NEWS - GENNAIO 2022

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01/2022

“Sostenere la ricerca è sostenere la vita”

Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n°46) art. 1, comma 1, LO/MI - Numero 1 - Gennaio 2022

Umberto Veronesi

NEWS IL GIORNALE DI CHI CREDE NELLA RICERCA

Viviana, rinascere a 13 anni

«Ora posso sognare» RICERCA

IN SALUTE

NOI & VOI

L’ITALIA IN TESTA PER LE CURE ONCOLOGICHE

IL “DIRITTO ALL’OBLIO” DEI GUARITI DAL CANCRO

VOLONTARI, UN ESERCITO GRANDE E PREZIOSO

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NEWS 01/2022 IN QUESTO NUMERO

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RICERCA RICERCA

Viviana, rinascere a 13 anni. «Ora posso sognare» La leucemia nella prima adolescenza, i lunghi mesi in ospedale a Torino, e dopo la guarigione la grande voglia di aiutare gli altri piccoli malati

I tumori nei più piccoli esistono: per curarli al meglio occorre più ricerca

Con il progetto Gold for Kids vogliamo continuare a migliorare ulteriormente le cure oggi disponibili. Per farlo occorrono protocolli di cura specifici a misura di bambino

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IN SALUTE

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Guariti dal cancro: “diritto all’oblio” per una vita normale In Italia circa un milione di persone ha lasciato il tumore alle spalle e chiede che della malattia non resti traccia, come un marchio. Per potere accendere un mutuo o una polizza vita

NOI & VOI

Natale con le delegazioni: l’impegno da Nord a Sud Ecco il resoconto degli eventi organizzati nei mesi di novembre e dicembre a sostegno della ricerca

SALUTE IN TAVOLA

Perché la menopausa non significhi ingrassare Vita attiva, pasti sani e niente fumo sono le chiavi su cui puntare per sottrarsi ai kg in più che il cambiamento ormonale può portare. Occorre impegno? Sì, ma neanche troppo

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SCIENZA E ETICA

Il 2022 sarà l’anno decisivo per i diritti del fine vita? Dopo la legge del 2017 sul testamento biologico, si discute del “suicidio assistito” e si potrebbe essere chiamati al referendum sull’eutanasia


L’EDITORIALE di Paolo Veronesi

08 IN SALUTE

Qualità delle cure oncologiche: l’Italia è una delle nazioni migliori d’Europa Aumenta il numero di persone che nel nostro Paese hanno sconfitto la malattia. Grazie alla ricerca si vive di più ma attenzione all’effetto pandemia

NOI & VOI

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L’esercito buono dei nostri volontari La carica dei 6 mila. È grazie a loro che possiamo continuare a raccogliere fondi per la ricerca

20 Eventi 22 Aziende per la ricerca Presidente Paolo Veronesi Direttore Monica Ramaioli

via Solferino 19, 20121 Milano Tel. +39 02 76018187 - Fax +39 02 76406966 info@fondazioneveronesi.it - www.fondazioneveronesi.it NEWS - Notiziario della Fondazione Umberto Veronesi - Periodicità trimestrale - Aut. Tribunale di Milano N° 265 del 13/04/2004 Fondazione Umberto Veronesi - Piazza Velasca 5, 20122 Milano Direttore responsabile: Serena Zoli - Redazione: Marco Annoni, Daniele Banfi, Donatella Barus, Agnese Collino, Elena Dogliotti, Vera Martinella, Chiara Segré - Segreteria di redazione: Cecilia de’ Donato - Foto: Archivio FUV - Progetto grafico: Simone Scarsellini - Stampa: Società Generale dell’Immagine srl - Via Pomaro, 3 - 10136 Torino

IL COVID-19 NON HA FERMATO IL VOSTRO SOSTEGNO PER I BAMBINI MALATI DI TUMORE

Cari amici, buon anno! Con questo primo numero del 2022 della nostra newsletter desidero ringraziare ognuno di voi per aver contribuito a sostenere le attività della Fondazione nonostante le difficoltà dovute alla pandemia Covid-19. In questi due anni, da quando è iniziato uno dei periodi più difficili dal dopoguerra, le dimostrazioni di sostegno e affetto verso la nostra organizzazione non sono venute mai meno. Anzi, è proprio durante la pandemia che in molti hanno riscoperto il valore dell’importanza della ricerca scientifica. In questo numero vi segnalo in particolar modo la storia di Viviana, una ragazza di 13 anni che ha trasformato la leucemia che l’ha colpita in un punto di forza per aiutare i più piccoli che stanno attraversando ora ciò che lei ha vissuto in prima persona. Una storia, quella di Viviana, a cui segue un approfondimento sui tumori tipici dell’infanzia e dell’adolescenza. Una realtà di cui si parla ancora troppo poco. Nelle pagine successive troverete anche un resoconto dell’impegno delle nostre delegazioni nell’organizzazione di attività volte a raccogliere fondi a sostegno della ricerca. Nonostante le difficoltà organizzative imposte dal periodo che stiamo vivendo, l’attività delle delegazioni si è reinventata riuscendo a finanziare egregiamente il progetto Gold for Kids di Fondazione dedicato alla ricerca nel campo dell’oncologia pediatrica. Buon anno a tutti voi e grazie ancora per il vostro prezioso sostegno! Buona lettura!

Presidente


VIVIANA, RINASCERE A 13 ANNI

«ORA POSSO La leucemia nella prima adolescenza, i lunghi mesi in ospedale a Torino, e dopo la guarigione la grande voglia di aiutare gli altri piccoli malati di Donatella Barus

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iviana e la sua mamma, Sabrina, ora sono a casa, unite e forti come non mai. Hanno una storia da raccontare. Fino a qualche tempo fa la loro “casa” era il reparto di Oncoematologia pediatrica dell’Ospedale Regina Margherita di Torino, un grande edificio rosa che ospita al quinto piano bambini e ragazzi in cura per tumori e leucemie. Per settimane, mesi, quei corridoi diventano cameretta, casa e scuola per i giovanissimi pazienti e per i loro genitori. È Sabrina a raccontare. «A metà marzo Viviana ha iniziato a non sentirsi bene: era pallida e aveva poco appetito. Pensavo fosse solo stanchezza…». Ma presto Sabrina capisce che c’è un problema. «La dottoressa ha prescritto degli esami, ma non abbiamo fatto in tempo a farli». Viviana infatti ha un malore e viene portata in ospedale. Da lì, dopo molti esami e l’evidente preoccupazio-

ne dei medici, via in ambulanza verso l’ospedale del capoluogo. «“Buona fortuna” ci ha detto il medico, guardandomi dritto negli occhi». Dopo due giorni arriva la diagnosi: leucemia mieloide acuta. «Ci hanno spiegato che tipo di malattia era, quale sarebbe stato il percorso. Appena me l’hanno detto, sono crollata. Ma non ho pianto, ho pensato che quel che c’è da fare si fa». E Viviana? «Lei ha pianto». Ma poi mamma sorride e aggiunge: «Forse perché le hanno detto che dal giorno dopo avrebbe potuto riprendere scuola anche dall’ospedale…». Si vede che la loro forza è fatta pure di questo: ridere anche nei momenti duri. «Scherzi a parte – prosegue Sabrina - Viviana è stata forte. Girava senza cuffia o cappellino, “tanto i capelli poi ricrescono”; sorrideva; quando poteva, cantava». La terapia non è stata una passeggiata.


