3,$12 5,),87, $0%,72 7(55,725,$/( 277,0$/( /(
PIANO D’AMBITO per la gestione dei rifiuti del bacino LE/2
PROGETTISTI: Dott. Patrizio RESTA Arch. Fernando Bonocuore
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'RWW 3DWUL]LR 5HVWD
3,$12 5,),87, $0%,72 7(55,725,$/( 277,0$/( /(
DATA AGGIORNAMENTO: SETTEMBRE 2009
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3UHPHVVD BBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBB
2ULJLQH H VWLPD GHL FRVWL DWWXDOL GHO 6HUYL]LR GL LJLHQH XUEDQD UDFFROWD H WUDVSRUWR GHL ULILXWLBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBB
Aspetti economici relativi all’organizzazione dei servizi di raccolta ______________ 11 'HVFUL]LRQH GHOO¶LPSLDQWLVWLFD D VHUYL]LR GHOO¶$72 /( BBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBB
2ULJLQH H VWLPD GHL FRVWL GL WUDWWDPHQWR GHL ULILXWL QRQ UHFXSHUDELOL BBBBBBBBBBBB
3URYHQWL GDOOD FHVVLRQH GHL ULILXWL UHFXSHUDELOL BBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBB
0RGHOOR RUJDQL]]DWLYR H FRVWL GHOOD VWUXWWXUD BBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBB
Risorse ____________________________________________________________ 30 /D VWLPD GHJOL LQWURLWL ILVFDOL H R WDULIIDUL
BBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBB
/D LQGLYLGXD]LRQH GHL PHWRGL LQFHQWLYDQWL BBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBB
,QTXDGUDPHQWR H FRQWULEXWR GHOOD UDFFROWD GLIIHUHQ]LDWD BBBBBBBBBBBBBBBBBBBBB
'HILQL]LRQH GHOOD WDULIID GL $PELWR BBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBB
6YLOXSSR GHOOD WDULIID GL ULIHULPHQWR BBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBB
Inquadramento normativo e modalità di gestione____________________________ 44 Voci di costo per individuazione della tariffa________________________________ 49 /D ULVFRVVLRQH GHOOD WDULIID BBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBB
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'RWW 3DWUL]LR 5HVWD
3,$12 5,),87, $0%,72 7(55,725,$/( 277,0$/( /(
, FRVWL GHOOD JHVWLRQH
3UHPHVVD
Tra le più significative innovazioni introdotte dal D.Lgs. 152/06, che presentano maggiore rilevanza rispetto alla pianificazione della gestione dei rifiuti a livello di ATO, si segnalano in particolare le seguenti disposizioni di cui al Titolo Primo - Capo Terzo “Servizio di gestione integrata dei rifiuti” e che prevedono: ⇒ la gestione dei rifiuti urbani è organizzata sulla base di ambiti territoriali ottimali
(ATO) delimitati dal piano regionale (art. 200); ⇒ all’interno di ciascun ATO si deve costituire l’Autorità d’Ambito alla quale è
demandata l’organizzazione, l’affidamento e il controllo del servizio di gestione integrata dei rifiuti, occupandosi della realizzazione, gestione ed erogazione dell’intero servizio (art. 201) raggiungendo entro cinque anni, dalla data di costituzione, l’autosufficienza di smaltimento e garantendo la presenza di almeno un impianto di trattamento a tecnologia complessa; ⇒ l’Autorità d’Ambito aggiudica il servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani
mediante gara (art. 202); ⇒ il rapporto tra l’Autorità d’Ambito e il soggetto affidatario del servizio integrato è
regolato da contratto di servizio (art. 203); ⇒ all’interno di ogni ATO, devono essere conseguiti (art. 205) obiettivi minimi di
raccolta differenziata, pari al 35% entro il 2006, 45% entro il 2008, 65% entro il 2012; è esplicitato che agli obiettivi di raccolta differenziata contribuisce la frazione organica umida separata dopo la raccolta, qualora “finalizzata al recupero complessivo fra materia ed energia”. Quanto sopra è rilevante in termini di inquadramento generale della tematica trattata da questa sezione del Piano d’Ambito. Ad un livello più prossimo al nostro contesto specifico, si deve partire dal Decreto del Commissario Delegato all’Emergenza Ambientale 9 dicembre 2005, n.187
³3LDQR GL *HVWLRQH GHL 5LILXWL H GL %RQLILFD GHOOH DUHH FRQWDPLQDWH´
Tale decreto nasce dalla
³QHFHVVLWj GL GHILQLUH QXRYH OLQHH GLUHWWLYH HG RSHUDWLYH SHU OD
UHDOL]]D]LRQH GL XQD UHWH RUJDQLFD HG LQWHJUDWD GL VHUYL]L H LPSLDQWL FKH VLD RULHQWDWD DOOD PDVVLPD YDORUL]]D]LRQH GHO UHFXSHUR GL PDWHULD GHL ULILXWL´
$UFK )HUQDQGR %RQRFXRUH
Esso individua, tra le priorità
'RWW 3DWUL]LR 5HVWD
3,$12 5,),87, $0%,72 7(55,725,$/( 277,0$/( /(
del piano che rivestono particolare importanza, il riconoscimento della centralità dell’ATO come modulo organizzativo per la gestione coordinata delle funzioni di spettanza comunale in materia di RSU e come soggetto gestore, preferibilmente su base provinciale, che potrà articolarsi in sottobacini. Il Commissario Delegato per l’emergenza in materia di rifiuti in Puglia ha adottato il Decreto commissariale n. 189 del 19 ottobre 2006, con il quale, tra l’altro, ha confermato la configurazione territoriale dei 15 ATO presenti nella Regione e quindi dei 3 ATO in Provincia di Lecce: ATO LE/1, ATO LE/2 ed ATO LE/3. Il “Piano Provinciale per la Gestione dei Rifiuti Urbani” ha ipotizzato la struttura organizzativa dei servizi, individuando per il sistema di raccolta, un livello di aggregazione dei Comuni, denominato Area di Raccolta Ottimale (A.R.O.) definito dalla stessa Provincia sulla base di considerazioni tecnico - amministrative, quali: ⇒ rispetto delle indicazioni impiantistiche del Piano Regionale e del Programma di
emergenza con utilizzo ottimale degli impianti esistenti e previsti; ⇒ minimizzazione dei costi e degli impatti derivanti dal trasporto dei rifiuti prevedendo,
quindi, l’opportunità di realizzare stazioni di trasferenza e compattazione; ⇒ individuazione di criteri dimensionali di popolazione servita, idonei a garantire
gestioni efficaci, efficienti ed economiche e pertanto contenuti in un range omogeneo di popolazione residente e quantità di rifiuti prodotti; ⇒ rispetto del criterio di prossimità agli impianti, per cui ogni Comune si aggrega con
altri Comuni nel Sub-ATO intorno all’impiantistica prevista; ⇒ criteri di omogeneità morfologica che tengano in considerazione la rete viaria
esistente in modo da limitare il traffico degli automezzi verso e dagli impianti. D’altronde anche la letteratura tecnica indica che le economie di scala nei servizi di raccolta e trasporto sono conseguibili con un bacino massimo di 50.000 abitanti, e lo stesso trasporto dei rifiuti è economicamente sostenibile fino ad un massimo di 18 Km di percorrenza. Adottando, quindi, questi due criteri si definiscono aree di raccolta pari a quelle individuate dalla Provincia di Lecce. La dimensione adottata è quindi quella di una sub-articolazione dell’ATO efficace per la realizzazione di “soluzioni Comuni omogenee” dei conferimenti separati e della raccolta dei flussi residui. In funzione delle caratteristiche territoriali e della tipologia di utenze, nell’area di raccolta possono essere presenti più sistemi di raccolta, in base a
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'RWW 3DWUL]LR 5HVWD
3,$12 5,),87, $0%,72 7(55,725,$/( 277,0$/( /(
caratteristiche di capillarità , tipologia del rifiuto, differenti strutture per il conferimento differenziato (stazioni ecologiche e piattaforme). Nelle Aree di Raccolta sono state quindi previste e realizzate soluzioni comuni principalmente per quanto attiene alla gestione dei servizi di raccolta dei rifiuti ed alla gestione dei servizi di trasporto e dei conferimenti agli impianti di trattamento e smaltimento finale, tenendo conto dello stato di fatto tecnico-amministrativo. Nel territorio dell’ATO LE/2 sono stati individuati 3 ARO e in particolare: ARO 4: Sternatia, Soleto, Galatina, Sogliano Cavour, Corigliano, Melpignano, Maglie, Zollino, Martano, Castrignano dei Greci, Cursi, Carpignano, Bagnolo, Palmariggi, Cannole. ARO 5: Nardò, Galatone, Sannicola, Alezio, Gallipoli, Tuglie, Neviano, SeclÏ, Aradeo, Collepasso. ARO 6: Otranto. Giurdignano, Uggiano, Giuggianello, Minervino, Muro Leccese, Sanarica, Scorrano, Cutrofiano, Botrugno, San Cassiano, Nociglia, Surano, Spongano, Andrano, Poggiardo, Santa Cesarea Terme, Ortelle, Castro, Diso, Supersano.
2ULJLQH H VWLPD GHL FRVWL DWWXDOL GHO 6HUYL]LR GL LJLHQH XUEDQD UDFFROWD H WUDVSRUWR GHL ULILXWL
Lo studio della situazione attuale nell’ATO LE/2 ha evidenziato una notevole frammentarietà territoriale (Comuni piccoli ma vicini), con una diffusa diversità delle caratteristiche del servizio, indice della complessità delle problematiche e fattispecie esistenti nei diversi Comuni, che rendono complesso il compito di omogeneizzare il Servizio e le rispettive previsioni di sviluppo; questa circostanza ha reso particolarmente evidenti le differenze in tutti i parametri utilizzati per l’analisi, a fronte di servizi resi sostanzialmente identici. Questa situazione presenta, tuttavia, l’indubbio
vantaggio di
poter ottimizzare il servizio in ogni Comune: si potranno, infatti, utilizzare squadre di lavoro non piÚ al servizio di un solo Comune ma di piÚ Comuni. Quanto detto si può evidenziare in dettaglio nella tabella 1, elaborata in fase di redazione delle linee guida per il /( ´
Âł3URJHWWR GL RUJDQL]]D]LRQH GHL VHUYL]L GL LJLHQH XUEDQD GHOOÂś$72
alla base dei bandi di gara d’appalto dei servizi espletati finora per una parte
$UFK )HUQDQGR %RQRFXRUH
'RWW 3DWUL]LR 5HVWD
PIANO RIFIUTI AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE LE/2 7DEHOOD ± &RVWL GHO VHUYL]LR HVSOHWDWR LQ RJQL &RPXQH SULPD GHO *HVWRUH XQLFR
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52,66 62,88 66,02 59,16 64,11 46,72 52,68 35,85 92,12 71,53 40,09 57,61 73,94 78,11 132,66 82,72 197,07 51,32 48,13 135,72 57,87 103,59 85,75 46,77 135,13 52,89 59,51 51,31 145,54 29,30 63,22 69,32 56,62 107,55 121,17 61,73 64,26 79,37 77,02 54,21 67,39 62,44 101,18 58,66 77,85 66,50 75,16
35,30 51,20 44,39 45,92 55,13 34,97 45,69 24,79 46,55 48,83 32,43 76,76 56,12 49,88 85,56 49,74 85,77 40,70 41,37 91,33 48,51 88,93 68,27 44,52 70,12 44,51 46,52 41,04 48,65 24,27 42,10 60,30 46,35 65,67 58,55 46,28 48,19 72,88 57,00 47,19 50,63 47,47 63,08 45,03 51,20 61,35 52,85
2
3 54 67 8 8 0 4(
STR STR + PP STR + PP PPS STR + PP STR + PP STR STR STR STR STR PPS STR + PP STR + PP STR + PP STR STR + PP (centro storico) STR + PP STR + PP STR + PP PPS PPS PPS da 08/05 PPS indifferenziato STR + PP STR + PP (indiff. centro storico) PPS STR + PP STR + PP STR + PP STR + PP (indiff. centro storico) PPS PPS STR + PP STR STR + PP STR + PP STR STR STR + PP STR STR + PP STR + PP PP + STR STR + PP STR + PP
Legenda: PPS = Porta a Porta Spinto (NO cassonetti); STR = Stradale: cassonetti/campane; STR+PP = Stradale RSU + Porta a Porta RD; PP+STR = Porta a Porta RSU + Stradale RD (1) tal quale in discarica - (2) - Il costo dei servizi accessori e complementari (¼ FRPSUHVD ,9$ è a parte e grava su apposita voce di bilancio $UFK )HUQDQGR %RQRFXRUH 'RWW 3DWUL]LR 5HVWD ,QJ 3DROR 6XSSUHVVD
PIANO RIFIUTI AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE LE/2
dell’ARO 4 e per l’ARO 6. Si è cercato di disporre di dati più aggiornati sulla raccolta di RSU consultando il sito della Regione Puglia preposto a tali scopi, ma sono assolutamente parziali e, poiché non sono emersi sostanziali mutamenti per quanto concerne la RD o altri parametri a livello di ATO LE/2 se non per qualche singolo comune, si è deciso di proseguire l’analisi del territorio soffermandosi sulla mappatura puntuale effettuata in occasione della redazione del Progetto. Dalle linee guida di cui sopra si rilevava che l’ATO LE/2 ha una popolazione residente al 31/12/2005 pari a 280.314 abitanti, su una superficie territoriale di circa 1.175 Kmq, con una densità abitativa di circa 293 abitanti/Kmq, con un minimo di 72,17 abitanti/Kmq ad Otranto ed un massimo di 1.149,12 abitanti/Kmq ad Aradeo: vi è una forte oscillazione dovuta all’estensione del feudo di riferimento. La produzione annua dei rifiuti (vedi tabella 2) del 2005 è pari a 147.276,11 t, con una produzione totale giornaliera pari a circa 400 tonnellate/giorno, ed una media giornaliera per comune di circa 9 tonnellate/giorno: il minimo è pari a 1,44 tonnellate/giorno – ossia 1,17 Kg/ab./giorno - (Giuggianello), mentre il massimo è pari a 55,06 tonnellate/giorno ossia 1,79 Kg/ab./giorno (Nardò). In termini unitari essa è pari a 478 Kg/abitante/anno ossia 1,31 Kg/abitante/giorno (praticamente allineato al dato nazionale pari a 1,3 kg/ab./g), con un minimo di 254,75 Kg/abitante/anno e 0,70 Kg/abitante/giorno (Cursi) ed un massimo di 1.015,44 Kg/abitante/anno e 2,78 Kg/abitante/giorno (Otranto). L’analisi di questi dati ha fatto rilevare che i Comuni come Cursi che adottavano sistemi di raccolta domiciliare integrata spinta (senza cassonetti) prevalentemente agricoli, hanno la minore produzione unitaria di rifiuti, mentre i Comuni con fascia costiera e quindi con forti fluttuazioni di natura turistica avevano inevitabilmente le maggiori produzioni di rifiuti. Il caso di Otranto (72,17 abitanti/Kmq), come quello di Nardò (161,29 abitanti/Kmq), di Santa Cesarea Terme (116,29 abitanti/Kmq), ed in genere dei Comuni con fascia costiera interessati da flussi turistici nel periodo estivo, hanno imposto attente riflessioni nella fase progettuale in quanto risulta difficile, oltre che molto onerosa, l’applicazione dei sistemi di raccolta differenziata integrata spinta, se non nei centri separati dalla fascia costiera. I dati disponibili hanno dato luogo ad un’altra considerazione in merito alla logistica degli impianti all’interno dell’ATO LE/2. L’ARO 5 (Occidentale) è quello più popoloso con 108.159 abitanti, pari al 38,58% della popolazione totale, e con la maggiore produzione dei rifiuti: 65.059 tonnellate/anno, pari al 44,17% della produzione totale; l’ARO 4 (Centrale) è quello intermedio con 92.243 $UFK )HUQDQGR %RQRFXRUH 'RWW 3DWUL]LR 5HVWD ,QJ 3DROR 6XSSUHVVD
PIANO RIFIUTI AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE LE/2
abitanti, pari al 32,91% della popolazione totale e con una produzione dei rifiuti pari a 42.309 tonnellate/anno, cioè il 28.73% della produzione totale; lâ&#x20AC;&#x2122;ARO 6 (Orientale) è quello piĂš piccolo con 79.915 abitanti, pari al 28,51% della popolazione totale, e con la minore produzione dei rifiuti pari a 39.910 tonnellate/anno, pari al 27,10% della produzione totale. Data la distribuzione dellâ&#x20AC;&#x2122;utenza sul territorio, gli impianti di smaltimento e/o recupero sarebbero dovuti essere localizzati tra lâ&#x20AC;&#x2122;ARO 5 e lâ&#x20AC;&#x2122;ARO 4, dando cosĂŹ seguito alle disposizioni tecniche vigenti, secondo le quali i rifiuti devono percorrere il minor numero possibile di km, al fine di ridurre le emissioni di C02 e gas di scarico. In vista della ristrutturazione del servizio, lâ&#x20AC;&#x2122;Assemblea dei Sindaci dellâ&#x20AC;&#x2122;ATO LE/2 aveva approvato delle linee guida per lâ&#x20AC;&#x2122;organizzazione e la raccolta dei rifiuti che puntavano a valorizzare questo aspetto.
