Michael Cohen-Weissert
Amalia!
09.02.2019 / ORE 20 UHR 10.02.2019 / ORE 17 UHR
Bolzano | Bozen
TEATRO COMUNALE | STADTTHEATER, STUDIO 1
OPER.A 20.21 Programma | Programm 2018/19 è membro di | ist Mitglied bei
Sponsor Direzione Artistica | Künstlerische Leitung Matthias Lošek Sostenuto con Art Bonus Unterstützung durch Art Bonus
Ente organizzatore | Veranstalter Fondazione Haydn di Bolzano e Trento Stiftung Haydn von Bozen und Trient Via Gilm | Gilmstraße 1/A info@haydn.it _ + 39.0471.975031 www.haydn.it
FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI BOLZANO STIFTUNG SÜDTIROLER SPARKASSE R+V ALLGEMEINE VERSICHERUNG
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Michael Cohen-Weissert
Amalia! 09.02.2019 / ORE 20 UHR 10.02.2019 / ORE 17 UHR
Bolzano | Bozen
TEATRO COMUNALE | STADTTHEATER, STUDIO
Direzione musicale | Musikalische Leitung Marcus Merkel Regia | Regie Franziska Guggenbichler Beck Durata | Dauer 70 min. senza intervallo | ohne Pause In italiano con sopratitoli in italiano e tedesco In italienischer Sprache mit deutschen und italienischen Ăœbertiteln
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4 Foto: Andrea Fichtel
SAB | SA 09.02.2019 / ORE 20.00 UHR B O L Z A N O | BOZEN DOM | SO 10.02.2019 / ORE 17.00 UHR TEATRO COMUNALE | STADTTHEATER, STUDIO
MICHAEL COHEN-WEISSERT
Amalia! P R I M A A S S O L U TA | U R AU F F Ü H R U N G
Progetto | Projekt OPER.A 20.21 Fringe
Lighting design Pasquale Quaranta, Mario Zanella
Interpreti | Besetzung Amalia Mirjam Gruber Jakob Matthew Peña Ernest Andrei Zhukov
Soundscape Federico Campana
Direzione musicale | Musikalische Leitung Marcus Merkel Regia | Regie Franziska Guggenbichler Beck Idea e sceneggiatura | Idee und Buch Franziska Guggenbichler Beck, Julian Twarowski Costumi | Kostüme Nora Scheve Scenografia | Bühne Sigrid Ungerer
ORCHESTRA HAYDN DI BOLZANO E TRENTO | HAYDN ORCHESTER VON BOZEN UND TRIENT
Produzione | Produktion Fondazione Stiftung Haydn
Coproduzione | Koproduktion HELIOS Sustainable Films in collaborazione con | in Zusammenarbeit mit Operaboom 5
6 Foto: Andrea Fichtel
Sopratitoli | Übertitel Emanuele Galvan
Produzione film | Filmproduktion Helios Sustainable Films Montaggio | Videoschnitt Lucia Gerhardt Riprese | Kamera Daniel Mahlknecht
Squadra tecnica Bolzano Technisches Team Bozen
Proiezioni | Projektion Mike Ramsauer
Capo servizio | Bühneninspektor Gian Carlo Turato*
Organizzatore generale film Aufnahmeleitung Moritz Bonatti
Vice capo servizio | Beleuchtungsmeister Pasquale Quaranta*
Direttore di produzione film Produktionsleitung Anna Wenter
Macchinisti | Bühnentechnik Peter Bamhackl*, Gianluca Cucco*, Mauro Mannella*, Andrea Rizzi*, Andrea Zampolli*
Produttore | Filmproduzent Martin Rattini
Elettricisti| Beleuchtung Simone Brussa*, Mario Zanella* Elettricisti Fonici | Beleuchtung und Ton Maurizio Conta*, Ezio Ventriglia* Trucco e parrucco | Maske Anna Lazzarini
Servizi organizzativi e amministrativi Organisation und Verwaltung Fondazione Haydn di Bolzano e Trento Stiftung Haydn von Bozen und Trient
*Servizi tecnici | Technik Fondazione Teatro Comunale e Auditorium di Bolzano | Stiftung Stadttheater und Konzerthaus Bozen
IL PROGETTO VIENE SUPPORTATO DA | DAS PROJEKT WIRD UNTERSTÜTZT VON
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G U I DA A L L’ O P E R A
Fra natura, musica e passioni
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suo ritorno. Ernest, ovviamente, è pronto a qualsiasi cosa per impedirglielo: ne nascerà un pericoloso gioco di onore e passione disperata che prenderà il sopravvento. La composizione musicale, dell’israeliano Michael Cohen-Weissert, si basa sui principi del collage e della citazione. Il compositore si pone l’obbiettivo di far confluire diversi generi ed epoche in un unico lavoro, che si realizza in un insieme di citazioni (dai film di Leone e di Quentin Tarantino) e da brani musicali legati alla letteratura classica: oltre al chiaro richiamo a musiche di Ennio Morricone, vi si potranno scorgere tratti caratteristici del tardo periodo romantico di Wagner e Bruckner e, per chi ha familiarità con il pezzo, anche un evidente riferimento a Il volo del calabrone di Rimsky-Korsakov. Il tutto è combinato ad arie assai famose tratte da altrettante opere: dalla Bohème di Puccini ad Anna Bolena di Donizetti, da Fidelio di Beethoven a Un ballo in maschera di Verdi, passando per Boito, Čajkovskij, chiudendo con la celeberrima e meravigliosa aria “Ebben, ne andrò lontana” da La Wally di Catalani. Gran parte degli elementi musicali sono inoltre intrecciati al paesaggio sonoro che si fonde con la musica stessa: i suoni naturali e umani, in linea con quanto accade nel genere western, immergono lo spettatore in un’esperienza ancora più reale e diventano talvolta parte centrale della scena.
