VOCI by Fondazione Peccioliper

RASSEGNA STAMPA da febbraio 2018 a luglio 2018 Ufficio stampa Silvia Pichini

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Il Tirreno regionale

20 aprile 2018

Il Tirreno Pontedera_Empoli

20 aprile 2018

Il Corriere di Siena

20 aprile 2018

Il Tirreno Pontedera_Empoli

21 aprile 2018

Il Corriere Fiorentino

21 aprile 2018

La Repubblica Firenze

21 aprile 2018

La Nazione Pontedera

22 aprile 2018

Il Tirreno Pontedera_Empoli

22 aprile 2018

Il Tirreno regionale

11 maggio 2018

USCITE SETTIMANALI Il VenerdĂŹ (La Repubblica)

13 aprile 2018

Toscana Oggi

16 aprile 2018

USCITE MENSILI E PERIODICI Area

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Il Fogliaccio

20 aprile 2018

Il Giornale dellâ&#x20AC;&#x2122;Arte

aprile 2018

Informatore

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Arte

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Toscana Tascabile

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Arte e Critica City

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Firenze Made in Tuscany N 46

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Espoarte trimestre N 2

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QUOTIDIANI

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SETTIMANALI

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03/05/18 09:26

PERIODICI E MENSILI

miscellanea

Shape of Light Prima esposizione che indaga su come e quanto la fotografia abbia contribuito ed influenzato la nascita dell’arte astratta, durante il XX secolo. Sia l’arte astratta che la fotografia digitale hanno dato una svolta decisiva nel campo delle arti visive, bensì ciascuna di esse rappresenti un mondo a sè stante e preveda una storia personale nel trattare il tema del proprio sviluppo. ‘Shape of Light: 100 years of photography and abstract art’, che si terrà dal 2 Maggio al 14 Ottobre 2018 alla Tate Modern di Londra, è la prima grande esposizione ad esplorare in maniera dettagliata ed esaustiva la relazione tra le due discipline, confrontandole ed evidenziandone similitudini e diversità. La mostra si incentra sul periodo storico che va dal 1910 fino ad oggi, mettendo alla luce l’originalità di fotografi come lo statunitense modernista Paul Strand, l’eclettico László MoholyNagy, il dadaista Man Ray, pionieri della fotografia analogica dalle eccezionali caratteristiche sperimentali. Allo stesso modo, la fotografa contemporanea Barbara Kasten ed il tedesco Thomas Ruff sono esposti e contrapposti a figure quali il pittore e scultore francese iniziatore del cubismo Georges Braque, all’action painting dell’americano Jackson Pollock, alle opere minimalistiche e geometriche di Carl Andre ed a quelle di optical art della pittrice Bridget Riley, mostrando esempi avanguardistici di pittura, scultura, installazioni e forme di arte astratta a confronto con varie tipologie di fotografia. Ingresso libero per i membri della Tate Gallery; £15 è il prezzo per gli adulti e £14 il ridotto. 02.V.2018 -- 14.X.2018 Tate Modern, Bankside, London tel. +44 (0)20 7887 8888 www.tate.org.uk/modern

VOCI Sabato 21 aprile inaugura alle 11.30 “VOCI”, progetto del Comune di Peccioli in collaborazione con la Fondazione Peccioliper. I racconti inediti di sei tra i più noti scrittori italiani contemporanei, Laura Bosio, Mauro Covacich, Maurizio de Giovanni, Romano De Marco, Ferruccio Parazzoli, Laura Pugno e la pratica artistica di Vittorio Corsini, danno voce e forma a sei nuove installazioni permanenti che, a partire dalla cittadina di Peccioli, si snodano tra i borghi circostanti creando percorsi inattesi. Incastonato in un paesaggio collinare dal sapore antico, Peccioli unisce il fascino della Toscana medioevale all’idea di un vero e proprio museo diffuso, dove da circa un trentennio l’Amministrazione Comunale porta avanti un progetto che interseca l’arte contemporanea con il territorio e la sua identità. Grazie ad una serie di interventi ad hoc di artisti contemporanei, si è costituito nel tempo una sorta di museo a cielo aperto che ha stabilito nuove relazioni con il paesaggio circostante arricchendolo di elementi che si intrecciano con la storia e le tradizioni locali. VOCI nasce dalla volontà di creare un percorso artistico letterario che accompagni alla scoperta di luoghi nuovi e inesplorati. Le voci narranti sono quelle di alcuni tra i maggiori autori contemporanei a cui è stato chiesto di costituire un tassello di questo percorso, scrivendo un racconto a partire dalle suggestioni nate dall’incontro con alcuni edifici religiosi del territorio. Trasposte in forma audio dagli stessi autori, queste storie tornano al luogo che le ha generate e trovano modalità di ascolto attraverso sei nuove opere concepite appositamente da Vittorio Corsini e installate a Peccioli nel Campanile della Chiesa di San Verano, nella Chiesa della Madonna del Carmine, nella Chiesa delle Serre, e nella Chiesa di San Giorgio; nella Cappella dei Santi Rocco e Sebastiano a Fabbrica, e nell’Oratorio della Santissima Annunziata a Ghizzano. 21.IV.2018 Fondazione Peccioliper, Peccioli tel. +39 0587936423 www.fondarte.peccioli.net

Miami Museum of Ice Cream Con la celebre piscina cosparsa di colorati bastoncini di plastica, il Museo del Gelato di Miami, inaugurato nel Dicembre 2017, è attualmente al centro del dibattito per avere rischiato la chiusura, proprio a causa della sua principale attrazione. Il comune di Miami ha sanzionato l’istituzione culturale con una multa di $ 3,000 per avere causato danni ambientali alla città per mezzo dei piccoli bastoncini variopinti dell’acclamata piscina del museo. Secondo le autorità, i bastoncini sarebbero stati trasportanti accidentalmente dai visitatori una volta usciti dal museo, e ritrovati nelle strade della città ed addirittura nell’oceano. Essendo l’installazione molto accreditata dai visitatori, l’organizzazione museale ha preso sul serio la minaccia, fornendo la vasca di bastoncini in plastica biodegradabile ed assumendo personale aggiuntivo che si occupi di verificare che questi non varchino le soglie del museo. Tra i sostenitori della causa contro l’inquinamento ambientale, in particolare modo oceanico, si annovera la compagnia multinazionale Adidas, in linea con quanto sostenuto anche dall’istituzione Parley for the Oceans. Il brand sportivo è infatti tra i più attivi membri della campagna per il riciclaggio di plastica raccolta dagli oceani. Il primo Museo del Gelato è stato inaugurato nel 2016 a New York ed ha acquistato popolarità grazie proprio alla sua vasca colorata, che è stata fin da subito largamente fotografata dagli utenti e postata su tutti i social. Ulteriori sedi sono sorte in seguito a Los Angeles e San Francisco, riproponendo il solito format vincente. La ragione della sua virale notorietà sembra essere ora, oltrechè apprezzata dal pubblico, sostenibile. 26.II.2018 Museum of Ice Cream, Miami tel. +39 855 258 0719 www.museumoficecream.com

Björk alle Terme di Caracalla L’artista islandese, Björk Guðmundsdóttir nata a Reykjavik, nota sotto lo pseudonimo di Björk si esibirà in concerto in Italia per un’unica data alle Terme di Caracalla a Roma il 13 giugno. L’artista presenterà il nuovo disco ‘Utopia’, rilasciato il 24 Novembre 2017, in collaborazione con il produttore venezuelano Arca. A partire dal debutto come solista, con l’album DEBUT, pubblicato nel luglio del 1993, Björk si è consolidata tra i nomi importanti del panorama musicale internazionale. Questo è l’album della popolarità., album che, con oltre due milioni e mezzo di copie vendute in tutto il mondo, la vede affermarsi con il suo genere unico, stile musicale che mescola introspezione e note capaci di scatenare profonde reazioni emozionali assieme a toni pop e melodie dance. Dopo aver accettato la proposta del celebre regista Lars Von Trier di scrivere la colonna sonora e recitare nel film a lei dedicato ‘Dancer in the dark’, Björk viene premiata a Cannes nel 2000 come miglior interprete femminile. Nel 2001 ella riceve inoltre una nomination all’Oscar per la miglior canzone con il brano ‘I’ve seen it all’, duetto con Thome Yorke, solista del gruppo musicale ‘Radiohead’, contenuto nella suddetta colonna sonora. Oltre ad essere l’occasione per assistere dal vivo ad una delle memorabili performance dell’eterogenea artista islandese, il concerto è da molto tempo atteso dai fan di tutto il mondo per la suggestiva location atta ad accogliere la cantante. 13.VI.2018 Terme di Caracalla, Roma www.ticketone.it

In the fields of Empty Days: the intersection of past and present in Iranian art ‘In the fields of Empty Days’ esplora l’inestinguibile valore del passato all’interno della società presente iraniana. Tale valore è esaminato, durante l’esposizione che avrà luogo a partire dal 6 Maggio fino al 9 Settembre 2018 al LACMA di Los Angelese, sotto un profilo artistico e letterario, ponendo l’accento su come determinati episodi del passato, coinvolgenti antichi re o eroi iraniani, influiscano sulla società attuale, illustrando divinità come se fossero campioni dei poveri e degli oppressi dell’epoca contemporanea. A partire dal XIV secolo, con il libro illustrato Shahnama o ‘Libro dei Re’, epopea nazionale iraniana, rielaborato trasformando i re pre-islamici in dittatori contemporanei, giustificati perciò a governare, sino all’adozione di concetti dello Shi’ite islamico del XVI secolo per presentare il martirio di Shi’ite Imams. La mostra esaminerà il passato attraverso la selezione di centoventicinque opere d’arte, a variazione tra media, fotografie, pitture, sculture, video, posters, caricature satiriche, manoscritti, focalizzandosi sull’intersezione tra passato e presente. Nel portare alla luce così tante opere di pregio artistico e di svariata natura, l’esposizione intende dare dimostrazione inoltre della moltitudine di sfaccettature caratterizzanti la cultura iraniana. Attraverso metafore anacronistiche, LACMA, Los Angeles County Museum of Art, si propone di dare una risposta ad avvenimenti ingenti nella contemporaneità. 06.V.2018 -- 9.X.2018 LACMA, Los Angeles County Museum of Art tel. +39 323 857 6000 www.lacma.org

Domus Aurea Project Fino al 26 Agosto 2018, sarà possibile visitare con un tour guidato la Domus Aurea, celebre reggia di Nerone, in veste restaurata, come non l’avete vista mai. In seguito al restauro del sito, viene promosso un circuito di visite didattiche con realtà virtuale presso la Domus Aurea, sotto la direzione del Ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo di Roma. Dopo l’incendio del 54 d.C., che distrusse gran parte del centro di Roma, l’imperatore Nerone fece costruire nel cuore della città una nuova residenza. La reggia, con pareti ricoperte di marmi pregiati e volte decorate d’oro e pietre preziose, prese dunque il nome di Domus Aurea, ‘casa d’oro’. Al tempo progettata dagli artisti più importanti dell’epoca, gli architetti Severo e Celere, assieme al pittore Fabullo, oggigiorno la Domus Aurea è accessibile esclusivamente con visita guidata (prenotazione obbligatoria) durante il fine settimana. Grazie al tour organizzato, sarà possibile osservare l’immagine ricostruttiva dell’incendio di Roma, il grande criptoportico, il vestibolo della Domus e il Colosso dorato di Nerone sullo sfondo del Tempio di Giove Capitolino, la decorazione della Sala della volta dorata restaurata ed altri ambienti portati alla luce proprio attraverso il restauro. La facoltosa iniziativa, portata avanti dalla Soprintendenza di Roma, in collaborazione con Coopculture, ha l’obiettivo di mostrare a piccoli gruppi di persone la bellezza riemersa in seguito al progetto di risanamento del complesso monumentale. 04.II.2017 -- 26.VIII.2018 Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo; Coopculture Roma www.coopculture.it

NOWART 2018 a Matera NOWART, Società InArte Werkkunst, realtà pluriennale di esperienze artistiche destinate alla valorizzazione degli artisti contemporanei emergenti, propone un circuito di mostre di rilevanza internazionale a Matera. Sulla scia delle esposizioni della prima edizione, avvenuta nel 2016, NOWART ripropone una seconda edizione, con la presenza di Vittorio Sgarbi e Denis Curti che avrà luogo dal 19 al 25 Maggio 2018 a Matera presso la Casa Cava. NOWART è un portale d’arte che usufruisce dei maggiori canali comunicativi, tra cui riviste come Arte Mondadori e Art&Art, o piattaforme online quali Exibart e CAM, che si avvale della collaborazione dei più importanti critici italiani sia presso le Gallerie InArte WK in Italia che in Germania, o addirittura in importanti sedi istituzionali come i Musei Civici Nazionali o dimore storiche e castelli medievali. Per la seconda edizione a Matera, viene scelta Casa Cava come sede del ciclo di esposizioni. Casa Cava, nel cuore dei Sassi di Matera, quei Sassi inseriti dal 1993 nella Lista del Patrimonio Mondiale UNESCO, è un centro parte del circuito dei ‘Centri per la creatività’ del progetto ‘Visioni Urbane’ della Regione Basilicata, unico centro culturale ipogeo al mondo. Al suo interno racchiude un auditorium di pregio architettonico per la singolare caratteristica di essere sorto in una cava di tufo, inizialmente abbandonata, poi utilizzata come discarica ed infine, finalmente, riconvertita in centro per la creatività giovanile. La sede è aperta tutti i giorni, dalle ore 10.00-13.00 e dalle 15.00 alle 18.00. Le pareti del burrone creato dalla Gravina di Matera, caratterizzanti la conformazione geografica della città, hanno ospitato nei millenni varie forme di civilizzazione; oggigiorno la società si impegna ad elevare culturalmente la città di Matera grazie all’ausilio di NOWART. Da non perdere. 19.V.2018 -- 25.V.2018 NOWART; Casa Cava Matera tel. +39 0835 33 67 33 www.nowart.it www.casacava.it

Globes. Architecture & sciences explorent le monde. Parigi, Cité de l’Architecture et du Patrimoine Indugiando tra il XVII secolo e oggi, attraverso quindici percorsi che intrecciano scienza, storia, e architettura, si incontrano novanta pezzi esemplari: alcuni sono disegni inediti, molti sono modelli di architettura, che evocano spazialità costruite o mai compiute, altri infine sono filmati. L’esposizione avvicina il visitatore al pensiero e alla provocazione estetica di chi, avendo come fine la materializzazione della forma sferica, e indirettamente della cupola, è arrivato a concepire soluzioni uniche ed edifici spettacolari. Geografi, umanisti, scienziati, scrittori, ma anche architetti utopisti come Étienne-Louis Boullée e Claude Nicolas Ledoux, ingegneri concreti come Walther Bauersfeld, designer e interpreti dei programmi iconici del tempo presente come Reinier de Graaf e Rem Koolhaas, o registi immaginifici come George Lucas. Ciascun autore offre una sua personale rappresentazione della sfera intesa come archetipo della forma ideale. Si tratta di un’esperienza che esorta a porre l’attenzione sull’evoluzione scientifica, riflettendo sui legami esistenti tra Scienza e Architettura, guardando l’universo attraverso gli occhi di chi si è confrontato con l’aspirazione utopica. Resta la responsabilità di provare l’assunto, per capirlo e rappresentarlo con lo scopo di confermare l’avvenuta trasmissione del sapere. Come dire, da eccezione la sfera infine diventa regola. 10.XI.2017 – 26.III.2018 Parigi, Galerie haute des expositions temporaires tel. +33 158 51 52 00 www.citedelarchitecture.fr

n. 521 del 20 APRILE 2018

EVENTI

FOTO: PAOLO EMILIO SFRISO

LA PAROLA SCOLPITA

SEI ARTISTI FONDONO LE PROPRIE OPERE CON I PICCOLI BORGHI DEL NOSTRO ENTROTERRA IN UNA SORTA DI UN MUSEO DIFFUSO di Andrea Bruscoli

sopra e a destra due opere di vittorio Corsini: Esercizio 1 del 2010 e I Have Head del 2004

uando lo spazio e la storia incontrano misteri, dialoghi e parole. Immersa tra le colline pisane in un’atmosfera tipica della Toscana medioevale, Peccioli, da molti anni oramai protagonista sul palcoscenico artistico-culturale internazionale, da sabato 21 aprile, ospiterà Voci di Vittorio Corsini, un vero e proprio museo diffuso in cui sei nuove istallazioni permanenti tratte dai racconti inediti di alcuni dei maggiori autori contemporanei, si snodano tra i borghi circostanti creando percorsi inattesi. Voci, progetto ideato dal Comune di Peccioli in collaborazione con la Fondazione Peccioliper, nasce dalla volontà di creare all’interno del territorio

comunale un percorso artistico-letterario che accompagni alla scoperta di luoghi nuovi e inesplorati. Sei tra i più noti scrittori italiani contemporanei, Laura Bosio, Mauro Covacich, Maurizio de Giovanni, Romano De Marco, Ferruccio Parazzoli e Laura Pugno raccontano le suggestioni nate dall’incontro con alcuni edifici religiosi del territorio, per lo più costruiti in prossimità di piccoli borghi, ognuno con una propria storia e identità. Trasposte in forma audio dagli stessi autori, queste storie tornano al luogo che le ha generate e trovano modalità di ascolto attraverso le opere concepite appositamente da Vittorio Corsini. Per lo scultore cecinese la scultura è intrinsecamente legata alla parola: arte che fissa arte nel tempo e nello spazio. Da quasi trent’anni, infatti, Vittorio Corsini si concentra sul concetto e sui modi dello spazio, quello privato della dimora e dell’intimità, e lo spazio pubblico della condivisione, letti entrambi come metafora d’incontro tra individuo e collettività. Fontane, cortili e giardini sono nati dalla creatività dell’artista non solo come luoghi d’incontro, ma come essenziale fonte emozionale. “La scultura pubblica per me è qualcosa che attiva uno spazio - afferma lo scultore toscano -; è importante che l’opera funzioni,

che si possa attraversare”. E la parola è veicolo di scambio. Per Corsini la parola e il racconto sono forme: da calpestare, dentro le quali immergersi, vivere. Nasce così Voci, dall’incontro di questa filosofia con la penna di sei scrittori emergenti. Sei i luoghi, sei i racconti, sei le forme parlanti, in un percorso tutto da scoprire in uno tra i borghi più suggestivi del nostro territorio. Verrà offerto un viaggio emozionale tra campanili, sagrati e navate di sapore medievale, dove si svilupperanno sei storie diverse, vite, misteri, fughe e rinascite. Come quella di Liuba, ragazza ucraina nata dalla penna di Laura Bosio, che fugge dalla guerra per rinascere nella fede. O il suicidio di una giovane pecciolese protagonista del racconto di De Marco, messo in scena al Campanile. Le istallazioni sono dislocate in sei luoghi suggestivi quali il Campanile della Chiesa di San Verano, la Chiesa della Madonna del Carmine, la Chiesa delle Serre a Peccioli, la Chiesa di San Giorgio a Cedri, la Cappella dei Santi Rocco e Sebastiano a Fabbrica e nell’Oratorio della SS. Annunziata a Ghizzano. Insomma un’iniziativa da non perdere che unisce letteratura, arte e cultura facendo rivivere e rivalorizzando gli angoli storici di un territorio tutto da vivere. > info: www.fondarte.peccioli.net

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Magazine internazionale di design e tendenze arredamento e stili di vita architettura e arte

Aprile 2018 Anno 29 n. 4 € 4,50 Mensile Poste Italiane S.p.A. Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n°46) art. 1, comma 1, DCB Milano

SALONE DEL MOBILE Il Made in Italy che conquista il mondo: progetti, tendenze, personaggi in anteprima INTERIORS&DESIGN Arte, colore, materia in quattro residenze milanesi PERSONAGGI Patrick Blanc, Ronan & Erwan Bouroullec, Ilse Crawford, Piero Lissoni, Philippe Starck, Marcel Wanders

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N ISSUE THE NE W GENERATIO le: le nuove generazioni si raccontano op pe Lifestyle, interiors, Decor stra-installazione di Elle mo La E M HO AT S AL ONLIFE. MILLENNI sign Week da non perdere alla De

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“VOCI” A PECCIOLI ALLA SCOPERTA DEI BORGHI TRA POESIA E ARTE “VOCI” IN PECCIOLI-DISCOVERING VILLAGES BETWEEN POETRY AND ART veduta di Peccioli view of Peccioli

Un luogo è sempre un palinsesto di racconti frammentari, di microstorie, di tempi accumulati, di spettri o fantasmi ai più invisibili. Ogni forma insediativa esprime l’identità del gruppo, la stessa definizione di spazio pubblico è l’effetto di pratiche ordinarie e complesse, di intrecci tra azioni volontarie e abitudini. Di fronte ad ogni operazione di arte pubblica non è possibile quindi assumere ruoli predefiniti che condizionano la visione come in un museo.

A place is always a palimpsest of fragmented tales, micro-tales, accumulated times, spectres and ghosts which remain invisible to the majority. Every way of settlement expresses the identity of the group, the definition of public space is itself the effect of ordinary and complex practices, of the intertwining between voluntary actions and habits. When facing every operation of public art, it is not possible to assume predefined roles that influence the vision like in a museum.

L’opera entra a far parte di un paesaggio antropologico e culturale i cui referenti sono gli abitanti, i turisti occasionali, la gente. All’inizio degli anni ’90 a Peccioli si è realizzata un’operazione basata sull’idea di invitare alcuni artisti a confrontarsi con i luoghi, le storie, i paesaggi, per creare delle opere che tenessero conto di tale contesto con l’obiettivo dichiarato di ricercare una possibile cultura dell’abitare o l’ancoraggio a un nuovo contesto locale.

The piece becomes part of an anthropological and cultural landscape, whose referring figures are the inhabitants, the occasional tourists, the people. At the beginning of the 90s, in Peccioli, it was started an operation based on inviting some artists to confront themselves with places, tales, landscapes, to create works that would have taken into consideration that context, with the declared goal of researching a possible culture of living or the anchoring to a new local context.

Per informazioni/Information Fondazione Peccioliper tel + 39 0587 672158 da lun a ven 9-13 / 15-17 from mon to fri - 9 am-1 pm / 3 pm-5 pm info@fondarte.peccioli.net www.fondarte.peccioli.net Ufficio informazioni e accoglienza turistica/Tourism information Office tel. + 39 0587 936423 martedì, giovedì, venerdì 10-13 e mercoledì, sabato, domenica 10-13 /15-17 tue, thu, fri 10am-1 pm and wed, sat, sun 10 am-1 pm / 3 pm-5 pm

L’ARTE INCONTRA IL PAESAGGIO ART MEETS LANDSCAPE

Il campanile, racconto di Romano De Marco the bell tower, tale by Romano De Marco

Vittorio Messina, Hidetoshi Nagasawa, Nicola Carrino, Federico De Leonardis, Vittorio Corsini sono solo alcuni degli artisti che hanno lavorato su Peccioli e hanno riflettuto sull’identità culturale del territorio e vi hanno lasciato alcune opere, il cui numero nel corso del tempo si è arricchito fino a diventare una vera e propria galleria d’arte contemporanea a cielo aperto. Peccioli si presentava e si presenta così come un cantiere in cui sperimentare un nuovo rapporto tra arte e progetto urbano, in cui le opere convivono con le tradizioni più antiche e le abitudini quotidiane dei cittadini e che sta continuando ancora oggi. VOCI è un nuovo progetto, inaugurato sabato 21 aprile, del Comune di Peccioli in collaborazione con la Fondazione Peccioliper, nato dalla volontà di creare all’interno del territorio del Comune di Peccioli un percorso artistico-letterario che accompagni alla scoperta di luoghi nuovi e inesplorati.

Vittorio Messina, Hidetoshi Nagasawa, Nicola Carrino, Federico De Leonardis, Vittorio Corsini are some of the artists who have worked in Peccioli and reflected on the cultural identity of the territory, leaving there some pieces, whose number has increased to become a true and authentic open air contemporary art gallery. Peccioli presented and presents itself as a working area in which experimenting a new relationship between art and urban project, where the pieces live together with the most ancient traditions and the every day habits of the citizens, and that is going on still today. VOCI (voices) is a new project, inaugurated on Saturday 21st April, of the municipality of Peccioli in collaboration with the Fondazione Peccioliper, which was born to create, within the territory of Peccioli, a literature-artistic path to guide to the discovery of new and unexplored places.

I racconti inediti di sei tra i più noti scrittori italiani contemporanei - Laura Bosio, Mauro Covacich, Maurizio de Giovanni, Romano De Marco, Ferruccio Parazzoli, Laura Pugno - e la pratica artistica di Vittorio Corsini danno letteralmente voce e forma a sei nuove installazioni permanenti che, a partire dalla cittadina di Peccioli, si snodano tra i borghi circostanti creando percorsi inattesi. A ciascuno di loro è stato chiesto di costituire un tassello di questo percorso, scrivendo un racconto a partire dalle suggestioni nate dall’incontro con alcuni edifici religiosi del territorio, per lo più costruiti in prossimità di piccoli borghi, ognuno con una propria storia e identità.

UN MUSEO A CIELO APERTO AN OPEN AIR MUSEUM

The original tales of six of the most famous Italian contemporary writers – Laura Bosio, Mauro Covacich, Maurizio de Giovanni, Romano De Marco, Ferruccio Parazzoli, Laura Pugno – and the artistic work of Vittorio Corsini give literally voice and shape to six new permanent installations that, starting from the town of Peccioli, touch the nearby villages creating unexpected paths. To each of them, it has been asked to constitute an inlay of this path, writing a tale starting from the suggestions born during the encounter with some religious buildings of the territory, mainly by small villages, each of them with its own history and identity.

Fabbrica, racconto di Laura Pugno tale by Laura Pugno

Cedri, racconto di Maurizio de Giovanni tale by Maurizio de Giovanni

Transposed in an audio format by their authors, these tales come back to the place which generated them and they can be listen to through six new artworks specifically conceived by Vittorio Corsini and installed in the tower bell of the Chiesa di San Verano, the Chiesa della Madonna del Carmine and the Chiesa delle Serre a Peccioli, the Chiesa di San Giorgio in Cedri, in the Cappella dei Santi Rocco e Sebastiano in Fabbrica, in the Oratorio della Santissima Annunziata in Ghizzano.

Trasposte in forma audio dagli stessi autori, queste storie tornano al luogo che le ha generate e trovano modalità di ascolto attraverso sei nuove opere concepite appositamente da Vittorio Corsini e installate all’interno del Campanile della Chiesa di San Verano, della Chiesa della Madonna del Carmine e della Chiesa delle Serre a Peccioli, nella Chiesa di San Giorgio a Cedri, nella Cappella dei Santi Rocco e Sebastiano a Fabbrica, nell’Oratorio della Santissima Annunziata a Ghizzano.

Voci is collocated perfectly in the path of redevelopment of the old town centre and the hamlets of the municipality, raising the bar, because the contemporary art is accompanied by literature, through the tales by famous names of the today Italian literature. But the process does not stop here, firmly believing the relationship among art, territory and being Tuscan, promotion and conservation is permanent. In the near future, another series of artworks will be created, among them a gangway designed by Hidetoshi Nagasawa, posthumous piece by the artist of great knowledge.

