PON GOVERNANCE E AZIONI DI SISTEMA ASSE E – Capacità Istituzionale – Obiettivo Specifico 5.1
PUGLIA Linea A.2 – PROGETTARE Miglioramento dei programmi, dei progetti e della performance
LABORATORIO Smartpuglia REPORT DEI LAVORI “SMART PUGLIA Verso la strategia di specializzazione intelligente 2014-2020”
Sala Grande – MUST Museo Storico Città di Lecce 15 novembre 2013 – ore 9.30 - 13.30
PREMESSA .....................................................................................................3 CAPITOLO 1 – Smart cities e communities: le priorità e gli scenari .................5 1.1 - Note introduttive ...................................................................................5 1.2 – I Keynote ............................................................................................. 7 1.3 – Le riflessioni collettive, gli interventi in sala e le conclusioni ............. 11
Allegato I - Programma workshop .............................................................. 14 Allegato II - Elenco dei partecipanti ........................................................... 15
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PREMESSA Il progetto Capacity SUD, finanziato dal Programma Operativo Nazionale "Governance e Azioni di Sistema" (PON GAS), ha la finalità di migliorare la capacità istituzionale delle amministrazioni delle Regioni dell’Obiettivo Convergenza supportandole nella programmazione di interventi che rispondano alle loro esigenze prioritarie e nel rafforzamento delle competenze necessarie per la loro efficace attuazione. La Capacità Istituzionale, Asse del Programma, oltre a fornire un supporto strategico per una gestione maggiormente efficiente dei Programmi Operativi, assume un rilievo fondamentale in prospettiva della programmazione comunitaria nel quadro di Europa 2020. La Linea A.2 di Capacity SUD, denominata PROGETTARE, propone attività di sviluppo delle capacità delle persone impegnate nelle Amministrazioni a progettare strategie della futura programmazione, interventi su politiche e servizi pubblici, azioni di miglioramento organizzativo e gestionale del ciclo delle politiche. Tali attività, nella Linea di Progetto, promuovono processi collaborativi, che includono nella progettazione diversi attori e si realizzano con metodologie partecipative. In particolare, PROGETTARE si articola in 2 azioni: sviluppo della cultura del PCM (Linea A.2.1 – Progettare le politiche) e Progetti mirati per il miglioramento del ciclo di programmazione e di gestione (Linea A.2.2 – Progettare lo sviluppo organizzativo). Formez PA nell’ambito della linea “Progettare le politiche” ha organizzato, con la Regione Puglia, e precisamente con l’Area Politiche per lo Sviluppo economico, il Lavoro e l’Innovazione e il Servizio Ricerca Industriale e Innovazione, un incontro di approfondimento tematico, finalizzato al miglioramento di programmi, progetti e performance delle politiche regionali per l’Innovazione. 3
IL LABORATORIO “SMARTPUGLIA” Il Laboratorio SmartPuglia si rivolge, per quanto riguarda il target regionale, a tutti i Servizi dell’Area Politiche per lo sviluppo economico, lavoro e innovazione, in raccordo con il Servizio Programmazione sociale ed integrazione socio-sanitaria, con il Servizio Politiche di Benessere sociale e Pari Opportunità e con le Aree Mobilità e Qualità urbana e Politiche per la riqualificazione urbana, la tutela e la sicurezza ambientale e per l’attuazione delle opere pubbliche e organizza alcuni incontri allargati al sistema territoriale dell’Innovazione, col coinvolgimento attivo degli Stakeholder, attori strategici dell’innovazione e dello sviluppo, nella convinzione che l’ascolto e la condivisione con gli attori del territorio siano condizione dell’efficacia degli interventi di policy. Il workshop che si è tenuto all’interno della quinta edizione della Fiera dell’Innovazione (organizzata dall’Area Valorizzazione Ricerca dell’Università del Salento, in collaborazione con il Comune di Lecce e finanziata da Regione Puglia) presso la sede del MUST Museo Storico Città di Lecce il 15 novembre 2013, in collaborazione con Innova Puglia, rappresenta la nuova tappa del percorso laboratoriale svolto finora, seguito e costruito dagli stessi partecipanti nel suo sviluppo attraverso le diverse fasi. In particolare, a partire dal coinvolgimento attivo nell’incontro di autovalutazione sulle politiche di innovazione della Regione Puglia tenutosi a febbraio scorso, questo