NEWSLETTER N1 2021

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01/2021

Sostenere la ricerca è sostenere la vita

Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n°46) art. 1, comma 1, LO/MI - Numero 1 - Gennaio 2021

Umberto Veronesi

NEWS IL GIORNALE DI CHI CREDE NELLA RICERCA

Anna RICERCA

a 15 anni lotto contro il glioblastoma

RICERCA

SALUTE A TAVOLA

DAL 2014 TRE MILIONI PER I TUMORI INFANTILI

GLI INTEGRATORI? ECCO QUANDO SONO NECESSARI

I TEMPI DELLA SCIENZA PER L’EMERGENZA COVID

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ETICA


NEWS 01/2021 IN QUESTO NUMERO

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RICERCA

Quasi 10 milioni per la lotta ai tumori infantili

RICERCA

Anna: a 15 anni lotto contro il glioblastoma La scoperta del tumore cerebrale la sera di Pasqua. Il Natale prima diagnosi di cancro al seno per la madre. Ora lottano tutt’e due. Commovente l’abbraccio tra loro prima dell’operazione della ragazzina. Il padre sempre accanto alla figlia: «Un’occasione per conoscerci meglio»

All’oncologia pediatrica la Fondazione ha dedicato il progetto Gold for Kids dal 2014. Sono 2.200 i bambini e adolescenti che si ammalano all’anno. Raccolti ingenti fondi per la ricerca e le cure su misura dei piccoli malati

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IN SALUTE

Raffreddore, tosse, influenza come affrontare i mali di stagione

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Ritornano ogni anno col tempo brutto e solo il 10 per cento deriva da batteri, quindi solo allora si può ricorrere agli antibiotici. Alcuni sintomi possono confondersi con il Covid

NOI & VOI

Delegazioni attive “a distanza”

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Cene in comune, ma ognuno a casa sua; visite a mostre e lotterie: nonostante gli ostacoli imposti dal Covid alcune Delegazioni sono riuscite a creare iniziative per raccogliere fondi

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SALUTE A TAVOLA

Gli integratori? Ecco quando servono davvero Capsule e bustine possono sostituire una dieta varia nel mantenerci sani? A volte serve la farmacia, più spesso basterebbe conoscere meglio gli alimenti nel piatto

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SCIENZA E ETICA

Conoscere i tempi della scienza per superare l’emergenza Covid-19 Diversi gli errori commessi nella gestione della pandemia. Ma il lavoro degli scienziati è (necessariamente) lungo e richiede pazienza: anche per affrontare un contagio globale


L’EDITORIALE di Paolo Veronesi

08 RICERCA

Grant 2021: sono 110 i ricercatori selezionati Assegnate le borse di ricerca per Oncologia, Cardiologia, Neuroscienze e Prevenzione, gli ambiti del finanziamento alla ricerca di Fondazione Umberto Veronesi

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NOI & VOI

“Insieme” per una raccolta fondi personale: ora la piattaforma c’è “Il dono di Rossana” è un sostegno continuo alla ricerca

20 Eventi 22 Aziende per la ricerca Presidente Paolo Veronesi Direttore Monica Ramaioli

via Solferino 19, 20121 Milano Tel. +39 02 76018187 - Fax +39 02 76406966 info@fondazioneveronesi.it - www.fondazioneveronesi.it NEWS - Notiziario della Fondazione Umberto Veronesi - Periodicità trimestrale - Aut. Tribunale di Milano N° 265 del 13/04/2004 Fondazione Umberto Veronesi - Piazza Velasca 5, 20122 Milano Direttore responsabile: Serena Zoli - Redazione: Marco Annoni, Daniele Banfi, Donatella Barus, Agnese Collino, Fabio Di Todaro, Elena Dogliotti, Vera Martinella, Chiara Segré - Segreteria di redazione: Cecilia de’ Donato - Foto: Roberto De Riccardis, Archivio FUV - Progetto grafico: Simone Scarsellini - Stampa: Società Generale dell’Immagine srl - Via Pomaro, 3 - 10136 Torino

ASSEGNATE LE BORSE DI RICERCA MENTRE CONTINUA LA LOTTA PER I TUMORI PEDIATRICI

Cari amici, un anno fa iniziava questo difficile periodo di pandemia. Un anno in cui siamo stati costretti nel giro di poco tempo a ripensare a molte delle nostre attività. La pandemia è stata per noi una sfida. Nel corso di questi mesi abbiamo deciso di contribuire attivamente alla ricerca di soluzioni contro il virus. Questo non ci ha però distolto dalla nostra principale attività, il sostegno alla ricerca nei campi dell’oncologia, della cardiologia e delle neuroscienze. All’interno di questa newsletter troverete il resoconto della ricerca che andremo a finanziare nel 2021 grazie alla vostra generosità. In particolare - vista la ricorrenza dell’imminente mese di febbraio, storicamente dedicato all’oncologia pediatrica - vi segnalo la storia di copertina dedicata ad Anna, un’adolescente che proprio nel periodo peggiore della pandemia ha dovuto affrontare l’importante percorso di una diagnosi di glioblastoma. Quest’anno infatti, nonostante le tante difficoltà, continueremo a sostenere la ricerca nel campo dell’oncologia pediatrica. A tal proposito vi ringrazio per la grande partecipazione all’evento “Il pomodoro. Buono per te, buono per la ricerca” svoltosi a fine ottobre il cui ricavato è andato proprio al progetto di ricerca della Fondazione dedicato ai tumori dei bambini e degli adolescenti. In questo ricco numero potrete poi trovare i prossimi appuntamenti con la Fondazione, diversi consigli per affrontare in salute i mesi invernali e un importante approfondimento sugli integratori, un tema su cui regna spesso molta disinformazione. Buona lettura!

Presidente


La scoperta del tumore cerebrale la sera di Pasqua. Il Natale prima diagnosi di cancro al seno per la madre. Ora lottano tutt’e due. Commovente l’abbraccio tra loro prima dell’operazione della ragazzina. Il padre sempre accanto alla figlia: «Un’occasione per conoscerci meglio»

ANNA: A 15 ANNI LOTTO CONTRO IL GLIOBLASTOMA di Fabio Di Todaro

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ino all’inizio di aprile, Anna era un’adolescente in linea con il suo percorso di crescita. Aveva molti amici, oltre a un fidanzato. Seguiva le lezioni a distanza - del primo anno di liceo artistico, al “Russo” di Monopoli, in Puglia - e studiava mantenendosi in contatto con i compagni di classe. Aveva (e ha) un rapporto autentico con i genitori. Tutto nella norma, fino al giorno di Pasqua dello scorso anno. In quella data, senza aver avuto troppe avvisaglie, questa ragazza di 15 anni ha scoperto che la sua adolescenza aveva imboccato un’altra strada. C’era - e c’è ancora - un glioblastoma da curare. Un

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“ospite” imprevisto, che questa ragazza dai capelli biondo cenere ha però affrontato da subito con una lucidità quasi sorprendente, vista l’età. La primavera del 2020 è appena sbocciata. In un Paese fermo per via del lockdown, Anna fa le stesse cose di tutti i suoi coetanei: guarda film, naviga in

Il padre Carlo, che è sempre stato in ospedale vicino ad Anna

rete, chatta. Ha gli occhi sempre puntati su uno schermo. Così fino alla sera di Pasqua, quando si lascia andare con i genitori: «La vista dall’occhio destro è sdoppiata». Ai genitori viene da pensare allo sforzo compiuto per “reggere” tante ore di fronte a un display. La invitano a mettere da parte smartphone e tablet, ma dopo un paio d’ore il fastidio è ancora lì. Carlo, 55 anni, papà, oltre che di Anna, di altri due ragazzi (17 e 12 anni), decide allora di rintracciare il medico di famiglia. All’altro capo del telefono, c’è un camice bianco che non perde la lucidità. E, senza giri di parole, va dritto al punto. «Anna deve fare subito una Tac cerebrale».


