N.8 - 3,90 € LUGLIO AGOSTO 2012 Bimestrale AUSTRIA 7,70 € BELGIO 7,30 € SPAGNA 6,50 €
Anno II - Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, Aut. C/RM/03/2012
Gestione rete di vendita e logistica Press-Di Diffusione C.D.M. Roma
Triton La moto leggendaria dei Rockers Honda CB 350 Telaio anni ‘30 e forcella Ariel: bellissima! XJR Mastino Una Yamaha quadricilindrica cafe racer De Rosa Fixed e single speed di gran classe Eroticolor La forma e il colore al servizio della moto San Marco Ferrari Un tre punte da sogno
BLACK LIST #8
CULT GARAGE 06 VITA DA ROCKER SHOP 08 CLOTHES & ACCESSORIES BLOG ON 12 THE ARISTOCRATIC MOTORCYCLIST FACTORY 16 FAUSTO STIRLACCI FLASH 20 GRAN FERRO HOT WHEELS 22 HONDA CB 350 BY DREAM’S FACTORY MOTORCYCLES 28 BMW R100RS DRAGONI 34 TRITON MORGO 750 48 HONDA CX 500 54 YAMAHA XJR 1200 MASTINO 60 TRIUMPH BONNEVILLE ANDREA FORTUNATO 66 MOTO GUZZI V65 LARIO RINVIGORITO ROCKERS 42 MARIUCCIO BIFFONE TRIP 70 NELL’ERG ORIENTALE CON LE TRIUMPH CLASSIC CYCLES 74 DE ROSA, TRA PASSATO E FUTURO COLLATERAL 78 COMUNICARE CON LA STOFFA 82 ABBIGLIAMENTO BLOODY EDITH EXTRA 84 MOTOSCAFO SAN MARCO FERRARI VISION 88 KRISTINA FENDER SHOOTING 96 SYLVIE BOVARY
SPECIAL CAFE è una pubblicazione edita dalla EUROSPORT EDITORIALE S.R.L. REDAZIONE DI SPECIAL: Via della Bufalotta, 378 - 00139 Roma INFOLINE: Tel. 06.45.23.15.00 - Fax 06.45.23.15.99 redazione@specialmag.it
DIRETTORE RESPONSABILE Roberto Brodolini - roberto.brodolini@specialmag.it ART DIRECTOR Giovanni Morelli COORDINAMENTO REDAZIONE Riccardo Panzironi - Tel. 06.45.23.15.20 SUPERVISOR Mauro Di Giovanni FOTO Roberto Brodolini, Kristina Fender, Bruno Moscogiuri, inazumacafe.blogspot.com HANNO COLLABORATO Giacomo Brodolini, Mauro Di Giovanni, Fernando Felli, Pierpaolo Fraddosio, Ascanio “Asky1:43” Gardini, Attilio Reinhardt PUBBLICITÀ Via della Bufalotta, 378 - 00139 Roma Tel. 06.45.23.15.00 - Fax 06.45.23.15.99 adv@eurosporteditoriale.com ADVERTISING MANAGER Rossella Nicoletti - Tel. 06.45.23.15.08 PRODUZIONE Claudio e Ettore Broussard broussard@eurosporteditoriale.com DIFFUSIONE E ARRETRATI Tel. +39 06.45.23.15.00 - Fax +39 06.45.23.15.99 diffusione@specialmag.it AMMINISTRAZIONE Francesco Ambrosini, Paola Nicoletti Tel. 06.45.23.15.01 - Fax 06.45.23.15.99 amministrazione@eurosporteditoriale.com STAMPA Tiber S.p.A. Via della Volta, 179 - 25124 Brescia DISTRIBUTORE NAZIONALE C.D.M. S.r.l. - V.le Don Pasquino Borghi, 172 00144 Roma - Tel. 06.52.91.419 Fax: 06.52.91.425 - www.cdmitalia.it Testata Registrata al Tribunale Civile di Roma DISTRIBUTORE INTERNAZIONALE Johnsons International News Italia S.p.A. Via Valparaiso, 4 - 20144 Milano - Tel. +39 02.43.98.22.63 Fax: +39 02.43.91.64.30 www.johnsons.it GESTIONE RETE DI VENDITA E LOGISTICA Press-Di Via Cassanese, 224 - 20090 Segrate (MI)
L’editore garantisce la riservatezza dei dati forniti, per i quali è possibile esercitare i diritti di cui all’Articolo 13 L. 675/96. Finito di stampare nel mese di LUGLIO 2012 ARRETRATI Versamento di 10,00 € su c.c. postale 91850008 intestato: Eurosport Editoriale S.r.l. Via della Bufalotta, 378 - 00139 Roma
CULT GARAGE VITA DA ROCKER
FONZIE: TRIUMPH, KETCHUP E ROCK N’ ROLL La serie televisiva “Happy Days” arrivò in Italia il 9 dicembre 1977 e da quel giorno tutti capimmo che la nostra vita non sarebbero stata più la stessa. Testo Fernando Felli
Hopper, che raccontava appunto di un viaggio lungo le sterminate strade americane da parte di due hippy sui loro chopper HD. Fu irremovibile, si congedò da Garry con un sorriso che pareva un ghigno. Garry non si perse d’animo.
