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Sa remada... Attrus annus mellus

«Quando non si presentino più cavalieri per correre la stella, o che al componidore piaccia finire, egli va avanti, con in mano un mazzo di pruninca, prima al passo salutando e ringraziando le persone; indi più veloce, di poi a tutta corsa, sciogliendo e buttando quell’erbe sulla folla. Questa è la pace ristabilita, l’allegrezza d’una festa dopo i furori della guerra.»

Questa è una delle più antiche testimonianze scritte riferibili a sa remada, la prova di abilità e coraggio eseguita da su Componidori che, osservando il cerimoniale della giostra, celebra un rito propiziatorio: attualmente, seguendo il percorso della giostra coricato sul suo cavallo lanciato a gran galoppo, tracciando segni di croce e di aspersione con il suo doppio mazzo di fiori, saluta con i migliori auspici per il futuro tutti i presenti, chiudendo formalmente la corsa. Tale rituale, che nella via della Cattedrale su Componidori svolge da solo, al termine della corsa a pariglie, nella via Mazzini, è riproposto dal capo corsa con l’assistenza dei suoi due compagni di pariglia che lo assistono nella corsa che chiude l’intera giornata di Sartiglia.

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L’antica testimonianza de sa remada sopra citata è tratta da un manoscritto di un autore Anonimo, attento osservatore della Sartiglia. Il documento, che riferisce le fasi dell’intera giornata di giostra, è custodito tra le carte del Canonico Giovanni Spano conservate presso la Biblioteca Universitaria di Cagliari e, secondo le accurate ricerche dello studioso oristanese Gigi Piredda, sarebbe riconducibile ad un ecclesiastico, amico del Canonico Spano, tale Antioco Podda, presente in città tra il 1865 ed il 1870.

Tiole N. B. «Album di costumi sardi riprodotti dal vero»

Tale cronaca della Sartiglia risulta particolarmente interessante in quanto costituisce un unicum: in questa testimonianza della corsa de sa remada, nell’atto finale di congedo dal teatro della Cattedrale, su Componidori chiude la corsa alla stella, a gran galoppo, mentre il “mazzo di pruninca” che ha in mano per salutare la folla, sciogliendosi, si disfa sul percorso. Nella descrizione di questa fase della corsa non si fa cenno alla postura del Componidori sdraiato sul dorso del suo cavallo, posizione bensì riferita al capocorsa nella sua corsa alla stel-

Riproduzione anni ‘90 Cavalieri a cavallo - Serramanna Elisabetta Secchi, Componidori del Gremio dei Falegnami · 16 febbraio 2010

la, e si cita, unica attestazione nota, il disfacimento sul teatro della corsa de sa pippia de maju.

Sa pippia de maju del Componidori osservato dall’Anonimo è composta chiaramente da un mazzo di pervinche, il noto fiore di inizio primavera, che sin dal mese di febbraio colora le nostre campagne di indaco e di verde, inneggiando all’arrivo della bella stagione. La pervinca ha continuato a decorare nel corso degli anni sa pippia de maju.

Giuseppe Catapano, Componidori del Gremio dei Contadini · 6 marzo 2011 Corrado Massidda, Componidori del Gremio dei Contadini · 15 febbraio 2015

SARTIGLIA 2004

Ancora oggi, in particolare, un piccolo fascio di steli di pervinca, costituisce l’anima e l’impugnatura dello scettro floreale del Componidori sul quale si innestano i piccoli mazzetti di viole mammole che decorano le attuali composizioni del doppio mazzo verde e viola utilizzato dal capo corsa per salutare e «benedire» tutti i protagonisti della giostra e il pubblico presente.