malia! Un’opera western è un modo nuovo di fare opera. Ideato dalla sudtirolese Franziska Guggenbichler Beck, con la sceneggiatura e drammaturgia del berlinese Julian Twarowski, il progetto, messosi in luce nella prima edizione del bando OPER.A 20.21 Fringe della Fondazione Haydn di Bolzano e Trento, è alla sua prima esecuzione assoluta. Si tratta di un’opera per soprano, tenore e basso che getta un ponte con il cinema, riservando allo schermo a volte un ruolo centrale nel racconto della storia, a volte una semplice veste di sfondo ai personaggi che cantano e recitano sul palcoscenico. L’opera nasce dal forte entusiasmo da parte degli autori per gli spaghetti-western (western di produzione italiana) del regista Sergio Leone, a partire dal film Il buono, il brutto, il cattivo del 1966; notevole influenza hanno avuto anche diverse opere liriche, prima fra tutte La Wally di Alfredo Catalani. La storia è ambientata in autunno a Lucrez, una piccola città delle Alpi altoatesine: il film si apre con un flashback in cui Amalia (soprano), moglie del contadino Ernest (basso), viene assalita da un gruppo di Krampus 1. Al termine di questa prima parte si assiste all’arrivo di Jakob (tenore), un uomo partito dal villaggio alcuni anni prima in cerca di fortuna: egli vuole vendicare un’ingiustizia subita assieme ad Amalia, la donna che in passato ha tanto amato e a cui aveva promesso il 8
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Krampus sono figure demoniache che, in alcune zone di lingua tedesca, accompagnano San Nicola in folcloristiche sfilate lungo le strade dei paesi e delle cittĂ .
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ZUR OPER
Zwischen Natur, Musik und Leidenschaft
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malia! Eine Westernoper ist eine neue Art, Oper zu machen. Ausgehend von einer Idee der Südtirolerin Franziska Guggenbichler Beck und mit einem dramaturgischen Konzept des Berliners Julian Twarowski steht dieses aus der ersten Ausgabe des Musiktheaterwettbewerbs OPER.A 20.21 Fringe der Stiftung Haydn von Bozen und Trient hervorgegangene Projekt vor seiner Uraufführung. Es handelt sich dabei um ein Werk für Sopran, Tenor und Bass, das eine Brücke zum Kino schlägt und der Leinwand eine zentrale Rolle im Storytelling oder auch als Hintergrundkulisse für die singenden und rezitierenden Figuren auf der Bühne zugesteht. Die Oper ist aus der von den Autoren geteilten Begeisterung für die italienischen Spaghetti-Western von Sergio Leone heraus entstanden, die schon bei Il buono, il brutto, il cattivo (Zwei Glorreiche Halunken) aus dem Jahr 1966 beginnt. Beträchtlichen Einfluss hatten auch verschiedene Opern mit „Western“Bezug, wie – vor allen anderen – La Wally von Alfredo Catalani. Die Story ist in den Herbstmonaten in Lucrez, einem
Städtchen in den Südtiroler Alpen, angesiedelt: Der Film beginnt mit einem Flashback, der zeigt, wie Amalia (Sopran), die Gemahlin des Bauern Ernst (Bass), von mehreren Krampussen angegriffen wird. Am Ende dieses ersten Teils erlebt das Publikum die Ankunft von Jakob (Tenor), einem Mann, der seine Heimat einige Jahre zuvor verlassen hatte, um sein Glück zu suchen. Jakob will sich für eine Ungerechtigkeit rächen, die ihm und seiner ehemaligen großen Liebe Amalia angetan worden war, der er seine Rückkehr versprochen hatte. Ernst ist natürlich bereit, alle Mittel einzusetzen, um genau das zu verhindern. Daraus entsteht ein gefährliches Spiel um Ehre und verzweifelte Leidenschaft, das die Oberhand gewinnt. Die Musik des israelischen Komponisten Michael Cohen-Weissert stützt sich auf die Prinzipien der Collage und des Zitats. Cohen-Weissert will unterschiedliche Genres und Epochen in einem Werk zusammenführen, dessen Grundlagen musikalische Zitate (aus den Filmen von Leone und Quentin Tarantino) und Originalpartituren aus dem klassischen Repertoire bilden. Neben eindeutigen
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Bezügen zur Filmmusik von Ennio Morricone hört man charakteristische Passagen aus der spätromantischen Epoche von Wagner und Bruckner sowie – falls man mit diesem Werk vertraut ist – klare Verweise auf den Hummelflug von Rimsky-Korsakov. Das Ganze wird dann mit Arien berühmter Opern kombiniert, von Puccinis Bohème zu Donizettis Anna Bolena, von Beethovens Fidelio bis zu Verdis Un ballo in maschera, über Boito und Tschaikowsky bis zur berühmten und wunderbaren Arie „Ebben, ne andrò
lontana” aus Catalanis La Wally, mit der das Werk endet. Ein Großteil der musikalischen Elemente ist außerdem mit einer Klanglandschaft verflochten, mit der die Musik selbst verschmilzt: Die von den Menschen und der Natur erzeugten Klänge und Geräusche lassen das Publikum, im Einklang mit den den Western-Filmen, in eine noch realere Erfahrungswelt eintauchen und nehmen auf der Bühne mitunter eine zentrale Position ein.