Si informò qual era negli anni ‘50 la moto dei sogni dei giovani americani che amavano fare tirate pazzesche nel deserto e la risposta fu la Triumph T100 Tiger Scrambler, dotata di grande leggerezza e potenza al tempo stesso. Il rocker Arthur “Fonzie” Fonzarelli entrò nella serie televisiva dopo la terza puntata come un personaggio marginale. Invece ben presto divenne il punto cardine di “Happy Days”. Fonzie, interpretato dal bravo attore Henry Winkler, aveva talento naturale, riusciva a risolvere ogni situazione e interveniva sempre quando gli amici si trovavano nei guai. Era costantemente circondato da belle ragazze che cadevano ai suoi piedi con un semplice schiocco delle dita. Nel 1980 il Museo della Storia Americana a Washington, lo “Smithsonian Institution”, mise in mostra uno dei giacchetti di pelle di Fonzie, a testimoniare il grande successo che ebbe “Happy Days”. Terminata la
serie televisiva, la Triumph T100 Tiger di Fonzie fu ritrovata dieci anni dopo sotto un telone di un rigattiere alla periferia di Oakland. Questa moto, prima della serie
Garry Marshall, produttore della serie televisiva “Happy Days”, si incontrò la mattina del 14 ottobre 1969 con Arthur McDouglas, temuto direttore della HarleyDavidson Motorcycles Company. Aveva chiesto un appuntamento all’alto dirigente per annunciare l’inizio delle riprese di una serie televisiva dal titolo “Happy Days”, che raccontava la vita di una famiglia media americana degli anni ‘50 a Milwaukee, la città della HD. Garry in sostanza chiedeva al dirigente se poteva fornire una Harley per la durata delle riprese ad un personaggio singolare di nome Fonzie, che con il suo modo di fare rappresentava le
6
inquietudini, i sogni e le passioni dei giovani yankee. Arthur McDouglas ascoltava il produttore impassibile dietro un’enorme scrivania. Fece finire di parlare Garry e dopo una breve pausa tirò una boccata dal sigaro e rilasciò nell’aria una densa nuvola di fumo dal buon odore di tabacco della Virginia. Senza preamboli disse a Garry che non se ne parlava nemmeno, perché l’Harley-Davidson spesso era stata associata a bande di delinquenti, gente pericolosa che viveva ai margini della società. A dare forza alla sua tesi c’era anche il recente successo del film “Easy rider”, con Peter Fonda e Dannis
televisiva, vinse importanti gare off road, tra cui la 100 Miglia di Daytona del 1950, guidata dall’ingegnere e pilota Rod Coates. Il suo attuale proprietario rifiutò un’offerta vantaggiosa, anzi stratosferica, da parte della Hollywood Planet che voleva esporre la Tiger in uno dei suoi ristoranti. “Happy Days” durò 211 puntate, divise in 11 serie, e fu vista da milioni di telespettatori in tutto il mondo. Si dice che Arthur McDouglas, il granitico dirigente di Milwaukee, ripensando a quel freddo colloquio che ebbe nel 1969 con Garry Marshall, passò notti insonni per il resto della vita sorseggiando un cocktail a base di Maalox.
SHOP
CLOTHES & ACCESSORIES di Riccardo Panzironi
200 MIGLIA DI IMOLA REVIVAL
LE MOTO DELLA BIANCHI La Società Anonima Edoardo Bianchi, nota anche per la sua definizione di “Grande Marca Nazionale”, deve la sua fama, oltre che alle biciclette, anche alle moto e agli autoveicoli che, con esemplari importanti, hanno contribuito a fare la storia del motorismo italiano. Nel 1902, centodieci anni fa, la Bianchi produceva il suo primo motociclo, per terminare questa produzione alla metà degli anni ‘60. Furono moto di alto livello, che sul piano commerciale e sportivo conquistarono grandi successi. Per celebrarle l’ASI ha editato l’opera omnia dell’Ing. Sandro Colombo “Le Moto della Bianchi”: con 224 pagine e oltre 350 illustrazioni questo volume colma una lacuna, in quanto sino ad oggi non esisteva un’opera dedicata interamente alla Bianchi settore moto. Prezzo: 39,00 Euro.
