OPER.A FESTIVAL 2022

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O P E R·A F E S T I VA L 2 0 2 2

Larger than life DIREZIONE ARTISTICA KÜNSTLERISCHE LEITUNG M AT T H I A S L O Š E K

HAYDN.IT


Direzione Artistica | Künstlerische Leitung Matthias Lošek

Ente organizzatore | Veranstalter Fondazione Haydn di Bolzano e Trento Stiftung Haydn von Bozen und Trient Via Gilm | Gilmstraße 1/A Bolzano | Bozen

info@haydn.it + 39.0471.975031 HAYDN.IT

La Fondazione Haydn è membro di Die Stiftung Haydn ist Mitglied bei

STIFTUNG SÜDTIROLER SPARKASSE FOND AZIONE CASSA DI RISPARMIO DI BOLZANO

Sponsor


O P E R·A F E S T I VA L 2 0 2 2

Larger than life ANNA SOWA

SILENZIO/SILENCE 04.03.2022 _ BOLZANO | BOZEN Teatro Comunale | Stadttheater 06.03.2022 _ TRENTO | TRIENT Teatro SanbàPolis NICOLA SANI

FA L C O N E 12. / 13.03.2022 _ TRENTO | TRIENT Teatro Sociale MANUELA KERER

TOTEIS 16. / 17.03.2022 _ BOLZANO | BOZEN Teatro Comunale | Stadttheater THOMAS ADÈS

P O W D E R H E R FA C E 25. / 26.03.2022 _ BOLZANO | BOZEN Teatro Comunale | Stadttheater

I N F O OPER.A AROUND_SIDE EVENTS | RAHMENVERANSTALTUNGEN OPERA AL CINEMA | OPER IM KINO TICKETS & SERVICE


P R E FA Z I O N E | V O R W O R T

Larger than life

L

e storie migliori sono quelle che scrive la vita. Un adagio un po’ banale, va bene, ma pur sempre veritiero se si considera il palco dell’opera. Nel dramma musicale contemporaneo non è raro trovare spunti e storie autentiche molto vicine alla realtà. Vi è infatti la tendenza a sottolineare i dettagli drammatici per soddisfare le esigenze di tensione e intrattenimento degli spettatori. Ed è anche per questo che il genere operistico allieta da oltre 500 anni il suo pubblico: perché scrive storie che sono più grandi della vita. Larger than life. Nel nostro viaggio lungo le traversie della natura umana, nel 2022 incontriamo anche Margaret Campbell, un’affascinante figura femminile della English Society del XX secolo, meglio nota come Duchess of Argyll. Donna emancipata, sessualmente libera, condusse una vita che naturalmente non raccolse il favore della upper class britannica. In sette episodi più o meno biografici l’opera geniale di Thomas Adès del 1995 tratteggia questa figura femminile, in ultima analisi tragica, la cui vita finì in povertà in una casa di cura inglese. Una vita Larger than life, ma anche più di quanto una società voyeuristica possa concedere. Di tutt’altro genere è l’opera Falcone di Nicola Sani. Un uomo contro la mafia, un uomo assurto a leggenda. Nicola Sani mostra l’uomo dietro al mito, le paure e i

pensieri di Giovanni Falcone. A lungo attesa e continuamente rinviata a causa della pandemia, finalmente portiamo in scena la nostra produzione teatrale Toteis. La compositrice altoatesina Manuela Kerer e il librettista Martin Plattner raccontano la storia di Viktoria Savs, la ragazza che durante la Prima guerra mondiale seguì il padre al fronte sulle Dolomiti dove, in circostanze sospette, perse una gamba. Anni dopo, il nazismo la celebrò come eroina. Toteis racconta una biografia «ingrandita», ma parla anche del gregarismo e della complicità passiva a uno dei più grandi crimini del XX secolo. In conclusione, o meglio come inaugurazione del nostro festival, presentiamo Silenzio/Silence, il progetto che si è aggiudicato la 3a edizione del nostro concorso per teatro musicale Fringe. La giuria ha decretato il vincitore: si tratta del progetto dell’Associazione Culturale Anomalia che, prendendo le mosse dall’idea musicale della giovane compositrice già acclamata a livello internazionale Anna Sowa, si dedica in modo bizzarro, poetico ed estremamente ameno al fenomeno più difficile da descrivere in assoluto: l’amore. Tocca ora a voi, caro pubblico, decidere e scoprire cosa significa per voi Larger than life. Il viaggio inizia il 4 marzo, ci auguriamo di potervi dare il benvenuto a teatro! Ci vediamo!


M AT T H I A S L O Š E K

DIRETTORE ARTISTICO KÜNSTLERISCHER LEITER

D

ie besten Geschichten schreibt das Leben. Zugegeben, der Spruch ist etwas platt. Dennoch mit Blick auf die Opernbühne einer, dem ein gehöriges Stück Wahrheit innewohnt. Selten, aber doch erkennt man – vor allem im zeitgenössischen Musikdrama – sehr authentische Ansätze und Geschichten, die dicht an der Realität angesiedelt sind. Zumeist wird im Musiktheater gehörig an den Dramadetails gefeilt, um den Spannungsbogen aufrechtzuerhalten und den Entertainmentansprüchen des Publikums Genüge zu tun. Und nicht zuletzt deshalb erfreut die Gattung Oper seit über 500 Jahren das Publikum: Sie schreibt Geschichten, die größer als das Leben sind. Larger than life.

Auf unserer Reise durch die Irrungen und Wirrungen der menschlichen Natur begegnen wir 2022 u. a. Margaret Campbell, eine der glamourösen Frauengestalten der englischen Society des 20. Jahrhunderts, besser bekannt als Duchess of Argyll. Sie führte ein emanzipiertes, sexuell freizügiges Leben, das naturgemäß keinen Gefallen fand in der englischen Upperclass. In sieben annähernd biografischen Episoden skizziert Thomas Adès’ genialische Oper aus dem Jahr 1995 das Leben dieser letztendlich tragischen Frauengestalt, das 1993 in einem englischen Pflegeheim in Armut endete. Ein Leben Larger than life, aber auch mehr als eine voyeuristisch gestimmte Gesellschaft zu erlauben vermag. Ganz anders in der Oper Falcone von Nicola Sani. Ein Mafiajäger, der zur Legende wurde.

Nicola Sani zeigt den Menschen hinter dem Mythos, die Ängste und Gedanken Giovanni Falcones. Lange herbeigesehnt und aufgrund der Pandemie immer wieder verschoben, bringen wir endlich unsere Opernproduktion Toteis zur Aufführung. Die Südtiroler Komponistin Manuela Kerer und der Librettist Martin Plattner zeigen die Geschichte der Viktoria Savs, die im Ersten Weltkrieg ihrem Vater an die Dolomitenfront folgte, unter dubiosen Umständen ein Bein verlor und Jahre später von den Nazis zum „Heldenmädchen“ stilisiert wurde. Toteis erzählt nicht nur von einer biografischen Überhöhung, sondern von Mitläufertum und passiver Mitschuld an einem der größten Verbrechen des 20. Jahrhunderts. Zu guter Letzt, oder besser zu Beginn unseres Festivals zeigen wir Silenzio/Silence, das Siegerprojekt unserer 3. Ausgabe des Musiktheaterwettbewerbs Fringe. Mit Associazione Culturale Anomalia kürte die Jury ein Gewinnerprojekt, das sich – ausgehend von der musikalischen Idee der jungen, bereits international hochgelobten Komponistin Anna Sowa – in skurriler, poetischer und äußerst unterhaltsamer Weise dem wohl größten und am schwersten zu beschreibenden Phänomen widmet: der Liebe. Es liegt nun an Ihnen, wertes Publikum, zu entscheiden und zu erfahren, was Larger than life für Sie bedeutet. Die Reise startet am 4. März, wir freuen uns, Sie im Theater begrüßen zu dürfen! Ci vediamo!


ANNA SOWA

SILENZIO/ SILENCE Ven | Fr 04.03. _ORE 20 UHR BOLZANO | BOZEN Teatro Comunale | Stadttheater, Studio

Dom | So 06.03. _ORE 20 UHR TRENTO I TRIENT Teatro SanbàPolis

Musica Anna Sowa Libretto Martina Badiluzzi


INTERPRETI | BESETZUNG

Linda Giulia Zaniboni Goffredo Victor Andrini Clarinettista | Klarinettistin Roberta Gottardi Fisarmonicista | Akkordeonistin Margherita Berlanda Violinista | Geigerin Dorota Jasinska-Urbanska Chitarrista elettrico | E-Gitarrist Pietro Paolo Dinapoli Percussionista | Schlagzeuger Mikolaj Rytowski Concept Associazione Culturale Anomalia Regia | Regie Anna Sowa, Martina Badiluzzi Scene | Bühne Andrea Fontanari Costumi | Kostüme Centro Moda Canossa Trento Lighting design Martina Badiluzzi, Mario Zanella Movimenti | Bewegungen Angela Demattè Make up, Hair Styling NOI Parrucchieri Progetto | Projekt Margherita Berlanda Nuovo allestimento | Neuinszenierung Produzione | Produktion Fondazione Haydn Stiftung Con il sostegno di | mit Unterstützung von Martin Hugo Kunzi (Zurigo | Zürich), Istituto di Cultura Polacca di Roma, Consolato della Repubblica di Polonia in Milano, Comune di Pergine Valsugana, Institut Adama Mickiewicza, Cassa Rurale Alta Valsugana e Bernstal Servizi tecnici | Technik Fondazione Teatro Comunale e Auditorium di Bolzano Stiftung Stadttheater und Konzerthaus Bozen Supporto tecnico | technische Unterstützung Centro Servizi Culturali Santa Chiara Servizi organizzativi e amministrativi | Organisation und Verwaltung Fondazione Haydn di Bolzano e Trento | Stiftung Haydn von Bozen und Trient Durata | Dauer 45‘ senza intervallo | ohne Pause In italiano con sopratitoli in italiano e tedesco In italienischer Sprache mit deutschen und italienischen Übertiteln

