Rassegna Stampa Dolomiti UNESCO | Ottobre 2021

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La questione non è una semplice querelle sulla spartizione di poltrone. Ma cela dinamiche più complesse. Che Tesero e Predazzo siano location della kermesse a Cinque cerchi è una certezza. Qualche nuvola in più si addensa su Pinè, dove andranno risolte le criticità legate allo stadio del ghiaccio. È verosimile dunque che i rappresentati di Fiemme e Fassa abbiano potuto mostrare i muscoli e godere dunque di una rappresentatività maggiore in seno al coordinamento. Oltre a De Godenz, consigliere provinciale proveniente dalla zona, c’è anche Maria Bosin, sindaco di Predazzo e in qualche modo lo stesso Giovannini può essere collegato alla zona: tra le altre cose nel 1991 fu segretario generale dei Campionati mondiali di sci nordico disputati in Val di Fiemme. La questione però pare essere già risolta: la Provincia dovrebbe infatti dare ascolto alle istanze di Pinè e accogliere un ottavo membro, che dovrebbe essere a quel punto il sindaco di Baselga attraverso un articolo della legge Finanziaria nei prossimi mesi. Un’ipotesi che pare venir confermata dalla relativa serenità con cui Santuari ha accolto l’esclusione: «C’è stato un po’ di dibattito sulla rappresentanza — ammette il primo cittadino — Siamo stati tranquillizzati su questo e il mio auspicio è di vedere presto anche un rappresentante del nostro Comune nel coordinamento». La nomina del coordinamento è prevista dalla legge provinciale in materia di Olimpiadi. Sulla base delle linee metodologiche d’indirizzo dettate dal Comitato Olimpico internazionale e per interfacciarsi al meglio con tutti i soggetti attuatori dell’evento, fra cui, in particolar modo, la Fondazione Milano Cortina 2026, è nato in Trentino, in attuazione di una legge provinciale approvata lo scorso maggio, il Coordinamento provinciale per le olimpiadi invernali. Il Coordinamento opererà per sostenere ed agevolare le migliori condizioni istituzionali ed organizzative necessarie a rapportarsi al meglio con la Fondazione Milano Cortina 2026 nelle fasi attuative riguardanti la realizzazione dell’evento Olimpico del 2026. Ciò al fine di rendere dinamico, coeso e organico l’apporto che saprà porre in essere territorio del Trentino: in particolare per tutti quei servizi istituzionali e sociali che hanno sempre positivamente caratterizzato la provincia. Temporaneamente, le funzioni di supporto e di segreteria del Coordinamento saranno svolte dal Dipartimento provinciale in materia di sport.

L’ASSALTO ALLE DOLOMITI Corriere delle Alpi | 27 Ottobre 2021


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