Forcesof Nature P R O G R A M M.A O P E R.A 2 O1 8 / 2 O 1 9
OPER.A 20.21
Programma | Programm 2018/19
è membro di | ist Mitglied bei
Direzione Artistica | Künstlerische Leitung Matthias Lošek Ente organizzatore | Veranstalter Fondazione Haydn di Bolzano e Trento Stiftung Haydn von Bozen und Trient Via Gilm | Gilmstraße 1/A www.haydn.it _ info@haydn.it _ + 39.0471.975031
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P R O G R A M M.A O P E R.A 2 O1 8 / 2 O 1 9
Forces of Nature LA VOIX HUMAINE Francis Poulenc CAVALLERIA RUSTICANA Pietro Mascagni
30.11.2018 + 02.12.2018 – Bolzano | Bozen Teatro Comunale | Stadttheater
DIONYSOS RISING
19. + 20.01.2019 – Trento | Trient Teatro SanbàPolis
AMALIA!
Roberto David Rusconi
Michael Cohen-Weissert
09. + 10.02.2019 – Bolzano | Bozen Teatro Comunale | Stadttheater
VIXEN
Leoš Janáček
02. + 03.03.2019 – Trento | Trient Le Gallerie di Piedicastello
LA WALLY Alfredo Catalani
21. + 23.03.2019 – Bolzano | Bozen Teatro Comunale | Stadttheater
INFO Pag. | S. 2 6 O p e r.a Ba cks t a g e & O pe r. a I n t ro Pag. | S. 2 7 O p e ra a l c in e ma | O p e r im K in o Pag. | S. 2 8 - 3 1 T i cke t s & S e r v ic e 3
P R O G R A M M.A O P E R.A 2 O1 8 / 2 O 1 9
L’
Forces of Nature
uomo propone, ma Dio dispone, o qualcosa del genere. Fino all’Illuminismo, almeno, era questa l’opinione diffusa. Poi l’uomo trovò una spiegazione per la propria esistenza nella ragione, l’unica a cui fosse concesso prendere in mano il proprio destino. Ma chi dispone oggi della nostra sorte? Quali forze determinano il nostro essere? La religione? Il destino? La lettura quotidiana dell’oroscopo? Se fosse così, abbiamo ancora una possibilità? Oppure “felice è chi dimentica ciò che non può essere cambiato...”? Domande su domande, si è quasi tentati di dire: “The answer my friend, is blowing in the wind.” Fermi tutti. Cominciamo dall’inizio e osserviamo il nostro cartellone: a quali forze della natura ci vediamo esposti noi uomini? E cosa significa tutto ciò? La stagione prende il via con Cavalleria rusticana e La voix humaine: da un lato la moralità, l’orgoglio, la religione come legge ferrea di una società, dall’altro la forza struggente del desiderio e della nostalgia come elemento naturale arcaico. L’amore si trasforma in odio cieco e autodistruzione, elementi che accomunano le due opere. Abbinato al classico di Poulenc del XX secolo, il capolavoro di Mascagni introduce musicalmente il secolo successivo.
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Il 2019 inizia con la prima mondiale dell’opera Dionysos Rising del compositore italiano Roberto David Rusconi. Il mito come forza trainante; ebbrezza, estasi, sensualità come impulsi primordiali della natura umana. Dove finisce l’illusione, dove comincia la realtà? C’è poi una differenza tra le due? Con un vocabolario estremamente vigoroso di sound files, amplificato dall’Orchestra Haydn e da un cast accuratamente scelto, Rusconi intraprende questo viaggio in cerca di risposte. O magari, chi lo sa, finirà tutto in rave… in ogni caso: welcome to the 21st century! Dando seguito a una raccomandazione della giuria Fringe 2017, a febbraio presentiamo la produzione dell’altoatesina Franziska Guggenbichler Beck. Nella sua opera western Amalia! combina mezzi stilistici dell’opera, del western e dell’heimatfilm. Nella valle oscura, Grace Kelly sfida due bricconi a un duetto (o a un duello?). La natura nella storia? Come dicono in una delle più belle “opere” della storia del cinema: “Solo la terra è eterna, Rossella!”. Anche questo può essere oggi il teatro musicale. Quest’ultimo può anche assumere le sembianze della Silent Opera, di casa a Londra, con la Company diretta da Daisy Evans, una delle più interessanti giovani registe inglesi (Britain’s got talent!), la quale coniuga al presente
i classici della letteratura operistica. Con questa produzione, OPER.A 20.21 inaugura un nuovo spazio per le rappresentazioni, Le Gallerie di Piedicastello a Trento. In uno spazio che sembra ideato appositamente per quest’opera, La piccola volpe astuta di Janác̆ek, Vixen, si sposta dalle foreste morave dell’inizio del XX secolo al sottosuolo londinese del XXI. Qui l’eterno cerchio della vita s’impone come imprescindibile legge della natura: alla vita segue la morte a cui segue la vita... A chiudere a fine marzo sarà un classico, ossia La Wally di Alfredo Catalani. Sarà la prima volta in cui il direttore principale dell’Orchestra Haydn, Arvo Volmer, dirigerà un’opera a Bolzano. La regista Nicola Raab sorpassa i triti clichés e il romanticismo da film sentimental-patriottico mettendo in scena l’opera come lotta di una donna per raggiungere il posto a lei negato in una società dominata dagli uomini: che è poi il nocciolo della storia, lontano da monti e neve. L’uomo, nato libero, e il suo diritto a essere libero, a pensare liberamente. Un essere pensante, appunto. O forse no? Scopriamolo insieme all’opera! A presto! Cari saluti Matthias Lošek Direttore artistico OPER.A 20.21
We are merely the stars' tennis balls, struck and banded which way please them. J o h n Web s t er, T h e d u che s s of Malfi
D
er Mensch denkt, Gott lenkt, oder so ähnlich. Zumindest war man bis zur Aufklärung dieser Meinung. Dann erklärte sich der Mensch zum Vernunftwesen, dem alleine es vorbehalten war, sein Geschick in die Hand zu nehmen. So schön, so gut. Und heute? Wer lenkt unsere Wege? Welche Kräfte bestimmen unser Sein? Religion? Schicksal? Der tägliche Blick ins Horoskop? Und wenn dem so ist, ja haben wir noch eine Chance? Oder stimmen wir mit ein, wenn es da heißt: „Glücklich ist, wer vergisst, was doch nicht zu ändern ist!“? Fragen über Fragen, und man ist schon versucht zu sagen, „the answer my friend, is blowing in the wind.“ Aber halt. Beginnen wir von vorne und betrachten wir anhand unseres Spielplanes, welchen Naturgesetzen wir Menschen unterliegen und was das alles zu bedeuten hat. Wir beginnen mit Cavalleria rusticana und La voix humaine: Hier die Moral, der Stolz, die Religion als ehernes Gesetz einer Gesellschaft, dort die alles verzehrende Kraft der Begierde und der Sehnsucht als archaisch anmutendes Naturelement. Aus Liebe wird blinder Hass und Selbstzerstörung, verbindende Elemente beider Opern. Und nebenbei zeigt sich in Mascagnis Meisterwerk, in Kombination mit Poulencs Klassiker des 20. Jahrhunderts, musikalisch auch bereits das nächste Jahrhundert.
