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L’ASSALTO ALLE DOLOMITI

La questione non è una semplice querelle sulla spartizione di poltrone. Ma cela dinamiche più complesse. Che Tesero e Predazzo siano location della kermesse a Cinque cerchi è una certezza. Qualche nuvola in più si addensa su Pinè, dove andranno risolte le criticità legate allo stadio del ghiaccio. È verosimile dunque che i rappresentati di Fiemme e Fassa abbiano potuto mostrare i muscoli e godere dunque di una rappresentatività maggiore in seno al coordinamento. Oltre a De Godenz, consigliere provinciale proveniente dalla zona, c’è anche Maria Bosin, sindaco di Predazzo e in qualche modo lo stesso Giovannini può essere collegato alla zona: tra le altre cose nel 1991 fu segretario generale dei Campionati mondiali di sci nordico disputati in Val di Fiemme. La questione però pare essere già risolta: la Provincia dovrebbe infatti dare ascolto alle istanze di Pinè e accogliere un ottavo membro, che dovrebbe essere a quel punto il sindaco di Baselga attraverso un articolo della legge Finanziaria nei prossimi mesi. Un’ipotesi che pare venir confermata dalla relativa serenità con cui Santuari ha accolto l’esclusione: «C’è stato un po’ di dibattito sulla rappresentanza — ammette il primo cittadino — Siamo stati tranquillizzati su questo e il mio auspicio è di vedere presto anche un rappresentante del nostro Comune nel coordinamento». La nomina del coordinamento è prevista dalla legge provinciale in materia di Olimpiadi. Sulla base delle linee metodologiche d’indirizzo dettate dal Comitato Olimpico internazionale e per interfacciarsi al meglio con tutti i soggetti attuatori dell’evento, fra cui, in particolar modo, la Fondazione Milano Cortina 2026, è nato in Trentino, in attuazione di una legge provinciale approvata lo scorso maggio, il Coordinamento provinciale per le olimpiadi invernali. Il Coordinamento opererà per sostenere ed agevolare le migliori condizioni istituzionali ed organizzative necessarie a rapportarsi al meglio con la Fondazione Milano Cortina 2026 nelle fasi attuative riguardanti la realizzazione dell’evento Olimpico del 2026. Ciò al fine di rendere dinamico, coeso e organico l’apporto che saprà porre in essere territorio del Trentino: in particolare per tutti quei servizi istituzionali e sociali che hanno sempre positivamente caratterizzato la provincia. Temporaneamente, le funzioni di supporto e di segreteria del Coordinamento saranno svolte dal Dipartimento provinciale in materia di sport.

Corriere delle Alpi | 27 Ottobre 2021

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Dolomiti prese d'assalto, borghi riscoperti Estate da record per il turismo in provincia

Alessia Forzin Belluno Voglia di montagna. L'estate 2021 ha segnato la ripresa del turismo in provincia dopo i mesi bui del lockdown. In agosto si sono registrate punte record, con i dati su arrivi e presenze tornati a livelli pre-Covid: i numeri sono addirittura migliori del 2019.I NUMERII dati, ancora provvisori, sono stati pubblicati dall'ufficio statistica della Regione Veneto, e hanno tutti il segno più. Cortina guida la classifica: l'estate 2021 parla di 383.653 presenze (nel 2019 erano state 423.071), il 30% in più rispetto all'estate 2020. Cortina è anche l'unica località della provincia a sfondare il muro dei centomila arrivi (106.604). Seguono Auronzo, che ha visto le presenze incrementate del 24,43% rispetto ai mesi estivi del 2020, Livinallongo (+35,28), Falcade e Val di Zoldo, con una ripartenza più contenuta (+15,38 e +8,51%). Sorridono anche Belluno, che torna ai livelli del 2019, e Feltre, che sfiora le ventimila presenze con un'estate piena di eventi di richiamo.IL BOOM DI AGOSTOTutta la montagna può dirsi soddisfatta, ma il caso più eclatante è quello di Arsié: il ritorno dei turisti stranieri ha portato a superare le 25 mila presenze (erano state 7.810 nel 2020), con un incremento rispetto all'estate scorsa del 224,23%.I primi segnali che sarebbe stata un'estate di successo si erano avuti in giugno, quando il dato provinciale raccontava di centomila presenze in più rispetto al periodo giugno - agosto 2020. Luglio ha determinato un'impennata della curva, agosto un boom: quasi un milione di presenze e 422 mila arrivi, oltre centomila in più rispetto alla prima estate Covid. CORTINA«Il bel tempo ha sicuramente giocato a nostro favore, ci aspettavamo dati incoraggianti», commenta il sindaco di Cortina, Gianpietro Ghedina. «Rispetto all'estate scorsa ci sono stati più turisti stranieri, che hanno riportato i nostri numeri molto vicini all'estate del 2019». L'amministrazione, insieme alle tante realtà che gravitano nella Conca, ha lavorato per offrire un calendario di eventi ricco e sicuro, e anche questo ha pagato.E l'anno non è ancora finito. Anche i numeri dell'autunno fanno tirare un sospiro di sollievo, dopo tante difficoltà legate alla pandemia: «In ottobre sono arrivati più turisti che in giugno», conclude il sindaco. «Il vento soffia a nostro favore, siamo ottimisti per il futuro».LIVINALLONGOQuasi trentamila arrivi e 123.271 presenze: se il turismo era ripartito in sordina nel 2020 a Livinallongo, quest'estate ha finalmente ingranato la marcia giusta. «È merito di tanti fattori, prima di tutto direi della spensieratezza che si respirava quest'anno, rispetto alla scorsa estate», spiega il sindaco, Leandro Grones. «I nuovi clienti che erano venuti a trovarci nel 2020 sono tornati quest'estate, e anche questo è un dato importante. Inoltre è stato possibile tornare ad organizzare le competizioni ciclistiche, che danno sempre buoni risultati in termini di turisti. Sono numeri incoraggianti, e che ci fanno guardare con fiducia ed entusiasmo al futuro, a partire dall'invenro».IL CASO DI ARSIèPresenze e arrivi più che triplicati rispetto all'estate 2020: è eclatante il dato di Arsiè. «L'anno scorso non abbiamo avuto turisti stranieri, quest'anno sono tornati», analizza il sindaco, Luca Strappazzon. E hanno affollato i campeggi, i bed and breakfast, l'albergo a Rocca, attirati dal lago del Corlo, dalle splendide escursioni che si possono fare nel territorio, dal parco acquatico. «Siamo molto soddisfatti perché crediamo nel turismo e ci stiamo investendo molto», conclude Strappazzon.IL CAPOLUOGO«Questi dati sono la conferma di tutto il lavoro che è stato fatto in questi anni per rilanciare l'immagine

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