MAGGIO 2023
SOMMARIO MOSTRE “SPERIMENTAZIONI” di Aurora Cela e Michele Bernardini (21 gennaio - 12 marzo 2023) A cura di Stefano Ugolini 4 “Rimembranze. I volti etruschi di Michelino Iorizzo” (2 aprile - 21 maggio 2023) 8 “Giuseppina Anselmi Faina. Una pittrice dell’Ottocento tra Piemonte e Umbria” San Venanzo (Palazzo Comunale). 15 Aprile / 2 Giugno 2023 14 Mostra in programma: “La Fabbrica del Corteo” (27 maggio - 16 luglio 2023) 18
INCONTRI Casa di Reclusione e Fondazione Faina: insieme per un progetto di comunità 20 “Etruria e Magna Grecia” sarà il tema del prossimo Convegno della Fondazione Faina. 22
INIZIATIVE E
Il Museo “Claudio Faina” alla televisione pubblica spagnola 24 Liceo Artistico di Orvieto: una nuova brochure al Museo “Claudio Faina” 26 PUBBLICAZIONI La Presentazione del secondo numero della collana “Letture Fainiane” 28 A San Venanzo una seconda presentazione del volume “Una storia di brigantaggio. Il rapimento e l’uccisione del conte Claudio Faina” 30 ATTIVITÀ DIDATTICA Giovani guide del Museo “Claudio Faina” 32
MOSTRE “SPERIMENTAZIONI”
di Aurora Cela e Michele Bernardini (21 gennaio - 12 marzo 2023)
A cura di Stefano Ugolini
Nel museo archeologico “Claudio Faina”, abbiamo dato sempre spazio all’arte contemporanea, organizzando o, semplicemente, ospitando gli eventi culturali e creativi legati all’arte dei nostri giorni.
A maggior ragione, lo abbiamo fatto quando si è offerta l’occasione di ospitare
“Sperimentazioni”: una mostra di opere realizzate da due giovanissimi artisti, Aurora Cela e Michele Bernardini che hanno frequentato il Liceo Artistico di Orvieto e che si sono poi perfezionati nelle Accademie di Brera e di Carrara.
Ci siamo chiesti: “perché non dare a questi giovani talenti un’opportunità in più per farsi conoscere dal pubblico?”; “perché non supportarli nel loro percorso di crescita professionale?”
Senza esitare, abbiamo messo a loro disposizione gli spazi dedicati alle mostre temporanee.
Ecco, dunque, che lo spazio espositivo del Museo "Claudio Faina" - intitolato alla pittrice Giuseppina Anselmi Faina - ha ospitato l'esposizione Sperimentazioni curata dal prof. Stefano Ugolini.
Lungo il percorso espositivo, il nostro pubblico ha potuto osservare ed apprezzare, a partire dal 21 gennaio sino al 12 marzo (la mostra avrebbe dovuto concludersi il 19 febbraio, ma in considerazione del suo successo è stata prorogata), opere grafiche e pittoriche realizzate dai due giovanissimi artisti.
Michele Bernardini nella sua ricerca artistica ha posto una riflessione sulla natura
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dell’immagine contemporanea attraverso una sperimentazione che ha unito le tecniche tradizionali alle nuove tecnologie. La particolarità delle calcografie presentate in mostra è stata ottenuta dall’artista mediante l’uso di matrici che, anziché essere incise manualmente, sono state elaborate in digitale e realizzate attraverso l’uso della stampante 3D.
Aurora Cela, servendosi della pittura ad olio, e con una grande maestria nell’uso del chiaroscuro, ha avuto ugualmente il desiderio di sperimentare un nuovo modo di dialogare con la dimensione del presente: da una conoscenza dell'arte antica, e attraverso una accurata rielaborazione, ha impresso sulle tele delle sue opere tutta la complessità della femminilità contemporanea.
Entrambi hanno partecipato già con loro opere a mostre allestite a Firenze, Perugia, Orvieto e Sarzana.