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2019 startet OPER.A 20.21 mit der Uraufführung der Oper Dionysos Rising des italienischen Komponisten Roberto David Rusconi: Der Mythos als treibende Kraft; Rausch, Ekstase, Sinnlichkeit als Triebfedern der menschlichen Natur. Wo endet der Wahn, wo beginnt die Wirklichkeit? Und gibt es dabei überhaupt einen Unterschied? Mit einem kraftvollen Vokabular an Soundfiles, unterstützt vom Orchester der Stiftung Haydn und einem handverlesenen Sängerensemble, begibt sich Rusconi auf die Suche nach Antworten. Oder aber, wer weiß das schon, er lässt alles in einem Rave kollabieren… Auf jeden Fall: welcome to the 21st Century! Einer weiteren Empfehlung der Fringe Jury von 2017 folgend zeigen wir im Februar die Produktion der Südtirolerin Franziska Guggenbichler Beck. In ihrer Westernoper Amalia! mixt sie Stilmittel der Oper mit jenen des Western- und des Heimatfilms. Grace Kelly bittet im finsteren Tal zwei glorreiche Halunken zum Duett (oder doch Duell?). Die Natur in der Geschichte? Nun, wie heißt es doch in einer der schönsten „Opern“ der Filmgeschichte: „Nur das Land ist ewig, Scarlett!“ Auch so kann Musiktheater heute aussehen. Es kann sich aber auch so präsentieren, wie es die in London beheimatete Silent Opera vormacht: Die Company transformiert – unter der Leitung von Daisy Evans, eine der
interessantesten jungen englischen Regisseurinnen (Britain’s got talent!) – Klassiker der Opernliteratur in die Gegenwart. Mit dieser Produktion eröffnet OPER.A 20.21 einen neuen Spielort, Le Gallerie di Piedicastello in Trient. Eine Location, die wie geschaffen ist für eine Aufführung, die Janác̆eks Schlaues Füchslein (Vixen) von den mährischen Wäldern des beginnenden 20. Jahrhunderts in den Untergrund des London des 21. Jahrhunderts überführt. Auch hier zeigt sich der ewige Kreislauf des Lebens als unabdingbares Naturgesetz: Auf Leben folgt Tod, folgt Leben… Den Abschluss bildet Ende März ein Klassiker: La Wally von Alfredo Catalani. Erstmals dirigiert der Chefdirigent des Haydn Orchesters Arvo Volmer in Bozen Oper! Fernab bekannter Klischees und Heimatfilmromantik inszeniert die Regisseurin Nicola Raab das Stück als den Kampf einer Frau um den ihr verweigerten Platz in einer von Männern dominierten Gesellschaft. Quasi der Kern der Geschichte abseits von Bergen und Schnee. Der Mensch, frei geboren, mit dem Recht frei zu sein, frei zu denken. Ein Vernunftwesen eben. Oder etwa doch nicht? Finden wir es heraus, gemeinsam, in der Oper! Wir sehen uns! Herzlichst, Ihr Matthias Lošek Künstlerischer Leiter OPER.A 20.21
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Ven | Fr 30.11.2018 / ORE 20.00 UHR Dom | So 02.12.2018 / ORE 17.00 UHR FRANCIS POULENC
La voix humaine Libretto Jean Cocteau Tratto dalla pièce omonima di | nach dem gleichnamigen Drama von Jean Cocteau Editore | Herausgeber Casa Ricordi, Milano Prima rappresentazione | Uraufführung 06.02.1959 _ Théâtre national de l’Opéra-Comique, Parigi | Paris Interprete | Besetzung Elle Anna Caterina Antonacci
PIETRO MASCAGNI
Cavalleria rusticana Libretto Giovanni Targioni-Tozzetti, Guido Menasci Tratto dalla novella omonima di | nach der gleichnamigen Novelle von Giovanni Verga Editore | Herausgeber Casa Musicale Sonzogno, Milano Prima rappresentazione | Uraufführung 17.05.1890 _ Teatro Costanzi, Roma | Rom Interpreti | Besetzung Santuzza Teresa Romano Turiddu Angelo Villari Alfio Mansoo Kim Mamma Lucia Giovanna Lanza Lola Francesca Di Sauro
Direzione musicale | Musikalische Leitung Francesco Cilluffo Regia | Regie Emma Dante Scene | Bühne Carmine Maringola Costumi | Kostüme Vanessa Sannino Luci | Licht Cristian Zucaro Coreografie | Choreografien Manuela Lo Sicco Coro | Chor Coro OperaLombardia Maestro del Coro | Choreinstudierung Diego Maccagnola Orchestra Haydn di Bolzano e Trento Haydn Orchester von Bozen und Trient Allestimento | Ausstattung Teatro Comunale di Bologna Coproduzione | Koproduktion Teatri di OperaLombardia, Fondazione Stiftung Haydn Durata | Dauer 145 min (incl. intervallo | inkl. Pause) In francese (La voix humaine) e italiano (Cavalleria rusticana) con sopratitoli in italiano e tedesco In französischer (La voix humaine) und italienischer Sprache (Cavalleria rusticana) mit deutschen und italienischen Übertiteln
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BOLZANO | BOZEN TEATRO COMUNALE | STADTTHEATER ■ Non c’è opera senza amore, né amore senza odio. Le due opere portate in scena da Emma Dante per il Teatro Comunale di Bologna consentono di immergersi nel mondo dei sentimenti e mostrano, nelle protagoniste femminili, la devastazione prodotta dalla gelosia e dall’autodistruzione. In La voix humaine (La voce umana), una donna telefona per l'ultima volta all’amato che la vuole lasciare. All’altro capo della linea regna il silenzio. In un monologo solitario, calmo, disperato, a tratti speranzoso e supplicante, la donna in preda alla gelosia si dirige inesorabilmente verso un finale tragico. Anche nella Cavalleria rusticana di Pietro Mascagni, portata in scena per la prima volta nel 1890, il movente è la gelosia. Un paese siciliano fa da sfondo a eventi drammatici che si svolgono il lunedì di Pasqua. L’opera è un’istantanea di una società imprigionata nelle proprie ipocrisie, tra gioia di vivere e autodistruzione. Quasi cent’anni più tardi, la terza parte della trilogia del «Padrino» si rifarà a motivi centrali di quest’opera dimostrando l’universalità e l’ambizione del tema. Amore e odio vanno forte nella vita: in teatro e anche sullo schermo. ■ Gäbe es die Oper ohne Liebe? Und gibt es eine Liebe ohne Hass? Die beiden Opern, die Emma Dante im Auftrag des Teatro Comunale von Bologna inszeniert, erlauben einen tiefen Einblick in die weibliche Gefühlswelt. In La voix humaine (Die menschliche Stimme) telefoniert eine Frau zum letzten Mal mit ihrem Geliebten, der sich von ihr trennen wird. Am anderen Ende der Leitung bleibt es stumm. Im einsamen Monolog, ruhig, verzweifelt, hoffnungsfroh und flehend, steuert die Frau aus Eifersucht ihrem tragischen Ende entgegen. Eifersucht ist auch die Triebfeder in der 1890 uraufgeführten Cavalleria rusticana von Pietro Mascagni. In einem sizilianischen Dorf spielen sich am Ostermontag dramatische Szenen ab. Es ist die Momentaufnahme einer Gesellschaft, gefangen im Korsett der Scheinheiligkeit, zwischen Lebenslust und Selbstzerstörung. Auch der dritte Teil der Film-Trilogie „Der Pate“ nimmt auf wesentliche Handlungsmotive der Oper Bezug und beweist damit wie universell, zeitlos und weitreichend dieser Stoff ist. Liebe und Hass gehören eben zu den treibenden Kräften des Lebens: Theater und Leinwand machen da keine Ausnahme.
oper.around Oper.a Backstage
Bolzano | Bozen Teatro Comunale | Stadttheater Mer | Mi _ 28.11.2018 _ ore 18.00 Uhr
Oper.a Intro
Bolzano | Bozen Teatro Comunale | Stadttheater, Foyer Ven | Fr _ 30.11.2018 _ ore 19.00 Uhr Dom | So _ 02.12.2018 _ ore 16.00 Uhr
Foto: Andrea Macchia
Francis Poulenc
Pietro Mascagni
La voix humaine / Cavalleria rusticana
Due donne così diverse ma così uguali Come nasce l’idea di accostare due opere di epoche diverse come La voix humaine e Cavalleria rusticana? Nasce da una proposta della direzione artistica del Teatro Comunale di Bologna. Nicola Sani mi parlò del progetto di mettere insieme due storie così diverse ma con al centro lo stesso dramma: il dramma di una donna in preda alla gelosia. A me l'idea piacque moltissimo. La gelosia di Santuzza, protagonista di Cavalleria rusticana, e di Elle, unico 8
personaggio de La voix humaine, legano le due opere soprattutto mettendo in risalto l'universo doloroso e solitario della donna. Una donna popolana e una donna borghese che in maniera diversa provano lo stesso struggimento.
denunciando l'uomo che la tradisce e la batte. Anche Elle è passionale ma non è vendicativa, soltanto perché i suoi modi sono borghesi, meno animali e selvaggi. Entrambe provano talmente tanto dolore da desiderare la morte dell'amante.
Che cosa accomuna le due donne e cosa invece le distingue? Santuzza è passionale e vendicativa, una donna apparentemente cattiva, ma è una donna che in qualche modo si ribella alla sottomissione
In cosa sono attuali questi due personaggi? Sempre sarà attuale la gelosia e la sofferenza di chi viene lasciato.
EMMA DANTE Palermitana, pluripremiata per il suo lavoro innovativo e fuori dagli schemi, è regista, drammaturga e attrice. Tra i temi a lei più cari ci sono la famiglia e l’emarginazione, affrontati attraverso una poetica di tensione e follia nella quale non manca una punta di umorismo. Von ihrer Heimatstadt Palermo aus eroberte die Starregisseurin, Dramaturgin und Schauspielerin die Bühnen Italiens, für ihre unkonventionellen und innovativen Arbeiten heimste sie zahlreiche Preise ein. Besonders am Herzen liegen ihr die Themen Familie und Ausgrenzung, denen sie sich mit einer schauerlich wahnsinnigen Poetik, gepaart mit einer Prise Humor, widmet.