Sa remada, per il suo pregnante significato simbolico, costituisce uno dei momenti più importanti della giostra. Su Componidori, espressione del Gremio, e in quel momento dell’intera comunità riunita, impugnando sa pippia de maiu, espressione traducibile come “mazzolino di maggio” o “bambina di maggio”, caratteristico scettro floreale, simbolo del risveglio vegetale e quindi di fecondità e prosperità, chiude le fasi della corsa con un rito propiziatorio augurando e “benedicendo” tutti i partecipanti alla giostra:

Alessandro Cossu, Componidori del Gremio dei Falegnami · 24 febbraio 2009 Furio Tocco, Componidori del Gremio dei Falegnami · 5 febbraio 2008

Giorgio Sanna, Componidori del Gremio dei Contadini · 10 febbraio 2013 Claudio Tuveri, Componidori del Gremio dei Contadini · 3 marzo 2019 protagonisti e spettatori. In quello stesso momento i componenti del Gremio, i cavalieri e tutti i presenti si scambiano l’augurio «attus annus mellus», ovvero l’auspicio, per tutti, di rivivere ancora altre e migliori annate ed edizioni della corsa. La galoppata del cavaliere riverso sul cavallo, ricordata nella descrizione dell’Anonimo ottocentesco in riferimento alla corsa alla stella del Componidori ed attualmente eseguita dal capo corsa nelle fasi di chiusura della corsa alla stella e delle pariglie, è documentata come una tipica espressione della corsa dei cavalieri sardi in un interessante disegno realizzato dal viaggiatore piemontese Nicola Tiole che visitò la Sardegna nei primi due decenni dell’Ottocento. L’interessante illustrazione che riportiamo, documenta un cavaliere che verosimilmente partecipa ad una festa o ad una esibizione equestre in quanto il ricco sottosella e i fiocchi che adornano la criniera del cavallo rimandano ad una dimostrazione svoltasi in una occasione

particolare. La didascalia riportata dall’autore per la descrizione dell’immagine conferma: “Moyen employe en Sardaigne pour anime le chevaux à la course”, ovvero, metodo utilizzato in Sardegna per incitare il cavallo alla corsa.

Unendo le abitudini equestri dei cavalieri sardi all’antica tradizione della lavorazione della ceramica, nella città di Oristano è documentata una curiosa riproduzione dell’atto de sa remada. La maestria e l’arte dei ceramisti oristanesi, interpretando il valore simbolico e propiziatorio de sa remada, ha dato vita a curiose raffigurazioni di cavalli con in groppa cavalieri con la schiena riversa del dorso del cavallo. Tali preziosi manufatti, secondo la tradizione, venivano collocati sopra i comignoli o sul colmo dei tetti delle abitazioni con funzione apotropaica, talismani portafortuna intrisi dell’antica cultura e tradizione sarda e oristanese.

in alto Antonio Giandolfi, Componidori del Gremio dei Contadini · 11 febbraio 2018 nella pagina successiva Sergio Ledda, Componidori del Gremio dei Contadini · 26 febbraio 2017 sotto Davide Musu, Componidori del Gremio dei Falegnami · 5 marzo 2019

in alto a sinistra Antonio Murruzzu, Componidori del Gremio dei Falegnami · 21 febbraio 2012 in alto Mauro Secci, Componidori del Gremio dei Contadini · 14 febbraio 2010 nella pagina successiva Andrea Brai, Componidori del Gremio dei Contadini · 22 febbraio 2009 sotto Andrea Zucca, Componidori del Gremio dei Falegnami · 8 marzo 2011

UNA CARD 365 GIORNI DI CULTURA

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SARTIGLIA 2012

nella pagina precedente Alessandro Crobu, Componidori del Gremio dei Falegnami · 17 febbraio 2015 in alto Raimondo Carta, Componidori del Gremio dei Contadini · 19 febbraio 2012 a destra Emanuela Colombino, Componidori del Gremio dei Falegnami · 4 marzo 2014 sotto Valentina Uda, Componidori del Gremio dei Falegnami · 12 febbraio 2013

in alto a sinistra Fabrizio Pomogranato, Componidori del Gremio dei Falegnami · 2 marzo 2014 in alto Giuseppe Sedda, Componidori del Gremio dei Falegnami · 28 febbraio 2017 nella pagina successiva Andrea Solinas, Componidori del Gremio dei Falegnami · 13 febbraio 2018 sotto Alessio Garau, Componidori del Gremio dei Falegnami · 9 febbraio 2016

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in alto a sinistra Cristian Matzutzi, Componidori del Gremio dei Falegnami · 25 febbraio 2020 in alto Francesco Castagna, Componidori del Gremio dei Contadini · 7 febbraio 2016 nella pagina successiva Ignazio Lombardi, Componidori del Gremio dei Contadini · 33 febbraio 2020

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