Dopo due anni di successi DG Sport, organizzatore della 200 Miglia di Imola Revival, desiderava offrire ai numerosi amanti delle moto classiche una 3^ edizione ancora più attrattiva. Così il 21, 22 e 23 settembre al ricco programma 2012 è stata aggiunta una prova di 4 ore riservata esclusivamente alle moto costruite prima del 1980, che effettueranno sulla pista di Imola una partenza come a Le Mans. Inoltre, in onore dei 40 anni della vittoria di Paul Smart alla guida della rivoluzionaria Ducati 750 durante la prima edizione della 200 Miglia, gli esemplari più belli della produzione bolognese verranno esposti nei paddock e una sfilata verrà organizzata esclusivamente per i possessori delle moto moderne del marchio. www.200miglia.com
NUOVA VESPA S
ONLY THE BRAVE
Un ponte collega idealmente il simpatico “specialino” 50 degli anni ‘70 (a destra nella foto) con la nuova Vespa S (a sinistra), presentata a Roma lo scorso mese di giugno e declinata in 3 cilindrate: 50 (2T e 4T), 125 ie e 150 ie, entrambi con 3 valvole a corsa lunga. Ringraziamo per la gentile concessione Marco Di Fabio, proprietario della vecchia 50 Special in foto in sua compagnia. www.vespa.com
Questa single speed marchiata Pinarello-Diesel ha debuttato al Cycle Mode Fair di Tokyo nel novembre 2010, ma è così bella che vogliamo comunque riproporvela. Il Diesel Creative Team ha creato con Pinarello le linee della “Only the Brave”, un modello da corsa monomarcia in alluminio davvero originale, disponibile in due versioni, Diesel Green e Matt Black. Il suo prezzo è di 850,00 Euro. www.diesel.com - www.pinarello.it
8
MINIMAL HELMETS I nuovi caschi NewMax P-Max, Max Slim e Max Slim Naked sono stati progettati per una "missione" ben precisa: riuscire ad entrare in qualunque sottosella. Il loro utilizzatore ideale è lo scooterista urbano, che pone in primo piano la funzionalità degli accessori e ama l'estetica minimal; perciò nel design è stato ridotto anche l'uso di dettagli grafici o elementi decorativi. Il risultato è una collezione dal sapore un po' vintage, dalle linee pulite e l'aspetto affidabile. Per la protezione frontale i modelli Max Slim e Max Slim Naked sfoggiano un paio di occhialini removibili, che hanno permesso di ridurre ulteriormente l'ingombro finale del casco. Il prezzo del P-Max è 109,00 Euro, quello del Max Slim è 104,00 Euro e quello del Max Slim Naked è 96,00 Euro. www.newmax.it
Foto Bruno Moscogiuri (2)
CLASSIC NIGHT TRIUMPH NUMERO TRE In occasione del “Classic Night” organizzato dalla Numero Tre di Roma, in via della Farnesina, dopo aver premiato la simpatica “Doriana”, più di 200.000 chilometri percorsi con una Triumph Adventurer, Alessandro Blasi, il mitico “Generale”, coadiuvato da Fabrizio Farinelli, ha premiato, in una cornice festante di appassionati triumphisti, Fabrizio “Fabrizietto” Cammaruti (foto a destra) come primo classificato, mentre ad Andrea Barberini è andato il secondo premio (foto a sinistra), entrambi su Triumph Bonneville in Cafe Racer style. Nella circostanza è stato conferito un premio anche a Mimmo Chianura dell’H.O.M.C. con la sua Triumph Bonneville Morgo 750 del 1968. www.numerotreroma.it
CINQUE OLANDESI MILITARIZZATI
METROPOLITAN BIKE 77|011
Harry, Arnold, Frank e due Peter sono i romantici “dutch” che con le loro Triumph militari, T90 e T100, percorrono l’Europa in lungo e in largo. Li abbiamo incontrati casualmente sul lago di Bracciano ed è stato innevitabile rimandarci alla memoria Steve McQueen ne “La grande fuga”. L’immagine di fronte al caccia Fiat G91T, ex 60° Stormo, è casualmente la stessa scenografia dell’articolo a pag. 66. www.triumph3ta.nl
Rizoma, in collaborazione con Dirk Bikkembergs, ha presentato l’innovativa metropolitan bike 77|011. Realizzata in carbonio e alluminio ricavato dal pieno, consente di scegliere tra un utilizzo single speed o a scatto fisso, grazie allo sgancio rapido della ruota posteriore. I freni possono essere installati a scelta. La 77|011 pesa solo 8 kg e vanta la trasmissione a cinghia. È proposta al costo di 3.700,00 Euro. www.rizoma.com
9
SHOP
CLOTHES & ACCESSORIES
STYLMARTIN MIAMI
TCX X-STREET WATERPROOF
Miami è la nuova proposta Stylmartin per tutti gli appassionati di motociclismo che cercano la sicurezza di una scarpa tecnica, la comodità di una calzatura casual, il design di un prodotto di tendenza. La tomaia è realizzata in tessuto traspirante con riporti in pelle scamosciata e la suola è in gomma con un look invecchiato. Dietro allo stile metropolitano e vintage si nascondono soluzioni ad hoc per chi va in moto, come le protezioni sui malleoli e sulla zona a contatto con il cambio. Colore: Black vintage. Prezzo: 129,00 Euro. www.stylmartin.it