RICERCA

CHE COS’È UN GLIOBLASTOMA «I gliomi ad alto grado di malignità, come il glioblastoma multiforme, tendono a essere più comuni nel quarto e quinto decennio di vita, ma possono colpire anche i bambini e gli adolescenti - afferma Francesco Signorelli, il primario della neurochirurgia dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Bari che ha operato Anna -. Nel caso specifico, sebbene gli adolescenti vadano spesso incontro a un ritardo diagnostico nel momento in cui si ammalano di cancro, la differenza l’ha fatta il medico di medicina generale. In un contesto di emergenza, con gli ospedali che non avevano ancora approntato protocolli per le procedure non urgenti, la sua prontezza nel sospettare una diagnosi oncologica ha fatto la differenza».

In un altro momento, la ragazza sarebbe stata affidata alle cure degli specialisti in pochi minuti. Non, però, al tempo del Covid-19. La sera di Pasqua diventa così un lungo pellegrinaggio attraverso quattro nosocomi della provincia di Bari, per Carlo e sua figlia. È al pronto soccorso dell’ospedale pediatrico Giovanni XXIII che viene data la giusta attenzione alle condizioni di Anna. La Tac, seguita da una risonanza magnetica, fornisce il responso. «Nella testa di mia figlia c’era una massa di tre centimetri, con un edema che comprimeva il nervo ottico: da qui la diplopia», racconta Carlo. La diagnosi viene nell’arco di poche ore: glioblastoma di quarto grado. Una sola la strada da percorrere: l’intervento chirurgico. Dopo dieci giorni di ricovero, Anna entra in sala operatoria il 23 aprile. Prima, però, le viene data un’opportunità non da poco: abbracciare la mamma, nel cortile del policlinico. Un incontro non casuale, perché il destino si è già abbat-

La madre di Anna, Mariantonietta, curata per un tumore al seno

tuto su questa famiglia: quattro mesi prima, infatti, la signora Mariantonietta aveva scoperto di avere un tumore al seno. Sottoposta alla chemioterapia e poi operata, ha poco alla volta messo la malattia alle spalle. Ma quel giorno, mentre Anna si accinge a entrare in sala operatoria, nel day-hospital oncologico c’è chi appronta la terapia per lei. «Quell’incontro è stato il momento più toccante del periodo trascorso in ospedale: mi ha dato la dimostrazione della forza inesauribile delle donne», ricorda Carlo, insegnante alla scuola primaria. Il papà è stato l’unico riferimento di

Anna in ospedale. «In mezzo al dolore che emerge in un reparto di oncoematologia pediatrica, trascorrere tre settimane sempre assieme è stata un’occasione unica. Ho scoperto alcuni lati di mia figlia che non conoscevo. E, al contempo, ho avuto la possibilità di approfondire la mia dimensione di papà». Del non detto di Carlo, c’è un aspetto che rimane impresso. Dalle sue parole non emergono mai né rabbia né disperazione. «Siamo molto credenti e la fede ci sta portando a considerare questa situazione come la nostra: unica e speciale. Pensi un attimo: a Natale abbiamo avuto la conferma della diagnosi di mia moglie e a Pasqua abbiamo scoperto la malattia di Anna. Sappiamo di essere in un tunnel, ma ci sforziamo ogni giorno di vedere la luce. Questa esperienza ci sta insegnando ad avere fiducia nella capacità umana e nella classe medica. Tutti gli specialisti finora incontrati ci sono stati molto vicini: prima con mia moglie, poi con Anna».

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QUASI 10 MILIONI PER LA LOTTA AI TUMORI INFANTILI

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econdo l’ultimo rapporto dell’Airtum, l’Associazione Italiana Registri Tumori, quest’anno saranno 377 mila le nuove diagnosi di cancro. Tra queste, 2.200 riguardano bambini e ragazzi sino ai 19 anni di età. Un numero fortunatamente basso se comparato con quello degli adulti, che non deve però far abbassare la guardia. Perché proprio in quanto rari, il trattamento dei tumori in questa fascia di età - e in particolar modo in quella degli adolescenti - risente delle poche speri-

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mentazioni cliniche.Proprio per questa “fortunata” sproporzione rispetto ai numeri dell’adulto, occorre studiare dei percorsi di cura che siano mirati alle caratteristiche dei piccoli. Consci di questa situazione nel 2014 Fondazione Umberto Veronesi ha dato vita al progetto Gold for Kids dedicato all’oncologia pediatrica. Il titolo significa alla lettera “Oro per i ragazzi” perché il color oro è internazionalmente attribuito alla lotta al cancro infantile.

Due gli obbiettivi: finanziare la ricerca e le migliori cure mediche per i giovani pazienti oncologici attraverso l’attivazione dei protocolli di cura e svolgere attività di informazione e divulgazione sul tema dei tumori nei bambini e nei ragazzi. Per far fronte al primo obiettivo la Fondazione è “scesa in campo” con Aieop (Associazione Italiana di Ematologia e Oncologia Pediatrica) e la sua fondazione Fieop. Grazie a questa preziosa


RICERCA

All’oncologia pediatrica la Fondazione ha dedicato il progetto Gold for Kids dal 2014. Sono 2.200 i bambini e adolescenti che si ammalano all’anno. Raccolti ingenti fondi per la ricerca e le cure su misura dei piccoli malati di Daniele Banfi

collaborazione abbiamo dato vita a diversi “protocolli di cura” pediatrici. Si tratta di veri e propri percorsi su misura dei più piccoli che hanno lo scopo di garantire ai pazienti di essere curati al meglio. Questo non incide solo sulle possibilità di guarigione, ma anche sulla qualità della vita dei bambini che si ammalano. Grazie alla generosità di molti, dall’inizio del progetto sono stati raccolti e spesi 9 milioni e 340 mila euro. Risorse con le quali abbiamo potuto finanziare 102 ricercatori e l’apertura di protocolli di cura mirati sulle esigenze dei bambini e degli adolescenti. In particolare abbiamo finanziato protocolli per il neuroblastoma, la leucemia mieloide acuta, linfoma di Hodgkin, ependimoma, me-

9.340.000€ Fondi raccolti e utilizzati dal 2014 al 2020

1.447.000€ Fondi attualmente raccolti per il 2021

102 Ricercatori sostenuti dal 2014 al 2020

21 Ricercatori che sosterremo nel 2021

2.200 all’anno Diagnosi totali di tumore nei bambini e adolescenti

1.400

800

0-14 anni,

15 -19 anni

dulloblastoma, un progetto di genomica sui sarcomi e protocolli mirati per i sarcomi ossei, delle parti molli e sinoviali. Inoltre, grazie alle donazioni per il progetto Gold for Kids, abbiamo sostenuto il progetto “Passaporto del guarito”, ovvero lo sviluppo di una piattaforma informatizzata multilingue per la gestione a lungo termine dei dati clinici dei bambini con una storia di tumore. Anche nel 2021 l’impegno di Fondazione andrà avanti e grazie a voi abbiamo già stanziato 1 milione e 447 mila euro che serviranno per il sostegno di 21 ricercatori e per il prosieguo di 4 protocolli di cura. Un impegno per fare sì che tutti i bambini che si ammalano di tumore possano essere curati nel miglior modo possibile.

