Special Cafe #29

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#29- € 4,50 MARZO -APRILE 2016 Bimestrale

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MODERN CLASSIC. PHOTO: BRIAN VERNOR

ICONIC STYLE.

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SPECIAL CAFE è una pubblicazione edita dalla Flake Srl

#29

REDAZIONE Via di Pietralata, 304/c 00158 Roma Tel. +39 06 97271295 redazione@specialcafe.it DIRETTORE RESPONSABILE Roberto Brodolini roberto.brodolini@specialcafe.it SUPERVISOR Marco Montanari FOTO Roberto Brodolini, Marco Della Rovere, Jacob Ehrbahn,Francesca Buglioni, Brandon Lajoie, Marco Renieri, Michael Cranshaw HANNO COLLABORATO Simone Augelli, Giacomo Brodolini, Francesco Bucci, Francesca Buglioni, Marco Della Rovere, Mauro Di Giovanni, Marco Montanari, Jeffrey Zani ILLUSTRAZIONI Danilo De Donno ABBONAMENTI Tel. +39 0399991541 Fax +39 0399991551 abbonamenti@specialcafe.it STAMPA Arti Grafiche Boccia Spa - Salerno PROGETTO GRAFICO e IMPAGINAZIONE alexia masi studio grafico - Roma DISTRIBUZIONE SO. DI. P. S.p.a. Cinisello Balsamo (MI) Tel.: +39 02660301 www.sodip.it AMMINISTRAZIONE e PUBBLICITÀ Barbara Marrocco Via di Pietralata, 304/c 00158 Roma Tel. +39 06 97271295 Fax +39 06 41793417 amministrazione@specialcafe.it ARRETRATI Tel. +39 06 97271295 F ax +39 06 41793417 segreteria@specialcafe.it Pagamento: bonifico bancario di 8,00 euro Banca Popolare di Spoleto iban: IT87Q0570403218000000232200 intestato a Flake S.R.L. Testata Registrata al Tribunale Civile di Roma n. 141/2011 del 05/05/2011

www.specialcafe.it

BLACK LIST CULT GARAGE 04 MENICHELLI NEWS 06 MOTORCYCLES & OTHER

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WORLD GARAGE 10 GT MOTO MEAT&BONES 18 DEREK HARRIS PREVIEW 24 PRAËM HOT WHEELS 30 UNA GIORNATA PARTICOLARE 36 TRIUMPH "FORTY" 44 SEBULBA 62 MOTORECYCLOS 76 HAYABUSA

18

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INTERVIEW 42 FABIAN NARIZUKA EVENTS 52 SNOWQUAKE

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CRAFTSMEN 58 LA FUCINA DI EFESTO

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GLOBETROTTERS 66 THE MOTO QUEST CAFE STYLE 70 HEAVY HEADS VISION 82 HEADBANGERS

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OLD GLORY 86 GIANCARLO MORBIDELLI

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BLACK STREEET CAR 92 CAMARO MK II

L’editore garantisce la riservatezza dei dati forniti, per i quali è possibile esercitare i diritti di cui all’Articolo 13 L. 675/96. Finito di stampare nel mese di Marzo 2016