Conferenza | Vortrag: La narrativa del ricordo nelle opere di Hwang Sok-Yong con Giuseppina De Nicola Bolzano | Bozen _ Biblioteca Civica Cesare Battisti Mer | Mi 16.02.2022 _ ore 18.00 Uhr Proiezione del Film | Filmvorführung: Old boy / Park Chan-Wook Bolzano | Bozen _ Biblioteca Civica Cesare Battisti Mer | Mi 23.02.2022 _ ore 18.00 Uhr O PER . A

TA L K

Bolzano | Bozen _ Teatro Comunale | Stadttheater Ven | Fr 04.03.2022 _ ca. ore 21.00 Uhr Trento | Trient _ Teatro SanbàPolis Dom | So 06.03.2022 _ ca. ore 21.00 Uhr

PRIMA ASSOLUTA | URAUFFÜHRUNG PROGETTO VINCITORE | SIEGERPROJEKT VOL. III

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ttori che diventano cantanti. Musicisti che diventano attori. Suoni acustici che si mescolano con suoni elettronici. Movimenti scenici che si intersecano sullo sfondo di una scenografia che riproduce la sala di attesa di uno studio televisivo. Tutto questo e altro ancora è Silenzio/Silence, progetto di Associazione Culturale Anomalia ETS, gruppo di ricerca musicale e performativa con sede a Pergine Valsugana, che ha colpito l’attenzione della giuria internazionale della terza edizione di Fringe. Ispirandosi liberamente a Convalescenza (Fruits of My Woman) della scrittrice sudcoreana Han Kang, che narra della metamorfosi in pianta di una donna che tenta così di sfuggire alla civiltà moderna, Silenzio/Silence sviluppa una trama differente dal racconto. Linda, una donna delle pulizie, ascolta musica, canta e balla mentre svolge il suo lavoro: è innamorata di Goffredo, un uomo inaridito e crudele che nasconde un segreto. In scena entrano anche dei musicisti: devono sostenere un provino per uno spot televisivo. È solo quando iniziano, quasi per caso, a suonare che si crea un’armonia attorno al canto di Linda. Silenzio/Silence racconta una storia di desideri apparentemente impossibili: il senso di tragedia delle opere del passato lascia, nel finale, il posto alla speranza di un futuro più sereno.

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rotagonisten im fliegenden Rollentausch, Musikstile im alternierenden Wechsel. Instrumentale und elektronische Klänge verschmelzen zu einer zeitgenössischen Musiksprache. Die Oper Silenzio/Silence verbindet gekonnt Musik, Bewegung und Theater, wobei stets neue Impulse entstehen. Die Trientner Kompanie Anomalìa ETS überzeugte mit ihrem Instrumentaltheater die internationale Jury des 3. Musiktheaterwettbewerbs Fringe. Das Motiv der Metamorphose ist nicht nur auf formaler, sondern auch auf inhaltlicher Ebene präsent: Als Inspiration für das Musiktheater diente die Kurzgeschichte Die Früchte meiner Frau der südkoreanischen Schriftstellerin Han Kang. Im Mittelpunkt der Erzählung steht die kafkaeske Verwandlung einer Ehefrau in eine Pflanze, die den Zwängen der modernen Zivilisation entflieht. Im Libretto der Oper bestimmen unerfüllbare Wünsche und Sehnsüchte den Alltag der Protagonisten. Da ist Linda, die in Goffredo verliebt ist und drei Musiker, die für einen Werbespot vorspielen wollen. Im Warteraum des Fernsehstudios, das Linda gerade putzt, treffen die vier aufeinander und beginnen wie durch Zufall zusammen zu musizieren. Eine gemeinsame, musikalische Sprache der Hoffnung auf eine sorgenfreie Zukunft entsteht.


POCKET OPERA

Gioco con le convezioni Spiel mit Konventionen

Anna Sowa, Foto: Michal Mikulski


SILENZIO È UN’IDEA

DI MARTINA BADILUZZI (Libretto)

«Il silenzio è un’idea, più che qualcosa di cui è possibile avere esperienza: nel pensare al libretto sono stata folgorata dall’idea che non ci fosse corrispondenza ma solo approssimazione tra ciò che immaginiamo come “silenzio” e la reale possibilità che ciò esista. In questa contraddizione si inserisce la storia dell’opera: una storia di desiderio e amore non corrisposto, di distanze siderali tra esperienza e immaginazione. I protagonisti di questa storia sono passionali, appassionati, i loro sentimenti sono carne viva al vento.»

T R A R E A LTÀ E A S T R A Z I O N E

D I A N N A S O WA ( M u s i c a )

La musica di Silenzio/Silence gioca con le convenzioni: frammenti sia strumentali che elettronici confluiscono in un linguaggio musicale contemporaneo, dove le sperimentazioni più estreme dialogano con stilemi propri della musica pop e dubstep. «Nella mia pratica compositiva alterno sezioni dove ogni suono o gesto è notato dettagliatamente a sezioni notate liberamente, dove l’improvvisazione e la creatività dell’interprete rivestono la massima rilevanza», osserva la stessa Anna Sowa, «Spesso incito i protagonisti dei miei lavori ad indagare i propri limiti espressivi. Ritengo che la forza di questo lavoro stia nella ricerca continua di creare equilibrio tra suono, parola, movimento, con la volontà di “giocare” in bilico tra realtà e astrazione».

L’ I S P I R A Z I O N E D I H A N K A N G

Che cosa unisce l’opera di una scrittrice sudcoreana, il cui nome sta da qualche tempo facendo il giro del mondo, a un gruppo di artisti originari del Trentino? È Martina Badiluzzi a spiegarlo: «Più che la trama di Convalescenza, ciò che ha suggestionato l’intera creazione di Silenzio/Silence è la capacità visionaria di Han Kang di parlare al di là delle parole, di vivificare attraverso le immagini il desiderio, l’orrore e la bellezza. Un sogno lucido e una realtà appannata, la meraviglia e l’orrore che proviamo di fronte alla vista del sangue».

STILLE IST EINE IDEE

VON MARTINA BADILUZZI (Libretto)

„Stille ist viel mehr eine Idee als etwas Erfahrbares: Beim Grübeln über das Libretto kam mir in den Sinn, dass es keine Übereinstimmung zwischen dem, was wir als „Stille“ begreifen, und ihrer realen Existenz gibt, sondern es nur eine Annäherung ist. Die Geschichte der Oper greift diesen Widerspruch auf: eine Geschichte von Sehnsucht und unerwiderter Liebe, von der Differenz zwischen Erfahrung und Vorstellung. Die Protagonisten unserer Geschichte sind emotional, leidenschaftlich, ihre Gefühle sind wie eine lebendige Kraft im Wind“.

ZWISCHEN REALITÄT UND ABSTRAKTION

V O N A N N A S O WA ( M u s i k )

Die Musik von Silenzio/Silence spielt mit Konventionen: Instrumentale und elektronische Fragmente verschmelzen zu einer zeitgenössischen Musiksprache, in der Experimente mit Merkmalen der Pop- und Dubstep-Musik in Dialog treten. „In meiner Kompositionsarbeit wechsle ich zwischen Passagen, in denen jeder Klang oder jede Geste detailliert aufgeschrieben wird, und Abschnitten, die frei notiert werden und in denen die Improvisation und die Kreativität der Interpreten von größter Bedeutung sind.“, bemerkt Anna Sowa, „Ich ermutige die Performer meiner Werke, ihre eigenen Grenzen auszuloten. Die Stärke dieser Arbeit liegt in der ständigen Suche nach einem Gleichgewicht zwischen Klang, Wort und Bewegung, gepaart mit dem Wunsch, auf eine Weise zu 'spielen', die zwischen Realität und Abstraktion angesiedelt ist.“

INSPIRIERT DURCH HAN KANG

Was verbindet das Werk eines südkoreanischen Schriftstellers, dessen Name seit einiger Zeit in der ganzen Welt die Runde macht, mit einer aus dem Trentino stammenden Künstlergruppe? „Die Entstehung von Silenzio/Silence“, so die Librettistin Martina Badiluzzi, „ist weniger durch die Handlung der Erzählung Die Früchte meiner Frau beeinflusst, als viel mehr von Kangs visionärer Fähigkeit, jenseits von Worten zu kommunizieren. Sehnsucht, Schrecken und Schönheit durch Bilder zum Leben zu erwecken. Ein klarer Traum und eine getrübte Realität, das Staunen und das Entsetzen, das wir beim Anblick von Blut empfinden.“


NICOLA SANI

FALCONE

IL TEMPO SOSPESO DEL VOLO

Sab | Sa 12.03.2022 _ ore 20.00 Uhr Dom | So 13.03.2022 _ ore 20.00 Uhr TRENTO | TRIENT Teatro Sociale

Libretto Franco Ripa di Meana Produzione elettronica | elektronische Produktion CIRM (Centre National de Création Musicale), Nizza Editore | Herausgeber Edizioni Suvini Zerboni Milano Prima rapprestenzione | Uraufführung 10.10.2007 _ Teatro La Cavallerizza, Reggio Emilia


