PIANO RIFIUTI AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE LE/2
PIANO DI AMBITO ATO LE/2 INDICE
CAP. 1
− ATO RIFIUTI E PIANO DI AMBITO
PAG. 2
CAP. 2
− STATO GIURIDICO A.T.O. LE/2
PAG. 5
CAP. 3
− RICHIAMI NORMATIVI
PAG. 6
CAP. 4
− ATTUAZIONE DEL PIANO DI AMBITO CON I FONDI
PAG. 15
EUROPEI CAP. 5
− ANALISI CONTESTO TERRITORIALE E DEI FLUSSI
PAG. 31
DEI RIFIUTI CAP. 6
− STATO DI FATTO RACCOLTA RIFIUTI ATO LE/2
PAG. 43
CAP. 7
− DOTAZIONE IMPIANTISTICA ATO LE/2
PAG. 57
CAP. 8
− CALCOLO FABBISOGNO IMPIANTISTICO ATO LE/2 PAG. 67
CAP. 9
– PIANIFICAZIONE IMPIANTI DI COMPOSTAGGIO
PAG. 72
CAP.10 – LA PIANIFICAZIONE DELLE ISOLE ECOLOGICHE
PAG. 90
CAP.11 – LA INFORMATIZZAZIONE DELLE ISOLE
PAG. 92
ECOLOGICHE CAP.12 – POTENZIAMENTO CENTRO DI RACCOLTA MATERIALI R.D. A MELPIGNANO
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PAG. 94
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CAP. 1 − ATO RIFIUTI E PIANO DI AMBITO L’ATO si configura come un nuovo ente locale al quale sono state trasferite tutte le competenze in materia di rifiuti solidi urbani. Esso è chiamato a pianificare il servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani all’interno del territorio di propria competenza sulla base delle risorse economiche programmate attraverso il Piano d’Ambito ex art. 203 comma 3 del D. Lgs. n. 152/2006. Per gestione integrata dei rifiuti urbani si intende il complesso delle attività di raccolta, trasporto, recupero/smaltimento dei rifiuti, compreso il controllo delle discariche dopo la chiusura e i servizi di igiene pubblica. Nella redazione del presente Piano d’Ambito dell’ATO LE/2 sono state seguite le <<Linee guida per la redazione dei piani d’ambito per la gestione dei rifiuti solidi urbani>> approvate dalla Regione Puglia con Delibera Giunta Regionale n. 862 del 27 maggio 2008 e pubblicate sul BURP n. 89 del 6 giugno 2008. Il Piano d’Ambito, che richiede la preventiva ricognizione di Servizi e Impianti Esistenti, consiste nella elaborazione del Programma degli Interventi e del Piano Finanziario per l’attuazione del modello gestionale pianificato. Il Piano Finanziario indica le risorse da reperire e i proventi dalla applicazione della tariffa nel periodo (pluriennale) considerato. Particolare rilevanza assume nel Piano d’Ambito la questione impiantistica, considerato che gli impianti previsti nel Piano Regionale dei Rifiuti costituiscono la dotazione minima. Pertanto, il Piano d’Ambito verifica la sussistenza di ulteriori fabbisogni da soddisfare con ulteriori impianti rispetto a quanto programmato (centri comunali per la raccolta di specifiche tipologie di rifiuti, nuovi centri di raccolta e prima lavorazione dei materiali raccolti in maniera differenziata, impianti di valorizzazione e recupero della frazione organica biodegradabile, ecc). Il Piano d’Ambito definisce anche gli standard di qualità con i quali i servizi di gestione dei rifiuti devono essere erogati affinché possano essere considerati efficaci ed efficienti in relazione al soddisfacimento dei bisogni dell’utenza. Infine, il Piano d’Ambito si pone come strumento di approfondimento e aggiornamento del Piano Regionale dei Rifiuti e si sviluppa in sostanziale continuità con esso.
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Al riguardo, con il Decreto Commissario Delegato per l’Emergenza Ambientale in Puglia n. 187/2005 é stato rimodulato il Piano Regionale dei Rifiuti e sono stati fissati, tra gli altri, gli obiettivi di seguito richiamati che possono essere assunti quali targets nella redazione del presente Piano d’Ambito. -
assicurazione di un alto livello di qualità del servizio e coinvolgimento dei consumatori;
-
riduzione del conferimento in discarica e aumento della raccolta differenziata finalizzata al recupero di materia;
-
per la frazione umida, trasformazione totale o parziale delle attività svolte negli impianti di biostabilizzazione in attività di compostaggio, laddove le caratteristiche degli impianti stessi ne garantiscano la piena fattibilità;
-
valorizzazione della sostanza organica recuperata;
-
limitazione della circolazione dei rifiuti e ricorso a modalità e sistemi di trasporto di minor impatto ambientale.
-
articolazione della tariffa sulla base dell’effettiva produzione dei rifiuti, tenendo conto degli oneri dell’intero servizio e delle diverse condizioni economiche degli utenti;
-
premialità del sistema tariffario per tutti i casi di riduzione e/o di riciclaggio dei rifiuto o di recupero di materia dai rifiuti;
In definitiva, il presente Piano d’Ambito dell’ATO LE/2 tratterà dei seguenti aspetti: -
analisi del contesto territoriale e dei flussi dei rifiuti urbani;
-
criteri di assimilazione;
-
ricognizione dello stato attuale dei servizi e degli impianti;
-
pianificazione dei nuovi servizi;
-
programma di sviluppo della raccolta differenziata ;
-
potenziamento della rete impiantistica;
-
costi della nuova gestione e calcolo della tariffa;
-
carta dei servizi;
-
struttura tecnico-operativa del Consorzio dell’ATO LE/2;
-
verifica dello stato di attuazione del piano d’ambito e gestione della fase transitoria.
-
verifica ambientale strategica. 3
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Infine, circa la validità temporale della pianificazione del presente Piano d’Ambito, si deve evidenziare che l’’ultimo Piano Regionale redatto dal Commissario Delegato nel 2005 copriva l’arco temporale di dieci anni dal 2006 al 2015.
Tuttavia, considerata la necessità di recuperare almeno in parte il tempo già trascorso e l’opportunità di sfruttare le opportunità dei finanziamenti europei che dovrebbero partire nel presente anno e quindi coprire almeno il periodo 2009-2015, si ritiene di prevedere per il presente Piano d’Ambito la validità temporale di sei anni dal 2009 al 2015. Pertanto, tutte le analisi sul dimensionamento dei flussi dei rifiuti solidi urbani e sul fabbisogno impiantistico saranno riferite al periodo 2009-2015.
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CAP. 2 − STATO GIURIDICO DELL’ATO LE/2 A valle del Decreto del Commissario Delegato per l’Emergenza Ambientale in Puglia n. 189 del 19 ottobre 2006, l’ATO LE/2 ha operato la trasformazione in Ente dotato di personalità giuridica costituendosi in Consorzio con il compito di procedere ad una più razionale e moderna gestione del ciclo dei rifiuti urbani. Il Consorzio ATO LE/2 ha sede nel Comune di Botrugno in Piazza Indipendenza presso la sede municipale. Con la costituzione in Consorzio, l’ATO LE/2 ha acquisito uno dei requisiti di ammissibilità per accedere ai finanziamenti dell’Asse II del Programma Operativo Fondo Europeo Sviluppo Regionale (PO FESR 2007-20013), cioè quello di trasformazione dell’Ambito Territoriale Ottimale in soggetto dotato di personalità giuridica.
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CAP. 3 − RICHIAMI NORMATIVI La normativa nazionale fondamentale in materia di gestione integrata dei rifiuti solidi urbani in ATO é la seguente.
Codice Ambiente – D. Lgs n. 152/2006 e ss.mm.ii. di cui si richiamano i seguenti articoli. Art. 198 comma 1 I Comuni non disciplinano più la gestione dei rifiuti solidi urbani ma concorrono, nell'ambito delle attività svolte a livello degli ambiti territoriali ottimali di cui all'articolo 200 e con le modalità ivi previste, alla gestione dei rifiuti urbani ed assimilati. Art. 200 comma 1 Gli Ambiti Territoriali Ottimali Rifiuti (ATO) vengono istituiti dalla Regione territorialmente competente sulla base dei seguenti criteri e finalità generali: -
superamento della frammentazione delle gestioni attraverso un servizio di gestione integrata dei rifiuti;
-
conseguimento di adeguate dimensioni gestionali, definite sulla base di parametri fisici, demografici, tecnici e sulla base delle ripartizioni politico - amministrative;
-
adeguata valutazione del sistema stradale e ferroviario di comunicazione al fine di ottimizzare i trasporti all'interno dell'ATO;
-
valorizzazione di esigenze comuni e affinità nella produzione e gestione dei rifiuti;
-
ricognizione degli impianti di gestione di rifiuti già realizzati e funzionanti;
-
considerazione delle precedenti delimitazioni affinché le nuove ATO si discostino dalle precedenti solo sulla base di motivate esigenze di efficacia, efficienza ed economicità.
Art. 201 comma 2 L’ATO è una struttura dotata di personalità giuridica costituita in ciascun ambito territoriale ottimale delimitato dalla competente regione, alla quale gli enti locali partecipano obbligatoriamente ed alla quale è trasferito l'esercizio delle loro competenze in materia di gestione integrata dei rifiuti.
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Art. 202 L’Autorità d’ambito aggiudica il servizio di gestione integrata dei rifiuti mediante gara disciplinata dai principi e dalle disposizioni comunitarie, in conformità ai criteri di cui di cui all’art. 113 comma 7, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267. Art. 203 Le ATO ai fini della definizione dello schema di contratto elaborano, sulla base dei criteri e degli indirizzi fissati dalle Regioni, un “Piano d’Ambito comprensivo di un programma degli interventi necessari, accompagnato da un piano finanziario e dal connesso modello gestionale e organizzativo”. •
Codice Contratti Pubblici – D. Lgs n. 163/2006 e ss.mm.ii.
Parte II – Titolo I e II •
T.U. Ordinamento Enti pubblici Locali – D. Lgs. n. 267/2000 e ss.mm.ii. di cui si richiamano i seguenti articoli. Art. 113 Si definiscono le possibili forme di gestione dei servizi pubblici a rilevanza economica. Al riguardo, circa la gestione integrata dei RSU quale servizio pubblico a rilevanza economica si evidenzia quanto appresso. La Legge 8 giugno 1990, n. 142 “Ordinamento delle Autonomie locali” ha introdotto la definizione di servizio pubblico che è costituito da “ogni attività assunta in proprio dallo Stato, ovvero svolta in proprio dai privati che operano in regime di concorrenza, ove il fine pubblico e sociale dell’attività economica rimane preminente, in ossequio all’art. 41 comma 3 della Costituzione, anche in deroga ai modelli tipizzati nelle varie norme legislative”. La normativa sulle forme di gestione dei servizi pubblici locali ha subito nel tempo una lunga evoluzione a partire dall’art. 20 della L. n. 142/90 fino ad arrivare all’art. 113 del D. Lgs 18/08/2000 n. 267 (Testo unico sull’ordinamento degli Enti Pubblici Locali) più volte modificato nel corso degli anni (L. 24/11/2003, n. 326, L. 24/12/2003, n. 350, L. 4/8/2006, n. 248) per cui allo stato attuale tutti i servizi pubblici locali sono stati suddivisi in due grandi macro categorie:
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-
servizi pubblici a rilevanza economica, (art. 113) la cui erogazione può essere svolta in regime di concorrenza mediante società di capitali e l’individuazione di un partner privato con gara ad evidenza pubblica;
-
servizi pubblici non a rilevanza economica, (art. 113/bis) per tutti gli altri servizi il cui affidamento può essere svolto avvalendosi di società miste a minoritario capitale pubblico.
Sulla base delle sentenze della Corte Costituzionale e delle interpretazioni della Unione Europea, nonché dalla lettura dell’art. 202 comma 1 del D.Lgs. n. 152/2006 (“L'Autorità d'ambito aggiudica il servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani mediante gara disciplinata dai principi e dalle disposizioni comunitarie, in conformità ai criteri di cui all'articolo 113 comma 7, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267”), la gestione integrata dei rifiuti urbani rientra certamente fra i servizi pubblici locali a rilevanza economica. Dalla lettura incrociata fra l’art. 113 commi 5 e 7 del D.Lgs 18/08/2000, deriva che le modalità ammesse per la gestione dei servizi afferenti al comparto dei rifiuti urbani sono quelle di cui al comma 5 a patto che vi sia l’espletamento di una procedura di evidenza pubblica. Poiché il comma 5 dell’art. 113 del D.Lgs 18/08/2000, nella sua ultima riformulazione, introduce tre possibili forme di gestione dei servizi pubblici locali (Società di capitali individuate attraverso procedure ad evidenza pubblica, Società a capitale misto pubblico e privato, nelle quali il socio privato sia stato scelto mediante procedura di evidenza pubblica e Società per azioni a capitale interamente pubblico), si deve concludere che il servizio di gestione integrata dei RSU rientra fra i servizi pubblici locali a rilevanza economica
che può essere gestito attraverso “Società di capitali individuate attraverso procedure ad evidenza pubblica” o, in alternativa, attraverso “Società a capitale misto pubblico e privato, nelle quali il socio privato sia stato scelto con gara”. •
La normativa regionale fondamentale in materia di gestione integrata dei rifiuti solidi urbani é invece la seguente. •
La Regione Puglia é intervenuta nel settore della Gestione dei Rifiuti Solidi Urbani con specifici atti di legislazione e di pianificazione riconducibili alle disposizioni di cui all'art.6
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del DPR 10 settembre 1982, n. 915, comma primo lettere a) ed f), agli artt.3 e 5 del D.L. 31 agosto 1987, n.361 convertito con modificazioni nella legge 29 ottobre 1987 n. 441 ed all'art.5 del D.L. 9 settembre 1988 convertito con modificazioni nella legge 9 novembre 1988, n.475. In particolare, con la Legge Regionale 3 ottobre 1986, n. 30 sono state emanate le prime norme integrative e di attuazione del D.P.R. n. 915/1982 per l'organizzazione dei servizi di smaltimento e le procedure di controllo e di autorizzazione, mentre con Deliberazioni del Consiglio Regionale 30 giugno 1993, n. 251 e 10 settembre 1993, n. 359 è stato approvato il Piano per lo smaltimento dei rifiuti urbani. Con la Legge Regionale 13 agosto 1993, n. 17, poi modificata con la Legge Regionale 18 luglio 1996 n.13, sono state dettate disposizioni per l'organizzazione dei servizi di smaltimento dei rifiuti urbani e per l'attuazione del Piano regionale dei rifiuti. Con la Deliberazione della Giunta Regionale n. 6159 del 06/11/89 è stato adottato il progetto di Piano regionale per lo smaltimento dei rifiuti speciali, tossici e nocivi. Con la Deliberazione del Consiglio Regionale n. 11 del 05/12/1990 è stata approvata la localizzazione degli impianti in attuazione del programma di emergenza di cui al DPCM 3 agosto 1990, per l'adeguamento del sistema di smaltimento di rifiuti industriali. Con la Deliberazione del Consiglio Regionale n. 67 del 20/12/95 è stato approvato il Piano regionale per la bonifica delle aree inquinate. Con Decreto n. 41 del 6 Marzo 2001 del Commissario Delegato per l’Emergenza Ambientale in Puglia, è stato adottato il nuovo Piano di gestione dei rifiuti e delle bonifiche delle aree inquinate della Regione Puglia. Il Piano è stato successivamente completato, integrato e modificato, anche in relazione alla definizione degli ambiti territoriali ottimali per la gestione dei rifiuti urbani, con Decreto n. 296/C.D. del 30 Settembre 2002. Inoltre, con tali atti, rispettivamente, sono stati definiti i disciplinari tecnici per la progettazione e realizzazione di impianti per la gestione dei rifiuti solidi urbani diversi dalle discariche e i criteri di calcolo per la definizione delle tariffe.
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Con i Decreti C.D. da n. 297 a n. 310 e n. 315 del 30.09. 20032 sono state istituite le Autorità per la gestione dei rifiuti urbani per Ambiti Territoriali Ottimali. Con i Decreti C.D. da 303 a n. 312 del 13.12.2003, concernenti l’affidamento del Servizio di recupero energetico dai rifiuti in Puglia, é stata introdotta la previsione della realizzazione di impianti di termovalorizzazione. Con Decreto n. 56/C.D. del 26 marzo 2004 è stato adottato il Piano di riduzione del conferimento in discarica dei rifiuti urbani biodegradabili ex art. 5 del D. Lgs. n. 26/2003. Con tale atto sono stati fissati specifici obiettivi di riduzione dei conferimenti di rifiuto urbano biodegradabile in discarica.
Il limite dei conferimenti in discarica di rifiuto urbano biodegradabile è il seguente: -
173 kg/abitante/anno al 2007
-
115 kg/abitante/anno al 2011
-
81 kg/abitante/anno al 2018
Inoltre, l'attuale normativa comunitaria, nazionale e regionale sulla gestione dei rifiuti urbani fissa precisi obiettivi di percentuale di raccolta differenziata, riportati nella seguente tabella, da conseguire a livello regionale.
Anno
Piano
D. Lgs.
Finanziaria
Regionale
n.152/06
2007
2006
22,23
35,00
2007
32,10
2008
41,99
2009
49,95
2010
54,65
2011
56,01
2012
56,58
40,00 45,00 50,00
60,00 65,00
Con Deliberazione della Giunta della Regione Puglia n. 805 del 3 giugno 2006 è stato adottato il Piano regionale dei rifiuti contenenti PCB. Da ultimo, con Decreto n.187/C.D. del 9 Dicembre 2005 il Piano è stato ulteriormente aggiornato, completato e modificato. 10
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Inoltre, con i decreti già citati: Decreto Commissario Delegato per l’Emergenza Ambientale in Puglia n. 296/2002 Decreto Commissario Delegato per l’Emergenza Ambientale in Puglia n. 189/2006 rispettivamente, é stata definita la perimetrazione degli ATO in Puglia ed é stato predisposto lo schema di convenzione per la costituzione di un ente dotato di personalità giuridica nel rispetto di quanto previsto dall’art. 201 comma 2 del D.Lgs. n. 152/2006 nonché è stata riconfermata la perimetrazione dei quindici ATO già individuati. Con gli artt. 8 e 9 della Legge Regionale n. 25 del 3 agosto 2007 è stata modificata la struttura del tributo speciale per il conferimento in discarica in funzione di: a) percentuale di raccolta differenziata (RD); b) chiusura del ciclo di trattamento dei rifiuti indifferenziati; c) organizzazione dei servizi unitari di raccolta e trasporto, Con Deliberazione di Giunta Regionale n. 645 del 23 04.2009 sono state emanate le linee guida per la realizzazione dei centri comunali di raccolta dei rifiuti urbani al fine di fornire indicazioni tecniche di base per la progettazione, la realizzazione e la gestione degli stessi. Con Deliberazione di Giunta Regionale n. 646 del 23 04.2009 sono stati definiti i parametri per l’utilizzo della frazione umida dei rifiuti solidi urbani come materiale di copertura giornaliera in discariche per discariche in cui sono smaltiti rifiuti tal quali non trattati biologicamente. I parametri sono almeno una delle seguenti condizioni: 1) IRD (mgO₂/kgSV*h) < 1000 ± 35%; 2) la biostabilizzazione del materiale aerazione dello stesso per un periodo di almeno 14 giorni e comunque in grado di garantire nel corso del processo adeguata temperatura producendo in uscita un materiale con umidità inferiore al 50%. Da ultimo, sul Bollettino Ufficiale della Regione Puglia n. 89 del 18 giugno 2009 è stato pubblicato l’avviso di deposito dell’Aggiornamento del Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti Speciali.
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In conclusione, per la Regione Puglia come indicato nei diagrammi seguenti sono stati adottati i seguenti modelli di flusso dei RSU: A. FLUSSO GENERALE DELLE RACCOLTE DIFFERENZIATE B. FLUSSO DEI RIFIUTI SOLIDI URBANI INDIFFERENZIATI C. FLUSSO GENERALE DEI RIFIUTI SOLIDI URBANI
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CAP. 4 − ATTUAZIONE DEL PIANO DI AMBITO CON I FONDI EUROPEI In linea generale, gli obiettivi del Programma Operativo FESR 2007-2010 Asse II – Uso sostenibile ed efficiente delle risorse ambientali ed energetiche per lo sviluppo, mirano a promuovere un uso sostenibile ed efficiente delle risorse naturali quale condizione per una migliore qualità della vita ed al tempo stesso quale criterio per orientare lo sviluppo sociale ed economico verso una maggiore sostenibilità ambientale e verso modelli di produzione, consumo e ricerca in grado di sfruttare l’indotto economico ed occupazionale. A tal fine il PO FESR individua, tra gli altri, l’obiettivo specifico di garantire livelli adeguati di servizi ambientali per la popolazione e le imprese in sintonia con le normative di settore ai diversi livelli: regionale, nazionale e comunitario, nonché con quanto stabilito dagli strumenti regionali di pianificazione di settore (Piano di tutela delle Acque, Piano ATO, Piano di Assetto Idrogeologico, Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti, Piano di Bonifiche, Piano Energetico Regionale). Tale obiettivo operativo é articolato per macrosettori, tra i quali quello dei RIFIUTI per ridurre la quantità e la pericolosità dei rifiuti, anche attraverso l’incentivazione del riutilizzo e del riciclaggio. L’obiettivo viene perseguito attraverso la Linea di intervento 2.5: Interventi di miglioramento della gestione del ciclo integrato dei rifiuti e di bonifica dei siti inquinati (Codici Regionali Attività: 44 – 48 – 50) I requisiti di ammissibilità delle azioni (comuni a tutte le linee di intervento) sono i seguenti: − coerenza con gli strumenti di programmazione di settore comunitaria, nazionale e regionale, nonché con quanto stabilito dagli strumenti regionali di pianificazione di settore − conformità alle normative in materia di Valutazione di impatto ambientale di Valutazione di incidenza, di Valutazione Ambientale Strategica (VAS) − per tutti gli interventi di importo superiore a 5,16 Meuro, saranno verificate le analisi costi-benefici che dovranno rispondere ai requisiti minimi richiesti per gli studi di fattibilità di cui alla Delibera CIPE n. 106/99 del 30/06/1999.
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Nell’ambito della La linea di intervento 2.5, per la parte concernente gli impianti per la gestione dei rifiuti urbani possono essere attivati progetti generatori di entrata. Nell’ambito della linea di intervento 2.5 possono essere trasferiti, per il loro completamento, interventi già attivati con la misura 1.8 del POR Puglia 2000 – 2006 e non completamenti realizzati entro il 30.6.2009. La linea di intervento 2.5, per la parte riferita alla strutturazione della gestione dei rifiuti urbani, trova negli ATO rifiuti e in parte nei comuni con popolazione superiore a 50.000 abitanti gli interlocutori con i quali sviluppare procedure negoziali per la selezione degli interventi. Per i servizi ambientali soggetti a tariffazione a carico della popolazione servita,
la
contribuzione finanziaria è connessa al sovracosto e al miglior efficientamento dei servizi stessi. Le risorse disponibili nel periodo 2007-2013 per l’Azione 2.5 ammontano nel complesso a € 202.105.000, 00 come di seguito ripartite per ciascuna linea di intervento:
Azione
Spesa pubblica totale
FESR
Stato
UE+Stato
Regione
Azione 2.5 Interventi di miglioramento della gestione del ciclo integrato dei rifiuti e di bonifica dei siti inquinati 202.105.000 99.880.800 69.916.000
169.796.000 32.309.000
La linea 2.5 del PO FESR prevede interventi finalizzati a migliorare la gestione del ciclo integrato dei rifiuti in linea con quanto previsto dagli Obiettivi di Servizio S7, S8 e S9 individuati nell’ambito del QSN. Per quanto concerne il rafforzamento del ciclo integrato dei rifiuti, la linea 2.5 del PO FESR intende accelerare il ricorso all’applicazione della tariffa intesa come corrispettivo per lo svolgimento del servizio integrato di raccolta, recupero e smaltimento, così come definita nel Titolo IV, art. 238 del D. Lgs. n. 152/2006.
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In linea con tale orientamento, le azioni da realizzare nel primo triennio di attuazione della linea 2.5 prevedono uno specifico criterio di ammissibilità per gli interventi da realizzare in assenza del Piano d’ambito, concernente la richiesta ai soggetti beneficiari dell’impegno ad inserire tali interventi all’interno del Piano d’ambito da approvare. Le azioni da attivare nel primo periodo di attuazione del PO FESR 2007-2013 sono le seguenti: − Azione 2.5.1: Potenziamento e ammodernamento delle strutture dedicate alla raccolta differenziata − Azione 2.5.2: Realizzazione di impianti di compostaggio − Azione 2.5.3: Potenziamento della rete impiantistica dedicata al trattamento e valorizzazione delle frazioni rivenienti dalla raccolta differenziata. Completamento della dotazione impiantistica di base per il trattamento della frazione residuale dei rifiuti urbani − Azione 2.5.4: Bonifica di siti di interesse nazionale e regionale inquinati − Azione 2.5.5: Azioni di informazione L’art. 55 del Regolamento 1083/2006, riguardante i progetti generatori di entrate, trova applicazione per gli interventi da ammettere a finanziamento nell’ambito delle prime tre azioni sopra indicate e ricompresse nei piani d’ambito degli ATO. Per detti interventi la spesa ammissibile è determinata attraverso il calcolo del margine lordo di autofinanziamento dei singoli piani d’ambito. Per quanto concerne gli interventi relativi alle medesime azioni, da realizzare in ambiti territoriali per i quali non si è ancora proceduto all’approvazione del Piano d’ambito, l’ATO può presentare una sola proposta progettuale riferita a ciascuna azione e il contributo regionale per ciascuna di essa non potrà superare il 70% della spesa ammissibile e l’importo di un milione di euro.
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Lâ&#x20AC;&#x2122;assegnazione di risorse finanziarie alle singole azioni è la seguente.
Azioni
Spesa pubblica totale
FESR
Stato
UE+Stato
Regione
Azione 2.5.1: Potenziamento e ammodernamento delle strutture dedicate alla raccolta differenziata
60.000.000
35.294.120
24.705.880
60.000.000
0
Azione 2.5.2: Realizzazione di impianti di compostaggio
30.000.000
17.647.060
12.352.940
30.000.000
0
Azione 2.5.3: Potenziamento della rete impiantistica dedicata al trattamento e valorizzazione delle frazioni rivenienti dalla raccolta differenziata. Completamento della dotazione impiantistica di base per il trattamento della frazione residuale dei rifiuti urbani
29.500.000
11.764.700
8.235.300
20.000.000
9.500.000
Azione 2.5.4: Bonifica di siti di interesse nazionale e regionale inquinati
66.809.000
25.882.350
18.117.650
44.000.000
22.809.000
Azione 2.5.5: Azioni di informazione
15.796.000
9.291.760
6.504.240
15.796.000
0
TOTALE
202.105.000
99.880.000
69.916.000 169.796.000 32.309.000
18
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Azione 2.5.1 Potenziamento e ammodernamento delle strutture dedicate alle raccolte differenziate L’azione
è finalizzata ad accelerare le attività in corso volte al raggiungimento degli
obiettivi di servizio previsti dal QSN 2007-2013 relativi alla gestione del ciclo integrato dei rifiuti solidi urbani. Infatti la stessa concorre al raggiungimento dei target indicati per l’obiettivo S.09 (Avvio alla produzione di compost “di qualità” del 20% dei rifiuti solidi urbani complessivamente raccolti), e tendono al perseguimento dell’Obiettivo S.08 (Raccolta differenziata al 40% nel 2013) e, più in generale all’Obiettivo S.07 nell’ambito del Quadro Strategico Nazionale. Le iniziative possono riguardare: a) la realizzazione di interventi volti a ottimizzare i servizi di igiene urbana nell’ottica della implementazione
e/o
sviluppo
delle
raccolte
differenziate
di
varie
frazioni
merceologiche. b) la realizzazione di interventi finalizzati al potenziamento dei servizi di raccolta nei comuni pugliesi aventi le maggiori dimensioni (popolazione>50.000 ab) prevedendo l’introduzione di metodi innovativi di raccolta differenziata “integrata” che implicano l’introduzione di un mix di sistemi di raccolta (rete di centri di raccolta ed isole ecologiche diffuse nel centro urbano, raccolta stradale di prossimità, porta a porta, ecc..). c) potenziamento dei mezzi ed attrezzature necessari per l’implementazione di servizi capillari di raccolta che consentono l’intercettazione della frazione organica presente nei rifiuti solidi urbani sulla base di piani di servizio appositamente progettati che tengano conto di eventuali contratti già sottoscritti. Si prevede di introdurre modifiche ai circuiti di raccolta degli RSU orientati alla raccolta dell’indifferenziato, sostituendo le attuali modalità di raccolta differenziata basata sull’utilizzo di contenitori stradali di grossa e media taglia con l’implementazione di servizi di raccolta “porta a porta”, (con contenitori e/o manufatti specifici per ogni singola abitazione, trattenuti negli spazi privati sino al giorno della raccolta) o “di prossimità” (con elevata capillarità di distribuzione di contenitori di piccolo volume, per quanto su suolo pubblico).
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PIANO RIFIUTI AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE LE/2
Dotazione finanziaria dell’azione 2007- 2013: 60.000.000 Euro Elenco e descrizione dei possibili singoli interventi-attività: a) realizzazione dei centri comunali di raccolta, così come definiti dal D.M. 9 aprile 2008 n. 99, pubblicato sulla GURI del 28/04/2008 b) realizzazione di interventi volti a ottimizzare i servizi di igiene urbana nell’ottica della implementazione
e/o
sviluppo
delle
raccolte
differenziate
di
varie
frazioni
merceologiche. c) acquisizione di mezzi e attrezzature per la raccolta dedicata, con particolare riferimento alla frazione organica I soggetti beneficiari sono gli Ambiti Territoriali Ottimali per gli interventi di cui alle lettere a) e c) e i Comuni con popolazione superiore a 50.000 abitanti gli interventi di cui alla lettera b). Gli interventi di cui ai punti a) e c) saranno finanziati attraverso procedure negoziali con gli ATO. Gli interventi di cui al punto b) saranno finanziati attraverso procedure negoziali con ATO e comuni con popolazione superiore a 50.000 abitanti Requisiti di ammissibilità •
conformità alla pianificazione regionale per la gestione dei rifiuti urbani ed ai Piani d’ambito
•
trasformazione dell’Ambito Territoriale Ottimale in soggetto dotato di pianificazione giuridica
•
per le iniziative di cui ai punti a) e c) definizione di un programma di utilizzo dei centri comunali di raccolta integrato con il servizio di igiene urbana. I centri devono essere custoditi ed avere un preciso orario di apertura al pubblico.