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CULT GARAGE

MENICHELLI

r e p Su l a i c Sp e

M M B IE

lette straestigiose motocic pr ù pi le fra te sidera . dali di ogni tempo minavaà degli anni ’60 do et m la o rs ve o esQuand esi e le special da gl in o ot m le e at st no incontra famosi e in Inghilterra da ite ru st co e, at riv ro apse de Menichelli, da ve o ol Pa ti, lis ia ec celebrati sp cise di lane coraggioso, de e al ni NI ge AN to OV na GI io endoRO DI pass A CURA DI MAU li inglesi, propon ag a id sf di to an ciare il gu se BMW superspecial su ba lle de re za iz al re si ano lli si di di Paolo Meniche . Il meccanico rom 0° ro 18 vo a la r l xe de bo ia or he a st bicilindric più fase allora in ficine differenti, la della casa bavare li el od m i da sviluppò in tre of a o, iv rn loce part trovava in via Livo e la R69S – una ve 0 si i R6 al la qu 0, lle R5 de la : a mos produzione te le più rie però non cv e di 600 cc ch 6 64 al 1970, sono na /4 19 l 42 da di , a ui ic Q dr a. m olin N fabbici a Ro special BMW del come usciva dalla he ic sì og co , ol re cn te te e pe ie m poteva co voluzionar cinquanta sogna conrformanti seicento lle “Menichelli” bi pe de ù so pi ca le el n N co o. a nt a, m clistibric vece di moto da corsa, l punto di vista ci va da tta tto tra tu si at n pr no so e a inglesi. Er siderare ch avano anle Triumph, e tuttavia partecip colmabile. Mentre ch in li a er da o ra ss st e bi tiv l’a e e or m le alco ch di sp tizioni di durata, co (senza trascurare pe JS m A co le a e n so to es or cc N le BSA, le che con su mai da anlora era fornniche), erano or tjuic (la coppia al ita on br M l se de ca i as br or le H e pce ’60 tre la 24 lla semplice o a do iotti). Tra gli anni ic cu al a i C la e te lli n he co ic ili en ib ni dispon mata da M periore, una quinanche inferiore/su lli ideò e realizzò (o he e ic or en ri M fe 0 in ‘7 lla ni e cu an sioni com pia gli comparto sospen narie, che oggi, di un or n ra co st e l ia n) to ec or sp come le N dicina di e del monevano il reorico, come icon obsolete BMW av st ai e m ss or re te le , in d’ no i er ol nteriomod veic no co ata e la forcella an ide cafe racer, so id nd gu le a sp ot e ru m la co n e, trotreno co do vintag

LE MIG LIORI SPECIAL ITE SU BASE BMW COSTRU ’6 0 IN EUROPA NEG LI ANNI I DI UN USCIVANO DALLE MAN MECCANICO ROMANO

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’ E V U lematica e i sidecar ma prob su a m tti O s. rle re Ea attutto se consu una moto, sopr anche pericolosa me del suo ella Earles, dal no rc fo La . ite lim al aldotta ristica dinamica di tte ra ca la tti fa in inventore, ha ndo ad di affondare, anda ce ve in ta na fre in lvolta zarsi n conseguenze ta co no re nt va l’a alleggerire tale che vinell’incidente mor e m co , he ic at m del dram la compressione al , TT il e nt ra du de coinvolto do 500 Lempione del mon ca o im pr il , ill H dotaBray P di Graham era G 0 50 V M La . m slie Graha oblema lee fu proprio un pr s rle Ea la el rc fo ebta di ll’incidente, come de a us ca la la el rc gato alla fo , all’epoca rci Arturo Magni sa es nf co di o od be m della MV. direttore spor tivo rando sulva il motore lavo ca ifi od m lli he ic beMen a (testate), sugli al ic rm te lla su , io l’imbiellagg della R69S), te (il punto debole as lle su , es m m ca rticori a finità di piccoli pa ’in un su e i or at sui carbur boxer di More la potenza del ta en em cr in r pe curalari suggestivo era si ù pi o nt ve er nt l’i naco. Ma tica. Il retroguardava la ciclis ri e ch lo el qu te trianmen sostituito con una e a vi to ia gl ta va treno veni nte con i due il forcellone oscilla e bi tu in ra tu la arico go regolabili nel prec ni ia er C ri to za ammor tiz amente rintreno era complet an av L’ p. to il , la o pumol iani G.P., nuovi eran er C la el rc fo la n novato co