INTERPRETI | BESETZUNG

Basso 1 | Bass 1 (Giovanni Falcone) Roberto Scandiuzzi Basso 2 | Bass 2 (il Giudice, il Pentito, un Altro Mafioso, il Primo Togato, il Consigliere Istruttore, il Secondo Giornalista | der Richter, der Kronzeuge, ein Anderer Mafioso, der 1. Berufsrichter, der Leiter Des Ermittlungsstabs, der Zweite Journalist) Gabriele Ribis Basso 3 | Bass 3 (il Padrino, il Sopravvissuto, un Mafioso, il Secondo Togato, il Corvo, il Politico, il Terzo Giornalista | der Mafiaboss, der Überlebende, ein Mafioso, der 2. Berufsrichter, der Rabe, der Politiker, der Dritte Journalist) Salvatore Grigoli Attore 1 | Schauspieler 1 (un Anziano Collega, l'Onesto Cittadino, il Terzo Togato, il Grande Scrittore, l'Agente Segreto, il Procuratore Capo, l'Intervistatore, lo Stimato Giornalista | ein Älterer Kollege, der Anständige Bürger, der 3. Berufsrichter, der Große Schriftsteller, der Geheimagent, der Generalstaatsanwalt, der Interviewer, der Angesehene Journalist) Claudio Lobbia Attore 2 | Schauspieler 2 (lo Spettatore, un Collega, un Amico | der Zuschauer, ein Kollege, ein Freund) Angelo Romagnoli Direzione musicale | Musikalische Leitung Marco Angius Regia | Regie Stefano Simone Pintor Scene | Bühne Gregorio Zurla Costumi | Kostüme Alberto Allegretti Lighting design Fiammetta Baldiserri e | und Virginio Levrio Video design Francesco Mori Live electronics, regia del suono | Klangregie Alvise Vidolin Coro | Chor Ensemble vocale Continuum Direzione del coro | Chorleitung Luigi Azzolini Orchestra Haydn di Bolzano e Trento Haydn Orchester von Bozen und Trient Nuovo allestimento | Neusinzenierung Coproduzione | Koproduktion Fondazione Haydn Stiftung, Fondazione Teatro Comunale di Bologna Servizi tecnici | Technik Centro Servizi Culturali Santa Chiara Supporto tecnico | technische Unterstützung Fondazione Teatro Comunale e Auditorium di Bolzano Stiftung Stadttheater und Konzerthaus Bozen Supporto professionale sartoria | professionelle Unterstützung der Schneiderei Vereinigte Bühnen Bozen Servizi organizzativi e amministrativi | Organisation und Verwaltung Fondazione Haydn di Bolzano e Trento Stiftung Haydn von Bozen und Trient Durata | Dauer 85‘ senza intervallo | ohne Pause In italiano con sopratitoli in italiano e tedesco In italienischer Sprache mit deutschen und italienischen Übertiteln

O PER . A

TA L K

Trento | Trient _ Teatro Sociale Sab | Sa 12.03.2022 _ ore 19.00 Uhr Dom | So 13.03.2022 _ ore 19.00 Uhr

O P E R. A

U

n’opera per non dimenticare, fare riflettere e rinnovare l’impegno contro la criminalità: a 30 anni di distanza dall’attentato al giudice Giovanni Falcone, Nicola Sani ripercorre – nell’opera Falcone, portata in scena per la prima volta nel 2007 – questa «ferita aperta nella storia d’Italia». Il 23 maggio 1992 Giovanni Falcone è in volo con la moglie da Roma a Palermo. Solo poche ore dopo i due saranno uccisi, insieme agli uomini di scorta, nei pressi di Capaci, in un attentato meticolosamente concepito. Fu un feroce atto di vendetta dopo che, nel maxiprocesso iniziato nel 1986, Falcone era riuscito a portare in un’aula di tribunale centinaia di affiliati a Cosa Nostra. Il tempo sospeso del volo costituisce la cornice dell’opera e intreccia vissuto e pensieri del magistrato con ricordi e resoconti dell’attentato imminente, passato alla storia come uno dei più efferati delitti compiuti dalla mafia. Sotto il profilo musicale, il compositore fa risuonare la testimonianza di un’epoca con un linguaggio sperimentale, creando diversi piani sonori fra ritmo, recitazione e canto. Il regista Stefano Simone Pintor fa appello, con il suo nuovo allestimento, a una partecipazione civile attiva, annullando ogni barriera tra spettatori e palcoscenico. Non c’è un «noi» e un «loro» poiché, come sostiene Pintor, «nella lotta contro il crimine organizzato la responsabilità è di tutti».

E

ine Oper, die gegen das Vergessen ankämpft, zum Nachdenken anregt und an unsere Verpflichtung zur Verbrechensbekämpfung appelliert: 30 Jahre nach dem tödlichen Attentat auf den Mafia-Untersuchungsrichter Giovanni Falcone erinnert Nicola Sanis 2007 uraufgeführte Oper Falcone an diese „offene Wunde in der italienischen Geschichte“. Giovanni Falcone sitzt am 23. Mai 1992 mit seiner Frau im Flugzeug von Rom nach Palermo. Nur wenige Stunden später werden beide zusammen mit ihren Leibwächtern bei einem sorgfältig geplanten Bombenattentat in Capaci getötet. Ein grausamer Racheakt, nachdem es ihm beim Massenprozess 1986 gelungen war, über 400 Mitglieder der „Cosa Nostra“ anzuklagen. Il tempo sospeso del volo, die „angehaltene Zeit des Fluges“ bildet den Handlungsrahmen der Oper und verwebt Erlebnisse und Gedanken Falcones mit Erinnerungen und Berichten des bevorstehenden Attentats. Musikalisch bringt Nicola Sani das Zeitdokument mit einer experimentellen Musiksprache zum Erklingen und schafft aus Rhythmus, Rezitation und Gesang verschiedene Klangebenen. Regisseur Stefano Simone Pintor ermahnt in seiner Inszenierung zu einer aktiven Bürgerbeteiligung und hebt die Trennung zwischen Zuschauerraum und Bühne auf. Es gibt kein „wir“ und „sie“, denn – so Pintor – „im Kampf gegen das organisierte Verbrechen tragen wir alle Verantwortung“.

L OU N G E

Tavola rotonda | Runder Tisch: Falcone - Intorno a quel cratere Trento | Trient _ Palazzo Geremia Gio | Do 10.03.2022 _ ore 18.00 Uhr


Il teatro oltre la cronaca, oltre la vita Musiktheater als Spiegel der Geschichte

Bozzetto | Bühnenentwurf Falcone


DIALOGO CON NICOLA SANI E S T E FA N O S I M O N E P I N T O R EIN GESPRÄCH MIT NICOLA SANI UND S T E FA N O S I M O N E P I N T O R

di | aufgezeichnet von Alessandro Rigolli

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A

trent’anni dalla strage di Capaci e a quindici dal debutto, viene riproposta la trasposizione teatrale della drammatica morte di Giovanni Falcone, ucciso in un attentato con la moglie Francesca Morvillo e i tre uomini della scorta Antonio Montinaro, Rocco Dicillo e Vito Schifani. Un efferato delitto di mafia che ha sconvolto l’Italia e il mondo. Da allora, Giovanni Falcone – assieme all’amico e collega Paolo Borsellino, destinato qualche mese dopo alla stessa sorte – è diventato simbolo universale della lotta alla mafia. In un libro pubblicato l’anno prima della sua uccisione (Cose di Cosa Nostra, Rizzoli 1991), lo stesso Falcone annota come «l’interpretazione dei segni, dei gesti, dei messaggi e dei silenzi costituisce una delle attività principali dell’uomo d’onore». Un codice che rappresenta un linguaggio ideale, per quanto terribile, così come il teatro – con la sua combinazione di gestualità, silenzi e suoni – diviene scenario di una rappresentazione sublimata della realtà. Caratteristiche che vengono approfondite dagli stessi Nicola Sani, compositore dell'opera e da Stefano Simone Pintor, regista che ha curato la messa in scena di questo nuovo allestimento. In che modo il teatro musicale oggi ha la forza per trattare una tematica come la vicenda del giudice Falcone? N I C O L A S A N I «La strage di Capaci è ancora una ferita

aperta nella storia italiana. Per me e l’autore del libretto il legame tra arte e realtà è molto importante. Vogliamo mettere la realtà al centro del nostro processo creativo, perché così il nostro lavoro non ha senso solo per noi, ma anche per la società».

reißig Jahre nach dem Massaker von Capaci und fünfzehn Jahre nach der Uraufführung der Oper wird der dramatische Tod von Giovanni Falcone, der zusammen mit seiner Frau Francesca Morvillo und den drei Männern des Begleitschutzes, Antonio Montinaro, Rocco Dicillo und Vito Schifani, bei einem Attentat ums Leben kam, neu inszeniert. Ein abscheuliches Mafia-Verbrechen, das Italien und die Welt schockierte. Seitdem ist Giovanni Falcone – gemeinsam mit seinem Weggefährten Paolo Borsellino, den wenige Monate später das gleiche Schicksal ereilte – zu einem universellen Symbol für den Kampf gegen die Mafia geworden. In einem Buch, das im Jahr vor seiner Ermordung veröffentlicht wurde (Cose di Cosa Nostra, Rizzoli 1991), stellt Falcone fest, dass „die Deutung von Zeichen, Gesten, Botschaften und Schweigen eine der Hauptbeschäftigungen des Ehrenmannes sei“. Ein Code, der eine idealtypische, wenn auch schreckliche Sprache darstellt, so wie das Theater mit seiner Verbindung aus Gesten, Stille und Geräuschen zur Kulisse für ein verdecktes Abbild der Wirklichkeit wird. Besonderheiten, die der Komponist Nicola Sani und der Regisseur dieser Inszenierung Stefano Simone Pintor in ihrer Inszenierung vertiefen. Kann das Musiktheater ein so ernstes Thema wie den Mord an Giovanni Falcone verarbeiten? N I C O L A S A N I „Das Attentat von Capaci ist bis heute eine offene Wunde in der Geschichte Italiens. Für mich und den Autor des Librettos, Franco Ripa di Meana, hat die enge Bindung zwischen Kunst und Realität einen sehr großen Stellenwert. Nur wenn wir reale Ereignisse in den Mittelpunkt unseres Schaffens stellen, ergibt unsere Arbeit Sinn, sowohl für uns als auch für die Menschen da draußen.“ S T E F A N O S I M O N E P I N T O R „Ich bin überzeugt,

dass das Theater eine unverändert große Kraft ausstrahlt, deren Ursprung ich im Begegnungsmoment zwischen Schauspielern und Publikum einerseits und dem Mehrwert der Abstraktion andererseits sehe. Aus vielerlei Gründen, die auch technischer Natur sind,


L a ma f i a è un f e no me no u m a n o e c o me tu tt i i f en om en i u m a n i h a u n p ri nc i p i o, un a s u a e v o lu zio n e e a v rà un a f i n e.

