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Archea Associati. Perfetti Van Melle factory renovation
Archea Associati
Perfetti Van Melle factory renovation A cura di / Edited by Laura Andreini Testi di / Texts by Philipp Meuser Massimiliano Giberti Fotografie di / Photographs by Pietro Savorelli
Progetto editoriale / Editorial project Forma Edizioni srl, Poggibonsi, Italy redazione@formaedizioni.It www.formaedizioni.It Traduzioni / Translation Rossella Mombelli Jorunn Monrad Fotolito / Photolithography Art & Pixel, Firenze Stampa / Printer Forma Edizioni srl, Poggibonsi, Italy
©2012 Forma Edizioni srl, Poggibonsi, Italy Nessuna parte di questo libro può essere riprodotta o trasmessa in qualsiasi forma o con qualsiasi mezzo elettronico, meccanico o altro senza l’autorizzazione scritta dei proprietari dei diritti e dell’editore. All rights reserved. No part of this publication may be reproduced in any form or by any means without the prior permission in writing of the publisher. Prima edizione: febbraio 2012 / First edition: February 2012 ISBN: 978-88-96780-20-6
Presentazione / Introduction 008
“Stadtbaustein” nel paesaggio urbano / “Stadtbaustein” in the urban landscape Philipp Meuser Il progetto / The project
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Ampliamento e riorganizzazione del primo stabilimento Perfetti / Expansion and reorganization of the first Perfetti plant
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L’involucro architettonico: carattere e tecnica / The architectural shell: character and technique
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Palazzina logistica e ingresso / Logistic building and entrance
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Giardino delle betulle e sistemazione esterna / Birch garden and design of the outdoor areas
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Una nuova immagine architettonica per nuove esigenze produttive / A new architectural image for new manufacturing requirements
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Il magazzino automatizzato / The automated warehouse
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Il magazzino picking / The picking warehouse
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Trasformazione degli uffici di via XXV Aprile / Transformation of the offices in via XXV Aprile Apparati / Appendices
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Crediti di progetto / Project credits
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Biografia / Biography
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“Stadtbaustein” nel paesaggio urbano Philipp Meuser
L’agglomerazione lombarda intorno a Milano è caratterizzata da un’agricoltura parcellizzata e da un’industria monotònica in cui l’estensione dei fabbricati di produzione e di stoccaggio è pari a quella dei campi circostanti. Da elevata altezza, sembra quasi istintivo definirne l’identicità di scala. L’osservazione ravvicinata svela che gli impianti industriali, corpo estraneo che raramente gode di una definizione formale, strategicamente prossimo all’autostrada, vantaggioso al traffico per la vicinanza ad incroci o casualmente collocato su un’estensione a verde, danno un volto inespressivo al Profit Thinking dei suoi detentori. L’architettura, allora, non è nemmeno vagamente un argomento di discussione. È curioso, ma queste ulcere industriali si sviluppano in piccole località, proprio laddove un’antica azienda familiare è diventata cittadella produttiva sovraregionale o internazionale. E non di rado la crescita urbana in quel luogo si va a scontrare con un Profit Thinking ottimizzato: piccole residenze con strette parcelle fronteggiano impianti industriali grandi quanto numerosi campi da calcio messi insieme, estesi al pari dell’intera località. In una situazione analoga si è trovato il team di Archea quando, nel 2004, ha ricevuto l’incarico di ampliamento e riassetto della sede aziendale, di Lainate, della Perfetti Van Melle, produttore italiano su scala mondiale di caramelle e chewing gum. L’acquisizione/fusione da parte dell’azienda Perfetti e del produttore olandese Van Melle, che secondo la Mars Incorporated and Cadbury-Schweppes Corporation (dal 2010 filiale della Kraft Foods) generò la terza azienda mondiale in ordine di importanza nel settore delle caramelle, è di poco antecedente il progetto di riconversione. 