alalluminio a bordo in rd ko Re i an rr re i cerchi Bo all’avano frenante vedeva rt pa m co il tre en to, m a e quattro ni a doppia camm treno i poderosi fre astrutture, 230/250 mm. Sovr da a an nt Fo e sc gana ti tra il meglio in due pezzi scel luci e manubrio ivano a detigianale contribu ar ne io uz od pr dai della lso. Caratterizzate ce ec to ot od pr un terminate li denomioi tedeschi specia at rb se i ic nt do to rimas BMW Menichelli le ”, er st on M e nati “Honsk el motocilgidi esempi di qu fu ù pi i tra no go diman ione e qualità e, nz te at di tto fa co clismo eroi e, da quella a tema di smentit nz se re pu o ol nso ciam ita di profondo se nd co e ar ol ic rt genialità pa liano nel istingue il lavoro ita dd ra nt co e ch o tic semeste ial “Menichelli” è ec sp La o. tic is or mondo mot di appascelebrata fra i gran e a at m no ri a at st pre gli anni dali della fine de ra st e id sf lle ne sionati e 750, Kawaa battere Honda ra co an va ci us ri ” Me‘60 i. Con lo “stregone es gl in i dr lin ci saki e tre canici, “l’apdue giovani mec no va ra vo la li el gi è nich Dragoni”, che og o ol Pa ne go re st prendista enichelli”, e a replicare le “M o at zz ri to au co o. Un l’uni quel tempo perdut di e an ov gi tro al Primo, un rché anconei calendari, pe lo so to ri ar sm po tem quella bulloni di ferro di i ne e ue ng sa l ra vivo ne all’ora. ecento chilometri du da W BM a ic mag 5


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NEWS NEWS N

MOTORCYCLES & OTHER a cura della Redazione

WAVE CITY TABLE Ispirato dal celebre film del 2010 “Inception”, Stelios Mousarris, artista cipriota, ha realizzato questo tavolino dalla forma e dalle caratteristiche uniche. Il Wave City coffee table è realizzato in legno e acciaio sfruttando appieno la tecnologia di stampa 3D. L’opera d’arte, perché in questo caso si dovrebbe usare questo aggettivo, rappresenta un ambiente metropolitano con palazzi, strade e grattacieli che si sollevano e si ripiegano su se stessi creando una vera e propria onda. una serie di edifici meticolosamente scolpiti per aggiungere un senso di realismo all’oggetto di design. Decisamente costoso, anche perché realizzato in edizione limitata, ma perfetto per tutti coloro che vogliono portare un pezzo di città dentro casa. www.mousarris.com

WORLD DUCATI WEEK 2016 La nona edizione del World Ducati Week al “Misano World Circuit Marco Simoncelli” dall’1 al 3 luglio 2016 chiama a raduno i Ducatisti di tutto il mondo. Moto, Piloti e Community si incontreranno per celebrare insieme i 90 anni della Casa di Borgo Panigale. Ogni due anni, tutto l’universo Ducati si ritrova per celebrare la passione desmodromica e l’orgoglio di appartenere a un marchio prestigioso e altrettanto unico e coinvolgente. Come vuole la tradizione, per i partecipanti al World Ducati Week 2016 è previsto un ricco programma di iniziative e sorprese, esperienze ed emozioni. Protagonisti assoluti saranno le moto, i piloti Ducati MotoGP e Superbike, sia quelli dei Team appena presentati sia quelli che hanno fatto la storia di questa Casa motociclistica. Molte le attività in programma tra cui la possibilità di vivere esperienze uniche con tutte le nuove moto Ducati della gamma 2016, come la Multistrada 1200 Enduro, la XDiavel e le immancabili Scrambler. www.ducati.it

BULLETPROOF JEANS

UN MODERNO MERCURIO

La Tobacco Motorwear Company è in missione per evolvere l’equipaggiamento protettivo di guida. La loro recente campagna Kickstarter ha catturato l’attenzione e l’entusiasmo dei piloti di tutto il mondo alla ricerca di capi d’abbigliamento che non sacrifichino lo stile per la sicurezza alla guida. I loro jeans denim sono rinforzati in Kevlar, una fibra sintetica usata principalmente per i giubbotti antiproiettile. Il rivestimento in Kevlar corre lungo le gambe, sia nella parte anteriore che in quella posteriore, per offrire una protezione ottimale in caso di incidente. I jeans, dotati di cinque tasche, sono completamente realizzati a mano nella loro fabbrica di Los Angeles e sono disponibili in diversi colori sia per uomo che per donna. www.tobaccomotorwear.com