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G U I DA A L L’ O P E R A
La dissoluzione dei confini fra schermo e palcoscenico
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malia! Un’opera western si diverte a combinare generi ed epoche diversi fra loro per dar vita a un genere ibrido non solo sul piano musicale, ma anche su quello scenico. Il progetto, infatti, gioca sul passaggio continuo della scena principale dallo schermo al palco, e viceversa. L’obbiettivo è quello di dissolvere i confini tradizionali che separano il cinema dall’opera: il film sarà a volte il mezzo principale di comunicazione, a volte solo lo sfondo per i cantanti sul palco e per la musica dal vivo. Nel mondo del cinema la contaminazione da parte dell’opera lirica è un aspetto che ormai da molti anni è stato accolto con entusiasmo soprattutto da registi di grande fama. Pensiamo ad esempio a Martin Scorsese: il suo film Raging Bull (Toro scatenato), uscito nel 1980, riuscì a conquistare due premi Oscar con la musica di Pietro Mascagni che ne costituiva la colonna sonora (il famoso intermezzo di Cavalleria Rusticana). Un esempio più recente è costituito da The Departed: in questo film il regista si affida a Lucia di Lammermoor di Donizetti, di cui fa parte il sestetto Chi mi frena in tal momento, scelto alcuni decenni prima anche da Howard Hawks per Scarface come motivetto fischiato dal gangster Camonte prima di uccidere i propri nemici.
Gli esempi sarebbero molteplici. Al contrario, il mondo dell’opera contemporanea si è fatto influenzare da quello cinematografico solo in casi sporadici, forse perché proprio quest’ultimo, secondo opinione largamente diffusa, è uno dei maggiori responsabili del declino della lirica, avendone preso sostanzialmente il posto come fenomeno culturale di massa. Ma Amalia! Un’opera western sceglie di scavalcare questo confine: opera e cinema possono coesistere anche a teatro, creando un genere nuovo e d’impatto. Questo esperimento è un approccio nuovo, con l’obbiettivo di ispirare un’audience giovane che si vuole avvicinare al mondo dell’opera contemporanea. Una sorta di “anello di connessione” fra due mondi apparentemente lontani.
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ZUR OPER
Die Auflösung der Grenzen zwischen Bühne und Leinwand
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it großem Vergnügen kombiniert Amalia! Eine Westernoper unterschiedliche Genres und Epochen und lässt damit – in der Musik wie auch auf der Bühne – ein hybrides Wesen entstehen. So spielt das Projekt mit dem permanenten Übergang des Handlungsverlaufs von der Leinwand zur Bühne und umgekehrt. Damit sollen traditionelle Grenzlinien, die Oper und Kino voneinander trennen, aufgehoben werden: Manchmal wird der Film dabei zum wichtigsten Kommunikationsmedium, manchmal einfach zur Kulisse. Seit vielen Jahren machen sich in der Welt des Kinos vor allem prominente Regisseure mit großer Begeisterung die „Kontamination“ durch die Oper zu Nutze. Ein gutes Beispiel dafür ist Martin Scorsese: Für seinen 1980 fertig gestellten Film Raging Bull (Wie ein wilder Stier)
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mit der Filmmusik von Pietro Mascagni (mit dem berühmten Intermezzo aus der Cavalleria Rusticana) wird er mit zwei Oscars ausgezeichnet. Ein jüngeres Beispiel stellt The Departed dar: In diesem Film greift Scorsese auf Donizettis Lucia di Lammermoor zurück, aus der auch das Sextett Chi mi frena in tal momento stammt, das Howard Hawks einige Jahrzehnte zuvor in Scarface verwendet hatte. In diesem Filmklassiker pfeift der Gangster Camonte diese Opernmelodie, bevor er seine Feinde ermordet. Die Liste mit weiteren möglichen Beispielen ist natürlich lang und vielfältig. Die zeitgenössische Oper hat sich dagegen nur gelegentlich vom Kino beeinflussen lassen, vielleicht weil letzteres, gemäß einer weit verbreiteten Ansicht, eine der wichtigsten Ursachen für den Niedergang der Oper darstellt und deren Position als
kulturelles Massenphänomen übernommen hat. Amalia! Eine Westernoper gelingt es jedoch, diese Grenze zu überwinden: Oper und Kino können auch im Theater koexistieren und dabei ein neues und aufregendes Genre erzeugen, die Filmoper. Amalia! versucht einen neuen Ansatz mit dem Ziel, ein junges Publikum anzusprechen, das die zeitgenössische Oper kennenlernen möchte. Eine Art “Verbindungsglied“ also, zwischen zwei scheinbar weit voneinander entfernten Welten.