Amore e odio: quando, secondo lei, finisce l’uno e inizia l’altro? Quando l'amore è troppo forte, come nel caso de La voix humaine, dove l'odio prende il sopravvento. Nella mia versione non è Elle a morire ma l'idea dell'amato che lei si è fatta. Lo strangola con il cavo del telefono. Il suo amore la porta in una stanza di ospedale, forse un manicomio, dove lei impazzisce per lui. ■
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Zwei Frauen: so anders und sich doch so nah Wie kamen Sie auf die Idee, zwei Werke wie La voix humaine und Cavalleria rusticana, die ja aus zwei völlig verschiedenen Epochen stammen, nebeneinanderzustellen? Die Idee wurde 2017 geboren, als das Teatro Comunale di Bologna ein Projekt an mich herantrug. Nicola Sani, der damalige künstlerische Leiter, wollte zwei ganz unterschiedliche Geschichten zusammenfügen, die sich jedoch um dieselbe Tragödie drehen: Eine Frau, die der Eifersucht zum Opfer fällt. Der Einfall gefiel mir auf Anhieb. Santuzza, Protagonistin in Cavalleria rusticana, und Elle, die einzige Figur in La voix humaine, schaffen mit ihrer Eifersucht eine Verbindung zwischen den beiden Werken, indem sie vor allem die schmerzvolle, einsame Welt der Frau in den Mittelpunkt stellen. Beide Frauen, eine aus dem Volk und die andere aus der besseren Gesellschaft, empfinden jede auf ihre Weise dieselbe quälende Sehnsucht. Was haben die beiden Frauen gemein, und worin unterscheiden sie sich? Santuzza ist voller Leidenschaft und Rachsucht, eine allem Anschein nach böse Frau, die sich jedoch gegen die Unterdrückung durch
einen Mann auflehnt, der sie betrügt und misshandelt. Leidenschaftlich ist auch Elle, jedoch verschreibt sie sich nicht der Rache – aber nur, weil ihre Umgangsformen bürgerlicher und weniger animalisch-impulsiv sind. Beide empfinden einen so tiefen Schmerz, dass sie den Tod des Geliebten herbeisehnen. Wird durch die beiden Figuren auch ein Bezug zur Gegenwart hergestellt? Die Eifersucht und der Schmerz des Verlassenseins werden wohl niemals aus der Mode kommen. Liebe und Hass: An welchem Punkt, glauben Sie, hört ein Gefühl auf und beginnt das andere? Wenn die Liebe zu stark wird, wie es in La voix humaine der Fall ist, und der Hass die Oberhand gewinnt. In meiner Version ist es jedoch nicht Elle, die am Ende sterben muss, sondern das Bild, das sie vom Geliebten hat, das sie schließlich mit dem Telefonkabel stranguliert. Am Ende hat ihre Liebe sie in ein Krankenhaus gebracht, bei dem es sich möglicherweise um eine Irrenanstalt handelt, wo sie aufgrund ihrer Liebe zu ihm den Verstand verliert. ■
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Sab | Sa 19.01.2019 / ORE 20.00 UHR Dom | So 20.01.2019 / ORE 17.00 UHR
TRENTO | TRIENT TEATRO SANBÀPOLIS
R O B E R T O DAV I D R U S C O N I
Dionysos Rising Prima assoluta | Uraufführung Libretto Roberto David Rusconi Editore | Herausgeber Verlag Neue Musik GmbH Interpreti | Besetzung Dionysos Zachary Wilson Ampelos Ray Chenez Telete Cho Da Yung Semele Anna Quadratova Danzatori | Tänzer Luan De Lima, Britt Kamper-Nielsen, Hugo Le Brigand, Evandro Pedroni, Juliette Rahon Direzione musicale| Musikalische Leitung Timothy Redmond Regia | Regie Michael Scheidl Scene e costumi | Ausstattung Nora Scheidl Lighting design Michael Grundner Sound design Peter Böhm Coreografia | Choreografie Claire Lefèvre Maestro del Coro | Choreinstudierung Ingrun Fussenegger Orchestra Haydn di Bolzano e Trento Haydn Orchester von Bozen und Trient Produzione | Produktion netzzeit, Fondazione Haydn Stiftung Coproduzione | Koproduktion netzzeit, Fondazione Haydn Stiftung Durata | Dauer ca. 90 min In italiano con sopratitoli in italiano e tedesco In italienischer Sprache mit deutschen und italienischen Übertiteln
oper.around Oper.a Backstage
Trento | Trient Teatro SanbàPolis Mer | Mi _ 16.01.2019 _ ore 18.00 Uhr
Oper.a Intro
Bolzano | Bozen Auditorium | Konzerthaus Mar | Di _ 18.12.2018 _ ore 19.00 Uhr Trento | Trient Teatro SanbàPolis Sab | Sa _ 19.01.2019 _ ore 19.00 Uhr Dom | So _ 20.01.2019 _ ore 16.00 Uhr 11
■ Il mito di Dioniso diventa un’opera. Un’opera scritta oggi che è specchio di emozioni filtrate da oggetti di uso quotidiano, come i monitor dei nostri tablet e pc. Un’opera che è anche movimento inconsulto, un guizzo, un serpentino snodarsi; uno sguardo che coglie l’imprevisto, un’occhiata veloce e intensa che appartiene al battere fugace delle palpebre. Dionysos Rising, coprodotta con netzzeit di Vienna, è un’azione lirica raccontata da personaggi rappresentati non nelle loro consuete vesti storico-mitologiche ma come persone normali, travolte dalla malattia di vivere, dalle loro angosce: una madre che ha perso il proprio figlio, una figlia non voluta e abbandonata, un giovane con manie di grandezza e un figlio-padre-amante costantemente dissociato. Ognuno di loro combatte contro i propri fantasmi e le proprie sindromi mentali, cercando di superarle con droghe e farmaci. In scena ci sono quattro cantanti e cinque danzatori. Nell’opera di Roberto David Rusconi la mitologia si fonde e confonde con il reale. E alla fine, accade quello che nessuno si aspetta… ■ Rauschhaft und ekstatisch. Der griechische Mythos von Dionysos erzählt von einer tiefen Sehnsucht des Menschen, sich in Ekstase zu etwas erhaben Großem zu wandeln. Die Grenzüberschreitung, das Unheimliche und Wilde des Dionysischen liegt auch Roberto David Rusconis Oper zu Grunde. Dionysos Rising ist ein Spiegel unserer Gefühle, ein verzerrtes, von Computern und Tablets gefiltertes Bild. Ein Werk in ständiger Bewegung, voller schlangenartiger Windungen und Momentaufnahmen des Unerwarteten. Dionysos Rising ist ein Opernritual ganz ohne Götter und mythologische Wesen. Die Geschichte erzählt von gewöhnlichen Menschen, die von den Leiden des Lebens gezeichnet sind und von ihren Ängsten getrieben werden: Eine Mutter, die ihren Sohn verloren hat, eine einsame Tochter, ein dem Größenwahn verfallener junger Mann, der sich in seinen Rollen als Sohn, Vater und Gefährte nicht zurechtfindet. Sie alle kämpfen gegen ihre inneren Geister an und versuchen verzweifelt, ihrem Leid durch Drogen und Medikamente für einen Augenblick lang zu entfliehen.
Roberto David Rusconi
Dionysos Rising
La follia di essere uomini né maestri né eroi, né santi né fanti, solo icone mediatiche vuote come i contenitori che le rappresentano, traboccanti di soffocanti informazioni per l’uso e l’abuso. L’opera nasce per liberarci tutti da una schiavitù cercata e autoimposta, figlia solo di un delirio di eternità coniato dai titani del mercato eterno. Illusione e vaneggiamento. Bugia e follia. Come nasce l’idea di Dionysos Rising? Perché ha scelto proprio il mito di Dioniso? Il Dionysos Rising nasce come atto di follia…la stessa follia di avere sedici, diciassette anni, e di chiamarsi Luca, Mark o Telete ed essere convinti che dobbiamo assolutamente 'fare la differenza', essere belli, realizzati e, soprattutto, ricchi, altrimenti non valiamo nulla. La follia di credere che dobbiamo rimanere giovani per sempre e allo stesso tempo non avere 12
Musicalmente, quali sono i riferimenti di quest’opera e del suo lavoro più in generale? Quest’opera come tutto il mio lavoro fa perno su quattro riferimenti precisi che rispondono tutti all’unico quesito di come intrattenere e interagire con il pubblico. Un’immersione sonora totale, simile a quella che viviamo ogni giorno nelle città cosi come nelle foreste, all’aperto cosi come raggiungendo il posto di lavoro. Una forte story-line imperniata su di un
continuo chiaroscuro di sentimenti, temi o personaggi. Una personalissima unione del suono acustico con quello elettronico. E infine, attraverso lavori che sono sia fisici e umorali impregnati di danze, forme e respiri. Lei svolge la sua attività principalmente all’estero: si considera uno dei tanti cervelli in fuga dall’Italia, anche in campo musicale? Io mi considero solo un uomo in viaggio, un 'camminante'. Un navigante, un paleontologo che insegue il passato per essere finalmente in grado di capire e vivere il presente. Sono solo i miei viaggi che mi hanno spinto ai lidi anglosassoni dove ho trovato amici, casa e terreno fertile per le mie vigne. ■
R O B E R T O DAV I D RUSCONI
Artist in Residence
Residente a Londra, ha ottenuto
Dopo l’austriaco Johannes Maria
Auf den österreichischen
numerosi premi e riconoscimenti
Staud è Roberto David Rusconi
Komponisten Johannes Maria Staud
internazionali. Attivo anche
l’artist in residence 2019 della
folgt 2018/19 Roberto David Rusconi
come sound-designer, si definisce
Fondazione Haydn. Oltre all’opera
als Artist in Residence der Stiftung
“un visionario produttore di
Dionysos Rising, il compositore
Haydn. Neben der Oper Dionysos
italiano, ma londinese di adozione,
Rising wird am 5. und 6. Februar im
presenterà a Bolzano e Trento,
Rahmen der Konzertsaison auch
il 5 e 6 febbraio, una propria
das Auftragswerk Bletterbach für
schermo”.
composizione per voce recitante
Sprecher und Orchester des in
e orchestra, Bletterbach, eseguita
London lebenden Komponisten
Der in London lebende Komponist
nell’occasione della Stagione
uraufgeführt. Die Leitung des Haydn
Sinfonica 2018/19 dell’Orchestra
Orchesters übernimmt Darell Ang.
Haydn sotto la direzione di Darrell
Roberto David Rusconi wird im
Ang. Roberto David Rusconi sarà
Laufe der Saison Gast verschiedener
inoltre protagonista di una serie
Veranstaltungen sein und Einblick in
d'incontri.
seine Werke geben.
musica fully immersive surround per l’opera, la danza, il teatro musicale e il piccolo e grande
und Sound Designer wurde mit zahlreichen internationalen Preisen und Auszeichnungen geehrt. Selbst bezeichnet er sich als „visionärer Produzent von fully immersive SurroundMusik für die Opernbühne, Tanzperformances, das Musiktheater sowie Kino und Fernsehen“.