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“Rimembranze. I volti etruschi di Michelino Iorizzo”
(2 aprile - 21 maggio 2023)
L’arte contemporanea ha fatto nuovamente il suo ingresso nelle tre sale espositive del museo, che si affacciano su piazza Duomo, di fronte alla splendida cattedrale, gioiello del gotico italiano. Il piccolo exhibition centre, che proprio in virtù della vista che offre è già di per sé luogo di appagamento estetico, si è maggiormente valorizzato quando ha accolto la mostra “Rimembranze. I volti etruschi di Michelino Iorizzo”, ispirata al mondo etrusco, svolta dal 2 aprile al 21 maggio 2023.
Ancora una volta una dimensione espositiva ha portato il nostro pubblico a vivere il rapporto tra l’antico e il contemporaneo, stabilendo connessioni tra epoche e linguaggi diversi, esaltando nello spettatore emotività e pensiero.
L’esposizione, nata dalla sinergica collaborazione della BM Gallery con l’artista Michelino Iorizzo, ha reso omaggio alla Donna e alla sua bellezza nel mondo etrusco.
Nelle opere dell’artista hanno preso voce donne nate dal frutto della sua immaginazione o dai suoi ricordi: volti femminili, con sguardi profondi e capaci di attivare una comunicazione emozionale con il visitatore, proprio attraverso il loro sguardo. Uno sguardo che si è fatto da subito “empatico”, capace “di rendere visibile l’invisibile”, e che ha portato lo spettatore a compiere un viaggio oltre l’infinito.
Le donne nate dalla mano dell’artista, con il fascino dei loro nomi etruschi quali Thesatei, Larthia, Ramutha, tanto per citarne alcuni, hanno rievocato i lineamenti perduti delle bellezze d’Etruria, comunicando tutta la “fierezza” innata in loroessendo tra le più libere ed emancipate del mondo antico - ma allo stesso tempo si sono spinte anche oltre: verso la contemporaneità del presente.
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Attraverso la tridimensionalità cromatica del colore - elemento distintivo che l’artista ha sapientemente usato alla maniera di Pollock - è stato riportato alla memoria il tempo di una civiltà sepolta, ma pur sempre viva in noi tutti, con tanto ancora da trasmettere ed affascinare.
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Biografia Michelino Iorizzo
Michelino Iorizzo nasce a Roma nel 1971. Frequenta il Liceo Artistico e nel 1993 si diploma all’Accademia delle Belle Arti di Roma.
Segue un periodo di insegnamento privato in Italia e all’estero, in particolare in Accademie orientali (Hubei University, Cina).
Da un iniziale racconto di paesaggi astratto-figurativi, prosegue la sua ricerca artistica dedicandosi a ritratti femminili.
Misteriosi, a volte sognanti e malinconici, i volti ritratti da Iorizzo in realtà non esistono se non nella sua immaginazione, nel ricordo di un fugace incontro o nei sogni più reconditi dell’artista. Iorizzo scava nella materia pittorica, corrode la superficie lasciando emergere su ogni volto una patina di antico che lo lega al passato.
Tra irrequietezza e concretezza le opere dell’artista portano alla ribalta una pittura vibrante e appassionata, oscillante fra una ricerca realistica e una trasformazione consapevole.
Dotato di un talento versatile che spazia dalla pittura alla scultura, dalla ceramica alla tecnica delle icone antiche, tutte le opere di Iorizzo raccontano del suo spirito irrequieto e visionario.
Numerose le mostre personali e collettive. Alcune sue opere figurano in collezioni e mostre permanenti di musei italiani ed esteri.
Hanno scritto di lui: Andrea Romoli Barberini, Berenice, Dacia Maraini, Stefania
Severi, Claudio Strinati, Sandro Trotti.
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“Giuseppina Anselmi Faina.
