiere (chi entra senza permesso andrà in carcere) , mentre Francia Austria Slovacchia Polonia e Olanda hanno rafforzato i controlli alle frontiere, usando la deroga prevista dagli accordi di Schengen. Ok invece a missioni anti-scafisti. Dalla lista dei Paesi sicuri è esclusa la Turchia a causa della repressione curda. Ma alla fine, si è dimostrato che l'Unione europea sa decidere. E ha anche a disposizione gli strumenti per farlo! Il 22 settembre – avendo la Polonia trasformato il proprio no in sì - il Consiglio dei 28 ministri degli interni dell'Ue è riuscito, con voto a maggioranza, a superare le opposizioni ad Est e ad approvare il Piano di ripartizione di 120 mila rifugiati (che si aggiungono ai 40 mila precedentemente concordati). La decisione sarà vincolante anche per Ungheria, Repubblica ceca, Slovacchia e Romania,che dovranno sottomettere la loro sovranità statuale a quella dell'Unione. Ma i loro premier intendono ribadire la loro opposizione. E Praga sarà con loro nella presentazione di una lista di chiarimenti sul Piano. La Siria – con i suoi 4 milioni di rifugiati all'estero e gli 8 milioni di sfollati sul suolo siriano – resta in primo piano, ma in un mondo di guerre, carestie e miseria. Per risolvere la guerra in Siria si sta cercando di riunire i principali attori internazionali e regionali (Europa USA Russia Turchia Iran Arabia Saudita) .
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La legge di stabilità e le politiche sociali di Stefano Daneri Alla vigilia della presentazione della Legge di stabilità da parte del governo, chi opera nel sociale spera, ancora una volta, di poter registrare una inversione di tendenza della politica finanziaria nazionale nel campo delle politiche sociali. Il cambiamento auspicato consiste nel considerare le risorse impegnate nel sociale come investimenti per la promozione delle persone e non una spesa senza ritorno. In questi anni si è più volte dimostrato come le politiche assistenziali e promozionali rendano la società più attrezzata ad affrontare sia i periodi di crisi sia le fasi di sviluppo, diminuiscano le disuguaglianze e producano occupazione. Per questa ragione investire nelle politiche sociali vuol dire investire per lo sviluppo. Un governo che indirizza tutto il suo operato verso la ripresa del paese, riaccendendo le speranze di chi ha maggiormente pagato la lunga crisi, deve valorizzare il ruolo del sociale considerandolo un settore trainante lo sviluppo. Un Piano nazionale contro la povertà, un sostegno efficace alle persone non autosufficienti, un programma di accoglienza e di integrazione per gli immigrati, sono senza dubbio le priorità da finanziare attraverso politiche strutturali lontane dalle logiche puramente assistenziali ed emergenziali di cui conosciamo bene l’inefficacia. Occorre nel contempo puntare sulle politiche di prevenzione del disagio e quindi investire sulle delle persone nel corso dell’intero arco di vita, mantenendo o migliorando la situazione di benessere attraverso lo sviluppo delle capacità organizzative, culturali, solidaristiche. Una politica di promozione delle persone e delle famiglie in grado far sentire ognuno parte attiva della società richiede, oltre alle risorse finanziarie, un modo di governare e amministrare diverso da quello che conosciamo. Il pubblico deve mettere in moto meccanismi inclusivi sia a livello nazionale che locale. Nel contempo deve sostenere chi si vuole organizzare per realizzare progetti di interesse generale. Offrire a tutti la possibilità di visitare i luoghi della cultura statali ogni prima domenica del mese gratuitamente, è un atto importante che sta permettendo a molti cittadini di usufruire di un servizio culturale che non avrebbero avuto la possibilità di pagare. Le domande che ci rivolgiamo è quante persone, nonostante questa possibilità, restano fuori dai questi circuiti culturali, e soprattutto perché? Quali politiche integrative possono essere messe in campo per allargare il più possibile la platea dei fruitori? A questo punto si apre un campo sterminato di idee, proposte e iniziative che possono essere promosse dalla rete del sociale in stretto collegamento con le istituzioni regionali e locali. Tempo Libero Settembre/ Ottobre 2015
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Questo è uno dei tanti esempi che si possono portare per incoraggiare chi lavora nel campo della promozione culturale a potenziare sempre più gli sforzi per far si che ognuno sia in condizione di allargare le proprie conoscenze. Se si va nei campi del turismo, della musica, della letteratura, del tempo libero in generale ci si accorge che attività pur sostenute da finanziamenti pubblici, producono una offerta rivolta a chi ha possibilità economiche. Sono rare e poco supportate le iniziative culturali accessibili a tutti. In particolare non vengono creati i presupposti per intercettare la domanda non espressa di chi ha seri problemi quotidiani con cui fare i conti, una domanda che esiste e che è destinata a rimanere sconosciuta se non si promuove una politica verso la società che sia davvero inclusiva. Quando organizzazioni di volontariato o di promozione sociale riescono ad entrare in sintonia con una parte della popolazione che sembra essere condannata all’esclusione raggiungono risultati importanti e duraturi. Si pensi a quanti giovani che abitano nei quartieri difficili delle nostre città si sono allontanati da deviazioni pesanti grazie a chi li ha valorizzati con la promozione di attività sportive e culturali. Gli esempi da portare sarebbero numerosi ma i risultati, pure significativi, sono lontani da quello che una politica sociale universalistica potrebbe produrre. La strada da percorrere, quindi, è a doppio binario: da una parte una politica programmata di investimenti sul capitale umano attraverso interventi sia assistenziali sia promozionali; dall’altra il sostegno al rilancio del protagonismo della rete di organizzazioni che operano nel sociale. Un governo che punta la sua azione su processi di cambiamento per modernizzare e rendere competitivo il paese deve mettere al centro della sua strategia la riforma del sistema attuale di welfare costruito in periodi storici ed economici passati e su logiche di protezione categoriali.
Letteratura Capitale umano
Stabilità
Società Cambiamento Quartieri
Przuione culturale
Riforma
Occupazione
Capitale umano
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Musica
welfare
Crisi
Volonatriato
Politica sociale
Rete
Investimenti
Il governo fino ad oggi ha trascurato il tema delle politiche sociali. Le priorità sono state altre. Quindi occorre una mobilitazione che oltre a rivendicare i necessari investimenti su singole materie pretenda la definizione di una strategia che fissi obiettivi e scadenze di un processo di riforma ormai non più rinviabile.
Arte Tempo Libero
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“PROSCENIO AGGETTANTE”, FESTIVAL DEL TEATRO SOCIALE DELLA FITeL IN SCENA AL TEATRO DEL MARE DI RICCIONE a cura della Redazione
PREPARATIVI ULTIMATI PER L’EDIZIONE 2015 DI “PROSCENIO AGGETTANTE”, LA RASSEGNA DI TEATRO SOCIALE DELLA FITeL IN SCENA AL TEATRO DEL MARE DI RICCIONE A presiedere la giuria Tiziana Foschi. Lunedì’ 5 Ottobre alle ore 12:00 presso la sala della Giunta del Comune di Riccione si terrà la Conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa. Interverranno Giovanni Ciarlone, Presidente della FITEL, Giovanni Bezzi, Presidente Istituzione Riccione per la cultura e Daniele Gualdi, Presidente di Riccione Teatro.
Preparativi ultimati per l’apertura della diciassettesima edizione di “Proscenio aggettante”, la Rassegna organizzata dalla FITeL - Federazione Italiana Tempo Libero CGIL-CISL-UIL di scena dal 7 al 10 ottobre 2015 al Teatro del Mare di Riccione. Quattro giorni per il teatro sociale, con gli spettacoli delle tre Compagnie selezionate nel corso dell’anno su tutto il territorio nazionale. Presieduta dall’attrice e regista Tiziana Foschi, quest’anno la Giuria avrà il duro compito di premiare il miglior spettacolo, regia, le migliori interpretazioni, scenografia e costumi, delle tre compagnie in gara. Tre testi importanti, tre classici del teatro non solo italiano come Goldoni, Feydeau e Kesserling. La Rassegna 2015 verrà presentata nel corso della conferenza stampa in programma lunedì 5 ottobre alle ore 12:00 presso la Sala della Giunta del Comune di Riccione, alla quale parteciperanno Giovanni Ciarlone, Presidente FITeL - Federazione Italiana Tempo Libero CGIL-CISLUIL Giovanni Bezzi, Presidente Istituzione Riccione per la Cultura e Daniele Gualdi, Presidente di Riccione Teatro. Tutto pronto, quindi, per la competizione vera e propria. Tre le compagnie in gara quest’anno, provenienti dal Piemonte, dall’Emilia Romagna e dalla Lombardia. Il compito di inaugurare la Rassegna spetterà il 7 ottobre all’Associazione “Gruppo Arte e cultura”della FITeL Piemonte che si cimenterà con il classico goldoniano “L’impresario delle Smirne”. Con la regia di Simonetta Sola, il testo di Carlo Goldoni ci accompagna nell’affascinante Venezia settecentesca, nella quale un gruppo di cantanti, composti da uomini e donne, vogliono farsi scritturare cercando di prevalere l’uno sull’altro senza esclusione di colpi, da un imTempo Libero Settembre/ Ottobre 2015
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presario turco intenzionato ad ospitare l’opera italiana nelle Smirne in Turchia. “Gli Amici del teatro” dell’Associazione Noisea FITeL Lombardia proporranno il “Dottore delle donne” di Feydeau. Con la regia di Ettore Maria Peron il testo affronta le peripezie di un giovane ginecologo che, intenzionato a ritirarsi dal lavoro per godersi la pace familiare e l’affetto della giovane moglie, dovrà scontrarsi con una dura e altrettanto comica realtà. Ultima a salire sul palco sarà l’Associazione “Fatti d’arte” – FITeL Emilia Romagna che porterà in scena “Arsenico e vecchi merletti” di J. Kesserling, per la regia di Alessandro Ciacci, la divertente commedia noir ricca di colpi di scena con protagoniste le deliziose zie Abby e Marta. Molte poi le iniziative FITeL collaterali al Festival, come il “Travel Association Day” - la quarta edizione del Work Shop della FITeL, Cral e Associazioni sul Turismo che si svolgerà all’interno di TTG Incontri Area incoming Italia nel padiglione di Rimini Fiera e la quarta edizione del Torneo Intercral di calcio a cinque maschile e femminile. A chiudere i quattro giorni sarà, sabato 10 ottobre a partire dalle ore 20,30, l’attesa cerimonia di premiazione dei vincitori del Festival, con la consegna dei premi assegnati dalla Giuria presieduta da Tiziana Foschi. Ospite d’eccezione della serata Simone Cristicchi che presenterà al pubblico il suo spettacolo di grande successo “Li Romani in Russia”, diretto da Alessandro Benvenuti. Tratto dall'omonimo poema in versi di Elia Marcelli, Cristicchi racconta l'orrore della guerra attraverso la voce di chi l'ha vissuta in prima persona, come in un ideale incontro tra il mondo delle borgate di Pasolini e le opere di Rigoni Stern e Bedeschi. Grande esempio di teatro civile, lo spettacolo è un affresco epico, un monologo corale con momenti anche ironici e divertenti.