•
per le iniziative di cui al punto b) redazione e/o aggiornamento del piano comunale per il raggiungimento degli obiettivi di raccolta differenziata previsti dalla vigente pianificazione, nell’ambito della più ampia pianificazione d’ambito.
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PIANO RIFIUTI AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE LE/2
•
disponibilità di progettazione delle opere e dei servizi almeno a livello preliminare
•
impegno dei soggetti partecipanti alla procedura negoziale all’inserimento dell’intervento nel piano d’ambito Criteri di selezione degli interventi
•
approvazione del Piano d’Ambito;
•
avvio gestione unitaria dei servizi di raccolta;
•
percentuali obiettivo di raccolta differenziata previste dall’ATO in funzione degli obiettivi di servizio;
•
popolazione servita
•
tempi di realizzazione degli interventi.
•
rapporto tra obiettivo di incremento di raccolta differenziata (in peso) e costo dell'investimento
•
percentuale di cofinanziamento dell’azione da parte dell’ATO Spese ammissibili:
a) realizzazione strutture e opere murarie b) spese per espropri non superiori al 10% del valore dell’importo a base d’asta. (Art 14 direttive attuazione P.O. 2007 - 2013) c) acquisizione e istallazione di macchinari impianti e attrezzature funzionali all’esercizio dell’intervento d) produzione materiale informativo destinato alle utenze finalizzato alla sensibilizzazione inerente il reale avvio di servizi innovativi di raccolta di prossimità e) acquisto software di gestione, anche nell’ottica del passaggio da tassa a tariffa
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PIANO RIFIUTI AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE LE/2
f) spese generali : per lavori (Art 14 direttive attuazione P.O. 2007 - 2013) per forniture e servizi limite massimo del 4% dei costi di riferimento Azione 2.5.2 Realizzazione di impianti di compostaggio L’azione mira a spostare significativi flussi di rifiuti, e specificatamente della frazione organica, dal circuito dello smaltimento, verso l’attività di produzione di compost. La stessa è rivolta a soddisfare i fabbisogni di: a)
bacini di utenza di circa 40.000 abitanti, composti da centri abitati con popolazione non superiore a 10.000 abitanti, all’interno dei quali è prevista l’attivazione della raccolta differenziata della frazione organica;
b)
ambiti che non dispongono di impianti di compostaggio o per i quali l’esercizio di quelli esistenti si riveli insufficiente a garantire una capacità di ricezione adeguata ai flussi di rifiuti secchi recuperabili attesi a valle delle raccolte differenziate;
c)
sviluppo del compostaggio domestico finalizzato all’efficientamento dei servizi di raccolta, da attuarsi nelle aree a tal fine vocate. Dotazione finanziaria dell’azione 2007-2013: 30.000.000 Euro
Elenco e descrizione dei possibili singoli interventi-attività: a)
realizzazione di impianti di compostaggio di piccola taglia in grado di accogliere un flusso di rifiuti non superiore a 3-4000 t/anno,
che attraverso un processo di
trasformazione biologica aerobica delle matrici in ingresso evolve attraverso uno stadio termofilo e porta alla stabilizzazione ed unificazione della sostanza organica. b)
realizzazione di impianti di compostaggio di qualità della frazione umida raccolta separatamente in misura non inferiore al 20%.
c)
implementazione di iniziative volte a sviluppare il compostaggio domestico.
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PIANO RIFIUTI AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE LE/2
I soggetti beneficiari sono gli Ambiti Territoriali Ottimali. Gli interventi di cui ai punti a) e c) saranno finanziati attraverso procedure negoziali con gli ATO. Requisiti di ammissibilità •
conformità alla pianificazione regionale per la gestione dei rifiuti urbani ed ai Piani d’ambito
•
trasformazione dell’Ambito Territoriale Ottimale in soggetto dotato di pianificazione giuridica;
•
disponibilità di progettazione almeno a livello preliminare
•
impegno dei soggetti partecipanti alla procedura negoziale all’inserimento dell’intervento nel piano d’ambito Criteri di selezione degli interventi
•
approvazione del Piano d’Ambito;
•
avvio gestione unitaria dei servizi di raccolta;
•
percentuali obiettivo di raccolta differenziata previste dall’ATO in funzione degli obiettivi di servizio;
•
popolazione servita
•
tempi di realizzazione degli interventi.
•
rapporto tra obiettivo di incremento di raccolta differenziata (in peso) e costo dell'investimento
•
percentuale di cofinanziamento dell’azione da parte dell’ATO
•
qualità della proposta progettuale che oltre al rispetto del disciplinare allegato al Decreto del Commissario Delegato per l’Emergenza Rifiuti del 6 marzo 2001, n.41, dovrà conformarsi alle norme tecniche (B.A.T.)
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PIANO RIFIUTI AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE LE/2
Spese ammissibili a) realizzazione strutture e opere murarie b) spese per espropri non superiori al 10% del valore dell’importo a base d’asta. (Art 14 direttive attuazione P.O. 2007 - 2013) c) acquisizione e istallazione di macchinari impianti e attrezzature funzionali all’esercizio dell’intervento; d) produzione materiale informativo destinato alle utenze; e) acquisto software di gestione, anche nell’ottica del passaggio da tassa a tariffa f) spese generali : •
per lavori (Art 14 direttive attuazione P.O. 2007 - 2013)
•
per forniture e servizi limite massimo del 4% dei costi di riferimento Azione 2.5.3:
Potenziamento della rete impiantistica dedicata al trattamento e valorizzazione delle frazioni rivenienti dalla raccolta differenziata. Completamento della dotazione impiantistica di base per il trattamento della frazione residuale dei rifiuti urbani L’azione mira al completamento della dotazione impiantistica così definita: • potenziamento e/o adeguamento della dotazione necessaria per la selezione e la valorizzazione delle frazioni rivenienti dalla raccolta differenziata; • completamento della dotazione di base per il trattamento della frazione residuale dei rifiuti urbani.
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PIANO RIFIUTI AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE LE/2
Dotazione finanziaria dell’azione 2007-2013: 29.500.000 Euro Elenco e descrizione dei singoli interventi-attività: a) realizzazione di nuovi impianti e/o adeguamento e completamento degli esistenti finalizzati ad una più adeguata dotazione per la selezione e valorizzazione delle frazioni da raccolta differenziata. b) realizzazione e/o completamento degli impianti a tecnologia complessa, previsti dalla pianificazione regionale di settore, costituiti da linee di biostabilizzazione, selezione, eventuale produzione di Rbm (Rifiuto biostabilizzato maturo) da avviare a recupero, discarica
di
servizio/soccorso.
Le
iniziative
riguarderanno
prioritariamente
il
completamento impiantistico negli ATO: FG1-BA1-BA2-BR2 LE2 e BA4 . Soggetti beneficiari Ambiti Territoriali Ottimali Le iniziative saranno finanziate attraverso procedure negoziali con ATO. Requisiti di ammissibilità •
conformità alla pianificazione regionale per la gestione dei rifiuti urbani ed ai Piani d’ambito
•
trasformazione dell’Ambito Territoriale Ottimale in soggetto dotato di pianificazione giuridica;
•
disponibilità di progettazione almeno a livello preliminare
•
definizione di un piano di gestione delle opere da realizzare e/o completare
•
impegno dei soggetti partecipanti alla procedura negoziale all’inserimento dell’intervento nel piano d’ambito Criteri di selezione degli interventi:
•
approvazione del Piano d’Ambito;
•
avvio gestione unitaria dei servizi di raccolta;
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PIANO RIFIUTI AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE LE/2
•
percentuali obiettivo di raccolta differenziata previste dall’ATO in funzione degli obiettivi di servizio;
•
popolazione servita
•
tempi di realizzazione degli interventi.
•
rapporto tra obiettivo di incremento di raccolta differenziata (in peso) e costo dell'investimento
•
percentuale di cofinanziamento dell’azione da parte dell’ATO Spese ammissibili
a) realizzazione strutture e opere murarie b) spese per espropri non superiori al 10% del valore dell’importo a base d’asta. (Art 14 direttive attuazione P.O. 2007-2013) c) acquisizione e istallazione di macchinari impianti e attrezzature funzionali all’esercizio dell’intervento; d) produzione materiale informativo destinato alle utenze; e) acquisto software di gestione, anche nell’ottica del passaggio da tassa a tariffa f) spese generali : • per lavori (Art 14 direttive attuazione P.O. 2007-2013) • per forniture e servizi limite massimo del 4% dei costi di riferimento
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PIANO RIFIUTI AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE LE/2
Azione 2.5.4: Bonifica di siti di interesse nazionale e regionale inquinati Gli interventi previsti nella presente azione riguardano sia quelli ricadenti all’interno dei Siti di Interesse Nazionale sia quelli di bonifica e/o messa in sicurezza permanente e di emergenza e caratterizzazioni di siti potenzialmente contaminati ai sensi dell’art. 242 del D.lgs n. 152/06. Quest’ultimi riguardano iniziative definite di intesa con le Amministrazioni Provinciali e interventi inserite nel Piano Regionale di Bonifica. Dotazione finanziaria dell’azione 2007-2013: 64.464.000 Euro Elenco e descrizione dei singoli interventi-attività: a) interventi di caratterizzazione, bonifica e/o messa in sicurezza permanente e di emergenza nei Siti di Interesse Nazionale b) interventi di caratterizzazione, bonifica e/o messa in sicurezza permanente e di emergenza di siti potenzialmente contaminati di Siti di Interesse Regionale definiti di intesa con le Amministrazioni Provinciali; c) interventi di caratterizzazione, bonifica e/o messa in sicurezza permanente e di emergenza di siti potenzialmente contaminati di Siti inseriti nel Piano regionale di Bonifica prevalentemente di proprietà pubblica. Modalità di attuazione e finanziamento degli interventi Gli interventi di cui al punto a) saranno finanziati attraverso procedure negoziali con il Ministero dell’Ambiente e dello Sviluppo Economico e formalizzati in appositi Accordi di Programma; Gli interventi di cui al punto b) saranno finanziati attraverso procedure negoziali con le Amministrazioni Provinciali; Gli interventi di cui al punto c) saranno finanziate tenuto conto dell’ordine di priorità riportato nel piano regionale delle bonifiche
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PIANO RIFIUTI AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE LE/2
Requisiti di ammissibilità •
conformità alle normative in materia di Valutazione di impatto ambientale e di Valutazione di incidenza, nonché della disciplina in materia di bonifiche di siti inquinati
•
coerenza con il Piano regionale di bonifica
•
rispetto del principio “chi inquina paga”;
•
per gli interventi di cui al punto c) inserimento nel Piano regionale di Bonifica
•
per gli interventi di cui al punto e b) Indagine preliminare che abbia accertato la presenza di contaminazione, Piano di caratterizzazione, progetto operativo di bonifica e/o progetto definitivo di messa in sicurezza permanente; Criteri di selezione degli interventi
•
priorità per interventi in siti già caratterizzati ai sensi di legge, per interventi su siti interessati da presenza di rifiuti pericolosi con caratteristiche di elevata diffusione nelle matrici ambientali (aria, acqua, suolo, sottosuolo, ambiente marino), per interventi per i quali sussistano concrete prospettive di riutilizzo del sito per finalità produttive, con conseguenti
ricadute occupazionali dirette, indirette e indotte del
riutilizzo produttivo del Sito già individuate. •
completamento
degli
interventi
di
bonifica
già
avviati
con
la
pregressa
programmazione •
interventi di messa in sicurezza di emergenza e/o permanente a seguito di eventi accidentali, di abbandono di sostanze pericolose da parte di responsabili non immediatamente individuabili ed attuati dalla pubblica amministrazione secondo le procedure stabilite dagli artt. 244 e 253 del D.lgs 152/06
•
costo unitario di caratterizzazione e/o bonifica
•
grado di partecipazione finanziaria del soggetto richiedente
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PIANO RIFIUTI AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE LE/2
progettazione paesaggistica per le azioni di bonifica e ripristino ambientale dei siti
•
contaminati Spese ammissibili a) spese per l’esecuzione dei lavori b) spese per espropri non superiori al 10% del valore dell’importo a base d’asta. (Art 14 direttive attuazione P.O. 2007-2013) c) spese generali (Art 14 direttive attuazione P.O. 2007- 2013)
Azione 2.5.5: Azioni di informazione L’azione mira a sviluppare attività di comunicazione sui temi della gestione dei rifiuti, con particolare riferimento al recupero e riciclo con relativa produzione e diffusione di materiale informativo. Dotazione finanziaria dell’azione 2007-2013: 15.796.000 Euro Elenco e descrizione dei singoli interventi-attività: organizzazione di eventi, workshop, campagne di informazione alla cittadinanza circa l’introduzione di servizi di igiene innovativi ed orientati alle raccolte differenziate. Soggetti beneficiari : Ambiti Territoriali Ottimali; Province Modalità di attuazione e finanziamento degli interventi La programmazione e la progettazione delle attività di comunicazione per il triennio 20092013 sarà definita d’intesa con la Regione Puglia Area Presidenza e Relazioni Istituzionali e con il coinvolgimento del Centro regionale di Educazione Ambientale (C.R.E.A.) Requisiti di ammissibilità •
conformità alla pianificazione regionale per la gestione dei rifiuti urbani ed ai Piani d’ambito
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PIANO RIFIUTI AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE LE/2
Criteri di selezione degli interventi •
incremento della raccolta differenziata;
•
target di popolazione;
•
raggiungimento del target degli obiettivi di servizio relativo alla gestione del ciclo integrato dei rifiuti solidi urbani Spese ammissibili
a) acquisizione e istallazione di macchinari impianti e attrezzature funzionali all’esercizio dell’intervento b) produzione materiale informativo destinato alle utenze c) spese generali :per forniture e servizi limite massimo del 4% dei costi di riferimento
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PIANO RIFIUTI AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE LE/2
CAP. 5 − ANALISI CONTESTO TERRITORIALE E FLUSSI DEI RIFIUTI In materia di RSU l’ultima pianificazione su scala provinciale è costituita dal <Piano provinciale per la gestione dei rifiuti urbani> predisposto dalla Provincia di Lecce e aggiornato al 31.12. 2003 (di seguito per brevità chiamato <Piano provinciale>). L’aggiornamento del Piano provinciale si rese necessario in conseguenza della modifica del <Piano regionale dei rifiuti> e della istituzione degli ATO con i Decreti del Commissario Delegato per l’emergenza ambientale in Puglia n. 296/2002 e n.306/2002. Come mostrato nella seguente Corografia Generale, l’ATO LE/2 comprende 46 comuni della Provincia di Lecce collocati nella parte centrale della penisola salentina, dal mare Adriatico allo Ionio, per una popolazione al 31.12.2007 di 319.810 abitanti, una superficie territoriale complessiva di 980 kmq e una densità di popolazione al 31.12.2007 di 326 abitanti/kmq.
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PIANO RIFIUTI AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE LE/2
Al fine di avere una migliore gestione della raccolta dei rifiuti, il Piano provinciale aveva previsto una struttura organizzativa dei servizi di raccolta non più alla scala dei singoli comuni, ma aveva ipotizzato un livello di aggregazione territoriale comprendente più comuni in cui venissero predisposte e si realizzassero soluzioni omogenee di raccolta. Confermando tale pianificazione anche nella denominazione, per la gestione unitaria dei servizi di raccolta rifiuti e di raccolta differenziata l’ATO LE/2 è suddiviso in tre ARO, Aree di Raccolta Ottimali, costituite dai seguenti Comuni: ARO 4: Bagnolo del Salento, Cannole, Carpignano Salentino, Castrignano de’ Greci, Corigliano d’Otranto, Cursi, Galatina, Maglie, Martano, Melpignano, Palmariggi, Sogliano Cavour, Soleto, Sternatia, Zollino L’ARO 4 (costituita da 15 Comuni) ha una popolazione al 31.12.2007 di 92.102 abitanti, una superficie territoriale complessiva di 337 kmq, circa e una densità di popolazione al 2007 di 273 abitanti/kmq. ARO 5: Alezio, Aradeo, Collepasso, Galatone, Gallipoli, Nardò, Neviano, Sannicola, Seclì, Tuglie L’ARO 5 (costituita da 10 Comuni) ha una popolazione al 31.12.2007 di 137.957 abitanti, una superficie territoriale complessiva di 152 kmq, circa e una densità di popolazione al 2007 di 909 abitanti/kmq. ARO 6: Andrano, Botrugno, Castro, Cutrofiano, Diso, Giuggianello, Giurdignano, Minervino di Lecce, Muro Leccese, Nociglia, Ortelle, Otranto, Poggiardo, San Cassiano, Sanarica, Santa Cesarea Terme, Scorrano, Spongano, Supersano, Surano, Uggiano la Chiesa L’ARO 6 (costituita da 21 Comuni) ha una popolazione al 31.12.2007 di 89.751 abitanti, una superficie territoriale complessiva di 492 kmq, circa e una densità di popolazione al 2007 di 182 abitanti/kmq. Nella seguente corografia sono individuate le tre ARO con i Comuni che le costituiscono.
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PIANO RIFIUTI AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE LE/2
Pertanto, considerata la non omogeneità delle tre ARO relativamente a superficie territoriale, popolazione e densità di popolazione, nello studio del flusso dei rifiuti prodotti si è fatto riferimento ai dati riguardanti sia l’ATO nel suo insieme che ogni singola ARO.
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PIANO RIFIUTI AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE LE/2
I dati che si sono messi a confronto sono quelli contenuti nel sopra cennato Piano Provinciale (i dati dei vari Piani regionali approntati nel tempo dal Commissario Delegato sono infatti più generali) e quelli forniti dai Comuni dell’A.T.O. LE/2 alla Regione Puglia a partire dall’anno 2007 (e quindi attualmente disponibili per il 2007 e il 2008) ai sensi della Legge Regione Puglia n. 25/2007 e pubblicati sul sito www.rifiutiebonifica.puglia.it dell’Assessorato all’Ecologia. Si può così operare un confronto sui dati sia di lungo che di breve periodo. Nella Tabella A sono esposti i dati della popolazione dei Comuni al 31.12.1998 (Piano Provinciale) e al 31.12.2007 (dati Istat acquisiti dal sito http://demo.istat.it). Tali dati sono integrati dal calcolo della <popolazione equivalente fluttuante> per i comuni caratterizzati da flussi turistici, che va ad aggiungersi alla popolazione residente. Come nel Piano provinciale, la popolazione equivalente fluttuante è stata calcolata dividendo la produzione annua dei rifiuti per la produzione pro-capite dell’Area di Raccolta, calcolata sui comuni non caratterizzati da aumento turistico. Risulta che nell’ATO LE/2 nell’arco di tempo compreso tra il 1998 e il 2007, a fronte di un incremento del flusso turistico riferito alla produzione dei rifiuti pari al +12,64%, si è avuto un decremento della popolazione residente pari al -1,92% con una lieve riduzione della popolazione ideale totale passata da 320.897 a 319.810 unità. Nelle Tabelle A.1, A.2 e A.3 i dati relativi alla popolazione sono stati disaggregati per ARO. L’ARO 4 non ha comuni costieri, l’ARO 5 ne ha quattro (Galatone, Gallipoli, Nardò e Sannicola), l’ARO 6 ne ha quattro (Castro, Diso, Otranto, Santa Cesarea Terme). Pertanto in tutto l’ATO LE/2 i Comuni costieri sono in numero di otto su quarantasei. Nell’ARO 4 (senza comuni costieri) tra il 1998 e il 2007 si è avuto un decremento della popolazione del -1,97%; nell’ARO 5 (fascia ionica) un decremento della popolazione del 1,63% ma un incremento della popolazione equivalente fluttuante per flussi turistici del + 21,78% e un incremento della popolazione ideale totale del +2,54%; nell’ARO 6 (fascia adriatica) un decremento della popolazione del -2,26%. pure un decremento della popolazione equivalente fluttuante per flussi turistici del -7,48%% e un decremento della popolazione ideale totale del -2,88%; Emerge che Il dato demografico complessivo dell’ATO LE/2 è condizionato da quelli dell’ARO 4 e dell’ARO 6 che prevalgono su quello dell’ARO 5.
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PIANO RIFIUTI AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE LE/2
Può essere significativo evidenziare che al 31.12.2007 la popolazione equivalente per flussi turistici annuale è di 39.313 abitanti, pari al +14% della popolazione residente: in altri termini i turisti (che si concentrano sostanzialmente nell’arco della stagione estiva) fanno aumentare la popolazione residente del 14% relativamente all’intero anno solare.
Nelle successive Tabelle B.1 B.2 e B.3, divisi per ARO, sono riportati i dati dei Rifiuti Solidi Urbani totali, indifferenziati e differenziati prodotti dai singoli comuni negli anni 2000, 2007 e 2008 espressi in tonnellate. L’elaborazione di questi dati ci dà un quadro dell’andamento del flusso dei rifiuti nell’ATO LE/2, riportato nelle Tabelle riepilogative C.1 e C.2. Nella prima si mettono a confronto i dati dei RSU prodotti nel 2000, contenuti nel Piano Provinciale 2003, con quelli prodotti nel 2007 come pubblicati sul sito dell’Assessorato all’Ecologia della Regione Puglia. Si evince che la produzione dei RSU totali riferita al lungo periodo 2000-2007 e quindi ad un arco di sette anni, ha avuto un incremento del 16,57% passando dalle 121.583 ton prodotte nel 2000 alle 141.727 ton prodotte nel 2007, con una variazione percentuale media annua pari al + 2,37%. Dalla Tabella C1 si evince pure che nella produzione totale dei rifiuti si ha una maggiore crescita nella produzione dei RSU differenziati, con un incremento pari al 34,91%, a fronte di un incremento dei RSU indifferenziati pari al 14,88%. Ciò porta ad un incremento dell’incidenza percentuale dei RSU differenziati rispetto ai RSU totali cioè della Raccolta Differenziata nel periodo 2000-2007 pari al +1,33% passando dall’ 8,43% del 2000 al 9,76% del 2007 con una variazione percentuale media annua dello 0,19%. Pertanto nel periodo 2000-2007 l’incremento della R.D. è praticamente inesistente. Una seconda analisi viene fatta sul periodo recente mettendo a confronto i dati dei RSU prodotti nel 2007 con quelli prodotti nel 2008, comunicati mensilmente dai comuni alla Regione Puglia. e pubblicati sul sito dell’Assessorato all’Ecologia della Regione Puglia. Si deve purtroppo evidenziare che questi ultimi dati sul sito sono parziali, non essendoci stata da parte di alcuni comuni la comunicazione della quantità dei rifiuti prodotti in alcuni mesi dell’anno. Pertanto, per calcolare la quantità totale dei rifiuti prodotti nell’intero anno anche da parte di questi comuni e poter confrontare i dati, si è ipotizzata nei mesi per i quali non c’è stata la comunicazione una produzione di rifiuti pari alla media dei rifiuti prodotti negli altri mesi dell’anno.
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PIANO RIFIUTI AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE LE/2
Come indicato nella tabella C.2, la produzione dei RSU totali nel 2008 ha un decremento dello 0,73% passando da 141.727 ton prodotte nel 2007 a 140.697 ton prodotte nel 2008. Nell’ambito dei RSU totali cresce la produzione dei RSU differenziati con un incremento del 33,54 % mentre la produzione dei RSU indifferenziati ha un calo del 4,43%. Ciò porta ad un incremento dell’incidenza percentuale dei RSU differenziati rispetto ai RSU totali del + 3,37% passando la Raccolta Differenziata dal 9,76% del 2007 al 13,13% del 2008. Emerge pertanto, tra il 2007 e il 2008, una inversione di tendenza circa la produzione dei rifiuti che diminuisce di quasi 1% (mentre in precedenza aumentava annualmente del 2,4%) e di un aumento della R.D. del 3,5% circa rispetto ai RSU totali. Con riferimento alle tabelle B1, B2, B3 e operando l’analisi dei RSU prodotti in ogni singola ARO, si deve notare come il flusso dei rifiuti non sia omogeneo nelle 3 aree di raccolta nel periodo che va dal 2000 al 2007. Nell’ARO 4 la produzione dei RSU passa da 38.405 ton nel 2000 a 40.343 ton nel 2007 con un incremento pari al 5,05%, ben al di sotto dell’incremento medio dell’intera ATO LE/2 che, come specificato precedentemente, è pari al 16,57%. L’aumento dei rifiuti prodotti riguarda solo i RSU differenziati con un incremento pari al 123,31%, a fronte di un decremento dei RSU indifferenziati del 5,25%. Ne risulta in questo modo influenzata positivamente l’incidenza percentuale dei RSU differenziati rispetto ai RSU totali, registrandosi un incremento della Raccolta Differenziata del 9,01%. Nell’ARO 5 la produzione dei RSU totali passa da 51.662 ton prodotte nel 2000 a 61.397 ton prodotte nel 2007 con un incremento del 18,84%, dato che non si discosta di molto dall’incremento medio dell’intera ATO. L’anomalia rispetto alle altre aree di raccolta è rappresentata dal calo di produzione dei RSU differenziati che hanno un decremento del 15,60%, a fronte di un aumento dei RSU indifferenziati pari la 21,46%. Si ha pertanto un calo dell’incidenza percentuale dei RSU differenziati rispetto ai RSU totali e quindi della Raccolta Differenziata del 2,04%. Nell’ARO 6 si ha un incremento del 26,88% dei RSU totali essendo questi passati da 31.516 ton prodotte nel 2000 a 39.986 ton prodotte nel 2007. La crescita maggiore si ha nella produzione dei RSU indifferenziati che hanno un incremento del 29,01% mentre i RSU differenziati prodotti crescono del 10,04%. La quantità di Raccolta Differenziata ha un leggero calo essendo diminuita l’incidenza percentuale dei RSU differenziati rispetto ai RSU totali dell’ 1,49%.
36
PIANO RIFIUTI AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE LE/2
Pertanto complessivamente nel lungo periodo 2000-2007 più luci per l’ARO 4 e più ombre per l’ARO 5 e 6 per la R.D. che comunque è del tutto deficitaria. Analizzando il periodo recente e cioè confrontando i dati del 2007 con quelli del 2008 il flusso dei rifiuti risulta essere più omogeneo tra le diverse aree di raccolta e più in linea con l’andamento medio dell’intera ATO. Nell’ARO 4 la produzione dei RSU passa dalle 40.343 ton prodotte nel 2007 alle 39.821 ton prodotte nel 2008 con un calo pari all’1,29%. I RSU indifferenziati prodotti hanno un decremento del 6,18%, a fronte di un incremento dei RSU differenziati pari al 22,53%, dato quest’ultimo che non tiene conto dei RSU differenziati prodotti nel Comune di Sogliano Cavour nel 2008 non essendoci stata da parte dell’amministrazione comunale la comunicazione alla Regione Puglia della quantità prodotta. L’aumento dell’incidenza percentuale dei RSU differenziati rispetto ai RSU totali e quindi della Raccolta Differenziata è pari al 4,11%. L’ARO 5 è l’unica area di raccolta che nel periodo 2007-2008 presenta un seppur minimo aumento nella produzione dei RSU totali. Si passa infatti dalle 61.397 ton prodotte nel 2007 alle 61.652 ton prodotte nel 2008 con un incremento dello 0,42%. La produzione dei RSU indifferenziati ha un calo dell’1,94% mentre i RSU differenziati prodotti hanno un incremento del 45,10%. Anche in quest’area di raccolta si ha un dato incompleto dei RSU differenziati non avendo i comuni di Gallipoli e Neviano comunicato alla Regione Puglia le quantità relative al 2008. L’incidenza percentuale dei RSU differenziati prodotti rispetto ai RSU totali aumenta, si ha così un incremento della Raccolta Differenziata pari al 2,23%. Nell’ARO 6 a fronte di una produzione di RSU totali nel 2007 di 39.986 ton si ha una produzione nel 2008 di 39.222 ton con un decremento quindi pari all’1,91%. I RSU differenziati prodotti hanno un incremento del 43,86% mentre la quantità di RSU indifferenziati prodotti diminuisce del 6,84%. La Raccolta Differenziata ha un incremento del 4,54% essendo aumentata l’incidenza dei RSU differenziati rispetto ai RSU totali. • Per operare il calcolo dei flussi dei rifiuti e in primis della produzione annuale nel periodo di validità del presente Piano d’Ambito 2009/2015, si è assunto come dato di partenza quello del 2008 pari a 140.697 ton e prudenzialmente si è ipotizzato come nell’ultimo Piano regionale del 2005 un aumento della produzione dei rifiuti nel 2009 rispetto al 2008 del + 1,35% e successivamente aumenti annuali decrescenti ogni anno del 10% circa fino ad un aumento del + 0,50 per il 2014 e 2015, ultimo anno di validità del Piano d’Ambito. Inoltre, sempre con riferimento alla produzione annuale 2009/2015, come nell’ultimo Piano regionale del 2005, si prevede prudenzialmente una diminuzione della produzione per
37
PIANO RIFIUTI AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE LE/2
effetto delle campagne di sensibilizzazione per la minimizzazione dei rifiuti del - 1% per i primi tre anni 2009/2011 e quindi dello - 0,50% per gli anni successivi 2012/2015. Ne risulta la seguente tabella che individua per ciascun anno di validità del Piano d’Ambito (2009-2015) l’obiettivo di riduzione e la produzione dei rifiuti. PRODUZIONE ANNUALE RSU Ton/anno (situazione di partenza)
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
140.697
Incremento annuo produzione (%)
1,35%
1,20%
1,10%
1,00%
0,80%
0,50%
0,50%
Effetti campagna x riduzione (%)
-1,00%
-2,00%
-3,00%
-3,50%
-4,00%
-4,50%
-5,00%
141.189
139.571
138.024
137.180
136.195
135.069
134.366
Ton/anno
• Nelle tabelle successive sono stati studiati i dati relativi alla Raccolta Differenziata delle diverse frazioni merceologiche riferiti all’anno 2007 ricavati dal sito dell’Assessorato all’Ecologia della Regione Puglia. (Si è scelto di prendere in esame l’anno 2007 per studiare la R.D. per la maggiore completezza e precisione di dati a disposizione rispetto al 2008.) Non appare significativo analizzare i dati della R.D. negli anni precedenti al 2007: infatti, se pure fossero a disposizione tali dati (il che non è, perché ancora oggi non tutti i Comuni adempiono a tale incombenza) essi risulterebbero nel complesso assolutamente deficitari rispetto agli obiettivi (obblighi) fissati dalle disposizioni di legge, salvo le lodevoli eccezioni note di alcuni Comuni <ricicloni>. Considerato che il nuovo sistema di raccolta unitario nell’ARO 4 e nell’ARO 6, che prevede la raccolta domiciliare spinta, è partito all’atto della redazione del presente Piano d’Ambito 2009 (mentre nell’ARO 5 partirà dal gennaio 2010) i dati di R.D. dell’anno 2007 rappresentano il punto di partenza e la cartina di tornasole della efficacia e della efficienza del nuovo sistema gestionale. pur in presenza di una carenza degli impianti di base previsti dal Piano regionale che incide sulla valorizzazione della R.D. Il criterio di analisi è lo stesso adottato precedentemente, si è fatto cioè riferimento ai dati riguardanti sia l’ATO nel suo insieme (Tabella D) che ogni singola ARO (Tabelle D.1, D.2, D.3). Sono pure fornite le tabelle riportanti i dati di ogni singolo comune di ogni ARO.