stesso target ha contribuito - in termini di co-progettazione e potenziamento della comunità di pratica degli innovatori - all’individuazione di indicazioni e prospettive utili per la scrittura della strategia regionale della Smart Specialization. Successivamente all’approfondimento sulle traiettorie tecnologiche completato a luglio scorso e all’incontro tenutosi nell’ambito del programma di eventi organizzati dalla Regione Puglia presso il proprio padiglione all’interno della manifestazione “Fiera del Levante 2013” di settembre scorso che ha visto confrontarsi rappresentanti di associazioni, soggetti socio-economici ed enti locali su temi, esigenze e problematiche in ambito salute richiedenti l’impiego di tecnologie ICT per loro gestione/risoluzione, l’incontro in oggetto si è posto l’obiettivo di aprire un confronto - con studenti universitari, sindaci e amministratori delle Città, imprese e attori del territorio - sui bisogni prioritari dei territori sui temi legati alle modalità di riconoscimento delle specificità della regione e su come tradurre l’idea condivisa di “smart cities e communities” in azioni concrete ed elementi cantierabili. Per il programma della giornata si veda ALLEGATO I, per l’elenco completo dei partecipanti si veda l’Allegato II. 4
CAPITOLO 1 – Smart cities e communities: le priorità e gli scenari 1.1 - Note introduttive Adriana Agrimi, Regione Puglia Nel portare i saluti della responsabile della linea PROGETTARE di Capacity SUD, Elena Tropeano, ringrazio Formez PA per il percorso SmartPuglia in atto che sta permettendo alla Regione Puglia di raggiungere importanti risultati. In questi anni, la Regione sta spingendo sulle attività in grado di portare innovazione nello sviluppo economico, la competitività e i sistemi produttivi e gli ambiti stessi della ricerca. Si sta operando immaginando di puntare ad una forte intersezione, molto partecipata della progettazione di obiettivi da consegnare alla Programmazione 2014-2020, che sia il più possibile condivisa. Europa 2020 è una leva fondamentale, per un futuro che incroci i temi dell’innovazione dentro le iniziative dei territori. Vogliamo consegnarvi alcuni elementi relativi alle politiche regionali in atto che sono preparativi rispetto al prossimo ciclo di programmazione. Rivolgo l’invito ad essere partecipi e a interagire con i relatori.
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Francesco Surico - InnovaPuglia Il momento attuale è contraddistinto da un grande fermento, che vede il percorso SmartPuglia avviato con il progetto Capacity SUD già da un anno e i diversi strumenti di cui la Regione Puglia si è dotata nei confronti del territorio. Il primo strumento riguarda l’avvio dei Living Labs sulla base dei bandi regionali, che hanno portato a progetti finanziati con il coinvolgimento attivo anche di associazioni e onlus, al fine di costruire interventi innovativi attraverso sfide agli scenari nuovi. L’esperienza dei Living Labs è un percorso di utilizzatori attivi, dalla definizione delle strategie fondate sulle esigenze, alla loro sperimentazione. Ad oggi, oltre 400 fabbisogni sono giunti da attori territoriali che rappresentano sfide per i nuovi scenari, in termini oggettivi e trasversali. I Labs sono al centro della progettualità e le amministrazioni sono soggetti attivi. Questo meccanismo sviluppa idee utili per il sistema collettività, rappresenta e produce la biodiversità ricca di Puglia, per vivere in modo coeso. Si afferma il principio della condivisione del rischio fra partners, per una consapevolezza di un investimento comune, in cui gli enti pubblici sono attori dello sviluppo.
Tra i Living Labs partiti, ve ne sono alcuni anche su elementi e questioni molto concrete che riguardano tutti da vicino (ad es. verde nelle città) e che pur occupandosi di “sensori” prevedono il coinvolgimento di diversi tipi di soggetti, oltre agli ingegneri e agli informatici, anche agronomi, ecologi e amministratori; per quanto riguarda Lecce, in particolare, il tema di riferimento è la municipalizzazione e il voto elettronico per quanto riguarda i Comuni salentini. Un secondo strumento è legato al percorso in atto, secondo cui le amministrazioni del Salento, nell’ambito di un Laboratorio Capacity SUD, ci hanno trasferito l’esigenza di avere idee per costruire progetti, che rappresenta la finalità di richiamo, in ambito Smart Cities e Communities, a pianificare le città e i territori secondo le proprie specificità.
