Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Padova Commissione di studio ADR / Mediazione Allegato A al verbale della riunione del 6 novembre 2013 Domande frequenti in materia di mediazione 1. Che cos’è la mediazione? E’ un sistema di risoluzione di controversie alternativo al metodo giudiziale che si conclude con un contratto scritto tra le parti che può assumere la forma di titolo esecutivo. La mediazione può essere volontaria o obbligatoria: in quest’ultimo caso, per alcune materie, la legge ha, infatti, previsto un tentativo di mediazione obbligatoria prima di iniziare una controversia giudiziale. La mediazione può essere volontaria in tutti gli altri casi in cui la legge non prevede uno specifico obbligo di adire al giudice ordinario (p.e. in materia di diritti indisponibili). 2. Quali vantaggi offre la mediazione rispetto al giudizio ordinario? Il principali vantaggi riguardano: -
la durata: il procedimento deve concludersi in tre mesi;
-
i bassi costi: fissati da apposite tabelle e che si conoscono prima di iniziare;
-
la conservazione dei rapporti tra le parti in lite: non ci sono, infatti, vincitori e soccombenti e in questa situazione è più agevole conservare i rapporti di interesse tra le parti;
-
la riservatezza: la controversia risolta in mediazione è nota solo alle parti e al mediatore; tutti i soggetti coinvolti sono tenuti all’obbligo di riservatezza.
3. Cosa sono gli Organismi di mediazione ? Si tratta di enti pubblici o privati iscritti in un registro tenuto presso il Ministero di Giustizia che esercita il controllo sul loro operato. Tali enti si propongono di gestire le mediazioni offrendo idonee strutture logistiche e organizzative e mediante il reclutamento di mediatori secondo regole prestabilite proprie di ciascun Organismo. 4. Chi sono i mediatori ? Sono professionisti in varie discipline che hanno superato appositi percorsi di formazione e in genere iscritti in Albi professionali. I mediatori sono tenuti a seguire corsi obbligatori di aggiornamento e audizione di altre mediazioni. Ogni Organismo di Conciliazione prevede specifiche regole per iscrivere i propri mediatori. Nei confronti delle parti il mediatore deve essere: neutrale, indipendente e imparziale.
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Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Padova 5. Quali sono le controversie per cui è obbligatorio effettuare un tentativo di conciliazione prima di andare in causa? Sono controversie stabilite per legge e riguardano: 1. i diritti reali, 2. divisione, 3. successioni ereditarie, 4. patti di famiglia, 5. locazione, comodato, affitto di aziende, 6. risarcimento del danno derivante da responsabilità medica e sanitari e da diffamazione con il mezzo della stampa o con altro mezzo di pubblicità, 7.
contratti assicurativi, bancari e finanziari,
8. condominio. Per queste materie chi intende iniziare un giudizio civile, deve preliminarmente esperire un tentativo di mediazione. 6. Qual è la differenza tra un mediatore e un arbitro o un giudice? Il mediatore non è né arbitro, né giudice, non decide sulla controversia, ma aiuta le parti a trovare un accordo che superi i motivi della lite. Il mediatore cerca, infatti, di individuare gli interessi reali delle parti che possono anche divergere da quelli specifici della lite. Nella mediazione non ci sono parti soccombenti o vincitrici: si può dire che, in caso di accordo, entrambe vincono. 7. Quanto costa la mediazione? I costi della mediazione si conoscono a priori perché sono determinati per scaglioni da apposte tabelle in riferimento al valore della controversia. A titolo di esempio le tariffe sono le seguenti (importi in euro):
Valore delle controversia
obbligatoria
volontaria
-
fino a 1.000
43
-
da 1.001 a 5.000
-
da 5.001 a 10.000
160
240
-
da 10.001 a 25.000
240
360
-
da 25.000 a 50.000
400
600
-
da 50.000 a 250.000
665
1.000
86
65 130
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da 250.001 a 500.000
1.000
-
da 500.001 a 2.500.000
-
da 2.500.001 a 5.000.000
2.600
5.200
-
oltre 5.000.001
4.600
9.200
1.900
2.000 3.800
per ciascuna delle parti. Tali costi sono versati da ciascuna parte all’Organismo che, sulla base di un suo regolamento, provvede a liquidare il compenso del mediatore. 8. Come viene determinato il valore della lite? Il valore della lite e' indicato nella domanda di mediazione a norma del codice di procedura civile. 9. Come inizia la mediazione? Preliminarmente occorre individuare l’Organismo, la cui sede operativa deve trovarsi all’interno della Circoscrizione del Tribunale ove risiede la parte che intende iniziare. Si presenta all’Organismo una apposita domanda indicando i soggetti chiamati e l’oggetto della questione (in genere ci sono moduli prestampati da compilare, anche on line). Ricevuta l’istanza l’Organismo di mediazione, tramite la propria struttura, si attiva per nominare il mediatore, fissare il primo incontro e darne formale notizia alla parte istante nonché a quella chiamata. 10.