La TCX lancia la sneaker vintage X-Street Waterproof, realizzata in pelle resistente all’acqua con il sistema di costruzione CFS (Comfort Fit System), che prevede il montaggio dello stivale su una “forma” che riproduce fedelmente l’anatomia del piede, assicurando così al prodotto un elevato comfort. La suola in gomma “used” conferisce un look modaiolo e giovane e i rinforzi su malleoli, tallone e punta rendono lo stivaletto X-Street ideale per le due ruote. È disponibile in nero ad un prezzo di listino di 120,00 Euro. www.tcxboots.com
LA SOLUZIONE MINIMA
CONCORSO D’ELEGANZA VILLA D’ESTE
Matteo Baldarelli, un graphic designer italiano, e Matt Elton, un furniture design londinese, hanno creato Mama, un bike rack in acciaio inossidabile con verniciatura antigraffio. Minimalista, pratico e intuitivo, grazie ai fori sulle superfici permette di sistemare il casco, i guanti e ogni tipo di accessorio insieme alla bici e di legarla con il lock o la catena quando è installato in un luogo pubblico o fuori da un pub. www.behance.net/MatteoBaldarelli - www.blackbonanza.tumblr.com
Dal 2011 anche le moto si sono ritagliate il proprio spazio all’interno del Concorso di Eleganza organizzato da BMW a Villa D’Este. In questa seconda edizione, tenutasi dal 25 al 27 maggio, a vincere il Trofeo BMW Group è stata una moto italiana, una Gilera 500 Rondine del 1939 proveniente dal Museo Piaggio. Oltre alla vincitrice i visitatori hanno potuto ammirare esemplari delle epoche più diverse. www.concorsodeleganzavilladeste.com
10
CLASSIC NEWS Free Spirits propone nuovi accessori per le "classiche" Triumph. Il kit di ricollocazione dell’interruttore di accensione (DX o SX), progettato per riposizionare la chiave di accensione sul lato destro e/o sinistro del telaio, è realizzato dal pieno in alluminio e disponibili in nero o argento. Il supporto per il regolatore di tensione è studiato appositamente per riposizionare questo componente ed è dotato anche del supporto per l'avvisatore acustico. È disponibile in nero. Infine i braccialetti per installare gli indicatori di direzione anteriori aftermarket, con filettatura M8, sono in lega leggera, disponibili anodizzati nero e adattabili a tutti i foderi forcella da 41 mm di diametro. Indicatori di dir. non compresi. www.freespirits.it
DUCATI JUNIOR La collezione Ducati Junior by Daddato, dedicata ai giovanissimi amanti delle “rosse di Borgo Panigale”, debutta con la stagione primavera-estate 2013: caratterizzata dal tratto sportivo ma anche vintage al tempo stesso, ripercorre e interpreta, nelle grafiche e nelle texture, i tratti distintivi di questo affascinante brand. Il numero 26 -stampato o ricamato- si riferisce all’anno di fondazione di Ducati. T-shirt, pantaloni e felpe sono realizzati con tessuti naturali. Ai classici rosso, blu e panna sono stati accostati, in modo equilibrato e come dettagli, anche i colori fluo. La collezione è suddivisa in due diverse linee, Ducati Casual e Ducati Heritage: la prima è più marcatamente urbana e modaiola, mentre la seconda è più sportiva, definita da due bande verdi, bianche e rosse ripetute su ogni capo. www.ducati.it
SQUADRA NIGHT VISION
NUOVI COLORI PER IL BLACK RACER
Tag Heuer presenta gli Squadra Night Vision, i primi occhiali oftalmici dedicati alla guida notturna. Infatti le lenti giallo pallido iper resistenti offrono un’ottimale vista panoramica, correggono la miopia notturna, riducono le aberrazioni e sono trattate antiriflesso su entrambi i lati per ridurre l’abbagliamento. Le astine in beta titanio sono super flessibili ed ergonomiche, ottimali sotto al casco. Prezzo: 390,00 Euro. www.tagheuer.com
"Black Racer" è il nome della nuova linea di caschi realizzati in fiberglass che Project ha da pochi mesi iniziato a distribuire. La calotta è realizzata in tre differenti misure e in totale le taglie sono 10. Le colorazioni , con l’aggiunta di queste due nuove tinte, bianco senza decals e glitter ciliegia, sono ora 12. Il prezzo (senza visiera, opzionale) va da 139,90 Euro + IVA a 159,90 Euro + IVA per le colorazioni glitter. www.projectforsafety.it
11
BLOG ON THE ARISTOCRATIC MOTORCYCLIST