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Territorio - Cral - Associazionismo Martina Lemolo “storia” di una passione che diventa una professione “Il futuro appartiene a coloro che credono nella bellezza dei propri sogni” Eleanor Roosevelt di Liliana Russo Il territorio determina la storia e la vocazione dei suoi abitanti ed è bello sapere che una collettività, che ha in comune l’appartenenza ad una propria cultura e ad una propria tradizione storica, sia detentore di un patrimonio di esclusiva esperienza di bellezza e di identità riscoperte, che in qualsiasi momento possono diventare, per gli abitanti di un territorio, la spinta propulsiva in direzione di una feconda innovazione. Determinazione, bellezza, stile, eleganza, fascino e grande professionalità organizzativa sono stati gli ingredienti che hanno contraddistinto l’impegno della giovane audace Martina Iemolo, ex modella e titolare della Style Agency, che, scegliendo di trasformare una passione in professione, ha deciso di intraprendere un cammino improntato sullo sviluppo di iniziative poste in essere attraverso menti creative, la creazione di sinergie e la collaborazione con numerose realtà territoriali : enti pubblici e privati, associazioni, accademie, collettivi artistici ed istituti di formazione. Martina Lemolo, attraverso la sua attività, ha dimostrato che, anche con poche risorse e con l’uso strategico delle stesse, è possibile creare progetti importanti e di rilievo per la crescita di un territorio, la crescita sociale e umanitaria, la promozione e lo scambio interculturale, agevolando, mediante le iniziative organizzate, non solo la fiducia nei giovani ad investire nel proprio territorio, ma anche la credibilità di talenti ed emergenti alla ricerca di un’ opportunità per esprimersi. Nell'ambito della moda l’impegno profuso si è rivolto in particolare alle giovani aspirante modelle, a designer e stilisti e alle loro necessità, creando momenti di visibilità e incontri, al fine di fornire loro un trampolino di lancio. Tra le iniziative organizzate dalla Style Agency, che si sono confermati dei format di successo, sono stati il Concorso Nazionale “Miss Reginetta D’Italia“, ideato da Devis Paganelli e Il Concorso Nazionale “ Bimbo Vip ” di Giuseppe Messina ( Ricordiamo che le finali regionali dei due concorsi sono state svolte al Porto Turistico a Marina di Ragusa). Due kermesse che hanno avuto come slogan “ La bellezza di essere“ attraverso il talento , il fascino, la personalità e la capacità di comunicare e dare “voce“ al proprio corpo e ad ogni singolo movimento . Due manifestazioni di cui, Martina Lemolo, talent scout per la provincia di Ragusa e di Siracusa, ha curato magistralmente le selezioni siciliane, e che, su disposizione della direzione nazionale del concorso di Miss Reginetta d’Italia, si è occupata delle coreografie ufficiali nel corso della finale nazionale di Rimini. Tempo Libero Settembre/ Ottobre 2015
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Ospite d’onore, nonché madrina delle tappe siciliane, Nadia Massari, la giovane Miss ragusana che, alla finale nazionale di Miss Reginetta d’Italia, tenutasi il 13 settembre dello scorso anno, al Gabicce Mare di Rimini, si è aggiudicata la fascia di “Miss Reginetta In Smile 2014”. Ospiti di eccezione della finale regionale, di Miss Reginetta d’Italia la pianista compositrice pluripremiata, Giuseppina Torre, la presidente FITeL Sicilia Daniela Sangiorgio, il presidente della Youpolis Sicilia, Simone Digrandi ed il regista Walter Manfrè i quali, guidati dai dialoghi di Liliana Russo, sono intervenuti sul tema della bellezza nel suo significato più ampio, “strumento non solo di valorizzazione, promozione del territorio e della sua estensione, come nel caso di Giuseppina Torre che esporta e immortala la vita attraverso l’arte facendo conoscere la bellezza della musica nel mondo”, ma anche “come incipit per trasformare una passione in professione , come ha ribadito più volte Simone Digrandi, traducendo la creatività in azione, vita presente e futura per ogni giovane. Fare bellezza vuol dire, fare luce sulla vita futura”. Sul concetto di vita , si è soffermata anche Daniela Sangiorgio, ritenendola, “la più grande bellezza da custodire e tutelare come valore inestimabile, trasformando la qualità della nostra in abitudine e attitudine fino a riconoscerne l’eccellenza. Una nota di merito - continua Daniela Sangiorgio – a tutte le manifestazioni che valorizzano le splendide cornici del nostro patrimonio ambientale e architettonico, riservando ai nostri luoghi un ‘opportunità di irrepetibile visibilità.” Cinque le ragazze siciliane che, il 17 Agosto 2015, presso il Porto Turistico, hanno ottenuto il passaggio e il sogno di ambire alla corona di “ Miss Reginetta d’Italia 2015”: Giusi Pagano da Carino (Palermo), Tindara Papa da Piraimo (Messina), Ginevra dal Piva da Gela (Caltanissetta) e Giorgia Brunella da Torre Nova (Messina), Maria Gloria Del Chiave (Marsala). Tempo Libero Settembre/ Ottobre 2015
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Volontariato e Terzo Settore Gioco d’azzardo, una piaga socialmente devastante e il Governo tarda ad intervenire di Rossella Ronconi Sono 15 milioni gli italiani che giocano, il 38,3% della popolazione adulta. Tra questi, circa 800 mila sono affetti da dipendenza dal gioco d’azzardo: si tratta del 6% dei giocatori. Numeri, resi noti da alcun studi recenti, che non mostrano la fotografia esatta del fenomeno ancora sommerso ma mettono in mostra la tendenza in crescita del gioco d’azzardo patologico che sta diventando una piaga socialmente devastante. La patologia si accanisce soprattutto contro i più fragili: giovani, disoccupati, pensionati . Secondo un' analisi del Codacons il 50% dei disoccupati italiani presenta forme più o meno gravi di ludopatia. Colpiti il 17% dei pensionati e il 25% delle casalinghe . Allarmante la percentuale di giovani che sviluppa dipendenza da gioco: in Italia la quota è salita al 17%. Riguardo alle perdite economiche: in media l' 85% dei giocatori perde 40 euro al giorno. Il profilo del giocatore affetto dalla dipendenza da gioco d’azzardo: disoccupato, con problemi relazionali e basso livello di scolarizzazione, separato/a, divorziato/a o vedevo/a. Un recente studio del Cnr (Consiglio Nazionale delle Ricerche) evidenzia che sono soprattutto i maschi a finire nella morsa del gioco. Il titolo di studio più frequente è la licenza elementare. Il giocatore 'tipo' è disoccupato, precario, se lavoratore dipendente svolge mansioni da operaio o è libero professionista. Sempre secondo il campione del Cnr, i giocatori adolescenti a rischio in Italia sono l' 11%. Gli spazi dedicati al gioco più 'pericolosi' sono per gli uomini sale gioco, sale bingo, ma in anche i circoli ricreativi, il telefonino e internet. Inoltre, sempre riguardo al gioco, ma quello legale, dal Rapporto Coop 2015 ‘Consumi e distribuzione’, redatto in collaborazione con Ref Ricerche e Nielsen, dove tra l’altro il gioco è tra i temi trattati, emerge che “si assesta nel 2014 il volume del gioco legale, in virtù di una raccolta di 84,4 miliardi di euro”. In testa alle preferenze degli italiani – si evince poi – “si confermano gli apparecchi da intrattenimento, guidati dalle slot machine e le più recenti vi-
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deolottery, terminali di gioco che consentono una pluralità di giochi di abilità e fortuna con vincite più elevate. Il volume del gioco transitato attraverso questi apparecchi nel 2014 ha raggiunto i 46 miliardi di euro, in lieve calo rispetto al 2013”. Sul versante governativo, va ricordato che da quest’anno la legge di Stabilità ha destinato, annualmente, una quota pari a 50 milioni di euro al Sistema sanitario nazionale per la prevenzione, la cura e la riabilitazione dei malati di ludopatia. Attualmente, mentre stiamo scrivendo, dopo l’arresto del testo unificato della proposta di legge contro il gioco d’azzardo a prima firma Binetti per fare spazio alla delega e il conseguente ritiro di quest’ultima, tutto giace in Parlamento. Novità apprezzabile, è la proposta di legge Basso che prevede l’introduzione del divieto totale di pubblicità, diretta e indiretta, del gioco d’azzardo su tutti i media del gioco d’azzardo su cui si schiera nettamente a favore la Campagna Mettiamoci in Gioco di cui fa parte pure la FITeL. Come da orientamento emerso nella riunione del Coordinamento nazionale “E’ evidente che non ci fermiamo a questo – ha detto - Don Armando Zappolini portavoce della Campagna Mettiamoci in gioco all'uscita della riunione tenutasi a Roma il 16 settembre con alcuni parlamentari dell'Intergruppo contro l'azzardo - il nostro obiettivo più ampio rimane quello di una legge quadro che regolamenti tutto il settore”. L’incontro al quale hanno partecipato, oltre a Zappolini e ai delegati nazionali della Campagna, Lorenzo Basso del Partito democratico – primo firmatario della proposta di legge in questione -, Paolo Beni del Pd e Giovanni Endrizzi del Movimento 5 Stelle e altri parlamentari, ha visto al centro del dibattito le nuove iniziative da intraprendere dopo che la bozza di legge delega sui giochi è stata ritirata. Lorenzo Basso è intervenuto evidenziando come su questa proposta ci sia la convergenza di un’ampia maggioranza sia alla Camera che al Senato: “l’approvazione del divieto di pubblicità sarebbe un segnale importante, anche se non esaustivo, di un’inversione di tendenza che sicuramente sarebbe capace condizionare anche la discussione a venire sul tema più generale gioco d’azzardo”.