Voci si colloca perfettamente nel percorso di riqualificazione del centro storico e delle frazioni del Comune, con un salto di qualità, perché all’arte contemporanea si affianca l’arte letteraria, attraverso i racconti di nomi importanti della letteratura italiana attuale. Ma il processo non si arresta, forti della convinzione che il legame tra arte, territorio e toscanità, valorizzazione, promozione e conservazione sia indissolubile. Di prossima realizzazione saranno infatti un’altra serie di opere, tra cui una passerella progettata da Hidetoshi Nagasawa, opera postuma del grande artista di antica conoscenza.

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Vittorio Corsini “Rovo” 2018 acciaio, polveri, neon, voce di Laura Pugno dimensione ambiente ph OKNOstudio courtesy Fondazione Peccioliper

su di un divano volante, intenta a sgranocchiare patatine, presumibilmente davanti al suo mondo televisivo. Il cervello le esce dalla testa sotto forma di uccellino che ha un rametto d’ulivo nel becco. Come a dire: la colomba della pace è diventata il cervello della morte”. Il qualche modo possiamo vedere un istinto “pulp”, senza che questo diventi raccapricciante o ci spaventi. Questo è un lavoro per divertire e non per fare paura. Ciò vuol dire che lo spettatore deve farsi bambino s e vuole entrare veramente nel ruolo di chi ha diritto di guardare que sti quadri: guardare c o n disin c anto, s e nz a p re c lusio ni e senza cerc are signific ati reconditi di seconda battuta.

PALERMO A Palermo, dal 16 giugno al 4 novem bre 2018, si svolgerà “Manifesta 12”, la biennale nomade di ar te e cultura contemporanea. L’evento guidato dal te m a “ Il G ia r din o P la n et a r i o. C o lti v a r e l a c o e s i s t e n z a ”, c o m e s v e l a t o già lo scorso anno durante la confe renza stampa dai creative mediators Breg tje van der Ha ak, Andrés Jaque, Ippolito Pestellini L aparelli e Mirjam Varadinis, alla presenza del Ministro Dario Franceschini e della direttrice di Manifesta Hedwig Fijen, vuol essere un’inda gine sul signific ato di “coesi stenza” nel mondo di og gi. L a mostra osp ite r à quat tr o s e zi o ni p r in c ip a li, ciascuna delle quali si farà interprete degli argomenti chiave della proposta curatoriale: “Garden of Flows”, “Out of

Control Room”, “City on Stage” e “Teatro Garibaldi ”, quest ’ultima loc ation da poco riaperta al pubblico ospiterà eventi pubblici, dibattiti, workshop e proiezioni cinematografiche. Questa e dizione proporrà al pubblico più di trenta nuovi lavori, tra installa zioni pubbliche, per formance e inter venti urbani che coinvolgeranno oltre al g i à c i t a t o Te a t r o G a r i b a l d i , a n c h e Piazza Magione, la Chiesa dei SS. Eun o e G iulia n o, Pa la z zo B ute r a , l o Zen, Pizzo Sella, Pala zzo Forcella D e Seta, Pala zzo Ajutamicristo, Pala zzo Costantino e altri spazi al di fuori del c e ntr o di P a l e r m o, sia a l s u d c h e a l n ord della c it t à . A ntic ipiam o i n omi d e gli ar tis ti c h e p re n d e r ann o p ar te a questo progetto: Maria Thereza A l v e s (S a n P a o l o, 19 61), J e lili At iku (Lagos, 1968), Gilles Clément (Creuse, 1943), il collettivo C ooking S e c tions (D a n i e l F e r n á n d e z P a s c u a l & A l o n S chwab e), John Gerrard (Nor th T ip p e r a r y, 1 9 74), U r i e l O r l o w ( Z u r i g o , 197 3), Khalil Rabach (Gerus alemme, 19 61), Mar in e lla S e nato re (C ava d e ’ Tirreni, 197 7), Giorgio Vasta (Palermo 1970) e il Collettivo di architetti Rotor. Alle sezioni principali, si ag giungono anche eventi paralleli, selezionati attraverso i bandi “Eventi Collaterali di Manifesta 12” e il programma 5x5x5 (5x gallerie, 5x ar tisti, 5x istituzioni), r i v o l to a d a r t i s t i , g a l l e r i e e i s t i t u t i educativi che durante il periodo della b ie nna l e e sib ir a nn o a Pa l e r m o id e e multidisciplinari, workshop di ricerca e di produzione culturale, in collabo razione con le realtà locali, che hanno un legame con il concetto di comunità

e multiculturalismo. Presso i C antieri Culturali alla Zisa, si è chiusa il 2 giugno “Nudes”, l’anto logica del fotografo americano Spen c e r Tun i c k (M i d dl eto w n , 19 67 ), c h e raccoglieva scatti realizzati in tutto il mondo, da Shanghai a Parigi, dall’Australia a Brooklyn. La mostra a cura di Gerald Matt, presentava quattordici te li di gran de f or mato (3 x 3 m), p e r of frire ai visitatori una sensazione di completa immersione e “nuda” verità nei corpi rappresentati. Esposti anche c in qua nt aquat tr o a ltr e imma g ini di formato più ridotto che ricostruivano il percorso artistico dell’autore e delle tante azioni attuante nel corso di questi anni. Completavano la mostra, una s e r ie di v id e o sul c oinvo lgim e nto di migliaia di volontari che hanno risposto ai suoi appelli, riconsegnando i propri corpi nudi al paesaggio naturale e agli agglomerati urbani di palazzi o piazze di diverse città. L’Oratorio di San Mercurio, uno tra i luoghi di culto più belli del centro storico di Palermo, ha proposto nell’ambito della seconda edizione di “Sacrosanctum” l’opera di Luigi Presicce (Por to Cesareo, 1976). L’evento è stato organizzato e coordinato dall’associazione Amici dei Musei Siciliani e curato da Adalberto Abbate e Maria Luisa Mont ap er to. Il lavoro ide ato dall ’ar tist a p uglie s e o r b it a at to r n o a un ’a zio n e performativa dal forte accento teatrale, in cui veste i panni di San Mercurio di Cesarea, santo guerriero, dec apitato in C appadocia perché conver titosi al cristianesimo. Quello che viene fuori da quest ’opera è una ritualità eterodossa Juliet 188 | 101

Biagio Pancino “Parcours” 1971/2018 32 metri di pittura acrilica ph courtesy Ai Molini, Portogruaro

vicina alla dimensione dell’esoterico e dell ’occulto in cui San Mercurio corrisponde alla trasfigura zione del dio pagano Ermes. Ha inaug ur ato S p a zi o c e ntotr e (v ia Principe di Belmonte 103), un nuovo luogo dedicato all’arte contemporanea, nato da un’idea dei più giovani espo nenti della famiglia Fecarotta, titolari di uno dei negozi di antiquariato più imp o r t a nti d e l c a p o lu o g o si c ilia n o. Lo spa zio ha aper to con la mostra “ S o u t h e r n B l e n d ” d e l l ’a r t i s t a A l e s sandro Neretti, in ar te Nero (Faenza, 1980), curata da Christian C aliandro. L’evento ha presentato una selezione di sculture di ceramica realizzate da Nero e og getti antiquari della collezione di Fecarotta Antichità, in un allestimento che incrocia e mette in relazione opere antiche e contemporanee. - Giovanni Viceconte

PECCIOLI Nel borgo toscano continua, ormai da un trentennio, una manifestazione di museo dif fuso che coniuga l’ar te con un p ae s a g g i o m e di e va l e da l s a p o re antico, con la sua storia e le sue tradizioni. Il proget to VO CI, s ostenuto dal Comune in collabora zione con la F o n d a z i o n e P e c c i o l ip e r, un is c e la p a r o la e la m ate r ia , la n a r r a zi o n e e la sua tra sp osizion e in f or ma re ale. Vittorio Corsini ha realizzato così sei nu ove ins t alla zio ni p e r man e nti c h e hanno dato corpo ad altrettanti racc o nt i i n e d it i d i a l c u n i t r a i p i ù n o t i scrittori italiani contemporanei: Laura 102 | Juliet 188

Bosio, Mauro C ovacich, Maurizio de Giovanni, Romano De Marco, Ferruccio Parazzoli, Laura Pugno. L’artista da decenni esplora i modi dell’abitare, le dinamiche negli spazi domestici e pubblici con par ticolare interesse verso l’incontro tra individuo e collettività. Questo proposito c aratterizza anche i suoi lavori nel territorio tosc ano da cui è nato un percorso artistico-letterario che accompagna alla scoperta di luoghi nuovi e inesplorati. Ogni scrittore ha ide ato un racconto a par tire dalle sug gestioni ricevute dalla visita di alcuni edifici religiosi per lo più in pros simità di pic c oli b orghi: il C am panile della Chiesa di San Verano, la Chiesa della Madonna del Carmine e la Chiesa delle Serre a Peccioli, la Chiesa di San Giorgio a Cedri, la Cappella dei Santi Rocco e Sebastiano a Fabbric a, l’Oratorio della Santissima Annunziata a Ghizzano. I testi, in seguito trasformati dagli stessi autori in traccia audio, costituiscono le “ Voci” da ascoltare e guardare at travers o le s ei cre a zioni di C or sini c he af fer ma: “ L a s cultura pubblica per me è qualcosa che attiva uno spa zio; è impor tante che l ’opera funzioni, che si possa attraversare, che sappia dialogare, che possa assumere una dim e nsion e umana e s o c iale, di sc ambio e di relazione”. -Loretta Morelli

PIACENZA Ha inaugurato UNA (via S. Antonino 33, tel. 339 17 14 400, 3 49 3566535, info@unagalleria.com), galleria d’arte

contemporanea dedicata alla ricerca e agli artisti emergenti. A seguito dei tre anni di ricca e appassionata esperienza presso Placentia Arte, Marta Barbieri e Pao la B o nin o f o n da n o quin di un a nuova realtà. UNA prosegue il lavoro svolto con gli ar tisti presentati tra il 2015 e il 2017 nello spazio di Placentia Arte e, parallelamente, si pone l’obiettivo di espandere la propria attività, aprendosi a nuove collaborazioni, con un approccio più dinamico e internazionale. Come punto fondamentale si mantiene un’attenzione particolare alle nuove generazioni di artisti e al valore della ricerc a presentata. L a prima mostra nel nuovo spa zio piac entino ha inaugurato il 5 mag gio: “Paysage”, personale di Filippo Minelli. A Milano, invece, nell ’ambito di una collaborazione con Leonardo A ssicura zioni, è stata proposta la personale di T ho mas Berra: “ Tutti dobbiamo dei soldi a l ve c c hi o s a r to di To l e d o ”, p r e s s o Spazio Leonardo, in via della Liberazione 16/a.

PORTOGRUARO Biagio Pancino, alla galleria Ai Molini, e sp o n e “ P a r c o ur s (P e r c o r s o) ” e “ L a Grande Bibliotéque”. Due installazioni una del 1970 esposta solo a Parigi nel 197 1, alla Galle r ia L u xe mb o ur g , l ’al t r a in ziiat a n e l 19 8 5 e c o n c l us a n e l 19 93 , e sp ost a p r ima a Par igi e p o i a Lorrach in Germania. Ov viamente qui riadattate allo spazio dei due Molini. E s s e da nn o l ’ imp r e s si o n e di v i ve r e a ll ’ inte r n o d e ll ’o p e r a c o m e n e l f ilm

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“VOCI” A PECCIOLI - ALLA SCOPERTA DEI BORGHI TR...

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condizionano la visione come in un museo. L’opera entra a far parte di un paesaggio antropologico e culturale i cui referenti sono gli abitanti, i turisti occasionali, la gente. All’inizio degli anni ’90 a Peccioli si è realizzata un’operazione basata sull’idea di invitare alcuni artisti a confrontarsi con i luoghi, le storie, i paesaggi, per creare delle opere che tenessero conto di tale contesto con l’obiettivo dichiarato di ricercare una possibile cultura dell’abitare o l’ancoraggio a un nuovo contesto locale.

L’ARTE INCONTRA IL PAESAGGIO Vittorio Messina, Hidetoshi Nagasawa, Nicola Carrino, Federico De Leonardis, Vittorio Corsini sono solo alcuni degli artisti che hanno lavorato su Peccioli e hanno riflettuto sull’identità culturale del territorio e vi hanno lasciato alcune opere, il cui numero nel corso del tempo si è arricchito fino a diventare una vera e propria galleria d’arte contemporanea a cielo aperto. Peccioli si presentava e si presenta così come un cantiere in cui sperimentare un nuovo rapporto tra arte e progetto urbano, in cui le opere convivono con le tradizioni più antiche e le abitudini quotidiane dei cittadini e che sta continuando ancora oggi.

VOCI è un nuovo progetto, inaugurato sabato 21 aprile, del Comune di Peccioli in collaborazione con la Fondazione Peccioliper, nato dalla volontà di creare all’interno del territorio del Comune di Peccioli un percorso artistico-letterario che accompagni alla scoperta di luoghi nuovi e inesplorati.

UN MUSEO A CIELO APERTO I racconti inediti di sei tra i più noti scrittori italiani contemporanei - Laura Bosio, Mauro Covacich, Maurizio de Giovanni, Romano De Marco, Ferruccio Parazzoli, Laura Pugno - e la pratica artistica di Vittorio Corsini danno letteralmente voce e forma a sei nuove installazioni permanenti che, a partire dalla cittadina di Chiudi

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A ciascuno di loro è stato chiesto di costituire un tassello di questo percorso, scrivendo un racconto a partire dalle suggestioni nate dall’incontro con alcuni edifici religiosi del territorio, per lo più costruiti in prossimità di piccoli borghi, ognuno con una propria storia e identità Trasposte in forma audio dagli stessi autori, queste storie tornano al luogo che le ha generate e trovano modalità di ascolto attraverso sei nuove opere concepite appositamente da Vittorio Corsini e installate all’interno del Campanile della Chiesa di San Verano, della Chiesa della Madonna del Carmine e della Chiesa delle Serre a Peccioli, nella Chiesa di San Giorgio a Cedri, nella Cappella dei Santi Rocco e Sebastiano a Fabbrica, nell’Oratorio della Santissima Annunziata a Ghizzano.

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“VOCI” IN PECCIOLI-DISCOVERING VILLAGES BETWE...

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predefined roles that influence the vision like in a museum.

ART MEETS LANDSCAPE Vittorio Messina, Hidetoshi Nagasawa, Nicola Carrino, Federico De Leonardis, Vittorio Corsini are some of the artists who have worked in Peccioli and reflected on the cultural identity of the territory, leaving there some pieces, whose number has increased to become a true and authentic open air contemporary art gallery. Peccioli presented and presents itself as a working area in which experimenting a new relationship between art and urban project, where the pieces live together with the most ancient traditions and the every day habits of the citizens, and that is going on still today. VOCI (voices) is a new project, inaugurated on Saturday 21st April, of the municipality of Peccioli in collaboration with the Fondazione Peccioliper, which was born to create, within the territory of Peccioli, a literature-artistic path to guide to the discovery of new and unexplored places.

AN OPEN AIR MUSEUM The original tales of six of the most famous Italian contemporary writers – Laura Bosio, Mauro Covacich, Maurizio de Giovanni, Romano De Marco, Ferruccio Parazzoli, Laura Pugno – and the artistic work of Chiudi

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of Peccioli, touch the nearby villages creating unexpected paths. To each of them, it has been asked to constitute an inlay of this path, writing a tale starting from the suggestions born during the encounter with some religious buildings of the territory, mainly by small villages, each of them with its own history and identity.

"Voci" is collocated perfectly in the path of redevelopment of the old town centre and the hamlets of the municipality, raising the bar, because the contemporary art is accompanied by literature, through the tales by famous names of the today Italian literature. But the process does not stop here, firmly believing the relationship among art, territory and being Tuscan, promotion and conservation is permanent. In the near future, another series of artworks will be created, among them a gangway designed by Hidetoshi Nagasawa, posthumous piece by the artist of great knowledge.

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"VOCI": A PECCIOLI L’ARTE DI VITTORIO CORSINI DIALOGA CON LA G SCRITTURA ITALIANA  17/04/2018 - 13:38

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PECCIOLI\ aise\ - Inaugura sabato, 21 aprile, a Peccioli (Pisa) il progetto "Voci" promosso dal Comune stesso in collaborazione con la inediti di sei tra i più noti scrittori italiani contemporanei - Laura Bosio, Mauro Covacich, Maurizio de Giovanni, Romano De Marco, Ferru la pratica artistica di Vittorio Corsini danno voce e forma a sei nuove installazioni permanenti che, a partire dalla cittadina di Peccioli, si snod creando percorsi inattesi. Incastonato in un paesaggio collinare dal sapore antico, Peccioli unisce il fascino della Toscana medioevale all’idea di un vero e proprio muse l’amministrazione comunale porta avanti un progetto che interseca l’arte contemporanea con il territorio e la sua identità. Grazie ad una serie contemporanei (tra questi Nagasawa, Dubosarsky-Vinogradov, Garutti e lo stesso Corsini), si è costituito nel tempo una sorta di museo a ciel relazioni con il paesaggio circostante arricchendolo di elementi che si intrecciano con la storia e le tradizioni locali. "Voci" nasce dalla volontà di creare all’interno del territorio del Comune di Peccioli un percorso artistico-letterario che accompagni alla scope

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"VOCI": A PECCIOLI L’ARTE DI VITTORIO CORSINI DI...

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Le voci narranti sono quelle di alcuni tra i maggiori autori contemporanei. A ciascuno di loro è stato chiesto di costituire un tassello di questo p a partire dalle suggestioni nate dall’incontro con alcuni edifici religiosi del territorio, per lo più costruiti in prossimità di piccoli borghi, ognuno c Trasposte in forma audio dagli stessi autori, queste storie tornano al luogo che le ha generate e trovano modalità di ascolto attraverso sei nuo appositamente da Vittorio Corsini e installate all’interno del Campanile della Chiesa di San Verano, della Chiesa della Madonna del Carmine Peccioli, nella Chiesa di San Giorgio a Cedri, nella Cappella dei Santi Rocco e Sebastiano a Fabbrica, nell’Oratorio della Santissima Annunzi La ricerca di Vittorio Corsini si estende attraverso tre decenni di intensa attività nel campo della scultura e dell'installazione; fin dagli inizi si co dell’abitare, sulle dinamiche che interessano la vita negli spazi domestici e negli spazi pubblici e sullo spazio fisico come metafora di incontro Essenziale nelle forme, il lavoro di Corsini si fa tramite di un contenuto emozionale e genera le condizioni per una diversa esperienza del quo numerosi interventi di arte pubblica nello spazio urbano hanno visto l’artista a lavoro in centri abitati con la realizzazione e la progettazione di come generatori di incontri e sorti come effetto di pratiche ordinarie o abitudini consumate dagli abitanti locali. "Abbiamo bisogno di attivare nuovi territori", afferma Corsini, per il quale "l’artista è come un esploratore che rende visibili quei nuovi territori, materiali, tecniche, linguaggi, quanto piuttosto di modi, rapporti, energie (…) La scultura pubblica per me è qualcosa che attiva uno spazio; è che si possa attraversare, che sappia dialogare che possa assumere una dimensione umana e sociale, di scambio e di relazione". Riprodotta su un tappeto di segatura colorata piuttosto che proiettata come fascio di luce sulle pareti di una stanza, la parola da sempre è un ricerca di Vittorio Corsini. Nel 2007 collabora per la prima volta con uno scrittore per "Chi mi parla", un lampione con seduta che racconta le s 2011, avvalendosi nuovamente dell’ausilio di due scrittori realizza per il MACRO di Roma "Xenia", un luogo di sosta ritagliato sulla terrazza de una staccionata trasformano i racconti in suono. Definiscono uno spazio, creano relazioni, predispongono all’ascolto e, come nell’installazione romana, danno materialmente voce alle narraz Corsini concepisce per "Voci". LE OPERE "E non per vendetta è il titolo dello scritto di Laura Bosio. Narratrice dell’anima, in questo racconto come nei suoi libri sceglie una donna come è una ragazza ucraina che fugge dalle violenze della guerra. Approda a Peccioli e grazie all’aiuto del parroco della Chiesa del Carmine dà ini coglie del racconto della Bosio la dimensione corale e predispone all’ingresso della chiesa due sedute a semicerchio che si fronteggiano. L’el la voce narrante dell’autrice. La scrittura di Mauro Covacich dialoga in modo intenso con l’arte come testimonia la pentalogia che realizza tra il 2003 e il 2011. "Il sagrato è di entrambi un’antica ferita. Due alberi gemelli castigati dallo stesso fulmine, sopravvissuti allo stesso incendio, in cima a questa altura che se campagna, e invece è terra, invece è Toscana". Così Covacich inizia il suo racconto, accompagnandoci all’interno della Chiesa delle Serre di interiore, una preghiera laica lucida, spietata, a tratti disperata che tuttavia non abbandona la speranza. Corsini restituisce visivamente il rigor collocando all’interno della chiesa delle panche di pietra. A "parlare" dall’alto di un ponteggio di ipotetici lavori in corso, un asse in legno che v Maurizio de Giovanni è autore di una fortunata serie di romanzi che ha come protagonista il commissario Ricciardi e di un’altra saga altrettan Pizzofalcone", un filone del police procedural ambientato a Napoli. Per questo progetto firma "Il segno della Madonna". La storia, ambientata Giorgio a Cedri, racconta un’improbabile conversazione tra due anziani personaggi, Giuseppe e Guido, in merito alla scomparsa di un prezio dell’Umiltà di Beato Angelico. "Sono molto diversi fra loro, i due anziani. Uno se ne sta dritto, composto, i capelli grigi tirati all’indietro e gli occ L’altro è un po’ curvo, la chioma candida disordinata sulla nuca e sulle spalle, una specie di mantello scuro addosso. Le mani gli tremano un un invito a riflettere sul paradosso diacronico messo in scena dallo scrittore. Si intitola "L’ora della verità" il racconto di Romano De Marco, uno dei più apprezzati scrittori italiani di genere poliziesco, noir e, più di recente durante la visita di un famoso quanto attempato scrittore, il professor D’Eramo, ad uno dei monumenti simbolo di Peccioli, il Campanile della storia di una ragazza che si suicidò, gettandosi proprio da una di queste aperture". D’Eramo lo guardò, finalmente incuriosito. "Aveva vent’an da bambina sognava di diventare una scrittrice di romanzi". Corsini fa correre la voce di De Marco lungo il corrimano delle scale che danno a conduce idealmente fino alla sommità del Campanile; lì De Marco svela il finale della sua storia. Ferruccio Parazzoli è uno dei più significativi scrittori contemporanei, i suoi romanzi si caratterizzano per una costante attenzione ai problemi fantastico e del metafisico nell’umile quotidiano. Per predisporre le persone all’ascolto della narrazione di Parazzoli, "Prima della notte", Cors della Santissima Annunziata a Ghizzano due sedie e una scultura di marmo statuario. Le sedie poste vicine, ricreano quell’atmosfera intima e conversazione tra i due protagonisti del racconto: ""Questa che vede", riprese il professore, "è la Santa dei Santi, il mio oratorio privato. Qui r cosa erano ricoperte queste pareti prima che prolificasse questa colonia di Santi? Libri, soltanto libri, ormai inutili libri. La metamorfosi ebbe o tolse gli occhiali, appoggiò il capo sulla spalliera della poltrona e cominciò a raccontare, come raccontasse un sogno". "Ogni autore ha delle ossessioni che si ripropongono: io torno spesso a scrivere di natura, del rapporto tra l’uomo e gli animali, delle trasform rapporto che abbiamo con la morte e la scomparsa. Un’ambientazione ricorrente, per me, è il bosco", dichiara la poetessa e scrittrice Laura P in occasione del Premio Campiello 2017. "L’incendio", il racconto che scrive per questo progetto, è la storia di Pietro un uomo che appicca inc fiamme del fuoco, il volto della figlia scomparsa. "Sapeva che era l’ultima volta, che appiccando quell’incendio – in qualche modo, lo sapeva – neanche adesso, sul prato della chiesa, con l’umido sotto e il cielo sopra, le sue ustioni erano mortali. Chiuse gli occhi, sentì qualcosa". L’alta e Sebastiano a Fabbrica è cinto da un intreccio di rami e di foglie. Sedendoci su una delle panche il cespuglio si accende del rosso del fuoco diffonde la voce dell’autrice. La mostra è accompagnata da un progetto editoriale a cura di Sandra Furlan, in collaborazione con EMONS libri&audiolibri.

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"VOCI": A PECCIOLI L’ARTE DI VITTORIO CORSINI DIALOGA CON LA GRANDE SCRITTURA ITALIANA Home AISE Notizie del giorno

PECCIOLI nflash - Inaugura sabato, 21 aprile, a Peccioli (Pisa) il progetto "Voci" promosso dal Comune stesso in collaborazione con la Fondazione Peccioliper. I racconti inediti di sei tra i più noti scrittori italiani contemporanei - Laura Bosio, Mauro Covacich, Maurizio de Giovanni, Romano De Marco, Ferruccio Parazzoli, Laura Pugno - e la pratica artistica di Vittorio Corsini danno voce e forma a sei nuove installazioni permanenti che, a partire dalla cittadina di Peccioli, si snodano... la provenienza: AISE

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VOCI at Fondazione Peccioliper, Peccioli

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VITTORIO CORSINI

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con LAURA BOSIO, MAURO COVACICH, MAURIZIO DE GIOVANNI, ROMANO DE MARCO, FERRUCCIO PARAZZOLI, LAURA PUGNO

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Un progetto del Comune di Peccioli in collaborazione con Fondazione

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Peccioliper

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Inaugurazione sabato 21 aprile 2018, ore 11.30

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VOCI at Fondazione Peccioliper, Peccioli

MONTELUPO FIORENTINO 

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Covacich, Maurizio de Giovanni, Romano De Marco, Ferruccio Parazzoli,

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Laura Pugno - e la pratica artistica di Vittorio Corsini danno voce e forma a sei nuove installazioni permanenti che, a partire dalla cittadina di Peccioli,

si snodano tra i borghi circostanti creando percorsi inattesi.

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Incastonato in un paesaggio collinare dal sapore antico, Peccioli unisce il

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fascino della Toscana medioevale all’idea di un vero e proprio museo

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di"uso. Da circa un trentennio l’Amministrazione Comunale porta avanti

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un progetto che interseca l’arte contemporanea con il territorio e la sua

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identità. Grazie ad una serie di interventi ad hoc di artisti contemporanei

Trevolution - Triathlon Academy

(tra questi Nagasawa, Dubosarsky-Vinogradov, Garutti e lo stesso Corsini),

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si è costituito nel tempo una sorta di museo a cielo aperto che ha stabilito

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nuove relazioni con il paesaggio circostante arricchendolo di elementi che

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si intrecciano con la storia e le tradizioni locali.

Corso di scrittura creativa

Corso di scrittura crea… Sun Apr 15 2018 at 03:…

maggiori autori contemporanei. A ciascuno di loro è stato chiesto di

2^ "Le Bianche Della …

costituire un tassello di questo percorso, scrivendo un racconto a partire

Sat Apr 21 2018 at 03:…

dalle suggestioni nate dall’incontro con alcuni ediﬁci religiosi del territorio, per lo più costruiti in prossimità di piccoli borghi, ognuno con una propria

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storia e identità. Trasposte in forma audio dagli stessi autori, queste storie

Sat May 05 2018 at 03:…

tornano al luogo che le ha generate e trovano modalità di ascolto attraverso sei nuove opere concepite appositamente da Vittorio Corsini e installate all’interno del Campanile della Chiesa di San Verano, della Chiesa della Madonna del Carmine e della Chiesa delle Serre a Peccioli, nella

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Chiesa di San Giorgio a Cedri, nella Cappella dei Santi Rocco e Sebastiano a

ﬁorentino)

Fabbrica, nell’Oratorio della Santissima Annunziata a Ghizzano.