HELL IS THE DESTINATION “Il motociclista aristocratico” è Lorenzo, parigino classe 1967, artista di gran gusto che da qualche tempo si dedica alla rievocazione grafica di un motociclismo classico e raffinato, quello che amiamo. Le sue impressionanti opere, in “brutal colors” come il rosso, il bianco e il nero, ritraggono quasi esclusivamente eleganti modelle: splendide donne… o moto meravigliose. Ma malgrado la modernità e la crudezza dello stile, l’unico modo con cui riesco a descrivere i suoi lavori è con il termine “classico” Testo e traduzione Luke Inazuma - http://inazumacafe.blogspot.com/ Foto courtesy of Lorenzo Eroticolor
“Mi considero un artigiano -ci dice Lorenzo- e sono d’accordo con te quando parli di gusto per il classico. Il mio
intento è ricreare poster di una perduta età dell’oro: sono un
postermaker, non un pittore, né un disegnatore. Il mio lavoro è destinato a essere stampato in serie limitata. L’idea del
pezzo unico mi irrita. Se sono snob -e lo sono- non è questo il modo. Sono il falsificatore di un mondo perduto. Per la rigida educazione che ho ricevuto sono portato al classico e dirigo i miei sforzi
alla ricerca del soggetto assoluto dell’arte: la rappresentazione di Eros. Inesauribile classico, l’erotismo è una
magia pratica per allontanare la morte. L’altra faccia della medaglia -Thanatos- è forse rappresentata dal mondo delle moto, un altro modo per allontanare la morte. In breve: Eros e Thanatos sono indissolubili quando mi immergo nel mio lavoro, quando non sono dedito allo studio dei Sacri Testi… O quando non sono in motocicletta!”.
L’intervista completa, in lingua inglese, è pubblicata su http://inazumacafe.blogspot.it/2012/06/hell-is-destination-interview-to.html www.aristocraticmotorcyclist.tumblr.com - www.lorenzo-eroticolor.com
12
13
BLOG ON THE ARISTOCRATIC MOTORCYCLIST
Le tue firme sono Eroticolor e The Aristocratic Motorcyclist. Il primo è un cultore dell’Eros, della bellezza femminile e della sensualità. Il secondo è piuttosto un motociclista, un artista pop e un disegnatore di poster… Sono due aspetti della stessa personalità? “Le opere di The Aristocratic Motorcyclist sono completate dagli articoli che scrivo per riviste tematiche, dove esprimo la mia visione del motociclismo, che è una parte molto importante della mia vita. Le immagini e le storie derivano solo dalla mia esperienza personale e dalla mia fantasia. Eroticolor è il mio marchio di
14
qualità. Sono due parti della stessa cosa: il mio mondo. Intendo esprimere il mio personale punto di vista, raccontare una storia con ogni immagine. Le mie storie, ora erotiche, ora on the road. Non luoghi comuni, o le tipiche cagate sul motociclismo, idee precotte…”. Per me la cafe racer culture è costituita da antichi e semplici piaceri: velocità, libertà, metallo solido, forme classiche. In questo senso ti è di ispirazione? “Non sono sicuro di essere ispirato da questo, sebbene l’iconografia mi influenzi. Io mi ispiro alla vita quotidiana. Forse la
“cafe racer culture” non esiste più. C’è stata in passato, e in un luogo preciso, ma noi viviamo oggi. Mi piace pensare ad
una cultura underground in costante evoluzione, reinventata da se stessa e dalle persone che la vivono. Allo stesso tempo mi sembra che questa cultura sia diventata una creazione di marketing, basata su pochi prodotti dall’aria trasgressiva, la risposta al bisogno della gente di qualcosa di diverso dal solito stile di vita borghese. Non mi piace l’idea del “vero” rocker, o della “vera” moto. Non mi piacciono quelli che si ritengono i guardiani, duri e puri. Per me ci sono
solo due categorie di motociclisti:
i gentlemen e gli altri. Il motociclista aristocratico affronta da solo la tempesta e va dritto all’inferno, mentre il resto del mondo guida brutte automobili, in coda per andare in vacanza! Non mi interessa se hai una Norton o se ti sei fatto un bobber col motore giapponese. Ciò che conta è la motivazione. Puoi sembrare un eroe sulla tua moto, ma non lo sarai mai. Puoi comprare l’ultima show bike e la miglior giacca di cuoio: non fa differenza. Prendi la tua strada e guida, qualcosa succederà, sentirai la vita scorrerti nelle vene. Non saremo mai eroi: nessuno di noi. Il tempo è scaduto. La vita moderna ne ha ucciso lo spirito. Possiamo solo sognare e giocarci
questa partita. “Hell is the destination”, alla fine c’è solo l’inferno, credimi!”. Perché solo moto classiche? “Perché? Perché la vita è dura
vende vestiti! Devo sentire il profumo della vita sulla mia moto, fra le montagne, quando comincio a credere di essere il Re della strada… E infine, per il suono che hanno le moto classiche. La vita è di certo più facile sulle moto moderne. Ma se voglio un viaggio confortevole, prendo l’aereo o l’automobile”.