Una pittrice dell’Ottocento tra Piemonte e Umbria”
San Venanzo (Palazzo Comunale). 15 Aprile / 2 Giugno 2023
Il Comune di San Venanzo e la Fondazione per il Museo “Claudio Faina” hanno organizzato congiuntamente, nel quadro di un accordo di collaborazione sottoscritto alcuni mesi fa, la mostra “Giuseppina Anselmi Faina. Una pittrice dell’Ottocento tra Piemonte e Umbria”. L'esposizione, allestita negli spazi del secondo piano del Palazzo Comunale di San Venanzo, già una delle residenze dei Faina sul Monte Peglia, zona legata alle origini della famiglia, è stata inaugurata sabato 15 aprile e resterà visitabile sino al 2 giugno.
All’inaugurazione, aperta dagli interventi di Marsilio Marinelli (Sindaco di San Venanzo), Daniele Di Loreto (Presidente della Fondazione per il Museo “Claudio Faina”), Luca Montecchi e Giuseppe M. Della Fina, hanno partecipato il senatore Walter Verini, la deputata Emma Pavanelli e i consiglieri regionali Simona Meloni e Michele Bettarelli.
Nel corso della cerimonia sono state presentate - a sorpresa - due tele inedite dipinte dalla pittrice e messe a disposizione da parte dell’attuale proprietaria.
Lungo il percorso espositivo si racconta la vita di una donna dell’Ottocento che cercò di affermare il diritto ad essere una pittrice. Sullo sfondo si snodano vicende familiari, avvenimenti significativi del Risorgimento italiano, incontri con artisti di primo piano del suo tempo.
La mostra, curata da Giuseppe M. Della Fina, è accompagnata dalla pubblicazione di un catalogo, che costituisce il secondo numero della collana Letture Fainiane. Il catalogo (Intermedia Edizioni) è firmato dallo storico Luca Montecchi, autore già di una monografia sulla pittrice.
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Breve biografia di Giuseppina Anselmi Faina
Giuseppina Anselmi nasce a Torino il 17 novembre 1818. Il padre, Giuseppe Anselmi, funzionario della corte dei Savoia, uomo colto e amante dell’arte, avvia ben presto la figlia allo studio del disegno e della pittura, prima presso Lorenzo Metalli, poi nello studio privato di Giovan Battista Biscarra, primo pittore di corte e direttore dell’Accademia Albertina.
Nel 1832, a soli 14 anni, Giuseppina partecipa alla seconda Pubblica Esposizione di Torino, che si svolge al Castello del Valentino. Nel 1838 è presente con alcuni disegni alla nuova esposizione che ha luogo presso le sale del Valentino. Nel 1841 esegue, dietro commissione di re Carlo Alberto, due opere per la rinnovata Galleria del Daniel in Palazzo Reale a Torino. L’anno successivo si distingue alla prima Esposizione della Società Promotrice di Belle Arti di Torino con quattro oli e un disegno a matita.
Tra il maggio e il giugno 1842 inizia un lungo viaggio di perfezionamento che la porterà prima a Firenze e poi a Roma. Nella città eterna visita gli atelier di alcuni dei più importanti pittori e scultori del tempo: Vincenzo Camuccini, Pietro Tenerani, Luigi Cauda, Luigi Canina, Luigi Fioroni, Bertel Thorwaldsen, Natale Carta e Fedele Bruni.
Nel 1843 viene celebrato il matrimonio con il conte Claudio Faina di Orvieto e, tra il 1844 e il 1851, nascono i tre figli: Clelia, Eugenia e Gemma.
Divisa tra doveri familiari e interessi artistici, l’Anselmi non smette di dipingere. Invia quadri alle esposizioni torinesi del 1844, del 1845, del 1847 e a quelle perugine del 1848 e del 1855. Arrivano anni difficili per lei: la salute comincia a mostrare i primi segni di un peggioramento; nel 1866 il figlio Eugenio, anche a seguito di una delusione d’amore, si arruola tra i volontari di Giuseppe Garibaldi nella III Guerra d’Indipendenza; l’anno successivo la figlia Gemma muore.
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Intanto i rapporti con il marito Claudio si deteriorano. L’Anselmi vive una dura crisi che supera dopo un viaggio svolto insieme alla figlia Clelia nell’Italia settentrionale.
Ritorna sui luoghi dell'infanzia e trascorre un piacevole soggiorno a Cannobio, sul Lago Maggiore, dove finalmente riprende in mano pennelli e tavolozza.