RICERCA

O SOGNARE» I lunghi mesi di cure sono trascorsi tutti all’interno del reparto. «Da marzo a luglio siamo state a casa due giorni. Viviana, immunodepressa, non poteva assolutamente essere esposta al rischio di infezioni; il Covid ha complicato tutto e così anche io ho vissuto in ospedale con lei. I miei genitori hanno preso il cane, un’amica andava a controllare la nostra casa, dava le medicine al gatto; gli amici ci portavano la spesa…». Così, Viviana e la mamma sono andate avanti, fra periodi durissimi e altri in cui le cose andavano meglio. Fino a quel tanto atteso responso da parte dei medici: le cure hanno sortito l’effetto sperato, possono tornare a casa. Quale segno ha lasciato questa esperienza? «Viviana vuole aiutare gli altri», racconta Sabrina. «In ospedale ci sono bambini anche molto piccoli, chiusi nelle loro stanze. Così la sera Viviana mi chiedeva di accompagnarla in quei lunghi e colo-

ratissimi corridoi silenziosi, poi si fermava davanti alle porte delle stanze, e sulle lavagnette appese lasciava un messaggio ad ogni bimbo, disegnava cuoricini, fiori, sorrisi, barchette, secondo le loro passioni, i giochi che amavano: per ognuno un pensiero allegro e di speranza». Oggi Viviana non ha smesso di lasciare messaggi. Agli adulti, ad esempio, dice: «Il futuro è incerto, la ricerca medica aiuta a dare speranze. Più si studia e più bambini guariscono, cosi restituiamo i sorrisi a chi sta male e non sa se potrà vivere».

Altri pensieri, invece, li dedica ai suoi coetanei (ma, cara Viviana, fanno tanto bene anche a noi “grandi”): Immagina le stelle e sogna ciò che vuoi, appena guarisci potrai farlo. Ogni ostacolo superato ci aiuta ad essere più forti. Dobbiamo sempre essere gentili, leali e generosi. Ricordati di non essere mai triste.

GLOSSARIO LEUCEMIA MIELOIDE ACUTA O LMA Malattia tumorale del sangue a rapida progressione; si manifesta con affaticabilità, pallore, dispnea, piccole emorragie o macchie rosse. Circa 2.000 casi l’anno in Italia, perlopiù in adulti, ma rappresenta il 13% delle leucemie infantili

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I TUMORI NEI PIÙ PICCOLI E CURARLI AL MEGLIO OCCOR Con il progetto Gold for Kids vogliamo continuare a migliorare ulteriormente le cure oggi disponibili. Per farlo occorrono protocolli di cura specifici a misura di bambino di Daniele Banfi

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gni anno in Italia sono più di mille le diagnosi giornaliere di tumore. Queste riguardano principalmente gli adulti. Ciò non significa che una malattia oncologica sia un qualcosa di esclusivo dei più grandi. Seppur rare, le patologie tumorali nei bambini

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ed adolescenti sono realtà. Secondo il più recente rapporto dell’Airtum, l’Associazione Italiana Registri Tumori, delle 377 mila nuove diagnosi di cancro, 2.200 riguardano bambini e ragazzi sino ai 19 anni di età. Fortunatamente le probabilità di gua-

rigione sono aumentate sensibilmente grazie alla ricerca e per alcune forme di leucemie sono arrivate ad oltre il 90 per cento. Ma proprio perché rari il trattamento dei tumori in questa fascia di età - e in particolar modo in quella degli adolescenti - risente delle poche sperimentazioni cliniche. Conoscendo questa situazione, nel 2014 Fondazione Umberto Veronesi ha dato vita al progetto Gold for Kids dedicato all’oncologia pediatrica. Due gli obbiettivi: finanziare la ricerca e le migliori cure mediche per i giovani pazienti oncologici attraverso l’attivazione dei protocolli di cura e svolgere attività di informazione e divulgazione sul tema dei


RICERCA

ADOLESCENTI: QUANDO LA DIAGNOSI ARRIVA TARDI Nella lotta al cancro il tempismo è tutto. Prima si arriva ad una diagnosi certa, prima si iniziano le terapie, maggiori saranno le probabilità di successo. Con bambini ed adolescenti vale la stessa regole. Eppure spesso, proprio per la rarità di questi eventi, la diagnosi in queste fasce d’età non è sempre tempestiva. Nei bambini, ad esempio, il tempo medio per la diagnosi è di 30 giorni. Un ottimo dato. Negli adolescenti invece, più restii a comunicare i propri problemi di salute, si arriva a 130 giorni. Vale a dire con oltre quattro mesi di ritardo. Questi numeri sono peggiorati notevolmente con la pandemia Covid-19. Nella prima ondata si è registrato un minor numero di diagnosi di sarcomi, i tumori tipici dell’adolescenza, ma il numero è aumentato nel secondo trimestre e i ragazzi sono arrivati in ospedale con neoplasie in stadi avanzati. Dopo la diagnosi, di fondamentale importanza è il centro di cura a cui rivolgersi: trattandosi di neoplasie comunque rare e piuttosto eterogenee, maggiore è l’esperienza degli specialisti che si occupano di un piccolo paziente oncologico e più sono alte le possibilità di sconfiggere il tumore.

IL NOSTRO IMPEGNO PER LA RICERCA IN ONCOLOGIA PEDIATRICA Risultati raggiunti (2014/2021) 123 ricercatori sostenuti Apertura di 10 protocolli clinici su: - Leucemia mieloide acuta - Linfoma di Hodgkin - Ependimoma - Medulloblastoma a rischio standard - Medulloblastoma metastatico ad alto rischio - Progetto di ricerca e cura Sargen sulla genomica dei sarcomi - Sarcomi ossei metastatici - Sarcomi delle parti molli - Sarcomi sinoviali - Leucemia linfoblastica acuta Apertura di tre studi osservazionali (MOD 1.01, ROT e leucemia mieloide cronica) Sostegno al progetto “Passaporto del guarito” per lo sviluppo di una piattaforma informatizzata multilingue per la gestione a lungo termine dei dati clinici di sopravvissuti a tumore pediatrico TOTALE FONDI INVESTITI: 10.787.000 €

SISTONO: PER RE PIÙ RICERCA tumori nei bambini e nei ragazzi. Per far fronte al primo obiettivo la Fondazione è “scesa in campo” con Aieop (Associazione Italiana di Ematologia e Oncologia Pediatrica) e la sua fondazione Fieop. Grazie a questa preziosa collaborazione abbiamo dato vita a diversi “protocolli di cura” pediatrici, veri e propri percorsi su misura dei più piccoli che hanno lo scopo di garantire ai pazienti di essere curati al meglio. Questo non incide solo sulle possibilità di guarigione, ma anche sulla qualità della vita dei bambini che si ammalano. Grazie alla vostra generosità, in questi anni abbiamo potuto sostenere la ricerca per malattie come il neuroblastoma, la leucemia mieloide acuta, il linfo-

ma di Hodgkin, l’ependimoma, il medulloblastoma, un progetto di genomica sui sarcomi e protocolli mirati per i sarcomi ossei, delle parti molli e sinoviali. Ma l’impegno di Fondazione non si esaurisce con la sola ricerca: con Gold for Kids ci impegniamo nell’attività di informazione e divulgazione sul tema dei tumori nei bambini e nei ragazzi, con particolare attenzione ai giovani e alle scuole. Altro importante tema che portiamo avanti è la sensibilizzazione dell’opinione pubblica e delle istituzioni competenti sui bisogni degli adolescenti malati di cancro. Obbiettivi che sono possibili grazie al vostro sostegno.