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G U I DA A L L’ O P E R A
Paesaggio sonoro e coscienze ecologiche
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n aspetto centrale dell’opera Amalia! Un’opera western è la presenza di elementi provenienti dal paesaggio sonoro 2. Questo concetto, coniato dal compositore Murray Schafer, indica l’ambiente acustico con il quale ci misuriamo quotidianamente: esso costituisce la sinfonia del mondo, composta dai suoni delle forze animali, naturali e umane. Gli elementi musicali dell’opera sono infatti intrecciati e combinati ad un contesto sonoro ancora più ampio rispetto a quello dell’orchestra, formando un’esperienza d’ascolto unica nel suo genere. Come accade nei film western, dove i suoni diventano a volte veri protagonisti di singole scene (si pensi ad esempio al carillon in Per qualche dollaro in più), anche in Amalia! i singoli suoni emergono
uno all’interno dell’altro fino a diventare parte integrante dell’intera composizione musicale. Così, i suoni degli uccellini, del vento, del torrente o dei passi di un uomo non sono solo un sottofondo a cui non si presta attenzione, ma diventano parte integrante e talvolta centrale dell’opera d’arte, da ascoltare e da indagare intimamente. In linea con l’interesse verso questa tematica di molti artisti contemporanei, l’opera ci invita a prestare più attenzione agli stimoli provenienti dal paesaggio sonoro in un mondo dove la sfera visiva è predominante. Riflettere sul potere del suono e dell’ascolto, però, sembra nel contempo essenziale per la maturazione di una coscienza sociale ed ecologica, legata anche ai crescenti problemi dell’inquinamento acustico.
2 Si confronti, per un approfondimento, M. Schafer (1999) “The Soundscape: Our Sonic Environment and the Tuning of the World”. Disponibile anche nella traduzione italiana: “Il paesaggio sonoro”.
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ZUR OPER
ZUR OPER
Klanglandschaft und ökologisches Bewusstsein
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in zentraler Aspekt in Amalia! Eine Westernoper ist das Vorhandensein von Elementen aus der Klanglandschaft. Dieses vom Komponisten Murray Schafer geprägte Konzept weist auf ein akustisches Ambiente hin, mit dem wir uns tagtäglich auseinandersetzen. Ein Soundscape 2 ist eine Sinfonie der Welt, die aus tierischen, menschlichen und natürlichen Klängen und Lauten besteht. Die musikalischen Elemente der Oper werden tatsächlich mit einem – im Vergleich zu einem Orchester – erweiterten klanglichen Kontext kombiniert und verwoben und ermöglichen eine in ihrer Art einzigartige Hörerfahrung. Wie in den Westernfilmen, in denen Sounds in einzelnen Szenen zu echten Protagonisten werden können (ein Beispiel dafür ist die
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Spieluhr in Per qualche dollaro in più / Für ein paar Dollar mehr), gehen Klänge und Laute auch in Amalia aus jeweils anderen hervor, bis sie zu einem integralen Bestandteil der gesamten musikalischen Komposition werden. So dienen die Laute der Vögel, des Windes, eines Gebirgsbachs oder der Schritte eines Menschen nicht nur als Geräuschkulisse, die man nicht weiter beachtet, sondern werden zu einem mitunter zentralen Bestandteil des Kunstwerks, der individuell gehört und gedeutet werden will. In Übereinstimmung mit dem Interesse von vielen zeitgenössischen Künstler für diese Thematik lädt uns die Oper dazu ein, in einer Welt, in der die visuelle Wahrnehmung dominiert, den akustischen Reizen aus der Klanglandschaft mehr
Aufmerksamkeit zu schenken. Das Nachdenken über die Macht des Klangs und des Hörens scheint jedoch gleichzeitig eine wesentliche Bedingung für die Ausbildung eines sozialen und ökologischen Bewusstseins zu sein, das eng mit den wachsenden Problemen akustischer Verschmutzung verbunden ist.
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2 Vgl. und weiterführende Literatur: M. Schafer (1999): The Soundscape: Our Sonic Environment and the “Tuning of the World”.
Michael Cohen-Weissert DIREZIONE MUSICALE MUSIKALISCHE LEITUNG
■ Nato a Gerusalemme nel 1993, ha iniziato la propria formazione musicale presso la Jerusalem Academy of Music and Dance, dove ha studiato pianoforte, composizione e direzione. Nel 2008 si è trasferito a Berlino, dove ha proseguito gli studi prima al Julius Stern Institute e successivamente alla Universität der Künste Berlin. Ha inoltre preso parte a vari corsi di perfezionamento e attualmente frequenta la classe di pianoforte di Stefan Arnold all’Hochschule für Musik di Berlino. Ha vinto diversi premi in concorsi in Germania e in Israele. Ha già suonato con le orchestre più importanti di Israele, come l’Israel Philharmonic Orchestra e la Jerusalem Symphony Orchestra, e si è esibito come solista e musicista da camera in Danimarca, Germania, Israele, Portogallo, Russia, Svizzera e negli Stati Uniti. Ha partecipato a numerosi festival, tra i quali il Kfar Blum Festival, il Festspiele MecklenburgVorpommern, il Festival Harmos, il Kissinger Estate e il Festival Next Generation a Bad Ragaz.
■ Geboren 1993 in Jerusalem, begann Cohen-Weissert seine musikalische Ausbildung an der Jerusalem Academy of Music and Dance, wo er Klavier, Komposition und Dirigieren studierte. 2008 zog er nach Berlin und setzte sein Studium zunächst am Julius-Stern-Institut und anschließend an der Universität der Künste Berlin fort. Derzeit besucht er die Klavierklasse von Stefan Arnold an der Hochschule für Musik in Berlin. Bei Wettbewerben in Deutschland und Israel wurde er mehrfach ausgezeichnet. Er hat bereits mit den wichtigsten Orchestern Israels, dem Israel Philharmonic Orchestra und dem Jerusalem Symphony Orchestra musiziert. Als Solist und Kammermusiker ist er in Dänemark, Deutschland, Israel, Portugal, Russland, der Schweiz und den USA aufgetreten und hat an zahlreichen Festivals, wie dem Kfar Blum Festival, den Festspielen Mecklenburg-Vorpommern, dem Festival Harmos, dem Kissinger Estate und dem Festival Next Generation in Bad Ragaz teilgenommen.