Lo Urban Messenger è una borsa a tracolla impermeabile da 16 litri dallo stile aggressivo e dal colore accattivante. Perfetta per la moto perché garantisce che gli oggetti al suo interno rimangano asciutti e in perfetto ordine. La tracolla può essere facilmente regolata ed è anche dotata di una cinghia per essere allacciata saldamente alla vita. Una volta impostata, la cinghia non ha bisogno di essere regolata ogni volta. La fibbia è progettata per essere sganciata sia da persone destre che dai mancini. La borsa Urban Messenger può essere accessoriata dal ulteriori borse che aumenteranno la capacità di carico di ben 10 litri. www.kriega.com

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STIVALE CONTINENTAL Il nuovo stivale di Stylmartin mette finalmente d’accordo due termini ormai ben noti ai motociclisti: vintage e retrò. Il primo indica lo stile di oggetti di qualità prodotti nel passato. Il secondo si lega ai prodotti nuovi che rimandano a un certo periodo cult della storia. In altre parole si vuole ricordare che il marchio, nato nel 1979, ha contribuito “storicamente” a diffondere la tipologia di calzatura che oggi, con Continental, torna a essere di tendenza. Soltanto aziende che come Stylmartin hanno alle spalle una lunga storia possono vantare un valore aggiunto importante: quello di aver vissuto l’epoca alla quale si ispira l’attuale trend Old Style che coinvolge moto, accessoristica e abbigliamento. Lo stivale Continental si avvale di tecnologie e materiali attuali, ma rimane sostanzialmente un prodotto “semiartigianale”, che si lascia guidare dai dettagli di un tempo. Ad esempio il logo, qui riproposto stampato a fuoco. O i ganci metallici cromati che fissano i 4 cinturini. Per la tomaia è stata scelta la pelle nappa di vitello nella splendida versione color rosso, resa impermeabile e anticata con una speciale cera tramite un procedimento di spazzolatura manuale. Anche la fodera interna è in pelle per offrire il massimo comfort in termini di traspirabilità. Uno stivale da indossare tanto in sella a una enduro d’epoca, quanto in sella a una classica inglese, una cafe racer o una scrambler. www.stylmartin.it

MOTO SPECIAL E ANIME RIBELLI Italia e Stati Uniti, filosofie lontanissime nell’approcciare la motocicletta. Soprattutto quando si tratta di trasformarla in qualcosa di unico. Il senso profondo di questa differenza si coglie attraverso le storie, i vezzi, i tic e le idiosincrasie di venti tra i preparatori più celebri al mondo. Gli autori Fabio Cormio e Jeffrey Zani li hanno scelti al di qua e al di là dell’Atlantico per le loro vicende umane, spesso sorprendenti, e per i riscontri ottenuti nel particolarissimo universo delle “special”. Dai loro incontri emergono ritratti genuini, qualche volta surreali, di persone che hanno messo le Cafe Racers davanti a ogni altra cosa. Storie di passione divorante, come quella del newyorchese Kenny Cummings che afferma: «Penso alla velocità tutto il giorno. Se devo camminare dalla cucina al salotto cerco la traiettoria ideale». Venti storie, in un incontro/scontro fra le sfaccettate filosofie americana e italiana a confronto. La prima, frutto di una riscoperta cultura biker e hipster, l’altra viva sulla scia di una lunga tradizione, ma allo stesso tempo contaminata dalle mode (e qualche volta dal business). Ogni capitolo è introdotto da un aneddoto degli autori sui retroscena vissuti durante l’intervista e, per ciascuno dei personaggi, non manca un’immagine, indispensabile per dare un volto ai protagonisti. www.giorgionadaeditore.it

