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Approfondimento ( di P. Dileo

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Agricoltura

Agricoltura

IL TURISMO DOPO IL COVID?

VA RIPENSATO ALLA LUCE DELLE NUOVE ESIGENZE, PRIMA FRA TUTTE QUELLA SANITARIA

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L’emergenza sanitaria da COVID-19 tutt’altro che archiviata, continua a portare con sé strascichi di incertezze e difficoltà di ogni genere, ma ora come non mai si avverte l’esigenza di evadere dal recinto in cui ci ha costretti per mesi e, il viaggio si ripropone come l’esperienza ideale, da “sogno” che può farci recuperare quel senso di libertà e benessere, scoprendo località, persone, culture diverse. Sicuramente la pandemia da Covid ha drammaticamente mutato il settore turistico. Un settore che secondo dati Istat vale 25,6 miliardi di euro di fatturato, che ha subito un calo generale del 60% in tutta la penisola. La diffusione del coronavirus ha avuto effetti devastanti dal punto di vista sociale ed economico, sull’idea stessa di “viaggio”, ora associata a quella di “contagio”. Un nuovo sentire comune destinato a perdurare…. Ma ogni evento traumatico apre a grandi prospettive di cambiamento e anche l’offerta turistica va rimodulata alla luce delle nuove esigenze, perché la pausa generale del virus ha stravolto completamente le abitudini dei turisti e di conseguenza sono mutati i parametri di scelta delle strutture ricettive, delle tipologie di viaggio, dei mezzi di trasporto. In questa fase dove ancora regnano indisturbate incertezza e paura, l’obiettivo primario che deve porsi l’operatore turistico e quello della sicurezza. Sicurezza sanitaria che necessita di tanta preparazione non solo a livello di comunicazione ma anche pratico per garantire standard ottimali di igiene ed isolamento sociale. In (Osservatorio sul Turismo Residenziale Extralberghiero) ha rilevato già nel 2020, che il desiderio di privacy e di vivere all’aria aperta, ha portato strutture come agriturismi, case vacanze e campeggi, a resistere meglio agli effetti negativi della crisi sanitaria. Da gennaio a settembre 2020 le presenze registrate negli alberghi tradizionali sono risultate meno della metà, il 46% rispetto al 2019; mentre quelle del settore extralberghiero sono state il 54.4% dell’anno precedente. Nel trimestre estivo invece, la differenza è risultata ancora più marcata. Quali fattori avrebbero determinato questi dati? Sicuramente la riscoperta di un turismo di prossimità, lontano dalle mete turistiche tradizionali, dove è più facile trovare strutture extralberghiere piuttosto che alberghi. Anche uno studio di AIR BNB ha confermato che nel 2020 il chilometraggio dei turisti si è drasticamente ridotnon in aereo e si sceglie una vacanza vicino casa, data l’incertezza contingente. La nuova frontiera del turismo sembra essere quella dei piccoli borghi e delle città unitamente al sistema ricettivo extralberghiero, un’occasione per riscoprire le bellezze della nazione, della regione o della stessa provincia. Con una battuta d’arresto del turismo internazionale, si vanno progressivamente affermando nuove offerte turistiche, prima fra tutte quella del “turismo esperienziale”: non è importante il “dove” andare ma “cosa” e “come”. Al centro di questa idea di viaggio c’è ”l ‘esperienza” che permette al viaggiatore di interagire a livello culturale, sociale, intellettuale ed emotivo con il luogo visitato. Un modo per sentirsi parte della comunità ospite (es. turismo enogastronomico). A cura di Paola Dileo tal senso un’indagine OTEX to: ci si sposta in automobile e

BIOAGROTECH INSIEME AI NUOVI GIARDINIERI E AGRICOLTORI FAI DA TE

BIOBOB ORTO E BIOBOB FLORA: I DUE NUOVI KIT DELL’AZIENDA SANMARINESE

La cura del verde ha rappresentato uno dei principali trend del 2020. Con la pandemia e il primo lockdown di marzo, tantissimi italiani si sono cimentati con soddisfazione nel ruolo di agricoltori e giardinieri valorizzando i propri spazi domestici e scoprendo una passione di cui ora non possono più fare a meno, sia per combattere la noia, che per risparmiare in tempi di crisi. Una tendenza che Bioagrotech srl, azienda di San Marino specializzata nello studio e nella commercializzazione di fertilizzanti e substrati organici per l’agricoltura biologica, ha deciso di abbracciare e valorizzare con BioBob Orto e BioBob Flora, due kit contenenti formulati biologici di alto valore per la cura dell’orto e del giardino in ogni fase. BioBob Orto è il kit dedicato alla cura delle piante da orto e alberi da frutto, un alleato formidabile che rende il terreno ricco di microrganismi buoni e operosi per trasformare le sostanze in nutrienti. Nello specifico la soluzione contiene 4 formulati: Start per supportare la pianta nella fase di semina e trapianto, Grow per fornire i microelementi e i batteri agronomicamente utili per la crescita, Bloom per favorire l'impollinazione e stimolare la fase metabolica e, infine, Fruits per garantire l'omogeneità dei frutti.