SCEGLIERE CENTRI AD ALTA SPECIALIZZAZIONE Nel caso dei tumori che colpiscono i bambini e gli adolescenti, fare prevenzione primaria è di fatto impossibile. La differenza, al fine del superamento della malattia, può farla la diagnosi precoce. Ma anche la scelta del centro di cura è fondamentale. Trattandosi di neoplasie comunque rare e piuttosto eterogenee, maggiore è l’esperienza degli specialisti che si occupano di un piccolo paziente oncologico e più sono alte le possibilità di sconfiggere il tumore. A certificarlo è un’indagine condotta in sei Paesi europei, i cui risultati sono stati pubblicati lo scorso anno sull’European Journal of Cancer. Far afferire i tumori pediatrici più complessi in (pochi) centri di cura ad alta specializzazione fa dunque la differenza, specialmente per i tumori solidi. Per maggiori informazioni sull’elenco dei centri AIEOP, visita https://www.aieop.org/web/ chi-siamo/centri-aieop/

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Assegnate le borse di ricerca per Oncologia, Cardiologia, Neuroscienze e Prevenzione, gli ambiti del finanziamento alla ricerca di Fondazione Umberto Veronesi

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GRANT 2021: SONO 110 I RICERCATORI SELEZIONATI 2021: LA RICERCA IN NUMERI

110 RICERCATORI SOSTENUTI

44 ISTITUTI DI RICERCA E UNIVERSITÀ

27 CITTÀ

71,8% PERCENTUALE DI DONNE

36,5 anni

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untuale come ogni anno, a inizio dicembre, Fondazione Umberto Veronesi ha pubblicato l’elenco delle ricercatrici e dei ricercatori selezionati per l’assegnazione di 110 borse di ricerca annuali in ambito biomedico. In meno di sei mesi, il bando pubblico 2021 ha ricevuto ben 557 domande, tutte di altissimo profilo. «Proprio perché la qualità delle application è elevata, il processo di valutazione è complesso e rigoroso», spiega Chiara Tonelli, presidente del Comitato Scientifico di Fondazione Veronesi. «Ci sono commissioni di esperti dedicate per ogni area di ricerca, ogni domanda viene valutata con parametri standard che riguardano il curriculum vitae del ricercatore, il progetto, le esperienze all’estero, le pubblicazioni». Dal lungo e scrupoloso lavoro di valutazione, dunque, sono emersi i nominativi dei vincitori dei 110 Grant di ricerca annuali. Si tratta di scienziate e scienziati al lavoro in tutta la penisola.

Sono soprattutto donne e hanno in media poco più di 36 anni. La ricerca scientifica ha come obiettivo il miglioramento della qualità della vita. Ad ogni risultato raggiunto corrisponde non solo la soluzione più utile e innovativa ad un interrogativo scientifico, ma anche una nuova speranza per chi soffre, nuove prospettive di una vita migliore che incidono sulla famiglia, sul mondo del lavoro, su tutta la società. Il progresso scientifico ed umano non si alimenta senza ricerca. Per questo la Fondazione Umberto Veronesi investe energie e fondi in borse di ricerca per medici e ricercatori in ambito biomedico in possesso di un diploma di dottorato o specializzazione post-laurea. Ad oggi, dal 2003, la Fondazione ha erogato borse a ricercatori in 173 Istituti e Università, in Italia e all’estero. L’elenco con i nomi dei vincitori dei bandi 2021 di Fondazione Umberto Veronesi è consultabile e scaricabile sul sito internet fondazioneveronesi.it.


RICERCA

“CARA FONDAZIONE, TI SCRIVO…”

La lettera di Francesca Bianchi, una ricercatrice piena di passione per il proprio lavoro: ci ha emozionato e vogliamo condividerla con tutti voi Cari tutti, vorrei che il mio saluto raggiungesse tutte le persone di Fondazione con cui ho lavorato e interagito in questi anni. Sto facendo un piccolo avanzamento di carriera, in quanto ho vinto un posto come ricercatore presso l’Università degli Studi di Milano, nel Dipartimento di Scienze Biomediche per la Salute diretto dal Professor Corsi Romanelli. Potrò continuare la mia attività di ricerca operando presso il Policlinico San Donato, essendo interesse condiviso che io prosegua nei progetti su cui sto lavorando e che sono stati oggetto delle mie borse Fondazione Umberto Veronesi negli scorsi anni, ma ampliando i miei interessi anche ad altri campi come quello cardiovascolare. Continuerò quindi a fare il meraviglioso mestiere del RICERCATORE!

Francesca Bianchi è nata a Como nel 1979, si è laureata in Biotecnologie all’Università degli Studi di Milano e ha conseguito un PhD in Life Sciences all’Open University Milton Keynes (Regno Unito). Dal 2017 al 2020 ha ottenuto quattro Grant di ricerca annuali Fondazione Umberto Veronesi grazie ai quali ha condotto ricerche sui tumori del polmone e della mammella presso la Fondazione Irccs Istituto Nazionale dei Tumori di Milano. Nel 2020 il suo Grant è stato sostenuto dall’azienda Cotonella.

Questa occasione capita in un momento della mia carriera e della mia vita (dopo quattro borse con voi e ormai superati i quaranta) in cui penso proprio di poter mettere a frutto tutto il bagaglio di conoscenze e di esperienza maturati in questi anni, affiancando anche l’insegnamento alla ricerca. La mia esperienza con tutti voi di Fondazione Veronesi è stata incredibilmente arricchente e la porterò con me in futuro… non solo a parole ma anche in pratica. È stata infatti apprezzata come una ricchezza particolare, che potrò portare presso il mio futuro Dipartimento, la mia esperienza come divulgatore, per la quale Fondazione Umberto Veronesi è stata fondamentale. Vorrebbero che io fossi particolarmente coinvolta e attiva proprio nelle attività di disseminazione e divulgazione delle attività di ricerca. Per questo, vorrei che il mio legame con Fondazione non si spezzasse e resto, per quanto possa essere di vostro interesse, nella piena disponibilità a sostenere e partecipare alle vostre iniziative, anche se ora in una veste diversa. Ringrazio anche l’azienda che ha sostenuto la borsa di ricerca grazie alla quale ho comunque realizzato buona parte del progetto proposto. Spero che questo sia un arrivederci. A presto! Con sincero affetto Francesca

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LA “MALINCONIA INVERNALE” Poca luce, il buio che incombe presto, lo stare più a lungo in ambienti chiusi genera, in chi ne è predisposto, la “malinconia invernale”. O “depressione stagionale” che ha il suo contraltare in primavera, con l’innalzarsi del tono dell’umore e il prorompere dell’allegria. Per contrastare questo blues, è consigliabile stare il più possibile alla luce del sole, facendo passeggiate che calmano l’ansia e praticando attività fisica. Se però la depressione fosse pesante, consultate il medico di base o uno psichiatra. Ironia delle sigle: questo disturbo si abbrevia in inglese in Sad, seasonal affective disorder che, letto come una parola, significa “triste”. Più chiaro di così.

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IN SALUTE

RAFFREDDORE, TOSSE, INFLUENZA, COME AFFRONTARE I MALI DI STAGIONE Ritornano ogni anno col tempo brutto e solo il 10 per cento deriva da batteri, quindi solo allora si può ricorrere agli antibiotici. Alcuni sintomi possono confondersi con il Covid di Serena Zoli

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eetcì! Uno starnuto. Se da sempre è buona educazione portarsi una mano a coprire naso e bocca, ora in tempo di Covid è obbligo dotarsi di una protezione più seria, la mascherina, se si ha il raffreddore. Per non mandare addosso ad altri o nell’aria le goccioline che fuoriescono e che possono propagare l’infezione. Sono i malanni di stagione, raffreddore, tosse, influenza. E perché mai il freddo porta questi disturbi? Gli esperti rispondono che non è il freddo in sé, piuttosto gli sbalzi di temperatura e il riscaldamento artificiale. Quest’ultimo rende l’aria secca che così asciuga lo strato di muco che riveste le vie respiratorie e le protegge “intrappolando” le sostanze estranee (microbi, polvere, smog, polline) che entrano da naso e bocca. E difendendo, alla fine, i polmoni. Di tutte le malattie stagionali, dicono sempre gli esperti, soltanto il 10 per cento è di origine batterica mentre il 90 per cento è provocata da virus che sopravvivono meglio col freddo (e l’abbiamo purtroppo visto con l’andamento del Covid-19 che è un virus). E i virus – va ricordato e sottolineato – NON si curano con gli antibiotici! Come si combatte il raffreddore? Le mamme e le nonne dicevano: aspettando che passi. Perché, spiegavano, gli scienziati hanno sconfitto gravissime malattie ma non sono riusciti a trovare un rimedio al raffreddore. Difficile dar loro torto…