L’Anselmi torna così a dipingere. Carica di aspettative, trascorre lunghi periodi a Firenze e a Roma. Nel 1871 partecipa alla prima Esposizione nazionale dei lavori femminili, che si svolge a Firenze. L’Anselmi espone, tra l’altro, due nuovi ritratti: quello della principessa Maria Bonaparte Valentini e quello di Emma Marignoli, opere che le procurano lodi e premi.
Nei primi mesi del 1872 la sua malferma salute torna a peggiorare e decide di tornare a Firenze per sottoporsi a nuovi controlli medici. Qui muore improvvisamente l’8 marzo 1872.
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Mostra in programma:
“La Fabbrica del Corteo” (27 maggio - 16 luglio 2023)
Da sabato 27 maggio a domenica 16 luglio 2023, gli spazi del museo adibiti alle mostre temporanee ospiteranno una mostra, nata in collaborazione con l’Associazione “Lea Pacini”, sui capolavori artigianali, in particolare manufatti in metallo e cuoio, che solitamente impreziosiscono i costumi del Corteo Storico di Orvieto, e che ora verranno esposti nelle sale del museo, per essere osservati e ammirati da vicino. Elmi, scudi, corazze, borchie, armi, ma anche scarpe, stivali, cinture e accessori in cuoio faranno bella mostra di sé per rendere omaggio ai loro artefici: due artigiani cari alla comunità orvietana, Marcello Conticelli (1930 - 2009) e Franco Menichini (1928 - 2022), che con le loro abili mani hanno dato forma, nel tempo, alle idee e ai disegni della Signora Lea Pacini, ideatrice del Corteo Storico di Orvieto.
L’esposizione, che verrà inaugurata sabato 27 maggio 2023 alle ore 11:00, verrà arricchita da bozzetti e fotografie che documenteranno le varie fasi di lavorazione dei manufatti esposti, e anche da due costumi dei cinque da cavaliere e scudiere, recentemente realizzati dal sarto Antonio Angiolillo.
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INIZIATIVE E INCONTRI
Casa di Reclusione e Fondazione Faina: insieme per un progetto di comunità
La Dottoressa Anna Angeletti, Direttrice della Casa di Reclusione di Orvieto, e il Dottor Daniele Di Loreto, Presidente della Fondazione per il Museo “Claudio Faina”, il 16 febbraio 2023, hanno sottoscritto una convenzione per la realizzazione di un progetto sperimentale finalizzato all’impiego di detenuti in progetti di pubblica utilità.
Erano presenti alla firma, e saranno garanti della buona riuscita del progetto, il Comandante della Polizia Penitenziaria della Casa di Reclusione, Dottor Enrico Gregori, e il Responsabile dell’Area educativa Dottor Paolo Maddonni.
L’iniziativa risponde ad una idea della giustizia penale che non è solo detenzione ma anche riparazione del danno inflitto alla collettività e vuole favorire la rieducazione del condannato attraverso opportunità che gli consentano di reinserirsi positivamente nella società.
L’attività, iniziata nel mese di aprile si svolge all’interno del museo, è a titolo volontario e gratuito e tiene conto delle specifiche professionalità e attitudini lavorative del detenuto: piccole manutenzioni, cura del verde, aiuto per la logistica.
“La Fondazione per il Museo “Claudio Faina” è una istituzione culturale, la prima realizzata in Italia nel settore museale, è un bene della Città ed è a disposizione di tutte le componenti della collettività - ha dichiarato il Presidente Di Loretocompresa la Casa di Reclusione. Siamo orgogliosi di poter offrire questa opportunità e di poter contribuire ad un progetto di grande valore sociale, nella convinzione che una collettività si distingue anche sul piano culturale se riesce a fare comunità”.
“La Casa di reclusione si sta aprendo sempre di più al territorio orvietano, affinché
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sia considerata anche una risorsa e non solo un luogo detentivo. La nuova collaborazione con la Fondazione arriva al momento giusto per consolidare quanto già si è avviato - ha dichiarato la Direttrice Angeletti - e per una persona detenuta confrontarsi con l’arte e il bello è uno stimolo ulteriore a riflettere sulle proprie scelte di vita”.
