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Interazione tra sostanza organica e fertilizzanti organici per migliorare la fertilità dei suoli agrari
Il suolo è una risorsa non rinnovabile e in un recente lavoro la FAO ha messo in luce come circa un terzo del suolo mondiale possa essere classificato da moderatamente ad altamente degradato. La gestione sostenibile del suolo, sia dal punto di vista agronomico che ambientale, è diventata una priorità e la Commissione Europea ha dedicato a questo tema una Mission (Mission Soil and Health). Inoltre, la Strategia Farm to Fork fissa importanti obiettivi da raggiungere entro il 2030, tra cui la riduzione del 20% di fertilizzanti di sintesi e una riduzione del 50% della perdita di nutrienti.
Nell’ambito del progetto Hydrorg (2° Bando Excellence VRT, 2021) è stato messo a punto un approccio analitico per monitorare la dinamica di sostanza organica (SOM) e nutrienti (N, P, K, Mg e micronutrienti) dopo applicazione di fertilizzanti organici al suolo attraverso l’allestimento di mesocosmi (incubazioni di terreno addizionati con prodotti organici e mantenuti in condizioni controllate), con il duplice scopo di trovare soluzioni per salvaguardarne la fertilità e per gestire la possibilità di stoccaggio di carbonio. L’analisi del carbonio, i suoli e ammendanti (compost, hydrochar, mix, letame maturo, digestati, biochar) ha considerato la distinzione tra contenuto di dissolved organic matter, DOM caratterizzato tramite 1HNMR, e la frazione più recalcitrante, dopo estrazione alcalina, caratterizzata tramite 13C NMR (in collaborazione con UNIMI). L’elaborazione dei dati ha mostrato differenze significative riguardo gli ammendanti utilizzati (DOM, componenti alifatiche ed aromatiche), mentre sono tuttora in corso le analisi sui suoli dopo incubazione.
Oltre ai dati di caratterizzazione chimica del C, si è scelto di effettuare anche test di misura delle emissioni di gas serra (GHG) (CO2, ma in alcuni test anche CH4 ed N2O in collaborazione con UNIBZ).
Con analoghi obiettivi, negli ultimi anni sono stati avviati anche monitoraggi specifici dei suoli agrari (frutticoli e a prato stabile) per valutare gli effetti nel lungo periodo dell’applicazione di effluenti zootecnici, digestato e biochar. I primi dati raccolti dimostrano come la conoscenza dell’interazione tra fertilizzanti e SOM possa essere determinante per ottenere gli effetti concimanti e/o ammendanti attesi, fornendo contestualmente informazioni applicabili alla riduzione dell’impiego dei concimi di sintesi e degli impatti generati sull’ambiente (perdita di nutrienti e stoccaggio del C).
Uno studio analogo sarà condotto anche nell’ambito del progetto SMS Green (Bando FEASR PSR 2014-2020, approvato ed iniziato nel corso del 2022) che permetterà di integrare le analisi chimiche sulla SOM con dati relativi alla struttura delle comunità microbiche, dopo applicazione di hydrochar, co-compost e digestato.
Maggiori informazioni si possono trovare nell’articolo pubblicato su Waste Management (2023) 159, 75-83. http://doi.org/10.1016/j.wasman.2023.01.024
PAROLE CHIAVE: sostanza organica del suolo, fertilizzanti organici, fertilità del suolo