OBIETTIVI 2022 Sostegno a 21 ricercatori Copertura del protocollo di cura Siopen sul neuroblastoma ad alto rischio Riabilitazione dei pazienti: stabilire protocolli riabilitativi evidence-based, creare una rete tra i vari centri oncologici pediatrici, standardizzare protocolli riabilitativi sulla base di dati epidemiologici Registro di trattamento con car-t e registro di trapianto di cellule staminali emopoietiche per monitorare l’efficacia, la sicurezza e gli effetti collaterali dei nuovi trattamenti Gestione dei dati clinici per la ricerca epidemiologica in oncologia pediatrica (Registro Modello 1.01 e banche dati Cineca): sostenere i costi di gestione e aggiornamento dei registri e delle banche dati degli studi clinici in oncologia pediatrica, per favorire la ricerca epidemiologica e migliorare sempre di più i protocolli terapeutici per bambini e adolescenti malati di tumore.

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QUALITÀ DELLE CURE ONCOLOGICHE: L’ITALIA È UNA DELLE NAZIONI MIGLIORI D’EUROPA I

n Italia cala la mortalità per tumore e migliora la sopravvivenza. Caratteristiche che ci pongono al di sopra della media europea in termini di qualità delle cure oncologiche. Ma se per alcune neoplasie in fase avanzata si sono fatti passi avanti da gigante, per altre come il tumore del pancreas c’è ancora molto da fare. Attenzione però all’effetto pandemia: i miglioramenti ottenuti in questi anni potrebbero non essere confermati a causa del ritardo nelle diagnosi dovute al sovraccarico ospedaliero durante il periodo di pandemia. Sono questi, in estrema sintesi, i messaggi lanciati durante la recente presentazione del volume I numeri del cancro in Italia 2021. TERAPIE ALL’AVANGUARDIA «Il volume di quest’anno - spiega Giordano Beretta, presidente Aiom (Associazione italiana di oncologia medica) - a differenza delle passate edizioni non contiene le stime sulle nuove diagnosi delle differenti tipologie di tumore. La ragione è presto detta: a causa della pandemia è stato difficile stimare le nuove diagnosi e a causa di diversi fattori confondenti il rischio era quello di avere numeri imprecisi che avrebbero portato a comunicazioni fuorvianti». Nonostante l’assenza di questi nume-

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RICERCA

Aumenta il numero di persone che nel nostro Paese hanno sconfitto la malattia. Grazie alla ricerca si vive di più ma attenzione all’effetto pandemia

SOPRAVVIVENZA GLOBALE A 5 ANNI DALLA DIAGNOSI PER TUTTI I TUMORI

59% UOMINI

+5%

RISPETTO AL 2015 65% DONNE

+2%

di Daniele Banfi

ri, il volume certifica però chiaramente quanto il nostro Paese sia all’avanguardia nella cura dei tumori. Non una novità, ma una tendenza ormai consolidata negli anni. Il primo dato che balza all’occhio è quello relativo alla sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi: per tutte le neoplasie si attesta al 59% negli uomini ed al 65% nelle donne (rispetto al 54% e 63% della rilevazione precedente aggiornata al 2015). Non solo, negli ultimi sei anni si è osservato un calo complessivo della mortalità per cancro del 10% negli uomini e dell’8% nelle donne. I PROGRESSI NEGLI ANNI Scorporando i dati per singola sede tumorale si scopre invece che, dal 2015 a oggi, nei maschi sono diminuite del 18,4% le morti per tumore dello stomaco, del 15,6% per tumore del polmone, del 14,6% alla prostata e del 13,6% del colon-retto. Aumentano nella popolazione femminile i decessi per i carcinomi della vescica (+5,6%) e del polmone (+5%), strettamente legati al fumo di sigaretta, mentre calano quelli allo stomaco (-25%), colon-retto (-13,2%), ovaio (-9%) e mammella (-6,8%). «Sono dati importanti - sottolinea Beretta - che ci dicono chiaramente che in Italia si muore meno di cancro rispetto alla media europea. In Italia,

aumentano sempre più le persone vive dopo la diagnosi, nel 2020 erano circa 3,6 milioni, il 6% della popolazione, con un incremento del 36% rispetto al 2010. Esistono però delle neoplasie dove purtroppo non ci sono stati progressi. Per quanto riguarda il tumore del pancreas, per esempio, la mortalità è essenzialmente stabile negli uomini e in crescita nelle donne (+3,9%)». LA PANDEMIA CREA RITARDI Alla presentazione del volume è emersa però la criticità, dovuta alla pandemia, delle diagnosi tardive. «Per il tumore della mammella - spiega Anna Sapino, presidente Siapec-Iap il numero di casi operati nel 2020 è risultato inferiore del 12% rispetto al 2019 e questa riduzione si è osservata per le neoplasie di tutte le dimensioni, in particolare per quelle più piccole. Anche per il colon-retto si è registrata una riduzione dei casi operati nel 2020, inferiore del 13% (-464 casi) rispetto al 2019. I risultati di questa indagine fanno emergere, in generale e per entrambe le patologie, una diminuzione dei tumori in situ caratterizzati da alte probabilità di guarigione (-11% per la mammella, -32% per il colon-retto), che può essere la conseguenza della temporanea riduzione degli screening oncologici che si sono tenuti nel 2020».

RISPETTO AL 2015 ITALIANI VIVI DOPO UNA DIAGNOSI DI TUMORE

3,6 MILIONI

+36%

RISPETTO AL 2010 AL TEMPO DEL COVID-19

OPERAZIONI DI RIMOZIONE DEL TUMORE AL SENO

-12% OPERAZIONI DI RIMOZIONE PER IL TUMORE DEL COLON-RETTO

-13% Fondazione Umberto Veronesi

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GUARITI DA “DIRITTO ALL’OBLIO” PER UNA VITA NORMALE In Italia circa un milione di persone ha lasciato il tumore alle spalle e chiede che della malattia non resti traccia, come un marchio. Per potere accendere un mutuo o una polizza vita di Paola Scaccabarozzi

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ono un esercito e hanno, ormai, un’aspettativa di vita uguale a tutti gli altri che non hanno mai sofferto per una malattia oncologica. Eppure restano difficoltà come se fossero ancora potenzialmente malati. Tra gli ostacoli, si segnalano l’impossibilità di ottenere una polizza vita e di accendere un mutuo. «Sono guariti, peccato però che spesso», spiega Elisabetta Iannelli, avvocata, segretaria generale della Federazione italiana delle associazioni di volontariato in oncologia (Favo) e membro del Comitato scientifico dell’Osservatorio permanente sulla condizione assistenziale dei malati oncologici, «debbano affrontare ostacoli che impediscono loro di riprendere una vita come quella degli altri. Sono persone spesso discriminate nell’accesso ai servizi finanziari: hanno, ad esempio, difficoltà a sottoscrivere o mantenere sia una copertura assicurativa per le malattie, sia una polizza vita per il caso morte. E poiché questa è spesso richiesta come garanzia accessoria, in sostanza conditio sine qua non, ecco l’impossibilità di accendere un mutuo». Qualora sia stato dichiarato il cancro pregresso, ciò può significare il rifiuto della sottoscrizione della polizza. Nel caso in cui venga invece omesso, esiste il rischio di vedersi poi negata la prestazione assicurativa per cui sono stati

pagati i relativi premi. Insomma situazioni complesse, determinate da un vuoto normativo che indichi con precisione quando un ex malato oncologico possa considerarsi guarito. A tutti gli effetti.