Vom Irrsinn des Menschseins Wie ist die Idee zu Dionysos Rising entstanden? Warum hat es Ihnen gerade der Mythos von Dionysos angetan? Dionysos Rising ist ein Akt des Irrsinns – erwachsen aus jenem wirren Zustand eines Sechzehn- oder Siebzehnjährigen, der genauso gut Luca, Mark oder Telete heißen könnte und felsenfest davon überzeugt ist, dass wir „einen Unterschied machen“ müssen, dass wir Schönheit, Selbstverwirklichung und vor allem Geld brauchen, um in dieser Welt einen Wert zu haben. Es ist jener Irrsinn, der uns glauben macht, auf ewig jung bleiben zu müssen, und der uns gleichzeitig weder Lehrmeister noch Helden anerkennen lässt. Vorbilder existieren nur in Form von starren Medienikonen, die so leer sind wie die Rollen, die sie verkörpern und uns trotzdem pausenlos vorschreiben, was geht und was nicht. Diese Oper 13
möchte uns aus der selbst auferlegten Sklaverei befreien, die nichts weiter ist als der Spross eines eingebildeten Ewigkeitswahns und der Titanen des ewigen Marktes. Illusion und Fantasterei. Lüge und Irrsinn. Musikalisch betrachtet, was sind die Stützpfeiler, auf denen dieses Werk beruht und die Ihre Arbeit ausmachen? Wie meine anderen Arbeiten auch, stützt sich die Oper auf vier Grundpfeiler, die gemeinsam darauf abzielen, mit dem Publikum in Beziehung zu treten und für Unterhaltung zu sorgen. Ich möchte, dass die Menschen in meine Klänge eintauchen, darin versinken, so wie es tagtäglich in der Großstadt, im Wald, in der freien Natur oder auf dem Weg zur Arbeit geschieht. Dazu brauche ich eine starke Storyline, die sich auf ein ständiges
Wechselbad von Gefühlen, Themen und Personen stützt, und ein enges Verhältnis zwischen akustischem und elektronischem Sound. Und schließlich Bewegungen und Stimmungen, die als Tanz, Formen oder Seufzer in Erscheinung treten können. Sie sind hauptsächlich im Ausland tätig. Sind Sie einer der vielen klugen Köpfe, die Italien den Rücken zugekehrt haben? Ich sehe mich als Mensch auf Reisen, als Wanderer. Als Forscher, der die Vergangenheit durchstreift, um endlich die Gegenwart zu begreifen und leben zu können. Meine Reise hat mich schließlich an die Küsten Englands gespült, wo ich Freunde, ein Zuhause und fruchtbaren Boden vorgefunden habe, auf dem ich etwas wachsen lassen kann. ■
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Sab | Sa 09.02.2019 / ORE 20.00 UHR Dom | So 10.02.2019 / ORE 17.00 UHR
BOLZANO | BOZEN TEATRO STUDIO | STUDIO THEATER
MICHAEL COHEN-WEISSERT
Amalia! Prima assoluta | Uraufführung Progetto | Projekt OPER.A 20.21 Interpreti | Besetzung Amalia Mirjam Gruber Jakob Matthew Peña Ernest Andrei Zhukov
Idea e regia | Idee und Regie Franziska Guggenbichler Beck Direzione musicale | Musikalische Leitung Markus Merkel Sceneggiatura e drammaturgia | Drehbuch und Dramaturgie Julian Twarowski Costumi | Kostüme Nora Scheve Lighting design Valentin Gallé Orchestra Haydn di Bolzano e Trento Haydn Orchester von Bozen und Trient Produzione | Produktion Fondazione Stiftung Haydn Coproduzione | Koproduktion Helios Sustainable Films Durata | Dauer ca. 70 min
oper.around Cultur.a Lounge La forza evocativa dei costumi tradizionali | Die Macht der Tracht
Bolzano | Bozen Eurac Gio | Do _ 31.01.2019 _ ore 19.00 Uhr in collaborazione con | in Zusammenarbeit mit il corso di Musicologia della Libera Università di Bolzano dem Studiengang für Musikologie der Freien Universität Bozen
Oper.a Backstage
Bolzano | Bozen Teatro Comunale | Stadttheater, Studio Gio | Do _ 07.02.2019 _ ore 18.00 Uhr
Oper.a Intro
Bolzano | Bozen Teatro Comunale | Stadttheater, Studio Sab | Sa _ 09.02.2019 _ ore 19.00 Uhr Dom | So _ 10.02.2019 _ ore 16.00 Uhr 15
■ Amalia! è un'opera western all’incrocio fra musica e cinema. Sul palcoscenico, insieme all’orchestra, ci sono tre cantanti e uno schermo, sul quale vengono proiettate immagini dei paesaggi un po’ cupi della Val di Fosse (Alpi Venoste), cornice ideale per girare un film western. Ma quando i cantanti escono di scena, appaiono sullo schermo, in una sorta di scambio di ruoli. Amalia! ha una prima fonte di ispirazione: Amy, la protagonista di Mezzogiorno di fuoco intrepretata da Grace Kelly. Ma i riferimenti filmici sono anche gli spaghetti western di Sergio Leone, l’originale Django di Corbucci e quello Unchained di Tarantino. Ancora di più sono le influenze operistiche: Pagliacci, Anna Bolena, Un ballo in maschera, Bohéme, Fidelio, La Wally. Arie e duetti si alternano quindi alle partiture originali di Michael Cohen-Weissert. Un tocco fashion lo danno i costumi firmati da Luis Trenker che riflettono il passato nell’oggi. Amalia! è un intreccio di luoghi, suoni, epoche sul filo della ricerca di un nuovo modo di fare spettacolo. ■ Was haben Oper und Western gemeinsam? Geht es nach der Südtiroler Opernregisseurin Franziska Guggenbichler Beck eine ganze Menge. In ihrer Westernoper Amalia! mischt sie gekonnt filmische Sequenzen im Western-Stil mit Opernnummern. Die Filmleinwand spielt dabei eine zentrale Rolle, abwechselnd ist sie Handlungsträger und Kulisse. Gedreht hat die Regisseurin die Westernsequenzen im Pfossental. Die karge und imposante Naturlandschaft der Ötztaler Alpen diente auch schon für den Kinoerfolg Das finstere Tal als Filmkulisse. Die Titelheldin Amalia nimmt Anleihen an Amy (Grace Kelly) aus dem Western High Noon (1952), eine der wenigen starken Frauenfiguren in diesem Genre. Filmische Bezüge finden sich auch zu Sergio Leones Spaghettiwestern, Corbuccis Django und Tarantinos Django Unchained. Arien und Duette aus Pagliacci, Anna Bolena, Un ballo in maschera, Bohème, Fidelio oder La Wally werden abwechselnd zu Originalpartituren von Michael Cohen-Weissert arrangiert. Mit Kostümen aus dem Modehaus Luis Trenker werden Tradition und Vergangenheit modern interpretiert in die Gegenwart geführt. Amalia! vermengt Landschaft, Sound und Genres und macht Emotionen in ihrer reinsten Form erlebbar.
Foto: Andrea Fichtel
Michael Cohen-Weissert
Amalia!
Il western all’opera Con Amalia! porta in palcoscenico a Bolzano un’opera western: ma cos’è esattamente? La mia opera western è un incontro tra il film western e l’opera. Lavoro con il video, riprendo musiche e numeri operistici e li monto insieme a musica contemporanea. Il collage che ne risulta è unico e rappresenta un’esperienza operistica nuova e avvincente. In tutti gli allestimenti che ho curato sinora si svolge un duello o c’è una citazione western di un qualche tipo. Portare un’opera western su un palcoscenico, dal mio punto di vista, è lo sbocco naturale di questo processo. Per me i due generi si appartengono, si completano.
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Che cosa hanno in comune l’opera e il film western? Sono una regista molto formale e amo i film western non per l’estetica kitsch dei cappelli da cowboy, ma per il loro impianto formale. Lo spaghetti western, il western all’italiana di Sergio Leone, è molto stilizzato ed esteso nel tempo. Per me rappresenta da sempre una sorta di opera in ambito cinematografico. Come per la maggior parte delle opere, la storia è semplice e si svolge su diversi piani emotivi. Infine, la musica la fa da protagonista. Ai miei occhi l’opera western è molto più di un allestimento. È la «mia» opera nel XXI secolo, il modo che ho scelto per esprimermi. Mi auguro davvero di riuscire a trasmettere il mio entusiasmo per i due generi.
FRANZISKA GUGGENBICHLER BECK È una giovane regista d’opera altoatesina che si prefigge di riunire gli estremi, di rendere visibili le idee e i talenti e di rendere comprensibile e fruibile l’opera. Die Südtirolerin möchte als Opernregisseurin Extreme zusammenbringen, Ideen und Talente sichtbar und Oper begreif- und erlebbar machen.
Nell’opera, così come nel western, oltre alla musica anche il paesaggio ovvero il setting svolgono un ruolo importante. Anche in Amalia!? La forza della natura svolge un ruolo fondamentale in Amalia!. Innanzitutto con il paesaggio maestoso della Val di Fosse, una valle stretta, tetra e spoglia segnata dalla natura e dai suoi capricci. In ultima analisi, il paesaggio e le montagne forgiano anche le persone che abitano la valle, i loro ritmi, il loro stile di vita, i loro modi: diventano ciò che sono. Al tempo stesso, Amalia! esplora anche la natura umana più profonda, il carattere. Ed è lì che entra in gioco il genere operistico: l’opera in quanto concentrato di emozioni umane. I numeri musicali di Amalia! sono brani e arie che riflettono i sentimenti dei miei personaggi. La ragione e il giudizio dei protagonisti non sono più i principali motori dell’azione. A essi si unisce la forza interiore e della natura. ■ 17
Western, die Oper des Fernsehens Sie bringen in Bozen mit Amalia! eine Westernoper auf die Bühne, was kann man sich darunter vorstellen? Meine Westernoper ist der Verschnitt zwischen Westernfilm und Oper. Ich arbeite mit Video, greife bestehende Musiken und Opernnummern auf und schneide sie mit zeitgenössischer Musik. Daraus entstehen eine einzigartige Collage und ein spannendes, neues Opernerlebnis. In jeder meiner bisherigen Inszenierungen findet sich ein Western-Duell oder ein anderes Western-Zitat. Eine Westernoper auf die Bühne zu bringen, ist gewissermaßen eine logische Folge. Die beiden Genres gehören für mich einfach zusammen. Was haben Oper und Westernfilm gemeinsam? Ich bin eine sehr formale Regisseurin und liebe den Westernfilm nicht wegen seiner Kitschästhetik mit Cowboyhut, sondern wegen seiner formalen Anlage. Die Spaghettiwestern von Sergio Leone etwa sind sehr stilisiert und zeitlich überdehnt. Für mich waren sie seit jeher eine Art Oper für den Film. Es geht darin, wie in den meisten Opern, um eine Story, die ähnliche emotionale Fallebenen bedient. Die Musik ist der Protagonist.