La convenzione è solo un primo atto di reciproca collaborazione cui seguiranno anche altre importanti iniziative e attività culturali che a sua volta la Fondazione Faina svolgerà all’interno della Casa di Reclusione.
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“Etruria e Magna Grecia”
sarà il tema del prossimo Convegno della Fondazione Faina.
Dopo la nuova nomina, avvenuta alla fine di ottobre dello scorso anno, il Comitato di Consulenza Scientifica della Fondazione per il Museo “Claudio Faina” si è riunito per la prima volta a Roma, presso la sede dell'Associazione Civita, nella giornata di martedì 28 febbraio 2023.
All’incontro hanno preso parte tutti i componenti del Comitato: il Presidente, Giuseppe M. Della Fina, Giovanna Bagnasco Gianni (Università degli Studi di Milano), Laura M. Michetti (Università degli Studi "La Sapienza" di Roma), Alessandro Naso (Università degli Studi "Federico II" di Napoli) e Giuseppe Sassatelli (Presidente dell'Istituto Nazionale di Studi Etruschi e Italici), nonché la Segretaria del Comitato Maria Luisa Manfredi.
Prima di iniziare la discussione, i professori del Comitato hanno ringraziato per la nomina il Presidente della Fondazione Faina Daniele Di Loreto e con lui l’intero Consiglio di Amministrazione e hanno espresso particolare apprezzamento per l’interesse della Fondazione all’attività scientifica e alla promozione degli studi di Etruscologia.
All'unanimità è stato deciso di riprendere i Convegni Internazionali di studio sulla storia e l'archeologia dell'Etruria: il XXVIII congresso si terrà ad Orvieto e avrà per tema Etruria e Magna Grecia. Si terrà nelle giornate del 15 e del 16 dicembre 2023 e vedrà la partecipazione di numerosi archeologi e storici italiani e stranieri. In quei giorni Orvieto tornerà ad essere la capitale degli studi di Etruscologia.
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Il Museo “Claudio Faina” alla televisione pubblica spagnola
La “Venere” di Cannicella è stata protagonista, nel mese di aprile, di una puntata della trasmissione Arqueomania della rete televisiva pubblica spagnola TVE2. Il programma condotto da Manuel Pimentel e diretto da Manuel Alonso Navarro ha proposto un confronto tra la celebre statua in marmo rinvenuta ai piedi della rupe di Orvieto, nell’area sacra della necropoli di Cannicella nel 1884, e un recente ritrovamento avvenuto in Spagna.
Alla puntata hanno preso parte anche gli archeologi protagonisti delle ricerche spagnole: Sebastian Celestino Perez ed Esther Rodrìguez Gonzàlez (Consejo Superior de Investigaciones Cientìficas - Instituto de Arqueologia).
Nella trasmissione sono state presentate anche altre opere conservate nel museo orvietano e, in particolare, le tre anfore di Exekias, ovvero del maggiore ceramista ateniese nella tecnica a figure nere.
Un’occasione importante, quindi, che ha fatto conoscere il patrimonio archeologico della città di Orvieto.
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Liceo Artistico di Orvieto: una nuova brochure al Museo “Claudio Faina”
Undici studenti della classe VD, dell’Indirizzo di Grafica del Liceo Artistico di Orvieto, nell’ambito di un progetto di PCTO (Progetto per lo sviluppo delle Competenze Trasversali e per l’Orientamento), e di promozione di un polo culturale della città, hanno realizzato la nuova brochure del Museo “Claudio Faina”.
Utile strumento di informazione sui contenuti delle collezioni, sugli orari, sui costi e le modalità di visita, la brochure è stata completamente rinnovata e arricchita da un nuovo testo e da nuove immagini.
Il pieghevole, nato per avere una comunicazione più creativa, pur mantenendo semplicità e chiarezza, è frutto di un lavoro che ha coinvolto l’intero gruppo. Ogni studente ha preparato un bozzetto, tutti di grande valore sul piano artistico.