38
PIANO RIFIUTI AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE LE/2
Nelle tabelle sono riportati i dati relativi alla Raccolta Differenziata riferiti ad ogni frazione merceologica (vetro, plastica, carta e cartone,ecc.) Per l’analisi dei dati della Raccolta Differenziata si è fatto riferimento alla tabella di seguito riportata contenuta nel Piano regionale dei rifiuti approvato con Decreto C.D. n. 187 del 09.12.2005 e predisposta dal Commissario Delegato, in cui sono indicate le percentuali di riferimento riguardo la composizione merceologica dei rifiuti. Nondimeno appare assolutamente necessario operare con regolare continuità la caratterizzazione dei RSU prodotti nell’ATO LE/2 al fine di accertarne la effettiva composizione, % su R.S.U. indiff.+ diff. Frazione Merceologica
Decreto C.D. n.187/2005
Frazione organico
45
Carta e cartone
20
Plastica
10
Vetro
6
Metalli ferrosi
2,5
Alluminio
0,5
Legno
2
Tessili
3
Potature e giardini
1
Ingombranti
5
Inerti
2
Altro
3
Totale
100
Per rapportare la R.D. effettuata nel 2007 nell’ATO LE/2 alla sopra riportata tabella del Commissario Delegato, è stata calcolata la percentuale di ogni frazione merceologica riferita ai RSU totali prodotti. Tenendo conto che la percentuale di Raccolta Differenziata nel 2007 è stata pari al 9,76% risulta quanto segue:
39
PIANO RIFIUTI AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE LE/2
ATO LE/2 → RD 2007 = 9,76% Frazione Merceologica
% F. M. su R.D. tot.
% su R. S. U. tot.
Organico
2,21
0,22
Carta
37,76
3,69
Plastica
14,29
1,39
Vetro
23,46
2,29
Metalli
2,19
0,21
Altro
20,09
1,96
Totale
100,0
9,76
Per il calcolo degli obiettivi di intercettazione in percentuale delle diverse frazioni merceologiche raccolte in modo differenziato nel periodo di validità del Piano d’Ambito 2009-2015, si è assunto che essi siano quelli previsti nell’ultimo Piano regionale dei rifiuti del 2005 nel periodo 2006-2012. In altri termini, si è assunto che la R.D. finalmente parta nel 2009 scontando un ritardo rispetto al Piano regionale 2005 di tre anni. Gli obiettivi di raccolta differenziata per ciascuna frazione merceologica nel ciascun anno del periodo di validità del Piano d’Ambito 2009-2015 sono stati riassunti nella seguente tabella. QUOTE ANNUE R.D.
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
Frazione organica
20,00%
30,00%
40,00%
50,00%
55,00%
57,00%
58,00%
Potature giardini
50,00%
70,00%
90,00%
100,00%
100,00%
100,00%
100,00%
Carta e cartone
25,00%
35,00%
45,00%
50,00%
55,00%
57,00%
58,00%
Vetro
30,00%
40,00%
50,00%
60,00%
65,00%
66,00%
66,00%
Plastica
20,00%
30,00%
40,00%
50,00%
55,00%
55,00%
53,00%
Metalli ferrosi
30,00%
40,00%
50,00%
60,00%
65,00%
65,00%
66,00%
Alluminio
35,00%
50,00%
65,00%
70,00%
75,00%
75,00%
73,00%
Legno
25,00%
35,00%
45,00%
50,00%
55,00%
55,00%
56,00%
Tessili
25,00%
35,00%
45,00%
50,00%
55,00%
55,00%
56,00%
Ingombranti
35,00%
50,00%
65,00%
70,00%
75,00%
75,00%
76,00%
40
PIANO RIFIUTI AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE LE/2
Nelle tabelle conclusive si è fatto un riepilogo generale di tutti i dati analizzati nel presente Piano di Ambito dell’ATO LE/2, riportando la quantità dei RSU prodotti (totali, indifferenziati e differenziati), il numero di abitanti, la superficie e le quantità dei RSU (totali, indifferenziati e differenziati) annuali e giornalieri prodotti da ogni singolo abitante. I dati sono riferiti sia all’ATO nel suo complesso (tabelle E.1, E.2) che ad ogni singola ARO (tabelle E.1.1, E.1.2, E.1.3 ed E.2.1, E.2.2, E.2.3) nel lungo (2000-2007) e breve (2007-2008) periodo. Come detto in precedenza nell’ATO LE/2 nel periodo 2000-2007 a fronte di una diminuzione della popolazione residente, si è avuto un aumento nella produzione dei RSU totali (+16,57%). C’è stata pertanto una crescita nella produzione procapite dei RSU totali passando dai 378,89 Kg/abitante/anno pari a 1,04 kg/abitante/giorno del 2000 ai 443,16 Kg/abitante/anno pari a 1,21 kg/abitante/giorno del 2007 così suddivisi tra indifferenziati e differenziati (tabella E.1): − 346,93 kg/abitante/anno (0,95 kg/abitante/giorno) di RSU indifferenziati prodotti nel 2000 passati a 399,91 kg/abitante/anno (1,10 kg/abitante/giorno) nel 2007; − 31,95 kg/abitante/anno (0,09 kg/abitante/giorno) di RD prodotta nel 2000 passata a 43,25 kg/abitante/anno (0,12 kg/abitante/giorno) nel 2007. Entrando più nello specifico delle singole ARO si ha nell’ ARO 4 (tabella E.1.1) un aumento dei RSU totali procapite pari al 7,16% essendo questi passati da 408,77 kg/abitante/anno (1,12 kg/abitante/giorno) del 2000 a 438,03 kg/abitante/anno (1,20 kg/abitante/giorno) del 2007. Nell’ARO 5 (tabella E.1.2) si è passati da una produzione di RSU totali di 384,01 kg/abitante/anno (1,05 kg/abitante/giorno) nel 2000 ad una produzione di 445,05 kg/abitante/anno (1,22 kg/abitante/giorno) nel 2007, con un incremento del 15,90%. suddivisi nel seguente modo: Nell’ ARO 6 (tabella E.1.3) si ha un aumento dei RSU totali procapite pari al 30,63% essendo questi passati da 341,05 kg/abitante/anno (0,93 kg/abitante/giorno) del 2000 a 445,53 kg/abitante/anno (1,22 kg/abitante/giorno) del 2007. Nell’analizzare il periodo 2007-2008 si è considerato lo stesso numero di abitanti sia per il 2007 che per il 2008, non avendo a disposizione i dati relativi alla popolazione del 2008. Si è pertanto preso come riferimento la popolazione al 31/12/2007.
41
PIANO RIFIUTI AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE LE/2
Come già assodato precedentemente in questo periodo la produzione dei RSU totali nell’ATO è calata dello 0,73%. Pertanto la produzione procapite dei RSU totali prodotti nell’ATO è passata da 443,16 kg/abitante/anno (1,21 kg/abitante/giorno) del 2007 a 439,94 kg/abitante/anno (1,20 kg/abitante/giorno) del 2008 così suddivisi (tabella E.2): − 399,91 kg/abitante/anno (1,10 kg/abitante/giorno) di RSU indifferenziati prodotti nel 2007 passati a 382,18 kg/abitante/anno (1,05 kg/abitante/giorno) nel 2008; − 43,25 kg/abitante/anno (0,12 kg/abitante/giorno) di RD prodotta nel 2007 passata a 57,76 kg/abitante/anno (0,16 kg/abitante/giorno) nel 2008. Analizzando i dati delle singole ARO si ha che nell’ARO 4 (tabella E.2.1) si è passati da una produzione di RSU totali di 438,03 kg/abitante/anno (1,20 kg/abitante/giorno) nel 2007 ad una produzione di 432,37 kg/abitante/anno (1,18 kg/abitante/giorno) nel 2008, con un decremento dell’ 1,29%. Nell’ARO 5 (tabella E.2.2) si è passati da una produzione di RSU totali di 445,05 kg/abitante/anno (1,22 kg/abitante/giorno) nel 2007 ad una produzione di 446,89 kg/abitante/anno (1,22 kg/abitante/giorno) nel 2008, con un incremento dello 0,42%. Nell’ARO 6 (tabella E.2.3) si ha un calo dei RSU totali procapite pari all’ 1,91% essendo questi passati da 445,53 kg/abitante/anno (1,22 kg/abitante/giorno) del 2007 a 437,02 kg/abitante/anno (1,20 kg/abitante/giorno) del 2008.
42
PIANO RIFIUTI AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE LE/2 Tabella A
POPOLAZIONE COMUNI A.T.O. LE/2 comune
abitanti 31/12/1998
popolazione equivalente fluttuante per flussi turistici
abitanti 31/12/2007
ALEZIO
5 273
5 390
ANDRANO
5 206
5 094
ARADEO
9 915
9 781
BAGNOLO DEL SALENTO
1 880
1 889
BOTRUGNO
3 037
2 926
CANNOLE
1 779
1 774
CARPIGNANO SALENTINO
3 888
3 838
CASTRIGNANO DE' GRECI
4 228
CASTRO
2 515
COLLEPASSO
6 848
6 578
CORIGLIANO D'OTRANTO
5 751
5 794
CURSI
4 263
4 263
CUTROFIANO
9 746
DISO
3 313
popolazione equivalente fluttuante per flussi turistici
4 149
1 800
2 530
891
9 194 100
3 171
859
GALATINA
28 798
27 574
GALATONE
16 078
1 700
15 941
2 001
GALLIPOLI
20 855
11 400
21 208
12 707
GIUGGIANELLO
1 313
1 220
GIURDIGNANO
1 800
1 817
15 170
15 085
9 605
9 583
MELPIGNANO
2 207
2 234
MINERVINO DI LECCE
4 057
3 866
MURO LECCESE
5 225
5 175
MAGLIE MARTANO
NARDO'
31 710
9 700
31 006
NEVIANO
6 097
5 594
NOCIGLIA
2 722
2 535
ORTELLE
2 544
OTRANTO
5 298
PALMARIGGI
1 612
1 584
POGGIARDO
6 196
6 130
SANARICA
1 449
1 480
SAN CASSIANO
2 248
2 185
300 000
250 000
200 000 al 31/12/1998 13 031
5 459
7 479
popolazione residente
6 340
1 200
5 977
1 489
1 700
3 085
856
SCORRANO
6 948
6 973
SECLI'
1 941
1 979
SOGLIANO
4 210
4 153
SOLETO
5 486
5 563
SPONGANO
3 884
3 852
STERNATIA
2 809
2 511
SUPERSANO
4 641
4 464
SURANO
1 807
1 707
TUGLIE
5 478
5 275
UGGIANO LA CHIESA
4 446
4 349
ZOLLINO
2 268
2 108
285 997
34 900
320 897
280 497
319 810
POPOLAZIONE COMUNI A.T.O. LE/2
popolazione residente
popolazione equivalente fluttuante per flussi turistici
al 31/12/2007
variazione percentuale
285 997
280 497
-1,92%
34 900
39 313
+12,64%
50 000
0
3 113
al 31/12/1998
al 31/12/2007
2 454 7 300
SANNICOLA
in uno
150 000
100 000
SANTA CESAREA
totale
350 000
39 313
popolazione equivalente fluttuante per flussi turistici
popolazione ideale totale
PIANO RIFIUTI AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE LE/2 Tabella A.1
POPOLAZIONE COMUNI A.R.O. 4 comune
abitanti 31/12/1998
popolazione equivalente fluttuante per flussi turistici
abitanti 31/12/2007
BAGNOLO DEL SALENTO
1 880
1 889
CANNOLE
1 779
1 774
CARPIGNANO SALENTINO
3 888
3 838
CASTRIGNANO DE' GRECI
4 228
4 149
CORIGLIANO D'OTRANTO
5 751
5 794
CURSI
4 263
4 263
GALATINA
28 798
27 574
MAGLIE
15 170
15 085
MARTANO
9 605
9 583
MELPIGNANO
2 207
2 234
PALMARIGGI
1 612
1 584
SOGLIANO CAVOUR
4 210
4 153
SOLETO
5 486
5 563
STERNATIA
2 809
2 511
ZOLLINO
2 268
2 108
93 954
92 102
totale
93 954
in uno
92 102
POPOLAZIONE COMUNI A.R.O. 4 al 31/12/1998 popolazione
al 31/12/2007
variazione percentuale
93 954
92 102
-1,97%
93 954
92 102
-1,97%
popolazione equivalente fluttuante per flussi turistici popolazione ideale totale
popolazione equivalente fluttuante per flussi turistici
PIANO RIFIUTI AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE LE/2 Tabella A.2
POPOLAZIONE COMUNI A.R.O. 5 comune
abitanti 31/12/1998
popolazione equivalente fluttuante per flussi turistici
abitanti 31/12/2007
ALEZIO
5 273
5 390
ARADEO
9 915
9 781
COLLEPASSO
6 848
popolazione equivalente fluttuante per flussi turistici
6 578
GALATONE
16 078
1 700
15 941
2 001
GALLIPOLI
20 855
11 400
21 208
12 707
NARDO'
31 710
9 700
31 006
13 031
NEVIANO
6 097
SANNICOLA
6 340
SECLI'
1 941
1 979
TUGLIE
5 478
5 275
totale
5 594 1 200
110 535
24 000
134 535
in uno
5 977
108 729
137 957
POPOLAZIONE COMUNI A.R.O. 5 al 31/12/1998 popolazione
popolazione equivalente fluttuante per flussi turistici popolazione ideale totale
al 31/12/2007
variazione percentuale
110 535
108 729
-1,63%
24 000
29 228
+21,78%
134 535
137 957
+2,54%
1 489
29 228
PIANO RIFIUTI AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE LE/2 Tabella A.3
POPOLAZIONE COMUNI A.R.O. 6 comune
abitanti 31/12/1998
popolazione equivalente fluttuante per flussi turistici
abitanti 31/12/2007
ANDRANO
5 206
BOTRUGNO
3 037
CASTRO
2 515
CUTROFIANO
9 746
DISO
3 313
GIUGGIANELLO
1 313
1 220
GIURDIGNANO
1 800
1 817
MINERVINO DI LECCE
4 057
3 866
MURO LECCESE
5 225
5 175
NOCIGLIA
2 722
2 535
ORTELLE
2 544
2 454
OTRANTO
5 298
POGGIARDO
6 196
6 130
SAN CASSIANO
2 248
2 185
SANARICA
1 449
SANTA CESAREA TERME
3 113
SCORRANO
6 948
6 973
SPONGANO
3 884
3 852
SUPERSANO
4 641
4 464
SURANO
1 807
1 707
UGGIANO LA CHIESA
4 446
totale
5 094 2 926 1 800
2 530
100
7 300
3 171
5 459
859
7 479
1 480 1 700
3 085
856
4 349 10 900
92 408
79 666
89 751
POPOLAZIONE COMUNI A.R.O. 6 al 31/12/1998
891
9 194
81 508
in uno
popolazione equivalente fluttuante per flussi turistici
al 31/12/2007
variazione percentuale
popolazione
81 508
79 666
-2,26%
popolazione equivalente fluttuante per flussi turistici
10 900
10 085
-7,48%
popolazione ideale totale
92 408
89 751
-2,88%
10 085
PIANO RIFIUTI AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE LE/2 Tabella B.1
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2
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3
ANNO 2000
. 91,99%
82,98%
78,87%
4
3
3 3
ANNO 2008 21,13%
4
4
#
ANNO 2007 17,02%
8,01%
#
3
R.S.U.(IND.)
R.S.U.(IND.)
R.S.U.(IND.)
R.S.U.(DIFF.)
R.S.U.(DIFF.)
R.S.U.(DIFF.)
PIANO RIFIUTI AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE LE/2 Tabella B.2
RSU PRODOTTI AREA RACCOLTA OTTIMALE (A.R.O.) 5
A.R.O. 5
R.S.U. 2000
N. abitanti
N. abitanti
1998*
2007**
Alezio
5 273
Aradeo
comuni
popolazione equivalente fluttuante per flussi turistici
R.S.U.(IND.+DIFF.)
R.S.U.(IND.)
R.S.U. 2007 R.S.U.(DIFF.)
ton
ton
5 390
2 508,29
2 310,94
197,35
9 915
9 781
3 826,31
3 692,11
Collepasso
6 848
6 578
1 054,91
Galatone
16 078
15 941
2 001
Gallipoli
20 855
21 208
Nardò
31 710
31 006
Neviano
6 097
5 594
Sannicola
6 340
5 977
Seclì
1 941
Tuglie TOT
**
R.S.U.(IND.)
R.S.U.(DIFF.)
R.S.U.(IND.+DIFF.)
R.S.U.(IND.)
R.S.U.(DIFF.)
ton
ton
ton
% DIFF.
% DIFF. ton
*
R.S.U.(IND.+DIFF.)
R.S.U. 2008 % DIFF.
ton
ton
ton
7,87%
2 567,82
2 409,40
158,42
6,17%
2 205,11
1 929,12
275,99
12,52%
134,20
3,51%
4 422,49
4 027,04
395,45
8,94%
4 636,00
4 200,15
435,85
9,40%
1 052,10
2,81
0,27%
3 173,70
3 101,61
72,09
2,27%
2 575,94
2 180,93
395,01
15,33%
6 285,79
5 920,88
364,91
5,81%
8 002,35
8 002,35
0,00
0,00%
8 002,35
8 002,35
0,00
0,00%
12 707
13 227,68
11 880,62
1 347,06
10,18%
15 092,37
14 823,46
268,91
1,78%
15 980,87
15 140,98
839,89
5,26%
13 031
16 697,79
15 842,04
855,75
5,12%
19 596,39
18 131,75
1 464,64
7,47%
19 432,08
17 678,59
1 753,50
9,02%
2 238,56
2 164,28
74,28
3,32%
1 924,66
1 904,60
20,06
1,04%
2 159,84
2 159,84
0,00
0,00%
2 933,42
2 672,14
261,28
8,91%
3 322,58
2 887,78
434,80
13,09%
2 898,02
2 506,46
391,56
13,51%
1 979
777,46
524,81
252,65
32,50%
877,54
809,19
68,35
7,79%
1 531,39
1 353,10
178,29
11,64%
5 478
5 275
2 111,93
1 959,67
152,26
7,21%
2 417,49
2 226,00
191,49
7,92%
2 230,61
2 040,02
190,59
8,54%
110 535
108 729
51 662,14
48 019,59
3 642,55
7,05%
61 397,39
58 323,18
3 074,21
5,01%
61 652,21
57 191,53
4 460,68
7,24%
1 489
29 229
PIANO PROVINCIALE PER LA GESTIONE DEI RIFIUTI URBANI DIC. 2003 DATI ISTAT 2007
N.B. PER GALATONE DATI ANNO 2008 IN ASSENZA DATI ANNO 2007
RSU PRODOTTI AREA RACCOLTA OTTIMALE (A.R.O.) 5 ANNI 2000-2007 variazione 2000 2007 percentuale
RSU PRODOTTI AREA RACCOLTA OTTIMALE (A.R.O.) 5 ANNI 2007-2008 variazione 2007 2008 percentua le
R.S.U.(IND.+DIFF.)
51 662,14
61 397,39
+ 18,84% R.S.U.(IND.+DIFF.)
61 397,39
61 652,21
+ 0,42%
R.S.U.(IND.)
48 019,59
58 323,18
+ 21,46% R.S.U.(IND.)
58 323,18
57 191,53
- 1,94%
R.S.U.(DIFF.)
3 642,55
3 074,21
- 15,60% R.S.U.(DIFF.)
3 074,21
7,05%
5,01%
7,05%
ANNO 2000
92,95%
% DIFF.
- 2,04% % DIFF.
5,01%
ANNO 2007 5,01%
ANNO 2008 7,24%
94,99%
92,76%
4 460,68 + 45,10% 7,24%
+ 2,23%
R.S.U.(IND.)
R.S.U.(IND.)
R.S.U.(IND.)
R.S.U.(DIFF.)
R.S.U.(DIFF.)
R.S.U.(DIFF.)
PIANO RIFIUTI AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE LE/2 Tabella B.3
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4
//
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ANNO 2000
- ) 3) + 1+ .+ ,+ 88,78% 5 4
5
ANNO 2008 14,27%
5
4 4
ANNO 2007 9,73%
4
90,27%
85,73%
R.S.U.(IND.)
R.S.U.(IND.)
R.S.U.(IND.)
R.S.U.(DIFF.)
R.S.U.(DIFF.)
R.S.U.(DIFF.)
PIANO DI AMBITO RIFIUTI ATO LE/2
Tabella C.1
RSU PRODOTTI AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE (A.TO.) LE/2 variazione percentuale media annua nel periodo 2000-2007
2000
2007
R.S.U.(IND.+DIFF.)
121 583,35
141 727,44
+ 16,57%
+ 2,37%
R.S.U.(IND.)
111 329,93
127 894,81
+ 14,88%
+ 2,13%
R.S.U.(DIFF.)
10 253,42
13 832,63
+ 34,91%
+ 4,99%
8,43%
9,76%
+ 1,33%
+ 0,19%
% DIFF.
variazione percentuale
ANNO 2000
ANNO 2007
8,43%
91,57%
9,76%
R.S.U.(IND.) R.S.U.(DIFF.)
90,24%
R.S.U.(IND.) R.S.U.(DIFF.)
PIANO DI AMBITO RIFIUTI ATO LE/2 Tabella C.2
RSU PRODOTTI AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE (A.TO.) LE/2 2007
2008
R.S.U.(IND.+DIFF.)
141 727,44
140 697
- 0,73%
R.S.U.(IND.)
127 894,81
122 224
- 4,43%
R.S.U.(DIFF.)
13 832,63
18 473
+ 33,54%
9,76%
13,13%
+ 3,37%
% DIFF.
variazione percentuale
ANNO 2000
ANNO 2008
8,43%
91,57%
13,13%
R.S.U.(IND.) R.S.U.(DIFF.)
R.S.U.(IND.) 86,87%
R.S.U.(DIFF.)
PIANO RIFIUTI AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE LE/2
Tabella D
FRAZIONI MERCEOLOGICHE R.D. ANNO 2007 A.T.O. LE/2
TOT
%
Kg
Vetro
3 244 640,00
23,46%
Plastica
1 976 568,41
14,29%
Carta e cartone
5 223 786,45
37,76%
302 944,80
2,19%
Alluminio
20 430,30
0,15%
Pile
14 484,00
0,10%
Farmaci
4 821,00
0,03%
T. e/o F.
2 185,00
0,02%
279 320,00
2,02%
25 770,00
0,19%
RAEE (rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche )
509 179,00
3,68%
Ingombranti
403 401,00
2,92%
Inerti da costruzione e/o demolizione
186 450,00
1,35%
10 520,00
0,08%
1 628 128,20
11,77%
13 832 628,16
100,00%
Metalli
Frazione umida - organica Frazione umida - sfalci di potatura
Indumenti usati Altri
6000000 5000000 4000000 3000000 2000000 1000000 0
PIANO RIFIUTI AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE LE/2 Tabella D.1
FRAZIONI MERCEOLOGICHE R.D. ANNO 2007 A.R.O. 4 Vetro
TOT
%
Kg 1 554 532,00
22,63%
924 972,00
13,47%
2 264 441,30
32,97%
159 998,80
2,33%
16 348,00
0,24%
Pile
8 385,00
0,12%
Farmaci
2 392,00
0,03%
T. e/o F.
466,00
0,01%
263 760,00
3,84%
25 770,00
0,38%
186 150,00
2,71%
91 291,00
1,33%
178 330,00
2,60%
160,00
0,00%
1 190 870,20
17,34%
6 867 866,30
100,00%
Plastica Carta e cartone Metalli Alluminio
Frazione umida - organica Frazione umida - sfalci di potatura RAEE (rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche ) Ingombranti Inerti da costruzione e/o demolizione Indumenti usati Altri
PIANO RIFIUTI AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE LE/2 FRAZIONI MERCEOLOGICHE R.D. ANNO 2007 BAGNOLO DEL SALENTO
TOT kg
%
Vetro
69 604,00
49,08%
Plastica
30 890,00
21,78%
Carta e cartone
38 480,00
27,13%
2 740,00
1,93%
Metalli Alluminio
100,00
0,07%
Pile
0,00
0,00%
Farmaci
0,00
0,00%
T. e/o F.
0,00
0,00%
Frazione umida - organica
0,00
0,00%
Frazione umida - sfalci di potatura
0,00
0,00%
RAEE (rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche)
0,00
0,00%
Ingombranti
0,00
0,00%
Inerti da costruzione e/o demolizione
0,00
0,00%
Indumenti usati
0,00
0,00%
Altri
0,00
0,00%
141 814,00
100,00%
FRAZIONI MERCEOLOGICHE R.D. ANNO 2007 CANNOLE
TOT kg
%
Vetro
52 774,00
41,63%
Plastica
33 940,00
26,78%
Carta e cartone
36 680,00
28,94%
2 740,00
2,16%
Alluminio
120,00
0,09%
Pile
500,00
0,39%
Farmaci
0,00
0,00%
T. e/o F.
0,00
0,00%
Frazione umida - organica
0,00
0,00%
Frazione umida - sfalci di potatura
0,00
0,00%
RAEE (rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche)
0,00
0,00%
Ingombranti
0,00
0,00%
Inerti da costruzione e/o demolizione
0,00
0,00%
Indumenti usati
0,00
0,00%
Altri
0,00
0,00%
126 754,00
100,00%
Metalli
FRAZIONI MERCEOLOGICHE R.D. ANNO 2007 CARPIGNANO SALENTINO
TOT kg
%
Vetro
98 360,00
37,41%
Plastica
39 180,00
14,90%
Carta e cartone
84 780,00
32,25%
2 180,00
0,83%
Metalli Alluminio
13 200,00
5,02%
Pile
0,00
0,00%
Farmaci
0,00
0,00%
T. e/o F.
0,00
0,00%
Frazione umida - organica
0,00
0,00%
Frazione umida - sfalci di potatura
0,00
0,00%
6 100,00
2,32%
RAEE (rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche) Ingombranti Inerti da costruzione e/o demolizione Indumenti usati Altri
12 220,00
4,65%
3 380,00
1,29%
0,00
0,00%
3 500,00
1,33%
262 900,00
100,00%
PIANO RIFIUTI AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE LE/2 FRAZIONI MERCEOLOGICHE R.D. ANNO 2007 CASTRIGNANO DE' GRECI
TOT kg
%
Vetro
32 130,00
43,23%
Plastica
17 490,00
23,53%
Carta e cartone
21 350,00
28,72%
0,00
0,00%
Alluminio
470,00
0,63%
Pile
107,00
0,14%
Farmaci
137,00
0,18%
T. e/o F.
1,00
0,00%
Frazione umida - organica
0,00
0,00%
Metalli
Frazione umida - sfalci di potatura RAEE (rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche)
30,00
0,04%
1 910,00
2,57%
Ingombranti
80,00
0,11%
Inerti da costruzione e/o demolizione
0,00
0,00%
Indumenti usati
0,00
0,00%
Altri
626,00
0,84%
74 331,00
100,00%
FRAZIONI MERCEOLOGICHE R.D. ANNO 2007 CORIGLIANO D'OTRANTO
TOT kg
%
Vetro
64 540,00
30,84%
Plastica
29 363,00
14,03%
Carta e cartone
98 523,00
47,08%
5 499,00
2,63%
Metalli Alluminio
337,00
0,16%
Pile
0,00
0,00%
Farmaci
0,00
0,00%
T. e/o F.
0,00
0,00%
Frazione umida - organica
0,00
0,00%
Frazione umida - sfalci di potatura
0,00
0,00%
4 050,00
1,94%
Ingombranti
0,00
0,00%
Inerti da costruzione e/o demolizione
0,00
0,00%
Indumenti usati
0,00
0,00%
6 958,00
3,32%
209 270,00
100,00%
RAEE (rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche)
Altri
FRAZIONI MERCEOLOGICHE R.D. ANNO 2007 CURSI
TOT kg
%
Vetro
99 914,00
44,92%
Plastica
36 720,00
16,51%
Carta e cartone
82 720,00
37,19%
2 400,00
1,08%
Alluminio
250,00
0,11%
Pile
400,00
0,18%
Farmaci
0,00
0,00%
T. e/o F.
0,00
0,00%
Frazione umida - organica
0,00
0,00%
Frazione umida - sfalci di potatura
0,00
0,00%
RAEE (rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche)