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Marcus Merkel DIRETTORE MUSICALE MUSIKALISCHER LEITER
■ Direttore principale e fondatore deila Jungen Philharmonie Berlin, è attivo anche come compositore e pianista. Kapellmeister all'opera di Graz, dove ha diretto le esecuzioni de Il Barbere di Siviglia, Schiaccianoci, Norma, Le Nozze di Figaro e Candide, ha diretto un festival a Kyoto, condotto un laboratorio di istruzione per la Berliner Philharmoniker. Nell’ottobre 2016 ha diretto Ariadne auf Naxos di Richard Strauss ad Amsterdam. Ha debuttato con successo al Musikverein di Graz nel 2017 con “The Clarinotts” e i Grazer Philharmoniker; nel 2018 è stato ospite con un programma sinfonico a Oksana Lyniv.
■ Der junge Berliner Marcus Merkel, Chefdirigent und Gründer der Jungen Philharmonie Berlin, steht als Dirigent, Komponist und Pianist auf der Bühne. Neben seinem Engagement als Kapellmeister an der Oper Graz, wo er u.a. Vorstellungen von Il Barbiere di Siviglia, Nussknacker, Norma, Le nozze di Figaro und Candide leitete, dirigierte er ein Festival in Kyoto, leitete einen Education-Workshop für die Berliner Philharmoniker und dirigierte im Oktober 2016 Ariadne auf Naxos von Richard Strauss in Amsterdam. Mit großem Erfolg debutierte er 2017 im Grazer Musikverein mit “The Clarinotts” und den Grazer Philharmonikern, und sprang dort 2018 für Oksana Lyniv mit einem großen symphonischen Programm ein.
www.marcusmerkel.de 21
Franziska Guggenbichler Beck REGIA, IDEA E SCENEGGIATURA REGIE, IDEE UND BUCH
■ Ha studiato pianoforte presso i Conservatori di Bolzano, Firenze e Salisburgo, diplomandosi nel 2010. È inoltre laureata in Scienze della comunicazione a Salisburgo. Ha studiato regia di teatro musicale alla Hochschule für Musik Hanns Eisler a Berlino, concludendo gli studi nel 2015. È stata assistente alla regia al Festival di Bayreuth e alla Staatsoper di Berlino. È stata co-regista al Teatro Bielefeld nel 2017. Ha realizzato delle messe in scena alla Biennale di Musica di Venezia nel 2014, e l’anno seguente alla Deutsche Oper di Berlino. Organizza regolarmente opere per bambini. Come Artist in Residence in Svezia; nel 2016 ha diretto la produzione lirica del Don Giovanni. Attualmente vive ad Appiano e lavora come freelance, sviluppando nuovi format all’incrocio tra opera, film e altri media.
■ Sie studierte Klavier am Konservatorium in Bozen, in Florenz und Salzburg, wo sie 2010 ihr Diplom erlangte und auch das Studium der Kommunikationswissenschaften abschloss. An der Hochschule für Musik “Hanns Eisler” in Berlin besuchte sie anschließen den Studiengang Musiktheaterregie. Als Regieassistentin wurde sie u.a. bei den Bayreuther Festspielen sowie der Staatsoper Berlin engagiert und führte Co-Regie am Theater Bielefeld. Sie inszenierte Uraufführungen an der Biennale Musica in Venedig (2014) und an der Deutschen Oper Berlin (2015) und inszeniert regelmäßig Kinderopern. 2016 leitete sie als Artist in Residence im schwedischen Huskvarna die Opernfilmproduktion Don Giovanni. Sie lebt in Eppan und entwickelt als Freischaffende neue Formate an der Schnittstelle Oper, Film und Medien.
www.franziskaguggenbichler.com 22
Julian Twarowski IDEA E SCENEGGIATURA IDEE UND BUCH
■ È nato a Berlino nel 1992 e ha iniziato la propria formazione musicale nel Knabenchor Berlin, dove ha ricevuto anche le prime lezioni di canto. Dal 2009 al 2011 è stato studente presso l’Istituto Julius Stern dell’Università delle Arti di Berlino, nella classe di canto. Dal 2011 ha studiato canto presso la Hochschule für Musik Hanns Eisler con Sebastian Noack, laureandosi nel 2016 con il Bachelor of Arts. Ulteriore slancio musicale gli è stato dato da Semyon Skigin, Wolfram Rieger e Erik Schneider.Ha lavorato per molti progetti universitari e si è esibito regolarmente come cantante solista a Berlino. Ha collaborato, tra gli altri, con Klaus Eichhorn, Johannes Harneit e Kai-Uwe Jirka. È particolarmente interessato al Lied.