Il risultato raggiunto, dunque, ben si inserisce nella collaborazione nata e collaudata ormai da alcuni anni, tra la Fondazione per il Museo “Claudio Faina” e il Liceo Artistico di Orvieto, che ha portato entrambe le istituzioni a vivere momenti di grande soddisfazione, per i lavori finora realizzati e, soprattutto, per aver contribuito ad un accrescimento delle competenze specifiche degli studenti coinvolti, in materia di promozione dei beni culturali del nostro territorio.
Il progetto realizzato, curato dalle professoresse Daniela Torsello e Silvia Valentini, è stato presentato, dai ragazzi stessi mercoledì 17 maggio 2023, presso la sala conferenze del museo, alla presenza della Dirigente IISACP, prof.ssa Cristiana
Casaburo, di alcuni docenti della scuola, del Presidente della Fondazione per il Museo “Claudio Faina”, Daniele Di Loreto, e del Direttore Scientifico del Museo, Giuseppe Maria Della Fina.
Nel corso della presentazione, gli studenti hanno ricevuto, in segno di riconoscimento per l’impegno e il lavoro svolto, una copia del secondo volume, recentemente pubblicato, della collana editoriale “Letture Fainiane” (Intermedia
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Edizioni), dal titolo “Giuseppina Anselmi Faina. Una pittrice dell’Ottocento”; un premio ulteriore, inoltre, che consiste in una targa con dedica, è stato consegnato alla studentessa Martina Goretti, autrice della brochure prescelta fra tutte, per cura dell’aspetto grafico e sintesi di contenuti.
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La Presentazione del secondo numero della collana “Letture Fainiane”
Alla figura di Giuseppina Anselmi Faina, moglie del conte Claudio, donna sensibile, colta e di grande talento in pittura, è stato dedicato il secondo numero della collana editoriale Letture Fainiane (Intermedia Edizioni).
Il volume, che ripercorrendo le tappe della sua vita, tenta di ricostruire anche la personalità della pittrice, è stato presentato sabato 15 aprile 2023, presso il Comune di San Venanzo, in occasione dell’inaugurazione della mostra “Giuseppina Anselmi Faina Una pittrice dell’Ottocento tra Piemonte e Umbria”, allestita nelle sale affrescate e recentemente restaurate del secondo piano di Palazzo Faina, oggi, appunto, sede municipale, ma un tempo residenza nobiliare, in cui la pittrice vi trascorse parte del suo tempo, insieme alla sua famiglia.
La pubblicazione, nata per accompagnare la mostra, è frutto del lavoro di studio e di ricerca del professor Luca Montecchi, autore già nel 2016 di una monografia sulla pittrice, e rappresenta un ulteriore omaggio alla vita e alle opere di questa donna dell’Ottocento, che cercò di sfidare convenzioni sociali e consuetudini per diventare una pittrice.
Il volume - scrive Daniele Di Loreto, presidente della Fondazione per il Museo “Claudio Faina” - è anche il risultato della sinergia realizzata tra la Fondazione e il Comune di San Venanzo, con il quale ha sottoscritto un protocollo per la realizzazione di iniziative congiunte di carattere culturale e promozionale delle rispettive istituzioni.
PUBBLICAZIONI
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A San Venanzo una seconda presentazione del volume
“Una storia di brigantaggio.
Il rapimento e l’uccisione del conte Claudio Faina”
Dopo una prima presentazione nell’inverno scorso (10 dicembre 2022), presso il Comune di San Venanzo a grande richiesta è stata programmata una seconda presentazione del volume “Una storia di brigantaggio. Il rapimento e l’uccisione del conte Claudio Faina”. La pubblicazione, che costituisce il primo numero della collana editoriale “Letture Fainiane” (Intermedia Edizioni), è stata infatti presentata nuovamente, sabato 20 maggio 2023, sempre negli spazi della residenza storica della famiglia Faina che attualmente è sede municipale e nell’ambito delle iniziative correlate alla mostra, allestita al piano nobile, dedicata a Giuseppina Anselmi Faina, pittrice torinese e moglie del conte Claudio Faina.
