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Progetto Mondialità da 30 anni si occupa di volontariato internazionale e di cooperazione tra i popoli. È una Organizzazione Non Governativa: è riconosciuta idonea dal Ministero degli Affari Esteri con il contributo del quale realizza progetti pluriennali nei Paesi in via di sviluppo. Realizza, inoltre, con il contributo dell’Unione Europea e degli Enti Locali (Cooperazione decentrata) interventi di cooperazione nell’area del Mediterraneo e del Sud del mondo. E’ un Organismo federato a FOCSIV (Federazione Organismi Cristiani Servizio Internazionale Volontario), membro del Forum nazionale del Terzo Settore e dei Forum locali. Collabora con Enti Civili ed Ecclesiali, presenti sul territorio pugliese e nazionale. Queste collaborazioni si esprimono attraverso attività dirette nei Paesi del Sud del Mondo, con l’invio di volontari e la realizzazione di progetti indispensabili per le popolazioni locali per il loro futuro auto-sostentamento. Sul territorio locale in particolare e su quello nazionale ed internazionale, autonomamente ed in collaborazione con altri partner, l’Organismo propone e realizza interventi di informazione e di sensibilizzazione sulle tematiche della cooperazione internazionale, dell’educazione allo sviluppo e alla mondialità, della promozione umana, dei diritti fondamentali, delle migrazioni, della cittadinanza attiva. L’ONG ha già realizzato a Bari, in collaborazione con il MAE e con la FOCSIV, sette edizioni della Scuola di Politica Internazionale Cooperazione e Sviluppo di Roma.
Programma di formazione e implementazione idrico-agricola nel distretto di Machinga (Malawi) Il progetto, che ha una durata triennale, si propone di contribuire al miglioramento del reddito delle famiglie dei villaggi di Mbweso, Makote e Mjahito e allo sviluppo dell’economia locale attraverso l’accesso alle risorse idriche e lo sviluppo di un’agricoltura socialmente e culturalmente integrata, attraverso l’ampliamento delle opportunità di sviluppo economico, un facilitato accesso al credito e la promozione della micro imprenditoria, con particolare attenzione alle donne capo-famiglia nell’area di Mbonechera EPA (Extension Planning Area). Il settore idrico e agricolo, in particolare, prevede la canalizzazione delle acque dal fiume Shire per l’approvvigionamento idrico di tre aree agricole destinate alla coltivazione orticola, frutticola e alla zootecnia; la costruzione di un centro di raccolta, conservazione, smistamento dei prodotti e di commercializzazione per il surplus produttivo; un training di formazione teorico-pratica nel settore agricolo e imprenditoriale; l’avvio del rimboschimento delle aree depauperate e desertificate dall’indiscriminato utilizzo del legname per il fabbisogno locale; un training di educazione ambientale; l’avvio sperimentale della coltura della jatropha, pianta da cui si ricava olio biocombustibile e dell’artemisia, pianta utilizzata per la cura della malaria; l’avvio sperimentale della produzione di biogas attraverso i rifiuti e la realizzazione di una cisterna di depurazione dell’acqua.