S T E F A N O S I M O N E P I N T O R «Credo che oggi il

teatro mantenga ancora immutata una forza che deriva principalmente da due aspetti: la compresenza fra attore e spettatore; il suo valore di astrazione. Per molte ragioni, anche tecniche, a differenza del cinema o della letteratura, il teatro non è una forma adatta al racconto biografico esaustivo, dettagliato. Dunque è necessario che un autore si concentri su altro: che vada al cuore del dramma, del conflitto, che punti all’essenza, che cerchi con la sua arte di afferrare l’invisibile e di renderlo visibile». Qual è secondo voi il carattere più rilevante del libretto? N I C O L A S A N I «Il libretto è composto interamente da autentici documenti storici dell'epoca di Falcone: interviste, articoli, libri, lettere. Credo, quindi, che il merito principale del libretto sia quello di saper raccontare in maniera chiara e diretta, nella sintesi del linguaggio operistico, una vicenda complessa come quella di Falcone». S T E F A N O S I M O N E P I N T O R «Grazie a questo rigore

documentale, la drammaturgia non cade mai in quella fascinazione siciliana da romanzo e in quei cliché sul mondo mafioso in cui spesso cadono famosi film. Paradossalmente, questo aspetto dà allo spettatore la possibilità di empatizzare ancora di più con il percorso di Falcone, perché ne può comprendere la veridicità, l’assenza di invenzione».

G I O V A N N I

FA L C O N E

eignet sich das Theater weniger für die detailgetreue Erzählung einer Lebensgeschichte als etwa das Kino oder die Literatur. Daher muss ein Bühnenautor sich auf andere Stärken konzentrieren und dem Kern eines Stückes oder eines Konfliktes auf den Zahn fühlen. Er muss ergründen, die Essenz herausfiltern und mithilfe seiner Kunst das Unsichtbare sichtbar machen.“ Was sind Ihrer Meinung nach die größten Stärken des Librettos? N I C O L A S A N I „Das Libretto besteht ausschließlich

aus echten historischen Textdokumenten aus der Ära Falcone: Interviews, Bücher, Briefe. Daher glaube ich, dass das Libretto vor allem eine Stärke hat: Es erzählt auf jene sehr klare, direkte Weise, die einen Operntext auszeichnet, die doch recht komplexe Geschichte Falcones.“ S T E F A N O S I M O N E P I N T O R „Dank der streng

dokumentarischen Herangehensweise läuft das Libretto niemals Gefahr, in diese romanhafte Verklärung Siziliens und die Klischees der Mafiawelt zu verfallen, die man aus berühmten Filmen zur Genüge kennt. Paradoxerweise kann sich das Publikum gerade deshalb, weil alles authentisch und frei von Fiktivem ist, besonders gut in Falcone hineinversetzen.“ Kommen wir zur Sprache der Musik. Nicola Sani, was sind die Besonderheiten, die Ihre Partitur auszeichnen? N I C O L A S A N I „Es war eine sehr große


Nicola Sani, pensando al linguaggio musicale, quali sono le caratteristiche principali che connotano la sua partitura? N I C O L A S A N I «Nel complesso, comporre quest'opera è stata una grande sfida. Nell'opera vi è un’ampia presenza dell'elettronica, sia per le tecniche in tempo reale di elaborazione e spazializzazione, sia per le parti su supporto digitale multicanale. Anche il ritmo gioca un ruolo importante. Il teatro musicale di Bertolt Brecht e Hanns Eisler è stato senz'altro un riferimento importante».

Stefano Pintor, pensando invece all'impianto drammaturgico, quali sono i caratteri che segnano la sua lettura registica? S T E F A N O S I M O N E P I N T O R «Uno dei caratteri è

l’immagine che abbiamo voluto mettere in scena: un pozzo nero senza fondo, una voragine. Un cratere reale, ovvero sia quello dell’attentato di Falcone, ma anche simbolico, come a rappresentare quella ferita che è la mafia e con cui l’Italia sta tuttora lottando». In riferimento al primo allestimento di quindici anni fa, quali sono - se ci sono - le principali differenze che segnano questa nuova produzione? N I C O L A S A N I «È molto diversa, anche da quella

prodotta dalla Staatsoper di Berlino nel 2017. Nel nuovo allestimento, Stefano Simone Pintor ambienta per la prima volta l'opera negli spazi e nelle geometrie di un

Herausforderung, diese Oper zu komponieren. Die elektronische Musik nimmt darin viel Raum ein, einerseits in Form von Realtime-Bearbeitungs- und Raumklang-Techniken, andererseits in Form von digitalen Multikanalaufnahmen. Auch der Rhythmus spielt eine wichtige Rolle. Das Musiktheater von Bertolt Brecht und Hanns Eisler ist für mich dabei sicher eine große Inspiration gewesen.“ Stefano Pintor, wenn wir den dramaturgischen Aspekt betrachten, mit welchen Mitteln haben Sie ihre Lesart der Geschichte in Ihrer Regie umgesetzt? S T E F A N O S I M O N E P I N T O R „Ein wesentliches

Element ist das Bild, das wir auf der Bühne erzeugen wollten: ein schwarzes Loch ohne Boden, ein Strudel, ein Krater, einerseits jener reale, der von dem Attentat auf Falcone in die Erde gerissen wurde, andererseits, in symbolischer Hinsicht, die offene Wunde, die sich Mafia nennt und an der ganz Italien immer noch zu leiden hat.“ Was sind die größten Unterschiede zwischen der Erstaufführung der Oper vor etwa 15 Jahren und der aktuellen Neuinszenierung, oder gibt es keine? N I C O L A S A N I „Doch, natürlich, die Inszenierung hat sich maßgeblich verändert, auch verglichen mit der Produktion der Berliner Staatsoper aus dem Jahr 2017. In der Neuinszenierung verortet Stefano Simone Pintor die Oper erstmals in den Räumlichkeiten eines typisch


Bozzetto | Bühnenentwurf Falcone

teatro all'italiana. Ma non si deve per questo pensare a una regia "tradizionale"».

italienischen Theaters. Das soll aber nicht heißen, dass es sich um eine „traditionelle“ Inszenierung handelt.

S T E F A N O S I M O N E P I N T O R «Per combattere

S T E F A N O S I M O N E P I N T O R „Um einer Logik

ancora di più quella logica di estraneità dalla mafia che si nasconde dietro l’idea del “noi” cittadini-spettatori e del “loro" mafiosi-attori, abbiamo deciso di coinvolgere il pubblico in alcune azioni facendolo partecipare in alcuni momenti culminanti dell’opera. Ma per vedere, anzi, per partecipare a questi momenti, non rimane che invitarvi a teatro…».

entgegenzuwirken, die uns vorgaukelt, wir hätte mit der Mafia nichts zu tun, und um keine Trennlinie zwischen dem ‚Wir‘ der Bürger/Zuschauer im Theater und ‚den Anderen‘, also den Schauspielern/Mafiosi, entstehen zu lassen, wird das Publikum in einige Opernmomente miteinbezogen, die Menschen sind Teil der Geschichte. Aber das muss man schon mit eigenen Augen gesehen haben, daher laden wir alle herzlich ein, zur Aufführung zu kommen…“


FA L C O N E

NICOLA SANI

Compositore ma anche direttore artistico e manager culturale, nonché autore di libri, articoli, saggi e interventi musicologici pubblicati in Italia e all’estero. Conosce quindi il mondo della musica nelle sue varie, complesse sfaccettature. Nel 2011 è stato insignito dal Ministro della Cultura francese dell’onorificenza di “Chevalier des Arts et des Lettres”. Attualmente è direttore artistico dell'Accademia Chigiana di Siena. Er kennt die Welt der Musik in ihren unterschiedlichsten, vielschichtigen Ausprägungen: als Komponist, als künstlerischer Leiter und Kulturmanager, sowie als Autor von Büchern, Artikeln, Essays und musikwissenschaftlichen Beiträgen, die in Italien und im Ausland veröffentlicht wurden. Vom französischen Kulturminister erhielt er die Auszeichnung „Chevalier des Arts et des Lettres“. Derzeit ist er Direktor der Accademia Chigiana di Siena.

Foto: Hugues Roussel

S T E FA N O S I M O N E P I N T O R

È una personalità versatile: autore, regista, musicista e artista multimediale. Ha scritto il libretto e curato la regia di 25 spettacoli d'opera e di teatro rappresentati in importanti teatri di prosa e lirici italiani ed esteri. Tra i progetti ai quali lavora c’è The Social Opera House, esperimento artistico dedicato a nuove forme di teatro musicale interattivo, all'interno del quale è nata “The Banker”, prima web opera series mai realizzata. Autor, Regisseur, Musiker und Multimediakünstler, Stefano Simone Pintor darf zurecht als ein vielseitig begabter Künstler beschrieben werden. Für 25 Opernund Theaterproduktionen im In- und Ausland schrieb Libretti oder führte er Regie. Zu seinen spannendsten Projekten zählt The Social Opera House, ein künstlerisches Experiment, das sich dem interaktiven Musiktheater widmet und im Zuge dessen „The Banker“ , die erste jemals produzierte Web-Opernserie, entstand.

Le rappresentazioni dell'Opera Falcone sono sotto il patrocinio della Fondazione Falcone. Die Veranstaltungen der Oper Falcone stehen unter der Schirmherrschaft der Fondazione Falcone.