IN SALUTE

AL CANCRO

La richiesta, che arriva direttamente dai pazienti con Favo in prima linea, è dunque quella del “diritto all’oblio”. Anche gli oncologi si sono espressi con chiarezza inequivocabile a questo ri-

guardo: «I guariti hanno la stessa aspettativa di vita della popolazione generale di uguale sesso e di pari età», dichiara Paolo Tralongo, direttore di Oncologia medica, Ospedale Umberto I, Siracusa, «per questo è necessaria una nuova categorizzazione dei pazienti. C’è bisogno di chiarezza sulle somiglianze e sulle differenze tra tutti i malati di cancro cosiddetti lungoviventi». «Sotto l’ampia definizione di “sopravvissuti”», prosegue Armando Santoro, direttore di

«deve insistere affinché il proprio caso venga esaminato nello specifico dall’assicuratore che, stimato il rischio sulla base di variabili contenute nei database assicurativi, potrà formulare un’offerta personalizzata». Non ci si deve dunque arrendere a un primo diniego. «Detto ciò», prosegue l’avvocata, «la compagnia può formulare un’offerta ad hoc, eventualmente prevedendo una maggiorazione del corrispettivo normale per quel tipo di polizza (sovrappremio) che

Humanitas Cancer Center dell’Istituto Clinico Humanitas Irccs, Rozzano (Milano), «oggi sono inclusi pazienti che vivono con neoplasie cronicizzate; quelli il cui tumore progredisce lentamente; coloro che, dopo anni di assenza di malattia, possono essere dichiarati guariti e chi è in remissione clinica per lunghi periodi o per tutta la vita». «Se la persona che ha avuto un tumore si vede negata la polizza senza una motivazione precisa», spiega Iannelli,

potrebbe progressivamente ridursi, secondo la diminuzione del rischio di recidiva, fino ad essere equiparabile a quello di una persona cosiddetta sana». Intanto Favo e Aimac (Associazione italiana malati di cancro) insieme a tutti gli Irccs oncologici e con Aiom (Associazione italiana di Oncologia medica) stanno lavorando a un position paper, un documento di sintesi, che sarà pronto nel giro di pochi mesi. L’obiettivo è quello di ottenere una legge che renda il diritto all’oblio per gli ex malati oncologici una realtà.

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A cura di ELENA DOGLIOTTI, biologa nutrizionista, supervisore scientifico per Fondazione Umberto Veronesi

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l cambiamento di assetto ormonale tipico della menopausa si ripercuote su diversi aspetti legati alla salute della donna. In età fertile, infatti, gli estrogeni hanno un’azione protettiva nei confronti di malattie cardiovascolari, diabete, dislipidemie e alcuni tipi di cancro, e favoriscono la fissazione del calcio nelle ossa. Le modificazioni ormonali legate alla premenopausa possono durare anche 10 anni e spesso non essere percepite, ma a partire dai 40 anni, la strategia migliore per arrivare preparate è agire su più fronti: sana alimentazione, vita attiva e astensione dal fumo. IMPORTANTE RISPETTARE I RITMI CIRCADIANI. Il nostro organismo è regolato sulla base di ritmi scanditi nel tempo tra cui quelUsa questo QR code per scaricare e sfogliare il Quaderno “Menopausa. I consigli alimentari di Fondazione Umberto Veronesi”

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PERCHÉ LA MENOPAUSA NON SIGNIFICHI INGRASSARE Vita attiva, pasti sani e niente fumo sono le chiavi su cui puntare per sottrarsi ai kg in più che il cambiamento ormonale può portare. Occorre impegno? Sì, ma neanche troppo li nell’arco delle 24 ore ovvero i ritmi circadiani. I quali sono influenzati in particolare dall’alternanza luce-buio e dall’alternanza pasto-digiuno. La regolazione della glicemia è estremamente influenzata dal nostro ritmo circadiano. In uno studio condotto su donne sovrappeso e obese, è stato dato lo stesso tipo di dieta, di 1400 kilocalorie, bilanciate allo stesso modo in percentuale di nutrienti, da seguire per 3 mesi. Metà delle donne hanno consumato 700kcal a colazione, 500 a pranzo e 200 a cena, l’altra metà 200kcal a colazione, 500kcal a pranzo e 700kcal a cena. Tutte hanno perso peso, ma il gruppo con la colazione più abbondante ne aveva perso l’11% contro il 4% di quelle che consumavano una cena abbondante. Fare una buona colazione vi aiuterà a regolare i vostri livelli di energia, dando un senso di appagamento che vi servirà per bilanciare bene anche gli altri pasti della giornata, per i quali può essere uti-

le pescare da tre gruppi alimentari: 1 Frutta o verdura e frutta a guscio 2 Cereali (ad esempio avena o frumento integrale in fiocchi) 3 Fonti proteiche (ad esempio latte o yogurt) Per i pasti principali potete basarvi sul “piatto sano di Harvard”, composto per metà da verdure, per un quarto da cereali integrali o derivati, e per un quarto di fonti proteiche. FAVORIRE I VEGETALI MODERARE I CARBOIDRATI Anche se ci saranno sempre donne che riescono a mantenere un peso stabile senza particolari accorgimenti, durante il passaggio alla menopausa sembra ragionevole che, proprio per i cambiamenti ormonali e per il rischio maggiore di diventare meno sensibili all’insulina, sarebbe bene tenersi nel limite inferiore dell’apporto di carboidrati che consigliano le linee guida, puntando più sui


SALUTE IN TAVOLA

RISOTTO INTEGRALE CON NOCI E PREZZEMOLO Ingredienti • 300 g di riso integrale • 2 cipolle • 60 g di noci • 1 ciuffo di prezzemolo • 2 cucchiai di pane integrale grattugiato • 4 cucchiai di olio evo • sale pepe • 3 cucchiai di pecorino grattugiato (facoltativo)

grassi buoni e su un maggior (se pur di poco) introito proteico. Aumentare grassi e proteine scegliendo fonti migliori vuol dire attingere maggiormente dal mondo vegetale e questo, grazie al contemporaneo apporto di fibre, vitamine, minerali e fitonutrienti, si traduce con numerosi vantaggi sulla pressione sanguigna, sul colesterolo, sulla glicemia e sul controllo del peso corporeo. SENZA TRALASCIARE L’ATTIVITÀ FISICA Nessun piano di stile di vita sano è completo senza attività fisica, che aiuta a bruciare calorie, mantenere la salute di muscoli e ossa, ridurre il rischio di diabete e cancro, ridurre lo stress e molto altro ancora. L’attività aerobica come la camminata a passo svelto, la corsa, andare in bici, nuotare, migliora la circolazione, dà benefici all’apparato respiratorio aiutando a prevenire le malattie cardiovascolari, riduce l’infiammazione generale.

Associare il potenziamento muscolare è utile perché una buona massa muscolare favorisce l’utilizzo dei nutrienti e non il loro accumulo in riserve, in più fare esercizi per l’equilibrio stimola il sistema nervoso e riduce i rischi di infortuni in età più avanzata. SIATE RIGOROSE MA NON TROPPO Mantenere nella dieta piccole quantità di cibi meno “virtuosi” può aiutare ad evitare stress da privazione e a contenere le “voglie” che dopo la menopausa possono comparire con maggior frequenza e, se non soddisfatte, diventare un chiodo fisso. Se si è in sovrappeso l’ideale è cominciare a pensare di perdere dal 5 al 10% del proprio peso; potrebbe sembrare poco, ma in realtà è stato dimostrato che per quanto riguarda i benefici sulla glicemia, già una perdita di peso del 7% può fare una grande differenza.