18.000 impiegati in 35 consociate, l’azienda distribuisce i propri prodotti in più di 150 paesi. Dopo circa sette anni di progettazione e di costruzione, l’impianto aziendale è stato inaugurato e, puntualmente, per il decimo anniversario dalla fusione la coppia italo-olandese ha celebrato il giorno del sodalizio. Il risultato è che, sebbene di notevoli dimensioni, l’architettura si mostra nella propria dignitosa imponenza. Nel centro di Lainate, cittadina di 25.000 abitanti, è sorto un esempio di architettura industriale che per valore di riconoscimento è paragonabile al nuovo edificio di Adidas a Herzogenaurach di Klaus Kada e Gerhard Wittfeld o all’opera per BMW di Zaha Hadid al parco di architettura a Weil am Rhein. Archea già in passato ha dimostrato che l’unione simbiotica tra industria e architettura può generare edifici straordinari. Il fatto che un adattamento funzionale degli spazi industriali e amministrativi alle crescenti necessità di un moderno processo di produzione di caramelle, la semplificazione apportata dall’introduzione del trasporto merci e i percorsi di accesso all’area di lavoro per organico e visitatori non costituiscano alcun impedimento a un importante riassetto dell’intero plesso architettonico, viene ovunque palesato dal complesso in tutta la sua valenza simbolica. Si è trattato di creare un dialogo tra nuovi edifici e spazio urbano intrecciandone l’impianto produttivo come il più interessante complesso industriale nei dintorni di Milano attraverso una nuova immagine di prestigio che disegna una nuova geografia urbana. La progettazione comprendeva, accanto a un nuovo edificio per uffici, un padiglione meccanizzato con area picking per la fase di stoccaggio e distribuzione del prodotto. 8
“Stadtbaustein” in the urban landscape Philipp Meuser
The Lombard agglomeration around Milan is characterised by small farms and monotonous-looking industries, the production and storage facilities of which are of the same size as the surrounding fields. Seen from a great height, they seem to define almost unintentionally an identical standard. Seen from closer at hand, however, these industrial plants reveal themselves as peculiarly shaped foreign bodies positioned next to the motorway for good publicity, on a crossroads handy from the point of view of transport or rather accidentally on a green meadow, they lend the quest for profit of their owners a sometimes expressionless face. It is not possible to speak of architecture. These industrial ulcers grow in a particularly strange way in the small towns, where once familyrun businesses have grown into inter-regional or international production sites. Not infrequently, in these places urban growth clashes with optimised profit-oriented thinking, so that small town houses on their own plots of land stand opposite industrial facilities occupying the space of several football fields, almost as large as a whole village. The Archea team was faced with a similar situation when in 2004 it was asked to extend and re-design the company headquarters of Lainate, near Milan, for the world-renowned Italian confectionery and chewing gum manufacturer Perfetti Van Melle. Only shortly before that, the Perfetti company has acquired/merged with the Dutch manufacturer Van Melle. The outcome of this merger was the third-largest confectionary manufacturer in the world after Mars Incorporated and Cadbury-Schweppes Corporation (since 2010 a daughter company of Kraft Foods). The enterprise provides over 18,000 jobs in 35 daughter companies and distributes its products in over 150 countries. After a planning and construction phase lasting almost seven years, the redesigned company premises were now officially opened. Punctually, the Dutch-Italian couple sweetened its tenth wedding anniversary day in that way. The result is conspicuous in terms of size, however it lends itself self-confidently to view. An industrial architecture has originated in the middle of the small town of Lainate and its 25,000 inhabitants, that – measured on the basis of recognizable values – can definitely be compared with the new Adidas building in Herzogenaurach designed by Klaus Kada and Gerhard Wittfeld, with the BMW factory by Zaha Hadid or with the Vitra Architecture Park in Weil am Rhein. In any case, Archea had shown in the past that now and then the symbiosis between industry and architecture can produce grandiose buildings. That a functional adaptation of the warehouses and offices to the changed needs of modern confectionery manufacturing, the simplification of the goods transport arrangements and the approach roads to the factory for both the employees and visitors is not an obstacle able to prevent for the demanding re-design of a whole work of art is shown by this building complex pregnant with symbols. It has proved capable of creating a dialogue between the new buildings and the urban environment as well as of weaving the company premises into the ground-plan of the town as the most important business in Lainate thanks to its new look drawing a new urban geography. Alongside a new office building, the plan included the construction from scratch of a mechanised warehouse with a picking store for dispatching the goods. 9