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Infine, il terzo strumento è il Pre Commercial Procurement, che, ad oggi, è in partenza per il sistema socio-sanitario, in attesa di poter essere esteso ad altri ambiti permette di poter intervenire per essere parte attiva col sistema privatistico.
1.2 – I Keynote La sessione laboratoriale è stata accompagnata da due keynote che hanno offerto interessanti suggestioni sul tema, divenuti punto di partenza e stimolo per la riflessione e l’interazione con i diversi partecipanti intervenuti, finalizzata al confronto aperto sui bisogni e le priorità espresse dai rappresentanti del territorio. Il primo intervento è stato a cura di Gianni Dominici, Direttore Generale di ForumPA. La sua relazione, “Le Smart City in Italia”, ha delineato un inquadramento del tema e delle prospettive globali, partendo dai problemi e dagli approcci emergenti innescati dalla crisi, verso lo sviluppo di nuove dimensioni: fra queste, la crescita della partecipazione civica e la nuova visione delle città, fonte non solo di problemi ma anche di opportunità. Partendo dal confronto delle iniziative in atto che osservano e “misurano” le smart city (l’Osservatorio Nazionale Smart City e l'ICity Lab), emerge la grande sfida a cogliere appieno le risorse e le opportunità che la nuova programmazione comunitaria prevede per la crescita dei territori intelligenti. Smart Cities: partire dai problemi nella complessità. I processi sono in crisi. Nulla sarà come prima. I percorsi sono nuovi. Diventa centrale una visione di sistema per il capitale sociale: il valore pubblico viene creato dalla partecipazione civica. Quali saranno i nuovi modelli operativi? La Pubblica Amministrazione è meno adatta a gestire la complessità. Ha un approccio bipolare: guarda i cittadini come utenti a come pazienti, come assistiti e come clienti. In realtà, in uno scenario concreto in cui la conoscenza è materia prima, il cittadino è uno e trino. È produttore di problemi, di competenze, di soluzioni. È parte attiva. È nodo sensibile d’informazione. 7
L’ascolto, l’hearing, che è una tradizione delle culture anglosassoni, diventa oggi una necessaria dimensione pratica della nostra storia. La città è al centro dei discorsi. È luogo di concentrazione di problemi e di soluzioni. È epicentro d’interfaccia e di governo.
ICity Lab. La “I” evoca Innovazione, Inclusione, Interazione, Intelligenza. È un’iniziativa di Forum PA che nasce per supportare tutti coloro che, ai diversi livelli, lavorano per rendere le nostre città più “intelligenti”, ovvero più vivibili, sostenibili, inclusive, competitive. ICity Lab si rivolge ad amministratori, politici, imprese, associazioni, semplici cittadini e vuole offrire a tutti loro strumenti, spunti di lavoro e occasioni di confronto sui diversi temi e ambiti che caratterizzano, a livello nazionale e internazionale, la discussione sulle città. L’obiettivo è conoscere il territorio, il contesto, il capitale sociale. ICity Rate. È il Rapporto annuale realizzato da ICity Lab per fotografare la situazione delle città italiane nel percorso verso città più intelligenti, ovvero più vicine ai bisogni dei cittadini, più inclusive, più vivibili. A fronte di una possibile bassa qualità dei servizi, si affermano più valori relazionali ed emerge l’esigenza di nuovi strumenti per la governance. ICity Lab è uno strumento per i territori. Per capire il comportamento delle città, individua e analizza diverse dimensioni urbane e, per ognuna di queste, un certo numero di variabili e di indicatori. I valori ottenuti dall’esame delle variabili/indicatori sulla base delle fonti esistenti, vengono poi trasformati e aggregati in un unico valore di sintesi che consente di stilare un indice finale (lo smart city index). 8
È molto importante capire prima di tutto a che punto siamo nel percorso verso la città intelligente. Per questo ICity Lab mette al centro della sua attività non solo un lavoro di studio e ricerca, attraverso l’individuazione di indicatori e la creazione di benchmark, ma anche l’azione di restituzione dei dati che deve avvenire attraverso modalità che consentano una lettura personalizzata e il riutilizzo dei dati stessi da parte dei destinatari della comunicazione.