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Giovanni Endrizzi ha iniziato il suo ragionamento con considerazioni di tipo culturale:“L'emergenza è prima culturale ed educativa che sociale e sanitaria. La pubblicità è il vettore più potente di questa dis-cultura e per questo la norma sulla pubblicità va fatta subito anche per dare un segnale al governo e stabilire le precondizioni minime per cominciare ad affrontare tutti gli altri aspetti della questione”. I 5 Stelle - ha proseguito – “metteranno a disposizione gli strumenti parlamentari riservati alle opposizioni per calendarizzare alla Camera o al Senato in maniera prioritaria tutti i disegni di legge per vietare totalmente la pubblicità sul gioco d'azzardo". “La possibilità di arrivare velocemente a un voto su questa proposta di legge è per noi fondamentale – ha detto Zappolini - perché ci permette di raggiungere un obiettivo importantissimo nei suoi contenuti e di ‘stanare’ il Governo su questa questione. Anche i recentissimi fatti di ieri, con l’arresto di personaggi del clan dei Casalesi per la gestione di slot machine e video poker, un business da milioni di euro, ci dicono che l’emergenza cresce e che c’è anche un problema serio di legalità e di infiltrazioni mafiose. Solo la politica sembra non volersene accorgere! Il voto sul pdl Basso sarà anche una maniera per conoscere, senza infingimenti, le posizioni di ciascuno e di ciascuna, precondizione necessaria per una discussione scevra da sospetti, speriamo nel contesto di una legge quadro che può prendere come base il testo Binetti sul quale ci già ci eravamo impegnati. Il governo deve venire fuori!”.
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Cultura Prorogato il Bando di Concorso del Premio di narrativa FITeL “Storie inaspettate” di R.R.
È stata prorogata al 31 ottobre 2015 la scadenza del bando di concorso del premio di narrativa “Storie inaspettate”. Il Concorso di narrativa “Storie inaspettate” indetto dalla FITeL aperto ad autori di racconti di 12 cartelle al massimo, sugli svariati generi della prosa (amore, avventura, fantasy, noir, lavoro ecc.), producendo un’opera di narrativa letteraria inedita, scritta in lingua italiana. I racconti pervenuti presso la FITeL Nazionale verranno valutati da un’apposita e qualificata Giuria, composta da scrittori, giornalisti ed esperti di scrittura, che
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formulerà un giudizio a partire dai seguenti criteri: uso corretto della lingua italiana, indice di leggibilità, ricchezza lessicale, originalità del racconto in generale, coinvolgimento emotivo ed intellettuale, caratteristiche dei personaggi e delle ambientazioni. In questa prima edizione, la FITeL intende coinvolgere anche il pubblico, per questo ciascun lavoro selezionato dal comitato di lettura sarà pubblicato in un’apposita sezione sul sito www.fitel.it/premionazionalenarrativa per ricevere un punteggio dato dai lettori, che si accumulerà al punteggio della giuria per l’individuazione dei vincitori. Le categorie che verranno premiate sono due: quella dei giovani talenti (da diciotto a trenta anni) e quella dei senior con tre premi assoluti per ciascuna categoria e una targa di partecipazione per il quarto e quinto classificato delle categorie. Un premio speciale CGIL,CISL,UIL verrà assegnato ad un racconto sul tema specifico del “lavoro”. Un ulteriore premio verrà attribuito al Cral o Associazione che avrà inviato più di tre racconti. Entro le ore 23.59 del 31 ottobre 2015 ogni partecipante potrà inviare il proprio racconto all’indirizzo e-mail: premiodinarrativastorieinaspettate@fitel.it Il racconto dovrà essere inviato anche in forma cartacea, per posta normale, al seguente indirizzo della FITeL Nazionale, via Salaria, 80 – 00198 Roma – con la seguente dichiarazione dell’autore: http://www.fitel.it/Resource/dichiarazione% 20premio%20narrativa.doc La versione integrale del bando di partecipazione è pubblicata e scaricabile sul sito: http://www.fitel.it/Resource/doc01518420150528132612.pdf
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Hai tempo fino al 31 Ottobre per partecipare!
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Libreria “Le Nuvole nel Cuore” Un romanzo dedicato alle donne vittime di violenza di Antonietta Di Vizia Presentato il 16 settembre 2015 al Sedoc’s Place, in Via Barberini a Roma, “Le nuvole nel Cuore” della Viola Editrice, il primo romanzo dell’attrice e conduttrice televisiva Giusy Amato. Volto conosciuto della televisione e della pubblicità, Giusy ha scritto una storia che parla di donne e che si prefigge, nell’intento di aiutarle, anche solo a riflettere e non sentirsi sole ed abbandonate nelle difficoltà come spesso accade alle donne vittime di violenze e soprusi. Già nella copertina richiami in chiave iconica segnalano un impegno in tal senso, delle piccole scarpette rosse, simbolo della lotta contro il femminicidio, segnalano di essere stato pensato in chiave di sostegno al mondo femminile.
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Come nasce questa opera prima? “Ho pensato che era arrivato il momento di scrivere qualcosa seguendo i miei sogni e la mia testa, e anche se da molto giovane scrivevo per giornali e riviste, cimentandomi anche nella scrittura di fotoromanzi, la recitazione e la televisione mi hanno catturata facendomi abbandonare per un po’ la scrittura, appena ne ho avuto la possibilità sono tornata con piacere a questa antica passione . Due anni è nato questo romanzo che parla della forza delle donne, delle difficoltà al femminile e anche di violenza, tema sempre molto attuale. E’la storia di due sorelle che hanno la sfortuna di nascere nella famiglia sbagliata, una delle due dopo una violenza subita dal padre, pensando di averlo ucciso, scappa e non si fa più trovare. La ritroveremo star televisiva e cinematografica in cerca della sorella e della sua famiglia. C’è poi un terzo personaggio femminile, una giovane ragazza, che inizia una storia d’amore che si trasformerà in un incubo e che si capirà, solo alla fine, essere strettamente legata alle due protagoniste. Non posso dire altro! Cosa c’è di autobiografico? In tutte e tre le protagoniste c’è qualcosa di me e della mia vita. Sarebbe più d’effetto dire che è autobiografico, in realtà ho preso solo spunto dalla mia vita che non è stata facile, ma poi ho scritto un romanzo, che sembra piacere alle donne e di questo sono molto felice. Io so che tutte quelle che hanno subito maltrattamenti o violenze si rendono conto di avere accanto l’uomo sbagliato, e dopo aver pensato e ripensato devono solo maturare la decisione di denunciare e di allontanarsi il più velocemente possibile, e se questo mio romanzo d’evasione può aiutare anche una sola di loro, per me la missione è compiuta”.