0,00
0,00%
Ingombranti
0,00
0,00%
Inerti da costruzione e/o demolizione
0,00
0,00%
Indumenti usati
0,00
0,00%
Altri
0,00
0,00%
222 404,00
100,00%
Metalli
PIANO DI AMBITO RIFIUTI ATO LE/2 FRAZIONI MERCEOLOGICHE R.D. ANNO 2007 GALATINA
TOT kg
%
Vetro
331 100,00
Plastica
285 430,00
15,37%
Carta e cartone
509 950,00
27,46%
40 380,00
2,17%
0,00
0,00%
Pile
900,00
0,05%
Farmaci
710,00
0,04%
T. e/o F.
119,00
0,01%
0,00
0,00%
Metalli Alluminio
Frazione umida - organica Frazione umida - sfalci di potatura
17,83%
7 500,00
0,40%
RAEE (rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche)
72 040,00
3,88%
Ingombranti
41 960,00
2,26%
Inerti da costruzione e/o demolizione
230,00
0,01%
Indumenti usati
160,00
0,01%
Altri
566 340,00
30,50%
1 856 819,00
100,00%
FRAZIONI MERCEOLOGICHE R.D. ANNO 2007 MAGLIE
TOT kg
%
Vetro
232 440,00
Plastica
206 603,00
12,25%
Carta e cartone
776 591,30
46,04%
45 079,80
2,67%
Metalli Alluminio Pile
13,78%
0,00
0,00%
2 870,00
0,17%
Farmaci
890,00
0,05%
T. e/o F.
64,00
0,00%
Frazione umida - organica
340,00
0,02%
Frazione umida - sfalci di potatura
18 240,00
1,08%
RAEE (rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche)
55 940,00
3,32%
7 961,00
0,47%
159 120,00
9,43%
Ingombranti Inerti da costruzione e/o demolizione Indumenti usati Altri
0,00
0,00%
180 672,20
10,71%
1 686 811,30
100,00%
FRAZIONI MERCEOLOGICHE R.D. ANNO 2007 MARTANO
Vetro Plastica Carta e cartone Metalli Alluminio
TOT kg
%
295 380,00
39,32%
83 110,00
11,06%
292 420,00
38,92%
25 490,00
3,39%
700,00
0,09%
3 200,00
0,43%
Farmaci
0,00
0,00%
T. e/o F.
0,00
0,00%
Frazione umida - organica
0,00
0,00%
Frazione umida - sfalci di potatura
0,00
0,00%
RAEE (rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche)
17 480,00
2,33%
Ingombranti
17 200,00
2,29%
Inerti da costruzione e/o demolizione
15 600,00
2,08%
0,00
0,00%
Pile
Indumenti usati Altri
700,00
0,09%
751 280,00
100,00%
PIANO RIFIUTI AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE LE/2 FRAZIONI MERCEOLOGICHE R.D. ANNO 2007 MELPIGNANO
TOT kg
%
Vetro
94 420,00
Plastica
53 856,00
5,40%
128 727,00
12,90%
Carta e cartone Metalli
9,47%
29 520,00
2,96%
Alluminio
731,00
0,07%
Pile
220,00
0,02%
Farmaci
360,00
0,04%
T. e/o F. Frazione umida - organica
260,00
0,03%
263 420,00
26,41%
Frazione umida - sfalci di potatura
0,00
0,00%
RAEE (rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche)
5 200,00
0,52%
Ingombranti
2 270,00
0,23%
Inerti da costruzione e/o demolizione
0,00
0,00%
Indumenti usati
0,00
0,00%
Altri
418 584,00
41,96%
997 568,00
100,00%
FRAZIONI MERCEOLOGICHE R.D. ANNO 2007 PALMARIGGI
TOT kg
%
Vetro
42 940,00
35,70%
Plastica
29 520,00
24,54%
Carta e cartone
39 710,00
33,02%
Metalli
640,00
0,53%
Alluminio
0,00
0,00%
Pile
0,00
0,00%
Farmaci
0,00
0,00%
T. e/o F.
0,00
0,00%
Frazione umida - organica
0,00
0,00%
Frazione umida - sfalci di potatura
0,00
0,00%
RAEE (rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche)
5 530,00
4,60%
Ingombranti
1 930,00
1,60%
Inerti da costruzione e/o demolizione
0,00
0,00%
Indumenti usati
0,00
0,00%
Altri
0,00
0,00%
120 270,00
100,00%
FRAZIONI MERCEOLOGICHE R.D. ANNO 2007 SOLETO
TOT kg
%
Vetro
76 360,00
32,97%
Plastica
39 670,00
17,13%
100 630,00
43,45%
Metalli
0,00
0,00%
Alluminio
0,00
0,00%
Pile
0,00
0,00%
Carta e cartone
Farmaci
50,00
0,02%
T. e/o F.
0,00
0,00%
Frazione umida - organica
0,00
0,00%
Frazione umida - sfalci di potatura
0,00
0,00%
RAEE (rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche)
6 420,00
2,77%
Ingombranti
4 000,00
1,73%
Inerti da costruzione e/o demolizione
0,00
0,00%
Indumenti usati
0,00
0,00%
4 460,00
1,93%
231 590,00
100,00%
Altri
PIANO RIFIUTI AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE LE/2 FRAZIONI MERCEOLOGICHE R.D. ANNO 2007 STERNATIA
TOT kg
%
Vetro
22 520,00
32,59%
Plastica
10 120,00
14,65%
Carta e cartone
18 440,00
26,69%
3 170,00
4,59%
Alluminio
370,00
0,54%
Pile
119,00
0,17%
Farmaci
160,00
0,23%
T. e/o F.
3,00
0,00%
Frazione umida - organica
0,00
0,00%
Frazione umida - sfalci di potatura
0,00
0,00%
RAEE (rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche)
4 610,00
6,67%
Ingombranti
Metalli
3 670,00
5,31%
Inerti da costruzione e/o demolizione
0,00
0,00%
Indumenti usati
0,00
0,00%
Altri
5 910,00
8,55%
69 092,00
100,00%
FRAZIONI MERCEOLOGICHE R.D. ANNO 2007 ZOLLINO
TOT kg
%
Vetro
42 050,00
35,95%
Plastica
29 080,00
24,86%
Carta e cartone
35 440,00
30,30%
Metalli
160,00
0,14%
Alluminio
70,00
0,06%
Pile
69,00
0,06%
Farmaci
85,00
0,07%
T. e/o F.
19,00
0,02%
0,00
0,00%
Frazione umida - organica Frazione umida - sfalci di potatura
0,00
0,00%
6 870,00
5,87%
Ingombranti
0,00
0,00%
Inerti da costruzione e/o demolizione
0,00
0,00%
Indumenti usati
0,00
0,00%
3 120,00
2,67%
116 963,00
100,00%
RAEE (rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche)
Altri
PIANO RIFIUTI AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE LE/2 Tabella D.2
FRAZIONI MERCEOLOGICHE R.D. ANNO 2007 A.R.O. 5
TOT
%
Kg
Vetro
651 280,00
21,19%
Plastica
439 045,00
14,28%
1 385 590,00
45,07%
64 860,00
2,11%
740,00
0,02%
Pile
2 706,00
0,09%
Farmaci
1 923,00
0,06%
T. e/o F.
1 678,00
0,05%
Frazione umida - organica
0,00
0,00%
Frazione umida - sfalci di potatura
0,00
0,00%
RAEE (rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche )
234 025,00
7,61%
Ingombranti
226 780,00
7,38%
8 120,00
0,26%
Indumenti usati
10 360,00
0,34%
Altri
47 100,00
1,54%
3 074 207,00
100,00%
Carta e cartone Metalli Alluminio
Inerti da costruzione e/o demolizione
PIANO RIFIUTI AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE LE/2 FRAZIONI MERCEOLOGICHE R.D. ANNO 2007 ALEZIO
TOT kg
%
Vetro
41 360,00
26,11%
Plastica
64 595,00
40,78%
Carta e cartone
32 710,00
20,65%
4 300,00
2,71%
Alluminio
0,00
0,00%
Pile
0,00
0,00%
Farmaci
0,00
0,00%
T. e/o F.
0,00
0,00%
Frazione umida - organica
0,00
0,00%
Frazione umida - sfalci di potatura
0,00
0,00%
RAEE (rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche)
0,00
0,00%
15 450,00
9,75%
Inerti da costruzione e/o demolizione
0,00
0,00%
Indumenti usati
0,00
0,00%
Metalli
Ingombranti
Altri
0,00
0,00%
158 415,00
100,00%
FRAZIONI MERCEOLOGICHE R.D. ANNO 2007 ARADEO
Vetro Plastica Carta e cartone
TOT kg
%
116 040,00
29,34%
64 300,00
16,26%
196 250,00
49,63%
Metalli
180,00
0,05%
0,00
0,00%
Pile
130,00
0,03%
Farmaci
252,00
0,06%
T. e/o F.
0,00
0,00%
Frazione umida - organica
0,00
0,00%
Frazione umida - sfalci di potatura
0,00
0,00%
11 740,00
2,97%
Alluminio
RAEE (rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche) Ingombranti
5 760,00
1,46%
Inerti da costruzione e/o demolizione
0,00
0,00%
Indumenti usati
0,00
0,00%
Altri
800,00
0,20%
395 452,00
100,00%
FRAZIONI MERCEOLOGICHE R.D. ANNO 2007 COLLEPASSO
Vetro Plastica
TOT kg
%
21 320,00
29,57%
2 100,00
2,91%
46 750,00
64,85%
Metalli
0,00
0,00%
Alluminio
0,00
0,00%
Pile
0,00
0,00%
Carta e cartone
Farmaci
142,00
0,20%
T. e/o F.
0,00
0,00%
Frazione umida - organica
0,00
0,00%
Frazione umida - sfalci di potatura
0,00
0,00%
1 780,00
2,47%
Ingombranti
0,00
0,00%
Inerti da costruzione e/o demolizione
0,00
0,00%
Indumenti usati
0,00
0,00%
Altri
0,00
0,00%
72 092,00
100,00%
RAEE (rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche)
PIANO RIFIUTI AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE LE/2 FRAZIONI MERCEOLOGICHE R.D. ANNO 2007 GALLIPOLI
TOT kg
%
Vetro
57 260,00
21,29%
Plastica
36 110,00
13,43%
Carta e cartone
92 080,00
34,24%
Metalli
14 870,00
5,53%
0,00
0,00%
Alluminio Pile
110,00
0,04%
Farmaci
60,00
0,02%
T. e/o F.
0,00
0,00%
Frazione umida - organica
0,00
0,00%
Frazione umida - sfalci di potatura
0,00
0,00%
RAEE (rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche)
20 945,00
7,79%
Ingombranti
24 170,00
8,99%
Inerti da costruzione e/o demolizione Indumenti usati Altri
0,00
0,00%
6 800,00
2,53%
16 500,00
6,14%
268 905,00
100,00%
FRAZIONI MERCEOLOGICHE R.D. ANNO 2007 NARDO'
TOT kg
%
Vetro
260 680,00
Plastica
180 960,00
12,36%
Carta e cartone
679 530,00
46,40%
11 860,00
0,81%
Metalli Alluminio
17,80%
0,00
0,00%
Pile
1 920,00
0,13%
Farmaci
1 043,00
0,07%
T. e/o F.
1 000,00
0,07%
Frazione umida - organica
0,00
0,00%
Frazione umida - sfalci di potatura
0,00
0,00%
RAEE (rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche)
157 680,00
10,77%
Ingombranti
133 280,00
9,10%
Inerti da costruzione e/o demolizione
8 120,00
0,55%
Indumenti usati
3 560,00
0,24%
Altri
25 010,00
1,71%
1 464 643,00
100,00%
FRAZIONI MERCEOLOGICHE R.D. ANNO 2007 NEVIANO
TOT kg
%
Vetro
1 500,00
Plastica
1 220,00
6,08%
12 400,00
61,81%
Carta e cartone Metalli
7,48%
2 010,00
10,02%
Alluminio
0,00
0,00%
Pile
0,00
0,00%
Farmaci
0,00
0,00%
T. e/o F.
0,00
0,00%
Frazione umida - organica
0,00
0,00%
Frazione umida - sfalci di potatura
0,00
0,00%
210,00
1,05%
RAEE (rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche) Ingombranti
2 720,00
13,56%
Inerti da costruzione e/o demolizione
0,00
0,00%
Indumenti usati
0,00
0,00%
Altri
0,00
0,00%
20 060,00
100,00%
PIANO RIFIUTI AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE LE/2 FRAZIONI MERCEOLOGICHE R.D. ANNO 2007 SANNICOLA
Vetro
TOT kg
%
105 160,00
24,19%
60 780,00
13,98%
151 750,00
34,90%
31 640,00
7,28%
0,00
0,00%
Pile
280,00
0,06%
Farmaci
243,00
0,06%
T. e/o F.
650,00
0,15%
0,00
0,00%
Plastica Carta e cartone Metalli Alluminio
Frazione umida - organica Frazione umida - sfalci di potatura
0,00
0,00%
RAEE (rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche)
37 220,00
8,56%
Ingombranti
42 410,00
9,75%
Inerti da costruzione e/o demolizione
0,00
0,00%
Indumenti usati
0,00
0,00%
Altri
4 670,00
1,07%
434 803,00
100,00%
FRAZIONI MERCEOLOGICHE R.D. ANNO 2007 SECLI'
TOT kg
%
Vetro
11 660,00
17,06%
Plastica
17 840,00
26,10%
Carta e cartone
38 850,00
56,84%
Metalli
0,00
0,00%
Alluminio
0,00
0,00%
Pile
0,00
0,00%
Farmaci
0,00
0,00%
T. e/o F.
0,00
0,00%
Frazione umida - organica
0,00
0,00%
Frazione umida - sfalci di potatura
0,00
0,00%
RAEE (rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche)
0,00
0,00%
Ingombranti
0,00
0,00%
Inerti da costruzione e/o demolizione
0,00
0,00%
Indumenti usati
0,00
0,00%
Altri
0,00
0,00%
68 350,00
100,00%
FRAZIONI MERCEOLOGICHE R.D. ANNO 2007 TUGLIE
TOT kg
%
Vetro
36 300,00
Plastica
11 140,00
5,82%
135 270,00
70,64%
Carta e cartone Metalli
18,96%
0,00
0,00%
Alluminio
740,00
0,39%
Pile
266,00
0,14%
Farmaci
183,00
0,10%
T. e/o F.
28,00
0,01%
Frazione umida - organica
0,00
0,00%
Frazione umida - sfalci di potatura
0,00
0,00%
RAEE (rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche)
4 450,00
2,32%
Ingombranti
2 990,00
1,56%
Inerti da costruzione e/o demolizione
0,00
0,00%
Indumenti usati
0,00
0,00%
Altri
120,00
0,06%
191 487,00
100,00%
PIANO RIFIUTI AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE LE/2 Tabella D.3
FRAZIONI MERCEOLOGICHE R.D. ANNO 2007 A.R.O. 6
TOT
%
Kg
Vetro 1 038 828,00
26,70%
612 551,41
15,74%
1 573 755,15
40,45%
78 086,00
2,01%
3 342,30
0,09%
3 393,00
0,09%
506,00
0,01%
41,00
0,00%
15 560,00
0,40%
0,00
0,00%
89 004,00
2,29%
85 330,00
2,19%
0,00
0,00%
0,00
0,00%
390 158,00
10,03%
3 890 554,86
100,00%
Plastica Carta e cartone Metalli Alluminio Pile Farmaci T. e/o F. Frazione umida - organica Frazione umida - sfalci di potatura RAEE (rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche ) Ingombranti Inerti da costruzione e/o demolizione Indumenti usati Altri
PIANO RIFIUTI AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE LE/2 FRAZIONI MERCEOLOGICHE R.D. ANNO 2007 ANDRANO
TOT kg
%
Vetro
38 530,00
20,99%
Plastica
33 519,00
18,26%
Carta e cartone
82 394,00
44,88%
Metalli
10 335,00
5,63%
Alluminio
264,10
0,14%
Pile
631,00
0,34%
Farmaci
40,00
0,02%
T. e/o F.
0,00
0,00%
Frazione umida - organica
0,00
0,00%
Frazione umida - sfalci di potatura
0,00
0,00%
10 450,00
5,69%
RAEE (rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche) Ingombranti
810,00
0,44%
Inerti da costruzione e/o demolizione
0,00
0,00%
Indumenti usati
0,00
0,00%
Altri
6 630,00
3,61%
183 603,10
100,00%
FRAZIONI MERCEOLOGICHE R.D. ANNO 2007 BOTRUGNO
TOT kg
%
Vetro
58 620,00
49,36%
Plastica
19 920,00
16,77%
Carta e cartone
40 210,00
33,86%
Metalli
0,00
0,00%
Alluminio
0,00
0,00%
Pile
0,00
0,00%
Farmaci
0,00
0,00%
T. e/o F.
0,00
0,00%
Frazione umida - organica
0,00
0,00%
Frazione umida - sfalci di potatura
0,00
0,00%
RAEE (rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche)
0,00
0,00%
Ingombranti
0,00
0,00%
Inerti da costruzione e/o demolizione
0,00
0,00%
Indumenti usati
0,00
0,00%
Altri
0,00
0,00%
118 750,00
100,00%
FRAZIONI MERCEOLOGICHE R.D. ANNO 2007 CUTROFIANO
Vetro Plastica Carta e cartone Metalli Alluminio Pile Farmaci T. e/o F. Frazione umida - organica Frazione umida - sfalci di potatura
TOT kg
%
41 560,00
16,44%
9 440,00
3,73%
62 050,00
24,54%
3 540,00
1,40%
0,00
0,00%
150,00
0,06%
70,00
0,03%
0,00
0,00%
3 650,00
1,44%
0,00
0,00%
RAEE (rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche)
6 820,00
2,70%
Ingombranti
5 540,00
2,19%
Inerti da costruzione e/o demolizione
0,00
0,00%
Indumenti usati
0,00
0,00%
120 020,00
47,47%
252 840,00
100,00%
Altri
PIANO RIFIUTI AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE LE/2 FRAZIONI MERCEOLOGICHE R.D. ANNO 2007 DISO
Vetro
TOT kg
%
9 600,00
2,07%
Plastica
132 290,00
28,48%
Carta e cartone
304 850,00
65,63%
12 610,00
2,71%
Alluminio
0,00
0,00%
Pile
0,00
0,00%
Farmaci
0,00
0,00%
T. e/o F.
0,00
0,00%
Frazione umida - organica
0,00
0,00%
Frazione umida - sfalci di potatura
0,00
0,00%
RAEE (rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche)
0,00
0,00%
Ingombranti
0,00
0,00%
Inerti da costruzione e/o demolizione
0,00
0,00%
Indumenti usati
0,00
0,00%
Metalli
Altri
5 120,00
1,10%
464 470,00
100,00%
FRAZIONI MERCEOLOGICHE R.D. ANNO 2007 GIUGGIANELLO
TOT kg
%
Vetro
7 730,00
25,04%
Plastica
8 085,00
26,19%
Carta e cartone
9 460,00
30,64%
Metalli
0,00
0,00%
Alluminio
0,00
0,00%
Pile
0,00
0,00%
Farmaci
0,00
0,00%
T. e/o F.
0,00
0,00%
Frazione umida - organica
0,00
0,00%
Frazione umida - sfalci di potatura
0,00
0,00%
1 180,00
3,82%
RAEE (rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche) Ingombranti
700,00
2,27%
Inerti da costruzione e/o demolizione
0,00
0,00%
Indumenti usati
0,00
0,00%
3 720,00
12,05%
30 875,00
100,00%
Altri
FRAZIONI MERCEOLOGICHE R.D. ANNO 2007 GIURDIGNANO
TOT kg
%
Vetro
57 804,00
50,40%
Plastica
34 160,00
29,78%
Carta e cartone
17 880,00
15,59%
3 950,00
3,44%
Alluminio
400,00
0,35%
Pile
500,00
0,44%
Farmaci
0,00
0,00%
T. e/o F.
0,00
0,00%
Frazione umida - organica
0,00
0,00%
Frazione umida - sfalci di potatura
0,00
0,00%
RAEE (rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche)
0,00
0,00%
Ingombranti
0,00
0,00%
Inerti da costruzione e/o demolizione
0,00
0,00%
Indumenti usati
0,00
0,00%
Altri
0,00
0,00%
114 694,00
100,00%
Metalli
PIANO RIFIUTI AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE LE/2 FRAZIONI MERCEOLOGICHE R.D. ANNO 2007 MINERVINO DI LECCE
Vetro
TOT kg
%
152 194,00
47,18%
52 820,00
16,37%
116 490,00
36,11%
1 085,00
0,34%
Alluminio
0,00
0,00%
Pile
0,00
0,00%
Farmaci
0,00
0,00%
T. e/o F.
0,00
0,00%
Frazione umida - organica
0,00
0,00%
Frazione umida - sfalci di potatura
0,00
0,00%
RAEE (rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche)
0,00
0,00%
Ingombranti
0,00
0,00%
Inerti da costruzione e/o demolizione
0,00
0,00%
Indumenti usati
0,00
0,00%
Plastica Carta e cartone Metalli
Altri
0,00
0,00%
322 589,00
100,00%
FRAZIONI MERCEOLOGICHE R.D. ANNO 2007 MURO LECCESE
TOT kg
%
Vetro
75 120,00
51,54%
Plastica
20 280,00
13,91%
Carta e cartone
26 550,00
18,22%
Metalli
1 156,00
0,79%
Alluminio
1 200,00
0,82%
Pile
129,00
0,09%
Farmaci
145,00
0,10%
T. e/o F.
1,00
0,00%
10 010,00
6,87%
Frazione umida - organica Frazione umida - sfalci di potatura
0,00
0,00%
RAEE (rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche)
9 840,00
6,75%
Ingombranti
1 310,00
0,90%
Inerti da costruzione e/o demolizione
0,00
0,00%
Indumenti usati
0,00
0,00%
Altri
10,00
0,01%
145 751,00
100,00%
FRAZIONI MERCEOLOGICHE R.D. ANNO 2007 NOCIGLIA
TOT kg
%
Vetro
70 720,00
39,64%
Plastica
36 790,00
20,62%
Carta e cartone
66 460,00
37,26%
3 900,00
2,19%
Metalli Alluminio
350,00
0,20%
Pile
0,00
0,00%
Farmaci
0,00
0,00%
T. e/o F.
0,00
0,00%
Frazione umida - organica
0,00
0,00%
Frazione umida - sfalci di potatura
0,00
0,00%
RAEE (rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche)
0,00
0,00%
Ingombranti
0,00
0,00%
Inerti da costruzione e/o demolizione
0,00
0,00%
Indumenti usati
0,00
0,00%
Altri
170,00
0,10%
178 390,00
100,00%
PIANO RIFIUTI AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE LE/2 FRAZIONI MERCEOLOGICHE R.D. ANNO 2007 ORTELLE
TOT kg
%
Vetro
34 760,00
34,66%
Plastica
14 892,00
14,85%
Carta e cartone
33 862,00
33,76%
6 587,00
6,57%
Metalli Alluminio
116,50
0,12%
Pile
0,00
0,00%
Farmaci
0,00
0,00%
T. e/o F.
0,00
0,00%
Frazione umida - organica
0,00
0,00%
Frazione umida - sfalci di potatura
0,00
0,00%
5 130,00
5,11%
RAEE (rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche) Ingombranti
300,00
0,30%
Inerti da costruzione e/o demolizione
0,00
0,00%
Indumenti usati
0,00
0,00%
Altri
4 647,00
4,63%
100 294,50
100,00%
FRAZIONI MERCEOLOGICHE R.D. ANNO 2007 OTRANTO
TOT kg
%
Vetro
74 060,00
33,37%
Plastica
41 179,41
18,55%
Carta e cartone
84 732,15
38,17%
Metalli
0,00
0,00%
Alluminio
0,00
0,00%
Pile
0,00
0,00%
Farmaci
0,00
0,00%
T. e/o F.
0,00
0,00%
Frazione umida - organica
0,00
0,00%
Frazione umida - sfalci di potatura
0,00
0,00%
12 490,00
5,63%
RAEE (rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche) Ingombranti
6 120,00
2,76%
Inerti da costruzione e/o demolizione
0,00
0,00%
Indumenti usati
0,00
0,00%
3 380,00
1,52%
221 961,56
100,00%
Altri
FRAZIONI MERCEOLOGICHE R.D. ANNO 2007 POGGIARDO
TOT kg
%
Vetro
57 130,00
Plastica
28 540,00
6,59%
274 920,00
63,51%
1 870,00
0,43%
0,00
0,00%
Carta e cartone Metalli Alluminio Pile
13,20%
104,00
0,02%
Farmaci
10,00
0,00%
T. e/o F.
0,00
0,00%
Frazione umida - organica
0,00
0,00%
Frazione umida - sfalci di potatura
0,00
0,00%
RAEE (rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche)
10 700,00
2,47%
Ingombranti
49 720,00
11,49%
Inerti da costruzione e/o demolizione
0,00
0,00%
Indumenti usati
0,00
0,00%
9 871,00
2,28%
432 865,00
100,00%
Altri
PIANO RIFIUTI AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE LE/2 FRAZIONI MERCEOLOGICHE R.D. ANNO 2007 SAN CASSIANO
TOT kg
%
Vetro
68 680,00
38,40%
Plastica
32 970,00
18,43%
Carta e cartone
65 020,00
36,35%
4 340,00
2,43%
Metalli Alluminio
150,00
0,08%
Pile
0,00
0,00%
Farmaci
0,00
0,00%
T. e/o F.
0,00
0,00%
Frazione umida - organica
0,00
0,00%
Frazione umida - sfalci di potatura
0,00
0,00%
RAEE (rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche)
0,00
0,00%
1 680,00
0,94%
Inerti da costruzione e/o demolizione
0,00
0,00%
Indumenti usati
0,00
0,00%
Ingombranti
Altri
6 015,00
3,36%
178 855,00
100,00%
FRAZIONI MERCEOLOGICHE R.D. ANNO 2007 SANARICA
TOT kg
%
Vetro
51 720,00
45,26%
Plastica
28 850,00
25,25%
Carta e cartone
19 070,00
16,69%
3 350,00
2,93%
Metalli Alluminio
55,00
0,05%
Pile
0,00
0,00%
Farmaci
0,00
0,00%
T. e/o F.
0,00
0,00%
Frazione umida - organica
0,00
0,00%
Frazione umida - sfalci di potatura
0,00
0,00%
RAEE (rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche)
0,00
0,00%
11 220,00
9,82%
Inerti da costruzione e/o demolizione
0,00
0,00%
Indumenti usati
0,00
0,00%
Altri
0,00
0,00%
114 265,00
100,00%
Ingombranti
FRAZIONI MERCEOLOGICHE R.D. ANNO 2007 SANTA CESAREA TERME
TOT kg
%
Vetro
69 600,00
42,83%
Plastica
24 810,00
15,27%
Carta e cartone
57 850,00
35,60%
Metalli
0,00
0,00%
Alluminio
0,00
0,00%
Pile
0,00
0,00%
Farmaci
0,00
0,00%
T. e/o F.
0,00
0,00%
Frazione umida - organica
0,00
0,00%
Frazione umida - sfalci di potatura
0,00
0,00%
RAEE (rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche)
7 440,00
4,58%
Ingombranti
2 800,00
1,72%
Inerti da costruzione e/o demolizione
0,00
0,00%
Indumenti usati
0,00
0,00%
Altri
0,00
0,00%
162 500,00
100,00%
PIANO RIFIUTI AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE LE/2 FRAZIONI MERCEOLOGICHE R.D. ANNO 2007 SPONGANO
TOT kg
%
Vetro
38 080,00
22,73%
Plastica
37 902,00
22,63%
Carta e cartone
70 990,00
42,38%
5 147,00
3,07%
Alluminio
323,40
0,19%
Pile
400,00
0,24%
8,00
0,00%
Metalli
Farmaci T. e/o F. Frazione umida - organica
35,00
0,02%
1 900,00
1,13%
Frazione umida - sfalci di potatura
0,00
0,00%
4 644,00
2,77%
Ingombranti
0,00
0,00%
Inerti da costruzione e/o demolizione
0,00
0,00%
Indumenti usati
0,00
0,00%
RAEE (rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche)
Altri
8 085,00
4,83%
167 514,40
100,00%
FRAZIONI MERCEOLOGICHE R.D. ANNO 2007 SUPERSANO
TOT kg
%
Vetro
27 320,00
11,35%
Plastica
34 154,00
14,19%
148 937,00
61,89%
9 976,00
4,15%
Carta e cartone Metalli Alluminio Pile
283,30
0,12%
1 353,00
0,56%
Farmaci
105,00
0,04%
T. e/o F.
0,00
0,00%
Frazione umida - organica
0,00
0,00%
Frazione umida - sfalci di potatura
0,00
0,00%
5 910,00
2,46%
RAEE (rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche) Ingombranti
330,00
0,14%
Inerti da costruzione e/o demolizione
0,00
0,00%
Indumenti usati
0,00
0,00%
12 278,00
5,10%
240 646,30
100,00%
Altri
FRAZIONI MERCEOLOGICHE R.D. ANNO 2007 SURANO
Vetro
TOT kg
%
6 580,00
6,96%
Plastica
12 380,00
13,09%
Carta e cartone
59 300,00
62,68%
7 160,00
7,57%
Alluminio
0,00
0,00%
Pile
0,00
0,00%
Farmaci
27,00
0,03%
T. e/o F.
0,00
0,00%
Frazione umida - organica
0,00
0,00%
Frazione umida - sfalci di potatura
0,00
0,00%
RAEE (rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche)
4 060,00
4,29%
Ingombranti
Metalli
4 800,00
5,07%
Inerti da costruzione e/o demolizione
0,00
0,00%
Indumenti usati
0,00
0,00%
300,00
0,32%
94 607,00
100,00%
Altri
PIANO RIFIUTI AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE LE/2 FRAZIONI MERCEOLOGICHE R.D. ANNO 2007 UGGIANO LA CHIESA
Vetro Plastica Carta e cartone
TOT kg
%
99 020,00
27,12%
9 570,00
2,62%
32 730,00
8,97%
3 080,00
0,84%
Alluminio
200,00
0,05%
Pile
126,00
0,03%
Farmaci
101,00
0,03%
T. e/o F.
5,00
0,00%
Frazione umida - organica
0,00
0,00%
Frazione umida - sfalci di potatura
0,00
0,00%
10 340,00
2,83%
Ingombranti
0,00
0,00%
Inerti da costruzione e/o demolizione
0,00
0,00%
Indumenti usati
0,00
0,00%
Metalli
RAEE (rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche)
Altri
209 912,00
57,50%
365 084,00
100,00%
PIANO RIFIUTI AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE LE/2
Tabella E.1
DATI RIEPILOGATIVI AMBITO RACCOLTA OTTIMALE (A.T.O.) LE/2
A.T.O. LE/2
2000
N. abitanti
variazione percentuale
2007
320 897
319 810
Superficie (kmq)
980,10
980,10
DensitĂ popolazione * (ab/km)
327,41
326,30
- 0,34%
RSU totali (ton)
121 583,35
141 727,45
+ 16,57%
RSU indifferenziati (ton)
111 329,93
127 894,81
+ 14,88%
10 253,42
13 832,63
+ 34,91%
0,08
0,10
+ 1,33%
378,89
443,16
+ 16,96%
1,04
1,21
+ 16,96%
346,93
399,91
+ 15,27%
0,95
1,10
+ 15,27%
31,95
43,25
+ 35,37%
0,09
0,12
+ 35,37%
R.D. (ton)
% R.D.