■ Julian Twarowski wurde 1992 in Berlin geboren. Er begann seine musikalische Ausbildung im Knabenchor Berlin; dort erhielt er auch seinen ersten Gesangsunterricht bei Daniela Fiola. Von 2009 bis 2011 war er Jungstudent am JuliusStern-Institut der Universität der Künste zu Berlin in der Gesangsklasse von Regina Schudel. Ab 2011 studierte er Gesang an der Hochschule für Musik “Hanns Eisler” bei Sebastian Noack, welches er 2016 mit dem Bachelor of Arts erfolgreich abschloss. Weitere musikalische Impulse erhielt er von Semjon Skigin, Wolfram Rieger und Erik Schneider. Er wirkte bei Hochschulprojekten mit und tritt regelmäßig als Solist bei freien Projekten in Berlin auf. In der Vergangenheit arbeitete er u.a. mit Klaus Eichhorn, Johannes Harneit und Kai-Uwe Jirka zusammen. Sein besonderes Interesse gilt dem Liedgesang.
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Nora Scheve COSTUMI KOSTÜME
■ Nata nel 1984 nella regione della Ruhr, dopo essersi diplomata alle superiori ha iniziato a lavorare come sarta da donna a Düsseldorf. Dopo diversi anni di lavoro in questo settore nei laboratori teatrali dello Schauspielhaus di Düsseldorf e a KrefeldMönchengladbach, nel 2012 ha iniziato a studiare a Dresda Design del Costume alla Hochschule für Bildende Künste (Collegio di Belle Arti), dove si è diplomata nel 2016. Dal 2017 vive a Berlino e lavora come costumista freelance per produzioni teatrali e cinematografiche.
■ Nora Scheve, 1984 im Ruhrgebiet geboren, absolvierte nach dem Abitur zunächst eine Ausbildung zur Damenschneiderin in Düsseldorf. Nach mehrjähriger Anstellung als Schneiderin in den Theaterwerkstätten des Düsseldorfer Schauspielhauses und den Vereinigten Städtischen Bühnen KrefeldMönchengladbach ging sie 2012 nach Dresden zum Studium der Kostümgestaltung an der Hochschule für Bildende Künste, welches sie 2016 mit dem Diplom abschloss. Seit 2017 lebt Nora Scheve in Berlin und arbeitet freischaffend als Kostümbildnerin, Kostümassistentin und Gewandmeisterin für Theater- und Filmproduktionen.
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AMALIA
Mirjam Gruber SOPRANO SOPRAN
■ Si è laureata all’Università Mozarteum di Innsbruck in chitarra classica. Allo stesso tempo ha intrapreso gli studi di canto presso il Conservatorio di Bolzano, dove si è laureata con distinzione. Ha frequentato numerose masterclass, con maestri quali Behle, Crider, Brunetti, Daniels, Trenner e attraverso il lavoro con l’ensemble dello Studio Operistico dell’Accademia “Bel Canto” di Levico. Oltre all’attività concertistica come solista delle Meraner Musikwochen, ha conseguito successi sul palcoscenico nel contesto delle Südtiroler Operettenspiele, nel ruolo della Contessa Maritza nell’omonima operetta, di Rosalinde ne Die Fledermaus di Strauss, e come Marie in Der Vogelhändler di Carl Zeller.
■ Mirjam Gruber absolvierte ihr Instrumentalgesangspädagogisches Studium im künstlerischen Hauptfach klassische Gitarre am Mozarteum in Innsbruck. Zeitgleich nahm sie ihr Gesangsstudium am Bozner Konservatorium auf, das sie mit Auszeichnung abschloss. Ihre gesangliche Ausbildung vertiefte die Südtirolerin u. a. im Rahmen diverser Meisterkurse bei Behle, Crider, Brunetti, Daniels, Trenner und im Ensemble des Opernstudios der “Belcanto Academy” in Levico. Neben ihrer Konzerttätigkeit als Solistin der “Meraner Musikwochen” trat Mirjam Gruber u.a. bereits bei den Südtiroler Operettenspielen auf: so etwa als Gräfin Mariza in Kálmans gleichnamiger Operette, als Rosalinde in Strauss’ Die Fledermaus und als Kurfürstin Marie in Carl Zellers Der Vogelhändler.
www.mirjamgrubersoprano.com 25
JAKOB
Matthew Peña TENORE TENOR
■ Nato a Modesto in California, ha studiato all’Oberlin College in Ohio e alla Manhattan School of Music di New York. È regolarmente invitato dalla Deutsche Oper Berlin dove ha interpretato, tra gli altri ospite del Förderkreises della Deutschen Oper Berlin e lì ha interpretato, tra gli altri, Wirt in Der Rosenkavalier, Remendado in Carmen, Matrose in Vasco da Gama, Cocchiere/Insegnante in Lady Macbeth di Mtsensk, e Quarto Scudiero nel Parsifal. Ha debuttato come il Gobbo nella Die Frau ohne Schatten e come Edmondo in Manon Lescaut. È stato ospite anche al Teatro Regio di Torino, al Teatro Kiel, al Teatro Nordhausen come Paolino in Die heimliche Ehe, e al Volkstheater Rostock tra gli altri come Fenton in Falstaff e come Marchese di Chateauneuf in Zar und Zimmermann. Inoltre, ha interpretato Asle in Sommertag di Brass e Arkenholz nella Die Gespenstersonate. I suoi impegni più recenti includono Trin nella Fanciulla del West all’Oper Leipzig e la prima tedesca di Sciarrino Ti vedo, ti sento, mi perdo alla Staatsoper di Berlino.
