La spirale è contraccettiva o abortiva?

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LA SPIRALE È CONTRACCETTIVA O ABORTIVA ? Premessa Nella sua testimonianza riguardante la propria esperienza di premorte, la dottoressa Gloria Polo affronta anche il tema della spirale e a tal proposito afferma quanto segue: «Le donne che hanno portato o portano un dispositivo intrauterino sanno che ogni tanto si è soggetti a delle emorragie abbondanti, distinte da quelle mestruali, con coaguli e in più si viene colti da un malessere diffuso e da coliche[…] questi sono i sintomi di micro aborti. […] Nel mio giudizio particolare, però, non potei dire di non avere la piena avvertenza che la spirale fosse abortiva perché lo udii dire da un sacerdote. […] Il mio ventre invece di essere fonte di vita divenne fonte di morte. In pratica ero diventata il cimitero dei miei figli abortiti» (tratto da FLAVIANO PATRIZI (a cura di), Sono stata alle porte del cielo e dell’inferno. Nuova testimonianza della dott.sa Gloria Polo, p 97-98). Ciò che la dottoressa Gloria Polo afferma a proposito della spirale è vero? L’articolo seguente risponderà a questa domanda.

Funzione della spirale La “spirale” ( Intrauteri device, IUD; in italiano “dispositivo intrauterino”) è un piccolo dispositivo di plastica rivestito di rame, posizionato all’interno dell’utero della donna dal ginecologo, durante il ciclo mestruale. La spirale ha un effetto tossico sugli spermatozoi e ha due funzioni: 1) interferisce con la

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Spirale di rame


risalita degli spermatozoi verso la tuba impedendo la fecondazione dell’ovulo (funzione contraccettiva), o 2) impedisce l’impianto di un eventuale ovulo fecondato, alterando l’endometrio (funzione intercettiva)1. L’azione dell’aspirale di rame è dunque abortiva o contraccettiva? Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) l’aspirale di rame non è abortiva, mentre lo è per molti altri studiosi più legati alla visione bioetica cattolica. A proposito il papa Giovanni Paolo II scriveva:

Immagine dello sviluppo embrionale

«Purtroppo la stretta connessione che, a livello di mentalità, intercorre tra la pratica della contraccezione e quella dell'aborto emerge sempre di più e lo dimostra in modo allarmante anche la messa a punto di preparati chimici, di dispositivi intrauterini e di vaccini che, distribuiti con la stessa facilità dei contraccettivi, agiscono in realtà come abortivi nei primissimi stadi di sviluppo della vita del nuovo essere umano»2.

Tale differenza sulla comprensione della funzione abortiva o contraccettiva della spirale è dovuta al fatto che, mentre per la OMS la gravidanza inizia al momento dell’impianto dell’embrione nell’utero3 (OMS, 1985) per gli studiosi più legati alla visione bioetica cattolica la gravidanza inizia al momento del concepimento4, quando cioè l’ovulo viene fecondato da uno spermatozoo. 1

WORLD HEALTH ORGANIZATION, The TCu380A Intrauterine Contraceptive Device (IUD), Specification, prequalification and guidelines for dprocurement, 2011, p. 11. 2 .GIOVANNI PAOLO II, enciclica Evangelium Vitae, n. 13. 3 L’annidamento dell’embrione avviene dopo circa 5-6 giorni dalla fecondazione. 4 PONTIFICIA ACCADEMIA PER LA VITA, Comunicato finale dell'Assemblea Plenaria su "Identità e Statuto dell'embrione umano", "L'osservatore Romano", 21 febbraio 2


Ecco perché in merito alla spirale di rame nella letteratura scientifica troviamo delle contraddizioni.