annoiano e su una moto classica posso godermi la corsa e sentirmi “the master of the road”. Perché così posso esser fiero di aver guidato su una strada impegnativa, su una macchina imperfetta e senza freni! E sicuramente perché non voglio dare i miei soldi a gente che vende motociclette come
Quale tipo di moto o marca preferisci? “In poche parole: moto di carattere, anziane, usate, con un gran bel suono, l’acebar, ruote da 19”, almeno 65 CV e freni a tamburo… E, naturalmente, preferisco i due o tre cilindri… Qualcosa che ti puoi riparare da solo. Un motociclista aristocratico... Infatti!”.
sulle moto d’epoca! E credo di aver bisogno di questo. Devo meritarmi il piacere e sentirmi vivo! Perché le moto moderne mi
15
FACTORY FAUSTO STIRLACCI
DOKTOR FAUST Fausto Stirlacci, artigiano attrezzista, esperto in costruzioni speciali e meccaniche, riparatore e ripristinatore allineamento telai motociclistici e molto altro ancora Testo Mauro Di Giovanni Foto Roberto Brodolini
Fausto è del ‘57. Ma nei suoi occhi rimane lo stesso lampo luciferino che conoscemmo tanti anni orsono, quando era agli inizi e intrigava con moto da corsa, pezzi notevoli di vecchi e famosi piloti da gran premio, ormai agli sgoccioli. Uno sguardo sulla materia, che ammicca maliziosamente e che brilla di una luce come quella del vespero, prima e sola nel cielo della sera. La luce che allude ad una conoscenza negata ai più... la luce che disvela. Oggi nell’antro di via di Porta
Labicana, al numero 20/21, nel vecchio e nobile quartiere plebeo di San Lorenzo, a Roma, il “dottor Faust”, lavora, sperimenta, realizza, ripara e dà forma.
LE MACCHINE UTENSILI Simili ad animali da bestiario, sono pezzi che parlano e sanno di meccanica e di ferro, come la fresa alesatrice Grazioli 3C del 1960, che sembra un insetto, oppure il gigantesco tornio a trazione idraulica Pasquino 230, pure del millenovecentosessanta. E poi l’altro pezzo da 90, la piegatubi Bema semiautomatica a sei programmi che lavora su tre assi, quindi la cesoia CBC a ghigliottina e infine la nostra preferita: il trapano a colonna inglese del 1910 a 3 velocità, con cambio a sei ingranaggi Johnes & Shipman ltd; tutti
16
17
FACTORY FAUSTO STIRLACCI
STIRLACCI - www.faustostirlacci.it
la teoria e infine la tanto agognata pratica. Arroventando il metallo variano le caratteristiche tecniche molecolari, parimenti attraverso il procedimento tecnico di raffreddamento, si ricompone la struttura molecolare. Così scopriamo che l’alluminio rimane bianco, il rame diventa prima viola e poi rosso e il ferro da rosso ad arancio, poi giallo e infine bianco, o al “calor bianco”, come si diceva una volta, prima della fusione. È Fausto che parla: “Mentre lavori il
metallo ne senti la sua reazione, la debbo sentire per ottenere l’effetto desiderato...”. Si rimane vincolati a questa
verdi e ferro in una scala di sfumature di colore. Le saldature sono mag a filo continuo oppure al Tig (Tungsteno in gas), col le quali Stirlacci salda tutto, metalli e leghe, tranne il titanio, che necessiterebbe di una camera particolare. Dalla materia alla metafisica il passo e breve, anzi brevissimo, così si disserta di materia e di temperature, perché la materia si modella a
temperature prossime a quella di fusione: 560 °C per l’alluminio,
18
mille gradi circa per il ferro e 1.435 °C per l’acciaio. Ed è lì in quella fase di trasformazione che lo spirito dell’antico fabbro si immerge nel segreto. IL SEGRETO DEL FERRO Un fatto eminentemente personale, che alloca nell’anima e sfiora il misticismo. Così argomentando e discorrendo si ripercorrono gli inizi, come attrezzista (tornitore e fresatore) e poi l’Istituto Tecnico,