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MIRAGE di Howard Fast di Ernesto D’Ambrosio
Può capitare di girovagare senza un obiettivo o una meta precisa in città, magari in un mercatino come tanti , per trascorrere qualche ora la domenica, in attesa del pranzo, rilassandosi un po’. A me capita spesso, fermandomi, il più delle volte, a ridosso delle bancarelle su cui stanno accatastati confusamente libri vecchi. Alcuni sono malconci, altri ben conservati, c’è pure la “sezione” di quelli ancora cellofanati. Infilo le mani nel mucchio, come se guidassi ciecamente la mano alla ricerca di qualcosa di prezioso che mi viene appositamente oscurata. Nove volte su dieci mi ritrovo fra le mani l’ennesima edizione di un classico della letteratura, in edizione economicissima, giaciuto nei resti di un edicola e poi in qualche magazzino fino a esser offerto a due o tre euro sulla bancarella del mercatino - bazar. La fortuna è occasionale, ma è portata ad assecondare il ricercatore ostinato, e così talvolta mi viene incontro, e finisco per pescare qualche libro che inizio a sfogliare con autentico interesse,sotto lo sguardo discreto, ma compiaciuto, del venditore. Mirage, di Howard Fast, mi si è aperto sulla terza di copertina, sulla biografia dell’autore. E così ho scoperto che questo giallo, che nel 2010 la Polillo Editore ha ripubblicato in Italia nella serie I MASTINI, inserita in quella più generale - The crime collection - fu pubblicato negli Stati Uniti nel 1951 con il titolo Fallen Angel , che l’autore firmò con lo pseudonimo Walter Ericson. Perché mai fu ripubblicato con un altro titolo e col nome vero dell’autore? Nel 1965 uscì un film diretto Edward Dmytryk e interpretato da Gregory Peck e Walter Matthau, dal titolo Mirage, tratto dal romanzo Fallen Angel. Il film, un thriller alla Hitchcock, con sequenze di suspense superlative, ebbe un grande successo, al punto da convincere l’editore a ripresentare una nuova edizione del poliziesco di oltre quindici anni prima con il titolo del film da cui era stato tratto e con nome autentico dell’autore. Un’operazione editoriale insolita: il film ( figlio ) che si occupa di far conoscere il romanzo (madre), ribattezzandolo e spogliandolo delle false vesti dello pseudonimo. Capita che un film che ha avuto successo possa “ricreare”una nuova copertina, con il volto del protagonista del film, ma è pressocchè impensabile che “aggiorni”, cambiandolo, il titolo del romanzo e il nome dell’autore. In questo caso è avvenuto: come mai? Se si va alla ricerca di come interagivano i generi dell’industria culturale di massa negli Stati Uniti, sia fra le due guerre che dopo, nello scorso secolo, non ci stupiremmo più di tanto. Basta seguire la biografia di questo autore, Howard Tempo Libero Settembre/ Ottobre 2015
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Melvin Fast, per capire comportamenti e dinamiche editoriali, che a prima vista sembrano veramente strane e oscure. Da ragazzo ,costretto a cercarsi un lavoro, a seguito della improvvisa morte del padre, finisce impiegato par-time nella biblioteca pubblica di New York, dove scopre di possedere una incomprimibile passione per la lettura. Legge ogni cosa e scopre i meccanismi del poliziesco popolare. Pubblica il suo primo romanzo a 18 anni e finisce per essere assunto nei servizi segreti degli Stati Uniti all’inizio della seconda guerra mondiale, ma nel ’44 s’iscrive al partito comunista ( di cui , si diceva, in media nove iscritti su dieci erano agenti dei servizi segreti infiltrati). Basta ciò a farlo condannare , nel periodo più acuto della guerra fredda, nel 1950, a tre mesi di carcere. Qui scrive l’opera più importante e famosa , Spartacus, che diventò nel 1960 il famoso film, diretto da Stanley Kubrick, con Kirk Douglas, Laurence Olivier, Tony Curtis e Charles Laughton. Un aspetto curioso – per capire il clima storico e politico di quegli anni – riguarda il significato che vollero attribuire al capo della rivolta degli schiavi: mentre nel mondo dell’area sovietica e comunista Spartaco veniva considerato un rivoluzionario antesignano, che organizza la lotta di classe, Kirk Douglas pretese nel film di assegnare i ruoli dei romani ad attori inglesi e quello degli schiavi a interpreti americani, a ricordo della guerra di liberazione anticoloniale degli americani contro gli inglesi. Ma torniamo a Mirage, al nostro romanzo giallo. David Stilmann, un contabile che conduce un’esistenza scialba e solitaria, scopre un giorno che il suo ufficio, in un grattacielo di New York non c’è più, anzi non c’è mai stato. Da lì iniziano situazioni da incubo, omicidi, inseguimenti, etc., fino allo scioglimento finale che avviene nelle due ultime pagine, come regola del thriller imponeva. E’ il classico giallo popolare di quell’epoca, genere noto come hard boiled o pulp fiction , il cui riferimento era al carattere del protagonista ( hard boiled, “un duro” ), o al tipo di carta grezza e legnosa (pulp ) su cui venivano pubblicati, spesso su riviste settimanali. I famosi gialli a enigma , ambientati nei castelli inglesi, avevano lasciato il posto già negli anni venti a opera di Dashiell Hammet che creò il popolare investigatore Sam Spade, e poi negli anni trenta soprattutto con Raymond Chandler - Philip Marlowe – alle rappresentazioni realistiche del crimine, della violenza e del sesso. I succitati autori compirono l’operazione di fondere le vecchie e compite atmosfere del giallo con il romanzo d’azione in cui chi indaga è il protagonista, costretto a vivere una odissea, spesso contro la malavita organizzata, scontrandosi con la polizia, con inseguimenti in aree urbane malfamate e inquietanti. Nacquero in quegli anni i romanzi popolari, che diventavano soggetti di film di successo ; nasce, si può dire , il romanzo moderno, in cui la violenza e l’angoscia, in tutte le forme in cui possono essere rappresentate, diventano protagoniste della narrazione letteraria e cinematografica. Howard Fast, l’autore di Mirage, può essere considerato un esperto e raffinato artigiano del genere hard boiled; merita sicuramente l’attenzione non solo dell’estimatore del genere thriller, suspense o poliziesco, ma soprattutto di chi ama leggere storie scritte in modo sapiente e appassionato. Tempo Libero Settembre/ Ottobre 2015
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“Passione Pennadomo”: un incantevole scenario di pietre che si innalza al cielo di A. D. V. La riscoperta dei piccoli borghi costituisce uno dei più sorprendenti fascini di tutto il territorio nazionale ed è, al tempo stesso, un patrimonio da preservare e tramandare alle future generazioni. Tra questi piccoli paesi dalla storia millenaria rimasti nell’ombra e al di fuori dalle principali vie del turismo, e che ora si mostrano in tutto il loro incanto naturalistico, non si può non citare Pennadomo che sorge in un remoto angolo della valle del Sangro in provincia di Chieti, a circa 35 km da Lanciano e a 45 km da Roccaraso. Il paese ha nello straordinario e solitario scenario panoramico della pietra liscia di “Santa Maria”, che si staglia dritta nel cielo con la sua millenaria fierezza ed è il simbolo perenne di Pennadomo, il suo principale centro di attrazione. La maestosità della pietra liscia costituisce, infatti, una prospettiva scenografica ed un superlativo scenario panoramico naturalistico, ma è al tempo stesso una “minacciosa fortezza naturale” messa lì a protezione dell’abitato che si adagia alle sue pendici come un presepio. Per meglio far conoscere questo piccolo e incantevole comune che inizia ad affacciarsi ad un turismo di qualità, Ottavio Di Renzo De Laurentis, giornalista Caporedattore della Rai, ha pubblicato il libro “Passione Pennadomo” (Storia – Natura – Tradizioni). Nativo di Pennadomo, il giornalista attinge dalla storia e dalla natura la sua intensa passione per descrivere non solo le origini, gli sviluppi sociali, economici ed antropologici del suo paese, ma anche l’ardente spirito di amor patrio dei suoi concittadini per un’Italia libera e redenta, come quello eroico dimostrato nella battaglia di Pizzoferrato del 3 febbraio 1944 quando tre giovani patrioti della gloriosa “Brigata Maiella”, Lorenzo D’Angelo, Luigi Donato Di Francesco e Nicola Di Renzo furono uccisi dai tedeschi nella guerra di liberazione dal nazi-fascismo. Tempo Libero Settembre/ Ottobre 2015
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Grazie alle ricerche storiche del giornalista radiotelevisivo, è stato scoperto che, pur nella sua millenaria solitudine di un Abruzzo primitivo e ai margini del Regno di Napoli, Pennadomo ha le sue radici antropologiche e sociali dentro una Storia risalente all’Impero Romano quando, come afferma lo storico Theodor Mommsen, era stretto il suo legame economico e religioso con la vicina Juvanum che già in nella precedente epoca sannitica era un centro di primaria importanza. Sono varie le testimonianze archeologiche che si ricollegano a quel periodo storico, come il ritrovamento di varie iscrizioni funerarie in latino, monete, una parte di un putto in marmo, fondamenta di un’antica villa o chiesa primitiva, pezzi di colonna, di ceramica e vasellame ad uso domestico o decorativo e laterizi vari. La storia di oggi ci mostra un borgo dalla forma medievale che discende lentamente in basso dalla maestosa pietra liscia di Santa Maria con vie strette, case arroccate sulla roccia e addossate le une alle altre. In mezzo al paese, laddove le case fanno corte, c’è Piazza dell’Unione da dove si snodano le vie principali che portano in tutti i quartieri di cui il più caratteristico è il “Balzo” che si erge su uno sperone di roccia. Per le strade e i vicoli una nota particolare è costituita dagli architravi di pietra viva con fregi e stemmi decorativi risalenti anche al 1600. Il campanile settecentesco della parrocchiale chiesa di San Nicola di Bari, a forma di torre, si nota a prima vita da tutti gli angoli del paese. Ed è nelle pietre, o “penne”, che si innalzano in cielo, che, secondo Ottavio Di Renzo De Laurentis va ricercato il significato stesso del nome Pennadomo che vuol dire la “penna” che si erge nel territorio di ”Domo”. Fra le sue pietre lisce calcaree con il trascorrere lento dei secoli si è formata l’eremitica cascata della Gran Giara dove vi nidificano falchi e colombi selvatici. L’interno di queste svettanti rocce, protagoniste anche di spettacolari arrampicate per un’esperienza affascinante, è attraversato dalla misteriosa grotta Paloma. Altro luogo simbolo di Pennadomo, oltre alla pietra liscia di Santa Maria è, per Di Renzo De Laurentis, la “Piazza dell’Unione”, il cuore pulsante della vita sociale e religiosa, il palcoscenico delle memorie collettive di ieri e di oggi, e dove sulla facciata della chiesa di Sant’Antonio da Padova si ammira il monumento ai caduti di tutte le guerre, una testimonianza vivente di quello spirito di generosità, di fierezza, di eroismo, di ardimento che ha alimentato la vita dei progenitori dei pennadomesi di oggi. La ricostruzione, fatta da Ottavio Di Renzo De Laurentis in “Passione Pennadomo”, è storica, minuziosa, puntuale ma non asettica, come spesso accade, perché è attraversata dal sentimento di appartenenza al territorio nel quale sorge Pennadomo. La semplicità e la chiarezza del linguaggio accelerano ulteriormente nei lettori l’affascinante viaggio perso il mondo pennadomese, un mondo che coinvolge e seduce già la prima volta. P.S. Per richiedere il libro “Passione Pennadomo” scrivere al seguente indirizzo email: o.direnzo@alice.it Tempo Libero Settembre/ Ottobre 2015
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Turismo
TTG Incontri apre ai Cral col Travel Association Day Il più importante Workshop dedicato al turismo sociale, organizzato in occasione della 52°edizione di TTG Incontri, in programma a Rimini Fiera dall’8 al 10 ottobre 2015, al quale sono stati invitati a partecipare oltre 100 fra i più grandi Cral italiani pubblici e privati affiliati alla FITeL. Incrementare la crescita del turismo sociale e favorire la connessione tra domanda e offerta. Queste tra le finalità dell’evento congiunto fra la FITeL, CRAL e TTG Incontri che si concretizzeranno nell’ambito della prossima edizione della fiera di Rimini, canale promozionale a disposizione dell’ offerta e della domanda turistica italiana organizzata, spiega Giovanni Ciarlone, presidente della FITeL Nazionale e membro l’OITS (Organizzazione internazionale del Turismo Sociale) che fortemente ha voluto la realizzazione dell’evento.