La ricerca di Vittorio Corsini si estende attraverso tre decenni di intensa attività nel campo della scultura e dell'installazione; ﬁn dagli inizi si concentra sul concetto e sui modi dell’abitare, sulle dinamiche che

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interessano la vita negli spazi domestici e negli spazi pubblici e sullo spazio ﬁsico come metafora di incontro tra l’individuo e la collettività. Essenziale

nelle forme, il lavoro di Corsini si fa tramite di un contenuto emozionale e

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VOCI at Fondazione Peccioliper, Peccioli https://allevents.in/peccioli/voci/163001721030042 genera le condizioni per una diversa esperienza del quotidiano. Nel corso (https://allevents.in/montelupo ﬁorentino)

MONTELUPO FIORENTINO degli anni numerosi interventi di arte pubblica nello spazio urbano hanno

visto l’artista a lavoro in centri abitati con la realizzazione e la progettazione

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di cortili, fontane, giardini pensati come generatori di incontri e sorti come e"etto di pratiche ordinarie o abitudini consumate dagli abitanti locali. “Abbiamo bisogno di attivare nuovi territori, a"erma Corsini, l’artista è come un esploratore che rende visibili quei nuovi territori, che oggi sono fatti non tanto di materiali, tecniche, linguaggi, quanto piuttosto di modi, rapporti, energie (…) La scultura pubblica per me è qualcosa che attiva uno spazio; è importante che l’opera funzioni, che si possa attraversare, che sappia dialogare che possa assumere una dimensione umana e sociale, di scambio e di relazione”.

Deﬁniscono uno spazio, creano relazioni, predispongono all’ascolto e, come nell’installazione romana, danno materialmente voce alle narrazioni dei sei autori le opere che Corsini concepisce per VOCI.

LE OPERE

E non per vendetta è il titolo dello scritto di Laura Bosio. Narratrice dell’anima, in questo racconto come nei suoi libri sceglie una donna come protagonista della storia. Liuba è una ragazza ucraina che fugge dalle violenze della guerra. Approda a Peccioli e grazie all’aiuto del parroco della Chiesa del Carmine dà inizio a una nuova vita. Corsini coglie del racconto della Bosio la dimensione corale e predispone all’ingresso della chiesa due sedute a semicerchio che si fronteggiano. L’elemento posto al centro di"onde la voce narrante dell’autrice.

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La scrittura di Mauro Covacich dialoga in modo intenso con l’arte come testimonia la pentalogia che realizza tra il 2003 e il 2011. “Il sagrato è

protetto da due lecci. Sul tronco di entrambi un’antica ferita. Due alberi

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VOCI at Fondazione Peccioliper, Peccioli https://allevents.in/peccioli/voci/163001721030042 gemelli castigati dallo stesso fulmine, sopravvissuti allo stesso incendio, in (https://allevents.in/montelupo ﬁorentino)

MONTELUPO FIORENTINO  e cima a questa altura che sembra una nuvola sospesa sulla campagna,

invece è terra, invece è Toscana”. Così Covacich inizia il suo racconto,

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accompagnandoci all’interno della Chiesa delle Serre di Peccioli. Credo è un monologo interiore, una preghiera laica lucida, spietata, a tratti disperata che tuttavia non abbandona la speranza. Corsini restituisce visivamente il rigore della scrittura di Covacich collocando all’interno della chiesa delle panche di pietra. A “parlare” dall’alto di un ponteggio di ipotetici lavori in corso, un asse in legno che vibra.

Maurizio de Giovanni è autore di una fortunata serie di romanzi che ha come protagonista il commissario Ricciardi e di un’altra saga altrettanto celebre, I bastardi di Pizzofalcone, un filone del police procedural ambientato a Napoli. Per questo progetto firma Il segno della Madonna. La storia, ambientata all’interno della Chiesa di San Giorgio a Cedri, racconta un’improbabile conversazione tra due anziani personaggi, Giuseppe e Guido, in merito alla “scomparsa” di un prezioso dipinto: la Madonna dell’Umiltà di Beato Angelico. “Sono molto diversi fra loro, i due anziani. Uno se ne sta dritto, composto, i capelli grigi tirati all’indietro e gli occhiali di corno, le mani in grembo. L’altro è un po’ curvo, la chioma candida disordinata sulla nuca e sulle spalle, una specie di mantello scuro addosso. Le mani gli tremano un po’ (…)”. L’installazione di Corsini è un invito a riflettere sul paradosso diacronico messo in scena dallo scrittore.

Si intitola L’ora della verità il racconto di Romano De Marco, uno dei più apprezzati scrittori italiani di genere poliziesco, noir e, più di recente, thriller. Il giallo si consuma durante la visita di un famoso quanto attempato scrittore, il professor D’Eramo, ad uno dei monumenti simbolo di Peccioli, il Campanile della Chiesa di San Verano. “È la storia di una ragazza che si suicidò, gettandosi proprio da una di queste aperture.” D’Eramo lo guardò, finalmente incuriosito. “Aveva vent’anni, ed era di qui, di Peccioli. Sin da bambina sognava di diventare una scrittrice di romanzi (…)”. Corsini fa correre la voce di De Marco lungo il corrimano delle scale che danno accesso alla torre. Il suono ci conduce idealmente fino alla sommità del Campanile; lì De Marco svela il finale della sua storia.

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Ferruccio Parazzoli è uno dei più signiﬁcativi scrittori contemporanei, i suoiMontelupo Fiorentino romanzi si caratterizzano per una costante attenzione ai problemi etici e

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per il capovolgimento del fantastico e del metaﬁsico nell’umile quotidiano. Per predisporre le persone all’ascolto della narrazione di Parazzoli, Prima

della notte, Corsini colloca sul fondo dell’Oratorio della Santissima

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VOCI at Fondazione Peccioliper, Peccioli https://allevents.in/peccioli/voci/163001721030042 Annunziata a Ghizzano due sedie e una scultura di marmo statuario. Le (https://allevents.in/montelupo ﬁorentino)

MONTELUPO sedie poste vicine, ricreano quell’atmosfera intimaFIORENTINO e privata che 

caratterizza la conversazione tra i due protagonisti del racconto: “(…)

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Questa che vede”, riprese il professore, “è la Santa dei Santi, il mio oratorio privato. Qui regna la pace. Vuole sapere da cosa erano ricoperte queste pareti prima che proliﬁcasse questa colonia di Santi? Libri, soltanto libri, ormai inutili libri. La metamorfosi ebbe origine molti anni fa quando…” Si tolse gli occhiali, appoggiò il capo sulla spalliera della poltrona e cominciò a raccontare, come raccontasse un sogno (…)”.

Per scaricare la App clicca qui: https://bit.ly/2JqHwEY (https://bit.ly /2JqHwEY)

INFORMAZIONI / SCHEDA TECNICA

Titolo: VOCI, Vittorio Corsini con Laura Bosio, Mauro Covacich, Maurizio de Giovanni, Romano De Marco, Ferruccio Parazzoli, Laura Pugno

Un progetto del Comune di Peccioli in collaborazione con Fondazione Peccioliper

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Progetto editoriale a cura di Sandra Furlan Subscribe In collaborazione con EMONS Libri&Audiolibri

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VOCI at Fondazione Peccioliper, Peccioli

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MONTELUPO FIORENTINO  ore Inaugurazione sabato 21 aprile 2018, Peccioli, P.zza del Popolo, dalle

11.30 alle ore 17.30.

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Sedi espositive: Chiesa del Carmine, Piazza del Carmine, Peccioli Chiesa delle Serre, Le Serre, Peccioli Chiesa di San Giorgio, Via di Cedri, Peccioli Campanile della Chiesa di San Verano, Piazza del Popolo 1, Peccioli Oratorio della Santissima Annunziata, Via Santa Maria, Ghizzano Chiesa dei Santi Rocco e Sebastiano, Via Vittorio Veneto, Fabbrica Ingresso libero

Nei giorni di sabato 21 e domenica 22 aprile sarà a disposizione dei visitatori un bus-navetta gratuito per visitare le opere installate fuori dal centro storico di Peccioli. Il servizio osserverà i seguenti orari: sabato dalle ore 14.30 alle ore 17.30 (*); domenica dalle ore 10.00 alle ore 17.00 (*) [*partenza ultimo tour]. Gradita la prenotazione.

Per informazioni: Fondazione Peccioliper, tel 0587 672158, da lunedì a venerdì 9-13 / 15-17; info@fondarte.peccioli.net; www.fondarte.peccioli.net (http://www.fondarte.peccioli.net); Uﬃcio informazioni e accoglienza turistica del Comune di Peccioli, tel. 0587 936423, martedì, giovedì, venerdì 10-13 e mercoledì, sabato, domenica 10-13 /15-17

Uﬃcio Stampa: Silvia Pichini silviapichini@ngi.it, mob. +39 347 45 36 136

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VOCI di scrittori per Vittorio Corsini a Peccioli – ARTBLOG

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VOCI di scrittori per Vittorio Corsini a Peccioli Salva Si è inaugurato sabato 21 aprile il progetto VOCI che l’artista Vittorio Corsini ha realizzato nel paese di Peccioli e nei suoi d’intorni. Corsini che nella sua attività artistica ha più volte usato le parole, una su tutte l’installazione “Le parole scaldano” a Quarrata, ha ideato con VOCI un percorso artistico/letterario coinvolgendo sei scrittori italiani. CHIESA DEL CARMINE – PECCIOLI

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VOCI di scrittori per Vittorio Corsini a Peccioli â&#x20AC;&#x201C; ARTBLOG

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per-vittorio-corsini-a-peccioli/p8530583/)

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luoghi del territorio, hanno registrato le loro voci narranti, che poi vengono riprodotte in quegli stessi luoghi, dove si trovano anche sei nuove opere realizzate da Vittorio Corsini. ORATORIO DELLA SANTISSIMA ANNUNZIATA – GHIZZANO

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di-scrittori-per-vittorio-corsini-a-peccioli/p8530590/)

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MOSTRE:NEL PISANO «VOCI» FONDE LA NARRATIVA AD ARTE PUBBLICA AGENZIA ANSA-M SEZIONE SPETTACO (ANSA) - PECCIOLI (PISA), 17 APR - Si chiama «Voci» il progetto di arte pubblica che si inaugura sabato prossimo a Peccioli (Pisa), promosso dal Comune e dalla Fondazione Peccioliper che mette insieme la pratica artistica di Vittorio Corsini e i racconti inediti di sei tra i più noti scrittori italiani contemporanei (Laura Bosio, Mauro Covacich, Maurizio De Giovanni, Romano De Marco, Ferruccio Parazzoli, Laura Pugno) per altrettante installazioni permanenti che, da Peccioli, si snodano tra i borghi circostanti creando percorsi inattesi. «Voci», è spiegato in una nota dei promotori del progetto culturale, «nasce dalla volontà di creare sul territorio pecciolese un percorso artistico-letterario che accompagni alla scoperta di luoghi nuovi e inesplorati e a ciascuno dei sei scrittori è stato chiesto di costituire un tassello di questo percorso, scrivendo un racconto a partire dalle suggestioni nate dall'incontro con alcuni edifici religiosi del territorio, per lo più costruiti in prossimità di piccoli borghi, ognuno con una propria storia e identità». Le installazioni saranno collocate, a Peccioli, nel campanile della chiesa di San Verano, nella chiesa della Madonna del Carmine e nella chiesa delle Serre, mentre altre tre saranno collocate nelle frazioni di cedri, Fabrica e Ghizzano e rispettivamente nella chiesa di San Giorgio, nella cappella dei santi Rocco e Sebastiano e nell'oratorio della Santissima Annunziata.(ANSA).

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Area 6 marzo ·

VOCI | Area Sabato 21 aprile inaugura a Peccioli VOCI un progetto del Comune di Peccioli in collaborazione con la Fondazione Peccioliper. I racconti inediti di sei tra AREA-ARCH.IT Piace a 8 persone Condivisioni: 2

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VOCI Redazione di Area (Rebecca Carrai) - 6 marzo 2018

Sabato 21 aprile inaugura a Peccioli VOCI un progetto del Comune di Peccioli in collaborazione con la Fondazione Peccioliper. I racconti inediti di sei tra i più noti scrittori italiani contemporanei - Laura Bosio, Mauro Covacich, Maurizio de Giovanni, Romano De Marco, Ferruccio Parazzoli, Laura Pugno - e la pratica artistica di Vittorio Corsini danno voce e forma a sei nuove installazioni permanenti che, a partire dalla cittadina di Peccioli, si snodano tra i borghi circostanti creando percorsi inattesi. Incastonato in un paesaggio collinare dal sapore antico, Peccioli unisce il fascino della Toscana medioevale all’idea di un vero e proprio museo diffuso. Da circa un trentennio l’Amministrazione Comunale porta avanti un progetto che interseca l’arte contemporanea con il territorio e la sua identità. Grazie ad una serie di interventi ad hoc di artisti contemporanei (tra questi Nagasawa, Dubosarsky-Vinogradov, Garutti e lo stesso Corsini), si è costituito nel tempo una sorta di museo a cielo aperto che ha stabilito nuove relazioni con il paesaggio circostante arricchendolo di elementi che si intrecciano con la storia e le tradizioni locali. VOCI nasce dalla volontà di creare all’interno del territorio del Comune di Peccioli un percorso artistico-letterario che accompagni alla scoperta di luoghi nuovi e inesplorati. Le voci narranti sono quelle di alcuni tra i maggiori autori contemporanei. A ciascuno di loro è stato chiesto di costituire un tassello di questo percorso, scrivendo un racconto a partire dalle suggestioni nate dall’incontro con alcuni edifici religiosi del territorio, per lo più costruiti in prossimità di piccoli borghi, ognuno con una propria storia e identità. Trasposte in forma audio dagli stessi autori, queste storie tornano al luogo che le ha generate e trovano modalità di ascolto attraverso sei nuove opere concepite appositamente da Vittorio Corsini e installate all’interno del Campanile della Chiesa di San Verano, della Chiesa della Madonna del Carmine e della Chiesa delle Serre a Peccioli, nella Chiesa di San Giorgio a Cedri, nella Cappella dei Santi Rocco e Sebastiano a Fabbrica, nell’Oratorio della Santissima Annunziata a Ghizzano. La ricerca di Vittorio Corsini si estende attraverso tre decenni di intensa attività nel campo della scultura e dell'installazione; fin dagli inizi si concentra sul concetto e sui modi dell’abitare, sulle dinamiche che interessano la vita negli spazi domestici e negli spazi pubblici e sullo spazio fisico come metafora di incontro tra l’individuo e la collettività. Essenziale nelle forme, il lavoro di Corsini si fa tramite di un contenuto emozionale e genera le condizioni per una diversa esperienza del quotidiano. Nel corso degli anni numerosi interventi di arte pubblica nello spazio urbano hanno visto l’artista a lavoro in centri abitati con la realizzazione e la progettazione di cortili, fontane, giardini pensati come generatori di incontri e sorti come effetto di pratiche ordinarie o abitudini consumate dagli

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abitanti locali. “Abbiamo bisogno di attivare nuovi territori, afferma Corsini, l’artista è come un esploratore che rende visibili quei nuovi territori, che oggi sono fatti non tanto di materiali, tecniche, linguaggi, quanto piuttosto di modi, rapporti, energie (…) La scultura pubblica per me è qualcosa che attiva uno spazio; è importante che l’opera funzioni, che si possa attraversare, che sappia dialogare che possa assumere una dimensione umana e sociale, di scambio e di relazione”. Opere E non per vendetta è il titolo dello scritto di Laura Bosio. Narratrice dell’anima, in questo racconto come nei suoi libri sceglie una donna come protagonista della storia. Liuba è una ragazza ucraina che fugge dalle violenze della guerra. Approda a Peccioli e grazie all’aiuto del parroco della Chiesa del Carmine dà inizio a una nuova vita. Corsini coglie del racconto della Bosio la dimensione corale e predispone all’ingresso della chiesa due sedute a semicerchio che si fronteggiano. L’elemento posto al centro diffonde la voce narrante dell’autrice. La scrittura di Mauro Covacich dialoga in modo intenso con l’arte come testimonia la pentalogia che realizza tra il 2003 e il 2011. “Il sagrato è protetto da due lecci. Sul tronco di entrambi un’antica ferita. Due alberi gemelli castigati dallo stesso fulmine, sopravvissuti allo stesso incendio, in cima a questa altura che sembra una nuvola sospesa sulla campagna, e invece è terra, invece è Toscana”. Così Covacich inizia il suo racconto, accompagnandoci all’interno della Chiesa delle Serre di Peccioli. Credo è un monologo interiore, una preghiera laica lucida, spietata, a tratti disperata che tuttavia non abbandona la speranza. Corsini restituisce visivamente il rigore della scrittura di Covacich collocando all’interno della chiesa delle panche di pietra. A “parlare” dall’alto di un ponteggio di ipotetici lavori in corso, un asse in legno che vibra. Maurizio de Giovanni è autore di una fortunata serie di romanzi che ha come protagonista il commissario Ricciardi e di un’altra saga altrettanto celebre, I bastardi di Pizzofalcone, un filone del police procedural ambientato a Napoli. Per questo progetto firma Il segno della Madonna. La storia, ambientata all’interno della Chiesa di San Giorgio a Cedri, racconta un’improbabile conversazione tra due anziani personaggi, Giuseppe e Guido, in merito alla “scomparsa” di un prezioso dipinto: la Madonna dell’Umiltà di Beato Angelico. “Sono molto diversi fra loro, i due anziani. Uno se ne sta dritto, composto, i capelli grigi tirati all’indietro e gli occhiali di corno, le mani in grembo. L’altro è un po’ curvo, la chioma candida disordinata sulla nuca e sulle spalle, una specie di mantello scuro addosso. Le mani gli tremano un po’ (…)”. L’installazione di Corsini è un invito a riflettere sul paradosso diacronico messo in scena dallo scrittore. Si intitola L’ora della verità il racconto di Romano De Marco, uno dei più apprezzati scrittori italiani di genere poliziesco, noir e, più di recente, thriller. Il giallo si consuma durante la visita di un famoso quanto attempato scrittore, il professor D’Eramo, ad uno dei monumenti simbolo di Peccioli, il Campanile della Chiesa di San Verano. “È la storia di una ragazza che si suicidò, gettandosi proprio da una di queste aperture.” D’Eramo lo guardò, finalmente incuriosito. “Aveva vent’anni, ed era di qui, di Peccioli. Sin da bambina sognava di diventare una scrittrice di romanzi (…)”. Corsini fa correre la voce di De Marco lungo il corrimano delle scale che danno accesso alla torre. Il suono ci conduce idealmente fino alla sommità del Campanile; lì De Marco svela il finale della sua storia. Ferruccio Parazzoli è uno dei più significativi scrittori contemporanei, i suoi romanzi si caratterizzano per una costante attenzione ai problemi etici e per il capovolgimento del fantastico e del metafisico nell’umile quotidiano. Per predisporre le persone all’ascolto della narrazione di Parazzoli, Prima della notte, Corsini colloca sul fondo dell’Oratorio della Santissima Annunziata a Ghizzano due sedie e una scultura di marmo statuario. Le sedie poste vicine, ricreano quell’atmosfera intima e privata che caratterizza la conversazione tra i due protagonisti del racconto: “(…) Questa che vede”, riprese il professore, “è la Santa dei Santi, il mio oratorio privato. Qui regna la pace. Vuole sapere da cosa erano ricoperte queste pareti prima che prolificasse questa colonia di Santi? Libri, soltanto libri, ormai inutili libri. La metamorfosi ebbe origine molti anni fa quando…” Si tolse gli occhiali, appoggiò il capo sulla spalliera della poltrona e cominciò a raccontare, come raccontasse un sogno (…)”. “Ogni autore ha delle ossessioni che si ripropongono: io torno spesso a scrivere di natura, del rapporto tra l’uomo e gli animali, delle trasformazioni del pianeta, ma anche del rapporto che abbiamo con la morte e la scomparsa. Un’ambientazione ricorrente, per me, è il bosco”, dichiara la poetessa e scrittrice Laura Pugno in una intervista rilasciata in occasione del Premio Campiello 2017. L’incendio, il racconto che scrive per questo progetto, è la storia di Pietro un uomo che appicca incendi convinto di ritrovare, tra le fiamme del fuoco, il volto della figlia scomparsa. “Sapeva che era l’ultima volta, che appiccando quell’incendio – in qualche modo, lo sapeva – sarebbe morto, anche se neanche adesso, sul prato della chiesa, con l’umido sotto e il cielo sopra, le sue ustioni erano mortali. Chiuse gli occhi, sentì qualcosa (…)”. L’altare della Chiesa dei Santi Rocco e Sebastiano a Fabbrica è cinto da un intreccio di rami e di foglie. Sedendoci su una delle panche il cespuglio si accende del rosso del fuoco e, dall’altare che vibra, si diffonde la voce dell’autrice.

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Voci. Scultura e Narrativa - art a part of cult(ure)

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Voci. Scultura e narrativa  21 aprile 2018

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Grazie ad una serie di interventi ad hoc di artisti contemporanei (tra questi Nagasawa, DubosarskyVinogradov, Garutti e lo stesso Corsini), si è costituito nel tempo una sorta di museo a cielo aperto che ha stabilito nuove relazioni con il paesaggio circostante arricchendolo di elementi che si intrecciano con la 1 di 6

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VO C I nasce dalla volontà di creare all’interno del territorio del Comune di Peccioli u n p e rc o rs o a r t i s t i c o - l e t t e ra r i o ch e a c c o mp ag n i a l la s c op e r t a d i luo gh i n uo v i e i n e spl o ra t i . Le vo c i n a r ra n t i sono quelle di alcuni tra i m agg i o r i a u t o r i c o n t e mp o ra n e i . A ciascuno di loro è stato chiesto di costituire un tassello di questo percorso, scrivendo un racconto a partire dalle suggestioni nate dall’incontro con alcuni edi!ci religiosi del territorio, per lo più costruiti in prossimità di piccoli borghi, ognuno con una propria storia e identità. Tra sp o s t e i n fo r m a a ud i o dagl i s t e s s i a u t o r i , queste storie tornano al luogo che le ha generate e t ro va n o m o da l i t à d i a s c ol t o a t t r a v e r s o s e i n u o v e o p e r e c o n c e p i t e a p p o s i t a m e n t e d a Vi t t o r i o C o rs i n i e installate all’interno del Campanile della Chiesa di San Verano, della Chiesa della Madonna del Carmine e della Chiesa delle Serre a Peccioli, nella Chiesa di San Giorgio a Cedri, nella Cappella dei Santi Rocco e Sebastiano a Fabbrica, nell’Oratorio della Santissima Annunziata a Ghizzano. La ricerca di Vi t t o r i o C o rs i n i si estende attraverso tre decenni di intensa attività nel campo della scultura e dell’installazione; !n dagli inizi si concentra sul concetto e sui modi dell’abitare, sulle dinamiche che interessano la vita negli spazi domestici e negli spazi pubblici e sullo spazio !sico come metafora di incontro tra l’individuo e la collettività. Essenziale nelle forme, il lavoro di Corsini si fa tramite di un contenuto emozionale e genera le condizioni per una diversa esperienza del quotidiano. Nel corso degli anni numerosi interventi di arte pubblica nello spazio urbano hanno visto l’artista a lavoro in centri abitati con la realizzazione e la progettazione di cortili, fontane, giardini pensati come generatori di incontri e sorti come effetto di pratiche ordinarie o abitudini consumate dagli abitanti locali. “Abbiamo bisogno di attivare nuovi territori, afferma Corsini, l’artista è

come un esploratore che rende visibili quei nuovi territori, che oggi sono fatti non tanto di materiali, tecniche, linguaggi, quanto piuttosto di modi, rapporti, energie (…) La scultura pubblica per me è qualcosa che attiva uno spazio; è importante che l’opera funzioni, che si possa attraversare, che sappia dialogare che possa assumere una dimensione umana e sociale, di scambio e di relazione”. Riprodotta su un tappeto di segatura colorata piuttosto che proiettata come fascio di luce sulle pareti di una stanza, la p a rola da sempre è uno degli elementi fondanti della ricerca di Vittorio Corsini. Nel 2007 collabora per la

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I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi. Proseguendo la navigazione, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. Maggiori Informazioni Accetto nuovamente dell’ausilio di due scrittori realizza per il MACRO di Roma “Xenia”, un luogo di sosta ritagliato sulla terrazza del museo, dove le vibrazioni di una staccionata trasformano i racconti in suono. De!niscono uno spazio, creano relazioni, predispongono all’ascolto e, come nell’installazione romana, danno materialmente voce alle narrazioni dei sei autori le opere che Corsini concepisce per VO C I . LE OP E R E

E non per vendetta è il titolo dello scritto di L a u ra B o s i o . Narratrice dell’anima, in questo racconto come nei suoi libri sceglie una donna come protagonista della storia. Liuba è una ragazza ucraina che fugge dalle violenze della guerra. Approda a Peccioli e grazie all’aiuto del parroco della C h i e s a d el C a r m i n e dà inizio a una nuova vita. Corsini coglie del racconto della Bosio la dimensione corale e predispone all’ingresso della chiesa due sedute a semicerchio che si fronteggiano. L’elemento posto al centro diffonde la voce narrante dell’autrice. La scrittura di Ma u ro C o va c i ch dialoga in modo intenso con l’arte come testimonia la pentalogia che realizza tra il 2003 e il 2011. “Il sagrato è

protetto da due lecci. Sul tronco di entrambi un’antica ferita. Due alberi gemelli castigati dallo stesso fulmine, sopravvissuti allo stesso incendio, in cima a questa altura che sembra una nuvola sospesa sulla campagna, e invece è terra, invece è Toscana”. Così Covacich inizia il suo racconto, accompagnandoci all’interno della C h i e s a d el l e S e r re di Peccioli. Credo è un monologo interiore, una preghiera laica lucida, spietata, a tratti disperata che tuttavia non abbandona la speranza. Corsini restituisce visivamente il rigore della scrittura di Covacich collocando all’interno della chiesa delle panche di pietra. A “parlare” dall’alto di un ponteggio di ipotetici lavori in corso, un asse in legno che vibra. Ma u r i z i o d e G i o va n n i è autore di una fortunata serie di romanzi che ha come protagonista il commissario Ricciardi e di un’altra saga altrettanto celebre, I bastardi di Pizzofalcone, un !lone del police procedural ambientato a Napoli. Per questo progetto !rma Il segno della Madonna. La storia, ambientata all’interno della C h i e s a d i S a n G i o rg i o a Cedri, racconta un’improbabile conversazione tra due anziani personaggi, Giuseppe e

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I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi. Proseguendo la navigazione, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. Maggiori Informazioni Accetto Uno se ne sta dritto, composto, i capelli grigi tirati all’indietro e gli occhiali

di corno, le mani in grembo. L’altro è un po’ curvo, la chioma candida disordinata sulla nuca e sulle spalle, una specie di mantello scuro addosso. Le mani gli tremano un po’ (…)”. L’installazione di Corsini è un invito a ri#ettere sul paradosso diacronico messo in scena dallo scrittore. Si intitola L’ora della verità il racconto di Ro m a n o D e Ma rc o , uno dei più apprezzati scrittori italiani di genere poliziesco, noir e, più di recente, thriller. Il giallo si consuma durante la visita di un famoso quanto attempato scrittore, il professor D’Eramo, ad uno dei monumenti simbolo di Peccioli, il C a mp a n i l e d el la C h i e s a d i S a n Ve ra n o . “È la storia di una

ragazza che si suicidò, gettandosi proprio da una di queste aperture.” D’Eramo lo guardò, !nalmente incuriosito. “Aveva vent’anni, ed era di qui, di Peccioli. Sin da bambina sognava di diventare una scrittrice di romanzi (…)”. Corsini fa correre la voce di De Marco lungo il corrimano delle scale che danno accesso alla torre. Il suono ci conduce idealmente !no alla sommità del Campanile; lì De Marco svela il !nale della sua storia. Fe r r uc c i o P a ra z z ol i è uno dei più signi!cativi scrittori contemporanei, i suoi romanzi si caratterizzano per una costante attenzione ai problemi etici e per il capovolgimento del fantastico e del meta!sico nell’umile quotidiano. Per predisporre le persone all’ascolto della narrazione di Parazzoli, Prima della notte, Corsini colloca sul fondo dell’O Ora t o r i o d el la S a n t i s s i m a A n n u n z i a t a a Ghizzano due sedie e una scultura di marmo statuario. Le sedie poste vicine, ricreano quell’atmosfera intima e privata che caratterizza la conversazione tra i due protagonisti del racconto: “(…)

Questa che vede”, riprese il professore, “è la Santa dei Santi, il mio oratorio privato. Qui regna la pace. Vuole sapere da cosa erano ricoperte queste pareti prima che proli!casse questa colonia di Santi? Libri, soltanto libri, ormai inutili libri. La metamorfosi ebbe origine molti anni fa quando…” Si tolse gli occhiali, appoggiò il capo sulla spalliera della poltrona e cominciò a raccontare, come raccontasse un sogno (…)”. “Ogni autore ha delle ossessioni che si ripropongono: io torno spesso a

scrivere di natura, del rapporto tra l’uomo e gli animali, delle trasformazioni del pianeta, ma anche del rapporto che abbiamo con la morte e la scomparsa. Un’ambientazione ricorrente, per me, è il bosco”, dichiara la poetessa e scrittrice L a u ra P ug n o in una intervista rilasciata in

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che era l’ultima volta, che appiccando quell’incendio – in qualche modo, lo sapeva – sarebbe morto, anche se neanche adesso, sul prato della chiesa, con l’umido sotto e il cielo sopra, le sue ustioni erano mortali. Chiuse gli occhi, sentì qualcosa (…)”. L’altare della C h i e s a d e i S a n t i Ro c c o e S eb a s t i a n o a Fabbrica è cinto da un intreccio di rami e di foglie. Sedendoci su una delle panche il cespuglio si accende del rosso del fuoco e, dall’altare che vibra, si diffonde la voce dell’autrice.