RSU totali/abitanti/anno (kg/ab/anno)
RSU totali/abitanti/giorno (kg/ab/giorno) RSU indifferenziati/abitante/anno (kg/ab/anno) RSU indifferenziati/abitante/giorno (kg/ab/giorno) RD/abitante/anno (kg/ab/anno)
RD/abitante/giorno (kg/ab/giorno)
- 0,34%
1,25 1,20
1,21
1,15 1,10
RSU totali/abitanti/giorno (kg/ab/giorno)
1,05
1,04 1,00 0,95 0,90
2000
2007
PIANO RIFIUTI AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE LE/2 Tabella E.1.1
DATI RIEPILOGATIVI AREA RACCOLTA OTTIMALE (A.R.O.) 4
A.R.O. 4
2000
variazione percentuale
2007
N. abitanti
93 954
92 102
Superficie (kmq)
336,78
336,78
DensitĂ popolazione * (ab/km)
278,98
273,48
- 1,97%
RSU totali (ton)
38 405,20
40 343,14
+ 5,05%
RSU indifferenziati (ton)
35 329,76
33 475,27
- 5,25%
3 075,44
6 867,87
+ 123,31%
8,01%
17,02%
+ 9,01%
408,77
438,03
+ 7,16%
1,12
1,20
+ 7,16%
376,03
363,46
- 3,34%
1,03
1,00
- 3,34%
32,73
74,57
+ 127,80%
0,09
0,20
+ 127,80%
R.D. (ton)
% R.D.
RSU totali/abitanti/anno (kg/ab/anno) RSU totali/abitanti/giorno (kg/ab/giorno) RSU indifferenziati/abitante/anno (kg/ab/anno) RSU indifferenziati/abitante/giorno (kg/ab/giorno) RD/abitante/anno (kg/ab/anno)
RD/abitante/giorno (kg/ab/giorno)
- 1,97%
PIANO RIFIUTI AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE LE/2 Tabella E.1.2
DATI RIEPILOGATIVI AREA RACCOLTA OTTIMALE (A.R.O.) 5
A.R.O. 5
N. abitanti
2000
variazione percentuale
2007
134 535
137 957
Superficie (kmq)
151,64
151,64
DensitĂ popolazione * (ab/km)
887,20
909,77
+ 2,54%
RSU totali (ton)
51 662,14
61 397,39
+ 18,84%
RSU indifferenziati (ton)
48 019,59
58 323,18
+ 21,46%
3 642,55
3 074,21
- 15,60%
7,05%
5,01%
- 2,04%
384,01
445,05
+ 15,90%
1,05
1,22
+ 15,90%
356,93
422,76
+ 18,44%
0,98
1,16
+ 18,44%
27,08
22,28
- 17,70%
0,07
0,06
- 17,70%
R.D. (ton)
% R.D.
RSU totali/abitanti/anno (kg/ab/anno)
RSU totali/abitanti/giorno (kg/ab/giorno) RSU indifferenziati/abitante/anno (kg/ab/anno) RSU indifferenziati/abitante/giorno (kg/ab/giorno) RD/abitante/anno (kg/ab/anno)
RD/abitante/giorno (kg/ab/giorno)
+ 2,54%
PIANO RIFIUTI AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE LE/2 Tabella E.1.3
DATI RIEPILOGATIVI AREA RACCOLTA OTTIMALE (A.R.O.) 6
A.R.O. 6
2000
variazione percentuale
2007
N. abitanti
92 408
89 751
Superficie (kmq)
491,68
491,68
DensitĂ popolazione * (ab/km)
187,94
182,54
- 2,88%
RSU totali (ton)
31 516,01
39 986,92
+ 26,88%
RSU indifferenziati (ton)
27 980,58
36 096,36
+ 29,01%
3 535,43
3 890,55
+ 10,04%
% R.D.
11,22%
9,73%
- 1,49%
RSU totali/abitanti/anno (kg/ab/anno)
341,05
445,53
+ 30,63%
0,93
1,22
+ 30,63%
302,79
402,18
+ 32,82%
0,83
1,10
+ 32,82%
38,26
43,35
+ 13,30%
0,10
0,12
+ 13,30%
R.D. (ton)
RSU totali/abitanti/giorno (kg/ab/giorno) RSU indifferenziati/abitante/anno (kg/ab/anno) RSU indifferenziati/abitante/giorno (kg/ab/giorno) RD/abitante/anno (kg/ab/anno)
RD/abitante/giorno (kg/ab/giorno)
- 2,88%
PIANO RIFIUTI AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE LE/2
Tabella E.2
DATI RIEPILOGATIVI AMBITO RACCOLTA OTTIMALE (A.T.O.) LE/2
A.T.O. LE/2
N. abitanti
2007
variazione percentuale
2008
319 810
319 810
Superficie (kmq)
980,10
980,10
DensitĂ popolazione * (ab/km)
326,30
326,30
0,00%
RSU totali (ton)
141 727,45
140 696,91
- 0,73%
RSU indifferenziati (ton)
127 894,81
122 224,41
- 4,43%
13 832,63
18 472,51
+ 33,54%
0,10
0,13
+ 3,37%
443,16
439,94
- 0,73%
1,21
1,21
- 0,73%
399,91
382,18
- 4,43%
1,10
1,05
- 4,43%
43,25
57,76
+ 33,54%
0,12
0,16
+ 33,54%
R.D. (ton)
% R.D.
RSU totali/abitanti/anno (kg/ab/anno)
RSU totali/abitanti/giorno (kg/ab/giorno) RSU indifferenziati/abitante/anno (kg/ab/anno) RSU indifferenziati/abitante/giorno (kg/ab/giorno) RD/abitante/anno (kg/ab/anno)
RD/abitante/giorno (kg/ab/giorno)
0,00%
1,214
1,214 1,212 1,210 1,208
RSU totali/abitanti/giorno (kg/ab/giorno)
1,206
1,205
1,204 1,202 1,200
2007
2008
PIANO RIFIUTI AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE LE/2 Tabella E.2.1
DATI RIEPILOGATIVI AREA RACCOLTA OTTIMALE (A.R.O.) 4
A.R.O. 4
2007
variazione percentuale
2008
N. abitanti
92 102
92 102
Superficie (kmq)
336,78
336,78
DensitĂ popolazione * (ab/km)
273,48
273,48
0,00%
RSU totali (ton)
40 343,14
39 821,72
- 1,29%
RSU indifferenziati (ton)
33 475,27
31 406,84
- 6,18%
6 867,87
8 414,89
+ 22,53%
% R.D.
17,02%
21,13%
+ 4,11%
RSU totali/abitanti/anno (kg/ab/anno)
438,03
432,37
- 1,29%
1,20
1,18
- 1,29%
363,46
341,00
- 6,18%
1,00
0,93
- 6,18%
74,57
91,36
+ 22,53%
0,20
0,25
+ 22,53%
R.D. (ton)
RSU totali/abitanti/giorno (kg/ab/giorno) RSU indifferenziati/abitante/anno (kg/ab/anno) RSU indifferenziati/abitante/giorno (kg/ab/giorno) RD/abitante/anno (kg/ab/anno)
RD/abitante/giorno (kg/ab/giorno)
0,00%
PIANO RIFIUTI AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE LE/2 Tabella E.2.2
DATI RIEPILOGATIVI AREA RACCOLTA OTTIMALE (A.R.O.) 5
A.R.O. 5
N. abitanti
2007
variazione percentuale
2008
137 957
137 957
Superficie (kmq)
151,64
151,64
DensitĂ popolazione * (ab/km)
909,77
909,77
0,00%
RSU totali (ton)
61 397,39
61 652,21
+ 0,42%
RSU indifferenziati (ton)
58 323,18
57 191,53
- 1,94%
3 074,21
4 460,68
+ 45,10%
5,01%
7,24%
+ 2,230%
445,05
446,89
+ 0,42%
1,22
1,22
+ 0,42%
422,76
414,56
- 1,94%
1,16
1,14
- 1,94%
22,28
32,33
+ 45,11%
0,06
0,09
+ 45,11%
R.D. (ton)
% R.D.
RSU totali/abitanti/anno (kg/ab/anno)
RSU totali/abitanti/giorno (kg/ab/giorno) RSU indifferenziati/abitante/anno (kg/ab/anno) RSU indifferenziati/abitante/giorno (kg/ab/giorno) RD/abitante/anno (kg/ab/anno)
RD/abitante/giorno (kg/ab/giorno)
0,00%
PIANO RIFIUTI AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE LE/2 Tabella E.2.3
DATI RIEPILOGATIVI AREA RACCOLTA OTTIMALE (A.R.O.) 6
A.R.O. 6
2007
variazione percentuale
2008
N. abitanti
89 751
89 751
Superficie (kmq)
491,68
491,68
DensitĂ popolazione * (ab/km)
182,54
182,54
0,00%
RSU totali (ton)
39 986,92
39 222,98
-1,91%
RSU indifferenziati (ton)
36 096,36
33 626,04
-6,84%
3 890,55
5 596,94
+ 43,86%
9,73%
14,27%
+ 4,54%
445,53
437,02
- 1,91%
1,22
1,20
- 1,91%
402,18
374,66
- 6,84%
1,10
1,03
- 6,84%
43,35
62,36
+ 43,86%
0,12
0,17
+ 43,86%
R.D. (ton)
% R.D.
RSU totali/abitanti/anno (kg/ab/anno)
RSU totali/abitanti/giorno (kg/ab/giorno) RSU indifferenziati/abitante/anno (kg/ab/anno) RSU indifferenziati/abitante/giorno (kg/ab/giorno) RD/abitante/anno (kg/ab/anno)
RD/abitante/giorno (kg/ab/giorno)
0,00%
PIANO RIFIUTI AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE LE/2
CAP. 6 − STATO DI FATTO RACCOLTA RIFIUTI ATO LE/2 Il Consorzio dell’ATO LE/2 ha già proceduto per la quasi totalità dei comuni dell’ARO (Area di Raccolta Ottimale) 4 e per l’ARO 6 alla aggiudicazione del nuovo servizio di raccolta dei RSU in forma unitaria attraverso il seguente percorso tecnico-amministrativo. Con Delibera di Assemblea dell’ATO LE/2 é stato stabilito di dividere il territorio dell’ATO LE/2 in tre parti, rispettando la divisione in Aree di Raccolta Ottimali (ARO) già effettuata dalla Provincia di Lecce con il proprio Piano. Le Aree di Raccolta Ottimali sono costituite dalle aree di utenza per la gestione del sistema di raccolta indifferenziata, di raccolta differenziata e di spazzamento definite in maniera da conseguire sia la corrispondenza con potenziali aree di raccolta omogenee, sia il rispetto di una situazione amministrativa esistente quella delle Unioni dei Comuni e dei Consorzi tra Comuni, che sono, per definizione di legge, soggetti locali costituiti tra l'altro per l'esercizio associato di funzioni comunali. L'ottimizzazione del servizio di raccolta e trasporto dei rifiuti deve prevedere lo svolgimento dei servizi in ambiti più ristretti rispetto a quello provinciale e la realizzazione di infrastrutture a sostegno dei servizi per aree omogenee utili ad ottimizzare i costi di trasporto come per esempio stazioni di trasferenza e compattazione. I criteri seguiti per la delimitazione delle aree di raccolta sono stati i seguenti: •
rispetto delle indicazioni impiantistiche del Piano Regionale degli RSU e del Programma di emergenza con utilizzo ottimale degli impianti esistenti e previsti;
•
minimizzazione dei costi e degli impatti derivanti dal trasporto a lunga distanza dei rifiuti prevedendo quindi l'opportunità di realizzare stazioni di trasferenza e compattazione;
•
individuazione di criteri dimensionali di popolazione servita, idonei a garantire gestioni efficaci, efficienti ed economiche e contenuti a tal fine in un intervallo omogeneo di popolazione residente e quantità di rifiuti prodotti;
•
rispetto del criterio di prossimità agli impianti per cui ogni Comune si aggrega con altri Comuni nel sub-ATO intorno all'impiantistica prevista;
•
criteri di omogeneità morfologica che tengano in considerazione la rete viaria esistente in modo da limitare il traffico degli automezzi verso e dagli impianti.
43
PIANO RIFIUTI AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE LE/2
Poiché fine primario della organizzazione della gestione dei rifiuti all'interno di un ambito ottimale deve essere il superamento della frammentazione, l'individuazione da parte di aree di raccolta ottimale deve essere interpretata come delimitazione di sub-ambiti di autosufficienza minima, come soglia al sotto della quale non si può scendere ma al di sopra della quale si può andare se le condizioni socio-economiche del territorio lo consentono. Sono pertanto possibili accordi tra le diverse aree di raccolta tendenti a raggiungere più elevati livelli di aggregazione gestionale.
Con Delibera di Assemblea dell’ATO LE/2 é stato stabilito di affidare il servizio per ogni bacino organizzativo sulla base di progetti, disciplinari d'oneri e schemi contrattuali omogenei predisposti dalla stessa Autorità affidando l’incarico ad un pool di tecnici locali.
Si è venuto così a configurare un sistema di gestione di dimensioni idonee per le fasi di raccolta differenziata, indifferenziata e spezzamento.
L’ARO 4 coincide con la parte centrale e mediana del territorio dell’ATO LE/2, l’ARO 6 con la parte est del territorio che si affaccia sul mare Adriatico e l’ARO 5 coincide con i comuni a ovest che si affacciano sul mare Ionio.
L’Assemblea dei Sindaci ha quindi approvato con Delibera n. 30 del 12.12.2006 il progetto preliminare inerente la “Organizzazione dei servizi di igiene urbana nell’ARO 4 e nell’ARO 6 dell’ Ambito Territoriale Ottimale LE/2”. Con Determina Dirigenziale n. 4 e n. 5 del 07.12.2007 è stato infine approvato il progetto risultato aggiudicatario dalla gara espletata secondo il criterio dell’offerta tecnicamente più vantaggiosa del nuovo servizio di raccolta dei RSU in forma unitaria per la durata di anni nove e per l’importo rispettivamente di € 31.747.925,32 per l’ARO 4 e di € 69.809.625,50 per l’ARO 6, A oggi sia per l’ARO 4 che per l’ARO 6 sono stati sottoscritti i contratti con le ATI aggiudicatarie e si è nella fase di avvio del nuovo servizio di raccolta in forma unitaria.
44
PIANO RIFIUTI AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE LE/2
Invece per i comuni appartenenti all’ARO 5 era stato pubblicato il bando in esecuzione alla delibera del Consiglio di Amministrazione dell’ATO LE/2 n.11 del 19.11.2008 ma poi lo stesso è stato revocato con delibera del C. di A. del 10.07.2009 e il progetto dei servizi è stato rimandato ai progettisti per essere modificato.
Per i quattro Comuni dell’ARO 4: Galatina, Maglie, Soleto, Sogliano Cavour che per diverse ragioni: scadenze contrattuali in corso, partecipazione a società miste in scadenza, ecc. non sono entrati nei due primi bandi è stato pure redatto il progetto del nuovo servizio ed è in fase di pubblicazione il relativo bando. Il Consorzio ATO LE/2, in qualità di stazione appaltante, detiene i poteri disciplinari rispetto all'appaltatore, mentre i Comuni mantengono i poteri di verifica sulla puntuale esecuzione delle raccolte (modalità, frequenze, tempi ecc.).
Di seguito vengono descritti i servizi appaltati nell’ARO 4 e nell’ARO 6, che presentano alcune differenze dovute sia alla diversa conformazione del territorio come la presenza di comuni costieri nell’ARO 6 sia alle migliorie offerte dalle ATI aggiudicatarie dell’appalto. •
ARO 4 – DESCRIZIONE DEL NUOVO SERVIZIO DI RACCOLTA RSU I comuni che fanno parte dell’ ARO 4 e che rientrano nel nuovo servizio sono: Bagnolo, Cannole, Carpignano Salentino, Castrignano dei Greci, Corigliano, Cursi, Martano, Melpignano, Palmariggi, Sternatia e Zollino. I comuni che fanno parte dell’ ARO 4 e che non rientrano nel nuovo servizio sono: Galatina, Maglie, Soleto, Sogliano Cavour. Nell’ARO 4 non sono presenti comuni costieri. L’ ATI, aggiudicataria dell’appalto, è composta dalle seguenti tre ditte : ECOTECNICA SRL: S.S. 101 Km 9,300 – Lequile (Le) BIANCO IGIENE AMBIENTALE SRL: Via Dei Bernardini, 85 – Nardò (Le) ARMANDO MUCCIO SRL: Via Duca d’Aosta, 6 – Taurisano (Le)
45
PIANO RIFIUTI AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE LE/2
I rifiuti solidi urbani ed assimilati raccolti in maniera indifferenziata rimangono di proprietà dell’ATO LE/2 che ne sostiene i relativi costi di smaltimento. I contributi CONAI rivenienti dalla raccolta differenziata sono di spettanza della ATI aggiudicataria mentre i costi per la selezione, l’avvio a recupero, il trattamento sono a carico dell’ATO LE/2. Nella fase di avvio del nuovo servizio, si è individuato nell’impianto di selezione, prima lavorazione e stoccaggio sito in Melpignano il recapito per i rifiuti provenienti dalle attività di raccolta differenziata. La raccolta nell’ARO 4 è costituita dai seguenti servizi. a) Raccolta domiciliare, del tipo “porta a porta”, presso utenze domestiche e non domestiche, dei rifiuti urbani e assimilati indifferenziati, trasporto e conferimento ad impianto autorizzato di trattamento/smaltimento sito nello stesso bacino e/o in ambito provinciale. b) Raccolta differenziata domiciliare, del tipo “porta a porta”, presso utenze domestiche e non domestiche, della frazione multimateriale leggera (carta, cartone, plastica, barattoli/lattine in banda stagnata/alluminio), trasporto e conferimento ad impianto autorizzato di recupero/trattamento. c) Raccolta differenziata domiciliare, del tipo “porta a porta”, presso utenze domestiche e non domestiche, del vetro, trasporto e conferimento ad impianto autorizzato di recupero/trattamento. d) Lavaggio e manutenzione dei contenitori stradali laddove previsti; e) Raccolta differenziata domiciliare di carta e cartone provenienti dalle utenze commerciali, industriali e artigianali, trasporto e conferimento ad impianto autorizzato di recupero/trattamento. f) Raccolta differenziata, trasporto e smaltimento dei rifiuti urbani di origine domestica ex RUP e di altri rifiuti urbani di natura pericolosa incluso l’onere dello smaltimento. g) Raccolta domiciliare, del tipo “porta a porta”, dei rifiuti ingombranti anche appartenenti alla categoria dei beni durevoli, e dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed
46
PIANO RIFIUTI AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE LE/2
elettroniche, trasporto e conferimento ad impianto autorizzato di recupero/trattamento, incluso l’onere del recupero e/o smaltimento. h) Raccolta domiciliare, del tipo “porta a porta”, degli sfalci e delle potature, trasporto e conferimento ad impianto autorizzato di recupero/trattamento, escluso l’onere del recupero/trattamento/smaltimento. i) Raccolta dei rifiuti cimiteriali, trasporto e conferimento ad impianto autorizzato di trattamento/smaltimento, escluso l’onere del recupero/trattamento/smaltimento. j) Raccolta rifiuti mercatali, trasporto e conferimento ad impianto autorizzato di trattamento/smaltimento sito nello stesso bacino e/o in ambito provinciale, escluso l’onere del recupero/trattamento/smaltimento. k) Raccolta rifiuti da feste e manifestazioni pubbliche, trasporto e conferimento ad impianto autorizzato di trattamento/smaltimento sito nello stesso bacino e/o in ambito provinciale, escluso l’onere del recupero/trattamento/smaltimento. l) Logistica e trasporti a recupero/smaltimento. m) Raccolta differenziata presso ecocentro, trasporto e conferimento ad impianto autorizzato di recupero/trattamento. n) Spazzamento manuale, meccanico e servizi complementari, trasporto e conferimento ad impianto autorizzato di trattamento/smaltimento sito nello stesso bacino e/o in ambito provinciale, escluso l’onere del recupero/trattamento/smaltimento; o) Servizi generali di coordinamento ed amministrazione. Nell’ARO 4 il nuovo servizio di raccolta è del tipo domiciliare porta a porta e dovrà essere integrato e implementato con la raccolta differenziata della frazione umida. Rispetto ai servizi di base sopra elencati, l’offerta dell’ATI aggiudicataria contiene migliorie sia in termini di quantità di automezzi ed attrezzature, sia in termini di standards dei servizi che di servizi aggiuntivi. Da monitorare con particolare riguardo saranno i seguenti servizi aggiuntivi:
47
PIANO RIFIUTI AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE LE/2
Diserbo meccanico/chimico che sarà eseguito nel periodo 1 marzo – 1 ottobre per un totale di n. 3 interventi per singolo comune, considerato che il problema delle “erbacce” assilla particolarmente il territorio. Lavaggio stradale che sarà eseguito nel periodo 1 luglio – 1 agosto per un totale di n. 1 intervento a settimana per singolo comune.
Le altre migliorie dei servizi al progetto dell’ATO LE/2 sono state:
Raccolta dei beni durevoli ed ingombranti/RAEE con una frequenza di n. 1 intervento a settimana anziché n. 1 intervento ogni 2 settimane.
Raccolta degli sfalci e delle potature con una frequenza di n. 1 intervento a settimana anziché n. 1 intervento ogni mese.
Raccolta rifiuti mercatali e
feste e manifestazioni con la localizzazione, prima
dell’inizio del mercato, di un opportuno numero di isole ecologiche composte da n. 3 bidoni da 360 litri (n. 1 per gli RSU Indifferenziati, n. 1 per il Multimateriale e n. 1 per il Vetro).
Logistica e trasporti a recupero/smaltimento con una frequenza di n. 12 interventi a settimana anziché n. 8 interventi a settimana.
Riassetto ed apertura Ecocentri con una frequenza di n. 3 interventi a settimana, anziché n. 2 interventi a settimana.
Spazzamento meccanizzato con un servizio di 3,5 Km ogni 1000 abitanti per settimana, anziché 1,3 Km ogni 1000 abitanti per settimana.
Spazzamento manuale con un servizio: Castrignano dei Greci da n. 2 addetti a n. 3 addetti impiegati 24 ore a settimana Corigliano d’Otranto con frequenza di 6 giorni a settimana da 5.000 ml di asse stradale a 5.600 ml Cursi con frequenza di 6 giorni a settimana da 500 ml di asse stradale a 750 ml
48
PIANO RIFIUTI AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE LE/2
Martano con frequenza di 6 giorni a settimana da 6.800 ml di asse stradale a 7.500 ml •
Tenuto conto delle migliorie, per la raccolta degli RSU nell’ARO 4 saranno complessivamente impiegati i seguenti personale, mezzi e attrezzature con le seguenti frequenze dei servizi.
ARO 4 - PERSONALE/MEZZI
QUANTITA’
Personale
63
Sede Aziendale
1
Autocompattatore posteriore 15-18
7
mc Autocompattatore posteriore 8-10 mc
8
Autocarro a vasca 2,5-5 mc
5
Dispositivo di bordo Etrack Box
20
Autocarro con cassone e sponda
130
Spazzatrice aspirante 3-4 mc
2
Autocarro carica cassoni 20-30 mc
1
ARO 4 - Numero di attrezzature di raccolta Bidoncini utenze domestiche Cassonetti 1.100 RSU
14.282
u. n. d.
189
Cassonetti 1.100 MULTI u. n. d.
180
Cassonetti 1.100 VETRO u. n. d.
180
Bidoni 360 RSU u. n. d.
336
Bidoni 360 MULTI u. n. d.
390
Bidoni 360 VETRO u. n. d.
339
Bidoncini 40-60 RSU u. n. d.
1.164
Bidoncini 60-80 MULTI u. n. d.
1.120
Bidoncini 25-35 VETRO u. n. d.
1.185
Legenda: u. n. d. = utenze non domestiche
49
PIANO RIFIUTI AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE LE/2
Periodo e frequenza dei servizi Servizio
Periodo
Frequenza Servizio
Raccolta domiciliare RSU-RSAU indifferenziati
1/1 – 31/12
4 int./sett.
Trasporto RSU-RSAU indifferenziati
1/1 – 31/12
4 int./sett.
Raccolta domiciliare multimateriale
1/1 – 31/12
1 int./sett.
Trasporto multimateriale
1/1 – 31/12
1 int./sett.
Raccolta domiciliare vetro
1/1 – 31/12
1 int./sett.
Trasporto vetro
1/1 – 31/12
1 int./sett.
Raccolta domiciliare RSU indiff. bar, disabili
1/1 – 31/12
2 int./sett.
Raccolta differenziata RUP
1/1 – 31/12
1 int./sett.
Raccolta differenziata beni durevoli – ingombranti
1/1 – 31/12
1 int./sett.
Raccolta differenziata sfalci e potature
1/1 – 31/12
1 int./sett.
Raccolta rifiuti cimiteriali
1/1 – 31/12
3 int./sett.
Raccolta rifiuti mercatali
1/1 – 31/12
1 int./sett.
Raccolta feste e manifestazioni
1/1 – 31/12
10 int./sett.
Spazzamento meccanizzato strade/piazze
1/1 – 31/12
1 int./sett.
Spazzamento manuale strade/piazze
1/1 – 31/12
6 int./sett.
Pulizia aree mercatali
1/1 – 31/12
1 int./sett.
Diserbo meccanico/chimico
1/3 – 1/10
3 int./anno
Lavaggio stradale
1/7 – 31/8
1 int./sett.
- RAEE
Riepilogando, il nuovo servizio di raccolta unitario è del tipo multimateriale porta a porta, cioè svolto presso il domicilio dell’utente (domestico e non domestico), svuotando appositi bidoncini in plastica della capacità di 40-60 litri per le utenze domestiche, e bidoni in plastica da 120 -360 -1100 litri per le utenze non domestiche. ARO 4 – ATTIVITA’ DI INFORMAZIONE E SENSIBILIZZAZIONE Al fine di una corretta programmazione nel Piano di Ambito delle attività di informazione e sensibilizzazione circa le problematiche della gestione dei rifiuti e al fine di evitare inutili e costose duplicazioni, sono appresso descritte le azioni che saranno svolte nell’ARO 4 a carico dell’ATI aggiudicataria.
1. Realizzazione e divulgazione di una Carta dei Servizi per i cittadini che riassuma tutti i servizi erogati in termini di: • Raccolta differenziata delle varie tipologie di rifiuti
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PIANO RIFIUTI AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE LE/2
• Spazzamento e lavaggio stradale • Servizi vari • Gli standard nello svolgimento dei servizi • Modalità di interazione tra ATI e utenze 2. Realizzazione di una Guida cartacea per far comprendere ai cittadini come e dove debba essere smaltita qualsiasi tipologia di rifiuto. 3. Realizzazione di un Calendario in cui siano riportati giorno per giorno i ritiri dei differenti rifiuti. 4. Distribuzione di materiale informativo circa le corrette modalità di utilizzo dei Composter domestici. 5. Programmazione e gestione di Incontri con la cittadinanza. 6. Sistema di raccolta Etrack Waste System costituito da: 1. Lettore dell’i-button posto sui contenitori da parte di ogni operatore addetto alla raccolta. 2. Software di scarico dati. 3. Sistema di analisi e reportistica. 7. Stampa, Radio, TV Campagne di comunicazione sulle testate locali di maggiore ascolto/lettura. 8. Affissioni Affissioni su tutto il territorio comunale. 9. Sito Web Inoltre, saranno svolte le seguenti attività di sensibilizzazione dei cittadini. Attività di informazione e sensibilizzazione verso l'Utenza Domestica Target Bambini Il programma si articola nei nove anni di durata dell'appalto. Al fine di coinvolgere il numero più elevato possibile di bambini e famiglie, l'operazione è rivolta sia alle scuole dell’infanzia che alle scuole primarie e secondarie inferiori presenti sul territorio dell'ARO 4.
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PIANO RIFIUTI AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE LE/2
Nel primo anno di attività, per tutte le scuole saranno promosse diverse <<Giornate Educative>>. Esse si terranno con frequenza periodica presso le scuole stesse. Nel corso di tali meeting, un incaricato dell'ATI illustrerà le varie problematiche, le modalità di un corretto approccio all'ambiente, ecc. con l'aiuto di tavole, diapositive ed altri supporti, che testimonino l'impegno del Comune e dell’ATI nell'espletamento dei servizi. Il materiale utilizzato, il linguaggio adottato e le immagini varieranno a seconda dell'età e del grado formativo dei bambini. Le giornate educative verranno svolte anche in collaborazione con i principali consorzi di gestione del recupero come COREPLA (Consorzio nazionale raccolta, riciclaggio e recupero rifiuti imballaggi in plastica), COREVE (Consorzio nazionale recupero vetro), COMIECO (Consorzio nazionale recupero e riciclo imballaggi a base cellulosica), ecc. Le giornate educative saranno propedeutiche all'attivazione di un concorso vero e proprio di durata annuale estremamente articolato e coinvolgente che l'ATI implementerà verso il target di riferimento. Posti quindi gli obiettivi informativi si attiverà un vero e proprio itinerario interscolastico di formazione sulle problematiche dell' ambiente denominato <<Itinerario Verde>>. L'itinerario si presenta in forma "ciclica", proprio a sottolineare la peculiarità del riciclo, solo grazie alle attività iniziali, infatti, è possibile svolgere quelle successive grazie all'innescarsi di un circolo virtuoso avente per tema l'ambiente. Esso si articola in: • Itinerario verde per le scuole primarie e dell'infanzia • Itinerario verde per le scuole secondarie inferiori per i cui dettagli si rimanda al progetto offerto dalla ATI aggiudicataria.