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Forum Europeo dell’ Organizzazione Internazionale del Turismo sociale Forum 2015 21-23 ottobre - Albufeira, Portogallo di Aldo Albano
Dal 21 al 23 ottobre p.v. si svolgerà ad Albufeira ( Portogallo) il Forum Europeo sul Turismo Sociale organizzato dall’OITS sul tema “Turismo per tutti”. Anche la FITeL è chiamata alla partecipazione con il Presidente Giovanni Ciarlone insieme a quanti nel nostro Paese operano in questo settore, il quale nel recente incontro di Bruxelles ha posto alcune riflessioni per il dibattito del Forum, anche attraverso il coinvolgimento del Sindacato Europeo. Uno dei temi principali riguardano tre elementi portanti dell’azione dell’OITS quali:
il diritto alla vacanza per tutti:
le condizioni dei lavoratori nel settore del turismo
il Sindacato quale organizzatore del turismo direttamente e attraverso i comitati d’impresa quali i circoli aziendali
La FITeL ha da sempre rappresentato nell’OITS La domanda di vacanze dei lavoratori, contrariamente ad altre organizzazione Europee che rappresentano prevalentemente l’offerta (alberghi, villaggi, etc gestiti direttamente da Organizzazioni sindacali) I temi del dibattito del Forum riguarderanno :
turismo per tutti, innovazione sociale, turismo creativo
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responsabilità sociale dell’impresa turistica
la comunicazione
l’innovazione della politica turistica e le nuove tendenze del turismo
Il dibattito dovrà sviluppare e sostenere l’opportunità di un rapporto continuo e costante con la Commissione Europea ed i membri del Parlamento Europeo per raggiungere gli obiettivi che da Tempo l’OITS e anche la Fitel ha posto nei momenti di confronto negli ultimi anni. Primo fra tutti il riconoscimento del ruolo del turismo come settore strategico per l’intera economia europea in qualità di terzo settore economico promuovendo una maggiore cooperazione fra gli Stati membri, necessario per sviluppare un turismo interno europeo per tutti. A tal fine occorre identificare i meccanismi ed i finanziamenti atti a sostenere questa cooperazione nell’ambito delle prospettive di bilancio 2015/2020. Inoltre sostenere iniziative e progetti transnazionali all’interno della UE per tendere ad una migliore distribuzione del turismo sociale. Favorire lo scambio dei giovani. Garantire uno status dignitoso per i lavoratori del turismo, compresi quelli stagionali e volontari. Estendere il Buono vacanze in tutta Europa nei modi e nei termini che già altri Paesi hanno sviluppato e non come l’esperienza italiana ormai obsoleta ed insufficiente, per dare una accelerata all’accesso alle vacanze anche per le persone che, per ragioni economiche e/o fisiche, non possono averne opportunità. Importante inoltre ricordare che a moltissimi disabili è negato tale diritto. Infine è necessario incoraggiare la UE e i suoi stati membri affinchè nelle loro politiche nazionali possano integrare un sostegno ai programmi del turismo a carattere sociale e solidale. Attraverso questi obiettivi l’OITS dovrà spingere i politici europei verso una migliore e diversa attenzione al turismo e dentro di esso, proprio perché il turismo è portatore di valori umanistici radicali nella realtà sociale ed economica.
Tempo Libero Settembre/Ottobre 2015
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“Bed & Breakfast e Affittacamere” Interessante opportunità di business nel settore turistico - ricettivo di Daniela Sangiorgio Nell'elegante cornice di Palazzo Cruyllas, ho avuto il piacere di partecipare alla presentazione del libro “Bed & breakfast e affittacamere. Aspetti civilistici, fiscali e gestionali”, l'autore del libro Nicola Santangelo, con chiarezza espositiva è riuscito ad attrarre l'interesse e l'attenzione di tutti per via di un argomento, quello dei bed & breakfast e degli affittacamere, che può rappresentare una interessante opportunità di business nel nostro territorio. La semplicità nell'avvio e nella gestione dei bed & breakfast, rappresenta un punto di forza non indifferente, anche per questo il B&B ha visto, negli ultimi anni, un grande sviluppo a livello globale. L'attività di fornitura letto e prima colazione può essere esercitata in via del tutto occasionale (l'ideale per le persone che, pur avendo già un lavoro, intendono avviare questa forma turistico-ricettiva per arrotondare il proprio stipendio o semplicemente per occupare il proprio tempo libero aprendo l'abitazione ai turisti provenienti da tutto il mondo) oppure in via prettamente imprenditoriale (pertanto come una reale opportunità di business). Avviare un Bed & Breakfast è semplicissimo, in linea di massima non sono necessari particolari adempimenti burocratici: sono sufficienti la comunicazione al Comune e alla Azienda Provinciale per il Turismo. Per l'avvio dell'attività di B&B in via del tutto occasionale occorre fare riferimento a una importante legge nazionale, il decreto legislativo 79 del 2011 conosciuto anche come Codice del Turismo , non è necessario aprire la partita Iva né iscriversi alla Camera di Commercio, all'Inps o all'Inail, non sono previsti particolari oneri o grossi investimenti. Anche l'aspetto contabile risulta essere abbastanza semplificato. Ad esempio nei bed & breakfast non è prevista l'emissione di fatture ma di semplici ricevute non fiscali. Risultano, quindi, superati tutti gli adempimenti legati alla liquidazione e al versamento dell'imposta sul valore aggiunto. E' evidente che a maggiori semplificazioni corrispondono anche maggiori limiti. Le Regioni, infatti, prevedono alcune condizioni da osservare per l'avvio dell'attività occasionale di bed & breakfast. Le diverse legislazioni regionali, infatti, possono disporre la chiusura obbligatoria della struttura per un determinato periodo dell'anno, l'obbligo per il gestore di risiedere all'interno della struttura, il divieto di esercitare attività differenti dalla semplice fornitura di alloggio e prima colazione, l'obbligo di avvalersi esclusivamente della collaborazione dei propri familiari.
Tempo Libero Luglio/ Agosto 2015
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L'autore del libro, Nicola Santangelo ha esposto ogni tematica legata alla creazione e alla gestione di un bed & breakfast o di un affittacamere di successo, focalizzando l'attenzione anche su un particolare aspetto legato alla gestione di un bed & breakfast: la compilazione di un business plan ossia un piano economico-finanziario in grado di rappresentare le reali prospettive di crescita della struttura nonché definire i percorsi da compiere e gli obiettivi da raggiungere per portare il B&B a successo. Il business plan, nello specifico, consente di definire gli obiettivi a medio/lungo termine e intermedi, individuare i mercati a cui ci si rivolge, definire le strategie di marketing, conoscere il fabbisogno finanziario per lo sviluppo dell'attività. Un aspetto da importante è rappresentato dalla comunicazione, intesa come una serie di strategie da mettere in atto per presentare nel miglior modo possibile la propria struttura ai turisti di tutto il mondo. In tale ambito un ruolo fondamentale proviene da Internet, ad oggi lo strumento principe che permette di diffondere in tempi rapidi il proprio brand a un pubblico vastissimo e di qualsiasi nazionalità. La costruzione di un sito web, quindi, è una scelta quasi obbligata poiché permette di mostrare ai turisti di tutto il mondo il prodotto che vogliamo offrire e, nel nostro caso, il letto e la prima colazione. Quella del bed & breakfast potrebbe rappresentare una interessante opportunità di business ma anche una soluzione ideale per coloro che intendono impiegare il proprio tempo libero e dedicarsi ad una semplice attività turistico - ricettiva.
Tempo Libero Luglio/ Agosto 2015
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Quando, quasi tutti tornano al lavoro c’è chi va in vacanza!
Una meta? La Toscana poco conosciuta con le sue bellezze e la sua storia tutta da scoprire di Augusto Gallo
La Toscana, regione che offre al turista autunnale il suo aspetto, quello migliore. Mare,spiaggia,storia,cultura ed enogastronomia. E’ una regione che va visitata il punta di piedi, in bicicletta, o cavallo; sopratutto senza fretta, in punta di piedi cosi ché si possono assaporare tutte le emozioni sensoriali che questo viaggio può trasmettere. Il turista potrebbe, per iniziare, la scoperta della Toscana percorrendo con il cavallo o in bicicletta il “sentiero della bonifica” che collega Chiusi con Arezzo. Questo percorso è contatto con la natura all’ennesima potenza,poi si può pensare ad una visita alle opere di Piero della Francesca, al Museo di Sansepolcro, alla chiesa dalla Madonna del Parto, ai resti Etruschi e alla perfezione della lavorazione dei loro gioielli. La terra fertile della Toscana ci regala anche uva che da vini di eccellente qualità e prestigio che sono apprezzati nel mondo. Eccoci di fronte a Lucca, piccola città ma piena di storia, di cultura e di bellezza. Le ville rinascimentali, i piccoli borghi sorti nel corso del tempo intorno alla città, le sue terme a Bagni di Lucca. Il “turista pellegrino” potrebbe camminare sulla via Francigena. Ma non si può visitare la Toscana senza incontrarsi con i butteri; essi sono la memoria storica della Toscana, sono quelli che meglio incarnano lo spirito e l’indole del popolo toscano preservando una fetta di cultura popolare che non può e non deve andare perduta.
