Cadute dall’alto: a che punto siamo?

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PROGETTO ARLES «Attività del Rappresentante dei lavoratori per un’Edilizia in sicurezza» Evento conclusivo Roma, 9 maggio 2019

Cadute dall’alto: a che punto siamo? Francesca Maria Fabiani fr.fabiani@inail.it Inail Dipartimento Innovazioni Tecnologiche e Sicurezza degli Impianti Prodotti e insediamenti Antropici Laboratorio 4 - Cantieri Temporanei o Mobili


Le cadute dall’alto rappresentano la principale causa di infortunio grave o mortale nel settore delle costruzioni.

Infortuni mortali per caduta dall’alto: • • •

Caduta da tetti o coperture Caduta da attrezzature provvisionali per lavori in quota (es. scale portatili , trabattelli, ponteggi) Caduta da parti in quota di un edificio (es. terrazzi, aperture … )

https://www.inail.it/cs/internet/attivita/ricerca-e-tecnologia/area-salute-sul-lavoro/sistemi-di-sorveglianza-e-supporto-al-servizio-sanitarionaziona/informo.html


SICUREZZA NEI LAVORI IN QUOTA

È fondamentale la scelta di idonee attrezzature per i lavori in quota e di efficaci dispositivi di protezione contro le cadute dall’alto (DPC e DPI) e la messa a punto di corrette procedure di lavoro… … in base alla tipologia di lavorazione da eseguire e alle caratteristiche del sito di lavorazione.


SICUREZZA NEI LAVORI IN QUOTA Attrezzature per i lavori in quota L’attrezzatura da utilizzare dipende dal tipo di lavorazione, dalle caratteristiche del sito, dal tempo di lavoro necessario. Prediligere quelle con piano di lavoro stabile con idoneo parapetto. In questo caso, per il montaggio delle schermature solari, un TRABATTELLO potrebbe essere una scelta appropriata.

Trabattello con montaggio dal basso


SICUREZZA NEI LAVORI IN QUOTA Attrezzature per i lavori in quota L’attrezzatura da utilizzare dipende dal tipo di lavorazione, dalle caratteristiche del sito, dal tempo di lavoro necessario. Prediligere quelle con piano di lavoro stabile con idoneo parapetto. In questo caso, una SCALA CON PIATTAFORMA DI LAVORO potrebbe essere una scelta appropriata.

!

Area della piattaforma ≤ 1m2

Altezza della piattaforma ≤ 5m

NO

Max carico = 150kg (utilizzatore + attrezzature + materiali)


LAVORI SU COPERTURA RISCHI PREVALENTI:  caduta dall’alto all’interno per sfondamento della copertura (coperture non praticabili o parzialmente praticabili)

 caduta dall’alto all’esterno dell’edificio (copertura praticabile e mancanza o inadeguatezza di Protezioni dei bordi e/o di Dispositivi anticaduta)

Praticabile

NON Praticabile

PARZIALMENTE Praticabile


LAVORI SU COPERTURA


LAVORI SU COPERTURA • • •

!

Dispositivi di protezione collettiva contro le cadute dall’alto (DPC) Dispositivi di protezione individuale contro le cadute dall’alto (DPI) Ancoraggi e sistemi di ancoraggio

Impedire la caduta o attenuare gli effetti della caduta Idoneità/Efficacia del dispositivo (prodotto), idoneità/efficacia della installazione. Corretto utilizzo


SICUREZZA NEI LAVORI IN QUOTA Parola d’ordine

CONOSCERE I prodotti, le lavorazioni, il sito di lavorazione Cosa devo fare? Dove? Come?

Cosa abbiamo a disposizione?


SICUREZZA NEI LAVORI IN QUOTA Legislazione e normazione  D. Lgs 81/08 e smi Titolo IV – Cantieri temporanei o mobili CAPO II: stabilisce le “Norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro nelle costruzioni e nei lavori in quota” (da art. 105 a art. 156) Sezione I

– Campo di applicazione (art. 105 - 107)

Sezione II – Disposizioni di carattere generale (art.108 -117) art. 113 - scale; art. 115 - Sistemi di protezione contro le cadute dall’alto Sezione III – Scavi e fondazioni (art. 118 - 121)

Sezione IV – Ponteggi in legname e altre opere provvisionali (art. 122 - 130) Sezione V – Ponteggi fissi (art. 131 - 138) Sezione VI – Ponteggi movibili (art. 139 - 140) art. 139 - Ponti su cavalletti; art. 140 - Ponti su ruote a torre (Trabattelli) Sezione VII – Costruzioni edilizie (art. 141 - 149) Sezione VIII – Demolizioni (art. 150 - 156)

