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INTERVISTE ED EDTIORIALI

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NOTIZIE DAI PARCHI

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aperta dalle 9 alle 12 e dalle 14 alle 17. Filo conduttore della mostra sono i principi della Salutogenesi, teoria mirata alla ricerca dei fattori che promuovono la salute, grazie alla scoperta e all'utilizzo delle fonti dello star bene che ognuno di noi ha dentro di sé. A.O.

Corriere delle Alpi | 29 Ottobre 2021

p. 23

Lo sviluppo sostenibile è un obbligo

Intervento del Presidente della Provincia di Belluno, Roberto Padrin

La tempesta Vaia è un evento troppo vicino per consentire uno sguardo distaccato e un'analisi limpida di cosa è stato. Tre anni fa, proprio in queste ore, eravamo tutti concentrati a seguire le tabelle meteo per cercare le contromisure possibili. Poi abbiamo dovuto contare i danni e procedere rapidamente alla ricognizione e al ripristino. Un ripristino che a distanza di tre anni va avanti senza sosta. Non abbiamo avuto tempo per ragionare su quel che succedeva. Ma ce l'abbiamo ora.Vaia ha provocato danni immensi. Solo negli ultimi due anni la Provincia è intervenuta per oltre 9 milioni, solo per opere di ripristino o messa in sicurezza. Il Governo ha messo a disposizione cifre importanti e la gestione commissariale regionale ha saputo spenderle bene, grazie ai soggetti attuatori come Veneto Strade e i Comuni. In ogni caso, le ferite sono ancora aperte e tutt'altro che finite: ancora oggi, ogni minimo evento meteo crea criticità, perché Vaia ha squassato gli equilibri della montagna.Ma se allarghiamo lo sguardo, Vaia ha anche smosso l'immenso mondo della solidarietà, in campo fin dai primi giorni con uomini e donne della Protezione civile. Il sistema dei soccorsi si è dimostrato di nuovo all'altezza e i disagi alle comunità locali sono stati contenuti grazie alla generosità di chi ha speso tempo ed energie per dare una mano. Vaia poi ci ha anche messi di fronte al fatto che la montagna è fragile e ci ha fatto toccare con mano gli effetti del cambiamento climatico. Ha lasciato ferite non solo sul territorio, ma dentro le persone, che dopo quel vento hanno paura quando soffia più forte del normale. Ci ha quindi dato l'occasione di ripensare al nostro territorio e ai modelli di sviluppo. Un esempio: la caduta degli alberi. I boschi non sono tutti uguali: nelle grandi foreste di pregio, i danni sono ben visibili ed economicamente importanti; ma dove il bosco era frutto di abbandono, Vaia ha aperto squarci che possiamo riempire di rinnovamento, per il ripristino di pascoli e alpeggio, o nuove attività compatibili. Non dimenticheremo quel che è stato. Ma abbiamo l'obbligo di far sì che la montagna e le comunità che la abitano possano trarre da Vaia uno stimolo in più per continuare ad abitare, coltivare e amare la nostra terra.

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