INFORMAZIONI / SCHEDA TECNICA T i t ol o : Vo c i , Vittorio Corsini con Laura Bosio, Mauro Covacich, Maurizio de Giovanni, Romano De Marco, Ferruccio Parazzoli, Laura Pugno Un progetto del Comune di Peccioli in collaborazione con Fondazione Peccioliper Progetto editoriale a cura di Sandra Furlan In collaborazione con EMONS libri&audiolibri I n a ug u ra z i o n e sabato 21 aprile 2018, Peccioli, P.zza del Popolo, dalle ore 11.30 alle ore 17.30. S e d i e s p o s i t i ve : Chiesa del Carmine, Piazza del Carmine, Peccioli Chiesa delle Serre, Le Serre, Peccioli Chiesa di San Giorgio, Via di Cedri, Peccioli Campanile della Chiesa di San Verano, Piazza del Popolo 1, Peccioli Oratorio della Santissima Annunziata, Via Santa Maria, Ghizzano Chiesa dei Santi Rocco e Sebastiano, Via Vittorio Veneto, Fabbrica Ingresso libero Nei giorni di sabato 21 e domenica 22 aprile sarà a disposizione dei visitatori un bu s - n ave t t a g ra t u i t o per visitare le opere installate fuori

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L'AUTORE

artapartofculture redazione E’ un magazine nato con l’intento di trattare in maniera agile e approfondita, di promuovere, diffondere, valorizzare le arti visive e più in generale la cultura della contemporaneità nelle sue molteplici manifestazioni

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Peccioli VociArtalks

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Voci. Sei stationendrama per altrettanti luoghi della mente Pubblicato il 22/04/2018 da Simona M. Frigerio

Coniugare arte del racconto e installazioni: l’esperimento di Peccioli, Voci, è stato inaugurato sabato 21 aprile in un’assolata giornata primaverile. Narrare una storia, a voce alta di fronte a una platea o sussurrandola come in un intimo convivio, integrandola in un luogo specifico ma rifuggendo dalle maglie del tempo. Ed evocare l’emozione di fondo, o esorcizzarne paure ataviche e dolori moderni attraverso un’immagine, essenziale od opulenta, figurativa o astratta, geometrico-lineare o morbidamente curvilinea, dai colori accesi o bianco su bianco. Questa la sfida che Vittorio Corsini e sei scrittori contemporanei – Laura Bosio, Mauro Covacich, Maurizio de Giovanni, Romano De Marco, Ferruccio Parazzoli e Laura Pugno – hanno raccolto, proponendo il loro lavoro intessuto dell’altro da sé in sei chiese (più o meno sperdute, più o meno antiche) di Peccioli – o perse nelle sue campagne. Un’imago che, soprattutto, nelle tappe della Chiesa del Carmine e a Le Serre trova la sua quintessenza. Il racconto di Laura Bosio, E non per vendetta, di rifugiati e mercenari, che rimanda anche alla vita nomade, alle radici della nostra storia, si specchia in una specie di braciere attorno al quale ci si raccoglie per raccontare e raccontarsi, ma dove le braci sono ghiacciate, isterilite dalla perdita di sé e delle proprie radici; mentre l’invocazione atea, Credo, di Marco Covacich trova, nelle panche di duro cemento e nell’installazione di legno che rimanda al ponteggio di imbianchini e muratori, la sostanziale mise en abîme della rivendicazione del diritto della carne, come passione e dolore – ma qui e ora, di paradisi e inferni umani, solo umani. Il progetto ha la doppia qualità di permettere alle persone di fruire di esperienze emozionali diverse. In primis, l’ascolto di sei racconti – inediti e originali, pensati dagli autori in base all’ispirazione suscitata dai luoghi in cui sono e saranno diffusi – in situazioni di raccoglimento create ad hoc da Vittorio Corsini con le proprie installazioni. E, in secondo luogo, di invitare turisti e curiosi, lettori accaniti e amanti dell’arte, a incamminarsi verso villaggi e borghi, tra colline disseminate di ulivi o geometrizzate da vigneti, che rendono il panorama toscano tra i più riposanti al mondo, offrendo scorci e spunti anche al di fuori delle mete canoniche. Unica pecca l’acustica: non sempre ottimale. Anche la scelta di far recitare i racconti direttamente dagli autori, forse, data anche la lunghezza e complessità di alcuni, non è delle migliori: la voce di un attore possedendo sfumature e potenza, ritmo e tecnica, non solamente renderebbe gli stessi più coinvolgenti a livello emotivo ma aiuterebbe le persone a seguire meglio il filo – soprattutto in luoghi, come la Chiesa del Carmine, di passaggio. Un percorso fruibile anche dai non vedenti e che dimostra come la cultura possa dialogare con una sana visione dell’economia, per rivitalizzare luoghi semi-abbandonati o dimenticati, e generare un indotto virtuoso. Simona M. Frigerio e Luciano Uggè

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Home > News > Parte da Peccioli un viaggio alla scoperta della poesia e dell’arte nei borghi toscani

Parte da Peccioli un viaggio alla scoperta della poesia e dell’arte nei borghi toscani  aprile 22, 2018

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coinvolgono anche i paesini limitroV. Una manifestazione culturale intitolata VOCI ed organizzata dal Comune in collaborazione con la Fondazione

Adesivi e murali da parete (1)

Peccioliper.

Decorazioni per Interni (2) Dipinti (20)

IL PROGETTO

Hobby Creativi (1)

Il comune di Peccioli ha creato un percorso per accompagnare i visitatori alla

Sculture (11)

scoperta di luoghi millenari attraverso un percorso artistico-letterario che tocca anche i paesi limitroV. Come voci narranti sei tra poeti e scrittori contemporanei – Laura Bosio,Mauro Covacich, Maurizio de Giovanni, Romano De Marco, Ferruccio Parazzoli, Laura Pugno– a cui è stato chiesto di costruire

Stampe e quadri (13)

Consigli :

un tassello di questo cammino. Ognuno di loro, infatti, ha scritto una storia a

Statua San Giuseppe dormiente cm. 12,8 in resina by

partire dalle suggestioni nate dall’incontro con il territorio. Opere sonore che raccontano i luoghi accompagnate da installazioni d’arte contemporanea pensate dall’artista Vittorio Corsini. Ormai sono trent’anni che ripetiamo questo progetto”, ci racconta Renzo Macelloni, sindaco di Peccioli, “abbiamo iniziato

Paben di Paben Articoli Religiosi

nel 1991 e ogni anno impariamo qualcosa di nuovo e cerchiamo di ampliare la nostra offerta. Riteniamo fondamentale lasciare una nostra testimonianza nel mondo come i grandi prima di noi. L’arte contemporanea è uno strumento imprenscindibile per raggiungere questo intento. Il lavoro è un progetto di gruppo nato dalla collaborazione con la Fondazione Peccioliper che ci sostiene. É come

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se fosse un grande laboratorio di idee e forse questo è il segreto del nostro successo”.

UN PROGETTO ITINERANTE VOCI è un progetto itinerante che tocca alcune zone d’interesse nei borghi. Ogni visitatore sarà aiutato da una brochure o in alcune occasioni sarà

Ventaglio, quadro, dipinto a mano, stile etnico 155 x 90 cm Tailandia (paesaggio indonesiano) di artigianale

accompagnato da una navetta. “Quest’anno ad esempio sono stati scelti” speciVca il sindaco “a Peccioli la Chiesa del Carmine, Chiesa delle Serre Chiesa

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Anche gli abitanti del posto si sono dimostrati partecipi e benevoli rispetto ai

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progetti d’arte contemporanea”.

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– Valentina Poli http://www.fondarte.peccioli.net/voci.php

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 arte, Arte contemporanea, borghi, poesia

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Danza e sfortuna. Lo spettacolo di Balletto

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Voci. Progetto artistico permanente a Peccioli - Mostra - Peccioli - Sedi varie - Arte.it

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Da Peccioli alla scoperta d borghi toscani | Artribune

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Parte da Peccioli un viaggio alla scoperta della poesia e dell’arte nei borghi toscani By Valentina Poli - 22 aprile 2018

Il 21 aprile s’inaugura VOCI un progetto organizzato dal Comune di Peccioli in collaborazione con la Fondazione Peccioliper che porta gli spettatori alla scoperta dei borghi medievali toscani attraverso l’arte e la poesia. Ne abbiamo parlato con lo storico sindaco della città Renzo Macelloni…

Souvenir 2015 inox specchiante, cristallo 80x115x220 Courtesy Claudio Poleschi Arte Contemporanea

Un piccolo comune italiano di meno di 5mila anime, arroccato sulla collina, la cui storia si perde nei secoli. È Peccioli, borgo medievale in provincia di Pisa, di cui si ha testimonianza a partire dal 1021. Un comune antico che da un trentennio propone progetti legati all’arte contemporanea e alla poesia che coinvolgono anche i paesini limitrofi. Una manifestazione culturale intitolata VOCI ed organizzata dal Comune in collaborazione con la Fondazione Peccioliper.

IL PROGETTO Il comune di Peccioli ha creato un percorso per accompagnare i visitatori alla scoperta di luoghi millenari attraverso un percorso artisticoletterario che tocca anche i paesi limitrofi. Come voci narranti sei tra poeti e scrittori contemporanei – Laura Bosio,Mauro Covacich, Maurizio de Giovanni, Romano De Marco, Ferruccio Parazzoli, Laura Pugno– a cui è stato chiesto di costruire un tassello di questo cammino. Ognuno di loro, infatti, ha scritto una storia a partire dalle suggestioni nate dall’incontro con il territorio. Opere sonore che raccontano i luoghi accompagnate da installazioni d’arte contemporanea pensate dall’artista Vittorio Corsini. Ormai sono trent’anni che ripetiamo questo

progetto”, ci racconta Renzo Macelloni, sindaco di Peccioli, “abbiamo iniziato nel 1991 e ogni anno impariamo qualcosa di nuovo e cerchiamo di ampliare la nostra offerta. Riteniamo fondamentale lasciare una nostra testimonianza nel mondo come i grandi prima di noi. L’arte contemporanea è uno strumento imprenscindibile per raggiungere questo intento. Il lavoro è un progetto di gruppo nato dalla collaborazione con la Fondazione Peccioliper che ci sostiene. É come se fosse un grande laboratorio di idee e forse questo è il segreto del nostro successo”.

UN PROGETTO ITINERANTE VOCI è un progetto itinerante che tocca alcune zone d’interesse nei borghi. Ogni visitatore sarà aiutato da una brochure o in alcune occasioni sarà accompagnato da una navetta. “Quest’anno ad esempio sono stati scelti” specifica il sindaco “a Peccioli la Chiesa del Carmine, Chiesa delle Serre

Chiesa di San Giorgio e il Campanile della Chiesa di San Verano; a Ghizzano Oratorio della Santissima Annunziata e a Fabbrica la Chiesa dei Santi Rocco e Sebastiano. Anche gli abitanti del posto si sono dimostrati partecipi e benevoli rispetto ai progetti d’arte contemporanea”. – Valentina Poli http://www.artribune.com/arti-visive/arte-contemporanea/2018/04/peccioli-poesia-arte-borghi-toscani/

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Silvia Pichini <silviapichini@ngi.it> Re: rassegna/ArtsLife News 13 aprile 2018 10:48:18 GMT+02:00 Press area galleria continua <silviapichini@ngi.it>

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ArtsLife News Gentile , ecco le ultime notizie da ArtsLife.

La realtà e la magia. Tino Stefanoni e l'anima del banale. Intervista a Elena Pontiggia Inserito il aprile 9th, 2018 da Davide Landoni

La Galleria Robilant+Voena presenta a Milano una mostra antologica dedicata a Tino Stefanoni. Dai paesaggi metafisici alle Tavole, La realtà e la magia sarà visitabile dal 22 marzo al 27 aprile nello spazio della galleria.

Le Stanze del Vetro: una mostra celebra l'arte vetraia di Venezia e Marsiglia Inserito il aprile 9th, 2018 da Redazione

Una fornace a Marsiglia. Cirva Centre international de recherche sur le verre et les arts plastiques è la mostra che unisce Venezia a Marsiglia, entrambe note per la lavorazione del vetro, materiale al centro del progetto. Nella città lagunare dal 9 aprile, l’esposizione correrà parallela in due sedi, che chiuderanno le loro porte in due momenti differenti.

Peccioli museo a cielo aperto. Sei racconti d'autore per sei inedite installazioni Inserito il aprile 9th, 2018 da Redazione

Nel cuore della Toscana si sono incontrati sei tra i più noti scrittori italiani contemporanei - Laura Bosio, Mauro Covacich, Maurizio de Giovanni, Romano De Marco, Ferruccio Parazzoli, Laura Pugno - e la pratica artistica di Vittorio Corsini. Racconti inediti danno vita a sei installazioni permanenti che, a partire dalla cittadina di Peccioli, si snodano tra i borghi circostanti creando percorsi inattesi.

Guggenheim-Gam. Una tempesta dal paradiso: il vento che soffia su Villa Reale

paradiso: il vento che soffia su Villa Reale di Milano Inserito il aprile 9th, 2018 da Davide Landoni

La Galleria d’Arte Moderna di Milano (GAM) e il Guggenheim Museum di New York presentano Una Tempesta dal Paradiso: Arte Contemporanea del Medio Oriente e Nord Africa. Dal 11 aprile al 17 giugno lo spazio espositivo accoglierà la mostra dall'ampio respiro internazionale.

Latteria della Darsena: la passione per la Puglia a Milano Inserito il aprile 9th, 2018 da Guido Gabaldi

L’eredità di EXPO 2015, per la promozione dell’agroalimentare italiano, è già in rovina o è in buone mani? Il cronista può semplicemente guardarsi intorno e, al di là della freddezza di dati e statistiche, provare a tastare il terreno. A Milano, che qualcuno si è affrettato a proclamare capitale europea del cibo, buttando il cuore Continua a leggere

La primavera dell'arte nella Grand Mela sboccia con TEFAF New York Spring 2018 Inserito il aprile 9th, 2018 da Elisa Carollo

Continua a crescere l’edizione newyorkese di TEFAF. La più antica e più importante fiera d’arte e d’antiquariato, nata in Olanda, ha da poco inaugurato 2 nuovi appuntamenti dell’anno oltreoceano, nella Grande Mela. Saranno 90 (tra cui 24 nuovi partecipanti) le gallerie che prenderanno parte a TEFAF New York Spring 2018, edizione primaverile della fiera (4/8 maggio) inaugurata per Continua a leggere

Il Prigioniero Coreano, il nuovo film di Kim Ki-duk. Uno sguardo impietoso sulla natura della dittatura Inserito il aprile 9th, 2018 da Lorenzo Peroni

Al cinema dal 12 aprile, Il Prigioniero Coreano, il nuovo film di Kim Ki-duk. Uno sguardo lucido e impietoso sulla natura della dittatura

L'enigmatico mondo fotografico di Thomas Ruff alla Galleria Lia Rumma di Napoli Inserito il aprile 9th, 2018 da Redazione

La Galleria Lia Rumma di Napoli ospita la mostra personale dedicata all'artista tedesco Thomas Ruff. Fino al 10 maggio 2018.

Alternative Readings, when everyday objects come to life. Interview to Micheal Johansson Inserito il aprile 9th, 2018 da Daniele Panebianco

Peccioli museo a cielo aperto. Sei racconti d'autore per sei inedite installazioni - ArtsLife | ArtsLife

10/04/18 10:39

Le parole scaldano 2004 Vetro, inox, travertino, bisazza, acqua 600x500x340 Courtesy Comune di Quarrata Sabato 21 aprile inaugura “VOCI”, un progetto artistico-letterario nato dalla collaborazione del Comune di Peccioli (Pi) con la Fondazione Peccioliper. Nel cuore della Toscana si sono incontrati sei tra i più noti scrittori italiani contemporanei -Laura Bosio, Mauro Covacich, Maurizio de Giovanni, Romano De Marco, Ferruccio Parazzoli, Laura Pugno- e la pratica artistica di Vittorio Corsini. Racconti inediti danno vita a sei installazioni permanenti che, a partire dalla cittadina di Peccioli, si snodano tra i borghi circostanti creando percorsi inattesi. “Voci” nasce dalla volontà di creare all’interno del territorio del Comune di Peccioli un percorso artistico-letterario che accompagni alla scoperta di luoghi nuovi e inesplorati. A ciascuno scrittore è stato chiesto di costituire un tassello di questo percorso, scrivendo un racconto a partire dalle suggestioni nate dall’ incontro con alcuni edifici religiosi del territorio, per lo più costruiti in prossimità di piccoli borghi, ognuno con una propria storia e identità. Trasposte in forma audio dagli stessi autori, queste storie tornano al luogo che le ha generate e trovano modalità di ascolto attraverso sei nuove opere concepite appositamente da Vittorio Corsini e installate all’interno del Campanile della Chiesa di San Verano, della Chiesa della Madonna del Carmine e della Chiesa delle Serre a Peccioli, nella Chiesa di San Giorgio a Cedri, nella Cappella dei Santi Rocco e Sebastiano a Fabbrica, nell’Oratorio della Santissima Annunziata a Ghizzano.

I have head 2004 segatura su pavimento ambiente Courtesy Palazzo delle Papesse Centro Arte Contemporanea Ph. Paolo Emilio Sfriso Da circa un trentennio, infatti, l’Amministrazione Comunale porta avanti un progetto che interseca l’arte contemporanea con il territorio e la sua identità. Grazie ad una serie di interventi ad hoc di artisti contemporanei (tra questi Nagasawa, Dubosarsky-Vinogradov, Garutti e lo stesso Corsini), si è costituito nel tempo una sorta di museo a cielo aperto che ha stabilito nuove relazioni con il paesaggio circostante arricchendolo di elementi che si intrecciano con la storia e le tradizioni locali. http://www.artslife.com/2018/04/09/museo-cielo-aperto-peccioli-racconti-dautore-inedite-installazioni/

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Peccioli museo a cielo aperto. Sei racconti d'autore per sei inedite installazioni - ArtsLife | ArtsLife

10/04/18 10:39

La ricerca di Vittorio Corsini si estende attraverso tre decenni di intensa attività nel campo della scultura e dell’installazione; fin dagli inizi si concentra sul concetto e sui modi dell’abitare, sulle dinamiche che interessano la vita negli spazi domestici e negli spazi pubblici e sullo spazio fisico come metafora di incontro tra l’individuo e la collettività. Parafrasando le parole di Corsini, è importante che la scultura pubblica sappia dialogare con la comunità, che possa assumere una dimensione umana e sociale, di scambio e di relazione. La parola da sempre è uno degli elementi fondanti della ricerca di Vittorio Corsini. Nel 2007 collabora per la prima volta con uno scrittore per “Chi mi parla”, un lampione con seduta che racconta le storie degli abitanti del luogo. Nel 2011, avvalendosi nuovamente dell’ausilio di due scrittori realizza per il MACRO di Roma “Xenia”, un luogo di sosta ritagliato sulla terrazza del museo, dove le vibrazioni di una staccionata trasformano i racconti in suono.

I have head 2004 alluminio verniciato, lampada ambiente Courtesy Sergio Rossi Ph. Paolo Emilio Sfriso LE OPERE “E non per vendetta” è il titolo dello scritto di Laura Bosio. Narratrice dell’anima, in questo racconto come nei suoi libri sceglie una donna come protagonista della storia. Liuba è una ragazza ucraina che fugge dalle violenze della guerra. Approda a Peccioli e grazie all’ aiuto del parroco della Chiesa del Carmine dà inizio a una nuova vita. Corsini coglie del racconto della Bosio la dimensione corale e predispone all’ ingresso della chiesa due sedute a semicerchio che si fronteggiano. L’elemento posto al centro diffonde la voce narrante dell’autrice. La scrittura di Mauro Covacich dialoga in modo intenso con l’arte come testimonia la pentalogia che realizza tra il 2003 e il 2011. “Il sagrato è protetto da due lecci. Sul tronco di entrambi un’antica ferita. Due alberi gemelli castigati dallo stesso fulmine, sopravvissuti allo stesso incendio, in cima a questa altura che sembra una nuvola sospesa sulla campagna, e invece è terra, invece è Toscana”. Così Covacich inizia il suo racconto, accompagnandoci all’ interno della Chiesa delle Serre di Peccioli. Credo è un monologo interiore, una preghiera laica lucida, spietata, a tratti disperata che tuttavia non abbandona la speranza. Corsini restituisce visivamente il rigore della scrittura di Covacich collocando all’ interno della chiesa delle panche di pietra. A “parlare” dall’ alto di un ponteggio di ipotetici lavori in corso, un asse in legno che vibra. Maurizio de Giovanni è autore di una fortunata serie di romanzi che ha come protagonista il commissario Ricciardi e di un’altra saga altrettanto celebre “I bastardi di Pizzofalcone”, un filone del police procedural ambientato a Napoli. Per questo progetto firma “Il segno della Madonna”. La storia, ambientata all’ interno della Chiesa di San Giorgio a Cedri, racconta un’improbabile conversazione tra due anziani personaggi, Giuseppe e Guido, in merito alla “scomparsa” di un prezioso dipinto: la Madonna dell’Umiltà di Beato Angelico. “Sono molto diversi fra loro, i due anziani. Uno se ne sta dritto, composto, i capelli grigi tirati all’ indietro e gli occhiali di corno, le mani in grembo. L’altro è un po’ curvo, la chioma candida disordinata sulla nuca e sulle spalle, una specie di mantello scuro addosso. Le mani gli tremano un po’ (…)”. L’installazione di Corsini è un invito a riflettere sul paradosso diacronico messo in scena dallo scrittore. Si intitola “L’ora della verità” il racconto di Romano De Marco, uno dei più apprezzati scrittori italiani di genere poliziesco, noir e, più di recente, thriller. Il giallo si consuma durante la visita di un famoso quanto attempato scrittore, il professor D’ Eramo, ad uno dei monumenti simbolo di Peccioli, il Campanile della Chiesa di San Verano. “È la storia di una ragazza che si suicidò, gettandosi proprio da una di queste aperture.” D’ Eramo lo guardò, finalmente incuriosito. “Aveva vent’ anni, ed era di qui, di Peccioli. Sin da bambina sognava di diventare una scrittrice di romanzi (…)”. Corsini fa correre la voce di De Marco lungo il corrimano delle scale che danno accesso alla torre. Il suono ci conduce idealmente fino alla sommità del Campanile; lì De Marco svela il finale della sua storia. Ferruccio Parazzoli è uno dei più significativi scrittori contemporanei, i suoi romanzi si caratterizzano per una costante attenzione ai problemi etici e per il capovolgimento del fantastico e del metafisico nell’ umile quotidiano. Per predisporre le persone all’ ascolto della narrazione di Parazzoli “Prima della notte”, Corsini colloca sul fondo dell’Oratorio della Santissima Annunziata a Ghizzano due sedie e una scultura di marmo statuario. Le sedie poste vicine, ricreano quell’ atmosfera intima e privata che caratterizza la conversazione tra i due protagonisti del racconto: “(…) Questa che vede”, riprese il professore, “è la Santa dei Santi, il mio oratorio privato. Qui regna la pace. Vuole sapere da cosa erano ricoperte queste pareti prima che http://www.artslife.com/2018/04/09/museo-cielo-aperto-peccioli-racconti-dautore-inedite-installazioni/

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Dalla Campania al Piemonte: 10 mostre da vedere ad Aprile

http://www.collezionedatiffany.com/mostre-aprile-2018/

(http://www.collezionedatiffany.com/)

COME COLLEZIONARE ARTE CONTEMPORANEA E VIVERE FELICI

DI NICOLA MAGGI (HTTP://WWW.COLLEZIONEDATIFFANY.COM/AUTHOR/NICOLAMAGGI/) / 31 MARZO 2018

DALLA CAMPANIA AL PIEMONTE: 10 MOSTRE DA VEDERE AD APRILE

(.)

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PPeeddaannaa (http://www.nicolapedana.com/) dal 7 aprile prossimo presenterà PPrriim maa,, ppeerrssoonnaallee ddii IIvvaannoo TTrrooiissii che negli spazi della galleria esporrà un ciclo di nuove opere, realizzate per l’occasione e accomunate da una ricerca sulla natura e i suoi processi, da sempre al centro degli interessi dell’artista. Questo nuovo ciclo nasce, peraltro, dai ripetuti sopralluoghi che Troisi ha fatto nei giardini della Reggia di Caserta.