Ampliamento e riorganizzazione del primo stabilimento Perfetti
Expansion and reorganization of the first Perfetti plant
Nel 2004 la Perfetti Van Melle, un’importante azienda italiana a capitale privato, tra i primi produttori al mondo di chewing gum e caramelle, decide di ampliare il primo storico stabilimento di Lainate, pochi chilometri a nord di Milano. L’evoluzione delle tecnologie e il grande incremento produttivo impongono il ripensamento di tutto il complesso industriale cresciuto negli anni per giustapposizione di parti, senza tuttavia una vera e propria regia complessiva. L’idea è quella di realizzare un nuovo magazzino centrale per lo stoccaggio di tutti i prodotti realizzati in questo comparto, riorganizzando anche i reparti direzionali che sarebbero stati concentrati in un nuovo edificio per uffici. L’area a disposizione per questa espansione è quella a nord dello stabilimento esistente, tradizionalmente considerata il retro di tutto il complesso. Il progetto di ampliamento e riassetto generale prevede dunque di ruotare di 180 gradi tutto il complesso industriale, spostando il baricentro dell’insieme, appunto da sud a nord, modificando gli ingressi del personale e dei mezzi di trasporto e ripensando integralmente le modalità di gestione e stoccaggio dei prodotti finiti. Il risultato è molto più della semplice risoluzione di un problema tecnico e funzionale: i nuovi volumi realizzati diventano il simbolo dell’azienda, identificandone il brand non più solo con i suoi prodotti, ma anche con la propria sede storica che finalmente si affaccia verso quella città che l’ha da sempre ospitata. Il progetto ha quindi una portata che supera i confini dello stabilimento, sia per le dimensioni dell’intervento che per il valore sociale ed economico che lega la Perfetti Van Melle alla città di Lainate. Il tema cardine affrontato da Archea è stato quello della traduzione di determinati valori aziendali come la qualità, il rispetto per l’ambiente e per il lavoro e l’innovazione tecnologica, in un complesso architettonico che rispondesse al massimo alle esigenze tecniche e produttive, ma che allo stesso tempo rappresentasse appieno questi valori.
In 2004 Perfetti Van Melle, an important Italian private capital corporation and one of the world’s leading chewing gum and candy manufacturers, decided to expand its first historical plant in Lainate, a few kilometres north of Milan. The technological evolution and the substantial increase of the production made it necessary to redesign the whole industrial compound, which had grown over the years by juxtaposition of parts, but without a true overall plan. The idea has been to build a new central warehouse for the stocking of all products made in this section, as well as to organize the management offices by concentrating them in a new office building. The area available for this expansion has been the one north of the existing plant, traditionally considered to represent the rear side of the compound. The plan for the expansion and general reorganization therefore entailed a 180-degree rotation of the whole manufacturing system and a relocation of the barycentre of the industrial complex from south to north, and the consequent move of the entrance for personnel and vehicles and a complete redesign of the way in which the finished products are managed and stored. The result is much more than a mere solution to a technical and functional problem: the new buildings have become the symbol of the company, identifying the brand not only with its products but also with its historical headquarters, which finally face the city they have always belonged to. The significance of the project therefore goes beyond the borders of the plant, both in terms of the size of the project and of the social and economic values that tie Perfetti Van Melle to the town of Lainate. The central issue tackled by Archea has consisted of translating certain corporate values as quality, respect for the environment and for work and technological innovation into an architectural aggregate that satisfy the technical and productive requirements to the greatest possible degree, but that at the same time reflected these values.