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Cinema
La guerra assurda del cecchino Kyle di Loretta Masotti Non è la prima volta che Clint Eastwood fa film di guerra, come “Flags of Our Fathers” (2006) e “Lettere da Iwo Jima” (2006), ma è la prima che costruisce una storia totalmente incentrata su Chris Kyle, il più forte cecchino della storia USA. Ambientato durante la guerra in Iraq, il regista, notoriamente repubblicano, non ha dubbi sul fatto che la parte giusta, i buoni, siano gli Americani, né è interessato a spiegare le ragioni di quest’atroce guerra, come sottolineano polemicamente gli ambienti della sinistra. In particolare Michael Moore sostiene: “Mi dispiace di dover ribadire ancora l’ovvio: invadere un paese che non ti ha attaccato è illegale e immorale. La storia ci giudicherà aspramente”. Ma il regista ha dichiarato che voleva denunciare gli effetti della guerra sulle famiglie e gli individui e le conseguenze negative, i prezzi di ogni conflitto. Si tratta di una storia vera, dunque, di un cecchino che crede fermamente nel suo mestiere: proteggere i suoi commilitoni, certo che Dio sia con lui. É cresciuto con l’insegnamento del padre che spiegava ai figli che gli uomini si dividono in pecore e lupi; in alternativa a questi estremi, occorre essere cani da pastore. In nome di questi “valori” abbatte 160 uomini, compresi donne e bambini, e diventa una leggenda. Che questa determinazione non sia granitica, lo prova il fatto che, dopo quattro anni, torni a casa, dalla moglie e dai figli e viva le inquietudini di un reduce. Non si tratta di una ricostruzione agiografica, ma il regista, senza formulare giudizi, vuole descrivere gli avvenimenti dal punto di vista di Kyle, nella straordinaria performance di Bradley Cooper. Ottimo montaggio, notevole la sequenza della tempesta di sabbia, bella la musica. L'intera colonna sonora del film è curata dal compositore Joseph DeBeasi (Prisoners). La musica che sentiamo nel finale, nelle sequenze del funerale di Kyle, è di Ennio Morricone. Riprendendo ancora Michael Moore, dispiace che i suoi personaggi chiamino gli iracheni “selvaggi” per tutto il film. “American Sniper” di Clint Eastwood, 2015
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Ava, macchina cosciente di L. M.
Nel più grande mito gotico di tutti i tempi, quello di Frankestein, dominava la paura del possibile ritorcersi dello sviluppo tecnologico contro l’uomo che ne era l’artefice. Ci s’interrogava anche su chi dei personaggi fosse in realtà il mostro e chi l’essere umano. Nel film esordio di Alex Garland “Ex machina” vi è una visione ottimistica del progresso, nella convinzione, pare, che le macchine possano avere più capacità degli umani nella gestione del futuro, almeno in molti campi. Anche in “Lei” di Spike Jonze, il sistema operativo di cui s’innamora Joaquin Phoenix, Samantha (Scarlett Johansson) decide a un certo punto di ritirarsi dalla scena in quanto, evolvendosi, queste intelligenze artificiali superano sempre più gli umani e intendono esplorare altre dimensioni. Il film è ambientato in Norvegia tra fiordi, cascate e laghi, ove in una dimora supertecnologica, vive il famoso scienziato Nathan che ha fatto ricerche molto importanti di cui vuole testare la validità. Per questo chiama il programmatore Caleb che dovrebbe applicare il test di Turing per determinare se la macchina costruita è capace di pensare. Se Natham è personaggio negativo, ambiguo e inquietante, probabilmente divenuto pazzo nel suo isolamento dal mondo, come Kurtz di “Apocalypse Now”, Caleb sembra l’incarnazione del bravo ragazzo americano, brillante nel suo lavoro e umano. Quando però conosce Ava, l’intelligenza artificiale evoluta che ha coscienza di sé ed è in grado di provare emozioni, ne è fortemente attratto, fino a schierarsi dalla sua parte contro Natham che ha programmato comunque di distruggerla alla fine dell’esperimento. Anche il regista sembra parteggiare per l’inumano e noi con lui, nel momento in cui Ava ci sembra gradualmente umanizzarsi e ci si presenta come vittima. Il colpo di scena finale, naturalmente non svelato qui, ribalterà molte prospettive e probabilmente spiega il titolo, se fa riferimento al deus ex machina della tragedia greca. Ma, se vince la macchina, quali prospettive ci aspettano? “Ex machina” di Alex Garland, 2015
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Mostre Pavia, Castello Visconteo Il vero in presa diretta Aldo Savini
I giovani artisti italiani, negli anni cruciali delle lotte risorgimentali, dopo il ’48 avvertono un profondo disagio che assume le forme della ribellione politica e sociale, a cui si associa l’esigenza dichiarata del rinnovamento dei generi pittorici, ancora ancorati alle tematiche del romanticismo storico e letterario. Firenze, in particolare il Caffè Michelangelo, è il centro di raccolta per molti intellettuali provenienti da tutta Italia e di quegli artisti che si impegnano a far pittura in presa diretta, attenendosi al vero. I decisi contrasti tra luce ed ombre e l’uso del colore per dare alla figurazione un aspetto volumetrico e anche materico sono i presupposti della nascita della pittura di macchia che introduce alla modernità con la riscoperta del paesaggio e del ritratto in ambiente domestico. Il nome “macchiaioli”, usato per la prima volta in senso dispregiativo dagli accademici, viene successivamente adottato dal gruppo stesso in quanto incarna perfettamente la filosofia delle loro opere. “I Macchiaioli. Una rivoluzione d’arte al Caffè Michelangelo” indaga con oltre 70 opere, provenienti da prestigiose sedi museali italiane e collezioni private, l’evoluzione di questo importante movimento, i suoi rapporti con la scena artistica francese, le novità tecniche introdotte, ma anche la quotidianità della vita al Michelangelo, attraverso i racconti, gli scritti, le lettere lasciate dai protagonisti. Il percorso espositivo procede cronologicamente con i capolavori dei principali esponenti storici del gruppo, tra cui Telemaco Signorini, Giovanni Fattori, Giuseppe Abbati, Vincenzo Cabianca, Silvestro Lega, Adriano Cecioni, Vito d’Ancona, Raffaello Sernesi, Odoardo Borrani, e si conlude con le nuove generazioni che frequentarono il Michelangelo negli anni successivi a quelli vissuti dal gruppo storico, per testimoniare l’eredità della pittura di macchia con opere di Giuseppe de Nittis, Federico Zandomeneghi e Giovanni Boldini. (nell’immagine: G.Fattori, Lettera al campo)
Mostra: I Macchiaoli. Una rivoluzione d’arte al Caffè Michelangelo Sede: Scuderie del Castello Visconteo, Pavia, Viale XI Febbraio, 35 Periodo: 19 settembre – 20 dicembre 2015 Orario: dal lunedì al venerdì 10 – 19, Mercoledì 10 – 22, Sabato, domenica e festivi 10 – 20 Ingresso: intero € 12, ridotto € 10, scuole € 5 (Audioguida inclusa) Catalogo: Skira
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Bergamo, GAMeC - Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea Realismo astratto A.S.
A cento anni dalla nascita del Suprematismo, tra le più radicali avanguardie storiche del Novecento di cui Kazimir Malevič è stato fondatore, leader e il maggiore interprete, la retrospettiva dedicata a questo straordinario protagonista dell'arte moderna raccoglie circa 70 sue opere, accostate a lavori di importanti artisti russi dei movimenti artistici di inizio Novecento, tra cui Ilya Repin, Natalia Gončarova e David Burliuk. Inoltre, documenti e filmati offrono un quadro del periodo storico di riferimento, insieme a “La Vittoria sul Sole”, prima opera totale di musica, arte, poesia e teatro, creata da Malevič con Michail Matjusin e Aleksej Krucenych, ricomposta sui disegni originali di Malevič, sulla musica e sui testi ritrovati negli archivi e sulle poche immagini fotografiche esistenti. Kazimir Malevič (Kiev, 1878 – San Pietroburgo/Leningrado, 1935) ha aperto le nuove strade dell’arte del XX secolo: se Picasso ha contribuito principalmente al rinnovamento della tradizione figurativa e Duchamp di quella concettuale, Malevič ha gettato le basi e i principi dell’arte astratta. Dopo un esordio simbolista e neoimpressionista, che riprendeva le novità dell’arte affermatesi a Parigi verso la fine del XIX secolo, aderisce al Cubofuturismo, movimento che proponeva una sintesi tra le conquiste del Cubismo francese di Braque e Picasso e del Futurismo italiano di Balla e Boccioni. Nel 1915, in occasione dell’Ultima Mostra Futurista 0.10 lancia il Suprematismo, con l’intenzione di affermare il predominio della pura sensibilità dell’arte che troverà applicazione non solo in pittura, ma anche in architettura e design, sulla base dell’idea di un’arte totale volta a eliminare i confini tra arte e vita. Con la progressiva affermazione dello stalinismo e l’introduzione della censura per artisti e intellettuali, costretto a rimanere in Unione Societica, aderisce ai principi del realismo socialista e si converte ad un’arte figurativa, con uomini e donne manichino, dalle teste ovali senza volto, segno dell’annullamento dell’individuo in atto in quel tempo. E negli ultimi anni continua a mostrare una forza espressiva innovativa, proponendo un nuovo “realismo” di ispirazione rinascimentale per ritratti e autoritratti, senza però abbandonare i temi ripresi dalla vita della classe operaia e contadina. Il percorso espositivo si apre con il periodo simbolista del 1906/7, segue la grande stagione suprematista e si conclude con la personale interpretazione del realismo. (nell’immagine; K. Malevič, Ragazze in un campo) Mostra; MALEVIČ Sede. Bergamo, GAMeC, Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo Periodo2 ottobre 2015 – 17 gennaio 2016 Orario: da martedì a domenica 9 – 19, giovedì 9 – 22. Lunedì chiuso Ingresso: intero € 12, ridotto €1 0. Scuole € 3 Catalogo: GAmm Giunti Tempo Libero Luglio/ Agosto 2015
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Padova, Musei Civici agli Eremitani Il piacere della pittura A.S.