Implicazioni legali Purtroppo in Italia, mentre non vi è alcuna definizione legislativa esplicita del momento in cui si può considerare iniziata una gravidanza, una interpretazione sistematica della legge 194/1978 lascia intendere che interruzione della gravidanza si abbia solo in un momento successivo all’annidamento dell’ovulo fecondato nell’utero materno, adottando di fatto la definizione della OMS. Ragion per cui non vengono considerati abortivi in Italia i tre sistemi intercettivi utilizzati come “contraccettivi di emergenza”, in caso di un rapporto sessuale imprevisto e non protetto per evitare il rischio di un’eventuale gravidanza indesiderata, tra i quali si trova la spirale5. Dato che gli spermatozoi localizzatisi nella cervice sopravvivono per un periodo di 45 giorni nel quale tendono a risalire in direzione dell’utero e delle tube, la fecondazione dell’ovocita potrebbe avvenire anche 4-5 giorni dal rapporto sessuale e quindi l’aspirale, utilizzata come metodo di emergenza entro 48 ore dal rapporto non protetto, avrebbe la funzione di prevenire la fecondazione dell’ovocita, ma, siccome la fecondazione potrebbe però verificarsi anche dopo solo circa 30 minuti dalla fine del rapporto non protetto, essendo questo il lasso di tempo utile affinché gli spermatozoi raggiungano le tube, l’aspirale fungerebbe da intercettivo, impedendo l’annidamento dell’eventuale ovocita già fecondato. Perciò, definire questo metodo esclusivamente “contraccettivo” è fuorviante. Anche per la legge federale6 degli Stati Uniti d’America la gravidanza inizia al momento dell’impianto dell’embrione nell’utero, ma tale certezza legale è stata scossa a seguito di un importante caso giudiziale che ha riportato alla ribalta il 30 giugno 2014 la distinzione tra sistemi “contraccettivi” e “abortivi” quando la Corte Suprema USA, nel caso Hobby Lobby ha consentito 1997, p.4. PONTIFICIA ACCADEMIA PER LA VITA, Dichiarazione finale della XII Assemblea Generale su "L'embrione umano nella fase del preimpianto. Aspetti scientifici e considerazioni bioetiche" , 28 febbraio 2006. 5 Si veda il sito della Società Italiana della Contraccezione (S.I.C.). 6 Diciotto stati degli USA nei propri codici civili hanno leggi nelle quali la gravidanza viene fatta iniziare dal concepimento o dalla fecondazione, differendo così dalla legge federale. 3


all’omonima catena americana di ferramenta di non pagare alle sue dipendenti il ricorso a 4 metodi contraccettivi sui 20 previsti dalla riforma sanitaria di Obama (detta comunemente Obamacare), in quanto li considerava abortivi e quindi contrari alla propria visione del mondo.

Conclusioni In base a quanto sopra scritto possiamo concludere che la spirale di rame svolge una doppia funzione: contraccettiva e abortiva. «La ragione è semplice, al di là dei molti termini tecnici che vengono impiegati e che possono confondere le idee. Una nuova vita umana ha inizio infatti quando si uniscono il seme femminile e quello maschile; da allora esiste un nuovo essere umano che, per sopravvivere e svilupparsi, si annida nell’utero. Impedire questo annidamento significa dunque impedire al nuovo essere umano di continuare a vivere, ossia sopprimerlo: è esattamente questa la triste realtà dell’aborto intenzionalmente procurato. […] È compito e dovere della Chiesa aiutare i fedeli, ma anche tutte le donne e gli uomini che vogliono condurre una vita morale, a conoscere con chiarezza il significato e la portata dei gesti che compiono. In concreto, è certamente diversa la decisione di ricorrere ad un anticoncezionale da quella di procedere ad un aborto, anche se entrambe sono moralmente negative. Mettendo in guardia dalle pratiche abortive, la Chiesa è certa di rendere un fondamentale servizio all’umanità»7.

Flaviano Patrizi

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Intervista a mons. Camillo Ruini, allora presidente della CEI, comparsa su Avvenire del 3/11/2000. 4


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