Valentina Piersanti, Osservatorio nazionale Smart City di Anci, con l’intervento “Per una via italiana alle Smart Cities. Il lavoro delle città dell’Osservatorio”, ha illustrato alcuni punti di analisi, focalizzando le caratteristiche principali dell’iniziativa voluta da Anci, relativa alla realizzazione di un Osservatorio nazionale per le Smart City, finalizzato all’elaborazione di analisi, ricerche e modelli replicabili da mettere a disposizione dei Comuni che vogliono intraprendere il percorso per diventare “città intelligenti”. In tal senso, ha illustrato il percorso di condivisione in atto, attraverso le diverse fasi di lavoro, i risultati, il Vademecum “per la città intelligente” realizzato e messo a disposizione di tutti, i relativi step per una programmazione efficace e l’attività di sperimentazione avviata in tre città pilota del piano strategico per la Smart City. 9
L’Osservatorio Nazionale Smart City. Condividere e costruire, dal basso e dall’alto, un progetto di territorio. La telematica ha allontanato i territori. La partecipazione, l’ascolto, una PA veicolante, la coincidenza fra capitale sociale e capitale economico, conducono al senso dei territori. Per tracciare una via italiana alle smart cities occorrono matrici progettuali. Occorre una visione della città ed un percorso per raggiungerla. Occorre un piano. Occorrono le risorse. Le proposte di finanziamento sono un comune luogo di lavoro. Le necessità sono virtù: attivano nuovi strumenti. Il Vademecum per la Città Intelligente. È frutto di un lavoro artigianale e telematico, di consultazione e cooperazione delle città aderenti all’Osservatorio Nazionale Smart City di ANCI. Offre una mappa delle progettualità, di referenti di discussione, di metodi suggeriti, di interazioni e di reti lunghe di apprendimento. È un meccanismo di scambio di strumenti procedurali, prevenienti dalle soluzioni nei territori. È una strategia laboratoriale di focalizzazione e di lavoro sulle soluzioni smart adottate. Il testo contiene indicazioni operative per governare il processo di pianificazione della città intelligente, esempi ed esperienze avviate nelle città italiane ed europee, un set di strumenti provenienti da diverse discipline (statistica, sociologia, pianificazione territoriale, analisi delle politiche pubbliche, e così via). Il Vademecum è una guida metodologica, una raccolta di tools operativi per la pianificazione e la governance. È una raccolta di esperienze e di progetti d’eccellenza nei vari ambiti del cambiamento “smart”. È uno strumento di confronto e benchmarking tra e per le città. Il percorso dell’Osservatorio. Il cammino di definizione della dimensione smart nelle città comporta un processo: dal vademecum all’accompagnamento, con scambi, strumenti operativi e progetti comuni, fino alla sperimentazione in tre città pilota, per la definizione del Piano Strategico delle Smart Cities.
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1.3 – Le riflessioni collettive, gli interventi in sala e le conclusioni L’attività di facilitazione svolta ha agevolato l’alimentazione del dialogo tra le parti intervenute in aula, supportando la moderazione dei lavori e raccogliendo consistenti spunti di confronto. Più in dettaglio, al fine di stimolare il contributo dei partecipanti per il confronto e la valorizzazione del proprio punto di vista, di particolare interesse per le finalità della giornata, sono stati distribuiti con i materiali del workshop, alcuni cartoncini colorati corrispondenti alle tre domande proposte nell’arco della sessione laboratoriale - in maniera integrata con i keynote e con il dialogo tra i partecipanti e i referenti regionali - le cui risposte fornite sono state visualizzate in tempo reale su delle bacheche. Queste le tre domande proposte:
Tra i principali punti chiave emersi nell’interazione, dalle domande a seguito dei contenuti esposti nei keynote, si evidenzia:
l’esigenza di approfondire le differenti esperienze tra le città, pur
considerando il limitato numero di città italiane che ad oggi si sono dotate di un piano strategico per le smart city (ad oggi solo cinque);
l’urgenza di tenere ampio lo spettro di analisi e benchmark, includendo anche la scala europea;
la necessità di capire meglio come partire dalla “visione” per scendere al
livello della pianificazione degli investimenti, con un superamento delle possibili asimmetrie informative che coinvolgono i cittadini; 11
il bisogno di creare un vero rapporto “scuola – imprese”, con un maggiore coinvolgimento della prima.