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Planimetria generale Nuovi interventi: A. Palazzina logistica B. Giardino delle betulle C. Magazzino automatizzato D. Magazzino picking E. Uffici F. Parcheggio G. Isole di sosta per i camion Edifici preesistenti: H. Magazzino materie prime / imballi I. Produzione L. Laboratori M. Presidenza e Direzione generale N. Direzione tecnica e Direzione acquisti O. Uffici, mensa, spogliatoi General plan New works: A. Logistics building B. Birch garden C. Automated warehouse D. Picking warehouse E. Offices F. Parking area G. Parking bays for lorries Existing buildings: H. Raw / packing materials warehouse I. Production L. Laboratories M. Chairman and Management N. Technical and purchases management O. Offices, canteen, locker rooms
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Detail of the projecting roof: East elevation Floor plan with the projection of the roof over the loading area, the position of the lighting elements is picked out
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Particolare della pensilina: Prospetto est Proiezione in pianta della copertura sulle aree di carico e scarico delle merci, in evidenza il posizionamento degli elementi illuminanti
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Dettaglio della sezione trasversale AA, in evidenza le travi principali in ferro, alte 2 metri e lunghe circa 25 sono collegate da profili secondari alti 80 centimetri; il rivestimento in doghe di zinco-titanio è appeso ad una sottostruttura metallica ancorata alla struttura principale
Nelle pagine successive Vista dell’area di carico del magazzino picking, sullo sfondo il magazzino automatizzato e l’accesso all’area di ricovero dei carrelli e muletti elettrici
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Detail of the AA cross section highlighting the main iron beams, 2 meters tall and about 25 meters long connected by 80 cm tall secondary elements. The covering of zinctitanium strips is fixed to a metal substructure fastened onto the main structure
Following pages View of the loading area of the picking warehouse, on the background the automated warehouse and the entrance to the area where electric riders and fork lifts are stored
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1. Trave principale in acciaio IPE 2000 2. Trave secondaria in acciaio IPE 800 3. Rivestimento in doghe di zinco-titanio appese alla struttura principale 4. Lampade fluorescenti ad incasso integrate nel controsoffitto
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1. Main steel beam IPE 2000 2. Secondary steel beam IPE 800 3. Cladding of zinc-titanium sheets suspended from the main structure 4. Recessed fluorescent lamps integrated into the ceiling
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Trasformazione Transformation degli uffici di of the offices in via XXV Aprile via XXV Aprile
Fino a pochi mesi fa arrivare alla Perfetti Van Melle significava fare un piccolo viaggio a ritroso nel tempo: il quartier generale di una multinazionale che cresce e si evolve costantemente per esplorare nuovi mercati mondiali sembrava pulsare seguendo un ritmo tutto suo. Niente a che vedere con la frenesia e la sovraesposizione informatica che caratterizza il mondo del business contemporaneo, piuttosto un’atmosfera ovattata, rarefatta, che richiamava alla mente gli ambienti delle grandi aziende che hanno fatto la storia del nostro paese tra gli anni Cinquanta e Sessanta. La portineria all’ingresso, gestita dal custode come una vera e propria casa, gli uffici, popolati da impiegati e dirigenti tutti indistintamente in un impeccabile camice bianco, la mensa, che veniva utilizzata anche come sala comune e spazio di ritrovo: ogni luogo rappresentava non solo una visione imprenditoriale, ma anche un modo di vivere il proprio ambiente di lavoro. Il progetto di risistemazione dell’azienda e di adeguamento tecnologico dei suoi ambiti produttivi ha cercato