HEVIK GARAGE Il nuovo jet Garage Hevik rispecchia la cura profusa dal marchio bresciano nella sua linea old style. Il casco ha la calotta in fibra composita ed è privo di visiera. A proteggere gli occhi ci pensano gli occhialoni (in foto) che HEVIK ha scelto di fornire di serie, come del resto anche sugli altri jet in fibra. Scelte costruttive che esaltano la leggerezza e che aggiungono il giusto tocco retrò. Particolare anche la colorazione della calotta, grazie alla scelta di un pattern che riproduce la finitura dei serbatoi lasciati grezzi con effetto “alluminio spazzolato”. Gli interni, di colore nero, sono anallergici e totalmente removibili. Posteriormente è presente il classico cinturino in pelle ferma occhialoni, mentre i bottoni metallici visibili sulla calotta all’altezza del frontino e lateralmente servono al montaggio di una visiera, acquistabile come optional. www.hevik.com 7


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NEWS NEWS N

MOTORCYCLES & OTHER a cura della Redazione

TRE FILM INEDITI DEL MAESTRO GIANFRANCO ROSI Da sempre inediti in Italia, in sala e in homevideo, i film di Gianfranco Rosi sono stati attesi, concupiti e desiderati da generazioni di cinefili, studiosi e addetti ai lavori. Questa edizione propone i primi tre film (Boatman, Below Sea Level, El Sicario, room 164) di uno dei registi più rilevanti della scena internazionale, attivo dagli inizi degli anni Novanta ma "scoperto" dalla stampa e dal grande pubblico italiano solo dopo il Leone d’oro conquistato a Venezia nel 2013 con il film Sacro Gra. "Boatman" racconta la giornata ipotetica di un barcaiolo di Benares che costeggiando le sponde del Gange ci fa vivere con il suo originale umorismo e poesia il mistero della compresenza in uno stesso luogo della vita e della morte. Below Sea Level è lo straordinario ritratto di un gruppo di persone che, avendo deciso di girare le spalle alla società, ha trovato la propria dimora in una base militare dismessa a 200 chilometri da Los Angeles e a 40 metri sotto il livello del mare. Un potente affondo nei mondi invisibili di un popolo sommerso, tanto vitale quanto dolente. "El Sicario, room 164" è il monologo/confessione di un ex killer del narcotraffico messicano che racconta il sistema in cui opera il cartello sulla frontiera con gli Stati Uniti. Girato interamente in una stanza di motel, "El Sicario, room 164" è un istant movie capace di restituirci in un sol colpo la verità di un personaggio e di un sistema tanto violento quanto tragico. www.lafeltrinelli.it

UN’ESPERIENZA D’ASCOLTO MULTIDIMENSIONALE Progettati per un’esperienza trascendentale e una riproduzione chiara del suono, gli auricolari FXA7 della Fender sono un capolavoro di ingegneria. La struttura esterna è realizzata con una stampante 3D e la forma è il risultato della scansione di migliaia di orecchie per creare una calzata universale. Il segreto dietro queste cuffie, completamente progettate e realizzate negli States, è la tecnologia denominata Hybrid-Dynamic and Balanced Armature (HDBA). Questa configurazione unica genera un audio trasparente con bassi incisivi eliminando il rumore ambientale e riducendo le interferenze. Perfetti per qualsiasi situazione di ascolto, gli auricolari FXA7 possono essere controllati con il proprio smartphone modificandone i settaggi. Essendo molto sottili sono ideali per ascoltare musica durante un giro in moto poiché non danno fastidio quando si indossa il casco. www.fender.com

GIACCA SPIDI TANK

YARD BUILT FEST

La giacca da moto Tank è un mix di tradizione ed innovazione che combina sapientemente lo stile alla funzionalità; il nome deriva dalle giacche utilizzate all’interno dei carri armati alleati, da cui ne riprende il concetto ed il taglio corto. Per adattarsi alla perfezione all’utilizzo motociclistico, sono stati poi introdotti tutti i concetti del Motorsport Lifestyle SPIDI, miscelando ergonomia, protettività e stile. www.spidi.com