Die Westernoper ist für mich mehr als eine Inszenierung. Es ist „meine“ Oper im 21. Jahrhundert, damit kann ich mich ausdrücken. Ich möchte meine Begeisterung für die beiden Genres gerne weitergeben. In der Oper wie im Western spielt neben der Musik auch die Landschaft bzw. das Setting eine tragende Rolle. Wie kommt das bei Amalia! zum Ausdruck? Die Kraft der Natur spielt in Amalia! eine ganz große Rolle. Da ist zum einen die gewaltige Landschaft des Pfossentals. Ein enges, finsteres und karges Tal, geprägt von der Natur und ihren Launen. Die Landschaft und die Berge formen schließlich auch die Menschen, die dort leben, ihren Rhythmus, ihren Lebensstil, ihre Art – sie werden zu dem, was sie sind. Zugleich geht es in Amalia! aber auch um die innere, die menschliche Natur, um den eigenen Charakter. Und da kommt wieder die Oper als Genre zum Zug: Oper als geballte menschliche Emotion. Die Musiknummern in Amalia! sind Stücke und Arien, die den Gefühlszustand meiner Figuren widerspiegeln. Als Getriebene stehen Vernunft und Ratio der Protagonisten nicht mehr an erster Stelle. Die Kraft der inneren und äußeren Natur hat sie eingeholt. ■
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Sab | Sa 02.03.2019 / ORE 20.00 UHR Dom | So 03.03.2019 / ORE 17.00 + 20.00 UHR LEOŠ JANÁ
TRENTO | TRIENT LE GALLERIE DI PIEDICASTELLO
EK
Vixen Titolo originale | Originaltitel P íhody lišky Bystroušky (La piccola volpe astuta | Das schlaue Füchslein) Libretto Leoš Janá ek Tratto dall’omonima novella a episodi di | nach der gleichnamigen Fortsetzungsgeschichte von Rudolf T snohlídek, Stanislav Lolek Prima rappresentazione | Uraufführung 06.11.1924 _ Národní divadlo, Brno Interpreti | Besetzung Vixen Rosie Lomas Forester Adam Green Harasta Timothy Dickinson Fox Robin Bailey Ensemble Rosanna Ter Berg, Rachel Coe, Philip Granell Direzione musicale| Musikalische Leitung Stephen Higgins Regia, Libretto | Regie, Libretto Daisy Evans Arrangiamenti musicali | Musikarrangements Stephen Higgins, Max Pappenheim Scene e costumi | Ausstattung Kitty Callister Lighting design Jake Wiltshire Sound design David Gregory, Max Pappenheim Produzione | Produktion Silent Opera Durata | Dauer ca. 90 min In lingua inglese | In englischer Sprache
oper.around Oper.a Backstage
Trento | Trient Le Gallerie di Piedicastello Gio | Do _ 28.02.2019 _ ore 18.00 Uhr
Oper.a Intro
Trento | Trient Le Gallerie di Piedicastello Sab | Sa _ 02.03.2019 _ ore 19.00 Uhr Dom | So _ 03.03.2019 _ ore 16.00 + 19.00 Uhr 19
■ Cuffie alle orecchie, inizia l’opera! Con la sua Silent Opera, Daisy Evans porta in scena il teatro musicale del XXI secolo creando una nuova, intensa esperienza operistica per il pubblico. L’opera in questione è La piccola volpe astuta di Janá ek, la storia di un guardaboschi che cattura una volpe per addomesticarla. La volpe in realtà riesce a fuggire e a iniziare una nuova vita nel bosco. Purtroppo non durerà a lungo. Con Vixen, Daisy Evans rivoluziona non solo la rappresentazione operistica, adattandola al XXI secolo, ma anche la stessa trama. La volpe si trasforma infatti in una giovane donna sicura di sé, maltrattata e ripudiata da una società a dominanza maschile. Il suo canto è una lode al femminismo e alla libertà delle donne, ma in cambio non raccoglie che pregiudizi e umiliazioni. Resiste però alla tempesta e si ritaglia il proprio spazio nell’inospitale underground londinese. Ed è proprio questo il palcoscenico scelto originariamente da Daisy Evans per la rappresentazione dell’opera, che a Trento va invece in scena nelle Gallerie di Piedicastello, due tunnel autostradali dismessi. Per questa avventura operistica ci si addentra letteralmente nella storia. ■ Kopfhörer auf, die Oper beginnt! Mit ihrer Silent Opera macht Daisy Evans Musiktheater des 21. Jahrhunderts und schafft für das Publikum ein neues, unmittelbares und intensives Opernerlebnis. Erzählt wird Janá eks Das schlaue Füchslein, die Geschichte eines Försters, der eine Füchsin gefangen nimmt, um sie zu zähmen. Ihr gelingen zwar die Flucht und ein neues Leben im Wald, doch dieses soll nicht lange dauern. Mit Vixen hat Daisy Evans nicht nur die Aufführungspraxis für das 21. Jahrhundert adaptiert, sondern auch die märchenhafte Geschichte selbst. Die Füchsin wird zum selbstbewussten jungen Mädchen, das von einer männlich dominierten Gesellschaft verstoßen wird. Sie singt von Feminismus und weiblicher Freiheit und wird immer wieder mit Vorurteilen und Erniedrigungen konfrontiert. Doch sie hält dem Sturm stand und verschafft sich ihren Raum im rauen Londoner Untergrund. Für diesen hatte Daisy Evans ihre Inszenierung ursprünglich konzipiert. In Trient verlegt sie die Handlung in die Gallerie di Piedicastello, zwei aufgelassene Straßentunnel. Das Opernerlebnis wird im wahrsten Sinne ein Eintauchen in die Geschichte.
Foto: Jake Wittshire
Leoš Janáček
Vixen
L’opera per la prossima generazione palcoscenico dell’opera e i presenti si mischiano ai cantanti durante la rappresentazione. L’idea è di rifarsi alla Silent Disco, per cui il pubblico indossa delle cuffie attraverso le quali ascolta la musica. Ricreiamo l’opera pensando a un pubblico moderno, con nuove traduzioni inglesi e nuove orchestrazioni elettroniche mischiate alla musica dal vivo.
Da una reinterpretazione dell’opera come esperienza immersiva è nata la Silent Opera. Di cosa si tratta esattamente? Silent Opera è il nome della compagnia che ho fondato e il nostro lavoro, sempre unico e innovativo, va in scena in luoghi poco tradizionali. In ogni spettacolo il pubblico diventa il 20
La Silent Opera si rivolge quindi a un pubblico operistico nuovo? Forse anche per questo scegliete location insolite per le vostre performance? La Silent Opera si rivolge a chiunque desideri scoprire l’opera sotto una nuova luce, in una veste più fresca. Le persone che non hanno mai assistito a una rappresentazione vengono accolte in uno spazio intimo da cui si sprigiona la forza viscerale dell’opera.
La Silent Opera è priva degli sfarzi, degli ornamenti e delle scenografie imponenti di un teatro ed è quindi molto più accessibile. La musica e la performance restano però di grande qualità, per cui anche gli amanti dell’opera tradizionale apprezzano questa nuova veste. Cosa l’ha spinta ad adattare La piccola volpe astuta per la Silent Opera? The Cunning Little Vixen (La piccola volpe astuta) è un’opera splendida che raramente viene rappresentata in modo innovativo. La musica è estremamente interessante nell’impianto. Janá ek combina infatti tre livelli musicali: il folklore della sua Moravia, i recitativi cantati e parti orchestrali che profumano di Romanticismo. Su questi tre livelli sono costruite anche le nostre tessiture: le
DA I S Y E VA N S È la fondatrice e direttrice artistica di Silent Opera, una compagnia operistica che mette in scena rappresentazioni innovative in cui un’elevatissima qualità musicale si combina alla passione creativa, facendo dell’opera un’esperienza tutta nuova. Sie ist Gründerin und künstlerische Leiterin von Silent Opera, einer Opernkompanie mit innovativer Aufführungspraxis. Evans verbindet musikalische Qualität mit Kreativität und lässt Oper zu einem neuen Erlebnis werden.
parti di musica folk sono riprodotte dal vivo dal nostro gruppo di attori e musicisti, il recitativo è su base elettronica e le parti orchestrali sono preregistrate. L’opera di Janá ek si presta particolarmente a una reinterpretazione in chiave contemporanea? I personaggi in Vixen sono molto complessi ma anche di grandissima attualità. In un mondo duro, dominato dagli uomini, una giovane donna percorre decisa la sua strada. Un uomo cerca di catturarla e controllarla, ma senza sucesso. Volevamo sospendere l’immagine dei personaggi come animali e considerarli piuttosto esseri umani, un espediente che ci permette di farli brillare di nuova luce e di gettare uno sguardo nuovo sulla storia. ■ 21
Oper für die nächste Generation Sie verstehen Oper als ein Erlebnis, in das es einzutauchen gilt, und bedienen sich dabei der Silent Opera. Was versteht man darunter? Silent Opera ist der Name meiner Opernkompanie. Für unsere Arbeiten wählen wir unkonventionelle Aufführungsorte. Das Publikum selbst wird zum Bühnenbild der Oper und bewegt sich in unmittelbarer Nähe zu den Sängern. Angelehnt an die Silent Disco trägt das Publikum Kopfhörer und nimmt über diese die Musik wahr. Für die Inszenierungen fertigen wir neue englische Übersetzungen und elektronische Orchestrierungen an, die dann mit Livegesang gemischt werden. Würden Sie sagen, dass sich Silent Opera an ein neues Opernpublikum richtet? Wählen Sie deshalb ungewöhnliche Orte für Ihre Performances? Silent Opera richtet sich an alle, die Oper auf originelle Art und Weise erleben wollen. Menschen, die noch nie eine Oper gesehen haben, sind eingeladen und aufgefordert, Oper in einem unkonventionellen Rahmen zu erleben: So wollen wir die Kraft des Musiktheaters spürbar machen. Silent Opera kommt ohne Prunk, Ornamente und die gewaltige Kulisse eines Theatersaales aus und ist dadurch viel zugänglicher. Die musikalische Qualität bleibt aber stets gewahrt, so dass auch Opernkenner auf ihre Kosten kommen.