$UFK )HUQDQGR %RQRFXRUH 'RWW 3DWUL]LR 5HVWD ,QJ 3DROR 6XSSUHVVD
P IANO RIFIUTI AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE LE/2 7DEHOOD 5LHSLORJR GHOOR VWDWR GL IDWWR GHO VHUYL]LR GL LJLHQH DPELHQWDOH QHO WHUULWRULR GHOO¶$72 /(
&RPXQH
ALEZIO ANDRANO ARADEO BAGNOLO DEL S AL. BOTRUGNO CANNOLE CARP IGNANO S AL. CAS TRIGNANO DEI GRECI CAS TRO (1) COLLEP AS S O CORIGLIANO CURS I CUTROFIANO DIS O GALATINA GALATONE
$ELWDQWL DO
3URGX]LRQH WRWDOH ULILXWL W
3URG 8QLWDULD 5 ' NJ DE [
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5.233 5.118 9.779 1.867 2.995 1.755 3.863
2.553,68 2.133,34 4.936,61 816,58 1.182,30 795,92 1.511,91
1,34 1,14 1,38 1,2 1,08 1,24 1,07
298,01 11,67% 190,72 8,94% 201,3 4,06% 84,84 10,39% 83,85 7,09% 103,47 13,00% 50,39 3,33%
4.164
2.044,07
1,34
2.525 6.680 5.762 4.166 9.250 3.201 27.659 15.884
1.696,21 3.321,77 2.417,61 1.061,29 4.137,42 1.701,37 14.556,55 8.967,66
1,84 1,36 1,15 0,7 1,23 1,46 1,44 1,55
GALLIP OLI
20.935
16.328,49
2,14
114,3
GIUGGIANELLO GIURDIGNANO MAGLIE MARTANO MELP IGNANO MINERVINO
1.232 1.802 15.195 9.596 2.234 3.881
527,28 711,59 7.664,52 3.885,82 883,38 1.654,68
1,17 1,08 1,38 1,11 1,08 1,17
MURO LECCES E
5.158
1.839,24
0,98
$ELWDQWL (TXLYDOHQWL
&RVWR 7RWDOH
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DQQXR VHUYL]L
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,9$
DELWDQWH
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FRPSU ¼
¼ DE[DQQR
¼ DE[DQQR
6LVWHPD GL 5DFFROWD DGRWWDWR
7.523 6.285 14.543 2.406 3.483 2.345 4.454
265.526,40 321.798,00 645.601,80 110.460,00 192.000,00 82.000,00 203.500,00
52,66 62,88 66,02 59,16 64,11 46,72 52,68
35,3 51,2 44,39 45,92 55,13 34,97 45,69
S TR S TR + P P S TR + P P PPS S TR + P P S TR + P P S TR
5,00%
6.022
149.296,32
35,85
24,79
S TR
68,63 2,07% 136,3 5,64% 303,44 28,59% 194,87 4,71% 363,24 21,35% 1.667,34 11,45% 442,72 5,04%
4.997 9.786 7.122 3.126 12.189 5.012 42.883 26.418
232.600,00 477.829,00 230.973,95 240.000,00 683.986,00 250.016,00 3.669.130,25 1.313.964,12
92,12 71,53 40,09 57,61 73,94 78,11 132,66 82,72
46,55 48,83 32,43 76,76 56,12 49,88 85,56 49,74
0,70%
48.103
4.125.634,99
197,07
85,77
19,42 93,46 1.325,54 417,34 294,88 294,04
4,11% 12,42% 17,29% 10,74% 33,38% 17,77%
1.553 2.096 22.579 11.447 2.602 4.875
63.223,32 86.723,36 2.062.262,63 555.339,58 231.424,00 332.789,29
51,32 48,13 135,72 57,87 103,59 85,75
40,7 41,37 91,33 48,51 88,93 68,27
153,07
8,32%
5.418
241.221,00
46,77
44,52
S TR S TR S TR PPS S TR + P P S TR + P P S TR + P P S TR S TR + P P (ce ntro s torico) S TR + P P S TR + P P S TR + P P PPS PPS P P S da 08/05 PPS indiffere nzia to
102,2
$UFK )HUQDQGR %RQRFXRUH 'RWW 3DWUL]LR 5HVWD ,QJ 3DROR 6XSSUHVVD
P IANO RIFIUTI AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE LE/2
NARDOâ&#x20AC;&#x2122; (2)
30.723
20.096,80
1,79
1.192,58
5,93%
59.204
4.151.609,50
135,13
70,12
NEVIANO
5.673
2.288,23
1,11
59,26
2,59%
6.741
300.019,71
52,89
44,51
NOCIGLIA ORTELLE OTRANTO P ALMARIGGI
2.617 2.475 5.496 1.592
1.136,25 1.050,47 5.580,84 652,38
1,19 1,16 2,78 1,12
182,44 15,67% 95,9 9,13% 180,26 3,23% 9,13 1,40%
3.347 3.095 16.441 1.922
155.732,00 127.000,00 799.867,96 46.651,45
59,51 51,31 145,54 29,3
46,52 41,04 48,65 24,27
P OGGIARDO
6.156
3.137,65
1,4
458,5 17,11%
9.243
389.154,11
63,22
42,1
S AN CAS S IANO S ANARICA S ANNICOLA S ANTA CES AREA T. S CORRANO S ECLIâ&#x20AC;&#x2122; S OGLIANO CAVOUR S OLETO S P ONGANO S TERNATIA S UP ERS ANO S URANO TUGLIE UGGIANO LA CHIES A ZOLLINO
2.192 1.471 6.025 3.076 6.887 1.928 4.133 5.528 3.857 2.583 4.469 1.771 5.299
855,48 610 3.349,35 2.161,00 3.117,88 872,69 1.527,88 2.535,51 1.504,00 1.167,01 1.995,19 964,18 2.343,39
1,07 1,14 1,52 1,92 1,24 1,24 1,01 1,26 1,07 1,24 1,22 1,49 1,21
19,68% 8,00% 12,29% 5,50% 5,24% 0,71% 0,41% 6,97% 14,49% 5,72% 12,25% 12,13% 5,90%
2.520 1.797 9.867 6.366 9.185 2.571 4.501 7.469 4.431 3.438 5.878 2.840 6.904
151.956,96 83.289,59 648.000,00 372.721,00 425.129,00 123.893,33 328.023,00 425.765,00 209.078,48 174.077,66 279.040,00 179.182,68 310.830,42
69,32 56,62 107,55 121,17 61,73 64,26 79,37 77,02 54,21 67,39 62,44 101,18 58,66
60,3 46,35 65,67 58,55 46,28 48,19 72,88 57 47,19 50,63 47,47 63,08 45,03
S TR + P P S TR + P P (indiffe re nzia to centro s torico) PPS S TR + P P S TR + P P S TR + P P S TR + P P (indiffe re nzia to centro s torico) PPS PPS S TR + P P S TR S TR + P P S TR + P P S TR S TR S TR + P P S TR S TR + P P S TR + P P P P + S TR
4.286
2.212,24
1,41
501,89 24,24%
6.517
333.645,17
77,85
51,2
S TR + P P
788,43
1,01
123,48 15,66%
2.323
142.500,00
66,5
61,35
S TR + P P
7RW PHGLH
2.143
168,36 111,75 411,74 101,7 163,38 6,17 6,22 176,72 198,93 66,74 244,61 117,51 138,364
Le ge nda : P P S = P orta a P orta S pinto (NO ca s s one tti) - S TR = S tra da le : cas s one tt/campa ne - S TR+P P = S tra da le RS U + P orta a P orta Ra cc. Diff. P P +S TR = P orta a P orta RS U + S tra da le Ra cc. Diff. (1) tal quale in dis ca rica - (2) - Il cos to de i s e rvizi a cce s s ori e compleme ntari (¼ FRPSUHVD ,9$ è a parte e grava su apposita voce di bilancio
$UFK )HUQDQGR %RQRFXRUH 'RWW 3DWUL]LR 5HVWD ,QJ 3DROR 6XSSUHVVD
P IANO RIFIUTI AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE LE/2
$VSHWWL HFRQRPLFL UHODWLYL DOOÂśRUJDQL]]D]LRQH GHL VHUYL]L GL UDFFROWD
Re la tiva me nte allâ&#x20AC;&#x2122;organizzazione dei Servizi di Raccolta, si può richiamare quanto contenuto nello stesso Piano Provinciale e cioè che ÂłOH FRQGL]LRQL WHUULWRULDOL GHOOD 3URYLQFLD GL /HFFH LPSRQJRQR OD GLYHUVLIuFD]LRQH GHOOH WLSRORJLH GHL VHUYL]L WLSR GL PH]]L SUHVHQ]D H GLPHQVLRQL GHL FRQWHQLWRUL IUHTXHQ]H GL UDFFROWD HFF LQ IXQ]LRQH GHOOH FDUDWWHULVWLFKH UHVLGHQ]LDOL
GHOOD
FRPPHUFLDOL
H
GHQVLWj
GHL
QXFOHL
WHU]LDULH GHOOÂśLQFLGHQ]D
GHOOÂľDFFHVVLELOLWj GL
IOXVVL WXULVWLFL´
GHOOD
SUHVHQ]D
GL
DWWLYLWj
. Il territorio dellâ&#x20AC;&#x2122;ATO LE/2
rispecchia in toto queste caratteristiche dal momento che annovera, allâ&#x20AC;&#x2122;interno del proprio territorio, importanti localitĂ turistiche che sviluppano, di fatto, settori come il turismo ed il pendolarismo. Alla luce di quanto sopra si è concluso che: lâ&#x20AC;&#x2122;oggetto degli appalti dovesse limitarsi ai soli servizi di raccolta, trasporto, spazzamento e smaltimento dei rifiuti urbani, escludendo i servizi accessori e complementari, che ogni amministrazione potrĂ attivare autonomamente; occorresse applicare ove possibile, in termini economici (dato lâ&#x20AC;&#x2122;attuale costo) oltre che in termini urbanistico-territoriali, sistemi di intercettazione delle frazioni recuperabili che permettessero il raggiungimento degli obiettivi di raccolta differenziata prescritti dalla legge (porta a porta integrata spinta). Sono state quindi predisposte gare dâ&#x20AC;&#x2122;appalto per ogni singola ARO e si è proceduto allâ&#x20AC;&#x2122;aggiudicazione dei servizi di raccolta dei rifiuti integrata, attivitĂ di spazzamento meccanico e di spazzamento manuale per una parte dellâ&#x20AC;&#x2122;ARO 4 e per lâ&#x20AC;&#x2122;intera ARO 6, mentre è in corso lâ&#x20AC;&#x2122;aggiudicazione per lâ&#x20AC;&#x2122;ARO 5 e per la restante parte dellâ&#x20AC;&#x2122;ARO 4. Si possono immediatamente rilevare interessanti differenze tra i costi annui attuali pro capite per i servizi di igiene ambientale ed i futuri canoni annui per i servizi di raccolta integrata di rifiuti, servizio di spazzamento meccanico e spazzamento manuale. Per rendere piĂš chiaro ciò si veda la tabella n. 3 relativa ai Comuni per i quali si è giĂ proceduto allâ&#x20AC;&#x2122;aggiudicazione: si notano subito gli appesantimenti finanziari sulle risorse comunali con conseguenti impatti sugli utenti finali. Di seguito alleghiamo le tabelle 4 e 5 relative ai costi dei servizi da espletarsi.
$UFK )HUQDQGR %RQRFXRUH 'RWW 3DWUL]LR 5HVWD ,QJ 3DROR 6XSSUHVVD
P IANO RIFIUTI AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE LE/2 7DEHOOD &DOFROR GHOOD YDULD]LRQH GHO FRVWR GHO VHUYL]LR QHO SDVVDJJLR DOOD JHVWLRQH LQWHJUDWD GHL ULILXWL
e f g=h g i j k-h l mFn oXp0jOi q k r.jRs j h h l mBn oLt u v w jOw q x x g3y z {0j f(i h j r|q r_g h j5y q k.jOi j k-h l q } } z s q ~Oj x r_g s j h f j k (z z g( 3 3 - H * 3 3 3 B B H F C H R H F - R
&RPXQH
$/(=,2 $1'5$12 $5$'(2 %$*12/2 '(/ 6 %2758*12 &$112/( &$53,*1$12 6 &$675,*1$12 * &$6752 &2//(3$662 &25,*/,$12 &856, &8752),$12 ',62 *$/$7,1$ *$/$721( *$//,32/, *,8**,$1(//2 *,85',*1$12 0$*/,( 0$57$12 0(/3,*1$12 0,1(59,12 0852 /(&&(6( 1$5'2 1(9,$12 12&,*/,$ 257(//( 275$172 3$/0$5,**, 32**,$5'2 6$1 &$66,$12 6$1$5,&$ 6$11,&2/$ 6 &(6$5($ 7 6&255$12 6(&/, 62*/,$12 &$9285 62/(72 6321*$12 67(51$7,$ 683(56$12 685$12 78*/,( 8**,$12 /$ & =2//,12
.
. 3 - U - . $¡* ¢ £( ( U
265.526,40 321.798,00 645.601,80 110.460,00 192.000,00 82.000,00 203.500,00 149.296,32 232.600,00 477.829,00 230.973,95 240.000,00 683.986,00 250.016,00 3.669.130,25 1.313.964,12 4.125.634,99 63.223,32 86.723,36 2.062.262,63 555.339,58 231.424,00 332.789,29 241.221,00 4.151.609,50 300.019,71 155.732,00 127.000,00 799.867,96 46.651,45 389.154,11 151.956,96 83.289,59 648.000,00 372.721,00 425.129,00 123.893,33
52,66 62,88 66,02 59,16 64,11 46,72 52,68 35,85 92,12 71,53 40,09 57,61 73,94 78,11 132,66 82,72 197,07 51,32 48,13 135,72 57,87 103,59 85,75 46,77 135,13 52,89 59,51 51,31 145,54 29,30 63,22 69,32 56,62 107,55 121,17 61,73 64,26
328.023,00
79,37
425.765,00 209.078,48 174.077,66 279.040,00 179.182,68 310.830,42 333.645,17 142.500,00
77,02 54,21 67,39 62,44 101,18 58,66 77,85 66,50
.
3 ( - , - ¤¡_ ¢ £ U
390.752,57
76,35
21,43%
179.663,47 228.565,47 135.359,82 297.359,02 394.463,06 298.936,48
96,23 76,32 77,13 76,98 94,73 118,39
62,65% 19,04% 65,07% 46,12% 164,21% 28,52%
548.918,64 365.684,13 811.239,04 269.110,25
95,27 87,78 87,70 84,07
137,65% 52,37% 18,60% 7,64%
94.020,92 162.496,57
76,32 90,18
48,71% 87,37%
847.497,87 172.285,81 296.181,17 393.636,29
88,32 77,12 76,32 76,32
52,61% -25,55% -11,00% 63,18%
199.718,14 247.496,75 1.113.042,69 122.794,20 633.807,50 167.283,97 165.787,11
76,32 100,00 202,52 77,13 102,96 76,32 112,70
28,24% 94,88% 39,15% 163,22% 62,87% 10,09% 99,04%
334.630,91 656.039,68
108,79 95,26
-10,22% 54,32%
294.349,60 199.190,14 393.114,18 135.155,07
76,32 77,12 87,96 76,32
40,78% 14,43% 40,88% -24,57%
398.656,64 190.976,12
93,01 89,12
19,48% 34,02%
- ¥ U - . =
$UFK )HUQDQGR %RQRFXRUH 'RWW 3DWUL]LR 5HVWD ,QJ 3DROR 6XSSUHVVD
P IANO RIFIUTI AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE LE/2
Ne lla comple s s iva a zione di programma zione e orga nizza zione de l S e rvizio ad ope ra de l Cons orzio, avrà un’importanza prioritaria l’azione di sensibilizzazione da indirizzare ai cittadini/utenti finali da parte degli amministratori locali chiamati a svolgere un ruolo di primo piano presso le proprie comunità, per far comprendere ed accettare il nuovo sistema di gestione che, per gli utenti più virtuosi, potrà prevedere apposite premialità. Infatti, partire con la tariffa significherà anche: darsi una definizione da subito rigorosa, anche se semplificata, dei Piani Finanziari per far “emergere” e rendere trasparenti i costi del settore; legare le incentivazioni tariffarie allo sviluppo di politiche di
riduzione e
recupero dei rifiuti; ma vanno coinvolte e motivate in modo attivo fin dalla progettazione della tariffa anche le strutture tecniche (comunali, ATO) interessate alla sua gestione e controllo.
$UFK )HUQDQGR %RQRFXRUH 'RWW 3DWUL]LR 5HVWD ,QJ 3DROR 6XSSUHVVD
P IANO RIFIUTI AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE LE/2 7DEHOOD &RVWR LQ ¼ IXWXUR DQQXR GHL VHUYL]L GL UDFFROWD ULILXWL LQWHJUDWD VSD]]DPHQWR PHFFDQLFR VSD]]DPHQWR PDQXDOH H[ G OJV ± SDUWH GL $52
&RVWR WRWDOH
&RVWR
VHUYL]LR
VHUYL]LR
&RPXQH
1
UDFFROWD
DELWDQWL
ULILXWL
DQQR LQWHJUDWD
VSD]]
UDFFROWD
WRWDOH
VHUYL]LR
ULILXWL
VHUYL]LR
VSD]]
LQWHJUDWD
VSD]]
0DQXDOH
VSD]]
0DQXDOH
¼ DE
0HFF
QHWWR GL
1HWWR GL
, 9 $
0HFF ¼ DE
BAGNOLO DEL
&DQRQH 6SHVH , 9 $
GL JDUD
VSHVH GL
'LUH]LRQH
DQQXR D
JHVWLRQH (VHFX]LRQH
FDULFR GHO
DSSDOWR
&RVWR WRWDOH GHO
&RQWUROOR &RPXQH , 9 $ FRPSUHVD
VHUYL]LR ¼ DE
, 9 $
1.867,00
67,31
17,36
125.676,96
32.411,12
15.808,81
17,08
2.181,85
3.482,98
179.663,47
96,23
1.755,00
67,31
0,00
118.137,68
0,00
11.813,77
16,05
2.050,97
3.274,04
135.359,82
77,13
3.863,00
67,31
0,00
260.037,54
0,00
26.003,75
35,33
4.514,46
7.206,62
297.865,02
77,11
4.164,00
67,31
16,02
280.299,33
66.707,28
34.700,66
38,08
4.866,22
7.768,15
394.463,06
94,73
CORIGLIANO
5.762,00
67,31
16,51
387.868,57
95.130,62
48.299,92
52,70
6.733,71
10.749,30
548.918,64
95,27
CURSI
4.166,00
67,31
9,70
280.433,96
40.410,20
32.084,42
38,10
4.868,56
7.771,88
365.684,13
87,78
MARTANO
9.596,00
67,31
10,20
645.953,97
97.879,20
74.383,32
87,77 11.214,28
17.901,81
847.497,87
88,32
MELP IGNANO
2.234,00
67,31
0,00
150.381,53
0,00
15.038,15
20,43
2.610,74
4.167,64
172.285,81
77,12
P ALMARIGGI
1.592,00
67,31
0,00
107.165,35
0,00
10.716,54
14,56
1.860,48
2.969,96
122.794,20
77,13
S TERNATIA
2.583,00
67,31
0,00
173.874,44
0,00
17.387,44
23,62
3.018,60
4.818,71
199.190,14
77,12
ZOLLINO
2.143,00
67,31
10,90
144.255,87
23.358,70
16.761,46
19,60
2.504,40
3.997,87
190.976,12
89,12
S ALENTO CANNOLE CARP IGNANO S ALENTINO CAS TRIGNANO GRECI
FRVWR
&RVWR
$UFK )HUQDQGR %RQRFXRUH 'RWW 3DWUL]LR 5HVWD ,QJ 3DROR 6XSSUHVVD
P IANO RIFIUTI AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE LE/2 7DEHOOD &RVWR LQ ¼ IXWXUR DQQXR GHL VHUYL]L GL UDFFROWD ULILXWL LQWHJUDWD VSD]]DPHQWR PHFFDQLFR VSD]]DPHQWR PDQXDOH H[ G OJV ± $52
&RVWR 1 &RPXQH
DELWDQW
ANDRANO
5.118
BOTRUGNO
&RVWR
UDFFROWD
VHUYL]LR
ULILXWL
VSD]]
LQWHJUDWD
0DQXDOH
VSD]] 0HFF
¼ DE
L DQQR
VHUYL]LR
¼ DE
&RVWR WRWDOH
FRVWR WRWDOH
VHUYL]LR
VHUYL]LR
UDFFROWD ULILXWL
VSD]]
LQWHJUDWD
0DQXDOH
VSD]] 0HFF
QHWWR GL
1HWWR GL , 9 $
, 9 $
&DQRQH
, 9 $
VSHVH GL
6SHVH
JHVWLRQH
GL JDUD
DSSDOWR
'LUH]LRQH (VHF &RQWU
DQQXR D FDULFR GHO &RPXQH , 9 $
&RVWR WRWDOH GHO VHUYL]LR
FRPSUHVD
¼ DE
¼
¼
¼
¼
¼
¼
¼
¼
¼
¼
2.995
¼
¼
¼
¼
¼
889,79
¼
¼
¼
¼
¼
CAS TRO
2.525
¼
¼
¼
¼
¼
¼
¼
¼
¼
¼
CUTROFIANO
9.250
¼
¼
¼
¼
¼
¼
¼
¼
¼
¼
DIS O
3.201
¼
¼
¼
¼
¼
¼
¼
¼
¼
¼
GIUGGIANELLO
1.232
¼
¼
¼
¼
¼
¼
¼
¼
0,92
¼
GIURDIGNANO
1.802
¼
¼
¼
¼
¼
¼
¼
¼
¼
¼
MINERVINO
3.881
¼
¼
¼
¼
¼
¼
¼
¼
¼
¼
MURO L.