Indicazioni sui criteri di scelta delle attrezzature di lavoro e dei dispositivi anticaduta da utilizzare nei lavori in quota. Requisiti prestazionali e geometrici. Tratta alcune attrezzature specifiche Alcune indicazioni per i lavori su copertura


SICUREZZA NEI LAVORI IN QUOTA Legislazione e normazione  Norme tecniche « di prodotto » Forniscono criteri di progettazione, basati su calcoli e/o prove sperimentali, in base a requisiti prestazionali da soddisfare, anche fissando dei requisiti geometrici. Un prodotto conforme ad una norma tecnica (marcatura) è ritenuto sicuro in relazione all’uso previsto perché è stato progettato e/o sottoposto a test specifici (es: materiali, dimensioni, resistenza accertata con test sperimentali) che permettano di valutarne le prestazioni

 Norme tecniche « di utilizzo » Forniscono indicazioni sul corretto utilizzo di certi prodotti.


DISPOSITIVI DI PROTEZIONE COLLETTIVA – Parapetti provvisori UNI EN 13374:2013: Sistemi temporanei di protezione dei bordi. Specifica di prodotto – Metodi di prova

La norma specifica i requisiti, i metodi di calcolo ed i metodi di prova per i sistemi temporanei di protezione dei bordi (parapetti provvisori) per impedire la caduta dall’alto di persone e cose, da utilizzare durante la costruzione o la manutenzione di edifici o di altre strutture. Essa si applica a sistemi di protezione dei bordi per superfici piane ed inclinate.

Simulazione della caduta di un lavoratore, valutazione dell’efficacia della protezione con prove dinamiche.


DISPOSITIVI DI PROTEZIONE COLLETTIVA - Reti di sicurezza UNI EN 1263-1: 2015 Reti di sicurezza – Requisiti di sicurezza, metodi di prova UNI EN 1263-2:2015: Reti di sicurezza – Requisiti di sicurezza per i limiti di posizionamento

Le reti di sicurezza possono essere utilizzate per … … prevenire la caduta dall’alto di persone e cose (sistemi U e T ) … arrestare la caduta dall’alto di persone (sistemi S e V ) minimizzando le conseguenze sul corpo del lavoratore.

Simulazione della caduta di un lavoratore, valutazione dell’efficacia della protezione con prove dinamiche.


DISPOSITIVI E SISTEMI DI ANCORAGGIO PERMANENTI UNI 11578:2015: Dispositivi di ancoraggio destinati all’installazione permanente – Requisiti e metodi di prova

Specifica i requisiti e i metodi di prova per i dispositivi di ancoraggio , che comprendono punti di ancoraggio fissi o mobili, destinati all’installazione permanente su o nella struttura, progettati per :

• Ospitare uno o più utenti collegati contemporaneamente; • L’ aggancio di componenti di un sistema questi ultimi sono progettati per l’uso in trattenuta.

anticaduta

conformi alla UNI EN 363, anche quando

La norma fornisce inoltre i requisiti per la marcatura e le istruzioni per l’uso, e una guida per l’istallazione. La norma definisce e identifica i dispositivi di ancoraggio in tre tipologie: A, C, D


DISPOSITIVI E SISTEMI DI ANCORAGGIO PERMANENTI UNI 11560: Sistemi di ancoraggio permanenti in copertura – Guida per l’individuazione, la configurazione, l’installazione, l’uso e la manutenzione

Configurazione di ancoraggi cui può essere collegato il sistema di protezione individuale dalle cadute. Il lavoratore deve accedere, transitare e lavorare in sicurezza.

ancoraggio lineare

ancoraggio puntuale piano di lavoro


UNI EN 131-1:2015 – Scale – Parte 1:Termini, tipi, dimensioni funzionali. UNI EN 131-2:2017 – Scale - Parte 2: Requisiti, prove, marcatura. UNI EN 131-3:2018 – Scale - Parte 3: Istruzioni per l’utilizzatore. UNI EN 131-4:2007 – Scale - Parte 4: Scale trasformabili multiposizione con cerniere. UNI EN 131- 6:2015 – Scale - Parte 6: Scale telescopiche. UNI EN 131-7:2013 – Scale – Parte 7: Scale movibili con piattaforma UNI EN 14183: 2004 - Sgabelli a gradini. UNI 10401: 2004 - Scale d’appoggio portatili a sfilo e innestabili per usi professionali specifici per l’industria. CEI EN 61478: 2002 - Lavori sotto tensione - Scale in materiale isolante. CEI EN 50528: 2011 - Scale isolanti per uso su impianti di bassa tensione o in loro prossimità.

