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Agricoltura

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PENSIERI E PAROLE DI UNA GIOVANE ALLEVATRICE

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

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Eppure tempo fa la mungitura rappresentava, per noi allevatori, un momento gioioso, con la quale si potevano ammirare i risultati del continuo lavoro sui propri animali, sui pascoli allevati con passione, sui raccolti di un intero anno, sulle scelte adoperate minuziosamente per ottenere il giusto bilanciamento dei concentrati. Il momento in cui, quella “gioiosità” impiegata tempo prima, ti portava finalmente a comprovare che le scelte fatte avevano portato i frutti e ci si poteva abbandonare al momentaneo “rilassamento”!

Ed oggi invece? Oggi, non è più così! Per meglio dire: non è sempre così. Quei minuti importantissimi che intercorrono fra l’attacco e lo stacco dei gruppi per la mungitura, sono densi di pensieri e perplessità, dubbi e paure. Bisogna pensare a come andare avanti, fra gli au-menti imposti sui prezzi dei concentrati alimentari da parte delle ditte mangimistiche, la diminuzione del prezzo del latte imposta dai caseifici (che sembrano farsi guerra per la concorrenza, ma quando si tratta di decidere il prezzo del latte, fanno lega indissolubile), fino alle continue lamentele da parte dei caseifici che implorano la diminuzione della produzione, per arrivare, infine e nei peggiori dei casi, alle minacce di non ritirare più il latte!

Cosa potremmo dire di tutto questo? Siamo in un’epoca del tutto negativa. E’ diventato assurdo e inutile ricordare ai più che lavoriamo instancabilmente con animali, che ci prendiamo cura di loro, che non sono macchinari telecomandati per cui è facile predisporre la qualità e quantità desiderate. Sono organismi viventi, hanno i loro ritmi biologici, vanno rispettati.

L’unica cosa che ci auguriamo è che tutto possa ritornare alla normalità, al rispetto reciproco tra noi allevatori e i nostri acquirenti, consumatori. Vorremmo che quei momenti dove la mungitura era gioiosità pura possano tornare indietro, così che finalmente le nostre menti e le nostre mani potranno tornare ad essere più leggere, sgombere dai cattivi calcoli matematici che facciamo per sbarcare il lunario. Sicuramente il nostro auspicio vale per NOI ALLEVATORI, ma anche per tanta altra gente!

RIORDINO DEL SERVIZIO FITOSANITARIO NAZIONALE E DEI CONTROLLI SULLA SANITÀ DELLE PIANTE

APPROVATI IN CDM GLI SCHEMI DEI DECRETI LEGISLATIVI

Via libera, nel Consiglio dei Ministri riunito venerdì scorso 29 gennaio, agli schemi dei Decreti-Legge relativi il riordino del servizio fitosanitario nazionale e i controlli in materia di sanità delle piante. Si tratta di provvedimenti di grande rilevanza per il settore agricolo nazionale poiché consentiranno di recepire in Italia il nuovo regime fitosanitario europeo, introdotto con il rego-lamento 2016/2031 e di adeguare la normativa nazionale sui controlli ufficiali in materia di sanità delle piante al Regolamento (UE) 2017/625. I provvedimenti sono il frutto di un intenso lavoro di interlocuzione e affinamento da parte del Governo con il Parlamento, le Regioni e il settore di riferimento. Il pacchetto approvato punta, in particolare, a rilanciare il ruolo e l'efficienza del Servizio Fitosanitario Centrale (SFC) e dei Servizi fitosanitari regionali (SFR), con l'obiettivo di rendere ancora più efficiente e veloce la capacità di risposta del sistema nei confronti delle minacce derivanti dall'introduzione di organismi nocivi.