5.158
¼
¼
¼
¼
¼
¼
¼
¼
¼
¼
NOCIGLIA
2.617
¼
¼
¼
¼
¼
¼
¼
¼
¼
¼
ORTELLE
2.475
¼
¼
¼
64.364,75
¼
¼
¼
¼
¼
¼
¼
OTRANTO
5.496
¼
¼
¼
¼
¼
¼
¼
¼
¼
¼
P OGGIARDO
6.156
¼
¼
¼
¼
¼
¼
¼
¼
¼
¼
S AN CAS S IANO
2.192
¼
¼
¼
¼
¼
¼
¼
¼
¼
¼
S ANARICA
1.471
¼
¼
¼
¼
¼
.634,97
¼
¼
¼
¼
¼
S .CES AREA T.
3.076
¼
¼
¼
¼
¼
¼
¼
¼
¼
¼
S CORRANO
6.887
¼
¼
¼
¼
¼
¼
28,80
¼
¼
¼
¼
S PONGANO
3.857
¼
¼
¼
¼
¼
¼
¼
¼
¼
¼
S UP ERSANO
4.469
¼
¼
¼
¼
¼
¼
¼
¼
.167,56
¼
¼
S URANO UGGIANO LA CHIES A
1.771
¼
¼
¼
¼
¼
¼
¼
¼
¼
¼
4.286
¼
¼
¼
¼
¼
¼
¼
¼
¼
6,64
¼
¼
¼
¼
¼
¼
$UFK )HUQDQGR %RQRFXRUH 'RWW 3DWUL]LR 5HVWD ,QJ 3DROR 6XSSUHVVD
¼
¼
¼
P IANO RIFIUTI AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE LE/2
'HVFUL]LRQH GHOO¶LPSLDQWLVWLFD D VHUYL]LR GHOO¶$72 /(
L’impiantistica a servizio del sistema di gestione dei rifiuti previsto nell’ATO LE/2, attualmente prevede: A. un centro di selezione e linea di biostabilizzazione nel Comune di Poggiardo A1. una discarica di servizio sita nel Comune di Corigliano d’Otranto B. un centro di raccolta, prima lavorazione e stoccaggio dei materiali provenienti dalla raccolta differenziata, sito nel Comune di Melpignano C. 12 Isole Ecologiche (o Ecocentri) in altrettanti Comuni dell’ATO LE/2, di cui 6 già realizzate ed altre 6 sono in fase di realizzazione: si prevede di realizzarne altre 30 D. un impianto per la lavorazione del CDR, allocato fuori dal territorio dell’ATO LE/2, nel Comune di Cavallino (ATO LE/1) A. Centro di selezione e linea di biostabilizzazione nel Comune di Poggiardo. Tale impianto realizza la biostabilizzazione e selezione dei rifiuti con produzione di FSC (frazione secca combustibile) e RBM (rifiuto biostabilizzato maturo) con scarti da destinare alla discarica di servizio in agro di Corigliano d’Otranto contrada “Masseria Scomunica”. Il sistema impiantistico progettato comprende inoltre l’installazione di un impianto per lo sfruttamento dell’energia solare, attraverso la trasformazione dell’energia termica utilizzata per la produzione di acqua calda ad uso igienico-sanitario. L‘impianto è stato progettato per ottenere la massima flessibilità di sistema per coprire le esigenze future derivanti da: • variazione delle quantità e delle qualità di RSU conferiti (con particolare attenzione
all’ipotesi di riduzione dei quantitativi di Rifiuto “tal quale” residuale da R.D.), implemento della linea di biostabilizzazione per la maturazione secondaria (produzione di RBM) e per l’eventuale attività di “compostaggio” della “frazione umida” raccolta separatamente; • flessibilità operativa per far fronte alle variazioni stagionali nelle quantità; • affidabilità delle apparecchiature; • facilità di conduzione e manutenzione. $UFK )HUQDQGR %RQRFXRUH 'RWW 3DWUL]LR 5HVWD ,QJ 3DROR 6XSSUHVVD
P IANO RIFIUTI AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE LE/2
Il quantitativo giornaliero di RSU indifferenziati prodotti nel territorio dell’ATO LE/2 è di circa 354 t. Di seguito sono elencati i quantitativi e le tipologie di materiali prodotti dall’impianto:
Categoria FSC
Q.tà prodotte (T/g)
% sul' ingresso
155,8
44
Metalli ferrosi
5,3
1,5
Metalli non ferrosi
1,8
0,5
Pedita di processo
118,5
33,5
Non processabili
10,6
3
RBM
62
17,5
TOTALE
354
100
L’importo complessivo necessario per la realizzazione dell’impianto è pari ad
¼
12.636.040,05 ed è stato finanziato con le risorse a valere sui fondi POR FESR 2000-2006 Misura 1.8.
A1. Discarica di servizio sita nel Comune di Corigliano d’Otranto La discarica di servizio riceverà il rifiuto biostabilizzato maturo dell’impianto di Poggiardo per una volumetria di circa 300.000 mc., con una produzione media annua di circa 18.000 t/anno di RBM e scarti vari. L’impianto verrà utilizzato per lo smaltimento definitivo delle seguenti tipologie di rifiuti: 1. rifiuto biostabilizzato maturo (RBM), derivante dal processo di maturazione eseguito presso la piattaforma di Poggiardo; 2. eventuali rifiuti ingombranti e/o non processabili separati nelle fasi preliminari di controllo ed ispezione presso la piattaforma di Poggiardo; 3. i sovvalli derivanti dai processi di selezione e prima lavorazione dei materiali da raccolta differenziata espletati presso l’impianto di Melpignano L’importo complessivo necessario per la realizzazione dell’impianto è pari ad
¼
3.978.146,44 ed è stato finanziato con le risorse a valere sui fondi POR FESR 2000-2006 Misura 1.8.
B. Centro di raccolta, prima lavorazione e stoccaggio dei materiali provenienti dalla raccolta differenziata, $UFK )HUQDQGR %RQRFXRUH 'RWW 3DWUL]LR 5HVWD ,QJ 3DROR 6XSSUHVVD
P IANO RIFIUTI AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE LE/2
Que s to impianto è sito
nel Comune di Melpignano (LE) e richiederebbe ulteriori
investimenti per adattarlo alle nuove esigenze di lavorazione del materiale differenziato raccolto, che dovrebbe giungervi nella modalitĂ â&#x20AC;&#x153;mono materialeâ&#x20AC;? e non piĂš multimateriale. Si dovrebbero effettuare ulteriori investimenti per circa Âź 2.000.000,00.
C. Isole ecologiche o Ecocentri Per "Ecocentri" si intendono quelle aree diffuse sul territorio ove ubicare i contenitori e/o le campane stradali che fungono da "primo centro di conferimento" delle frazioni raccolte in forma differenziata dalle utenze. Gli obiettivi di sensibilizzazione che si vogliono conseguire con il presente progetto sono: o
dimostrare allâ&#x20AC;&#x2122;utenza che il rifiuto è una risorsa e come tale va trattata;
o
educare i cittadini al recupero di materia. Infatti, secondo quanto disposto dalle direttive comunitarie, dal DLgs. 152/06 e dal D.C.D. 187/05, è proprio sul recupero di materia che occorre puntare per un efficace risparmio di materia prima;
o
instaurare un rapporto di collaborazione con lâ&#x20AC;&#x2122;utenza. Il sistema di raccolta domiciliare porta a porta, previsto dal progetto dâ&#x20AC;&#x2122;Ambito, necessita di un sistema di supporto atto a garantire, indipendentemente dai turni di raccolta integrata, una continuitĂ di rapporto utenza/gestore, finalizzato a gestire senza problemi i picchi di conferimento dellâ&#x20AC;&#x2122;utenza stessa. Solo grazie a questa struttura, il sistema di raccolta differenziata integrata spinta (porta a porta) può essere facilmente accettato dai cittadini con importanti risultati
Secondo la letteratura tecnica, la normativa nazionale (D.M.A. 08/04/2008) e la normativa provinciale (Del. O. prov.le del 10/06/2005 n. 43), un ecocentro o stazione ecologica attrezzata o centro di raccolta dei rifiuti urbani raccolti in modo differenziato è unâ&#x20AC;&#x2122;area presidiata ed allestita ove si svolge unicamente attivitĂ di raccolta, mediante raggruppamento per frazioni omogenee per il trasporto agli impianti di recupero, trattamento e - per le frazioni non recuperabili, di smaltimento - dei rifiuti urbani e assimilati, conferiti in maniera differenziata dalle utenze domestiche e non domestiche, nonchĂŠ dagli altri soggetti tenuti in base alle vigenti normative settoriali al ritiro di specifiche tipologie di rifiuti dalle utenze domestiche. Lâ&#x20AC;&#x2122;ecocentro da un punto di vista funzionale risulta, quindi, complementare ai servizi di igiene urbana diffusi nel territorio. Esso ha infatti la caratteristica di integrare e completare $UFK )HUQDQGR %RQRFXRUH 'RWW 3DWUL]LR 5HVWD ,QJ 3DROR 6XSSUHVVD
P IANO RIFIUTI AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE LE/2
me todi di ra ccolta diffe re nzia ta inte grata s pinta , cons e nte ndo di fruire del s e rvizio a nche in giorni dive rs i da que lli previs ti da l ca le nda rio di ra ccolta . Essendo le strutture di servizio piĂš vicine agli utenti, assumeranno una importante funzione di tipo culturale e promozionale, divenendo centri di informazioni e scambio, possibile certificatore dei conferimenti in raccolta differenziata per consentire alle utenze di accedere alle agevolazioni e alle riduzioni tariffarie. In buona sostanza, presso lâ&#x20AC;&#x2122;ecocentro sarĂ possibile conferire le seguenti tipologie di rifiuto nei corrispondenti contenitori: Ingombranti vari - Rifiuti urbani ed assimilati - Carta â&#x20AC;&#x201C; Cartone â&#x20AC;&#x201C; Vetro â&#x20AC;&#x201C; Plastica - Inerti (piccoli lavori domestici e sanitari) - Sfalci e potature - Metalli ferrosi ed alluminio - Rifiuti Urbani Pericolosi (RUP) quali:
0HGLFLQDOL VFDGXWL 3LOH HVDXVWH $FFXPXODWRUL DO SLRPER
EDWWHULH DXWR 7XEL IOXRUHVFHQWL 7RQHU H FDUWXFFH HVDXVWH 2OLL PLQHUDOL 2OLL YHJHWDOL H DQLPDOL 7DEHOOD ORFDOL]]D]LRQH SUHYLVWD GHL (FRFHQWUL
ÂŚO§ ¨GŠ ÂŞ-ÂŤFÂŹ0ÂŚ:ÂB¨¯Ž5° Š=¨AÂą ÂŚAŠ ² Âł Âł ÂŚAÂł ² ¨&´7ÂŞ ÂŞCÂą7¨AÂą-ÂŞH´:§ ÂC² Ă&#x2030;HÂżÂ&#x2019;¡ Ă&#x160;(š Ă&#x2039; ½ ¡ Âş(Âť ÂŚAĂ&#x201A;(½ Ă Ă&#x192; Âş(à ½ Ă&#x192; Ă&#x201E; Âą ¡ ¸ š Âş(Âť Âź*½ ž Âť Âż Ă&#x20AC; ½ à ½ Ă .¡ Ă Ă&#x192; Ă&#x201E;  ¿*½ Ă&#x152; ½ š à ½ Ă&#x2026;(Ă&#x2020;.Âź,Ă&#x2020;Â&#x20AC;ÂŤ Âź ÂŤ Ă&#x2021; Ă&#x2021; Ă&#x2C6; ÂŤ Ă&#x2021; Ă&#x2021; Ă?:Ă&#x17D;.Ă Ă?
´ Âľ A ¨FÂCÂśC² ´7ÂŞ
ÂŚ:Ă&#x201A; ½ Ă Ă&#x192; Âş à ½ ÂŞ-Ă?(š ½ Ă&#x20AC; Ă&#x192; Ă&#x201E; Âť Âş(à ½ ÂŤ Ă&#x2021; Ă&#x2021; Ă?
´7Ă&#x2018;.Âľ ÂŞCÂą7¨AÂą-ÂŞH´:§ ÂC²
1
BAGNOLO/CANNOLE/ P ALMARIGGI
5.214
2.347,50
6.916
1
2
CARPIGNANO S ALENTINO
3.863
1.506,55
4.438
1
3
CAS TRIGNANO G./ MARTANO
13.760
5.410,52
15.939
2
4
CORIGLIANO Dâ&#x20AC;&#x2122;OTRANTO
5.762
2.530,11
7.454
1
5
CURS I/MELP IGNANO
6.400
2.109,27
6.214
1
6
GALATINA
27.659
14.660,51
43.189
4
7
MAGLIE
15.195
7.674,01
22.607
3
8
S OLETO
5.528
2.459,43
7.245
1
9
S TERNATIA/ZOLLINO
4.726
2.016,56
5.941
1
88.107
40.714,46
119.942,44
15
ÂŚO§ ¨GŠ ÂŞ-ÂŤFÂŹ0ÂŚ:ÂB¨LĂ&#x2C6;:° Š=¨AÂą ÂŚAŠ ² Âł Âł ÂŚAÂł ² ¨&´7ÂŞ ÂŞCÂą7¨AÂą-ÂŞH´:§ ÂC² Ă&#x2030;HÂżÂ&#x2019;¡ Ă&#x160;(š Ă&#x2039; ½ ¡ Âş(Âť ÂŚAĂ&#x201A;(½ Ă Ă&#x192; Âş(à ½ Ă&#x192; Ă&#x201E; Âą ¡ ¸ š Âş(Âť Âź*½ ž Âť Âż Ă&#x20AC; ½ à ½ Ă .¡ Ă Ă&#x192; Ă&#x201E;  ¿*½ Ă&#x152; ½ š à ½ Ă&#x2026;(Ă&#x2020;.Âź,Ă&#x2020;Â&#x20AC;ÂŤ Âź ÂŤ Ă&#x2021; Ă&#x2021; Ă&#x2C6; ÂŤ Ă&#x2021; Ă&#x2021; Ă?:Ă&#x17D;.Ă Ă?
ÂŚ:Ă&#x201A; ½ Ă Ă&#x192; Âş à ½ ÂŞ-Ă?(š ½ Ă&#x20AC; Ă&#x192; Ă&#x201E; Âť Âş(à ½ ÂŤ Ă&#x2021; Ă&#x2021; Ă?
Tota li/me die
´AÂľ ¨FÂCÂśC² ´7ÂŞ
´7Ă&#x2018;.Âľ ÂŞCÂą7¨AÂą-ÂŞH´:§ ÂC²
1
ALEZIO
5.233
2.602,45
7.667
1
2
ARADEO
9.779
4.952,93
14.591
1
3
COLLEPAS SO
6.680
3.423,03
10.084
1
4
GALATONE
15.884
9.150,63
26.957
3
5
GALLIP OLI
20.935
15.404,47
45.381
4
$UFK )HUQDQGR %RQRFXRUH 'RWW 3DWUL]LR 5HVWD ,QJ 3DROR 6XSSUHVVD
P IANO RIFIUTI AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE LE/2
6
NARDOâ&#x20AC;&#x2122;
30.723
20.418,51
60.152
5
7
NEVIANO/S ECLIâ&#x20AC;&#x2122;
7.601
3.131,47
9.225
1
8
S ANNICOLA
6.025
3.349,35
9.867
1
9
TUGLIE
5.299
2.418,58
7.125
1
108.159
64.851,42
191.048,53
18
Tota li/me die
ÂŚO§ ¨GŠ ÂŞ-ÂŤFÂŹ0ÂŚ:ÂB¨XĂ?B° Š=¨AÂą ÂŚAŠ ² Âł Âł ÂŚAÂł ² ¨&´7ÂŞ ÂŞCÂą7¨AÂą-ÂŞH´:§ ÂC² Ă&#x2030;HÂżÂ&#x2019;¡ Ă&#x160;(š Ă&#x2039; ½ ¡ Âş(Âť ÂŚAĂ&#x201A;(½ Ă Ă&#x192; Âş(à ½ Ă&#x192; Ă&#x201E; Âą ¡ ¸ š Âş(Âť Âź*½ ž Âť Âż Ă&#x20AC; ½ à ½ Ă .¡ Ă Ă&#x192; Ă&#x201E;  ¿*½ Ă&#x152; ½ š à ½ Ă&#x2026;(Ă&#x2020;.Âź,Ă&#x2020;Â&#x20AC;ÂŤ Âź ÂŤ Ă&#x2021; Ă&#x2021; Ă&#x2C6; ÂŤ Ă&#x2021; Ă&#x2021; Ă?:Ă&#x17D;.Ă Ă?