La mostra “Il giovane Casorati. Padova, Napoli e Verona” si addentra negli anni della formazione dell’artista antecedenti la partecipazione alla Biennale del 1907, trascorsi tra Padova, Napoli e Verona, con opere in gran parte inedite, accostate a quelle di Umberto Boccioni, Mario Cavaglieri, Ugo Valeri e Giovanni Vianello. Dal 1896 al 1907 vive a Padova dove, abbandonati gli studi e gli esercizi musicali, grazie al regalo di una scatola di colori scopre con entusiasmo e gioia il piacere e la bellezza della pittura. Dal maestro padovano Giovanni Vianello apprende non solo le nozioni tecniche e pittoriche ma ne subisce anche l’influenza tematica ed estetica caratterizzata dalle pennellate corte e divise e dalla centralità del colore giallo insieme al soggetto ricorrente della vecchia. L’esposizione vuole riproporre nel contesto vitale dell'ambiente artistico padovano i primi lavori di Felice Casorati (Novara, 1883 – Torino, 1963), tra cui Dei domestici segreti custoditi e Ritratto di signora (La sorella Elvira) con cui parteciperà con successo di critica alla sua prima Biennale nel 1907. A documentare il periodo partenopeo, oltre alle Vecchie comari (1908) e Le bambine (1909) è esposto Persone (1910), grande olio su tela dalla “sottile penetrazione psicologica”, con cui partecipa a Roma all’Esposizione Internazionale del 1911 in occasione del primo Cinquantenario del Regno d’Italia. Infine, a Verona dal 1911 al 1918, grazie alla frequentazione di Cà Pesaro, si apre alle novità europee delle Secessioni di Vienna e di Monaco che trovano espressione nei ritratti dei coniugi Francesco e Gina Veronesi Apollonio e de La famiglia Consolaro Girelli. Documenti, cartoline, fotografie, il papiro di laurea, due libri d’arte del 1921 con le sue illustrazioni completano l’indagine sulla complessa figura di un protagonista dell’arte italiana del ‘900. (nell’immagine: F. Casorati, Persone) Mostra: Il giovane Casorati. Padova, Napoli e Verona Sede: Padova, Musei Civici agli Eremitani Periodo: 26 settembre 2015 – 10 gennaio 2016 Orario: da martedì a domenica 9 – 19 Ingresso: intero € 10, ridotto € 8, scuole € 5 Catalogo: Skira
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Milano, Palazzo Reale Da Firenze a Milano A.S.
Palazzo Reale che ingloba le strutture del Palazzo di Azzone Visconti dove Giotto ha realizzato negli ultimi anni della vita due cicli di pitture murali, oggi andate perdute, accoglie quattordici opere di sicura provenienza dell’artista toscano in un suggestivo allestimento, curato da Mario Bellini, che ha utilizzato sia per il pavimento che per i basamenti dalla forma di altare lamiere di ferro nero-bluastre per creare una spazialità neutra e indefinita, che, grazie anche all’atmosfera sospesa prodotta dalle luci, fa sì che dalla penombra emergano i forti colori e l’oro dei dipinti. Il titolo della mostra “Giotto, l’Italia” non vuol fare riferimento agli spostamenti dell’artista attraverso l’Italia del suo tempo, indubbiamente in 40 anni di intensa attività, partendo da Firenze, è approdato ad Assisi, Padova, Roma, Napoli, Rimini e Bologna; piuttosto intende evidenziare il merito di aver inventato, come Dante per la nuova lingua italiana scritta e parlata, la lingua italiana per immagini, attenendosi al “vero” reale, al vero dell’impressione, al vero del colore fino al vero dell’emozione, come suggerisce Antonio Paolucci. Il percorso espositivo, scandito cronologicamente, in apertura presenta le opere del periodo giovanile, della formazione, nelle quali si rintracciano i rimandi a Cimabue, ad Arnolfo di Cambio e all’arte antica, realizzate tra Firenze, Assisi e Padova, per una prestigiosa committenza. Seguono due maestosi polittici, il fiorentino di Santa Reparata e il romano voluto dal cardinal Stefaneschi per l’altare maggiore di San Pietro a Roma che per la prima volta esce dai Musei Vaticani. Si conclude con la fase finale della sua carriera, illustrata dal Polittico Baroncelli di Santa Croce a Firenze, integrato con la sua cuspide originale proveniente dal San Diego Museum of Art, e dal Polittico di Bologna dipinto in previsione del rientro in Italia, a Bologna, della corte pontificia allora ad Avignone, nei quali si preannunciano gli albori del Rinascimento fiorentino.
(nell’immagine, Giotto, Polittico di Santa Reparata, recto)
Mostra: Giotto, l’Italia Sede: Milano, Palazzo Reale Periodo: 2 settembre 2015 – 10 gennaio 2016 Orario: lunedì 14,30 – 19,30; martedì, mercoledì, venerdì e domenica 9,30 – 19,30; giovedì e sabato 9,30 – 22,30 Ingresso: intero € 12, ridotto € 10, scuole € 6 (comprensivo di audioguida) Catalogo: Electa
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Firenze, Palazzo Vecchio e Piazza della Signoria Manipolazioni kitsch A.S.
Il progetto “In Florence” prevede un originale confronto tra i protagonisti dell’arte contemporanea con gli spazi e le opere del Rinascimento fiorentino. Il primo evento espositivo vede l’accostamento dell’artista americano Jeff Koons a Donatello (1386- 1466) e Michelangelo (1475 – 1564). A Palazzo Vecchio è esposto Gazing Ball, ispirato al Fauno Barberini, opera di età imperiale, rinvenuta nei fossati di Castel Sant’Angelo, entrata nella collezione del Cardinale Francesco Barberini nel 1628 e finita nei primi dell’Ottocento in Germania, dove è conservata nella Gipsoteca di Monaco. Realizzato nel 2013, è il calco in gesso della scultura del periodo greco-romano a cui l’artista ha aggiunto in posizione di precario equilibrio una sfera disorientante di colore azzurro brillante e dalla superficie riflettente come uno specchio che serve a distrarre lo sguardo proprio dalla scultura. La sfera è il simbolo della perfezione del cosmo, dell’Uno, dell’infinito, dell’eterno. In Piazza della Signoria a poca distanza dalla copia in marmo del David di Michelangelo è esposta l’opera monumentale Pluto and Proserpina (2010- 2013), alta più di tre metri in acciaio inox e lucidata a specchio in oro scintillante, si contrappone alle opache sculture in marmo e bronzo della piazza. Ispirata al “Ratto di Proserpina” di Gian Lorenzo Bernini, eseguita per il Cardinale Scipione Borghese tra il 1621 e il 1622, vuole nascondere il senso oscuro e magico della creazione, anche in funzione esorcizzante al fine di scongiurare, allontanare o annullare influssi maligni. Jeff Koons (York, Pennsylvania, 1955) nella seconda metà degli anni Settanta frequenta per due anni l'Art Institute di Chicago, dove segue le lezioni del pittore Ed Pasche, e successivamente il College of Art di Baltimora, dove si diploma nel 1976. Trasferitosi a New York, nel 1980 espone presso il New Museum l’installazione neo-pop di gusto kitsch "The New", in cui mette in scena degli aspirapolvere per illustrare ironicamente l’american way of live e la tendenza al consumismo della società opulenta del benessere. Inizia, poi, un’intensa collaborazione con la gallerista e mercante d’arte Ileana Sonnabend. Nel 1991 sposa la pornostar Ilona Staller (Cicciolina) e realizza opere che si ispirano alla moglie, nelle quali spesso lui è il co-protagonista. Nel 2001 riceve dal presidente della Repubblica francese Chirac lo nomina Chevalier de la Légion d'Honneur e continua a realizzare installazioni composte da calchi in alluminio di giocattoli gonfiabili combinati con altri oggetti di uso comune e riproduzioni manipolate di statue antiche. (nell’immagibe: J.Koons, Pluto and Proserpina)
Mostra: Jeff Koons in Florence Sedi: Firenze, Sala dei Gigli e Arengario di Palazzo Vecchio, Piazza della Signoria Periodo: 26 settembre – 28 dicembre 2015 Orario: tutti i giorni 9 – 19, giovedì 9 – 14 Ingresso: intero € 10, ridotto € 8 Tempo Libero Luglio/ Agosto 2015
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Matelica (MC), Museo Piersanti Sorprendenti scoperte A.S.