Lo Yard Built Fest è un festival itinerante dedicato alle motociclette d’epoca e non, che abbiano subito una qualsiasi modifica nella ciclistica o nell’estetica ad opera di professionisti del settore o semplicemente appassionati proprietari. Ogni anno lo YBF verrà proposto in una location diversa sul territorio italiano, possibilmente all’interno di un autodromo o comunque aree chiuse al traffico. Possono partecipare moto modificate, in un una qualsiasi maniera, da preparatori professionisti o da dilettanti, suddivise in diverse categorie ben definite. La prima edizione si terrà presso l’autodromo Pietro Taruffi di Vallelunga (RM) in concomitanza con il primo meeting di moto d’epoca e la prima tappa del campionato Campionato Vintage Endurance organizzato da Federazione motociclistica Italiana.

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Abbigliamento e Accessori per Motociclisti Dapper PROSSIMA APERTURA Via Piave, 40 Frascati (RM) tel. 340.2284015

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WORLD GARAGE

GT MOTO

TESTO JEFFREY ZANI

Tsingos è il suo cognome, il Texas la sua terra: una delle rare moto-girl della scena, anima e corpo dell’officina GT Moto, passa ai raggi X la sua mania

È

lei. Autentica. Il bicilindrico frontemarcia con i carter cromati, le molle che girano sugli steli della forcella come rami d'edera, le curve del serbatoio in bella vista. Nuda, viva, con qualche linea scura a tratteggiarne il nome. Lei. Una Triton tonica e temperata. Anno 1966, targa texana, pilota con casco a scodella e capelli raccolti nel codino che scendono serpentini sulla camicia a scacchi di Sofi Tsingos. Un’altra lei, tosta e tenace. Anima e

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FOTO BRANDON LAJOIE


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WORLD GARAGE

GT MOTO

corpo di GT Moto, l'officina in cui realizza le sue café racer col fiocco rosa e l'animo d'oro. Perché qui a Plano, nella parte settentrionale del Texas, non si costruiscono solo esemplari fatti per la strada. Ma anche mezzi con cui fare beneficenza, aiutare il prossimo, sventolare la bandiera della solidarietà: «Di recente ho realizzato una Honda CB 450 con la quale ho aiutato un'organizzazione a scopo benefico, è stata messa in piedi una lotteria da 25 dollari a biglietto al termine della quale abbiamo estratto il vincitore, un ragazzone di New York che dice di preferirla alla sua recentissima Thruxton». La voce di Sofi è ferma, determinata. Così come le mani con cui svita e riavvita, plasma e com12

pleta, lustra e rifinisce. Per la sua quattro-e-mezzo è partita da una base del 1971 alla quale ha sostituito il forcellone con quello di una CB 550, giudicato «più robusto e più lungo dell’originale, quindi in grado di garantire più stabilità alle alte velocità». Il faro anteriore viene da una Harley Davidson, mentre il serbatoio svasato in quattro punti (in coincidenza con i riferimenti di polsi e ginocchia) è stato scolpito a mano nella bottega di Plano, così come l’asciuttissimo codino e lo scarico in acciaio inossidabile. «Mio padre George è da moltissimi anni un restauratore a tempo perso - racconta la statunitense - lavora nel settore del commercio degli aerei e per rilassarsi sistema vecchi catorci. Sono cresciuta ammiran-


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do la sua figura, e adesso ho reso tutto più estremo decidendo di raccogliere la sua passione e farne il mio lavoro e la mia vita. Oggi il nostro garage è pieno di attrezzi, le moto sono dappertutto. Ne abbiamo così tante che non sappiamo più dove metterle. Una è nello studio di mio padre, due sono parcheggiate nella sala da pranzo». La precisione cui Tsingos Senior interveniva sulle sue cavie, secondo Sofi, andava però rivista con un tocco di coraggio e trasgressione. Specialmente dopo la sua prima esperienza al Rockers vs Mods, un evento organizzato nelle principali metropoli del Texas. Fra le quali Dallas, che dista meno di mezz’ora di gas dalla sua officina,