´AÂľ ¨FÂCÂśC² ´7ÂŞ
ÂŚ:Ă&#x201A; ½ Ă Ă&#x192; Âş à ½ ÂŞ-Ă?(š ½ Ă&#x20AC; Ă&#x192; Ă&#x201E; Âť Âş(à ½ ÂŤ Ă&#x2021; Ă&#x2021; Ă?
´7Ă&#x2018;.Âľ ÂŞCÂą7¨AÂą-ÂŞH´:§ ÂC²
1
ANDRANO/DISO
8.319
3.860,46
11.373
1
2
BOTRUGNO/S AN CAS S IANO
5.187
2.109,55
6.215
1
3
CAS TRO/ORTELLE
5.000
2.972,81
8.758
1
4
CUTROFIANO/SOGLIANO*
13.383
6.179,40
18.204
2
5
S PONGANO
3.857
1.509,00
4.445
1
6
GIUGGIANELLO/MURO LECCES E / S ANARICA
7.861
2.923,52
8.613
1
7
GIURDIGNANO/UGGIANO LA CHIES A
6.088
2.930,48
8.633
1
8
MINERVINO
3.881
1.654,68
4.875
1
9
NOCIGLIA/S URANO
4.388
2.121,08
6.249
1
10
OTRANTO
5.496
5.580,84
16.441
1
11
P OGGIARDO
6.156
3.137,65
9.243
1
12
S ANTA CES AREA T.
3.076
2.161,00
6.366
1
13
S CORRANO
6.887
3.117,88
9.185
1
14
S UP ERS ANO
4.469
1.995,19
5.878
1
84.048
41.436,47
122.069
15
Tota li/me die
* P e r vicina nza te rritoria le s i unisce il Comune di Soglia no Ca vour de llâ&#x20AC;&#x2122;ARO. 4
SarĂ realizzata unâ&#x20AC;&#x2122;Isola Ecologica mediamente ogni 5.000 abitanti. Al momento sono in corso di realizzazione 6 Isole Ecologiche nei Comuni di Carpignano Salentino, Corigliano dâ&#x20AC;&#x2122;Otranto, Collepaso, Maglie, Poggiardo e Supesano ed altre 6 sono in fase di progettazione nei Comuni di Cutrofiano, Gallipoli, San Cassiano, SeclĂŹ, Martano ed Otranto; ne restano quindi da progettare e realizzare altre 32. Il costo medio unitario per la realizzazione di unâ&#x20AC;&#x2122;Isola Ecologica è pari ad
Âź
Attualmente, infatti, la realizzazione delle prime 6 Isole Ecologiche ha richiesto un investimento complessivo pari ad
Âź
lâ&#x20AC;&#x2122;investimento è stato finanziato dalla
Regione Puglia con i Fondi FESR 2007-2013. $UFK )HUQDQGR %RQRFXRUH 'RWW 3DWUL]LR 5HVWD ,QJ 3DROR 6XSSUHVVD
P IANO RIFIUTI AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE LE/2
D. Impia nto pe r la lavora zione de l CDR Allocato fuori dal territorio dellâ&#x20AC;&#x2122;ATO LE/2, nel Comune di Cavallino (ATO LE/1), si tratta del sistema impiantistico per il recupero energetico dei rifiuti urbani a servizio dei bacini di utenza LE1, LE2 e LE3 costituenti lâ&#x20AC;&#x2122;intera provincia di Lecce, costituito da un impianto di produzione di CDR (combustibile derivato da rifiuto). La tariffa annua da corrispondere dallâ&#x20AC;&#x2122;ATO LE/2 al Gestore dellâ&#x20AC;&#x2122;impianto è pari ad
Âź
per ogni tonnellata di rifiuto da conferire per il trattamento. â&#x20AC;˘ â&#x20AC;˘ â&#x20AC;˘ â&#x20AC;˘ â&#x20AC;˘
Il sistema impiantistico a regime prevede la realizzazione dei seguenti ulteriori impianti, da realizzarsi con le risorse del PO FESR 2007-2013 - Linea 2.5: Interventi di miglioramento della gestione del ciclo integrato dei rifiuti e di bonifica dei siti inquinati:: 1. Linea 2.5.1: Isole Ecologiche Informatizzate (IEI) 2. Linea 2.5.2: Impianto di compostaggio 3. Linea 2.5.3: Adeguamento dellâ&#x20AC;&#x2122;impianto di Melpignano (LE)
1. Isole Ecologiche Informatizzate (IEI) La fase successiva alla realizzazione degli Ecocentri prevede un progetto di informatizzazione per la raccolta differenziata nellâ&#x20AC;&#x2122;ATO LE/2, indicato con lâ&#x20AC;&#x2122;acronimo IEI (Isole Ecologiche Informatizzate). Il sistema si struttura essenzialmente su due elementi base: Centri di Raccolta fissi e Centri mobili. Per entrambe le modalitĂ si prevede lâ&#x20AC;&#x2122;impiego di innovative attrezzature informatiche in grado di acquisire dati per il 100% dei contatti. Si prevede, inoltre, la gestione dei dati mediante una Stazione informatica remota per la acquisizione, aggregazione ed elaborazione di tutti i dati ad esse trasmessi dalle diverse unitĂ periferiche operative sul territorio: grazie a tale infrastruttura, Lâ&#x20AC;&#x2122;ATO LE/2 potrĂ gestire la anagrafica degli utenti domestici e non-domestici, conoscere i conferimenti in termini di generazione del rifiuto e di migrazione dello stesso; al contempo lâ&#x20AC;&#x2122;ATO LE/2 potrĂ nel tempo adottare le misure adeguate ad intervenire con le modalitĂ ritenute piĂš opportune, in quelle aree del territorio da cui non provengono conferimenti ai centri di raccolta.
$UFK )HUQDQGR %RQRFXRUH 'RWW 3DWUL]LR 5HVWD ,QJ 3DROR 6XSSUHVVD
P IANO RIFIUTI AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE LE/2
Di s e guito s i riporta no le a ttre zza ture nece s s a rie pe r la re a lizza zione de lla Ra ccolta Diffe re nzia ta Informa tizzata (IEI):
4XDQWLWj
6
$UWLFROR
Colonnina Inte rfa ccia Ute nte con due s is temi di pe s a tura omologati
80.000
Ba dge magnetici pe rs ona lizza ti fronte e retro in qua dricromia
1
S ta zione Remota di Ge stione Dati con lice nza s oftwa re pe r inte gra zione da ti a territorio
1
Totem inte rfa ccia ute nte
Lâ&#x20AC;&#x2122;importo complessivo necessario per la realizzazione delle IEI è pari ad
Âź H
sarĂ finanziato con le risorse a valere sui fondi PO FESR 2007-2013.
2. Impianto di compostaggio Il â&#x20AC;&#x153;Piano di gestione dei rifiuti e delle bonifiche delle aree inquinateâ&#x20AC;? della Regione Puglia non prevede alcuna pianificazione relativamente agli impianti di compostaggio della frazione organica da rifiuti solidi urbani, allâ&#x20AC;&#x2122;interno dei Bacini della Provincia di Lecce. Lâ&#x20AC;&#x2122;A.T.O. LE/2 ha presentato un proprio progetto per la realizzazione di un â&#x20AC;&#x153;Impianto di compostaggio anaerobico della frazione organica da RSU, da rifiuti speciali assimilati agli urbani e da rifiuti specialiâ&#x20AC;? presso lâ&#x20AC;&#x2122;Ufficio di Piano dellâ&#x20AC;&#x2122;Area Vasta di Casarano (LE). Il recupero della frazione organica dei rifiuti trattata nellâ&#x20AC;&#x2122;impianto, avrebbe ridotto di una percentuale pari a circa il 50% la quantitĂ di rifiuti attualmente conferita per lo smaltimento in discarica nella Provincia di Lecce. Ma si possono individuare anche altre convenienze: minor costo per gli utenti, come conseguenza della riduzione dei quantitativi smaltiti in discarica; aumento della vita economica utile delle discariche esistenti che, di fatto, tenderebbe a raddoppiarsi; ulteriore aumento delle percentuali di raccolta differenziata secondo il piano voluto dal Commissario per lâ&#x20AC;&#x2122;emergenza ambientale. Lâ&#x20AC;&#x2122;investimento necessario alla realizzazione dellâ&#x20AC;&#x2122;impianto è pari ad
Âź H
dovrebbe essere finanziato con le risorse a valere sui fondi PO FESR 2007-2013. $UFK )HUQDQGR %RQRFXRUH 'RWW 3DWUL]LR 5HVWD ,QJ 3DROR 6XSSUHVVD
P IANO RIFIUTI AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE LE/2
Una a lte rna tiva pos s ibile a ques to proge tto potre bbe e s s ere que lla di opta re pe r una s e rie di piccoli impia nti dis tribuiti s ul te rritorio de ll’ATO LE/2. In questo caso si attiverebbe direttamente la linea di azione 2.5.2 “Realizzazione di impianti di compostaggio” del PO FESR 2007-2013. Tale linea prevede, infatti, che soggetti beneficiari siano gli Ambiti Territoriali ottimali ed è rivolta a soddisfare i fabbisogni di bacini di utenza di circa 40.000 abitanti, composti da centri abitati con popolazione non superiore a 10.000 abitanti, all’interno dei quali è prevista l’attivazione della raccolta differenziata della frazione organica, per la realizzazione di impianti di compostaggio di qualità della frazione umida, raccolta separatamente in misura non inferiore al 20%, di piccola taglia ed in grado di accogliere un flusso di rifiuti non superiore a 3.000-4.000 t/anno. A questi impianti di piccola taglia si aggiungerebbe un impianto di compostaggio di piccola/media taglia da minimo 16.000 t/anno di FORSU da R.D. modulare e da realizzare a servizio dei Comuni più popolosi di Nardò, Gallipoli, Galatina e Galatone. Un’ulteriore possibilità, alternativa alla precedente testè illustrata, prevede la realizzazione di 1 impianto a sistema integrato aerobico/anaerobico di grossa taglia che riceva la sola FORSU raccolta separatamente nell’ATO LE/2, nella misura minima di 40.000 t/anno, ovvero anche altri rifiuti organici di provenienza agroindustriale, zootecnica ed i fanghi depurazione. Infine, si potrebbe seguire anche un’ipotesi in cui si decide di dotare ogni ARO di un apposito impianto di compostaggio in grado di trattare fino a 15.000 t/anno. L’investimento necessario alla realizzazione dell’impianto varierà in funzione dell’opzione adottata dal Consorzio ATO LE/2. Nel quadro riepilogativo degli investimenti relativi all’impiantistica, si inserisce il valore massimo di investimento che è associato all’ipotesi di 1 impianto a sistema integrato aerobico/anaerobico di grossa taglia. Qualunque sia la scelta, gli investimenti saranno finanziati con le risorse a valere sui fondi PO FESR 2007-2013.
3. Adeguamento del Centro di raccolta, prima lavorazione e stoccaggio dei materiali provenienti dalla raccolta differenziata, sito nel Comune di Melpignano (LE) Attualmente, tra i comuni che conferiscono la R.D. a Melpignano, alcuni praticano la R.D. “multimateriale” e altri la R.D. «monomateriale» con la conseguenza che i due flussi di $UFK )HUQDQGR %RQRFXRUH 'RWW 3DWUL]LR 5HVWD ,QJ 3DROR 6XSSUHVVD
P IANO RIFIUTI AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE LE/2
RSU interferiscono a scapito della produttività dell’impianto, considerato che il «multimateriale» richiede una selezione laboriosa. Allo stato la produttività è di 7,5-8 t/giorno di “multimateriale” lavorata su un turno. È quindi necessario un investimento ulteriore per procedere all’adeguamento dell’impianto alle necessità insite all’opzione della raccolta differenziata “mono materiale” e non più solo “multimateriale”: è richiesto un investimento ulteriore di circa ¼ 2.000.000,00.
$UFK )HUQDQGR %RQRFXRUH 'RWW 3DWUL]LR 5HVWD ,QJ 3DROR 6XSSUHVVD
P IANO RIFIUTI AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE LE/2
&HQWUR GL VHOH]LRQH H OLQHD GL ELRVWDELOL]]D]LRQH QHO &RPXQH GL 3RJJLDUGR H GLVFDULFD GL VHUYL]LR VLWD QHO &RPXQH GL &RULJOLDQR G¶2WUDQWR
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$GHJXDPHQWR GHO &HQWUR GL UDFFROWD SULPD ODYRUD]LRQH H VWRFFDJJLR GHL PDWHULDOL SURYHQLHQWL GDOOD UDFFROWD GLIIHUHQ]LDWD VLWR QHO &RPXQH GL 0HOSLJQDQR /(
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P IANO RIFIUTI AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE LE/2
2ULJLQH H VWLPD GHL FRVWL GL WUDWWDPHQWR GHL ULILXWL QRQ UHFXSHUDELOL
P e r s ta bilire lâ&#x20AC;&#x2122;origine e la stima dei costi di trattamento dei rifiuti non recuperabili, bisogna partire dallâ&#x20AC;&#x2122;aggiudicazione da parte del Commissario Delegato allâ&#x20AC;&#x2122;Emergenza Ambientale, con i Decreti commissariali n. 275 del 26.11.2004 e n. 135 del 23.06.2006, allâ&#x20AC;&#x2122;ATI CO.GE.AM. della gara per lâ&#x20AC;&#x2122;affidamento del pubblico servizio di gestione dellâ&#x20AC;&#x2122;impianto complesso RSU per il Bacino LE/2 inclusa lâ&#x20AC;&#x2122;acquisizione dellâ&#x20AC;&#x2122;area, la progettazione e la realizzazione, costituito da: a. centro di selezione e linea di biostabilizzazione nel comune di Poggiardo; b. discarica di servizio/soccorso nel comune di Corigliano dâ&#x20AC;&#x2122;Otranto; c. gestione del centro di raccolta, prima lavorazione e stoccaggio dei materiali provenienti dalla raccolta differenziata nel comune di Melpignano; per una tariffa di servizio pari ad Âź 39,00/t. Il contratto è stato firmato il 3 agosto 2006, ma è stato oggetto di un successivo addendum, in data 10 novembre 2008, per il potenziamento dellâ&#x20AC;&#x2122;impianto di selezione e biostabilizzazione di Poggiardo al fine di produrre rifiuto biostabilizzato maturo (RBM), nonchĂŠ procedere alla variazione della destinazione prevista della discarica di Corigliano dâ&#x20AC;&#x2122;Otranto, che diventava cosĂŹ di solo servizio per ricevere lâ&#x20AC;&#x2122;RBM e non piĂš di soccorso. La tariffa di conferimento è stata rideterminata in Âź W La frazione secca del rifiuto viene invece destinata allâ&#x20AC;&#x2122;impianto per la lavorazione del CDR di Cavallino, come conseguenza dellâ&#x20AC;&#x2122;aggiudicazione in data 26.11.2004 allâ&#x20AC;&#x2122;ATI CO.GE.AM, dellâ&#x20AC;&#x2122;affidamento del pubblico servizio di gestione del sistema impiantistico per il recupero energetico dei rifiuti urbani per tutta la provincia di Lecce, cioè per tutti e tre i Bacini LE/1, LE/2 e LE/3, costituito da linea di produzione C.D.R., inclusa lâ&#x20AC;&#x2122;acquisizione dellâ&#x20AC;&#x2122;area, la progettazione e la realizzazione nel comune di Cavallino; la tariffa per il servizio è stata fissata in Âź W A queste voci di costo vanno aggiunti i costi di trasporto dallâ&#x20AC;&#x2122;impianto di selezione e biostabilizzazione di Poggiardo allâ&#x20AC;&#x2122;Impianto CDR di Cavallino per la parte secca e allâ&#x20AC;&#x2122;impianto di Corigliano dâ&#x20AC;&#x2122;Otranto per la parte umida. Il costo di questo servizio è pari a Âź 2,00/t.
$UFK )HUQDQGR %RQRFXRUH 'RWW 3DWUL]LR 5HVWD ,QJ 3DROR 6XSSUHVVD
P IANO RIFIUTI AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE LE/2
PoichĂŠ allâ&#x20AC;&#x2122;impianto giunge solo il 45% dei rifiuti totali, si dovrĂ applicare questa percentuale al costo di lavorazione di
Âź W $YUHPR TXLQGL LO FRVWR XQLWDUL
trattamento dei rifiuti non recuperabili: Âź Âź
o del
Âź
3URYHQWL GDOOD FHVVLRQH GHL ULILXWL UHFXSHUDELOL
I proventi dalla cessione dei rifiuti recuperabili sono i proventi che i Consorzi di filiera corrispondono a fronte del conferimento della raccolta differenziata. In fase di redazione dei Capitolati Speciali dâ&#x20AC;&#x2122;Appalto, ed al fine di incentivare il piĂš possibile la raccolta differenziata con il coinvolgimento diretto anche dei gestori del servizio, i progettisti dei bandi di gara per lâ&#x20AC;&#x2122;espletamento del servizio di raccolta dei rifiuti integrata e spazzamento - anche in applicazione del disposto della delibera dellâ&#x20AC;&#x2122;Assemblea dei Sindaci che teneva conto del Decreto del Commissario Straordinario per lâ&#x20AC;&#x2122;Emergenza Rifiuti in Puglia n.° 187/05, con il quale vengono fissati gli obiettivi minimi di intercettazione delle varie frazioni recuperabili, nonchĂŠ gli obiettivi minimi di raccolta differenziata - hanno previsto che, per incentivare le ditte aggiudicatarie del servizio, queste fossero destinatarie dei proventi di che trattasi, da decurtare dal corrispettivo dovuto per lâ&#x20AC;&#x2122;espletamento del servizio. In particolare, le imprese aggiudicatarie dovranno impegnarsi al raggiungimento di specifiche percentuali di R.D., relativamente alle sole frazioni secche, secondo una precisa articolazione temporale: anno 2008: 23,08%; anno 2009: 26,45%; anno 2010: 28,90%; anno 2011: 29,36%; anno 2012: 29,48%; anno 2013: 30,35%; anno 2014: 30,84%; anno 2015: 31,23%; anno 2016: 31,23%. $UFK )HUQDQGR %RQRFXRUH 'RWW 3DWUL]LR 5HVWD ,QJ 3DROR 6XSSUHVVD
P IANO RIFIUTI AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE LE/2
In sostanza, lâ&#x20AC;&#x2122;ATO LE/2 ha optato per una soluzione che prevede la cessione del rifiuto direttamente alle ditte e, pertanto, tale â&#x20AC;&#x153;entrataâ&#x20AC;? (vedi Tab. 7) è solo virtuale dal momento che non sarĂ corrisposta al Consorzio dellâ&#x20AC;&#x2122;ATO LE/2, ma alle stesse ditte a condizione che raggiungano gli obiettivi di raccolta differenziata su esposti. Sulla base di questi parametri, per lâ&#x20AC;&#x2122;ATO LE/2 e relativamente allâ&#x20AC;&#x2122;attivitĂ di recupero degli imballaggi, si possono quantificare ricavi complessivi per
Âź SHU OÂś$52 H DG
Âź
.637,66 per una parte dellâ&#x20AC;&#x2122;ARO 4. Per lâ&#x20AC;&#x2122;ARO 5 e per la restante parte dellâ&#x20AC;&#x2122;ARO 4,
bisognerĂ aspettare lâ&#x20AC;&#x2122;esito delle relative gare dâ&#x20AC;&#x2122;appalto.