Come si prepara Cuocete il riso come vuole la tradizione giapponese, cioè facendolo bollire con il doppio della sua quantità d’acqua salata per 20 minuti, poi lasciandolo a coperchio chiuso e fuoco spento per altri 10 minuti in modo che termini la cottura e assorba completamente l’acqua e il vapore. Nel frattempo tritate grossolanamente le noci insieme al prezzemolo. Mondate le cipolle e tritatele, quindi fatele rosolare con l’olio extravergine di oliva (evo). Oliate una pirofila e cospargetela di pane integrale grattugiato. Versatevi tutti gli ingredienti preparati: il riso, le cipolle e il trito noci-prezzemolo. Cospargete di pane integrale grattugiato e infornate per 15 minuti a 200 °C. Se desiderate, potete aggiungere una spolverata di pecorino grattugiato. Ricetta di Marco Bianchi, tratta dal Quaderno “Menopausa. I consigli alimentari di Fondazione Umberto Veronesi”

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L’ESERCITO BUONO DEI NOSTRI VOLONTARI La carica dei 6 mila. È grazie a loro che possiamo continuare a raccogliere fondi per la ricerca

di Serena Zoli

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volontari sono venuti dopo, nel 2017 (la Fondazione Veronesi è nata nel 2003), ma sono venuti in massa. Nel 2016 nessuno, oggi 6.000. Questa nascita e crescita vertiginosa si devono alla volontà della Fondazione di aggiungere alle proprie attività anche un evento di piazza, con banchetti e ombrelloni, offrendo il primo anno belle matite colorate, poi il “pomodoro buono” in tre confezioni, tutti per raccogliere contributi. Non è credibile se diciamo che fu subito un successo? Ma poi dove li avevamo trovati, così tanti volontari, per far allestire banchetti in decine di città sparse per tutta la penisola? Abbiamo sfruttato un “tesoro” che già avevamo. Vale a dire

tanti donatori per la nostra lotta contro il tumore e abbiamo pensato di chiedere a loro un ulteriore sostegno: abbiamo inviato una mail a tutti proponendo di diventare, chi se la sentiva, volontari “operativi” sul territorio. Risposero in 400. Ma al momento di arrivare all’allestimento dei banchetti in primavera erano già lievitati a 1.070. Merito del passaparola (sempre una grande fonte in casi come questi) e del co-reclutamento via social. Ci ha sorpreso questo entusiasmo – anche negli impegni, come vedremo – delle tante persone disponibili a spendersi concretamente per fare andare avanti la ricerca in oncologia. Perché i numeri continuano a crescere di 1.000-1.500


NOI & VOI

ALESSIA: «UNA DONNA DIVERSA GRAZIE ALLA RICERCA» Come nome nell’indirizzo mail ha messo “alessiatour” e già da questo ci si aspetta un temperamento vivace. Anche se poi lei, Alessia Boaretto, 38 anni, cerca di sminuire: «Lo scelsi a 20 anni, ero sempre in tour a seguire i concerti di Vasco Rossi». Ma di tour in tour un giorno, nell’attesa fuori dai cancelli, conosce una persona che – magia dei tour – poi diventa suo marito nel 2011. E Alessia, che abita a Folonica, nel Mantovano, come è diventata volontaria, tra l’altro molto attiva, di Fondazione Veronesi? «Eh, per il mio passato di malattia». Ed ecco la storia di un tumore al collo dell’utero per cui riceve una prima risposta secondo cui occorre asportare l’utero e addio sogno di gravidanza. Lei riprova a informarsi in altri ospedali, presso altri medici, finché finalmente le dicono che si può operare senza renderla sterile. «Lo diceva la ricerca più aggiornata», commenta. È in questo percorso che le arriva un volantino della Fondazione con l’invito: “diventa volontario con il Pomodoro”. E’ l’evento di piazza col “Pomodoro buono per te, buono per la ricerca”. Ed Alessiatour si butta. Poi organizza in quest’anno con varie limitazioni per il Covid-19 un favoloso torneo di beach-volley («non so come, da totale inesperta»), di cui il sindaco le chiede la ripetizione nel 2022, infine a metà settembre un concerto con la collaborazione («non politica!») dell’Arci, che le chiede di rifarlo l’anno prossimo. Un trionfo, o no? In finale gli ordini per tanti panettoni: «Ma li pago io perché sono il mio regalo di Natale ai miei amici, ormai lo sanno». Alla fine osi porre la domanda di cui temi la risposta: «E la famosa gravidanza? Deve ancora arrivare?». Una risata esplosiva: «Ma no, ne ho avute due: Viola nel 2014 e Mattia nel 2018». Resta da chiedere il senso di fare volontariato: «Da questo impegno porto a casa per me, per il mio arricchimento interiore, tantissimo. Penso al mio caso: la ricerca mi ha permesso di diventare madre. Davvero la ricerca ti può cambiare il destino». all’anno, ben superiori agli abbandoni diciamo fisiologici che si verificano. Ma per spiegare questa tenuta, questa affezione dei nostri uomini e donne, ragazzi e ragazze, c’è un altro motivo: abbiamo messo in campo da subito corsi di formazione e di aggiornamento, sia in presenza, sia - quando il coronavirus l’ha impedito – online, con gli ormai famosi webinar. Gli incontri dal vivo si tenevano a Milano (3 all’anno), uno a Roma e uno a Cava dei Tirreni (Salerno) per far convergere Nord, Centro e Sud in tre centri accessibili. Seguendo il percorso dei volontari, dal 2019 li troviamo impegnati su tre iniziative chiave per la raccolta fondi: l’evento di piazza; la Pittarosso

Pink parade ad ottobre che nei due anni di virus abbiamo trasformate in “camminate diffuse” dove ognuno si trova; la promozione di panettoni che quest’anno ha raggiunto la cifra di 2.000 ordini. Nel tempo c’è stato modo di conoscere da vicino molti dei volontari e abbiamo così creato una rete con i più disponibili promuovendoli “referenti territoriali per le attività di volontariato”: l’anno scorso 30 e ora 43. Per loro iniziativa si sono moltiplicate le manifestazioni locali tipo un torneo di beach volley, una sfilata di moda o una cena con concerto. Forza con la fantasia, la ricerca scientifica aspetta i vostri contributi sempre più ampi.

REFERENTI PROVINCIALI PER LE ATTIVITÀ DI VOLONTARIATO Bolzano (BZ) - Vera Merzario Firenze (FI) - Roberto Valerio Mantova e Ferrara (MN-FE) - Alessia Boaretto Monza-Brianza (MB) - Maria Donata De Bonis Padova (PD) - Elisa Drago Varese (VA) - Serena Montecchio

REFERENTI COMUNALI PER LE ATTIVITÀ DI VOLONTARIATO Alessandria (AL) - Liliana Colosimo Bari (BA) - Paola Ferilli Cagliari (CA) - Priama Medda Campobasso (CB) - Elena Tirabassi Caserta (CE) - Daniela Dello Buono Cassano Magnago (VA) Alessandra Montecchio Catania (CT) - Stefania Vasile Como (CO) - Paola Mello Crescentino (VC) - Silvia Andrietti Fermo (FM) - Vlatka Mrkic Borghini Ferrara (FE) - Angelo De Maria Legnano (MI) - Angela Restelli Macerata (MC) - Mirella Morganti Martinengo (BG) - Stella Canistro Melegnano (LO) - Roberta Giammara Milano (MI) - Paola Scagliotti Mira (VE) - Elisabetta Tamburini Orvieto (TR) - Sabrina Grisci Pagani (SA) - Anna Fiore Parma (PR) - Cecilia Gallosi Perugia (PG) - Mohan Testi Pioltello (MI) - Concetta Risi Pontelandolfo (BN) - Monica Rinaldi Putignano (BA) - Carla Maria Leone Ravenna (RA) - Anna Maria Poggiali Rescaldina (MI) - Francesca Librandi Roma (RM) - Lavinia Massoli Novelli Rosolini (SR) - Luigi Trombatore Salerno (SA) - Olma Apicella Sennori (SS) - Gianfranca Fadda Siena (SI) - Laura Ceccarelli Siurgus Donigala (SU) - Federica Deidda Torino (TO) - Julica Napolitano Tortona (AL) - Chiara Mutti Trofarello (TO) - Daniela Bertone Villa Literno (CE) - Elena Iovine Vimercate (MB) - Marzia Morini

