Travel&Discover 01-2019 ITA

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TRAVEL&DISCOVER Onboard Magazine Inverno 2019

ITA

in questo numero

La Valpolicella & Soave

CIBO • VINO • LUOGHI D’INTERESSE

In collaboration with Italy M.S.T.ravel 1


Suggerimenti di viaggio half & full day

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’italia è ricca di bellezze naturali, arte e cultura, cucina raffinata e vini famosi nel mondo.

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Le terre del Soave

La Valpolicella

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La Valpolicella L

a Valpolicella è la zona collinare che avvolge a nord la città di Verona. Il dolce paesaggio è formato da un ventaglio di piccole valli che digradano verso la pianura veronese. Filari di vigneti si alternano a ulivi, ciliegi o albicocchi. Le tipiche corti rurali e le piccole e soleggiate contrade in pietra raccontano una terra ospitale, abitata sin dai tempi antichi. Queste colline sono però famose soprattutto per i rinomati vini prodotti: il Valpolicella, il Recioto e il corposo Amarone. La Strada del vino Valpolicella consente di assaporare i prodotti della tradizione vinicola scoprendo al contempo le bellezze di una terra ricca di fascino.

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al punto di vista architettonico, il paesaggio della Valpolicella è adornato di ville venete di grande pregio ed è abbellito da capitelli, chiesette, pievi, contrade e corti, che arricchiscono il territorio con testimonianze di anni di storia. Molti nobili Veronesi e Veneziani scelsero queste colline per le loro eleganti dimore, quasi tutte di notevole pregio artistico, circondate da ampi parchi e giardini. Ecco tre suggerimenti fra i tanti luoghi visitabili.

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Villa Serego Alighieri Incastonata tra le colline di Gargagnago ai piedi del colle di San Giorgio, che le fa da singolare sfondo scenografico, ha fascino antico e nome insigne, quello dei discendenti di Dante Alighieri. La villa è costituita dalla sovrapposizione di vari edifici, con all’interno sale da pranzo e camere,

impreziosite da mosaici, stemmi, affreschi. Particolare è una sala da pranzo decorata con un finto loggiato e sulle pareti paesaggi immaginari ricchi di alberi inseriti in spaziosi cieli e voli di rondine. La villa Serego ha anche un’antica tradizione vitivinicola.

Villa della Torre Una delle ville più interessanti e belle dell’intera Valpolicella. La progettazione della villa è tuttora fonte di incertezza, è stata attribuita in un primo tempo all’architetto Giulio Romano ed in seguito al famoso architetto veronese Michele Sanmicheli. Edificata verso il 1560 per conto dei Della Torre, ha uno schema chiuso che ricorda le domus

romane. La parte interna è costituita da tre cortili a piani crescenti, dove il più alto entra nell’ampio brolo e quello basso entra nel giardino.La villa si fonde con la natura circostante ed interna. Nel cortile superiore è situato il tempietto ottagonale del Sanmicheli.

San Giorgio Valpolicella Entrato a far parte dei “Borghi più belli d’Italia” nel 2015, si trova nel Comune di Sant’Ambrogio, Posto su un cocuzzolo, stretto attorno alla pieve, è costruito con la stessa pietra calcarea sulla quale saldamente poggia. Il borgo, immerso tra i vigneti e gli olivi, accanto alle sue antiche cave, gode di un incantevole panorama che spazia dal Lago di Garda a Verona, dalla Valpolicella alla Pianura Padana. Il nome del paese deriva dalla chiesa di

San Giorgio, una pieve romanica antichissima che sorge al centro dell’abitato e che risale al 712 d.C. All’interno sono conservati un antico ciborio del VI sec. d.C. e affreschi del XII e XIII secolo. Contiguo alla Pieve sorge intatto il Chiostro del XII secolo e un piccolo Museo che conserva numerosi reperti preistorici risalenti all’età del ferro rinvenuti grazie a recenti scavi condotti nella zona. 4


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La Valpolicella I VINI

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l Valpolicella DOC è un vino rosso dal colore rubino carico, il profumo vinoso, gradevole, caratteristico, che ricorda talvolta le mandorle amare, il sapore asciutto o vellutato, di corpo, amarognolo, sapido armonico. Caratterizzato dall’uso di varietà autoctone dal territorio prevalentemente Corvina, Corvinone e Rondinella e da altre varietà di provenienza locale.

ECCELLENZE DEL CIBO

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a cucina di questo territorio si caratterizza per la ricchezza e la varietà dei prodotti della sua terra e per la produzione enologica.

Sin dai tempi antichi, le nobili famiglie di Verona e gli stessi Principi Scaligeri avevano raggiunto fama per i pranzi offerti durante lussuosi ricevimenti allietando i numerosi ospiti con ricche libagioni e squisite pietanze.

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a propria tipicità ed originalità è dovuta alle caratteristiche geologiche e climatiche del suo territorio unico e variegato.

Ecco i tre dei vini più pregiati che potrete degustare nelle numerose cantine aperte al pubblico.