di tradurre questa atmosfera anche nei nuovi spazi per uffici che hanno sostituito quelli che da sempre rappresentavano il cervello dell’intero stabilimento. Accantonata temporaneamente l’idea di realizzare una nuova palazzina uffici nel lotto nord, davanti al magazzino automatizzato, la direzione dell’azienda ha deciso di ristrutturare l’ala storica affacciata su via XXV Aprile che fino ad oggi era l’ingresso principale allo stabilimento. La vecchia portineria allineata sulla strada è stata demolita per agevolare le manovre dei mezzi pesanti, mentre gli uffici sono stati riprogettati per adeguarli agli standard qualitativi contemporanei. Comfort visivo e acustico sono le parole d’ordine che hanno guidato il disegno dei nuovi spazi: come per la palazzina logistica il progetto ha coniugato l’esigenza di adottare tecnologie modulari facilmente smontabili e riposizionabili, con la volontà di garantire massima visibilità e comunicazione tra gli ambienti, offrendo un alto grado di illuminazione distribuita in modo omogeneo a tutti gli spazi di lavoro. 150
Until a few months ago arriving at Perfetti Van Melle was tantamount to making a little journey into the past: the headquarters of a multinational that was growing and evolving steadily to explore new world markets seemed to follow a rhythm all of its own. A very different atmosphere from the frenzy and IT overexposure characterizing the contemporary business world; instead a padded, rarefied air that reminded of the environments of the large companies that have made the history of our country in the Fifties and the Sixties. The gatehouse, managed by the supervisor as if it were his home, the offices inhabited by clerks and managers, all of them wearing the same impeccable white shirts, the canteen that also served as common room and meeting place between one watch and the next: every place represented not just an entrepreneurial vision, but also a certain way to live one’s work environment. The plan of the general reorganization of the company, and above all of the technological adaptation of its manufacturing areas, has represented an attempt to recreate this atmosphere, with its distinctive identity, in the new office premises that have replaced the ones that have always acted as the brain of the whole plant. Having temporarily shelved the idea of building a new office building in the northern plot in front of the automated warehouse, the company management has decided to renovate the old wing facing via XXV Aprile which was formerly the main entrance to the plant. The old gatehouse placed parallel to the street has been demolished to facilitate the manoeuvres of heavy vehicles, while the offices have been redesigned to meet present-day quality standards. Visual and acoustic comfort: this has been the motto and inspiration for the design of the new spaces. Also in the case of the logistics building the project has combined the need to adopt modular systems that are easily disassembled and repositioned with a desire to guarantee maximum visibility and communication between the environments, rendered luminous by the lighting system that guarantees a homogeneous illumination in all work areas.
Vista del corridoio di distribuzione degli uffici di via XXV Aprile dopo la ristrutturazione View of the distribution corridor of the offices in via XXV Aprile after the renovation
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Crediti di progetto Project credits
