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La nicchia isotopica di uccelli passeriformi rispecchia le strategie migratorie
Il rapporto tra isotopi naturali nei tessuti animali fornisce informazioni importanti sulla loro ecologia e nicchia trofica. In animali che compiono lunghe migrazioni, come gli uccelli, gli isotopi possono portare con sé informazioni a scala continentale. In uno studio condotto nei laboratori dell’unità Tracciabilità della Fondazione Edmund Mach si sono misurati i rapporti isotopici di idrogeno (δ2H), ossigeno (δ18O), carbonio (δ13C) ed azoto
(δ15N) nei tessuti di diverse specie di uccelli passeriformi catturate durante il passaggio migratorio sopra un passo alpino. Lo scopo era capire se andamenti temporali negli isotopi riflettessero le diverse strategie migratorie, e se la nicchia trofica (δ13C–δ15N) e geografica (δ2H–δ18O) fosse diversa tra specie a lunga (trans-sahariane) e corta (intra-paleartiche) migrazione. È stato osservato che, per entrambe le strategie migratorie, i valori di δ2H
* Environment and Climate Change Canada, Innovation Blvd., Canada
** MUSE – Museo della Scienza, Trento
*** Centro Agricoltura Alimenti Ambiente, università di Trento
ELENA FRANCIOSI
TIZIANA NARDIN*
ROBERTO LARCHER*
JONAS ANDERSEN
ANDREA MANCINI
PAVEL SOLOVYEV
LUANA BONTEMPO
* Centro Trasferimento Tecnologico, Fondazione Edmund Mach diminuiscono durante la stagione di cattura, indicando che le popolazioni più settentrionali raggiungono il passo alpino più tardi rispetto a quelle meridionali (migrazione di Tipo-I). Inoltre, valori di δ2H mostrano come l’area di nidificazione delle specie trans-sahariane si estenda più a nord rispetto ai migratori intra-paleartici. https://doi.org/10.1038/s41598-021-00373-9
L’ampiezza della nicchia trofica non mostra differenze tra i due gruppi migratori, sebbene le specie trans-sahariane siano caratterizzate da una più ampia nicchia geografica. Non si è osservata una relazione diretta tra i trend temporali delle popolazioni in Europa ed i parametri di nicchia ecologica stimati dai valori isotopici; questo suggerisce che le condizioni dell’habitat nelle aree di nidificazione non siano l’unico fattore ad influenzare l’abbondanza delle specie migratrici sul lungo termine.
Lo studio rappresenta un valido esempio di come le attività di cattura ed inanellamento di uccelli migratori possano essere combinate con misure di isotopi naturali per fornire informazioni chiave per la conservazione delle specie.
Ulteriori informazioni sono disponibili nell’articolo pubblicato su Scientific Reports (2021) 11, 20800.
PAROLE CHIAVE: uccelli passeriformi, migrazione autunnale, isotopi