in direzione Sud: «Ci sono stata nel 2010 e devo dire che mi ha cambiato la vita. Ho visto cose che hanno dell’incredibile». La manifestazione raccoglie i rappresentanti della subcultura Rocker, popolata da ceffi vestiti di pelle nera che giocano a fare i duri cavalcando stalloni inglesi con le pedane arretrate, e i più sofisticati Mods, abituati alle lumacose velocità di scooter italiani come Vespa e Lambretta, taglio di capelli ordinato e camicia abbottonata fino al pomo d’Adamo. In Inghilterra nella prima metà degli anni ‘60 fra i due gruppi era guerra, mentre adesso gli emulatori del Texas fanno baldoria in tandem fra i fumi dei barbecue e le dita impazzite dei musicisti chiamati a raccolta per ga13


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WORLD GARAGE

GT MOTO

rantire una degna colonna sonora all’evento. Sofi non manca mai l’appuntamento, anche se di recente ha allargato il raggio delle sue trasferte fino al Barber Vintage Festival che si tiene ogni anno in Alabama, il più grande degli States con le quasi 70mila presenze registrate nel 2015. Lì ha portato la prima moto con cui papà George ha fatto uno strappo alla regola, creando un esemplare personalizzato e non restaurato: «Sono molto orgogliosa di quello che ha fatto, ha rimediato una R75/5 del 1973 e l’ha rivoluzionata a modo suo». Ora il serbatoio viene da una R60, la sella è fatta in casa, la vernice è ispirata a un mezzo singolare: «Il rosso che abbiamo scelto è quello di un motocarro Harley Davidson del 1948, mentre il blocco motore è stato coperto di nero lucido, escluse le punte delle alette di raffreddamento». Si tratta di una bobber fatta per andare a spasso 14


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Il rosso che abbiamo scelto è quello di un motocarro Harley Davidson del 1948, mentre il blocco motore è stato coperto di nero lucido, escluse le punte delle alette di raffreddamento

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WORLD GARAGE

GT MOTO

ascoltando gli scoppi scanditi dal bicilindrico boxer bavarese, incarnando uno spirito parecchio distante da quello che ha animato Sofi ai tempi delle scuole superiori: «Mi piaceva andare in pista, lo facevo con due Ducati, una 748 e una 996». L’adrenalina era roba da vertigine, ma lo erano anche gli scontrini degli pneumatici e dei pezzi di ricambio: «Ho partecipato a parecchie gare locali, ma poi ho deciso di risparmiare un po’ di soldi per frequentare un istituto tecnico e prendermi un diploma da meccanico». Ora, a 28 anni, Sofi ha un curriculum da veterana: «Ho lavorato in un negozio di caschi, in una concessionaria Ducati, in un’officina Harley Davidson in cui mi occupavo della verniciatura e in un posto in cui si elaboravano automobili. Ora GT Moto è il mio brand. È dura, perché mi devo occupare di una miriade di cose. Devo sistemare il sito, aggiornare la contabilità, chiamare i fornitori, pagare le fatture e lavorare in officina. L’impegno è

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tanto, ma le soddisfazioni non mancano. Ne vado orgogliosa». GT Moto sta in equilibrio fra la sua sete di novità e l’estro purista del padre, dal quale è uscita la Triton che Sofi tratta come un cimelio. «Papà ha iniziato a lavorarci nel 2009 e l’ha finita l’anno successivo, ha raccolto la componentistica necessaria e l’ha assemblata come si faceva ai vecchi tempi, quando gli inglesi mettevano insieme un ibrido che rappresentava il meglio della produzione britannica su due ruote: il telaio featherbed Norton e il bicilindrico 650 Pre-Unit Triumph». Per questo esemplare, come per gli altri modelli realizzati sotto il tetto di GT Moto, il momento più emozionante è stato il primo calcio alla pedivella d’avviamento: «È la parte che preferisco, un gesto semplice e netto che sintetizza tutti quelli che l’hanno preceduto». 17



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