Valpolicella Ripasso Il Valpolicella Ripasso doc è ottenuto dal contatto del Valpolicella base sulle vinacce residue dell’Amarone per circa 15/20 giorni. Di colore rubino con riflessi granati, offre un profumo, lievemente etereo e di frutta rosa con note di vaniglia; un sapore affinato, armonico, secco e vellutato.Per le sue caratteristiche di piacevolezza, può accompagnare primi piatti invernali, secondi piatti, salumi e formaggi di media stagionatura.

Amarone della Valpolicella L’Amarone della Valpolicella è un vino dal colore rosso carico tendente eventualmente al granato con I’invecchiamento. Il profumo ricorda la frutta passita, il tabacco e le spezie, anche grazie alle muffe nobili createsi nel corso dell’appassimento. Il sapore di grande intensità con evidenti note di frutta passita, asciutto ma di molta morbidezza, con corpo pieno, caldo-corroborante e vigoroso; ha personalità forte e può superare i vent’anni di conservazione.

Recioto della Valpolicella Il Recioto è il fulcro della storia e della tradizione della Valpolicella. Vino di grande struttura e buona alcolicità, con residui zuccherini tali da renderlo dolce o amabile. L’appassimento delle uve si protrae dopo la vendemmia per un periodo variabile dai 100 ai 120 giorni. Di colore rosso granato intenso, profumo molto complesso di fiori di rosa, di viola, di marmellata di prugne, e frutti selvatici. Si abbina con tutti i dolci a pasta secca, con il cioccolato fondente e merita di essere provato con formaggi piccanti. 6


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radizione questa tramandata dai ristoratori del luogo che sanno unire tradizione e innovazione mettendo sempre al primo posto qualità degli ingredienti e ospitalità.

Alcune specialità tipiche da non perdere.

Gnocchi di Verona Gli Gnocchi di Verona rappresentano una preparazione classica della gastronomia veronese, presente nella cucina delle famiglie, originariamente legata ai festeggiamenti del Carnevale e descritta ampiamente in letteratura. Gli gnocchi sono un piatto confezionato per essere consumato subito.

Pastisada de Caval E’ un piatto di lunga cottura, a base di carne di cavallo, vino, verdure e aromi, atto a condire originariamente gli gnocchi preparati dalle massaie del rione di San Zeno in Verona. La pietanza è oggi diffusa in molte altre occasioni dell’anno, ma il suo utilizzo è tipico del periodo invernale.

La pearà di Verona E’ una salsa cotta che serve ad accompagnare il bollito misto, piatto tradizionale di buona parte dell’area pedemontana del Veronese. Si presenta di colore biancobruno, cremoso, caratteristicamente burroso, con una fragranza dolce ed un retrogusto che esalta il sapore del pepe.

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Le terre del Soave S

oave può fregiarsi di diritto della Bandiera arancione del Touring Club Italiano: un marchio assegnato per le località dell’entroterra con meno di 15.000 abitanti, che si distinguono per bellezza delle attrattive turistiche, accoglienza, servizi al turista e sostenibilità ambientale. Il borgo medievale di Soave è tutto racchiuso dalle mura che scendono dal castello, attorniato da colline di vigneti dai quali prende vita il celebre vino Soave.

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ranquillo e ben conservato l’abitato di Soave è l’ideale per una rilassante passeggiata tra edifici storici, piccoli negozi e trattorie tradizionali. A nord si trova la verde Val d’Illasi, ricca di dimore di pregio e antiche pievi, ospita la Strada del Vino Soave ed è nota per la coltivazione di ciliegie, olive, albicocche e cereali, che ne rappresentano i prodotti tipici. Soave si trova a soli 30 minuti d’auto dal Centro di Verona ed la meta ideale per trascorrere qualche ora alla scoperta di bellezze artistiche e naturali a due passi dalla città di Giulietta e Romeo.

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Castello di Soave Tipica costruzione militare del Medioevo sorge sul Monte Tenda in una posizione strategica, che gli permette di dominare la vasta pianura sottostante, e di grande effetto visivo, permettendo di ammirare uno dei più bei panorami dei Monti

Lessini e della Pianura Padana. Considerato il più sfarzoso Castello del Veneto conserva al suo interno affreschi, arredi, armi ed armature orginali dell’epoca.

Palazzo di Giustizia Sorge in Piazza dell’Antenna, nel cuore del centro storico. Edificato nel 1375, per volere di Cansignorio della Scala, Si presenta con una loggia a quattro portoni ad arco acuto di pietra sagomata e con finestre ogivali. Nel mezzo della

facciata c’è un poggiolo; sopra di esso, una statua in pietra della Vergine col Bimbo sulle ginocchia, che dovrebbe risalire ai primi del Cinquecento, affiancata da due figure affrescate di San Lorenzo e San Giovanni Battista.