Nel dibattito si è anche parlato delle iniziative in corso, dei bandi e delle misure già ideate, prima fra tutte la terza call dei Living Labs, e di quelle che prossimamente saranno messe a disposizione dei Comuni per la progettazione delle Smart city. La scrittura e la visualizzazione in tempo reale dei contenuti emersi, delle risposte individuali e dei contributi di dibattito, hanno permesso la restituzione di una riflessione collettiva, utile nelle decisioni future e nella stesura dei documenti strategici delle politiche di specializzazione intelligente.
“La smart city che immagino è una città dove le policies urbane vengono attuare al termine di un percorso dal basso, che conduca alla loro definizione, perché siano al servizio di un’idea condivisa di città sostenibile, dal punto di vista ambientale, economico e sociale. Il tutto in un contesto moderno ed intelligente, basato sulal diffusione della conoscenza e sul migliore utilizzo possibile della tecnologia”. (…) “Formare gli attori del cambiamento, educandoli alla cultura della partecipazione (governance, cittadini e imprese), per aiutarli a progettare un “piano” di evoluzione della comunità territoriale”. (…) “S.M.A.R.T. Servizi, Manning, Analisi, Relazioni, Territorio”. 12
Quanto emerso nel corso della sessione laboratoriale descrive un momento significativo di raccolta di spunti e priorità per il lavoro che la Regione Puglia sta sviluppando, in vista della nuova programmazione e degli interventi dedicati, per le città e per i territori intelligenti. Tra gli interventi si segnala il contributo del sindaco di Minervino di Lecce Ettore Caroppo, testimone dell’esperienza della prima smart community presente sul territorio, nata dall’aggregazione di quindici piccoli comuni. Nel suo intervento ha sottolineato quanto è stato realizzato e l’esigenza di partecipare a meccanismi premiali negli avvisi regionali, che tengano conto anche della densità popolativa. L'Assessore Regionale allo Sviluppo Economico, Loredana Capone, ha concluso evidenziando quanto l'innovazione rivesta un'importanza strategica per la crescita e lo sviluppo intelligente del territorio regionale: Si è cercato di utilizzare la precedente programmazione (2007-2013) per avviare percorsi anche sperimentali che hanno rappresentato importanti best practice riconosciute a più livelli: è il caso dei Living labs e del Pre Commercial Procurement. Occorre, dunque, avere uno sguardo innovativo al territori, per mettere in campo politiche, processi e azioni coordinate di Enti locali, Università, Centri di ricerca, imprese e cittadini. Per costruire le reali smart communities che migliorino la qualità della vita. Per esse si sta investendo. Le immagini del laboratorio sono pubblicate nell’album Progettare Capacity SUD nel set fotografico Laboratorio Living Lab Smart Cities
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ALLEGATI Allegato I - Programma workshop PON GOVERNANCE E AZIONI DI SISTEMA ASSE E – Capacità Istituzionale – Obiettivo Specifico 5.1
PUGLIA Linea A.2 – PROGETTARE
Miglioramento dei programmi, dei progetti e della performance Laboratorio “Smartpuglia” "SMART PUGLIA: Verso la strategia di specializzazione intelligente 2014-2020" Laboratorio Living Lab Smart Cities
Sala Grande – MUST Museo Storico Città di Lecce 15 novembre 2013 – ore 9.30 - 13.30 – La Regione Puglia organizza, in collaborazione con Formez PA e InnovaPuglia, nell’ambito del PON GAS Capacity SUD e della linea PROGETTARE, un incontro di approfondimento tematico, finalizzato al miglioramento di programmi, progetti e performance delle politiche regionali per l’Innovazione. Nell’incontro in oggetto, nuova tappa del percorso partecipato, attraverso una modalità di interazione innovativa di carattere laboratoriale, studenti universitari, sindaci e amministratori delle Città, imprese e attori del territorio incroceranno i loro punti di vista sulla visione e sulle nuove opportunità per disegnare il futuro delle smart cities and communities.