Che cosa succede al primo incontro?
Se le parti hanno aderito alla mediazione, nel primo incontro, il mediatore chiarisce la funzione e le modalità di svolgimento della mediazione e raccoglie dalle parti e dai loro assistenti il consenso ad iniziare la procedura che può continuare nello stesso primo incontro e, se necessario, in incontri successivi. Nell’ipotesi in cui la primo incontro le parti non desiderino continuare, la mediazione si conclude con esito negativo accertato da apposito verbale. Non ci sono in questo caso, oneri a carico delle parti, salvo le spese fisse di avvio della procedura di € 48,80. 11.
Cosa succede se la parte chiamata in mediazione non si presenta ?
Non c'è un obbligo giuridico a partecipare quando si è convocati ad una procedura di mediazione, ma si consiglia vivamente di aderire e partecipare alla mediazione per tentare di giungere ad una composizione bonaria della controversia. Ciò eviterà le lungaggini processuali e gli inutili costi legati ad una causa giudiziaria. Via Cesare Battisti, 3 /11 – 35121 Padova • Tel. 049 651894 • Tel. 049 661482 • Fax 049 8753420 • C.F. 92204470287 • www.odcecpadova.it • e-mail: info@odcecpadova.it CIRCONDARIO DEL TRIBUNALE DI PADOVA
Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Padova Non partecipando comunque si perde una opportunità. In questo caso il Mediatore redigerà un verbale negativo per mancata partecipazione della parte chiamata. Tale verbale potrà poi essere prodotto in un eventuale successivo giudizio e il Giudice valuterà la fondatezza delle motivazioni della mancata partecipazione alla mediazione. 12.
Ho ricevuto una convocazione in mediazione e voglio partecipare. Cosa devo fare?
E' sufficiente compilare il modulo di adesione, inviato unitamente alla lettera di convocazione e spedirlo a mezzo fax o mail all’Organismo di mediazione. 13.
E’ obbligatoria per le parti l’assistenza di un legale?
Si, con la reintroduzione dell’obbligatorietà della mediazione, è stato previsto per le parti l’obbligo di farsi assistere da un legale. 14.
Come si svolge la mediazione?
Si svolge nella sede dell’Organismo, secondo un procedimento libero in genere suggerito dal mediatore, che può comportare anche più incontri e/o sessioni riservate con una sola parte, ferma restando la durata massima di tre mesi. In ogni momento la singola parte può dichiarare che non intende proseguire la mediazione. I costi restano invariati indipendentemente dal numero e dalla durata degli incontri. Tutti i partecipanti agli incontri sono tenuti all’obbligo della riservatezza. Si sottolinea che con l’obbligo della riservatezza anche sull’esito della mediazione, diversamente da quanto accade con le sentenze nel giudizio ordinario che sono pubbliche, la controversia può non essere 15.
resa
nota
all’esterno
con
notevoli
benefici
tra
le
parti
per
la
cattiva
pubblicità.
Come si conclude la mediazione?
Se le parti, con l’aiuto del mediatore, trovano una soluzione, la mediazione si conclude con un verbale di accordo che ha valore di contratto il quale, sottoscritto dalle parti e dai loro legali, è immediatamente esecutivo. Negli altri casi il verbale di accordo, il cui contenuto non è contrario all’ordine pubblico o a norme imperative, può diventare titolo esecutivo con l’omologazione dello stesso da parte del Tribunale.
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