Si scopre che il brodo di carne può avere un effetto antinfiammatorio e anche se questo sembra un consiglio d’antan in realtà viene dai laboratori di ricerca. Come farmaci i più efficaci sembrano quelli a base di nuove combinazioni di antistasminici, decongestionanti e analgesici. Spray nasali e suffumigi danno soltanto un sollievo momentaneo. Passiamo alla tosse? Di particolare importanza di questi tempi dato che compare, come sintomo precoce, nell’80 per cento di malati di coronavirus. In questo caso si tratta di una tosse secca, irritativa, persistente che si accompagna a un respiro corto, febbre e dolori muscolari. Nei casi normali la tosse si distingue in secca, da irritazione delle mucose rimaste “scoperte”, e in grassa o “produttiva” perché produce l’utile muco, ma in eccesso, che quindi va espulso. Di notte la tosse può essere persistente e impedire il sonno. Si consiglia di tenere il cuscino un po’ più alto e umidificare la stanza così che l’aria non diventi troppo secca. Anche il reflusso gastroesofageo può generare tosse, più continua di notte. Per combatterla sono utili le caramelle balsamiche, il miele o inalazioni arricchite di erbe ed essenze come l’eucalipto e la menta. Utili, pure, gli anti infiammatori da banco. Spiace dover riferire, sempre dagli studi di laboratorio, che appare ridimensionato il valore delle vitamina C, sia nella prevenzione sia nella cura. Un mito che si incrina… L’influenza è rapida ad arrivare: da poche ore fino a due giorni dopo il contagio. Per prevenirla è consigliato il vaccino antinfluenzale, in particolare per anziani e per i bambini. Il contagio si prende per via aerea. I sintomi sono brividi, febbre, dolori muscolari, spossatezza e tosse, raffreddore, mal di gola. La terapia è sintomatica con farmaci ad azione analgesica contro i dolori e che abbassano la febbre. Va ricordato che per i bambini e gli adolescenti l’aspirina è sconsigliata a favore, invece, del paracetamolo (tachipirina). Infine la solita, spesso inascoltata, avvertenza: poiché l’influenza è causata da virus e non da batteri, l’uso di antibiotici è non solo inutile, ma dannoso.

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A cura di ELENA DOGLIOTTI, biologa nutrizionista, supervisore scientifico per Fondazione Umberto Veronesi

GLI INTEGRATORI? ECCO QUANDO SERVONO DAVVERO Capsule e bustine possono sostituire una dieta varia nel mantenerci sani? A volte serve la farmacia, più spesso basterebbe conoscere meglio gli alimenti nel piatto

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ggi sappiamo che esiste una precisa relazione tra alimentazione e salute. La dieta mediterranea garantisce il giusto apporto di macro-nutrienti (proteine, carboidrati e grassi) e micro-nutrienti (sali minerali e vitamine), ma anche di altre molecole utili che il nostro organismo non è in grado di produrre. MEGLIO DAL CIBO O IN PASTIGLIA? Antiossidanti, vitamine, sali minerali: basta la dieta o è meglio farne scorta con integratori? Se non quando consigliati dal medico per una carenza specifica, ci sono ancora poche certezze su quanto davvero sia utile assumere fitocomposti in dosi molto alte. Questione ancora più delicata quando si tratta di cancro. Il World Cancer Research Fund, infatti, raccomanda di non assumere integratori per prevenire i tumori, nonostante molte ricerche abbiano ottenuto risultati confortanti. Come mai? Data l’estrema variabilità genetica interpersonale, tra i vari tipi di tumore, i diversi trattamenti ed i diversi tipi di antiossidanti, ad oggi non è possibile dare una raccomandazione sicura e valida per tutti. I TESORI NELLA DIETA Prima di ricorrere a supplementi, quindi, è bene riconoscere cosa contengono gli alimenti che portiamo in tavola. Ecco una rapida carrellata.

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VERDURA Vitamine, sali minerali, fibra e altre molecole bioattive fondamentali. BUONO A SAPERSI: alcune verdure contengono molecole con effetti antiossidanti, antiinfiammatori e antitumorali: ad esempio broccoli, cavolo, cavolfiore e cavolini di Bruxelles (polifenoli e glucosinolati) ed i pomodori (licopene). FRUTTA FRESCA Vitamine, sali minerali, fibra e antiossidanti. BUONO A SAPERSI: è il modo migliore per assumere i (pochi) zuccheri semplici che ci occorrono. CEREALI INTEGRALI Carboidrati complessi, proteine, fibra e micronutrienti. BUONO A SAPERSI: l’ideale è variare: frumento, orzo, farro, riso, mais, segale, sorgo, avena, e gli pseudocereali quinoa, grano saraceno, amaranto. Meglio integrali, così si conservano il germe, ricco di grassi essenziali, e la parte esterna, ricca di polifenoli e sostanze come betaglucani che contribuiscono alla salute del microbiota.


SALUTE IN TAVOLA

QUANDO L’ALIMENTAZIONE PUÒ NON BASTARE In alcune persone, anche se in salute, potrebbe risultare necessario avvalersi di integratori (è sempre raccomandato il parere del medico). Ad esempio: • Vitamina B12: va integrata nei vegani, o farmacologicamente o con prodotti fortificati • Acido folico: va sempre integrato prima e durante una gravidanza • Vitamina C: potrebbe essere utile un supplemento per sostenere il sistema immunitario e come blando antistaminico nelle congestioni da raffreddamento • Vitamina D: può servire in caso di scarsa esposizione al sole o dopo i 65 anni, perché cala la capacità dell’organismo di sintetizzarla.

LEGUMI Proteine vegetali, fibra, acido fenolico, fitosteroli e isoflavoni. BUONO A SAPERSI: gli isoflavoni, che abbondano soprattutto nella soia, hanno dimostrato di inibire la crescita delle cellule tumorali. PESCE AZZURRO Acidi grassi essenziali Omega 3, sostanze antiinfiammatorie correlate con un rischio ridotto di malattie cardiovascolari e tumori. BUONO A SAPERSI: sgombri, sardine e salmone selvatico ne sono particolarmente ricchi. OLIO EXTRAVERGINE DI OLIVA Antiossidanti tra cui vitamina E, tocoferolo e composti fenolici. BUONO A SAPERSI: tra i vari effetti, protegge le arterie attraverso la regolazione dei livelli di colesterolo circolanti nel sangue. FRUTTA SECCA E SEMI Sali minerali (calcio, potassio, ferro), vitamine antiossidanti come la E. BUONO A SAPERSI: hanno effetti positivi su rischio cardiovascolare, il diabete, sindrome metabolica e tumore al colon.

SPEZIE E AROMI Aglio e cipolla contengono sostanze solforate studiate per il loro ruolo protettivo nei confronti di alcuni tumori. BUONO A SAPERSI: erbe aromatiche e spezie (peperoncino, zenzero, curcuma) aggiungono ai piatti molecole antiossidanti, antiinfiammatorie e antitumorali. CIOCCOLATO FONDENTE (70% DI CACAO MIN.) Flavonoidi, teobromina. BUONO A SAPERSI: i flavonoidi aiutano a migliorare i livelli di lipidi nel sangue e la pressione arteriosa; la teobromina, come la caffeina, stimola il sistema nervoso centrale. ACQUA, THE E TISANE Sali minerali (come il calcio), polifenoli (nelle tisane), catechine (nel the verde). BUONO A SAPERSI: idratarsi è importante, meglio scegliere bevande senza zuccheri.