(http://www.collezionedatiffany.com/wordpress/wp-content/uploads/2018/03/perterra-2012-carta-cotone-e-terra.jpg)

Ivano Troisi, Perterra, 2012, carta cotone e terra. Courtesy: Galleria Nicola Pedana II llaavvoorrii ccoonncceeppiittii ppeerr P Prriim maa,, infatti, ssoonnoo iinn ddiirreettttaa rreellaazziioonnee ccoonn iill ppaattrriim moonniioo bboottaanniiccoo ddeellllaa R Reeggggiiaa, tra alberi secolari e resti di ciò che era e non è più. L’osservazione empirica e il contatto diretto con gli elementi della natura permette all’artista di raccoglierne le tracce, utilizzando varie tecniche come il frottage e realizzando un walldrawing per lo spazio della galleria che traccia la silhouette di un albero della Reggia, mentre il tronco di castagno diventa una colonna al centro dello spazio espositivo, scavato così da conservare e mostrare, idealmente, l’impronta degli alberi vicini. M Meem moorriiaa ee nnaattuurraa ddiivveennggoonnoo quindi llee ppaarroollee cchhiiaavvee cchhee aattttrraavveerrssaannoo ttuuttttaa llaa m moossttrraa dove le opere, seppur ognuna realizzata con una tecnica diversa, sono in stretta relazione l’una con l’altra.

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Stefano Canto – Sd 2 (2017) Cemento, elementi organici (ph. Luisa Galdo) AR Room maa la galleria M Maattèèrriiaa ((hhttttppss::////w ww ww w..m maatteerriiaaggaalllleerryy..ccoom m//)) presenta fi finnoo aall 1199 m maaggggiioo prossimo la seconda personale in galleria di SStteeffaannoo C Caannttoo, dal titolo SSoottttoo ll’’iinnflfluueennzzaa ddeell FFiiuum mee..

SSeeddiim meennttoo in cui l’artista prosegue la sua ricerca sulla scultura e su Roma, intesa come città “liquida”. Grazie ad un concept molto particolare, entrare nella Galleria Matèria vuol dire immergersi nell’opera di Canto e nel suo stesso farsi, mediante un allestimento in progress che prevede un vero e proprio dialogo tra l’aspetto contemplativo dell’opera e l’osservazione – processuale e in diretta – della sua stessa realizzazione.

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Ancora nella Capitale, la W Whhiittee N Nooiissee G Gaalllleerryy (http://whitenoisegallery.it/)ospita, invece, R Reebbiitthh, personale del duo artistico SSaannttiissssiim mii ((SSaarraa R Reennzzeettttii ee A Annttoonneelllloo SSeerrrraa)) con cui la galleria inaugura la nuova sede di Via della Seggiola 9, nel quadrilatero del contemporaneo della Capitale, lasciando dopo 4 anni il quartiere di San Lorenzo. La mostra, che rimarrà aperta fino al 21 aprile, sarà l’occasione per il pubblico romano, e non solo, di scoprire la potenza delle immagini dei Santissimi la cui arte sconvolge e riscrive il concetto di pudore, di morbosità, di corpo come entità inviolabile al limite dell’omertà. Nella loro estetica viene elevato a primo confine fisico tra la mente e il mondo, ed è proprio l’assenza di menzogna o limature che può ferire o confortare.

(http://www.collezionedatiffany.com/wordpress/wp-content/uploads/2018/03 /29389002_777752562408523_3378798759709245440_n.jpg)

Un lavoro di Monika Grzymala. Courtesy: Eduardo Secci Contemporary Risalendo lo stivale arriviamo a FFiirreennzzee dove la G Gaalllleerriiaa EEdduuaarrddoo SSeeccccii C Coonntteem mppoorraarryy ((hhttttpp::////wwwwww..eedduuaarrddoosseeccccii..ccoom m//iinnddeexx..pphhpp)) ha da poco inaugurato la mostra personale di M Moonniikkaa G Grrzzyym maallaa D Diisseeggnnoo aa ccuurraa ddii A Annggeell M Mooyyaa G Gaarrcciiaa. La ricerca di Grzymala si focalizza sulle diverse potenzialità della linea e del segno nello spazio tridimensionale attraverso l’utilizzo di materiali come nastro adesivo, carboncino o grandi disegni in rilievo su carta Washi fatta a mano. I lavori installativi, sviluppati per costruire nuovi cosmi e nuove relazioni, riconfigurano radicalmente gli ambienti per cui vengono ideati, mentre i disegni su carta sono delicati, fragili e transitori, ma celano una dirompente materialità. In entrambe le declinazioni, l’energica gestualità dell’artista si avverte nelle linee aggrovigliate che si spandono e disperdono, implodono e curvano, si dilatano e diramano creando un ritmo dinamico, imprevedibile e sospeso.

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Vittorio Corsini, I have head

2004. Alluminio verniciato, lampada ambiente. Courtesy Sergio Rossi. Ph. Paolo Emilio Sfriso

Sempre in Toscana, ma questa volta a P Peecccciioollii,, il 2211 aapprriillee prossimo inaugura V VO OC CII, progetto che nasce dalla volontà di creare all’interno del territorio del Comune di Peccioli un percorso artisticoletterario che accompagni alla scoperta di luoghi nuovi e inesplorati. Le voci narranti sono quelle di alcuni tra i più noti scrittori italiani contemporanei – Laura Bosio, Mauro Covacich, Maurizio de Giovanni, Romano De Marco, Ferruccio Parazzoli, Laura Pugno – e la pratica artistica di Vittorio Corsini danno voce e forma a sseeii nnuuoovvee iinnssttaallllaazziioonnii ppeerrm maanneennttii cchhee,, aa ppaarrttiirree ddaallllaa cciittttaaddiinnaa ddii P Peecccciioollii,, ssii ssnnooddaannoo ttrraa ii bboorrgghhii cciirrccoossttaannttii ccrreeaannddoo ppeerrccoorrssii iinnaatttteessii.

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CONTRORADIO 20 aprile 2018-04-26 intervista a Vittorio Corsini http://www.controradio.it/podcast/voci-vedere-la-bellezza-ascoltando-le-emozioni-intervista-avittorio-corsini/

do@time: aprile 2018

https://doattime.blogspot.it/2018/04/

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I have head ➁ 2004 alluminio verniciato, lampada ambiente Courtesy Sergio RossiPh. Paolo Emilio Sfriso

LE OPERE E non per vendetta è il titolo dello scritto di Laura Bosio. Narratrice dell’anima, in questo racconto come nei suoi libri sceglie una donna come protagonista della storia. Liuba è una ragazza ucraina che fugge dalle violenze della guerra. Approda a Peccioli e grazie all’aiuto del parroco della Chiesa del Carmine dà inizio a una nuova vita. Corsini coglie del racconto della Bosio la dimensione corale e predispone all’ingresso della chiesa due sedute a semicerchio che si fronteggiano. L’elemento posto al centro diffonde la voce narrante dell’autrice. La scrittura di Mauro Covacich dialoga in modo intenso con l’arte come testimonia la pentalogia che realizza tra il 2003 e il 2011. “Il sagrato è protetto da due lecci. Sul tronco di entrambi un’antica ferita. Due alberi gemelli castigati dallo stesso fulmine, sopravvissuti allo stesso incendio, in cima a questa altura che sembra una nuvola sospesa sulla campagna, e invece è terra, invece è Toscana”. Così Covacich inizia il suo racconto, accompagnandoci all’interno della Chiesa delle Serredi Peccioli.Credo è un monologo interiore, una preghiera laica lucida, spietata, a tratti disperata che tuttavia non abbandona la speranza. Corsinirestituisce visivamente il rigore della scrittura di Covacichcollocando all’internodella chiesa delle panche di pietra. A “parlare”dall’alto di un ponteggio di ipotetici lavori in corso, un asse in legno che vibra. Maurizio de Giovanni èautore di una fortunata serie di romanzi che ha come protagonista il commissario Ricciardi e di un’altra saga altrettanto celebre,I bastardi di Pizzofalcone,un filone del policeproceduralambientato a Napoli. Per questo progetto firmaIl segno della Madonna. La storia, ambientata all’interno della Chiesa di San Giorgio a Cedri, racconta un’improbabile conversazione tra due anziani personaggi, Giuseppe e Guido, in merito alla “scomparsa” di un prezioso dipinto: la Madonna dell’Umiltà di Beato Angelico. “Sono molto diversi fra loro, i due anziani. Uno se ne sta dritto, composto, i capelli grigi tirati all’indietro e gli occhiali di corno, le mani in grembo. L’altro è un po’ curvo, la chioma candida disordinata sulla nuca e sulle spalle, una specie di mantello scuro addosso. Le mani gli tremano un po’ (…)”. L’installazione diCorsiniè un invito a riflettere sul paradosso diacronicomesso in scena dallo scrittore. Si intitolaL’ora della veritàil racconto di Romano De Marco, uno dei più apprezzati scrittori italiani di genere poliziesco, noir e, più di recente, thriller. Il giallo si consuma durante la visita di un famoso quanto attempato scrittore, il professor D’Eramo, ad uno dei monumenti simbolo di Peccioli, il Campanile della Chiesa di San Verano. “È la storia di una ragazza che si suicidò, gettandosi proprio da una di queste aperture.” D’Eramo lo guardò, finalmente incuriosito. “Aveva vent’anni, ed era di qui, di Peccioli. Sin da bambina sognava di diventare una scrittrice di romanzi (…)”.Corsini fa correre la voce di De Marco lungo il corrimano delle scale che danno accesso alla torre. Il suono ci conduce idealmente fino alla sommità del Campanile; lìDe Marco svela il finale della sua storia. Ferruccio Parazzoli è uno dei più significativi scrittori contemporanei, i suoi romanzi si caratterizzano per una costante attenzione ai problemi etici e per il capovolgimento del fantastico e del metafisico nell’umile quotidiano. Per predisporre le persone all’ascolto della narrazione di Parazzoli, Prima della notte, Corsini colloca sul fondo dell’Oratorio della Santissima Annunziata a Ghizzano due sedie e una scultura di marmo statuario. Le sedie poste vicine, ricreano quell’atmosfera intima e privata che caratterizza la conversazione tra i due protagonisti del racconto: “(…) Questa che vede”, riprese il professore, “è la Santa dei Santi, il mio oratorio privato. Qui regna la pace. Vuole sapere da cosa erano ricoperte queste pareti prima che prolificasse questa colonia di Santi? Libri, soltanto libri, ormai inutili libri. La metamorfosi ebbe origine molti anni fa quando…” Si tolse gli occhiali, appoggiòil capo sulla spalliera della poltrona e cominciò a raccontare, come raccontasse un sogno (…)”. “Ogni autore ha delle ossessioni che si ripropongono: io torno spesso a scrivere di natura, del rapporto tra l’uomo e gli animali, delle trasformazioni del pianeta, ma anche del rapporto che abbiamo con la morte e la scomparsa. Un’ambientazione ricorrente, per me, è il bosco”, dichiara la poetessa e scrittrice Laura Pugno in una intervistarilasciata in occasione del Premio Campiello 2017. L’incendio, il racconto che scrive per questo progetto, è la storia di Pietro un uomo che appicca incendi convinto di ritrovare, tra le fiamme del fuoco, il volto della figlia scomparsa. “Sapeva che era l’ultima volta, che appiccando quell’incendio – in qualche modo, lo sapeva – sarebbe morto, anche se neanche adesso, sul prato della chiesa, con l’umido sotto e il cielo sopra, le sue ustioni erano mortali. Chiuse gli occhi, sentì qualcosa(…)”.L’altare della Chiesa dei Santi Rocco e Sebastiano a Fabbricaè cinto da un intreccio di rami e di foglie. Sedendoci su una delle panche il cespuglio si accende del rosso del fuoco e, dall’altare che vibra, si diffonde la voce dell’autrice.

Nuovi spazi per Goldsmiths Il Goldsmiths , parte dell’Università di Londra, con più di 9.000 studenti è una delle realtà più fertili della produzione culturale... Il mercato dell’arte fra luci e ombre E’ uscito da alcuni giorni il report “ The Art Market 2018 ” di Art Basel e UBS , della Arts Economics di Clare McAndrew , che ... T.Emin alla St.Pancras Station Intervento del 2014 - David Batchelor Il prossimo 10 Aprile presso la stazione di St.Pancras a Londra sarà inaugurata l'opera ... The Invisible Enemy Should Not Exist di Michael Rakowitz a Trafalgar Square Un'opera tutta di lattine si erge ora sul quarto plinto di Trafalgar Square a Londra, si tratta della nuova opera di Michael Ra... Uriel Orlow - Plant Echoes Uriel Orlow Botanical Dream (#4), 2017 Archival pigment print on baryta paper 55 × 75 cm Laveronica Arte Contemporanea è lieta... Yinka Shonibare MBE al Central Park di New York Da alcuni giorni una grande scultura di Yinka Shonibare MBE è presente all'entrata sudest del Central Park di New York , è un pr... Christo porta una mastabe sul lago della Serpentine a Londra E’ in fase di realizzazione una grande nuovo progetto di Christo , che questa volta creerà una grande mastaba nel lago della Serpen...

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Quanto apparso su Exibart il giorno dellâ&#x20AC;&#x2122;opening: esce il 22 aprile come prima speed news della giornata alle ore 6.15 (screen shoot) la news rimane poi sempre leggibile a questo link permanente: http://www.exibart.com/notizia.asp?IDNotizia=57349&IDC ategoria=204 - post dedicato sulla pagina facebook di Exibart giĂ dal mattino del 22 aprile con il link alla news a cui nel pomeriggio sono state aggiunte le foto dell'opening (screenshot in allegato) - il titolo e il link all'articolo sono anche nella newsletter della rivista inviata il 22 aprile

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SCULTURE FATTE DI VOCI. NEL CUORE DELLA TOSCANA, SEI SCRITTORI E UN ARTISTA IN DIALOGO

pubblicato sabato 21 aprile 2018 Taglio del nastro oggi, nel cuore della Toscana, per Voci, progetto che unisce arte e letteratura in un percorso che, dal centro di Peccioli, provincia di Pisa, prosegue nei vicini borghi di Cedri e Fabbrica. In questi luoghi, nei mesi scorsi, sei noti scrittori si sono lasciarsi ispirare da altrettanti edifici storici e, da stamattina, grazie alle suggestive opere permanenti realizzate da Vittorio Corsini, è possibile ascoltare i testi inediti, scaturiti da questo singolare incontro, narrati dalla voce degli stessi autori. Nel centro storico di Peccioli, troviamo i lavori di Laura

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narrati dalla voce degli stessi autori. Nel centro storico di Peccioli, troviamo i lavori di Laura Bosio, nella Chiesa del Carmine, di Mauro Covacich, nella Chiesa delle Serre, di Romano De Marco, nel Campanile, mentre a Cedri si trovano quelli di Maurizio de Giovanni, nella Chiesa di San Giorgio, e di Ferruccio Perazzoli, nell’Oratorio della Santissima Annunziata, infine quello di Laura Pugno, nella Cappella dei Santi Rocco e Sebastiano, a Fabbrica. Gli esiti spaziano dal saggio al giallo, fino al racconto di introspezione e trovano un punto di unione nella possibilità di fruizione a cui Corsini, grande sperimentatore dell’arte pubblica, tema sul quale ci ha rilasciato un’intervista che pubblicheremo nei prossimi giorni, ha dato vita: sei installazioni che permettono ai visitatori di ascoltare i testi integrali, della durata di circa dieci minuti ciascuno, all’interno dell’edificio che li ha ispirati. Non audio in cuffia o soluzioni analoghe ma opere dalla forte presenza scultorea, tutte molto diverse tra loro e che, mediante una particolare tecnologia, permettono al suono di provenire, in quasi tutti i casi, dalle installazioni stesse, invitando il visitatore a instaurare una relazione personale con i testi, gli edifici e le emozioni. Voci è un progetto del Comune di Peccioli in collaborazione con la Fondazione Peccioliper e costituisce l’esito più recente di una visione ben più ampia che, da una trentina d’anni, ha reso un paese con poco meno di 5mila abitanti, un centro di sperimentazione dedicato all’arte pubblica, attraverso numerose collaborazioni con artisti contemporanei. Un’identità a cui Peccioli tiene fede con energia e coraggio, in un periodo storico in cui, per scelta o per necessità, molte amministrazioni pubbliche tendono a tagliare i fondi per l’arte contemporanea. «All’inizio degli anni ’90 – ci racconta il sindaco, Renzo Macelloni – a Peccioli si è realizzata un’operazione basata sull’idea di invitare alcuni artisti a confrontarsi con i luoghi, le storie, i paesaggi, così che poi fossero create delle opere le quali tenessero conto di tale contesto con l’obiettivo dichiarato di ricercare una possibile cultura dell’abitare o l’ancoraggio a un nuovo contesto locale. Vittorio Messina, Hidetoshi Nagasawa, Nicola Carrino, Federico De Leonardis, Vittorio Corsini, sono solo alcuni degli artisti che hanno lavorato su Peccioli e hanno riflettuto sull’identità culturale del territorio e vi hanno lasciato alcune opere, il cui numero nel corso del tempo si è arricchito fino a diventare una vera e propria galleria d’arte contemporanea a cielo aperto. Voci si colloca in questo percorso di riqualificazione del centro storico e delle frazioni del Comune, con un salto di qualità, perché all’arte contemporanea si affianca l’arte letteraria, attraverso i racconti di nomi importanti della letteratura italiana attuale». E Peccioli, ci dice ancora Macelloni, pensa già al futuro, con la prossima realizzazione di una nuova serie di opere, tra cui una passerella progettata da Nagasawa, storico artista scomparso poche settimane fa. Intanto, per sperimentare nuovi modelli di relazione tra territorio, arte e pubblico, in occasione dell’inaugurazione di Voci, l’amministrazione comunale lancia un’app gratuita, ricca di informazioni sulle opere e suggerimenti sul percorso di visita. Chi, inoltre, volesse conoscere le sei opere, sabato e domenica, 21 e 22 aprile, potrà approfittare di una navetta gratuita, per raggiungere gli edifici esterni al centro storico. Tutte le informazioni qui. (Silvia Conta)

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'Voci', sei nuove installazioni permanenti a Peccioli 20 aprile 2018 17:01

Attualità

Peccioli

Arte e letteratura contemporanea si incontrano

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scoperta luoghi nuovi e inesplorati. Le vocinenarranti sono quelle alcuniditra autori consulta Questoaccompagni sito si avvale di alla cookie. Chiudendodiquesto banner o proseguendo la navigazione acconsenti l'utilizzo. Per di saperne più iomaggiori negarne il consenso, contemporanei. la cookie policy.

ognuno con una propria storia e identità. Trasposte in forma audio dagli stessi autori, queste storie tornano al luogo che le ha generate e trovano modalità di ascolto attraverso sei nuove opere concepite appositamente da Vittorio Corsini e installate all’interno del Campanile della Chiesa di San Verano, della Chiesa della Madonna del Carmine e della Chiesa delle Serre a Peccioli, nella Chiesa di San Giorgio a Cedri, nella Cappella dei Santi Rocco e Sebastiano a Fabbrica, nell’Oratorio della Santissima Annunziata a Ghizzano. La ricerca di Vittorio Corsini si estende attraverso tre decenni di intensa attività nel campo della scultura e dell'installazione; fin dagli inizi si concentra sul concetto e sui modi dell’abitare, sulle dinamiche che interessano la vita negli spazi domestici e negli spazi pubblici e sullo spazio fisico come metafora di incontro tra l’individuo e la collettività. Essenziale nelle forme, il lavoro di Corsini si fa tramite di un contenuto emozionale e genera le condizioni per una diversa esperienza del quotidiano. Nel corso degli anni numerosi interventi di arte pubblica nello spazio urbano hanno visto l’artista a lavoro in centri abitati con la realizzazione e la progettazione di cortili, fontane, giardini pensati come generatori di incontri e sorti come effetto di pratiche ordinarie o abitudini consumate dagli abitanti locali. “Abbiamo bisogno di attivare nuovi territori, afferma Corsini, l’artista è come un esploratore che rende visibili quei nuovi territori, che oggi sono fatti non tanto di materiali, tecniche, linguaggi, quanto piuttosto di modi, rapporti, energie (…) La scultura pubblica per me è qualcosa che attiva uno spazio; è importante che l’opera funzioni, che si possa attraversare, che sappia dialogare che possa assumere una dimensione umana e sociale, di scambio e di relazione”. Riprodotta su un tappeto di segatura colorata piuttosto che proiettata come fascio di luce sulle pareti di una stanza, la parola da sempre è uno degli elementi fondanti della ricerca di Vittorio Corsini. Nel 2007 collabora per la prima volta con uno scrittore per “Chi mi parla”, un lampione con seduta che racconta le storie degli abitanti del luogo. Nel 2011, avvalendosi nuovamente dell’ausilio di due scrittori realizza per il MACRO di Roma “Xenia”, un luogo di sosta ritagliato sulla terrazza del museo, dove le vibrazioni di una staccionata trasformano i racconti in suono. Definiscono uno spazio, creano relazioni, predispongono all’ascolto e, come nell’installazione romana, danno materialmente voce alle narrazioni dei sei autori le opere che Corsini concepisce per VOCI.

La scrittura di Mauro Covacich dialoga in modo intenso con l’arte come testimonia la pentalogia che realizza tra il 2003 e il 2011. “Il sagrato è protetto da due lecci. Sul tronco di entrambi un’antica ferita. Due alberi gemelli castigati dallo stesso fulmine, sopravvissuti allo stesso incendio, in cima a questa altura che sembra una nuvola sospesa sulla campagna, e invece è terra, invece è Toscana”. Così Covacich inizia il suo racconto, accompagnandoci all’interno della Chiesa delle Serre di Peccioli. Credo è un monologo interiore, una preghiera laica lucida, spietata, a tratti disperata che tuttavia non abbandona la speranza. Corsini restituisce visivamente il rigore della scrittura di Covacich collocando all’interno della chiesa delle panche di pietra. A “parlare” dall’alto di un ponteggio di ipotetici lavori in corso, un asse in legno che vibra. Maurizio de Giovanni è autore di una fortunata serie di romanzi che ha come protagonista il commissario Ricciardi e di un’altra saga altrettanto celebre, I bastardi di Pizzofalcone, un filone del police procedural ambientato a Napoli. Per questo progetto firma Il segno della Madonna. La storia, ambientata all’interno della Chiesa di San Giorgio a Cedri, racconta un’improbabile conversazione tra due anziani personaggi, Giuseppe e Guido, in merito alla “scomparsa” di un prezioso dipinto: la Madonna dell’Umiltà di Beato Angelico. “Sono molto diversi fra loro, i due anziani. Uno se ne sta dritto, composto, i capelli grigi tirati all’indietro e gli occhiali di corno, le mani in grembo. L’altro è un po’ curvo, la chioma candida disordinata sulla nuca e sulle spalle, una specie di mantello scuro addosso. Le mani gli tremano un po’ (…)”. L’installazione di Corsini è un invito a riflettere sul paradosso diacronico messo in scena dallo scrittore. Si intitola L’ora della verità il racconto di Romano De Marco, uno dei più apprezzati scrittori italiani di genere poliziesco, noir e, più di recente, thriller. Il giallo si consuma durante la visita di un famoso quanto attempato scrittore, il professor D’Eramo, ad uno dei monumenti simbolo di Peccioli, il Campanile della Chiesa di San Verano. “È la storia di una ragazza che si

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gettandosi da questo una dibanner queste aperture.” la D’Eramo lo guardò, finalmente vent’anni, ed era di Questosuicidò, sito si avvale di cookie.proprio Chiudendo o proseguendo navigazione ne acconsenti l'utilizzo. incuriosito. Per saperne di“Aveva più o negarne il consenso, consulta qui,policy di Peccioli. la cookie .

Sin da bambina sognava di diventare una scrittrice di romanzi (…)”. Corsini fa correre la voce di De Marco lungo il corrimano delle scale che danno accesso alla torre. Il suono ci conduce idealmente fino alla sommità del Campanile;

lì De Marco svela il finale della sua storia. Ferruccio Parazzoli è uno dei più significativi scrittori contemporanei, i suoi romanzi si caratterizzano per una costante attenzione ai problemi etici e per il capovolgimento del fantastico e del metafisico nell’umile quotidiano. Per predisporre le persone all’ascolto della narrazione di Parazzoli, Prima della notte, Corsini colloca sul fondo dell’Oratorio della Santissima Annunziata a Ghizzano due sedie e una scultura di marmo statuario. Le sedie poste vicine, ricreano quell’atmosfera intima e privata che caratterizza la conversazione tra i due protagonisti del racconto: “(…) Questa che vede”, riprese il professore, “è la Santa dei Santi, il mio oratorio privato. Qui regna la pace. Vuole sapere da cosa erano ricoperte queste pareti prima che prolificasse questa colonia di Santi? Libri, soltanto libri, ormai inutili libri. La metamorfosi ebbe origine molti anni fa quando…” Si tolse gli occhiali, appoggiò il capo sulla spalliera della poltrona e cominciò a raccontare, come raccontasse un sogno (…)”. “Ogni autore ha delle ossessioni che si ripropongono: io torno spesso a scrivere di natura, del rapporto tra l’uomo e gli animali, delle trasformazioni del pianeta, ma anche del rapporto che abbiamo con la morte e la scomparsa. Un’ambientazione ricorrente, per me, è il bosco”, dichiara la poetessa e scrittrice Laura Pugno in una intervista rilasciata in occasione del Premio Campiello 2017. L’incendio, il racconto che scrive per questo progetto, è la storia di Pietro un uomo che appicca incendi convinto di ritrovare, tra le fiamme del fuoco, il volto della figlia scomparsa. “Sapeva che era l’ultima volta, che appiccando quell’incendio – in qualche modo, lo sapeva – sarebbe morto, anche se neanche adesso, sul prato della chiesa, con l’umido sotto e il cielo sopra, le sue ustioni erano mortali. Chiuse gli occhi, sentì qualcosa (…)”. L’altare della Chiesa dei Santi Rocco e Sebastiano a Fabbrica è cinto da un intreccio di rami e di foglie. Sedendoci su una delle panche il cespuglio si accende del rosso del fuoco e, dall’altare che vibra, si diffonde la voce dell’autrice.

INFORMAZIONI / SCHEDA TECNICA

Titolo: VOCI, Vittorio Corsini con Laura Bosio, Mauro Covacich, Maurizio de Giovanni, Romano De Marco, Ferruccio Parazzoli, Laura Pugno

Un progetto del Comune di Peccioli in collaborazione con Fondazione Peccioliper

Progetto editoriale a cura di Sandra Furlan

In collaborazione con EMONS libri&audiolibri

Inaugurazione sabato 21 aprile 2018, Peccioli, P.zza del Popolo, dalle ore 11.30 alle ore 17.30.

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Indirizzo: Peccioli Orario: 11.30

Fondazione Peccioliper, tel 0587 672158, da lunedì a venerdì 9-13 / 15-17;info@fondarte.peccioli.net; www.fondarte.peccioli.net Ufficio informazioni e accoglienza turistica del Comune di Peccioli, tel. 0587 936423, martedì, giovedì, venerdì 10-13 e mercoledì, sabato, domenica 10-13 /15-17

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Visite Spettacolo alla mostra “Marie Antoinette”

Un progetto del Comune di Peccioli in collaborazione con Fondazione Peccioliper I racconti inediti di sei tra i più noti scrittori italiani contemporanei – Laura Bosio, Mauro Covacich, Maurizio de Giovanni, Romano De Marco, Ferruccio Parazzoli, Laura Pugno – e la pratica artistica di Vittorio Corsini danno voce e forma a sei nuove installazioni permanenti che, a partire dalla cittadina di Peccioli, si snodano tra i borghi circostanti creando percorsi inattesi.