Luogo / Location Lainate, Milano Programma / Program Riassetto e ampliamento dello stabilimento industriale Perfetti Van Melle a Lainate e nuova palazzina uffici / Renovation and expansion of the Perfetti Van Melle factory in Lainate and new office building Costo / Cost 15.000.000,00 euro Superficie costruita / Built area 12.985 M2 Volume complessivo / Total volume 94.571 M3 Cronologia / Chronology 2005 - Progettazione / Design 2011 - Fine lavori / Completion Committente / Client Perfetti Van Melle Italia s.r.l. Architectural design / Progetto architettonico Archea Associati Laura Andreini, Marco Casamonti, Silvia Fabi, Giovanni Polazzi Responsabile del progetto / Project manager 2005-2009 Massimiliano Giberti 2009-2011 Mattia Mugnaini Hanno collaborato / Collaborators Niccolò Balestri, Alessia Bergamini, Domenico Cacciapaglia, Domenico Dimichino, Federica Doglio, Alessio Forlano, Federica Poggio, Camilla Rossi, Davide Servente Direttore dei lavori / Director of works Marco Casamonti Assistenza alla direzione lavori / Assistance to director of works Ezio Birondi, Massimiliano Giberti Ingegneria strutturale / Structural engineering Favero & Milan Ingegneria Sandro Favero Ingegneria impiantistica / Services engineering Studio Ti Ennio Menotti Consulenza ingegneria facciata / Facade engineering consultancy GS Engineering Ennio Grassi Coordinamento della sicurezza / Security management Ezio Birondi Consulenza tecnica / Technical consultant Studio Tecnico Associato Sada
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Impresa di costruzioni / General contractor Rizzani De Eccher Sub contrattatori / Sub contractors Opere edili e finiture d’interni uffici via XXV Aprile / Offices in via XXV Aprile, construction works and interior finishes Artec Controsoffitti in cartongesso / False plasterboard ceiling Coiver - Ferlegno Vivaio / Nursery Eco-Park Carpenterie opere esterne / Outdoor works carpentry Fratelli Berno Impianti / Services Furiga Impianti Pavimenti sopraelevati dei locali tecnici / Floating floors of the plant rooms GranitiFiandre Vernici intumescenti / Intumescent paints Impresa Montali Parcheggio esterno / Outdoor parking Lattoneria Moderna di Loddo F. & Farabutin P. Porte dell’area uffici / Doors in the office area Lualdi Carpenteria, scaffali e tamponamenti esterni area magazzino / Carpentry, shelves and external covering warehouse area Lyto’s Carpenterie strutturali generali / General structural carpentry MAP Illuminazione esterna / Outdoor lighting Martini Illuminazione Pareti divisorie e arredo palazzina logistica / Partitions and furnitures of the logistic building Methis Pareti divisorie e arredo uffici via XXV Aprile / Offices in via XXV Aprile, partitions and furnitures Mobì Illuminazione RGB esterna della facciata / External LED lighting of the facade Philips Montaggio del rivestimento di facciata in zinco titanio / Assembly of the titanium zinc covering of the facade Platter Rivestimento di facciata in zinco titanio / Titanium zinc covering of the facade Rheinzink Italia Elementi in vetro della facciata / Glass elements of the facade Seves Serramenti dell’area uffici / Frames in the office area Sipam Sistema di automatizzazione del magazzino / Automated storage system System Pavimentazione esterna in pietra naturale / Outdoor paving of natural stone Tecnoveneta Pavimenti sopraelevati dell’area uffici / Floating floors in the office area Teknofloor Serramenti / Frames Teleya Illuminazione degli interni / Indoor lighting Zumtobel
Biografia
Biography
Archea Associati Laura Andreini (Firenze, 1964), Marco Casamonti (Firenze, 1965), Giovanni Polazzi (Firenze, 1959), architetti, laureati presso la Facoltà di Architettura di Firenze, fondano nel 1988, nella stessa città, lo Studio Archea a cui si associa nel 1999 Silvia Fabi. All’attività principale legata alla sperimentazione in ambito progettuale e alla realizzazione di architetture a diverse scale di intervento, dall’oggetto, all’edificio, al progetto urbano, ogni associato dello studio svolge un’integrata attività di ricerca nell’ambito disciplinare della progettazione architettonica all’interno di diverse Facoltà italiane di Architettura. In particolare, Marco Casamonti è professore ordinario di Progettazione Architettonica presso la Facoltà di Architettura dell’Università di Genova e Laura Andreini è ricercatrice presso la Facoltà di Architettura di Firenze. Tale attività è stata accompagnata negli anni da un