attrazione fatale, ogni pezzo che sorge dalle mani e dalla materia è un pezzo di se stessi. Si lavora primamente per se stessi e solo in un secondo tempo la si cede al cliente. Come Vulcano nell’Olimpo che forgia lampi e saette, si parte dall’idea del fabbro antico e si arriva ad una figura di tecnico che ci piace però ancora definire un “fabbro molto avanzato” che aggiusta, raddrizza e ricompone gli scheletri delle cavalcature meccaniche, dai tralicci in acciaio ai perimetrali in alluminio e poi le leghe tutte. Chiediamo a Stirlacci se ha avuto un maestro, un riferimento, un modello a cui ispirarsi e alla fine, dopo un momento di umanissima incertezza, dice: “Un tal Ruggero... mi ispirò il lavoro”. Ci sono segreti che albergano nell’animo di ognuno di noi di fronte ai i quali anche il più bieco cinismo del cronista indagatore deve arrestarsi e con composto rispetto arretrare: come a proposito della miscela del gas utilizzato, che rimane e deve rimanere un segreto. Ignoto a noi e che appartiene a quel sacrario personale di lotte, ingiurie, e passioni che sono, a nostro umile avviso, inviolabili. Come i segreti, che talvolta si chiamano “professionali”, ma che nel caso del ferro e del metallo in genere si originano in scoperte epocali che determinano le ere: la pietra, il rame, il bronzo, il ferro, l’acciaio e poi l’era atomica e post-atomica informatica. Tutto intorno alla materia e alla capacità dell’uomo di penetrarla nei suoi recessi più reconditi. Ma il segreto più intimo e più profondo costa al Faust di Goethe l’anima, ceduta a Mefistofele. Attento uomo, procedi con cautela e non suscitare con la tua tracotanza l’invidia degli dei!
19
FLASH GRAN FERRO
CHE PEZZI DI FERRO! Tante Cafe Racer d'eccelenza, firmate dai migliori preparatori del settore: moto davvero particolari, interessanti, curiose, tutte da ammirare nei minimi particolari al “Gran Ferro”. E chi doveva o davvero voleva esserci c'è stato... in barba al meteo e company! A cura di Luke Inazuma - http://inazumacafe.blogspot.it/
Pioggia, terremoto... Mancavano solo le cavallette... Eppure il “Gran Ferro”, organizzato come sempre dalla Scuderia del Sale, si è tenuto come da programma domenica 20 maggio 2012 a San Giovanni in Persiceto (BO), nella verde cornice di Villa Prugnolo. Certo non c'era il parcheggio pingue di scintillanti custom come lo scorso anno... E nemmeno tostissimi “bicipitomuniti” in gilet di cuoio a fare da coreografia a bordo piscina! Ma un folto numero di appassionati, che se ne è fregato delle condizioni meteo avverse, si è goduto una straordinaria festa. Insomma,
un'eccellente compagnia, chiacchiere che sanno di benzina e una gran bella atmosfera. Assicurata la presenza di espositori e preparatori locali: di fama internazionale o astri nascenti. Tra gli altri, Roberto Totti, che con Michele Marchi
www.granferro.it
20
ha presentato il brand “Recycles”, e Matteo Mussi di BR Moto. Eccellente la rock band che ha suonato dal vivo. Gioia per i cinque sensi è stato il Cafe Racer Contest, con “ferri” davvero interessanti. In ultimo, ma non per questo meno importante, Raffaele Paolucci e la Scuderia del Sale hanno portato in
mostra la splendida collezione di moto d’epoca da dirt track di Pietro Paolo Giacomello, ex
preparatore e meccanico del campione Armando Castagna, Direttore Tecnico della Nazionale di Speedway, e organizzato una galleria fotografica utilizzando l’archivio di Gianni Tomba, memoria storica di questa spettacolare disciplina. Francesco Borgato, supporter d’eccellenza della specialità, avrebbe dovuto curare una rassegna stampa per i visitatori. Purtroppo il terremoto l’ha costretto a casa.
