Archea Associati. Nembro public library

Page 1


Progetto editoriale / Editorial project Forma Edizioni srl, Poggibonsi, Italy redazione@formaedizioni.it www.formaedizioni.it Realizzazione editoriale / Editorial production Archea Associati Coordinamento editoriale e redazionale / Publishing and editorial coordination Laura Andreini Redazione / Editorial staff Valentina Muscedra Maria Giulia Caliri Grafica / Graphic design Mauro Sampaolesi Sara Castelluccio Impaginazione / Page layout Rocco Ricciardi Relazioni esterne / Public relations Vittoria Bacci Traduzioni / Translation Ilaria Ciccioni Jorunn Monrad Fotolito / Photolithography Art & Pixel, Firenze Stampa / Printer Forma Edizioni srl, Poggibonsi, Italy

©2012 Forma Edizioni srl, Poggibonsi, Italy Nessuna parte di questo libro può essere riprodotta o trasmessa in qualsiasi forma o con qualsiasi mezzo elettronico, meccanico o altro senza l’autorizzazione scritta dei proprietari dei diritti e dell’editore. All rights reserved. No part of this publication may be reproduced in any form or by any means without the prior permission in writing of the publisher. Prima edizione: luglio 2012 / First edition: July 2012 ISBN: 978-88-96780-25-1


Presentazione / Preface 008

Continuità e tradizione nella cultura architettonica italiana / Continuity and tradition in the architectural culture of Italy Luca Molinari Introduzione / Introduction

016

Storia di una trasformazione: da scuola a biblioteca / History’s trasformation: from school to library Françoise Bollack Il progetto / The project

022

Nembro: la costruzione di un nuovo centro civico / Nembro: the construction of a new community centre Laura Andreini

128

Il cantiere / The building site Laura Andreini Apparati / Appendices

156

Crediti di progetto / Project credits

157

Biografie / Biographies


6


7


Storia di una trasformazione: da scuola a biblioteca Françoise Bollack L’amministrazione comunale della cittadina di Nembro, vicino a Bergamo, decide di recuperare un edificio del 1897, attualmente in disuso, da adibire a biblioteca pubblica. “La posizione strategica all’interno del tessuto urbano, il carattere architettonico della struttura originale, chiusa su tre lati, nonché la necessità di uno spazio più ampio, hanno richiesto l’edificazione di una nuova ala, che assume la forma di una nuova costruzione, collocata in modo da chiudere l’unico lato non chiuso al fine di creare una corte all’aperto”1. Descrizione Il progetto è stato formulato secondo tre principi chiave: . “Chiudere la corte . Rendere evidente la funzione di biblioteca . Creare un percorso continuo”2 “Chiudere la corte” L’ampliamento si sviluppa su tre piani, ha pianta rettangolare e supera in altezza solo leggermente le grondaie dell’edificio preesistente; costituisce il quarto lato della corte, pur rimanendo un corpo staccato dal vecchio edificio, con cui non vi è alcun contatto. Si tratta di un volume astratto in vetro, completamente rivestito in formelle in terracotta smaltata (42x42x5 cm) che, orientate casualmente lungo un sostegno verticale, ricordano a prima vista una collezione di libri rossi mossi dal vento. Il visitatore accede alla biblioteca utilizzando l’entrata principale dell’edificio originario, che si affaccia su Piazza Italia. Dall’ingresso si accede ad un porticato a U, i cui archi costeggiano il perimetro della corte esterna; a sinistra, una scala autoportante in acciaio, inserita nei muri esistenti, consente l’accesso al piano sotterraneo posto sotto la corte, da qui si accede al nuovo volume. Gli architetti hanno deciso di ristrutturare e “rendere più classico” l’edificio originario, ricostruendo “le volte mancanti esattamente là dove dovevano essere”3; è stata inoltre inserita una parete in vetro a chiudere gli archi del porticato, che diventa così un nuovo spazio distributivo interno. Materiali e colori sono stati ridotti a tre: l’acciaio (serramenti delle grandi vetrate e scale), il legno (pavimenti e librerie in quercia) e il “bianco” (luci, mobili, superfici intonacate). Tale scelta conferisce all’insieme un senso di leggerezza e tranquillità e dà vita ad un interessante rapporto con il nuovo volume, astratto, caratterizzato da un motivo di forte impatto, rosso, collocato sull’altro lato della corte. “Rendere evidente la funzione di biblioteca” Nucleo funzionale ed emozionale dell’ampliamento è la parete interna di libri che si sviluppa su quattro piani (tre piani in superficie più il piano seminterrato), “uno scrigno” che diviene spina dorsale del nuovo edificio, attorno al quale si sviluppa un sistema di circolazione su ballatoi che permette, da un lato, di accedere liberamente ai libri e, dall’altro, di utilizzare il “piano di servizio” di fronte alla parete esterna. Gli ospiti della biblioteca possono quindi leggere, studiare e riflettere continuando a godersi la vista sulla città o sul vecchio edificio, filtrata dal rivestimento di libri di terracotta, posto sulla parete vitrea esterna. 16

Françoise Bollack, architetto, vive e lavora a New York, è docente nell’ambito del “Historic Preservation Program” (Programma di conservazione dei monumenti storici) presso la Facoltà di Architettura della Columbia University. Il presente saggio sarà parte di un volume, della stessa autrice, dedicato al design contemporaneo e agli edifici storici, attualmente in corso di stesura. Il libro sarà pubblicato dalla W.W. Norton nel 2012. 1. Articolo pubblicato sulla rivista AREA n° 81, pp. 78-89. 2. Intervista all’arch. Giuseppe Pezzano responsabile per Archea della biblioteca di Nembro, del 29 luglio 2008. 3. Ibidem.