22 febbraio, 2018

INEDITI SPAZI IN CITTÀ: IL LAVORATORIO

23 febbraio, 2018

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installate all’interno del Campanile della Chiesa di San Verano, della Chiesa della Madonna del Carmine e della Chiesa delle Serre a Peccioli, nella Chiesa di San Giorgio a Cedri, nella

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SEGNALAZIONI

 SCRITTO DA EDI FERRARI

|  Aprile 2018 |  Pag. 46, 47

Facciata Museo Richard Ginori della Manifattura di Doccia

TOSCANA Artigianato e Palazzo per il Museo di Doccia

Una raccolta fondi per la riapertura della più importante testimonianza manifatturiera della porcellana in Italia. A lanciarla è “Artigianato e Palazzo” che riunisce ogni anno al Giardino Corsini di Firenze circa 90 artigiani chiamati a mostrare dal vivo le tecniche di lavorazione nelle quali eccellono. L’iniziativa vedrà coinvolto sia il pubblico sia le aziende sostenitrici della XXIV edizione di “Artigianato e Palazzo”, dal 17 al 20 maggio. A fronte di un’offerta minima di 8 euro all’ingresso (6 per i ragazzi tra i 12 ed i 18 anni, i più piccoli entrano gratuitamente), il pubblico potrà visitare la mostra. Sarà possibile anche donare un ulteriore contributo attraverso il dispositivo “Donachiaro”, allestito nel Giardino Corsini nei giorni della manifestazione. E ancora, dal 3 aprile, in tutti i 35 punti vendita Unicoop Firenze nei quali è attivo il servizio Box Office, sarà possibile effettuare una donazione liberale e ricevere un titolo di accesso per visitare la mostra. Il ricavato di tutte queste iniziative andrà all’associazione Amici di Doccia che destinerà l’intero contributo a favore del Museo. Info www.artigianatoepalazzo.it (http://www.artigianatoepalazzo.it/)

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PECCIOLI (PI) Fra arte e letteratura

Vittorio Corsini, Souvenir Un artista (Vittorio Corsini) e alcuni dei nomi più interessanti della letteratura italiana contemporanea (Laura Bosio, Mauro Covacich, Maurizio de Giovanni, Romano De Marco, Ferruccio Parazzoli, Laura Pugno) per un percorso artistico-letterario tra le colline toscane, costituito da sei nuove installazioni permanenti. Il 21 aprile si inaugura “Voci”, un progetto del Comune di Peccioli in collaborazione con la Fondazione Peccioliper. La cittadina già da tempo porta avanti un progetto che interseca l’arte contemporanea con il territorio e la sua identità, e grazie ad una serie di interventi ad hoc di artisti contemporanei si è costituito nel tempo una sorta di museo a cielo aperto. “Voci” nasce dalla volontà di creare un percorso artistico-letterario che accompagni alla scoperta di luoghi nuovi e inesplorati. Le voci narranti sono quelle di alcuni tra i maggiori autori contemporanei. A ciascuno di loro è stato chiesto di scrivere un racconto a partire dalle suggestioni nate dall’incontro con alcuni edifici religiosi del territorio: trasposte in forma audio dagli stessi autori, queste storie tornano al luogo che le ha generate e trovano modalità di ascolto attraverso sei nuove opere concepite appositamente da Vittorio Corsini. L’ingresso è libero. Info www.fondarte.peccioli.net (http://www.fondarte.peccioli.net/) FIRENZE Mercoledì Musicali

Tornano a risuonare le canne dell’organo Clementi dell’Auditorium di via Folco Portinari per l’edizione 2018 dei “Mercoledì musicali” della Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, rassegna dedicata ai massimi virtuosi della tastiera a livello internazionale. Al programma organistico si affiancano, come ormai da qualche anno, concerti di musica da camera che vedono protagonisti i solisti dell’Orchestra di Toscana classica (25 aprile, 2 e 30 maggio), dell’Orchestra da Camera Fiorentina (giugno e settembre) e della Scuola di musica di Fiesole (ottobre). Ingresso 5 euro; il ricavato delle serate è interamente devoluto in beneficenza. Consigliata la prenotazione. Info 0555304001, sul web www.fondazionecrfirenze.it (https://www.fondazionecrfirenze.it/) ARTIMINO (PO) Pasquetta al museo

Museo archeologico di Artimino Un piccolo gioiello alle pendici del Montalbano: il Museo archeologico di Artimino è situato in una cornice paesaggistica tra le più belle della Toscana, nell’antico borgo di Artimino di fronte alla Villa Medicea La Ferdinanda. Il Museo illustra il centro etrusco omonimo e il suo territorio attraverso il “mondo dei vivi” e le testimonianze del “mondo dei morti” restituite dalle necropoli di Artimino e Comeana. Il 2 aprile, giorno di Pasquetta, il museo propone una visita guidata ai reperti e manufatti che conserva e, conclusa la visita, offre a tutti i partecipanti una deliziosa degustazione di ovetti al cioccolato. Appuntamento alle 16. L’iniziativa è gratuita per i residenti nel Comune di Carmignano; per i non residenti ingresso e visita

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all’idea di un vero e proprio museo diffuso. Da circa un trentennio l’Amministrazione Comunale porta avanti un progetto che interseca l’arte contemporanea con il territorio e la sua identità. Grazie ad una serie di interventi ad hoc di artisti contemporanei (tra questi Nagasawa, Dubosarsky-Vinogradov, Garutti e lo stesso Corsini), si è costituito nel tempo una sorta di museo a cielo aperto che ha stabilito nuove relazioni con il paesaggio circostante arricchendolo di elementi che si intrecciano con la storia e le tradizioni locali. VOCI nasce dalla volontà di creare all’interno del territorio del Comune di Peccioli un percorso artisticoletterario che accompagni alla scoperta di luoghi nuovi e inesplorati. Le voci narranti sono quelle di alcuni tra i maggiori autori contemporanei. A ciascuno di loro è stato chiesto di costituire un tassello di questo percorso, scrivendo un racconto a partire dalle suggestioni nate dall’incontro con alcuni edifici religiosi del territorio, per lo più costruiti in prossimità di piccoli borghi, ognuno con una propria storia e identità. Trasposte in forma audio dagli stessi autori, queste storie tornano al luogo che le ha generate e trovano modalità di ascolto attraverso sei nuove opere concepite appositamente da Vittorio Corsini e installate all’interno del Campanile della Chiesa di San Verano, della Chiesa della Madonna del Carmine e della Chiesa delle Serre a Peccioli, nella Chiesa di San Giorgio a Cedri, nella Cappella dei Santi Rocco e Sebastiano a Fabbrica, nell’Oratorio della Santissima Annunziata a Ghizzano. La ricerca di Vittorio Corsini si estende attraverso tre decenni di intensa attività nel campo della scultura e dell’installazione; fin dagli inizi si concentra sul concetto e sui modi dell’abitare, sulle dinamiche che interessano la vita negli spazi domestici e negli spazi pubblici e sullo spazio fisico come metafora di incontro tra l’individuo e la collettività. Essenziale nelle forme, il lavoro di Corsini si fa tramite di un contenuto emozionale e genera le condizioni per una diversa esperienza del quotidiano. Nel corso degli anni numerosi interventi di arte pubblica nello spazio urbano hanno visto l’artista a lavoro in centri abitati con la realizzazione e la progettazione di cortili, fontane, giardini pensati come generatori di incontri e sorti come effetto di pratiche ordinarie o abitudini consumate dagli abitanti locali. “Abbiamo bisogno di attivare nuovi territori, afferma Corsini, l’artista è come un esploratore che rende visibili quei nuovi territori, che oggi sono fatti non tanto di materiali, tecniche, linguaggi, quanto piuttosto di modi, rapporti, energie (…) La scultura pubblica per me è qualcosa che attiva uno spazio; è importante che l’opera funzioni, che si possa attraversare, che sappia dialogare che possa assumere una dimensione umana e sociale, di scambio e di relazione”. Riprodotta su un tappeto di segatura colorata piuttosto che proiettata come fascio di luce sulle pareti di una stanza, la parola da sempre è uno degli elementi fondanti della ricerca di Vittorio Corsini. Nel 2007 collabora per la prima volta con uno scrittore per “Chi mi parla”, un lampione con seduta che racconta le storie degli abitanti del luogo. Nel 2011, avvalendosi nuovamente dell’ausilio di due scrittori realizza per il MACRO di Roma “Xenia”, un luogo di sosta ritagliato sulla terrazza del museo, dove le vibrazioni di una staccionata trasformano i racconti in suono. Definiscono uno spazio, creano relazioni, predispongono all’ascolto e, come nell’installazione romana, danno materialmente voce alle narrazioni dei sei autori le opere che Corsini concepisce per VOCIò

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E non per vendetta è il titolo dello scritto Laura Bosio.nell’informativa. Narratrice dell’anima, in questo racconto come nei acconsente all’uso dei cookies di terze parti, per le di finalità indicate Prosegui Note legali, Privacy e Cookies suoi libri sceglie una donna (http://julietartmagazine.com/note-legali-privacy-cookies/) come protagonista della storia. Liuba è una ragazza ucraina che fugge dalle

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violenze della guerra. Approda a Peccioli e grazie all’aiuto del parroco della Chiesa del Carmine dà inizio a una nuova vita. Corsini coglie del racconto della Bosio la dimensione corale e predispone all’ingresso della chiesa due sedute a semicerchio che si fronteggiano. L’elemento posto al centro diffonde la voce narrante dell’autrice. La scrittura di Mauro Covacich dialoga in modo intenso con l’arte come testimonia la pentalogia che realizza tra il 2003 e il 2011. “Il sagrato è protetto da due lecci. Sul tronco di entrambi un’antica ferita. Due alberi gemelli castigati dallo stesso fulmine, sopravvissuti allo stesso incendio, in cima a questa altura che sembra una nuvola sospesa sulla campagna, e invece è terra, invece è Toscana”. Così Covacich inizia il suo racconto, accompagnandoci all’interno della Chiesa delle Serre di Peccioli. Credo è un monologo interiore, una preghiera laica lucida, spietata, a tratti disperata che tuttavia non abbandona la speranza. Corsini restituisce visivamente il rigore della scrittura di Covacich collocando all’interno della chiesa delle panche di pietra. A “parlare” dall’alto di un ponteggio di ipotetici lavori in corso, un asse in legno che vibra. Maurizio de Giovanni è autore di una fortunata serie di romanzi che ha come protagonista il commissario Ricciardi e di un’altra saga altrettanto celebre, I bastardi di Pizzofalcone, un filone del police procedural ambientato a Napoli. Per questo progetto firma Il segno della Madonna. La storia, ambientata all’interno della Chiesa di San Giorgio a Cedri, racconta un’improbabile conversazione tra due anziani personaggi, Giuseppe e Guido, in merito alla “scomparsa” di un prezioso dipinto: la Madonna dell’Umiltà di Beato Angelico. “Sono molto diversi fra loro, i due anziani. Uno se ne sta dritto, composto, i capelli grigi tirati all’indietro e gli occhiali di corno, le mani in grembo. L’altro è un po’ curvo, la chioma candida disordinata sulla nuca e sulle spalle, una specie di mantello scuro addosso. Le mani gli tremano un po’ (…)”. L’installazione di Corsini è un invito a riflettere sul paradosso diacronico messo in scena dallo scrittore. Si intitola L’ora della verità il racconto di Romano De Marco, uno dei più apprezzati scrittori italiani di genere poliziesco, noir e, più di recente, thriller. Il giallo si consuma durante la visita di un famoso quanto attempato scrittore, il professor D’Eramo, ad uno dei monumenti simbolo di Peccioli, il Campanile della Chiesa di San Verano. “È la storia di una ragazza che si suicidò, gettandosi proprio da una di queste aperture.” D’Eramo lo guardò, finalmente incuriosito. “Aveva vent’anni, ed era di qui, di Peccioli. Sin da bambina sognava di diventare una scrittrice di romanzi (…)”. Corsini fa correre la voce di De Marco lungo il corrimano delle scale che danno accesso alla torre. Il suono ci conduce idealmente fino alla sommità del Campanile; lì De Marco svela il finale della sua storia. Ferruccio Parazzoli è uno dei più significativi scrittori contemporanei, i suoi romanzi si caratterizzano per una costante attenzione ai problemi etici e per il capovolgimento del fantastico e del metafisico nell’umile quotidiano. Per predisporre le persone all’ascolto della narrazione di Parazzoli, Prima della notte, Corsini colloca sul fondo dell’Oratorio della Santissima Annunziata a Ghizzano due sedie e una scultura di marmo statuario. Le sedie poste vicine, ricreano quell’atmosfera intima e privata che caratterizza la conversazione tra i due protagonisti del racconto: “(…) Questa che vede”, riprese il professore, “è la Santa dei Santi, il mio oratorio privato. Qui regna la pace. Vuole sapere da cosa erano ricoperte queste pareti prima che prolificasse questa

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colonia di Santi? Libri, soltanto libri, ormai inutili libri. La metamorfosi ebbe origine molti anni fa quando…” Si

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tolse gli occhiali, appoggiò il capo sulla spalliera della poltrona e cominciò a raccontare, come raccontasse un

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“Ogni autore ha delle ossessioni che si ripropongono: io torno spesso a scrivere di natura, del rapporto tra l’uomo e gli animali, delle trasformazioni del pianeta, ma anche del rapporto che abbiamo con la morte e la scomparsa. Un’ambientazione ricorrente, per me, è il bosco”, dichiara la poetessa e scrittrice Laura Pugno in una intervista rilasciata in occasione del Premio Campiello 2017. L’incendio, il racconto che scrive per questo progetto, è la storia di Pietro un uomo che appicca incendi convinto di ritrovare, tra le fiamme del fuoco, il volto della figlia scomparsa. “Sapeva che era l’ultima volta, che appiccando quell’incendio – in qualche modo, lo sapeva – sarebbe morto, anche se neanche adesso, sul prato della chiesa, con l’umido sotto e il cielo sopra, le sue ustioni erano mortali. Chiuse gli occhi, sentì qualcosa (…)”. L’altare della Chiesa dei Santi Rocco e Sebastiano a Fabbrica è cinto da un intreccio di rami e di foglie. Sedendoci su una delle panche il cespuglio si accende del rosso del fuoco e, dall’altare che vibra, si diffonde la voce dell’autrice. Info: VOCI, Vittorio Corsini con Laura Bosio, Mauro Covacich, Maurizio de Giovanni, Romano De Marco, Ferruccio Parazzoli, Laura Pugno Un progetto del Comune di Peccioli in collaborazione con Fondazione Peccioliper Progetto editoriale a cura di Sandra Furlan In collaborazione con EMONS libri&audiolibri Inaugurazione sabato 21 aprile 2018, Peccioli, P.zza del Popolo, dalle ore 11.30 alle ore 17.30. Sedi espositive: Chiesa del Carmine, Piazza del Carmine, Peccioli Chiesa delle Serre, Le Serre, Peccioli Chiesa di San Giorgio, Via di Cedri, Peccioli Campanile della Chiesa di San Verano, Piazza del Popolo 1, Peccioli Oratorio della Santissima Annunziata, Via Santa Maria, Ghizzano Chiesa dei Santi Rocco e Sebastiano, Via Vittorio Veneto, Fabbrica Ingresso libero Nei giorni di sabato 21 e domenica 22 aprile sarà a disposizione dei visitatori un bus-navetta gratuito per visitare le opere installate fuori dal centro storico di Peccioli. Il servizio osserverà i seguenti orari: sabato dalle ore 14.30 alle ore 17.30 (*); domenica dalle ore 10.00 alle ore 17.00 (*) [*partenza ultimo tour]. Gradita la prenotazione. Per informazioni: Fondazione Peccioliper, tel 0587 672158, da lunedì a venerdì 9-13 / 15-17; info@fondarte.peccioli.net (mailto:info@fondarte.peccioli.net); www.fondarte.peccioli.net (http://www.fondarte.peccioli.net/);

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I luoghi sacri nelle parole di sei scrittori PECCIOLI - Sabato 21 aprile inaugura Voci , un progetto del Comune in collaborazione con la Fondazione Peccioli per . I racconti inediti di sei tra i più noti scrittori italiani contemporanei - Laura ... QuiNewsValdera - 20-4-2018

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Nella chiesa di Ghizzano risuonano piano e lirica PECCIOLI - Dopo il concerto di inizio mese nella Chiesa di Santa Maria delle Grazie di Legoli, il 16,...30 sarà la volta della classe di canto lirico del M° Rossana Bertini, il coro di voci bianche dell'... QuiNewsValdera - 16-3-2018

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Concerti di musica sacra nelle frazioni ... una rassegna di concerti di musica classica nelle frazioni del Comune di Peccioli. Sabato 3 marzo ... i timpani di Alessandro Carrieri, l'organo di Giacomo Benedetti, le voci del tenore Marco Mustaro e ... QuiNewsValdera - 2-3-2018

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Concerto di pianoforte nel Giorno della Memoria ...e Filosofia dell'Università di Firenze con una tesi sui madrigali cinquecenteschi a sei voci di ... l'Accademia Musicale Toscana di Pontedera e l'Accademia Musicale Alta Valdera di Peccioli. QuiNewsValdera - 26-1-2018

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Voci Various Venues in Peccioli 21 Apr 2018 — 31 Aug 2028

“VOCI, Vittorio Corsini with Laura Bosio, Mauro Covacich, Maurizio de Giovanni, Romano De Marco, Ferruccio Parazzoli and Laura Pugno” is a project of the Municipality of Peccioli in collaboration with the Peccioliper Foundation with an Editorial project curated by Sandra Furlan and in collaboration with EMONS libri&audiolibri. The unpublished stories of six of the most renowned contemporary Italian writers – Laura Bosio, Mauro Covacich, Maurizio de Giovanni, Romano De Marco, Ferruccio Parazzoli and Laura Pugno – and Vittorio Corsini’s artistic practice give voice and shape to six new permanent installations that, starting from the town of Peccioli, file through the neighbouring villages, creating unexpected routes. Nestled in a hilly landscape with an ancient flavour, Peccioli combines the charm of medieval Tuscany with the concept of a truly widespread museum. Over the last thirty years or so, the Town Council has been working on a project that intersects 1 di 4

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VOCI stems from the desire to create an artistic/literary journey through the discovery of new and unexplored places within the municipal territory of Peccioli. The narrative voices belong to some of the major contemporary authors. Each one was asked to contribute to a segment of this route, writing a story inspired by the fascination born of the encounter with some religious buildings scattered over the territory, mostly built near small villages, each with its own history and identity. Converted to audio format by the authors themselves, these stories return to the place they originate from, and find listening modes through six new works specially created by Vittorio Corsini for the purpose and installed inside the Bell Tower of the Church of San Verano, the Church of the Madonna del Carmine and the Church of the Serre in Peccioli, the Church of San Giorgio in Cedri, the Chapel of Saints Rocco and Sebastiano in Fabbrica, and the Oratory of the Santissima Annunziata in Ghizzano. Exhibition locations: Church of the Carmine, Piazza del Carmine, Peccioli Church of the Serre, Le Serre, Peccioli Church of San Giorgio, Via di Cedri, Peccioli Bell Tower of the Church of San Verano, Piazza del Popolo 1, Peccioli Oratory of the Santissima Annunziata, Via Santa Maria, Ghizzano Church of Saints Rocco and Sebastiano, Via Vittorio Veneto, Fabbrica

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Grecia Moderna e Mondo Ellenico (Iniziative culturali): 2018-2017 | 2016 | 2015 | 2014 | 2013 | 2012 | 2011

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___ Nuovo numero della Newletter Kritik (23 marzo 2018) (Argomenti) ___ www.facebook.com/Ninni.Radicini.articoli.recensioni.libri ___

Alberto Zilocchi | Weiss Malerei 11 aprile (inaugurazione ore 18.30) - 28 aprile 2018 Archivio Alberto Zilocchi - Milano

www.archivioalbertozilocchi.com

Esposizione curata da Maurizio de Palma - responsabile dell'Archivio Alberto Zilocchi - incentrata sui 'Rilievi', opere monocrome di forte sintesi iconica realizzate negli anni '70 da Zilocchi, in stretto rapporto con il clima creatosi intorno ad Azimuth e al Gruppo Zero. Nella settimana dell'evento fieristico internazionale Miart, l'Archivio Alberto Zilocchi (costituitosi nel 2016 ) apre la sua sede di Milano per mostrare al pubblico di appassionati e collezionisti una importante selezione dei Rilievi, opere degli anni '70 caratterizzate da estroflessioni che disegnano linee di sola luce sulla superficie immacolata delle tavole. Zilocchi, che realizzava i suoi rilievi generalmente su superfici quadrate, utilizzava un inconfondibile bianco acrilico, gessoso e opaco ('non riflettente', come lui stesso diceva). Una scelta estrema e rigorosa che ne è diventato il marchio di fabbrica. I Rilievi nascono nel contesto della fine degli anni '60 quando Zilocchi (Bergamo, 1931 – Bergamo, 1991) si avvicina al Gruppo Zero di Düsseldorf che, nell'ambito delle tendenze ottico-cinetiche, proclamava artisti come Otto Piene e Heinz http://www.ninniradicini.it/kritik/kritik.htm

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Mack che proclamavano un annullamento totale delle precedenti esperienze pittorico-scultoree e l'apertura di un nuovo spazio di libertà creativa (una "Zero Zone"). Accantonati i vecchi metodi espressivi e gli strumenti più consueti, le opere d'arte si aprono a nuovi materiali (inserti di plastica, metallo, superfici riflettenti) e nuovi procedimenti artistici (giochi di luci e ombre, effetti dinamici, dispositivi motori). In quegli anni Zilocchi partecipò, tra le altre, alla prima mostra collettiva della Galleria Azimut di Milano, fondata da Piero Manzoni e Enrico Castellani con Dadamaino, Gianni Colombo, e altri e nel 1960 espose a Bergamo con Lucio Fontana. L'evoluzione di Zilocchi lo portò poi nella metà degli anni '70 a fondare e promuovere attivamente con Marcello Morandini, Francois Morellet, Pierre de Poorter e altri l'Arbeitskreis fur Konstructive Gestaltung (Centro internazionale di studi d'Arte Costruttiva), fondato ufficialmente col Simposio di Anversa-Bonn del 1976 e che operò come Gruppo sino alla metà degli anni '80 in tutta Europa con mostre personali, collettive e simposi. "Da sempre ho usato come mezzo espressivo quello che tradizionalmente viene chiamato basso-rilievo: da una superficie, generalmente quadrata, faccio nascere dei rilievi che creano dei pieni e dei vuoti ordinati secondo un sistema numerico. Pieni e vuoti sono usati non in funzione decorativa ma costruttiva, per creare cioè una contrapposizione di forme che nascono da una superficie a dettare uno spazio. Lo spessore del rilievo è 'sfumato' da un massimo di alcuni millimetri a zero; si generano così due tipi di spazio: uno che algebricamente posso chiamare positivo, bloccato e concluso, l'altro a livello zero, aperto, non definito. I rilievi sono inclinati di trenta gradi o di sessanta rispetto ai lati della superficie su cui agisco per accentuare la dinamicità dello spazio che suggerisco, il taglio, il normale mezzo con cui intervengo sulla superficie non è ferita, lacerazione, operazione fisica, ma calcolo, misura, autocontrollo: è il rifiuto di ogni esperienza istintuale. La superficie animata dal rilievo viene coperta da uno strato di bianco non riflettente. La scelta dell'acromia corrisponde prima di tutto ad un bisogno di rendere più dinamico lo spazio definito dalle mie strutture attraverso l'azione mutevole della luce, ma anche di negare attraverso il rifiuto del colore e la neutralizzazione della materia ogni funzione edonistica all'operazione visuale." L'Archivio Alberto Zilocchi è stato costituito per valorizzare e promuovere l'attività artistica di Alberto Zilocchi. Conserva cataloghi, foto e materiale che documentano l'attività dell'Artista; collabora attivamente con Gallerie, Musei e Curatori per organizzare iniziative espositive e culturali; tutela le opere dell'Artista fungendo da unico referente per il rilascio di autentiche e per la catalogazione delle sue opere; studia e approfondisce l'attività artistica di Alberto Zilocchi per preservarla e diffonderla. (Comunicato stampa)

Art Experience II 07 aprile (inaugurazione ore 18.00) - 21 aprile 2018 Galleria d'Arte Contemporanea Wikiarte - Bologna www.wikiarte.com

La mostra ospita le opere di 15 artisti contemporanei: Roberta Bissoli, Francesco Donato, Gabriella Puthod, Michele Panichella, Maria Teresa Sabatiello, Mimmo Scuderi, Giorgio Cavina, Walter Marin, Dario Maria Campana, Jan De Schutter, Maria Cristina Rumi, Gabriele Ercoli, Franco Carletti, Giovanni D'Antone, Silvano Fontanesi. Nella serata inaugurale, presentazione della mostra dalla critica e storica dell'arte Dott.ssa Francesca Bogliolo da anni collaboratrice della Galleria Wikiarte e di importanti riviste di settore come Arte&Arte. L'arte è cambiata. Ha allargato i propri orizzonti, abbattendo ogni barriera. Ha abbandonato la sua natura di genere per trasformarsi in esperienza diretta e reale, viva e concreta, riflesso incondizionato di un quotidiano che reclama con forza la propria soggettività. Tale apertura è figlia legittima della seconda metà del Novecento, passando più o meno indenne dai rivolgimenti della Pop Art a quelli non meno complessi esistenti nei processi astrattivi e informali, alla rivoluzione sociale che ha contraddistinto l'Arte Povera e gli anni Sessanta, dove l'attenzione per la forma, la materia e la luce - in definitiva per l'essere umano - andava di pari passo con un interesse del tutto nuovo per l'anticonvenzionalità dei materiali, intesi non più solo nella loro mera accezione fisica ma piuttosto in quella comunicativa e intellettuale. La mostra L'Arte come esperienza del quotidiano registra tale cambiamento facendo il punto della situazione ai nostri giorni, sottolineando punti di vista relazionali e facendo di essi condizioni stimolanti per il futuro. Un quotidiano attraverso cui ogni artista recupera la propria dimensione emotiva e strumentale, tentando la comprensione del proprio essere attraverso oggetti e gesti che ogni giorno si pongono sotto il suo attento sguardo, condividendone gli spazi. Del resto l'artista è colui che vede una possibilità laddove gli altri non vedono niente. Alla ricerca di un codice linguistico che sia di facile interpretazione per una società in balìa della chiusura individuale, il quotidiano diviene medium privilegiato di esperienza comprensibile e condivisibile, accogliente e incisiva allo stesso tempo, in grado di smuovere anche gli animi più introversi verso la comunicazione di uno stato emotivo puro e sincero. (Comunicato http://www.ninniradicini.it/kritik/kritik.htm