Warum haben Sie The Cunning Little Vixen für Silent Opera adaptiert? The Cunning Little Vixen (Das schlaue Füchslein) ist eine wunderbare Oper, die oft verkannt und nicht zeitgemäß genug inszeniert wird. Die Musik ist dabei sehr interessant, denn Janá ek bedient sich einer Mischung aus drei musikalischen Ebenen: die mährisch angehauchte Folklore, gesungene Rezitative und lyrisch romantische Orchesterpartien. So konnten auch wir mit drei Texturen spielen – der Folklorepart wird live vorgetragen, das Rezitativ ist vorgefertigte Elektronik, und die Orchesterpartien wurden im Vorfeld aufgenommen. Bietet sich Janá eks Oper besonders gut an für eine zeitgenössische Interpretation? Die Charaktere in Vixen sind sehr komplex, aber auch erstaunlich aktuell. In einer rauen, männlich dominierten Welt, geht eine junge Frau entschlossen ihren eigenen Weg. Ein Mann versucht, sie zu fangen und zu kontrollieren, bleibt aber erfolglos. Wir wollten uns von der Vorstellung lösen, dass es sich bei den Charakteren zum Teil um Tiere handelt, und verstehen alle als Menschen. Das ermöglicht es uns, die Charaktere ganz neu zu beleuchten und bringt eine interessante Note in die Geschichte. ■
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Gio | Do 21.03.2019 / ORE 20.00 UHR Sab | Sa 23.03.2019 / ORE 20.00 UHR
BOLZANO | BOZEN TEATRO COMUNALE | STADTTHEATER
ALFREDO CATALANI
La Wally Libretto Luigi Illica Dal racconto | nach der Erzählung Die Geierwally di | von Wilhelmine von Hillern Editore | Herausgeber Casa Ricordi, Milano | Mailand Prima rappresentazione | Uraufführung 20.01.1892 _ Teatro alla Scala, Milano | Mailand Interpreti | Besetzung Wally Charlotte-Anne Shipley Stromminger Alessandro Guerzoni Afra Francesca Sartorato Walter Francesca Sorteni Hagenbach Ferdinand von Bothmer Gellner Ashley Prewett Pedone | Bote Enrico Marchesini Direzione musicale | Musikalische Leitung Arvo Volmer Regia | Regie Nicola Raab Scene | Bühne Mirella Weingarten Costumi | Kostüme Julia Müer Lighting design Clifton Taylor Coro | Chor Ensemble Vocale Continuum Maestro del Coro | Choreinstudierung Luigi Azzolini Orchestra Haydn di Bolzano e Trento Haydn Orchester von Bozen und Trient Nuovo allestimento | Neuinszenierung Coproduzione | Koproduktion Fondazione Stiftung Haydn, Vereinigte Bühnen Bozen Durata | Dauer 150 min (incl. intervallo | inkl. Pause) In italiano con sopratitoli in italiano e tedesco In italienischer Sprache mit deutschen und italienischen Übertiteln
oper.around Cultur.a Lounge
La forza evocativa dei costumi tradizionali | Die Macht der Tracht
Bolzano | Bozen _ Eurac Gio | Do _ 31.01.2019 _ ore 19.00 Uhr
Oper.a Backstage
Bolzano | Bozen _ Teatro Comunale | Stadttheater Lun | Mo _ 18.03.2019 _ ore 18.00 Uhr
Oper.a Intro
Bolzano | Bozen _ Teatro Comunale | Stadttheater Gio | Do _ 21.03.2019 _ ore 19.00 Uhr Sab | Sa _ 23.03.2019 _ ore 19.00 Uhr 23
■ "Ebben? Ne andrò lontana”, canta La Wally, l’eroina dell’opera di Alfredo Catalani. L’anno è il 1892. Interpretata da Maria Callas, l’aria diventò famosa ben oltre i circoli operistici, entrando a far parte della colonna sonora del classico del cinema Diva. In quanto all’opera vera e propria, portata in scena da Nicola Raab, è molto meno nota e raramente compare nei cartelloni operistici. La Wally si basa sul romanzo di Wilhelmine von Hillern, Die Geierwally, che riscosse un gran successo. La figura centrale dell’opera è una donna che rivendica il suo diritto all’indipendenza in un mondo dominato dagli uomini. Per sfuggire al matrimonio forzato combinato dal padre, Wally si ritira sui monti della Ötztal. Isolata e immersa nella natura, inizialmente trova un rifugio sicuro, ma a differenza di quanto accade nel romanzo, Catalani non regala un lieto fine alla sua Wally e destina il suo amato a morte certa, facendolo travolgere da una valanga. Per la donna padrona del suo destino non c’è quindi possibilità di vita: la femme fatale deve morire. Nella regia di Nicola Raab, premio Abbiati per la regia di Written on Skin di George Benjamin, non c’è traccia di sfondi montani e paesaggi stereotipati. Raab riduce al minimo costumi e scenografia, dando così risalto ancora maggiore al precipitare della vicenda umana: la valanga mortale come emblema della forza distruttiva delle convenzioni sociali. ■ „Ebben? Ne andrò lontana“, singt die Heldin in Alfredo Catalanis Oper La Wally von 1892. Gesungen von Maria Callas, erlangte die Arie auch als Soundtrack des Kino-Klassikers Diva Berühmtheit. Die Oper selbst, die von Nicola Raab inszeniert wird, ist weit weniger bekannt und wird selten aufgeführt. La Wally basiert auf Wilhelmine von Hillerns erfolgreichem Heimatroman Die Geierwally. Im Mittelpunkt steht eine selbstbestimmte Frau, die in einer von Männern dominierten Welt ihr Recht auf Unabhängigkeit einfordert. Um der vom Vater arrangierten Zwangsheirat zu entgehen, zieht sich Wally in die Ötztaler Berge zurück. In der Stille der Natur findet sie zunächst Zuflucht, doch im Unterschied zum Roman gewährt Catalani seiner Wally kein Happy End. Er lässt ihren Geliebten von einer Lawine in den Tod reißen. Für die scheinbar selbstbestimmte Wally gibt es kein Weiterleben mehr – die femme fatale muss sterben. Von kitschiger Bergkulisse und stereotyper Landschaftsdarstellung ist in der Inszenierung von Nicola Raab, die für die Regie von Written on Skin von George Benjamin mit dem Abbiati-Preis ausgezeichnet wurde, nichts zu sehen. Kostüme und Bühnenbild reduziert Raab aufs Wesentlichste. Dafür macht sie menschliche Abgründe umso sichtbarer: Die tödliche Lawine wird zum Sinnbild der zerstörerischen Kraft gesellschaftlicher Konventionen.
Alfredo Catalani
La Wally
Concentrarsi sull’essenziale
La Wally è un’opera del Verismo, un brano molto realistico. Com’è riuscita a rendere attuale l’opera con questo allestimento? Cosa significa rendere attuale un’opera? Significa soprattutto toccare le persone che vengono a teatro, trascinarle, rivolgersi a loro in maniera che si ritrovino, si riconoscano. Ed è esattamente ciò che riesce a fare un’opera del XIX secolo. Persino senza un cosiddetto esplicito “updating”. Il che non significa che non ci sarebbe bisogno di opera contemporanea, tutt’altro. 24
La ricchezza nasce proprio dalla concomitanza delle epoche. Come si inserisce La Wally nel programma di Opera 20.21? Dove si trovano le vere «Forces of Nature»? L’uomo si crede spesso al sicuro, nei confronti della natura, delle forze della natura. E si sorprende quando la natura d’improvviso si riversa su di noi. È allora che ha la tendenza a cercare un colpevole. Solitamente non si rende conto di essere parte della natura, forza della sua umanità.
Le forze della natura regnano anche dentro di noi. Una valanga è destino o forse espressione di una forza di cui facciamo parte anche noi? Come affronta nell’allestimento lo stereotipo della donna? E quale ruolo svolge la società? Che cos’è lo stereotipo della donna? Oggi, un tempo, ancora? Ciò che vediamo è una donna che cerca di vivere la sua vita in base alle proprie idee, apparentemente contro la società e la famiglia. Una donna che anela alla libertà e la cerca.
NICOLA RAAB Una delle registe d’opera più interessanti del panorama operistico internazionale. Dopo la messa in scena di Written on Skin torna a Bolzano per la regia di La Wally. Il suo lavoro è caratterizzato da grande sensibilità, minuziosa cura dei personaggi
Konzentration auf das Wesentliche
e grande senso visivo. Sie gehört zu den international gefragtesten Opernregisseurinnen. Nach ihrer Inszenierung von Written on Skin kehrt sie für La Wally nach Bozen zurück. Ihre Arbeiten zeichnen sich durch große Sensibilität, detaillierte Charakterarbeit und ihr visuelles Gespür aus.