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PIANO RIFIUTI AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE LE/2
ARO 6 – DESCRIZIONE DEL NUOVO SERVIZIO DI RACCOLTA RSU I comuni che fanno parte dell’ ARO 6 e che rientrano nel nuovo servizio unitario sono: Andrano,
Botrugno,
Castro,
Cutrofiano,
Diso,
Giuggianello,
Giurdignano,
Minervino, Muro Leccese, Nociglia, Ortelle, Otranto, Poggiardo, San Cassiano, Sanarica, Santa Cesarea Terme, Scorrano, Spongano, Supersano, Surano, Uggiano La Chiesa. L’ ATI, aggiudicataria dell’appalto, è composta dalle seguenti ditte : LOMBARDI ECOLOGIA S.r.l. – corrente in Triggiano (Ba) in via Giovanni Casalino Tiburtina, 103 CNS - CONSORZIO NAZIONALE SERVIZI SOCIETA' COOPERATIVA con sede in Bologna alla via della Cooperazione, 21
I servizi base per l’ARO 6 messi a gara sono stati gli stessi di quelli per l’ARO 4. I servizi aggiuntivi offerti dall’ATI aggiudicataria sono stati invece: • raccolta differenziata tramite mezzo itinerante; • raccolta differenziata indumenti ed abiti usati; • raccolta differenziata oli vegetali esausti; • raccolta rifiuti inerti da demolizioni e costruzioni; • raccolta e trasporto depositi abusivi; • eliminazione imbrattamenti edifici pubblici – monumenti; • servizio di lavaggio stradale; • specifico servizio di lavaggio a forte pressione basolato centro-storico; • spurgo pozzi neri in edifici e strutture pubbliche; • pulizia e disinfezione bagni pubblici; • servizio di diserbo stradale programmato aggiuntivo; • manutenzione del verde pubblico; • servizi in occasioni di nevicate; • disinfezione, disinfestazione, derattizzazione, deblattizzazione; • squadra di supporto giorni festivi; • posizionameno bagni chimici; 53
PIANO RIFIUTI AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE LE/2
• realizzazione cartellonistica funzionale al servizio di spazzamento meccanico e lavaggio stradale; • allestimenti tramite elementi di arredo urbano in plastica riciclata; • coordinamento, monitoraggio, controllo del servizio. Per come riferito dal R.U.P. tra i servizi aggiuntivi particolarmente significativo è il potenziamento del servizio di raccolta RSU indifferenziati ed assimilati, da espletare con sistema di raccolta attiva "porta a porta" con differenziazione a richiesta dell’ ATO LE/2 alla fonte della frazione secca indifferenziata e della frazione organica per tutte le utenze domestiche e non domestiche residenti, con secchielli in HPDE/LPDE da 40 litri per le utenze non domestiche e contenitori da 120/360 litri per specifiche utenze non domestiche (bar, ristoranti, esercizi commerciali, ecc.). In sostanza,per come riferito dal R.U.P. a richiesta dell’ATO LE/2 nell'ambito del perimetro d'istituzione del servizio di ogni singolo comune, si adotterà, quale sistema di raccolta dei rifiuti solidi urbani indifferenziati ed assimilati una raccolta multimateriale domiciliare porta a porta con differenziazione alla fonte della frazione secca dalla frazione organica. Operativamente, per come riferito dal R.U.P.
alla bisogna si provvederà, pertanto, a
consegnare ad ogni utenza domestica, e non domestica, due pattumelle in HDPE/LPDE della capacità di 40 litri, di cui una di color marrone da utilizzare per il deposito della frazione organica e l’altra di color verde da utilizzare per il deposito della frazione secca; a tutte le utenze non domestiche (bar, ristoranti, pub, pizzerie, esercizi commerciali, ecc.), produttrici di significative quantità di rifiuti, presenti sull’intero territorio comunale, saranno distribuiti contenitori di volumetria maggiore, (120 – 360 litri) a seconda delle specifiche esigenze di produzione rifiuti. In alternativa alle pattumelle e/o su specifica richiesta, saranno consegnati bustoni di plastica in PVC rinforzata trasparenti, dando, in tal modo, l'opportunità agli utenti impossibilitati, per mancanza di spazio di tenere in casa le pattumelle in PVC, di poter comunque aderire al sistema di raccolta rifiuti adottato. Uno specifico potenziamento al suddetto servizio sarà adottato per tutto il periodo estivo (1 giugno - 30 settembre) su tutti i comuni con fascia costiera (Andrano, Castro, Diso, Otranto, Santa Cesarea Terme); in sostanza in detti centri, nel periodo estivo la frequenza di raccolta, da espletare, ove necessario anche in più turni, sarà, sia per la frazione secca indifferenziata, che per la frazione organica, di 7/7 giorni.
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PIANO RIFIUTI AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE LE/2
Inoltre, nei comuni costieri la raccolta dei RSU indifferenziati e differenziati sarà potenziata mediante contenitori stradali. •
In definitiva, nell’ARO 6 gli utenti potranno essere abituati da subito a separare l’umido dal secco nelle more della realizzazione degli impianti per la valorizzazione della frazione umida (impianti di compostaggio) e nei comuni costieri la raccolta domiciliare porta a porta sarà potenziata con in aggiunta la raccolta passiva da contenitori. •
Da evidenziare pure l’istituzione di servizi per la raccolta differenziata di ulteriori specifiche tipologie di rifiuti quali: • R.D. rifiuti tessili, abiti ed indumenti usati da effettuare a mezzo di specifici contenitori stradali e frequenza di raccolta quindicinale; • R.D. oli e grassi vegetali da effettuare "porta a porta", a mezzo di contenitori specifici distribuiti e frequenza di raccolta mensile; • R.D. rifiuti verdi provenienti da attività di manutenzione sia del verde pubblico che di quello privato, da effettuare "porta a porta" previa telefonata di preavviso al numero verde aziendale; • raccolta rifiuti inerti provenienti da piccole demolizioni; • raccolta rifiuti abbandonati sull'intero territorio dei comuni dell’ARO 6. •
Il programma di informazione e sensibilizzazione dell'utenza sarà attuato attraverso la realizzazione
di
specifico
materiale
pubblicitario
(manifesti
stradali,
volantini,
opuscoli/pieghevoli, carta dei servizi, incontri e lezioni verdi nelle scuole, ecoconcorso a premi, incentivi di natura economica, ecc.) da effettuare con cadenza annuale per tutta la durata dell'appalto e comunque per un impegno economico pari a 2,00 €/abitante
•
Il servizio di compostaggio domestico sarà gestito con le seguenti migliorie: •
maggior numero di composter (25 % delle utenze domestiche)
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PIANO RIFIUTI AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE LE/2
•
migliore organizzazione del servizio (disponibilità di un esperto agronomo, lezioni verdi, assistenza utenza).
In pratica l'ATI fornirà in comodato d’uso gratuito agli utenti che spontaneamente aderiranno al programma sperimentale un “composter” per un numero totale di 7.548 installazioni, interessando pertanto il 25% degli utenti domestici; ulteriori 377 composter pari al 5% saranno messo a disposizione quale riserva per eventuali integrazioni.
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CAP. 7− − DOTAZIONE IMPIANTISTICA ATO LE/2 Il Piano regionale di gestione dei rifiuti approvato dal Commissario Delegato per l’emergenza ambientale nella regione Puglia con Decreto n. 296 del 30.09.2002, ha previsto per il bacino LE/2 (Salento Centrale) costituito da 46 Comuni sulla base di una produzione di rifiuti di 357 ton/giorno, nella prima fase di attuazione del Piano e nella fase a regime i seguenti impianti: Fase di transizione • Discarica controllata di Poggiardo, località Pastorizze, di titolarità pubblica, realizzata, in esercizio in ampliamento • Discarica controllata di Nardò, località Castellino, di titolarità privata, realizzata, in esercizio, in esaurimento con possibilità di ampliamento • Centro raccolta differenziata materiali secchi di Melpignano, pubblico, realizzato, non in esercizio Gestione a regime • Impianto complesso costituito da selezione, biostabilizzazione e produzione CDR con annessa discarica di servizio/soccorso, di titolarità pubblica, da realizzare, in sito da individuare • Centro raccolta differenziata materiali secchi di Melpignano, pubblico, realizzato • Impianto di compostaggio da definire da parte dell’Autorità di bacino Con Decreto commissariale n. 311 del 13.12.2003 è stato indetto pubblico incanto per l’affidamento della costruzione e gestione dell’impianto complesso RSU previsto nella gestione a regime del Bacino LE/2. Con Ordinanza commissariale n. 28 del 22.09.2004 è stato fissato il termine dell’esercizio della discarica di Poggiardo al 31.12.2004 e la prosecuzione dell’esercizio della discarica di Nardò a tutto il luglio 2006. Con i Decreti commissariali n. 275 del 26.11.2004 e n. 135 del 23.06.2006 è stata aggiudicata all’ATI CO.GE.AM. la gara per l’affidamento del pubblico servizio di gestione per la durata di anni 17 dell’impianto complesso RSU per il Bacino LE/2 inclusa l’acquisizione dell’area, la progettazione e la realizzazione, costituito da:
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a) centro di selezione e linea di biostabilizzazione nel comune di Poggiardo; b) discarica di servizio/soccorso nel comune di Corigliano d’Otranto; c) gestione del centro di raccolta, prima lavorazione e stoccaggio dei materiali provenienti dalla raccolta differenziata nel comune di Melpignano; per un valore dell’offerta di aggiudicazione di € 19.478.990,00 e per una tariffa di € 39,00/ton. Con Decreto n. 274/CD in data 26.11.2004 è stata pure aggiudicata all’ATI CO.GE.AM. la gara per l’affidamento, per la durata di anni 15, del pubblico servizio di gestione del sistema impiantistico per il recupero energetico dei rifiuti urbani per tutta la provincia di Lecce, cioè per tutti e tre i Bacini LE/1, LE/2 e LE/3 con una produzione di RSU pari a circa 1032 ton/giorno, costituito da linea di produzione C. D. R. inclusa l’acquisizione dell’area, la progettazione e la realizzazione nel comune di Cavallino, per un valore dell’offerta di aggiudicazione di
€ 11.094.000,00 di cui € 9.429.000.000 con fondi
dell’aggiudicatario e co-finanziamento pubblico di € 1.664.000 a valere sulle risorse del POR Puglia 2000/2006 misura 1.8 per la tariffa offerta di 73,00/ton. Esaurita la discarica di Poggiardo e in via di chiusura quella di Nardò, nelle more della realizzazione dell’impianto complesso per il bacino LE/2, nel maggio 2006 il C.D. ha invitato i soggetti gestori di impianti di trattamento RSU regolarmente autorizzati, a manifestare il proprio interesse a definire specifiche intese a tempo determinato finalizzate al trattamento di biostabilizzazione dei rifiuti prodotti nei comuni della provincia di Lecce e al successivo conferimento delle frazioni selezionate nelle discariche locali. Nel giugno/luglio 2006 la SUD GAS S.r.l ha manifestato la disponibilità dell’impianto di selezione/trattamento per la valorizzazione e il riciclaggio di residui sito in Poggiardo alla contrada Pastorizze di cui ha la titolarità, in esercizio per effetto della autorizzazione n. 1658 rilasciata il 13.04.2004 dalla Provincia di Lecce e ha dichiarato la disponibilità ad integrare tempestivamente lo stesso con una sezione di biostabilizzazione del rifiuto, facendo ricorso a sistemi provvisori basati sulla tecnica del cumulo statico insufflato termodinamicamente con geomembrane e richiedendo il corrispettivo di €/ton 49,00 per una produzione di 250 ton/giorno. Nel luglio 2006 è stata stabilita la chiusura della discarica di Nardò al 30 gennaio 2007.
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A seguito del protocollo d’intesa del 03.11.2006 con il C. D. l’Autorità di Bacino LE/2 e la Provincia di Lecce, alla SUD Gas S.r.l. è stato affidato il servizio di selezione e biostabilizzazione dei RSU indifferenziati del Bacino LE/2 presso l’impianto di Poggiardo (dove era ubicata la discarica controllata ora in fase di gestione post-mortem) dapprima fino al 31.12.2007 e successivamente al fino 31.12.2008. Con le Ordinanze del C.D. n. 60/CD e n. 61/CD è stato stabilito il conferimento fino al dapprima fino al 31.12.2007 e poi fino al 31.12.2008 presso le discariche della ditte Vergine S.r.l. a Fracagnano (TA) e Ecolevante S.p.a a Grottaglie (TA) dei RSU precondizionati a Poggiardo e successivamente con la Ordinanza n. 63/CD fino al 31.01.2009 con presso la discarica di Ugento. Con Determinazione Dirigenziale del Settore Ecologia della Regione Puglia n. 22 del 19.01.2009 è stata rilasciata l’Autorizzazione Integrata Ambientale con prescrizioni all’impianto della SUD GAS sito in Poggiardo. Nelle more della esecuzione dei lavori di adeguamento all’A.I.A. dell’impianto SUD GAS di Poggiardo per il trattamento e il successivo conferimento dei rifiuti urbani alla discarica di Autigno (BR/1) quale ricoprimento giornaliero, con Ordinanza n. 2/CD del 20.01.2009 è stato stabilito di conferire i rifiuti del Bacino LE/2 tal quali alla discarica di Cerignola (FG4) usando l’impianto della SUD GAS come stazione di trasferenza. Con Decreto del Commissario Delegato n. 36/CD del 31.01.2007: “Gestione dei rifiuti urbani a regime. Sistema pubblico impiantistico complesso per i rifiuti urbani del bacino LE2. Autorizzazione”, è stato approvato il progetto ed autorizzate la realizzazione e la gestione (previo esito positivo del collaudo) del sistema impiantistico complesso del Bacino LE/2. Con Decreto del Commissario Delegato n. 89/CD del 01.07.2008, è stata approvato il progetto di variante, autorizzate la realizzazione e la gestione , previo esito positivo del collaudo, del sistema impiantistico complesso a regime per i RSU del Bacino LE/2, costituito dal centro di selezione e dal miglioramento della linea di biostabilizzazione secondo l’opzione 2 del Piano regionale di cui al Decreto commissariale n. 296/2002, nel Comune di Poggiardo località Pastorizze e dalla discarica di servizio
nel Comune di
Corigliano d’Otranto località Masseria Scomunica, ed è stata rilasciata l’autorizzazione integrale ambientale, ai sensi dell’art. 5 del D.Lgs n. 59/2005 e s.m.i.
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Con Decreti del Commissario Delegato n. 37/CD del 31.01.2007: “Gestione dei rifiuti urbani a regime. Sistema pubblico impiantistico per il recupero energetico dei rifiuti urbani della provincia di Lecce in agro di Cavallino – Autorizzazione” e n. 169/CD/R del 03.08.2007: “Gestione dei rifiuti urbani a regime. Sistema pubblico impiantistico per il recupero energetico dei rifiuti urbani della provincia di Lecce in agro di Cavallino – Approvazione progetto esecutivo” è stato approvato il progetto ed autorizzate la realizzazione e la gestione (previo esito positivo del collaudo) del sistema impiantistico per il recupero energetico dei RSU della provincia di Lecce. I lavori sono stati ultimati in data 17.11.2008. La prova di collaudo funzionale è stata autorizzata con Decreto n. 03/CD del 05.02.2009. Con Ordinanza n. 65 dell’11.03.2009, il Commissario Delegato ai sensi dell’art. 191 del D. Lgs n. 152/2006 ha ordinato l’immediata utilizzazione, nelle more della conclusione delle procedure di collaudo e comunque per la durata massima di 180 giorni, del sistema impiantistico per il recupero energetico dei rifiuti urbani a servizio della provincia di Lecce costituito da linea di produzione CDR in agro di Cavallino, gestito dalla Progetto Ambiente Provincia di Lecce. L’impianto per la produzione del CDR è in esercizio. Invece, l’impianto complesso per RSU a servizio dell’ATO LE/2 costituito da centro di selezione e linea di biostabilizzazione con annessa discarica di servizio, come detto, è stato approvato e autorizzato con i Decreti del Commissario Delegato n. 36/07 e n. 89/08. La concessionaria è la Progetto Ambiente Bacino Lecce Due S.r.l. mentre l’impresa esecutrice è il Consorzio Stabile Gestioni Ambientali CO.GE.AM. I lavori sono stati consegnati il 28.11.2008 e la data di ultimazione dei lavori è fissata al 23.10.2009. Alla data della redazione del presente Piano di Ambito, fine del mese di luglio 2009, la situazione dei lavori è quella documentata dalla allegata documentazione fotografica. Come si vede nelle foto seguenti, per l’impianto complesso ubicato a Poggiardo in località Pastorizze e prossimo all’impianto della SUD GAS, allo stato sono ancora in corso le opere murarie e cioè la costruzione dei capannoni destinati a ospitare gli impianti, mentre per la discarica ubicata a Corigliano sulla strada per Soleto sono ancora in corso i lavori di risagomatura della cava esistente.
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Appare quindi improbabile che tali impianti siano pronti per la metà del mese di settembre 2009, termine ultimo per il conferimento dei rifiuti alla discarica di Autigno a Brindisi. Nelle more della realizzazione dell’impianto complesso, l’impianto di selezione e biostabilizzazione di RSU indifferenziati di Poggiardo località Pastorizze della SUD GAS S.r.l. è attualmente in esercizio. Nell’impianto di Poggiardo la biostabilizzazione è effettuata a valle della selezione per vagliatura (trattamento a differenziazione dei flussi). Infatti, i RSU indifferenziati dopo essere stati ricevuti in un capannone sono pretrattati mediante triturazione e poi selezionati mediante vagliatura. In testa al sopravaglio e al sottovaglio è operato il trattamento di deferrizzazione.. La densità della frazione secca è di circa 0,6 ton/mc, quella della frazione umida di circa 0,35 ton/mc. La biostabilizzazione è effettuata col sistema dei cumuli statici areati chiusi (ricoperti con telo) in numero di 20, di cui 5 dedicati al trattamento biologico della frazione secca (sopravaglio) e 15 a quello della frazione umida (sottovaglio). La capacità di ciascun cumulo aerato è di circa 350 mc. Attualmente, dopo la selezione per vagliatura, parte del sopravaglio é trasportato presso l’impianto dell’ATO LE/1 di Cavallino dove è biostabilizzato nei tre biotunnel originariamente dedicati alla sperimentazione dei trattamenti biologici. Il processo di biostabilizzazione della frazione secca a Poggiardo come a Cavallino dura otto giorni, quello della frazione umida ventiquattro giorni. Pertanto, dato che i cumuli aerati sono 5 + 3 = 8 e la frazione secca è biostabilizzata per otto giorni, ne risulta che ogni giorno si libera 1 cumulo pari a circa 350 mc di RSU. In peso: mc 350 x 0,350 ton/mc = 122,5 ton. Poiché i RSU indifferenziati prodotti nell’ATO LE/2 sono stati nel 2008 circa 122.000 ton corrispondenti a circa 335 ton/giorno, se la frazione secca ottenuta dalla selezione è circa il 50% del totale dei RSU, ne risulta che la frazione secca prodotta giornalmente nell’ATO LE/2 è circa 162,5 ton/giorno > 122,5 ton/giorno. Di conseguenza il sistema entra facilmente in crisi, risultando un maggiore fabbisogno di cumuli del 35% circa, pari ad almeno 3 altri cumuli. Di qui la proposta dell’Autorità di Bacino LE/2 che dopo la selezione e la biostabilizzazione anche la frazione secca vada nella discarica di servizio e soccorso insieme con la frazione umida.
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Per la frazione umida, ogni giorno sono disponibili 15/24 = 0,625 cumuli cioè circa 0,625 x 350 = mc 220 di RSU pari in peso a circa: mc 220 x 0,600 ton/mc = 132 ton < 162,5 ton risultando quindi un maggiore fabbisogno di cumuli del 20% circa, pari ad almeno 3 altri cumuli, per cui il deficit complessivo di cumuli è almeno di sei cumuli. Un’altra situazione di crisi nasce dal fatto che la discarica di Autigno (BR) presso la quale è conferita la frazione umida in assenza di discariche nel Bacino LE/2, riceve 120 mc/giorno di RSU pari a circa 42 tonn/giorno per cui, anche ipotizzando che le perdite di processo per la frazione umida siano pari al 50%, la quantità di frazione umida da discarica prodotta giornalmente è di circa 82,5 tonn/giorno >> 42 tonn/giorno, cioè il fabbisogno di discarica è circa il doppio di quanto a disposizione. Una terza situazione di crisi nella gestione della FSC frazione secca (biostabilizzata) da combustibile deriva dal fatto che nell’impianto per la produzione del CDR i mezzi dell’ATO LE/2 non possono scaricare come arrivati all’impianto ma devono sostare con conseguente ingorgo, evidentemente per la mancanza di una adeguata area di stoccaggio oltre che per i necessari controlli, considerato che la potenzialità nominale dell’impianto di CDR è di 450 ton/giorno sicuramente sufficiente a ricevere la FSC dell’ATO LE/1 e dell’ATO LE/2. Una ulteriore situazione di crisi è data dal fatto che l’impianto di CDR non lavora la FSC proveniente dall’ATO LE/2 quando il tenore di umidità è superiore al 25%. Relativamente alle considerazioni di tipo tariffario, attualmente per il servizio svolto dalla SUD GAS la tariffa è di 46 €/ton.
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CAP. 8 − CALCOLO FABBISOGNO IMPIANTISTICO ATO LE/2 Come già si è detto nel capitolo relativo al calcolo dei flussi dei rifiuti, la produzione annuale di RSU nel periodo di validità del presente Piano d’Ambito 2009/2015 è stata determinata assumendo come dato di partenza quello del 2008 pari a 140.697 ton e ipotizzando come nell’ultimo Piano regionale del 2005 un aumento della produzione dei rifiuti nel 2009 rispetto al 2008 del + 1,35% e successivamente aumenti annuali decrescenti ogni anno del 10% circa fino ad un aumento del + 0,50 per il 2014 e 2015, ultimo anno di validità del Piano d’Ambito. Inoltre, sempre con riferimento alla produzione annuale 2009/2015, come nell’ultimo Piano regionale del 2005, è stata prevista una diminuzione della produzione per effetto delle campagne di sensibilizzazione per la minimizzazione dei rifiuti del - 1% per i primi tre anni 2009/2011 e quindi dello - 0,50% per gli anni successivi 2012/2015.
Ne è risultata la seguente tabella che individua per ciascun anno di validità del Piano d’Ambito (2009-2015) l’obiettivo di riduzione e la produzione dei rifiuti.
PRODUZIONE ANNUALE RSU
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
Incremento annuo produzione (%)
1,35%
1,20%
1,10%
1,00%
0,80%
0,50%
0,50%
Effetti campagna x riduzione (%)
-1,00%
-2,00%
-3,00%
-3,50%
-4,00%
-4,50%
-5,00%
Ton/anno
141.189 139.571 138.024 137.180 136.195 135.069 134.366
Ton/anno (situazione di partenza)
2008 140.697
Per il calcolo degli obiettivi di intercettazione in percentuale delle diverse frazioni merceologiche raccolte in modo differenziato nel periodo di validità del Piano d’Ambito 2009-2015, si è assunto che essi siano quelli previsti nell’ultimo Piano regionale dei rifiuti del 2005 nel periodo 2006-2012 e cioè che l’anno zero della R.D. sia il 2009 con un ritardo rispetto al Piano regionale 2005 di tre anni.
Gli obiettivi di raccolta differenziata per ciascuna frazione merceologica nel ciascun anno del periodo di validità del Piano d’Ambito 2009-2015 sono stati riassunti nella seguente tabella.
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QUOTE ANNUE R.D.
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
Frazione organica
20,00%
30,00%
40,00%
50,00%
55,00%
57,00%
58,00%
Potature giardini
50,00%
70,00%
90,00% 100,00%
100,00%
100,00%
100,00%
Carta e cartone
25,00%
35,00%
45,00%
50,00%
55,00%
57,00%
58,00%
Vetro
30,00%
40,00%
50,00%
60,00%
65,00%
66,00%
66,00%
Plastica
20,00% 30,00% 40,00% 50,00%
55,00%
55,00%
53,00%
Metalli ferrosi
30,00% 40,00% 50,00% 60,00%
65,00%
65,00%
66,00%
Alluminio
35,00% 50,00% 65,00% 70,00%
75,00%
75,00%
73,00%
Legno
25,00% 35,00% 45,00% 50,00%
55,00%
55,00%
56,00%
Tessili
25,00% 35,00% 45,00% 50,00%
55,00%
55,00%
56,00%
Ingombranti
35,00% 50,00% 65,00% 70,00%
75,00%
75,00%
76,00%
Le sopra riportate tabelle del presente paragrafo costituiscono la base di partenza per il calcolo del fabbisogno impiantistico nell’ATO LE/2 per il periodo di validità del Piano d’Ambito 2009/2015. Infatti per ciascuno degli anni dal 2009 al 2015, conosciute la quantità di rifiuti prodotta, la composizione merceologica dei rifiuti che è quella contenuta nel Piano regionale dei rifiuti approvato con Decreto C.D. n. 187 del 09.12.2005, gli obiettivi di raccolta differenziata per ciascuna frazione merceologica, con un foglio di calcolo si sono calcolate le quantità di raccolta differenziata e di rifiuti residui espresse in tonnellate all’anno. Esaminando i fogli di calcolo per ciascun anno dal 2009 al 20015, si vede che nel 2009 nell’ATO LE/2 la R.D. dovrebbe raggiungere la percentuale del 22, 23% corrispondenti a 31.379 tonnellate mentre la quantità di rifiuti residua, da sottoporre cioè a trattamento/smaltimento sarebbe di 109.810 tonnellate. Nel 2010 la R.D. dovrebbe salire al 32,10%, nel 2011 al 41,98%, nel 2012 al 49,95%, nel 2013 al 54, 65%, nel 2014 al 56,01% e infine nel 2015 al 56,58%. Sempre dall’esame delle tabelle, anno per anno dal 2009 al 2015 è stata calcolata la FORSU, cioè la frazione organica da rifiuti solidi urbani, da avviare al compostaggio come somma della frazione organica dalle utenze domestiche e non domestiche e delle potature dei giardini.
68
PIANO RIFIUTI AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE LE/2
Così per esempio nel 2009 la quantità di FORSU sarebbe di 13.413 ton. per passare poi nel 2010 a 19.819 ton. nel 2011 a 26.087 ton. nel 2012 a 32.237 ton. nel 2013 a 35.070 ton. nel 2014 a 35.996 ton. e infine nel 2015 a 36.413 ton. Questi dati rappresentano il fabbisogno di impianti di compostaggio anno per anno inteso come portata degli impianti di compostaggio che in tutto l’ATO LE/2 consentono di processare le quantità di rifiuti in ingresso.
Produzione annuale FORSU = Fabbisogno Impianti di Compostaggio
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
Ton/anno
0
13.413
19.819
26.087
32.237
35.070
35.996
36.413
Percentuale frazione organica intercettata
0
20%
30%
40%
50%
55%
57%
58%
Percentuale potature di giardini intercettate
0
50%
70%
90%
100%
100%
100%
100%
Per ciascuno degli anni dal 2009 al 2015 è stato calcolata la potenzialità dell’impianto di compostaggio necessaria espressa in ton/giorno, sia quella nominale riferita a 365 gg. sia quella reale riferita a 335 gg. ipotizzando un fermo impianto di 30 gg/anno che nel primo periodo di vita dell’impianto può essere ragionevolmente assunto. Potenzialità Impianti di Compostaggio (335 gg/anno)
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
Ton/giorno
0
40
59
78
96
105
107
109
E’stato poi calcolato anno per anno il fabbisogno dell’impianto complesso di biostabilizzazione + selezione per il trattamento delle quantità residue di rifiuti a valle della R.D. compresa quella della frazione umida. Ovviamente aumentando anno per anno la percentuale della R.D. diminuiscono le quantità residue di RSU indifferenziati da avviare all’impianto complesso di biostabilizzazione con annessa linea di selezione. Questo dato è particolarmente importante perché la eventuale potenzialità residua dell’impianto di biostabilizzazione può essere sfruttata per la produzione di RBM = rifiuto biostabilizzato maturo anziché RBD = rifiuto biostabilizzato da discarica con un maggior tempo di trattamento dei RSU nelle biocelle.
69
PIANO RIFIUTI AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE LE/2
Produzione annuale RSU Indiff. = Fabbisogno Impianto di Biostabilizzazione + Selezione
Ton/anno
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
0
109.810
94.769
80.088
68.659
61.764
59.417
58.348
Per ciascuno degli anni dal 2009 al 2015 è stato calcolata la potenzialità dell’impianto di biostabilizzazione + selezione necessaria espressa in ton/giorno, sia quella ideale riferita a 365 gg. sia quella reale riferita a 335 gg.