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NATALE CON LE DELEGAZIONI: L’IMPEGNO DA NORD A SUD Ecco il resoconto degli eventi organizzati nei mesi di novembre e dicembre a sostegno della ricerca

PRIMA I BAMBINI Dobbiamo davvero dire grazie alle nostre Delegazioni per il loro vivace attivismo. Il tema prescelto a maggioranza è il sostegno alla lotta contro i tumori dell’infanzia e dell’adolescenza, per cui i fondi raccolti sono stati destinati a Gold for Kids, il progetto di Fondazione Veronesi per la ricerca nell’oncologia pediatrica. Vediamo i principali eventi. DELEGAZIONE DI

DELEGAZIONE DI

BELLUNO

COMO

La delegazione di Belluno ha organizzato una vendita di dolci tipici della festa “Benvenuto San Martino” e ha realizzato un torneo di burraco per domenica 21 novembre presso il Circolo del Burraco. DELEGAZIONE DI

PESARO-URBINO Il 18 dicembre si è tenuta la seconda edizione del Gold Charity Dinner & Party organizzato dalla delegazione di Pesaro-Urbino, guidata da Claudia Orciani. La serata si è svolta presso il Ristorante AlMare di Fano. Un ringraziamento particolare all’azienda agricola Guerrieri, sponsor della serata. DELEGAZIONE DI

TORINO La delegazione di Torino, guidata da Adele Artom, sempre a favore della ricerca scientifica per i più piccoli ha organizzato il 28 novembre un torneo di burraco, seguito da un aperitivo e dalla lotteria, il tutto si è svolto presso il Circolo della Stampa.

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La responsabile della delegazione di Como, Francesca Ruffini, quest’anno ha potuto ripetere l’annuale Charity Dinner che si è tenuto il 28 novembre al Teatro Sociale di Como. Il presidente di Fondazione, professor Francesca Ruffini Paolo Veronesi, e Paolo Veronesi era presente. Il menù era a cura di Chicco Cerea del Ristorante Da Vittorio di Brusaporto e, grazie anche alle numerose aziende che hanno donato stupendi lotti per l’asta realizzata insieme con Charity Stars, è stato possibile raggiungere un’importante raccolta di fondi. Questi sono stati devoluti a favore del progetto Gold for Kids, in particolare al finanziamento del protocollo di cura “Siopen” contro il neuroblastoma ad alto rischio. Un ringraziamento particolare per la realizzazione dell’evento al Ristorante Da Vittorio di Brusaporto, a Bellavista per le sue bollicine, a Tenute Lunelli per i vini, alla cioccolateria Zaini Milano e Life frutta secca. Infine grazie a Hairmed per i cadeau che sono stati distribuiti ai partecipanti.


NOI & VOI

Le Delegazioni si occupano di diffondere la mission di Fondazione Umberto Veronesi a livello locale, organizzando e promuovendo iniziative di raccolta fondi e campagne di sensibilizzazione sui temi della salute. Inquadra il QR code e scopri dove sono attive.

LE DONNE IN ROSA «UNO DI NOI IN LABORATORIO» Dopo i bambini, le donne. Ed ecco le Delegazioni che hanno scelto di impegnarsi a favore di Pink is Good, il progetto di Fondazione Veronesi che sostiene la ricerca contro i tumori femminili.

Infine le Delegazioni che hanno scelto di sostenere, oltre alla ricerca oncologica, un ricercatore dei loro territori. Si tratta dunque di uno studioso abruzzese e di uno studioso pugliese. Nemico unico: il cancro. Ed ecco gli eventi che le delegazioni di Pescara e di Lecce hanno pensato e organizzato legati al Natale.

DELEGAZIONE DI

DELEGAZIONE DI

DELEGAZIONE DI

PESARO-URBINO

PESCARA

LECCE

La responsabile della delegazione di Pesaro-Urbino, Claudia Orciani, in collaborazione con Gresy Daniilidis, nota fashion blogger e fondatrice del portale Clé du Caveau, ha organizzato la vendita di capi di abbigliamento ecosostenibili presso lo showroom Orciani in via della Spiga a Milano dal 25 al 28 novembre. DELEGAZIONE DI

BERGAMO La delegazione di Bergamo, guidata da Marta Savona, ha organizzato per il 1 dicembre la serata dal nome “Gala in Rosa”, che ha compreso una cena presso il Roof Garden Restaurant di Bergamo e una lotteria con bellissimi premi donati da aziende che ringraziamo per il loro sostegno: Villa Sandi, Sghs Firm, Stucchi, Studio notarile Turconi, Centro investigativo, Pasticceria La Marianna, Studio Fiorentino Commercialisti Associati.

Il professore Paolo Veronesi con le Delegate di Bergamo

La delegazione di Pescara, guidata da Gabriella Gallucci, ha organizzato di nuovo il Christmas Dinner, il 26 novembre, che si è tenuto presso l’Hotel Villa Maria di Francavilla al Mare. Ha partecipato anche il professore Paolo Veronesi. Un ringraziamento particolare agli sponsor della serata, Life frutta secca, Azienda Agricola Terre di Varano e Febo Giardini; grazie anche a tutte le aziende che hanno generosamente donato i premi della lotteria che si è tenuta nel corso della serata.

Il 27 novembre la delegazione di Lecce, guidata da Francesca Melfi, ha organizzato quella che per loro era la prima edizione del Christmas Dinner e non poteva essere altrimenti: la delegazione è stata infatti inaugurata a settembre 2021. La cena si è svolta presso il Ristorante Torre del Parco di Lecce. Un ringraziamento particolare Life S.p.a., sponsor della serata.

Il professore Paolo Veronesi in mezzo alle Delegate di Pescara

Francesca Melfi (terza da destra) con alcuni invitati alla cena di Lecce

ANCORA “PUMI” PER IL NATALE Sono tornati, a grande richiesta, i “Pumi”. In occasione del Natale, la Fondazione ha presentato una speciale collezione di pumi salentini in terracotta (in tre diversi colori: rosso, bianco e verde) adatti per un dono, adatti per adornare la casa. Anche stavolta tante ordinazioni, un bel successo. E i fondi raccolti sono tutti devoluti a Gold for Kids, il progetto di Fondazione Umberto Veronesi che finanzia la ricerca scientifica a favore di bambini e adolescenti malati di tumore.

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A cura di MARCO ANNONI, coordinatore del Comitato Etico di Fondazione Umberto Veronesi

Dopo la legge del 2017 sul testamento biologico, si discute del “suicidio assistito” e si potrebbe essere chiamati al referendum sull’eutanasia

Q

uando nel 2017 è stata approvata la legge 219 che ha introdotto nel nostro Paese la possibilità di redigere il proprio testamento biologico (cioè le Dat, da “dichiarazioni anticipate di trattamento”) è stata una vera sorpresa. Dopo decenni di immobilismo e infinte battaglie giudiziarie, finalmente era stata approvata una legge che estendeva alcuni diritti fondamentali e nuove libertà a tutti i cittadini. A partire da qui, negli anni successivi sono stati compiuti altri passi importanti. Alla fine dell’anno scorso, è stata approvata un’altra legge, la 10/2020 che – a partire dalla legge sulle Dat – consentirà a breve di poter “donare il