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Joan Miró. Opere Grafiche 1948-1974 Castello Carlo V - Monopoli (Bari) termina il 15 luglio 2018 www.mostrepuglia.it La mostra, promossa dal comune di Monopoli e organizzata dalla società Sistema Museo, è rappresentativa della creatività di uno dei più grandi e influenti artisti del Novecento, è dedicata alla scoperta del meraviglioso mondo di Miró attraverso un'antologia di circa 90 opere grafiche, appartenenti a quattro serie complete. Nelle creazioni del Maestro catalano le forme, i colori e lo straordinario alfabeto di segni sono il risultato della sua incredibile capacità di rinnovarsi alla luce di una visione globale dell'arte, vissuta con curiosità e versatilità. Gli sfondi neutri vengono "macchiati" da colori brillanti, come blu, rosso, verde, giallo e nero, in una precisa alternanza tra corpi informi e linee curve, per dare vita alle sue visioni oniriche. Le serie in mostra sono Parler Seul (1948-50), Ubu Roi (1966), Le Lézard aux Plumes d'Or (1971) e Les Pénalités de l'Enfer ou les Nouvelles-Hebrides (1974). Quattro capolavori realizzati tra il 1948 e il 1974 che raccontano il "sogno poetico" di Miró, quella sua capacità di oggettivare le immagini della fantasia e di esprimerle attraverso un linguaggio assolutamente personale. "Niente semplificazioni né astrazioni. In questo momento io non mi interesso che alla calligrafia di un albero o di un tetto", scriveva Miró. Un linguaggio surrealista composto da colori e segni, una vera "baraonda cromatica" che incanta lo sguardo dell'osservatore. Sperimentatore di tecniche e materiali, Miró - come Chagall, Picasso, Braque - si rivolse alla litografia affascinato dalle sue molteplici potenzialità in termini di espressione artistica. La prestigiosa esposizione di Monopoli è un'occasione unica per scoprire il meraviglioso mondo di Miró dal quale lasciarsi incantare. La mostra accompagna il visitatore alla scoperta dell'alternanza armoniosa di segni, di immagini vibranti di colori e di versi, per sorprendersi di inattese visioni e libertà espressiva. Miró dialogò con l'opera di alcuni dei principali esponenti del mondo letterario del Dopoguerra. La serie di litografie Parler Seul racconta l'omonimo poema scritto da Tristan Tzara durante la degenza nell'ospedale psichiatrico di SaintAlban nel 1945. Tzara, poeta rumeno, fu uno dei fondatori del movimento Dada e grande ispiratore e animatore del movimento surrealista. In Parler Seul Miró non volle "illustrare" il testo, ma preferì far dialogare le sue litografie con le parole di Tzara, giungendo ad una rara ed esemplare simbiosi tra scrittura e immagini. Il ritmo e l'ordine sono determinati da un lato dall'alternarsi di illustrazioni al testo e dall'altro da sequenze dinamiche di immagini, tanto che versi e disegni sembrano provenire da un'unica mano. La serie Ubu Roi è una raccolta del 1966 composta da coloratissime e corpose litografie: Ubu è un personaggio grottesco le cui funzioni viscerali dominano su quelle intellettuali e rappresenta la caricatura di ogni abiezione umana. Una serie ispirata dall'opera teatrale omonima di Alfred Jarry del 1896. In tanti l'hanno rappresentata in diverso modo, da Pablo Picasso a Salvador Dalí da Jacques Prévert a Max Ernst. Le Lézard aux Plumes d'Or, realizzata nel 1971, rappresenta la fusione compiuta tra immagine e testo poetico dal grande artista catalano, in una equilibrata coesistenza di grafismo e immagini. La poesia surrealista diventa immagine e l'immagine è testo poetico: l'attività di illustratore ha sempre rappresentato un momento fondamentale nel percorso artistico di Miró, facendone un protagonista assoluto della storia del libro d'artista. Le parole si liberano del "buon comporre" e prendono vita: il segno diventa disegno in una vera baraonda cromatica. Il ciclo Les Pénalités de l'Enfer ou les Nouvelles-Hebrides prende il nome da una nota opera del poeta francese surrealista Robert Desnos. Miró e Desnos avevano immaginato una collaborazione già nel 1922 ma le vicissitudini storiche e l'internamento di Desnos nel campo di concentramento di Terezin dove trovò morte nel 1945 impedirono la realizzazione del progetto. Fu la moglie del poeta a fornire a Miró le poesie e l'artista spagnolo, con questo ciclo, rese omaggio all'amico scomparso. Le opere lavorano su suggestive giustapposizioni di grafemi, forme e contrasti cromatici. Il particolare formato delle tavole permette inoltre a Miró di impostare le sue opere in un'ambivalenza di vertigine espressiva e forma narrativa. (Comunicato Ufficio stampa Sistema Museo)

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"Voci" Vittorio Corsini con Laura Bosio, Mauro Covacich, Maurizio de Giovanni, Romano De Marco, Ferruccio Parazzoli, Laura Pugno Peccioli (Pisa), 21 aprile (inaugurazione ore 11.3017.30)

- Sedi espositive .. Chiesa del Carmine, Piazza del Carmine, Peccioli .. Chiesa delle Serre, Le Serre, Peccioli .. Chiesa di San Giorgio, Via di Cedri, Peccioli .. Campanile della Chiesa di San Verano, Piazza del Popolo 1, Peccioli .. Oratorio della Santissima Annunziata, Via Santa Maria, Ghizzano (Pisa) .. Chiesa dei Santi Rocco e Sebastiano, Via Vittorio Veneto, Fabbrica (Pisa) Progetto del Comune di Peccioli in collaborazione con la Fondazione Peccioliper. I racconti inediti di sei tra i più noti scrittori italiani contemporanei - Laura Bosio, Mauro Covacich, Maurizio de Giovanni, Romano De Marco, Ferruccio Parazzoli, Laura Pugno - e la pratica artistica di Vittorio Corsini danno voce e forma a sei nuove installazioni permanenti che, a partire dalla cittadina di Peccioli, si snodano tra i borghi circostanti creando percorsi inattesi. Incastonato in un paesaggio collinare dal sapore antico, Peccioli unisce il fascino della Toscana medioevale all'idea di un vero e proprio museo diffuso. Da circa un trentennio l'Amministrazione Comunale porta avanti un progetto che interseca l'arte contemporanea con il territorio e la sua identità. Grazie ad una serie di interventi ad hoc di artisti contemporanei (tra questi Nagasawa, Dubosarsky-Vinogradov, Garutti e lo stesso Corsini), si è costituito nel tempo una sorta di museo a cielo aperto che ha stabilito nuove relazioni con il paesaggio circostante arricchendolo di elementi che si intrecciano con la storia e le tradizioni locali. Voci nasce dalla volontà di creare all'interno del territorio del Comune di Peccioli un percorso artistico-letterario che accompagni alla scoperta di luoghi nuovi e inesplorati. Le voci narranti sono quelle di alcuni tra i maggiori autori contemporanei. A ciascuno di loro è stato chiesto di costituire un tassello di questo percorso, scrivendo un racconto a partire dalle suggestioni nate dall'incontro con alcuni edifici religiosi del territorio, per lo più costruiti in prossimità di piccoli borghi, ognuno con una propria storia e identità. Trasposte in forma audio dagli stessi autori, queste storie tornano al luogo che le ha generate e trovano modalità di ascolto attraverso sei nuove opere concepite appositamente da Vittorio Corsini e installate all'interno del Campanile della Chiesa di San Verano, della Chiesa della Madonna del Carmine e della Chiesa delle Serre a Peccioli, nella Chiesa di San Giorgio a Cedri, nella Cappella dei Santi Rocco e Sebastiano a Fabbrica, nell'Oratorio della Santissima Annunziata a Ghizzano. La ricerca di Vittorio Corsini si estende attraverso tre decenni di intensa attività nel campo della scultura e dell'installazione; fin dagli inizi si concentra sul concetto e sui modi dell'abitare, sulle dinamiche che interessano la vita negli spazi domestici e negli spazi pubblici e sullo spazio fisico come metafora di incontro tra l'individuo e la collettività. Essenziale nelle forme, il lavoro di Corsini si fa tramite di un contenuto emozionale e genera le condizioni per una diversa esperienza del quotidiano. Nel corso degli anni numerosi interventi di arte pubblica nello spazio urbano hanno visto l'artista a lavoro in centri abitati con la realizzazione e la progettazione di cortili, fontane, giardini pensati come generatori di incontri e sorti come effetto di pratiche ordinarie o abitudini consumate dagli abitanti locali. "Abbiamo bisogno di attivare nuovi territori, afferma Corsini, l'artista è come un esploratore che rende visibili quei nuovi territori, che oggi sono fatti non tanto di materiali, tecniche, linguaggi, quanto piuttosto di modi, rapporti, energie (...) La scultura pubblica per me è qualcosa che attiva uno spazio; è importante che l'opera funzioni, che si possa attraversare, che sappia dialogare che possa assumere una dimensione umana e sociale, di scambio e di relazione". Riprodotta su un tappeto di segatura colorata piuttosto che proiettata come fascio di luce sulle pareti di una stanza, la parola da sempre è uno degli elementi fondanti della ricerca di Vittorio Corsini. Nel 2007 collabora per la prima volta con uno scrittore per Chi mi parla, un lampione con seduta che racconta le storie degli abitanti del luogo. Nel 2011, avvalendosi nuovamente dell'ausilio di due scrittori realizza per il Macro di Roma Xenia, un luogo di sosta ritagliato sulla terrazza del museo, dove le vibrazioni di una staccionata trasformano i racconti in suono. Definiscono uno spazio, creano relazioni, predispongono all'ascolto e, come nell'installazione romana, danno materialmente voce alle narrazioni dei sei autori le opere che Corsini concepisce per Voci. E non per vendetta è il titolo dello scritto di Laura Bosio. Narratrice dell'anima, in questo racconto come nei suoi libri http://www.ninniradicini.it/kritik/kritik.htm

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sceglie una donna come protagonista della storia. Liuba è una ragazza ucraina che fugge dalle violenze della guerra. Approda a Peccioli e grazie all'aiuto del parroco della Chiesa del Carmine dà inizio a una nuova vita. Corsini coglie del racconto della Bosio la dimensione corale e predispone all'ingresso della chiesa due sedute a semicerchio che si fronteggiano. L'elemento posto al centro diffonde la voce narrante dell'autrice. La scrittura di Mauro Covacich dialoga in modo intenso con l'arte come testimonia la pentalogia che realizza tra il 2003 e il 2011. "Il sagrato è protetto da due lecci. Sul tronco di entrambi un'antica ferita. Due alberi gemelli castigati dallo stesso fulmine, sopravvissuti allo stesso incendio, in cima a questa altura che sembra una nuvola sospesa sulla campagna, e invece è terra, invece è Toscana". Così Covacich inizia il suo racconto, accompagnandoci nella Chiesa delle Serre di Peccioli. Credo è un monologo interiore, una preghiera laica lucida, spietata, a tratti disperata che tuttavia non abbandona la speranza. Corsini restituisce visivamente il rigore della scrittura di Covacich collocando all'interno della chiesa delle panche di pietra. A "parlare" dall'alto di un ponteggio di ipotetici lavori in corso, un asse in legno che vibra. Maurizio de Giovanni per questo progetto firma Il segno della Madonna. La storia, ambientata in una Chiesa di San Giorgio a Cedri, racconta un'improbabile conversazione tra due anziani personaggi, Giuseppe e Guido, in merito alla "scomparsa" di un prezioso dipinto: la Madonna dell'Umiltà di Beato Angelico. "Sono molto diversi fra loro, i due anziani. Uno se ne sta dritto, composto, i capelli grigi tirati all'indietro e gli occhiali di corno, le mani in grembo. L'altro è un po' curvo, la chioma candida disordinata sulla nuca e sulle spalle, una specie di mantello scuro addosso. Le mani gli tremano un po' (...)". L'installazione di Corsini è un invito a riflettere sul paradosso diacronico messo in scena dallo scrittore. Si intitola L'ora della verità il racconto di Romano De Marco, uno dei più apprezzati scrittori italiani di genere noir e, più di recente, thriller. Il giallo si consuma durante la visita di un famoso quanto attempato scrittore, il professor D'Eramo, ad uno dei monumenti simbolo di Peccioli, il Campanile della Chiesa di San Verano. "E' la storia di una ragazza che si suicidò, gettandosi proprio da una di queste aperture." D'Eramo lo guardò, finalmente incuriosito. "Aveva vent'anni, ed era di qui, di Peccioli. Sin da bambina sognava di diventare una scrittrice di romanzi (...)". Corsini fa correre la voce di De Marco lungo il corrimano delle scale che danno accesso alla torre. Il suono ci conduce idealmente fino alla sommità del Campanile; lì De Marco svela il finale della sua storia. Ferruccio Parazzoli è uno dei più significativi scrittori contemporanei, i suoi romanzi si caratterizzano per una costante attenzione ai problemi etici e per il capovolgimento del fantastico e del metafisico nell'umile quotidiano. Per predisporre le persone all'ascolto della narrazione di Parazzoli, Prima della notte, Corsini colloca sul fondo dell'Oratorio della Santissima Annunziata a Ghizzano due sedie e una scultura di marmo statuario. Le sedie poste vicine, ricreano quell'atmosfera intima e privata che caratterizza la conversazione tra i due protagonisti del racconto: "(...) Questa che vede", riprese il professore, "è la Santa dei Santi, il mio oratorio privato. Qui regna la pace. Vuole sapere da cosa erano ricoperte queste pareti prima che prolificasse questa colonia di Santi? Libri, soltanto libri, ormai inutili libri. La metamorfosi ebbe origine molti anni fa quando..." Si tolse gli occhiali, appoggiò il capo sulla spalliera della poltrona e cominciò a raccontare, come raccontasse un sogno (...)". "Ogni autore ha delle ossessioni che si ripropongono: io torno spesso a scrivere di natura, del rapporto tra l'uomo e gli animali, delle trasformazioni del pianeta, ma anche del rapporto che abbiamo con la morte e la scomparsa. Un'ambientazione ricorrente, per me, è il bosco", dichiara la poetessa e scrittrice Laura Pugno in una intervista rilasciata in occasione del Premio Campiello 2017. L'incendio, il racconto che scrive per questo progetto, è la storia di Pietro un uomo che appicca incendi convinto di ritrovare, tra le fiamme del fuoco, il volto della figlia scomparsa. "Sapeva che era l'ultima volta, che appiccando quell'incendio - in qualche modo, lo sapeva - sarebbe morto, anche se neanche adesso, sul prato della chiesa, con l'umido sotto e il cielo sopra, le sue ustioni erano mortali. Chiuse gli occhi, sentì qualcosa (...)". L'altare della Chiesa dei Santi Rocco e Sebastiano a Fabbrica è cinto da un intreccio di rami e di foglie. Sedendoci su una delle panche il cespuglio si accende del rosso del fuoco e, dall'altare che vibra, si diffonde la voce dell'autrice. (Comunicato ufficio stampa Silvia Pichini)

Jacques Hèrold: Le impronte dei sogni 11 aprile (inaugurazione ore 18.30) - 08 giugno 2018 Annunciata Galleria d'Arte - Milano Proseguendo il filone dei surrealisti, avviato con la grande mostra di Mayo, la prossima esposizione è incentrata su un altro grande pittore surrealista francese: Jacques Hérold. Considerato uno dei più importanti surrealisti, Hérold nacque in Romania nel 1910. Trascorse gran parte della sua fanciullezza nella città portuale di Galati. Fra il 1925 ed il 1927 studiò alla School of fine arts, in Bucharest, contro la volontà paterna, ma dopo soli due anni abbandonò l'Accademia di arte e cominciò a lavorare presso uno studio di architettura. Nello stesso anno collaborò con alcune riviste surrealiste rumene. Nel 1930 si trasferì a Parigi dove cambiò il suo nome http://www.ninniradicini.it/kritik/kritik.htm

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Voci tra le strade di Peccioli Peccioli - il 21/04/2018

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Sabato 21 aprile alle ore 11.30 si inaugura a Peccioli VOCI, un progetto del Comune di Peccioli in collaborazione con la Fondazione Peccioliper. I racconti inediti di sei tra i più noti scrittori italiani contemporanei – Laura Bosio, Mauro Covacich, Maurizio de Giovanni, Romano De Marco, Ferruccio Parazzoli, Laura Pugno – e la pratica artistica di Vittorio Corsini danno voce e forma a sei nuove audio-installazioni permanenti che, a partire dalla cittadina di Peccioli, si snodano tra i borghi circostanti creando percorsi inattesi. «Abbiamo bisogno di attivare nuovi territori, l’artista è come un esploratore che rende visibili quei nuovi territori, che oggi sono fatti non tanto di materiali, tecniche, linguaggi, quanto piuttosto di modi, rapporti, energie (…) La scultura

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pubblica per me è qualcosa che attiva uno spazio; è importante che l’opera funzioni, che si possa attraversare, che sappia dialogare che possa assumere una dimensione umana e sociale, di scambio e di relazione» afferma Corsini. Voci nasce dalla volontà di creare all’interno del territorio del Comune di Peccioli un percorso artistico-letterario che accompagni alla scoperta di luoghi nuovi e inesplorati. Le voci narranti sono quelle di alcuni tra i maggiori autori contemporanei. A ciascuno di loro è stato chiesto di costituire un tassello di questo percorso, scrivendo un racconto a partire dalle suggestioni nate dall’incontro con alcuni edifici religiosi del territorio, per lo più costruiti in prossimità di piccoli borghi, ognuno con una propria storia e identità. Trasposte in forma audio dagli stessi autori, queste storie tornano al luogo che le ha generate e trovano modalità di ascolto attraverso sei nuove opere concepite appositamente da Vittorio Corsini e installate all’interno del Campanile della Chiesa di San Verano, della Chiesa della Madonna del Carmine e della Chiesa delle Serre a Peccioli, nella Chiesa di San Giorgio a Cedri, nella Cappella dei Santi Rocco e Sebastiano a Fabbrica, nell’Oratorio della Santissima Annunziata a Ghizzano. Inaugurazione sabato 21 aprile Peccioli, piazza del Popolo, dalle ore 11.30 alle ore 17.30. Ingresso Libero

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'Voci' a Peccioli nel 2018 Eventi a Pisa

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'Voci' a Peccioli P.zza del Popolo 1 Peccioli Dal 21/04/2018 al 21/06/2019

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Silvia 17 aprile 2018 12:45 Sabato 21 aprile inaugura a Peccioli 'Voci', un progetto del Comune di Peccioli in collaborazione con la Fondazione Peccioliper. I racconti inediti di sei tra i più noti scrittori italiani contemporanei e la pratica artistica di Vittorio Corsini danno voce e forma a sei nuove installazioni permanenti che, a partire dalla cittadina di Peccioli, si snodano tra i borghi circostanti creando percorsi inattesi. 'Voci' nasce dalla volontà di creare all’interno del territorio del Comune di Peccioli un percorso artistico-letterario che accompagni alla scoperta di luoghi nuovi e inesplorati. A ciascuno di loro è stato chiesto di costituire un tassello di questo percorso, scrivendo un racconto a partire dalle suggestioni nate dall’incontro con alcuni edifici religiosi del territorio, per lo più costruiti in prossimità di piccoli borghi, ognuno con una propria storia e identità. Trasposte in forma audio dagli stessi autori, queste storie tornano al luogo che le ha generate e trovano modalità di ascolto attraverso sei nuove opere concepite appositamente da Vittorio Corsini e installate all’interno del Campanile della Chiesa di San Verano, della Chiesa della Madonna del Carmine e della Chiesa delle Serre a Peccioli, nella Chiesa di San Giorgio a Cedri, nella Cappella dei Santi Rocco e Sebastiano a Fabbrica, nell’Oratorio della Santissima Annunziata a Ghizzano. La ricerca di Vittorio Corsini si estende attraverso tre decenni di intensa attività nel campo della scultura e dell'installazione; fin dagli inizi si concentra sul concetto e sui modi dell’abitare, sulle dinamiche che interessano la vita negli spazi domestici e negli spazi pubblici e sullo spazio fisico come metafora di incontro tra l’individuo e la collettività. L'inaugurazione è sabato 21 aprile 2018, Peccioli, P.zza del Popolo, dalle ore 11.30 alle ore 17.30, l'ngresso è libero. Nei giorni di sabato 21 e domenica 22 aprile sarà a disposizione dei visitatori un bus-navetta gratuito per visitare le opere installate fuori dal centro storico di Peccioli. Il servizio osserverà i seguenti orari: sabato dalle ore 14.30 alle ore 17.30 (*); domenica dalle ore 10.00 alle ore 17.00 (*) [*partenza ultimo tour]. Per info e prenotazione (gradita): 0587672158; info@fondarte.peccioli.net; www.fondarte.peccioli.net; 0587936423 'E non per vendetta' è il titolo dello scritto di Laura Bosio. Narratrice dell’anima, in questo racconto come nei suoi libri sceglie una donna come protagonista della storia. Liuba è una ragazza ucraina che fugge dalle violenze della guerra. Approda a Peccioli e grazie all’aiuto del parroco della Chiesa del Carmine dà inizio a una nuova vita. La scrittura di Mauro Covacich dialoga in modo intenso con l’arte come testimonia la pentalogia che realizza tra il 2003 e il 2011. Quello di Covacich, 'Credo', è un monologo interiore, una preghiera laica lucida, spietata, a tratti

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'Voci' a Peccioli nel 2018 Eventi a Pisa

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disperata che tuttavia non abbandona la speranza. Maurizio de Giovanni è autore di una fortunata serie di romanzi che ha come protagonista il commissario Ricciardi e di un’altra saga altrettanto celebre, 'I bastardi di Pizzofalcone', un filone del police procedural ambientato a Napoli. Per questo progetto firma Il segno della Madonna. La storia, ambientata all’interno della Chiesa di San Giorgio a Cedri, racconta un’improbabile conversazione tra due anziani personaggi, Giuseppe e Guido, in merito alla 'scomparsa' di un prezioso dipinto. Si intitola 'L’ora della verità' il racconto di Romano De Marco, uno dei più apprezzati scrittori italiani di genere poliziesco, noir e, più di recente, thriller. Il giallo si consuma durante la visita di un famoso quanto attempato scrittore, il professor D’Eramo, ad uno dei monumenti simbolo di Peccioli, il Campanile della Chiesa di San Verano. Ferruccio Parazzoli è uno dei più significativi scrittori contemporanei, i suoi romanzi si caratterizzano per una costante attenzione ai problemi etici e per il capovolgimento del fantastico e del metafisico nell’umile quotidiano. Per predisporre le persone all’ascolto della narrazione di Parazzoli, 'Prima della notte', Corsini colloca sul fondo dell’Oratorio della Santissima Annunziata a Ghizzano due sedie e una scultura di marmo statuario.

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Taglio del nastro per "Voci", il percorso artistico-letterario disegnato da alcuni dei più noti scrittori italiani che si snoda fra chiese e cappelle PECCIOLI — Sabato 21 aprile inaugura Voci, un progetto del Comune in collaborazione con la Fondazione Peccioliper. I racconti inediti di sei tra i più noti scrittori italiani contemporanei - Laura Bosio, Mauro Covacich, Chiesa a Fabbrica Maurizio de Giovanni, Romano De Marco, Ferruccio Parazzoli, Laura Pugno - e la pratica artistica di Vittorio Corsini danno voce e forma a sei nuove installazioni permanenti che, a partire dalla cittadina di Peccioli, si snodano tra i borghi circostanti creando percorsi inattesi. In linea con molti altri interventi artistici che negli anni hanno fatto di Peccioli un museo a cielo aperto capace di unire arte contemporanea e identità territoriale, il progetto Voci disegna un percorso artisticoletterario che accompagna alla scoperta di luoghi nuovi e inesplorati.

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Le voci narranti sono quelle di alcuni tra i maggiori autori contemporanei. A ciascuno di loro è stato chiesto di costituire un tassello di questo percorso, scrivendo un racconto a partire dalle suggestioni nate dall’incontro con alcuni edifici religiosi del territorio, per lo più costruiti in prossimità di piccoli borghi, ognuno con una propria storia e identità. Trasposte in forma audio dagli stessi autori, queste storie tornano al luogo che le ha generate e trovano modalità di ascolto attraverso sei nuove opere concepite appositamente da Vittorio Corsini e installate all’interno del Campanile della Chiesa di San Verano, della Chiesa della Madonna del Carmine e della Chiesa delle Serre a Peccioli, nella Chiesa di San Giorgio a Cedri, nella Cappella dei Santi Rocco e Sebastiano a Fabbrica, nell’Oratorio della Santissima Annunziata a Ghizzano. La ricerca di Vittorio Corsini si estende attraverso tre decenni di intensa attività nel campo della scultura e dell'installazione; fin dagli inizi si concentra sul concetto e sui modi dell’abitare, sulle dinamiche che interessano la vita negli spazi domestici e negli spazi pubblici e sullo spazio fisico come metafora di incontro tra l’individuo e la collettività. Essenziale nelle forme, il lavoro di Corsini si fa tramite di un contenuto emozionale e genera le condizioni per una diversa esperienza del quotidiano. Nel corso degli anni numerosi interventi di arte pubblica nello spazio urbano hanno visto l’artista a lavoro in centri abitati con la realizzazione e la progettazione di cortili, fontane, giardini pensati come generatori di incontri e sorti come effetto di pratiche ordinarie o abitudini consumate dagli abitanti locali. “Abbiamo bisogno di attivare nuovi territori, afferma Corsini, l’artista è come un esploratore che rende visibili quei nuovi territori, che oggi sono fatti non tanto di materiali, tecniche, linguaggi, quanto piuttosto di modi, rapporti, energie (…) La scultura pubblica per me è qualcosa che attiva uno spazio; è importante che l’opera funzioni, che si possa attraversare, che sappia dialogare che possa assumere una dimensione umana e sociale, di scambio e di relazione”. Riprodotta su un tappeto di segatura colorata piuttosto che proiettata come fascio di luce sulle pareti di una stanza, la parola da sempre è uno degli elementi fondanti della ricerca di Vittorio Corsini. Nel 2007 collabora per la prima volta con uno scrittore per “Chi mi parla”, un lampione con seduta che racconta le storie degli abitanti del luogo. Nel 2011, avvalendosi nuovamente dell’ausilio di due scrittori realizza per Utilizzando il sito accetti implicitamente l'uso dei cookie (propri e di terze parti) per migliorare la navigazione e mostrare contenuti in linea con le tue preferenze. Per maggiori informazioni clicca Qui Chiudi

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I luoghi sacri nelle parole di sei scrittori | Attualità PECCIOLI