Potenzialità Impianto di Biostabilizzazione + Selezione (335 gg/anno)
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
Ton/anno
0
328
283
239
205
184
177
174
E’stato anche calcolata anno per anno la FSC (frazione secca combustibile) cioè la quantità di rifiuti secchi residuanti dalla biostabilizzazione che possono essere utilmente avviati alla produzione di CDR e quindi è stato calcolato il fabbisogno dell’impianti per la produzione di CDR. Le ipotesi che sono alla base del detto calcolo sono: • le perdite di processo per biostabilizzazione sono pari al 20%; • la quantità di rifiuti in ingresso all’impianto di CDR è stata determinata anno per anno ipotizzando che a valle del trattamento di biostabilizzazione
e selezione
giungano le seguenti frazioni merceologiche: carta/cartone, vetro, inerti, plastica, legno, tessili, altro e che quindi vengano intercettate dalla selezione: frazione organica, potature giardini, metalli, ferrosi, alluminio, ingombranti; • la quantità di scarti derivanti dalla produzione di CDR è stata calcolata isolando le frazioni non combustibili cioè vetro e inerti. Produzione annuale FSC = Fabbisogno Impianto di CDR
Ton/anno
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
0
52769
47.426
42.215
38.993
36.381
35.641
35.479
Per ciascuno degli anni dal 2009 al 2015 è stato calcolata la potenzialità dell’impianto di CDR necessaria espressa in ton/giorno, sia quella ideale riferita a 365 gg. sia quella reale riferita a 335 gg. 70
PIANO RIFIUTI AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE LE/2
Potenzialità Impianto di CDR (335 gg/anno)
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
Ton/anno
0
158
142
126
116
109
106
106
Infine è stata calcolata anno per anno la RBD (rifiuto biostabilizzato da discarica) cioè la quantità di rifiuti umidi residuanti dalla biostabilizzazione che devono essere smaltiti in discarica insieme con gli scarti della produzione di CDR quando la discarica funziona come <<discarica di servizio>> cioè quando tutti gli impianti di filiera sono attivi e funzionanti, nonché la quantità di rifiuti che affluirebbe in discarica in caso di assenza degli impianti programmati (<<discarica di soccorso>>). Discarica di servizio
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
Ton/anno
0
49.981
43.323
36.825
30.728
27.648
26.365
25.745
Volume netto
0
55.534
48.136
40.916
34.143
30.720
29.295
28.605
Volume al lordo dei ricoprimenti
0
69.418
60.171
51.146
42.678
38.399
36.619
35.756
Discarica di soccorso
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
Ton/anno
0
109.810
94.769
80.088
68.659
61.764
59.417
58.348
Volume netto
0
122.011 105.299
88.987
76.287
68.627
66.019
64.832
Volume al lordo dei ricoprimenti
0
152.514 131.623 111.234
95.359
85.784
82.523
81.039
Le soprastanti tabelle sono state calcolate nelle seguenti ipotesi: • densità dei rifiuti in discarica 0,90 ton/mc • ricoprimenti = + 25% volume dei rifiuti in discarica
71
PIANO RIFIUTI AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE LE/2
FABBISOGNO IMPIANTISTICO
PREVISIONE ANNO 2009 - QUANTITA' TOTALE R.S.U. = 141.189 ton. COMPOSIZIONE RSU
PIANO C.D. 2005
PERCENTUALE INTERCETTATA
R.D. (%)
QUANTITA' (Ton/anno)
QUANTITA' RESIDUE (Ton/anno)
45,0%
20%
9,00%
12 707
50 828
Potature giardini
1,0%
50%
0,50%
706
706
Carta e cartone
20,0%
25%
5,00%
7 059
21 178
Vetro
6,0%
30%
1,80%
2 541
5 930
Inerti
2,0%
0%
0,00%
0
2 824
10,0%
20%
2,00%
2 824
11 295
Metalli ferrosi
2,5%
30%
0,75%
1 059
2 471
Alluminio
0,5%
35%
0,18%
247
459
Legno
2,0%
25%
0,50%
706
2 118
Tessili
3,0%
25%
0,75%
1 059
3 177
Ingombranti
5,0%
35%
1,75%
2 471
4 589
Altro
3,0%
0%
0,00%
0
4 236
22,23%
31 379
109 810
Frazione organica
Plastica
Totali
100,0%
FABBISOGNO IMPIANTISTICO - 2009
INPUT
IMPIANTI COMPLESSI Compostaggio FORSU da R.D. Biostab. + Selez. R.S.U.Indiff. CDR
DISCARICA SERVIZIO-SOCCORSO
Discarica soccorso Discarica servizio
Perdite processo biostabilizzazione
20%
Percentuale CDR su residuo da R.D.
48%
Densità in discarica (t/mc)
0,90
Ton/anno
Ton/giorno (365 gg.)
Ton/giorno (335 gg.)
13 413
37
40
109 810
301
328
52 769
145
158
Ton/anno
Vol. netto (mc/anno)
Vol. lordo (mc/anno)
109 810
122 011
152 514
49 981
55 534
69 418
PIANO RIFIUTI AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE LE/2
FABBISOGNO IMPIANTISTICO
PREVISIONE ANNO 2010 - QUANTITA' TOTALE R.S.U. = 139.571 ton. COMPOSIZIONE RSU
PIANO C.D. 2005
PERCENTUALE INTERCETTATA
R.D. (%)
QUANTITA' (Ton/anno)
QUANTITA' RESIDUE (Ton/anno)
45,0%
30%
13,50%
18 842
43 965
Potature giardini
1,0%
70%
0,70%
977
419
Carta e cartone
20,0%
35%
7,00%
9 770
18 144
Vetro
6,0%
40%
2,40%
3 350
5 025
Inerti
2,0%
0%
0,00%
0
2 791
10,0%
30%
3,00%
4 187
9 770
Metalli ferrosi
2,5%
40%
1,00%
1 396
2 094
Alluminio
0,5%
50%
0,25%
349
349
Legno
2,0%
35%
0,70%
977
1 814
Tessili
3,0%
35%
1,05%
1 465
2 722
Ingombranti
5,0%
50%
2,50%
3 489
3 489
Altro
3,0%
0%
0,00%
0
4 187
32,10%
44 802
94 769
Frazione organica
Plastica
Totali
100,0%
FABBISOGNO IMPIANTISTICO - 2010
INPUT
IMPIANTI COMPLESSI
Perdite processo biostabilizzazione
20%
Percentuale CDR su residuo da R.D.
50%
Densità in discarica (t/mc)
0,90
Ton/anno
Ton/giorno (365 gg.)
Ton/giorno (335 gg.)
Compostaggio FORSU da R.D.
19 819
54
59
Biostab. + Selez. R.S.U.Indiff.
94 769
260
283
CDR
47 426
130
142
DISCARICA SERVIZIO-SOCCORSO
Ton/anno
Vol. netto (mc/anno)
Vol. lordo (mc/anno)
Discarica soccorso
94 769
105 299
131 623
Discarica servizio
43 323
48 136
60 171
PIANO RIFIUTI AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE LE/2
FABBISOGNO IMPIANTISTICO
PREVISIONE ANNO 2011 - QUANTITA' TOTALE R.S.U. = 138.024 ton. COMPOSIZIONE RSU
PIANO C.D. 2005
PERCENTUALE INTERCETTATA
R.D. (%)
QUANTITA' (Ton/anno)
QUANTITA' RESIDUE (Ton/anno)
45,0%
40%
18,00%
24 844
37 266
Potature giardini
1,0%
90%
0,90%
1 242
138
Carta e cartone
20,0%
45%
9,00%
12 422
15 183
Vetro
6,0%
50%
3,00%
4 141
4 141
Inerti
2,0%
0%
0,00%
0
2 760
10,0%
40%
4,00%
5 521
8 281
Metalli ferrosi
2,5%
50%
1,25%
1 725
1 725
Alluminio
0,5%
65%
0,33%
449
242
Legno
2,0%
45%
0,90%
1 242
1 518
Tessili
3,0%
45%
1,35%
1 863
2 277
Ingombranti
5,0%
65%
3,25%
4 486
2 415
Altro
3,0%
0%
0,00%
0
4 141
41,98%
57 936
80 088
Frazione organica
Plastica
Totali
100,0%
FABBISOGNO IMPIANTISTICO - 2011
INPUT
IMPIANTI COMPLESSI
Perdite processo biostabilizzazione
20%
Percentuale CDR su residuo da R.D.
53%
Densità in discarica (t/mc)
0,90
Ton/anno
Ton/giorno (365 gg.)
Ton/giorno (335 gg.)
Compostaggio FORSU da R.D.
26 087
71
78
Biostab. + Selez. R.S.U.Indiff.
80 088
219
239
CDR
42 215
116
126
DISCARICA SERVIZIO-SOCCORSO
Ton/anno
Vol. netto (mc/anno)
Vol. lordo (mc/anno)
Discarica soccorso
80 088
88 987
111 234
Discarica servizio
36 825
40 916
51 146
PIANO RIFIUTI AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE LE/2
FABBISOGNO IMPIANTISTICO
PREVISIONE ANNO 2012 - QUANTITA' TOTALE R.S.U. = 137.180 ton. COMPOSIZIONE RSU
PIANO C.D. 2005
PERCENTUALE INTERCETTATA
R.D. (%)
QUANTITA' (Ton/anno)
QUANTITA' RESIDUE (Ton/anno)
45,0%
50%
22,50%
30 866
30 866
Potature giardini
1,0%
100%
1,00%
1 372
0
Carta e cartone
20,0%
50%
10,00%
13 718
13 718
Vetro
6,0%
60%
3,60%
4 938
3 292
Inerti
2,0%
0%
0,00%
0
2 744
10,0%
50%
5,00%
6 859
6 859
Metalli ferrosi
2,5%
60%
1,50%
2 058
1 372
Alluminio
0,5%
70%
0,35%
480
206
Legno
2,0%
50%
1,00%
1 372
1 372
Tessili
3,0%
50%
1,50%
2 058
2 058
Ingombranti
5,0%
70%
3,50%
4 801
2 058
Altro
3,0%
0%
0,00%
0
4 115
49,95%
68 521
68 659
Frazione organica
Plastica
Totali
100,0%
FABBISOGNO IMPIANTISTICO - 2012
INPUT
IMPIANTI COMPLESSI
Perdite processo biostabilizzazione
20%
Percentuale CDR su residuo da R.D.
57%
Densità in discarica (t/mc)
0,90
Ton/anno
Ton/giorno (365 gg.)
Ton/giorno (335 gg.)
Compostaggio FORSU da R.D.
32 237
88
96
Biostab. + Selez. R.S.U.Indiff.
68 659
188
205
CDR
38 993
107
116
DISCARICA SERVIZIO-SOCCORSO
Ton/anno
Vol. netto (mc/anno)
Vol. lordo (mc/anno)
Discarica soccorso
68 659
76 287
95 359
Discarica servizio
30 728
34 143
42 678
PIANO RIFIUTI AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE LE/2
FABBISOGNO IMPIANTISTICO
PREVISIONE ANNO 2013 - QUANTITA' TOTALE R.S.U. = 136.195 ton. COMPOSIZIONE RSU
PIANO C.D. 2005
PERCENTUALE INTERCETTATA
R.D. (%)
QUANTITA' (Ton/anno)
QUANTITA' RESIDUE (Ton/anno)
45,0%
55%
24,75%
33 708
27 579
Potature giardini
1,0%
100%
1,00%
1 362
0
Carta e cartone
20,0%
55%
11,00%
14 981
12 258
Vetro
6,0%
65%
3,90%
5 312
2 860
Inerti
2,0%
0%
0,00%
0
2 724
10,0%
55%
5,50%
7 491
6 129
Metalli ferrosi
2,5%
65%
1,63%
2 213
1 192
Alluminio
0,5%
75%
0,38%
511
170
Legno
2,0%
55%
1,10%
1 498
1 226
Tessili
3,0%
55%
1,65%
2 247
1 839
Ingombranti
5,0%
75%
3,75%
5 107
1 702
Altro
3,0%
0%
0,00%
0
4 086
54,65%
74 431
61 764
Frazione organica
Plastica
Totali
100,0%
FABBISOGNO IMPIANTISTICO - 2013
INPUT
IMPIANTI COMPLESSI
Perdite processo biostabilizzazione
20%
Percentuale CDR su residuo da R.D.
59%
Densità in discarica (t/mc)
0,90
Ton/anno
Ton/giorno (365 gg.)
Ton/giorno (335 gg.)
Compostaggio FORSU da R.D.
35 070
96
105
Biostab. + Selez. R.S.U.Indiff.
61 764
169
184
CDR
36 381
100
109
DISCARICA SERVIZIO-SOCCORSO
Ton/anno
Vol. netto (mc/anno)
Vol. lordo (mc/anno)
Discarica soccorso
61 764
68 627
85 784
Discarica servizio
27 648
30 720
38 399
PIANO RIFIUTI AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE LE/2
FABBISOGNO IMPIANTISTICO
PREVISIONE ANNO 2014 - QUANTITA' TOTALE R.S.U. = 135.069 ton. COMPOSIZIONE RSU
PIANO C.D. 2005
PERCENTUALE INTERCETTATA
R.D. (%)
QUANTITA' (Ton/anno)
QUANTITA' RESIDUE (Ton/anno)
45,0%
57%
25,65%
34 645
26 136
Potature giardini
1,0%
100%
1,00%
1 351
0
Carta e cartone
20,0%
57%
11,40%
15 398
11 616
Vetro
6,0%
66%
3,96%
5 349
2 755
Inerti
2,0%
0%
0,00%
0
2 701
10,0%
55%
5,50%
7 429
6 078
Metalli ferrosi
2,5%
65%
1,63%
2 195
1 182
Alluminio
0,5%
75%
0,38%
507
169
Legno
2,0%
55%
1,10%
1 486
1 216
Tessili
3,0%
55%
1,65%
2 229
1 823
Ingombranti
5,0%
75%
3,75%
5 065
1 688
Altro
3,0%
0%
0,00%
0
4 052
56,01%
75 652
59 417
Frazione organica
Plastica
Totali
100,0%
FABBISOGNO IMPIANTISTICO - 2014
INPUT
IMPIANTI COMPLESSI
Perdite processo biostabilizzazione
20%
Percentuale CDR su residuo da R.D.
60%
Densità in discarica (t/mc)
0,90
Ton/anno
Ton/giorno (365 gg.)
Ton/giorno (335 gg.)
Compostaggio FORSU da R.D.
35 996
99
107
Biostab. + Selez. R.S.U.Indiff.
59 417
163
177
CDR
35 641
98
106
DISCARICA SERVIZIO-SOCCORSO
Ton/anno
Vol. netto (mc/anno)
Vol. lordo (mc/anno)
Discarica soccorso
59 417
66 019
82 523
Discarica servizio
26 365
29 295
36 619
PIANO RIFIUTI AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE LE/2
FABBISOGNO IMPIANTISTICO
PREVISIONE ANNO 2015 - QUANTITA' TOTALE R.S.U. = 134.366 ton. COMPOSIZIONE RSU
Frazione organica
PIANO C.D. 2005
PERCENTUALE INTERCETTATA
R.D. (%)
QUANTITA' (Ton/anno)
QUANTITA' RESIDUE (Ton/anno)
45,0%
58%
26,10%
35 070
25 395
Potature giardini
1,0%
100%
1,00%
1 344
0
Carta e cartone
20,0%
58%
11,60%
15 586
11 287
Vetro
6,0%
66%
3,96%
5 321
2 741
Inerti
2,0%
0%
0,00%
0
2 687
10,0%
53%
5,30%
7 121
6 315
Metalli ferrosi
2,5%
66%
1,65%
2 217
1 142
Alluminio
0,5%
73%
0,37%
490
181
Legno
2,0%
56%
1,12%
1 505
1 182
Tessili
3,0%
56%
1,68%
2 257
1 774
Ingombranti
5,0%
76%
3,80%
5 106
1 612
Altro
3,0%
0%
0,00%
0
4 031
56,58%
76 018
58 348
Plastica
Totali
100,0%
FABBISOGNO IMPIANTISTICO - 2015
INPUT
IMPIANTI COMPLESSI
Perdite processo biostabilizzazione
20%
Percentuale CDR su residuo da R.D.
61%
Densità in discarica (t/mc)
0,90
Ton/anno
Ton/giorno (365 gg.)
Ton/giorno (335 gg.)
Compostaggio FORSU da R.D.
36 413
100
109
Biostab. + Selez. R.S.U.Indiff.
58 348
160
174
CDR
35 479
97
106
DISCARICA SERVIZIO-SOCCORSO
Ton/anno
Vol. netto (mc/anno)
Vol. lordo (mc/anno)
Discarica soccorso
58 348
64 832
81 039
Discarica servizio
25 745
28 605
35 756
PIANO RIFIUTI AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE LE/2
CAP. 9 – PIANIFICAZIONE IMPIANTI DI COMPOSTAGGIO Appare opportuno premettere alla pianificazione degli impianti di compostaggio, il seguente glossario desunto dalla <<Linee guida relative alla costruzione e all’esercizio degli impianti di produzione di compost:>> della Regione Lombardia (Deliberazione giunta Regionale 16 Aprile 2003 – N. 7/12764) nonché alcune considerazioni circa i diversi sistemi di processo degli impianti di compostaggio, i relativi obbiettivi e l’inserimento ambientale degli impianti di compostaggio stessi.
9.1
GLOSSARIO COMPOSTAGGIO
AMMENDANTE: materiale, in genere allo stato solido, impiegato nella pratica agricola quale apportatore di carbonio a diverso grado di complessità molecolare. ARIE ESAUSTE: refluo gassoso veicolante molecole organiche o inorganiche odorigene e non ed elementi chimici, risultante da un qualsivoglia processo di trasformazione in grado di modificare in qualsiasi misura la composizione dell'aria in ingresso. BIODEGRADABILITÀ: attitudine di una matrice organica a fungere da alimento per un qualsiasi tipo di microrganismo. BIOFILTRO: sistema biologico confinato rappresentato generalmente da una fase solida, caratterizzata da un grado di umidità ottimale, colonizzata da microrganismi in grado di metabolizzare sostanze organiche ed inorganiche volatili. BIOCONVERSIONE: l'insieme dei processi strettamente biologici, aerobici od anaerobici, di trasformazione del materiale sottoposto a trattamento biologico. La bioconversione è essenzialmente operata da popolazioni microbiche con eventuali interventi accessori spontanei o indotti di anellidi o altri macroinvertebrati. BIOESSICCAMENTO (alias BIOESSICCAZIONE): processo in grado di ottenere il parziale essiccamento della massa sfruttando la esotermia delle reazioni biologiche aerobiche. BIOSSIDAZIONE: processo biologico microbico aerobico in grado di trasformare parte del carbonio di un substrato organico in anidride carbonica ed acqua.
72
PIANO RIFIUTI AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE LE/2
COMPOST DI QUALITÀ: prodotto derivante dal trattamento biologico di biomasse selezionate inteso alla produzione di ammendante e/o fertilizzante organico per applicazioni agronomiche corrispondenti agli standard di cui alla L. 748/84 (così come modificata nell'allegato 1C dal D.M. 27 marzo 1998) e come tali liberamente commercializzabile ed impiegabile in tutti i settori agricoli, paesistici, vivaistici, ecc. COMPOST FRESCO: compost ottenuto dopo la sola fase di biostabilizzazione cui corrisponde assenza di fitotossicità e di semi vitali. COMPOST GRIGIO: prodotto derivante dal trattamento biologico di matrici organiche a grado di contaminazione relativamente elevato (umidi da separazione meccanica, biomasse da raccolta differenziata a bassa efficacia, fanghi di depurazione a contaminazione relativamente elevata, ecc.) inteso alla produzione di ammendanti per applicazioni vincolate per quantità e settore di applicazione. COMPOST DI BASSA QUALITÀ: prodotto derivante dal trattamento di bioconversione aerobica a carico di RSU tal quale, residuo delle raccolte differenziate o matrici organiche a grado di contaminazione relativamente elevato (umido da separazione meccanica, biomasse da raccolte differenziate a bassa efficacia, fanghi di depurazione a contaminazione in microinquinanti relativamente elevata, ecc.) inteso alla produzione di Frazione Organica Stabilizzata (FOS) collocabile in corpo di discarica o utilizzabile per operazioni di capping periodico durante la coltivazione delle stesse in eventuale miscelazione con inerti. COMPOST VERDE: come «Compost di Qualità» ma quando la miscela è rappresentata da residui della manutenzione del verde pubblico e privato. COMPOSTAGGIO: processo in grado di garantire l'andamento ottimale dell'attacco microbico del materiale organico e la sua parziale o totale umificazione. CORREZIONE: operazione che consiste nell'aggiunta di sostanze in grado di influenzare la reazione (pH) del substrato. DISIDRATAZIONE: processo di essiccamento termico dei rifiuti al fine di ottenere materiale idoneo per gli utilizzi secondo quanto stabilito dalle singole categorie di compost.
73
PIANO RIFIUTI AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE LE/2
EDIFICIO: struttura all'interno della quale avviene la trasformazione del rifiuto o che contenga macchinari necessari alla separazione del rifiuto, allo svolgimento del processo biologico, alla sua maturazione, ecc. FERMENTESCIBILITÀ: vedi putrescibilità. FERTILITÀ: attitudine di un substrato a garantire le esigenze nutrizionali e di abitabilità ad una o più specie vegetali. FORSU: frazione organica dei Rifiuti Solidi Urbani raccolta separatamente FOS: frazione organica stabilizzata: cfr. compost di bassa qualità FLORA MICROBICA: l'insieme dei microrganismi che attendono alla degradazionetrasformazione di un substrato organico. GESTORE: chi opera la gestione ossia la raccolta, il trasporto, il recupero e lo smaltimento dei rifiuti, compreso il controllo di queste operazioni.
GRANULOMETRIA: classificazione della componente solida di un materiale per intervalli dimensionali. HUMUS: coacervo di molecole a prevalente caratteristica aromatica, biomasse microbiche, cataboliti, anaboliti e materiale organico quale frutto della attività degradativa della microflora. IGIENIZZAZIONE: stato microbiologico di un qualsiasi materiale caratterizzato da assenza o minima presenza di organismi patogeni nei confronti dell'uomo. IMPIANTO: il complesso degli edifici, piazzali e dei macchinari necessari all'espletamento del processo di compostaggio, stabilizzazione, maturazione, ecc. IMPERMEABILIZZAZIONE: sistema di pavimentazione finalizzato ad evitare contaminazioni del suolo mediante la raccolta delle acque di percolazione e dilavamento
74
PIANO RIFIUTI AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE LE/2
INERTI: materiale impiegato a vario titolo e/o presente che comunque non partecipa ad alcuna reazione chimica né biologica. MATURAZIONE: fase del processo biologico caratterizzata da modesta esotermia e al termine della quale si verifica la scomparsa di fitotossicità. PROCESSO AEROBICO: indica, in linea generale, lo svolgersi di un processo microbico in presenza di aria (ossigeno) a livelli tali da mantenere la concentrazione di ossigeno a valori ottimali (superiore al 10%) per l'attività microbica PROCESSO ANAEROBICO:: indica, in linea generale, lo svolgersi di un processo microbico in totale assenza di ossigeno o in concentrazioni di ossigeno tali da non limitare l'attività della flora anaerobica con possibile produzione di composti ridotti del carbonio, dell’azoto e dello zolfo. PRODUTTORE: la persona la cui attività ha prodotto rifiuti e la persona che ha effettuato operazioni di pretrattamento o di miscuglio o altre operazioni che hanno mutato la natura o la composizione dei rifiuti, l'operazione di prelievo, di cernita e di raggruppamento dei rifiuti per il loro trasporto. RACCOLTA: l’operazione di prelievo, di cernita e di raggruppamento dei rifiuti per il loro trasporto RACCOLTA DIFFERENZIATA: la raccolta idonea a raggruppare i rifiuti urbani in frazioni merceologiche omogenee, compresa la frazione organica umida, destinata al riutilizzo, al riciclaggio ed al recupero di materia prima. RAFFINAZIONE: processo meccanico in grado di separare il compost in classi granulometriche ed allontanando così corpi estranei e/o indecomposti. RECUPERO: le operazioni previste dall'allegato «C» del d.lgs. 5 febbraio 1997 n. 22, e successive modifiche e integrazioni.
75
PIANO RIFIUTI AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE LE/2
RECUPERO AMBIENTALE: l'insieme delle tecnologie agrarie atte a ripristinare la fertilità (vedi) del suolo. RIFIUTO: qualsiasi sostanza od oggetto che rientra nelle categorie riportate nell'allegato «A» (del d.lgs. 5 febbraio 1997 n. 22, e successive modifiche e integrazioni) e di cui il detentore si disfi o abbia deciso o abbia l'obbligo di disfarsi. SCRUBBER: sistema in grado di adsorbire, ossidare o salificare molecole odorigene presenti nelle arie esauste STABILITÀ BIOLOGICA: stato del processo di biotrasformazione caratterizzato da modesta attività biologica misurabile attraverso il consumo orario di ossigeno o la produzione di C0₂ per unità di massa.
STABILIZZAZIONE: processo in grado di garantire l'andamento ottimale dell'attacco microbico del materiale organico sino al raggiungimento della stabilità biologica. STRUTTURANTE: qualsiasi materiale biodegradabile o non in grado di modificare la densità apparente della miscela al fine di migliorare le caratteristiche di permeabilità all'aria e all'acqua.
9.2
SISTEMI DI PROCESSO DEGLI IMPIANTI DI COMPOSTAGGIO
Gli impianti di compostaggio si differenziano notevolmente a seconda dei
sistemi di
processo e del prodotto finale che si vuole raggiungere. Infatti, la tipologia delle matrici e la percentuale di miscelazione influenzano il processo di trattamento e, conseguentemente, il prodotto finale. Un compost di qualità si otterrà con matrici selezionate alla fonte e successivamente gestite in impianto tecnologicamente impostato alla valorizzazione delle proprietà agronomiche. Se invece le matrici in ingresso provengono da selezioni meccaniche post-raccolta differenziata di RSU tal quale e dai residui delle raccolte differenziate o dalla raccolta differenziata di frazioni umide in situazioni di alta concentrazione abitativa ed in mancanza
76
PIANO RIFIUTI AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE LE/2
di sistemi atti a garantire una omogeneità della frazione umida stessa, con i normali sistemi di processo e senza spingere la raffinazione e la separazione, si otterrà un prodotto che avrà raggiunto comunque parametri di stabilizzazione e igienizzazione accettabili, oltre ad una considerevole riduzione volumetrica, ma di qualità decisamente inferiore rispetto al compost di qualità. Nel processo di compostaggio (affinché sia garantita la qualità del prodotto) particolare attenzione dovrà essere posta nel garantire situazioni aerobiche all'interno della massa durante la fase di fermentazione e, contestualmente, nell’assicurare il corretto scambio termico prevedendo il controllo della temperatura. In ogni caso, le emissioni gassose dovranno essere comunque essere trattate con opportuni presidi biologici e/o chimico-fisici. Le diverse tipologie impiantistiche possono essere schematizzate nelle seguenti, in relazione alle matrici e al prodotto finale: a) compost verde; b) compost di qualità; c) compostaggio che prevede l'impiego di fanghi di depurazione; d) stabilizzazione della frazione organica; e) trattamento della frazione organica in condizioni anaerobiche; f) stabilizzazione a secco o bioessiccazione; g) selezione della frazione secca In generale, prima e dopo il processo di compostaggio ci sono rispettivamente i pretrattamenti tesi a: a) condizionare la natura fisica dei materiali da sottoporre al processo di bioconversione:
triturazione/sfibratura;
miscelazione/omogeneizzazione:
essiccazione o inumidimento; b) a separare i corpi estranei o indecomposti eventualmente presenti:
vagliatura idrodinamica
separazione magnetica di corpi metallici
77
PIANO RIFIUTI AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE LE/2
e i post-trattamenti
raffinazione dimensionale
vagliatura densimetrica
vagliatura aeraulica
tesi a: c) qualificare merceologicamente il prodotto:
essiccazione
pellettizzazione
granulazione
9.3 TRATTAMENTI BIOLOGICI Relativamente ai sistemi di processo, i trattamenti biologici si dividono in due grandi categorie. TRATTAMENTI BIOLOGICI - BIOCONVERSIONE AEROBICA Con questo trattamento, l'obiettivo principale è quello della stabilizzazione biochimica, ossia
dell’abbattimento
della
fermentescibilità;
quello
accessorio
risiede
nella
igienizzazione della biomassa. L'equilibrio di processo si gioca sull'assicurazione di tenori in ossigeno, all'interno della biomassa, coerenti con un metabolismo di tipo aerobico; dunque sulla coerenza generale tra velocità di consumo di ossigeno e capacità di diffusione passiva. Nel caso di trattamento biologico di biomasse ad elevata fermentescibilità (frazione umida da raccolta differenziata o da selezione meccanica, biomasse agroindustriali, fanghi biologici, ecc.), si tendono a distinguere due fasi processistiche:
una prima fase in cui la biomassa si presenta come ancora fortemente putrescibile e forte consumatrice di ossigeno: questa fase viene anche definita come biossidazione accelerata o ACT: « active composting tinte »;
una fase successiva di rallentamento dei processi metabolici: questa fase viene comunemente definita come fase di maturazione o « curing ».
78
PIANO RIFIUTI AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE LE/2
TRATTAMENTI BIOLOGICI - BIOCONVERSIONE (DIGESTIONE) ANAEROBICA Con questo trattamento, la bioconversione avviene in assenza di ossigeno, ed è intesa alla produzione di biogas. Tale trattamento può essere considerato come preliminare al processo di compostaggio che deve comunque prevedere una bioconversione aerobica del digestato. I sistemi anaerobici possono essere classificati essenzialmente in: sistemi a umido, in cui i materiali organici vengono portati in sospensione e parzialmente disciolti in acqua; sistemi a secco, in cui la digestione è a carico di materiale più o meno arricchito di acqua, ma non in sospensione. Altre condizioni operative distintive riguardano le condizioni termometriche del processo (processi mesofili o termofili) e le discontinuità operative eventuali (processi continui od in batch). II digestato è considerato come rifiuto costituito da materiale a stabilizzazione ancora incompleta ed umidità relativamente alta. Se destinato alla valorizzazione agronomica ammessa a libero impiego necessita di una fase di ossidazione che ne garantisca la completa stabilizzazione e la acquisizione di proprietà fisico-strutturali congruenti con l'impiego agronomico. In considerazione di ciò, la digestione anaerobica può essere anche considerata come un sistema di recupero di energia sotto forma di biogas nella prima fase di trasformazione, in alternativa alla ossidazione biochimica prodotta dalla stabilizzazione aerobica.