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P IANO RIFIUTI AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE LE/2 7DEHOOD ± ³(QWUDWH´ GD UDFFROWD GLIIHUHQ]LDOD &RPXQL $52 &RPSRVL]LRQH 568
Ca rta e Ca rtone (*) Ve tro Ine rti Pla stica Me ta lli fe rros i Alluminio Le gno Te s s ili Ingombra nti Altro Tota li
5LFDYL XQLWDUL
,QWHUFHWW
¼ WRQ
WRQ DQQR
-30,00 -15,00 0,00 -185,00 -66,00 -265,00 -6,50 0,00 0,00 0,00
5LFDYL ¼ DQQR
1.950,22 669,81 0,00 901,91 278,61 62,72 190,38 285,57 647,66 0,00
58.506,46 10.047,16 0,00 166.853,55 18.388,47 16.622,03 1.237,46 0,00 0,00 0,00
5DFFROWD 'LIIHUHQ]LDWD DQQXD
&RPXQL $52 &RPSRVL]LRQH 568
Ca rta e Ca rtone (*) Ve tro Ine rti Pla stica Me ta lli fe rros i Alluminio Le gno Te s s ili Ingombra nti Altro Tota li 5DFFROWD 'LIIHUHQ]LDWD DQQXD
5LFDYL XQLWDUL
,QWHUFHWW
¼ WRQ
WRQ DQQR
-30,00 -15,00 0,00 -185,00 -66,00 -265,00 -6,50 0,00 0,00 0,00
5LFDYL ¼ DQQR
3.303,22 1.134,51 0,00 1.527,63 471,91 106,24 322,46 483,69 1.096,99 0,00
99.096,66 17.017,61 0,00 282.612,04 31.145,90 28.153,95 2.095,98 0,00 0,00 0,00
(*) Ricavo unitario me dio fra ca rtoni e carta ccia (**) Rif. tabe lla 3.1.1.1 (compos izione me rceologica di pia no) e ta be lla 3.2.1.1 (obie ttivi di ra ccolta differenzia ta ) de l De cre to Commis s a rio De le ga to n. 187 de l 09/12/05
$UFK )HUQDQGR %RQRFXRUH 'RWW 3DWUL]LR 5HVWD ,QJ 3DROR 6XSSUHVVD
P IANO RIFIUTI AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE LE/2
0RGHOOR RUJDQL]]DWLYR H FRVWL GHOOD VWUXWWXUD
Il mode llo organizzativo si riferisce a due aspetti essenziali dellâ&#x20AC;&#x2122;organizzazione della gestione dei rifiuti: 1. quello relativo allâ&#x20AC;&#x2122;impiantistica esistente (strutture di conferimento e trattamento di RSU), allâ&#x20AC;&#x2122;organizzazione e disciplina dei servizi di igiene urbana, agli obiettivi da conseguire in termini di R.D., alle conseguenti azioni di informazione e sensibilizzazione degli utenti e delle diverse categorie produttive, alla gestione e sviluppo dei costi e della tariffa 2. quello legato allâ&#x20AC;&#x2122;organizzazione in cui si è strutturata lâ&#x20AC;&#x2122;AutoritĂ dâ&#x20AC;&#x2122;Ambito ex art. 31 D.lgs n. 267/2000 ed art. 201 D. lgs. n. 152/06, secondo il quale
Âł$O ILQH
GHOO RUJDQL]]D]LRQH GHO VHUYL]LR GL JHVWLRQH LQWHJUDWD GHL ULILXWL XUEDQL OH UHJLRQL  GLVFLSOLQDQR OH IRUPH H L PRGL GHOOD FRRSHUD]LRQH WUD JOL HQWL ORFDOL ULFDGHQWL QHO PHGHVLPR DPELWR RWWLPDOH SUHYHGHQGR FKH JOL VWHVVL FRVWLWXLVFDQR OH $XWRULWj G DPELWR DOOH TXDOL q GHPDQGDWD QHO ULVSHWWR GHO SULQFLSLR GL FRRUGLQDPHQWR FRQ OH FRPSHWHQ]H GHOOH DOWUH DPPLQLVWUD]LRQL SXEEOLFKH O RUJDQL]]D]LRQH O DIILGDPHQWR H LO FRQWUROOR GHO VHUYL]LR GL JHVWLRQH LQWHJUDWD GHL ULILXWL / $XWRULWj G DPELWR q XQD VWUXWWXUD GRWDWD GL SHUVRQDOLWj JLXULGLFD FRVWLWXLWD LQ FLDVFXQ DPELWR WHUULWRULDOH RWWLPDOH GHOLPLWDWR GDOOD FRPSHWHQWH UHJLRQH DOOD TXDOH JOL HQWL ORFDOL SDUWHFLSDQR REEOLJDWRULDPHQWH HG DOOD TXDOH q WUDVIHULWR O HVHUFL]LR GHOOH ORUR FRPSHWHQ]H LQ PDWHULD GL JHVWLRQH LQWHJUDWD GHL ULILXWL´
Ă&#x2C6; in questa ottica che lâ&#x20AC;&#x2122;ATO LE/2 ha optato
da subito (e per prima in Puglia) per la strutturazione in Consorzio (si allega lâ&#x20AC;&#x2122;Organigramma della struttura di funzionamento dellâ&#x20AC;&#x2122;ATO LE/2 ).
5LVRUVH
Strettamente legato al tema del modello di gestione della struttura dellâ&#x20AC;&#x2122;ATO LE/2 adottato e dei costi della struttura e del Servizio, è quello delle risorse economiche e finanziarie di cui si avvale il Consorzio per garantire le sue attivitĂ specifiche. Possiamo individuare due tipologie principali di risorse su cui lâ&#x20AC;&#x2122;Ente può contare per il proprio funzionamento: $UFK )HUQDQGR %RQRFXRUH 'RWW 3DWUL]LR 5HVWD ,QJ 3DROR 6XSSUHVVD
P IANO RIFIUTI AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE LE/2
a . le entra te de riva nti dalla ris cos s ione de i contributi ordina ri pos ti a ca rico de i Comuni cons orzia ti; b. le e ntrate de riva nti da lla ris cos s ione de lla ta riffa de l S e rvizio. Rile viamo, in pa rticola re , che: le voci inclus e ne lla lette ra a. s ono ge ne ra te da due para me tri, os s ia: Â&#x192;
la quantitĂ di rifiuti prodotta da ogni Comune genera a carico di ogni ente Âź W GL ULILXWR 5' 568 SHU OH
spese di funzionamento della struttura
dellâ&#x20AC;&#x2122;ATO LE/2; poichĂŠ per il periodo 2008-2016 i quantitativi previsti di rifiuto differenziato sono pari a circa 17.000 tonn./anno ed i quantitativi di rifiuti indifferenziati sono pari a circa 120.000 tonn./anno, le entrate derivanti dalla riscossione dei contributi ordinari posti a carico dei Comuni consorziati saranno pari a circa Âź Â&#x192;
la popolazione residente in ciascun comune genera a carico di ogni ente Âź DE SHU OH
spese generali dellâ&#x20AC;&#x2122;ATO LE/2 (es.: spese legali, spese
relative allâ&#x20AC;&#x2122;accertamento ed alla riscossione della tassa di igiene ambientale, etc.); poichĂŠ la popolazione complessiva dellâ&#x20AC;&#x2122;ATO LE/2 è pari a circa 280.000 abitanti, le entrate conseguenti a saranno pari ad
Âź
560.000,00. Queste voci daranno quindi luogo ad entrate annue pari a circa Âź La riscossione della tariffa è affidata alla stessa ATO LE/2, che si avvarrĂ di un soggetto esterno con mansioni di supporto per le attivitĂ di riscossione, controllo ed individuazione dellâ&#x20AC;&#x2122;evasione fino alla riscossione coattiva. Queste entrate finanziarie saranno destinate al pagamento dei servizi resi dai singoli gestori unici che si occuperanno del servizio di igiene ambientale in ogni ARO in cui è suddiviso il territorio del bacino dellâ&#x20AC;&#x2122;ATO LE/2. Il Consorzio fronteggerĂ tale costo con gli introiti derivanti dalla riscossione della tassa/tariffa posta a carico dei cittadini a partite dal prossimo 1 gennaio 2010. Altre entrate, ma â&#x20AC;&#x153;indiretteâ&#x20AC;?, derivanti dallâ&#x20AC;&#x2122;attivitĂ di gestione integrata dei rifiuti sono quelle derivanti dai conferimenti dei materiali differenziati al CO.NA.I. (Consorzio Nazionale Imballaggi) o ad altri soggetti destinatari della raccolta differenziata. Infatti, Il â&#x20AC;&#x153;Decreto Ronchiâ&#x20AC;? ha stabilito, tra lâ&#x20AC;&#x2122;altro, la responsabilizzazione e la cooperazione degli operatori economici nellâ&#x20AC;&#x2122;attivitĂ di gestione dei rifiuti di imballaggio. $UFK )HUQDQGR %RQRFXRUH 'RWW 3DWUL]LR 5HVWD ,QJ 3DROR 6XSSUHVVD
P IANO RIFIUTI AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE LE/2
Il principio della “responsabilità condivisa” è stato riaffermato anche nei confronti di tutti i protagonisti del sistema (ad esclusione dei consumatori), prevedendo che il CO.NA.I. potesse stipulare con l’A.N.C.I. (Associazione Nazionale Comuni Italiani) un accordo di programma quadro nazionale teso a garantire l’attuazione di tale principio tra “produttori, utilizzatori e Pubblica Amministrazione”. Con un Accordo quadro il sistema pubblico e quello privato hanno scelto di condividere il coordinamento per una gestione efficiente dei rifiuti di imballaggio che ha sistematizzato la raccolta differenziata regolando le modalità di raccolta su superficie pubblica, disciplinando le modalità di conferimento del materiale raccolto ad una rete di piattaforme, tramite appositi Consorzi. Tali consorzi sono costituiti da:
CO.RE.PLA.: Consorzio Nazionale per il Recupero degli Imballaggi in Plastica.
COMIECO: Consorzio Nazionale Recupero e Riciclo Imballaggi a base Cellulosica.
CO.RE.VE: Consorzio Recupero Vetro.
CIAL: Consorzio Italiano Alluminio.
CNA: Consorzio Nazionale per il Riciclo ed il Recupero imballaggi usati in Acciaio.
RILEGNO: Consorzio Nazionale per il Recupero e il Riciclaggio Imballaggi di legno.
La stipula del nuovo accordo, con validità fino al 2008, ha creato le condizioni per un ulteriore sviluppo della raccolta differenziata dei rifiuti di imballaggio; infatti, si prevede un incremento dei corrispettivi che CO.NA.I./Consorzi di Filiera riconosceranno ai comuni per il conferimento dei materiali provenienti dalla raccolta differenziata: l’aumento dei corrispettivi sarà tanto più significativo quanto migliore risulterà la qualità dei materiali raccolti e ciò nel condiviso obiettivo di incentivare i modelli più efficienti ed efficaci di raccolta differenziata, con la consapevolezza di premiare comportamenti più virtuosi. L’Accordo dispone che il rapporto tra il Comune ed i Consorzi di filiera avvenga tramite convenzione. La convenzione tipo, definita con l’ANCI sulla base dei contenuti dell’Allegato Tecnico dell’Accordo Quadro di Programma, in sintesi prevede che:
il convenzionato attivi la raccolta differenziata dei rifiuti predisponendo le attrezzature necessarie e provveda al prelievo e conferimento a piattaforma di detti materiali;
i consorzi di filiera garantiscano l’acquisizione del materiale attraverso una o più piattaforme di riferimento concordate con il convenzionato e ubicate entro 30 Km dall’ambito di raccolta;
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P IANO RIFIUTI AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE LE/2 Â&#x192;
i Cons orzi riconos ca no a l conve nziona to i corris pe ttivi.
La presenza di impuritĂ , o frazioni estranee, determina una progressiva riduzione dei corrispettivi per chilogrammo di quanto conferito. Per quanto riguarda i corrispettivi si tratta del riconoscimento che i Consorzi di filiera corrispondono ai Comuni per le diverse fasi di gestione dei rifiuti da imballaggio (dalla raccolta al conferimento alle strutture operative indicate dai Consorzi di filiera). La circolare relativa al nuovo accordo quadro relativo all'adeguamento dei corrispettivi per l'anno 2007, include la seguente tabella che indica lâ&#x20AC;&#x2122;ammontare di tali corrispettivi:
Tipologie
Ve tro
Pla stica
Ca rtone Ca rta /Ca rtone (ra ccolta congiunta sup. 100.000 a bita nti) con % me dia imba lla ggi 30
Alluminio
Acciaio
Fra zioni e s tra ne e
Corris pettivo
One ri di s ma ltimento
Fino a l 3%
Âź SHU WRQ
Conve nziona to
Da l 3,2% a l 5%
Âź SHU WRQ
Conve nziona to
Oltre il 5%
Ne s s uno
Confe re nte
Fino a l 6%
Âź SHU WRQ
Da 6,1% a 20%
Âź
Oltre il 24 %
Ne s s un corris pe ttivo
Corris pe ttivo pe r pre s s a to
Âź SHU WRQ
Corris pe ttivo pe r tra s porto c/o ce ntro Core pla
Âź SHU WRQ
Fino a l 25 %
Âź SHU WRQ
Fino al 5% e umiditĂ < 10%
Âź SHU WRQ
Fino al 4 %
Âź SHU WRQ
Da 4 % a 10 %
Âź SHU WRQ
Da 10 % al 15%
Âź SHU WRQ
Corrispettivo per pressato
Âź SHU WRQ
Inferiore al 5%
Âź SHU WRQ
Tra 5 - 10%
Âź SHU WRQ
Tra 10 â&#x20AC;&#x201C; 5%
Âź SHU WRQ
Da 15 â&#x20AC;&#x201C;20%
Âź SHU WRQ
5 pe r ton A ca rico di COREP LA A ca rico di COREP LA de conve nziona to
COMIECO (per % superiori: conferente)
CIAL (Gestore convenzionato)
CIAL (Gestore convenzionato)
$UFK )HUQDQGR %RQRFXRUH 'RWW 3DWUL]LR 5HVWD ,QJ 3DROR 6XSSUHVVD
P IANO RIFIUTI AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE LE/2
In fase di redazione dei Capitolati Speciali dâ&#x20AC;&#x2122;Appalto relativi alle gare per lâ&#x20AC;&#x2122;espletamento del servizio di raccolta dei rifiuti integrata e spazzamento nelle ARO n° 4 e 5, ed al fine di incentivare il piĂš possibile la raccolta differenziata con il coinvolgimento diretto anche dei gestori del servizio, i progettisti dei bandi di gara hanno previsto che, per incentivare le ditte aggiudicatarie del servizio, queste fossero destinatarie dei proventi di che trattasi, da decurtare dal corrispettivo dovuto per lâ&#x20AC;&#x2122;espletamento del servizio. Naturalmente il tutto è subordinato a al raggiungimento di specifiche percentuali di Raccolta Differenziata.