■ Matthew Peña stammt aus Kalifornien und studierte am Oberlin College in Ohio und an der Manhattan School of Music in New York. Er ist regelmäßig Gast an der Deutschen Oper in Berlin, u. a. als Wirt in Der Rosenkavalier, Remendado in Carmen, Matrose in Vasco da Gama, Kutscher/ Lehrer in Lady Macbeth von Mzensk und Vierter Knappe in Parsifal. Er debütierte als Buckliger in Die Frau ohne Schatten sowie als Edmondo in Manon Lescaut. Dieselbe Partie sang er auch bei einem Gastspiel der Deutschen Oper Berlin in Maskat im Oman. Peña gastierte bereits am Teatro Regio in Turin, am Theater Kiel, am Theater Nordhausen als Paolino in Die heimliche Ehe und am Volkstheater Rostock u.a. als Fenton in Falstaff und als Marquis von Chateauneuf in Zar und Zimmermann. Darüber hinaus spielte er den Asle in Brass’ Sommertag an der Staatsoper Berlin und den Arkenholz in Die Gespenstersonate in der Staatsoper im Schiller Theater. Zuletzt sang er in Fanciulla del West an der Oper Leipzig und bei der deutschen Uraufführung von Sciarrinos Ti Vedo, Ti Sento, Mi Perdo an der Staatsoper Berlin unter den Linden.
www.mattapena.com 26
ERNEST
Andrei Zukov BASSO BASS
■ Nato a Mosca, si è laureato presso l’Accademia di Musica al Conservatorio Statale Tchaikovsky di Mosca, ed è il vincitore di diversi concorsi di canto nazionali e internazionali. Da ottobre 2015 ha studiato canto alla Hochschule für Musik Hanns Eisler di Berlino con il professor Martin Bruns. Nel corso degli studi ha partecipato inoltre alla Classe per l’Interpretazione di Lied e di Oratori con Thomas Quasthoff e con Anita Keller. Ha preso parte a cinque produzioni di teatro musicale: ne Le allegre comari di Windsor di Otto Nicolai ha interpretato il ruolo di Falstaff, mentre è stato Ariodate in Serse di Händel. È stato poi Figaro ne Le nozze di Figaro di Mozart, Buonafede ne Il mondo della luna di Haydn, e il Padre in Hansel e Gretel di Humperdinck.
■ Andrei Zukov wurde in Moskau geboren und absolvierte dort das Akademische Musikcollege am Staatlichen Moskauer Tschaikowski-Konservatorium. Er gewann mehrere nationale und internationale Gesangswettbewerbe. Seit Oktober 2015 studiert er Gesang an der Hochschule für Musik “Hanns Eisler” in Berlin bei Prof. Martin Bruns. Er arbeitet dort u. a. in der Lied- und Oratorienklasse von Prof. Thomas Quasthoff und in der Liedinterpretationsklasse von Anita Keller. Er sang u. a. in Die lustigen Weiber von Windsor von Otto Nicolai die Rolle des Falstaffs, Ariodate in Serse von Händel, die Titelpartie in Le Nozze di Figaro von Mozart, Buonafede in Il mondo della luna von Haydn und den Vater in Humperdincks Hänsel und Gretel.
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Orchestra Haydn di Bolzano e Trento Haydn Orchester von Bozen und Trient VIOLINI PRIMI 1. VIOLINE Stefano Ferrario** Edlir Cano* Erika Ferrari VIOLINI SECONDI 2. VIOLINE Roberto Tomada* Andrea Rieder VIOLE BRATSCHE Margherita Pigozzo* Claudia Pedrani VIOLONCELLI VIOLONCELLO Alejandro Biancotti* Elke Hager CONTRABBASSO KONTRABASS Corrado Pastore*
FLAUTO FLÖTE Claudia Bucchini* FAGOTTO FAGOTT Luca Franceschelli* TROMBA TROMPETE Alessandro Ferrari* TROMBONE POSAUNE Richard Wheeler* PIANOFORTE KLAVIER Andras Vermesy
**Spalla | Konzertmeister *Prime parti | Stimmführer
www.haydn.it 28
Ispettrice Orchesterinspizientin Nancy Spinel Addetto Orchesterwart Domenico Mutzu
F O N DA Z I O N E H AY D N D I B O L Z A N O E T R E N T O S T I F T U N G H AY D N VO N B O Z E N U N D T R I E N T
Prossimi appuntamenti Kommende Veranstaltungen
Mar | Di 19.02.2019 ore 20.00 Uhr Bolzano | Bozen Auditorium | Konzerthaus
Sab | Sa 02.03.2019 ore 20.00 Uhr Trento | Trient Le Gallerie di Piedicastello
Mar | Di 12.03.2019 ore 20.00 Uhr Bolzano | Bozen Auditorium | Konzerthaus
Mer | Mi 20.02.2019 ore 20.30 Uhr Trento | Trient Auditorium
Dom | So 03.03.2019 ore 17.00 + 20.00 Uhr Trento | Trient Le Gallerie di Piedicastello
Mer | Mi 13.03.2019 ore 20.30 Uhr Trento | Trient Auditorium
Orchestra Haydn Orchester
Orchestra Haydn Orchester
Orchestra dei Pomeriggi Musicali di Milano
Hansjörg Albrecht
Vixen
SILENT OPERA
Leoš Janáček
Lydia Teuscher Soprano | Sopran Thilo Dahlmann Tenore | Tenor Nino Aurelio Gmünder Basso | Bass MÜNCHENER BACH-CHOR Carl Philipp Emanuel Bach Joseph Haydn
Direzione musicale Musikalische Leitung Stephen Higgins Regia e libretto Regie und Libretto Daisy Evans
Niklas Benjamin Hoffmann Dmitry Shishkin pianforte | Klavier Joseph Haydn