NOTE TECNICHE - Per il contrasto alle emergenze si prevede l'adozione di un Piano di emergenza nazionale, con procedure e risorse finanziarie definite da mettere in campo in caso di ritrovamento di focolai di organismi nocivi in applicazione del regolamento (UE) n. 2017/625. Il pacchetto legislativo prevede un complessivo rafforzamento dei controlli, non solo sulle produzioni interne ma anche sulle importazioni, con adeguamento della dotazione strumentale e di personale dei posti di controllo frontalieri. Viene ridisegnata la rete dei Laboratori nazionali di riferimento e dei laboratori ufficiali, anche in questo caso prevedendo un efficientamento delle strutture e delle risorse per eseguire gli obblighi derivanti dall'applicazione degli standard più elevati. La normativa prevede inoltre la realizzazione di un sistema informatico, interconnesso con gli altri sistemi europei, per la raccolta e la registrazione di tutti i dati e le informazioni (dati di monitoraggi, intercettazioni, certificati, informazioni su controlli ufficiali) e la ridefinizione dell'impianto sanzionatorio. Sul fronte della prevenzione si introduce maggiore responsabilità a carico degli operatori professionali per garantire la tracciabilità del materiale vegetale. Oltre al decreto legislativo relativo alla riorganizzazione del Servizio Fitosanitario Nazionale, il pacchetto include il riordino della normativa in materia di sementi, di materiali di moltiplicazione dei fruttiferi e delle piante ortive e dei materiali di moltiplicazione della vite, con adeguamento al nuovo quadro normativo europeo. Il riordino consentirà di eliminare le duplicazioni esistenti nelle procedure amministrative e nei controlli, razionalizzando l'intera sistema con indubbio beneficio per gli operatori che per l'intero sistema agricolo nazionale.

SCHEMA DI DECRETO LEGISLATIVO RECANTE NORME PER LA PROTEZIONE DELLE PIANTE DAGLI ORGANISMI NOCIVI Il nuovo testo normativo, la cui logica prevede un maggiore coinvolgimento di tutti i soggetti coinvolti nelle attività di difesa delle piante, contiene i seguenti aspetti chiave:

1. definizione di una nuova organizzazione del Servizio Fitosanitario Nazionale alla luce del nuovo regime fitosanitario europeo e definizione dell'autorità unica e delle autorità competenti in materia; 2. modifica del ruolo del Comitato fitosanitario nazionale e individuazione del Centro Difesa e Certificazione (CREA-DC) quale Istituto nazionale di riferimento per il supporto scientifico e diagnostico; 3. ridefinizione del ruolo e delle competenze e formazione permanente del personale del servizio fitosanitario nazionale con rafforzamento delle dotazioni minime necessarie agli adempimenti previsti dai regolamenti;

4. definizione di nuova gestione delle emergenze fitosanitarie attraverso anche la definizione di specifiche strutture necessarie a tale gestione, tra cui il Segretariato per le emergenze fitosanitarie e specifiche unità di coordinamento territoriali; 5. adozione di un Piano di emergenza nazionale, in cui definire le linee di azione, le strutture coinvolte, le responsabilità, le procedure, nonché le risorse finanziarie da mettere a disposizione in caso di ritrovamento di focolai di organismi nocivi in applicazione del regolamento (UE) n. 2017/625; 6. realizzazione di un Sistema informativo nazionale per la raccolta delle informazioni del settore fitosanitario, da collegare e da rendere compatibile con il sistema informatico dell'Unione europea; 7. razionalizzazione dei punti di ingresso frontalieri; 8. definizione delle procedure di controllo ufficiale.

SCHEMA DI DECRETO LEGISLATIVO RECANTE NORME PER LA PRODUZIONE A SCOPO DI COMMERCIALIZZAZIONE E LA COMMERCIALIZZAZIONE DI PRODOTTI SEMENTIERI - Il decreto legislativo accorpa le norme attualmente in vigore, sulla disciplina dell'attività sementiera, adeguandole con modifiche ed integrazioni all'evoluzione della normativa europea di settore, nel rispetto dei princìpi di semplificazione e ammodernamento delle norme imposto dalla legge 28 luglio 2016, n. 154, in attuazione del nuovo regime fitosanitario europeo definito dai Regolamenti (UE) 2016/2031 e (UE) 2017/625. Il provvedimento ridefinisce l'insieme dei procedimenti amministrativi al fine di ridurre i termini procedimentali.

SCHEMA DI DECRETO LEGISLATIVO RECANTE NORME PER LA PRODUZIONE E LA COM-MERCIALIZZAZIONE DEI MATERIALI DI MOLTIPLICAZIONE E DELLE PIANTE DA FRUT-TO E DELLE ORTIVE Il provvedimento è il risultato dell'accorpamento di tutte le norme vigenti in materia di produzione, certificazione, etichettatura e commercializzazione delle piante da frutto e dei loro materiali di moltiplicazione, nonché dei materiali di moltiplicazione delle piante ortive e dei loro portinnesti, con adeguamento al nuovo regime fitosanitario europeo definito dai Regolamenti (UE) 2016/2031 e (UE) 2017/625.

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