/D VWLPD GHJOL LQWURLWL ILVFDOL H R WDULIIDUL
Per questo punto può essere di valido aiuto la tabella seguente che permette di evidenziare come sia giĂ molto elevata la percentuale di copertura dei costi per lâ&#x20AC;&#x2122;espletamento dei servizi di igiene fino allâ&#x20AC;&#x2122;avvio dei nuovi servizi con il Gestore unitario, a riprova di una crescente attenzione delle amministrazioni locali allâ&#x20AC;&#x2122;esigenza di coprire totalmente i costi del servizio. Attualmente la percentuale di copertura media è pari allâ&#x20AC;&#x2122;89,28%. 7DEHOOD Âą *UDGR GL FRSHUWXUD GHL VHUYL]L FRQ HQWUDWH WULEXWDULH
&RPXQH
$ELWDQWL
&RVWR 7RWDOH DQQR ,9$
(QWUDWH 7$568
LQFO Âź
FRSHUWXUD 7$568
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5.512
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100,00%
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Âź
Âź
83,40%
%2758*12
2.937
Âź
Âź
81,66%
&$112/(
1.790
Âź
Âź
89,35%
&$53,*1$12 6
3.857
Âź
Âź
82,49%
&$675,*1$12 *
4.149
Âź
Âź
98,18%
&$6752
2.543
Âź
Âź
91,82%
&2//(3$662
6.525
Âź
Âź
86,84%
&25,*/,$12
5.840
Âź
Âź
97,13%
&856,
4.260
Âź
Âź
100,00%
&8752),$12
9.245
Âź
Âź
92,49%
',62
3.163
Âź
Âź
89,61%
*$/$7,1$
27.603
Âź
Âź
85,00%
*$/$721(
15.934
Âź
Âź
78,41%
$UFK )HUQDQGR %RQRFXRUH 'RWW 3DWUL]LR 5HVWD ,QJ 3DROR 6XSSUHVVD
P IANO RIFIUTI AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE LE/2
21.051
Âź
Âź
90,80%
*,8**,$1(//2
1.230
Âź
Âź
97,39%
*,85',*1$12
1.856
Âź
Âź
100,00%
15.023
Âź
Âź
97,42%
0$57$12
9.550
Âź
Âź
99,89%
0(/3,*1$12
2.215
Âź
Âź
78,59%
0,1(59,12
3.836
Âź
Âź
94,69%
0852 /(&&(6(
5.187
Âź
Âź
98,27%
31.203
Âź
Âź
90,00%
1(9,$12
5.581
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95,67%
12&,*/,$
2.520
Âź
Âź
98,63%
257(//(
2.449
Âź
Âź
100,00%
275$172
5.496
Âź
Âź
99,28%
3$/0$5,**,
1.580
Âź
Âź
201,07%
32**,$5'2
6.151
Âź
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81,59%
6$1 &$66,$12
2.185
Âź
Âź
99,37%
6$1$5,&$
1.480
Âź
Âź
97,14%
6$11,&2/$
5.972
Âź
Âź
96,85%
6 &(6$5($ 7
3.014
Âź
Âź
81,67%
6&255$12
6.998
Âź
Âź
97,07%
6(&/,
1.969
Âź
Âź
88,23%
62*/,$12 &$9285
4.154
Âź
00
Âź
94,32%
62/(72
5.590
Âź
Âź
80,00%
6321*$12
3.822
Âź
Âź
74,11%
67(51$7,$
2.489
Âź
Âź
74,74%
683(56$12
4.506
Âź
Âź
60,90%
685$12
1.702
Âź
Âź
.133,86
100,00%
78*/,(
5.285
Âź
Âź
104,29%
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4.377
Âź
Âź
98,45%
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2.103
Âź
Âź
88,46%
280.648
Âź
Âź
89,28%
*$//,32/,
0$*/,(
1$5'2
727$/,
(*) per questi Comuni è in corso la gara d'appalto per l'affidamento del servizio
P e r una
va luta zione
puntua le
de l fa bbis ogno
di ca s s a
da
coprire
a
s e guito
dellâ&#x20AC;&#x2122;applicazione delle tariffe a carico delle utenze, si rimanda allâ&#x20AC;&#x2122;applicazione dei regolamenti che saranno individuati per regolare la determinazione ed applicazione della tariffa, compresi i metodi incentivanti.
$UFK )HUQDQGR %RQRFXRUH 'RWW 3DWUL]LR 5HVWD ,QJ 3DROR 6XSSUHVVD
P IANO RIFIUTI AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE LE/2 /D LQGLYLGXD]LRQH GHL PHWRGL LQFHQWLYDQWL
La futura tariffa dovrĂ essere determinata in ragione di indici di produzione unitari distinti a seconda delle diverse tipologie di utilizzo delle superfici coperte e di agevolazioni per le diverse tipologie di utenze (comma 7 dellâ&#x20AC;&#x2122;art. 238 del DLgs n. 152/06). Ă&#x2C6; un punto qualificante e particolarmente seguito fino a questo momento dalla struttura tecnica dellâ&#x20AC;&#x2122;ATO LE/2 che ha giĂ consentito di intercettare anche le risorse disponibili residue a valere sul POR 2000-2006 per finanziare i progetti relativi alle Isole Ecologiche. Lâ&#x20AC;&#x2122;ATO LE/2 ha giĂ presentato dei progetti tecnici per la realizzazione di reti di isole ecologiche informatizzate, distribuite allâ&#x20AC;&#x2122;interno dei centri abitati. Ă&#x2C6; un progetto che prevede un sistema di scambio dati ad elevata frequenza â&#x20AC;&#x201C; quantomeno una volta al giorno â&#x20AC;&#x201C; fra le colonnine interfaccia utente ubicate nei Centri di Raccolta e la centrale dati. Ciò consente un monitoraggio frequente ed un controllo in modalitĂ remota, ritenuto fondamentale strumento per unâ&#x20AC;&#x2122;azione di gestione e controllo da parte dellâ&#x20AC;&#x2122;ATO LE/2 e consente, contestualmente, di porre in essere una forte azione di formazione, educazione e sensibilizzazione su tutto il territorio. Altra modalitĂ di intervento è quella suggerita dallâ&#x20AC;&#x2122;Assemblea dellâ&#x20AC;&#x2122;ATO LE/2 la quale prevede, per i soggetti che fanno richiesta di compostiere domestiche nelle ARO per le quali sono state espletate le relative gare dâ&#x20AC;&#x2122;appalto del servizio, di riconoscere una percentuale di riduzione della tariffa da corrispondere. Altre iniziative saranno stabilite allâ&#x20AC;&#x2122;atto della redazione del Regolamento per la gestione della tariffa.
,QTXDGUDPHQWR H FRQWULEXWR GHOOD UDFFROWD GLIIHUHQ]LDWD
Lâ&#x20AC;&#x2122;art.183 c.1 del D.lgs. 152/06 definisce come di seguito la raccolta differenziata (RD): â&#x20AC;&#x153;OD UDFFROWD LGRQHD D UDJJUXSSDUH L ULILXWL XUEDQL LQ IUD]LRQL PHUFHRORJLFKH RPRJHQHH FRPSUHVD OD IUD]LRQH RUJDQLFD XPLGD GHVWLQDWD DO ULXWLOL]]R DO ULFLFOR HG DO UHFXSHUR GL PDWHULD /D IUD]LRQH RUJDQLFD XPLGD q UDFFROWD VHSDUDWDPHQWH R FRQ FRQWHQLWRUL D VYXRWDPHQWR ULXWLOL]]DELOL R FRQ VDFFKHWWL ELRGHJUDGDELOL FHUWLILFDWL ´
Allâ&#x20AC;&#x2122;interno dellâ&#x20AC;&#x2122;ATO LE/2 la percentuale di raccolta differenziata media al 31-12-2005 è pari a circa il 10%,: dati aggiornati al dicembre 2008 indicano una percentuale di raccolta
$UFK )HUQDQGR %RQRFXRUH 'RWW 3DWUL]LR 5HVWD ,QJ 3DROR 6XSSUHVVD
P IANO RIFIUTI AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE LE/2
pa ri al 16,5%, in cre s cita ma s e mpre be n lonta na da gli obie ttivi di le gge , come riporta ti ne lla s ucces s iva Ta bella 9 (s ia che s i cons ide ri la norma tiva na ziona le che re giona le). L’ATO LE/2 ha fatto proprio l’obiettivo di una forte crescita della percentuale di Raccolta differenziata, da ottenersi mediante un’importante azione su tutti i Comuni del territorio di bacino attraverso un’azione capillare che prevede l’intervento attivo dei dipendenti che a diverso titolo sono coinvolti nella quotidianità con gli utenti. Un importante progetto in tal senso è stato prodotto dalla struttura tecnica dell’ATO LE/2 e denominato IEI, acronimo di “Isole Ecologiche Informatizzate”. Comprenderà sia la fase di acquisizione dati che le fondamentali fasi di aggregazione e controllo strutturato dei dati: grazie a tale infrastruttura, l’ATO LE/2 potrà tra l’altro adottare le misure atte a promuovere i “coni d’ombra” emersi dalla base dei dati, ovvero agire nelle aree del proprio territorio di competenza da cui non provengono conferimenti presso i centri di raccolta. Il Progetto IEI prevede un sistema di scambio dati ad elevata frequenza – quantomeno una volta al giorno – fra le colonnine interfaccia utente ubicate nei Centri di Raccolta e la centrale dati. Ciò consente un monitoraggio frequente ed un controllo in modalità remota, ritenuto fondamentale strumento per un’azione di gestione e controllo da parte dell’ATO e consente, contestualmente, di porre in essere una forte azione di formazione, educazione e sensibilizzazione su tutto il territorio di competenza dell’ATO. 7DEHOOD
' /JV 'HFUHWR 5RQFKL
Anno
Obie ttivo % RD
31 dicembre 1999
15%
31 dicembre 2001
25%
31 dicembre 2003
35% ' /JV
Anno
Obie ttivo % RD
31 dicembre 2006
35%
31 dicembre 2008
45%
31 dicembre 2012
65%
/ / )LQDQ]LDULD
Anno
Obie ttivo % RD
31 dicembre 2007
40%
31 dicembre 2009
50%
$UFK )HUQDQGR %RQRFXRUH 'RWW 3DWUL]LR 5HVWD ,QJ 3DROR 6XSSUHVVD
P IANO RIFIUTI AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE LE/2
31 dicembre 2011
60%
In fa s e di primo s tudio e a nalis i dei da ti pe r la proge tta zione rela tiva al fa bbis ogno impiantistico dellâ&#x20AC;&#x2122;ATO LE/2 è stata necessaria una prima fase di analisi dei dati siponibili: balzavano agli occhi i casi limite di Sogliano Cavour con 0,41% ed un sistema di raccolta completamente stradale, e Melpignano con il 33,37% ed un sistema di raccolta completamente domiciliare. Eâ&#x20AC;&#x2122; stato facile rilevare come la domiciliarizzazione spinta del servizio permettesse di ottenere risultati di raccolta differenziata vicini agli obiettivi di legge. Il conseguimento di questi ultimi non può prescindere dallâ&#x20AC;&#x2122;attivazione della raccolta differenziata e dal trattamento dellâ&#x20AC;&#x2122;umido, e quindi dallâ&#x20AC;&#x2122;attivazione di impianti di compostaggio, che il Piano Provinciale suggerisce nella consistenza di uno per ARO: attualmente lâ&#x20AC;&#x2122;ATO LE/2 ne è sprovvista. PoichĂŠ il coordinamento regionale delle ATO di Puglia ha sottoscritto un impegno con la Regione Puglia per consentire lâ&#x20AC;&#x2122;utilizzo diretto dei fondi POR 2007-2013 affinchĂŠ ogni ATO stabilisca come chiudere il ciclo integrato dei rifiuti nel proprio territorio, si risolverĂ a breve anche questa esigenza. Relativamente al dato numerico è di tutta evidenza che la percentuale di raccolta differenziata è assolutamente lontana dagli obiettivi da raggiungere. Per la Puglia una gestione piĂš corretta e sostenibile dei rifiuti è necessaria anche al fine di centrare gli obiettivi imposti dal nuovo ciclo di programmazione dei fondi comunitari 2007-2013. Infatti, la gestione dei rifiuti urbani è uno dei fondamentali obiettivi di servizi assegnati alle Regioni del Mezzogiorno che prevede il raggiungimento entro il 2013 dei seguenti obiettivi: Â&#x192;
riduzione della quantitĂ di rifiuti urbani smaltiti in discarica dai 395 Kg procapite a 230 Kg;
Â&#x192;
aumento della quota dei rifiuti urbani oggetto di raccolta differenziata dal 9% al 40%;
Â&#x192;
incremento della quota di frazione umida trattata in impianti di compostaggio dal 3% al 20%.
Lâ&#x20AC;&#x2122;ultimo Piano di Gestione dei Rifiuti approvato con Decreto del Commissario Delegato per lâ&#x20AC;&#x2122;emergenza ambientale in Puglia n. 187 del 2005 ha fissato obiettivi importanti di raccolta differenziata per i Comuni pugliesi (vedi tab.10).
$UFK )HUQDQGR %RQRFXRUH 'RWW 3DWUL]LR 5HVWD ,QJ 3DROR 6XSSUHVVD
P IANO RIFIUTI AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE LE/2 7DEHOOD
3LDQR 5HJLRQDOH 'HFUHWR FRPPLVVDULDOH Q
Anno
Obie ttivo % RD
2006
22%
2007
32%
2008
42%
2009
50%
2010
55%
2011
56%
2012
57%
Ciò che caratterizza in modo particolare la normativa regionale è lâ&#x20AC;&#x2122;aver legato gli obiettivi di raccolta differenziata previsti nel Piano con il pagamento dellâ&#x20AC;&#x2122;ecotassa, secondo un criterio di premialitĂ per i Comuni piĂš virtuosi. Ai sensi della L. n. 549/95, lâ&#x20AC;&#x2122;ecotassa è un tributo speciale applicato per i conferimenti dei rifiuti solidi in discarica, finalizzato alla minore produzione dei rifiuti ed allo sviluppo delle raccolte differenziate. 7DEHOOD &DOFROR GHOOD TXRWD GL HFRWDVVD FULWHULR 5'
&RQIHULPHQWR LQ GLVFDULFD GL ULILXWL XUEDQL WDO TXDOL 5'
RELHWWLYR
5'
5' RELHWWLYR
5' ! RELHWWLYR
SLDQR
RELHWWLYR SLDQR
SLDQR
SLDQR
Comuni con s e rvizio unita rio di ra ccolta ne llo s te s s o ATO
Âź
Comuni con s e rvizio a utonomo di ra ccolta de i rifiuti
Âź
/t
Âź
/t
/t
Âź
/t
/t
Âź
/t
/t
Âź
/t
Âź
Âź
La legge regionale n. 25 del 3 agosto 2007 modifica la struttura del tributo, articolando lâ&#x20AC;&#x2122;aliquota da attribuire in funzione di tre diversi parametri: 1. percentuale di raccolta differenziata; 2. chiusura del ciclo di trattamento dei rifiuti indifferenziati; 3. Organizzazione dei servizi unitari di raccolta e trasporto. Le attuali disposizioni normative regionali prevedono consistenti sgravi fiscali a vantaggio di quei Comuni che avranno dimostrato una buona performance in materia di RD e di gestione dei rifiuti, mentre sarĂ applicato un incremento del 20% dellâ&#x20AC;&#x2122;ecotassa a quei
$UFK )HUQDQGR %RQRFXRUH 'RWW 3DWUL]LR 5HVWD ,QJ 3DROR 6XSSUHVVD
P IANO RIFIUTI AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE LE/2
Comuni che non hanno a ncora ra ggiunto gli obie ttivi indica ti (32% al 31/12/2007 e 42% a l 31/12/2008). Poichè lâ&#x20AC;&#x2122;ATO LE/2 ha provveduto, allo stato attuale, allâ&#x20AC;&#x2122;individuazione del gestore unico, ma non ha comunicato le percentuali di RD conseguite nĂŠ ha realizzato la chiusura del ciclo, per lâ&#x20AC;&#x2122;anno 2009 lâ&#x20AC;&#x2122;aliquota del tributo da applicarsi agli enti locali è pari ad Âź W
'HILQL]LRQH GHOOD WDULIID GL $PELWR
Questa sezione del lavoro trae origine dal D. Lgs. 152/06 e ss. mm. ii., che disciplina la gestione integrata dei rifiuti urbani su base di ambito territoriale ottimale prevedendo, in particolare, la definizione del servizio di gestione, le modalitĂ di programmazione delle attivitĂ e la definizione dei piani dâ&#x20AC;&#x2122;ambito. Particolare rilievo ai fini della trattazione di questa sezione del lavoro assumono gli articoli del decreto in parola, il cui contenuto è di seguito riportato: Art. 201, comma 3:
Âł/ $XWRULWj G DPELWR RUJDQL]]D LO VHUYL]LR H GHWHUPLQD JOL RELHWWLYL GD
SHUVHJXLUH SHU JDUDQWLUQH OD JHVWLRQH VHFRQGR FULWHUL GL HIILFLHQ]D GL HIILFDFLD GL HFRQRPLFLWj H GL WUDVSDUHQ]D D WDO ILQH DGRWWD XQ DSSRVLWR SLDQR G DPELWR LQ FRQIRUPLWj D TXDQWR SUHYLVWR GDOO DUWLFROR FRPPD ´
Art. 203, comma 3: Âł/H $XWRULWj G DPELWR LQROWUH DL PHGHVLPL ILQL GHILQLVFRQR OH SURFHGXUH H OH PRGDOLWj DQFKH VX EDVH SOXULHQQDOH SHU LO FRQVHJXLPHQWR GHJOL RELHWWLYL SUHYLVWL GDOOD SDUWH TXDUWD GHO SUHVHQWH GHFUHWR HG HODERUDQR VXOOD EDVH GHL FULWHUL H GHJOL LQGLUL]]L ILVVDWL GDOOH UHJLRQL XQ SLDQR G DPELWR FRPSUHQVLYR GL XQ SURJUDPPD GHJOL LQWHUYHQWL QHFHVVDUL DFFRPSDJQDWR
GD
XQ
SLDQR
ILQDQ]LDULR
H
GDO
FRQQHVVR
PRGHOOR
JHVWLRQDOH
HG
RUJDQL]]DWLYR´
Il Piano dâ&#x20AC;&#x2122;Ambito è dunque uno strumento fondamentale per lâ&#x20AC;&#x2122;ATO LE/2, perchĂŠ individua il percorso e le modalitĂ operative tramite le quali si intende procedere per giungere alla gestione integrata delle diverse fasi in cui si articola il servizio di igiene ambientale: raccolta differenziata, raccolta RSU, raccolta rifiuti speciali assimilati, impianti di valorizzazione
delle
raccolte
differenziate,
impianti
di
selezione,
impianti
di
biostabilizzazione, discariche di soccorso e quanto altro ritenuto necessario dal territorio per la migliore integrazione possibile del ciclo di gestione dei rifiuti. In particolare, questo Piano dâ&#x20AC;&#x2122;Ambito si propone i seguenti obiettivi generali: $UFK )HUQDQGR %RQRFXRUH 'RWW 3DWUL]LR 5HVWD ,QJ 3DROR 6XSSUHVVD
P IANO RIFIUTI AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE LE/2
cons eguime nto de lla ge s tione unita ria de i s e rvizi di igie ne urbana ; ottimizza zione de i s e rvizi di ra ccolta diffe re nziata e s ucce s s ivo recupero di ma te ria ; standardizzazione qualitativa dei servizi, nel rispetto delle specificità del territorio, affinché possano essere considerati efficaci ed efficienti in relazione al soddisfacimento dell’utenza; individuazione di un sistema impiantistico adeguato ai fabbisogni dell’ambito e progettato per minimizzare l’impatto ambientale posto dalla gestione del ciclo dei rifiuti, proponendo una dotazione impiantistica tale da integrare, laddove ne venga rilevata la necessità, la dotazione minima prevista dal Piano Regionale. Sono tutti obiettivi la cui esplicazione genera manifestazioni numerarie ed economiche, rilevanti per la trattazione GH TXR. Gli obiettivi di carattere economico sottesi alla tariffa si possono riassumere in quattro punti: • garantire l’equità del servizio a chi ne usufruisce; • migliorare l’efficienza delle risorse destinate al servizio al fine di trasferire i vantaggi
che ne derivano sull’utenza che ne sostiene l’onere; • sfruttare le economie di scala conseguenti ad una gestione sovracomunale del
servizio, soprattutto in presenza di numerosi piccoli centri; • la condivisione dei costi attraverso la perequazione effettuata a livello di ambito
territoriale ottimale (ATO) dovrebbe consentire, infatti, il contenimento dei costi totali di gestione ed un’omogeneizzazione del servizio verso standards qualitativi superiori. In questa sezione del lavoro, dopo aver rilevato i costi (già riportati nelle precedenti tabelle 4 e 5) di gestione del servizio, evidenzieremo anche i potenziali ricavi derivanti dalla raccolta differenziata ed i flussi dei rifiuti stimati per i prossimi anni (vedi tabella 12) forniti dalle ditte aggiudicatarie dei servizi, per poter acquisire ulteriori parametri necessari a sviluppare un’ipotesi di Tariffa d’Igiene Ambientale (T.I.A.) da applicarsi dal prossimo gennaio 2010.