Chiesa di S. Maria di Monte Santo dei Padri Domenicani Sorge a pochi passi da Piazza dell’Antenna, lungo l’erta che porta al Castello. Eretta su dispensa del 1443 Papa Eugenio IV concessa ai Domenicani per la costruzione di una chiesa e un convento; Riedificata nel medesimo secolo sotto la direzione di Fra’ Giocondo noto per la loggia che porta il

suo nome in Piazza dei Signori a Verona. L’interno è ad unica navata con cappelle dedicate a Santa Lucia e Sant’Apollonia. Molti degli originali affreschi sono stati riportati al piacere della vista dei visitatori.

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Le terre di Soave I VINI

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a Strada del vino Soave nasce nel 1999 e conta oggi circa 130 soci suddivisi in Cantine, Enti e Associazioni, Agriturismi, Ristoranti, Hotel, Frantoi e Aziende di prodotti tipici locali.

Si tratta di un ideale percorso di circa 50 Km lungo il quale è possibile ammirare il paesaggio, visitare cantine, degustare vino, assaggiare piatti tipici e venire a contatto con l’ospitalità delle persone.

ECCELLENZE DEL CIBO

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a cucina di questo territorio si caratterizza per la ricchezza e la varietà dei prodotti della sua terra e per la produzione enologica.

Sin dai tempi antichi, le nobili famiglie di Verona e gli stessi Principi Scaligeri avevano raggiunto fama per i pranzi offerti durante lussuosi ricevimenti allietando i numerosi ospiti con ricche libagioni e squisite pietanze.

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l Soave Superiore, prodotto nelle colline della zona del Soave, ha ottenuto la certificazione di origine controllata e garantita nel 2011. Ciò che porta ad un vino di così elevate caratteristiche qualitative è la combinazione ottimale tra zona di coltivazione, resa produttiva mantenuta sotto controllo in campo e corretta conservazione prima dell’imbottigliamento.

Soave Superiore DOCG Il Soave Superiore, che assume la tipologia di Soave Superiore classico quando viene prodotto nella cosiddetta zona classica, viene immesso in commercio solo dopo un periodo di affinamento in bottiglia di almeno tre mesi, così da salvaguardarne le caratteristiche di maturità e complessità. Il colore giallo paglierino risulta più intenso rispetto al Soave DOC, pur mantenendo la brillantezza tipica di un vino bianco giovane; all’olfatto si presenta con il caratteristico profumo floreale, ma più profondo; il sapore è pieno e delicatamente amarognolo.

Recioto di Soave DOCG Il Recioto del Soave, primo vino veneto ad ottenere la Docg nel 1998. Si ottiene utilizzando i grappoli migliori di uva Garganega che vengono fatti appassire su graticole per un periodo variabile dai 4 ai 6 mesi e poi vengono pigiati. La fermentazione è molto lenta e lunga e avviene in piccole botti. Il Recioto di Soave ha un colore giallo dorato brillante, più omeno intenso; il profumo è intenso e fruttato con sfumature di vaniglia, il gusto è dolce o amabile, vellutato e armonico, di corpo e con eventuale percezione di legno.

Lessini Durello DOC metodo Classico Brut Ottenuto dal vitigno autoctono Durello, lavorato con il Metodo Classico alla stregua dei gradi Champagne, 36 mesi di riposo in bottiglia a contatto con i propri lieviti. Spuma persistente, colorE giallo paglierino, gusto corposo, secco e equilibratamente asprigno. Ricco di profumi sprogiona gradevoli senzazioni di freschezza e sapidità. Si abbina col baccalà alla vicentina e con ogni tipo di pesce, oltre ad essere un ottimo aperitivo. 12


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radizione questa tramandata dai ristoratori del luogo che sanno unire tradizione e innovazione mettendo sempre al primo posto qualità degli ingredienti e ospitalità.

Alcune specialità tipiche da non perdere.

Risotto al Soave E’ una delle numerose e squisite varianti con il Riso Vialone Nano, produzione tipica della provincia a Sud di Verona. Ai classici cippollotto, olio di oliva e brodo di verdure e pollo a dare il tocco originale sono la soppressa di Brenton ed il formaggio Monte Veronese che unite alle erbe aromatiche offrono un trionfo di sapore e delicatezza in un unico piatto.

Tagliolini al Radicchio Radicchio rosso di Verona è un tipo di insalata molto usata nella cucina locale e grazie al suo gusto caratteristico leggermente amarognolo e alla consistenza particolarmente croccante si utilizza sia fresco che cotto per ottenerne un sugo saporito e colorato da abbinare alla pasta fresca fatta in casa e ad un bicchiere di Soave Superiore Docg.

Panmojo Il Panmojo, piatto della tradizione contadina tutelato dall’ omonima Confraternita, è una ricca zuppa preparata con brodo, patate, zucca, cipolla, lardo e pane cotto al forno ovvero ciò che un tempo rimaneva nelle cucine di campagna. Rivisitata torna quale proposta gastronomica d’eccezione per chi trova piacere nel riscoprire i sapori semplici ma intensi del passato. 13


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