All’iniziativa, sono intervenuti il sindaco di San Venanzo, Marsilio Marinelli, l’assessore Roberta Giuliani e i due autori del volume, Luca Montecchi e Giuseppe Maria Della Fina che, di fronte ad un pubblico particolarmente attento ed interessato all’ascolto, hanno ripercorso le varie fasi della vicenda, avvenuta nel 1874. Vicenda che, per la drammaticità dei fatti, ebbe un clamore notevole nel territorio orvietano e ancor più nel territorio del Monte Peglia - per gli stretti legami che univano i Faina al territorio di San Venanzo, di cui la famiglia era originaria - e, dunque, storia particolarmente interessante e già conosciuta dalla comunità sanvenanzese, in quanto restituita nel tempo, attraverso una narrazione orale tramandatasi di generazione in generazione.
A dimostrazione di ciò, l’evento si è concluso con un momento particolarmente stimolante fatto di domande da parte degli spettatori sempre più coinvolti, che ha permesso di far dialogare, in un certo qual senso, le “fonti orali” con le “fonti scritte”.
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ATTIVITÀ DIDATTICA
Giovani guide del Museo “Claudio Faina”
Nei mesi scorsi è continuata con successo l’attività didattica del Museo “Claudio Faina", coordinata dalla dott.ssa Irene Cucchiarini, con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto; iniziata nel mese di ottobre, con la fine dell’anno scolastico alle porte, sta per giungere oramai al suo termine.
Il percorso di apprendimento ha visto la partecipazione di oltre 700 studenti (di cui 238 nel solo mese di marzo) di varie classi di età: dai piccoli delle scuole dell’infanzia di Ciconia e Orvieto Scalo, alle classi delle primarie di Castel Giorgio, Castel Viscardo, Colonia (fraz. di Baschi), Orvieto Centro, Orvieto Scalo, Ciconia, Sferracavallo, alle scuole secondarie di primo grado di Orvieto Centro e Baschi.
Le attività proposte hanno avuto tutte un comune denominatore: la conoscenza della storia del nostro territorio, della nostra cultura e delle nostre origini, per far conoscere agli alunni, grandi e piccini, da dove sono venuti e chi sono stati i loro antenati. Le lezioni si sono svolte nell’aula didattica della Fondazione Faina e nelle sale espositive del museo.
Le attività proposte sono state diversificate in base alla fascia d’età degli studenti che hanno partecipato e personalizzate attraverso una verifica con le insegnanti ed un incontro conoscitivo con le classi, al fine di rendere il più formativa possibile l’esperienza. I progetti hanno spaziato da “I colori della preistoria”, per i più piccoli, alla realizzazione di ceramiche con la tecnica del colombino (antica tecnica ceramica della città etrusca di Narce), alla lavorazione a sbalzo delle lamine di rame come le famose “Lamine etrusche di Pirgy”, alla realizzazione di un lapbook sulla “figura di Ercole e la mitologia etrusca nella collezione Faina”.
L’attività proseguirà per i prossimi giorni, ultimissimi dell’anno scolastico 2022-23,
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con le scuole dell’infanzia di Castel Viscardo e Castel Giorgio.
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Orario del Museo
Dal 1 aprile al 30 settembre
9,30 – 18
Dal 1 ottobre al 31 marzo
10 – 17
CHIUSURA
Martedì, 25 e 26 dicembre, 1 gennaio
Biglietto d’ingresso
Intero: € 6,00
Ridotto: € 4,00
- Bambini da 7 a 12 anni
- Over 65
- Ingresso famiglia minimo 4 persone
- Gruppi minimo 15 persone
Supplemento visita guidata: € 2,00
Con prenotazione per gruppi di almeno 15 persone
Contatti
www.museofaina.it info@museofaina.it
Telefono: 0763341216 – 0763341511
Fax: 0763341250
Crediti fotografici:
- Maria Teresa Nulli e Istituto Istruzione Superiore Artistica Classica Professionale di Orvieto (foto copertina).