RISO NERO CON NOCI E LENTICCHIE Un vero signor piatto unico: trovate fibre, minerali come ferro, manganese, rame, magnesio e poi ancora vitamine e proteine e molecole funzionali, amiche del nostro sistema cardiovascolare. Ingredienti • 320 g di riso nero • 200 g di lenticchie lessate • 80 g di noci • 1 mazzetto di prezzemolo • 80 g di pomodori secchi sottolio • 1 limone bio • 5 cucchiai di olio evo Come si prepara Cuocete il riso in una quantità di acqua doppia rispetto al suo volume (circa 700 ml). Vi consiglio di coprire con il coperchio, facendo sobbollire per 20 minuti. Trascorso questo tempo, spegnete il fuoco e lasciate concludere la cottura con il solo vapore e calore creato nella casseruola. Ci vorranno altri 15 minuti circa. Nel frattempo tritate al coltello il prezzemolo, i pomodori secchi e le noci e il condimento è subito pronto. Mescolate le lenticchie insieme al riso, completate con la scorza e il succo di limone e l’olio extravergine di oliva. Riso nero, rosso, integrale: scegliete quello che volete. Sono tutti ricchi di fibre! In alternativa usate il riso basmati, perché avendo il chicco più lungo contiene meno amido e quindi è amico della vostra salute. Dal blog di Marco Bianchi (www.marcobianchi.blog)

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“INSIEME” È LA PIATTAFORMA PER UNIRE I FONDI RACCOLTI DA OGNUNO di Fabio Di Todaro

Per maggiori informazioni, visitare il sito insieme.fondazioneveronesi.it o contattarci via email (ufficiodigital@fondazioneveronesi.it) o telefonicamente (02-76018187). Basta un “click”, in fondo, per sostenere la ricerca scientifica.

Ciascuno da sé, ma in squadra, si possono avviare catene di solidarietà online: e anche scegliere a quale tipo di ricerca devolvere i propri contributi

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l segno lo si può lasciare lavorando di squadra, facendo in modo che le svolte nascano anche dalle piccole cose. Con questo intento, Fondazione Umberto Veronesi ha sviluppato “Insieme”, una piattaforma digitale per avviare iniziative di raccolta fondi a livello individuale (personal fundrasing). Un compleanno, una festa tra amici, un battesimo, un matrimonio, la scomparsa di una persona cara (donazione in memoria), un evento sportivo o una mostra fotografica possono rappresentare

infatti la base da cui avviare un gesto di solidarietà, da mettere poi al servizio della ricerca scientifica. Creare una campagna solidale online attraverso cui coinvolgere - grazie al contributo dei social network - parenti, amici e colleghi è semplice. Online è anche possibile esprimere una preferenza per l’ambito di ricerca che si intende finanziare con i fondi raccolti: dall’oncologia alle neuroscienze, fino alla cardiologia e agli studi sul Covid-19.

UN “CORTO” PER DIAGNOSI PRECOCI DONATO ALLA FONDAZIONE Si intitola “Questione di un attimo” il cortometraggio donato a Fondazione Veronesi dall’associazione culturale “Natale con gli Autori”. La pellicola, prodotta dalla Trees Home Srl (due gli sponsor: Unes Supermercati e Vision Ottica) con la regia di Riccardo Paoletti e le musiche di Saturnino, racconta la storia di Laura (l’attrice Giulia Bevilacqua), una donna che ha da poco superato gli “anta” e che viene travolta dagli impegni della vita quotidiana e finisce per ignorare gli aspetti più importanti. Compresi quelli che riguardano la propria salute. Il corto, realizzato nell’ambito del sostegno della ricerca sui tumori femminili finanziata da Fondazione Umberto Veronesi (attraverso il progetto “Pink is Good)”, vuole porre l’attenzione sul ruolo della prevenzione e della diagnosi precoce. Il film è stato realizzato da un soggetto di Lorenza Bernardi, con il lavoro delle sceneggiatrici Federica Bosco e Roberta Lippi e l’editing di Paola Barbato. Nel cast anche Roberto Parodi, Anna di Cagno, Filippo La Mantia, Marta Perego, Titty D’Attoma, Flavia Alfano, Federica Bosco, Stefania Nascimbeni e Valeria Merlini.

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Il cortometraggio è interamente visibile sul profilo Youtube di Fondazione


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“IL DONO DI ROSSANA” È UN SOSTEGNO CONTINUO ALLA RICERCA di Donatella Barus

Nel nome della figlia, scomparsa a 26 anni, due genitori hanno creato un’associazione per la lotta ai tumori cerebrali. Già stati finanziati due ricercatori e un progetto

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are un senso alla sofferenza e rispondere alla disperazione con la speranza. Così una madre e un padre hanno deciso di impegnarsi a sostenere la ricerca scientifica sui tumori cerebrali, patologie ancora oggi estremamente complesse da curare. È la storia di Maria Teresa Innocente, Mario Milazzo e della loro figlia Rossana, scomparsa nel 2018 per un tumore al cervello particolarmente aggressivo, a 26 anni appena. Come affrontare un simile strazio? Partendo da quanto la breve e intensa vita di Rossana aveva da insegnare. «Rossana, anche nella lotta estenuante contro la malattia, non ha mai smesso di sperare; avrebbe voluto vivere e aiutare chi si fosse trovato nella sua situazione», racconta la madre. Così la decisione di costituire un’associazione per promuovere la sensibilizzazione sui tumori cerebrali («malattie rare, ancora poco conosciute e troppo spesso dimenticate», spiega Maria Teresa Innocente) e per sostenere la ricerca scientifica. Il nome viene da sé, Il dono di Rossana (ildonodirossana.it) e l’intero progetto ruota intorno a un punto fermo, ovvero che i fondi rac-

colti siano destinati a obiettivi concreti e a ricerche selezionate con rigore. Nel 2019 l’associazione ha sostenuto il Grant annuale Fondazione Umberto Veronesi per Eleonora Vannini, neurobiologa impegnata nello studio di nuove terapie contro il glioblastoma presso l’Istituto di Neuroscienze del Cnr a Pisa, e successivamente per Francesco Antonica che al Centro di Biologia Integrata (Cibio) dell’Università di Trento si dedica alla ricerca di nuovi modelli sperimentali per la cura dei gliomi di alto grado in età pediatrica. Nel 2020 il progetto selezionato è quello di Oriana Romano che, presso l’Università di Modena e Reggio Emilia, lavora alla ricerca di nuovi bersagli molecolari e allo studio di nuovi farmaci attivi contro le cellule di glioblastoma. «Per noi – conclude Maria Teresa Innocente - è fondamentale aiutare giovani capaci, preparati e consapevoli, a costruire un percorso di ricerca solido, in un mondo troppo spesso ostacolato dalla precarietà e dalla carenza di fondi. È un investimento per loro, ma anche per noi tutti: senza la ricerca, senza il lavoro degli scienziati, non c’è futuro».

IN UN LIBRO DUE VITE “È Rossana. Diario di una vita con il mio angelo” di Maria Teresa Innocente (Youcanprint 2020, 114 pagine, 12 euro). Il racconto delicato e intenso della vita di una madre e una figlia, dall’infanzia alla malattia, fino all’impegno per la ricerca contro i tumori cerebrali, compreso e condiviso da tanti «come se il nostro bisogno di dar senso alla tua partenza fosse anche il bisogno delle persone che incontravamo, un modo per dare insieme speranza».