History’s trasformation: from school to library Françoise Bollack Françoise Bollack architect, lives and works in New York City and is a professor in the Historic Preservation Program at Columbia University’s Graduate School of Architecture, Planning and Preservation. She is working on a book about contemporary design and historic buildings to be published by W.W. Norton in 2012, which will include this essay. 1. Article in AREA Magazine n. 81, pp. 78-89. 2. Interview of Giuseppe Pezzano, architect representative for Archea of Nembro library, in July 29th 2008. 3. Ibidem.

The municipal administration of the small city of Nembro, near Bergamo, decided to re-use a run-down 1897 building for a new public library. “The strategic position within the urban tissue, the architectural character of the original structure, closed on three sides, and the need for more space, has made it necessary to add a new wing, in the form of a new construction that is placed so as to close the only open side and form an enclosed open-air court.”1 Description The architect formulated three principles: . “We had to close the courtyard . People had to see that it was a library . The path had to be continuous”2 “We had to close the courtyard” The addition is three stories high, a long rectangle in plan, slightly higher than the eaves of the existing building in elevation: it is the fourth wing of the courtyard but stands aside from the old building without touching it. It is an abstract glass volume entirely surrounded by a screen wall of thick red terracotta tiles (42x42x5 cm) randomly rotated along their vertical spine and perceived at first sight to be a collection of red books spinning in the wind. The visitor enters through the main entrance of the original building, facing Piazza Italia. The entrance lobby leads to a U-shaped arcaded portico surrounding the external courtyard, and on the left, to a new self-supporting steel stair inserted and floating within the existing walls, which provides access to the basement under the courtyard and, through the basement, to the addition. The architects renovated and “classicized” the original building by rebuilding “vaults where they were missing or where they should have been”3; they also built glass walls in the arches of the portico to turn it into an interior circulation. They pared down the material and color palette to three elements: steel (window frames of the large glazings, stairs), wood (oak floors and shelves) and “white” (light fixtures, furniture, plaster surfaces). This move creates a sense of lightness and calm, and it sets up an interesting dialogue with the new volume, abstract, powerfully textured and red on the other side of the courtyard. “People had to see that it was a library” The functional and emotional core of the addition is a four-storey (three stories above ground + the basement floor) wall of books, “a treasure chest” in the center spine of the new building: this core is encircled by a circulation giving free access to the books on one side and to a continuous work shelf facing the exterior wall on the other. Library users can then read, study and reflect as they look at the town or the old building through the screen of terracotta books outside the glass wall.

17


30


31


36


37


60


61


Dettaglio della nuova scala in ferro all’ingresso Detail of the new entrance staircase in iron

1

2

3 4 5

Sezione EE / EE Section

E

B

Sezione DD / DD Section

A

Pianta piano terra / Ground floor plan

A

B

D

E

A

1. Finitura ad intonaco 2. Parapetto in piatti di acciaio 40*10 mm 3. Barra passante 80*60*VAR. di rinforzo del pianerottolo 4. Doppia lamiera calandrata in acciaio, S=10 mm + 10 mm 5. Doppia lamiera in acciao 1. Plasterwork finish 2. Parapet in flat steel bars 40*10 mm 3. Through bar 80*60*VAR.for reinforcement of landing 4. Double calendered steel sheet, S=10 mm + 10 mm 5. Double steel sheet