9.4
OBIETTIVI DEI PROCESSI DI TRATTAMENTO BIOLOGICO
COMPOSTAGGIO DI QUALITÀ’ 1 È un trattamento di bioconversione aerobica di biomasse selezionate alla fonte ed inteso alla produzione di ammendanti e/o fertilizzanti organici per applicazioni agronomiche corrispondenti agli standard di cui alla L. 748/84 («Nuove norme sui fertilizzanti») e come tali liberamente commercializzabili ed impiegabili in tutti i settori agricoli, vivaistici, paesistici, ecc. A seconda della natura merceologica delle matrici trattate, si possono distinguere le seguenti sostanziali differenze operative: - processi semplificati (compostaggio di soli scarti «verdi») a carico di matrici esclusivamente ligno-cellulosiche provenienti da manutenzione delle aree verdi 79
PIANO RIFIUTI AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE LE/2
(potature, sfalci, fogliame) eventualmente integrate da altri materiali legnosi e lignocellulosici (trucioli, cassettame, bancali, ecc.); - processi che prevedono l'integrazione di matrici ad elevata fermentescibilità (scarti di origine alimentare, cascami di lavorazione dell'agroindustria, fanghi biologici, FORSU, ecc.). COMPOST FRESCO È da considerare «Compost fresco», il prodotto ottenuto da un trattamento di bioconversione aerobica accelerata, senza ulteriore fase di maturazione, di biomasse selezionate alla fonte ed inteso alla produzione di ammendanti e/o fertilizzanti organici per applicazioni agronomiche corrispondenti agli standard di cui alla L. 748/84 («Nuove norme sui fertilizzanti») e con le limitazioni di cui alla tabella 6-1, e liberamente commercializzabili ed impiegabili in tutti i settori agricoli, vivaistici, paesistici, ecc. A seconda della natura merceologica delle matrici trattate, si possono distinguere le seguenti sostanziali differenze operative: •
processi semplificati (compostaggio di soli scarti «verdi») a carico di matrici esclusivamente lignocellulosiche provenienti da manutenzione delle aree verdi (potature, sfalci, fogliame) eventualmente integrate da altri materiali legnosi e lignocellulosici (trucioli, cassettame, bancali, ecc.);
•
processi che prevedono l'integrazione di matrici ad elevata fermentescibilità (scarti di origine alimentare, cascami di lavorazione dell'agroindustria, fanghi biologici, FORSU, ecc.).
COMPOSTAGGIO DI QUALITÀ 2 (COMPOST «GRIGIO») E’ il trattamento di bioconversione aerobica a carico di matrici organiche a grado di contaminazione relativamente elevato («umido» da separazione meccanica dei RSU indefferenziati, biomasse da raccolte differenziate a bassa efficacia, fanghi di depurazione a contaminazione in microinquinanti relativamente elevata, ecc.), seguita da una raffinazione meccanica, inteso alla produzione di ammendanti per applicazioni vincolate per quantità e settore di applicazione (es. sistemazioni paesistico ambientali
previa
autorizzazione). L'utilizzazione in agricoltura è vincolata a 10 t/ha/anno ed alla presentazione di un piano di utilizzo agronomico dello stesso.
80
PIANO RIFIUTI AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE LE/2
COMPOSTAGGIO DI BASSA QUALITÀ’ (FOS) E’ il trattamento di bioconversione aerobica a carico di RSU indifferenziato, residuo delle raccolte differenziate o matrici organiche a grado di contaminazione relativamente elevato (umido da separazione meccanica, residuo della raffinazione per la produzione di «compost grigio» biomasse da raccolte differenziate a bassa efficacia, fanghi di depurazione a contaminazione in microinquinanti relativamente elevata, ecc.) inteso alla produzione di Frazione Organica Stabilizzata (FOS) collocabile in corpo di discarica o utilizzabile per operazioni di capping periodico durante la coltivazione delle stesse in eventuale miscelazione con inerti. VERMICOMPOSTAGGIO Il processo può essere inteso a trattare: − biomasse selezionate con elevato grado di purezza merceologica; − matrici organiche a grado di contaminazione relativamente elevato (umido da separazione meccanica, biomasse da raccolte differenziate a bassa efficacia, fanghi di depurazione a contaminazione in microinquinanti relativamente elevata, ecc.). Questo trattamento non può essere considerato come un sistema di compostaggio della frazione organica dei rifiuti, ma come una fase di raffinazione o pretrattamento dei rifiuti. DIGESTIONE ANAEROBICA La parte impiantistica dedicata alla digestione anaerobica prevede sistemi di pretrattamento intesi: - alla separazione degli inerti; - al condizionamento fisico ed alla regolazione dell’umidità. Gli stessi sono variamente articolati a seconda che si tratti di: - sistemi a umido, in cui i materiali organici vengono portati in sospensione e parzialmente disciolti in acqua; - sistemi a secco, in cui la digestione avviene su un materiale più o meno arricchito di acqua, ma non in sospensione. La bioconversione anaerobìca non necessita di sistemi tecnologici dedicati alla ossigenazione del materiale; non è parimenti necessaria la miscelazione iniziale con materiale strutturante allo scopo di conferire porosità alla biomassa.
81
PIANO RIFIUTI AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE LE/2
Gli impianti possono essere finalizzati, oltre che alla produzione di biogas, anche alla produzione di un materiale organico biologicamente stabilizzato, dopo che sia stato sottoposto a trattamento aerobico secondo le indicazioni di cui ai punti precedenti comprese le considerazioni sui post-trattamenti. STABILIZZAZIONE A SECCO (BIOESSICCAZIONE) E’ il trattamento di bioconversione aerobica di R.S.U. tal quale, residuo delle raccolte differenziate o matrici organiche a grado di contaminazione relativamente elevato (umido da separazione meccanica, biomasse da raccolte differenziate a bassa efficacia, fanghi di depurazione a contaminazione in microinquinanti relativamente elevata, ecc.). I rifiuti così trattati possono essere assimilati al CDR (Combustibile Derivato da Rifiuti) qualora rispettino le caratteristiche indicate al punto 14 del D.M. 5 febbraio 1998 e inviati in impianti autorizzati di termoutilizzazione con recupero energetico. INSERIMENTO AMBIENTALE Gli impianti che trasformano le matrici organiche in compost si possono normalmente definire impianti «a basso impatto ambientale». L'attività produttiva può essere assimilata ad una attività agrìcola od agroindustriale (impatto sul territorio simile a quello di un allevamento zootecnico).Le fasi critiche in cui le emissioni olfattive potrebbero essere di nocumento all'igiene sono: - la ricezione; - lo stoccaggio iniziale; - le prime fasi di biossidazione. Pertanto, per quanto sopra, tali impianti possono anche essere realizzati in zone urbanisticamente definite come «zone agricole».
9.5
IMPIANTI DI COMPOSTAGGIO DA REALIZZARE
Premesso tutto quanto sopra, con riferimento al fabbisogno del 2015, prescindendo nel primo periodo dall’utilizzo di parte dell’impianto di biostabilizzazione + selezione come impianto di compostaggio, nell’ATO LE/2 devono essere realizzati impianti di compostaggio in grado di trattare FORSU da R.D. (Frazione Organica da Rifiuto Solido Urbano proveniente da Raccolta Differenziata), cioè la frazione organica prodotta da utenze domestiche e utenze non-domestiche + potature di giardini, per almeno 37.000 ton/anno corrispondenti a 109 ton/giorno.
82
PIANO RIFIUTI AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE LE/2
Vale a dire che se gli impianti di compostaggio trattassero anche matrici organiche diverse dalla FORSU da R.D. quali p.e. i fanghi di depurazione, tale quantità dovrebbe essere assommata alla quantità sopra indicata di frazione organica da u. d. e u. n. d. L’azione 2.5.2: “Realizzazione di impianti di compostaggio” i cui soggetti beneficiari sono gli Ambiti Territoriali ottimali, è rivolta a soddisfare i fabbisogni di bacini di utenza di circa 40.000 abitanti composti da centri abitati con popolazione non superiore a 10.000 abitanti, all’interno dei quali è prevista l’attivazione della raccolta differenziata della frazione organica, per la realizzazione di impianti di compostaggio di qualità della frazione umida raccolta separatamente in misura non inferiore al 20%, di piccola taglia, in grado di accogliere un flusso di rifiuti non superiore a 3.000 – 4.000 ton/anno. Pertanto, la tipologia e gli scopi del processo sono il processo aerobico svolto a carico di matrici organiche selezionate il cui scopo primario è la loro valorizzazione agronomica che evolve attraverso due fasi denominate: fase di biossidazione accelerata protratta per tempi variabili da 7 a 30 giorni (fase attiva) e fase di trasformazione o di maturazione. Come detto, le matrici impiegate in ingresso all’impianto condizionano gli utilizzi finali dei prodotti ottenuti nel corso del processo nel senso che matrici non selezionate consentono l’ottenimento di prodotti finali per utilizzi a fini agronomici non alimentari, gestione di discariche o valorizzazione energetica. Invece, le matrici utilizzabili per il compostaggio di qualità sono le seguenti matrici selezionate nell’ambito dei RSU: −
rifiuti da giardini e da parchi;
−
legno non impregnato da raccolta differenziata;
−
imballaggi in legno non trattato;
−
frazione organica di rifiuti urbani raccolta separatamente.
I sistemi di compostaggio che prevalgono negli impianti di più recente realizzazione sono i sistemi confinati o chiusi in cui la areazione, generalmente forzata, della biomassa nella fase ACT cioè di biossidazione accelerata, avviene in reattori chiusi.
83
PIANO RIFIUTI AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE LE/2
I reattori prodotti e commercializzati possono essere ricondotti alle seguenti principali tipologie: − compostaggio statico aerato con teli Gore-Tex distesi a copertura dei rifiuti sia in cumuli a sezione trapezoidale sistemati su platea pavimentata sia in corsie in c.a. ciascuna dotata di ventilatore il cui funzionamento è governato da un sistema computerizzato di controllo che elabora i dati di processo per un ciclo di trattamento di circa 15-20 gg. − reattori mobili modulari costituiti da containers scarrabili non di grande volume (circa 25 metri cubi), gestibili in modo autonomo sulla base dei conferimenti, posizionati all’aperto su platea e collegati agli apparati centralizzati di aerazione, di asportazione del percolato e di trattamento delle arie, per una capacità di trattamento del modulo costituito da otto reattori dalle 3.000 alle 5.000 ton/anno in funzione del tempo di ritenzione che può variare da 8 a 14 gg. e della tipologia delle matrici trattate; impianto di aerazione costituito da due ventilatori uno operante in mandata sotto i pavimenti grigliati dei reattori ed uno operante in aspirazione per l’invio delle arie esauste al biofiltro; comprensivo di impianto di umidificazione e sistema computerizzato di gestione; − reattori orizzontali a bacino costituito da un’unica corsia di larghezza elevata; tempo di ritenzione variabile da 5 sino a 10/12 settimane; − reattori chiusi realizzati in cemento armato o in acciaio inox di capacità variabile a seconda della potenzialità richiesta; aria per la insufflazione fornita attraverso ugelli su tubazioni annegate nella pavimentazione, aspirata dal condotto in uscita e nuovamente inviata nella pavimentazione una volta attraversata la massa in compostaggio;
sistema
computerizzato
di
gestione
del
processo
per
la
miscelazione dell’aria di processo con aria fresca e la umidificazione con acqua (irrorazione del tunnel);fluido impiegato nello scrubber per il lavaggio dell’aria esausta costituito da percolati e condense prodotti dalla massa in trasformazione e da acqua di rete; − biocontainers a sistema dinamico costituiti da un modulo di due reattori di volume significativo (100 mc) in acciaio inox coibentati esternamente affiancati da container di comando con i sistemi di gestione e controllo e container logistico con
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PIANO RIFIUTI AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE LE/2
l’impiantistica connessa; la sistemazione nei reattori dei rifiuti organici pretrattati con miscelazione-triturazione
e
vagliatura
grossolana
avviene
automaticamente
mediante un unico sistema di carico; la movimentazione e il rivoltamento del materiale nella biocella sono resi possibili dalla presenza del fondo mobile della biocella; l’insufflazione forzata avviene dal fondo della biocella; capacità di trattamento 6.000/7.000 ton/anno − reattore orizzontale a ciclo continuo per il trattamento di 25.000-40.000 t/anno con la sistemazione degli scarti organici in un unico grande cumulo sistemato in un edificio chiuso, movimentazione periodica della massa (1-2 volte a ciclo) con benne a polipo scorrevoli su carro ponte, aerazione forzata della massa con plurimi ventilatori che operano in aspirazione dal plenum posto sotto la pavimentazione fessurata in cemento; ventilatori e biofiltro sono posti sul tetto dell’edificio. La modularità che caratterizza tali sistemi ne consente l’adozione per il trattamento di flussi di modesta entità (al di sotto delle 5.000 ton/anno) in contesti particolarmente delicati dal punto di vista ambientale. Le fasi dei processi biologici aerobici di trattamento dei rifiuti e le apparecchiature usate sono: − triturazione/sfibratura consistente nella eventuale apertura degli involucri, nello sminuzzamento per l’aumento della superficie esposta all’attacco microbico, nella equalizzazione della pezzatura; in questa fase come apparecchiature, si utilizzano mulini a martelli, a lame, a coclee, scippatrici; − miscelazione, consistente nella diminuzione della densità del materiale previa aggiunta di materiale strutturante al fine di migliorarne l’aerazione e di ottimizzare i parametri biochimici; si impiegano pale meccaniche, miscelatori a coclee, miscelatori a flange; − vagliatura primaria, consistente nella separazione del materiale in ingresso in flussi di massa caratterizzati da omogeneità dimensionale e medesima attitudine al trattamento: da prevedersi nel caso di trattamento di frazioni organiche particolarmente ricche di corpi estranei da allontanare; si impiegano principalmente vagli a tamburo rotante e vagli vibranti;
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PIANO RIFIUTI AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE LE/2
− demetallizzazione, consistente nella rimozione dei materiali ferrosi e non ferrosi; si impiegano deferrizzatori a magneti permanenti, a elettromagneti, cernitrici a correnti indotte per materiali non ferrosi, sistemi aeraulici; − trattamento aerobico, nel quale le apparecchiature utilizzate (rivoltatrici) assolvono al compito principale di assicurare l’areazione della massa in fermentazione mediante il rivoltamento; − raffinazione mediante vagliatura secondaria; si impiegano vagli vibranti e separatori balistici per la separazione di corpi inerti quali vetri, plastiche, ceramiche. Come risulta dalla Tabella A : Popolazione Comuni A. T. O. LE/2, la popolazione del Bacino LE/2 cui fare riferimento è d’ 319.810 abitanti equivalenti di cui 44.037 nella città di Nardò che è la più popolosa, 33.915 a Gallipoli, 27.574 a Galatina, 17.942 a Galatone e i restanti 196.342 negli altri 42 comuni di cui nessuno ha una popolazione superiore a 10.000 abitanti. Pertanto, il Piano d’Ambito dell’ATO LE/2, dopo avere prospettato anche scenari diversi: dalla realizzazione di più impianti di piccola taglia ad un solo impianto di grossa taglia prevede, fatta salva la verifica con la Regione Puglia della compatibilità con gli obiettivi del Programma Operativo FESR 2007-2010 Asse II e quindi la verifica della ammissione a finanziamento, che il fabbisogno di impianti di compostaggio nel Bacino LE/2 al 2015 possa essere soddisfatto con la realizzazione di: numero 3 impianti di compostaggio modulari, ampliabili, da realizzare uno in ciascuna delle tre ARO in cui è suddiviso l’ATO LE/2 di piccola/media taglia da circa 11.000 ton/anno di FORSU da R.D. nell’ARO 4 e nell’ARO 6 e di media taglia da circa 17.000 ton/anno nell’ARO 5. Come detto, se gli impianti di compostaggio trattassero anche matrici organiche diverse dalla FORSU da R.D. quali p.e. i fanghi di depurazione, tale quantità dovrebbe essere assommata alla quantità sopra indicata di frazione organica da utenze domestiche e non domestiche. Infatti, sono in fase di approfondimento progettuale le possibili integrazioni
dei due
processi: anaerobico/aerobico al fine di ottimizzarne i rispettivi pregi e minimizzarne gli svantaggi.
86
PIANO RIFIUTI AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE LE/2
9.6
ZONE FUNZIONALI E TEMPI DI STOCCAGGIO NEGLI IMPIANTI DI
COMPOSTAGGIO Le zone funzionali e i tempi di stoccaggio degli impianti di compostaggio previsti nel Bacino LE/2 sono: a. stoccaggio degli scarti lignocellulosici triturati su platea in c.a. scoperta comprendente la zona triturazione, dimensionata per un tempo di ritenzione di 180 giorni; b. servizi di supporto: pesa, uffici, spogliatoi, officina e ricovero mezzi; c. ricezione matrici umide e miscelazione al chiuso in capannone tamponato e posto in depressione con invio delle arie esauste a trattamento; tempo di ritenzione 3 giorni; d. bio-ossidazione al chiuso in depressione con invio arie esauste al trattamento; tempo di ritenzione variabile da 30gg. per il sistema a cumuli aerati e rivoltati meccanicamente (CR), a 28 gg. per il sistema a trincea dinamica aerata (TD), a 10 gg. per il sistema a biocella statica (BS); e. maturazione con sistemazione in cumulo su platea coperta con periodiche movimentazioni; tempo di ritenzione 60 giorni; f. raffinazione e stoccaggio su platea coperta compresa zona vagliatura; tempo di ritenzione 120 giorni.
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PIANO RIFIUTI AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE LE/2
9.7
SPAZIO OCCUPATO DAGLI IMPIANTI DI COMPOSTAGGIO
Ai fini dell’individuazione dell’area necessaria per la collocazione dell’impianto di compostaggio, mediamente lo spazio occupato varia da circa 1.000 mq. ogni 1.000 ton/anno di rifiuti in ingresso per un impianto di piccola/media taglia (20.000 ton/anno) a circa 1.500 mq. per un impianto di piccola taglia (3.000/5.000 ton/anno), oltre agli spazi per parcheggi e viabilità nella misura di circa il 50%..
9.8
COSTI DI INVESTIMENTO
Relativamente ai costi di investimento per la realizzazione di un impianto di compostaggio per matrici organiche selezionate, si precisa che i costi di investimento totali sono comprensivi di: OPERE CIVILI − acquisto del terreno (area agricola) − recinzione − viabilità interna e parcheggi − allacciamento alla viabilità esterna − impermeabilizzazione delle aree di lavorazione − capannone di ricevimento e stoccaggio dei rifiuti − capannoni di lavorazione − biocelle o trincee o biocontainers OPERE ELETTROMECCANICHE − pala meccanica − mulino a martelli e/o a coltelli − sistema automatico della messa a parco della biomassa da trattare 88
PIANO RIFIUTI AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE LE/2
− sistema
di
stabilizzazione
aerobica
forzata
compreso
il
sistema
di
monitoraggio del processo − sistema di raccolta, stoccaggio e rilancio del percolato − nastri trasportatori − sistema automatico di rivoltamento dei cumuli − separatore densimetrico − vaglio rotante di raffinazione del compost maturo − impianto elettrico SPESE GENERALI
Il costo d’investimento totale per un impianto di circa 30.000 ton/anno può essere stimato variabile da circa 160 a circa 220 €/ton in ingresso di cui circa il 50% circa per la fase di bio-ossidazione accelerata ACT. Il costo d’investimento totale unitario per un impianto di piccola taglia di circa 5.000 ton/anno deve essere stimato superiore a 220 €/ton di rifiuto in ingresso.
9.9
COSTO
DI
INVESTIMENTO
PREVISIONE
IMPIANTI
DI
COMPOSTAGGIO BACINO LE/2 Il costo totale d’investimento per il complesso degli impianti di compostaggio previsti per il Bacino LE/2 può essere indicativamente stimato pari a: n° 2 impianti da 11.000 ton/anno x €/cad 3.000.000,00 =
€ 6.000.000,00
n° 1 impianti da 17.000 ton/anno x €
€ 3.500.000,00
3.500.000,00 =
Totale:
€ 9.500.000,00
(diconsi euro novemilionicinquecentomila/00).
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PIANO RIFIUTI AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE LE/2
CAP.10 – LA PIANIFICAZIONE DELLE ISOLE ECOLOGICHE Il sistema di Raccolta Differenziata <<spinta>> (raccolta monomateriale di vetro, plastica/ lattine, carta/cartone, frazione umido, potature di giardini, rifiuto secco indifferenziato) del tipo porta a porta che si intende attivare nell’ARO 5 dell’ATO LE/2 per aumentare la percentuale di R.D. comporta la eliminazione o la riduzione dei contenitori stradali (cassonetti). E’ risultato che tale sistema di gestione della raccolta dei RSU laddove attivato, a fronte di un positivo incremento delle percentuali di raccolta differenziata delle diverse frazioni merceologiche, ha originato situazioni di forte criticità per l’abbandono dei rifiuti per le strade e nelle campagne soprattutto dei comuni limitrofi, con inquinamento del suolo e deturpamento del paesaggio. Le cause di tale comportamento che procura un danno maggiore
dei benefici della
raccolta differenziata spinta possono essere ricondotte alle seguenti problematiche: − produzione di quantità di rifiuti superiore a quella che è possibile tenere nei contenitori domestici avuti in dotazione dagli utenti tenuto conto delle frequenze di raccolta; − mancanza di spazio in casa per allocare tutti i diversi tipi di contenitori domestici; − evasione della TARSU ovvero della tariffa, per cui l’utente, non inserito negli elenchi dei contribuenti, non è dotato dei contenitori domestici e, per continuare a evadere, si libera dei rifiuti abbandonandoli. Per contrastare efficacemente quantomeno i primi due fattori all’origine dell’abbandono dei rifiuti, oltre ad un efficace controllo del territorio e a sanzionare chi viola la legge, il sistema integrato di gestione dei RSU deve prevedere la realizzazione in ogni comune di una isola ecologica o centro di raccolta che possa consentire ai cittadini di conferire in caso di necessità i rifiuti urbani al di fuori dei previsti turni di raccolta nonché altre tipologie di RSU o RSUA. La realizzazione dei centri comunali di raccolta consente inoltre la raccolta differenziata di altre frazioni merceologiche di rifiuti quali gli oli minerali e vegetali esausti, gli abiti usati, i rifiuti inerti provenienti dai piccoli lavori domestici, ecc. che altrimenti risulterebbe impossibile intercettare Nel Bacino LE/2 sono state realizzate n. 6 isole ecologiche nei seguenti comuni: Carpignano, Corigliano d’Otranto, Collepasso, Maglie, Poggiardo, Supersano,
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PIANO RIFIUTI AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE LE/2
E’ in corso d’appalto la realizzazione di ulteriori n. 6 isole ecologiche nei seguenti comuni: Cutrofiano, Gallipoli, San Cassiano, Seclì, Martano, Otranto.
Si deve prevedere la realizzazione di n.1 centro comunale di raccolta di titolarità pubblica in ciascuno dei restanti 34 comuni del Bacino LE/2: Il presente Piano d’Ambito dell’ ATO LE/2 prevede pertanto la realizzazione di : n. 34 centri comunali di raccolta di titolarità pubblica (isole ecologiche). Sulla base
della precedente progettazione delle isole ecologiche, si possono dare le
seguenti indicazioni tecnico/economiche di massima: − l’area minima occorrente è di 600/700 mq recintata e pavimentata in modo da renderla impermeabile; − l’ubicazione delle isole ecologiche deve preferibilmente essere nella zona artigianale/industriale (Zona PIP) per evitare la procedura di variante urbanistica; − deve essere prevista la copertura con tettoia della zona di raccolta dei RUP; − la spesa presuntiva di massima è di circa € 120.000,00 per ogni isola ecologica comprensiva di lavori, fornitura contenitori, spese generali, IVA e imprevisti così distinta: a) lavori :
€ 60.000,00
b) forniture:
€ 25.000,00
c) spese generali:
€ 15.000,00
d) IVA e imprevisti:
€ 20.000,00
Sommano;
€ 120.000,00
Pertanto il costo totale d’investimento per il complesso delle Isole Ecologiche alias Centri di Raccolta RSU Comunali previste per il Bacino LE/2 in numero di 34 può essere stimato pari a: n. 34 x € 120.000,00 = € 4.080.000,00 (diconsi euro quattromilioniottantamila/00)
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PIANO RIFIUTI AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE LE/2
CAP. 11 – LA INFORMATIZZAZIONE DELLE ISOLE ECOLOGICHE Primario obiettivo/obbligo dell’ATO LE/2 è una rapida e forte crescita della percentuale di Raccolta Differenziata. Una delle azioni che si prevede di attivare con il presente Piano di Ambito a tal fine è la informatizzazione di tutti i centri di raccolta dei RSU differenziati, presenti e da realizzare. Il progetto mira a stabilire un attivo contatto con gli utenti attraverso le attrezzature informatiche, presidiate presso le isole ecologiche e mobili sul territorio, che acquisiranno e elaboreranno i dati sul conferimento dei rifiuti differenziati. La gestione dei dati sarà assicurata mediante una stazione informatica remota. L’ATO LE/2 potrà gestire la anagrafica degli utenti domestici e non-domestici e agire nelle aree da cui non provengono conferimenti presso i centri di raccolta. Il progetto prevede un sistema di scambio dati ad elevata frequenza – almeno una volta al giorno – fra le colonnine interfaccia utente ubicate nei centri di raccolta e la centrale dati per consentire un monitoraggio frequente ed un controllo in modalità remota quale fondamentale strumento per un’azione di gestione e controllo da parte dell’ATO. Il Piano degli Investimenti prevede la dotazione per ciascuna isola ecologica di: una colonnina di interfaccia utente che consentirà l’identificazione dell’utente, la pesatura dei materiali conferiti, la memorizzazione dei dati relativamente a data, ora, utente, peso e tipologia di ciascun materiale, la stampa della ricevuta relativa, la funzione marcatempo per la gestione degli orari di lavoro degli operatori addetti, il bilancio di massa secondo il D.M. 08.04.2008 dei rifiuti in entrata e in uscita. La colonnina avrà un data-base di dimensioni tali da poter memorizzare e gestire tutti i potenziali fruitori del servizio e ogni utente sarà identificato sulla base dei dati anagrafici già in memoria visualizzabili sul monitor oppure mediante l’utilizzo di una tessera (badge). La colonnina sarà dotata di monitor touch-screen a colori; le operazioni saranno guidate mediante un audio che accompagnerà l’operatore e/o l’utente nelle diverse fasi di conferimento informatizzato e di una stampante termica per la stampa dello scontrino. Dopo l’identificazione, l’utente dovrà poter pesare la frazione di rifiuto selezionandone preventivamente la tipologia sullo schermo del computer; la colonnina sarà costituita da
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PIANO RIFIUTI AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE LE/2
una struttura in metallo al fine di garantire l’opportuna robustezza strutturale con due sistemi di pesatura di diversa portata completi di terminale e display. tessere plastiche dotate di banda magnetica personalizzate per tutte le utenze complete di stampa in serigrafia con personalizzazione fronte/retro in quadricromia, comprendenti loghi, slogan, immagini secondo le indicazioni dell’ATO; una stazione remota di gestione integrata dei dati per ciascuna ARO esportabili in loco su chiave USB; lo scarico dei dati sarà possibile anche via modem GSM per il trasferimento in remoto dei dati ad un PC incluso nella fornitura che costituirà la stazione remota di gestione dati; un totem di interfaccia utente mobile per ciascuna ARO rappresentato da un sistema informatizzato multimediale mobile che svolgerà la funzione di acquisizione e trasmissione dati come la colonnina interfaccia utente; esso sarà dotato di un PC, di un monitor touchscreen a colori, una stampante di badge a colori con videocamera per acquisire la fotografia dell’utente e stamparla unitamente ai suoi dati anagrafici su un badge da magnetizzare
al momento
e
da
consegnare
immediatamente
all’utente
stesso
dall’operatore; un ulteriore componente sarà un video proiettore (data-show) collegato al computer per essere rese visibili a spettatori che potranno così recepire la funzione del Totem Interfaccia Utente; il computer visualizzerà, nei tempi di inoperatività, file tipo A/V (Audio/Video) realizzati dall’ente in materia di ambiente, e/o servizi territoriali di interesse pubblico; un ulteriore componente previsto sarà il lettore di video DVD, indipendente dalla struttura del PC ma ad esso collegabile. Il Totem Interfaccia Utente sarà impiegato anche come elemento autonomo al di fuori del centro di raccolta per sessioni didattiche quale strumento di informazione e comunicazione al fine di avvicinare gli utenti alla raccolta differenziata ed alle problematiche ambientali connesse. Il Totem sarà infatti dotato di una struttura carrellata per poter essere facilmente trasferito e dovrà avere le caratteristiche di resistenza idonee a resistere ad urti e vibrazioni derivanti dagli spostamenti. Il costo totale d’investimento per la informatizzazione delle Isole Ecologiche realizzate e realizzande nel Bacino LE/1 in numero di 46 può essere stimato pari a: n. 46 x € 40.000,00 = € 1.840.000.000,00 (diconsi euro un milioneottocentoquarantamila/00)
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PIANO RIFIUTI AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE LE/2
CAP. 12 – IL POTENZIAMENTO DEL CENTRO DI RACCOLTA MATERIALI R.D. A MELPIGNANO Nella previsione di un aumento della R.D. dei materiali <<secchi>> : carta, cartone, plastica, vetro, ferro e alluminio, il centro di raccolta, prima lavorazione, stoccaggio dei materiali provenienti dalla R.D. a Melpignano deve essere potenziato. Attualmente. tra i comuni che conferiscono la R.D. a Melpignano, alcuni praticano la R.D. <<multimateriale>> e altri la R.D. <<monomateriale>> con la conseguenza che i due flussi di RSU interferiscono a scapito della produttività dell’impianto, considerato che il multimateriale richiede una selezione laboriosa. Allo stato la produttività è di 7,5 / 8 ton/giorno di multi materiale lavorata su di un turno. Il potenziamento dell’impianto potrebbe essere realizzato attraverso le seguenti opere e forniture: 1. una copertura di circa 200 mq. per il ricovero della plastica raccolta <<monomateriale>> considerato che gli spazi a parcheggio e viabilità interna appaiono sovrabbondanti; 2. una gru a ragno per la movimentazione della plastica raccolta <<monomateriale>>; 3. la dismissione della pressa esistente e l’acquisto di 2 nuove presse di ultima generazione, una per la R.D. << multimateriale>> e una per la R.D. <<monomateriale>>; 4. un lettore ad infrarossi per la plastica (polimeri) da inserire sulla vecchia linea di selezione multi materiale; 5. un lettore ad infrarossi per la carta da inserire sulla vecchia linea di selezione multi materiale; Il costo totale d’investimento per il potenziamento del Centro di raccolta materiali R.D. a Melpignano può essere stimato pari a: € 1.000.000,00 (diconsi euro un milione/00).
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