Nelle splendide sale di Palazzo Piersanti sono esposte per la prima volta quasi tutte le opere di Luca di Paolo, uno dei più stravaganti interpreti del Rinascimento nelle Marche, insieme ad altre di artisti a lui contemporanei, provenienti dai maggiori musei statali d’Italia e da collezioni private italiane ed estere, tali da delinearne il suo intero percorso creativo. Di Luca di Paolo si conosceva il nome, ma come pittore è stato scoperto di recente, soltanto nel dicembre del 2001, in seguito al ritrovamento dei documenti riguardanti la commissione e poi il pagamento per una grande pala d’altare con la Crocifissione, destinata alla chiesa della Confraternita della Santa Croce a Matelica. Precedentemente questo dipinto era considerato opera di Francesco di Gentile da Fabriano, un altro pittore a cui, tra l’altro, erano state attribuite tutte le opere di Luca in quanto era noto non come pittore, ma come “legato” degli Ottoni, Signori di Matelica, il cui palazzo quattrocentesco domina tuttora la piazza principale della città. A lui erano affidate procure per la compravendita di immobili della famiglia e per altri affari in città e fuori. A questa sua attività diplomatica, però, affiancava anche quella di pittore, ora finalmente accertata. A partire degli anni Sessanta del Quattrocento, fino all’anno della sua morte, avvenuta all’inizio del 1491, Luca ha operato osservando quanto accadeva nel panorama artistico locale. I suoi primi lavori, preziosi ed eleganti per l’oro e l’argento usato, rimandano infatti alle opere di Gentile da Fabriano, conosciute forse attraverso un altro pittore locale, il Maestro di Staffolo, del quale potrebbe essere stato allievo. L’incontro con Niccolò di Liberatore, presente a San Severino Marche nel 1468, e il lungo rapporto con Lorenzo d’Alessandro gli hanno permesso di conoscere e di dialogare con i maggiori artisti marchigiani del suo tempo e di far evolvere il suo linguaggio che raggiunge il vertice espressivo con l’arrivo di Carlo Crivelli, attivo a lungo a Camerino, dal quale assimila consapevolmente l’utilizzo di superfici polimateriche che si prestano ad incisioni e pastiglie a rilievo. (Nell’immagine, Luca di Paolo, Trittico della Crocifissione) Mostra: Luca di Paolo e il Rinascimento nelle Marche Sede: Museo Piersanti, Matelica (MC) Periodo: 6 agosto – 1 novembre 2015 Orario: tutti i giorni dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19,30 Ingresso: intero € 8, ridotto € 6, scuole € 3 Catalogo: Quattroemme
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Roma, Chiostro del Bramante Mondanità e misticismo A.S. Jacques Joseph Tissot (Nantes, 1836 – Buillon, 1902) insieme a Courbet, Daumier e Millet è ritenuto uno dei grandi protagonisti della corrente del Realismo che segna l’arte francese a partire dagli anni Quaranta dell’Ottocento. I suoi primi quadri, esposti al Salon del Louvre nel 1858, in gran parte di soggetto storico, risentono dell’influenza della scuola olandese. Ben presto, però, attratto dal fascino della figura femminile, si dedica alla rappresentazione di ambienti e personaggi della Parigi mondana, rivelando una straordinaria precisione, fin nei minimi dettagli, nella descrizione dell’abbigliamento, dei costumi e degli accessori dei personaggi, cosicché i suoi ritratti sembrano quasi fotografie, tanto da venir utilizzati per copertine di libri e riviste. Nel 1873, dopo la guerra franco-prussiana e l’assedio di Parigi per dimenticare gli orrori e sottrarsi alle esecuzioni di massa dei comunardi che avvenivano in prossimità della sua abitazione, si trasferisce a Londra. Le opere di questi anni sono appositamente pensate per il mercato inglese, da esporre e poi vendere. Oltre alle caricature e ai ritratti fedelmente realistici dalla morbida resa cromatica, dipinge eventi ed ambienti sociali, celebrando la vita dell’alta borghesia e trasformando la quotidianità in momenti eroici e solenni. Nel 1876 incontra Kathleen Newton, giovane irlandese esclusa dalla buona società vittoriana in seguito al divorzio dal marito, un ufficiale dell’Esercito inglese. Kathleen diventa la sua modella e amante, ma, malata di tisi, muore suicida nel 1882. Tissot non si riprenderà più dalla sua perdita, al lutto seguono una profonda crisi mistica e la conversione al cattolicesimo. Lascia Londra, ritorna a Parigi e intraprende lunghi viaggi in Medio Oriente e Palestina. Abbandonati i soggetti tratti dalla vita sociale e mondana, passa il resto della sua vita ad illustrare la Bibbia e a dipingere scene e personaggi del Vecchio Testamento che espone a Parigi nel 1901, un anno prima della morte. La mostra “James Tissot” con 80 opere provenienti da importanti musei internazionali, tra cui la Tate di Londra, il Petit Palais e il Musée d’Orsay di Parigi, raccontano l’intero percorso artistico del pittore come fine osservatore del suo tempo, mettendo in luce sia l’influenza esercitata su di lui dall’ambiente parigino e dalla realtà storico-sociale londinese, sia la sua vena sentimentale e mistica e lo straordinario talento coloristico. (nell’immagine: J.J.Tissot, The Gallery HSM Calcutta)
Mostra: James Tissot Sede, Roma, Chiostro del Bramante, Via Arco della Pace, 5 Periodo: 26 settembre 2015 – 21 febbraio 2016 Orario: da lunedì a venerdì, 10 – 20; sabato, domenica e festivi, 10 -21 Ingresso: intero € 13, ridotto € 11, scuole € 5 (audioguida inclusa) Catalogo: Skira Tempo Libero Luglio/ Agosto 2015
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Enogastronomia
Schiacciata con l’uva, un dolce povero tipico toscano da consumarsi in autunno a cura della redazione
Siamo in autunno e l’uva è matura. Qual è il dolce più adatto a questo periodo? Sicuramente la schiacciata con l’uva! Una specialità tipico della cucina povera Toscana, legata al periodo della vendemmia. La schiacciata, detta anche “ciaccia” o “stiaccia”, a seconda della zona della Toscana. E’ una tipica focaccia toscana preparata con la pasta del pane già lievitata e farcita, in questo caso, con l'uva rossa appena raccolta. In Toscana esistono diversi tipi di ciacce, dolci e salate, tutte preparate con una base di pasta di pane lievitata e arricchita con ingredienti di stagione.
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La schiacciata con l'uva è una vera delizia e semplice da preparare! Si può comprare della pasta di pane già pronta, da integrare con altri ingredienti e l’uva, oppure, se avete tempo, preparate voi stessi l'impasto a casa secondo ricette facilmente reperibili.
PREPARAZIONE Quando la pasta per il pane, sarà pronta, dividetela in due parti. Prima adagiate una sfoglia di pasta e cospargetene interamente la superficie con metà della quantità totale d’uva, un cucchiaio di zucchero e dell’olio extravergine di oliva. A questo punto coprite il tutto con la seconda sfoglia di pasta, sulla quale disporrete i restanti acini d’uva, quindi spolverizzate con lo zucchero e cospargete la superficie della schiacciata con il rimanente olio di oliva . Infornate la ciaccia per 50-60 minuti in forno preriscaldato a 180°; dopo la cottura abbiate cura di farla raffreddare e servirla tagliata a pezzi ai vostri commensali. Se volete che la schiacciata, con la sua inebriante fragranza d’uva, sia una vera delizia è consigliabile mangiarla in giornata o al massimo, se avanzata, potete conservarla per un paio di giorni, messa in un contenitore e posta in frigorifero.
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TRAVEL ASSOCIATION DAY RIMINI FIERA 8 OTTOBRE 2015 Incontro e confronto professionale fra operatori della domanda e dell’offerta del turismo italiano, che hanno reciproco interesse a conoscersi e cooperare. Al workshop con i CRAL e Associazioni parteciperanno i Tour Operatur Incoming e le realtà ricettive che vogliono incontrare gli associati che operano nel settore.
Un’ occasione per i CRAL e Associazioni aderenti alla FITeL di avere tutte le migliori informazioni su viaggi di breve, medio e lungo raggio da proporre ai soci e loro famiglie. Espositori: Enti de Turismo, Aziende di promozione turistica, Alberghi e/o Gruppi Alberghieri, Centri Benessere e Termali, Tour Operator, Compagnie Aeree, di Crociera e tutti i fornitori di servizi turistici interessati a far conoscere ai CRAL e Associazioni la propria attività e/o programmazione.
ttgrimini@fitel.it - fitel@ttgitalia.com www.fitel.it 57
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Aderire alla FITeL Perché conviene?
Il socio FITeL è consapevole di fare un gesto speciale per valorizzare il tempo libero che, soprattutto in tempi di crisi, diventa sempre più difficile gestire. I Soci sono l’anima della nostra Associazione perchè è grazie a loro che possiamo dare vita ai tanti progetti ed iniziative a livello nazionale e territoriale. Con la tua Tessera FITeL potrai essere protagonista ed accedere alle molteplici attività e servizi:
affermare e promuovere il valore e il ruolo del tempo libero quale elemento di crescita per l’individuo come singolo e nelle aggregazioni sociali;
favorire l’interscambio oggettivo e soggettivo tra i componenti degli organismi affiliati (Cral, Crt e Associazioni) nell’osservanza delle singole autonomie associative e nel rispetto delle comunità internazionali democratiche;
rappresentare gli organismi associati nei confronti dei terzi, a livello locale, nazionale ed internazionale;
sviluppare e tutelare le istanze ed i programmi promozionali indirizzati all’affermazione dell’associazionismo di promozione sociale;
promuovere progetti e servizi per la cultura, lo sport e il turismo sociale, anche con finanziamento pubblico e/o comunitario;
usufruire dell’assistenza fiscale e legale con un’offerta vasta e personalizzata in base all’esigenze dei soci;
stipulare convenzioni, ai sensi della legislazione vigente, con altre Istituzioni pubbliche e/o private, ivi comprese quelle derivanti dalla contrattazione collettiva.
Inoltre, l’adesione a FITeL permetterà di avere accesso alle nostre proposte, pubblicazioni, iniziative e servizi scaricabili direttamente dal portale www.fitel.it . 59
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