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IL 2022 SARÀ L’ PER I DIRITTI D proprio corpo post mortem per fini di studio e ricerca”. Soprattutto, negli ultimi anni è iniziato un nuovo dibattito pubblico su temi complessi e delicati come il suicidio assistito e l’eutanasia, e cioè i cosiddetti diritti del fine vita. Attualmente, seppure con molte difficoltà, è in discussione una nuova legge che ha come scopo proprio quello di regolamentare il “suicidio medical-

mente assistito” a partire dalla famosa sentenza della Corte Costituzionale in merito al caso di Dj Fabo. Secondo la bozza della legge in discussione, una persona affetta da una patologia irreversibile, che ha una prognosi infausta, fonte di sofferenze insopportabili, e che dipende da trattamenti di supporto vitale, potrà chiedere in modo libero di ricevere un aiuto medico a morire – magari a


SCIENZA E ETICA

IL NUOVO NUMERO DI THE FUTURE OF SCIENCE AND ETHICS

ANNO DECISIVO EL FINE VITA? casa propria e non presso una struttura ospedaliera, e comunque in piena dignità. Questa bozza di legge, però, ha alcuni limiti importanti: prevede un percorso molto lungo per effettuare la richiesta anche per chi “tempo non ne ha più”; in secondo luogo esclude tutte quelle persone che o non dipendono da “trattamenti di supporto vitale” (come i malati di tumore) o che non hanno una

“prognosi infausta” (come Dj Fabo). Tuttavia un’altra svolta sul fine vita potrebbe arrivare dal Referendum che è stato indetto nel 2021 sul tema dell’eutanasia. Qui gli scenari sono due. Il primo è che la Corte Costituzionale giudichi il quesito inadatto, impedendo la votazione. Il secondo è, invece, che il referendum sia indetto e si vada a votare nei prossimi mesi. Qualora vincesse il “sì” non sarebbe

È online il nuovo numero di The Future of Science and Ethics, a cura del Comitato Etico di Fondazione Umberto Veronesi. La rivista affronta i temi principali che riguardano i rapporti tra scienza ed etica ed è gratuitamente scaricabile dalla sezione “download” del sito della Fondazione. Il nuovo numero, oltre a diversi articoli a tema libero, ospita un focus sull’etica pubblica al tempo del Covid-19, con approfondimenti dedicati alla dimensione collettiva della pandemia, dalla giustificazione giuridica del green-pass fino alla questione della giustizia tra generazioni. Sono, inoltre, pubblicati due documenti di bioetica particolarmente rappresentativi del dibattito in corso. Il primo, “Il tempo della ricerca”, è a cura del Comitato Etico di Fondazione Veronesi e tratta del ruolo della scienza durante la pandemia; il secondo, a cura del Comitato Nazionale per la Bioetica, tratta del problema di chi, oggi, può essere definito e riconosciuto come “un esperto” in etica e bioetica.

introdotta una nuova legge, ma si depenalizzerebbe solo il reato di “omicidio del consenziente”. In ogni caso, il 2022 si preannuncia come un anno decisivo per i diritti del fine vita. La speranza è che in tutti i confronti che ci attendono a prevalere sia, infine, l’interesse dei malati, delle persone che soffrono e delle loro famiglie e non, come spesso accade, quello di questa o quella parte politica.

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IL “MAGAZINE” ONLINE ANCORA PIÙ RICCO: NASCE L’AREA PLUS

di Donatella Barus

Per registrarsi al sito www.fondazioneveronesi.it utilizza questo QR Code

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S

ul Magazine di Fondazione Umberto Veronesi nasce l’area Plus. È uno spazio di contenuti di approfondimento completamente gratuiti offerti ai lettori che si iscrivono al sito. I glossari delle malattie, il dizionario della salute, la guida agli esami sono gli strumenti a disposizione dei lettori del Magazine che potranno trovare informazioni sul mondo della salute e della medicina. Oltre 150 voci scientificamente aggiornate e spiegate in un linguaggio chiaro. E nel 2022 l’Area Plus si arricchirà di nuovi contenuti dedicati alla prevenzione e alla tutela quotidiana della salute di tutta la famiglia. Registrarsi è gratuito e permette di: • accedere a contenuti e consigli personalizzati • scaricare materiali utili (quaderni, collane, manuali, newsletter da scaricare gratuitamente per capire, discutere, scegliere) • ottenere le risposte che cerchi sui temi della salute con il servizio “L’Esperto risponde”, grazie alle parole chiare, semplici e rigorose degli esperti più qualificati • partecipare agli eventi più vicini • contribuire ad arricchire il sito. Insieme possiamo fare molto.

LE PAGINE PIÙ VISTE DEL 2021

Glossari, guide e le risposte degli esperti per chi si registra - gratis - al sito di Fondazione Umberto Veronesi. Le tappe della prevenzione e per la salute della famiglia

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SE IL TAMPONE È POSITIVO, PERCHÉ DOPO 21 GIORNI SI È DEFINITI GUARITI?

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COVID-19: DOPO IL VACCINO CI SI PUÒ ANCORA INFETTARE?

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COVID-19: QUANTO DURA LA PERDITA DI OLFATTO E DI GUSTO?

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NORMALE O ALTA? LA TABELLA DEI VALORI PRESSORI

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COVID-19: UN VADEMECUM PER CURARE LA MALATTIA A DOMICILIO

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IL COLESTEROLO “CATTIVO” SI VINCE CON UNA BUONA ALIMENTAZIONE

7

COVID-19: UNA SOLA DOSE DI VACCINO PER CHI HA SUPERATO L’INFEZIONE

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GLOSSARIO DELLE MALATTIE: TROMBOSI

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COVID-19: ECCO CHI SONO I MALATI CHE SARANNO VACCINATI PRIMA

10 COVID-19: QUANTO DURA L’IMMUNITÀ?


EVENTI

SCIENCE FOR PEACE: L’EDUCAZIONE ALLA PACE INIZIA A SCUOLA

C

i racconta che ha partecipato alla nostra conferenza annuale “Science for Peace” fin dalla prima edizione, nel 2009. E dopo non hai mollato. «Sì, è un “vizio” che non riesco a togliermi, vado avanti con grande caparbietà perché lo trovo un progetto davvero formativo per i miei studenti», spiega Daniela Aliverti, che insegna storia e filosofia al liceo scientifico Leonardo Da Vinci di Gallarate (Varese). Ascoltandola, si di Serena Zoli capisce che insegna innanzitutto umanità, questa docente ostinata e coinvolta nel suo dovere – che sente e ribadisce – di aumentare la caratura interna e la crescita culturale dei suoi studenti. Per questo evento culturale che si è svolto dal 15 al 19 novembre, stavolta purtroppo in digitale, il tema era “Next-Attualità e prospettive: ripensiamo al domani dopo la pandemia”. Per prepararsi gli studenti della professoressa Aliverti hanno scelto di confrontarsi con un “dibattito strutturato” (una parte per il sì, una parte per il no) sulle seguenti questioni: è giusto rendere obbligatorio il vaccino? è giusto che esistano i brevetti sui vaccini? «Sono argomenti che fanno parte di Educazione civica e rien-

trano nell’attività didattica a pieno titolo – spiega la professoressa Daniela Aliverti. – Prima facciamo in classe una preparazione didattica, si fanno leggere dei testi, si discute, poi gli studenti fanno dei piccoli saggi o dei post per i social. Inoltre, le domande dei ragazzi e delle ragazze vengono mandate all’ufficio scuole e ricevono in diretta le risposte degli scienziati invitati a “Science for Peace”. Alcuni ragazzi portano questi argomenti come lavoro per l’esame. Preciso: solo le quarte e le quinte liceo sono coinvolte in questo collegamento attivo con la grande conferenza che, fino a due anni fa, si svolgeva in presenza, nell’aula magna dell’Università Bocconi». Tutta un’altra cosa? Aliverti sorride: «Beh, sì, non si può negare. Il fascino della Bocconi colpiva i ragazzi e li rendeva più contenti di partecipare». Quest’anno ci sarà voluto un po’ più di sforzo per entusiasmarli… «Devo dire di sì, ma ne vale sempre la pena. Io condivido l’assunto di fondo di “Science for Peace”: la scienza è uno strumento di progresso e, alla fine, è rivolta alla pace. Un connubio che mira a un mondo migliore», conclude la professoressa Daniela Aliverti.

