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Concorso Valorizzazione Vini e Territorio: Rimandato a data da destinarsi?
ANDREA PANICHI Coordinatore del Dipartimento Istruzione Post Secondaria (DISP)
Per coloro che hanno letto i precedenti articoli sul concorso, ero solito fnire con una frase che rimandava sempre all’anno successivo, a volte onestamente mi sono chiesto se fosse stato giusto essere sempre io a scrivere la recensione del Concorso in quanto, anche, se le categorie dei vini sono sempre variate il “pezzo” che andavo a scrivere poteva sembrare banale, ripetitivo e ridondante. Purtroppo il dubbio amletico che frullava nella mia mente è stato spazzato via, come tante altre certezze della vita, dall’avvento del Covid19, che come ben sappiamo da alcuni mesi vive con noi, ospite assolutamente non gradito ma difcilissimo da eradicare. E assieme all’Italia che si è per prima fermata anche il Concorso è stato “temporaneamente sospeso”, non annullato ma “temporaneamente sospeso”. Ci posso fare poco, uno dei miei tanti difetti e l’essere un inguaribile ottimista, l’altro è sforzarmi di seguire il motto “ci sono più soluzioni che problemi” e pertanto, inizialmente, nel mese di marzo la manifestazione non è stata annullata. La data stabilita e autorizzata dal ministero era fssata per il 2 e 3 aprile e dunque infne si è dovuto provvedere a: annullare? (no, troppo semplice), spostare a data da destinarsi? (no, troppo semplice), rinviare all’anno successivo? (no, troppo semplice), a spostarlo al 16 maggio 2020? (ho scritto sopra che sono un inguaribile ottimista). Ovviamente facile ora giudicare che la data era sbagliata, ma ricordo che si parlava anche di riaprire le scuole per gli ultimi 15 giorni almeno per le classi quinte. Pertanto, oltre le comunicazioni ministeriali, si è disdetto e prenotato nuovamente B&B della zona per i giornalisti ed
esperti del vino, si è parlato nuovamente con l’Assoenologi sezioni locali, si è ridefnito il tutto con la piena convinzione, e anche un po’ con la speranza, che sarebbe stato bello tornare alla normalità con un evento che coinvolgesse studenti, docenti, personale amministrativo e il mondo del lavoro. Niente da fare… Anche in maggio sappiamo com’è andata, stavolta però ho imparato dall’errore e ho comunicato al MIPAAF lo spostamento ma senza data (si impara dai propri errori) e mentre trascorrevo le ferie in Toscana pensavo già a una data per ottobre … Di nuovo inguaribile ottimista, e sono e resto convinto, dato che l’altro mio difetto è credere che: “ci siano più soluzioni che problemi”, di poter svolgere la manifestazione in ottobre. Quello che mi ha fermato non è stata l’emergenza, né tanto meno la poca voglia di riorganizzare, ricontattare giornalisti, enologi, degustatori, colleghi, personale amministrativo, Dirigente scolastico, ecc... Sono sicuro che mi avrebbero dato una mano come sempre. Non è stata neppure la paura di doverlo organizzare di nuovo per sentirmi poi dire che non potevo svolgerlo per questioni di sicurezza o protocolli. Né tanto meno è stata poca la voglia di lavorare (sto organizzando la prossima edizione per il 2021). Quello che mi ha fatto desistere sono stati gli studenti del Corso Enotecnico. Il concorso è nato per insegnare loro a degustare a fanco di esperti pregiati vini del Territorio e trasmettere competenze che, anche se non completamente assimilate, diventano parte del bagaglio individuale di ciascuno di loro. Questo mi ha fermato. Svolgere il concorso in ottobre o in novembre non mi avrebbe permesso di avere qui i nostri ex studenti ormai diplomati (che saranno sempre i benvenuti e comunque invitati in futuro per recuperare parte di quelle esperienze che purtroppo hanno perso) e neppure i nuovi iscritti che, in autunno, sarebbero appena rientrati dall’esperienza di tirocinio pratico ma non avremmo avuto il tempo di prepararli alla degustazione e non avrebbero partecipato all’organizzazione. Questo è quello che mi ha fermato. Il Concorso è per la FEM, per il Territorio, per i Produttori, ma in primis è nato come opportunità didattica, pertanto almeno fno a quando io sarò l’organizzatore del Concorso gli studenti avranno ruolo primario secondo la frase che concorse ad far nascere il concorso e che fu coniata con il collega Salvatore Maule: Questa attività è pensata per e con gli studenti del Corso Enotecnico, per conoscere ed apprezzare le unicità delle produzioni enologiche di territorio: vitigni autoctoni o interpretazioni territoriali di vini internazionali. Dunque appuntamento al 2021 nuovo anno, nuovi studenti, nuove categorie di vini, stesso inguaribile entusiasmo (altro difetto).