A sx una Jawa da Speedway su ghiaccio. In alto due special della Recycles, marchio presentato da Roberto Totti e Michele Marchi; sotto moto da Speedway d’epoca e in basso una bella Triumph
HOT WHEELS HONDA CB 350 BY DREAM’S FACTORY MOTORCYCLES
22
EMOZIONI D’ALTRI TEMPI MERCE RARA LA RICONOSCENZA. TALMENTE IMPORTANTE DA DEDICARE AD UN AMICO UNA MOTO COSTRUITA CON TANTO DURO LAVORO
Testo Ascanio “Asky 1:43” Gardini Foto Roberto Brodolini
23
aolo e Marco Lucci hanno la passione per le moto. Decidono così di iniziare ad elaborare nel garage di casa un nuovo progetto: pensano che sia arrivato il momento di costruire un mezzo partendo semplicemente da un motore. Lo spunto arriva da una vecchia inglese con telaio rigido apparsa su una delle tante riviste di settore. Si rivolgono allora ad un vecchio amico, grande esperto e collezionista di moto storiche: Goliardo Filippetti. L’amico non lesina consigli e fornisce pure alcune parti; ma il progetto è estremamente difficile e complesso, in virtù anche del luogo di lavoro, che non è un’officina specialistica, ma un vecchio casolare diroccato, attrezzato senza troppe pretese. Inoltre il tempo per costruire la moto è rubato alle ore dedicate alla famiglia e allo svago e così la special vede la luce dopo oltre un anno di gestazione.
P
INTORNO AD UN MOTORE Marco e Paolo decidono di partire da un motore, attorno al quale costruire tutto il mezzo. In uno dei tanti
mercatini d’epoca fanno il classico affare, comprando per pochi spiccioli una Honda CB 350 malridotta nella ciclistica e nelle sovrastrut-
ture. Il bicilindrico in linea giapponese è l’ideale per il tipo di mezzo che vogliono costruire: robusto, poco ingombrante, raffreddato ad aria e in grado di inserirsi in un telaio rigido, assecondando un aspetto vintage ed una linea slanciata. Il twin Honda, a parte una revisione generale e il montaggio di cornetti d’aspirazione in alluminio e scarichi liberi old type, non subisce modifiche di sorta. Il pezzo forte della “Goliardo”, questo il nome della nuova moto, dedicata a quell’amico tanto prezioso nella realizzazione del progetto, è il telaio rigido in stile anni Trenta, ottenuto dall’abbinamento e fusione di parti di varia provenienza
25
26
e in parte autocostruito. Una forcella a parallelogramma appartenente ad una Ariel e due cerchi da enduro anni Ottanta, dotati di freni a tamburo, completano l’opera. A corredo di tutto una serie infinita di particolari che impreziosiscono non poco la Goliardo. Si va dal serbatoio Aermacchi anni ‘60, alla leva del cambio ad asta sulla sua destra, alla frenata integrale ottenuta attraverso un
unico comando a leva sul manubrio, al comando del gas con manettino sullo stesso, fino alla verniciatura speciale rosso rubino-nero metallizzato. Marco ci racconta delle numerose difficoltà di accordare tutti i vari componenti e delle nottate passate nel box, ripagate dalla soddisfazione della prova su strada in occasione di una cronoscalata e dalla commozione dell’amico. Emozioni d’altri tempi!
TECHNICAL DATA DREAM’S FACTORY MOTORCYCLES - www.dreamsfactory.eu - Costo intervento: N.D.
MECCANICA Motore bicilindrico in linea CB 350 Raffreddamento ad aria Accensione a puntine Carburatori Keihin 28 Cornetti di aspirazione in alluminio realizzati dal pieno, spessore 2,5 mm Avviamento a pedale Comando gas con manettino su manubrio Scarico libero competizione old type Frizione in bagno d’olio Cambio a 5 rapporti trasformato a mano con bacchetta sul lato destro CICLISTICA Telaio di varia provenienza: triangolo superiore Matchless anni ‘40, braccetti post. Guzzi anni ‘50, culla inferiore autocostruita Forcella a parallelogramma appartenente ad una Ariel Cerchio ant. 3,25”x21” da enduro anni ‘80 Cerchio post. 4,00”x19” Pneumatici Avon Classic Racer Impianto frenante ant. a tamburo laterale da 180 mm anni ‘50 Impianto frenante post. a tamburo in blocco da 140 mm, con ruota di provenienza inglese (probabile BSA) Frenata integrale 2in1 con comando unico a leva sul manubrio SOVRASTRUTTURE Serbatoio Aermacchi-Harley Davidson anni ‘70 Verniciatura speciale rosso rubino metallizzato e nero metalizzato, designer Marco Lucci
27