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Delegazione di Torino: Vernissage di raccolta fondi, 8 ottobre 2020

Delegazione di Torino: Christmas Dinner Home Edition, 15 dicembre 2020

DELEGAZIONI ATTIVE “A DISTANZA” L

e nostre Delegazioni sparse in tutta Italia sono molto dinamiche. E non si sono fermate, nonostante i numerosi ostacoli, durante la seconda quarantena. Certamente non si poteva “assembrare” i sostenitori intorno a un’iniziativa, ma diverse sono riuscite ad agire “da remoto”. E la partecipazione c’è stata. Vediamone alcune. DELEGAZIONE DI TORINO La Delegazione torinese ha organizzato un vernissage di raccolta fondi a favore del progetto per l’oncologia pediatrica, Gold for Kids, per giovedì 8 ottobre 2020, presso Camera - Centro Italiano per la Fotografia. La serata è stata organizzata nel pieno rispetto delle norme anticovid e gli ospiti hanno potuto visitare la bellissima mostra di fotografia di Paolo Ventura “Carousel” e degustare un cocktail a cura di Stratta Catering&Banqueting dal 1836, Torino.

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Cene in comune, ma ognuno a casa sua; visite a mostre e lotterie: nonostante gli ostacoli imposti dal Covid alcune Delegazioni hanno creato iniziative per raccogliere fondi Poi la Delegazione torinese ha organizzato per la seconda volta la cena di raccolta fondi a domicilio. La prima si era tenuta il 28 maggio, mentre questa è stata pensata come edizione natalizia a fine anno, infatti è stata chiamata Christmas Dinner Home Edition. Il

15 dicembre gli ospiti hanno ricevuto a casa un dinner box, una scatola con la cena, a fronte di una donazione di 60 euro. Il menù era a cura di Stratta Catering&Banqueting dal 1836. Si è trattato ovviamente di una cena comune, ma “a distanza” in cui i partecipanti, dopo aver compilato un modulo di ordinazione online per il loro dinner box ed effettuato la donazione alla Fondazione Veronesi, hanno ricevuto a casa il 15 dicembre sera il loro dinner box con la loro cena e alcuni gadgets di Fondazione. Altri sponsor della serata: Niche Maison, GliAironi, Cantina Damilano. Poco prima della cena, inoltre, alle ore 19.00 tutti gli ospiti hanno ricevuto via mail un link al quale collegarsi per poter ascoltare dei video-messaggi da parte di: • Manila Nazzaro, madrina dell’evento e conduttrice televisiva. • Paolo Veronesi, Presidente di Fondazione Umberto Veronesi.


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Delegazione di Viareggio: Estrazione Lotteria, 31 ottobre 2020

Delegazione di Pescara: Christmas Dinner Home Edition, 12 dicembre 2020

• Franca Fagioli, membro del Comitato Scientifico di Fondazione e Direttore del reparto di Oncoematologia Pediatrica e Centro trapianti dell’Ospedale infantile Regina Margherita di Torino. Ambedue le manifestazioni torinesi erano programmate a sostegno del progetto Gold for Kids per proseguire il finanziamento del protocollo clinico per migliorare la cura di una delle neoplasie più diffuse in età pediatrica, la leucemia linfoblastica acuta (Lla).

un ricercatore locale, per sabato 31 ottobre 2020, ma è stato annullato, dopo il Dpcm di domenica 25 ottobre. Il torneo si sarebbe dovuto svolgere presso l’Alisei Golf & Country Club di Pietrasanta. La delegazione aveva organizzato in concomitanza anche una lotteria di cui si è tenuta comunque l’estrazione sabato 31 ottobre alla presenza di alcune istituzioni locali, ma senza pubblico. Il torneo di golf è stato rimandato a maggio 2021.

DELEGAZIONE DI VIAREGGIO: La Delegazione aveva organizzato un torneo di golf, con l’obiettivo di raccogliere fondi destinati al finanziamento di

DELEGAZIONE DI PESCARA La Delegazione di Pescara ha organizzato una Christmas Dinner Home Edition per sabato 12 dicembre. Il menù

era a cura dello chef Tany Moscone e il servizio di consegna presso le abitazioni a cura di Fortogo.I partecipanti, a fronte di una donazione di 50 euro, hanno ricevuto a casa il loro dinner box con un breve opuscolo, un gadget di Fondazione e un altro piccolo dono natalizio. Tra gli sponsor ricordiamo Farnese Vini, Febo Giardini e Pasticceria Pannamore. La sera del 12 dicembre i partecipanti alla cena hanno ricevuto via mail un link dal quale seguire un video di saluti da parte di Paolo Veronesi (Presidente di Fondazione Umberto Veronesi). I fondi raccolti contribuiranno al finanziamento di un ricercatore locale.

UNA “PIGNA” PER REGALO. A TE E ALLA RICERCA Dopo l’iniziativa dei “pumi” in ceramica di quest’estate, che ha avuto un notevole successo, la collaborazione tra la Fondazione Veronesi e Ceramiche Benegiamo Srl è proseguita e abbiamo pensato di realizzare una nuova iniziativa in occasione del Natale. A fronte di una donazione di 40 euro, abbiamo offerto una bella “pigna” da ricevere a casa. Si poteva scegliere fra tre colori: bianco, rosso, verde. Sì, un trio anche patriottico, utile da regalarsi e da regalare. Ancora più utile per la ricerca. I fondi raccolti sono, infatti, destinati al progetto Gold for Kids e in particolare al finanziamento del protocollo di cura di bambini e adolescenti con la leucemia linfoblastica acuta. Anche questa volta si è avuto un ottimo riscontro. Grazie.

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A cura di MARCO ANNONI, responsabile Supervisione Etica Fondazione Umberto Veronesi

CONOSCERE I TEMPI DELLA SCIENZA P Diversi gli errori commessi nella gestione della pandemia. Ma il lavoro degli scienziati è (necessariamente) lungo e richiede pazienza: anche per affrontare un contagio globale

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L’

emergenza da Covid-19 ha posto al centro della discussione pubblica due questioni fondamentali che investono direttamente lo statuto, la funzione e il significato della scienza e della ricerca scientifica nella società e nel nostro Paese. La prima riguarda il rapporto tra ciò che la scienza scopre e le decisioni che occorre prendere a livello politico, specialmente in merito a quali misure debbano essere adottate per salvaguardare la salute pubblica (lockdown, obbligo di indossare dispositivi di protezione personale, chiusura delle scuole, blocco degli spostamenti). La seconda questione, invece, riguarda il ruolo degli esperti: come punti di riferimento au-

torevoli, nei confronti delle decisioni prese poi dalla politica e per quanto riguarda la comunicazione della scienza (specialmente sui mass-media e fuori da contesti accademici). Come è oramai evidente, nel corso dell’emergenza sono però stati commessi diversi errori, i quali hanno reso non solo più difficile il contenimento del contagio a livello globale, ma hanno anche impedito la costruzione di un migliore dibattito pubblico su temi che riguardano tutti. In tale scenario, quali strategie dovremmo adottare per riuscire a contenere la pandemia? E come possiamo favorire lo sviluppo di un dialogo migliore che sappia coniugare scienza, politica e cittadinanza?