Pianta primo piano / First floor plan 0

66

2m


67


94


95


128


Particolare del rivestimento di facciata Detail of the facing

Il cantiere

The building site

Laura Andreini

Laura Andreini

Il cantiere è stato impostato secondo due diverse tipologie di intervento a seconda che riguardasse l’edificio esistente, per il quale è stato realizzato una sorta di restauro filologico volto a riportare la struttura muraria alla sua naturale configurazione neoclassica, oppure il corpo addizionale che costituisce il quarto lato del nuovo complesso a corte, concepito come un nuovo edificio a struttura in acciaio e tamponamenti in vetro. La connessione tra i due corpi di fabbrica, l’originale planimetricamente riconoscibile in una “U” ed il nuovo parallelepipedo che, disponendosi come chiusura del quarto lato libero, realizza la nuova corte–piazza, avviene sotterraneamente attraverso una grande sala, di cui la piazza costituisce copertura. Per realizzare tale connessione interrata sono stati eseguiti filari di micropali in adiacenza all’edificio originario in modo da realizzare lo scavo a filo pareti esterne in totale sicurezza. Una volta costruite le paratie si è proceduto a costruire le strutture laterali in cemento armato e a posizionare porzioni di solaio prefabbricato sottoforma di coppi precompressi in c.a. di grande luce. Successivamente si è proceduto ad impostare sulle fondazioni la struttura in acciaio del nuovo corpo di fabbrica concepita come una sorta di albero dotato di un nucleo centrale svincolato dalle pareti esterne vetrate ma connesso longitudinalmente ai vani scala laterali realizzati in una rigida struttura in calcestruzzo. In questo modo si è potuto liberare i lati lunghi da ogni elemento strutturale ad eccezione di piccoli pilastri cruciformi che “reggono” la facciata in vetro e contemporaneamente il rivestimento in elementi di terracotta per realizzare una parete di libri che filtrano i riflessi del sole esprimendo massività e levità attraverso una sequenza di volumi rossi montati irregolarmente. Questa sorta di inconsueto brise-soleil, nell’evocare metaforicamente una parete di libri appesi, realizza un rivestimento che unisce innovazione tecnologica

The building site has been organized in two different types of projects, depending on whether it was a matter of the existing building, which has been subject of a kind of philological restoration aimed at returning the masonry structure to its natural neoclassical configuration, or the new wing that forms the fourth side of the new court complex, conceived as a new building with steel structure and glazed curtain walls. The connection between the two buildings, the original one whose plan may be recognized as a “U” and the new parallelepiped that, placed so as to close the fourth, open side, forms the new court-square, is provided by a large underground hall roofed by the square. To build this connecting underground area, rows of small poles have been inserted in the area near the older building in order to excavate the area all the way to its outer walls in complete safety. Once the walls have been completed, one has proceeded by erecting the lateral structures in reinforced concrete and to install prefabricated large-span floor elements in the form of pre-compressed reinforced concrete slabs. The steel structure of the new building have then been installed in the foundations; this construction is conceived as a kind of tree with a central nucleus independent from the outer glazed walls, but connected longitudinally to the lateral stairwells with a rigid structure in reinforced concrete. It has thus been possible to free the longer walls from all structural elements with the exception of small cruciform pilasters that “support” the glass façade as well as the facing in terracotta elements arranged to form a wall of books that filter the reflections of the sun, expressing both massiveness and lightness through a sequence of red volumes installed in an irregular pattern. This unusual kind of sunscreen, that metaphorically evokes a wall of hanging books, forms an outer layer that unites technological innovation and functionality, connecting them to the communicative aspect and to the distinctive character of the architecture. 129


1

2

3

4

5

Sezione verticale

Vertical section

1. Stratificazione della copertura: copertura di lastre di alluminio; guaina impermeabilizzante; massetto di calcestruzzo pendenza 1%; getto di completamento in calcestruzzo; lamiera grecata; trave HEB 260; pannello isolante, sp. 100 mm; controsoffitto di vetro stratificato temperato acidato, sp. 12 mm; massetto autolivellante, sp. 12 mm. 2. Stratificazione del solaio intermedio: parquet di rovere, sp. 2 mm; massetto autolivellante, sp. 2 mm; getto di completamento di calcestruzzo; trave IPE 180; trave HEB 260; diffusore d’aria dell’impianto di condizionamento; controsoffitto di pannelli di rovere con corpo illuminante semincassato, sp. 10 mm. 3. Elementi di rivestimento: lamelle di cotto smaltato rosso, 350*350 mm, sp. 5 mm; tubolare in acciaio, Ø 24 mm. 4. Nodo dei controventi: tubolare in acciaio, diametro 114 mm, sp. 5 mm; controventi di acciaio diametro 20 mm; piatto sagomato, sp. 12 mm. 5. Vetrata strutturale a cellula, 2400*1200 mm; vetro temperato, sp. 12 mm; camera d’aria, sp. 15 mm; vetro stratificato, sp. 6+6 mm.

1. Roof layers: aluminium sheets cladding; waterproofing membrane; 1% inclined concrete layer; concrete finishing layer; corrugated plate; HEB 260 beam; 100 mm insulating panel; 12mm toughed etched stratified; Glass false ceiling; 12 mm self-levelling layer. 2. Intermediate floor layers: 2 mm durmast parquet flooring; 2 mm self-levelling layer; concrete finishing layer; IPE 180 beam; HEB 260 beam; air conditioning system diffuser; 10 mm durmast false ceiling’s panel with inserted light. 3. Cladding elements: 350*350*5 red terracotta tiles; 24 mm diameter steel tube. 4. Brace detail: 114 mm diameter 5 mm steel tube; 20 mm diameter steel braces; 12 mm moulded plate. 5. 2400*1200 mm cellular structural windows: 12 mm toughened glass; 15 mm cavity; 6+6 mm stratified glass.

0

132

20

40 cm


133


154


155



Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.