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COLLEGAMENTO COMELICO-PUSTERIA: GLI AGGIORNAMENTI
Corriere delle Alpi | 1 Settembre 2021
p. 27
Zaia e il ministro Franceschini avrebbero dovuto discuterne ieri a Venezia Il governatore però tiene il punto: «Rispettando l'ambiente, ma si deve fare»
Di Francesco Dal Mas COMELICO SUPERIORE «Il collegamento sciistico con la Val Pusteria è vitale. Sembra quasi un cane che si mangia la coda: non intervengo per preservare il territorio ma, se non intervengo, i cittadini se ne vanno dal territorio e il territorio non è più preservato». È la riflessione che Luca Zaia, presidente della Regione, ha proposto ancora una volta a margine di un incontro con il ministro dei Beni culturali ed ambientali, Dario Franceschini, ieri mattina a Venezia. tanta carne al fuoco Governatore e ministro avevano da discutere argomenti così complessi - ad esempio la fuoriuscita delle grandi navi dal canale della Giudecca - che non sono riusciti a trovare lo spazio d'intrattenersi come avrebbero voluto anche sulla telecabina che dovrebbe portare gli sciatori dalla Valgrande al Col Colesei, oltre che sui vincoli paesaggistici. «Il mantenimento della vita in montagna, nel Comelico, passa attraverso questo collegamento che è vitale perché è un rilancio, anche turistico», ha sottolineato il governatore, «lo si deve fare nel rispetto dell'ambiente ma lo si deve fare». Senza se e senza ma, secondo Zaia. L'argomento è di una delicatezza unica. Il Comelico lo vuole, ma si sta stancando di aspettare. si lavora sul dossier Il sindaco Marco Staunovo Polacco continua a perfezionare i dossier per cercare di venire incontro alle esigenze della Soprintendenza che, a sua volta, è attenta a quelle degli ambientalisti. Si sa che Venezia vedrebbe l'opportunità di non attraversare direttamente i boschi per fiondarsi fino in cima al Colesei, ma di puntare con un primo tratto verso il passo monte Croce Comelico e da qui salire sul Colesei con un impianto di minore impatto, quasi nascosto dai rilievi montuosi. Ma l'investimento sarebbe quasi proibitivo, 17 milioni in più. C'è pertanto il rischio che qualunque progetto venga presentato in Laguna, e che non assecondi questa alternativa, trovi il ricorso ostativo della Soprintendenza. Solo un rischio. Il sindaco Staunovo continua a professare fiducia. vincoli, tutto tace Per quanto riguarda, invece, l'altro nodo, quello dei vincoli paesaggistici, resta in campo il ricorso dei Comuni e della Provincia, dopo la bocciatura di quello della Regione. Ancora non è stata fissata l'udienza al Tar del Veneto. I legali la mettono in conto entro la fine dell'anno. «Dobbiamo comunque ammettere», afferma il presidente dell'Unione Montana, Giancarlo Ianese, «che l'esame delle pratiche da parte della Soprintendenza avviene in tempi rapidissimi, nell'arco di un mese». E con esiti positivi? «No, di solito negativi. Ma si limitano a chiedere aggiustamenti. Di solito», riconosce il sindaco, «sempre fattibili».
Corriere delle Alpi | 26 Settembre 2021
p. 34
Collegamento sciistico: Mw dice no alla Regione
CORTINA Ancora un no rotondo degli ambientalisti, con il movimento Mountain Wilderness, ai collegamenti sciistici da Cortina al Civetta e da Cortina ad Arabba (o alla Val Badia). Ma anche alla pista di bob olimpica. «Mountain Wilderness Italia è rimasta basita nel leggere che il governatore Luca Zaia intende stanziare ulteriori 100 milioni di euro per sostenere l'industria dello sci», è la reazione del consiglio direttivo di Mw, primo fra tutti il veneto Giancarlo Gazzola (nella foto). «L'associazione ritiene che, nel cuore di una crisi climatica planetaria dovuta ai comportamenti aggressivi dell'uomo verso la natura, sia necessario e rappresenti un dovere cambiare i paradigmi dello sviluppo. L'industria dello sci è più che matura, in Dolomiti infatti ha consumato ogni spazio di territorio pregiato e di paesaggio».Nessun evento può essere il pretesto, sulle alte quote, per consumare ulteriormente suolo, energia, e una risorsa primaria come l'acqua, magari grazie a fondi pubblici che andrebbero invece investiti in altri settori. Così, almeno, la pensano gli ambientalisti, che aggiungono: è ormai stato dimostrato ovunque - in val Gardena come in Fassa, a Madonna di Campiglio come in Badia - che ulteriori collegamenti non risolvono alcun problema di traffico nelle vallate turistiche.«Vero è che questi collegamenti sono stati un'occasione per le diverse società funiviarie di appesantire l'urbanizzazione delle alte quote e per potenziare servizi di ristorazione, con ulteriore consumo di suolo, sempre di alto pregio».Mountain Wilderness invita il governatore del Veneto a guardare alla montagna con occhio più delicato, volto all'armonia. --francesco dal mas© RIPRODUZIONE RISERVATA