$UFK )HUQDQGR %RQRFXRUH 'RWW 3DWUL]LR 5HVWD ,QJ 3DROR 6XSSUHVVD
P IANO RIFIUTI AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE LE/2 7DEHOOD 3UHYLVLRQL GL TXDQWLWDWLYL GL UDFFROWD GLIIHUHQ]LDWD H FRQVHJXHQWL 5LFDYL &21$, QHO SHULRGR
&RPXQL $52
3URGX]LRQH 7RWDOH PHGLD DQQXD LQ WRQ DQQR QHO SHULRGR
&RPSRVL]LRQH 568
Fra zione orga nica Pota ture gia rdini Ca rta e Ca rtone (*) Ve tro Ine rti Pla stica Me ta lli fe rros i Alluminio Le gno Te s s ili Ingombra nti Altro Tota li
45,00% 1,00% 20,00% 6,00% 2,00% 10,00% 2,50% 0,50% 2,00% 3,00% 5,00% 3,00% 100,00%
5LFDYL XQLWDUL
,QWHUFHWWD]LRQH
,QWHUFHWW
5LFDYL
¼ WRQ
WRQ DQQR
¼ DQQR
0,00 0,00 30,00 15,00 0,00 185,00 66,00 265,00 6,50 0,00 0,00 0,00
0,00% 0,00% 56,67% 64,89% 0,00% 52,44% 64,78% 73,00% 55,33% 55,33% 75,33% 0,00%
0,00 0,00 0,00 0,00 1.950,22 58.506,46 669,81 10.047,16 0,00 0,00 901,91 166.853,55 278,61 18.388,47 62,72 16.622,03 190,38 1.237,46 285,57 0,00 647,66 0,00 0,00 0,00
5DFFROWD 'LIIHUHQ]LDWD $QQXD
&RPXQL $52
3URGX]LRQH 7RWDOH PHGLD DQQXD LQ WRQ DQQR QHO SHULRGR 5LFDYL &RPSRVL]LRQH 568
XQLWDUL ¼ WRQ
Fra zione orga nica Pota ture gia rdini Ca rta e Ca rtone (*) Ve tro Ine rti Pla stica Me ta lli fe rros i Alluminio Le gno Te s s ili Ingombra nti Altro Tota li
45,00% 1,00% 20,00% 6,00% 2,00% 10,00% 2,50% 0,50% 2,00% 3,00% 5,00% 3,00% 100,00%
0,00 0,00 30,00 15,00 0,00 185,00 66,00 265,00 6,50 0,00 0,00 0,00
,QWHUFHWWD]LRQH
,QWHUFHWW
5LFDYL
WRQ DQQR
¼ DQQR
0,00% 0,00% 56,67% 64,89% 0,00% 52,44% 64,78% 73,00% 55,33% 55,33% 75,33% 0,00%
0,00 0,00 3.303,22 1.134,51 0,00 1.527,63 471,91 106,24 322,46 483,69 1.096,99 0,00
0,00 0,00 99.096,66 17.017,61 0,00 282.612,04 31.145,90 28.153,95 2.095,98 0,00 0,00 0,00
5DFFROWD 'LIIHUHQ]LDWD $QQXD
(*) Rica vo unitario me dio fra cartoni e ca rtaccia (**) Rif. tabella 3.1.1.1 (compos izione me rce ologica di piano) e ta bella 3.2.1.1 (obiettivi di ra ccolta differenzia ta) del Decre to Commis s a rio De le gato n. 187 del 09/12/05
$UFK )HUQDQGR %RQRFXRUH 'RWW 3DWUL]LR 5HVWD ,QJ 3DROR 6XSSUHVVD
P IANO RIFIUTI AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE LE/2 7DEHOOD 3UHYLVLRQL GHL TXDQWLWDWLYL GL VPDOWLPHQWR GHOOD 5' SUHYLVWL QHO SHULRGR ±
ñò ö çèà õ óô é
çèÃé
çèÃ
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ð
ï
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î
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ç
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çèÃÃ
è
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çèèë
êçèè
çèèé
$52
P roduzione inizia le rife rime nto (ton/a nno) 15.920,51 P roduzione corre nte (ton/a nno)
16.235,74 16.479,27 16.701,74 16.902,16 17.088,09 17.258,97 17.397,04 17.484,02 17.571,44 17.659,30 17.171,34
Obie ttivi ra ccolta diffe re nzia ta (%) (rif. D.C.D. 187/05) Qua ntita tivi ra ccolta diffe re nzia ta (ton/a nno) S ma ltime nto ne tto de stina to a impia nto
23,08%
26,45%
28,90%
29,36%
29,48%
30,35%
30,84%
31,23%
31,23%
28,99%
3.802,59
4.417,61
4.884,73
5.017,06
5.087,08
5.280,00
5.392,07
5.486,68
5.514,12
4.986,88
12.676,68 12.284,13 12.017,44 12.071,02 12.171,89 12.117,04 12.091,95 12.084,76 12.145,19 12.184,46
comple s s o (ton/a nno)
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$52
P roduzione inizia le rife rime nto (ton/a nno) 26.965,73 P roduzione corre nte (ton/a nno) Obie ttivi ra ccolta diffe re nzia ta (%) (rif. D.C.D. 187/05) Qua ntita tivi ra ccolta diffe re nzia ta (ton/a nno) S ma ltime nto ne tto de stina to a impia nto comple s s o (ton/a nno)
27.499,65 27.912,15 28.288,96 28.628,43 28.943,34 29.232,77 29.466,64 29.613,97 29.762,04 29.910,85 29.084,35 23,08%
26,45%
28,90%
29,36%
29,48%
30,35%
30,84%
31,23%
31,23%
28,99%
6.440,73
7.482,43
8.273,62
8.497,76
8.616,36
8.943,12
9.132,95
9.293,20
9.339,66
8.446,65
21.471,42 20.806,53 20.354,81 20.445,58 20.616,41 20.523,51 20.481,02 20.468,84 20.571,19 20.637,70
$UFK )HUQDQGR %RQRFXRUH 'RWW 3DWUL]LR 5HVWD ,QJ 3DROR 6XSSUHVVD
P IANO RIFIUTI AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE LE/2
6YLOXSSR GHOOD WDULIID GL ULIHULPHQWR
,QTXDGUDPHQWR QRUPDWLYR H PRGDOLWj GL JHVWLRQH
L’art. 49 del D.Lgs. n. 22 del 05/02/97 (Decreto Ronchi) prevedeva l’introduzione della Tariffa Igiene Ambientale (TIA), demandandone la modalità applicativa al metodo normalizzato previsto dal DPR 158/99. In sostanza l’art.49 prevedeva che i Comuni dovessero sostituire la TARSU con la TIA: ad oggi solo 6 Comuni in Puglia hanno completato il passaggio al sistema tariffario: di questi 3 sono presenti nel territorio dell’ATO LE/2 (Surano, Galatina e Nardò). La TIA è (doveva già essere) il nuovo sistema di finanziamento del servizio di gestione dei rifiuti e rappresenta il corrispettivo per il sistema di raccolta, trasporto e smaltimento dei rifiuti solidi urbani (RSU), calcolato e pagato dal gestore del servizio, verificato dalle amministrazioni comunali in merito alla congruità e caricato sull’utenza. Dovrebbe sostituire gradualmente la TARSU che, invece, è un tributo corrisposto all’Amministrazione comunale a parziale copertura del costo del servizio che, quindi, per la restante parte, rimane a carico del bilancio comunale. Come si può vedere dalla tabella di seguito riportata (Tab. n. 13), i Comuni dell’ATO LE/2 hanno percentuali di copertura del servizio abbastanza vicine a quanto previsto dal disposto normativo (100%). Il passaggio dalla TARSU alla tariffa (TIA) consente alle Amministrazioni comunali di applicare un’impostazione reddituale (a costi e ricavi) alla gestione dei rifiuti e di liberarsi definitivamente del costo dei servizi di spazzamento, raccolta e trasporto che non eroderanno più le entrate fiscali. Le spese da coprire con la tariffa sono superiori a quelle della TARSU, e ciò accade perché nella TIA si tiene conto anche delle spese di amministrazione (stipendi del personale amministrativo, oneri del contenzioso, perdite su crediti) per cui, mediamente, gli importi da pagare a titolo di tariffa sono più elevati di quelli dovuti per la TARSU. La tariffa di igiene ambientale (TIA) si caratterizza per il carattere binomio: essa è formata da una quota fissa e da una quota variabile. La prima è rappresentativa delle spese generali sostenute per l' organizzazione del servizio che, in quanto tali, non variano in funzione della quantità di rifiuti prodotti.
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P IANO RIFIUTI AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE LE/2
S i tra tta , pe r fa re de gli es e mpi, de lle quote di a mmorta me nto de gli impia nti, cos ti de l pe rs ona le , de lla ma nute nzione de gli impia nti, de gli a cquis ti de i me zzi di raccolta , de lle
7DEHOOD ± 3HUFHQWXDOL GL FRSHUWXUD GHO FRVWR GHO VHUYL]LR GL LJLHQH DPELHQWDOH FRQ OD 7$568
&RPXQH
ALEZIO ANDRANO ARADEO BAGNOLO DEL S . BOTRUGNO CANNOLE CARP IGNANO S . CAS TRIGNANO G. CAS TRO COLLEP AS S O CORIGLIANO CURS I CUTROFIANO DIS O GALATINA GALATONE GALLIP OLI GIUGGIANELLO GIURDIGNANO MAGLIE MARTANO MELP IGNANO MINERVINO MURO LECCES E NARDOâ&#x20AC;&#x2122; NEVIANO NOCIGLIA ORTELLE OTRANTO P ALMARIGGI P OGGIARDO S AN CAS S IANO S ANARICA S ANNICOLA S . CES AREA T. S CORRANO S ECLIâ&#x20AC;&#x2122; S OGLIANO CAVOUR S OLETO S P ONGANO S TERNATIA S UP ERS ANO S URANO TUGLIE UGGIANO LA C. ZOLLINO Me dia ge ne ra le
FRSHUWXUD 7$568
88,41% 76,37% 98,00% 90,00% 76,56% 79,88% 81,70% 152,19% 94,91% 85,44% 99,58% 84,80% 97,55% 91,99% 100,00% 71,84% 78,93% 98,21% 100,00% 87,53% 85,00% 85,29% 84,85% 96,81% 100,00% 93,32% 83,47% 69,60% 99,01% 100,00% 91,54% 95,07% 75,93% 94,94% 70,14% 93,59% 58,07% 88,71% 84,08% 70,10% 97,66% 61,82% 74,07% 98,34% 85,28% 92,00% 88,72%
FRSHUWXUD 7$568
100,00% 88,32% 98,93% 83,40% 81,66% 89,35% 82,49% 98,18% 91,82% 86,84% 97,13% 100,00% 92,49% 100,35% 85,00% 78,41% 90,80% 97,39% 100,00% 97,42% 99,89% 78,59% 94,69% 98,27% 90,00% 95,67% 98,63% 100,00% 99,28% 201,07% 81,59% 99,37% 97,14% 96,85% 81,67% 97,07% 88,23% 94,32% 80,00% 74,11% 74,74% 60,90% 100,00% 104,29% 98,45% 88,46% 88,77%
$UFK )HUQDQGR %RQRFXRUH 'RWW 3DWUL]LR 5HVWD ,QJ 3DROR 6XSSUHVVD
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s pe s e di a mminis tra zione e de i cos ti di ge s tione de i rifiuti e s te rni (s pa zzame nto s tra de). La s e conda de ve te nde re a d a vvicina re il pre lie vo a l grado di fruizione de l s e rvizio pubblico da pa rte de ll’ute nte. Ques to a vvie ne modula ndo l’a mmonta re da pa gare in ra gione di s pe cifici pa ra metri normativi. A ta le s copo, gli ute nti de l s ervizio ve ngono s uddivis i in due ca te gorie : le ute nze dome s tiche (fa miglie ) e le ute nze non dome s tiche (ope ra tori e conomici). Con riguardo alle prime , i pa ra metri pe r de terminare l’importo da paga re s ono cos tituiti da i me tri qua drati de i loca li e da l numero de i compone nti del nucle o fa miliare . P er gli ope ra tori e conomici, inve ce , i crite ri pre vis ti s ono cos tituiti dalla s upe rficie dei loca li e dalla produttività media di rifiuti per metro quadrato, individuata per ciascuna macro tipologia di attività. Per entrambe le utenze, domestiche e non domestiche, a seconda del metodo di calcolo della parte variabile adottato, la tariffa può essere:
puntuale, se determinata sulla base della effettiva quantità di rifiuti indifferenziati conferiti (è applicata dal 20% dei Comuni);
parametrica, se determinata tenendo conto di alcuni indici presuntivi;
volumetrica, se calcolata sulla base della frequenza degli svuotamenti effettuati.
Il metodo di applicazione della tariffa generalmente utilizzato è quello presuntivo, soprattutto perchè non richiede nessuna modifica del sistema di gestione; tuttavia è anche il meno efficace tra quelli esistenti pur rappresentando un miglioramento rispetto alla Tassa. In pratica, si stabilisce una suddivisione fra gli utenti dei costi variabili attraverso l'applicazione degli indici del DPR 158/99, che sono dei coefficienti (che possono essere perfezionati su base locale per renderli più precisi) diversi per ogni categoria di utenza, da moltiplicare per la superficie occupata. In sostanza, il metodo presuntivo tiene conto della produzione media pro capite di rifiuti per le utenze domestiche e di un indice di produttività specifica per le diverse categorie produttive. Il limite di questo sistema sta nel fatto che le utenze delle varie tipologie vengono uniformate e di conseguenza non vengono premiati i comportamenti virtuosi delle singole utenze; pertanto è in contrasto con quanto si propone la tariffa, che vuole essere strumento economico di incentivazione di tali comportamenti virtuosi presso le utenze. Naturalmente il fattore determinante per la realizzazione di un adeguato metodo tariffario è costituito dalla definizione degli apporti individuali, ovvero dalla corretta quantificazione dei livelli di produzione dei rifiuti per singola utenza (tariffa di tipo puntuale). Ed in effetti, nei Comuni maggiormente efficienti, i criteri sopra indicati sono sostituiti dalla pesatura $UFK )HUQDQGR %RQRFXRUH 'RWW 3DWUL]LR 5HVWD ,QJ 3DROR 6XSSUHVVD
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individuale dei rifiuti prodotti e così i cittadini pagano una somma direttamente corrispondente alle quantità di rifiuti conferiti al servizio pubblico. Superando quindi la logica della tariffa presuntiva si realizza una situazione di gestione dei servizi che permette di responsabilizzare le utenze e disporre di strumenti di incentivazione economica per il comportamento virtuoso delle utenze. Il passaggio alla tariffa introduce, in sintesi, alcuni elementi di fondamentale importanza per una gestione più "trasparente" dei rifiuti, così riassumibili: suddivisione dettagliata delle voci di costo dei bilanci comunali; copertura integrale dei costi di raccolta e smaltimento; incentivazione economica delle utenze per una corretta gestione dei loro rifiuti (se le modalità di raccolta consentono l'attribuzione puntuale alla singola utenza). Dall'esame delle varie esperienze finora attivate sul territorio nazionale si può verificare che non esiste un unico sistema per realizzare la tariffazione dei servizi di gestione dei RU, ma spesso alcuni sistemi convivono e si integrano a seconda della produzione specifica delle utenze e della tipologia di rifiuto soggetto a tariffazione. È opportuno sottolineare che a livello europeo, una delle opzioni possibili per incoraggiare la raccolta differenziata e, in misura minore, la prevenzione quantitativa dei rifiuti sono proprio i sistemi di tariffazione. Infatti, secondo la Comunicazione della Commissione Europea “Verso una Strategia tematica di prevenzione e riciclo dei rifiuti”, i sistemi PAYT (pay as you throw - paga per quanto getti), applicabili principalmente ai rifiuti domestici e assimilati, sono un esempio da utilizzare per ridurre lo smaltimento e realizzare modelli di gestione ecosostenibili da realizzarsi anche attraverso il riconoscimento di “premi” per i comportamenti virtuosi e penalizzazioni per gli atteggiamenti irrispettosi del sistema ambientale. In effetti il comma 10 dell'art. 49 del D.Lgs 22/97 stabiliva opportunamente che "nella modulazione della tariffa sono assicurate agevolazioni per le utenze domestiche e per la raccolta differenziata delle frazioni umide e delle altre frazioni". Questi sistemi, sempre più diffusi, prevedendo l'imposizione di tariffe basate sul volume o sulla quantità di rifiuti prodotti, incentivano i cittadini a ridurre la quantità di rifiuti residui spingendoli ad aderire ai programmi di raccolta differenziata (la tariffa prevista per i rifiuti riciclabili è inferiore) e stimolano il riciclo dei rifiuti urbani. L'efficacia dei sistemi PAYT è,
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quindi, mas s ima qua ndo in pa ra lle lo s ono promos s i progra mmi di raccolta differe nzia ta de i ma te ria li ricicla bili. De l res to i s is temi P AYT non sono altro che la concreta applicazione del principio â&#x20AC;&#x153;Chi inquina pagaâ&#x20AC;? che rappresenta uno dei principi fondamentali della nuova politica di gestione dei rifiuti piĂš volte evocato dal V e dal VI Programma dâ&#x20AC;&#x2122;azione europeo e dalla Strategia europea per la gestione dei rifiuti. In sostanza, lâ&#x20AC;&#x2122;effetto atteso piĂš importante dellâ&#x20AC;&#x2122;applicazione della tariffa è la riduzione della quantitĂ di rifiuti urbani indifferenziati ed il conseguente aumento della raccolta differenziata, con innumerevoli vantaggi per la collettivitĂ . PerchĂŠ vi sia un reale positivo funzionamento della tariffa è necessario raggiungere una massa critica di rifiuti differenziati da conferire ai consorzi di filiera ed una buona qualitĂ dei rifiuti raccolti. Solo cosĂŹ si ottengono entrate significative che vanno ad abbattere i costi e consentono una redistribuzione meritoria dei benefici economici. Come dicevamo, il sistema tariffario appare come un elemento fondamentale del sistema di gestione integrato delineato in sede europea ma ormai anche in sede nazionale. Il nuovo sistema di gestione, orientato verso una radicale diminuzione dello smaltimento in discarica, ha lâ&#x20AC;&#x2122;obiettivo di superare la frammentarietĂ delle gestioni e garantire servizi basati su criteri di efficienza, efficacia ed economicitĂ . In questo contesto, la copertura totale dei costi con un sistema trasparente di tariffazione dovrebbe proprio garantire la ricerca da parte dei gestori del servizio di modelli di gestione sempre piĂš efficienti ed economici. Le best practices sullâ&#x20AC;&#x2122;applicazione della tariffa in Italia hanno evidenziato risultati straordinari, con una riduzione drastica dei costi del servizio per i singoli utenti ed un impatto ambientale estremamente positivo. In Puglia, purtroppo, non si è avuta una vera svolta con lâ&#x20AC;&#x2122;introduzione della tariffa che, per produrre i suoi risultati benefici, deve contare sul corretto funzionamento dellâ&#x20AC;&#x2122;intero ciclo dei rifiuti: in provincia di Lecce questo non è garantito; mancano totalmente gli impianti di compostaggio, con la conseguenza che tutto lâ&#x20AC;&#x2122;umido aumenta i volumi del â&#x20AC;&#x153;tal qualeâ&#x20AC;? e viene portato in poche discariche giĂ sature a causa della scarsa sensibilitĂ alla raccolta differenziata: tale situazione di fatto ha indotto lâ&#x20AC;&#x2122;ATO LE/2 a cercare altre discariche utili fuori dal proprio ambito prima e dalla stessa provincia di Lecce poi. Sebbene il numero dei Comuni italiani che hanno adottato il sistema tariffario sia cresciuto di anno in anno, a distanza di oltre 10 anni dallâ&#x20AC;&#x2122;emanazione del decreto Ronchi il $UFK )HUQDQGR %RQRFXRUH 'RWW 3DWUL]LR 5HVWD ,QJ 3DROR 6XSSUHVVD
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passaggio è lontano dall’essere completato, complice la stessa normativa che ha più volte rinviato l’entrata in vigore della tariffa senza mai trovare concreta applicazione. Infatti, per esplicita previsione dell’art. 238 c. 11 del D.Lgs n. 152/06, fino al compimento degli adempimenti necessari per l’applicazione della nuova tariffa e all’emanazione delle norme regolamentari previste, continuano ad applicarsi le discipline regolamentari vigenti, ossia il metodo normalizzato dettato dal D.P.R. n. 158/1999 e i regolamenti comunali in materia di TARSU o tariffa Ronchi. Negli ultimi anni si è assistito a un dibattito molto articolato tra i vari soggetti istituzionali su molte delle problematiche emerse nell’applicazione del sistema tariffario. La transizione al regime tariffario ha determinato forme di “resistenza” da parte dell’amministrazione pubblica non sempre giustificate ed il cui risultato più evidente è il continuo rinvio della definitiva entrata in vigore. Anche per il 2009 non sarà modificato il regime di prelievo sui rifiuti che si è applicato nel 2008. In pratica, i soggetti che già pagavano la TIA continueranno a versare la tariffa, mentre nei Comuni in TARSU continuerà ad essere dovuta la tassa. L' articolo 5, Dl 208/2008, ha infatti esteso al 2009 la previsione contenuta nel comma 184, legge 296/2006 (finanziaria 2007). La situazione che si è determinata per effetto delle reiterate proroghe è pertanto che in tutti i Comuni, di regola, il regime del prelievo sui rifiuti è rimasto invariato a partire dal 2006.