CONCERTI DI CARNEVALE FASCHINGSKONZERTE
FELIX BENDER
02.03.2019
04.03.2019
05.03.2019
Auditorium Konzerthaus ore 20 Uhr
Auditorium ore 20:30 Uhr
Casinò Municipale ore 20:30 Uhr
ORCHESTRA HAYDN ORCHESTER
BOLZANO | BOZEN
TRENTO | TRIENT
ARCO
Direttore | Dirigent
GIANLUCA LITTERA
Armonica | Harmonica
Musiche di Werke von Rossini, Spivakovsky, Vaughan Williams, Holst, Littera/
Paganini, Strauß 29
Bando di selezione per il teatro musicale contemporaneo | Ausschreibung für zeitgenössisches Musiktheater _ www.haydn.it
I
nsieme a Gaia di Hannes Kerschbaumer e a Curon/Graun del collettivo OHT di Rovereto, rappresentati nell’ambito della passata stagione di OPER.A 20.21, Amalia! è uno dei progetti selezionati dalla giuria internazionale della prima edizione di OPER.A 20.21 FRINGE, bando della Fondazione Haydn di Bolzano e Trento rivolto a dare voce e valorizzare artisti, compagnie, organizzazioni, professionisti del settore culturale dell’Euroregione Tirolo – Alto Adige – Trentino. Il grande successo riscontrato dalla prima edizione, con la ricezione di oltre 40 proposte da parte di gruppi o singoli artisti, ha spinto la Fondazione Haydn a riproporre OPER.A 20.21 FRINGE: il tema scelto è Arnold Schönberg, figura centrale dell’evoluzione musicale del XX secolo. Una apposita giuria internazionale, formata da compositori e direttori artistici di importanti istituzioni musicali e teatrali, vaglierà progetti in grado di tradurre l’opera cameristica del grande compositore austriaco nella forma del teatro musicale di oggi. I progetti migliori saranno inseriti nel cartellone di OPER.A 20.21 2019/20. Inoltre, i vincitori saranno premiati dallo Schönberg Center con un soggiorno di ricerca a Vienna. Le proposte dovranno essere inoltrate alla Fondazione Haydn entro il 22 febbraio 2019.
N
eben den Projekten Gaia von Hannes Kerschbaumer und Curon/Graun des Theaterkollektivs OHT, die im vergangenen Jahr auf dem Spielplan standen, ist Amalia! bereits das dritte Projekt, das von einer internationalen Jury im Rahmen der ersten Ausgabe des Musiktheaterprojektes Oper.a 20.21 Fringe ausgewählt wurde. Der Wettbewerb ist eine Initiative der Stiftung Haydn von Bozen und Trient zur Förderung von Künstlern aus dem Euregio-Raum Tirol, Südtirol und Trentino. Ziel ist es, auf die vielfältigen musiktheatralischen Ausdrucksformen in dieser Region aufmerksam zu machen und die Breite der Kunstform Oper widerzuspiegeln. Der große Erfolg der ersten Ausgabe, bei der mehr als 40 Vorschläge eingereicht wurden, hat die Stiftung Haydn dazu veranlasst, den Wettbewerb erneut auszuschreiben: Der thematische Schwerpunkt liegt in der 2. Ausgabe von OPER.A 20.21 FRINGE auf der künstlerischen Auseinandersetzung mit Arnold Schönberg, einem der einflussreichsten Komponisten des 20. Jahrunderts. Das Thema ist Arnold Schönberg, eine zentrale Figur in der musikalischen Entwicklung des 20. Eine international besetzte Fachjury wird die eingereichten Arbeiten begutachten und die spannendsten Projekte auswählen. Die Siegerprojekte werden in den Spielplan der Saison OPER.A 20.21 2019/2020 aufgenommen. Der Wettbewerb findet in diesem Jahr in Zusammenarbeit mit dem Arnold Schönberg Center in Wien statt. Dieses unterstützt die Gewinner mit einem Forschungsaufenthalt in Wien. Projekte können noch bis zum 22. Februar 2019 eingereicht werden.
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S I R I N G R A Z I A P E R L E D O N A Z I O N I A R T B O N U S A F AV O R E D E L L A S T A G I O N E D’OPERA 2018/19: W I R DA N K E N D E N A R T B O N U S - M Ä Z E N E N F Ü R I H R E U N T E R S T Ü T Z U N G D E R OPERNSAISON 2018/19:
FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI BOLZANO STIFTUNG SÜDTIROLER SPARKASSE R+V ALLGEMEINE VERSICHERUNG
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IMPRESSUM
PA R T N E R
Editore | Herausgeber Fondazione Haydn di Bolzano e Trento Stiftung Haydn von Bozen und Trient Via Gilm | Gilmstraße 1/A 39100 Bolzano | Bozen www.haydn.it _ info@haydn.it T +39 0471 975031 Grafica | Grafik Plus Communications _ Trento Testi | Texte Emanuele Galvan Chiusura redazione | Redaktionsschluss 06.02.2019 Con riserva di modifiche Änderungen vorbehalten 31
Ente organizzatore | Veranstalter Fondazione Haydn di Bolzano e Trento Stiftung Haydn von Bozen und Trient Via Gilm | GilmstraĂ&#x;e 1/A info@haydn.it + 39.0471.975031 F
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