Racconterò la storia tenendo sempre bene a mente com’è e le tendenze del XIX secolo in ambito operistico, che ritraggono la donna indipendente come una femme fatale che deve morire, pena lo scardinamento della società; la mostrerò nel modo più imparziale possibile, senza per questo minimizzare il ruolo della società, anzi, mi concentrerò sulla “donna Wally” e sugli uomini che la circondano, cercando di vederli tutti, tutti quanti, come persone. Mostrare senza giudicare. Concentrarsi sull’essenziale. E sarà possibile farlo grazie alla scenografia astratta. La Wally senza monti, ma non senza precipizi. Cos’è secondo lei a rendere La Wally tanto contemporanea? Ogni opera è contemporanea, il teatro è sempre contemporaneo. Si parte alla ricerca del contenuto, poi della forma. Sono questi i parametri. Infine si decidono i mezzi. E si racconta una storia. ■ 25
La Wally ist eine Oper aus dem Verismus, ein sehr realistisches Stück. Wie gelingt es Ihnen, mit Ihrer Inszenierung die Oper ins Heute zu bringen? Was heißt, Oper ins Heute zu bringen? Doch eigentlich vor allem, die Menschen, die ins Theater kommen werden, zu berühren, mitzunehmen, anzusprechen, so dass sie sich wiederfinden. Dies kann ebenso gut eine Oper des 19. Jahrhunderts. Sogar ohne explizites sogenanntes “updating”. Was nicht heißt, dass wir zeitgenössische Oper nicht bräuchten, im Gegenteil. Aus der Gleichzeitigkeit aller Epochen entsteht der Reichtum. Wie passt La Wally in das Konzept von OPER.A 20.21? Wo liegen die wahren „Forces of Nature?“ Der Mensch wähnt sich oft in Sicherheit gegenüber den Kräften der Natur. Das Erstaunen ist groß, wenn die Natur urplötzlich über uns hereinbricht. Dann hat der Mensch die Tendenz, einen/ eine Schuldige(n) zu suchen. Er bemerkt zumeist nicht, dass er Teil der Natur ist kraft seines Menschseins. Die Kräfte der Natur walten genauso in uns. Ist eine Lawine also Schicksal oder Ausdruck einer Kraft, von der wir auch Teil sind?
Wie gehen Sie in der Inszenierung mit gängigen Frauenbildern um? Und welche Rolle spielt die Gesellschaft? Was sind gängige Frauenbilder eigentlich? Heute, damals, immer noch? Was wir sehen, ist eine Frau, die versucht, ihr Leben nach einem eigenen Entwurf zu leben, anscheinend gegen die Gesellschaft und die Familie. Eine Frau, die Freiheit braucht und sucht. Ich werde die Geschichte so erzählen, wie sie ist, und die Tendenzen des 19. Jahrhunderts in der Oper, die eigenständige Frau als femme fatale darzustellen, die vergehen muss, da sonst die Gesellschaft aus den Angeln gehoben würde, soweit als möglich neutral zeigen, jedoch ohne die Rolle der Gesellschaft zu verharmlosen. Im Gegenteil will ich mich auf die Frau Wally und die Männer, die sie umgeben, konzentrieren und sie allesamt als Menschen sehen. Sie zeigen, ohne zu urteilen. Die Konzentration auf das Wesentliche ermöglicht uns auch das abstrakte Bühnenbild. La Wally ohne Berg, aber dafür mit Abgründen. Was macht La Wally für Sie so zeitgemäß? Jede Oper ist zeitgemäß, Theater ist immer zeitgemäß. Man begibt sich auf die Suche nach dem Inhalt, dann nach der Form. Das sind die Parameter. Danach entscheidet man sich für die Mittel. Und man erzählt eine Geschichte. ■
oper.around
PROGRAMMA | PROGRAMM LA VOIX HUMAINE / CAVALLERIA RUSTICANA Oper.a Backstage
Oper.a Backstage Scopri il mondo dell’opera! Oper.a Backstage è un’opportunità per vivere il “dietro le quinte” di un’opera, per vedere da vicino come viene allestita, per capire come si svolgono le prove e com’è la “vita quotidiana” di chi lavora alla messa in scena. Direttori, compositori, registi, scenografi, musicisti, cantanti e tecnici vi racconteranno del loro lavoro e della loro “vita d’artisti”! Al termine della visita si potrà assistere alle prove.
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Entdecken Sie die Welt der Oper! Mit Oper.a Backstage führen wir hinter die Kulissen unserer Produktionen und lassen das Publikum am Entstehungsprozess unserer Opern teilhaben. Erleben Sie den Probenalltag hautnah und lernen Sie das künstlerische Team kennen: Dirigenten, Komponisten Regisseure, Musiker, Sänger und Bühnentechniker geben Einblick in ihre Arbeit und erzählen aus ihrem Künstlerleben. Nach den Führungen finden offene Proben statt.
Bolzano | Bozen _ Teatro Comunale | Stadttheater Mer | Mi _ 28.11.2018 _ ore 18.00 Uhr
Oper.a Intro Bolzano | Bozen _ Teatro Comunale | Stadttheater, Foyer Ven | Fr _ 30.11.2018 _ ore 19.00 Uhr Dom | So _ 02.12.2018 _ ore 16.00 Uhr
DIONYSOS RISING Oper.a Backstage Trento | Trient _ Teatro SanbàPolis Mer | Mi _ 16.01.2019 _ ore 18.00 Uhr
Oper.a Intro Bolzano | Bozen _ Auditorium | Konzerthaus Mar | Di _ 18.12.2018 _ ore 19.00 Uhr Trento | Trient _ Teatro SanbàPolis Sab | Sa _ 19.01.2019 _ ore 19.00 Uhr Dom | So _ 20.01.2019 _ ore 16.00 Uhr
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Oper.a Intro Conosci l’opera! ■ Grazie a Oper.a Intro, poco prima dell’inizio dello spettacolo, potrete scoprire gli elementi della struttura musicale dell’opera, oltre ad avere informazioni e dettagli sulla regia, sul compositore e molto altro! Esperti e artisti introducono le varie opere in programma, dando così l’opportunità di approfondire vari aspetti dello spettacolo. Machen Sie sich schlau! Musikexperten und Künstler führen in die verschiedenen Opern ein. Oper.a Intro bietet die Möglichkeit, sich noch kurz vor Aufführungsbeginn Hintergrundwissen zur musikalischen Struktur, zur Regie und zum Komponisten anzueignen. Die ideale Gelegenheit, sich vertiefend mit unseren Stücken auseinanderzusetzen.
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AMALIA! in collaborazione con | in Zusammenarbeit mit il corso di Musicologia della Libera Università di Bolzano Studiengang für Musikologie der Freien Universität Bozen
Oper.a Backstage Bolzano | Bozen _ Teatro Comunale | Stadttheater, Studio Gio | Do _ 07.02.2019 _ ore 18.00 Uhr
Oper.a Intro Bolzano | Bozen _ Teatro Comunale | Stadttheater, Studio Sab | Sa _ 09.02.2019 _ ore 19.00 Uhr Dom | So _ 10.02.2019 _ ore 16.00 Uhr
VIXEN Oper.a Backstage Trento | Trient _ Le Gallerie di Piedicastello Gio | Do_ 28.02.2019 _ ore 18.00 Uhr
Oper.a Intro Trento | Trient _ Le Gallerie di Piedicastello Sab | Sa _ 02.03.2019 _ ore 19.00 Uhr Dom | So _ 03.03.2019 _ ore 16.00 & 19.00 Uhr
LA WALLY Oper.a Backstage Bolzano | Bozen _ Teatro Comunale | Stadttheater Lun | Mo _ 18.03.2019 _ ore 18.00 Uhr
Oper.a Intro Bolzano | Bozen _ Teatro Comunale | Stadttheater Gio | Do _ 21.03.2019 _ ore 19.00 Uhr Sab | Sa _ 23.03.2019 _ ore 19.00 Uhr
O P E R A A L C I N E M A | O P E R I M KINO
The Metropolitan Opera live AL CINEPLEXX BOLZANO IM CINEPLEXX IN BOZEN Il pubblico potrà assistere in diretta alle recite della stagione lirica della Metropolitan Opera di New York al Cineplexx di Bolzano. I possessori di un'Oper.a Card potranno usufruire di uno sconto sul biglietto d’ingresso.
PROGRAMMA | PROGRAMM Sab | Sa 06.10.2018 _ ore 19.00 Uhr
Aida
Giuseppe Verdi * Sab | Sa 20.10.2018 _ ore 19.00 Uhr
Samson et Dalila Camille Saint-Saëns
Sab | Sa 27.10.2018_ ore 19.00 Uhr
La fanciulla del West Giacomo Puccini
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Opernhighlights aus der New Yorker Metropolitan Opera werden live ins Cineplexx-Kino von Bozen übertragen. Inhaber einer Oper.a Card erhalten für die Veranstaltungsreihe ermäßigte Karten.
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Sab | Sa 10.11.2018 _ ore 19.00 Uhr
Marnie
Nico Muhly Sab | Sa 15.12.2018 _ ore 19.00 Uhr
La Traviata Giuseppe Verdi *
Sab | Sa 12.01.2019 _ ore 19.00 Uhr
Adriana Lecouvreur Francesco Cilea In lingua originale con sottotitoli in tedesco In Originalsprache mit deutschen Untertiteln *Con introduzione all’opera di Giacomo Fornari Mit Operneinführung von Giacomo Fornari Sab | Sa 06.10.2018 _ ore 18.30 Uhr | Aida Sab | Sa 15.12.2018 _ ore 18.30 Uhr | La traviata
Sab | Sa 02.02.2019 _ ore 19.00 Uhr
Carmen
Georges Bizet Sab | Sa 02.03.2019 _ ore 19.00 Uhr
La fi lle du régiment Gaetano Donizetti
Sab | Sa 30.03.2019 _ ore 17.00 Uhr
Die Walküre Richard Wagner
Sab | Sa 11.05.2019_ ore 18.00 Uhr
Dialogues des Carmélites Info www.cineplexx.bz.it Via Macello | Schlachthofstraße 53/A Bolzano | Bozen 27
Francis Poulenc
TICKETS & SERVICE
Prezzi biglietti Ticketpreise
Oper.a Card
In vendita dal | Verkauf ab 09.10.2018
In vendita dal | Verkauf ab 09.10.2018
Intero Normalpreis
CAVALLERIA RUSTICANA & LA VOIX HUMAINE LA WALLY
Ridotto Ermäßigt*
STANDARD 2 + 1 Con l’acquisto di due diversi titoli d‘opera, si riceverà un terzo biglietto gratuito (Cat. III) per un'ulteriore opera a scelta.