UNI EN 1004:2005 – Torri mobili di accesso e di lavoro costituite da elementi Prefabbricati Materiali, dimensioni, carichi di progetto, requisiti di sicurezza e prestazionali


Pubblicazioni Inail

‌ documentazione tecnica a supporto delle PMI

I Quaderni tecnici per i cantieri temporanei o mobili forniscono informative basate su leggi, circolari , norme tecniche e linee guida, in modo sintetico. Aggiornati alle piĂš recenti normative (ed. 2018)

Ed. 2014

Ed. 2018

https://www.inail.it/cs/internet/comunicazione/pubblicazioni/catalogo-generale/quaderni_tecnici_per_i_cantieri_temporanei_o_mobili.html


Pubblicazioni Inail Quaderni per immagini

‌ documentazione tecnica a supporto delle PMI

Strumento di comunicazione ideato per raggiungere i lavoratori anche stranieri del cantiere edile

https://www.inail.it/cs/internet/comunicazione/news-ed-eventi/news/news_quaderni_per_immagini.html


Ogni quaderno tratta di un prodotto utilizzato dal lavoratore: Dispositivi di protezione, attrezzature provvisionali …

 Comunicazione attraverso immagini Il tema trattato viene contestualizzato in istantanee di cantiere nelle quali il lavoratore si può riconoscere, rendendo più efficace la comunicazione

 Facilitare l’acquisizione di concetti indispensabili alla sicurezza del lavoratore  Linguaggio universale, comprensibile da tutti  Utile per il superamento delle barriere culturali e linguistiche Il testo utilizzato per una breve presentazione dell’argomento trattato e nelle didascalie delle immagini. 5 lingue: italiano, inglese, francese, albanese e rumeno.

La terminologia utilizzata è quella delle norme tecniche. E’ facilitata la divulgazione di una corretta terminologia.


Tra gli strumenti tecnici a supporto della conoscenza …

Il registro dei mancati infortuni

ARLES X POCO Elevato numero di segnalazioni registrate

… successo delle azioni messe in campo … percepita l’importanza della segnalazione


Il maggior numero di registrazioni riguarda il mancato infortunio per caduta dall’alto … … rischio di caduta dall’alto è un rischio prevalente del cantiere edile (criticità) … elevata percezione del rischio (aspetto positivo)

Cosa rischiavi?

Arles XPOCO - Restituzione dati


Il registro dei mancati infortuni

ARLES X POCO Possibile strumento di prevenzione delle cadute dall’alto Punti di forza: semplicità dell’applicazione, snellezza del questionario … Es: Cosa rischiavi? Cadere dall’alto con conseguenze … OCCORRE ora FARE UNO SFORZO VERSO LA CONOSCENZA DELLE DINAMICHE Es: Cosa ha evitato la caduta? Cosa stava per determinare la caduta? oppure Es: Cosa ha determinato la caduta? Cosa ha evitato l’infortunio? (caduta senza infortunio)

Rispondere ad ulteriori semplici domande, in seguito all’esperienza diretta, potrebbe fornire maggiore

consapevolezza di cosa ha funzionato e di cosa si può migliorare


Il registro dei mancati infortuni

ARLES X POCO Possibile strumento di prevenzione delle cadute dall’alto Si dovrebbe arrivare a comprendere che avere la possibilità di segnalare un mancato infortunio è una grande opportunità nel contribuire alla diminuzione degli infortuni, tanto grande che la descrizione dettagliata di ciò che è successo dovrebbe essere percepita come una esigenza, non come una inutile complicazione. La sfida potrebbe essere quella di mantenere un questionario semplice e facile da compilare, articolato nella struttura, tale da guidare al meglio la descrizione delle dinamiche.


Condivisione delle esperienze

dal singolo lavoratore, al RLS, al datore di lavoro … … a tutti i soggetti impegnati nella prevenzione dei rischi all’interno e all’esterno dell’azienda

Scambio

e

confronto continui

Miglioramento delle procedure di lavoro

Impulso

per il

Miglioramento nella scelta delle attrezzature e dei dispositivi di protezione

miglioramento

dei

sul mercato

Concretezza

ed

prodotti disponibili

Efficacia

per il MIGLIORAMENTO della SICUREZZA


Quasi incidenti nel settore delle costruzioni Piano della Ricerca 2019-2021 Inail – Dipartimento Innovazioni Tecnologiche e Sicurezza degli Impianti Prodotti e Insediamenti Antropici - Laboratorio 4 - Cantieri Temporanei o Mobili

E’ stata attivata una nuova ricerca specifica sul tema. Evidenziare la particolarità di questo settore rispetto ad altri nei quali la registrazione dei mancati infortuni o dei quasi incidenti è già consolidato. L’ambito di ricerca sarà inizialmente focalizzato sulle cadute dall’alto. Registrazione dei Mancati infortuni … … un’opportunità per tutti nel comune impegno di migliorare la sicurezza


Grazie per l’attenzione Buon lavoro a tutti

Arrivederci

Francesca Maria Fabiani fr.fabiani@inail.it


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