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Definiscono uno spazio, creano relazioni, predispongono all’ascolto e, come nell’installazione romana, danno materialmente voce alle narrazioni dei sei autori le opere che Corsini concepisce per VOCI. E non per vendetta è il titolo dello scritto di Laura Bosio. Narratrice dell’anima, in questo racconto come nei suoi libri sceglie una donna come protagonista della storia. Liuba è una ragazza ucraina che fugge dalle violenze della guerra. Approda a Peccioli e grazie all’aiuto del parroco della Chiesa del Carmine dà inizio a una nuova vita. Corsini coglie del racconto della Bosio la dimensione corale e predispone all’ingresso della chiesa due sedute a semicerchio che si fronteggiano. L’elemento posto al centro diffonde la voce narrante dell’autrice. La scrittura di Mauro Covacich dialoga in modo intenso con l’arte come testimonia la pentalogia che realizza tra il 2003 e il 2011. “Il sagrato è protetto da due lecci. Sul tronco di entrambi un’antica ferita. Due alberi gemelli castigati dallo stesso fulmine, sopravvissuti allo stesso incendio, in cima a questa altura che sembra una nuvola sospesa sulla campagna, e invece è terra, invece è Toscana”. Così Covacich inizia il suo racconto, accompagnandoci all’interno della Chiesa delle Serre di Peccioli. Credo è un monologo interiore, una preghiera laica lucida, spietata, a tratti disperata che tuttavia non abbandona la speranza. Corsini restituisce visivamente il rigore della scrittura di Covacich collocando all’interno della chiesa delle panche di pietra. A “parlare” dall’alto di un ponteggio di ipotetici lavori in corso, un asse in legno che vibra. Maurizio de Giovanni è autore di una fortunata serie di romanzi che ha come protagonista il commissario Ricciardi e di un’altra saga altrettanto celebre, I bastardi di Pizzofalcone, un filone del police procedural ambientato a Napoli. Per questo progetto firma Il segno della Madonna. La storia, ambientata all’interno della Chiesa di San Giorgio a Cedri, racconta un’improbabile conversazione tra due anziani personaggi, Giuseppe e Guido, in merito alla “scomparsa” di un prezioso dipinto: la Madonna dell’Umiltà di Beato Angelico. “Sono molto diversi fra loro, i due anziani. Uno se ne sta dritto, composto, i capelli grigi tirati all’indietro e gli occhiali di corno, le mani in grembo. L’altro è un po’ curvo, la chioma candida disordinata sulla nuca e sulle spalle, una specie di mantello scuro addosso. Le mani gli tremano un po’ (…)”. L’installazione di Corsini è un invito a riflettere sul paradosso diacronico messo in scena dallo scrittore. Si intitola L’ora della verità il racconto di Romano De Marco, uno dei più apprezzati scrittori italiani di genere poliziesco, noir e, più di recente, thriller. Il giallo si consuma durante la visita di un famoso quanto attempato scrittore, il professor D’Eramo, ad uno dei monumenti simbolo di Peccioli, il Campanile della Chiesa di San Verano. “È la storia di una ragazza che si suicidò, gettandosi proprio da una di queste aperture.” D’Eramo lo guardò, finalmente incuriosito. “Aveva vent’anni, ed era di qui, di Peccioli. Sin da bambina sognava di diventare una scrittrice di romanzi (…)”. Corsini fa correre la voce di De Marco lungo il corrimano delle scale che danno accesso alla torre. Il suono ci conduce idealmente fino alla sommità del Campanile; lì De Marco svela il finale della sua storia. Ferruccio Parazzoli è uno dei più significativi scrittori contemporanei, i suoi romanzi si caratterizzano per una costante attenzione ai problemi etici e per il capovolgimento del fantastico e del metafisico nell’umile quotidiano. Per predisporre le persone all’ascolto della narrazione di Parazzoli, Prima della notte, Corsini colloca sul fondo dell’Oratorio della Santissima Annunziata a Ghizzano due sedie e una scultura di marmo statuario. Le sedie poste vicine, ricreano quell’atmosfera intima e privata che caratterizza la conversazione tra i due protagonisti del racconto: “(…) Questa che vede”, riprese il professore, “è la Santa dei Santi, il mio oratorio privato. Qui regna la pace. Vuole sapere da cosa erano ricoperte queste pareti prima che prolificasse questa colonia di Santi? Libri, soltanto libri, ormai inutili libri. La metamorfosi ebbe origine molti anni fa quando…” Si tolse gli occhiali, appoggiò il capo sulla spalliera della poltrona e cominciò a raccontare, come raccontasse un sogno (…)”. “Ogni autore ha delle ossessioni che si ripropongono: io torno spesso a scrivere di natura, del rapporto tra l’uomo e gli animali, delle trasformazioni del pianeta, ma anche del rapporto che abbiamo con la morte e la scomparsa. Un’ambientazione ricorrente, per me, è il bosco”, dichiara la poetessa e scrittrice Laura Pugno in una intervista rilasciata in occasione del Premio Campiello 2017. L’incendio, il racconto che scrive per questo progetto, è la storia di Pietro un uomo che appicca incendi convinto di ritrovare, tra le fiamme del fuoco, il volto della figlia scomparsa. “Sapeva che era l’ultima volta, che appiccando quell’incendio – in qualche modo, lo sapeva – sarebbe morto, anche se neanche adesso, sul prato della chiesa, con l’umido sotto e il cielo sopra, le sue ustioni erano mortali. Chiuse gli occhi, sentì qualcosa (…)”. L’altare della Chiesa dei Santi Rocco e Sebastiano a Fabbrica è cinto da un intreccio di rami e di foglie. Sedendoci su una delle panche il cespuglio si accende del rosso del fuoco e, dall’altare che vibra, si diffonde la voce dell’autrice  Giocare con le parole per imparare a scrivere  Il Difensore civico regionale dà ragione al Comune  Nella chiesa di Ghizzano risuonano piano e lirica Utilizzando il sito accetti implicitamente l'uso dei cookie (propri e di terze parti) per migliorare la navigazione e mostrare contenuti in linea con le tue preferenze. Per maggiori informazioni clicca Qui Chiudi

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I luoghi sacri nelle parole di sei scrittori | Attualità PECCIOLI

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VOCI - Rivista Segno

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Alighiero Boetti con i figli Agata e Matteo, Zoo, 1979. Allestimenti alla galleria Dep Art, Milano 2018. Photo Bruno Bani

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VOCI - Rivista Segno

Incastonato in un paesaggio collinare dal sapore antico, Peccioli unisce il fascino della Toscana medioevale all’idea di un vero e proprio museo diffuso. Da circa un trentennio l’Amministrazione Comunale porta avanti un progetto che interseca l’arte contemporanea con il territorio e la sua identità. Grazie ad una serie di interventi ad hoc di artisti contemporanei (tra questi Nagasawa, Dubosarsky-Vinogradov, Garutti e lo stesso Corsini), si è costituito nel tempo una sorta di museo a cielo aperto che ha stabilito nuove relazioni con il paesaggio circostante arricchendolo di elementi che si intrecciano con la storia e le tradizioni locali.

VOCI nasce dalla volontà di creare all’interno del territorio del Comune di Peccioli un percorso artisticoletterario che accompagni alla scoperta di luoghi nuovi e inesplorati. Le voci narranti sono quelle di alcuni tra i maggiori autori contemporanei. A ciascuno di loro è stato chiesto di costituire un tassello di questo percorso, scrivendo un racconto a partire dalle suggestioni nate dall’incontro con alcuni edifici religiosi del territorio, per lo più costruiti in prossimità di piccoli borghi, ognuno con una propria storia e identità. Trasposte in forma audio dagli stessi autori, queste storie tornano al luogo che le ha generate e trovano modalità di ascolto attraverso sei nuove opere concepite appositamente da Vittorio Corsini e installate all’interno del Campanile della Chiesa di San Verano, della Chiesa della Madonna del Carmine e della Chiesa delle Serre a Peccioli, nella Chiesa di San Giorgio a Cedri, nella Cappella dei Santi Rocco e Sebastiano a Fabbrica, nell’Oratorio della Santissima Annunziata a Ghizzano.

La ricerca di Vittorio Corsini si estende attraverso tre decenni di intensa attività nel campo della scultura e dell’installazione; fin dagli inizi si concentra sul concetto e sui modi dell’abitare, sulle dinamiche che interessano la vita negli spazi domestici e negli spazi pubblici e sullo spazio fisico come metafora di incontro tra l’individuo e la collettività. Essenziale nelle forme, il lavoro di Corsini si fa tramite di un contenuto emozionale e genera le condizioni per una diversa esperienza del quotidiano. Nel corso degli anni numerosi interventi di arte pubblica nello spazio urbano hanno visto l’artista a lavoro in centri abitati con la realizzazione e la progettazione di cortili, fontane, giardini pensati come generatori di incontri e sorti come effetto di pratiche ordinarie o abitudini consumate dagli abitanti locali. “Abbiamo bisogno di attivare nuovi territori, afferma Corsini, l’artista è come un esploratore che rende visibili quei nuovi territori, che oggi sono fatti non tanto di materiali, tecniche, linguaggi, quanto piuttosto di modi, rapporti, energie (…) La scultura pubblica per me è qualcosa che attiva uno spazio; è importante che l’opera funzioni, che si possa attraversare, che sappia dialogare che possa assumere una dimensione umana e sociale, di scambio e di relazione”.

16/04/18 11:23

In copertina: He Wei Green Alcohol, 2017 Olio e inchiostro oleoso su tela, cm 240 x 180 (Private Collection) courtesy Primo Marella Gallery, Milano

Il sommario completo del numero 266 (http://www.rivistasegno.eu/?p=99)

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La ricerca di Vittorio Corsini si estende attraverso tre decenni di intensa attività nel campo della scultura e dell’installazione; fin dagli inizi si concentra sul concetto e sui modi dell’abitare, sulle dinamiche che interessano la vita negli spazi domestici e negli spazi pubblici e sullo spazio fisico come metafora di incontro tra l’individuo e la collettività. Essenziale nelle forme, il lavoro di Corsini si fa tramite di un contenuto emozionale e genera le condizioni per una diversa esperienza del quotidiano. Nel corso degli anni numerosi interventi di arte pubblica nello spazio urbano hanno visto l’artista a lavoro in centri abitati con la realizzazione e la progettazione di cortili, fontane, giardini pensati come generatori di incontri e sorti come effetto di pratiche ordinarie o abitudini consumate dagli abitanti locali. “Abbiamo bisogno di attivare nuovi territori, afferma Corsini, l’artista è come un esploratore che rende visibili quei nuovi territori, che oggi sono fatti non tanto di materiali, tecniche, linguaggi, quanto piuttosto di modi, rapporti, energie (…) La scultura pubblica per me è qualcosa che attiva uno spazio; è importante che l’opera funzioni, che si possa attraversare, che sappia dialogare che possa assumere una dimensione umana e sociale, di scambio e di relazione”.

16/04/18 11:23

In copertina: He Wei Green Alcohol, 2017 Olio e inchiostro oleoso su tela, cm 240 x 180 (Private Collection) courtesy Primo Marella Gallery, Milano

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diversi fra loro, i due anziani. Uno se ne sta dritto, composto, i capelli grigi tirati all’indietro e gli occhiali di corno, le mani in grembo. L’altro è un po’ curvo, la chioma candida disordinata sulla nuca e sulle spalle, una specie di mantello scuro addosso. Le mani gli tremano un po’ (…)”. L’installazione di Corsini è un invito a riflettere sul paradosso diacronico messo in scena dallo scrittore.

Si intitola L’ora della verità il racconto di Romano De Marco, uno dei più apprezzati scrittori italiani di genere poliziesco, noir e, più di recente, thriller. Il giallo si consuma durante la visita di un famoso quanto attempato scrittore, il professor D’Eramo, ad uno dei monumenti simbolo di Peccioli, il Campanile della Chiesa di San Verano. “È la storia di una ragazza che si suicidò, gettandosi proprio da una di queste aperture.” D’Eramo lo guardò, finalmente incuriosito. “Aveva vent’anni, ed era di qui, di Peccioli. Sin da bambina sognava di diventare una scrittrice di romanzi (…)”. Corsini fa correre la voce di De Marco lungo il corrimano delle scale che danno accesso alla torre. Il suono ci conduce idealmente fino alla sommità del Campanile; lì De Marco svela il finale della sua storia.

Ferruccio Parazzoli è uno dei più significativi scrittori contemporanei, i suoi romanzi si caratterizzano per una costante attenzione ai problemi etici e per il capovolgimento del fantastico e del metafisico nell’umile quotidiano. Per predisporre le persone all’ascolto della narrazione di Parazzoli, Prima della notte, Corsini colloca sul fondo dell’Oratorio della Santissima Annunziata a Ghizzano due sedie e una scultura di marmo statuario. Le sedie poste vicine, ricreano quell’atmosfera intima e privata che caratterizza la conversazione tra i due protagonisti del racconto: “(…) Questa che vede”, riprese il professore, “è la Santa dei Santi, il mio oratorio privato. Qui regna la pace. Vuole sapere da cosa erano ricoperte queste pareti prima che prolificasse questa colonia di Santi? Libri, soltanto libri, ormai inutili libri. La metamorfosi ebbe origine molti anni fa quando…” Si tolse gli occhiali, appoggiò il capo sulla spalliera della poltrona e cominciò a raccontare, come raccontasse un sogno (…)”.

INFORMAZIONI / SCHEDA TECNICA

Titolo:

VOCI, Vittorio Corsini con Laura Bosio, Mauro Covacich, Maurizio de Giovanni, Romano De Marco, Ferruccio Parazzoli, Laura Pugno

Un progetto del Comune di Peccioli in collaborazione con Fondazione Peccioliper

Progetto editoriale a cura di Sandra Furlan

In collaborazione con EMONS libri&audiolibri

Inaugurazione sabato 21 aprile 2018, Peccioli, P.zza del Popolo, dalle ore 11.30 alle ore 17.30.

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VOCI VITTORIO CORSINI con LAURA BOSIO, MAURO COVACICH, MAURIZ…ARCO, FERRUCCIO PARAZZOLI, LAURA PUGNO - Storie Di Eccellenza

28/02/18 19:47

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VOCI VITTORIO CORSINI con LAURA BOSIO, MAURO COVACICH, MAURIZ…ARCO, FERRUCCIO PARAZZOLI, LAURA PUGNO - Storie Di Eccellenza

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Un progetto del Comune di Peccioli in collaborazione con Fondazione Peccioliper Inaugurazione delle sei opere permanenti: sabato 21 aprile 2018, ore 11.30 Sedi espositive: Chiesa del Carmine, Piazza del Carmine, Peccioli Chiesa delle Serre, Le Serre, Peccioli Chiesa di San Giorgio, Via di Cedri, Peccioli Campanile della Chiesa di San Verano, Piazza del Popolo 1, Peccioli Oratorio della Santissima Annunziata, Via Santa Maria, Ghizzano Chiesa dei Santi Rocco e Sebastiano, Via Vittorio Veneto, Fabbrica Ingresso libero Per informazioni: Fondazione Peccioliper, tel 0587 672158, da lunedì a venerdì 9-13 / 15-17; info@fondarte.peccioli.net; www.fondarte.peccioli.net; Ufficio informazioni e accoglienza turistica del Comune di Peccioli, tel. 0587 936423, martedì, giovedì, venerdì 10-13 e mercoledì, sabato, domenica 10-13 /15-17 Ufficio Stampa: Silvia Pichini silviapichini@ngi.it, mob. +39 347 45 36 136

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Mauro Pigozzo (http://storiedieccellenza.it/profile/Editor) La scrittura è una malattia, che cura da vent’anni con tutto il giornalismo possibile: ha lavorato per due quotidiani, una televisione e mezza dozzina di riviste, guidato da direttore responsabile magazine e siti internet. Autore di un libro storico sul secondo dopoguerra e di un romanzo di narrativa, ama firmare reportage di viaggio ed è membro del Gruppo italiano stampa turistica. Si emoziona per un calice di Prosecco o per una alchimia di gusti nel piatto. Runner per passione, ha vissuto più maratone di quanto potesse sognare ma trova quiete solo correndo tra i monti e nelle note della moonlight sonata di Beethoven. Vive con Ketra, tre gatti e un cane zoppo. È il direttore di Storie di Eccellenza.

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VOCI VITTORIO CORSINI con LAURA BOSIO, MAURO COVACICH, MAURIZ…ARCO, FERRUCCIO PARAZZOLI, LAURA PUGNO - Storie Di Eccellenza

28/02/18 19:47

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Eventi Peccioli: Voci, Mostre L’altra faccia dell’opera Il ricavato della serata sarà devoluto all’AssociazioneSintomi di Felicità”

26/03/18 16:51

inizi si concentra sul concetto e sui modi dell’abitare, sulle dinamiche che interessano la vita negli spazi domestici e negli spazi pubblici e sullo spazio fisico come metafora di incontro tra l’individuo e la collettività. Essenziale nelle forme, il lavoro di Corsini si fa tramite di un contenuto emozionale e genera le condizioni per una diversa esperienza del quotidiano. Nel corso degli anni numerosi interventi di arte pubblica nello spazio urbano hanno visto l’artista a lavoro in centri abitati con la realizzazione e la progettazione di cortili, fontane, giardini pensati come generatori di incontri e sorti come effetto di pratiche ordinarie o abitudini consumate dagli abitanti locali. “Abbiamo bisogno di attivare nuovi territori, afferma Corsini, l’artista è come un esploratore che rende visibili quei nuovi territori, che oggi sono fatti non tanto di materiali, tecniche, linguaggi, quanto piuttosto di modi, rapporti, energie (…) La scultura pubblica per me è qualcosa che attiva uno spazio; è importante che l’opera funzioni, che si possa attraversare, che sappia dialogare che possa assumere una dimensione umana e sociale, di scambio e di relazione”.

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Riprodotta su un tappeto di segatura colorata piuttosto che proiettata come fascio di luce sulle pareti di una stanza, la parola da sempre è uno degli elementi fondanti della ricerca di Vittorio Corsini. Nel 2007 collabora per la prima volta con uno scrittore per “Chi mi parla”, un lampione con seduta che racconta le storie degli abitanti del luogo. Nel 2011, avvalendosi nuovamente dell’ausilio di due scrittori realizza per il MACRO di Roma “Xenia”, un luogo di sosta ritagliato sulla terrazza del museo, dove le vibrazioni di una staccionata trasformano i racconti in suono. Definiscono uno spazio, creano relazioni, predispongono all’ascolto e, come nell’installazione romana, danno materialmente voce alle narrazioni dei sei autori le opere che Corsini concepisce per VOCI. LE OPERE E non per vendetta è il titolo dello scritto di Laura Bosio. Narratrice dell’anima, in questo racconto come nei suoi libri sceglie una donna come protagonista della storia. Liuba è una ragazza ucraina che fugge dalle violenze della guerra. Approda a Peccioli e grazie all’aiuto del parroco della Chiesa del Carmine dà inizio a una nuova vita. Corsini coglie del racconto della Bosio la dimensione corale e predispone all’ingresso della chiesa due sedute a semicerchio che si fronteggiano. L’elemento posto al centro diffonde la voce narrante dell’autrice. La scrittura di Mauro Covacich dialoga in modo intenso con l’arte come testimonia la pentalogia che realizza tra il 2003 e il 2011. “Il sagrato è protetto da due lecci. Sul tronco di entrambi un’antica ferita. Due alberi gemelli castigati dallo stesso fulmine, sopravvissuti allo stesso incendio, in cima a questa altura che sembra una nuvola sospesa sulla campagna, e invece è terra, invece è Toscana”. Così Covacich inizia il suo racconto, accompagnandoci all’interno della Chiesa delle Serre di Peccioli. Credo è un monologo interiore, una preghiera laica lucida, spietata, a tratti disperata che tuttavia non abbandona la speranza. Corsini restituisce visivamente il rigore della scrittura di Covacich collocando all’interno della chiesa delle panche di pietra. A “parlare” dall’alto di un ponteggio di ipotetici lavori in corso, un asse in legno che vibra. Maurizio de Giovanni è autore di una fortunata serie di romanzi che ha come protagonista il commissario Ricciardi e di un’altra saga altrettanto celebre, I bastardi di Pizzofalcone, un filone del police procedural ambientato a Napoli. Per questo progetto firma Il segno della Madonna. La storia, ambientata all’interno della Chiesa di San Giorgio a Cedri, racconta un’improbabile conversazione tra due anziani personaggi, Giuseppe e Guido, in merito alla “scomparsa” di un prezioso dipinto: la Madonna dell’Umiltà di Beato Angelico. “Sono molto diversi fra loro, i due anziani. Uno se ne sta dritto, composto, i capelli grigi tirati all’indietro e gli occhiali di corno, le mani in grembo. L’altro è un po’ curvo, la chioma candida disordinata sulla nuca e sulle spalle, una specie di mantello scuro addosso. Le mani gli tremano un po’ (…)”. L’installazione di Corsini è un invito a riflettere sul paradosso diacronico messo in scena dallo scrittore. Si intitola L’ora della verità il racconto di Romano De Marco, uno dei più apprezzati scrittori italiani di genere poliziesco, noir e, più di recente, thriller. Il giallo si consuma durante la visita di un famoso quanto attempato scrittore, il professor D’Eramo, ad uno dei monumenti simbolo di Peccioli, il Campanile della Chiesa di San Verano. “È la storia di una ragazza che si suicidò, gettandosi proprio da una di queste aperture.” D’Eramo lo guardò, finalmente incuriosito. “Aveva vent’anni, ed era di qui, di Peccioli. Sin da bambina sognava di diventare una scrittrice di romanzi (…)”. Corsini fa correre la voce di De Marco lungo il corrimano delle scale che danno accesso alla torre. Il suono ci conduce idealmente fino alla sommità del Campanile; lì De Marco svela il finale della sua storia. Ferruccio Parazzoli è uno dei più significativi scrittori contemporanei, i suoi romanzi si caratterizzano per una costante attenzione ai problemi etici e per il capovolgimento del fantastico e del metafisico

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Eventi Peccioli: Voci, Mostre

26/03/18 16:51

nell’umile quotidiano. Per predisporre le persone all’ascolto della narrazione di Parazzoli, Prima della notte, Corsini colloca sul fondo dell’Oratorio della Santissima Annunziata a Ghizzano due sedie e una scultura di marmo statuario. Le sedie poste vicine, ricreano quell’atmosfera intima e privata che caratterizza la conversazione tra i due protagonisti del racconto: “(…) Questa che vede”, riprese il professore, “è la Santa dei Santi, il mio oratorio privato. Qui regna la pace. Vuole sapere da cosa erano ricoperte queste pareti prima che prolificasse questa colonia di Santi? Libri, soltanto libri, ormai inutili libri. La metamorfosi ebbe origine molti anni fa quando…” Si tolse gli occhiali, appoggiò il capo sulla spalliera della poltrona e cominciò a raccontare, come raccontasse un sogno (…)”. “Ogni autore ha delle ossessioni che si ripropongono: io torno spesso a scrivere di natura, del rapporto tra l’uomo e gli animali, delle trasformazioni del pianeta, ma anche del rapporto che abbiamo con la morte e la scomparsa. Un’ambientazione ricorrente, per me, è il bosco”, dichiara la poetessa e scrittrice Laura Pugno in una intervista rilasciata in occasione del Premio Campiello 2017. L’incendio, il racconto che scrive per questo progetto, è la storia di Pietro un uomo che appicca incendi convinto di ritrovare, tra le fiamme del fuoco, il volto della figlia scomparsa. “Sapeva che era l’ultima volta, che appiccando quell’incendio – in qualche modo, lo sapeva – sarebbe morto, anche se neanche adesso, sul prato della chiesa, con l’umido sotto e il cielo sopra, le sue ustioni erano mortali. Chiuse gli occhi, sentì qualcosa (…)”. L’altare della Chiesa dei Santi Rocco e Sebastiano a Fabbrica è cinto da un intreccio di rami e di foglie. Sedendoci su una delle panche il cespuglio si accende del rosso del fuoco e, dall’altare che vibra, si diffonde la voce dell’autrice.

INFORMAZIONI / SCHEDA TECNICA Titolo: VOCI, Vittorio Corsini con Laura Bosio, Mauro Covacich, Maurizio de Giovanni, Romano De Marco, Ferruccio Parazzoli, Laura Pugno Un progetto del Comune di Peccioli in collaborazione con Fondazione Peccioliper Inaugurazione sabato 21 aprile 2018, Peccioli, P.zza del Popolo, dalle ore 11.30 alle ore 17.30. Sedi espositive: Chiesa del Carmine, Piazza del Carmine, Peccioli Chiesa delle Serre, Le Serre, Peccioli Chiesa di San Giorgio, Via di Cedri, Peccioli Campanile della Chiesa di San Verano, Piazza del Popolo 1, Peccioli Oratorio della Santissima Annunziata, Via Santa Maria, Ghizzano Chiesa dei Santi Rocco e Sebastiano, Via Vittorio Veneto, Fabbrica Ingresso libero. Nei giorni di sabato 21 e domenica 22 aprile sarà a disposizione dei visitatori un bus-navetta gratuito per visitare le opere installate fuori dal centro storico di Peccioli. Il servizio osserverà i seguenti orari: sabato dalle ore 14.30 alle ore 17.30 (*); domenica dalle ore 10.00 alle ore 17.00 (*) [*partenza ultimo tour]. Gradita la prenotazione. Per informazioni: Fondazione Peccioliper, tel 0587 672158, da lunedì a venerdì 9-13 / 15-17; info@fondarte.peccioli.net; www.fondarte.peccioli.net; Ufficio informazioni e accoglienza turistica del Comune di Peccioli, tel. 0587 936423, martedì, giovedì, venerdì 10-13 e mercoledì, sabato, domenica 10-13 /15-17 Ufficio Stampa: Silvia Pichini silviapichini@ngi.it, mob. +39 347 45 36 136

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Eventi Peccioli: Voci, Mostre

26/03/18 16:51

Ultimo aggiornamento evento: 26/03/2018

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PROGETTO DI ARTE CO N T E M P O R A N E A "VOCI" A PECCIOLI arte e cultura (/tags/arte-e-cultura) (https://twitter.com/share)

Incastonato in un paesaggio collinare dal sapore antico, Peccioli (http://www.bandierearancioni.it/borgo/peccioli) unisce il fascino della Toscana medioevale all’idea di un vero e proprio museo diffuso. Da circa un trentennio l’Amministrazione Comunale porta avanti un progetto che interseca l’aarrttee ccoonntteem mppoorraanneeaa ccoonn iill tteerrrriittoorriioo e la sua identità. In questo filone si inserisce il pprrooggeettttoo del Comune in collaborazione con la Fondazione Peccioliper denominato V VO OC CII, che nasce dalla volontà di creare all’interno del territorio del Comune di Peccioli un ppeerrccoorrssoo aarrttiissttiiccoo--lleetttteerraarriioo che accompagni aallllaa ssccooppeerrttaa ddii lluuoogghhii nnuuoovvii ee iinneesspplloorraattii. Il progetto

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Le voci narranti sono quelle di aallccuunnii ttrraa ii m maaggggiioorrii aauuttoorrii ccoonntteem mppoorraanneeii (Laura Bosio, Mauro Covacich, Maurizio de Giovanni, Romano De Marco, Ferruccio Parazzoli, Laura Pugno). A ciascuno di loro è stato chiesto di costituire un tassello di questo percorso, scrivendo uunn rraaccccoonnttoo aa ppaarrttiirree ddaallllee

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ssuuggggeessttiioonnii nnaattee ddaallll’’iinnccoonnttrroo ccoonn aallccuunnii eeddiifificcii rreelliiggiioossii ddeell tteerrrriittoorriioo. Trasposte in forma audio dagli stessi autori, queste storie tornano al luogo che le ha generate e trovano modalità di ascolto attraverso sseeii nnuuoovvee ooppeerree concepite appositamente da Vittorio Corsini e installate all’interno del Campanile della Chiesa di San Verano, della Chiesa della Madonna del Carmine e della Chiesa delle Serre a P Peecccciioollii, nella Chiesa di San Giorgio a Cedri, nella Cappella dei Santi Rocco e Sebastiano a FFaabbbbrriiccaa, nell’Oratorio della Santissima Annunziata a G Ghhiizzzzaannoo. Nel tempo a Peccioli, grazie ad una serie di interventi ad hoc di artisti contemporanei (tra questi Nagasawa, DubosarskyVinogradov, Garutti e Corsini), si è costituito nel tempo una sorta di m muusseeoo aa cciieelloo aappeerrttoo che ha stabilito nuove relazioni con il paesaggio circostante arricchendolo di elementi che si intrecciano con la storia e le tradizioni locali. Il progetto VOCI verrà inaugurato il 21 aprile 2018. P Peerr iinnffoorrm maazziioonnii: Fondazione Peccioliper, tel 0587 672158, info@fondarte.peccioli.net (mailto:info@fondarte.peccioli.net); www.fondarte.peccioli.net (http://www.fondarte.peccioli.net/) Ufficio informazioni e accoglienza turistica del Comune di Peccioli, tel. 0587 936423

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