SCIENZA E ETICA

theFuture ofScience andEthics

SCOPRIAMO INSIEME IL FUTURO DELLA SCIENZA E DELL’ETICA

È uscito il quinto volume di The Future of Science and Ethics, la pubblicazione scientifica e ad accesso libero a cura del Comitato Etico di Fondazione Umberto Veronesi. La rivista, nata nel 2015, ha l’obiettivo di promuovere un dibattito aperto sui grandi temi che riguardano l’etica e il progresso tecnico scientifico, con speciale riferimento all’ambito biomedico e alle nuove scoperte della genomica. All’inizio si trovano otto articoli originali che prendono in esame due questioni etiche basilari. La prima riguarda lo statuto etico dell’obiezione di coscienza in ambito sanitario, la seconda considera alcuni aspetti nell’attuale crisi da Covid-19: dallo stabilire criteri eticamente adeguati per la ripartizione delle risorse sanitarie fino alla questione di evitare o gestire nel modo migliore la solitudine durante e alla fine delle cure intensive. La seconda parte è dedicata ad alcuni dei documenti più importanti di etica pubblicati negli ultimi mesi. Corredati da commenti di esperti, si trovano qui raccolti quattro documenti dedicati ad alcuni temi fondamentali dall’etica del triage in condizioni di emergenza (Comitato Nazionale per la Bioetica) all’etica delle biotecnologie basate sul gene-drive (Comitato Etico Fondazione Umberto Veronesi). Volume 5 ■ 2020

Rivista scientifica a cura del Comitato Etico della Fondazione Umberto Veronesi

Per scaricare l’ultimo numero della rivista del Comitato Etico di Fondazione Umberto Veronesi, visita l’area download del sito (https://www.fondazioneveronesi.it/ magazine/tools-della-salute/download/the-future-ofscience-and-ethics) o punta al QR Code.

ER SUPERARE L’EMERGENZA COVID-19 Per rispondere a queste domande, il Comitato Etico di Fondazione Umberto Veronesi è al lavoro su un nuovo documento rivolto ai decisori politici e alla cittadinanza nel quale si avanzano alcune raccomandazioni concrete e utili a fronteggiare l’emergenza in corso. Secondo il Comitato Etico, per affrontare la pandemia da Covid-19 occorre in primo luogo riuscire a comprendere i meccanismi e i tempi secondo cui la ricerca scientifica procede «nel suo stesso farsi». Solo così, infatti, si può comprendere che la diversità delle opinioni, i contrasti tra esperti riguardo all’interpretazione dei dati al momento disponibili, la provvisorietà delle

conclusioni e l’incertezza dei risultati sono, in realtà, fenomeni naturali del processo di ricerca scientifica, specialmente quando ci si confronta con un fenomeno nuovo come lo è Sars-Cov-2 (il virus che provoca Covid-19). Inoltre, solo a partire da una visione corretta di cosa sia e di come proceda la ricerca scientifica è possibile affrontare le due questioni evidenziate prima. E dunque: sia individuare un buon modello che faciliti il dialogo tra scienza e politica sia stabilire dei limiti e dei doveri che aiutino a definire meglio il ruolo degli esperti nei confronti della comunicazione pubblica della scienza. Comprendere come opera davvero quest’ultima, a parere del Comitato

Etico, è dunque il modo migliore per capire anche perché la ricerca scientifica, nonostante tutti i suoi limiti apparenti, rappresenti comunque lo strumento migliore a nostra disposizione non solo per superare questa emergenza, ma anche tutte le altre sfide che riguardano il futuro dell’umanità. Come dimostrano i notevoli risultati che sono già stati raggiunti sia nella comprensione dei meccanismi di trasmissione del virus sia nello sviluppo di potenziali vaccini (un processo che mai prima d’ora è stato completato in modo così rapido), la soluzione alla pandemia non può che passare da un rinnovato interesse e da maggiori finanziamenti per la ricerca scientifica.

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REFERENTI TERRITORIALI PER LE ATTIVITÀ DI VOLONTARIATO Durante questo 2020 Fondazione Umberto Veronesi ha selezionato, coinvolto e formato 31 referenti territoriali per le attività di volontariato in tutta Italia. I referenti sono persone (volontari, delegate o pink ambassador) che coordineranno tutti i volontari della loro zona e promuoveranno le attività di Fondazione nella loro area di competenza: il loro impegno, in alcuni di questi territori, affiancherà e completerà il lavoro portato avanti dalle delegazioni

12 REFERENTI PROVINCIALI Mara Anca, Cuneo Marina De Bonis, Monza-Brianza Elisa Drago, Padova Paola Ferilli, Bari Vera Merzario, Bolzano Annamaria Molino, Verona Serena Montecchio, Varese Vlatka Mrkic Borghini, Fermo Julica Napolitano, Torino Lara Sagripanti, Macerata Ketty Tomio, Trento Roberto Valerio, Firenze

19 REFERENTI COMUNALI Teresa Bellassai, Romano di Lombardia (BG) Alessia Boaretto, Sermide e Ferrara (MN-FE) Stella Canistro, Martinengo (BG) Daniela Dello Buono, Caserta (CE) Giulio Fierro, Olevano sul Tusciano (SA) Cecilia Gallosi, Parma (PR) Sabrina Grisci, Orvieto (TR) Lavinia Massoli Novelli, Roma (RM) Priama Medda, Cagliari (CA) Paola Mello, Como (CO) Chiara Mutti, Tortona (AL) Anna Maria Poggiali, Ravenna (RA) Angela Restelli, Legnano (MI) Monica Rinaldi, Pontelandolfo (BN) Concetta Risi, Pioltello (MI) Mohan Testi, Perugia (PG) Elena Tirabassi, Campobasso (CB) Luigi Trombatore, Rosolini (SR) Stefania Vasile, Catania (CT)

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CON IL “POMODORO” RACCOLTI 300.000 € Grazie a “Il Pomodoro. Buono per te, buono per la ricerca” cure di avanguardia per bambini e adolescenti malati di tumore. E fondi per la ricerca di Serena Zoli Un grande grazie ai nostri volontari. In 1.200 si sono prestati al successo dell’evento di piazza “Il Pomodoro. Buono per te, buono per la ricerca”, il 24 e 25 ottobre, nonostante le difficoltà per il coronavirus. E il successo c’è stato: anche quest’anno si è arrivati alla soglia di 300mila euro raccolti dalla Fondazione. Tutti a favore della ricerca per l’oncologia pediatrica. Un grande grazie va anche all’Associazione Nazionale Industriali Conserve Alimentari Vegetali (Anicav) e al Consorzio Nazionale Riciclo e Recupero Imballaggi in Acciaio (Ricrea)

che hanno sostenuto l’iniziativa. Nei numerosi punti di distribuzione presenti in tutta Italia (250 in 176 città), i volontari hanno distribuito, a fronte di una donazione di 10 €, le confezioni composte da tre lattine di pomodoro: pelati, polpa, pomodorino. Quanto raccolto permetterà a Fondazione Veronesi di continuare a finanziare cure sulle leucemie, in particolare un protocollo per la leucemia linfoblastica acuta (Lla) che rappresenta il 75 per cento dei casi di leucemia infantile e in Italia colpisce circa 350-400 bambini ogni anno. Vi diciamo arrivederci con ”Il Pomodoro. Buono per te, buono per la ricerca” al 24-25 aprile 2021!


EVENTI

“SEGUI LA TUA PASSIONE” E FAI SPORT PER I BAMBINI MALATI Corsa, nuoto, triathlon, camminate: tutto può impegnarvi e portare fondi per lo sviluppo dell’oncologia pediatrica

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ondazione Umberto Veronesi è Official Charity Partner del circuito di eventi “Follow Your Passion”, segui la tua passione. Dopo la fortunata esperienza alla scorsa edizione della Ganten Monza21 Half Marathon, Fondazione Veronesi ha stretto un accordo con il noto circuito di eventi sportivi che organizzerà nel 2021 tredici eventi, da febbraio a novembre, fra competizioni di running, cycling, triathlon e swimming. Diversi appuntamenti durante l’anno saranno su tutto

il territorio nazionale. La Fondazione permetterà a tutti di iscriversi tramite una donazione minima o anche solo di sostenere la ricerca con una donazione. Non perdete le novità e rimanete informati sui nostri canali. www.followyourpassion.it Fondazione Umberto Veronesi è l’organizzazione non profit scelta come charity partner della Babbo Running, virtual race del 19 e 20 dicembre. A causa dell’emergenza Covid-19 si è potuto camminare o correre ovunque, a livello individuale. Naturalmente, indossando gli abiti di Santa Claus, inviati agli iscritti sul sito www.babborunning.it. I fondi raccolti sono destinati al progetto Gold for Kids. Per rendere la corsa un’esperienza coinvolgente, ogni partecipante è invitato a postare foto e video della propria corsa sui social, utilizzando l’hashtag ufficiale #babborunningforkids e taggando @babborunning e @fondazioneumbertoveronesi.