BioBob Flora è invece la soluzione dedicata agli amanti dei fiori siano essi coltivati in giardino o sul terrazzo. Il kit è composto da 3 prodotti – uno per ogni fase della vita della pianta – e ogni prodotto ha una composizione specifica di elementi e microelementi: il microma. Si tratta di un insieme di microrganismi che rende fertile la terra e nutre la radice delle piante in modo equilibrato e naturale. Nello specifico il kit è composto da Start che supporta la fase di semina e trapianto, da Grow che fornisce microelementi per la crescita e infine da Bloom che favorisce l’impollinazione e lo sviluppo floreale. Forte dell'esperienza maturata in questi anni nell'ambito dell'agricoltura biologica professionale, Bioagrotech sarà vicino agli utilizzatori di BioBob, con un sito dedicato (https://www.bio-bob.com/) dove acquistare i prodotti e allo stesso tempo trovare spiegazioni, approfondimenti e consigli utili circa il loro impiego. “I kit della linea BioBob sono un’idea realizzata per trasportare la nostra esperienza decennale nel campo dell’agricoltura biologica direttamente nel giardino o nell’orto di casa del consumer italiano”.

Commenta Alessio Privitera, amministratore unico di Bioagrotech srl. ”L’hobbistica è per noi un mercato nuovo, tuttavia ad un anno di distanza dall’immessa sul mercato dei kit i risultati sono molto incoraggianti e confermano la voglia degli italiani di investire in prodotti biologici e di qualità.” http://bioagrotech.com/

VINO, IL CHIANTI IN RUSSIA A CACCIA DI LIKE CON 10 INFLUENCER DA OLTRE UN MILIONE DI FOLLOWER

AL VIA LA NUOVA CAMPAGNA PROMOZIONALE DELLA DENOMINAZIONE CON I POST E LE STORIES DEGLI ACCOUNT RUSSI PIÙ SEGUITI

Firenze, 12 aprile 2021 - Il Chianti arriva in Russia attraverso i profili Instagram dei più im-portanti influencer. Ne ha selezionati 10, seguiti da 1,3 milioni di persone in totale, ma con la capacità di raggiungere con post e stories 3 milioni di persone. E’ la nuova strategia promozionale del Consorzio Vino Chianti: con i viaggi ed eventi in presenza vietati a causa della pandemia, la denominazione vuole continuare a rafforzare la sua posizione in questo grande paese e si fa conoscere attraverso i profili social di chi sa raccontare al meglio il prodotto e dialogare con i propri followers. cinema. Altro elemento fondamentale nelle selezione è il livello delle performance, quindi i migliori engagement rate. Importante anche la selezione qualitativa, quindi il fattore reputazionale degli influencer, la loro credibilità e la qualità creativa dei contenuti allineata al brand.

Alle persone selezionate è stata inviata una box con i vini da degustare e materiale per creare contenuti social. Il Consorzio Vino Chianti ha scelto così di puntare su una forma di pubblicità più qualitativa, mediata da figure capaci di incentivare il dialogo e la relazione.

“Abbiamo deciso di percorrere una strada nuova che ben si allinea con le novità che questa pandemia ha, nostro malgrado, introdotto - spiega il presidente del Consorzio Vino Chianti, Giovanni Busi - E’ cambiato profondamente il modo di comunicare e di rapportarsi con i consumatori, ci sono nuovi target e modalità di consumo. E’ anche richiesta un’estrema flessibilità e diversificazione delle strategie e il Consorzio ha colto questa sfida con un progetto nuovo e stimolante, coinvolgendo influencer che abbracciano ogni segmento del nostro mercato”. “Una mediazione - spiega Busi - di maggiore impatto della pubblicità tradizionale, che riesce a ridurre la distanza tra brand e consumatore finale. Questo connettore, soprattutto in un mercato nuovo, aiuta e favorisce il posizionamento del brand. E’ importante anche per sedimentare la reputazione del Chianti sul web, creando quella base di informazioni on line poi disponibile a tutti”.

Un percorso nuovo che affiancherà, una volta possibile, le iniziative promozionali in presenza programmate a Mosca e a San Pietroburgo.

Le persone sono state selezionate attraverso strumenti di influencer marketing professionali e l’analisi di diversi elementi, soprattutto qualitativi, a partire dalle caratteristiche della fanbase: quindi con follower soprattutto russi e interessati, per passione o lavoro, al settore food, ma anche alla moda, lifestyle, design, “Un’occasione da sfruttare - conclude il presidente Busi - sia per le aziende già presenti, ma anche per quelle non ancora presenti che possono in questo modo facilitare il loro inserimento nel mercato russo attraverso un’attività di promozione social istituzionale”.

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