MANUELA KERER

TOTEIS Mer | Mi 16.03.2022 _ ore 20.00 Uhr Gio | Do 17.03.2022 _ ore 20.00 Uhr BOLZANO | BOZEN Teatro Comunale | Stadttheater

Libretto Martin Plattner Editore proprietario | Eigentümer und Herausgeber Breitkopf & Härtel Editore libretto | Herausgeber Libretto Thomas Sessler Bühnen- und Musikverlag Opera commissionata dalla Fondazione Haydn Auftragswerk der Stiftung Haydn


INTERPRETI | BESETZUNG

Viktoria Isabel Seebacher Karola | Vikerl Verena Gunz Luis | Peter Alexander Kaimbacher Hansl Bernhard Landauer Eugen Klemens Sander Schuhplattler | Kameraden Christian Balzamà, Martina Lazzari, Sarah Merler, Matteo Sala Direzione musicale | Musikalische Leitung Walter Kobéra Regia e scene | Regie und Bühne Mirella Weingarten Costumi | Kostüme Julia Müer Lighting design Norbert Chmel Regia del suono | Klangregie Christina Bauer Coro | Chor Wiener Kammerchor Maestro del coro | Chorleitung Bernhard Jaretz Orchestra Haydn di Bolzano e Trento Haydn Orchester von Bozen und Trient Coproduzione | Koproduktion Neue Oper Wien, Fondazione Haydn Stiftung Vereinigte Bühnen Bozen Servizi tecnici | Technik Fondazione Teatro Comunale e Auditorium di Bolzano Stiftung Stadttheater und Konzerthaus Bozen Dipartimento costumi, trucco | Kostümabteilung, Maske Vereinigte Bühnen Bozen Servizi organizzativi e amministrativi | Organisation und Verwaltung Fondazione Haydn di Bolzano e Trento | Stiftung Haydn von Bozen und Trient Durata | Dauer 90‘ senza intervallo | ohne Pause In lingua tedesca con sopratitoli in italiano e tedesco | In deutscher Sprache mit deutschen und italienischen Übertiteln

O PER . A

TA L K

Bolzano | Bozen _ Teatro Comunale | Stadttheater Mer | Mi 16.03.2022 _ ore 19.00 Uhr Gio| Do 17.03.2022 _ ore 19.00 Uhr

PRIMA ITALIANA ITALIENISCHE ERSTAUFFÜHRUNG

T

oteis ricostruisce, per quanto possibile, la vicenda di Viktoria Savs, controversa figura di giovane donna che si travestì da uomo per combattere con l’esercito austriaco sul fronte delle Dolomiti durante la Prima Guerra Mondiale. Ferita, perdendo una gamba durante un combattimento, Viktoria Savs venne poi presa ad esempio dal nazionalsocialismo che la elesse a eroina. La sua storia è, in verità, avvolta nell’ambiguità, fornendo spunti di riflessione in un periodo storico come il nostro dove certe ideologie divisive appaiono come inquietanti fantasmi del passato che si riflettono nel presente. Toteis, il cui titolo indica il ghiaccio morto staccatosi dal ghiacciaio attivo, alludendo alla gamba amputata di Viktoria Savs, non intende quindi celebrare un “mito” ma porre domande che possono trovare risposta solo nell’affrontare con lucidità e trasparenza tematiche indubbiamente scomode. Fino a dove può spingersi lo spirito patriottico? Quali sono i meccanismi che inducono una persona ad abbracciare ideologie estreme? E quando diventiamo nemici di noi stessi? Inizialmente prevista per marzo 2020 e poi rappresentata con organico strumentale ridotto a Vienna nel settembre dello stesso anno, Toteis viene proposta ora a Bolzano in versione originale.

W

ie unheimlich kann uns die Heimat werden? Welche Mechanismen lassen Menschen extremen Ideologien folgen? Und wie viel Feind sind wir uns selbst? Es sind beißende Fragen, die der Librettist Martin Plattner und die Komponistin Manuela Kerer mit ihrer Auftragsarbeit Toteis stellen. Die Oper rückt die historische Figur Viktoria Savs in den Mittelpunkt. Diese kämpfte im Ersten Weltkrieg als Mann verkleidet an der Dolomitenfront und wurde für ihren Kriegseinsatz und ihre „vaterländische Gesinnung“ noch viele Jahre danach gerühmt. Toteis führt vor Augen, wie sich selbstbetrügerischer Nationalismus und Hass im 20. Jahrhundert breit machten und schlägt dabei immer wieder Brücken ins Heute. Toteis bezeichnet Gletschereis, das sich vom aktiven Gletscher losgelöst hat. Eine Anspielung an Viktoria Savs abgetrenntes Bein, das sie 1917 an der Front verloren haben soll, aber auch an ihre totgeglaubte Gesinnung. Die Facetten dieser Figur und die Farben ihres Charakters haben Manuela Kerer zu Klangfarben inspiriert, die – wie Viktoria selbst – oft zwischen den Zeilen schwingen. Ursprünglich für März 2020 geplant und im September 2020 in einer reduzierten Instrumentalfassung in Wien aufgeführt, wird Toteis in Bozen erstmals in seiner originalen Version zu sehen sein.


TOTEIS

Chi era Viktoria Savs? Wer war Viktoria Savs?

Viktoria Savs


Es is t k e in le i c ht e r S to f f, ab e r a n H e r au s f o rd er u ng en w ä c h s t m a n . D a s i s t e s, wa s Ku n s t u n d z ei tg en ös s i s ch e M us i k fü r m ic h a u sma ch en .

M A N U E L A

K E R E R

G N

ata nel 1899, Viktoria Savs combatté nella Prima guerra mondiale sul fronte delle Dolomiti, travestendosi da uomo. Nel 1917 si ferì gravemente e perse una gamba. Per l’impegno in guerra e il suo «spirito patriottico», Viktoria fu successivamente celebrata come «Eroina delle Tre Cime», ricevendo la medaglia al valore. Nel 1933 aderì al Partito Nazionalsocialista dei lavoratori tedeschi, e la propaganda nazista le costruì attorno numerosi miti. Nel 1944 le fu conferita la Croce nazionalsocialista al merito di guerra. Morì nel 1979: sino ad allora, la sua figura è rimasta avvolta nel mito, dal quale lei stessa non ha mai preso le distanze.

eboren 1899, diente Viktoria Savs im Ersten Weltkrieg in Männerkleidung an der Dolomitenfront. 1917 verletzte sie sich schwer und verlor ein Bein. Für ihren Kriegseinsatz und ihre „vaterländische Gesinnung“ wurde Viktoria später als „Mädchen von den Drei Zinnen“ gefeiert und erhielt die Tapferkeitsmedaille. 1933 trat sie der NSDAP bei, und die Nazi-Propaganda bildete zahlreiche Mythen um Savs. 1944 wurde ihr die NSKriegsverdienstmedaille verliehen. Bis zu ihrem Tod im Jahr 1979 hielt sie an ihrem Heldenmärchen der tapferen Soldatin fest.

Entdecken Sie unser Audiofeature “Ein unheimliches Heldenmärchen” zur Oper:


Interrogarsi sull’oggi Das Heute hinterfragen

Toteis, Foto: Alessia Santambrogio


DIALOGO CON LA COMPOSITRICE MANUELA KERER E I L L I B R E T T I S TA M A R T I N P L AT T N E R GESPRÄCH MIT DER KOMPONISTIN MANUELA KERER UND DEM LIBRETTISTEN M A R T I N P L AT T N E R

Toteis parla di Viktoria Savs. Sarebbe tuttavia troppo facile, oggi, giudicarla per il suo comportamento. Come si tratta un tema tanto difficile quanto sensibile? È possibile o è il caso di esprimersi in merito alla biografia di Savs? M A R T I N P L A T T N E R : Con rispetto, ma senza inibizioni, il soggetto non mi ha mai fatto paura, anche se naturalmente cela molti orrori. Nel libretto cerco di non esprimere un giudizio sulla biografia di Viktoria Savs, ma di sollevare semplicemente dei quesiti, di mettere in risalto le linee di frattura e di sondare lo «spettro» più grande, ovvero l’«Io» e i suoi abissi. M A N U E L A K E R E R : Savs non può essere categorizzata ed è questo a renderla interessante. Posso in ogni caso dire che non mi ispira alcuna simpatia, provo anzi perfino avversione nei suoi confronti. Continuo però a chiedermi cosa avrei fatto io, perché chi può dire oggi con certezza cosa avrebbe fatto o come avrebbe agito allora? Da attivista, gregario o nella resistenza? Mantenendo lo sguardo su Viktoria mi interessa interrogarmi anche sulla situazione attuale. Non solo credo che esprimere un giudizio sia umano, penso che sia anche necessario farlo. In quanto compositrice non voglio tuttavia imporre il mio giudizio al pubblico, preferisco lasciare che sia il pubblico stesso a decidere.

Martin Plattner, le figure storiche nei suoi scritti hanno lo scopo di scuotere le coscienze e diventano un pretesto per riprendere molti messaggi da destinare all’epoca presente. Qual è il messaggio centrale di Toteis? M A R T I N P L A T T N E R : Il messaggio è chiaro: anche nel XXI secolo dobbiamo occuparci in modo attivo e produttivo delle crisi del XX secolo, che determinano peraltro molte delle nostre crisi attuali (nazionalismo, fanatismi, ecc.). Ho voluto poi mostrare come gli uomini possano perdersi molto in fretta in certe idee, ma difficilmente riescano a riemergerne, spesso è impossibile.

Manuela Kerer, ha affermato che la biografia di Viktoria

Toteis handelt vom Leben der Viktoria Savs. Zu einfach erscheint es, sie heute für ihre Haltung zu verurteilen. Wie geht man an so einen schwierigen wie sensiblen Inhalt heran? Und kann bzw. soll man die Biografie der Savs überhaupt werten? M A R T I N P L A T T N E R : Mit Respekt, aber ohne Hemmungen. Angst hatte ich vor dem Stoff jedenfalls keine, auch wenn viele „Schrecken“ in ihm stecken bzw. liegen. Im Libretto versuche ich die Biografie der Viktoria Savs nicht zu werten, sondern Fragen aufzuwerfen, Bruchlinien aufzuzeigen und das größte „Gespenst“ von allen – ein „Ich“ mit seinen Abgründen – auszuloten. M A N U E L A K E R E R : Man kann Savs nicht einfach in eine Schublade stecken, und das macht sie interessant. Allerdings kann ich auch sagen, dass sie mir extrem unsympathisch ist, ja eigentlich zuwider. Dennoch ringe ich mit der Frage, was ich gemacht hätte, denn wer kann heute mit Sicherheit sagen, wie sie/er früher re- oder agiert hätte? Als Aktivist, Mitläufer oder im Widerstand? Mit Blick auf Viktoria will ich auch das Heute hinterfragen. Ich denke, dass Werten nicht nur menschlich ist, sondern dass wir werten müssen. Als Komponistin möchte ich meine Wertung aber nicht aufdrücken, sondern das Publikum selbst entscheiden lassen.