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AZIENDE PER LA RICERCA

POSTE ITALIANE: 9 LEZIONI TRA SCIENZA E STILI DI VITA

UN PANETTONE CHE FA DEL BENE

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ono stati tantissimi i privati e le aziende che quest’anno a Natale hanno scelto il panettone di Fondazione Umberto Veronesi come regalo solidale. Grazie alla distribuzione di 5.000 panettone siamo riusciti a raccogliere circa 80.000 euro che verranno destinati a finanziare il lavoro dei migliori ricercatori, impegnati a trovare cure e terapie innovative per i bambini malati di tumore. Il “Panettone per la ricerca” è stato confezionato all’interno di una speciale scatola in acciaio eco-compatibile ed eco-sostenibile, realizzata con il sostegno economico di Ricrea (Consorzio Nazionale Riciclo e Recupero Imballaggi in acciaio). Un regalo semplice che ci auspichiamo potrà portare un cambiamento positivo nella vita di tanti bambini malati di tumore.

Anche quest’anno Poste Italiane ha deciso di sostenere la ricerca al fianco di Fondazione Umberto Veronesi. E nell’ambito delle iniziative di welfare dedicate ai dipendenti e ai loro familiari sono ripartiti gli incontri del «Piano Salute» sul tema della prevenzione primaria. Il primo appuntamento si è tenuto il 10 settembre e ha avuto come tema l’educazione alimentare (relatrice Elena Dogliotti). Ma il calendario ha compreso altre otto “lezioni” in modalità webinar fino alle porte del Natale. Gli argomenti trattati hanno avuto un ampio spettro, dalla lotta al fumo all’apparato digerente, dall’etica applicata alla scienza alle nuove tecnologie di editing del genoma, dagli stili di vita per un’efficace prevenzione ai virus “tra salute ed epidemia”.

DA LIFE LE SALUTARI “NOCI PER LA RICERCA” Il consolidato progetto “Le Noci per la Ricerca” è frutto dell’incontro tra Life e Fondazione Umberto Veronesi. Due sono gli obiettivi: sostenere la ricerca scientifica e promuovere uno stile di vita salutare. Ogni anno, ad ottobre, l’edizione speciale “Pink” delle “Noci per la Ricerca” è dedicata al progetto Pink is Good con il quale la Fondazione è impegnata nella lotta contro i tumori femminili (seno, utero e ovaio). Per tutto il mese, per ogni confezione di noci in guscio e sgusciate de “Le Noci per la Ricerca” vendute presso la grande distribuzione, 0,50 centesimi sono stati devoluti da Life a favore del progetto. Nella donna il tumore più diffuso è quello al seno che ogni anno, in Italia, ne colpisce circa 55.000. Oggi grazie alla ricerca il tasso di sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi è dell’87 per cento. Ma si deve arrivare oltre.

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1 EFFETTUA UNA DONAZIONE

BOLLETTINO POSTALE Intestato a Fondazione Umberto Veronesi Conto Corrente Postale numero: 46950507

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È facile e non ti costa nulla: basta inserire il codice fiscale di Fondazione Umberto Veronesi 97298700150 e apponi la tua firma nella casella “Finanziamento della ricerca scientifica e dell’università” nella tua dichiarazione dei redditi.

BONIFICO BANCARIO Intestato a: Fondazione Umberto Veronesi IBAN: IT52M0569601600000012810X39 causale 2766 ON LINE CON CARTA DI CREDITO Sul sito www.fondazioneveronesi.it

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ATTRAVERSO UNA DONAZIONE IN MEMORIA Con una donazione in memoria potrai ricordare una persona cara. Se lo desideri, Fondazione Umberto Veronesi invierà una lettera che comunica il tuo gesto ai famigliari della persona che hai voluto ricordare. È anche possibile istituire una borsa in memoria di una persona cara coprendo l’intero importo della borsa. Per saperne di più: Visita il sito https://www.fondazioneveronesi.it/ come-aiutarci/privati/donazione-in-memoria Chiama l’Ufficio Donatori privati (02.76018187) Scrivi a donazioni@fondazioneveronesi.it

DEDUCIBILITÀ FISCALE Lo sai che le donazioni a Fondazione Umberto Veronesi ti permettono un risparmio fiscale? Effettua la tua donazione con uno dei sistemi di pagamento consentiti: versamento postale • bonifico bancario • carta di credito Inserisci l’importo nello spazio apposito sulla tua dichiarazione dei redditi allegando la ricevuta di versamento, oppure consegna quest’ultima al tuo commercialista o al CAF più vicino. Per le persone fisiche. La donazione è deducibile nel limite del 10% del reddito dichiarato e comunque nella misura massima di 70.000,00 euro annui. Art. 14 D.L. 35/2005 convertito in Legge n. 80/2005 (DPCM08\05\07 Ente n.61). Per le persone giuridiche. La donazione è INTERAMENTE DEDUCIBILE ai sensi e per gli effetti delle vigenti norme fiscali di cui all’art.1, comma 353 della legge 23 dicembre 2005, numero 266 (DPCM 08\05\07 Ente n. 77.

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CON UN LASCITO TESTAMENTARIO Disporre un lascito testamentario a favore di Fondazione Umberto Veronesi significa garantire ai migliori ricercatori italiani i fondi necessari per portare avanti i loro importanti studi, regalando un futuro di speranza a chi domani avrà bisogno di cure e sostegno. Per saperne di più: visita il sito lasciti.fondazioneveronesi.it e scarica la guida sui lasciti testamentari chiama il nostro Responsabile Lasciti Ferdinando Ricci (02.76018187) scrivi a lasciti@fondazioneveronesi.it

Informazioni art.13, GDPR: I dati personali saranno trattati, con modalità prevalentemente elettroniche, da Fondazione Umberto Veronesi – titolare del trattamento – Piazza Velasca 5, 20122 Milano (MI) (“FUV”), per gestire l’eventuale donazione e per contatti promozionali, informativi e istituzionali su progetti, attività e iniziative di raccolta fondi, sondaggi e ricerche. La base giuridica di detti contatti è il “legittimo interesse” di FUV a mantenere costante il rapporto instaurato con la persona, informandola e sensibilizzandola sugli obiettivi di ricerca scientifica. La conservazione dei dati cesserà se si esercita il diritto di opposizione a tali contatti. Le persone autorizzate al trattamento sono preposte a: rapporti con i donatori, amministrazione, attività istituzionali, sistemi informativi e di sicurezza dei dati. Ai sensi degli artt. 15-22, GDPR, scrivendo all’indirizzo postale suindicato o all’e-mail donazioni@fondazioneveronesi.it si può richiedere elenco completo e aggiornato dei responsabili del trattamento, e si possono esercitare i diritti di: consultazione, modificazione, cancellazione/ oblio, limitazione del trattamento e portabilità dei dati o opporsi al loro trattamento per scopi informativi e promozionali. Si ha diritto di presentare reclamo all’autorità di controllo – Garante – www.garanteprivacy.it per far valere i propri diritti. Il Data Protection Officer è contattabile all’e-mail dpo@fondazioneveronesi.it, per informazioni sul trattamento dei dati. Per informazioni complete: https://www. fondazioneveronesi.it/donazioni/dona-ora.

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