9.30 – 10.00 10.00 – 10.30
10.30 – 13.15
Programma Accoglienza e registrazione dei partecipanti Introduzione alla giornata Elena Tropeano -Formez PA Adriana Agrimi - Regione Puglia Francesco Surico - InnovaPuglia Sessione laboratoriale: a cura di Annamaria Ferretti, giornalista con l’intervento di - Gianni Dominici, Direttore Generale ForumPA - Valentina Piersanti, Osservatorio nazionale Smart City di Anci
13.15 – 13.30 Conclusioni Parteciperà ai lavori: Loredana Capone, Assessore allo Sviluppo economico Regione Puglia 14
Allegato II - Elenco dei partecipanti N.
COGNOME
NOME
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ADAMO AGRIMINI ALVISI BACCARO BORLIZZI BUONO CAIATI CALCAGNILE CAMPANIELLO CARIGNANI CAROPPO CAUSIO CAVALIERI COSENTINO D'ARCANGELO DE PAOLISI DELLA TORRE DEMARCO FASANO FERRARI FRANCHINO GERMANO LARINI LEONE LEONE LICCI MAGRINI MANCINO MANZULLI MARRA MASSARO MICELI MINGOLLA NISI ORLANDO PALESTRA PALLADINO PASIMENI PENTASSUGLIA PINO PISANO PROTOPAPA RAMPINO ROMANO ROMANO ROSANO ROSELLI SCIURTI SCOGNIAMILLO SCOLOZZI SCONOSCIUTO SPREMULLI STIFANI TOGLIA TORTELLI TURI
FRANCESCO ADRIANA MARCO DONATO LUCIA OLGA VALERIA DAVIDE MARIALUIGIA M.PATRIZIA ADELE CESARINO GIOVANNA FAUSTA PIETRO LUCIO ANTONELLA FERNANDA FRANCESCA CARLO LINO CLAUDIA VITO PAOLA GIORGIA ANDREA TERESA FERNANDO ALDO COSIMO CLAUDIA GABRIELE SERENA GIOVANNI COSIMO GIUSEPPE STEFANO FRANCESCO ROCCO GIOVANNI CARMINE MARIA LUCIA MARILU ELEONORA WERNER ANGELA VINCENZO ALBERTO GIANNI ROBERTO PAOLA LUIGINA MARIA FEDERICA ALFREDO ENRICO GIAMBATTISTA
UFFICIO/SETTORE REGIONE PUGLIA ENEA COMUNE DI CISTERNINO ASSOCIAZIONE MEDITERRE INNOVAPUGLIA UNIVERSITA' DEGLI STUDI DEL SALENTO INNOVAPUGLIA IST.COMPRENSIVO I POLO UNIVERSITA' DEGLI STUDI DEL SALENTO CONSORZIO EMMANUEL SCS COOP. SOC. CISS ENEA ENEA UNIVERSITA' DEGLI STUDI DEL SALENTO LIBERO PROFESSIONISTA CONS. COOP. LA VALLONEA COMUNE DI LECCE BIOSFERA COOP. AGRI TERRA ANTICA B!SPA REGIONE PUGLIA COMUNE DI GALATINA CONSORZIO EMMANUEL SCS IMPRE TOUR SRL SMARY COMMUNITY SALENTO COMUNE DI LECCE DHITECH CONFCOMMERCIO CONFINDUSTRIA ENEA PROGETTO IN-CUL.TU.RE REGIONE PUGLIA ENEA POLICLINICO BARI UNIVERSITA' DEGLI STUDI DEL SALENTO ENEA UNIVERSITA' DEGLI STUDI DEL SALENTO COMUNE DI TARANTO ENEA UNIVERSITA' DEGLI STUDI DEL SALENTO CMCC UNISALENTO UNIVERSITA' DEGLI STUDI DEL SALENTO ENEA ALBAWEB UNIVERSITA' DEGLI STUDI DEL SALENTO COOP. SOC. SMILE COMUNE DI MESAGNE STC SRL PROGETTO IN-CUL.TU.RE INFOTEL SRL
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PUGLIA Linea A.2 – PROGETTARE Miglioramento dei programmi, dei progetti e della performance
Riferimenti STAFF DI LINEA Elena Tropeano Donatella Spiga
Responsabile di Linea Staff di progetto
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