Martin Plattner, Sie wollen mit den historischen Figuren in Ihren Stücken wachrütteln und verpacken darin viele Botschaften für unsere Zeit. Welche Kernbotschaft steckt in Toteis? M A R T I N P L A T T N E R : Dass wir uns auch im 21. Jahrhundert aktiv und produktiv mit den Krisen des 20. Jahrhunderts auseinandersetzen müssen, da sie viele unserer gegenwärtigen Krisen (Nationalismus, Fanatismus. Spaltungen...) bedingen. Und: dass sich Menschen zwar rasant in Ideen verlieren können, aber sehr schwer (oder gar nicht) wieder aus ihnen herausfinden.


Savs scatena sentimenti di vario tipo in lei, dalla compassione all’odio. Come li ha trasposti in musica? M A N U E L A K E R E R : È difficile descriverlo a parole. Mi pare che a essere decisiva sia l’armonia di voci, respiri, graffi e dei numerosi rumori prodotti dagli archi, dalle percussioni e dalla cetra. Ci sono poi anche righe emotivamente cariche così come richiami al tema di Sö a l`alt sön munt, del mio bisnonno Jepele Frontull, o a Maikäfer flieg. A trionfare, nella mia musica, è la speranza che l’arte in generale e la musica nello specifico possano ottenere qualcosa.

Si tratta di temi difficili. Temi sensibili. Quello che ci vuole per il teatro musicale contemporaneo? M A N U E L A K E R E R : Non posso rispondere generalizzando, posso però dire che sono i temi giusti per me. M A R T I N P L A T T N E R : Questo tema per me ha qualcosa di profondamente “spettrale”, la figura di Viktoria Savs è quasi trasognata. Come un sogno inquietante in cui le epoche e le figure si sovrappongono. In questo senso il teatro musicale, e in particolare l’opera, mi sembra un mezzo di comunicazione ideale.

Manuela Kerer, Sie sagen, die Biografie der Viktoria Savs löse unterschiedliche Gefühle in Ihnen aus, vom Mitleid bis zum Hass. Wie transportieren Sie diese in die Musik? M A N U E L A K E R E R : Das kann ich mit Worten schwer beschreiben. Entscheidend ist der Zusammenklang von Stimmen, Atem, Kratzen und der vielfältigen Geräusche von Streichern, Schlagwerk und Zither. Es sind aber auch emotionale Linien oder subtile Anklänge an das Lied Sö a l`alt sön munt meines Urgroßvaters Jepele Frontull oder an Maikäfer flieg zu hören. In meiner Musik siegt die Hoffnung, dass Kunst generell und Musik speziell etwas bewirken können.

Der Stoff ist schwierig. Der Stoff ist sensibel. Genau richtig für zeitgenössisches Musiktheater? M A N U E L A K E R E R : Das kann ich pauschal nicht beantworten, was ich aber sagen kann: Es ist genau der richtige Stoff für mich. M A R T I N P L A T T N E R : Der Stoff hat für mich etwas sehr „Geisterhaftes“, die Figur der Viktoria Savs etwas nahezu Entrücktes. Wie ein beunruhigender Traum, in dem sich die Zeiten und Figuren überlagern. Das Musiktheater, insbesondere die Oper, scheint mir daher das ideale Kommunikationsmittel.

MANUELA KERER

A Manuela Kerer piace stupire. Per questo è sempre alla ricerca di nuovi suoni, sfide e sorprese. Ha studiato Composizione, Violino, Psicologia e Giurisprudenza a Innsbruck e Milano, e nella sua musica unisce tutte queste discipline.

Foto: Franz Kimmel

Manuela Kerer staunt gern und ist ständig auf der Suche nach neuen Klängen, Überraschungen und Herausforderungen. Sie absolvierte Studien der Komposition, Violine, Psychologie und Jura in Innsbruck und Mailand und verbindet diese Disziplinen in ihrer Musik.

M A R T I N P L AT T N E R

Martin Plattner ha studiato Letteratura comparata all’Università di Innsbruck e vive a Vienna, dove fa lo scrittore. Al centro dei suoi brani vi sono spesso figure femminili storiche, di cui ama raccontare le vicende. Partendo da fatti concreti crea personaggi di grandissima attualità, arrivando a scuotere il pubblico, che mette di fronte a uno specchio. Martin Plattner studierte Komparatistik an der Universität Innsbruck und lebt als freier Schriftsteller in Wien. Häufig stellt er historische Frauenfiguren in den Mittelpunkt seiner Stücke und erzählt deren Geschichte neu. Er geht über die Fakten hinaus, erschafft Figuren, die aktueller nicht sein könnten und rüttelt das Publikum auf, indem er ihm den Spiegel vorhält.

Foto: David Peyr


Toteis, Foto: Alessia Santambrogio

M a r t in P la t t n er h at f ür d i e Op er ei n s t a r k e s Li b re tt o ve rf as s t , da s e in e g e e r d et e, l e i c ht al t e r t ü m lic h e S p r a ch s ch ön he i t m it e in e r g e ko nn te n D r a ma tu rg i e ver e in t : e in e e rs t k l a s s i g e, i n d er Tu r r in i- N a c h f o l g e s t e he nd e K r a f t .

S T E FA N D E R

E N D E R

S T A N D A R D


THOMAS ADÈS

POWDER HER FACE Ven | Fr 25.03.2022 _ ore 20.00 Uhr Sab | Sa 26.03.2022 _ ore 20.00 Uhr BOLZANO | BOZEN Teatro Comunale

Libretto Philip Hensher Editore proprietario | Eigentümer und Herausgeber Faber Music Ltd, London Rappresentante per l’Italia | in Italien vertreten durch Universal Music Publishing Ricordi srl, Milano Prima rappresentazione | Uraufführung 01.07.1995 _ Cheltenham Music Festival, Everyman Theatre


INTERPRETI | BESETZUNG

La Duchessa | Die Herzogin Sophie Marilley L’elettricista, Il gigolò, Il cameriere, Il ficcanaso, Il fattorino | Der Elektriker, Salonlöwe, Kellner, Priester, Neugieriger, Lieferant Timur La cameriera, L’amica, L’amante del Duca, La ficcanaso, La giornalista di cronaca rosa | Das Zimmermädchen, die Vertraute, Mätresse, Neugierige, Skandalreporterin Alison Scherzer Il direttore dell’hotel, Il Duca, L’addetto alla lavanderia, Un ospite dell’hotel | Der Hoteldirektor, Herzog, Wäscher, Gast Graeme Danby Direzione musicale | Musikalische Leitung Timothy Redmond Regia | Regie Julien Chavaz Scene | Bühne Anneliese Neudecker Costumi | Kostüme Severine Besson Lighting design Eloi Gianini Orchestra Haydn di Bolzano e Trento Haydn Orchester von Bozen und Trient Allestimento | Inszenierung Nouvel Opéra Fribourg - Neue Oper Freiburg Servizi tecnici | Technik Fondazione Teatro Comunale e Auditorium di Bolzano Stiftung Stadttheater und Konzerthaus Bozen Servizi organizzativi e amministrativi | Organisation und Verwaltung Fondazione Haydn di Bolzano e Trento Stiftung Haydn von Bozen und Trient Durata | Dauer 140‘ incluso un intervallo | inklusive einer Pause In inglese con sopratitoli in italiano e tedesco In englischer Sprache mit deutschen und italienischen Übertiteln

O PER . A

TA L K

Bolzano | Bozen _ Teatro Comunale | Stadttheater Ven | Fr 25.03.2022 _ ore 19.00 Uhr Sab | Sa 26.03.2022 _ ore 19.00 Uhr

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egli anni Sessanta, gli stessi del celebre “affare Profumo” che coinvolse le alte sfere del governo, il Regno Unito fu scosso da un altro scandalo “a luci rosse”, che scatenò i tabloid in una corsa al voyeurismo mediatico. Al centro c’era Ethel Margaret Whigham, sposata in seconde nozze con Ian Douglas Campbell, 11° Duca di Argyll, al suo terzo matrimonio, e quindi diventata Duchessa di Argyll o ancora, per usare il termine di dubbio gusto coniato dalla stampa britannica, “the dirty duchess”. Di cosa era accusata? Semplicemente di aver collezionato un numero di amanti ritenuto spropositato, oltre 80: un comportamento scandaloso, rinforzato da scatti fotografici in formato polaroid, considerato inaccettabile dagli ambienti della ricca borghesia frequentati dalla Duchessa. La sua storia si può però oggi leggere anche in altro modo, come una ribellione ai luoghi comuni e ai cliché della buona società dell’epoca: una donna controcorrente, libera dai tabù, si potrebbe quindi oggi definire Margaret Campbell. Resta il fatto che il declino della Duchessa di Argyll, d’immagine ma anche e soprattutto economico, fu inevitabile. L’opera da camera Powder Her Face (in italiano Incipriale il viso) riannoda la vicenda, assumendo i contorni di una graffiante satira sociale sull'amoralità, sulla decadenza della borghesia. Con le sue tessiture strumentali dai ritmi complessi, una voce virtuosistica assai fantasiosa e rimandi allo swing e al tango, la musica di Thomas Adés la contestualizza temporalmente, arrivando a una esplicita sintonia con i momenti più piccanti.

I

n etwa zur selben Zeit als im Vereinigten Königreich die berühmt-berüchtigte „Profumo-Affäre“, in die hochrangige Regierungsmitglieder verwickelt waren, hohe Wellen schlug, schockierte Anfang der 60er ein weiterer Rotlicht-Skandal die britische Gesellschaft. Sensationsjournalisten stürzten sich auf den aufsehenerregenden Scheidungsprozess zwischen der bürgerlichen Ethel Margaret Whigham und dem Herzog von Argyll, Douglas Campbell. Grund für die Trennung war das ausschweifende außereheliche Liebesleben der Frau: Die Herzogin von Argyll hatte angeblich mehr als 80 Liebhaber. Als mehrere anzügliche Polaroid-Bilder auftauchten, war die Yellow Press nicht mehr zu halten. Ein medialer Prozess begann, der die als „Dirty Duchess“ angeprangerte Margaret Campbell in den finanziellen und gesellschaftlichen Abgrund riss. Die Kammeroper Powder Her Face (deutsch: Pudert ihr Gesicht) zeigt die Ereignisse aus einem anderen Blickwinkel: Margaret Campbell wird zur Rebellin, die mit gutbürgerlichen Sitten und Tabus ihrer Zeit bricht. Gleichzeitig klagt die Oper die Doppelmoral der Gesellschaft und den Voyeurismus der Medien an. Thomas Adès‘ Musik und die Handlung ergänzen sich: Vielschichtige instrumentale Texturen unterstützen den komplexen Erzählstrang und setzen intime Momente fantasievoll und musikalisch gekonnt in Szene. Zitate populärer Musikstile, von Swing bis Tango, vermitteln das Zeitgefühl der Epoche.