Daniela Aliverti ha seguito le 13 Conferenze di Science for Peace accompagnando i suoi studenti a sentire i grandi scienziati. «Imparano temi profondi e li portano anche all’esame»

IL RICERCATORE DAL LABORATORIO ARRIVA NELLA TUA CLASSE È in arrivo la settima edizione del progetto di Fondazione Umberto Veronesi che ha coinvolto in totale 750 ricercatori e 55.000 studenti delle scuole secondarie di secondo grado in 1.000 incontri in presenza e digitali. Un’occasione unica per gli studenti di acquisire un nuovo punto di vista sulla scienza e di dialogare in diretta con i principali attori del mondo della ricerca. Per partecipare al progetto è possibile scrivere a scuola@fondazioneveronesi.it

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AZIENDE PER LA RICERCA

GHD PER IL BENE DELLE DONNE

CITRUS: DAI NOSTRI BROCCOLI UN AIUTO PER LA SALUTE MASCHILE

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n saporito ortaggio invernale a tutela della salute. Ecco “I broccoli per la ricerca” mandati nei supermercati, con l’indicazione della partnership con la Fondazione Veronesi, da “Citrus L’Orto italiano” per il mese di novembre scorso. E c’è un perché, forse non molto noto: novembre è, a livello mondiale, il tempo dedicato alla prevenzione dei tumori maschili, come ottobre è “in rosa” in difesa dai tumori femminili. È per questo che nel penultimo mese dell’anno passato è partita la prima edizione dell’iniziativa “I broccoli per la ricerca” da parte dell’azienda di Cesena con l’immissione nei supermercati di confezioni al prezzo fisso di 1,50 €, di cui 0,20 centesimi sono andati al progetto specifico della Fondazione chiamato Sam, cioè Salute al maschile. Un piano diretto a educare gli uomini alla consapevolezza sui dovuti controlli e a finanziare la ricerca scientifica sui tumori tipicamente maschili, ossia prostata, testicolo e vescica. Come ricordano da Citrus, si punta a rendere gli uomini consapevoli della necessità di una prevenzione anti-tumori, di cui fa parte una sana e corretta alimentazione.

Anche quest’anno ghd propone l’edizione limitata Pink Collection a sostegno di Fondazione Veronesi e del suo progetto Pink is Good dedicato alla lotta ai tumori femminili. La collezione porta avanti il messaggio Take Control Now, prendi il controllo ora, campagna di successo nata lo scorso anno per ricordare alle donne di dedicare un po’ di tempo al loro seno davanti allo specchio effettuando l’autopalpazione ogni mese. Va ricordato che l’autoesame del seno non può sostituire la visita con lo specialista o gli esami strumentali (ecografia e mammografia), ma è un momento fondamentale per ogni donna. Per ogni vendita della collezione in edizione limitata, ghd Italia dona fino a €10 al progetto Pink is Good di Fondazione Umberto Veronesi dedicata alla lotta contro il tumore al seno.

INSIEME A KIKO PER SCONFIGGERE I TUMORI DEL COLLO DELL’UTERO Kiko Milano rinnova il sostegno a Fondazione Umberto Veronesi. Dopo il successo della campagna “Amati, scegli la prevenzione” legata alla collezione di San Valentino “Ray of Love”, Kiko Milano ribadisce il proprio impegno anche per il 2022. Il progetto rientra nel suo piano di Rsi, responsabilità sociale. Nel 2021 parte del ricavato della Collezione “Ray of Love” è stato devoluto a Fondazione Veronesi per finanziare per un anno due ricercatrici: la dottoressa Marta Celegato, impegnata nello studio di alcune molecole che potrebbero impedire la formazione di tumori da parte dei papillomavirus (Hpv), e la dottoressa Federica Scalorbi, che studia i tumori della cervice uterina grazie a tecniche di radiomica e di genomica. Il tumore del collo dell’utero è il quinto tumore più diffuso fra le donne con meno di 50 anni.

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SOSTIENI FONDAZIONE UMBERTO VERONESI UNA DONAZIONE 1 EFFETTUA SINGOLA

UN LASCITO 4 CON TESTAMENTARIO Disporre un lascito testamentario a favore di Fondazione Umberto Veronesi significa regalare un futuro di speranza a chi domani avrà bisogno di cure e sostegno. Per saperne di più, richiedi la nostra Guida Informativa: scrivi a lasciti@fondazioneveronesi.it chiama il nostro Responsabile Lasciti Ferdinando Ricci (02.76018187) Inquadra il QR CODE e visita il sito dedicato

BOLLETTINO POSTALE Intestato a Fondazione Umberto Veronesi Conto Corrente Postale numero: 46950507 BONIFICO BANCARIO Intestato a: Fondazione Umberto Veronesi IBAN: IT52M0569601600000012810X39 causale 2796 ON LINE CON CARTA DI CREDITO, PAYPAL, SATISPAY, MASTERPASS Sul sito www.fondazioneveronesi.it

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È facile e non ti costa nulla: nella tua dichiarazione dei redditi, apponi la tua firma nella casella “Finanziamento della ricerca scientifica e dell’università” e inserisci il codice fiscale di Fondazione Umberto Veronesi 97298700150

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ATTRAVERSO UNA DONAZIONE IN MEMORIA Con una donazione in memoria potrai ricordare una persona cara. Se lo desideri, Fondazione Umberto Veronesi invierà una lettera che comunica il tuo gesto ai famigliari della persona che hai voluto ricordare. Per saperne di più: Chiama l’Ufficio Donatori privati (02.76018187) Scrivi a donazioni@fondazioneveronesi.it Inquadra il QR CODE e visita il sito dedicato

Un compleanno, un battesimo, un matrimonio o un evento sportivo: ogni occasione è buona per creare una campagna di raccolta fondi e invitare amici e parenti a fare una donazione. Inquadra il QR CODE e visita il sito dedicato

DEDUCIBILITÀ FISCALE Lo sai che le donazioni a Fondazione Umberto Veronesi ti permettono un risparmio fiscale? Effettua la tua donazione con uno dei sistemi di pagamento consentiti: • versamento postale • bonifico bancario • carta di credito Inserisci l’importo nello spazio apposito sulla tua dichiarazione dei redditi allegando la ricevuta di versamento, oppure consegna quest’ultima al tuo commercialista o al CAF più vicino. Per le persone fisiche. La donazione è deducibile nel limite del 10% del reddito dichiarato e comunque nella misura massima di 70.000,00 euro annui. Art. 14 D.L. 35/2005 convertito in Legge n. 80/2005 (DPCM08\05\07 Ente n.61). Per le persone giuridiche. La donazione è INTERAMENTE DEDUCIBILE ai sensi e per gli effetti delle vigenti norme fiscali di cui all’art.1, comma 353 della legge 23 dicembre 2005, numero 266 (DPCM 08\05\07 Ente n. 77.

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Sostieni la ricerca. Sostieni la vita.

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Fai qualcosa di grande per i bambini malati di tumore. Sostieni la ricerca.

Questo è un messaggio di Viviana che, a 13 anni, ha vissuto l’esperienza di un tumore e oggi vuole condividere un pensiero di speranza per i bambini che ancora lottano e hanno bisogno di nuove cure.

Sostieni Fondazione Umberto Veronesi e contribuisci anche tu a costruire un futuro di salute.


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