9RFL GL FRVWR SHU LQGLYLGXD]LRQH GHOOD WDULIID
Le voci relative agli investimenti realizzati e da realizzarsi nel bacino dell’ATO LE/2, già elencati nel “Quadro riepilogativo degli investimenti relativi all’impiantistica nell’ATO LE/2”, unitamente
ai
costi
dei
“Servizi
di
raccolta
rifiuti
integrata/spazzamento
meccanico/spazzamento manuale” per tutti i Comuni dell’ATO LE/2, rispetto ai quali si sono espletate quasi tutte le gare – sono in corso quelle relative ai Comuni dell’ARO 5 e dei Comuni residui dell’ARO 4 (ARO 4BIS) - consentono di rilevare le principali voci necessarie ad individuare una possibile tariffa di riferimento nello scenario a regime. La politica tariffaria da attuarsi si basa su un “principio di equità” a livello di ATO, che prevede un ugual costo in tutto il territorio interessato a parità di servizio e di sistema impiantistico di cui ogni utente usufruisce.
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P IANO RIFIUTI AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE LE/2
Il cons e guime nto ne llo s ce na rio a re gime di una ta riffa unica di ATO (inte s a come ugua l costo a paritĂ di servizio) deve essere conseguito con un percorso di graduale allineamento dei costi sostenuti oggi dai Comuni interessati, percorso che deve proseguire nel clima di concertazione che ha caratterizzato finora lâ&#x20AC;&#x2122;intera attivitĂ dellâ&#x20AC;&#x2122;ATO LE/2. Lâ&#x20AC;&#x2122;unitarietĂ del costo è da intendersi in termini di uguali costi per abitante equivalente, essendo lâ&#x20AC;&#x2122;abitante equivalente una somma pesata, attraverso coefficienti che dovranno essere opportunamente definiti, degli abitanti residenti e delle utenze non domestiche. I costi individuati in precedenza per le diverse fasi del sistema di gestione dei rifiuti nellâ&#x20AC;&#x2122;ATO LE/2 costituiscono la base per la definizione del Piano Finanziario dâ&#x20AC;&#x2122;Ambito e della relativa Tariffa dâ&#x20AC;&#x2122;Ambito associata. La definizione della Tariffa è qui effettuata con riferimento a quanto previsto dalle â&#x20AC;&#x153;Linee guida per la redazione dei Piani dâ&#x20AC;&#x2122;Ambito per la gestione dei rifiuti solidi urbaniâ&#x20AC;?, emanate dalla Regione Puglia con Delibera n. 862 del 27.05.2008. Si può sezionare il nostro percorso di individuazione della tariffa di riferimento, in piĂš punti coincidenti con le diverse fasi di espletamento del servizio: 7DEHOOD 7RWDOH FRVWL DQQXL D FDULFR GHOOÂś$72 /(
1 Â&#x192;
'(6&5,=,21( &267,
2UGLQH
1
2
Raccolta rifiuti integrata, trasporto all' impianto di selezione
&267, $118, ,9$ LQFOXVD
Âź
e biostabilizzazione, spazzamento Selezione, biostabilizzazione e smaltimento in discarico di
Âź
servizio Âź
3
Trasporto alla discarica di servizio ed all' impianto di CDR
4
Lavorazione CDR e successiva termovalorizzazione
Âź
5
Lavorazione Raccolta Differenziata
Âź
6
Spese generali
7
Spese per accertamento e riscossione della Tariffa 7RWDOH FRVWL DQQXL
Âź
Âź
Âź
$UFK )HUQDQGR %RQRFXRUH 'RWW 3DWUL]LR 5HVWD ,QJ 3DROR 6XSSUHVVD
P IANO RIFIUTI AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE LE/2
P unto 1 Evide nzia il cos to re la tivo a lla ra ccolta, a l tra s porto pre s s o lâ&#x20AC;&#x2122;impianto di selezione e biostabilizzazione di Poggiardo e lo spazzamento meccanizzato e manuale nei singoli Comuni: è la somma del costo dei contratti per lâ&#x20AC;&#x2122;ARO 4 e lâ&#x20AC;&#x2122;ARO 6 piĂš il costo previsto nei progetti per lâ&#x20AC;&#x2122;ARO 5 e per i restanti Comuni dellâ&#x20AC;&#x2122;ARO 4 (ARO 4/BIS). Punto 2 Indica il costo relativo alla selezione, biostabilizzazione e smaltimento nella discarica di servizio di Corigliano dâ&#x20AC;&#x2122;Otranto, i cui lavori di realizzo sono in corso di esecuzione. PoichĂŠ lâ&#x20AC;&#x2122; analisi delle quantitĂ di rifiuti prodotti dallâ&#x20AC;&#x2122;ATO LE/2 nel 2007 ha evidenziato per lâ&#x20AC;&#x2122;anno 2007 circa 137.000 tonnellate e per il 2008 circa 122.000 tonnellate ed ipotizzando un calo dei quantitativi complessivi di rifiuti indifferenziati per effetto della raccolta â&#x20AC;&#x153;porta a porta spintaâ&#x20AC;? pari a circa il 30%, si può dedurre che i quantitativi conferiti allâ&#x20AC;&#x2122;Impianto di selezione e biostabilizzazione siano pari a circa 90.000 tonnellate/anno. Il costo per il trattamento previsto dal contratto di servizio è pari ad Âź W Punto 3 I rifiuti selezionati e biostabilizzati devono essere trasportati, per la parte secca allâ&#x20AC;&#x2122;Impianto CDR di Cavallino e per la parte umida allâ&#x20AC;&#x2122;impianto di Corigliano dâ&#x20AC;&#x2122;Otranto. Il rifiuto prodotto nellâ&#x20AC;&#x2122;ATO LE/2 si caratterizza in media per essere pari al 55% nella frazione di umido e per il 45% nella frazione secca. Naturalmente questa suddivisone potrĂ essere modificata in seguito alla raccolta differenziata effettuata nella modalitĂ di â&#x20AC;&#x153;porta a porta spintaâ&#x20AC;?. Lâ&#x20AC;&#x2122;effetto della biostabilizzazione sui quantitativi in ingresso, che sono 49.500 t di frazione umida (o RBM) e 40 500 t di frazione secca, genera una perdita di peso che per la frazione umida è di circa il 30% e per la frazione secca è pari al 3%; ne consegue che i quantitativi trasportati a Corigliano saranno pari a 34.650 t, mentre i quantitativi trasportati allâ&#x20AC;&#x2122;impianto di Cavallino sono pari a circa 39.300 t. Il costo presunto per questo servizio è pari a
Âź
2,00/t per le 73.950 t in uscita
dallâ&#x20AC;&#x2122;impianto di selezione e biostabilizzazione di Poggiardo. Punto 4 Questa fase è conseguente ad un contratto sottoscritto con il gestore dellâ&#x20AC;&#x2122;impianto di Cavallino che prevede un costo pari ad Âź 73,00 t oltre IVA. $UFK )HUQDQGR %RQRFXRUH 'RWW 3DWUL]LR 5HVWD ,QJ 3DROR 6XSSUHVVD
P IANO RIFIUTI AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE LE/2
P unto 5 La ra ccolta diffe re nzia ta vie ne de s tina ta a d un a ppos ito impia nto di la vora zione s ito ne l Comune di Me lpigna no. Il costo della lavorazione a carico dell’ATO LE/2 è pari ad
¼
50,00/t per la lavorazione del “monomateriale” pervenuto che, sulla base delle ipotesi formulate dalle ditte aggiudicatarie del servizio per l’ARO 4 e l’ARO 6 e dei progettisti per l’ARO 5 e l’ARO 4/BIS, dovrebbero essere pari a circa 25.000 t/anno. Punto 6 Indicano le spese generali di funzionamento dell’ATO LE/2. Punto 7 L’ATO LE/2 intende procedere alla riscossione unitaria della tariffa a partire dal prossimo gennaio 2010, secondo quanto consentito dalla recente Legge finanziaria che ha consentito la deliberazione di passaggio da Tassa a tariffa dallo scorso 1 luglio con effetto dal 1° gennaio dell’anno successivo a quello in cui viene deliberata. È un servizio che non può essere quantificato esattamente in quanto è in corso il relativo bando di gara. L’aggiudicatario dovrà definire e sviluppare con lo staff tecnico dell’ATO LE/2 le linee guida e le procedure tecniche e prestazionali per attivare le campagne di monitoraggio a livello comunale sia per categorie tariffarie significative (utenze non domestiche), sia per aree residenziali omogenee, per acquisire e perfezionare i centri di costo del Piano Finanziario relativi al servizio di raccolta, trasporto e smaltimento dei rifiuti e per personalizzare i coefficienti di produttività specifici da adottare per le diverse categorie tariffarie normalizzate. Si è formulato comunque un importo sulla base di valori medi di mercato che partono da una percentuale massima del 6% degli importi da riscuotere.
/D ULVFRVVLRQH GHOOD WDULIID
La costruzione del Piano Finanziario e la definizione della Tariffa saranno effettuate con riferimento a quanto previsto dalle JHVWLRQH GHL ULILXWL VROLGL XUEDQL
³/LQHH JXLGD SHU OD UHGD]LRQH GHL 3LDQL G¶$PELWR SHU OD
ed in applicazione del disposto del D.P.R. 158/99.
Mentre si procede alla stesura di questo documento è in corso l’aggiudicazione della gara d’appalto per la “Realizzazione di attività tecnico-informatiche propedeutiche e/o $UFK )HUQDQGR %RQRFXRUH 'RWW 3DWUL]LR 5HVWD ,QJ 3DROR 6XSSUHVVD
P IANO RIFIUTI AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE LE/2
cons equenziali a lle funzioni di pe rtinenza de l CONS ORZIO ATO Le /2 pe r la TARS U (passaggio da Tassa a Tariffa Rifiuti, gestione ordinaria, riscossione, recupero evasione)”. L’attività di riscossione della TARSU/Tariffa è stata finora espletata dai 46 Comuni dell’ATO LE/2 in maniera autonoma e differenziata, ma l’attivazione della Tariffa di Igiene Ambientale richiede una riscossione unitaria. L’ATO LE/2 aveva 3 possibili soluzioni esaminate in sede assembleare: 1. Affidare la riscossione della tariffa allo stesso soggetto gestore; 2. procedere ad una riscossione diretta da parte del Consorzio ATO LE/2 , con proprio personale; 3. lasciare il servizio in capo all’ATO LE/2, che si avvarrebbe di consulenza specialistica esterna per l’ingegnerizzazione informatica necessaria alla gestione della tariffa,
per curare il passaggio dalla TARSU alla Tariffa e per la
riscossione diretta con la conseguente attività di accertamento e gestione del contenzioso. L’Assemblea dei Sindaci ha optato per la terza soluzione per le seguenti ragioni. a. Se la Tariffa viene riscossa dal Gestore del Servizio di Igiene, diventa complesso contestarne gli eventuali disservizi, rispetto ai quali l’ATO LE/2 potrebbe rivendicare la restituzione dei corrispettivi pattuiti per il servizio espletato. b. Sia negli uffici del Consorzio ATO LE/2 che i in quello dei singoli Comuni non ci sono le necessarie professionalità da destinare specificamente e a tempo pieno a queste mansioni unitarie. c. Questa opzione è stata ritenuta la più opportuna, in quanto consente all’ATO LE/2 di essere il gestore diretto della riscossione della tariffa con conseguente incasso immediato degli importi. Si è quindi provveduto a bandire una gara d’appalto per l’individuazione del soggetto privato che dovrà affiancare il Consorzio ATO LE/2 Si riporta di seguito la descrizione del servizio oggetto della gara d’appalto. L’appalto è finalizzato alla graduale e progressiva introduzione di una Tassa con criteri tariffari e/o di una Tariffa di Igiene Ambientale su tutti i Comuni dell' ATO ai sensi delle vigenti disposizioni di legge. La Ditta Appaltatrice dovrà definire e sviluppare con lo staff tecnico dell’ATO LE/2 le linee guida e le procedure tecniche e prestazionali per attivare le campagne di monitoraggio a livello comunale sia per categorie tariffarie significative (utenze non domestiche), sia per aree residenziali omogenee, per acquisire e perfezionare i centri di costo del Piano $UFK )HUQDQGR %RQRFXRUH 'RWW 3DWUL]LR 5HVWD ,QJ 3DROR 6XSSUHVVD
P IANO RIFIUTI AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE LE/2
Fina nzia rio comuna le re lativi a l s e rvizio di ra ccolta , tras porto e s maltime nto de i rifiuti e per personalizzare i coefficienti di produttività specifici da adottare per le diverse categorie tariffarie normalizzate. Saranno effettuate delle campagne di monitoraggio dalla ditta aggiudicataria del servizio di raccolta e trasporto rifiuti. La banca dati unica deve consentire la razionalizzazione dei processi di gestione e riscossione della TARSU/Tariffa e la elaborazione di un progetto per il passaggio da Tassa a Tariffa Rifiuti che sia base di riferimento per la fase di progettazione, attuazione, monitoraggio ed ottimizzazione del nuovo sistema integrato di raccolta differenziata dei rifiuti approvato e già in parte attivato dalla Stazione Appaltante. Attività necessaria e propedeutica deve essere la realizzazione di un archivio informatico strutturato e impostato per poter gestire dati e informazioni ad ampio spettro, basandosi su basi dati alfanumeriche e cartografiche, nonché su una contestuale e intensa azione di recupero dell’evasione ed elusione dei Tributi. A tal fine l’appaltatore dovrà preventivamente: -
Acquisire ed organizzare dalla Stazione Appaltante tutti i dati necessari per le attività che saranno messe a disposizione dagli Enti pubblici e/o privati competenti;
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Acquisire le cartografie catastali, banca dati terreni–fabbricati e altre cartografie utili alle attività di cui al presente bando che saranno messe a disposizione dagli Enti pubblici competenti;
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Normalizzare e bonificare almeno le banche dati comunali dell' Anagrafe demografica e della TARSU
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Effettuare l’incrocio informatico per individuare le posizioni da accertare.
Ulteriore attività da espletare è l’assistenza tecnico-legale per la gestione del contenzioso, per la valutazione e adempimento istruttorio dei provvedimenti da emettere, nonché tutte le attività per la riscossione coattiva dei provvedimenti emessi. L’appaltatore dovrà inoltre offrire una soluzione integrata che, a partire dalla gestione del tributo, comprenda i servizi ottimizzati per la riscossione, il controllo ed individuazione dell’evasione fino alla riscossione coattiva, nessuna attività esclusa, adottando anche sistemi e modalità di riscossione snelle e veloci.
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