La duchessa malata d’amore Die liebeskranke Herzogin

Powder Her Face_foto Magali Dougados


DI | VON DANIELA VERONESI

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ran Bretagna, anni Sessanta: sono gli anni in cui viene pubblicato per la prima volta L’Amante di Lady Chatterly – romanzo a sfondo sessuale di D.H. Lawrence fino a quel momento vietato oltremanica –, gli anni in cui la stilista Mary Quant inventa la minigonna, gli anni in cui l’omosessualità viene legalizzata. E poi i Beatles, i Rolling Stones e la Swinging London, quella Londra ‘oscillante’ che diventa centro internazionale di creatività artistica e musicale, edonismo e slancio giovanile, con la contestazione studentesca a chiudere il decennio, tra il ’67 e il ’69. Ma tutto questo sembra lontano anni luce da quell’aula di tribunale a Edimburgo dove, l’8 maggio 1963, Margaret Campbell duchessa di Argyll perde la causa di divorzio intentata dal marito; o forse è lei stessa, e con lei la società “bene” anglosassone, ad essere fuori tempo massimo per la rivoluzione culturale che già scuote il paese.

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roßbritannien in den 60ern: Es war das Jahrzehnt, in dem der Roman Lady Chatterleys Liebhaber von D.H. Lawrence – aufgrund seiner sexuell konnotierten Inhalte bis dahin auf der schwarzen Liste der verbotenen Bücher – erstmals auf dem britischen Markt erschien, in dem die Designerin Mary Quant den Minirock erfand und die Homosexualität legalisiert wurde. Außerdem waren da die Beatles, die Rolling Stones und das Swinging London, diese pulsierende Stadt, die sich zum weltweiten Angelpunkt der kreativen Kunst- und Musikszene, des genussvollen Lebens und des jungen Tatendranges entwickelt hatte, in einem Jahrzehnt, das zwischen 1967 und 1969 in weitreichende Studentenproteste an britischen Hochschulen mündete. Doch all diese Entwicklungen scheinen Lichtjahre entfernt zu sein von den Ereignissen, die sich am 8. Mai 1963 in einem Gerichtssaal in Edinburgh abspielten, als Margaret Campbell Herzogin von Argyll das von ihrem Ehemann angestrebte Scheidungsverfahren verlor. Oder war es in Wirklichkeit sie, und mit ihr die „feine“ Gesellschaft Großbritanniens, die neben der kulturellen Revolution, die draußen bereits das ganze Land auf den Kopf stellte, einfach nicht mehr zeitgemäß war?

88 LIEBHABER 88 AMANTI

Sono due mondi che non si parlano, e che stanno agli opposti: Margaret viene accusata di adulterio (con ben 88 amanti!), e le fotografie che la ritraggono in “atti osceni” dal tribunale finiscono ben presto sulla stampa scandalistica, decretando la rovina sociale e finanziaria di questa viziata figlia di un milionario scozzese, cresciuta a New York e poi trasferitasi adolescente a Londra con la famiglia. Una donna che, dopo il suo ingresso in società a diciott’anni come “la più bella debuttante di sempre” – e con un party costato 40.000 sterline –, sembrava passare con nonchalance da un club londinese all’altro e da un accompagnatore al successivo, per sposarsi prima con un finanziere e golfista statunitense, e poi, dopo il divorzio, con il duca di Argyll all’inizio degli anni ’50.

Es sind zwei Welten, die nicht miteinander kommunizieren, ja in völligem Gegensatz zueinander stehen: Margaret wird beschuldigt, Ehebruch begangen zu haben (mit sage und schreibe 88 Liebhabern!), Fotos, die sie bei eindeutigen „Obszönitäten“ zeigen, gelangen aus dem Gerichtssaal bald an die Boulevardpresse und begründen so den gesellschaftlichen und finanziellen Ruin der verwöhnten Tochter eines schottischen Millionärs, die in New York aufgewachsen war und als Jugendliche mit der Familie nach London zog. Sie war eine Frau, die bei ihrem Eintritt in die Gesellschaft mit 18 Jahren als die „schönste Debütantin aller Zeiten“ galt und mit einer Party, die damals 40.000 Pfund kostete, von sich reden machte. Danach zog sie in London unbekümmert von Club


Margaret Campbell

È v e r o, la D u c h e ssa d i A r g y ll a ve v a m o lt i a m a n t i, m a q u e st o è più c h e a lt r o u n p r o c e sso c o n t r o u n’e p o c a . U n ’e p o c a in c u i n a sc e la st a m p a s c an d a list ic a c h e se m in a le p rim e v it t im e o ffr e n d o u n a c a ssa d i r iso n a n za a u n v o y e u r ism o d ev a st a n t e.


U N A V I TA D A C O P E R T I N A

Frequentatrice di attori, uomini politici e membri della famiglia reale, vanesia e amante del lusso, ninfomane: eppure questa è solo una faccia della medaglia, perché sul rovescio è inciso un aborto imposto dal padre quando a quindici anni resta incinta, e un marito – quel duca di Argyll che non disdegna né il suo denaro, né le frequentazioni equivoche – alcolista, dedito al gioco d’azzardo e violento. Sarebbero bastati questi ‘dettagli’ biografici a riscattare l’imbarazzante Margaret nei circoli falsamente puritani dell’aristocrazia britannica come pure nell’opinione pubblica di quel tempo? Certamente no: la duchessa diventa lo scandalo dell’epoca, il personaggio scomodo da mettere sotto il tappeto, e solo nel 1995 con l’opera Powder Her Face di Thomas Adès – presentata ora anche a Bolzano – si apre una diversa prospettiva sui di lei, per poi cogliere la misoginia di cui era stata vittima nella miniserie televisiva A Very British Scandal trasmessa l’anno scorso dalla BBC. In un’opera di oltre due secoli fa Don Giovanni consumava più di mille amanti in totale libertà e con grande compiacimento, e l’espressione “essere un don Giovanni” viene ancora oggi pronunciata con un misto di invidia e benevolenza: ma questa è un’altra storia.

zu Club, immer mit neuen Begleitern an ihrer Seite. Ihr erster Ehemann war ein Investmentbanker und AmateurGolfer aus den USA, in zweiter Ehe heiratete sie Anfang der 1950er-Jahre den Herzog von Argyll.

EIN LEBEN AUF DEN TITELSEITEN

Sie umgab sich mit Schauspielern, Politikern und Mitgliedern des Königshauses, war eitel und liebte den Luxus. Sie war eine Nymphomanin. Doch das ist nur die eine Seite der Medaille. Betrachtet man die Kehrseite, kommt eine Abtreibung zum Vorschein, zu der sie der Vater mit 15 Jahren zwang, und ein Ehemann – besagter Herzog von Argyll, der weder ihrem Geld noch zwielichtigen Bekanntschaften abgeneigt war –, der sich als Alkoholiker, spielsüchtig und gewalttätig erwies. Hätten diese schwerwiegenden Details aus Margarets Leben ausgereicht, um den blamablen Ruf der Herzogin in den verlogenen, puritanischen Kreisen der britischen Aristokratie und in der öffentlichen Meinung zu rehabilitieren? Nein, sicher nicht, im Gegenteil: Die Herzogin wurde zu der Skandalfigur ihrer Zeit, eine unbequeme Persönlichkeit, die man am liebsten unter den Teppich gekehrt hätte. Erst als 1995 die Oper Powder Her Face von Thomas Adès – die nun auch in Bozen gezeigt wird – auf die Bühne kam, wandelte sich das Bild von ihr. Im vergangenen Jahr machte schließlich die BBC jene Frauenfeindlichkeit, deren Opfer Margaret geworden war, zum Thema der TV-Miniserie A Very British Scandal. In einer anderen Oper, die mehr als 200 Jahre alt ist, verbrauchte ein gewisser Don Giovanni ungeniert und selbstgefällig mehr als 1000 Geliebte, und bis heute wird der Ausdruck „er ist ja ein richtiger Don Juan“ mit einer Mischung aus Neid und Wohlwollen ausgesprochen. Aber das ist eine andere Geschichte.

Zw a r h a t t e d i e H e rz o gi n v on A rg yl l vi e le L ie bh a b er, e s ge ht je d o ch hi er vi e lm e h r u m ei n G e ri ch ts v er f ah re n geg e n e in e Ep oc he. Ei n e Ep oc he, in w e lc h e r di e B o ul ev ar d p r e s s e ent s t e h t u n d i hr e er s t e n O pf e r f o r de rt , i nd em s i e ei ne n Re s o n a n z bo d en f ü r z e rs t ö re ri s ch en Vo y e u r is m u s b i e te t.

J U L I E N

C H A V A Z

REGISTA| R EG ISSEU R


S I D E

E V E N T S

SILENZIO / SILENCE CONFERENZA | VORTRAG: LA NARRATIVA DEL RICORDO NELLE OPERE DI HWANG SOK-YONG con Giuseppina De Nicola Bolzano | Bozen _ Biblioteca Civica Cesare Battisti Mer | Mi 16.02.2022_ ore 18.00 Uhr

PROIEZIONE DEL FILM | FILMVORFÜHRUNG: OLD BOY / PARK CHAN-WOOK Le emozioni non finiscono con l’ultimo atto: non perdete di vista gli eventi collaterali del nostro Opera Festival 2022!

Bolzano | Bozen _ Biblioteca Civica Cesare Battisti Mer | Mi 23.02.2022_ ore 18.00 Uhr

Unsere Opern enden nicht mit dem letzten Akt: Zusatzveranstaltungen und kreative Kulturformate ergänzen das Opernfestival 2022.

