OPUSCOLO SULLA SICUREZZA

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opuscolo sicurezza


indice Contributo federazione torinese Documento "Coronavirus: le condizioni per la ripartenza produttiva" Documento "Infezione da Covid e infortunio sul lavoro" Documento "La tutela dei lavoratori fragili" documento "la sicurezza sul lavoro al tempo del coronavirus" di guariniello documento "proposta gestione emergenza covid per biblioteche unito"


contributo federazione torinese Pubblichiamo questo opuscolo nel pieno della cosiddetta fase 2 dell’emergenza sanitaria da covid19. Dopo la “Grande paura” di marzo e aprile, con il mese di maggio sembra essere comparsa una grande voglia di “tornare a prima della pandemia”. Noi siamo convinti che non debba essere così. L’emergenza sanitaria di questi mesi ci ha ampiamente illustato che proprio la normalità ad essere il problema. I nostri vecchi sono morti a grappoli negli ospedali e nelle case di riposo (che si sono trasformate in vere e proprie camere della morte) a causa della gestione criminale del servizio sanitario che ha visto tagli per oltre 60 MLD di euro in questi vent’anni. Le RSA si sono dimostrate la peggior soluzione possibile per assicurare una vecchiaia decente alle persone anziane. Nei luoghi di lavoro non è andata meglio. Nonostante i media mainstream abbiano puntato il dito su improbabili untori, come i runner, i pensionati che portano a spasso il cane o figure simili, sappiamo che la gran parte dei contagi sono avvenuti in strutture di lavoro e non solo in quelle sanitarie. Questo opuscolo è un primo tentativo di mettere assieme una serie di linea guida possibili che dobbiamo rivendicare sul posto di lavoro per assicurare il livello minore possibili di contagi e consentire a lavoratrici e lavoratori di muoversi in sicurezza nel corso della loro attività. Già ora sono in corso grandi manovre da parte di Confindustria e dei vertici politici per farci dimenticare lo spavento di questi mesi e riprendere a lavorare come non fosse successo nulla. Questo è inaccettabile, così come non è accettabile che l’unica preoccupazione che rimbalza dai giornali alla televisione sia quella di riportare i livelli di produzione al punto a cui erano prima del lockdown. A qualunque costo, anche a quello della nostra vita. Il terreno della sicurezza nei luoghi di lavoro è oggi uno dei terreni principali di battaglia per la nostra classe. Si confrontano due posizioni evidenti: quella del padronato che pretende di rubricare la sicurezza come costo e che ritiene che infortuni e morti sul lavoro siano un prezzo da pagare per lo sviluppo dei profitti e dall’altro lato la difesa della propria vita e della propria salute da parte di chi quei profitti li produce. Tra queste due posizioni non non abbiamo dubbi su quale sia la parte da quale stare. Ricordiamo che l’Italia è il paese dove già prima del lockdown più di due lavoratori e lavoratrici ogni giorno perdevano la vita sul posto di lavoro. È questa la normalità a cui dobbiamo tornare? Noi crediamo che si debba costruire un’altra normalità nella quale la regola base sia la tendenza all’azzeramento degli infortuni sul lavoro. La pandemia da covid19 è senz’altro un’occasione per riprendere la battaglia su questo terreno per questo abbiamo pensato di fornire a lavoratrici, lavoratori e delegati un piccolo e agile strumento che serva da guida per l’orientamento della battaglia per la sicurezza.


In questo opuscolo troverete un contributo steso dalla CUB a livello nazionale nelle prime settimane dopo l’inizio del lockdown, due interventi tecnici del nostro legale sulle questioni relative a infortuni e covid19 e sulla tutela dei lavoratori fragili, un documento redatto dall’ex Pretore del lavoro Raffaele Guariniello sull’adeguamento degli strumenti previsti dalla legge 81/08 sulla sicurezza nei posti di lavoro e un contributo steso da nostre iscritte ed iscritti che lavorano da esternalizzati presso le biblioteche dell’Università di Torino che, a nostro avviso è un ottimo modello di riferimento per gestire la contrattazione e il conflitto sulla sicurezza. Siamo convinti che questo opuscolo e i materiali che lo compongono sarà di estrema utilità nelle battaglie che ci attendono nei prossimi mesi. Perche non è vero che “è andato tutto bene” e non abbiamo nessuna intenzione di permettere che tutto vada ancora peggio.






























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