intenso lavoro di approfondimento e riflessione critica sui temi dell’architettura divulgato attraverso saggi e scritti pubblicati su libri e riviste in Italia e all’estero, l’organizzazione e la costruzione di mostre, eventi, workshop inerenti il progetto. Dal 1997, Marco Casamonti è direttore responsabile della rivista internazionale di architettura “Area”, dal 1999 è condirettore con Paolo Portoghesi della rivista “Materia”, entrambe edite attualmente dal Gruppo 24 ORE. Dal 2006 al 2008 è stato direttore scientifico della Fondazione “Annali dell’Architettura e delle città, Napoli”. Lo studio ha realizzato una serie di opere di architettura che, oltre ad essere state pubblicate sulle principali riviste e libri a livello internazionale, sono state selezionate per importanti rassegne e mostre di architettura. Archea ha partecipato a molti tra i più importanti concorsi e consultazioni nazionali e internazionali di architettura ottenendo numerosi riconoscimenti e premi: nel 1999 il terzo premio per la nuova sede della Facoltà di Architettura di Venezia. Nel 2001 e nel 2002 è finalista nei progetti per le stazioni dell’Alta Velocità di Torino e Firenze ed è chiamato dall’Immobiliare Novoli tra i nove gruppi italiani selezionati per la costruzione di un isolato nelle aree ex-Fiat di Firenze, nel 2003. Nel 2004, con l’architetto Rafael Moneo, viene chiamato a partecipare al concorso per il nuovo Palazzo del Cinema di Venezia. Nel 2005 vince il concorso ad inviti per la realizzazione di una delle 10 torri all’interno del masterplan per il nuovo centro di Tirana. Nel 2005 vince il concorso internazionale ad inviti promosso da Pirelli Re e Morgan Stanley – ex-aequo con Michael Maltzan Architecture – per l’ex area Ansaldo di Milano nell’area Grande Bicocca. Nel 2007 si classifica al secondo posto nell’ambito del concorso per il “Parco della musica e della cultura di Firenze” e dal 2006 partecipa a svariati concorsi in Cina tra i quali, nel 2011, l’importante progetto del Meixi Lake Cultural Center di Changsha. Nell’ambito di esposizioni ed eventi lo studio partecipa, organizza e progetta molteplici mostre ed eventi. Nel 1996, con il Centro divertimenti di Curno (BG), lo studio viene invitato a partecipare alla sezione italiana della VI Mostra Internazionale di Architettura de La Biennale di Venezia; nel 2002, con la Casa a Leffe, è selezionato alla Mostra Internazionale sull’Architettura di Pietra e alla Rassegna Italiana di Architettura di Tokyo intitolata “Dal futurismo al possibile futuro”; nel 2008 il progetto della Biblioteca di Nembro è selezionato per la mostra organizzata dal Design Museum di Londra e nel 2010 è esposto alla mostra “AILATI Riflessi dal futuro” nell’ambito della XII Mostra Internazionale di Architettura de La Biennale di Venezia. Nel 2011, il MuBe, Museo Brasiliano di Scultura di San Paolo del Brasile, ospita la mostra monografica “ARCHEA Sustainable Landmarks”. Tra i progetti realizzati, la nuova Biblioteca Comunale di Nembro e il Campeggio Albatros di San Vincenzo, Livorno, del 2007. Nel 2008 viene inaugurata la Libreria Edison a Livorno, nel 2009 il nuovo Municipio di Merate, Lecco, e la Biblioteca e Auditorium Comunali di Curno, Bergamo. Nel 2010, nell’ambito della Esposizione Universale, realizza il padiglione B3-2 nell’area Urban Best Practices di Shanghai. Nel 2011 viene ultimato l’ampliamento e riqualificazione della sede Perfetti Van Melle di Lainate, Milano. Sono in fase di completamento la nuova Cantina Antinori a San Casciano Val di Pesa, Firenze e il nuovo Centro socio educativo di Seregno. Sono in costruzione la Torre di Tirana, Albania, la “Meravigliosa Island” in “the World” a Dubai, UAE, la Changri-La Winery a Penglai, il Green Energy Laboratory a Shanghai e il Li Ling World Ceramic Art City, in Cina. Attualmente nelle sei sedi di Firenze, Roma, Milano, Pechino e San Paolo, lavorano circa cento collaboratori provenienti da diverse regioni e università del mondo.