Bolzano | Bozen _ Teatro Comunale | Stadttheater Ven | Fr 04.03.2022_ ca. ore 21.00 Uhr Trento | Trient _ Teatro SanbàPolis Dom | So 06.03.2022 _ ca. ore 21.00 Uhr

Potete trovare maggiori informazioni sugli altri eventi collaterali del Festival d’Opera, come il contest per sensibilizzare i giovani sulla lotta alla mafia, sul nostro sito web www.haydn.it

O PER . A

FALCONE O PER . A

LO U N G E

FALCONE - INTORNO A QUEL CRATERE Trento | Trient _ Palazzo Geremia Gio | Do 10.03.2022 _ ore 18.00 Uhr O PER . A

Weitere Initiativen zum Opernprogramm, wie unseren Kreativwettbewerb, der junge Menschen für das Thema Mafia und den Kampf gegen das organisierte Verbrechen sensibilisieren soll, finden Sie auf unserer Website www.haydn.it

TA L K

TA L K

Trento | Trient _ Teatro Sociale Sab | Sa 12.03.2022 _ ore 19.00 Uhr Dom | So 13.03.2022 _ ore 19.00 Uhr

TOTEIS O PER . A

TA L K

Bolzano | Bozen _ Teatro Comunale | Stadttheater Mer | Mi 16.03.2022 _ ore 19.00 Uhr Gio | Do 17.03.2022 _ ore 19.00 Uhr

POWDER HER FACE O PER . A

TA L K

Bolzano | Bozen _ Teatro Comunale | Stadttheater Ven | Fr 25.03.2022 _ ore 19.00 Uhr Sab | Sa 26.03.2022 _ ore 19.00 Uhr


OPERA AL CINEMA | OPER IM KINO

The Metropolitan Opera live AL CINEPLEXX BOLZANO IM CINEPLEXX IN BOZEN

Il pubblico potrà assistere in diretta alle recite della stagione lirica della Metropolitan Opera di New York al Cineplexx di Bolzano. Gli abbonati Haydn potranno usufruire di uno sconto sul biglietto d’ingresso. Opernhighlights aus der New Yorker Metropolitan Opera werden live ins Cineplexx-Kino von Bozen übertragen. Haydn-Abonnenten und -Abonnentinnen erhalten für die Veranstaltungsreihe ermäßigte Karten.

PROGRAMMA | PROGRAMM

Sab | Sa 12.03.2022 _ ore 19 Uhr

Ariadne auf Naxos

Richard Strauss (con | mit Lise Davidsen, Isabel Leonard, Brenda Rae, Brandon Jovanovich)

Sab | Sa 26.03.2022 _ ore 17 Uhr

Don Carlos

Giuseppe Verdi (con | mit Sonya Yoncheva, Elina Garanca, Matthew Polenzani, Etienne Dupuis)

Sab | Sa 07.05.2022 _ ore 19 Uhr

Turandot

Giacomo Puccini (con | mit Anna Netrebko, Michelle Bradley, Yonghoon Lee, Ferruccio Furlanetto) In lingua originale con sottotitoli in tedesco In Originalsprache mit deutschen Untertiteln

Sab | Sa 21.05.2022 _ ore 19 Uhr

Lucia di Lammermoor

Gaetano Donizetti (con | mit Nadin Sierra, Javier Camarena, Artur Rucinski)

Sab | Sa 04.06.2022 _ ore 19 Uhr Info www.cineplexx.bz.it Via Macello | Schlachthofstraße 53/A Bolzano | Bozen

Hamlet

Brett Dean (con | mit Allan Clayton, Rod Gilfry, Sir John Tomlinson, Brenda Rae)


TICKETS & SERVICE

Prezzi biglietti Ticketpreise Intero Normalpreis

Il bus navetta vi porta all’opera Mit dem Shuttlebus zur Oper

Ridotto Ermäßigt

TOTEIS FALCONE

25 e

15 e * 8 e **

15 e

10 e * 8 e **

POWDER HER FACE SILENZIO/SILENCE

BIGLIETTI RIDOTTI | ERMÄSSIGTE EINZELTICKETS * **

Over 65 - Under 35 Under 25, studenti | Studenten

Solo dietro presentazione di un documento in corso di validità che attesti il diritto alla riduzione. Ermäßigungen nur gegen Vorlage eines entsprechenden Berechtigungsnachweises.

La prenotazione del pullman è da effettuare al momento dell’acquisto del biglietto (fino a esaurimento posti). Oltre alle rappresentazioni, gli spettatori che usufruiranno del servizio navetta potranno assistere all’introduzione all’opera, che si tiene un’ora prima dello spettacolo. Der Bustransfer muss beim Kauf der Eintrittskarte an der Theaterkasse vorgemerkt werden (so lange Plätze verfügbar sind). Zuschauer, die mit dem Shuttlebus zu den Vorstellungen fahren, können auch an den Operneinführungen, die jeweils eine Stunde vor Aufführungsbeginn) stattfinden, teilnehmen.

PREZZO | KARTENPREIS 5 € (a spettacolo | pro Aufführung) PARTENZA A BOLZANO | ABFAHRT IN BOZEN Piazza Verdi | Verdiplatz 40

ABO

PARTENZA A TRENTO | ABFAHRT IN TRIENT Centro Santa Chiara, Via Piave

Abbonamento per 4 opere Abonnement für 4 Opern INTERO | VOLLPREIS

64 €

RIDOTTO | ERMÄSSIGUNG (OVER 65, UNDER 26)

45 €

ORARIO DI PARTENZA | ABFAHRTSZEITEN Toteis, Falcone, Powder Her Face Due ore prima dello spettacolo Jeweils 2 Stunden vor Aufführungsbeginn


V E N D I TA B I G L I E T T I | T I C K E T V E R K A U F

Bolzano | Bozen

Trento | Trient

T E ATRO COMUNALE | STADT T H EAT ER

AU D ITO R IU M

Piazza Verdi | Verdiplatz 40

Via Santa Croce 67

O RARI O | ÖFFNUNGSZEITEN

O RA R IO | Ö FFN U N G S ZEITEN

Mar | Di – Ven | Fr ore 11.00 – 14.00 Uhr / ore 17.00 – 19.00 Uhr Sab | Sa _ ore 11.00 – 14.00 Uhr Dom | So – Lu | Mo _ chiuso | geschlossen

Lun | Mo – Sab | Sa ore 10.00 – 13.00 / 15.00 – 19.00

La biglietteria apre un’ora prima dell’inizio degli spettacoli. Zusätzlich ist die Theaterkasse jeweils eine Stunde vor Vorstellungsbeginn geöffnet. A LTRI P U NTI VE NDITA W E I TE RE VERKAUF SPUN KT E

Azienda di Soggiorno di Bolzano | Verkehrsamt Bozen Filiali della Cassa di Risparmio | Filialen der Sparkasse

T EATR O S O C IA LE

Via Oss Mazzurana 19 (centro storico) O RA R IO | Ö FFN U N G S ZEITEN

Un’ora prima dello spettacolo Eine Stunde vor Aufführungsbeginn ALTR I P U N TI V EN D ITA WEITER E V ER K AU FS P U N K TE

Casse Rurali del Trentino Promoevent Trento T ELEFO N IC A M EN TE O P ER E- M A IL T ELEFO N IS C H O D ER V IA E- M A IL

T (+39) 0471 053800 info@ticket.bz.it

T (39) 0461 213834 Numero verde | Grüne Nummer 800013952 puntoinfo@centrosantachiara.it www.centrosantachiara.it

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Per pagare tramite bonifico bancario indicare nella causale il numero di prenotazione, il titolo e la data della rappresentazione e il numero di biglietti acquistati. Für eine reibungslose Überweisung geben Sie bitte die Vormerkungsnummer, Titel und Datum der Aufführung sowie die Anzahl der gewünschten Karten als Zahlungsgrund an. I N T E S TATARIO | BE GÜNST I GT ER

Fondazione Teatro Comunale e Auditorium, c/o Cassa di Risparmio Bolzano Stiftung Stadttheater und Konzerthaus, c/o Südtiroler Sparkasse BIC CRBZIT 2B001 IBAN: IT 97 B 06045 11601 000005400000 Inviare una copia della ricevuta di avvenuto pagamento via e-mail a info@ticket.bz.it Senden Sie bitte eine Kopie der Zahlungsbestätigung per E-Mail an ticket@stadttheater.bozen.it. ONLINE W W W. T I C K E T. B Z . I T PR I N T @H O ME

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Per pagare tramite bonifico bancario indicare nella causale il nome e cognome, il numero di prenotazione, il titolo e la data della rappresentazione e la quantità di biglietti acquistati. Für eine reibungslose Überweisung geben Sie bitte Vor- und Nachname, die Vormerkungsnummer, Titel und Datum der Aufführung sowie die Anzahl der gewünschten Karten als Zahlungsgrund an. I N T ES TATA R IO | B EG Ü N S TIG TER

Centro Servizi Culturali Santa Chiara c/o Cassa Rurale di Trento, Agenzia Piazza Fiera BIC CCRTIT2T76A IBAN IT 45L 08304 01813 000013332220 Inviare una copia della ricevuta di avvenuto pagamento via e-mail a biglietteria@centrosantachiara.it Senden Sie bitte eine Kopie der Zahlungsbestätigung per E-Mail an biglietteria@centrosantachiara.it geschickt werden. O N LIN E W W W. P R I M I A L L A P R I M A . I T


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Editore | Herausgeber Fondazione Haydn di Bolzano e Trento Stiftung Haydn von Bozen und Trient Via Gilm | Gilmstraße 1/A 39100 Bolzano | Bozen info@haydn.it + 39.0471.975031

HAYDN.IT

Grafica | Grafik Plus Communications - Trento Illustrazioni | Illustrationen Luca Franceschini Chiusura redazione | Redaktionsschluss Febbraio 2022 | Februar 2022 Con riserva di modifiche Änderungen vorbehalten



ART BONUS 2022

STIFTUNG SÜDTIROLER SPARKASSE FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI BOLZANO

Mecenati dell’arte, patrimonio di bellezza e di umanità. Grazie. Mäzene der Kunst: Kulturgut der Schönheit und der Menschlichkeit. Danke.


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