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(Cat. | Kat. I) (Cat. | Kat. II) (Cat. | Kat. III)
50€ 36€ 20€
38€ 25€ 15€
22€
15€
DIONYSOS RISING VIXEN AMALIA!
Beim Kauf von zwei Eintrittskarten für zwei verschiedene Opernaufführungen erhalten Sie eine Eintrittskarte für einen dritten Titel (Kat. III) Ihrer Wahl gratis.
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PREMIUM 4 + 1 Con l’acquisto di quattro titoli d'opera, si riceverà un biglietto gratuito per il quinto titolo. Inoltre, per ogni serata si riceverà come omaggio un drink di benvenuto al bar del Teatro.
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*Biglietti ridotti | Ermäßigte Einzeltickets • Under 35 | Over 65 • Possessori di min. due biglietti Met-live di Cineplexx Inhaber von min. zwei Met-Live-Tickets
Beim Kauf von vier Eintrittskarten für vier verschiedene Opernaufführungen erhalten Sie die Eintrittskarte für den fünften Titel gratis. Im Preis enthalten ist an jedem Opernabend ein Willkommensgetränk an der jeweiligen Theaterbar.
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Ulteriori riduzioni | Weitere Ermäßigungen • Under 25 / Studenti | Studenten: 10€ in tutte le categorie | in allen Kategorien Solo dietro presentazione di un documento in corso di validità che attesti il diritto alla riduzione | Ermäßigungen nur gegen Vorlage eines entsprechenden Berechtigungsnachweises.
ABO musica&teatro Musik&Theater In vendita dal | Verkauf ab 09.10.2018 In collaborazione con | in Zusammenarbeit mit Vereinigte Bühnen Bozen Per la prima volta in assoluto OPER.A 20.21 offre in collaborazione con le Vereinigten Bühnen Bozen l’abbonamento "Musica&Teatro". Goditi quattro spettacolari messe in scena della musica e del teatro:
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Erstmals gibt es in dieser Spielzeit ein „Musik&Theater"Abo in Zusammenarbeit mit den Vereinigten Bühnen Bozen. Genießen Sie vier außergewöhnliche Musik- und Theateraufführungen:
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Intero Normalpreis
CAVALLERIA RUSTICANA & LA VOIX HUMAINE
Ridotto Ermäßigt*
(Cat. | Kat. I)
02.12.2018
LA WALLY 23.03.2019
SUNSET BOULEVARD (Musical)
(Cat. | Kat. I) 110€
95€
(Cat. | Kat. II*)
21.05.2019
LILIOM
(Schauspiel mit Livemusik | Teatro con musica dal vivo) 10.02.2019
(Cat. | Kat. II*)
* La categoria si riferisce alla pianta delle Vereinigte Bühnen Bozen. | Die Kategorie bezieht sich auf den Saalplan der Vereinigten Bühnen Bozen.
TICKETS & SERVICE
Navetta Shuttle La prenotazione del pullman è da effettuare al momento dell’acquisto del biglietto (solo fino a esaurimento posti). Oltre alle rappresentazioni, gli spettatori che usufruiranno del servizio navetta potranno assistere all’introduzione all’opera, che si tiene un’ora prima dello spettacolo.
Orari di Partenza | Abfahrtszeiten
Der Bustransfer muss beim Kauf der Eintrittskarte an der Theaterkasse vorgemerkt werden (nur solange Plätze verfügbar sind). Zuschauer, die mit dem Shuttlebus zu den Vorstellungen fahren, können auch an den Operneinführungen, die jeweils eine Stunde vor Aufführungsbeginn stattfinden, teilnehmen.
DIONYSOS RISING
Prezzo | Kosten 5 € (a spettacolo | pro Aufführung)
VIXEN
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CAVALLERIA RUSTICANA & LA VOIX HUMAINE 30.11.2018 _ ore 18.00 Uhr 02.12.2018 _ ore 15.00 Uhr
19.01.2019 _ ore 18.00 Uhr 20.01.2019 _ ore 15.00 Uhr
AMALIA! 09.02.2019 _ ore 18.00 Uhr 10.02.2019 _ ore 15.00 Uhr
02.03.2019 _ ore 18.00 Uhr 03.03.2019 _ ore 15.00 Uhr
Partenza a Bolzano | Abfahrt in Bozen Piazza Verdi | Verdiplatz 40 Partenza a Trento | Abfahrt in Trient Centro Santa Chiara, Via Piave
Pianta Saalplan OPER.A 20.21
LA WALLY 21.03.2019 _ ore 18.00 Uhr 23.03.2019 _ ore 18.00 Uhr
Palco | Bühne BUCA D’ORCHESTRA | ORCHESTERGRABEN
BOLZANO | BOZEN Teatro Comunale | Stadttheater Sala Grande | Großer Saal Cat. | Kat. I Cat. | Kat. II
PLATEA | PARKETT
Cat. | Kat. III
GALLERIA | GALERIE
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V E N D I T A B I G L I E T T I | T I C K E T VERKAUF
Bolzano | Bozen Teatro Comunale | Stadttheater Piazza Verdi | Verdiplatz 40 Orario | Öffnungszeiten Mar | Di – Ven | Fr ore 11.00 – 14.00 Uhr / ore 17.00 – 19.00 Uhr Sab | Sa _ ore 11.00 – 14.00 Uhr Dom | So – Lu | Mo _ chiuso | geschlossen La biglietteria apre un’ora prima dell’inizio degli spettacoli | Zusätzlich ist die Theaterkasse jeweils eine Stunde vor Vorstellungsbeginn geöffnet. Altri punti vendita | Weitere Verkaufspunkte Filiali della Cassa di Risparmio di Bolzano Filialen der Südtiroler Sparkasse Telefonicamente o per e-mail Telefonisch oder via E-Mail T (+39) 0471 053800 F (+39 0471 053801 info@ticket.bz.it
Pagamento tramite banca | Banküberweisung ■ Per pagare tramite bonifico bancario indicare nella causale il numero di prenotazione, il titolo e la data della rappresentazione e il numero di biglietti acquistati. Für eine reibungslose Überweisung geben Sie bitte die Vormerkungsnummer, Titel und Datum der Aufführung sowie die Anzahl der gewünschten Karten als Zahlungsgrund an.
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Intestatario | Begünstigter Fondazione Teatro Comunale e Auditorium, c/o Cassa di Risparmio Bolzano Stiftung Stadttheater und Konzerthaus, c/o Südtiroler Sparkasse BIC CRBZIT 2B001 IBAN: IT 97 B 06045 11601 000005400000 Inviare una copia della ricevuta di avvenuto pagamento via fax al numero 0471 053 801 oppure, in caso di bonifico elettronico, via e-mail a info@ticket.bz.it
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■ Senden Sie bitte eine Kopie der Zahlungsbestätigung per Fax an 0471 053 801. Bei elektronischer Überweisung (online) kann die Bestätigung auch per E-Mail an info@ticket.bz.it geschickt werden.
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Presso la biglietteria del teatro, solo prima dell’inizio dello spettacolo, è possibile acquistare un biglietto per il parcheggio Parcheggio Bolzano Centro in via Mayr Nusser al costo di 3€.
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■ Parktickets zum Preis von nur 3€ für das Parkhaus Bozen Mitte (Mayr-Nusser-Weg) sind vor Aufführungsbeginn an der Abendkasse erhältlich.
V E N D I T A B I G L I E T T I | T I C K E T VERKAUF
Trento | Trient Auditorium Via Santa Croce 67 Orario | Öffnungszeiten Lun | Mo – Sab | Sa ore 10.00 – 19.00 Uhr Teatro Sociale Via Oss Mazzurana 19 (centro storico) Orario | Öffnungszeiten Lun | Mo – Sab | Sa _ ore 16.00 – 19.00 Uhr Altri punti vendita | Weitere Verkaufspunkte Casse Rurali del Trentino Promoevent Trento Telefonicamente o per e-mail Telefonisch oder via E-Mail T (39) 0461 213834 n. verde | Grüne Nummer 800013952 pinfo@centrosantachiara.it _ www.centrosantachiara.it
Pagamento tramite banca | Banküberweisung ■ Per pagare tramite bonifico bancario indicare nella causale il nome e cognome, il numero di prenotazione, il titolo e la data della rappresentazione e la quantità di biglietti acquistati. Für eine reibungslose Überweisung geben Sie bitte Vor- und Nachname, die Vormerkungsnummer, Titel und Datum der Aufführung sowie die Anzahl der gewünschten Karten als Zahlungsgrund an.
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Intestatario | Begünstigter Centro Servizi Culturali Santa Chiara c/o Cassa Rurale di Trento, Agenzia Piazza Fiera BIC CCRTIT2T76A IBAN IT 45L 08304 01813 000013332220 Inviare una copia della ricevuta di avvenuto pagamento via fax al numero 0461 213817 oppure, in caso di bonifico elettronico, via e-mail a u.cassa@centrosantachiara.it.it.
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Senden Sie bitte eine Kopie der Zahlungsbestätigung per Fax an 0461 213817. Bei elektronischer Überweisung (online) kann die Bestätigung auch per E-Mail an u.cassa@centrosantachiara.it geschickt werden.
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Editore | Herausgeber Fondazione Haydn di Bolzano e Trento Stiftung Haydn von Bozen und Trient Via Gilm | Gilmstraße 1/A 39100 Bolzano | Bozen www.haydn.it _ info@haydn.it T +39 0471 975031
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Grafica | Grafik Plus Communications Trento Chiusura redazione | Redaktionsschluss 02.10.2018 Con riserva di modifiche | Änderungen vorbehalten
Ente organizzatore | Veranstalter Fondazione Haydn di Bolzano e Trento Stiftung Haydn von Bozen und Trient Via Gilm | GilmstraĂ&#x;e 1/A info@haydn.it + 39.0471.975031
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