Tutti miti

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MITO 1 Un maggiore sviluppo nei Paesi di origine fermerà le migrazioni internazionali

SEI D’ACCORDO? “Non è accettabile pensare di risolvere il problema nei Paesi in via di sviluppo facendo venire due miliardi di persone in Europa. L’unica speranza è di aiutare I Paesi di provenienza dell’immigrazione, per far si che ci sia uno sviluppo e un percorso virtuoso .…” (1) Claudio d’Amico, Deputato Lega Nord, 2009

SPESSO SENTIAMO DIRE CHE … La povertà è la causa principale delle migrazioni internazionali. Coloro che migrano nei Paesi sviluppati in cerca di lavoro e di condizioni di vita più dignitose sono i più poveri fra i poveri, coloro che non hanno futuro alcuno nei propri Paesi. Ne consegue che, se favorissimo il miglioramento delle condizioni economiche generali dei Paesi in via di sviluppo, le migrazioni verso i Paesi più ricchi si ridurrebbero. Per questo motivo le politiche volte a contenere il flusso immigratorio verso l’Europa sono focalizzate sull’eliminazione della povertà nei paesi di provenienza.

COSA DICONO DATI E CIFRE La mobilità caratterizza l’umanità sin dalle origini dei tempi, e non c’è ragione di credere che in futuro le persone smetteranno di spostarsi e di migrare. Le ragioni per cui lo fanno sono molteplici: desiderio di conoscere, scelte personali, guerre e conflitti, disastri naturali, violazioni dei diritti umani, discriminazioni di genere e povertà; questi sono solo alcuni dei fattori che spingono a migrare. Non è dunque solo l’estrema indigenza a portare le persone oltre i confini dei propri paesi. Si emigra anche da Paesi non considerati poveri, ma che sono comunque caratterizzati da tratti di fragilità tali da costringere parte della popolazione a cercare altrove condizioni di vita più accettabili sotto vari profili. Indice di sviluppo umano /percentuale della popolazione 16 14 12 10 8

Emigrati

6

immigrati

4 2 0 Molto basso

Figura 1

Figura 2

Basso

Medio

Alto

Molto alto


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