Archea Associati Laura Andreini (Florence, 1964), Marco Casamonti (Florence, 1965), Giovanni Polazzi (Florence, 1959), architects and graduates from the Faculty of Architecture of Florence, founded Studio Archea in the same city in 1988. Silvia Fabi joined the firm in 1999. Their principal activity, i.e. experimentation in the field of design and construction on various scales, from objects to buildings to town plans, is combined with extensive research activities in the field of architectural planning at different Italian architecture faculties. Specifically, Marco Casamonti is full professor in architectural planning at the architecture faculty of the University of Genoa and Laura Andreini is researcher at the architecture faculty of Florence. This activity has been accompanied by an intense work of in-depth analysis and critical reflection on architectural issues, diffused through treatises and writings published in books and magazines in Italy and abroad, the ideation and organization of exhibitions, events and workshops associated with architectural design. Marco Casamonti has since 1997 been chief editor of the international architecture magazine “Area”, and since 1999 he has been co-editor with Paolo Portoghesi of the magazine “Materia”, both of which are currently published by the Sole 24 ORE group. From 2006 to 2008 he has been scientific director of the Foundation of the “Annals of Architecture and the city, Naples”. Many of the architectures realized by the firm have not only appeared in magazines and books of international repute, but also been chosen for prestigious architecture reviews and exhibitions. Archea has participated in many of the most important national and international architecture competitions and consultations, obtaining numerous recognitions and prizes: in 1999 the third prize for the new headquarters of the architecture faculty of Venice. In 2001 and 2002 the firm was shortlisted as candidate to design the rapid train stations in Turin and Florence; it was also invited by the Novoli property developer, as one of the nine Italian groups selected for the construction of a block in the former Fiat area in Florence, in 2003. In 2004 the firm was invited, in collaboration with architect Rafael Moneo, to participate in the competition for the new Cinema Palace of Venice. In 2005 it won the competition by invitations for the realization of one of the 10 towers to be built within the context of the master plan for the new centre of Tirana. In 2005 it won the international competition by invitation promoted by Pirelli Re and Morgan Stanley – in a tie with Michael Maltzan Architecture – for the former Ansaldo area in Milan in the Greater Bicocca area. In 2007 it was classified as number two within the context of the competition for the “Music and culture park of Florence” and since 2006 it has participated in numerous competitions in China including the important project for the Meixi Lake Cultural Center of Changsha, in 2011. The firm has participated in, organized and ideated numerous exhibitions and events. In 1996 it was invited to participate in the Italian section of the VI International Architecture Exhibition of Venice with the Amusement Centre of Curno (BG); in 2002 it was invited to participate in the International Stone Architecture Exhibition and in the exhibition of Italian architecture in Tokyo titled “From futurism to a possible future” with the House in Leffe; in 2008 the design of the Nembro Library was selected for the exhibition of the Design Museum of London, and in 2010 it participated in the show “AILATI Riflessi dal futuro” within the context of the XII International Architecture Exhibition of the Venice Biennial. In 2011, the MuBe, Brazilian Museum of Sculpture of São Paulo in Brazil, hosted the monographic exhibition “ARCHEA Sustainable Landmarks”. The realized architectures of the firm comprise projects as the new Municipal Library of Nembro and the Albatros Camping of San Vincenzo, Livorno, of 2007. In 2008 the Edison Library in Livorno and in 2009 the new Town Hall of Merate, Lecco and the Municipal Library and Auditorium of Curno, Bergamo were inaugurated. In 2010 the firm realized the B3-2 Pavilion in the Urban Best Practices Area in Shanghai, within the context of the Universal Exposition. In 2011 it completed the expansion and upgrading of the Perfetti Van Melle plant in Lainate, Milan. The projects nearing completion comprise the new Antinori Winery in San Casciano Val di Pesa, Florence and the new community and education centre of Seregno. Other works in construction comprise the Tower of Tirana, Albania, the “Marvellous Island” in “the World” in Dubai, UAE, the Changri-La Winery in Penglai, the Green Energy Laboratory in Shanghai and the Li Ling World Ceramic Art City in China. The six branches of the firm, in Florence, Rome, Milan, Beijing and São Paulo, currently employ about hundred professionals from different regions and universities in the world.
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Questo volume è stato stampato nel mese di febbraio 2012 da Forma Edizioni This volume was printed in February 2012 by Forma Edizioni